Lug 2008 Completo - Il Castello il giornale dei pannesi
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Lug 2008 Completo - Il Castello il giornale dei pannesi
IL GIORNALE DEI PANNESI Testata naz. iscr. al R.O.C. - Edita dall’A.I.C.S. Ass. Cult. Edizioni “Il Castello” - Redazione: Foggia - Piazza Mons. Luisi 1/B/2 - Panni: Via Bervellino, 16 - Spedizione in A.P. comma 20/C art. 2 L. 662/96 Foggia c/c postale n. 31480700 Iscriz. Trib. Foggia n. 15/99 - Luglio 2008 - Numero 2 - Anno XII - E.mail: [email protected] - sito web: http://www.montesario.altervista.org/blog - Tel. e Fax 0881.688057 LA SCUOLA DI PANNI LA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO sabato 31 maggio 2008. Abbiamo avuto il piacere di essere stati invitati e, quindi, aver potuto partecipare alla presentazione dei progetti scolastici svolti dalla Scuola Primaria di Panni durante l’anno scolastico conclusosi e, con tutta franchezza ed onestà, abbiamo avuto modo di constatare ed ammirare il pregevole lavoro svolto sia dal corpo insegnante che dagli alunni. I progetti presentati dalla Scuola Secondaria di 1° grado sono stati due, il primo dei quali aveva per tema "PASSATO - PRESENTE E FUTURO DI PANNI". Referente è stata la Prof.ssa e fiduciaria Lucia Colomba Mauriello, della cui relazione riportiamo uno stralcio al fine di dare chiarezza alla tematica trattata: “In un mondo globalizzato, multi culturale e interculturale, qual è quello attuale, che vede l' avvicendarsi degli spostamenti dei popoli, aspiranti all'integrazione, all'accettazione dell' altrui differenza, non per sconfiggerla, discriminarla, omologarla, ma per riconoscerla, rispettarla, nella valorizzazione reciproca, nel confronto socievole, si sta perdendo il senso di appartenenza ad una specifica cultura-società. In un mondo globale è vitale avere radici per non essere condizionati e catturati da culture che non ci appartengono ma per continuare ad attingere linfe ed energie dal profondo, per trovare rifugio e sicurezza, ispirazione e motivazioni per vivere. Il presente di un popolo si nutre anche del suo patrimonio di tradizioni e consegna ai giovani la testimonianza unica e irripetibile di un passato che costituisce memoria collettiva e la parte integrante del vivere quotidiano. I ragazzi di oggi sono sempre più immersi nella contemporaneità e conoscono il passato attraverso i mezzi di comunicazione che spesso ne falsano sia il tempo che lo spazio. Essi non godono della trasmissione orale dei genitori o meglio degli anziani che sono i depositari e testimoni di un passato che va ormai, inesorabilmente, estinguendosi, nelle trasformazioni e transizioni repentine e irreversibili verso un diffuso e spesso alienante concetto di modernità. Occorre per questo attivare negli alunni un sapere "problematico" , ermeneutico, che consenta loro di partecipare, condividere e tutelare la memoria comune conferendo significato a quanto si apprende e riscoprendo le radici della propria storia e della propria umanità”. Tutti gli alunni si sono susseguiti a turno in relazioni esplicative sul lavoro fatto in collegialità scolastica su appositi e ben assortiti manifesti murali, corredati di foto e dati tecnici dallo studio dei quali è derivato un arricchimento culturale che ha coinvolto l’interesse generale dei presenti, in modo particolare dei loro genitori, lieti e soddisfatti dei loro figliuoli, così come ci siamo compiaciuti della loro formazione scolastica. Quasi portandoci per mano, gli alunni ci hanno guidati in un cammino conoscitivo su quelle che sono ancora oggi per Panni le tradizioni, gli usi, i costumi, nonché le attività agricole e artigianali ancora in atto e che necessitano di attenzione, assistenza e tutela da parte di tutti. Le visite presso alcune aziende agricole ed artigianali locali hanno, di fatto, dato ai ragazzi la possibilità di vedere e apprendere i metodi e i mezzi usati per tali attività, come la visita effettuata il 2 maggio all’azienda casearia di Francesco De Luca e Teresa De Stefano sita in contrada “Bosco”, dove hanno visto come dal latte si traggono i magnifici e deliziosi derivati quali formaggio, mozzarelle ed altro. La visita del 10 aprile all’unico “scalpellino” in attività a Panni: Carlo Croce. Egli è figlio d’arte, poichè il papà Alfonso fu uno degli “scalpellini” pannesi più bravi del secolo scorso. Ritornato a Panni dagli USA qualche anno fa, Carlo ha ripreso l’arte della scultura paterna con grande impegno e pari bravura. Carlo ha mostrato agli alunni le varie tecniche di lavorazione della pietra “viva”: la “zuccherina” più malleabile e la “cinerina” la più dura. Gli alunni hanno osservato tutto il paese, la parte vecchia e la nuova, hanno visitato le chiese e i monumenti e le sue zone storiche, legate a vecchie tradizioni. Di tutto questo hanno fatto, è proprio il caso di affermarlo, “tesoro”, un tesoro loro affidato dalle passate generazioni e che ora tocca a loro tramandarlo. Da quanto visto possiamo essere certi che lo faranno, così come loro insegnato dalle famiglie e dai docenti in maniera eccezionale, ma soprattutto, lo faranno perché sono convinti che il futuro viene dal passato, poichè senza passato non può esserci futuro. Secondo Progetto: “Energia in gioco”, referente la prof.ssa Santina De Pompa “Il Comune in cui abitiamo si chiama Panni, un piccolo paese in provincia di Foggia, posto a 800 mt sul livello del mare, nel Sub-Appennino Dauno meridionale ai confini con la provincia di Avellino. Ha poco più di 800 abitanti e l’attività prevalente è l’agricoltura. L’edificio scolastico si trova nella parte più bassa del paese, al suo ingresso; al pianterreno ci sono i bambini della scuola dell’infanzia e tre classi della primaria, al primo piano ci sono le altre due classi della primaria e ci siamo noi della scuola secondaria. In tutto siamo 90 alunni, di cui 20 siamo noi della scuola secondaria. Qualche mese fa, la professoressa di scienze ci ha proposto di aderire al progetto “Energia in gioco”, illustrandoci gli argomenti e le finalità del progetto. Abbiamo accolto la proposta con entusiasmo anche perché tra le attività erano programmate delle visite nel territorio e c’era da lavorare con il computer e con Internet. Nella prima fase del progetto abbiamo approfondito le tematiche relative alla produzione di energia, al suo consumo e alle diverse modalità per ottenerla. Abbiamo discusso sulle varie fonti di energie, sui diversi tipi di centrali elettriche e sui loro vantaggi e svantaggi. Tutto quello che è stato approfondito è stato poi riportato su cartelloni. segue Il Castello LA SCUOLA DI PANNI luglio 2008 Nella seconda fase, ognuno di noi ha risposto ad un questionario, in cui si chiedevano informazioni riguardo alla illuminazione pubblica della strada in cui si abita e sui monumenti del paese. Dopo aver raccolto i dati, abbiamo discusso sui risultati e avanzato delle proposte. Dalla nostra indagine è infatti emerso che 7 alunni abitano in campagna e le contrade in cui abitano non hanno illuminazione pubblica. Per questo abbiamo pensato di avanzare una richiesta al Comune, chiedendo di illuminare le zone rurali utilizzando i lampioni fotovoltaici, che sfruttano l’energia solare, e quindi si integrano bene nel contesto rurale, non consumano e non chiedono grossi interventi per la loro installazione. Le zone da illuminare sono le contrade in cui abitano i nostri 7 compagni pendolari e, precisamente: Contrada Bosco, Contrada Alvaniello e Contrada Lame di Cioccia”. RELAZIONE Dalle nostre indagini sul territorio e dalle informazioni ricevute dal Comune in risposta ad una letteraintervista indirizzata al Sindaco, si può relazionare quanto segue: - il Comune di Panni spende annualm e n t e c i rc a 6 0 . 0 0 0 e u ro p e r l'illuminazione pubblica; negli ultimi anni si è cercato di incrementare l'illuminazione pubblica e nello stesso tempo di risparmiare mediante la sostituzione delle lampade tradizionali con lampade di colore giallo a basso consumo. (Il 70% dell'illuminazione è di questo tipo). - I monumenti del paese non sono tutti ugualmente valorizzati con una illuminazione particolare. - Il Comune di Panni è direttamente coinvolto nella produzione di energia elettrica pulita sfruttando la sua posizione geografica e le sue condizioni climatiche. Infatti sul suo territorio sono attualmente installate 30 pale eoliche. LA SCUOLA PRIMARIA Il 5 giugno ’08 si è svolta l’altra bellissima manifestazione scolastica della Scuola Primaria di Panni durante la quale è stato presentato il progetto scolastico 2007/2008 di storia locale, intitolato "Correva l'anno...". Esso è stato illustrato con bravura e dovizia di particolari dagli alunni delle classi dalla 1ª alla 5ª, i quali si sono avvicendati, uno per uno, nelle varie fasi di presentazione della ricerca, scaturita dai documenti della storia del nostro piccolo paese, arricchita di immagini, sia fotografiche che disegnate dagli stessi alunni. Referente del progetto l'ins. Maria Antonia Rainone Maria Pia Senerchia Pia Senerchia con la collaborazione di tutti gli insegnanti della scuola primaria, nonché della fiduciaria, l'ins. Antonia Rainone. Un volume di lavoro veramente eccellente, messo in risalto dallo stesso sindaco Ciruolo, che, per la collaborazione e la partecipazione dell’Amministrazione Comunale alle manifestazioni scolastiche ha dato anche un contributo di Euro 1000,00, per cui, ha ricevuto un attestato di gratitudine e un omaggio floreale da tutto il corpo scolastico locale. Gratitudine è stata espressa anche all'ins. Alfonso Rainone, noto storiografo e cultore della storia pannese, sia civica che religiosa. Egli ha fatto da guida agli alunni lungo tutto il percorso di ricerca per l'ottimale