Info Nocciolo -

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Info Nocciolo -
Consorzio di Ricerca Sperimentazione e Divulgazione
per l’Ortofrutticoltura Piemontese
C.so Nizza, 21 – 12100 Cuneo
Dr. Claudio Sonnati
Sezione Corilicoltura
Coordinamento Tecnici di base
Piazza Oberto, 1 – 12060 Bossolasco
Cell. 334-6986914
[email protected]
Info Nocciolo
aggiornamento corilicolo (data 25-09-2013)
PREVISIONI METEOROLOGICHE DI MEDIO PERIODO
Situazione climatica stabile, stando alle previsioni, fino a sabato quando un
flusso perturbato di correnti provenienti dall’oceano Atlantico dovrebbe
alimentare eventi temporaleschi fino a lunedì 30 settembre ed una generale
riduzione delle temperature, in particolare le massime. Da martedì, secondo la
maggioranza dei siti che propongono previsioni meteo, si alterneranno
condizioni di tempo stabile anche se a tratti nuvoloso.
EFFETTUARE SUBITO LA CONCIMAZIONE AZOTATA
Le operazioni di raccolta sono pressoché completate ed è opportuno eseguire
nel giro di pochi giorni una parte della concimazione azotata approfittando
delle condizioni di relativa umidità del terreno e delle piogge che dovrebbero
cadere nei prossimi giorni. In base a quante unità di azoto sono già state
distribuite nel corso dell’annata, effettuate la distribuzione a spaglio di un
quantitativo compreso fra 1 e 2,5 quintali/ettaro di UREA-46 (le aziende
aderenti al PSR adeguino il quantitativo di concime ricordando che il limite
massimo di fertilizzazione azotata consentito sul nocciolo, in kg/ha/anno, è
pari a 70 unità). L’urea, se sussistono condizioni di temperatura ed umidità
adeguate, viene assorbita dalla frazione organica del terreno e idrolizzata da
batteri presenti nella matrice in azoto ammoniacale ed anidride carbonica. Il
processo di mineralizzazione trasforma quindi l’azoto ammoniacale in azoto
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nitrico, forma ionica che si scioglie pressoché integralmente nella soluzione
circolante del terreno e viene assorbita dalle radici.
“SCOMPATTARE” I TERRENI DEI CORILETI
La pratica agronomica della RIPUNTATURA post raccolta seguendo le curve di
livello (cavalcapoggio e girapoggio) dei corileti in produzione è ritenuta dalla
maggioranza degli imprenditori piemontesi inutile ed addirittura deleteria. La
“preoccupazione” che viene addotta è connessa al fatto che aprendo uno o più
“solchi” negli interfilari del noccioleto, siano necessarie successive “costose e
faticose” operazioni di risistemazione del suolo per ripristinare la superficie
“continua e livellata” funzionale alla raccolta meccanica. L’andamento climatico
registrato nel primo semestre del 2013 ha però evidenziato TUTTI I PROBLEMI
che un eccessivo compattamento del suolo provoca sulle piante di nocciolo:
“stagnazione dell’acqua” anche in collina, con conseguente asfissia radicale e
comparsa di anomali comportamenti vegetativi dei corileti, quali la mancata o
stentata crescita dei ricacci annuali, giallumi non dovuti a micro carenze che
compaiono anche all’atto della ripresa vegetativa in tutti i corileti in
produzione. La RIPUNTATURA
favorisce l’arieggiamento del suolo, la
penetrazione delle acque piovane e garantire alle radici un nuovo fronte in cui
potersi espandere. Nei terreni compatti consigliamo di ripuntare PRIMA
POSSIBILE (prima delle piogge autunnali). In quelli leggeri consigliamo di
ripuntare nell’epoca di caduta foglie. Dal punto di vista pratico, in terreni dove
questa operazione NON è MAI STATA ESEGUITA consigliamo di procedere
all’apertura di un primo solco centrale ad una profondità di 20-25 cm e di
ripetere, nello stesso solco ed in senso inverso, l’approfondimento della
ripuntatura magari adoperando, in questa seconda passata, un puntale munito
di ogiva posteriore trainata per sagomare la porzione più profonda della
solcatura.
L’impiego di erpici a dischi oppure a denti è FUNZIONALE all’interramento dei
concimi ma non consente una “rottura EFFICACE” della suola di lavorazione.
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