2011-5 - Parrocchia di Tarzo
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2011-5 - Parrocchia di Tarzo
«Voce amica» Voce amica Bollettino Parrocchiale di Tarzo Ar fanta Corbanese Settembre-Ottobre 2011 - Anno XLVIII - numero 5 LA SORGENTE “Dentro di me c’è una sorgente molto profonda. E in quella sorgente c’è Dio. A volte riesco a raggiungerla, più sovente è coperta di pietre e di sabbia: in quel momento Dio è sepolto, bisogna allora dissotterrarlo di nuovo”. (Etty Hillesum). Una sorgente di acqua viva e fresca, capace di spegnere la sete del nostro spirito, zampilla vicino a noi. E’ sorgente profonda, ma sgorga dall’alto, è dono di Dio: “sorgente della vita” ed è Gesù Cristo che ha detto: “Sono la sorgente di acqua per la vita eterna, ti dono un’acqua che disseta, e non avrete più sete”. Ed ancora: “Io sono il Pane di vita ….Prendete e mangiate… Prendete e bevete è il sangue della nuova ed eterna alleanza…. …” L’Eucaristia nella Messa, è la sorgente della vita del cristiano, è chiamata “il Pane del cammino”. Chi mangia non avrà più fame e vivrà in eterno. I cristiani non possono vivere senza la Messa: lo spirito muore di fame e di sete. La Messa viene celebrata ogni giorno, sia per i vivi che in suffragio dei defunti, e non si deve perdere questa fortuna. Nella Messa Gesù, che prega con noi, raccoglie le nostre preghiere e, come nostro avvocato, le presenta al Padre. La Messa è la più meravigliosa di tutte le preghiere. E pregare è fondamentale. Si racconta che: “Un vecchio ebreo, giunto a tarda età con la mente e la vista appannate, non riusciva più a leggere il suo libro di preghiere e la memoria si confondeva. Allora decise di fare così: Reciterò ogni giorno al mattino e alla sera l’alfabeto per cinque volte e tu. Signore, che conosci tutte le nostre preghiere, metterai insieme le lettere dell’alfabeto perché compongano le orazioni che non so più ricordare”. Si partecipa alla Messa, non si ascolta la Messa. Il Battesimo ci ha fatti capaci di offrire il Cristo al Padre e di offrire anche noi stessi, con il lavoro, le gioie, le fatiche, le sofferenze che Cristo raccoglie e diventano atti di salvezza per tutti. Con il suo Spirito ci fa essere un cuor solo e un’anima sola: ci fa Chiesa, la comunità dei risorti. La sorgente per recuperare il primato di Dio è l’Eucaristia: qui Dio si fa vicino diventa nostro cibo che ci da forza nel cammino spesso difficile della vita. Dio si dona a noi per aprire la nostra esistenza a Lui e coinvolgerla nel mistero di amore di Lui verso tutti. La Comunione eucaristica ci strappa dal nostro individualismo, ci comunica lo Spirito di Cristo morto e risorto, ci unisce ai fratelli in quel mistero che è la Chiesa, dove l’unico pane fa dei molti un solo corpo. Talvolta, la sorgente è coperta di pietre e di sabbia: sono gli impegni, gli affari, il poco tempo. Ma spesso non la valutiamo per il suo grande valore e non si va ad attingere. E allora? Dio è sepolto. C’è la sorgente, ma l’acqua non sgorga e non disseta. Noi rimaniamo assetati e affamati di verità, di carità, di amore, di solidarietà, di impegno. D.F. www.parrocchiaditarzo.it UN SANTO AL MESE Martino di Tours Martino nasce verso il 316/317 a Sabaria Sicca in Pannonia (l’odierna Szombathely in Ungheria) e muore l’8 novembre del 397 a Candes – Saint Martin vicino a Tours. Suo padre, che era un importante ufficiale dell’esercito dell’Impero Romano, gli diede il nome di Martino in onore di Marte, il dio della guerra. Con la famiglia si spostò a Pavia e quindicenne, in quanto figlio di un ufficiale, dovette entrare nell’esercito. Inviato in Gallia (Francia), ancora adolescente, si convertì al Cristianesimo e, dopo il congedo dall’esercito, divenne un monaco nella regione di Poitiers. Venerato come santo dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e da quella Copta. E’ uno tra i primi santi non martiri proclamati dalla Chiesa. Attributi: mantello, bastone pastorale, globo infuocato. Patrono di: albergatori, cavalieri, fabbricanti di maioliche, fanteria, fanteria dell’esercito francese, fanteria dell’esercito ita- liano, mendicanti, militari, osti, sarti, sinistrati, vendemmiatori, viticoltori, forestieri. Tra il 1312 e il 1318 Simone Martini affrescò con dieci episo- Sommario Comunità cristiana Cronaca locale Notizie dal Comune Arfanta: paese mio Voce di Corbanese 1-5 6-9 10-13 14-15 16-20 Parrocchia di Tarzo Alpini Angolo dei ricordi Anagrafe Offerte 21-28 29 30 31 32 pagina 2 di della vita del santo la cappella a lui dedicata nella Basilica inferiore ad Assisi La tradizione del taglio del mantello. Martino si trovava alle porte della città di Amiens con i suoi soldati quando incontrò un mendicante seminudo. D’impulso tagliò in due il suo mantello militare e lo condivise con il mendicante. Quella notte sognò che Gesù si recava da lui e gli restituiva la metà di mantello che aveva condiviso e udì Gesù dire ai suoi angeli: «Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, ma egli mi ha vestito». Quando Martino si risvegliò il suo mantello era integro. Il mantello miracoloso venne conservato come reliquia, ed entrò a far parte della collezione di reliquie dei re Merovingi e dei Franchi. Il sogno ebbe un tale impatto su Martino, che egli, già catecumeno, venne battezzato la Pasqua seguente e divenne cristiano. L’esercito divenne monaco, presto seguito da alcuni compagni, e sotto la protezione del vescovo Ilario di Poitiers, fondò a Ligugè quello che si può definire il primo monastero d’occidente. Martino si adoperò per la conversione al cristianesimo della popolazione gallica, facendo molti viaggi per predicare nella Francia centrale e occidentale, soprattutto nelle aree rurali, demolendo templi e altari pagani. Nel corso di questa opera divenne estremamente popolare e nel 371 i cittadini di Tours lo vollero loro vescovo. Martino, terzo vescovo di Tours, fu attivo ed energico propagatore della fede. Il suo prestigio si impose e si irradiò ovunque, sorretto dalle sue doti di carità, giustizia e sobrietà e dalla fama di taumaturgo. Percorse le diocesi vicine spingendosi nel territorio degli Edui di Autun e fino a Vienne nel Delfinato. Egli aveva della sua missione di “pastore” un concetto assai ampio, a differenza di molti vescovi del tempo, uomini di abitudini cittadine poco «Voce amica» Settembre-Ottobre 2011 è l’oca. Secondo la leggenda, ta nel 1925. conoscitori della campagna Martino era riluttante a divenMolte chiese in Europa sono e dei suoi abitanti. Martino, tare vescovo, motivo per cui si dedicate a San Martino tra cui uomo di preghiera e di azione, nascose in una stalla piena di quella del Castello del Vescovo percorreva personalmente i dioche; il rumore fatto da queste a Ceneda e almeno un centinaio stretti abitati dai servi agricolrivelò però il suo nascondiglio di località italiane sono a lui intori, le cui necessità spirituali alla gente che lo stava cercantitolate, è patrono anche di Belerano immense, mettendo in do. luno. Patrono della chiesetta di pratica la sua grande intuizio- In Italia il culto del Santo è Fratta e anche a Lago c’è la loc. ne: l’evangelizzazione delle legato alla cosiddetta estate di San Martin. campagne. A Tours Martino S. Martino la quale si manifeBiografi illustri di Martino fondò un monastero a poca dista, in senso meteorologico, sono il suo “primo” discepolo stanza dalle mura che divenne, all’inizio di novembre, e dà Sulpicio Severo e anche Veper qualche tempo, la sua resiluogo ad alcune tradizionali fenanzio Fortunato, autore del denza. Il monastero, noto in laste popolari. poema “Vita di San Martino”. tino come Maius monasterium - Nel veneziano l’11 novemTradizioni. L’11 novembre (monastero grande). L’ultimo bre è usanza preparare il dolce i bambini delle Fiandre e delle suo atto fu ancora un gesto di di San Martino, un biscotto aree cattoliche della Germania concordia: si era recato, infatti, dolce a forma di cavaliere, dee dell’Austria, nonché dell’area a Candes - Saint Martin, locorato con confetti e caramelle. tedesca dell’Alto Adige, parcalità a una ventina di chilome- L’11 novembre si concludetecipano a una processione di tri ad est di Tours, per mettere vano i rapporti di mezzadria, si lanterne. Spesso un uomo vepace tra il clero locale e lì morì chiude l’annata agraria e i constito come Martino cavalca in l’8 di novembre 397. tratti di affitto. testa alla processione. Il cibo Martino, in totale fedeltà alle tradizionale di questo giorno conclusioni del Concilio di Nicea (anno 325), lottò contro l’eresia ariana e contribuì a vincerla. Culto popolare. San Martino viene ricordato l’11 novembre, giorno dei suoi funeali, questa data è diventata una festa straordinaria in tutto l’Occidente, grazie alla sua popolare fama di santità e al numero notevole di cristiani che portavano il nome di Martino. Nel Sinodo di vescovi francesi tenutosi a Mâcon (anno 585), venne deciso che sarebbe stata una festa non lavorativa. - La basilica a lui dedicata San Martino divide il mantello con un povero. Particolare della facin Tours, l’edificio religioso ciata del Duomo di Lucca dedicato al santo. francese più grande di quei tempi, fu tradizionale mèta di Proverbi: - L’estate di San Martino dura tre giorni e un pochino. pellegrinaggi medievali. - Per San Martino ogni mosto diventa vino. - Nel 1562, in seguito alle - A San Martino si spilla il botticino. lotte di religione che insangui- A San Martino cadon le foglie e si spilla il vino. narono la Francia, fu messa a - A San Martino castagne e vino. sacco dai protestanti e le sue - Oche, castagne e vino sono piatti per San Martino. spoglie date alle fiamme, tanto - Da San Martin, se tira un stris sui conti veci. era grande il suo richiamo sim- Ingrassa le vide a San Martin se te vol inpenir la bote de vin. - Se se pota da San Martin se guadagna pan e vin. bolico. - Par San Martin sta meio ìl gran tel canpo, che al mulin. - Durante il periodo della ri- Par San Martin la semensa del puarin. voluzione francese la basilica - La sera de San Martin ciapa la bala ‘l grando e ‘l piccinin. fu demolita quasi completa- El lume se impissa a San Martin e a San Valentin se stusa ‘l lumesin. mente; rimasero due torri, an- Par San Martin se copa ‘l porzel e se beve il vin. cora oggi visibili. - San Martin pelarìn, Sant’Andrea se ghen fusse (le castagne) ne pelarìa. - Nel 1884 fu progettata una - Da San Martin se ‘l sol va zo seren, vendi la vacca e tiente el fien. - Se piove a San Martino pioverà per altri quaranta giorni, nuova basilica che fu consacra- Settembre-Ottobre 2011 «Voce amica» I PAPI DELLA CHIESA 173. CELESTINO III, 30.3.1191 – 8.1.1198 Giacinto Giacin Borbone, della nobile famiglia romana degli Orsini, Orsin venne eletto papa a 85 anni, con il nome di Celestino lest III. Da cardinale aveva fatto parte per 47 anni dei più vari servizi, accumulando grande esperienza. Per consolidare so la riconciliazione con il Barbarossa, papa Celestino III incoronò a Roma il 15 aprile 1191 Enrico VI il quale, volendo vo che il figlio fosse battezzato dal papa, si impegnò a ristabilire r con lui un cordiale rapporto, per superare la frizione frizio nata dal tentativo di unire l’Impero con il Regno di Sicilia. Si S dichiarò, per superare ostilità con il papa, disponibile a organizzare una nuova crociata. Arrivò in Italia nel giugno 1196, ma Celestino III cercò di temporeggiare, lamentandosi con lui perché in Sicilia erano stati occupati alcuni territori della Chiesa e erano stati imprigionati alcuni vescovi. Enrico VI gli offrì in cambio le offerte di tutte le cattedrali tedesche, ma il papa non le accettò temendo per l’autonomia della Chiesa. L’imperatore morì a Messina il 28 settembre 1197 a soli 32 anni e fu sepolto a Palermo. Papa Celestino III cercò di recuperare alcuni territori nell’Italia centrale e concluse un accordo con la Lega toscana anti imperiale. Nel 1197 vennero respinte le sue dimissioni, morì dopo l’8 gennaio 1198 e fu sepolto in Laterano. 174. INNOCENZO III, 8.1. 1198 – 16.7.1216 Lotario Lotar dei conti di Segni nasce ad Anagni nel 1160. Eletto papa a 38 anni l’8 gennaio 1198 con il nome di Innocenzo III fu uno dei più grandi papi del Medioevo. Aveva studiato Teologia lo a Parigi e Diritto a Bologna, uomo di vasta cultura e forte personalità. Il papato raggiunse alti gradi della sua presenza, uscendo dalla incertezza e dal continuo ricatto pr del de potere politico romano e imperiale. In quanto vicario di Cristo: C rex regum et dominus dominantium, il papa, per IInnocenzo rappresenta la più alta autorità della terra. Ma questo aassolutismo era stato in larga parte limitato dal Concordato di Worms (1122), dai Patti di Venezia (1177) e di Costanza (1183). C’erano movimenti contro le vessazioni dei feudatari e contro vescovi e preti ricchi e corrotti. Vi erano correnti con sbocchi ereticali e nuovi movimenti spirituali e religiosi rivendicavano la povertà della Chiesa quale testimone del Vangelo. Innocenzo III favorì le iniziative di riforma della Chiesa di Francesco di Assisi (1182-1226) e Domenico di Guzman (1170-1221), fondatori dei due più grandi “Ordini Mendicanti”. Combatté movimenti ereticali e operò per piegare sovrani e principi alla sua autorità. Dopo la morte di Enrico VI (1197), l’imperatrice Costanza riconobbe il papa come suo supremo signore feudale, rinunciando ai diritti della Chiesa sulla chiesa locale e prima di morire nominò il papa tutore del figlio minorenne Federico II il futuro imperatore (1220-1250). Una rivolta popolare lo costrinse a ritirarsi nel 1203 a Palestrina, ma nel 1205 riuscì a pacificare le grandi famiglie rivali e favorì la nuova borghesia mercantile. Ricostituì il Patrimonio di San Pietro in Romagna, nel Ducato di Spoleto e nella Marca di Ancona. Innocenzo III si occupò della sistemazione della Germania, incoronò il 4 ottobre 1209 Ottone di Br nswich, imponendogli di riconoscere la nuova situazione dello Stato Pontificio e di rinunciare al diritto di incamerare i beni personali dei vescovi. Nonostante questo, Ottone IV invase l’Italia e la Sicilia. Papa Innocenzo III favorì Federico di Sicilia. Realizzò alleanze con i re dei Bulgari, di Polonia, di Svezia, Danimarca e Portogallo. Si impegnò ad organizzare una crociata contro gli Almohadi dopo che erano stati invasi gli stati cristiani di Spagna nel 1146 e con la vittoria della coalizione cristiana a Las Navas de Tolosa (1212) si decisero le sorti dell’islamismo in Spagna. Bandì una crociata nel 1207, dopo che la quarta era deviata prima a Zara e poi a Costantinopoli (determinando la costituzione dell’Impero Latino di Oriente 1204 - 1261) con vantaggio della Repubblica di Venezia. Bandì, poi, una nuova Crociata nel Concilio Lateranense del 1215 (la crociata si svolse tra il 1217 ed 1221 senza esito). Mentre si recava a comporre i dissidi fra Pisa e Genova, morì a Perugia il 16 luglio 1216 per un attacco di febbre: Spogliato di ornamenti e di vesti lo vide, forse, anche Francesco di Assisi che si trovava in città per incontrarlo. Fu poi Leone XIII, ex vescovo di Perugia, a trasportare la salma a San Giovanni in Laterano. pagina 3 L’importanza del Battesimo Il Battesimo è il sacramento affidato da Gesù agli apostoli per costruire i cristiani come popolo di re, sacerdoti e profeti. E’ il primo sacramento dell’iniziazione cristiana che si completa con la con l’Eucaristia e la Cresima. E’ importante che gli adulti partecipanti al sacramento siano consapevoli che con il battesimo il bambino ottiene la remissione del peccato originale, diviene figlio di Dio, ed entra a far parte della comunità parrocchiale. I corsi di preparazione al battesimo hanno l’obiettivo di trasmettere ai genitori ed ai padrini dei battezzandi la consapevolezza dell’importanza del sacramento, facendosi garanti della educazione e della crescita nella fede del bambino. Vediamo ora i segni che accompagnano il rito del Battesimo, affinché vengano compiuti in piena consapevolezza e partecipazione: Accoglienza: per evidenziare il momento di grande gioia per tutta la comunità parrocchiale, il parroco va incontro alla famiglia del battezzando sull’uscio della chiesa ed insieme si avviano in processione verso l’altare. Ciò significa che i genitori non verranno lasciati soli nel difficile cammino della vita familiare e nella crescita del loro bambino, ma saranno sostenuti da tutta la comunità sia spiritualmente che materialmente. Il segno di croce: apposto sulla fronte del bambino dal sacerdote, dai genitori e dai padrini, attesta che il battezzando appartiene a Dio e non ai genitori. Unzione prebattesimale: proteggerà il bambino dal male. Benedizione dell’acqua: nella preghiera si richiamano i momenti della storia della salvezza che hanno prefigurato l’acqua come segno del Battesimo. Il Battesimo viene amministrato attraverso l’acqua, fonte di vita e di morte al peccato, come segno di purificazione e di rinnovamento. Rinuncia al male e professione di fede: scelta consapevole di vita per gli adulti e assunzione di responsabilità per il bambino. Battesimo: per immersione o infusione, segno ripetuto tre volte mentre il sacerdote invoca il nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Unzione con il sacro crisma: segno della triplice dignità del cristiano: sacerdote, profeta e re. Consegna della veste bianca: simbolo di purezza ed autenticità. Consegna del cero: segno della resurrezione di Cristo, la luce che illuminerà la vita del battezzato. Effatà: il battezzato, come il sordomuto guarito da Gesù, potrà ascoltare la parola di Dio e annunciarla agli altri. E’ importante capire che questo sacramento non è “un pensiero elevato”, ma l’inizio di un cammino di educazione del bambino nella fede, secondo le promesse battesimali, innanzitutto a cura dei genitori e dei padrini, poi con il sostegno del presbitero e della comunità parrocchiale. NSP pagina 4 Settembre-Ottobre 2011 MAMMA MARGHERITA La morte torna sulla collina Nel febbraio 1826, la morte entrò per la seconda volta in casa Bosco. Otto anni prima era venuta per prendersi il babbo. Ora è la nonna, la mamma del babbo, che se ne va. «Intorno al suo letto - scrive G.B. Lemoyne - stavano Margherita e i nipoti. La nonna, facendo uno sforzo, disse loro queste parole: “io parto per la mia eternità. Raccomando l’anima mia alle vostre preghiere. Perdonatemi se qualche volta mi sono mostrata severa con di voi, ma ciò fu tutto pel vostro bene. Ringrazio poi voi, Margherita, di quanto avete fatto per me”. Così dicendo la strinse al petto e la baciò con queste parole: “Vi bacio nel tempo per l’ultima volta, ma spero di vedervi tutti assai più felici nella beata eternità”». I nipoti piangevano dirottamente. Antonio, 18 anni, la guardava fisso, dolorosamente. Con la scomparsa di quella buona vecchietta, mamma di suo padre, si spezzava un altro legame di sangue che lo legava alla famiglia di Margherita. La nonna rese l’anima al suo Creatore nella fredda giornata dell’11 febbraio. Giovanni Bosco, accanto a sua madre che dice il Rosario con i figli ai piedi del letto della nonna, capisce sempre di più le parole che ripete ogni giorno nell’Ave Maria: «adesso e nell’ora della nostra morte». La vita è un «cammino verso 1’aldilà». La morte è un arrivederci, non un addio. La vita è un insieme di gioie e di dolori che ha il compito di portarci fino alla soglia della gioia senza fine, nella In che senso l’Eucaristia è memoriale del sacrificio di Cristo? Nel senso che rende presente e attuale il sacrificio che Cristo ha offerto al Padre, una volta per tutte, sulla Croce in favore dell’umanità, Il carattere sacrificale dell’Eucaristia si manifesta nella parole stesse dell’Istituzione: “Questo è il mio corpo, che è dato per voi” e “Questo calice è la nuova alleanza nel mio Sangue, che viene versato per voi”. Il sacrificio della Croce e il sacrificio dell’Eucaristia sono un unico sacrificio. Identici sono la vittima e l’offerente, diverso è soltanto il modo di offrirsi: cruento sulla Croce, incruento nell’Eucaristia. In quale modo la Chiesa partecipa al sacrificio eucaristico? Nell’Eucaristia, il sacrificio di Cristo diviene pure il sacrificio delle membra del suo Corpo. La vita dei fedeli, la loro lode, la loro sofferenza, la loro preghiera, il loro lavoro sono uniti a quelli di Cristo. In quanto sacrificio, l’Eucaristia viene anche offerta per tutti i fedeli vivi e defunti, in riparazione dei peccati di tutti gli uomini e per ottenere da Dio benefici spirituali e temporali. Come Gesù è presente nell’Eucaristia? Gesù Cristo è presente nell’Eucaristia in modo unico e incomparabile. E’ presente in- continuazione casa di Dio. Don Bosco farà guardare con occhi coraggiosi la morte ai suoi ragazzi. Il «ritiro spirituale mensile» egli lo chiamerà sempre «esercizio di buona morte». «Mi preparò con impegno alla Prima Comunione» Quarantacinque giorni dopo la morte della nonna, era Pasqua di Risurrezione. In quel giorno, Giovanni fece la sua prima Comunione nella chiesa parrocchiale di Castelnuovo. Ecco come la ricorda: «Avevo undici anni quando fui ammesso alla prima Comunione. Conoscevo ormai tutto il catechismo. Poiché la chiesa era lontana, non ero conosciuto dal parroco. L’istruzione religiosa me la procurava quasi soltanto mia mamma. Essa desiderava farmi compiere al più presto quel grande atto della nostra santa religione, e mi preparò con impegno, facendo tutto quello che poteva. Durante la quaresima mi mandò ogni giorno al catechismo». Giovanni Filipello, amico di Giovanni Bosco, frequentò con lui quel catechismo quaresimale tenuto dal parroco don Bartolomeo Dassano, e testimoniò che qualche volta il parroco sgridava la scolaresca dicendo: «Voi sapete ben poco di catechismo, ma Bosco non sa solo recitarlo, ma lo canta!». «Al termine - continua a scrivere Don Bosco - diedi 1’esame, fui promosso, e venne fissato il giorno in cui insieme agli altri fanciulli avrei potuto fare la Comunione di Pasqua. Durante la quaresima, mia mamma mi aveva condotto tre volte A NG