riuscita del progetto. La sala era gremita in ogni ordine di posto, presenti molti genitori e, tra gli altri, gli assessori comunali Paolo Cotoia e Rocco Gesualdi. Queste sono indicazioni che ci confortano moltissimo, perché evidenziano che Panni non “sopravvive”, ma vive una esistenzialità socioculturale tale da rendere fiduciosi e tranquilli tutti noi, che, con il nostro impegno e il nostro lavoro, ci adoperiamo da tempo affinché il paese continui a vivere a lungo e nelle migliori condizioni possibili. Questi avvenimenti ce ne danno la certezza. Progetto di raccordo e continuità tra gli alunni della scuola dell’infanzia e della classe prima della scuola primaria. Titolo del progetto: “NON SOLO PAROLE……” viaggio tra fiaba e musica. Pierino e il lupo” di Sergej Prokofiev. Le insegnanti coinvolte nel progetto sono state, per la scuola dell’infanzia, l’ins. Procaccini Michelina, responsabile del progetto, che ha curato inoltre la parte musicale e l’ins, Consiglio Filomena, che si è occupata maggiormente delle coreografie e dei dialoghi. Non è mancata, naturalmente, la collaborazione dalle altre due insegnanti della scuola dell’infanzia, Lembo Giusy e Marciello Angela. Per la scuola primaria invece gli alunni della classe prima sono stati guidati dalle ins. Senerchia Concettina, Lapolla Maria e Senerchia Maria Pia. Un ringraziamento particolare va al sig. Cifaldi Luciano collaboratore scolastico, nonché restauratore, che ha contribuito all’allestimento delle scenografie. Alla manifestazione erano inoltre presenti il preside dell’Istituto Com- prensivo di Bovino la prof. Specchio Giustina, il vice preside prof. Cutillo e il prof. Zelano Vito Alfonso. Dopo la rappresentazione i genitori hanno visionato la mostra dei lavori. eseguiti da tutti gli alunni, la documentazione fotografica contenente le varie tappe del progetto, il murales e il plastico della fiaba con i vari personaggi e gli strumenti musicali da essi rappresentati. A tutti gli alunni è stato poi consegnato il libro, che hanno realizzato durante l’intero percorso del progetto, contenente la fiaba in sequenze con tecniche grafiche miste. Un plauso a tutto il corpo insegnante delle scuole di Panni, ai collaboratori scolastici e a tutti coloro che, a qualsiasi titolo, hanno dato e daranno la loro disponibilità e fattività al fine di conservare e tramandare le tradizioni della pannesità. LETTERA AL SINDACO DI PANNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO PANNI Al Sindaco del Comune di Panni Signor Pasquale Ciruolo Egregio Sindaco, siamo gli alunni della Scuola Secondaria di I° Grado del nostro Comune di Panni, vogliamo informarla che quest'anno scolastico abbiamo rivolto molte attenzioni al territorio di "Panni" attraverso la realizzazione di due progetti educativi dal titolo "Passato, presente e futuro di Panni" ed "Energia in gioco". Obiettivo del progetto "Passato, presente e futuro di Panni" è stato quello di: - riscoprire, tutelare e valorizzare il patrimonio culturale, artisticoarchitettonico del nostro territorio; - recuperare la "Memoria storica" di alcune tradizioni e di mestieri in via di estinzione; - pensare di poter continuare a vivere nel nostro paese. Attraverso diverse uscite e guidati dai docenti: prof.ssa Lucia Colomba Mauriello, referente del progetto, prof.ssa Santina De Pompa, prof. Francesco Barbaro e prof.ssa Maria Grazia Romano, abbiamo potuto osservare obelischi, monumenti, portali e scalinate in pietra realizzati da artigiani pannesi; abbiamo visitato un'azienda casearia artigianale e infine siamo entrati nella bottega dello scalpellino Carlo Croce, intento a plasmare le pietre di Panni. Queste uscite didattiche ci hanno permesso di guardare con più ocu- 2 latezza i nostri monumenti, di gustare i nostri prodotti tipici, di apprendere come si lavora la pietra nostrana e di realizzare, infine, cartelloni. Ci siamo convinti che Panni è ancora vivo e produttivo, ma dobbiamo impegnarci un pò tutti a tutelare, a valorizzare e a conservare le sue bellezze per le future generazioni. Ci permettiamo, egregio Sindaco, di farle alcune nostre osservazioni e proposte: - l'Obelisco con Croce situato in Largo Crociate non è tutelato né evidenziato come previsto per i Monumenti antichi, è datato "1000" e, collocato all'entrata del paese, stava ad indicare ai barbari che Panni era sotto la protezione della "Cristianità": sarebbe bene recintarlo ed illuminarlo perché resta il più vecchio monumento di Panni; - le aziende casearie locali potrebbero essere incoraggiate ad unirsi in cooperative, con agevolazioni da parte del Comune di Panni e della Comunità Montana e con l'obiettivo di valorizzare la qualità del prodotto tipico pannese che racchiude storia, tradizione, qualità e potrebbe diventare prodotto DOP; - la "maestria" di Carlo Croce nel saper lavorare la pietra di Panni potrebbe essere utile non solo ai ragazzi per apprendere, eventualmente, quell' arte ma anche a lei Signor Sindaco per commissionargli la statua del dio Pan, di cui il nostro paese è privo, e collocarla davanti al Comune. Il Progetto "Energia in gioco", docente referente Professoressa De Pompa Santina, ha preso spunto dall'omonimo concorso indetto dall'Enel per le Scuole teso a promuovere un uso più razionale dell'energia elettrica mediante l'elaborazione di un Progetto da realizzare nel proprio Comune. La nostra proposta è quella di: - illuminare le zone rurali con lampioni fotovoltaici che sfruttano l'energia solare integrandosi bene nel contesto rurale. I nostri compagni pendolari ci hanno segnalato le zone da illuminare e precisamente: Contrada Bosco, Contrada Alvanello e Contrada Lame di Ciocia. - In seguito alle uscite didattiche abbiamo constatato che non tutti i Monumenti sono valorizzati con un'illuminazione appropriata, sarebbe quindi opportuno evidenziarli con dei fari. Ci preme, infine, indicarle un "Arco" in particolare che andrebbe intonacato e illuminato, ed è l'arco che collega il Corso Regina Margherita con il Vico Libertà. Certi della sua sensibilità, che mostra quotidianamente verso la Scuola e sicuri che quanto suggerito da noi venga realizzato, la salutiamo cordialmente. Panni 31 maggio 2008 (seguono 20 firme degli alunni) I TESORI PERDUTI DELLA CHIESA MADRE DI PANNI San Giovanni E’ stato sempre vivo il desiderio di documentare lo splendore, che la nostra Chiesa Madre aveva prima della recente ricostruzione. Era bellissima, pregevole negli equilibri spaziali obertiani, bella negli arredi lignei, bella nei marmi delle balaustrate e degli altari policromi e bella nelle eleganti cortine delle cancellate in ghisa. Oggi volgiamo l’attenzione al perduto ammanto decorativo delle pareti e delle volte, agli ornati e ai dipinti del catino absidale, opera di un grande artista: Stefano Soro, che, nato a Genova nel 1895, si trasferì in Puglia per raggiungere il padre, capotecnico navale a Taranto. Stefano Soro, già artisticamente attivo in Liguria e in Piemonte, era scultore e pittore, ma anche geniale decoratore. Molte le architetture, che si sono impreziosite dei suoi ornati, come, a Foggia, il Palazzo delle Poste e Telegrafi, l’Istituto “Maria Grazia Barone”, la chiesa della Madonna della Croce, a Cerignola il Duomo ecc. Per illustrare e comprendere il pregio delle decorazioni di Stefano Soro è necessario chiarire due aspetti della sua attività artistica: quello estetico e quello tecnico-operativo. Per il primo diciamo che l’artista non si discostava dal repertorio tradizionale, eseguendo fregi con fiori e frutta, fregi a cartelle e girali, a ghirlande e festoni e poi candelabre, bandinelle, fusaiole San Luca Il Castello 3 luglio 2008 ecc., sempre interprefinestre; tutti erano raffitando ed elaborando gli gurati su un fondo stellato, schemi classici, che veperchè l’ambientazione nivano personalizzati, siderea è propria del discelti per gli spazi da devino; tutti erano iscritti in corare e conformati alle uno spicchio sferico senza superifici in esame. E si forzature, con naturalezza; aggiungono ornati stiliztutti e quattro avevano zati, geometrici e compenna e libro, le teste positi, spesso di sua inevidenziate da un nimbo venzione. Una varietà di Il Maestro Stefano Soro chiaro, mosaicato a retimotivi, dunque, atti a colo ed erano caratterizqualificare la cortina muraria, ad zati dal relativo simbolo. Gli Evanesaltare la funzione dell’edificio, a gelisti di Panni erano voluminosi, ma caratterizzare gli spazi interni. incorporei: l’abbondante panneggio Quanto all’aspetto tecnico-operativo, conferiva volume e contribuiva a renStefano Soro applicava le più avanzate dere patriarcali i personaggi, la cui ricerche dell’architettura “funzionale” stasi e lo sguardo pensoso, o assorto e anch’egli realizzò la cosiddetta nell’infinito, dava quell’aspetto di “pietra artificiale”, un agglomerato di persone profondamente ispirate. cemento, pietrischetto marmoreo, Stefano Soro - sintetizzo - eseguì sabbie a grana grossa e colori appo- questi dipinti ad encausto con colori sitamente scelti. La pietra artificiale e collanti, i migliori sul mercato, assisostituiva lo stucco di canapa e gesso, curando una brillantezza maggiore garantendo agli ornati una durevolezza dell’affresco. L’artista, che aveva fre- illimitata, anche nella decorazione esterna. Sorprendente il “razionalismo” metodologico di Stefano Soro, il quale effettuava schizzi sulla carta, che diventavano ben presto proposte progettuali e quindi pratiche realizzazioni, che non venivano semplicemente “zancate”, ma immurate. Si può capire così perchè nel demolire le volte della nostra Chiesa, per frantumare quegli ornati di Stefano Soro sia stato necessario il piccone pneumatico! [Per avere un’idea del vasto repertorio decorativo