Articolo: Vendere in Francia
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Articolo: Vendere in Francia
www.gaslinirodi.eu Vendere in Francia Documenti contrattuali - Agenzia e Distribuzione – Recupero Crediti Maximilien GASLINI Avocat au Barreau de Paris Avvocato al Foro di Milano [email protected] Con il presente articolo, proponiamo una panoramica, in chiave pratica e operativa, degli strumenti giuridici disponibili in diritto francese per la vendita in Francia, con particolare attenzione alla prevenzione degli insoluti e delle difficoltà legate alla responsabilità del venditore. Offriamo inoltre una panoramica delle figure contrattuali maggiormente utilizzate per strutturare le vendite – i contratti commerciali di diritto francese - e per ognuna ci soffermiamo sui punti sui quali, all’atto della conclusione, durante l’esecuzione o in caso di cessazione anticipata del rapporto, l’azienda italiana deve porre la propria attenzione. Infatti, riscontriamo nella nostra attività di consulenza quotidiana che la vendita di prodotti in Francia è spesso effettuata senza far ricorso agli strumenti idonei a garantire all’azienda italiana il recupero del proprio credito, sia nel caso in cui il cliente francese resista al pagamento, sia che si trovi in una situazione di difficoltà finanziaria. Sul fronte dei contratti commerciali, è opportuno considerare che il diritto commerciale internazionale accorda molta libertà alle parti per la definizione del contenuto di una relazione di intermediazione commerciale: Agenzia, Distribuzione, Concessione esclusiva, Consignment Stock sono solo alcuni degli esempi di maggior utilizzo. 1 – Vendere : i documenti contrattuali e il loro contenuto Per prevenire future difficoltà occorre innanzitutto che l’azienda italiana verifichi che le proprie procedure operative permettano di riunire la documentazione idonea, in caso di necessità, a dimostrare l’esistenza del proprio credito e che includa nel contratto di vendita le clausole minime al fine di proteggere il proprio credito e la propria responsabilità. Legge applicabile e tribunale competente In primo luogo occorre scegliere la legge applicabile alla vendita e il tribunale che sarà competente in caso di controversia. 1 applicabile il diritto italiano e sarà competente il 2 Tribunale del luogo in cui sono state o avrebbero dovuto essere consegnate le merci. Tale luogo potrebbe anche coincidere con quello in cui il venditore ha consegnato le merci al trasportatore, pagato dall’acquirente (caso, in generale, delle vendite ex-works). Tenuto conto che un Tribunale di Commercio francese impiega in media dieci mesi per emettere una sentenza di primo grado, e un mese in caso di procedura d’urgenza relativa al pagamento di un credito (v. 2), mentre in Italia la durata media di un processo è pari a tre anni, il venditore italiano farà una scelta opportuna se deciderà di optare per la competenza del Tribunale francese, in quanto ha interesse ad una risoluzione celere delle proprie controversie, che nella maggior parte dei casi hanno come oggetto il recupero del proprio credito. Illustriamo qui di seguito le principali clausole di diritto francese che suggeriamo di includere nei contratti di vendita con acquirenti francesi. Menzioni relative alla vendita Anche se può sembrare un’ovvietà, spesso accade che alcune vendite siano eseguite senza che ci sia stato un preventivo ordine cartaceo (o elettronico) che identifichi in modo chiaro i prodotti, la loro qualità (colore, materia) e la loro quantità. La rapidità con la quale certe vendite sono concluse e le necessità commerciali di evitare troppa “carta” possono infatti condurre l’azienda a vendere dei prodotti essendo completamente scoperta a livello documentale. Una buona soluzione può essere allora costituita dalla conferma d’ordine (v.1.B). Termini di pagamento In assenza di diversa pattuizione, il termine di pagamento è pari a 30 giorni dalla data della 3 consegna . Le parti possono convenire termini più lunghi, di una durata massima pari a: 45 giorni fine mese dalla data della fattura; Regolamento CE 593/2008, art. 4-1 a) Regolamento UE 1215/2012 art. 7 1) b): in alternativa è sempre possibile ritenere la competenza del Tribunale del convenuto 3 Codice di Commercio, art. L.441-6 c. 4 1 In assenza di pattuizione tra le parti, in caso di vendita da un’impresa italiana a un’impresa francese, sarà 2 Dati forniti unicamente a scopo informativo che non costituiscono