Formazione bluff il sistema per fare soldi facili
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Formazione bluff il sistema per fare soldi facili
-MSGR - 05_LATINA - 28 - 30/01/17-N: 28 Latina Lunedì 30 Gennaio 2017 www.ilmessaggero.it (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 87.21.234.170 Formazione bluff il sistema per fare soldi facili I retroscena dell’indagine della Finanza che ha portato al sequestro di beni e conti per circa un milione di euro L’INCHIESTA Bastava il progetto. Al resto pensavano funzionari della Regione collusi. L’indagine del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Roma che ha portato nei giorni scorsi al sequestro per equivalente di immobili e disponibilità finanziarie per circa un milione di euro vede tra i protagonisti Stefano Pistoia, 52 anni, di Latina. Protagonista del raggiro ai danni della Regione Lazio (che ha dato il via alle indagini) e del Ministero del lavoro e politiche sociali - che vede undici indagati - anche la Medyroyal società consortile di Latina, con sede in via San Carlo da Sezze. Attraverso questa società in associazione d’imprese con l’istituto Iswel di Roma si organizzavano corsi, non si teneva alcuna le- zione e si incassavano i soldi. Addirittura l’Iswel era pressoché inesistente, perché nella sede dichiarata c’era un centro benessere. DA OLIMPIA A OGGI All’ex presidente della Rari Nantes Latina, già indagato nell’indagine “Olimpia” per corsi nuoto pagati dalla Provincia e mai svolti, viene contestata più di qualche iniziativa. In particolare il titolare della Mediroyal - Pistoia risulta amministratore e socio al 45% - avrebbe avuto accesso ai finanziamenti “Sprinter” (sportello per la ricollocazione e l’inserimento nel tessuto economico regionale) attraverso tre progetti legati al settore dell’informatica. Si tratta del “Corso di aggiornamento nel settore dell’informatica” 1, 2 e 3. Per questi - come per altri pro- getti messi insieme sull’asse Latina-Nettuno (dove risiede uno dei funzionari regionali coinvolti) Roma viene contestato di aver «comunicato falsamente l’inizio del corso in epoca successiva alla data di scadenza», di aver prodotto fidejussione a garanzia «irricevibile perché non emessa da una banca o da una società assicurativa come da bando pubblico e comunque non escutibile perché la Sofim spa veniva cancellata dal registro degli intermediari finanziari» e di aver presentato «una falsa attestazione con la quale si affermava di aver pagato il 95% dell’importo». Una situazione fotocopia anche per gli altri corsi. A Pistoia, alla società che amministrava e ad altri due indagati viene contestato inoltre di avere conseguito «un profitto di rilevante entità derivando un danno di particolare gravità nei confronti della Regione Lazio e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali». Nel corso degli accertamenti la Guardia di finanza ha riscontrato «l’esistenza di un sistema criminoso volto all’acquisizione di fondi pubblici attraverso la presentazione di progetti poi rivelatisi fittizi». A Pistoia sono stati sequestrati immobili a Latina e Prossedi, mentre al consorzio Mediroyal che si occupa di pulizie - le disponibilità finanziarie sui rapporti in essere. Giovanni Del Giaccio © RIPRODUZIONE RISERVATA CORSI DI INFORMATICA RIMASTI SULLA CARTA TRA GLI INDAGATI L’EX PRESIDENTE DELLA RARI NANTES LATINA ASSEMBLEA L’incontro dei giorni scorsi al “Goretti” Precari, il collegio degli infermieri chiede un intervento nazionale LA VERTENZA «Chiederemo l’intervento delle Federazione Nazionale per valutare gli interventi da intraprendere a livello regionale e ministeriale». Il collegio degli infermieri Ipasvi, riunito in seduta straordinaria ieri, affronta la vicenda dei precari e non usa mezzi termini. Il problema è serio, serissimo, e non sembrano finora esserci vie d’uscita se non quella del ricorso per vie legali, come è emerso nel corso di una partecipata assemblea mercoledì passato. La vertenza riguarda 565 tra medici e infermieri e dal consiglio direttivo dell’Ipasvi arriva, intanto « solidarietà e profonda gratitudine a tutto il personale precario che ha contribuito nelle mille difficoltà in cui versa il nostro territorio, a mantenere efficiente la risposta di salute ai cittadini, anche a fronte della sempre presente paura di perdere il posto di lavoro». Il documento condiviso dal direttivo e firmato dal presidente, Maurizio Vargiu, ricorda come rie problematiche» e ricorda di essere al lavoro «affinché ci sia una ricomposizione politica della problematica e che Regione e Azienda Sanitaria emanino con urgenza, atti a garanzia dei diritti di tutti i professionisti precari. Siamo certi che la via giudiziale sia solo un’ultima ratio che inevitabilmente lascerebbe parte