ESAMI DI STATO
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ESAMI DI STATO
ESAME DI STATO Scuola di Atene (Raffaello Sanzio) C'è un solo bene: il sapere. E un solo male: l'ignoranza (Socrate) Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo ESAMI DI STATO COSA FARE! (Prima dell’esame) COSA SAPERE! (Dell’esame) Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo COSA FARE • Partecipare alle lezioni • Studiare tutte le discipline • Partecipare alle attività proposte dalla scuola e alle attività della terza area Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo PARTECIPARE ALLE LEZIONI Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122 Art. 14. Norme transitorie, finali e abrogazioni 7. A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo. Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo ESEMPIO • • • • 33 Settimane di lezioni 32 ore di lezioni settimanali 33x32=1056 ore totali di lezioni ¾ x1056= 792 ore minime di lezioni per la validità dell’anno scolastico • 264 ore di assenza massime oltre le quali lo studente non viene ammesso allo scrutinio Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo STUDIARE TUTTE LE DISCIPLINE Decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323 Regolamento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore Art. 4 Contenuto ed esito dell’esame 5. (L. 425, art.3, comma 3 1997, e Regolamento) Il colloquio tende ad accertare la padronanza della lingua, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell’argomentazione e di discutere ed approfondire sotto vari profili i diversi argomenti. Esso si svolge su argomenti di interesse pluridisciplinare attinenti ai programmi e al lavoro didattico dell’ultimo anno di corso. Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo STUDIARE TUTTE LE DISCIPLINE DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 giugno 2009 , n. 122 Art. 6 Ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo dell'istruzione 1. Gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi sono ammessi all'esame di Stato. Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo ESEMPIO Stud ITA STO MAT ING SYS ELE ED.FIS. COND Bianchi 6 6 7 6 7 7 6 5 Brambilla 6 7 6 6 6 7 9 8 Rossi 7 7 6 6 6 4 6 8 Le valutazioni contrassegnate in rosso, proposte dai docenti, non raggiungevano la piena sufficienza Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo STUDIARE TUTTE LE DISCIPLINE Decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323 Regolamento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore Art. 11 Credito scolastico 1. (L. 425, art.5, comma 1 e Regolamento) Il consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno che ne sia meritevole, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni della scuola secondaria superiore, un apposito punteggio per l’andamento degli studi, denominato credito scolastico. La somma dei punteggi ottenuti nei tre anni costituisce il credito scolastico che, ai sensi dell'articolo 4, comma 6, si aggiunge ai punteggi riportati dai candidati nelle prove d’esame scritte e orali. Per gli istituti professionali e gli istituti d’arte si provvede all’attribuzione del credito scolastico, per il primo dei tre anni, in sede, rispettivamente, di esame di qualifica e di licenza. Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo STUDIARE TUTTE LE DISCIPLINE Decreto Ministeriale n. 99 OMISSIS tabelle di attribuzione del credito scolastico MEDIA DEI VOTI III anno IV anno V anno M=6 6<M≤7 3-4 4-5 3-4 4-5 4-5 5-6 7<M≤8 8<M≤9 9<M≤10 5-6 6-7 7-8 5-6 6-7 7-8 6-7 7-8 8-9 Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo Partecipare alle attività proposte dalla scuola e alle attività della terza area Decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323 Regolamento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore Art. 12 Crediti formativi 1. (Regolamento) Ai fini previsti dal presente regolamento, il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato; la coerenza, che può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione, è accertata per i candidati interni e per i candidati esterni, rispettivamente, dai consigli di classe e dalle commissioni d’esame. OMISSIS Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo Partecipare alle attività proposte dalla scuola e alle attività della terza area Decreto Ministeriale 24 febbraio 2000, n. 49 Art. 1 1.Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi, di cui all'art.12 del Regolamento citato in premessa, sono acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport. Art. 3 1. La documentazione relativa all'esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve comprendere in ogni caso una attestazione proveniente dagli enti, associazioni, istituzioni presso i quali il candidato ha realizzato l'esperienza e contenente una sintetica descrizione dell'esperienza stessa. Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo Partecipare alle attività proposte dalla scuola e alle attività della terza area Decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323 Regolamento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore Art. 11 Credito scolastico 2. (Regolamento) Il punteggio di cui al comma 1 esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta da ciascun alunno nell’anno scolastico in corso, con riguardo al profitto e tenendo in considerazione anche l’assiduità della frequenza scolastica, ivi compresa, per gli istituti ove è previsto, la frequenza dell’area di progetto, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo, alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Esso è attribuito sulla base dell'allegata tabella a) e della nota in calce alla medesima. Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo ESEMPIO V ANNO Stud ITA STO MAT ING SYS ELE ED.FIS. COND Brambilla 6 7 6 6 6 6 9 7 6,63 5-6 Negri 8 7 6 7 6 7 7 8 7,00 5-6 Verdi 8 8 7 7 7 7 7 9 7,50 6-7 Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo MEDIA CREDITO ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO • Brambilla: Ha partecipato ad attività di volontariato, ha seguito i corsi surrogatori con impegno e partecipazione, ha partecipato ai corsi di recupero proposti 6 punti di credito • Negri: Non ha partecipato alle attività proposte dalla scuola e ha seguito i corsi surrogatori a fasi alterne mostrando scarsa partecipazione : 5 punti di credito • Verdi: ha sempre avuto un percorso regolare, si è impegnata nello studio a casa e ha partecipato in maniera propositiva alle lezioni. 7 punti di credito I crediti attribuiti vanno sempre deliberati dal consiglio di classe Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo COSA SAPERE Chi disciplina l’Esame di Stato è il Decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323 (Regolamento) Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo Nel mese di maggio esce una Ordinanza Ministeriale che riassume e ribadisce quanto già contenuto nel Regolamento e nelle Leggi (successive modificazioni) che normano l’Esame di Stato . Fissa le modalità di svolgimento e i tempi dell’Esame nonché le modifiche apportate. Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo ESEMPI Col regolamento lo studente veniva ammesso all’Esame di Stato, il primo anno di applicazione, anche con una media inferiore al sei, l’anno successivo con la media del sei, adesso si viene ammessi se in ciascuna disciplina si ha una valutazione non inferiore al sei Col regolamento il voto di condotta non faceva media per l’attribuzione del credito scolastico, adesso contribuisce alla media e con una valutazione inferiore al 6 non si ammette all’Esame di Stato Col regolamento le seconde prove erano multidisciplinari, adesso riguardano una sola disciplina Col regolamento al colloquio il massimo punteggio era di 35 punti, adesso i punti sono 30 Col regolamento la tabella dei crediti scolastici permetteva di assegnare nei tre anni 20 punti di credito che sono stati portati a 25 Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo A.S. 2011/2012 ORDINANZA MINISTERIALE N.41 dell’11-5-2012 Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo • Il calendario dei lavori che precedono le tre prove scritte ed il colloquio; • Il calendario, le modalità di correzione delle tre prove scritte, del colloquio; • Formulazione griglie correzione; • La data e l’ora delle tre prove scritte; • Il giorno della prima prova scritta l’argomento con cui il candidato intende cominciare il colloquio; • Il calendario (non più di 5 candidati) e le modalità di conduzione del colloquio; • L’attribuzione del voto finale. Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo Prima prova scritta Decreto Ministeriale 23 aprile 2003, n. 139 Cosa e come accerta 1. La prima prova scritta e' intesa ad accertare la padronanza della lingua italiana o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento, nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche del candidato, consentendo la libera espressione della personale creatività. 2. - OMISSIS- 3. Nella produzione dell'elaborato il candidato deve dimostrare: a) correttezza e proprietà nell'uso della lingua; b) possesso di adeguate conoscenze relative sia all'argomento scelto che al quadro di riferimento generale in cui esso si inserisce; c) attitudini allo sviluppo critico delle questioni proposte e alla costruzione di un discorso organico e coerente, che sia anche espressione di personali convincimenti. Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo Prima prova scritta Tipologie a) analisi e commento, anche arricchito da note personali, di un testo letterario o non letterario, in prosa o in poesia, corredato da indicazioni che orientino nella comprensione, nella interpretazione di insieme del passo e nella sua contestualizzazione; b) sviluppo di un argomento scelto dal candidato tra quelli proposti all'interno di grandi ambiti di riferimento storicopolitico, socio-economico, artistico-letterario, tecnicoscientifico. L'argomento può essere svolto in una forma scelta dal candidato tra i modelli di scrittura del saggio breve e dell'articolo di giornale, c) sviluppo di un argomento di carattere storico, coerente con i programmi svolti nell'ultimo anno di corso; d) trattazione di un tema su un argomento di ordine generale, attinto al corrente dibattito culturale, per il quale possono essere fornite indicazioni di svolgimento. Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo Seconda prova scritta Decreto Ministeriale 23 aprile 2003, n. 139 1. La seconda prova scritta, che può essere anche grafica o scrittografica, ha lo scopo di accertare il possesso delle conoscenze specifiche del corso di studi frequentato dal candidato ed ha per oggetto una delle materie caratterizzanti il medesimo corso di studi, per le quali l'ordinamento vigente o le disposizioni relative alla sperimentazione prevedono verifiche scritte, grafiche o scrittografiche. Al candidato può essere data facoltà di scegliere tra più proposte. La suddetta materia è individuata con decreto del Ministro dell‘Istruzione, dell‘Università e della Ricerca, entro la prima decade del mese di aprile. Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo Terza prova scritta Decreto Ministeriale 20 Novembre 2000, n. 429 Tipologie a) trattazione sintetica di argomenti significativi anche a carattere pluridisciplinare, contenente l'indicazione della estensione massima consentita (numero delle righe o delle parole).Tale proposta può essere presentata al candidato anche mediante un breve testo, in relazione al quale vengano poste specifiche domande; b) quesiti a risposta singola, volti ad accertare la conoscenza ed i livelli di competenza raggiunti dal candidato su argomenti riguardanti una o più materie, possono essere articolati in una o più domande chiaramente esplicitate. Le risposte debbono essere in ogni caso autonomamente formulate dal candidato e contenute nei limiti della estensione massima indicata dalla commissione, analogamente a quanto previsto alla precedente lettera a); Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo Terza prova scritta Tipologie c) quesiti a risposta multipla, per i quali vengono fornite più risposte, tra cui il candidato sceglie quella esatta, possono essere presentati anche in forma di risposta chiusa e prevedere un certo numero di permutazioni di posizione delle domande e delle risposte. Tali quesiti possono pertanto concretarsi in vere e proprie prove strutturate vertenti su argomenti di tutte le materie dell'ultimo anno di corso; d) problemi a soluzione rapida, articolati in relazione allo specifico indirizzo di studio e alle esercitazioni effettuate dal candidato nel settore disciplinare coinvolto nel corso dell'ultimo anno; Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo Terza prova scritta Tipologie e) analisi di casi pratici e professionali, correlata ai contenuti dei singoli piani di studio dei vari indirizzi, alle impostazioni metodologiche seguite dai candidati e alle esperienze acquisite anche all'interno di una progettazione di istituto caratterizzata dall'ampliamento dell'offerta formativa. La trattazione di un caso pratico e professionale, che costituisce una esercitazione didattica particolarmente diffusa negli istituti professionali e tecnici, può coinvolgere più materie ed è presentata con indicazioni di svolgimento puntuali e tali da assicurare risposte in forma sintetica; Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo Terza prova scritta Tipologie f) sviluppo di progetti, proposto per quegli indirizzi di studio per i quali tale modalità rappresenta una pratica didattica largamente adottata. In particolare negli istituti tecnici e professionali, in relazione ai singoli piani di studio, può essere richiesto lo sviluppo di un progetto che coinvolga diverse discipline o la esposizione di una esperienza di laboratorio o anche la descrizione di procedure di misura o di collaudo