convegno 2011 - Arcidiocesi di Lucca

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convegno 2011 - Arcidiocesi di Lucca
CONVEGNO 2011
CATECHISTI ED EDUCATORI
Arcidiocesi di LUCCA
Wanda Lacorina
PRESENTAZIONE
• CHI SONO?
• wanda lacorina
• COSA FACCIO?
• per ora psicologo
• COSA VORREI PER
QUESTO
INCONTRO?
• esservi utile
richiamando qualche
strumento di aiuto
nel vostro compito
PERCHE’ LA VOSTRA MISSIONE E’
COMPLESSA?
Quali sono gli ostacoli che vi trovate di fronte
quando stimolate all’ascolto di Dio?
• Quali sono i limiti che vi ponete?
• Quali sono le resistenze che credete di
avere?
• Ho sperimentato ieri sera una crisi di panico
dopo aver ascoltato il nostro Vescovo e Don
Marcello…. Quindi vi capisco
COME TROVARE L’EN-TUSIASMO ?
Cos’è l’en- tusiasmo?
dal greco: [en] dentro [thèos] dio. Il Dio dentro.
Quello dell'entusiasmo non è uno stato d'animo che si
riduce ad una semplice eccitazione partecipe. E'
qualcosa di estremamente più profondo, potente,
massiccio. E' il risvegliarsi di una forza che ci
invade tramite la quale non c'è meta che non sia a
portata di mano, non ostacolo che non possa essere
abbattuto, non collettività che non ne possa essere
travolta e coinvolta. E' lo stato d'animo attivo,
centrato e sorridente che schiude l'infinita
realizzabilità dei sogni.
QUALE E’ IL VOSTRO SOGNO?
• Scrivete il vostro sogno, il vostro
desiderio.
• Arricchite il vostro sogno.
• Potenziate il vostro sogno ogni giorno.
• Coltivate il vostro sogno come fate con
le persone che amate.
LA MOTIV-AZIONE
• La motivazione ha varie fasi, non è
sempre al massimo costantemente.
Possiamo motivarci quando ne abbiamo
bisogno.
• L’intensità del comportamento varia
con l’ammontare della ricompensa!
Bisogna individuare quello che è
importante per me. COSA VOGLIO?
L’ASCOLTO E’ CONOSCENZA
• Attraverso l’ascolto conosciamo noi
stessi, le persone, il mondo, Dio.
• L’ascolto è il nostro alleato, il nostro
amico, anche il nostro maestro.
• Senza l’ascolto il nulla.
DOMANDARE per CONOSCERE E
COINVOLGERE
• Cosa desiderate dall’incontro di stasera?
• Cosa è necessario per ottenere questo
risultato?
• Che cosa potrete avere di più?
• Domandate e ascoltate e domandate
ancora.
Chi domanda comanda e coinvolge?
• Domanda viene dal verbo latino domo
che significa domare e il suo gerundio
femminile domanda vuol dire che una
certa cosa e’ da domare.
• Fate spesso domande ai vostri allievi e
onorate tutte le domande che vi fanno.
Inter- agire è un rapporto circolare.
CHE DOMANDE FATE AL PRIMO
INCONTRO CON GLI ALLIEVI ?
• Conoscete gli interessi dei vostri ragazzi?
• Conoscete i nomi dei loro genitori, dei fratelli,
delle sorelle, dei loro miti?
• Costruite il progetto attraverso i loro
interessi e con il loro contributo?
• Sapete tracciare con loro il cammino che
farete insieme?
• Potete inserire le qualità dei loro genitori in
quello che dite?
•
Introdurre il catechismo
• Fate appello alle virtù umane?
• Come possiamo collegare costantemente
il Catechismo alla vita dei giovani ?
• Come possiamo rendere concreto il
nostro insegnamento?
• In quante attività umane ritroviamo il
Vangelo?
MARCO SIMONCELLI 23 OTTOBRE 2011
• Che virtù umane aveva Marco
Simoncelli?
• Perché far parlare di lui?
• Come far parlare di lui?
“ora insegna agli Angeli a fare le
derapate”
A SCUOLA CI INSEGNANO…
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A scrivere,
Leggere,
Far di conto,
Amare,
Litigare,
Chiedere
Mai ad ascoltare partecipando.
RIUSCITE AD AVERE QUALCHE VOLTA L’ETA’
MENTALE DEI VOSTRI ALLIEVI?
NON ERAVAMO PERFETTI NEANCHE NOI, VERO?
Perché è utile esplorare i momenti di gioia
e di disagio degli allievi?
•
•
•
•
Quali sono per te i momenti di gioia?
Come ti senti quando dici le bugie?
Come ti senti quando inganni, imbrogli, ?