della nostra Chiesa, si veda l’ultima pagina del calendario de Il Castello, edizione 2008, ossia la foto di Florio Lapolla, che ne riproduce l’interno]. Stefano Soro è stato anche il pittore dei quattro evangelisti e delle altre figurazioni e decorazioni plastiche e pittoriche del catino absidale. Guardiamo insieme questi personaggi: tutti erano rivolti verso la luce delle quentato studi accademici, curò l’effetto della veduta dal basso e adattò posture e volti per una fruizione ottimale del figurato. Stefano Soro è stato, ed è, oggetto di studi da parte di critici e di artisti, tanti scultori e decoratori, che hanno visto in lui un grande maestro. Così il compianto arch. Ugo Iarussi, che nel 1986 gli dedicò una monografia dal titolo “Stefano Soro, un maestro di stampo antico”, monografia che ho tenuto presente per questa mia relazione. Mi corre l’obbligo di ringraziare il nipote dell’artista, Stefano Soro Junior, medico chirurgo, residente a Foggia, e lo storico Giuseppe de Troia, che ha pubblicato tanti volumi sulla Capitanata e ultimamente un’ampia monografia su Mario Soro, figlio di Stefano Senior, anch’egli grande artista. Sottolineo la gentilizza di entrambi sia per le notizie e le foto San Matteo delle opere del maestro Soro, commentate in questa sede, sia per l’eleganza del loro agire, per la loro piena disponibilità. Ad essi la mia gratitudine e, sono certo, quella en- tusiastica del direttore Pietro De Michele e quella corale dei compaesani. Prof. Leonardo De Luca San Marco Il Castello LA CROCE VIARIA DI PANNI luglio 2008 I simboli sacri presenti in un certo territorio non sono mai senza radici o senza una loro storia particolare: la loro ubicazione non è mai a caso. Presuppongono sempre un sentimento maturo di devozione pubblica o privata, che si manifesta in segni di riconoscenza, la cui analisi può spiegare la loro presenza e dare un senso a certe espressioni dell’arredo urbano popolare. Letti e proiettati nella loro dimensione spaziotemporale, costituiscono una fonte di notizie, una stratificazione fisica delle particolari vicende storiche, che un paese ha attraversato e nello stesso tempo memorizzato. Non si sbaglia affermando che questi segni derivano dalla volontà e sensibilità collettiva, sostenuta da quella componente sacra della cultura e della pietà popolare, che si manifesta in maniera evidente in concomitanza di eventi locali particolarmente significativi. E’ proprio a quest’ambito interpretativo che si riferisce l’analisi che segue. A Panni nella parte bassa del paese verso il margine sinistro della grande piazza (la Tavern’), che si apre allo sguardo di chi entra, ci si imbatte in un piccolo monumento litico, meglio conosciuto come la croc’. L’opera in pietra lavorata locale è costituita da una colonna poggiata su un poderoso basamento parallelepipedo scorniciato, a sua volta sistemato su una base quadrangolare sporgente a masselli digradanti, alla cui sommità fa spicco una semplice croce latina in ferro battuto con trilobature ai bracci. Già lo stile per l’unità della composizione, rigorosamente accentrata, per i motivi disciplinati in schemi di semplicità di richiamo classico (la colonna, il basamento modanato) con effetti di spiegata monumentalità, ascrive l’opera al periodo rinascimentale, con i dovuti ritardi del caso, in quanto riferibile a zona periferica. Nello specifico sul fianco sinistro trova posto in una losanga la scritta anch’essa abbreviata, RISTAU, come riferimento ad un’operazione di restauro, al di sopra di una data anche questa in cifre arabe, non tanto leggibile nell’elemento delle centinaia, ma che, se ben analizzata con i NOTE STORICHE E IPOTESI INTERPRETATIVE Alfonso Rainone moderni strumenti tecnologici (macchina fotografica digitale) e verificata a livello documentale, altro non può essere che 1900. Chi legge 1000, ignora il sistema di numerazione dell’epigrafia medievale, quello cioè che utilizza i numeri romani o le lettere alfabetiche. L'accettazione europea dei numeri viene accelerata dall'invenzione della stampa a caratteri mobili e diviene comune nelle nostre parti soltanto nel XVI secolo. A ben guardarlo, è il basamento stesso che, oltre ad aver una funzione portatile e architettonica, mostra la sua funzione didascalica, fornendo gli elementi identificativi della sua storia. Il fronte, quasi a livello d’occhio, riporta a chiare cifre arabe al di sopra di uno stemma stilizzato aggettante la data di edificazione, 1590. Sotto: la riduzione grafica PAN, allusione al toponimo (PANNI), ma anche all’Universitas dei cittadini, probabile committente dell’opera. I laterali e il retro, invece, accolgono elementi decorativi geometrici a bugna con note informative secondarie di mano posteriore. La lettura è chiara: agli inizi del 1900 la croce subisce un restauro significativo, tale da giustificare la menzione lapidea. La riprova di quest’ultimo assunto si trova nelle pagine dell’opera Cenni storici sulla terra di Panni (p. 91) di Giuseppe Procaccini (1886-1931), testimone diretto all’epoca dei fatti in questione. Il nostro A. in proposito così riferisce: Questa croce prima era fissata vicino la chiesa del Purgatorio. Essendo cresciuto ed ingrandito il paese, si tolse e rimase per diversi anni abbandonata. Verso il 1900 si pensò di metterla al luogo attuale. Per l’effettiva espansione del paese, dunque, all’opera viene data, dopo anni di abbandono e di incuria, una nuova collocazione, della quale si affida ad un’epigrafe il ricordo. Che sia un’opera cinquecentesca è fuori dubbio. Tra l’altro non sarebbe l’unica in Capitanata di questa tipologia - si vedano in proposito quelle di Troia, di Biccari e Roseto Valfortore. Monumenti simili venivano posti all’entrata dei centri abitati e col tempo per esigenze urbanistiche riposizionati altrove a protezione per chi si metteva in via (da cui crux viatoris), o anche a ricordo di uno scampato pericolo fisico (carestie, epidemie, terremoti, alluvioni...) o morale (eresie). In quest’ultimo senso, tuttavia, un’ipotesi potrebbe essere azzardata, sebbene allo stato attuale delle ricerche non ci è dato sapere con certezza. Durante la seconda metà del ‘500, in alcune comunità del nostro Subappennino (Volturara, Motta Montecorvino, Faeto, Celle S. Vito, Monteleone, Montaguto e Panni) riesce ad attecchire la mala pianta dell’eresia valdese di impronta ginevrino-calvinista. Il Sant’Ufficio dell’epoca ricorre in un primo momento alla dura repressione mediante arresti, sequestri, distruzione di beni, traduzione nelle carceri romane e morti, per procedere in un momento successivo ad un’azione di dolce conversione. In questo periodo aderiscono al credo valdese persino alcuni membri del clero. Come 4 i fuggiaschi, gli ecclesiastici fortemente sospetti d’eresia, devono presentarsi al S. Ufficio di Roma per la discussione della loro causa. Tra questi figura l’arciprete di Panni, don Giovanni de Romanis originario di Orsara, che per qualche tempo è stato in rapporti con i riformati. Il suo caso viene risolto personalmente dal gesuita, padre Cristoforo Rodriguez, incaricato della conversione degli eretici dell’Irpinia e della Capitanata, benché l’assoluzione contestata in seguito dal vescovo di Bovino, riservi all’incriminato parecchie noie, compresa la perdita dell’arcipretura di Panni. Nelle lettere indirizzate al gesuita don Giovanni chiede clemenza e il reintegro dell’incarico. “V(ostra) R(everentia) sa molto bene et credo che ne siano li atti appresso la santissima inquisicione della spontanea confessione circa quelli peccati che mi aggravano la cosciencia in corso per il tempo passato [...]. Non si procede ad altro contra di me se non alle cose passate di vinti anni in circa per la practica di Calabria et con Provenzali. Io in quello che stava dubioso et che incorsi nel errore lo confessai avanti V. R. [...]. De più epso lo episcopo pretende contra di me che non hagio possuto tenere l’arcipreiterato et cerca condemnarme alli frutti percepti”. Potrebbe riferirsi alla risoluzione definitiva degli accadimenti di questi anni l’erezione del nostro monumento a ricordo della totale dedizione della comunità pannese al cattolicesimo, di cui la croce rappresenta il simbolo della vittoria contro il male. LA PAGINA CULTURALE Il Castello 5 luglio 2008 Queste pubblicate sono le poesie di autori pannesi o di origini pannesi, premiate al 1° Concorso Nazionale di Poesia indetto dalla A.S.C. Onlus Panni. Hanno partecipato tanti altri autori provenienti da varie località della provincia di Foggia ma, il poco spazio disponibile, non ci consente la loro pubblicazione: LA FINESTRA IL POSTO PANNI DEL CASTELLO DI PANNI 3A e 3B scuola elementare di Panni di Lorenzo Morra (Foggia) Case gialle, rosse Finestra ancore aperta C'è un posto dove bianche e grosse ancora sveglia lo sguardo si perde sembran tante sorelline nel tuo sogno dimenticato. tra declivi e valli, lontane e vicine. tra cime di monti Quanti dolori e amori… Dall' alto papà Castello che pungono il cielo Contati e passati… vigila severo e bello Hai vissuto? e tramonti che cascano sulle strade, vicoli archi e palazzi giù dalla montagna. Quante calende e leggende portali grandi e piccoli. C’è un posto dove che sono la storia Mamma Chiesa, il tempo sonnecchia della tua era, come tenera madre, sui tetti delle case, della tua bandiera le abbraccia tutte insieme nei vicoli stretti, hanno ondeggiato nella tua gloria? come l'amore di un padre. e l'aria è densa Panni è proprio Hai sentito brillare l’allegria? di mute risposte una grande famiglia. Hai visto la luce che aveva a silenti domande, il sole della mattina.. un posto che asciuga Così le lacrime perenni, e appoggiata in te un posto dove mia vecchia finestra… nascere