fatti in modo vero, o, CA D OL reale, sostanziale: con TE EL O il suo Corpo e il suo uo SanCH gue, con la sua Anima ma e la sua IS MO Divinità. In essa è quindi presente in modo sacramentale, ntale, e cioè sotto le specie eucaristiche che del pane e del vino, o: Dio e uomo. Cristo tutto intero: Che cosa significa transustanziazione? Transustanziazione significa la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo di Cristo, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del suo Sangue. Questa conversione si attua nella preghiera eucaristica, mediante l’efficacia della parola di Cristo e dell’azione dello Spirito Santo. Tuttavia, le caratteristiche sensibili (specie eucaristiche) del pane e del vino rimangono inalterate. La frazione del pane divide Cristo? La frazione del pane non divide Cristo: egli è presente tutto integro in ciascuna specie eucaristica e in ciascuna sua parte. Fino a quando continua la presenza eucaristica di Cristo? Essa continua finché sussistono le specie eucaristiche. (Dal ”Catechismo della Chiesa Cattolica” – Compendio) alla confessione”. Mi ripeteva: “Giovanni, Dio ti fa un grande dono. Cerca di comportarti bene, di confessarti con sincerità. Domanda perdono al Signore, e promettigli di diventare più buono”. Ho promesso. Se poi abbia mantenuto, Dio lo sa. Alla vigilia mi aiutò a pregare, mi fece leggere un buon libro, mi diede quei consigli che una madre veramente cristiana sa pensare per i suoi figli. Nel giorno della prima Comunione, in mezzo a quella folla di ragazzi e di genitori, era quasi impossibile conservare il raccoglimento. Mia madre, al mattino, non mi lasciò parlare con nessuno. Mi accompagnò alla sacra mensa. Fece con me la preparazione e il ringraziamento. Quel giorno non volle che mi occupassi di lavori materiali. Occupai il tempo nel leggere e nel pregare. Mi ripeté più volte queste parole: “Figlio mio, per te questo è stato un grande giorno. Sono sicura che Dio è diventato il padrone del tuo cuore. Promettigli che ti impegnerai per conservarti buono tutta la vita. D’ora innanzi vai sovente alla comunione, ma non andarci con dei peccati sulla coscienza. Confessati sempre con sincerità. Cerca di essere sempre obbediente. Recati volentieri al catechismo e a sentire la parola del Signore. Ma, per amor di Dio, stai lontano da coloro che fanno discorsi cattivi: considerali come la peste”. Ho sempre ricordato e cercato di praticare i consigli di mia madre. Da quel giorno mi pare di essere diventato migliore, almeno un poco». Dal «Dio ti vede» detto al ragazzetto che corre a giocare nei prati al catechismo insegnato con lenta dolcezza, dall’amore concreto per gli altri «in cui c’è il Signore» al primo incontro con Gesù - Eucaristia preparato con trepidazione, è visibile e palpabile la crescita nel «senso di Dio» che Mamma Margherita regala al figlio Giovanni. I frutti verranno, saranno grandiosi, ma partiranno tutti da questa educazione materna, che rimarrà la base stabile della personalità di Don Bosco (Da Vita di Mamma Margherita, ELLEDICI) «Voce amica» Settembre-Ottobre 2011 I Fioretti di Papa Luciani La Vera bravura L Durante i viaggi in automobile, Luciani sspesso leggeva, pensava e spesse volte recitava iil Rosario, raccomandando al Signore le varie nnecessità della Diocesi. Quando recitava il “Pater noster”, spesso ccommentava: “Quando dico “perdona a noi i nostri debiti” cerco che non sia un complimento che faccio al Signore o un atto solo di umiltà o che pensi ai peccati degli altri: sono io che mi devo battere il petto e andarmene a confessare”. Era anche solito affermare che la bravura dei santi è stata nella fiducia alla grazia dinDio; anche quando si trovavano rovesciati a terra, essi hanno avuto il coraggio e l’umiltà di ricominciare. Papa Luciani racconta I tre buoi I tre buoi si chiamavano Pino, Gino e Lino e andavano d’accordo. pascolavano e non si rubavano un filo d’erba, nella stalla non si disturbavano. Vicino alla loro stalla abitava un leone, che pensava di mangiarseli. Mi piacerebbe mangiarmeli, ma come faccio? Si vogliono bene e si difendono a vicenda dai pericoli. L’unica cosa è creare discordia tra di loro. Così il leone si mise all’opera. Un giorno si avvicinò a Pino e gli sussurrò: - Sta attento, non fidarti dei tuoi amici perché sparlano di te. Il giorno dopo si avvicinò a Gino: - Ti voglio avvisare che i tuoi compagni stanno tramando contro di te. Poi disse a Lino: - Sta attento, perché gli altri due ti vogliono rubare il fieno quando sei nella stalla! Così i tre buoi non vollero più stare insieme e si odiavano e andavano uno da una parte e uno dall’altra e nella stalla si davano calci e cornate. Allora il leone approfittò della situazione, li sorprese separati e se li mangiò uno dopo l’altro. La discordia, le divisioni, le critiche non costruiscono nulla di buono. pagina 5 Chiamato ad annunciare - Chiamato ad annunciare la tua Parola, aiutami Signore, a vivere in Te, e a essere strumento della tua pace. - Esercita su di me un fascino così potente, che io abbia a pensare come Te, ad amare la gente come Te, a giudicare la storia come Te. - Concedimi il gaudio di lavorare in comunione ed inondami di tristezza ogni qualvolta che, isolandomi dagli altri, pretendo di fare la mia corsa da solo. - Salvami dalla presunzione di sapere tutto. - Dall’arroganza di chi non ammette dubbi. - Dalla ddurezza di chi non tollera ritardi. - Dal rrigore di chi non perdona debolezze. Trasportami, dal Tabor della contemplazione, - Tra pianura dell’impegno quotidiano. alla pi - E sse l’azione inaridirà la mia vita, riconducimi montagna del silenzio. sulla m Dalle alture scoprirò i segreti della “contem- Da platività”, e il mio sguardo missionario arriverà plativ più facilmente agli estremi confini della terra. Tonino Bello Vescovo di Molfetta (A 18.3. 1935 – Ω 20.4.1993) Accade… Il 7 luglio 1881 viene pubblicato il Libro Le Avventure di Pinocchio di Collodi. L’11 luglio 1921 la Mongolia ottiene l’indipendenza dalla Cina. Il 4.9.1921 a Montichiari si disputa la 1^ edizione del Gran Premio di Italia di automobilismo. Il 1° ottobre 1924 è stampato il Giornalino, il giornale dei ragazzi. Il 2 agosto 1961 si tiene il primo Concerto dei Beatles a Liverpool. Il 4 agosto 1961 a Honolulu (Hawai) nasce Barak Obama, che il 4.11.2008 diventa Presidente degli Stati Uniti. Il 13 agosto 1961 a Berlino il governo della Germania Est costruisce il muro che divide in due la città. L’11 settembre 1961 viene fondato il WWF. Il 3 ottobre 1971 viene fondata l’organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere. Il 19 settembre 1991 sul ghiacciaio del Similaun, tra Austria e Italia, viene ritrovato un uomo dal corpo mummificato vissuto 5.000 anni fa. E’ la prima coppia dei tempi moderni a giungere alla santiIl 22 luglio 2001 muore a Mità vivendo il matrimonio in pienezza di amore coniugale. Maria, lano Indro Montanelli. di antica famiglia fiorentina, nasce nel 1884. Giunge bambina L’11 settembre 2001 vengoa Roma dove la sua formazione cristiana riceve conferma dagli no colpite le Torri Gemelle di studi a prevalente indirizzo umanistico. All’origine del nuovo seNew York, oltre 3.000 morti. colo conosce il giovane Luigi Beltrame Quattrocchi, originario di Ricorda che Catania, che nella capitale frequenta la facoltà di giurisprudenza. Dopo 3 anni di fidanzamento i Dal 29 luglio al 7 agosto in due si sposano nel 1905. La loro vita in comune ha da subito una forte impronta cristiana. Vanno Svezia si tiene il 22 Jamboree a Messa tutte le mattine; la loro giornata, vivificata dalla presenza di Dio, si conclude con la recita mondiale dello scoutismo. del rosario. Il loro matrimonio è benedetto dalla nascita di 4 figli che prenderanno tutti la via del saDal 16 al 21 agosto a Macerdozio e della consacrazione a Dio con voti religiosi. Hanno una vita professionale brillante. Lui, avvocato integerrimo, è impegnato nell’amministrazione dello Stato; lei è scrittrice di libri educativi, drid si è svolta la Giornata attenta alle nuove correnti della pedagogia. Ambedue sono impegnati nel volontariato. Lui collaboMondiale della Gioventù. ra con gli scout, lei durante la guerra diventa crocerossina. Aderiscono al Movimento di Rinascita Il 2 ottobre è stato scelto cristiana, all’Unitalsi e diventano infine terziari francescani. Amici di don Sturzo e De Gasperi, colcome giornata ufficiale della laborano alla ricostruzione del Paese. Luigi muore nel 1951, Maria nel 1965. Disse Giovanni Paolo festa dei Nonni. II in occasione della loro beatificazione: “Oggi abbiamo una singolare conferma che il cammino Il 4 ottobre si festeggia S. di santità compiuto insieme come coppia è possibile, è bello, è straordinariamente fecondo ed è Francesco di Assisi Patrono fondamentale per il bene della famiglia, delle Chiesa e della società”. d’Italia. Coppia sugli altari Maria Corsini e Luigi Beltrame pagina 6 «Voce amica» AGLI ANZIANI CON AFFETTO Domenica 18 settembre scorso ha avuto luogo la 26a Festa dell’anziano organizzata dalle Pro Loco di Tarzo e Corbanese e dal Comitato di Arfanta con il sostegno del Comune e della Banca Prealpi. La giornata è iniziata con la celebrazione della S. Messa officiata dal Parroco Mons. Francesco Taffarel il quale all’omelia ha avuto parole di gratitudine tratteggiando la figura della persona giunta ad una certa età che ha con se tesori di saggezza e vitalità interore; ricordando che essa deve vivere in serenità, fare dei progetti per l’avvenire, crearsi degli interessi, essere generosa con se stessa e con gli altri. All pranzo, gratuito, ricco ed abbondante, preparato dall’esperto personale della Pro Loco di Tarzo erano presenti il Sindaco, il Presidente della Banca Prealpi, il Parroco di Corbanese, il Direttore di Villa Bianca dott. G. Salemme, il Presidente della Pro loco di Tarzo L. Piaia, di Corbanese G. Tomasi e del Comitato di Arfanta Andrea De Marchi. Gli ultrasettantenni invitati erano 757, presenti 323 con una bella rappresentanza delle anziane soggiornanti della Casa di Riposo Villa Bianca. Il tempo è stato clemente ed ha permesso di trascorrere una giornata in allegria, piena di luce e di calore umano. Durante il pranzo si è proceduto alla premiazione dei due più anziani: Armellina Antrisoli di anni 94 e Angelo Pancot di anni 90. Il dialogo che si espandeva tra le tavole manifestava una gioia d’incontro con gli amici e conoscenti, e nel dialogo ritornava spesso la domanda Te recordetu?... Sono momenti, questi, in cui la memoria corre lungo il sentiero della vita per far riemergere ricordi di giovinezza spensierata, di tempi felici quando con poco ci si accontentava. Quel Te recordetu?...sono parole che suscitano nel cuore un rimpianto, ma suonano anche come un avvertimento, un monito: quello di aver voluto realizzare e possedere troppe cose in breve tempo per farci dimenticare i sacrifici, le sofferenze e le rinunce patite. La giornata si è conclusa con la lotteria. Nel commiato gli organizzatori hanno donato a tutti i festeggiati un dono floreale. Antonio Pancot La fitoterapia Il carciofo I meno giovani ricorderanno certamente una pubblicità televisiva di molti anni fa, nella quale, per promuovere un noto amaro, se ne magnificava l’azione “contro il logorio della vita moderna”. L’amaro, a base di carciofo, ricordava nel nome la designazione scientifica della pianta: Cynara scolymus. Lo slogan, in effetti, può essere giustificato dalle proprietà tonificanti generali che, come molte altre piante amare, il carciofo dimostra, ma anche da quelle – certo più note – che ha nei riguardi del fegato. A differenza dell’uso culinario, sono le foglie la parte della pianta con maggiori proprietà medicamentose. Esse, da un lato, promuovono la secrezione e il deflusso della bile, mentre agiscono, dall’altro lato, stimolando le funzioni antitossiche del fegato: per quest’ultimo aspetto un po’ come avevamo visto, la volta scorsa, per il cardo mariano, altra grande pianta “epatica”, oltre a tutto della stessa famiglia botanica. Ma l’azione del carciofo si spinge anche oltre, nel senso che è chiara ed accertata anche nei confronti degli Settembre-Ottobre 2011 Celebriamo quest’anno il 93° anniversario di una vittoria che segnò il conclusivo ricongiungimento aell’Italia di ogni sua parte: Giorno dell’Unità nazionale così pienamente conseguita e consolidata, la festa delle Forze Armate, che protagoniste del formarsi dell’Italia unita oggi ne presidiano le conquiste storiche e il nuovo ruolo nel mondo. Questa ricorrenza riveste particolare significato per il nostro Paese, soprattutto quest’anno, con il 150° anniversario dell’Unità, occasione per il rafforzamento della comune consapevolezza delle nostre responsabilità nazionali. I personaggi che hanno contribuito alla sua Unificazione da Vittorio Emanuele II°, a Camillo Benso conte di Cavour, a Mazzini, a Garibaldi e tanti altri dovrebbero essere presi di esempio da tutti, soprattutto dai nostri parlamentari, che sembrano perdersi in inutili chiacchiere. Perché, in quegli anni difficili, essi hanno operato al di sopra delle fazioni politiche, per il bene della nostra Patria, liberandola dall’oppressione straniera. Ricordiamo l’”OBBEDISCO” di Garibaldi. Ecco perché questa ricorrenza dovrebbe smuovere le coscienze di tutti, ma soprattutto dei nostri “signori” deputati, dimenticando gli interessi di parte, per essere al di sopra di ogni ideologia politica, per adempiere ai loro doveri secondo i canoni e i principi della Costituzione che all’art. 3 sancisce uno dei principi fondamentali della Repubblica: la pari dignità sociale dei cittadini. Antonio Pancot Associazione Lotta Contro i Tumori Oggetto: corso di formazione per volontari Si informa che a novembre inizierà il 16° Corso di formazione per volontari di accompagnamento presso le sedi di terapia e assistenza domiciliare al malato oncologico. Il corso si svolgerà a Cappella Maggiore presso il Centro Sociale Sala A, Vicolo Giardino. Il corso in 9 lezioni è a cadenza settimanale il martedì a partire dal 15/11 p.v. alle ore 20.30. E’ gratuito ed aperto a tutta la cittadinanza. Volantino informativo e la scheda di adesione da inviarci via fax (0438/260494) o via email ([email protected]). Associazione Lotta Contro i Tumori Renzo e Pia Fiorot O.n.l.u.s., Via Isidoro Mel, 13 – 31020 San Fior (TV), telefono 0438.402696- c.f. 01820360269 eccessivi livelli sanguigni di trigliceridi e di colesterolo, di cui oggi si fa un gran parlare. Si ritiene che la pianta possa promuovere una loro riduzione media nell’ordine del 10-12%. Per quanto concerne in particolare il colesterolo, ha l’effetto di far diminuire il cosiddetto “colesterolo cattivo” (LDL), facendo aumentare nel contempo quello cosiddetto buono (HDL). Come moltissime delle piante di cui si tratta in questa rubrica, e cioè quelle che, alla portata dell’uso familiare, rientrano fra le piante miti, il carciofo va assunto per un periodo abbastanza prolungato, in generale non meno di 3-4 settimane, se del caso anche 2 o 3 mesi.Va bene la solita tazza di infuso (molto amaro!) assunto a digiuno, almeno un paio di volte al giorno, ma va benissimo anche la tintura madre, da prendere in via di massima, sempre a digiuno, alla dose di 30-40 gocce per 3 volte al giorno. Nelle erboristerie il carciofo si può trovare spesso anche sotto forma di succo o di estratto secco in compresse o capsule. Piero C. «Voce amica» Settembre-Ottobre 2011 pagina 7 L’ALPINO DIMENTICATO Era un soldato come tanti altri Questo scritto vuole scuotere le coscienze per non dimenticare gli eroici e sfortunati Alpini che hanno dato la loro vita per la Patria. Giovani e forti, con tanti sogni e tante speranze, caduti sulla fredda terra divenuta tomba, senza una croce e senza un fiore. Sono volti senza nome che ci vengono incontro ancor oggi da distanze infinite e recano episodi che sanno di ghiaccio, fango e sangue. Alpini teniamo viva quella fiamma di amore fraterno che, con generosità, ab- biamo sempre portato nel cuore. Noi che siamo usciti da quell’inferno non dobbiamo dimenticare questa sfortunata gioventù. Questo il rimpianto di tanti giovani caduti sui vari fronti di guerra, parole tristi che hanno il sapore di rimprovero: “Io sono rimasto qui, in questo campo, dove sono caduto. Perché mi hai dimenticato? Ubbidii all’appello, quando la Patria chiamò, e non mi chiesi il perché. Non conoscevo la guerra: giusta o ingiusta; non sapevo. Il mio compito era combattere, obbedire e sono morto, per quel giuramento che avevo fatto quando venni arruolato. Tutta l’Italia incitava, acclamava e io mi sentivo orgoglioso di essere soldato. Marciai per giornate infinite soffrendo per l’Onore dell’Italia: la fame, la sete, le veglie sui vari fronti di guerra dal Carso al Piave, alla Grecia, dal fronte balcanico sino al Don della gelida Russia. Il destino mi volle gettare in braccio alla morte ed ivi restai, insepolto sulle rocce infuocate, nei ghiacciai delle montagne, nella sterminata pianura russa. In vita sono stato un umile Alpino italiano con una divisa portata come tanti altri soldati. Perché non ricordi il mio nome, gente d’Italia? Perché mi applaudivi quando partii per il fronte con un fiore tra le labbra? Ora che sono rimasto inchiodato sulla nuda terra, senza una croce perché mi ignori? Gli occhi miei, vuoti versano lacrime amare perché la mia gente è immemore e ingrata. Ma io sono fiero di aver donato la vita alla Patria. Chiedo solamente ai miei eroici commilitoni di ricordarmi”. Antonio Pancot Da Tarzo al Don In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, l’Associazione Nazionale Bersaglieri ha voluto ricordare il 70° anniversario dell’operazione “Barbarossa” ove oltre 200.000 giovani militari italiani furono inviati in Russia nell’area del fiume Don. Da questa tragica campagna, dopo una massacrante ritirata nel gennaio 1943 ne tornarono meno della metà. Dal 21 Agosto al 1 Settembre una delegazione Italiana di parenti dei caduti e dispersi si è recata in quei posti sterminati rendendo loro omaggio, raccogliendo testimonianze e visitando ex cimiteri e luoghi di aspre battaglie o di sacrifici indescrivibili. Il Veneto era rappresentato dal Gagliardetto della Sezione Bersaglieri di Vittorio Veneto, dal Vice Sindaco di Tarzo e da un orfano di Guerra della Sezione Bersaglieri di Conegliano. Prossimamente pubblicheremo delle lettere provenienti dal Fronte, qui sotto possiamo leggere il commovente saluto di un orfano (allora aveva 2 anni) che, dopo 70 anni dalla morte del padre, ha visitato i campi di battaglia. Ennio Casagrande CARO BABBO, le tue lettere, la cara mamma, le ha sempre conservate tutte come tu le raccomandavi. Aspetto ancora la “bicicretta” e andare con te e la mamma alla Festa di Santa “Gusta” a mangiare l’“inguria”. Sono sicuro che il bene che mi volevi si è sempre più rafforzato negli anni e tuttora me ne vuoi tanto. Posso assicurarti che anche la Buona Mamma mi ha voluto tanto bene perché al suo attaccamento a me aggiungeva sempre anche il tuo. Il 29 agosto 2011 sono arrivato a Simowsky. Ti ho ritrovato, mi hai preso per mano, mi hai portato dove il destino ti ha fatto scaricare il fucile, ma purtroppo il “pollo” ha beffato “la vecia volp”. Mi hai raccontato molte cose……. Io ti ho detto tutto di me……..della mamma. A Simowsky ho incontrato una “bambina” che nel 1942 aveva solo 9 anni: Le ho chiesto di Te facendole vedere la tua fotografia……….