parere legale, aggiornati al 12/05/2016, Maximilien Gaslini – Avocat au Barreau de Paris – Tutte le informazioni, il materiale, le immagini, i marchi, i loghi e qualsivoglia altro segno distintivo sono protetti dalle norme sul diritto d'autore; ne è dunque vietata la riproduzione, anche parziale, salvo autorizzazione scritta e preventiva. www.gaslinirodi.eu - incendio provocato da un corto circuito che causa la distruzione di un’intera fabbrica… 60 giorni dalla data della fattura. La violazione di tali disposizioni rende entrambe le parti passibili di un’ammenda. Clausola relativa alle penali in caso di ritardato pagamento Il diritto francese prevede che in caso di ritardo di pagamento, il debitore debba versare al creditore due somme distinte: 4 - le penalità di ritardo che, in assenza di altra pattuizione, sono pari al tasso di rifinanziamento della BCE + 10 punti percentuali (dunque 5 attualmente 10 %/anno) . Tali penalità sono esigibili anche se non figurano su un documento contrattuale e senza che sia necessaria una 6 messa in mora ; - una penalità per spese di recupero, pari al minimo a 40 euro, anch’essa dovuta senza che sia necessaria una messa in mora. Clausola di riserva di proprietà (patto di riservato dominio) Questa clausola deve essere oggetto di espressa pattuizione scritta tra le parti al momento della formazione del consenso fra le stesse e rischia di non essere valida se appare solamente in fattura. Si tratta di una clausola che prevede la sospensione del trasferimento di proprietà dei beni fino al completo pagamento del prezzo. Tale clausola consente in particolare, nel caso in cui l’acquirente dovesse essere oggetto di procedura concorsuale, di recuperare i beni consegnati senza dover concorre con gli altri creditori o, alternativamente, di ottenere il pagamento preferenziale se detti beni sono indispensabili all’attività dell’acquirente. Le clausole di limitazione di responsabilità possono avere ad oggetto: limiti al risarcimento dei danni sui beni, limiti alla garanzia di conformità, limiti agli obblighi relativi alla consegna, limiti alla garanzia contro i vizi occulti ecc. 1.B - Strumenti contrattuali Sul tema è importante osservare che in materia 7 commerciale, in Francia, la prova è libera. Ne consegue che ogni scambio tra le parti (emails, lettere, fax) potrà essere utilizzato per dimostrare gli elementi sui quali le parti hanno trovato un accordo all’atto della vendita: prezzo, quantità, natura dei beni, termini di consegna, termini di pagamento, limitazioni di responsabilità e qualsiasi altra disposizione che le parti decidono di includere nel contratto. Questa regola soffre qualche eccezione, ad esempio per la clausola di riserva di proprietà (v. sopra). Gli strumenti utilizzabili per cristallizzare il contenuto del rapporto sono i seguenti. Condizioni Generali di Vendita La predisposizione di Condizioni Generali di Vendita (CGV) costituisce, oltre che un obbligo legale in 8 Francia, anche uno strumento fondamentale a disposizione di una società per definire il quadro giuridico a sostegno delle proprie operazioni commerciali: adottando le giuste clausole, le CGV permettono di favorire la tutela degli interessi della società. Si pone la questione dell’accettazione delle condizioni generali di vendita. In diritto francese, non è necessaria un’accettazione scritta del documento da parte dell’acquirente, modalità oltretutto spesso incompatibile con le necessità del commercio. Clausola di limitazione di responsabilità E’ sufficiente poter dimostrare che l’acquirente abbia avuto conoscenza delle CGV prima di ordinare la merce: vale la regola del silenzio-assenso, purché l’acquirente abbia ricevuto le CGV. Sono sconsigliati i rinvii all’esistenza di CGV sul sito internet dell’azienda, modalità ritenuta inopponibile all’acquirente dalla giurisprudenza. In Francia le clausole di limitazione di responsabilità nelle relazioni B2B sono riconosciute valide dai tribunali e sono spesso molto importanti nel settore industriale dove i danni provocati possono ammontare a decine di milioni di euro: si pensi a un Spesso è sufficiente che le CGV siano inviate per fax, o insieme al catalogo, o alla conferma d’ordine. L’assenza di reazione dell’acquirente alla ricezione delle CGV, se comprovata, varrà come accettazione. Fattura A nostro parere la clausola di riserva di proprietà è indispensabile in quanto non ha costi ed è l’unica via di uscita qualora il debitore cade in procedura