e morire Ha visto la sua amata IL MIO PAESE è un sogno, il Signore di Giuseppe Lapolla (Panni) un posto chiamato... che all’alba Panni, caro paesello Panni. morì d’amore? circondato dal castello. Ai miei nonni appena sposati Panni, abitato da pochi, e innamorati… che sono vivi come fuochi. Panni, caro paesello, Li hai visti ballare PICCOLO PRESEPE dove si usa,spesso, l'ombrello. fino al nascere del giorno? di Silvana Santoro (Foggia) Panni ha una lunga salita Quanto è successo Tra pannocchie dorate ma ha, anche, l'aria pulita. finestra mia… dall'agreste sole, Panni, caro paesello Che non puoi raccontare? per le tue strade gioca selvatici pruni e fontanili Poiché tutto ciò che è stato sognato il bimbo monello, stepposi d'acqua se ne va, come se ne va il giorno… Panni, di tanti pensieri per la gran calura O come la brezza del mare? paese di mille misteri. ho visto spiccare il volo Panni, caro paesello Ma tu stai dei miei anni imberbi. per me sarai, sempre, bello. finestra mia… Ricordo l'armonia E hai molto da raccontare. dei suoni, le grandi A LUME DI CANDELA compagnie sui rustici Vado a camminare. di Giovanni Rainone (Panni) tratturi rantolanti di polvere Insegnami a guardare. S’accende una luce nella notte e il grasso cicaleccio Dammi la tua memoria, giù nella vallata una finestrella per conoscere a riempire magici silenzi. lampeggia un po’ di speranza, la storia di quella bella donna… Poi l'oro del tramonto, raccolti intorno a un tavolo che cammina con un bell’andare i contadini sulle incerte consumano la misera cena per vedere some,vestiti a festa solo due cespi d’insalata e tanta bontà nelle tue strade lastricate… in processione,a sgranare da saziare ogni fame quei dettagli corone di rosari mentre la candela semina dei tempi passati… vite innamorate ombre nella vecchia casa. sciolti al vento. e dolori dimenticati. Al lume di candela Panni:fazzoletto di case, Per vedere brillano gli occhi tiepida carezza che,dolce, innamorati e felici dei ragazzi, la entrata selciata penetrava in cuore gioie di piccola gente, della chiesa che unì mentre,sorpreso speranze vissute e sposò dai lumi della sera, in una vecchia casa di periferia. la mia nonna innamorata. si animava il piccolo presepe. Arde il cuore, Finestra vado a camminare. Sfilavan in rassegna si brucia la cera, Insegnami a guardare… le nostre giovinezze e i sogni s’infiamma la serata; Insegnami a vedere col tempo reclusi palpita il cuore come le stelle quello che se ne è andato. in un sottile lembo nell’oscuro del cielo notturno di memoria,che lentamente Insegnami a volere quando il gufo si posa su di un albero nel fitto bosco. perde il suo colore... tutto quello che tu hai voluto LABORATORIO TEATRALE DEI MONTI DAUNI di Rocco Gesualdi Sabato 28 giugno alle ore 19,00 nella sala San Giuseppe di Panni, in collaborazione con l’Associazione Culturale Delicetana e l’Associazione A.S.C. PANNI, si è concluso il laboratorio teatrale dei Monti Dauni della sezione di Deliceto. Quattordici gli allievi che si sono alternati sul palcoscenico, tra i quali quattro componenti del gruppo teatrale “La ‘Att r’ Zì Acciupreut” e precisamente Giulia Meola, Valentina Dibisceglia, Michele Pio Liscio e Michele Liscio. I nostri... allievi..., ma quali allievi!! È ora di dire, dopo quello che hanno messo in scena, i nostri Attori, con la A maiuscola , sono stati fantastici, perfetti e con una padronanza della scena che mai avevamo avvertito. E’ vero, i nostri quattro amici hanno fatto dei veri sacrifici per frequentare il laboratorio, che oltre ad arricchire il loro personale bagaglio culturale danno un tocco di professionalità alla compagnia dell’A.S.C. PANNI. Grazie ragazzi per la serata che ci avete regalato e... sempre avanti così. QUATTRO PASSI NELL’ARTE Il 6 Maggio’08, organizzato dall’Associazione del Museo Civico di Foggia, dal Lions Club Foggia Arpi e dal periodico “Edizione Rosone”, si è svolta una “Conversazione” sul libro di Vito Procaccini “Quattro passi nell’arte”, presso l’Aula Magna dell’Istituto “C. Poerio” in Foggia, presente un folto e interessato pubblico. Dopo gli interventi dell’avv. Domenico Di Conza, presidente dell’Associazione del Museo civico di Foggia e della prof.ssa Maria Rosaria Bianchi, presidente del Lions Club Foggia Arpi, la relazione del libro è stata curata, ottimamente, dal noto critico d’arte dott. Gaetano Cristino con l’ausilio di commenti ed immagini su schermo gigante del dott. Gerardo Procaccini, figlio di Vito. Ha chiuso la serata Vito Procaccini, ringraziando i relatori, i collaboratori e il pubblico presente in sala che non ha lesinato apprezzamento e plauso all’autore per la pregevole opera letteraria, che certamente sarà classificata tra le migliori nel campo artisticoletterario prodotte in terra di Capitanata. E noi che vantiamo identiche origini di Vito non possiamo che esserne fieri e compiaciuti. E, a proposito di Vito Procaccini, questa Redazione, coglie la circostanza per scusarsi con lui pubblicamente, privatamente è stato già osservato, per un grave refuso di stampa in cui è incorso il suo articolo sul precedente numero del giornale, a causa del quale, sono stati saltati circa 7 righe, comportando così disagio per il lettore e riducendone il pregio. Si riporta, pertanto, di seguito l’intero brano, ribadendo le nostre scuse all’autore e ai lettori. GIUSEPPE GARIBALDI UN EROE SCOMODO Il 7 novembre parte per la sua Caprera, dove tra un’impresa e l’altra avrebbe trovato conforto e pace dedicandosi anche all’agricoltura. Leggiamo in una lettera ad un amico: “Io non sono affatto un soldato. Ma ho veduto la mia casa, la mia patria invasa dai briganti e mi sono armato per iscacciarli. Io sono un agricoltore”. Ma nessuna pace bucolica avrebbe lenito l’amarezza della disillusione. Aveva chiesto che i suoi volontari venissero inquadrati nell’esercito italiano, ma per tutta risposta con decreto del 16 novembre il Parlamento liquidava i garibaldini. Era la prima spaccatura di un’Italia che aveva appena cominciato a costruirsi in unità. Sarebbero poi seguite altre amarezze, come l’Aspromonte e addirittura gli arresti, per non parlare del cinismo di Costantino Nigra: “Garibaldi è lo strumento che lavora inconsciamente per noi… e non è certo lui che è destinato a raccogliere il frutto delle sue opere”. Il Castello LA POSTA luglio 2008 Il Direttore del Giornale Pietro De Michele Dotto direttore, sfogliando il Giornale i miei occhi si sono fermati a pag.16 e 17 e sono rimasta piacevolmente sorpresa del fatto che si parlasse dei miei genitori. Ero a conoscenza che mio cugino Donato De Michele avesse trasmesso, con la sua tipica immediatezza nell’operare, un racconto su di loro al Castello, ma che mia sorella Lucia si fosse decisa alla pubblicazione a puntate su papà ha dell’inverosimile. Con i suoi problemi, pensavo che dell’argomento, pur maturo, non si parlasse per il momento e, invece, detta novità mi ha riportata felicemente al tempo passato. Constato che il periodico porta alla ribalta personaggi di stampo pannese dalle ottime credenziali, persino nel campo sindacale, dove si pone a Segretario Generale Pensionati Cisl Santino Calitri, una vita tutta dedicata ai diritti dei lavoratori. Con i suoi conteggi è più facile per tutti constatare il dovuto nel computo delle pensioni, portandoci per mano nel mondo dei contributi. La china dell’artista Luca Muscio che trasborda nei pensieri del professor Vito Procaccini ha dell’originalità, un tandem da virtuosi. Insomma, come ti muovi c’è un pannese di mezzo. Infatti, spunta come d’incanto, la nomina del pediatra Costanzo Mastrangelo a primario nella sua specialità negli Ospedali Riuniti di Foggia. Anche donna Amalia Mastrangelo ved. De Cotiis primeggia con il suo ingegno ed un suo dipinto a tecnica ricamo, molto ispirato, rifulge presso l’AS.SO.RI. di Foggia. Leggere queste notizie, grazie al tuo impegno di abile cronista, mi riempie di gioia e partecipo con tanto affetto ai loro successi. Dall’Assessore al Turismo dott. Rocco Gesualdi desidererei qualche notizia sull’archeologia, sarebbe un’assurdità metter fine ad un progetto ben avviato dal Sapiente Responsabile Nico Moscatelli, anche perchè in detta disciplina si prospettano posti di lavoro per i giovani. A Mariangela Ciruolo figlia del Sindaco di Panni e di Antonella dò il mio benvenuto, come pure a Daniele, rampollo dei coniugi Mastrangelo e a Diletta della famiglia Roberto. Un saluto a tutti i pannesi nel mondo. Lina Manuppelli Ania da Torino * * * Archetipo pannese, Da additare ai posteri suona la tua persona, sei partito con poco spessore e ora sul Castello si discute su varie argomentazioni. Quasi tutti i lettori sono stati sempre dalla tua parte; in un periodo che ti danno da leggere da più parti il tutto si cestina, ma il Giornale dei Pannesi, dove è possibile esporre il proprio pensiero, fa parte della famiglia e si fa anche desiderare. Nel campo telematico, che Panni sia presente nel progetto Daunia Valley significa precorrere i tempi, attestarsi nello zoccolo duro, essere al corrente e muoversi nel più breve tempo possibile, è un merito notevole che vi spetta. Avere a fianco il dott. Gesualdi non è da tutti, ha spiccata intelligenza, è aperto a varie operatività, non incanta con il flauto magico ma espone realtà. Mi ricollego alla discarica di cui fa il resoconto, puntualizzando che bisogna stare attenti affinchè non ci siano ulteriori invasioni di territorio. Rocky è un tipo sveglio, lega con il Sindaco, risorsa umana efficiente e ti somiglia nel portare avanti certi discorsi. Mi auguro che un giorno qualsiasi tipo di rifiuti venga riciclato con opportune correzioni di Ricerca altrimenti l’avvenire conterà epidemie e mali incurabili ed in