“C’erano tanti soldati………..non posso ricordare………”. Ho visto il grande Fiume Don. Ho preso una bottiglietta di acqua…..L’ho qui davanti…..Ho riportato anche la Terra di Simowsky, presa in un campo di girasoli……… Un amico ha versato anche del vino rosso nel Fiume per voi tutti. Ora la mia casa è completa: Caro babbo, sei qui con me! Il tuo “Caro Piccolo” Il gesto simbolico del versamento di un bicchiere vino rosso di Tarzo nel Don. Voce Amica diventa sempre più corposa, p , e ringrazia tutti coloro che la sostengono. Prega i collaboratori di fornire i testi in formato (word) e le foto in (jpg) per VOCE AMICA pagina 8 GIOVANI CHE SI FANNO ONORE Il giorno 15 luglio 2011, 011, presso l’Università degli gli Studi di Udine, Giovanni TOMASI ha conseguito il titolo di Dottore Magistrale in Ingegneria Civile con voto 110/110; discutendo la tesi dal titolo “Comportamento sismico co di edifici a telaio ligneo e muratura e il caso studio degli edifici himis in Turchia. Relatori prof. Alessandra Gubana e prof. Anna Frangipane. Cristina BEZ di Maurizio e Annamaria Fabris, il giorno 16 settembre 2011 ha cons conseguito la laurea triennale in biotecnologie, presso l’U l’Università di Trieste. Il tito tolo della sua tesi è: “Analis lisi dell’attività di bioconversione della lignocelluve losa da parte di Bacilli del rumine”. rumin CADALT Steven si è laureaureato il giorno 27 settembre re 2011 presso la Facoltà di Ingegneria Dipartimento Informatica dell’Università degli Studi di Padova, discutendo la tesi: “Integrazione dei servizii ma Google nella piattaforma Android” Merc Mercoledì 12 ottobre 2011 pres presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Padova D Dipartimento di Pediatri tria Salus Pueri, CESCA La Laura di Luciano e Bertilla Magagnin ha conseguito la Laurea specialistica in Me Medicina a Chirurgia con 110 e Lo Lode discutendo la tesi: Dimetilarginina asimmetrica (ADMA) nel condensato dell’aria espirata in bambini con asma. Relatore: Ch.mo Prof. Eugenio Baraldi. so la Lunedì 10 ottobre presso facoltà di Lettere e Filosofifia dell’Università di Padova,, Sara FANTUZ di Giorgio e Bruna Cecchin, ha conseguito la laurea Magistrale in Storia dell’Arte con 110 e Lodo, discutendo la tesi: tratto Andrea Maschietti. Ritratto l ti biobibliografico dagli inizii all 1914 1914. R Relatrice dott.ssa Giuliana Tomasella. A questi giovani ed ai loro cari le nostre più sentite congratulazioni e “ad majora”. O L L E D A PAGIN «Voce amica» Settembre-Ottobre embre-Ottobre Otto O tto to e 2 tobre 2011 20 L’Orienteering Tarzo in vetta alle classifiche nazionali. Quello che solo quattro - cinque anni fa poteva sembrare un’utopia, è oggi una splendida realtà. Grazie al lavoro assiduo di un grande gruppo, anno dopo anno L’OR Tarzo A.S.D. ha saputo scalare tutte le classifiche, regionali prima, nazionali ora. Dominatore indiscusso della coppa Veneto, l’OR Tarzo è terzo nella classifica nazionale giovanile di Coppa Italia e settimo in quella assoluta. Tra i tanti risultati ottenuti quest’anno dai nostri ragazzi spiccano le due medaglie d’argento vinte ai mondiali studenteschi da Alessandro De Noni e Mattia Cudicio, un ottavo posto ai mondiali e due medaglie d’oro ai recenti European Masters Games vinte da Roland Pin, due medaglie d’oro ai Campionati Italiani con Anna Bazzacco ed Elia Vettorel, un secondo, un terzo e due quarti posti nei Campionati Italiani Staffetta, almeno una decina i titoli regionali ottenuti. Quattro i ragazzi già selezionati per la Nazionale Italiana, Alessandro De Noni, Mattia Cudicio, Elena Bernardi e Nicolò Del Missier, ma molti altri stanno scalpitando per entrare nel giro. L’attività svolta non si ferma però alla sola partecipazione alle gare. Quest’anno, in collaborazione con l’orienteering Miane, abbiamo organizzato nel mese di aprile una straordinaria due giorni valida come Campionato Italiano Sprint a Cison di Valmarino e terza prova di Coppa Italia in San Boldo e nel mese di maggio una gara promozionale a Revine, sul Pian delle Femene. La nostra attività non si ferma però qui, per il prossimo futuro ci sono in cantiere numerose ambiziose iniziative e i nostri tecnici sono già in febbrile lavoro. Silvano B. 2° Trofeo Città di Conegliano sulla terra del Prosecco Domenica 20 Novembre l’OR Tarzo organizza l’ultima prova stagionale del Circuito di gare denominato Tour trevigiano 2011 di Orienteering. Sono 14 le tappe in Provincia di Treviso. Categorie: MW14, MW18, MW19, MW35, MW50, Esordienti e Scuole L’Orienteering è una disciplina sportiva nata agli albori del ‘900 quando nei paesi del nord Europa nacque la voglia di vedere chi era il più bravo a raggiungere un determinato obbiettivo utilizzando solo una carta topografica e una bussola. Sport praticato, anche, come disciplina educativa e formativa nelle scuole elementari e medie. La storia e le caratteristiche di questo sport possono essere lette all’indirizzo: http://www.ortarzo.it/cose-orienteering. Comitato Tecnico Organizzatore Roland Pin, Dario De Riz, Luigi Pin, Frare Michela T R O P S O L Settembre-Ottobre S Set Se tttem re e-Ottobre ee-Ottob -Ottobr Ottobre 2011 20 201 01 11 «Voce amica amica» C.M.B.C MiniBasket ed il Basket “Tarzo, son tornati gli orsi… ma questa volta per giocare a minibasket”. È con questo simpatico slogan che il C.M.B.C. torna a proporre il MiniBasket ed il Basket a Tarzo, con una nuova struttura organizzativa, un nuovo accattivante logo e con la nomina di Responsabile del Centro, l’apprezzatissima Michela Giacomini, già giocatrice alla storica Basket Treviso, ed istruttrice di minibasket di lungo corso. Quasi una cinquantina di ragazzi e ragazze di Tarzo e dei comuni limitrofi, hanno approfittato del mese di settembre gratuitamente, per cimentarsi in questo sport, ma anche settembre è ormai passato, non vi preoccupate: le prime due settimane di prova sono sempre gratuite! Michela ed i suoi assistenti, Ugo e Matteo, vi aspettano il martedì e il giovedì alla palestra di Tarzo nei seguenti orari: - bambini e bambine delle elementari dalle 17:30 alle18:30; - ragazzi e ragazze delle medie dalle 18:30 alle 19:30. pagina 9 “Vajont: per non dimenticare” Questo il titolo di un’eccezionale mostra fotografica e documentaristica organizzata dalla Pro Loco di Tarzo insieme all’Amministrazione comunale e al Comitato per i sopravvissuti del Vajont. Un autentico viaggio nella memoria che comincerà sabato 12 novembre alle ore 17 con l’inaugurazione della mostra allestita nell’Aula Magna delle scuole medie di Tarzo e resterà aperta fino al 24 novembre. Raccoglie documenti e immagini che raccontano il dramma di quella notte del 9 ottobre del 1963, nei volti e nelle testimonianze di chi l’ha vissuto in prima persona. L’ingresso è libero e sono previste visite guidate (su prenotazione) anche per gruppi e scolaresche. Giovedì 17 alle 20.30 sarà presentato il libro “Psicologia dell’emergenza - Il caso Vajont” con Micaela Coletti, presidente del Comitato sopravvissuti. Infine, giovedì 24 alle ore 20.30, verrà proiettato lo spettacolo di Marco Paolini “Vajont 9 ottobre ‘63”. Martina T Appuntamento con il Biblioday domenica 2 ottobre 2011 Giornata dedicata alle parole scritte e lette, un invito ad entrare nelle biblioteche di tutta la Provincia di Treviso e prendere confidenza con gli amici libri allineati sugli scaffali. Nella Biblioteca di Tarzo, per l’occasione del Biblioday appunto, sono state donate delle letture per bambini. Le quattro voci, quella di Carla Candiani, Daniela Dal Gobbo, Nives Meneghel e Anita Possamai, hanno dato inizio alla lettura animando delle divertenti filastrocche, cominciando da “I Nuovi Filastrucchi” di Livio Vianello libriccino stampato in proprio dall’autore stesso, intitolato “Il Gigante Cagamassa” vi lascio immaginare…(chiedere, se interessati, copia al Bibliotecario). Sono state poi accuratamente scelte tre storie classiche rielaborate però in modo singolare e curioso dall’oramai familiare Roald Dahl: Cenerontola, I tre porcellini e Cappuccetto Rosso; assolutamente imperdibili! Il titolo del libro da cui sono state tratte è “Versi perversi”. Sul finire delle animate e gustose letture, con alcuni giochi di parole in rima e non, sono stati coinvolti grandi e piccini; si è così creato un momento di scambio giocoso tra le persone che si sono trovate mano nella mano e in cerchio: parole giocate, parole balbettate, parole timide appena sussurrate, parole ritmate, parole coraggiose, parole di tutti, parole che si trovano dentro e fuori dai libri. Parole a dare vita e forza a quella parte di noi un po’ lasciata in ombra, quella creativa e vitale capace di parlare e raccontare agli altri. Ed in Biblioteca le parole sono lì, ordinatamente impresse dentro ai bellissimi libri, riga dopo riga; libri scritti da persone che per mestieree ed ispirazione hanno voluto mettere perr iscritto le loro preziosissime invenzioni e scoperte letterarie, le loro ricerche stori-che, scientifiche, i loro racconti, romanzi e narrazioni di ogni genere. I libri sono lì, custoditi in Biblioteca ed in pacifica attesa di essere presi in mano e letti.Vi aspettano ancora numerosi. Anita P. www.comune.tarzo.tv.it pagina 10 [email protected] NotizieV dal Comune « oce amica» AVVISO AI CITTADINI Sono pervenute dalla Prefettura e dall’Istat segnalazioni di truffe in danno ai cittadini per le operazioni del censimento. Si rammenta che non è dovuto alcun compenso per la compilazione dei modelli. Nel nostro Comune vi sono solo 6 Rilevatori autorizzati a passare a domicilio. Tutti cittadini residenti che devono esibire un cartellino di riconoscimento con foto, vidimato dal Comune. E’ opportuno farsi esibire il cartellino, annotare cognome e nome o chiedere informazioni al Comune: tel. 0438 9264213, 9264214, 9264216. Per favorire la cittadinanza sono stati istituiti, sino al 20 novembre, 2 punti di raccolta dei modelli compilati o di aiuto alla compilazione con gli orari sotto indicati: A TARZO presso Biblioteca comunale: Lunedì 9-12, Martedì 15 – 18 e 20 – 22, Mercoledì 9 – 12, Giovedì 15 – 18 Venerdì 9 – 12, Sabato 9 – 12 e 15 – 18. A CORBANESE nella Sala riunioni: Lunedì 8 – 12, Mercoledì 16 – 19, Giovedì 8 – 12, Sabato 9 - 12 Dal 21 novembre i Rilevatori faranno visita al domicilio dei ritardatari. Per chiarimenti si può anche telefonare dalle 9 alle 19 al numero verde 800069701. LAVORI PUBBLICI Venti cantieri aperti: questa è la sintesi dell’attività operativa riguardante questo settore dell’azione amministrativa durante questa seconda parte dell’anno. Risultati eccezionali ottenuti grazie, anche, all’impegno dei funzionari comunali e da condizioni climatiche favorevoli. Ciò è motivo di grande soddisfazione per l’intera Amministrazione Comunale. La profonda crisi che attanaglia Famiglie, Attività Produttive e Enti Pubblici forse non si concilia con l’iperattività che si vede nei Lavori Pubblici del nostro Comune, dove in contemporanea sono attivi i cantieri sotto specificati, oltre a quello di Banca Prealpi che sta realizzando la nuova sede amministrativa. Questi cantieri danno lavoro a varie imprese (del territorio triveneto), ma anche alle attività di bar, trattorie, rivendite di materiale edile, posatori, artigiani locali, distributori e altri. Allargamenti Stradali 1) Zuel di Qua: dopo gli interventi degli anni 80 si è reso necessario un ulteriore allargamento con canalizzazione delle acque verso Resera. Importo dell’opera è di € 25.000 e l’Impresa esecutrice è la Padoan di S. Lucia di Piave 2) Nogarolo: anche la Reseretta: nuovi muri parte verso il Ponte Marin è stata allargata con il rifacimento, in arretramento, dei muri in sasso ormai pericolosi creando spazi per parcheggi o futuri marciapiedi. Costo dell’intervento € 42.000. Questi lavori sono eseguiti dall’impresa Flaugnacco di Tarzo 3) Reseretta: è in corso di allargamento l’imbocco verso la ProReseretta: la fontana Settembre-Ottobre 2011 vinciale dando maggior sicurezza alla viabilità e consolidando i centenari muri di sostegno. La vecchia fontana e l’area circostante sono state riqualificate poi l’intera stradina verrà riasfaltata. L’importo di questa opera è di € 25.000 e la ditta esecutrice l’impresa Zuanella di Tarzo. 4) Arfanta: tratti in curva della Costapiera sono stati allargati e posti in opera parapetti di sicurezza, per un importo di 12.000 €. Lavori eseguiti dall’Impresa Cadore Asfalti di Perarolo (BL) Asfaltature stradali 1) Prapian: l’Impresa: ICE di Vittorio Veneto, con il contributo del Comune, ha asfaltato ex novo e poste in opera le condotte per le acque meteoriche per circa 200 metri di strada. La spesa complessiva è stata di 12.000 €. 2) Arfanta: l’intero manto stradale è stato rifatto da Pecol fino al centro di Arfanta con l’aggiunta della prima segnaletica orizzontale in zona. La spesa complessiva di questo importante intervento è stata di 68.000 €. 3) Introvigne: la laterale di via Verdi per un importo Lavori al nuovo ponte di Castellich di euro 6.000 è stata riasfaltata causa la quasi totale inconsistenza del vecchio manto stradale. Questi due ultimi lavori sono stati appaltati dall’Impresa Cadore Asfalti di Perarolo 4) Castellich: i lavori per la nuova uscita e il nuovo ponte, dopo ritardi non imputabili al Comune, sono in fase di completamento da parte di Veneto Strade che dal 2009 si era assunta l’onere di questi lavori. Questa opera migliorerà la viabilità della valle dei Piai adeguandola Settembre-Ottobre 2011 Nuovo ingresso su via Alnè ai tempi moderni e può essere una alternativa alla Provinciale in casi di emrgenza. L’importo di € 80.000 è finanziato da Veneto Strade. L’Impresa escutrice è da ditta 3B Costruzioni di Spilimbergo (UD) Piazze e Parcheggi 1) Corbanese: ha preso forma e apprezzamenti la nuova piazza Papa Luciani, è una riqualificazione che trasforma un’area a parcheggio in vero centro della attiva Frazione. Ha avuto il consenso unanime anche la soluzione del nuovo parcheggio adiacente le Scuole. Costo delle opere è di € 400.000 e la ditta l’Impresa De Nardi di Vittorio Veneto. 2) Corona: è diventata realtà la sistemazione dell’area antistante il Complesso Scolastico compreso tra Via Alnè e via Trevisani nel Mondo. Viabilità, parcheggi, marciapiedi e sottoservizi sono in fase di ultimazione dall’Impresa I.C.E. di Vittorio, dopo sei mesi di impegnativi lavori e per un importo di € 340.000 «Voce amica» Susegana. e far conoscere, si confida, visto l’uso pe2) Colmaggiore: si attende entro donale e la fragilità della zona, in una limibreve l’assunzione di un mutuo per il tata cementificazione. L’Impresa che sta prolungamento del marciapiede fino al realizzando l’intervento e la Ditta: Capoia dosso di Colmaggiore di Sopra. Impordi Cimadolmo per un importo di 140.000 to previsto è di € 70.000 con Ditta da € finanziato dalla C.E. e fondi propri del definire. Comune. 3) Tarzo: il marciaLavori in via XXV aprile piede lungo via XXV Aprile è una realtà, Parco dei Laghi anche la soluzione Colmaggiore: oltre del “famoso muro” ha all’operazione Ex Scuole soddisfatto “sufficiendi via C. Battisti che entemente” le esigenze trano a pieno titolo nelle Pubbliche, Private, di pertinenze del Parco dei Veneto Strade e della Laghi, recentemente diSovrintendenza (della venuto funzionante a tutti quale non si poteva gli effetti, il secondo innon tener conto se tervento concreto che ha non si voleva continuavisto inizio è l’intervento re, come in passato, con sulle sponde del Lago di cause legali lunghe e S. Maria in adiacenza del costose e con esito neVà dee Femene su area gativo scontato). Costo Comunale recentemente dell’opera è di 150.000 acquisita, si tratta di un € e l’Impresa che sta ulintervento epocale che timando l’intervento è la dopo anni di inutili quanto deprimenti paPenta Service di Riese Pio X. role, rimaste intenzioni, dà inizio, si spera, 4) Corbanese: i lavori per la posa del a quel processo che dovrebbe portare nuovo acquedotto sono completati e il rialla completa riqualificazione di un’area facimento dei marciapiedi sono in corso con caratteristiche uniche e dalle potenda parte dell’ATS (Alto Trevigiano Servizialità non sfruttate. Importo stanziato € zi). Spesa complessiva 200.000 € opere 170.000 e Impresa appaltante la Co.Ge. eseguite dall’Impresa Vanin di ValdobbiaFor. (Susegana-TV). dene. Rapporti con gli Enti Nuova piazza Corbanese Marciapiedi 1) Fratta: dal centro si sta procedendo celermente verso la località Molino di Fratta, l’opera sta sensibilizzando tanti concittadini che ora possono fare lunghe e salutari passeggiate come nuovo stile di vita. La spesa complessiva, compresi i lavori dei marciapiedi verso Colmaggiore, è di € 595.000; la ditta esecutrice è l’Impresa Co.Ge.For. di pagina 11 Nuovo il sentiero della Via Crucis al Calvario Il rifacimento dell’intera Via Crucis con pregevoli soluzioni in pietra e ciottoli che, aggiunti ai recenti lavori sui capitelli, è diventato un altro punto caratteristico del nostro magnifico territorio da conoscere L’Alto Trevigiano Servizi, dall’1 ottobre, ha assunto in toto la Gestione del nostro Acquedotto e dei nostri Impianti Fognari e relativi Sistemi di Depurazione, auguriamo buon lavoro al nuovo Ente e sopratutto che i costi ed i disagi ai nostri cittadini siano ridotti. Come primo atto concreto ATS ha provveduto alla posa della nuova condotta che collega Corbanese centro a Ponte Maset e la parte iniziale verso le Mire. L’Asco Piave, dopo la metanizzazione di Nogarolo e di alcune vie secondarie, ha recentemente dato promessa di un ampliamento della rete verso Reseretta e Resera partendo dalla linea già posata fino alla Casa di Riposo Padre Pio. «Voce amica» pagina 12 Immobili Comunali 1)Tarzo: il Municipio, pur tra le evidenti difficoltà che emergono quando si interviene su una Villa Veneta, ha finalmente potuto rinascere nella sua rara bellezza, è senz’altro l’opera che ha qualificato più di ogni altra l’azione di questa Amministrazione si spera che i cittadini possano prenderne tutti visione perché in esso sono riassunti la nostra storia e la nostra cultura, ma anche le nostre speranze. La spesa complessiva sarà di € 1.466.000 e le imprese appaltatrici sono state la Tonet di Santa Giustina Bellunese e la Edilcos di Sedico (BL) 2) Fratta-Colmaggiore: dopo le ultime manutenzioni eseguite nel 1992, finalmente questa Amministrazione è riuscita a riaprire anche questo cantiere che incuria e degrado avevano relegato la gloriosa ex Scuola a reliquato da terzo mondo, auspichiamo che la prossima Amministrazione prosegua con lo stesso “Fon fin fun” entusiasmo opportunità incentivate. 200.000 € e con la convinzione che le turistiche devono essere Importo preventivato è di e l’Impresa appaltante è la: Incontri Culturali - Giovedì 15 settembre CIRCOLO DI LETTURA “la lettura condivisa” il tema trattato verteva sul libro LIBERTA’ scritto da Jonathan Franzen. Il libro, attraverso la storia di due generazioni, pone interrogativi sui concetti di libertà e di felicità, sia dal punto di vista individuale che dal punto di vista collettivo. Dello stesso autore il libro LE CORREZIONI - Il 24 settembre presso la Biblioteca Comunale è stato presentato il libro dei dr. DIEGO TOMASI E FEDERICA GAIOTTI “I Terroirs della denominazione Conegliano Valdobbiadene” con Foto di Paolo Renier di Tarzo - Domenica 2 Ottobre è stato presentato, presso la Biblioteca, il libro: Boboli, il Giardino Alchemico, (Firenze Parenze Pa lazzo Pitti) - di Costanza RIVA. La Genesi parla di un giardino di delizie dove i nostri progenitori furono posti, una terra feconda dove germogliavano alberi e fiori, regno di beatitudine e di armonia. Noi an-dremo a ricercare questo o spazio ideale all’interno del el Giardino di Boboli, guarrdandolo non tanto da un n punto di vista architettonico co e artistico, ma come spazio io Settembre-Ottobre 2011 Veneta Dal Farra di Puos d’Alpago (BL) 3) Corbanese: il Centro Polifunzionale presso gli impianti sportivi ora non è più solo sulla carta, ma è una realtà ed è visitabile anche se non tutte le attività potranno ancora essere svolte. Si confida che Associazioni Locali e privati collaborino per il definitivo e completo utilizzo che porterà benefici all’intera comunità. La cifra stanziata è di 327.000 € e l’impresa che esegue le opere è la ditta Vian G. di Miane. 4) Area Broli: quest’area in centro a Tarzo, riserva di verde ma anche economica per il nostro Comune, sta per essere adibita, in via provvisoria, ad ampia area attrezzata con percorsi vita, parcheggi, giochi, ecc… Il finaziamento stanziato è di 110.000 € con oneri di Urbanizzazione. L’Impresa appaltante è la Serravale di Sacile (PN) Vice sindaco Ennio Casagrande - Giovedì 20 ottobre. NON TUTTI I BASTARDI SONO DI VIENNA, scritto da Andrea Molesini. L’autore trae spunto dal diario della prozia Maria Spada, di Refrontolo, per raccontare l’occupazione austriaca dopo la battaglia di Caporetto. Coordinamento di Bertilla Magagnin. segreto, circoscritto, il Tempio Tempio, dentro al segreto circoscritto quale è importante entrare. “Ognuno di noi è come se avesse un giardino coltivato, praticamente, una terra. Se non coltivi bene il tuo giardino non nasce nulla.” Gli Alchimisti conoscevano bene questo concetto; la natura che ci circonda diventa la Natura amica dalla quale occorre “imparare a leggere” ed il suo linguaggio diventa diven un intimo, simbolico, lilinguaggio dell’anima. - Giovedì 6 Ottobre, “NOVECENTO” ha pre“NO sentato Sandro Buzsent zatti. “Novecento” un zat monologo teatrale di mo Alessandro Baricco e Ale ascoltandolo sembra asc di essere a teatro ad assistere allo spettaas colo co della strana vita di Danny Boodmann T. D. Da Lemon. Le - Giovedì 10 Novembre, Michele Pagos, Storico ed appassionato di cultura e tradizioni locali presenterà la sua opera “Parole, parole” un viaggio sull’origine semantica dei cognomi e la lettura di alcuni “divulgatur tarzesi”, componimenti scritti in dialetto storico e riportanti brani della Bibbia e dei Vangeli. “Il dialetto è espressione delle culture che hanno attraversato, nella storia, una popolazione” L’attività del CIRCOLO DI LETTURA riprenderà nel 2012. Per informazioni: Biblioteca Comunale: tel. 0438 9264208 De Polo dott. Andrea Assessore alla cultura Settembre-Ottobre 2011 «Voce amica» pagina 13 NUOVA ISOLA ECOLOGICA Sabato 22 ottobre alla presenza di varie autorità fra le quali i sindaci di Tarzo G. Bof e di Revine Lago Battista Zardet, che hanno tagliato il nastro tricolore, è stato inaugurato il nuovo Centro per la raccolta differenziata. Fra le autorità presenti ricordiamo il Sen. Gianpaolo Vallardi (Presidente del C.I.T.), l’Assessore prov. Alberto Villanova, Riccardo Szumski Presidente di SAVNO s.r.l., Marco Fighera Presidente Alto Trevigiano Servizi, il Comandante del Corpo Forestale dello Stato Vittorio Veneto, Mauro De Osti per la Comunità Montana Prealpi Trevigiane, il sindaco di Cison Cristina Pin, Carlo Antiga e Flavio Salvador Presidente e Vice di Banca delle Prealpi, Graziano Zardet Presidente AVAB. Le autorità nei loro discorsi, coordinatore il vicesindaco di Revine Lago Candido Moz, hanno espresso un plauso per l’iniziativa dei due Comuni consorziati, l’opportunità concessa ai cittadini per un razionale utilizzo della struttura nel rispetto dell’ambiente e la speranza che ciascun cittadino dimostri senso civico con un corretto utilizzo delle nuove strutture. Alla fine mons. F. Taffarel, parroco di Tarzo ha benedetto la nuova opera dopo aver, nel suo breve intervento, riassunto quanto espresso dalle autorità intervenute e concludendo: “conserviamo pulito per i posteri il mondo che ci è stato donato”. La nuova isola ecologica è stata realizzata in località Lago, all’interno della zona industriale, luogo sicuramente più consono ad ospitare una struttura di questo genere (la precedente era posizionata nel piazzale retrostante le scuole medie di Tarzo). Dalla prima settimana di novembre i cittadini dovranno quindi far riferimento alla nuova sede per lo smaltimento dei rifiuti. Le tipologie che si potranno conferire sono: sfalci e ramaglie, carta e cartone, vetro, metalli/materiale ferroso, apparecchiature contenenti clorofluorocarburi (frigoriferi, ecc.), apparecchiature elettriche ed elettroniche in genere o contenenti materiali pericolosi (lavatrici, televisori, computer, ecc.), imballaggi in legno, plastica, rifiuti ingombranti (mobili, materassi, ecc.), miscugli o scorie di cemento, mattoni e ceramiche, batterie ed accumulatori di vario tipo, scarti di oli, medicinali, cartucce esauste. Importante è presentarsi sempre con un documento d’identità valido. Per le persone anziane o non automunite, il Comune di Tarzo provvederà con un servizio di ritiro a domicilio (su prenotazione) dei materiali ingombranti e/o oggetti voluminosi. L’ufficio ambiente del Comune rimane a disposizione per questa e altri tipi di informazione (tel. 0438 9264200 [email protected]). Assessore V. Sacchet PROROGATO IL “PIANO CASA” Nella seduta consigliare del 30 settembre scorso, l’Amministrazione Comunale di Tarzo ha recepito la proroga per altri 2 anni (2011-2013), deliberata dal Consiglio Regionale del cosidetto “Piano Casa” (L.R. n. 14 del 2009 e L.R. n. 13 del 2011). Considerata la finalità della legge che è quella di contribuire al sostegno del settore edilizio, con specifica finalità politica-economica oltre che migliorare il patrimonio edilizio esistente, al miglioramento della qualità abitativa e alla promozione della bioedilizia ed il risparmio energetico, il Comune di Tarzo ha deciso di estenderne l’applicazione anche nei centri storici purché gli edifici abbiano grado di protezione 4 e 5 e viene inoltre data libertà di applicazione non solo e limitatamente agli edifici destinati a prima casa di abitazione, ma anche ad edifici produttivi, commerciali, strutture ricettive. E’ quindi consentito l’ampliamento degli edifici esistenti nei limiti del 20% del volume se destinati ad uso residenziale e del 20% della superficie coperta se adibiti ad uso diverso. La percentuale sopra riportata viene elevata di un ulteriore 10% nel caso di utilizzo di fonti rinnovabili (potenza non inferiore a 3 Kw), ed elevata di un 15% nel caso di edifici residenziali, purché vi sia un contestuale intervento di riqualificazione dell’intero edificio che ne migliori la prestazione energetica. La bontà di questa legge nel Comune di Tarzo la si può verificare coi numeri, nei primi 2 anni (2009-2011) sono state ben 46 le pratiche edilizie presentate all’ufficio tecnico. NUOVO RIPETITORE TV A CORBANESE Negli ultimi giorni di ottobre sono stati attivati i nuovi MUX (Rai, Mediaset, Antenna3) istallati presso il ripetitore Ascotlc in località Calvario, che permetterà ai cittadini di Corbanese e di alcune altre località limitrofe, di captare il segnale del digitale terrestre. Grazie ad un finanziamento a carico della Provincia di Treviso di circa 25mila Euro, si è riusciti a risolvere alcune difficoltà che erano emerse subito dopo lo switch off (spegnimento del segnale televisivo analogico). E’ perciò indispensabile che i cittadini provvedano alla risintonizzazione dei canali TV, nelle prime settimane sono previste comunque alcune complicazioni, fino alla messa a punto finale dell’impianto. Assessore V. Sacchet pagina 14 CONVEGNO ECCLESIALE DIOCESANO 2011/2012 “Abita la terra e vivi con fede” CHE COS’E’? La Chiesa diocesana si sta preparando a vivere il Convegno Ecclesiale “Abita la terra e vivi con fede” che si svolgerà nel marzo 2012: un’esperienza di comunione e corresponsabilità che si propone di rilanciare l’impegno missionario di ogni cristiano, della sua Comunità verso il futuro. Attraverso un’analisi spirituale e pastorale, ci invita a guardare al mondo che cambia superando lamentele e rassegnazioni, ma scoprendo i germogli e i frutti dello Spirito Santo e le opportunità che la nostra Chiesa oggi ci offre. COME SI SVOLGE? Il Convegno si articola in 3 fasi: 1. (ottobre-novembre): vede coinvolti i ANIALE R O F A C A N CRO * Mercoledì 21 settembre a Udine abbiamo vissuto una serata speciale assistendo al musical “Streetlight” promosso dal “Gen Rosso” che ha coinvolto i ragazzi delle scuole del capoluogo. Uno spettacolo meraviglioso al quale si è unita la grande gioia dell’incontro: testimonianza che ciò che abbiamo costruito col Gen è destinato a durare nel tempo oltre ogni distanza. * Siamo partiti ufficialmente venerdì 21 ottobre alle 20.30 nella Chiesa Parrocchiale di Lago, sotto la guida del nostro Assistente, esattamente da dove avevamo lasciato lo scorso anno (la riflessione sulla parabola de “I talenti e il seminatore”) creando la veglia di preghiera ispirata a questa pagina del Vangelo. Eravamo pochi, ma ci siamo fatti coraggio e davanti al Santissimo abbiamo meditato su che cos’è il talento, quanti e quali sono quelli che ciascuno di noi possiede e come possiamo farli fruttare al meglio nel tempo in cui viviamo. Ci ha aiutato la testimonianza di una giovane catechista, “… inizialmente un po’ dubbiosa sul ruolo a lei affidato, ma poi, invitata a dare tanto ai ragazzi, non senza difficoltà, ha confessato di ricevere il centuplo…”. Durante l’adorazione eucaristica abbiamo esaminato alcuni talenti comprendendo che siamo chiamati a dare una risposta generosa a Cristo, corrispondere al Dono che Egli fa ad ogni uomo. Alla fine siamo stati invitati a portare a casa un segno: un “euro” che rappresenta il talento prezioso che ciascuno di noi possiede. Ci siamo quindi dati appuntamento al Arfanta «Voce amica» Paese mio Consigli Pastorali Parrocchiali, chiamati a riflettere sui Piani Pastorali sul tema del Battesimo, proposti negli ultimi tre anni dalla Diocesi; 2. (novembre-gennaio), vede coinvolta l’Equipe dell’U.P. ma non solo. Essa pone l’attenzione su alcune sfide dell’evangelizzazione oggi attraverso 4 temi: α) la ricerca del vero volto di Dio; β) la costruzione di una società più umana; χ) la cura delle relazioni e degli affetti; δ) l’educazione alla vita buona del Vangelo. Invitando operatori pastorali, laici, politici, associazioni operanti nel nostro territorio a dialogare, confrontarsi, condividere aspettative, gioie, speranze, difficoltà attuali. Da domenica 30 ottobre a domenica 6 novembre, verrà esposto in tutte le Chiese Parrocchiali della nostra U.P. “dei Laghi” un cartellone con indicati i 4 ambiti e i luoghi in cui si terranno i primi incontri dei rispettivi argomenti. Sono chiamati a guidare queste serate, che si svolgeranno prossimo incontro foraniale che sarà venerdì 18 novembre 2011 alle 20.30 in oratorio parrocchiale a Follina con l’incontro di formazione su “Il creato”. Guida. p. E. M. Bedont.Vi aspettiamo numerosi! * Sabato 22 ottobre dalle 15.30 alle 22.00 all’“Oasi S. Chiara” di Conegliano si è tenuto il “Meeting delle commissioni foraniali” della nostra Diocesi guidato da don Luca, giovane sacerdote salesiano della Diocesi di Pordenone. Occasione preziosa per scambiarci testimonianze di vita di giovani per i giovani che, oggi più che mai, per avvicinarsi a Cristo ci chiedono di essene testimoni credibili nella Verità. Utile, la meditazione e la condivisione, in tutti i suoi aspetti, grazie alla quale abbiamo riscoperto che, pur nelle difficoltà del delicato compito che ci è affidato, ma portando nel cuore gioia e speranza, guardiamo con fiducia al futuro che ci attende, sempre sotto la Sua Paterna guida. Esperienza certamente da ripetere! Valentina – Commissione Giovani “La Vallata Onore al Merito Domenica 18 settembre, a Dosson di Casier, Matteo Zavettori, con la maglia del Play Life Sport (Gruppo ciclistico della Benetton) di cui da qualche anno è membro, è stato premiato con la medaglia di bronzo per il terzo posto ottenuto. Successo che arriva dopo una lunga stagione coronata da altri podi, nella classifica generale del campionato provinciale di MTB MASTER 1. Grande soddisfazione per la moglie e la piccola Asia presenti alla gara e per tutta la famiglia; le congratulazioni vengono anche dalla comunità Martina Settembre-Ottobre 2011 tra il 7 di novembre e il 10 dicembre, tre per tema, da stabilire di volta in volta con i presenti, dei moderatori laici, adeguatamente preparati. Ciascuno di noi è invitato ad indicare sul cartellone l’ambito al quale preferisce partecipare, formando così dei piccoli gruppi. 3. (febbraio-marzo) E’ la fase dello slancio verso la missione. Si svolgerà in Cattedrale a Vittorio Veneto. E’ un’occasione preziosa, una bella possibilità da sfruttare. Valentina - l’U.P. “dei Laghi” Anniversari Il 17 ottobre 1981 Luciano Resera e Severina Recrucolo celebrarono il loro matrimonio nella Chiesa Parrocchiale di Corbanese. “Vi facciamo i nostri migliori auguri per il vostro 30° anniversario ringraziando il Signore per la testimonianza di vita donata l’uno all’altra che ci date nel quotidiano e preghiamo affinché vi conceda di vivere per sempre uniti, in salute e serenità circondati dall’affetto di cui vi vuol bene”. AUGURI! Vale & Riki Il 17 ottobre 1999 don Angelo diventava ufficialmente con il mandato del Vescovo di allora, Mons. A. Magarotto, pastore delle nostre due Comunità. “L’augurio sincero, dopo 12 anni di guida come pastore, tra difficoltà e fatiche, ma ne siamo certi anche soddisfazioni e gioie che il Signore le conceda di svolgere il suo ministero in mezzo a noi in salute e serenità.” AUGURI! Dalla nostra Comunità. Concerto di Natale Consueto appuntamento con il nostro organo in occasione dell’Immacolata, il Gruppo Ricreativo organizza il Concerto Di Natale Strumentale & Vocale, giovedì 8 dicembre alle ore 16,00 presso la Chiesa Parrocchiale. Iniziativa organizzata in collaborazione con il Consiglio Pastorale Parrocchiale. «Voce amica» Settembre-Ottobre 2011 ANAGRAFE Luigi De Marchi nasce a S. Maria di Mareno di Piave il 19 settembre 1923, è venuto a mancare dopo una breve malattia il 26 settembre 2011. In giovane età si trasferì a Vittorio Veneto. Una vita dedicata al lavoro e alla famiglia. Nel 1955 si unì in matrimonio con Lina Pasquali dal quale nacquero due figli Milena e Bruno. Nel 1959 arrivò con tutta la famiglia ad Arfanta, dove si fece ben volere. Si ricorda il suo impegno a favore della parrocchia in tutti i suoi ambiti. Militante politico, schierato, senza pregiudizi e con le idee ben chiare. Mancherà anche ai partecipanti della Santa Messa Festiva, Luigi, con i suoi immancabili occhiali scuri e quel sorriso sempre pronto, la disponibilità a scambiare due parole al termine della Messa. Rimase vedovo nel gennaio 2009. Il suo funerale è stato celebrato nella nostra chiesa parrocchiale il 28 settembre. Riposa nel nostro cimitero accanto all’amata moglie. La comunità porge alla famiglia le più sentite condoglianze. Caro nonno Luigi, è passato più di un mese da quando te ne sei andato lasciando un enorme vuoto nelle nostre vite. Sei sempre stato un esempio, una persona onesta, corretta, pronto ad aiutare gli altri; una persona amata e rispettata da tutti per la tua correttezza, la tua integrità morale e il tuo senso di giustizia. Hai dedicato tutta la tua vita alla famiglia, hai sempre lavorato nei campi con passione e dedizione. Nella tua vita hai anche dovuto affrontare prove molto dure come la prigionia in guerra e il duro lavoro nelle miniere. Nonno, ti vogliamo ringraziare per gli insegnamenti che ci hai dato, per il tempo che ci hai dedicato e per la bontà con cui ci hai sempre aiutato. Sei sempre stato una persona da ammirare e da prendere come esempio. Ci manca la tua compagnia e le lunghe chiacchierate seduti sotto la “noghera” …. ci manchi molto! Speriamo che dal cielo, insieme alla nonna, tu possa continuare a starci vicino ed aiutarci. Sarai sempre nei nostri cuori. Grazie di tutto nonno! Giuliano, Roberta, Daniele, Marco “4° PEDALATA DELLA CASTAGNA” Si è svolta domenica 9 ottobre a Colmaggiore la “4° Pedalata della Castagnata” gara valida come finale del “Trofeo Livenza Bike”. “Splendido tracciato ed organizzazione impeccabile in una luminosa giornata di sole……” questo è stato il commento dei circa 300 partecipanti durante il pasta-party gentilmente offerto dalla Pro Loco di Tarzo, sempre attenta e disponibile nell’appoggiare eventi che mirano a far conoscere ed apprezzare il nostro territorio. La manifestazione organizzata da “La Vallata MTB Banca Prealpi ASD” va a concludere una stagione ricca di impegni e soddisfazioni per gli oltre 40 atleti membri di questo gruppo. Non solo sport ma anche sensibilità da parte dei componenti de “La Vallata MTB” che hanno voluto devolvere parte del ricavato all’”Associazione Sportiva Dilettantistica Viribus Unitis” di Pieve di Soligo che segue un gruppo di ragazzi disabili che praticano nuoto agonistico. Luciano Resera – “La Vallata MTB” Alfredo Dalle Crode Alfredo era nato a nato a Tarzo il 28 maggio 1943. Da giovane emigrò in Francia, come operaio edile, dove incontrò Marie France Vaillant, che diventò sua moglie nel 1968. Dopo la nascita dei due figli Natalie e Marcello tornò in Italia e abitò a Costa di Là; trovò lavoro in una fabbrica di mobili. Giunto alla pensione si dedicò ai piccoli lavori dei campi. Dedicò la sua vita alla famiglia e negli ultimi anni ai nipoti che per Ricordi Simon Alberto Era nato in Belgio il 4.9.1934 All’età di sei anni è arrivato con la famiglia a Resera, dove ha frequentato le scuole elementari nel periodo della guerra, al termine della quale è ripartito, per farvi ritorno dopo qualche anno. La famiglia gestiva a Resera il forno e proprio nel forno di famiglia Alberto ha prestato la sua opera, fin quando l’attività venne chiusa. Lo ricordiamo come ultimo fornaio di Resera. E’ quindi emigrato a Milano dove ha fatto il tranviere fino alla pensione. A Resera veniva solo per qualche settimana durante le ferie estive e, da quando non c’era più la mamma, anche quelle settimane sono venute meno. Alberto è morto l’11 ottobre 2011 a Corsico (MI), il suo funerale è avvenuto a Saronno (VA), dove abitano le famiglie delle sorelle Rosa e Alice. INSIEME PER EROS (n. 10/06/1979 – m. 10/10/1997) Un ricordo che vuol essere unità e divertimento. Questo è il “13° Memorial x Eros” che i suoi amici organizzano ogni anno in occasione dell’anniversario della sua prematura ed improvvisa scomparsa. pagina 15 lui erano tutto, finl ché c la malattia non lo mise m alla prova. In pochi c mesi la sofferenza ebbe il sopravvento. e Il I suo cuore smise di battere il 20 ottobre b 2011 all’ospedale di 2 Vittorio Veneto. Il rito V funebre fu celebrato f nella chiesa parrocchiale di Arfanta il 22 ottobre, Alfredo è stato poi accompagnato nel locale cimitero per il riposo eterno. Alla moglie, figli, nipoti e parenti tutti, le condoglianze della comunità. Il derby Arfanta-Resera si è giocato sabato 15 ottobre nel campetto parrocchiale con la consueta rivalità (Arfanta ha perso sonoramente anche quest’edizione, 12 a 4 per la cronaca). In serata abbiamo condiviso insieme una pizza. Il giorno seguente alle 9.15 in chiesa parrocchiale è stata celebrata la S. Messa di suffragio. Un caloroso abbraccio alla sua famiglia, ma anche un modo semplice e gioioso per non scordare la persona splendida che era e che ciascuno di noi porterà nel cuore per sempre! I tuoi amici Margherita De Zanet in Tomasi 21.01.1934 – 16.09.1976 Cara mamma, sono passati 35 anni da quel terribile giorno in cui la terra tremò per l’ultima volta e tu, il mattino seguente non eri più tra noi. Non riusciamo a dimenticare quel terribile giorno. E’ stato troppo breve il tempo passato con te, ma io ero la più “grande” e ho visto la donna instancabile che eri, sempre di corsa, non ti fermavi mai! Ora ci manchi più che mai e il tuo ricordo è sempre vivo in noi,. Mamma tu, dal cielo guidaci, dacci la forza di andare avanti e proteggici sempre. Dio ti ricompensi di tutto il bene che hai fatto e ti accolga fra le sue braccia. Ciao mamma. Maria Teresa Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese pagina 16 Cari parrocchiani Dalla Pasqua di Gesù nasce la comunità cristiana che riconosce, come sua unica legge, quella lasciata dal Signore. A Gerusalemme la comunità aumentava e così deve essere qui da noi. In parrocchia ci prepariamo a ricevere alcuni Sacramenti, azioni di Cristo affidati alla Chiesa. Cercherò di presentarli con qualche rilievo, osservazioni pratiche e richiami. BATTESIMO Celebreremo l’8 gennaio 1012 alle ore 10. 45 il battesimo di 4 bambini. Questo è un grande dono. Il battesimo ci fa cristiani, figli di Dio e membri della Chiesa, rivestendoci delle virtù chiamate teologali (fede, speranza, carità). Arricchisce il battezzato di una realtà soprannaturale cioè della grazia (amicizia e unione con Dio) e della presenza dello Spirito Santo. Battezzare il proprio figlio è un gesto di fede, di libertà e di responsabilità, non l’osservanza di una tradizione, perché lo fanno tutti. E’ una scelta impegnativa, è un momento di verifica della propria fede, è un’occasione di approfondimento del significato del proprio battesimo, soprattutto è impegnarsi a fare della propria famiglia una comunità di fede. La strada dei battezzati è una strada stretta che dona gioia e porta pienezza di vita, ma esige il coraggio di lottare contro il male per costruire l’amore. I fanciulli hanno bisogno di rendersene conto senza paura, insieme con noi. Il battesimo è l’inizio di un cammino che i bambini, confortati dall’amore di Dio, percorreranno con l‘aiuto della famiglia, oggi più che mai necessaria. RICORDATI DI SANTIFICARE IL GIORNO DEL SIGNORE. Partecipare alla S. Messa festiva è obbligo per ogni vero cristiano che non sia impossibilitato da seri motivi e che lui stesso è chiamato responsabilmente a decidere con una retta coscienza. Con quale coscienza un cristiano, CONFESSIONI La«VVoce oce amica» di Corbanese assente alla Messa festiva, giudica l’importanza dei motivi per cui la perde? Quante assenze! La partita di calcio, andare a sciare, la gita, andare a trovare i parenti, le passeggiate, il fare le lezioni, sono attività buone, ma non devono farci perdere la S. Messa. Perché non ci sente? Perché è in crisi? I valori umani hanno più importanza di quelli religiosi? E’ il caso di ripensare seriamente al significato del giorno del Signore e del nostro impegno di viverlo da cristiani. Infrangere questo dovere potrebbe portare a brutte conseguenze. EUCARISTIA La Comunione la si riceve in grazia di Dio, diventa allora cibo spirituale che sostiene il proprio cammino di vita e ci unisce in una più profonda amicizia col Signore. L’Eucaristia non è sacramento consolatorio, per esempio nei funerali non puoi riceverla pensando che tutti fanno così. Se è tanto tempo che non ti confessi (a volte anni) non puoi accostarti alla Comunione, neppure se il morto è persona a te carissima. Prima premetti - è l’occasione buona - la confessione sacramentale. Noi cristiani di Corbanese conosciamo e possiamo dire di essere in grado di offrire queste belle realtà? La S. Messa con la Comunione è il punto di incontro della vera famiglia cristiana, della parrocchia e di ogni festa umana e religiosa, come un matrimonio, come festa di ringraziamento, come le celebrazioni di associazioni, di gruppi, di classe. * Domenica 6 maggio 2012: Brino Maria Silvia, Antoniazzi Davide, Battiston Cristian, Biscaro Thomas, Biz Davide, Dal Cin Ivan, Da Re Valentina, Grosso Lina, Dal Col Alessandra, Battiston Mattias, Riboni Thomas, Tomasi Riccardo si accosteranno per la prima volta all’Eucaristia. E’ la presenza viva di Cristo Gesù nel pane e nel vino consacrati dal sacerdote nel rito sacro che chiamiamo S. Messa. La Messa con la Comunione, momento della massima parte- Abbiamo celebrato il sacramento della Riconciliazione per dodici bambini di 4^ elementare che a maggio 2012 riceveranno anche la Prima Comunione. Nel pomeriggio di domenica 16 ottobre ci siamo ritrovati, bambini, genitori, nonni e zii in chiesa per una celebrazione semplice, ma molto carica di emozione. I bambini si sono accostati a questo sacramento felici, ma un po’ timorosi nel dover aprire totalmente il loro cuore a Gesù. Adesso la nostra comunità si è arricchita di altri dodici “angioletti”. Auguriamo a tutti loro di continuare a camminare nella strada che Gesù ha loro tracciato davanti. Noi come comunità ci impegniamo ad accompagnarli e a sostenerli nei momenti di smarrimento e difficoltà che inevitabilmente si presenteranno lungo il loro cammino di vita e di fede. Don Angelo e La Catechista Edi Settembre-Ottobre 2011 cipazione a Cristo, formiamo una vera parrocchia di fede e di impegno. Che cosa chiedono questi 12 bambini ai genitori e a noi adulti? Quello che ogni figlio chiede alla propria famiglia: di essere amato, aiutato, protetto, guidato alla maturità della vita. Così questi chiedono a noi fede gioiosa, esempio di preghiera e di Messa, coerenza tra fede e vita: queste sono le basi serie di un cammino cristiano. CRESIMA Cristiani non si nasce, si diventa. Essere cristiani è una scelta, una risposta libera alla chiamata di Dio. Solo l’atto di fede in Gesù ci fa cristiani. Così la scelta cristiana cresce poco a poco. * Il 25 marzo 2012, 20 adolescenti riceveranno il Dono dello Spirito Santo. Con l’aiuto e il dono dello Spirito questi nostri giovani sono aiutati e sostenuti a scegliere, per Cristo e per la Chiesa e quindi anche per questa parrocchia di Corbanese in linea con il Battesimo, il progetto cristiano. Il dono dello Spirito non deve restare infruttuoso, ma deve animare la vita del cresimato, che va dal gioco agli affetti, dalla scuola alla famiglia, dai compagni alla vita spirituale, dalla preghiera, alla Messa e ai sacramenti. La Confermazione opera anche una più piena e attiva appartenenza alla Chiesa, alla parrocchia: è una consacrazione per un attivo impegno nella celebrazione del culto divino e delle azioni liturgiche sotto la guida del sacerdote. Altro che Cresima, sacramento del ciao, dell’addio o patentino dell’ateismo. Ora cresimato puoi stare a casa e fare i fatti tuoi! Ora con la Cresima sei PORTATORE DELLA FORZA DEL VANGELO, SEI MEMBRO ATTIVO E RESPONSABILE NELLA CHIESA e NELLA TUA PARROCCHIA. Amici, non tradite la Cresima! Esempi negativi in casa e fuori, nella società e a volte nella scuola stessa, sviano i giovani da questa scelta. Dove sta la causa? Famiglie, gruppi e comunità dobbiamo farci questa domanda e seri esami di coscienza. Don Angelo «Voc oce amica» o pagina 17 DJ GREST 2011 SCUOLA DELL’INFANZIA “S. ANTONIO” Il titolo scelto per la programmazione didattica 2011/2012 è “Elmer: diversi e uguali”. Passato il primo periodo in cui abbiamo dato a ciascun bambino