Come si trova la soddisfazione
interiore?
• Che provi quando ti danno un premio che
non meriti?
Anche nei nostri giovani c’è il senso del
buono e della giustizia
• Esplorare le loro emozioni li aiuta a
riflettere e a consapevolizzare.
• I più indisciplinati hanno bisogno di più
amore, di più considerazione, di più
ascolto.
• Fate le giuste domande e otterrete le
risposte che desiderate.
IL GIOCO DELL’ASCOLTO
• E tu cosa hai provato?
• Sai ridire con parole tue?
• Sai trasformare in immagine e
l’immagine in parole?
• Sai mimare quello che è successo?
• Sai colorare quello che ti è stato detto?
• Puoi trasformarlo in un film?
• A calcio in che ruolo giocherebbe Gesù ?
FUNZIONAMENTO E CARATTERISTICHE
PRINCIPALI DELLA MENTE
La Mente funziona principalmente per
* immagini : casuali,
a scelta
* agganci :
è preferibile associare per ricordare
* rifiuta le negazioni
(scegliere formule positive)
* atemporale
(posso andare indietro e avanti nel tempo senza i limiti
oggettivi)
FUNZIONAMENTO E CARATTERISTICHE
PRINCIPALI DELLA MENTE
* olistica
( se sento la voce di qualcuno che conosco ho subito l’idea
completa di questa persona = dal particolare ho il generale)
* tende all’automatismo
(se ripeto per molte volte un’azione o un processo mentale, essi
diventano automatici dopo un tempo x = 21/30 giorni)
* è teleologica
(va verso il fine: dare il risultato verso il quale voglio andare)
* è cibernetica
: mi vedo fare l’azione e mi autoconvinco di essere capace di fare
qualcosa = vale purtroppo anche il contrario
Tra le varie leggi della psicologia è utile ricordare che
* l’immaginazione è più forte della volontà
UN BUON ASCOLTO
Si basa sull’empatia e sull’accettazione. Esso si fonda sulla
creazione di un rapporto positivo, caratterizzato da ’’un clima in
cui una persona possa sentirsi empaticamente compresa’’ e,
comunque, non giudicata.
E’ necessario rendersi disponibili anche a comprendere realmente
ciò che l’altro sta dicendo, mettendo in luce possibili difficoltà
di comprensione. In questo modo è possibile stabilire rapporti di
riconoscimento, rispetto e apprendimento reciproco.
Per diventare ’’attivo’’, l’ascolto deve essere aperto e disponibile non
solo verso l’altro e quello che dice, ma anche verso se stessi, per
ascoltare le proprie reazioni, per essere consapevoli dei limiti del
proprio punto di vista e per accettare il non sapere e la
difficoltà di non capire (mi piace non mi piace, capisco non
capisco…)
UN BUON ASCOLTO
• Sospendere i giudizi di valore e l’urgenza classificatoria,
cercando di non definire a priori il proprio interlocutore
• Osservare ed ascoltare, raccogliendo tutte le informazioni
necessarie sulla situazione contingente, ricordando che il silenzio
aiuta a capire e che il vero ascolto è sempre nuovo, non è mai
definito in anticipo in quanto rinuncia ad un sapere già acquisito
• Mettersi nei panni dell’altro - dimostrare empatia, cercando di
assumere il punto di vista del proprio interlocutore e
condividendo, per quello che è umanamente possibile, le
sensazioni che manifesta
• Verificare la comprensione, sia a livello dei contenuti che della
relazione, riservandosi, dunque, la possibilità di fare domande
aperte per agevolare l’esposizione altrui e migliorare la propria
comprensione (fammi capire, spiegami meglio…)
• Fate sentire l’altro il più possibile a proprio agio.
Il gioco dei complimenti interattivi
• Se a casa non sono stati educati all’amore,
possiamo farlo noi.
• Se a casa sono stati educati all’amore,
possiamo continuare l’opera d’arte.
• Fare spesso il “gioco dei complimenti”, per
motivare e stimolare l’apprendimento.
• Il complimento deve essere sincero, concreto,
specifico, posticipato alla fine della lezione.
(“mi è piaciuto come hai parlato della nostra
Madre Celeste…)
•
Un’isoletta di parole in un mare di silenzio
• Non permettere mai
che qualcuno
venga a te
e vada via senza essere
migliore e più contento.
Sii l'espressione
della bontà di Dio
Bontà sul tuo volto
e nei tuoi occhi,
bontà nel tuo sorriso
e nel tuo saluto.
Ai bambini, ai poveri
a tutti coloro che soffrono
nella carne e nello spirito
offri sempre un sorriso gioioso
Dai a loro
non solo le tue cure
ma anche il tuo cuore.