alcune zone della Campania si paventano delle congetture. Scorrendo il periodico scorgo un volto, che, a prima vista, mi ricorda Sabrina Ferilli, constato che è una sosia e la firma alla pagina seguente, mi mette sulla pista giusta. Nel leggere l’articolo noto la sua corposa preparazione, i suoi discorsi son ponderati e seguendo il tracciato mi imbarco in una donna colta che a mio parere, non utilizza le pregne risorse. Le sue esternazioni hanno basi filosofiche, psicologiche, ma si dibatte in lei l’amore per la terra natale. Il suolo natio è come una seconda pelle e, se si è legati alle nostre radici, bisogna partecipare alle evoluzioni positive e come? Rendendosi utile alla vita del paese, dando il proprio contributo; vedasi l’impegno del direttore del Castello, che ha capito l’importanza della cultura e l’ha messa a disposizione di Panni. Come il medico aiuta i parenti debilitati così noi dobbiamo curare i mali del paese. Allorchè una località subisce un forte calo di popolazione, le giovani promesse e gli acculturati devono accorrere al suo capezzale. La disamina della Calitri merita un approfondimento a conferenza, diretta dal professor Leonardo De Luca, un autentico fuoriclasse nel campo della cultura mondiale. Comunque i complimenti vanno a Rina che è uscita allo scoperto, sollevando un grave problema. Plaudo all’iniziativa dell’A.S.C. che si propone di migliorare condizioni di piccoli Comuni e indire manifestazioni a Panni per dare lustro al nostro paese. Ho letto il Bando del Concorso Nazionale di poesie e reputo valida l’iniziativa ma secondo me l’art. 14 è privo di buon senso; l’obbligo richiesto limiterà la partecipazione di diversi concorrenti. Anche quest’anno è previsto un “Remember” per i Caduti in Guerra nel Mese di Agosto e ribadisco di concerto con il Presidente geom. Francesco Mastrangelo e su segnalazione del generale Ercole Rainone che del Corteo facciano parte oltre ai graduati anche i soldati che sono l’anima dell’Esercito. Quindi chi ha espletato il servizio militare in divisa è gradito nella Celebrazione dell’Evento. Una prece vada agli scomparsi di recente nelle persone di Nicola Petronella, Russo Giovanni, Dattoli Carlo, Di Furia Maria, Alfonso Morena, De Cotiis Antonio. Un augurio per Panni affinchè le giovani leve facciano corpo unico in modo che il paese possa usufruire delle preziose competenze di tutti. Donato De Michele da Torino Carissimi, lo affermo con convinzione: il giorno in cui mancherebbero i vostri contributi culturali e le vostre opinioni sulla Pannesità vorrebbe significare la fine di questo giornale. Grazie. * * * Ho appena ultimato la lettura dell’articolo “Amico di tutti e di nessuno? No grazie!”, firmato da Rina Calitri, ed apparso sul periodico “Il Castello” nel numero di Aprile 2008. All’autrice del testo rivolgo il mio più sincero saluto. Al giornale vanno i miei complimenti per aver ospitato, accanto alle immancabili precisazioni su quanto di buono si sta facendo per gli immobili di Santa Romana Chiesa, un dibattito di natura squisitamente culturale. Apprezzabile è l’invito, rivolto alla collettività, ad abbandonare retaggi definiti “medievali”, come l’invidia, l’opportunismo e la finta sincerità, quella di facciata, che ti portano, come credo di aver inteso, ad essere “amico di tutti e di nessuno”: in pratica amico a metà. Ovvero, amico fino a quando il rapporto non mi costringe a compromettermi. Fino a quando, vivendo quotidianamente in una comunità così piccola, mi conviene intrattenere buoni rapporti con tutti, altrimenti scatta il gioco delle alleanze sotterranee, delle mezze parole, degli sguardi inquisitori dei moralisti, delle frasi pronunciate alle spalle, e d’improvviso ci si ritrova soli. Rapporti di questo genere credo siano lontani anni luci dai frutti nobili che un sentimento stupendo come l’amicizia produce. L’unico che ancora tenacemente prova, anche se lontanamente, ad entrare in paragone con il sentimento più grande di cui è capace il cuore umano: l’amore. Il punto però qui è un altro. L’articolo di Rina è un attacco frontale alla mediocrità del tessuto culturale pannese, tacciato di essere vittima di retaggi arcaici, qualunquistici, cafoni, al cui interno non è possibile stabilire relazioni umane improntate alla sin- 6 cerità ed, in ultima analisi, degne di questo nome. Purtroppo nel far presente tutto questo si commette un errore intellettuale di fondo. Si cerca di far passare se stessi come gli unici detentori di una presunta superiorità morale, ancora tutta da verificare. Nel sottolineare la forza che, nel XXI secolo, ancora conservano pratiche ormai desuete e visioni ataviche del rapporto uomodonna, si spaccia la propria “prassi di pensiero” come l’unico faro intellettuale della comunità. E poco conta se si rinuncia al diritto di fare nomi e dare giudizi, perché non ci si accorge che la constatazione dell’impossibilità a stringere relazioni durature con la totalità delle persone accanto, rappresenta il più plateale dei riconoscimenti dei propri insuccessi e dei propri limiti. La fiducia e la sincerità è giusto pretenderle, ma è quanto meno doveroso essersi impegnati fino allo stremo delle forze, a dimostrarle. Se si è in fondo vittima delle stesse accuse che si muovono, che senso ha ergersi a paladino del rinnovamento culturale? È fin troppo facile dichiarare le proprie conquiste intellettuali, sbandierare con orgoglio la modernità delle proprie intuizioni ed intenzioni, affermare l’incapacità di tutti gli altri a cambiare, dir loro di essere, senza mezze parole, dei bigotti di periferia, e non motivare a fondo tali affermazioni. Altrimenti, dopo aver grattato via la crosta molle delle stesse, si corre il rischio di ritrovarsi barbaro tra i barbari. Di non spingere la comunità a adoperarsi nella realizzazione di un dibattito costruttivo, ma soltanto nel ribadire tutto ciò che si ritiene andrebbe fatto, o sia giusto fare, i buoni propositi, soddisfacendo esclusivamente un basso desiderio di rivincita personale, sparando, di fatto, a zero su tutto e tutti. Certo si può obiettare che io non sono residente a Panni, che non so cosa significa vivere tutto l’anno in paese, ma resta pur sempre il fatto che addurre come motivazione ultima della propria solitudine la sola incapacità altrui ad essere sinceri è una pratica che ritengo profondamente scorretta. Senza considerare che alcune delle amicizie più profonde che ho la fortuna di vantare, sono nate all’interno del paese, e continuano anche grazie alla presenza di un contesto come quello di Panni, sia dal punto di vista materiale che da quello ideale. Sono poi perfettamente consapevole che la pratica del familismo e della clientela, spesso esercitata anche a livelli davvero miserevoli, rappresenta una piaga dovuta, questa sì in gran parte, all’ignoranza. Tuttavia, si deve considerare che il fenomeno non ha solo dimensioni “pannesi”, bensì italiane. Pur sapendo che non ci si giustifica con la frase “tutti colpevoli: nessun colpevole”, credo che a questo punto stiamo imboccando davvero un altro discorso, rispetto al quale, la sincerità e l’amicizia, almeno nel modo in cui le abbiamo declinate fin ora, non hanno molto a che fare. Stefano Piscopiello – Foggia Ti ringrazio per il contributo della tua opinione sull’argomento. * * * Caro Pietro, é da parecchio tempo che volevo scriverti due righe per ringraziarti con tutto il cuore per il tempo e il lavoro che tu metti a disposizione per il giornale “IL CASTELLO”, Riconosco che è una grande impresa con molti sacrifici da parte tua, ma molto apprezzato da tutti i pannesi, specialmente da noi che abitiamo all'estero. Tre anni fa ti scrissi una lettera e mandai fotografie di mia madre, Marietta, e dei miei suoceri Paolo Cotoia di "Mallesse” e Cancetta Bocchicchio, "Giardiniera". Tutti e tre morirono durante il 2004. In quella lettera mandai fotografie del 1967, quando mia moglie Maria ed io venimmo a Panni per la "luna di miele". Sfortunatamente la lettera non arrivò nelle tue mani. Durante il nostro soggiorno a Panni facemmo parecchie catalane insieme con Anna, l'indimenticabile maestro di musica, Gerardo Rainone, il sempre attivo e comico Bruno Veggia, lo zio Nunzio, ed altri giovani. Ho incluso parecchie fotografie. In quella stessa lettera ti accennai che stavi molto bene spingendo la carrozzella della tua amata e bellissima Serena. È veramente bello essere nonni. Come la signora Lucia Manuppelli Mastrangelo ha espresso in uno dei giornali:"E magnifico diventare nonni. Ci si sente più completi". Noi abbiamo quattro nipotini, una ragazzina di dieci anni, Paulina, un maschietto di sette anni, Joseph e i gemelli, Luca Antonio e Gianpaolo, di 6 anni e mezzo. E dall'estate del 1989 che non ho visitato Panni con la mia famiglia, ma assicuro che il nostro bel paesello è sempre presente nei nostri cuori. Avremmo voluto partecipare ogni anno alle feste patronali; purtroppo la lontananza e le responsabilità di lavoro e di famiglia non ce l'hanno permesso. Per parecchi anni abbiamo partecipato alla festa di San Costanzo e della Madonna del Bosco che i nostri compaesani di Montreal, Canada, festeggiano ogni anno alla fine di Agosto. E’ quasi come trovarsi a Panni con tanti paesani. Quest'anno abbiamo progettato un viaggio a Panni per le feste patronali. I miei nipotini sono molto ansiosi di poter giocare nel bellissimo parco che "IL TRENO DEI DESIDERI" ha fatto costruire. Ci vuole il cuore e il desiderio di un bambino come Costanzopio per convincere un importante programma televisivo a venire al nostro bellissimo paese. Non possiamo esprimere la commozione che abbiamo provato nel vedere il corteo di tanti compaesani che hanno accompagnato il “Baby Sindaco” LA POSTA Il