la possibilità e il tempo necessario per inserirsi/ambientarsi ed interiorizzare la scansione dei diversi momenti, una mattina a scuola abbiamo trovato sul pavimento delle strane impronte…….. che grandi! Ma chi è? E’ ELMER ELEFANTINO VARIOPINTO!!! Elmer è appunto un elefantino, che ci ha anche scritto una lettera e ci ha portato anche un bel libro, nato dalla penna dello scrittore David Mckee, che si accorge di essere l’unico multicolore in un mondo di elefanti grigi. Attraverso le sue storie, Elmer ci accompagna durante tutto l’anno scolastico, per aiutare i bambini a cogliere la bellezza della diversità come unicità di ciascuno di noi e perciò risorsa da condividere con gli altri attraverso relazioni autentiche. Questo progetto nasce dal desiderio di avvicinare gradualmente i bambini alla differenza, alla novità e all’insolito sviluppando un atteggiamento di apertura: imparare a cambiare prospettiva e a mettersi nei panni dell’altro ci rende individui più tolleranti e flessibili in una realtà sempre più cosmopolita. I percorsi di apprendimento, introdotti di volta in volta da un racconto di Elmer, saranno quattro, ognuno dei quali occuperà circa due mesi; la nostra metodologia si baserà sulla conversazione, su giochi per favorire la socializzazione, su attività grafiche, su manipolazione di materiali diversi per sviluppare e liberare la creatività di ognuno! L’offerta formativa viene arricchita con un percorso di conoscenza di Gesù e i suoi amici e la partecipazione dei bambini alle principali feste liturgiche dell’anno. Come sempre ci avvaliamo anche della preziosa collaborazione di professionisti esterni per le attività di psicomotricità e danza, tanto amate e attese dai bambini! “Non ci resta che augurare che i colori di Elmer accendano le nostre menti e i nostri cuori, illuminandoci per tutto il cammino della vita”. Michela FESTA DELLA FAMIGLIA Il 4 settembre si è svolta la tradizionale Festa della Famiglia. Diverse le coppie con diversi traguardi riunite nella sacralità del vincolo del matrimonio e la testimonianza di tanti anni di Come ogni anno è arrivato il tempo d’estate, tempo di GREST! Ad accompagnarci in quest’avventura è stato Davide DJ, storia proposta dall’associazione “Noi Veneto” e adottata anche dalla Diocesi di Vittorio Veneto. Questa meravigliosa esperienza è iniziata il 4 luglio ed è terminata il 29 luglio. Ogni mattina dalle 7.30 alle 8.30 noi animatori eravamo pronti ad accogliere i bambini con giochi, ad esempio venivano allestite piccole partite di calcetto oppure di basket, alcune bambine invece giocavano a pallavolo mentre i più piccoli preferivano divertirsi nei giochi dell’Area Verde dietro all’oratorio. Tutte le mattine si iniziava con un momento dedicato alla preghiera, durante il quale veniva letto un passo del Vangelo oppure una storia, noi animatori insieme ai bambini riflettevamo sul loro significato provando a ricavarne un proposito per la giornata. Era poi la volta della storia che, giorno per giorno, ci accompagnava raccontandoci le vicende di DJ e della sua band; conclusa la narrazione arrivava il momento più atteso dalle animatrici: i bans. Alle 9.30 tutti andavano nei propri laboratori a realizzare: fiori di carta crespa, origami, filografia e portachiavi. Ogni martedì si interrompevano i laboratori e tutti i bambini partecipavano all’attività di cucina sotto la formidabile direzione della signora Luigina. I nostri ragazzi hanno preparato in modo molto eccellente la pizza e dei biscotti squisitissimi. Sempre nella giornata di martedì abbiamo voluto sperimentare l’attività del basket, ne siamo rimasti tutti molto entusiasti. Infine, il mercoledì era interamente dedicato all’attività del teatro durante la quale ci preparavamo, tra balletti, costumi, scenografie e attori, alla serata finale; il tutto era coordinato da Paolo. Alle 11.30 arrivava il momento più atteso da tutti i bambini: i giochi a squadre!! Quattro squadre (Dj, Sam, Piccì e Fil) si sfidavano ogni giorno sia nei giochi che hanno fatto e continuano a fare la storia del Grest di Corbanese, sia in nuovi giochi che abbiamo voluto per provare. Anche se il tempo non è stato clemente non abbiamo voluto rinunciare ad un classico divertimento estivo: i giochi con l’acqua. Inizialmente erano stati pensati molti giochi, ma subito i bambini hanno iniziato a tirarsi l’acqua l’un l’altro e a ruota li hanno seguiti gli animatori; conclusione: eravamo tutti felicemente bagnati!! Grazie al supporto di alcuni genitori abbiamo avuto la possibilità di fare due uscite: la prima ci ha visti ospiti del Gruppo Giovani di Bagnolo che gentilmente ci ha offerto lo Stand allestito per la “Feste della Birra” salvandoci così da una delle giornate più afose di quest’estate 2011. La seconda uscita è stata una vita coniugale. L’importanza della famiglia unita sta nella forza dell’amore. La festa è iniziata con la Santa Messa celebrata dal nostro parroco. La cerimonia è stata più solenne e più suggestiva per la presenza del coro parrocchiale, che ha cantato accompagnato dalle note dell’organo e sempre diretto con passione da Rossana, ma anche la presenza del soprano Mara Tarolli che ha cantato l’Ave Maria di Schubert. Al termine della Santa Messa don Angelo ha donato ad ogni coppia un ricordo. La giornata è, poi, piacevolmente proseguita per i convenuti con il pranzo presso lo stand della Pro Loco. A tutti i partecipanti rinnoviamo gli auguri per i traguardi raggiunti, li ingraziamo per la partecipazione e li attendiamo tutti uniti nel 2012. Il Comitato parrocchiale Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese Settembre-Ottobre 2011 «Voce amica» Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese pagina 18 lunga passeggiata per raggiungere il Col di Stella dove, dopo la preghiera mattutina, ci sono stati offerti il pranzo e la merenda dal signor Paolo Moret. Entrambe le passeggiate hanno messo a dura prova la resistenza di bambini e animatori, tutti gli sforzi si sono rivelati utili per il divertimento finale di grandi e piccini! Inizialmente, però, le gite dovevano essere tre. La terza meta pensata era alle piscine “Plavilandia” a Falzè di Piave, ma purtroppo il tempo non è stato clemente e ci ha impedito di trascorrere una bella giornata in piscina!! I bambini si sono rattristati molto, ma “non preoccupatevi ragazzi ci rifaremo il prossimo anno”!! Giovedì 28 luglio si è tenuta la serata finale del nostro Grest presso la Pro Loco di Corbanese. In questa serata i nostri ragazzi hanno messo in scena una recita raccontando in modo grandioso le avventure di DJ e della sua band. Terminato lo spettacolo le quattro squadre si sono impegnate nel gioco finale che decretava il vincitore. A conclusione della serata abbiamo allestito un piccolo rinfresco. Domenica 31 luglio si è svolta la Santa Messa, durante la quale con diversi gioiosi canti abbiamo voluto ringraziare Gesù per la splendida esperienza che, anche quest’anno, ci ha fatto vivere. Noi animatori vogliamo ringraziare quanti hanno reso possibile il Grest: le signore Luigina, Miranda, Chiara e Ornella sempre disponibili per coordinare i laboratori ed accompagnarci nelle nostre gite; il Panificio da Ermes per essersi offerto di cucinare le nostre prelibatezze; il consorzio De Polo, la ferramenta Lucchetta, l’edicola il Notes e la Crai di Corbanese per averci supportato in termini di materiale. Il signor Paolo Moret e il Gruppo Giovani di Bagnolo per averci ospitati durante le nostre uscite; la ditta Battistuzzi per la dispo- Settembre-Ottobre 2011 CHE BELLA LA CASTAGNATA!!! nibilità dimostrata per un’eventuale trasporto alla piscina di Falzè di Piave; la Pro Loco di Corbanese per averci fornito gli spazi per la serata finale;il Gruppo Alpini di Corbanese per averci preparato un’ ottima pasta l’ultimo giorno di Grest; alle mamme che ci hanno accompagnato nelle nostre gite e a Paolo operatore comunale, che ha portato avanti egregiamente il progetto del teatro. A tutti voi vanno i nostri più calorosi ringraziamenti sperando vivamente che queste collaborazioni si possano rafforzare sempre più negli anni! Infine i mportanti ringraziamenti più importanti o vanno a Don Angelo e ai bambini, senza i quali tutto ciò non sarebbe mai stato possibile e così sorprendente! Grazie veramentee a tutti! Ci vediamo ill prossimo anno! Il freddo si fa sentire, gli alberi iniziano a spogliarsi e le foglie gialle, rosse, verdi e marroni ci fanno capire che l’autunno è arrivato e allora cosa c’è di meglio che una bella castagnata insieme? I bambini della Scuola dell’Infanzia di Corbanese non aspettavano altro…vista la bella giornata soleggiata giovedì 13 ottobre i bambini accompagnati da noi maestre e da alcuni genitori si sono recati all’agriturismo “Agli Ulivi”. Cappotto addosso e berretto in testa e via verso la salita che ci aspettava per arrivare alla metà. I bambini erano entusiasti: i grandi tenevano per mano i piccoli, sapevano cosa li aspettava, ma che bello avere questa responsabilità di guidare i piccoli! Gli occhi dei nuovi arrivati che per la prima volta andavano in passeggiata con il loro gruppo di amici mostravano gioia …occhi che scrutavano la natura intorno, orecchi che ascoltavano il rumore dei passi sulle ri Gli Animatori FESTA DELLA NATIVITA’ DI MARIA Domenica 11 settembre giorno della Natività di Maria. Dopo la Santa Messa delle 10.30, celebrata dal nostro parroco Don Angelo con la partecipazione del nostro coro Parrocchiale che ha reso più solenne l’incontro eucaristico, si è svolta la consueta processione lungo le vie del nostro paese con la statua della Madonna portata da alcuni giovani. Durante il tragitto si sono innalzati canti e recitate preghiere dedicate alla Madonna, Infine, al rientro in chiesa, un bellissimo suono di 4 campane con un canto mariano ha concluso una bella mattinata, con una giornata meravigliosa di sole. La partecipazione dei fedeli è stata abbastanza buona. Francesco Borsoi foglie secche, voci che emettevano suoni e incoraggiamenti per i compagni. Il sole iniziava a scaldare e tra una chiacchiera e l’altra eccoci arrivati all’agriturismo! La signora Elena, con Paola e Glauco ci hanno accolto accompagnandoci subito verso il bosco per la raccolta delle castagne e i bambini con grande attenzione e felicità hanno raccolto tantissime castagne, ma anche tanti ricci, alcune nocciole e un sacco di foglie colorate che hanno posto nella nostra “scatola dell’autunno”. La mattinata è proseguita con la castagnata vera e propria e allora grazie al signor Enrico che ci ha cucinato le castagne i bambini se ne sono fatti una bella scorpacciata, insieme a bibite e a dolci vari. I bambini hanno poi giocato un po’ nel cortile, ma il tempo in compagnia si sa vola in un baleno ed è già ora di ripartire. Con gratitudine abbiamo salutato chi ci ha ospitato e un po’ stanchi ma contenti della bella giornata insieme siamo ritornati a scuola. Laura p pa pagina ag giina na 19 19 GRUPPO ALPINI Anche quest’anno il gruppo alpini di Corbanese ha organizzato la castagnata presso le scuole elementari. La giornata è iniziata con il canto degli alunni dell’inno nazionale durante l’alzabandiera, bandiera che è stata donata dal gruppo alpini alla scuola elementare. Le varie classi hanno poi cantato diverse canzoni sul tema della castagna;concludendo questo bel momento con gli alpini e un buon caffè corretto a loro offerto dalle maestre. Un ringraziamento a tutti con l augurio di continuare sempre queste nostre care e sentite tradizioni. Il capogruppo Sergio Meneghin LA MINIERA DI LIGNITE DI CORBANESE - MONDRAGON Notizie sul carbon fossile e lignite del Mondragon raccolte dalla voce del Sig. Angelo Bof. E’noto da epoca remota, che nella zona di Mondragon, Corbanese, Refrontolo esiste un lungo filone, o meglio alcuni filoni, di carbon fossile. Mondragon di Arfanta e di Corbanese è una vasta località montuosa. Con un breve tragitto di strada, dalla valle del Cervano dove si distende Corbanese si sale per ripide coste ai 450 metri della cima Mondragon e della Mondaresca entrando in ambiente prettamente montano, con folto bosco di castagni, di radi pini e di più diffusi frassini, carpini, ontani. L’ambiente si distingue anche per una flora assai ricca di varietà di erbe aromatiche e di fiori. Una serie di bellissime orchidee è stata oggetto di una recente ricerca con 24 varietà. Ad ogni stagione funghi saporiti, anche porcini ed ovuli, rallegrano il sottobosco, purtroppo oggi abbandonato e infestato dalle erbacce e dai serpi. L’ambiente meriterebbe un interessamento particolare e appassionato per valorizzare le riserve locali, naturali e non inquinate, in tanti settori della flora, dell’ornitologia, degli animali di bosco. Per quanto riguarda il giacimento di lignite e carbon fossile è stato possibile raccogliere alcune notizie. Altre più numerose e particolareggiate sono state oggetto di uno studio approfondito di Celeste Da Lozzo. Il filone è stato oggetto di ricerca in una prima estrazione del secolo scorso e poi durante la prima guerra mondiale dai tedeschi che avrebbero accertato una lunghezza di circa 40 chilo- metri. Spesso anche in superficie affiorava qualche filone di lignite di recente formazione. Scendendo in profondità esiste il filone di carbon fossile di ottima qualità. Secondo la ricerca dei tedeschi i filoni incominciano dai forti di Monfumo, passando in costa e sottocosta, e seguendo il crinale dei colli, passerebbe per Valdobbiadene, Solighetto verso Campea, Refrontolo Molinetto della Croda, Mondaresca, Corbanese, per continuare, oltre Vittorio Veneto, sempre sottocosta, per entrare e continuare in Friuli. I filoni sono distribuiti su una larghezza media di 40 metri, scendendo anche parecchio in profondità. I tedeschi iniziarono lo scavo in più punti. Volevano incominciare a Barbisano per poter trovare il carbone in profondità. La prima galleria venne scavata da loro durante la guerra 1914/18. Erano gli stessi che scavarono le gallerie del S. Boldo. Scavarono nella zona Mondragon - Refrontolo. Essendo la zona impervia non c’erano mezzi di trasporto. Lo sfruttamento razionale e intensivo ebbe inizio nel 1941 e durò fino al 1960 circa. Marnatti Della Rizza iniziò lo sfruttamento a beneficio del governo. (Ebbe finanziamenti?...). Sbardella Aldo da Trichiana fu il direttore dei lavori, ma lo sfruttamento si esaurì e poi si spense quando egli morì per incidente stradale. Le prime tre gallerie vennero scavate in località Croda de Mus sotto Arfanta. In un secondo tempo se ne aprirono altre a Molinetto della Croda, a Refrontolo, S. Zuanet, Ritorno ….. a scuola Il giorno 29 ottobre si sono ritrovati alcuni ex alunni della classe 1959 con la loro maestra delle elementari Vilma Maset. A ricordo di Dina Frassinelli e Mario Collodel, due compagni morti prematuramente, hanno partecipato ad una santa Messa e portato fiori in cimitero. Poi tutti con i piedi sotto la tavola, nella rinomata trattoria Vanzella, a ricordare i tempi passati e ad aggiornarsi reciprocamente sui propri percorsi di vita. Infine, hanno donato una targa ed un mazzo di fiori alla loro emozionatissima e riconoscente maestra. Solighetto. Vennero poste in opera delle rotaie per trasportare il materiale scavato su carrelli, fino alla tramoggia posta a Molinetto della Croda, da dove con automezzi veniva portato a Montebelluna. Lo Sbardella aveva progettato anche una galleria che partendo dalla vicina strada delle Mire arrivasse a congiungersi con quella dello scavo. Attraverso un cammino unico il materiale avrebbe potuto essere convogliato in un’unica discesa ai mezzi di trasporto. Gli operai erano divisi in tre sciolte di quattro persone ciascuna al giorno. Nelle gallerie di Croda de Mus gli operai erano circa una quarantina. Insieme alle altre cave potevano superare le 80 unità. La lignite scavata in superficie era torbosa e sotto aveva una mescolanza di “tolpo” e catrame. C’era una presenza di zolfo che poteva forse dare a qualche sorgente di Corbanese il sapore delle acque minerali (acqua “de ovi marzi”). C’era una sorgente vicina al Calvario alla quale le suore di Corbanese conducevano le orfanelle di Mons. Faè a bere l’acqua salutare e medicinale al mattino. Queste note erano già state scritte quando uscì 1’interessantissimo volume del Da Lozzo “L’attività Minerario Molinetto S. Zuanet”. E’ una documentazione ampia e precisa. Forse ha il difetto di aver considerato la cosa maggiormente dal versante di Refrontolo mettendo meno in evidenza il versante di Arfanta e Corbanese. Comunque l’opera merita un plauso e un riconoscimento. Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese «Voce amica amica» Settembre-Ottobre 2011 «Voce amica» Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese • Corbanese pagina 20 ANAGRAFE Battesimi Settembre-Ottobre 2011 Matrimoni DE NARDO Daniele da Corbanese si è unito in matrimonio con MENEGHIN Erika il 10 settembre 2011 nella chiesa di Arfanta. Testimoni: Bottega Andrea di Colle Umberto, Fioretti Diego di Vittorio V., Meneghin Petra di Revine Lago. DE PIZZOL Luca e SUTTA Laura si sono sposati nella chiesa parrocchiale di Camino di Oderzo il giorno 15 ottobre 2011. Nella casa del Padre 3. BERNO Vikyor di Alessandro e di Iryna Konyguknova, nato a Conegliano il 3.01.2011 e battezzato nella chiesa di Corbanese il giorno 8 ottobre 2011. Madrina: Berno Luigina da Corbanese. 4. POSSAMAI Lassa di Louis e Dantas Ed lene, nata a Conegliano il 23 maggio 2011 e battezzata nella nostra arcipretale il giorno 8 ottobre 2011 Madrina: De Zanet Anna Maria di Corbanese. 5. DE NARDO Tommaso di Daniele e di Meneghin Erika, , nato a Conegliano il 23.01.2011 e battezzato nella chiesa di Arfanta il 10.09.2011. Padrino: Tomasi Giovanni di Corbanese. Nozze d’Oro Il giorno 7 ottobre i coniugi Dal Cin Primo e Rita hanno festeggiato il loro anniversario di 50 anni di matrimonio attorniati da figli, nipoti e parenti. AUGURI 8. FAVERO UMBERTO EVARISTO di anni 76, fu Giacomo e Zanchetta Emma, vedovo di Pradal Luciana. Gentile, servizievole, grande lavoratore finché le forze lo permisero. Era forte in lui la forza di vivere e di non rassegnarsi. Morì l’11 luglio 2011 passando dal nostro mondo terreno al mondo di Dio. Il suo funerale venne celebrato il giorno 18 luglio con la santa Messa esequiale. 9. PERENZIN GIUSEPPE di anni 85, fu Giulio e Antonia Meneguz, celibe. Da alcuni anni la salute evidenziò fragilità che si alternava con preoccupazioni e speranze, assistito amorevolmente dalla sorella e dal nipote fino al 2 settembre 2011 dove concluse il suo viaggio terreno. Il suo funerale fu celebrato nella nostra chiesa il giorno 6 ottobre con una santa Messa esequiale. 10. FRANCESCHET SEVERINA fu Giovanni e De Lunardo Lucia, vedova di Campardo Arnaldo. Il suo viaggio terreno si concluse a 87 anni il giorno 20 ottobre 2011. La via vita fu dedicata alla famiglia con il lavoro quotidiano, nella saggezza di far quadrare il bilancio familiare e preparare ai figli che crescevano un futuro migliore. Fu ricompensata del suo impegno e del suo amore per i figli ed i nipoti, fu accudita con amore sino alla fine che accettò serenamente.Il suo funerale fu celebrato nella nostra arcipretale con tanta partecipazione e poi accompagnata al cimitero ed affidata al Signore in attesa della resurrezione. Ringrazio i familiari di Severina per aver devoluto la offerte raccolte, al posto dei fiori, nella sottoscrizione di € 473,93 per i lavori delle opere parrocchiali. d.A. Ricordo Giuseppe Perenzin Il giorno 2 settembre 2011 Giuseppe ci ha lasciato, per tutti “Beppo”. Una persona semplice, generosa, in una sola parola buona. È sempre vivo nel ricordo di chi l’ha conosciuto quel suo modo pacato dii affrontare ff qualsiasi l i i cosa, nell lavoro come nella vita. Sembra ancora di vederlo in giro con la sua amata Ape Piaggio, la “Motorea”, con il suo carico di frutta e verdura o con la legna per la stufa o qualunque altra cosa da trasportare da qualche parte. Negli ultimi mesi, purtroppo, era costretto a letto a causa di un malore manifestatosi improvvisamente in una calda mattina di maggio. I familiari lo hanno assistito amorevolmente fino all’ultimo e, lui, anche con il solo sguardo ha sicuramente apprezzato. Insomma Beppo se ne è andato serenamente perché per chi è vissuto come lui al meglio, con grande senso morale e altruismo, la morte è solo la fine di un’esperienza bellissima. I suoi insegnamenti, il suo esempio saranno sempre una guida per tutti coloro che gli hanno voluto bene. I parenti tutti Voce Amica «Voce amica» amica Tarzo Settembre-Ottobre 2011 Scuola dell’infanzia “Tandura-Mondini” Le avventure di Pinocchio L’anno scolastico è iniziato e nella scuola non mancano le idee per far trascorrere ai nostri bambini dei giorni ricchi di esperienze educative da condividere in amicizia. Durante il periodo d’accoglienza, il “pulmino Gino” è stato il protagonista dei primi giorni di scuola, proponendoci canti, attività ludiche e creative. Il pulmino ci ha anche accompagnato il 5 ottobre alla Festa della castagna a Colmaggiore, dove i bambini dopo una breve passeggiata nei dintorni, si sono ristorati con un delizioso pranzo preparato dalla Pro loco. La mattinata si è conclusa con l’immancabile castagnata. La progettazione annuale è dedicata alle avventure di Pinocchio e questa fiaba, con le sue qualità educative e pedagogiche, ci accompagnerà in esperienze di tipo cognitivo, affettivo, linguistico. La narrazione permetterà ai bambini di scoprire le loro emozioni e di evocare l’immaginazione ed aspetti creativi e fantastici. Il burattino Pinocchio coinvolgerà i bambini nelle sue avventure, ponendoli di fronte alle problematiche e alle scelte che si presentano nella vita di ogni giorno. Ognuno si può riconoscere nel protagonista del libro di Collodi con i suoi desideri, capricci, regole non rispettate e fatiche da dover superare per crescere e “diventare grandi”. Pinocchio farà scoprire ai bambini l’importanza di educare il proprio