concorsuale. Codice di Commercio, art. L.441-6 Per conoscere il tasso BCE più recente, http://www.ecb.europa.eu/stats/monetary/rates/html/index.en.html 6 Codice di Commercio, art. L.441-6 c. 12 4 5 v. 7 8 Art. L.110-3 del Codice di Commercio Articolo L. 441-6 del Codice di Commercio Dati forniti unicamente a scopo informativo che non costituiscono parere legale, aggiornati al 12/05/2016, Maximilien Gaslini – Avocat au Barreau de Paris – Tutte le informazioni, il materiale, le immagini, i marchi, i loghi e qualsivoglia altro segno distintivo sono protetti dalle norme sul diritto d'autore; ne è dunque vietata la riproduzione, anche parziale, salvo autorizzazione scritta e preventiva. www.gaslinirodi.eu Spesso il venditore si limita ad includere le proprie condizioni contrattuali (termini di pagamento, INCOTERMS, ecc.) in fattura, il che non è valido giuridicamente. La fattura è emessa quando l’accordo tra le parti è già avvenuto e spesso il contrato è già stato eseguito da parte del venditore, con la conseguenza che la maggior parte delle menzioni contenute solo in fattura è inopponibile all’acquirente: la fattura non è da considerarsi uno strumento contrattuale. Conferma d’ordine La conferma d’ordine è in assoluto lo strumento più snello per assicurare la trasmissione all’acquirente delle clausole minime e indispensabili applicabili alla vendita. E’ buona abitudine che i servizi commerciali dell’azienda includano tale prassi nei propri processi, e che verifichino che le conferme d’ordine utilizzate per la Francia contengano le menzioni necessarie in lingua francese. Ecco un esempio a fini illustrativi : Esempio di Conferma d’ordine per la Francia CONFIRMATION DE COMMANDE Date : N. : Fournisseur: Nome Sede legale Estremi camerali Client: Nome Sede legale Estremi camerali Adresse de livraison : Date de livraison : INCOTERM : Paiement : 60 jours date facture Moyen de paiement : Désignation des produits : Référence Description Type Couleur Matériau Prix unitaire HT Quantité Total CONDITIONS DE VENTE 1) La réception de la présente confirmation suivie de la livraison emporte acceptation des présentes conditions. 2) La date de livraison est mentionnée à titre indicatif. 3) Le vendeur ne répond pas des dommages résultant d’une utilisation incorrecte ou non conforme et la responsabilité du vendeur est quoi qu’il en soit au montant de la commande ou au remplacement des marchandises. 4) CLAUSE DE RESERVE DE PROPRIETE : les marchandises objet du présent contrat sont vendues avec une clause subordonnant expressément le transfert de leur propriété au paiement intégral du prix en principal et accessoires. Les dispositions ci-dessus ne font pas obstacle, dès la livraison des marchandises, au transfert à l’acheteur des risques de perte ou de détérioration des biens soumis à réserve de propriété ainsi que des dommages qu’ils pourraient occasionner. L’acheteur devra souscrire une assurance garantissant les risques nés à compter de la délivrance des marchandises. Tant que le prix n’aura pas été intégralement payé, l’acheteur devra individualiser les marchandises livrées au titre du présent contrat et ne pas les mélanger avec d’autres marchandises de même nature provenant d’autres fournisseurs. A défaut d’individualisation, le vendeur pourra en exiger le remboursement ou reprendre celles encore en stock. L’acheteur ne pourra, pour quelque raison ou cause que ce soit, procéder à la revente des marchandises acquises en vertu des présentes tant que leur prix n’aura pas été intégralement réglé au vendeur. 2 – Contratti Commerciali in Francia 2A - Agenzia Commerciale L’agenzia commerciale è forse la forma più conosciuta d’intermediazione commerciale. Il triangolo mandante-agente-cliente ha molto successo in quanto l’agente viene retribuito in base alle vendite frutto del suo lavoro. Di conseguenza si dovrebbe trattare commercialmente di un’operazione senza rischi di perdite per il mandante. Il contratto di Agenzia è disciplinato in Francia dagli articoli L.134-1 e seguenti del Codice di Commercio, che prevedono una serie di disposizioni imperative non derogabili dai contraenti quando il diritto applicabile è quello francese : indennità di 9 fine rapporto, durata minima del preavviso, frequenza dei pagamenti…. In caso di cessazione del rapporto per volontà del 9 Il preavviso minimo è di durata pari a 1 mese per il primo anno, due mesi per il secondo e tre mesi per il terzo anno e gli anni successivi. Dati