di apparati o impianti che siano tali da consentire al candidato di dimostrare anche la conoscenza degli strumenti, delle loro caratteristiche e delle metodologie di impiego Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo Terze prove Articolazione 2. La prova, che coinvolgerà non più di cinque discipline, deve prevedere: • a) non più di cinque argomenti per la trattazione sintetica; • b) da dieci a quindici quesiti a risposta singola; • c) da trenta a quaranta quesiti a risposta multipla; • d) non più di due problemi scientifici a soluzione rapida, tali cioè da non richiedere calcoli complessi; • e) non più di due casi pratici e professionali; • f) un progetto. • 3. Nel caso in cui le tipologie di cui alle lettere b) e c) siano utilizzate cumulativamente, il numero dei quesiti a risposta singola e il numero dei quesiti a risposta multipla non può essere inferiore, rispettivamente, a 8 e 16. Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo Colloquio 1. Il colloquio deve svolgersi in un'unica soluzione temporale, alla presenza dell’intera commissione. Non possono sostenere il colloquio più candidati contemporaneamente. 2. Il colloquio ha inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato. Rientra tra le esperienze di ricerca e di progetto la presentazione da parte dei candidati di lavori preparati, durante l'anno scolastico, anche con l'ausilio degli insegnanti della classe. -OMISSISPreponderante rilievo deve essere riservato alla prosecuzione del colloquio, che, deve vertere su argomenti di interesse multidisciplinare proposti al candidato e con riferimento costante e rigoroso ai programmi e al lavoro didattico realizzato nella classe durante l'ultimo anno di corso. Gli argomenti possono essere introdotti mediante la proposta di un testo, di un documento, di un progetto o di altra questione di cui il candidato individua le componenti culturali, discutendole. Ẻ d’obbligo, inoltre, provvedere alla discussione degli elaborati relativi alle prove scritte. Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo Colloquio 3. Il colloquio, nel rispetto della sua natura multidisciplinare, non può considerarsi interamente risolto se non si sia svolto secondo tutte le fasi sopra indicate e se non abbia interessato le diverse discipline (cfr. legge 11 gennaio 2007,n.1, articolo 1, capoverso art.3. comma 4. ). 5. Negli Istituti professionali, la commissione, ai fini dell'accertamento delle conoscenze, competenze e capacità, organizza il colloquio, tenendo conto anche delle esperienze condotte in alternanza scuola lavoro, opportunamente e dettagliatamente indicate nel documento del consiglio di classe. Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo Attribuzione dei punteggi • Per le tre prove scritte la commissione dispone di 45 punti, 15 per ogni prova. • Alla prova valutata sufficiente viene attribuita una valutazione non inferiore a 10 punti • Per il colloquio la commissione dispone di 30 punti • Al colloquio valutato sufficiente viene attribuito un punteggio non inferiore a 20 punti Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo BONUS • 4.Fermo restando il punteggio massimo di cento, la commissione d'esame può motivatamente integrare, secondo i criteri determinati ai sensi dell'art. 13, comma 11, il punteggio fino a un massimo di 5 punti ove il candidato abbia ottenuto un credito scolastico di almeno 15 punti e un risultato complessivo nella prova d'esame pari ad almeno 70 punti. - OMISSIS - Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo LODE • 5. La Commissione all’unanimità può motivatamente attribuire la lode a coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della predetta integrazione del punteggio, a condizione che: • abbiano conseguito il credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza fruire della integrazione di cui all’art.11, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998,n.323; • abbiano riportato negli scrutini finali relativi alle classi terzultima, penultima e ultima solo voti uguali o superiori a otto decimi, ivi compresa la valutazione del comportamento Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo ESEMPIO Candidato Cred 3^ Cred 4^ Cred 5^ 1^ P 2^ P 3^ P Coll Brambilla 4 4 6 8 9 7 22 60 Negri 5 5 5 12 12 11 25 75 Verdi 5 5 7 15 13 14 28 Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo Bonus 2 Punti 89 ALEA IACTA EST • Due non ammessi agli esami: Rossi per una insufficienza e Bianchi per la condotta • Uno, Brambilla, salvato per… intercessione della Commissione • Due promossi, Negri e Verdi, di cui una con il bonus Ideate e create da Proff. D. Hafner, F. Rotolo