cuore, di ascoltare chi ci vuole bene e imparare come la volontà e la fatica sono indispensabili per diventare sempre più dei bambini veri. La prima parte dell’anno è dedicata alla nascita di Pinocchio dalle mani di Geppetto, il quale farà scoprire ai bambini il suo lavoro. Ci recheremo in una bottega dove potremo scoprire l’attività artigianale del falegname. Nella seconda parte Pinocchio incontrerà altri personaggi: alcuni buoni che lo aiuteranno, altri che invece lo porteranno a sbagliare e a www.parrocchiaditarzo.it pagina p g 21 fidarsi ingenuamente di loro. Non ci lasceremo ingannare dall’idea che esista un campo dei miracoli e che le cose crescano senza fatica; per questo i bambini potranno vivere l’esperienza della coltivazione seminando “non monetine!”,, ma varie tipologie di sementi per vivere con meraviglia e entusiasmo ciò che la natura ci offre, anche con l’impegno e la dedizione necessaria. Come Pinocchio, i bambini parteciperanno ad uno spettacolo di burattini per divertirci insieme con questa particolare forma d’arte teatrale. Il percorso relativo all’insegnamento dell’educazione religiosa cattolica ha come filo conduttore il tema della fiducia, sentimento che sta alla base della capacità di crescere stando bene con se stessi e con gli altri. Per approfondire questo sentimento conosceremo alcuni personaggi della Bibbia e del Vangelo che ci mostrano degli esempi efficaci. E’ previsto un progetto che coinvolgerà i genitori con incontri formativi. La maestra Elisa GRUPPO FAMIGLIA N° 3 Quest’anno puntiamo in alto! Con questo slogan e con un grande gioco sabato 15 ottobre sono ricominciate le attività dell’A.C.R. Il tema dell’anno proposto dall’Azione Cattolica è quello della chiamata e, per i più piccoli, è stata scelta l’ambientazione della montagna, con l’obiettivo di arrivare all’incontro con Gesù. “Punta in alto” è dunque lo slogan che quest’anno accompagna il cammino dei ragazzi dell’A.C.R. Puntare in alto diventa così lo stile nuovo con cui ci impegniamo a metterci al seguito del Maestro, avendo dinnanzi una meta da raggiungere e scegliendo, giorno dopo giorno, di aderire al Vangelo. Puntare in alto è avere il coraggio di non voltarsi indietro e di guardare sempre avanti, alla ricerca di tutto ciò che può dare senso e significato autentici alle nostre giornate. Per iniziare al meglio il nostro cammino, per prima cosa, abbiamo riempito il nostro zaino con le cose necessarie e indispensabili per arrampicarsi verso la vetta. Ogni sabato, dalle 15 alle 16 vogliamo continuare il nostro cammino con preghiere, giochi e attività insieme! Gli animatori ACR Il mese di ottobre ha visto l’avvio del gruppo famiglia 3. C’è stato un primo incontro, svoltosi con successo e coinvolgimento di tutte le famiglie. E’ stato un avvio particolarmente fortunato quest’anno visto che si sono unite due famiglie nuove. L’organizzazione della serata mantiene la stessa linea già intrapresa gli anni scorsi con il gruppo famiglia 2: gli incontri si svolgono a casa di una delle famiglie, a rotazione. La serata inizia con una preghiera e con l’invocazione dello Spirito Santo perché guidi i nostri pensieri. La famiglia ospitante legge poi un’introduzione se- guita da qualche domanda, posta come spunto per l’avvio di una discussione. Si termina con una preghiera di ringraziamento e con un momento conviviale per fraternizzare e rafforzare ulteriormente i rapporti tra coppie. Quest’anno seguiamo le schede preparatorie per il VII° incontro mondiale delle famiglie 2012 indetto da Papa Benedetto XVI° col titolo “Famiglia: il lavoro e la festa”. Gli incontri del gruppo famiglia sono l’occasione di interrogarsi su momenti di vita quotidiana, confrontare le nostre scelte con lo stile di vita di Gesù, far crescere una cultura di accoglienza e solidarietà. Noi cerchiamo di essere “gruppo” per avere un appoggio nell’affrontare le situazioni che la vita ci presenta ogni giorno. NSP CINQUE CHICCHI DI RISO 1. 2. 1. 2. 3. Il frutto del silenzio è la preghiera. Il frutto della preghiera è la fede. Il frutto della fede è l’amore. Il frutto dell’amore è il servizio. Il frutto del servizio è la pace. (Madre Teresa di Calcutta) Dopo queste parole l’unica reazione è un esame di coscienza personale. Sono come le stelle che si accendono nel cielo della vita di un cristiano. L’amore non è più filantropia o assistenza sociale, ma diventa un atto religioso, un segno divino. Non è più un semplice “servire” per contratto, ma un dono libero e gioioso.. «Voce amica» Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo pagina 22 Settembre-Ottobre 2011 I CRESIMATI NELL’ANNO 2011 Questi giovani della nostra parrocchia: Pase Andrea, Bernardi Devis, Casagrande Davide, Casagrande Serena, Ceneda Valentina, Corazzin Matteo, Dalle Crode Denise, Della Pietà Martina, De Noni Mattia, De Zanet Thomas, Lucchese Veronica, Pancot Andrea, Pascon Alex, Pellegrini Gian Marco, Piccin Angela, Pin Matteo, Resera Davide, Rizzo Federica e Scantamburlo Mery, il 16 ottobre, nella nostra Chiesa Arcipretale, hanno ricevuto il Sacramento della Cresima dal vescovo di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo. Il loro cammino di preparazione ha avuto delle tappe significative: la catechesi settimanale, la visita all’Opera Divina Provvidenza di Sant’Antonio a Sarmeola ( PD) per tutti i ragazzi, il pellegrinaggio a Roma per alcuni e tre incontri con Silvia De Luca, laica consacrata in seminario. Le espe- Catechismo Parrocchiale Anno 2011-2012 Lunedì Lunedì Lunedì Lunedì Lunedì Martedì Martedì Martedì 1 elem. 2 elem. 3 elem. 4 elem. 5 elem. 1 Media 2 Media 3 Media Grava Lara . - Zuanella Luigina Dal Gobbo Marta - Busetti Graziella Tomasi Luigina Casagrande Elisa Suor Ignazia Fava Orietta Rosano Rossanna Sartor Silvia - Perin Nadia Lovat Caterina Villa Mondini Villa Mondini Villa Mondini Oratorio Oratorio Oratorio Oratorio Canonica A Villa Bianca La Classe 5a di catechismo Abbiamo dedicato un incontro di catechismo agli Anziani di Villa Bianca. E’ stata una bellissima esperienza, da ripetere. Abbiamo giocato a tombola e fatto unaa piccola festicciolaa con dolci e bibite. Suor Antoniettaa ti e Franco sono stati molto gentili e simpati ticii con noi. i L La cosa che h più iù cii hha ffatto tt piacere è stato vedere il sorriso sul viso degli anziani. Alcuni ridevano e parlavano con noi molto volentieri. Erano contenti della nostra compagnia. Abbiamo visto che basta poco per portare un po’ di gioia e di allegria e siamo felici di averlo fatto. Quando siamo andati via eravamo commossi perché alcuni anziani ci hanno abbracciati forte e salutato felici, raccomandandoci di tornare a trovarli presto e noi torneremo. Martina, Sophie, Asia, Lisa, Riccardo, Enrico, Kevin, Giovanni e Orietta. A 14.20 14.20 14.30 14.30 14.30 14.20 14.20 14.20 rienze vissute sono state un’opportunità che ha aiutato i ragazzi a riflettere, anche se sappiamo che non tutti, per il momento, scelgono di continuare questo cammino di formazione cristiana. Si verifica, dopo la cresima, una situazione di abbandono delle iniziative della parrocchia, ma questo non deve scoraggiarci perchè il piccolo seme caduto nel cuore dei giovani prima o poi produrrà frutti buoni. Per noi educatori e comunità cristiana è importante continuare ad accompagnarli con la preghiera. La Catechista settembre abbiamo ripreso il nostro lavoro; quest’anno il tema principale sarà il Convegno Ecclesiale, senza però tralasciare il conse sueto lavoro sulla pastorale su pa parrocchiale. Il primo incontro lo abbiamo dedicato per analizzare e possibilmente poi attuare quello che era emerso, a giugno, nella riunione generale di tutti qu ig gruppi che lavorano all’interno di questa comunità. Nella riunione è emersa la realtà in cui viviamo e operiamo, non mancano certo alcuni problemi, tante anomalie, ma spinti no dalla speranza e dalla fede, credendo in quello che facciamo, da cercheremo di agire per risolvere i problemi che ci hanno poce sto st gli altri operatori parrocchiali. A questi volontari va il nostro “grazie” “g per quanto fanno per la nostra parrocchia. Talvolta le persone p credono che essi abbiano un “ritorno economico”, invece ve tutto quello che fanno, e non è poco, viene fatto interamente in modo gratuito. Non è facile risolvere i problemi posti al C.P.P.. Ad esempio, per quanto riguarda la conduzione della Scuola Materna, non si immagina quanta burocrazia viene richiesta per gestirla. Il Parroco da solo non potrebbe farcela, ecco allora intervenire alcuni “esperti” che si occupano di molte cose. Nella comunità cristiana vivono persone che, sotto la guida spirituale del “prete”, devono aiutarsi gli uni e gli altri, ma con un’unica meta: Cristo Nostro Padre. Nel nostro ultimo incontro, al quale sono stati invitati anche i consiglieri del precedente C.P.P. abbiamo esaminato le schede che la diocesi ci ha invitato a compilare sul cammino spirituale fatto tra il 2008 e il 2010 sul tema del Battesimo. Il materiale raccolto servirà all’ufficio diocesano sulla Pastorale per capire l’attuale realtà di ogni singola parrocchia in preparazione del Convegno Ecclesiale 2012. A tutti i nostri lettori va un caro saluto e vorremmo lasciarci con un piccolo pensiero di Papa Luciani: “……se uno arriva a credere in Dio vuol dire che, prima, Dio ha creduto in Lui, tirandolo a sé con la dolce potenza della sua grazia”. La segretaria Mons. GIACOMO DA FRE’ Ora è Assistente spirituale a Villa Bianca di Tarzo Il vescovo Domenico Cancian, così lo ricorda. “Nel suo lungo servizio come parroco a Bocca di Strada, dove l’ho conosciuto ed apprezzato, ha edificato la sua fedeltà al Signore, alla Chiesa, alle tantissime persone che ha incontrato ed amato, specialmente nei momenti della sofferenza”. “Le sue celebrazioni sono state apprezzate per lo stile semplice, partecipato, essenziale. Le relazioni con le persone sono state dirette, schiette, vere. La benedizione delle famiglie è stata particolarmente curata: si è fatto presente in ogni famiglia. E poi le feste, il catechismo, i chierichetti, i giovani, il giornalino, le gite…” “Don Giacomo c’era, non mancava mai, conosceva tutti, sapeva dire le parole giuste, non una di più. Insomma un vero parroco che ha dato una bella impronta cristiana alla comunità parrocchiale di Bocca di Strada…….Anche le mie episodiche, ma significative esperienze mi portano ad affermare questo. Ricordo, come fosse ieri, la prima Messa, il venticinquesimo di sacerdozio, la malattia e la morte di papà che era molto legato a don Giacomo, la celebrazione che ho presieduto appena consacrato vescovo con la grande festa organizzata proprio dal parroco. E ora arriva il momento del “cambio di guardia” Domenico Cancian, vescovo di Città di Castello Mons. Giacomo Da Frè è nato a Sarmede il 11.1.1929. Ordinato a Vittorio Veneto (Cattedrale) il 22.6.1952 dal Vescovo Mons. Giuseppe Zaffonato. E’ stato vicario cooperatore anche a Tarzo come prete novello. Parroco di Bocca di Strada dal 1976 al 2011. Canonico Onorario della Cattedrale dal 2005. Assistente Spirituale a Villa Bianca di Tarzo dal 2011. «Voce amica» pa p pagina ag giin na a2 23 3 GIORNATA MONDIALE MISSIONARIA 2011 TESTIMONI DI DIO Parlare di “adozione a distanza” o di sostenere progetti per lo sviluppo di Paesi poveri, in questo tempo di crisi (dove ci sentiamo anche noi impoveriti rispetto a qualche anno fa), sembra fuori luogo. Invece ho percepito il contrario: interesse, curiosità, ma anche dubbi e perplessità circa il fatto che alcuni Paesi non riescono a progredire autonomamente. Insomma, nel breve tempo del mercatino svoltosi domenica mattina 23 ottobre u.s. in parrocchia, c’è stato uno scambio vivace e utile di opinioni. E’ vero, siamo anche noi più poveri economicamente parlando. Ma si può aiutare in tanti modi: lavorare con onestà, non sprecare le cose che abbiamo, accorgersi dei bisogni di chi abbiamo vicino, impegnarsi nello studio (come ricordava sr. Marisa f. C. R. ai ragazzi durante la Messa di domenica), pregare per chi sta peggio di noi e per sostenere chi è in missione, contribuire anche economicamente secondo le proprie possibilità; altro modo ancora è rendersi disponibili ad andare in questi Paesi per aiutare di persona. Tutti siamo Testimoni di Dio, come ci ricorda la Giornata mondiale missionaria.L’iniziativa di domenica 23 mirava a sensibilizzare e sostenere il Progetto della missione cattolica di Bedanda in Guinea Bissau – Africa delle suore francescane di Cristo Re. ADOTTIAMO UNO STUDENTE La Guinea Bissau è uno dei paesi più poveri del mondo. Bedanda, grosso villaggio del Sud della Guinea, è tra le zone più povere e abbandonate del piccolo Paese Africano. Le Suore, presenti a Bedanda dal gennaio del 1986, fin dall’inizio si sono impegnate nei due settori più dimenticati e, senza i quali, non ci può essere sviluppo e crescita di un popolo. SALUTE E ISTRUZIONE. L’istruzione apre la mente e il cuore, aiuta a prendere coscienza della realtà. Negli adolescenti e nei giovani, già da molto tempo, c’è il desiderio di essere protagonisti dello sviluppo e della crescita del loro Popolo. Il problema è che essi si trovano in grandi difficoltà: non esistono condizioni per poter continuare gli studi, le famiglie sono molto povere, al limite della sopravvivenza, e i giovani sono ricchi di potenzialità. Le Suore già da molti anni sostengono alcuni studenti con l’aiuto di persone generose. Ma le richieste sono tante e aumentano anno dopo anno. In Bedanda esiste la scuola per l’infanzia, gestita dalla missione, mentre la scuola primaria e il ciclo delle medie sono statali. Per continuare gli studi gli adolescenti e i giovani sono costretti ad andare nella capitale o in altre città. La situazione è molto critica, le famiglie non hanno mezzi. Riteniamo che puntare sull’educazione sia fondamentale. Come favorire l’istruzione e dare ai giovani una via o possibilità diversa dalla droga e dalla violenza? Il progetto mira a sostenere studenti adolescenti e giovani che frequentano una scuola superiore lontana dal villaggio, ma senza dover andare in città. Questo consente: - di evitare l’abbandono della propria terra; - di non perdere risorse umane preziose; - di favorire lo sviluppo umano, sociale ed economico del territorio; - di tornare in famiglia nel fine settimana e aiutarla nel lavoro delle risaie, principale risorsa del paese. Adottare uno studente, dunque, serve a farlo diventare una forza positiva per lo sviluppo della sua terra. Con il mercatino, fatto sia in parrocchia domenica mattina, sia per tutta la settimana in Villa Bianca, abbiamo raccolto 1600 € che consegneremo a sr. Marisa Cadamuro prossima alla partenza per la Guinea. Un GRAZIE davvero di cuore a quanti hanno partecipato all’iniziativa: da chi ha collaborato per la realizzazione dell’iniziativa (le signore del gruppo missionario: Loredana, Silvia, Flavia, sr. Alessandra), a chi ha contribuito con i propri lavori, o dando suggerimenti sull’allestimento, come chi ha generosamente donato. Grazie anche a don Francesco per la disponibilità ad aderire come parrocchia al progetto e per aver messo a disposizione i locali. Come dice San Paolo nella seconda lettera ai Corinzi (cap. 9,7), “….Dio non si limita solo ad amare chi dona con gioia, ma non gli farà mai mancare nulla così da sovrabbondare in opere buone”! Ancora grazie e che il Signore doni la sua pace ad ognuno! Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo Settembre-Ottobre 2011 Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo pagina 24 «Voce amica» TOUR dell’OLANDA 4° giorno Parlamento e delle ambasciate Come conclusione della nostraniere. L’Aja è, al contrario stra permanenza nella capitadi Amsterdam, calma e tranle de iure del Regno dei Paesi quilla, quasi pacata, ricca di Bassi, dedichiamo la mattinata una vitalità culturale e non solo a due visite molto interessanti: di divertimento. Gli olandesi, ci la prima alla fabbrica di diadice la guida, hanno un detto: manti Coster’s, la stessa che vai a Rotterdam per lavorare, a nel corso dell’800 tagliò e incaL’Aja per discutere, ad Amsterstonò i diamanti più grandi del dam per divertirti. Visitiamo mondo nei regalia dei sovrani la sede del Parlamento, in stile inglesi: lo splendore di queste pietre è sconvolpalazzo della pace gente, accecante e la voglia di comprare è alta, soprattutto nelle signore! La seconda visita è al Rijksmuseum, o meglio Museo Nazionale, costruito per volontà del re d’Olanda Luigi I (fratello dell’Imperatore Napoleone) nel 1808, dove gotico, che riproduce le fattezsono custodite le opere dei pitze di una fortezza medievale, tori fiamminghi più importanti e sostiamo innanzi alla statua del periodo Rinascimentale e di Guglielmo II (XIII secolo), Barocco. Jan Veermer, d’Eyduca d’Olanda, unico Sacro ck, ma soprattutto Rembrandt, Romano Imperatore nato nei maestro della luce, grandissiPaesi Bassi, cui è dedicato il mo conoscitore delle allegorie cortile d’onore. Dopo la visita e dell’iconografia classica. Ma alla città, e una sosta innanzi restiamo stupiti nel trovare una allo stupendo municipio storiMadonna col Bambino di Cima co, ci dirigiamo al Palazzo Reada Conegliano. Il masterpiele per concludere ce del museo è la il tour della città, Ronda di Notte, p prima di salutare dipinta da Remla guida, davanti brandt in onore al Palazzo della del corpo degli Pace, che ospita Archibugieri di la Corte InternaAmsterdam nel zionale di Giusti1642; al centro zia l’Accademia risaltano la fidi Diritto internagura del Capizionale. tano Cocq (con In serata, acla mano levata) e compagnati da del luogotenente u una scrosciante statua di Erasmo van Ruytemburpioggia, giungiagh. Insolita la presenza di una mo a Rotterdam, il porto più bambina che spunta nel gruppo grande d’Europa. degli uomini: vuole essere un 5° giorno omaggio alla Milizia. La bamNon sarà certo un po’ di piogbina, infatti, porta appesi al gia a scoraggiarci! La nostra fianco due artigli di pollo simnuova guida, John, ci conduce bolo della Milizia stessa. attraverso la storia e le partiNel pomeriggio attravercolarità di Rotterdam. Quelsiamo la regione dei Polders, lo che innanzitutto va esaltato ovvero la campagna olandese, di questa città è il coraggio: il pianura verde costellata qua e coraggio di farcela, di ricominlà da fattorie e mulini a vento ciare da zero per costruire un e, percorrendo la superstrada, avvenire migliore e moderno; giungiamo a L’Aja, capitale perché dico questo? Rotterdam de facto del Regno, e sede delfu bombardata dalla Lufthwafla Real Casa, del Governo, del Settembre-Ottobre 2011 Continua dal numero precedente fe a 5 giorni dalla fine della to. guerra e fu completamente rasa Ripartiti da Rotterdam, ci dial suolo con un ultimo colpo di rigiamo verso Stoccarda, dove coda di una Germania già alla ceniamo e pernottiamo. resa. Gli abitanti rifondaro6° giorno no la città, la resero moderna, Con oggi si conclude il nola dotarono di un porto che, stro viaggio. gradualmente, divenne il più È strano l’uomo! Quando importante d’Olanda e d’Euparte porta con sé sempre una ropa. Dell’antica città resta certa nostalgia della propria solo la grande chiesa Centrale culla, delle proprie abitudini, di confessione riformata. Tutto ma ecco che, quando è ora ti è rinato, tutto sprizza vitalità, tornare, vorrebbe prolungare la novità, voglia di stupire, comsua assenza, come se fosse posprese le opere di grandi pittori e sibile allungare il tempo oltre la scultori moderni poste qui e là sua dimensione. lungo tutto il centro della città. Visitiamo molto velocemente Iniziamo la visita dai quartieri Stoccarda, città meravigliosa: residenziali storici, composti di distretto governativo autonomo case bianche e alte, arricchite da grancase cubiche di vetrate: ci spiega la nostra guida che una volta erano sedi di negozi e magazzini, dove c’era grande necessità di luce. Ammiriamo l’ultramoderno Erasmusbruge (Ponte di Erasmo) sorretto da cavi d’acciaio e all’interno dello Stato Federato ferro che raggiunge un’altezza del Baden. A Stoccarda nasce di 135 m, costruito per compenel 1770 il più grande filosofo tere in bellezza e grandezza con dell’Ottocento tedesco e forse i ponti di Amsterdam, città stoil più grande filosofo della storicamente rivale di Rotterdam. ria moderna: Georg Wilhelm Ci inoltriamo poi nel centro, Friedrich Hegel. La città è dove ammiriamo le molto parcircondata dalle colline del Baticolari e destabilizzanti case den dove arrivano le ultimi procubiche del quartiere Blaak paggini della Foresta Nera ed è costruite su progetto del comuzona termale, anzi, è il centro ne nel 1982, sono chiamate Bos termale più grande d’Europa. (foresta) per il loro intricato agStoccarda è inoltre la patria grovigliarsi. dell’automobile, perché qui La nostra visita si conclude sono costruite la Mercedesdavanti alla statua di Erasmo, Benz e la Porsche. considerato il più grande umaRiusciamo a vedere il Palaznista di fede cristiana del rinazo Nuovo di Stoccarda, in stile scimento europeo. Tradizione barocco: residenza nell’ultima vuole che la statua di Erasmo, parte del 1700 dei re di Würtdi notte, si animi e inizi a sfogliare il suo libro, Stoccarda desiderosa sempre di nuovo sapere, bisognosa, anche nella sua essenza bronzea, di avvicinarsi a Dio e non ci stupiremmo: quegli occhi, pur morti e incastonati nella pura forma, hanno un che di vitale, di inten- «Voce amica» tenberg, sovrani di uno dei tanti stati tedeschi che poi confluiranno nel Reich di Guglielmo I (seconda metà del 1800). Dal 1918 è sede di importanti iniziative culturali e del Parlamento del Baden. Lungo il viaggio di ritorno, pranziamo in Baviera, sulle rive del Chiemsee, lago famoso per essere stato profondamente amato da re Ludwigh II, che vi fece costruire, sull’isola centrale, un palazzo meraviglioso, copia della reggia di Versailles. Ci sarebbe molto altro da raccontare del viaggio: le risate, le barzellette, i giochi ..