dei Professionisti senza una risposta positiva alle aspettative, vista la diversità delle varie posizioni». I componenti del direttivo, comunque, non hanno dubbi: «Purtroppo questi ultimi avvenimenti sono anche conseguenza di un decennio ormai di decisioni, delibere, avvisi effettuati in regime di urgenza globale e minano ulteriormente un clima lavorativo già gravemente compromesso ed un assetto organizzativo ai minimi termini; ricordiamo con preoccupazione a latere di queste problematiche, che sono oltre due anni che la nostra Azienda non ha un Dirigente delle Professioni Sanitarie, responsabile di oltre la metà del personale» «I recenti provvedimenti regionali sulla cosiddetta stabilizzazione del personale precario e i conseguenti atti dell’Azienda Sanitaria Latina hanno fatto emergere una serie di problematiche circa presunte irregolarità dei rinnovi contrattuali del personale a tempo determinato negli ultimi 10 anni che porterà la maggior parte dei professionisti interessati a non poter partecipare ai processi di stabilizzazione». LA TRATTATIVA Il Collegio Ipasvi ha chiesto un incontro al commissario straordinario della Asl, Giorgio Casati, il 20 gennaio « per valutare soluzioni utili a dirimere le va- SOLIDARIETÀ AI COLLEGHI CHE RISCHIANO IL POSTO E INVITO A UNA SOLUZIONE POLITICA © RIPRODUZIONE RISERVATA Riflessioni e palloncini colorati in mille alla marcia della pace CISTERNA La giornata Il vento non ha ostacolato le tante attività di animazione, gioco e riflessione che si sono svolte nella giornata di ieri, dalle 9.30 in poi a Cisterna, nel quartiere San Valentino, in occasione dell’annuale “Festa della pace”. Organizzata dell’ACR (Azione Cattolica dei Ragazzi) della Diocesi di Latina, Terracina, Sezze, Priverno, sono stati 650 gli iscritti (dai bambini di 4 anni ai ragazzi di 14), 150 i genitori presenti, 100 gli educatori da tutto il Pontino. Un migliaio i partecipanti in totale, tra associazioni cattoliche e laiche, consiglieri comunali in fascia tricolore, preti, associazioni di volontariato, cittadini comuni. Il tema della giornata è stato scelto dalle beatitudini: «Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio». «Abbiamo scelto questo tema perché ognuno si riscopra operatore di pace – spiega Eugenio Scocchi, 30 anni, responsabile Racconti e sorrisi grazie ai “giocolieri” della Diocesi ACR– la bellezza di questo evento è di ritrovarsi insieme, accumunati dalla passione dell’azione cattolica, per dare un segno concreto che, insieme, sin da piccoli, è possibile costruire un percorso di pace in un mondo in cui sembra molto difficile». Alle 12 la Santa Messa presieduta da Don Giovanni Castagnoli, assistente diocesano. Le attività sono poi proseguite fi- no alle 15 quando è iniziata la “Marcia della pace” (della durata di 40 minuti per le vie del quartiere) alla presenza del Vescovo Mariano Crociata. «È un impegno educativo per far giungere alle nuove generazioni questo bisogno di pace – dice il Vescovo – è la risonanza della 50esima giornata mondiale della pace, proposta dalla Chiesa, a partire dal messaggio di Papa Francesco del primo gennaio 2017, e recepita dall’Acr, Grande risalto è stato dato ai “giocolieri della pace”, ai “trapezisti della giustizia”, ai “trampolieri del sorriso”, per riflettere sul tema della pace e far conoscere le storie di persone che hanno speso le loro vite per la pace: Giovanni Paolo II, Gandhi, Martir Luther King. «Il nostro lavoro – commenta Luca Lizzi, circense, di Aprilia – richiede tanta fatica e tanta voglia di lavorare, ci esibiamo nelle feste, a richiesta. Ogni volta cerchiamo di trasmettere la voglia di fare, di mettersi in gioco, di credere nelle proprie azioni con il sorriso, in modo sano, senza danneggiare gli altri. Anche questa è attività educativa». © RIPRODUZIONE RISERVATA A sinistra il vescovo Crociata, qui sopra l’esterno della chiesa per dare un’impronta di non violenza ai rapporti con le persone». «Con questo evento annuale – spiega Alessandro Mirabello, presidente dell’Azione Cattolica diocesana – vogliamo cercare di rendere i ragazzi protagonisti per far maturare in loro la consapevolezza che la pace si può ritrovare ogni giorno nei piccoli gesti quotidiani». Stimolata dal messaggio di Papa Francesco nella giornata mondiale della pace “La nonviolenza: stile di una politica per la pace”, la Chiesa ha voluto rivolgere grande attenzione al tema della pace. Nell’itinerario annuale sono stati offerti spunti per educare i ragazzi ad una cultura di pace, a partire dai luoghi di vita quotidiana. La marcia ha effettuato tre tappe di preghiera, fino al gesto lancio finali dei palloncini con i colori della pace. Claudia Paoletti -TRX IL:29/01/17 21:13-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA