Pariglobo n. 4

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Pariglobo n. 4
n. 4 – aprile 2016
Notiziario
a cura della Struttura nazionale
Donne e Politiche di parità e di genere
PARIGLOBO
AZIENDE
Gruppo AXA Italia
LEX
Donne vittime di violenza,
ok ai congedi
Dopo 10 mesi di attesa, l’Inps ha pubblicato la circolare con le istruzioni operative che rendono fruibile i 3 mesi di
congedo retribuito previsto per le donne
vittime di violenza. Il congedo si rivolge
alle lavoratrici inserite in un “percorso di
protezione” dei servizi sociali o dei centri antiviolenza – ed è utilizzabile anche in
modalità oraria, entro 3 anni dall’inizio
del percorso.
Al via nel Gruppo AXA Italia una fase
sperimentale di lavoro in modalità “smart
working” che, in questa prima fase, interesserà solo alcune unità produttive. Fermi
rimanendo i diritti maturati, sia in termini
economici che normativi, relativi al ruolo
aziendale, alla progressione di carriera e ai
diritti sindacali, il dipendente in regime di
“smart working”, oltre a ricevere l’attrezzatura tecnologica necessaria per lo svolgimento del proprio lavoro, riceverà specifica
formazione sulle “procedure e regole connesse allo svolgimento della prestazione”.
Fondamentale il ruolo del sindacato che ha
ottenuto garanzie maggiori, rispetto a
quelle previste dalla legge, in materia di
salute, infortuni e privacy. Se la fase
sperimentale avrà buon esito, l'iniziativa
potrà essere replicata anche in altre realtà
Per chiarimenti:
http://www.firstcisl.it/nazionale/news/smartworking-siglato-l2019accordo-in-axa-italia
MONDO
Austria, corsi per le madri
musulmane
In Austria, Paese europeo con il tasso più
alto di arruolamenti nell'Isis rispetto alla
popolazione, sono stati istituiti dall’organizzazione “Donne senza confine” corsi per le
madri musulmane. Si tratta di corsi speciali
volti alla piena integrazione e all'ascolto.
“Prevenire è meglio che combattere in
ritardo gli effetti della predicazione salafita e
del terrorismo…questa è anche la strategia
della polizia”, ha dichiarato Edit Schlaffer,
sociologa che dirige l’organizzazione.
Muro del pianto, vincono le
donne
Il congedo è retribuito al 100% compresi
i versamenti dei contributi figurativi. Per
le collaboratrici coordinate e continuative, invece, c’è soltanto il diritto alla
sospensione della collaborazione ma non
all’indennità.
Le lavoratrici interessate dovranno avvisare le aziende 7 giorni prima dell’inizio
del congedo e consegnare la certificazione del percorso di protezione.
Il governo di Netanyahu cede dopo anni di
polemiche: ci sarà un’area per pregare senza distinzioni di sesso e le donne potranno
guidare le cerimonie religiose, ricoprendo
così un ruolo finora riservato agli uomini. Si
tratta di un’apertura storica verso la
corrente liberale dell’ebraismo, particolarmente influente in USA e ha già provocato
la protesta degli ultraortodossi.
AZIENDE
LEX
MONDO
La banca del tempo di
Intesa Sanpaolo
Comune di Milano:
“Posso sedermi?”
ONU: 4 donne in corsa
per il dopo Ban Ki-moon
Finalizzata alla costituzione di un “bacino”
annuale di ore di assenza retribuita in aggiunta ai permessi e congedi ordinari, è
stata istituita in Intesa Sanpaolo la cosiddetta Banca del Tempo. La Banca verrà
alimentata: da parte dell’azienda, con una
dotazione annuale di ore che per il 2016
ammontano a 50.000; da parte dei dipendenti con donazioni volontarie di giornate
di ferie, ex-festività e permessi. I colleghi,
che a fronte di gravi ed accertate situazioni personali e/o familiari, abbiano necessità di fruire di un quantitativo maggiore di permessi rispetto alla dotazione
ordinaria, potranno richiedere di attingere alle ore di permesso retribuito contenute nella Banca del Tempo.