forniti unicamente a scopo informativo che non costituiscono parere legale, aggiornati al 12/05/2016, Maximilien Gaslini – Avocat au Barreau de Paris – Tutte le informazioni, il materiale, le immagini, i marchi, i loghi e qualsivoglia altro segno distintivo sono protetti dalle norme sul diritto d'autore; ne è dunque vietata la riproduzione, anche parziale, salvo autorizzazione scritta e preventiva. www.gaslinirodi.eu mandante, la principale criticità per quest’ultimo è costituita dal diritto dell’agente ad un’ingente 10 indennità di fine rapporto . In Francia la natura e l’importo dell’indennità di fine rapporto del contratto di agenzia commerciale sono molto diversi da quelli che il diritto italiano prescrive: l’indennità in diritto francese ammonta a due anni di provvigioni, indipendentemente dallo sviluppo della clientela apportato dall’agente e in generale da qualsiasi criterio meritrocratico. Per tale motivo è consigliabile che il mandante italiano, qualora il suo potere contrattuale lo consenta, opti per l’applicazione del diritto italiano, 11 scelta perfettamente valida a certe condizioni. Spesso accade che il mandante, nell’intento – inefficace – di non prendere impegni, preferisca stabilire la relazione con l’agente senza contratto scritto, nella credenza errata di non prendere impegni. Purtroppo tale atteggiamento si paga a caro prezzo in quanto, in virtù delle regole applicabili alla materia, nel caso di un agente che operi principalmente in Francia, il diritto applicabile sarà quello francese, con le conseguenze di cui sopra in tema di indennità di fine rapporto. Procacciatore d’Affari La figura del procacciatore d’affari, in Italia, viene talvolta utilizzata in modo improprio nell’intento di aggirare l’applicazione delle disposizioni in materia di contratto di agenzia (sempre per evitare la famigerata indennità di fine rapporto), pretendendo che il rapporto sia saltuario e occasionale, pur sapendo che il “procacciatore” non avrà difficoltà a dimostrare la continuità del rapporto al momento della sua cessazione. L’utilizzo improprio di tale figura si ritorce sistematicamente contro il mandante, in quanto il carattere abituale dell’attività di promozione alla base del rapporto tra le parti è appunto facilmente dimostrabile. 12 Si incorre dunque nella riqualificazione del rapporto, con conseguenze anche economicamente importanti per il mandante. In Francia, la figura del procacciatore d’affari non esiste proprio, e la possibilità di utilizzare tale istituto suppone una definizione contrattuale molto precisa, nonché, come detto, che il carattere saltuario del rapporto sia reale. 10 L’indennità è dovuta anche in caso di malattia, vecchiaia, o in caso cessazione di fatto del rapporto per inadempimento del mandante ai propri obblighi. 11 Le principali condizioni riguardano le modalità di consenso e la capacità giuridica di chi consente. 12 Potranno essere utilizzate testimonianze, email, fatture ecc. per dimostrare tale carattere abituale. Consulenza commerciale In certi contesti, specialmente nella fase di primo ingresso sul mercato francese da parte di un’azienda italiana, può rivelarsi opportuno conferire un semplice mandato di consulenza commerciale ad una persona che conosca il mercato e sia in grado di reperire contatti con le aziende potenzialmente più interessate ai prodotti. L’esame della giurisprudenza in materia di contratto di consulenza commerciale insegna che, per non incorrere nel rischio di riqualificazione (in contratto di agenzia, e a volte anche in contratto di lavoro), il rapporto deve avere le seguenti caratteristiche: • il consulente deve essere un lavoratore autonomo; • il consulente deve decidere in piena autonomia le azioni da svolgere, eventualmente in collaborazione con l’azienda ma non seguendo le sole istruzioni di quest’ultima; • la retribuzione del servizio di consulenza non deve essere definita come percentuale degli incassi dell’azienda in Francia. È certamente possibile prevedere una parte di retribuzione variabile del servizio stesso di consulenza in aggiunta alla parte fissa, ma essa non deve rappresentare la parte principale della retribuzione; • la consulenza deve essere reale: a tal fine il contratto di consulenza dovrebbe prevedere la redazione di una o più relazioni, da parte del consulente, relative a quanto appreso e reperito nell’ambito della propria attività. 