… i sonni, le discussioni, le riflessioni, gli indovinelli di don Francesco, ma queste sono quelle cose che andrebbero raccontate tutte e bene, e così, per non far torto a nulla e a nessuno, mi fermo qui. A nome mio e di tutto il gruppo desidero solo dire questo: grazie a don Francesco che ci ha proposto questo viaggio me- Viaggio a Roma Giorno I Siamo in 37, soprattutto ragazzi, ma tutti ugualmente carichi di entusiasmo. Nonostante non sia ancora sorto il Sole, partiamo alle 5.30, accompagnati dal caldo e da una sottile impazienza: che bello sarà questo viaggio, già lo sappiamo! Attraversiamo in verticale l’Italia centrale, superiamo fiumi, passiamo sotto montagne e giungiamo nel primo pomeriggio al santuario di Collevalenza, in Umbria, ove pranziamo. La storia di questo luogo è suggestiva e da essa traspare la fede pura e cristallina di Madre Speranza, la fondatrice. Nel 1951, animata dal desiderio di testimoniare Cristo, si stabilisce in questo luogo con alcune delle “Ancelle dell’Amore Misericordioso”, mossa dal desiderio di dare vita ad un centro di spiritualità. L’acqua è la chiave di lettura di questo santuario: come ebbe a dire Giovanni Paolo II nel 1981 “essa è risanatrice del corpo e dell’anima”. Due grandi piscine, non dissimili da quelle di Lourdes, sono presenti a fianco del santuario: lì vengono deposti i malati, nella speranza di essere confortati e risanati. La Basilica minore, questo è il suo titolo ufficiale, è una delle più significative espressioni di architettura sacra del XX secolo; si tratta di un complesso modellato sull’andamento morfologico delle colline, tra le quali è meravigliosamente pagina 25 raviglioso, che porteremo sempre nella mente e nel cuore, che ci ha arricchiti culturalmente ma anche umanamente, che ci ha dato la possibilità di prova- inserito. Il nucleo centrale è costituito dalla grande chiesa, consacrata nel 1965, e dalla cappella dell’Amore Misericordioso voluta da madre Speranza nel 1955. Questa, che costituisce il punto di partenza di tutto il complesso, ricevette la visita di Giovanni Paolo II nel 1981. Dopo la Santa Messa, ripartiamo alla volta di Roma, ove giungiamo in serata alla casa per vacanze Giovanni Paolo II, a Monte Mario. Giorno II Sarà la giornata centrale, cronologicamente e spiritualmente, del nostro viaggio nella Città Eterna. Partiamo presto, perché ci aspetta l’udienza papale in Piazza S. Pietro: speriamo di poterlo vedere bene, ci diciamo a vicenda ..… e che fortuna!! Siamo proprio alla sua destra! Grazie a don Fabio abbiamo dei posti meravigliosi! Benedetto XVI° arriva un po’ in ritardo da Castel Gandolfo, ove sta trascorrendo una vacanza, ma nessuno sembra accorgersene: attendiamo con tutto il cuore di poter ascoltare la sua catechesi e non vediamo l’ora che saluti il nostro gruppo! Sua Santità ci parla del Salmo 3: “Si- re cosa si intenda con la parola “condivisione”. David Casagrande 06 – 09 settembre gnore, quanti sono i miei avversari….”, che ci presenta una supplica piena di fiducia e di consolazione. Ricordando questo Salmo, ci dice sua Santità: ”possiamo fare nostri i sentimenti del Salmista. Nel dolore, nel pericolo, nell’amarezza dell’incomprensione e dell’offesa, le parole del Salmo aprono il nostro cuore alla certezza confortante della fede. Dio è sempre vicino - anche nelle difficoltà, nei problemi, nelle oscurità della vita ascolta, risponde e salva nel suo modo. Ma bisogna saper riconoscere la sua presenza e accettare le sue vie”. Dopo i saluti, ai quali rispondiamo con scalmanate grida di gioia, continuiamo il nostro viaggio nella Capitale, magistralmente guidati da Don Francesco, che, solo per noi, si trasforma in guida turisti- Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo Settembre-Ottobre 2011 pagina 26 ca! Percorsa Via della Conciliazione, il cui rigido schema geometrico ben mostra i principi dell’architettura fascista che ne hanno guidato la progettazione, giungiamo a Castel Sant’Angelo. Progettato come mausoleo funebre dall’Imperatore Adriano (125), diventa anche la tomba dell’Imperatore Antonino Pio (161) e di tutti i suoi successori sino a Caracalla (217), prende il suo attuale nome nel 590, quando papa Gregorio I, in seguito a una visione, fece installare una statua di San Michele Arcangelo sulla sua sommità. Fortificato nel corso dei secoli, Castel S. Angelo diventa il rifugio di papa Clemente VII, nel 1527, durante il sacco di Roma da parte dei Lanzichenecchi di Carlo V. In questo luogo Puccini ambienta l’ultima scena dell’opera Tosca: è dalla sommità del forte, infatti, che la donna, straziata dall’ingiusta morte dell’amato, che sconta la pena di un omicidio da lei commesso, si getterà in preda al dolore, suicidandosi in nome dell’amore. Continuiamo il nostro giro e, dopo esser passati innanzi ai cosiddetti Palazzi del Potere (Monte Citorio, sede della Camera dei Deputati e Palazzo Chigi, residenza uffiPiazza della Repubblica by night ciale del Presidente del Consiglio), giungiamo a Piazza Navona, ricavata dallo Stadio di Domiziano, di cui conserva la forma ovale, e impreziosita per ordine di Innocenzo X dalla stupenda Fontana dei 4 Fiumi del Bernini. Egli scolpirà l’allegoria di un fiume per ogni continente: il Danubio per l’Europa è rappresentato da un gigante con lo stemma papale (a indicare l’estensione europea della religione cattolica); il Gange per l’Asia è reso da un gigante con un remo (per via della buona navigabilità di questo fiume); il Nilo per l’Asia è espresso da un gigante incappucciato (a indicare che le sue sorgenti sono sconosciute); il Rio della Plata per l’America è rappresentato da un «Voce amica» Basilica di San Paolo gigante attorniato di monete (perché le acque di quel fiume sono particolarmente lucenti). Ci dirigiamo infine verso il Pantheon, parola greca che significa “ogni divinità”, costruito dal console Agrippa come luogo destinato al culto degli dei venerati in Roma, e in seguito trasformato (come molti altri templi romani) in chiesa cattolica e, poi, verso l’Ara Pacis. È, l’Ara Pacis Augustae, è l’altare dedicato da Augusto nel 9 a.C. alla Pace intesa come dea romana, e posto in una zona del Campo Marzio consacrata alla celebrazione delle vittorie. Questo monumento rappresenta una delle più significative testimonianze dell’arte augustea ed intende simboleggiare la pace e la prosperità raggiunte come risultato della politica del primo Imperatore Romano. Dopo cena convinciamo il nostro autista a fatre un tour della Roma by night: la Capitale illuminata è stupenda! Particolarmente impressionanti sono Piazza del Popolo e Piazza della Repubblica, che, illuminate a giorno, sembrano trasmettere una vitalità estrema, pur nella quiete della sera. III giorno La mattinata la dedichiamo alla visita del cuore palpitante della città: saliamo in Santa Maria in Ara Coeli, posta a lato del Campidoglio, luogo d’origine dell’espansione dell’antica città di Roma e poi proseguiamo verso il Colosseo e i Fori Romani ed Imperiali. Oggi il Campidoglio è la sede del Municipio di Roma e dell’ufficio del sindaco, ma in epoca romana era il centro della religiosità latina, sede del Sommo Pontefice, custodiva il tempio, ora perduto, della Triade Capitolina: Giunone, Minerva e Giove Salvatore. Lasciati sulla destra i Mercati Traianei percorriamo la Via Sacra, chiamata così perché anticamente vi camminavano le sacerdotesse di Vesta durante le proces- Settembre-Ottobre 2011 sioni e i Trionfi e ci addentriamo nel Foro Romano, centro nevralgico e propulsivo dell’antica civiltà romana, dominatrice e ispiratrice di tutto il mondo occidentale. Ci dirigiamo, quindi, verso il Colosseo, o più precisamente Anfiteatro,Flavio, perché voluto da Vespasiano Flavio, uno dei più grandi imperatori di Roma. Colosseo deriva dal Colosso di Nerone che sorgeva a poca distanza. Nel Foro passiamo, poi, vicini alla Curia, sede del Senato Romano, e al tempio di Giulio Cesare, elevato a divinità per ordine di Ottaviano, primo Imperatore al Tempio di Vesta, vero sancta sanctorum del Foro, e proseguiamo fino alle rovine del Tempio di Saturno e a quello della Dea Concordia. Dopo pranzo, ci rechiamo alle Catacombe di San Callisto, ove celebriamo la Santa Messa. Le Catacombe di San Callisto, estese per 15 ettari e lunghe 20 km, sono il primo Cimitero ufficiale della Comunità di Roma, il glorioso sepolcreto dei Papi del III secolo (G.B. de Rossi); sorte verso fine del II secolo: prendono il nome dal Diacono Callisto I preposto da Papa Zefirino all’amministrazione del cimitero stesso e salito a sua volta al soglio pontificio. Successivamente visitiamo la Basilica di San Paolo, sorta su un antico cimitero protocristiano, che conserva le spoglie di Paolo l’apostolo delle Genti, e restiamo abbagliati dalla sua bellezza. La particolarità più sensazionale di questa basilica è che, all’interno, si trovano i volti, a mosaico, di ogni papa, da Pietro sino all’attuale pontefice. Dopo aver visto dall’esterno le Fosse Ardeatine, dove i nazisti, durante la seconda guerra mondiale, fucilarono 335 persone prese a caso dalla popolazione romana come vendetta per un attacco partigiano, torniamo in albergo. IV giorno Sveglia presto e da Monte Mario ci dirigiamo in Vaticano, per assistere alla Messa nelle Grotte, sulla tomba di San Pietro. Dopo la Santa Messa visitiamo le tombe dei pontefici e ci fermiamo per una preghiera più intensa innanzi al sarcofago di Giovanni Paolo I, che ha cresimato molti di noi, e di cui anche grazie a don Francesco, conserviamo un ricordo indelebile della sua attività pastorale. La mattinata la dedichiamo a visitare la Basilica di San Pietro e la Piazza an- Settembre-Ottobre 2011 tistante. Partiamo quindi per l’ultima meta del nostro viaggio, Orvieto, ove giungiamo nel pomeriggio. Orvieto è una città in provincia di Terni abitata sin dalla preistoria. Acquista un ruolo importante in epoca romana, ma soprattutto altomedievale, quando divenne dominio dei Goti. Divenne nel 1300 un Comune e successivamente, vittima delle divisioni medievali tra guelfi e ghibellini, divenne preda ambita di molti signorotti locali, che sparsero molto sangue per possederlo sinché, nel 1450, fece parte dello Stato Pontificio. L’edificio più suggestivo è il Duomo: cattedrale della Diocesi di Orvieto-Todi: splendido esempio di gotico italiano; fu completato nel XVI secolo, dopo oltre 300 anni di lavoro. La sua facciata, alta più di 20 metri, è riccamente scolpita con La storia sul campo: (continuazione dal numero precedente) Il professor Lollo rimase affascinato. Inginocchiato la guardava, la scrutava. Vi passava dolcemente le mani sulle sinuosità; quasi accarezzandola, come a cercarvi influssi di cose lontane e vagheggiate. Poi spiegò:”Questa è senz’altro la pietra di un altare dei Veneti antichi. Un’ara litica di grosse dimensioni. Questo popolo poneva i luoghi di culto, all’interno dei boschi, o nei pressi dei corsi d’acqua; dove ritenevano che le divinità risiedessero. Sembra indicare proprio qui la presenza di un santuario; che costituiva il luogo di culto delle popolazioni che tremila anni fa abitavano la valle del Cervano. La presenza del fiume e i megaliti incastonati nel muro, avvalorano questa ipotesi. Qui vicino c’è una stipe votiva; qui si veneravano gli dei, si celebravano i riti propiziatori, si accendevano i falò, per festeggiare e propiziare l’arrivo della primavera. E si invocava Reizia, la principale dea di questo popolo.” Intanto il Giulio (Carluz) da sopra il muretto, severo e sospettoso, seguiva incuriosito quello strano discorso; farcito da quei vocaboli incomprensibili. Ritto, immobile, appoggiato al forcone, con in testa quello strano cappello di paglia a falde larghe; sembrava la statua di un eroe risorgimentale. Poi si accorse che il tempo passava e «Voce amica» storie bibliche. Le cattedrali sono libri di pietra, costruite ed innalzate per istruire anche coloro che non potevano permettersi costosissimi libri manoscritti. Dopo la visita alla cittadina, partiamo alla volta di Tarzo, dove giungiamo in serata. Gra- che il lavoro restava da fare. E così senza salutare, brontolando si allontanò; frettoloso e quasi in sordina verso il campo di fieno. Dopo un po’, terminati gli ultimi rilievi; la piccola comitiva si apprestava a far ritorno all’automobile, mentre si scattavano le ultime foto. Il maestro ci teneva a indicare le angolature più espressive e qualche altro masso che sarebbe stato opportuno riprendere. Io restai ancora qualche istante ad osservare quello strano messaggero di pietra; emanava una forza attrattiva e coinvolgente. Pareva irradiare influssi misteriosi di rituali indefiniti. Il ritorno fu caratterizzato dalla tranquillità e dalla lentezza; anche le salite giocarono un ruolo importante. Si discuteva sull’assoluta necessità, di portare in salvo la pietra sacra; reperto importantissimo dal punto di vista storico. Cera però il Giulio da convincere e non sarebbe stato facile. Poi c’era il santuario da individuare. Che ci fosse, oramai, non cerano più dubbi! Ma dove? Il maestro era certo di aver individuato il sito e lo spiegò in maniera dettagliata; elencando dei probabili indizi, rinvenuti dai contadini negli anni addietro, durante lavori di scavo. Il professore con lo sguardo immobile, perso sul fondo della carreggiata; serio e attento, ascoltava. Ora annuiva, ora dondolava la testa. “Bisogna tornare, ispezionare la zona, approfondire le ricerche.” E anda- pagina 27 zie don Francesco, perché ogni volta ci proponi dei viaggi ricchi di cultura e di accrescimento spirituale che non lasciano mai deluso nessuno! Roberto, Fabiana Lisa, Anna, Serena, Elisa va fatto presto, molto presto. Intanto l’auto procedeva come un vascello nella bonaccia. Seduto dietro, mi consideravo completamente dimenticato e me ne accorsi quando giungemmo in “crosera”; dove avrei dovuto scendere, mentre invece l’auto proseguiva. “Ferma! Ferma!” L’auto accostò; scesi. Salutai il maestro Paolo e il professor Lollo. Questi non lo rividi più. Come la cinquecento blu cielo, che dopo qualche istante scomparve in lontananza; immersa nel traffico oramai sostenuto di via Roma. Un viavai festoso e spensierato, con il sole ancora alto; in un tardo pomeriggio di un sabato d’estate. asagrandee Francesco C Casagrande Concerto di Natale Il Circolo Musicale in collaborazione con la Pro Loco e l’Amministrazione Comunale organizza il tradizionale Concerto di Natale che si terrà nella chiesa Arcipretale di Tarzo il giorno 17 Dicembre alle ore 20.45. Si esibirà il gruppo THE SEVENTH NOTE GOSPEL LAB che presenterà un repertorio di musica natalizia. Direttore Manuel Ziroldo Attendiamo numerosi appassionati. Flavia Bernardi Mattarolo «Voce amica» Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo pagina 28 Settembre-Ottobre 2011 41a Festa della Castagna Si è conclusa la “41^ Festa della Castagna” con esito davvero lusinghiero. Un programma ampio con tante iniziative ed una importante partecipazione di pubblico proveniente da tutto il triveneto. Il convegno di apertura aveva come tema la difficile situazione del castagno causata dalla vespa che ha danneggiato sia le piante che la produzione. L’università di Padova, presente con il dott. Battisti, ed il servizio fitosanitario regionale, con il dott. Vettorazzo, hanno fatto una lunga ed esaustiva relazione sulla situazione spiegando che purtroppo con la malattia dovremmo conviverci e l’unica soluzione sarà la lotta biologica, con l’utilizzo di un insetto antagonista, che mostrerà i suoi effetti positivi in tempi lunghi. Ci hanno dato comunque speranze per il futuro per quanto riguarda la sopravvivenza della pianta. La Festa ha proposto un panorama gastronomico, rappresentativo di una cultura e di un ben specifico territorio: pasta e fasoi, poenta e mus, spiedo, capriolo, poenta e osei e tante altre specialità, ricercate, attese ed apprezzate da molta gente come, soprattutto, i nostri marroni cotti a puntino. Abbiamo proposto le consuete passeggiate domenicali alla scoperta del territorio. La prima, passando per sentieri e stradine dal paesaggio incantevole, fino alla frazione di Corbanese dove abbiamo visitato una delle migliori aziende a livello nazionale ed inter- nazionale: la distilleria Andrea da Ponte. Abbiamo scoperto una grande azienda che rispetta l’ambiente e ricerca la qualità con prodotti unici e di gran carattere. La seconda passeggiata lungo la “Via dei Murales”, percorso di affreschi, eseguiti da vari artisti, posti sulle pareti di caseggiati di Fratta e Colmaggiore, progetto promosso dalla Pro Loco in collaborazione con l’associazione ‘Va dee Femene’. L’ultima uscita è stata dedicata al paesaggio e alla natura, ai nostri sentieri apprezzati dagli escursionisti e che fanno delle colline tarzesi un panorama unico. In quest’occasione abbiamo visitato l’Azienda agrituristica Mondragon, presidio Slow Food, dove si producono prodotti a base d’oca. Nelle tre domeniche di manifestazioni abbiamo proposto un programma intenso e vario. Esibizione di scuole di ballo, con ballerini di varie categorie che si sono esibiti di- mostrando talento e passione, molto applauditi da un pubblico di appassionati ed estimatori. Uno spettacolo con un prestigiatore e un laboratorio didattico per i bambini. Esperienza unica che quest’anno ha avuto come protagonista il miele e la cera d’api. Il 21° concorso fotografico, quest’anno il tema era impegnativo e dedicato alla Notte, ha visto premiati da tutto il triveneto, e non solo, un partecipante proveniva addirittura da Sondrio, ben felice di essere a Tarzo per le premiazioni. Anche questa è una forma di promozione del nostro Paese. La collaborazione con M.T.B. (Vallata mountainbike) ha portato a Tarzo il trofeo Livenza Bike. Gara apprezzata dai partecipanti sia per l’ottima organizzazione che per il tracciato davvero molto suggestivo Un particolare ringraziamento ai proprietari dei fondi che hanno concesso il passag- gio degli atleti. Lo spazio riservato al mercato dei prodotti agricoli è stato gradito e frequentato. Biglietto da visita del nostro territorio con i vari prodotti, ma anche stimolo per i numerosi produttori al fine di far degustare le loro prelibatezze. Ben riuscita anche la serata in collaborazione con l’osteria Ponte Maset dove lo chef Daniela e tutto il suo staff hanno dato vita ad una serata unica. La Pro Loco vuol continuare la collaborazione con i ristoratori tarzesi Ringraziamo, infine, l’Amministrazione Comunale, la Banca Prealpi, sempre presente e disponibile, e tutti gli sponsor. Un grazie sentito ai numerosi volontari della Pro Loco, che per tre settimane si sono impegnati perché tutto si svolgesse, come sempre, al meglio. Questo é il vero successo della Festa della Castagna. Vi aspettiamo per le prossime iniziative che potete trovare anche nel sito: www.prolocotarzo.com. Pro Loco di Tarzo Luciano Piaia «Voce amica» pagina 29 GRUPPO G RU ALPINI TARZO di Francesco Introvigne 40° AL BOSCO DELLE “PENNE MOZZE” Domenica 4 settembre nella valle incantata di San Daniele a Cison di Valmarino, è stato celebrato il 40° incontro in memoria dei caduti Alpini. Tra le migliaia di convenuti da ogni parte d’Italia, in particolare Alpini promotori della castagnata alle scuole La stele a ricordo di Giuseppe Pilat, con le sorelle Giovanna ed Elisa dall’Emilia, dalla Valle d’Aosta, dal Piemonte, dalla Lombardia, dall’Abruzzo, dalla Sicilia e, naturalmente, dal Triveneto, c’eravamo anche noi, di Tarzo, a rendere omaggio agli oltre 2.500 caduti della nostra Provincia, ognuno rappresentato da altrettante stele disseminate sul pendio del suggestivo luogo. Quest’anno, in particolare, è stata collocata una stele alla memoria dell’Alpino Giuseppe PILAT, di Tarzo, classe 1944, del Btg. Cividale, deceduto nel lontano 8 gennaio 1966 a Udine per cause di servizio, il cui ricordo è riemerso lo scorso anno, grazie ad un nostro associato. Gli onori sono stati resi alla presenza del Colonnello comandante del 7° Rgt. Alpini della Julia, di stanza a Belluno, reparto recentemente rientrato da una missione in Afganistan. 