Castello 7 luglio 2008 per inaugurare il parco. Grazie a tutti. Un mese fa a New York, durante una festa del club"ASSOCIAZIONE REGIONE PUGLIA" hanno fatto un concorso per scegliere "MISS PUGLlA". La figlia di due pannesi, Maria e Pietro Mansella, è arrivata seconda in classifica. Si chiama Daniela. Includo due foto, una che era sul programma e l'altra con i genitori, parenti ed amici. Sarebbe bello se tu la includessi nella prossima edizione de “IL CASTELLO”. Concludendo, voglio congratularmi con Rocco Gesualdi, un giovane che sta facendo molto per il nostro paese e,. che sarà molto utile nel collaborare con il giornale. Saluti a tutti in famiglia e ai compaesani in tutto il mondo. Arrivederci ad agosto. Tony Colannino – giugno’08 – USA Carissimo Tony…era il 1967? Appena 41 anni fa? Cosa sono di fronte ad una vita? L’unica differenza è che allora avevamo 24 anni mentre oggi ne abbiamo…qualcuno in più e le foto che mi hai mandato, per la seconda volta, stanno a certificarlo. Altri tempi quelli…il tempo della nostra gioventù e, pertanto, i più belli. Ti invidio i 4 nipotini, al momento ne ho una sola e…mezza, a ottobre arriva la seconda, almeno così si dice, anch’essa femmina, da parte del mio secondo figlio Gianluca e, ti giuro, non vedo l’ora che ottobre arrivi. Agosto è il mese in cui Panni si rianima e ripopola come per incanto e, il prossimo, ancora di più per la vostra venuta dopo tanti anni di assenza. Vi aspettiamo a braccia aperte! Miss Puglia, giunta seconda al concorso, la figlia dei compaesani Maria e Pietro Mansella? Riferisci loro che per noi pannesi è sempre LA PRIMA! Alla impaginazione di questo numero vedrò se sarà possibile inserire entrambe le foto e, almeno una, di quelle della nostra gioventù insieme a tante care persone, quali il maestro Gerardo Rainone (che catalane…!!!), lo zio Sisto e, quando si trattava di mangiare a sbafo, l’immancabile Bruno Veggia. Rocco Gesualdi? Ne sentiremo di lui e, soprattutto, ne leggeremo tanto. Nell’attesa, breve ormai, di poterlo fare di persona, io e mia moglie Anna inviamo a te, a tua moglie e alla famiglia tutta, un caro ed affettuoso abbraccio. * * * Caro Pietro, voglio riferirti un episodio che mi ha piacevolmente emoziona- to. Il giorno 17 aprile ero al Pantheon ad effettuare il mio turno di guardia alle Reali Tombe, precisamente alla Tomba del Re Vittorio Emanuele II. Ad un tratto mi sono trovato circondato dagli sguardi di Concetta e Franca Labate con i rispettivi mariti Corrado Paterno ed Enzo Muscio. Superato l’attimo di incredulità e stupore (ciò sembrava un miraggio) ci siamo salutati con tanto affetto siamo stati felici di trascorrere alcune ore insieme. Un altro episodio piacevole è capitato all’estero. A maggio mi trovavo in Austria per un concerto al Festival Internazionale delle Orchestre di Musica Leggera. Ero appena sceso dal pullman e mi avviavo verso l’Auditorium quando mi si avvicinava un signore chiedendomi la nazionalità e provenienza e gli ho risposto che arrivavamo da Roma. Avendogli fatto la stessa domanda mi ha risposto che era della provincia di Foggia e più precisamente di Panni. Non c’è stato tempo a disposizione per approfondire di più l’argomento. Gli ho dato il mio numero di cellulare e il signore aveva detto che mi avrebbe telefonato. Fino ad oggi non c’è stato riscontro. Spero che questo signore, che si chiama Costanzo, quando leggerà il “Castello” sicuramente si ricorderà di questo episodio. Aggiungo un particolare importante: la città dove ci siamo incontrati è Graz. Come vedi, caro Pietro, i confini di Panni sono illimitati. L’incontro di un compaesano sia in Italia che all’Estero suscita sempre una piacevole emozione ma soprattutto nostalgia e la speranza di ritornare alla terra natia. Sono certo che i Pannesi si trovano in ogni continente. Come sai abbiamo avuto la opportunità di stare ancora insieme per qualche ora a Panni per la festività di San Giovanni, così come da te consigliatomi, e devo confessarti che per me e mia moglie è stata una giornata indimenticabile. Un abbraccio a tutti i Pannesi. Con amicizia e stima. Antonio LAROCCA da Roma Caro Antonio, anche per me è un piacere trascorrere qualche ora con te e tua moglie. Hai ragione: i pannesi sono in tutto il mondo! Arrivederci a Panni, siete i benvenuti. * * * Carissimo Pietro, é davvero con grande allegria e gioia che ti scrivo e, innanzitutto, voglio ringraziarti per i tuoi messaggi che confortano la mia lontananza dal paese natio. Ricordi che ti avevo promesso di darti una bella notizia? Dunque non potevo dirtelo prima perché stavo aspettando il momento opportuno, infatti, stavo facendo su e giù con tutte le carte che ancora mancavano da fare, insomma, stavo approntando gli ultimi preparativi. Credo che per Panni sia importante, forse, penso che per la prima volta, ora avete una figlia di Panni quale Vice Console Onorario a Cuiaba e nel Mato Grosso. Ho ricevuto la nomina giorno 18 di giugno a San Paolo, dalle mani del Console Generale Min. Marco Marsilli, ho fatto giuramento e firmato tutti gli incartamenti. Ci é voluto più di un anno per finalizzare il tutto. Ho dovuto tradurre documenti dal portoghese all`italiano per essere poi spediti al Ministero degli Esteri in Italia e tanti altri dall`italiano al portoghese per il Ministero degli Esteri in Brasile, ma, finalmente, ce l`abbiamo fatta!!! Ora ci resta solo tanto e tanto lavoro e ancora più responsabilità. Abbiamo fatto delle belle fotografie, io e mio marito Licinio, come ricordo che sicuramente avremo per sempre. Sei il primo ad essere informato dell'avvenimento, perché te lo meriti! Non pensare che mi sia dimenticata di tutti voi, anzi, a nome mio salutami tutti e riferisci che vi tengo dentro il mio cuore e che anche se sono lontana, continuo a vedere Panni nei miei sogni più profondi. A te un forte ed affettuosissimo abbraccio. Ciao. Carmelinda Ferrante Maciel da Silva dal Brasile Cara Linda a nome mio personale e di tutta la gente pannese che si stringe intorno al giornale in tutto il mondo abbi il nostro più vivo ed affeuoso compiacimento. Tu, come tanti altri pannesi sparsi nel mondo, ci rendi fieri ed orgogliosi, nonchè onorati, di essere tuoi conterranei, e, ancor più, di meritare la tua stima e la tua amicizia. Auguri per un ancora e più proficuo lavoro in favore della comunità brasiliana e, ne siamo certi, di quella italiana presente nel tuo territorio. Neanche noi ti abbiamo dimenticata e mai ti dimenticheremo! Grazie e senti intorno a te un affetuoso abbraccio, che ti invia lo scrivente a nome personale e per conto di tutti i Pannesi nel mondo, residenti compresi. Il Castello NOTIZIE DAL MONDO PANNESE 8 luglio 2008 NASCITE Il 3 febbraio 2008 è nato a Foggia Pietro Giuseppe Cocciardi, terzo figlio di Teodoro e Brigida Schiavone, residenti ad Accadia, ma pannesi a tutti gli effetti, poichè il nonno paterno è Pietro Cocciardi della contrada “Salacuni” di Panni, grande agricoltore locale, noto a tutti, e nostro amico particolare che, beato lui, è nonno felice per la ottava volta. A lui va la nostra tanta invidia, nonché le più affettuose felicitazioni della gente pannese. Ai genitori Teodoro e Brigida i nostri auguri per la bella famiglia e l’incoraggiamento a proseguire nell’opera di ripopolamento delle nostre terre con la preghiera di informarci con più celerità…per la nascita del 4° e 5° figlio. Costanzo Melino, figlio di Michele, attuale Presidente della Pro Loco di Panni, e Nada Della Vista, è nato a Foggia il 09.02.2008. Il 7 maggio 2008 alle ore 13.51 è nata ELENA SPADA figlia di Renzo e Bougreche Valerie e battezzzata il 22.06.08 insieme a Mariangela, figlia di Pasquale Ciruolo, sindaco di Panni e Antonella Lapolla. Il 21.05.2008 è nato Prato Francesco, figlio di Antonella Morena e Giorgio Cicciarella, per la gioia dei familiari tutti, in particolare per i nonni, Lamanna Anna, che da oltre 30 anni veste la Madonnina di Prato e Morena Michelino, già vice presidente dell’ACAP, nonché gli zii Giancarlo e Cristian consiglieri. Il 29.06.08 è nato a Foggia Aldo, secondo genito di Giovanni De Michele, figlio del compianto Luigi, e Silvia Gambino. La progenie dello scomparso e mai dimentico fratello si espande sempre di più a significare che quello che Dio prende lo rende cento volte tanto. Aldo è un altro segno vivente della Divina Misericordia. Alleluia! LAUREE Il 13 novembre 2007 si è brillantemente laureata, con 110 e lode, Letizia De Chiara, figlia di Michele e Tiziana Matteini di Prato. La nonna paterna è Arcangela Gesualdi (re Carlett) e il nonno Costanzo De Chiara (r’inghingl). MATRIMONIO Sabrina Spina, figlia del nostro compaesano Ennio, e Massimiliano Chiocca si sono sposati il 2 Giugno 2008 presso la Chiesa di S. Giovanni Battista in Castenaso, Bologna. COMPLEANNO Il 2 maggio u.s. in Panni presso il ristorante "Old Garden", la famiglia "Trentapil", discendenti del compianto Nino De Michele,ha festeggiato l'80° compleanno di mamma/nonna Maria Teresa Rainone. Al familiare e cordiale pranzo erano presenti i figli Giuseppina, con il consorte Carmine,provenienti da Milano, Luigi con la consorte Maria, e i figli Antonio e Alessandro da Foggia. Presente anche la inseparabile "cummà Nannina re Federic", Anna Senerchia, nonché i coniugi Carmen e Mario, amici di Giuseppina e Carmine di Milano venuti in visita a Panni,simpaticissime persone che hanno contribuito ad allietare ancor più l'evento familiare. Maria Teresa è l'unica vivente della nobile ed antica stirpe pannese "re li Trentapil",nata in quella altrettanto nobile ed antica "re lu Cont", famiglie che hanno fatto la storia di Panni, scrivendo pagine importanti e, soprattutto, lasciando preziosi esempi di vita a noi, loro diretti discendenti,e a