2B – Rapporti di Distribuzione I rapporti di distribuzione sono costituiti da una successione di contratti di compravendita conclusi tra professionisti. Talvolta le relazioni commerciali sono oggetto di pattuizione scritta fra le parti, altre volte invece le parti si trovano in una relazione di distribuzione di fatto, frutto della successione nel tempo, con regolarità, di rapporti di compravendita unitari. Contratto: se le parti decidono di definire i termini della loro relazione tramite un contratto potranno precisare una serie di utili disposizioni per disciplinare il loro rapporto, disposizioni che in parte coincidono con quelle che possono essere definite nelle condizioni generali di vendita (v. sopra). Preavviso “congruo”: in Francia tutti i rapporti di compravendita caratterizzati da una certa continuità, che essi siano oggetto di un contratto scritto oppure, al contrario, il risultato di una corrente d’affari proseguita nel tempo, possono costituire una “relazione commerciale stabilita” ai sensi del Codice di Commercio. Dati forniti unicamente a scopo informativo che non costituiscono parere legale, aggiornati al 12/05/2016, Maximilien Gaslini – Avocat au Barreau de Paris – Tutte le informazioni, il materiale, le immagini, i marchi, i loghi e qualsivoglia altro segno distintivo sono protetti dalle norme sul diritto d'autore; ne è dunque vietata la riproduzione, anche parziale, salvo autorizzazione scritta e preventiva. www.gaslinirodi.eu A seguito della cessazione di una relazione commerciale stabile nel tempo, il contraente che “subisce” la cessazione ha diritto a un preavviso (o un’indennità sostitutiva) determinato in funzione della durata e dell’importanza economica della relazione. In applicazione della stessa normativa, l’eventuale disposizione contrattuale che fissi una diversa durata di preavviso nel contratto è considerata inefficace. 13 Nell’ipotesi di risoluzione del contratto, infatti, il rispetto del preavviso contrattuale potrebbe essere considerato insufficiente ai sensi della normativa in materia. Viene inoltre sanzionata la minaccia di risoluzione del rapporto al fine di ottenere vantaggi che abbiano per effetto la compromissione dell’equilibrio del contratto Tali regole devono indurre ad essere particolarmente prudenti in quanto, secondo la Corte di Cassazione francese, è applicabile a tutte le relazioni internazionali che coinvolgono una parte francese (che questa sia la parte lesa o quella colpevole). La clausola contrattuale di scelta di applicazione del diritto italiano non ha dunque per effetto di inibire l’applicazione di questa disciplina. Il preavviso congruo non è dovuto, al contrario, qualora la relazione sia oggetto di una risoluzione per inadempimento o per violazione del contratto: tale motivazione potrà essere eccepita unicamente se è stata mossa in tempi non sospetti, e cioè all’atto del recesso stesso, e per iscritto. In conclusione, ogni azienda italiana impegnata, per iscritto o di fatto, in una relazione commerciale “stabile” e che volesse porre fine al rapporto, dovrebbe prestare particolare attenzione alle modalità e alle motivazioni scritte in base alle quali porrà fine allo stesso, a pena di dover concedere un preavviso talvolta molto lungo o un’indennità 14 sostitutiva molto elevata. Concessione esclusiva di vendita Con il contratto di concessione esclusiva di vendita il concedente (il produttore italiano con marchio proprio) concede l’utilizzo del proprio marchio per la distribuzione dei propri prodotti su un territorio affidato in esclusiva al concessionario. 13 Che potrebbe ugualmente risultare da una semplice cessazione di fatto degli ordini 14 Ad esempio, per una relazione commerciale importante di una durata di 10 anni, il preavviso “congruo” potrebbe essere di 12 mesi, in certe circostanze anche di più. La concessione è spesso (ma non necessariamente) reciproca, prevendendo cioè che il concessionario non venderà altri prodotti o quanto meno prodotti in concorrenza con quelli del concedente. Le seguenti clausole saranno opportune: − concessione di esclusiva riferita, per quanto riguarda il concessionario, a un territorio definito; − definizione di obiettivi minimi, che potrebbero, se non raggiunti, conferire al concedente la facoltà di risolvere il contratto o in alternativa di svincolarsi dall’obbligo di esclusiva, recuperando così la possibilità di vendere direttamente i propri prodotti ad altri clienti sul territorio inizialmente concesso in esclusiva; − definizione della scontistica in base ai volumi