GruppoBper
Riduzione/sospensione
dell’attività lavorativa
per 11.000 giornate
Tante sono le giornate di riduzione/sospensione, previste tramite l'attivazione
del "Fondo di Solidarietà", dell’attività lavorativa per il 2016 e altrettante quelle
previste per il 2017 dall’accordo quadro
di Gruppo sul piano industriale 20152017. Pur essendo stati chiamati a intervenire sul taglio del costo del personale
siamo riusciti, attraverso una prima fase
volontaria, ad accogliere le esigenze di
flessibilità dei colleghi. Le giornate sono
fruibili, su base volontaria, anche a ore
nel limite minimo di una. Il numero massimo di giornate fruibili annue per ogni
singolo collega è di 16; sono previsti incrementi significativi nel numero di giornate per alcune categorie quali p.e. madri
e padri con figli inferiori a 6 anni, dipendenti con particolari motivi di salute, di
studio.
4 PARIGLOBO
Campagna di sensibilizzazione a Milano
affinché i viaggiatori dei mezzi pubblici
cedano il posto alle donne incinte. A tale
scopo sono state distribuite delle spille con
la scritta “Posso sedermi?”, raffiguranti una
donna incinta, che le future mamme possono indossare sul petto in modo da segnalare esplicitamente il loro stato interessante anche quando ancora non ben visibile. È un modo per richiamare l’attenzione di tutti, attraverso un piccolo gesto,
sul valore, anche sociale, della maternità.
Solo l’83% delle donne
in pensione
La differenza di genere si rivela anche
dalla previdenza: sia per quanto riguarda
l’entità dell’assegno che per la maturazione del diritto a ottenerlo. L’Istat ha
evidenziato, nel suo rapporto annuale sulla condizione dei pensionati, che in Italia
le donne ricevono in media 6 mila euro
l’anno in meno rispetto agli uomini. Uno
studio elaborato dall’Università di Siena
precisa che le disparità sono notevoli
anche riguardo alla copertura previdenziale. Il rapporto, firmato da Francesca
Bettio, professoressa di economia politica
e Gianni Betti, professore di statistica,
evidenzia che quasi la totalità degli uomini
italiani tra i 65 e i 79 anni riceve un trattamento pensionistico, per l'esattezza il
99,3%. Per le donne il valore scende
all’83,9%. Certamente anche frutto delle
aspettative non retribuite di cui le donne
spesso si trovano a dover fruire stante le
necessità di cura all'interno delle famiglie.
In Europa, dove i servizi sociali mediamente sono più efficienti, le cose vanno
meglio, infatti, la media degli uomini che
riceve un trattamento pensionistico è del
98,3% mentre per le donne è del 92%.
A dicembre Ban lascerà l’incarico ed entro luglio dovranno essere presentate le
candidature per una poltrona ambita, scomoda, dal ruolo controverso. Per la prima volta la campagna elettorale, con le
audizioni delle candidate e dei candidati
sarà trasmessa in tv. Qualcosa sta cambiando. In pole position ci sono 4 donne
e 5 uomini.
Irina Bokova, 63 anni, bulgara, prima donna a gestire l’Unesco; Natalia Gherman,
47 anni, ex Ministro degli esteri della
Moldavia; Vesna Pusic, 63 anni, ex vice
premier della Croazia e Helen Clarck,66
anni, ex premier della Nuova Zelanda.
La competizione potrebbe tuttavia arricchirsi di un nome esclusivo, rilanciato dagli addetti ai lavori e dal New York
Times: Angela Merkel
Zaha Hadid, la prima “Nobel
degli architetti”
È morta il 31 marzo a Miami all’età di 65
anni. Nata a Bagdad nel 1950, era poi
stata costretta ad abbandonare il suo
paese, laureandosi in Architettura a
Londra. È stata la prima donna a conquistare il Pritzker Prize, il Nobel dell’architettura nel 2004. In Italia ha messo la sua
firma al Maxxi di Roma, uno dei suoi
lavori più rappresentativi.
Il più grande insegnamento che lascia ai
giovani: partire dal pensiero.
n. 4 – aprile 2016