tutti, e lasciando quindi di sè un segno indelebile nel tempo. PENSIONAMENTI 25° ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO Il 29.06.08 Umberto Campaniello e Marilù Labate, nostra compaesana ed amica d’infanzia, hanno voluto festeggiare a Panni il loro 25° anniversario del loro matrimonio, nella gioia e letizia dei familiari tutti, in particolare delle sorelle, oncetta, Laura, Franca e Lina, nonché figli, nipoti e spose e fidanzate, un meraviglioso gruppo familiare che si è stretto amorevolmente intorno ai coniugi che, ai piedi della Madonna del Bosco, hanno rinnovato il loro impegno d’amore, per gli anni che il Signore vorrà loro concedere, che saranno certamente tanti. Un cordiale ed affettuoso "benvenuto fra noi pensionati" ai cari amici d'infanzia Vito Senerchia Antonietta Manserra, che sono andati in pensione, il primo dal 1° gennaio e la seconda dal 1° maggio'08, dopo anni di onorato nonché pregiato servizio, nelle IPOST per Antonietta e presso la Banca Nazionale del Lavoro di Foggia, per Vito. Pregiato, in quanto Vito, per 36, anni di servizio presso la BNL di Foggia si è sempre distinto, non soltanto per le sue molteplici capacità professionali, ma anche, se non soprattutto, per la sua affabilità e cortesia nei confronti della clientela, con cui aveva stabilito un rapporto di cordialità e rispetto, raro da riscontrare in altri operatori a contatto con la clientela. Antonietta, nei i suoi oltre 40 anni di servizio, ha svolto un lavoro molto importante per le Poste Italiane SpA presso l'IPOST di Roma, ente che cura l'iter economico dei dipendenti e pensionati postali, un delicato ruolo svolto sempre in modo ottimale, tale da farle assumere la qualifica di responsabile della segreteria della presidenza dell' Istituto stesso. La loro pannesità li ha visti sempre pronti e disponibili, in maggior misura, verso la gente di origini pannese, nei cui confronti hanno sempre dimostrato una maggiore prodigalità e disponibilità, forse, in modo particolare, verso lo scrivente, loro amico di gioventù. La Redazione del giornale è grata e riconoscente per il lungo e prezioso lavoro svolto dai due amici in favore della società e. in modo particolare, per quella di origine pannese e augura ad entrambi di poter godere della pensione per tanti e tanti anni, in tranquillità e benessere. CHE BANCA! Il 12 maggio ad Udine il gruppo Mediobanca ha aperto una nuova Banca, denominata "Che Banca!". La notizia, per noi Pannesi, riguarda il fatto che a dirigerla è stato chiamato Michele Rainone, di Nino e Maria De Michele da Pordenone,nostri carissimi compaesani nonchè parenti,la qual cosa ci riempie di gioia. Mikj è un giovane intraprendente, intelligente e pieno di risorse per cui non ci ha sorpresi più di tanto il suo impiego in banca, anche quale dirigente. Nel web pannese è molto noto per aver messo in rete, insieme all'amico Valentino Bianco da Prato,il famoso sito web "Ianara", tuttora in rete, e con il suo Wall ha gettato un collegamento diretto tra i tanti giovani di origine pannese sparsi un po’ dovunque, creando, anche, uno stile di abbigliamento personalizzato con il trade mark "Ianara" e riscuotendo notevole successo. Superfluo sottolineare la sua grande passione per Panni e i pannesi, perché ne ha dato e ne da ancora ampia dimostrazione. Per darne una definizione mirata diremmo: un figlio d'arte! Un motivo di soddisfazione in più per le illustri famiglie "re li Ferrar" e "re li Trenta pil" e, perché no, per tutti i Pannesi. IL CASTELLO AUGURA BUONA VITA A TUTTI! Il Castello NOTIZIE DAL MONDO PANNESE 9 luglio 2008 NUOVA PIZZERIA-BRACERIA Il 3 maggio '08 è stata inaugurata in via Gioberti a Panni, una nuova Pizzeria-Braceria, denominata "IL BUCO PREFERITO" di proprietà di Vito Montecalvo. Un locale veramente delizioso, anche per la qualità e i sapori delle pietanze offerte dalla casa. A Vito e famiglia i nostri migliori auguri per un buon proseguo dell'intrapresa attività a favore della comunità pannese e, soprattutto, per l'incremento turistico del paese. Buon lavoro. NUOVO BAR LA ROSA E LA VITA IL CASTELLO COM’ERA Sabato 28 giugno’08 ad Orta Nova si è svolta la presentazione pubblica della terza raccolta di Poesie “La Rosa e la Vita” del nostro ormai affermato poeta e compaesano Lorenzo Morra, alla presenza del Sindaco di Orta Nova Giuseppe Moscarella, dell’assessore alla cultura Aldo D’Agostino e la discreta presenza di pubblico, nonostante i quasi 40° di temperatura. Da Panni, in rappresentanza del sindaco Ciruolo, il Presidente del Consiglio Comunale Antonio Mauriello, e il consigliere di minoranza Francesco Mastrangelo e consorte Giovanna De Cristofaro. Di Lorenzo c’è, ormai, poco da scrivere in quanto è tutto da leggere…48 canti alla Vita, petali di rose e, anche, di spine, gioie e dolori, amore e fede in Dio e nell’uomo, ricordi e amarezza per quel che non si è fatto quando era il tempo opportuno che ora, il tempo trascorso, non concede più. Il dott. Gianluca Veggia, figlio del nostro compaesano ed amico Bruna, già noto per la sua arte di modellismo per cui ha ottenuto premiazioni e attestati vari, puntualmente da noi pubblicati in passato, questa volta si è cimentato in un’opera di grande valore, per il suo significato storico, ma, anche, per le evidenti difficoltà operative nell’eseguire il lavoro, che possiamo certamente definire certosino. Infatti ha realizzato una miniatura del Castello di Panni com’era negli anni’50, sorprendendo noi tutti per la precisione e per la meticolosa ricostruzione particolareggiata, sin da bambini, poichè quel luogo lo consideriamo la nostra “seconda casa”, se non la prima in quanto trascorrevamo lì la maggior parte del nostro tempo, diurno e notturno. Ebbene Guianluca ha sorpreso anche noi per i dettagli precisi in ogni sua raffigurazione, sia paesaggistica che dei personaggi sparsi ovunque, animali compresi. La miniatura misura m.1,70 x 86 cm. e sarà acquisita dal Comune di Panni dove sarà collocata definitivamente. La pubblica presentazione avverrà durante l’agosto pannese prossimo. A Gianluca il nostro compiacimento ed apprezzamento. Sempre in Largo Taverna il 23 giugno’08 il sindaco Ciruolo ha inaugurato l’apertura, o per meglio dire, la riapertura del bar di Filippo Cimino chiamato “Link Bar”, presso lo stesso locale dove fu ubicato il precedente bar. L’interno è perfettamente in linea con la grandezza e la funzione del locale molto accogliente. Il caffè espresso? Eccellente! > Colacone Antonio di anni 75 residente a Cornaredo (MI) e morto a Panni il 1 luglio 2008 BUON SANGUE (PANNESE) ...NON MENTE di Diego Gesualdi- Brescia Ecco un articolo apparso su di un giornale foggiano- Il Corriere del Sud - e che io riporto integralmente. Ho il piacere di aggiungere che il Dott. Salvatore De Rosa è figlio di mia sorella Maria Gesualdi, a cui vanno i miei complimenti e calorosi abbracci. A Salvatore auguro “MAIORES RES APPETERE" (di aspirare a maggiori cose). Auguri. Zio Diego. Alla famiglia Cimino, in particolare al compaesano Filippo, i nostri auguri per una attività lavorativa in favore della cittadinanza pannese e che porti benessere a tutta la famiglia. “ALLA TAVERNA” Il bar “Alla Taverna”, come già noto, è passato sotto la gestione dei f.lli Rucci, Antonio, Elio ed Alfonso, già gestori del ristorante “La Locanda di Pan” al Castello e della costruenda pensione, in via Bervellino, con sei camere complete di ogni comodità. Il bar è stato ammodernato nella struttura interna in una maniera veramente eccellente, sia dal punto di vista della funzionalità che della estetica, per la disposizione del banconebar, delle pareti in chiaro e il soffitto in legno. > > Maglione Pina Cotoia Nicolino (Malles) nato a Panni ved. D'Amato il 12.11.1920 nata il 10-2-1922 e morto a Panni morta ad il 30.03.08 Occimiano (AL) il 2-3-2008 > Giovanni Rainone nato a Panni il 31.07.1979 e morto il 19.05.08 > Capobianco Saverio di anni 67 morto a Modugno (BA) il 2.05.08 Ad Anna Maria > Rainone Antonietta ved. De Luca morta a Panni il 23.06.08 > Longo Antonio di anni 78 morto a Panni il 18-05-08 > Stabile Gerardo di anni 56 morto a Prato il 02.05.08 > Pasquale D’Angelico morto a Panni il 19.05.08 Il 24 marzo si è spenta a Roma Anna Maria Saracco, moglie del compaesano De Luca Colombo, detto Colombino, figlio di Angelo, detto “Angiolino re ronbit”, a lei la famiglia dedica questo pensiero: “Commovente nei tuoi costanti e sinceri gesti d’amore, di donna, moglie e di madre ammirevole, con la tua sensibilità e generosità hai saputo amarci in ogni momento della nostra vita, dedicandoci interamente la tua nobiltà d’animo, la tua pura onestà e la tua infinita dolcezza”. Il Castello DAL CORRISPONDENTE DA PANNI di Rocco Gesualdi luglio 2008 10 Cari lettori, eccomi qua a scrivere qualche riga e lo farò senza nessun parolone, ma, con ciò che detta il mio cuore, parole semplici come era la persona di cui vi parlerò. Una persona che non è più in mezzo a noi ma che nel nostro cuore rimarrà sempre viva, sto parlando del professor Pasquale D’Angelico, ma, più che professore io lo consideravo un amico e non solo il mio ma un po’ di tutti. Conoscevo Pasquale da una vita un po’ perché è del mio stesso paese cioè Bovino e nelle piccole comunità ci si conosce tutti, poi in seguito è nata une bella amicizia con il fatto che abbiamo lavorato insieme per un progetto dedicato ai bambini che lui amava tanto e per diversi anni abbiamo condiviso tante belle esperienze ed emozioni, qui ho potuto conoscere di più Pasquale, una persona giusta a cui non piacevano le ingiustizie; ogni lavoro per lui andava bene purché non mancasse niente alla sua amata famiglia. Abbiamo riso insieme, discusso e litigato ma alla fine siamo rimasti cari amici. Così