acquistati; − modalità di riacquisto del magazzino in caso di cessazione del rapporto; − modalità di concessione del marchio per lo svolgimento del contratto di concessione; − modalità o divieto di cessione del contratto; − elementi contrattuali applicabili alle vendite (v. §1). Franchising In Francia, al contrario che in Italia, il contratto di franchising non è oggetto di una normativa specifica. La caratteristica principale del contratto di franchising in Francia è l’obbligo, a carico del franchisor, di inviare al candidato franchisee un documento precontrattuale di informazione, relativo ai dati economici e operativi del franchising proposto, il cui contenuto è strettamente definito 15 dalla legge . Una volta consegnato il documento precontrattuale, occorre aspettare 20 giorni prima di sottoscrivere il contratto di franchising. Oltre a tale obbligo particolare, il contratto di franchising è sottoposto alla volontà delle parti, per cui, nei limiti normativi locali – come ad esempio il divieto dei “prezzi imposti” – le parti sono relativamente libere di definire il contenuto della loro relazione. 15 In particolare età ed esperienza dell'impresa, stato e prospettive di sviluppo del mercato in oggetto, importanza della rete di affiliati, durata, condizioni di rinnovo, di cessazione e di cessione del contratto nonché le condizioni di esclusiva ; in caso di versamento anticipato di una somma di denaro, indicazione delle prestazione corrispettive. Dati forniti unicamente a scopo informativo che non costituiscono parere legale, aggiornati al 12/05/2016, Maximilien Gaslini – Avocat au Barreau de Paris – Tutte le informazioni, il materiale, le immagini, i marchi, i loghi e qualsivoglia altro segno distintivo sono protetti dalle norme sul diritto d'autore; ne è dunque vietata la riproduzione, anche parziale, salvo autorizzazione scritta e preventiva. www.gaslinirodi.eu Consignment Stock La figura del consignment stock è ben conosciuta dagli operatori, in quanto consente di servire il distributore/concessionario molto rapidamente e con grande comodità, dal momento che quest’ultimo usufruisce del vantaggio di non dover costituire uno stock e sopportare il rischio di invenduti. Per motivi fiscali, è necessario concludere il contratto in forma scritta al fine di definire la natura giuridica del deposito e, oltre al luogo del deposito, le modalità di contabilizzazione delle entrate e uscite e della fatturazione. 3 – Recupero dei crediti in Francia Le principali procedure di recupero giudiziale del credito in Francia sono le seguenti. Se la vendita avviene tra aziende, fattispecie oggetto d’esame nel presente articolo, il Tribunale competente sarà il Tribunale di Commercio che, a differenza di quanto avviene in Italia, è anche l’entità che gestisce il registro del commercio e delle società tramite la propria cancelleria. Diffida Qualsiasi procedura giudiziale di recupero crediti prende tassativamente avvio con l’invio di una diffida, redatta in lingua francese e spedita mediante lettera raccomandata AR, che metta in mora il debitore di pagare il debito scaduto, oltre alle penalità di ritardo e alla penalità specifica per spese di recupero. Spesso le società italiane lasciano passare molto tempo dalla scadenza delle fatture prima di inviare, o fare notificare dal proprio avvocato una diffida. La ragione di tale dilazione temporale è dovuta ad un fatto culturale, in quanto i ritardi di pagamento in Italia sono purtroppo all’ordine del giorno. In Francia, al contrario, i ritardi di pagamento sono molto meno ben accetti e occorre paradossalmente dimostrare minore pazienza: spesso un ritardo di più di un mese rispetto alla scadenza può indicare che l’azienda cliente è in difficoltà e che occorre agire. opposizione. In tal caso si instaurerà allora un procedimento ordinario davanti al Tribunale di Commercio, che come già indicato avrà una durata media di dieci mesi (v. sotto). E’ sconsigliabile il ricorso alla procedura di decreto ingiuntivo in caso di contestazioni sulle merci da parte del cliente (qualità, ritardo di consegna ecc.), in quanto l’opposizione sarà pressoché certa. In tal caso l’utilizzo della procedura di decreto ingiuntivo non avrà fatto altro che ritardare l’instaurarsi della procedura ordinaria (presupponiamo che il creditore, anche in caso di contestazioni sulle merci vendute, abbia interesse ad una risoluzione rapida della vicenda il che può non essere sempre vero). Référé La procédure