139° ANNIVERSARIO Venerdì 14 ottobre 2011 il Gruppo ha celebrato il 139° anniversario della fondazione delle truppe alpine. Una S. Messa è stata celebrata nella chiesetta alpina alle Rive di San Pietro, presieduta dal nostro Parroco Mons. Francesco Taffarel. La funzione, sentita e partecipata, è stata l’occasione per ricordare tutti i commilitoni “andati avanti” in tempi avversi e diversi, nel comune ideale di promuovere sempre e comunque la pace tra i popoli e le nazioni, anche nelle difficili missioni dei giorni nostri nelle martoriate terre d’oriente. CASTAGNATA Sabato 22 ottobre è stata riproposta la “castagnata” per i ragazzi dell’Istituto Comprensivo delle scuole elementari e medie. L’incontro, apprezzato, ha coinvolto una quindicina di SFIDE AL POLIGONO A lpini e Amministratori si sono dati appuntamento domenica 21 agosto scorso al poligono di tiro di Vittorio Veneto, per la terza edizione del trofeo “Città delle Vittoria”, gara d’arma corta organizzata dalla locale Sezione Alpini. Le Penne nere in gara sono state 180, provenienti dai 19 Gruppi e gli Amministratori una decina. Tra questi il nostro Sindaco, Gianangelo Bof, che si è classificato al 2° posto, die- Alpini dapprima con un centinaio di in ragazzi delle elementari e poi con i 150 ragazzi delle medie. L’occasione rievoca gli usi ed i costumi della vita agreste d’un tempo, ora riproposta e valorizzata anche dalle istituzioni locali, e consolida l’amicizia tra gli Alpini, i ragazzi ed i docenti, dalla cui collaborazione nascono, durante l’anno, momenti di cultura e di aggregazione. Purtroppo, quest’anno, si è presentato il problema della carenza del prelibato frutto. La vita del castagno, infatti, attualmente è messa in pericolo da una piccola vespa cinese, non più grande di un moscerino, arrivata in Piemonte nel 2002, portata dalla Cina con esemplari di piccole piantine, e ora ha già ridotto la produzione dell’80%. Il parassita depone le uova nei germogli, sulle foglie e sulle infiorescenze delle piante, dove poi si sviluppano le larve e, nel giro di un anno, si formano le cosiddette “galle”, rigonfiamenti tondeggianti che, di fatto, bloccano lo sviluppo della pianta, provocandone sofferenza e abbassamento della produttività. Alunni ed alpini alla distribuzione tro al vincitore, l’Assessore Chies di Cappella Maggiore. Nella categoria “Amici degli Alpini” Tarzo ha invece primeggiato, con Giuliano De Zanet 1° classificato e Luca Franceschet sul podio, al 3° posto. La categoria Alpini ha conquistato il 3° posto individualmente, con Marco Franceschet, ed altrettanto ha fatto il nostro Gruppo, nel suo insieme. Il podio degli Amministratori La rappresentanza del Gruppo di Tarzo Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo Settembre-Ottobre Se S ett ttem emb brre e--O Otttobre 2011 i d o r l o rico V g n A dei El Pian pagina 30 « oce amica» de Valorch Il carro trainato dai buoi guidati dall’anziano Nani Tadio, zio della mamma Rosa Tomasi (Nadaina), partiva alla volta del Pian de Valorch salendo dal cortile dietro la fontana di Colmaggiore di Sotto fino al Pont, e poi su su, lungo il versante nord della collina, verso la Corona, passava accanto alla stalletta dei Pase, a Pramol, poi svoltava davanti al capitello della Madonna, entrava nell’incassero e all’uscita da esso, svoltava a sinistra. Prendeva, sul versante opposto della collina, la stradina che attraversava il piccolo borgo di Vallorch e dopo aver oltrepassata la rui Mulinat, che scorreva in una dolce cunetta attraverso la strada, svoltava a sinistra ed entrava nel Pian de Valorch fermandosi presso il castagno. Noi bambini accompagnati da qualche adulto, dopo un po’ di tempo che il carro era partito, salivamo a piedi al Pont dove, attraversata la strada bianca e il cortile davanti la casa dei Pioet (ora di Introvigne) abitata dai fratelli Angelo e Antonio Dal Gobbo con sua moglie Maria Mattiuz, si saliva lungo il sentiero che, attraversati alcuni prati, ci inoltrava nel bosco. Qui il sentiero si faceva più stretto e ripido e saliva a zig zag sulla collina tra castagni, carpini ed arbusti di noccioli. In alto spianava verso est, poco lontano dalle rocce che, a sud, nascondevano la vista degli orti e della case di Vallorch. Ad un certo punto del sentiero si notava verso valle un piccolo naso del terreno ricoperto prima da erba e poi da muschio, vegetazione che nascondeva un masso sporgente verso il basso. Questo masso formava sotto di sé un riparo roccioso, un nascondiglio naturale. Mi raccontava sempre il papà Alessandro Casagrande (Isandro Nadain) che era la “croda del Mazarol”, sotto la quale faceva trovare i soldi al Vecio Tadio. Poco più avanti, lasciato il sentiero, si superava sulla destra una rampa erbosa e si giungeva finalmente al bordo del Pian de Valorch sul lato da cui ci si affacciava su una incantevole veduta del lago di Santa Maria e dell’omonimo paese con la millenaria chiesetta. Il Pian, anzi meglio questo Altopiano, era un ampio prato quadrato, limitato ad est da una lunga e fitta siepe, a sud dalla stradina che continuava in salita per condurre all’abitazione della Mabile Biancheta (Amabile Dal Gobbo), sorella di Alfonso di Colmaggiore e di Virginia che abitava a Fratta. Era la sua, l’abitazione che si trovava più in alto sulla catena collinare tra Nogarolo e la Corona. Ad ovest del prato scorreva il Mulinat che, dopo aver piegato il corso ancor più ad ovest, scendeva a Colmaggiore e sfociava nel lago di San Giorgio di Lago, vicino al lido di Fratta. Nel prato, verso il lato ovest, cresceva un castagno molto grosso e frondoso. Dopo che lo zio Gino Tadio (Luigi Tomasi) aveva abbacchiato (bater) i ricci con una lunga canna d’India, noi li raccoglievamo con le “iove” (lunghe pinze di legno che venivano fatte con rametti divisi in due). Afferrato e stretto il riccio lo deponevamo nei cesti che venivano poi svuotati sul carro. Mentre chinati sull’erba raccoglievamo ricci e castagne, qualcuno raccontava la storia, che già conoscevamo, per i racconti sul Mazarol, fatti da papà. Ma l’ascoltavamo sempre con emozione come fosse davvero accaduta e ci faceva molto ridere per il suo finale: <<L’era na olta al Vecio Tadio, un bon on, giusto e onesto, che al vea incontrà un dì sul Pian de Valorch al Mazarol. Drio al moto “mal no far, paura no ‘ver” lu nol se à spasemà, ma l’à vert al tovaiol del disnàr e l’à dita: “Sior, se’l vòl favorir …. na feta de poènta”. Continua in ultima pagina Settembre-Ottobre 2011 Ricordi Artemio Callegher Callegher, uno dei promotori della festa di Prapian alla quale per la prima volta quest’anno non ha potuto partecipare a causa della malattia, è mancato il 6 settembre. Caro Artemio ti ricordiamo buono e disponibile, ci mancherà il tuo sorriso gentile ogni volta che intoneremo durante la festa la tua canzone preferita: Fiume amaro. Feltre Giuseppe 4.10.1930 – 2.12.2002 Sono trascorsi quasi nove anni da quando non ci sei più. Ma nel mio cuore e nei miei pensieri sei sempre presente e non passa giorno che non mi ricordi qualcosa di bello di te. Nonno sarai sempre nel mio cuore. Silvia Dal Gobbo Evaristo Tarzo 20.10.1942 – Cornedo Vicentino 15.5.2011 A cinque mesi dalla scomparsa lo ricordano la moglie, i fratelli, i nipoti ed i parenti tutti. Dal Gobbo Giuseppe 30.8.1934 – 7.9.2009 Da tre anni ci hai lasciati, ma il ricordo di te e della vita passata insieme non svanirà mai. Con grande nostalgia ed affetto la moglie, i figli, la nuora e le nipoti. Luciana Feregotto in Riva 13.6.1941 – 10.9.2011 Antonio, la figlia Tiziana con Ivan e le nipoti Serena e Aurora conservano intatta la tua immagine e ti ricordano con immutato affetto e tu proteggici dal cielo. Antonio dopo il matrimonio ha abitato a Tarzo per oltre vent’anni in via XXV Aprile e a Colladrà. Toni, vuole a ricordare ai tanti conoscenti di Tarzo la moglie Luciana che è deceduta a Trasaghis suo paese di origine, dopo qualche mese da quando l’ha colpita un male inesorabile. «Voce amica» pagina 31 Anagrafe BATTESIMI 9. PIZZIN PAOLO GIOVANNI di Stefano e di Ceschin Natalia Veronica, residenti a Tarzo in via Molino di Fratta, nato a Vittorio Veneto il 19.6.2011, è stato battezzato nella chiesa arcipretale di Tarzo il 9 ottobre 2011, dopo il rito di accoglienza celebrato il 11.9.2011. Padrini: Pizzin Dario e Gazzarin Rita della parrocchia di Tarzo. 10. BRAIDO ETTORE di Manuel e di De Zanet Barbara, residenti a Tarzo in via S. Pio X, nato a Vittorio Veneto il 22.4.2011, è stato battezzato nella chiesa arcipretale di Tarzo il 9 ottobre 2011, dopo ilrito di accoglienza celebrato il 19 giugnop 2011. Padrini: Braido Barbara e Fattorel Fabio della Parrocchia di Anzano di Cappella Maggiore. 11. TRINCA AMELIA Giovanni e di Lazzarin Eleonora, residenti a Tarzo, in via Vallorch, nata a Conegliano il 21.10.2010, è stata battezzata nella chiesa arcipretale di Tarzo il 9 ottobre 2011, dopo il rito di accoglienza celebrato il 19.6.2011. Madrina: Lazzarin Anna della Parrocchia di S. Lazzaro di Savena (BO). DEFUNTI 18. FARAON GIUSEPPE. Figlio di Antonio e Teresa Feltre è nato il 22.2.1924 a Fratta dove ha vissuto gli anni della prima giovinezza con i fratelli Agostino e Virgilio e molti cugini nella grande casa “Colonia di Fratta” del Commendator Franco Marinotti. Per avere un avvenire migliore emigrò in Svizzera dove lavorò per oltre 40 anni. Sposatosi con Colussi Gremida (Rina) ha avuto la gioia delle figlie Eliana e Maria Teresa. Raggiunta l’età della pensione si era ritirato nella sua casa di via Colmaggiore dove è vissuto fino alla fine della sua vita. Dopo breve malattia è morto all’Ospedale di Vittorio Veneto il 6.9.2011; il suo funerale è stato celebrato nella chiesa di Tarzo il giorno 8 settembre ed ora riposa nel nostro cimitero. 19. CALLEGHER ARTEMIO. Era nato a Noventa di Piave il 4.5.1934 dove abitano i suoi due fratelli. Con passione, competenza esercitava la professione di panettiere. E possiamo solo immaginare quanto pane è passato per le sue mani e a quante persone ha dato il pane quotidiano. Si era formata la sua famiglia celebrando il matrimonio con Maria Tonel, dando esempio di amore e fedeltà. I suoi quattro figli: Monica, Michela, Simonetta, Maria e Mauro erano la sua gioia. Quattro anni fa festeggiò il 50° cinquantesimo di Matrimonio. Dopo Noventa aveva continuato la professione di panettiere a Susegana, al Ponte della Priula, a Corbanese e a Mestre. Gli ultimi anni li trascorse nella tranquilla Prapian, circondato da tante persone che gli volevano bene e alle quali anche Artemio si era affezionato. Eravamo soliti vederlo partecipare alla Messa nella locale chisetta nella ricorrenza della Madonna del Carmine. Soffrì per la morte della moglie avvenuta due anni fa e per la sua salute. Il suo viaggio su questa terra si è concluso a Prapian il 6.9.2011. Il funerale venne celebrato nella Chiesa di Tarzo il 10 settembre; 12.TOMASI LEONARDO di Alan e di Cetta Elena, residentia Tarzo in via Castello, nato a Vittorio Veneto il 10.8.2010, è stato battezzato nella chiesa arcipretale di Tarzo il 9 ottobre 2011, dopo il rito di accoglienza celebrato il 19.6.2011. Padrini: Cetta Gianluca della Parrocchia di Tarzo e Tomasi Derek della parrocchia di S.Vincenzo Milano. è stato sepolto nel cimitero di Noventa di Piave. 20. DA RIZ CESIRA di anni 95. Era nata a Tarzo il 2.9.1916 nel borgo dei Da Riz, in via Ortolina. Con lei vi erano 14 fratelli. Ancora giovane si ammalò.Tuttavia Cesira spese bene la vita dedicandosi al lavoro di sarta. Sono tantissime le persone alle quali lei ha fatto il guardaroba o sistemato l’abbigliamento. Fece anche la catechista comunicando ai piccoli la Parola del Vangelo e facendo “indossare” loro i sentimenti buoni. Nelle celebrazioni liturgiche si notava la sua bella e forte voce, unita a quella di altre cantanti della corale. Visse gli ultimi anni accanto alla cugina Gina, con la quale condivideva le gionate recitando il Rosario, affidandosi alla Madonna. Attenta al prossimo, è vissuta nell’amor di Dio, disinteressata alle cose terrene. Morì all’Ospedale di Vittorio Veneto il 17.9.2011. Il funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo il giorno 19 e poi accompagnata al cimitero in attesa della resurrezione. 21. PANTE TERESA. Era nata a Tarzo il 12.9.1932. La sua vita si concluse a 79 anni. Aveva goduto della compagnia dei suoi 11 fratelli, ora sono rimasti in pochi. Celebrato il matrimonio con Michelon Mosè nel 1959, ebbe la gioia dei figli Bruno e Margherita. Teresa seguì con impegno i lavori di costruzione della propria casa in via Roma, mentre il marito si trovava per lavoro all’estero. Ogni giorno andava all’Ospedale di Vittorio Veneto dove la sua professione la faceva vivere accanto a persone sofferenti. Infermiera esperta si deicò con amore ed attenzione ai malati che a lei ricorrevano per aiuto e per prestazioni. Tante persone la ricordano con riconoscenza ed affetto. Molte le esperienze vissute. Fece parte anche del Consiglio Pastorale Parrocchiale, fin dai primi anni della sua costituzione. La malattia la rese fragile in questi ultimi anni e venne ospitata all’Istituto Padre Pio per una migliore assistenza e competenza professionale. Passò nel mondo di Dio il 22.9.2011 all’Istituto Padre Pio. Il suo funerale venne celebrato nella nostra chiesa il 24 settembre e le sue ceneri riposano nel cimitero di Tarzo. 22. SACCHET MARIA CATERINA. Era nata a Tarzo in via Bellavista, il 23.8.1956 e concluse la sua vita a 55 anni. La giovinezza la trascorse con il fratello Francesco. Si fece la sua famiglia con la celebrazione del matrimonio con De Lorenzi Giovanni e fu felice della nascita della figlia Federica. Trascorse la sua esistenza nella casa di via G. Cantore. La sofferenza, le preoccupazioni per la salute, l’alternarsi di speranze e di dolorose vicende resero difficili gli ultimi anni di vita, trascorsa tra casa e ospedale. Concluse il suo pellegrinaggio su questa terra all’Ospedale di Vittorio Veneto il 30.9.2011. Il funerale venne celebrato nella Chiesa di Tarzo il 3 ottobre e poi accompagnata al cimitero in attesa della resurrezione. 23. ZANETTI GINO. Era nato a Tarzo il 8.4.1940, risiedeva a Tarzo in via Castellich. Ha terminato il suo viaggio terreno a 71 anni ed ora è passato nel mondo di Dio. Nella vita ha esercitato la professione di muratore e possiamo immaginare quante case ha costruito per tante persone. Egli sapeva che la casa è un bene che dà sicurezza, intimità e serenità alla famiglia. Il suo matrimonio con Maria Pillot fu allietato dalla nascita dei figli Donata, Roberto, Giovanni e Luca. Ha riempito la sua esistenza anche con i valori di giustizia e di socialità, rendendosi utile al prossimo. Ha manifestato una straordinaria volontà di vivere e di non arrendersi. Nella sua lunga malattia, con tanti mesi trascorsi all’ospedale, venne amorevolmente assistito dalla moglie e dai figli. Improvvisamente morì il 15 ottobre 2011 nella sua abitazione. Il funerale venne celebrato nella nostra Chiesa il 18 ottobre e, poi, accompagnato al Cimitero in attesa della resurrezione. Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo • Tarzo Settembre-Ottobre 2011 O F F E R T E Alla CHIESA In memoria di Bonora Giuseppina, il marito Zecchini 100 €, Matrimonio Rivagli - Tomasi 200 e in chiesa 26.42, Pizzetto Mauro 20, Funerale Callegher Artemio 150, in chiesa 41.87 e per opere parrocchiali 15, Morandin Gino 10, Funerale Faraon Giuseppe 19.27 e per opere parrocchiali 26, NN 20, Funerale di Pante Teresa 100, in chiesa 31.20 e per opere parrocchiali39.81, Funerale di Da Riz Cesira 34.74 e per opere parrocchiali 10, Stevanato Arletta 40, In memoria di Da Riz Cesira 100, Faraon Maria 20, Funerale di Sacchet Maria Caterina 218,18 e in memoria 100, In memoria di Introvigne Gemma 20, Meli 20, D’Altoè Rita 10, Dal Molin Massimo 50, De Nardi Antonio 10, Pilat Flavio 30, Battesimo di Braido Ettore 40, Battesimo di Pizzin Paolo Giovanni 30, I Cresimati 230, Offerte Festivo 966.6 e Feriale 145.43, Candele 515.17, stampa 107.02 Offerte per gli abitanti del Corno d’Africa 300, Gruppo Alpini di Tarzo 35, In memoria di Zanetti Gino 100, Famiglia Zanetti Gino 10, offerte in chiesa 68.25 e per opere parrocchiali 64.80, NN 20, Famiglia Cancian 35, In memoria di Ostet Ermes, il figlio Olindo 100, Gruppo Aereomodellistico Soller Tarzo 30, Cadalt Elio 10, Casagrande Giovanni 10, Baldassar Giacomo 10, Famiglia Casagrande Vittorio 40, Dalle Crode Sante 10, Rizzo Rosetta 10, Zanetti Angela 30, Carpenè Benita 20, Longo Natale 20, Roncolato Maria 10, Mazzucco Maria 50, Pol Lina 20, Corazzin Nives 5, Franceschet Ottilia 10. Spese: Dossier Catechista 120 €, Luce 222.39, per le popolazioni del Corno d’Africa 300, Tassa rifiuti 1 rata 165.10, stampa 184.84, varie 60, spese foraniali attività giovani 50, vesti per i chierichetti 238, Luce 96.67, Riscaldamento 142.7,Tassa rifiuti 164.10, Vesti e candele per il Battesimo 55, Dono per gli anniversari di matrimonio – corone del Papa 109. Per la CHIESA dalla visita alle famiglie NN 30 €, Della Bella Maria 10, Della Bella Franco 5, NN 15, NN 5, Simon Pietro 30, Dei Tos Pietro 50, Zilli Marco 20, Suore Francescane di Cristo Re 100, Simon Alberto 10, De Nardi Antonio 20, De Polo Arrigo 50, De Polo Giorgio 20, NN 50, NN 50, Casagrande Orlando 20, F.lli Pin 20, Pin Doroteo 10, Pin Lino 20, NN 30, Casagrande Renato 30, NN 20, Pizzin Dario e Stefano 20, Zuccareglio 10, Zanette Benito 50, Pellegrini 10, La Torre 10, Resera Gino 30, Zuanella Teresa 30, Bazzo Ivano 10, Lessi 5, Carpenè Nello 20, Carpenè Camillo 15, Dal Gobbo Mario 10, Baldassar Ruggero 50, Casagrande Maria 10, Dal Puppo 20, NN 50, NN 50, NN 20, Casagrande Giovanni 20, Casagrande Stefano 15, Casagrande Massimo 10, Casagrande Augusta 50, Casagrande Tecla 50, Dal Gobbo Giovanni 50, Dal Gobbo Marianna 20, Dal Gobbo Elda 15, Dal Gobbo Mirco 10, Spinazzè Elena 10, Gaio Giancarlo 20, Dal Gobbo Claudio 25, NN 100, Casagrande Giuseppe 20, Sartor Maria Teresa 20, De Coppi Mirco 10, Pradal Michele 5, De Coppi Lino 30, Cadalt Elio 20, De Coppi Luciano 10, De Coppi Flavio 35, De Coppi Abramo 30, De Coppi Tiziano 25, Favero Luigi 50, Latteria Sociale 35, Pradal Roberto 20, NN 10, Casagrande Vittorio 5, Tomasi Dino 10, Bernardini Alma 15, Casagrande Mario 25, Favero Giandomenico 20, Toffoli Luciano 20, De Polo 5, D’Este Carla 10, Pradal Leo 20, Pin Alberto 15, Sommavilla Sergio 15, Dal Gobbo Aurelio 30, Da Riva 10, Dal Gobbo Daniele 20, Baldassar Daniele 15, Baldassar Sergio “VOCE AMICA” Direttore responsabile Don Mario Fabbro Direttore: Mons. Francesco Taffarel Iscriz. Al n. 705 Reg. Stampa Tribunale TV 1-6-88 Stampa: TIPSE - Vittorio Veneto 20, Tomasi Gino 20, Possamai Antonietta 20, Benetti Ada 20, Da Re 50, Bianchet 10, Casagrande Maria 10, Carpenè Anna 20, Salezze Da Dalto 5, NN 10, Manuolo 10, NN 20, Franceschet Tiziano 20, Grava Elsa 15, NN 10, Baldassar Giovanni 10, Baldassar Daniele 10, NN 35, NN 20, Franceschet Maurizio 20, Maset Grazia 20, Costacurta 50, D’Altoè Rita 10, Bez Luciano 20, Casagrande Ennio 25, Stucchi Michele 20, Casagrande Lino 20, NN 20, Fontana Linda e Heidi 50, Grava Maria Teresa 20. Per la SCUOLA MATERNA Genitori Scuola Materna 1.000 €, In memoria di Da Riz Cesira 100, De Zanet 10, Braido 10, Pradella Carlo 50, Ufficio Scolastico di Treviso 7.022,51. Spese: Personale 9.478,28 €, Lavori di pittura aule asilo 2.640, C.E.S.A. 1.254,07, Alimentari. 1.119,62, CO.SI.MA sicurezza 936, Riviste materiale didattico 380,38, spese varie 414,2. Luce 269.45 – Riscaldamento 205.99. Per la CHIESA DI FRATTA Offerte Varie 130 €, Offerte festa dell’Emigrante 120. Spese: Luce 58.88 Per la CHIESA di NOGAROLO Spese: luce 58.69 € Angolo dei ricordi El Pian de Valorch Continua da pagina 30 Al Mazarol che ghe pias tant la poènta, l’à magnàda de gusto e pò par ringraziarlo al ghe à dita: “Co tu vien su varda senpre soto la croda che l’é sul troi che va do a Colmajor, te trovarà senpre un sachét de schèi, ma no sta dirghe a nessun da dove che i vien”. Da quéa olta al Vecio Tadio ogni dì al portéa casa schèi. So femena, dopo un poc, insospetìda, la ghe à domandà: “Vu, on, da dove vegnei tuti sti schèi?” E lu nol ghe rispondea. Ma quando che la ghe à dita:”Vu, on, no ‘ndaré mia robarli?” Lu, al ghe à contà tut. Quel dì soto la croda l’à catà na bea caca. E se ‘ndè veder, la catè ancora adès.>> M. Caterina Casagrande CARITAS Pradella Rachele 50 € Per VOCE AMICA Tarzo: N N € 30, Pante Michieletto (TO) 30, Morandin Gino 10, De Pizzol Sergio (D) 30, De Noni Luigi (Volteggio) 30, De Coppi Camillo (TS) 20, De Bastiani Giuliana 10, Grava Elsa 10, Pillon Rita 10, Pradella Lucio 10, NN. 10, NN. 10, NN 10, Posocco Teresa 10, Pradal Amalia 10, NN 5, Zilli Marco 10, Bacas Dimitri 50, Favero Gino (Australia) 20, Cecchin Maria (GE) 50, De Noni Franceschet 10, Da Dalpo Gina 10, Buosi Achille 10, Cesca 10, Introvigne Paolo 10, Bar da Adriana 10, Pante 10, Pilat Flavio 10, Gigliola 30, De Nardi 40, Della Pietà Gino 10, Casagrande Pietro 10, D’Altoè Rita 10, De Nardi Antonio 10, Colla Rv 10, De Bastiani Bin Palmira (S. Vendemiano) 5, De Nardi Angelo 25, Pancot Antonio 10, Possamai Angela 10, NN 20, Mattiuz Giacomo 15, D’Altoè Francesco 20, Bernardi Maria 20, Michelon Clara 10, NN 30, Favero Luigi 30, De Bastiani Donato 10, NN 10, NN 20, In memoria di Ostet Ermes la sorella Irma 50, In memoria di Ostet Ermes la sorella Lea 50, In memoria di Ostet Ermes il fratello Santino 50, Famiglia Tomasi Giuliana 30, De Coppi Sergio (Longarone) 20, Possamai Sonia (Mareno di Piave) 30, De Coppi Igino (Australia) 100, Pol Lina 10, De Polo Danesin Caterina (TV) 50, Famiglia Hubli-De Martin (Svizzera) 100, Gregoletto Mario (Germania) 30, Mazzucco Maria 20 – De Lorenzi 20, Pol Nicola Edicola 120. Totale 1500 € Corbanese. Borgo Madonna e vie San Giuseppe e Siviglia 125 €, Piazza Papa Luciani 10, Rosa Parrucchiera 50, Del Puppo Maurizio 10, Menghin Sergio 10, Alizia 10, Fam. Perenzin 10, Berno Luigina 20, Maria Franco 5, Salone Liviana 65. Totale 315. € Arfanta: 55+N.N. 25. Totale 80 € Totale entrate 1895 € Spese: TIPSE stampa: 1.710,69, Bolli spedizione 145,78. Totale spese 1856,47 €. Calendarietto appuntamenti Novembre 1. Festa di tutti i Santi 2. Ricordo dei Defunti 3 Incontro Genitori e Padrini del Battesimo 4. A Revine: Incontro Catechisti 6. Ricordo dei Caduti 7. A Cison: Inizio Corso per fidanzati A Farra di Soligo. Incontro Azione Cattolica A Corbanese: Incontro 4 ambito Convegno 8. A Tarzo: incontro 3 ambito Convegno 9. Incontro La Bibbia 10. A Lago: Incontro 2 ambito Convegno 11. San Martino Patrono di Fratta 12. Incontro Famiglie n. 2 13. Festa degli Anniversari di Matrimonio Giornata del Ringraziamento 14. Segreteria pastorale 17. A Tarzo 1 ambito convegno 19. Incontro Classe 1961 Incontro Famiglie n. 3 20. Giornata del Seminario Rito di accoglienza al Battesimo 22. a Tarzo: Incontro Scuole di Canto della Forania 23. A Lago: Incontro di preghiera per i catechisti 26. Pellegrinaggio alla Madonna della Salute a Vittorio Veneto 27. Inizio dell’Avvento 29. A Revine: Incontro Catechisti Dicembre 6. A Revine: Incontro Catechisti Forania 7. Ordinazione a Diacono di Mario Introvigne 8. Festa della Madonna Immacolata 13. Consiglio Pastorale Parrocchiale 14. Inizio Novena di Natale 17. Concerto di Natale 24. Messa di Mezzanotte di Natale 25. Natale del Signore 26 S. Messa nel 60° di matrimonio 28. Redazione Voce Amica 31. Ringraziamento di Fine Anno Redazione e Collaboratori di questo numero Parrocchia di Tarzo: Parroco, suor Leontina, Nicola De Polo, David e Roberto Casagrande, Valentina Ceneda, Antonio Pancot, Franco Introvigne, Piero C., Nadia Feltre, Francesco C., Luciano P., Martina T., Silvano Bernardi, Roberto, Fabiana, Lisa, Anna, Serena, Elisa. Parrocchia di Corbanese: Parroco, Liviana Favero, Damian Renata, Sergio Meneghin, Laura, Michela, Francesco Borsoi. Parrocchia di Arfanta: Don Angelo, Valentina Resera, Maria Teresa Tomasi, Milva Faraon, Martina Casagrande, Luciano Resera.