de référé è una procedura d’urgenza (un mese circa) che prevede la citazione del debitore dinanzi al Tribunale di Commercio e la fissazione di un'unica udienza, a breve distanza, durante la quale sarà esposta la richiesta di condanna del debitore al pagamento. In concreto le parti si scambieranno un’unica memoria prima dell’udienza (a volte poche ore prima…). Tale procedura è utilizzabile in caso di credito da recuperare non sottoposto a una “seria contestazione”. Si tratta tipicamente dei casi in cui il creditore sia perfettamente in grado di dimostrare il proprio credito e il debitore non abbia nulla di rilevante da eccepire per giustificare la propria resistenza al pagamento. Anche se più onerosa della procedura di decreto ingiuntivo, la procédure de référé comporta dei vantaggi in quanto, in caso di rigetto della domanda, il procedimento non si trasforma automaticamente in procedimento ordinario: il creditore può scegliere tra 16 la prosecuzione della procedura ordinaria e la rinuncia all’azione. Causa ordinaria Decreto Ingiuntivo La causa ordinaria dinanzi al Tribunale di Commercio prevede che sia notificata al debitore una citazione in giudizio. Il decreto ingiuntivo, parimenti al suo corrispondente in procedura italiana, è un atto giudiziale emesso dal Tribunale su richiesta del creditore e inaudita altera parte, ossia senza che il debitore sia al corrente della procedura fino all’emissione e alla notifica del decreto stesso. In seguito, il Tribunale fissa in successione svariate date di udienze di procedura, nel corso delle quali verifica (durante la prime) la costituzione del convenuto e (nelle seguenti) l’avvenuto scambio delle memorie e documenti tra le parti, fino a che le parti 17 non abbiano più nuovi elementi da aggiungere . Dalla notifica del decreto ingiuntivo, il debitore dispone di un termine di 30 giorni per proporre 16 17 utilizzando la procedura cosiddetta della passerella Da notare che i testi non sono ammessi nelle procedure civili francesi Dati forniti unicamente a scopo informativo che non costituiscono parere legale, aggiornati al 12/05/2016, Maximilien Gaslini – Avocat au Barreau de Paris – Tutte le informazioni, il materiale, le immagini, i marchi, i loghi e qualsivoglia altro segno distintivo sono protetti dalle norme sul diritto d'autore; ne è dunque vietata la riproduzione, anche parziale, salvo autorizzazione scritta e preventiva. www.gaslinirodi.eu A tal punto il Tribunale fissa un'unica udienza di discussione al termine della quale emette, talvolta dopo un termine di riflessione, la sentenza di primo grado. Procedura concorsuale del debitore Qualora il debitore francese versi in una situazione di difficoltà e sia per tale motivo oggetto di una procedura concorsuale o fallimentare di diritto francese (redressement judiciaire, liquidation judiciaire), occorre tempestivamente procedere ad un’insinuazione al passivo e, nel caso in cui le merci siano state vendute con riserva di proprietà, ad una rivendicazione delle merci. L’insinuazione al passivo (déclaration de créances) deve contenere una serie di menzioni obbligatorie e documenti comprovanti il credito (ordini, conferme d’ordine, contratto, fatture, bolle di consegna). Il termine per insinuare il credito al passivo del debitore è di due mesi, prorogato a quattro mesi nel caso in cui il creditore risieda all’estero. Il creditore con sede in Italia dispone dunque di un termine di quattro mesi dalla data di pubblicazione dell’apertura della procedura per notificare la propria insinuazione al passivo. La rivendicazione delle merci suppone l’esistenza di una riserva di proprietà valida (v. sopra). In tal caso, occorre “rivendicare” la restituzione delle merci, diritto che in molti casi sarà l’unica possibilità efficace per un creditore chirografario. Se le merci sono necessarie alla prosecuzione dell’attività, gli organi della procedura potranno persino decidere di pagare le merci per evitare di doverle restituire. Maximilien GASLINI Avocat au Barreau de Paris Avvocato al Foro di Milano [email protected] Dati forniti unicamente a scopo informativo che non costituiscono parere legale, aggiornati al 12/05/2016, Maximilien Gaslini – Avocat au Barreau de Paris – Tutte le informazioni, il materiale, le immagini, i marchi, i loghi e qualsivoglia altro segno distintivo sono protetti dalle norme sul diritto d'autore; ne è dunque vietata la riproduzione, anche parziale, salvo autorizzazione scritta e preventiva.