era Pasquale, una persona che dava l’anima a tutto ciò cui si dedicava, al primo posto c’era la sua cara famiglia. Ricordo ancora quando parlava e stringeva a se la sua piccola, si sentiva l’uomo più ricco del mondo perché il Signore gli aveva donato qualcosa di meraviglioso: sua figlia Maria Immacolata, mentre vi scrivo ho le immagini che scorrono nella mente di quando lo vedevo fiero portare a braccetto la piccola ormai grande Immacolata e la sua amata Costantina a cui era tanto legato e con cui condivideva tutti i momenti della sua vita. Ricordo di quando si prodigava insieme a tutta la comunità di Panni affinché il coro in chiesa desse ottimi risultati. Di quando preparava con amore i suoi bellissimi presepi e le sue palme molto particolari. Partecipava col cuore a tutte le manifestazioni del paese. Era molto attaccato alle sue origini e chi meglio di me poteva capirlo perché anche io a distanza di anni avevo seguito le sue scelte di venire ad abitare qui a Panni. Quando parlavamo mi dava coraggio e mi parlava molto bene di Panni e dei suoi abitanti. Mi diceva che si sentiva a casa sua e che voleva bene a tutti come se fosse nato qui, nonostante ciò si divideva tra Panni e Bovino. Era una persona piena di vita e ora mi ritrovo a scrivere di una persona che non c’è più, cosa è successo? A volte accade in un solo momento ciò che non vorremmo mai accadesse, il Signore ha voluto con sé questo carissimo amico di cui sentiremo tutti la mancanza del suo sorriso, del suo carattere esuberante ma allo stesso tempo pacato e obbiettivo, del suo saper stare in mezzo alla gente, del suo coraggio di combattere e superare tutti gli ostacoli che trovava davanti a sé. Parlando insieme un po’ di tempo fa’ mi diceva che amava svolgere la sua professione, cioè “insegnare musica”. Mi raccontava di essere stato accolto nella scuola di Lucera nel miglior modo possibile e quando lo faceva leggevo nei suoi occhi la gioia di aver raggiunto un traguardo nella sua vita, inoltre era molto contento che la sua amata moglie lavorasse ed era orgoglioso nel vedere sua figlia diventare una bellissima e bravissima ragazza, insomma tutto proseguiva nel verso giusto, quando un tragico giorno questo cammino è stato spezzato da una dura e cruda realtà cui nessuno vorrebbe crederci e parlarne, infatti, quando tocca persone a noi lontane la cosa si può capire solo relativamente ma quando tocca le nostre famiglie, i nostri amici e la nostra comunità ci fa riflettere di quanto la vita ci dà e di quanto la vita ci toglie . Se Pasquale fosse ancora qui in mezzo a noi ci direbbe di rispettarci tutti, volerci bene e non pensare alle cose futili della vita sapendola sfruttare nel miglior modo possibile proprio come ha fatto lui dedicando la sua vita alla famiglia, ai suoi amici, ai suoi due paesi e a tutti i suoi allievi di musica. Alla sua famiglia non posso far altro che stringermi in silenzio a loro dicendo che hanno avuto la fortuna di conoscere un grande uomo pieno di principi morali. Al cimitero quando gli davamo l’ultimo saluto riflettevo di come la sua vita sia stata piena di musica ed ora ci stava salutando nel silenzio dei nostri pensieri senza nessuno sforzo ciò che faceva di lui quella persona umile e garbata. Oggi in cielo ci sarà una nuova stella che brillerà di più al momento in cui volgeremo a lei lo sguardo ci farà capire che lui è lì ad illuminare il cammino di Costantina, Immacolata e di tutti noi che volgeremo a lui il pensiero. Quando abbiamo appreso la notizia che ci aveva lasciato la maggior parte della popolazione era in chiesa, un brivido freddo ha ghiacciato il nostro cuore e tutta la nostra persona, nessuno voleva credere che Pasquale era partito per quel viaggio senza ritorno che si chiama morte e tutti abbiamo volto lo sguardo dove eravamo abituati a vederlo la domenica vicino a quell’ organo che ha meravigliosamente fatto suonare per tanti anni e tante occasioni. Il paese era in lutto persino gli uccelli sembravano aver smesso di cinguettare tutti stentavamo a credere che quella crudele malattia chiamata anche male del secolo ti aveva strappato dai tuoi cari e da tutti noi. Pasquale stanotte ti ho sognato e ti ho visto accogliere dal Signore nel coro degli angeli e dirigere una sinfonia di amore per i nostri cuori. Aspetta tutti noi e se puoi prega per noi come noi lo faremo per te e accoglici quando ti raggiungeremo con la tua musica in Paradiso. Ciao ed arrivederci caro amico, ti ricorderemo sempre come la splendida persona che sei stato! La tua amica Nada della Vista PANNI CONTINUA A PIANGERE….. Siamo stanchi di perdere giovani uomini, se mi consentite con una cadenza quasi allarmante. Credo che tutti loro oggi siano angeli e noi dobbiamo dare onore alla loro memoria pensando al bene del prossimo, cosa che facciamo molto raramente. Nada ha fatto scrupolosamente ricordare a tutti noi la persona speciale che era Pasquale, un carissimo amico che tramite la sua musica trasmetteva a tutti la semplicità di vivere. Come non sentire anche la mancanza di Giovanni Rainone, i suoi occhi pieni di gioia e di umiltà erano unici, quest’estate purtroppo non lo vedremo più girare nel Paese mentre dispensava i prodotti genuini della sua terra. PANNI EXPO! PERCHE’ NO? Girando un po’ per l’Italia e all’estero ho assistito a molteplici eventi anche in centri più piccoli di Panni che avessero come fulcro la sponsorizzazione dei propri prodotti tipici. E’ da qui che da un po’ di tempo ho maturato l’idea di introdurre nel palinsesto estivo pannese (e non solo) che non si limiterà soltanto ad una banale Fiera, ma ad un vero e proprio centro di esposizione o meglio ad una vetrina di Panni sul mondo. Artigianato, arte, prodotti tipici locali, conferenze culturali e tradizionali, tradotti in un solo nome PANNI EXPO ’08. Quest’estate daremo il via a questo nuovo tipo di progetto che avrà come focus l’implementazione delle potenzialità dei pannesi a 360 gradi, convogliando anche residenti all’estero che abbiano qualcosa di sé da far conoscere. Ad agosto partiremo in via sperimentale e questo servirà a farci capire come poter migliorare il tutto negli anni. A fine giugno si è tenuta una riunione con la nascente Associazione Amici Artigiani di Panni coordinata da Gianni Liscio, l’A.S.C. Onlus con a capo Tony Spada, la Pro Loco con Michele Melino e con Pietro De Michele direttore del giornale “Il Castello”, il tutto al fine di poter unire le nostre forze e portare avanti l’iniziativa. Naturalmente tutti siete invitati a portare le vostre idee (operative) per il Panni Expo al fine di renderci più visibili dando quindi la possibilità a chi non conosce Panni di viverlo e di apprezzare le sue potenzialità. Spero di vedere tutti voi al più presto e numerosi più degli altri anni. GRUPPO FOLK “LI SCAZZEMATJEDDE” Sempre per la serie “stiamo lavorando per voi” questa estate a Panni nascerà con tutta probabilità il nuovo gruppo folk “Li Scazzematjedde”, che sarà coordinato dal sottoscritto con l’insostituibile partecipazione di Nada Della Vista per le coreografie tradizionali. Nel prossimo numero daremo le informazioni tecniche del progetto e i nomi dei partecipanti... a presto! Per ulteriori informazione contattare il Direttore del giornale o lo scrivente. S.O.S. al patrimonio culturale e tradizionale di Panni Il problema, oserei dire, sociale posto dal carissimo Donato De Michele è sinonimo della volontà dei pannesi di porre critiche costruttive e l’Amministrazione ha l’obbligo di rispondere cercando di risolvere le varie problematiche. Panni ha diverse skills che possono rilanciare il territorio in diverse variabili e questo deve essere il nostro impegno al fine di potenziare le risorse presenti, tra queste fondamentale è l’apertura di un museo pannese e di una biblioteca stabile con un internet point che permetta anche ai ragazzi di Panni di utilizzare il web non solo come diversivo ma come strumento per realizzare piccoli progetti in collaborazione con le scuole, l’Amministrazione e le Associazioni presenti sul territorio. I progetti sul patrimonio culturale rappresentano una opportunità in materia di salvaguardia dell’inimitabile ed irripetibile bagaglio culturale di Panni. Infatti partendo da queste peculiarità potremo sperare in un rilancio sociale e turistico attraverso iniziative sostenibili, sensibili all’ambiente e rispettose delle tradizioni locali. Il contenitore culturale tradizionale di Panni sarà l’ex Municipio situato nel centro storico, servirà solo un po’ di pazienza perché l’iter burocratico per la ristrutturazione dello stabile richiede il suo tempo. DA, SU, PER... PANNI Il Castello 11 luglio 2008 PANNI ESTATE 2008 Panni 11 maggio’08: Festa della Natura e dell’Ambiente Avremmo voluto ufficializzare il programma sin da ora, ma, è stato difficile soprattutto per quanto concerne le specifiche date. Per il momento possiamo comunicarvi soltanto una parte del palinsesto. Quest’anno le feste verranno organizzate dal Sindaco Pasquale Ciruolo, dall’Ass. all’Agricoltura Paolo Cotoia, e dallo scrivente Rocco Gesualdi, in qualità di Assessore al Turismo e all’Ambiente. La realizzazione di alcuni eventi avverrà in collaborazione con le Associazioni presenti sul territorio, vale a dire Pro Loco, A.S.C. Onlus, A.A.A.P. e naturalmente con il giornale dei pannesi “Il Castello”. Step fondamentale del programma è cercare di aumentare l’offerta qualitativa delle manifestazioni e delle serate diversificandole per le varie fasce di età, implementare nettamente la tradizionale “Festa delle Spighe”, realizzare se ci è possibile il “Panni Expo”, riprendere in mano l’organizzazione di “Panni Style” con la sfilata di moda (multirazziale) ed altri eventi culturali. Il resto lo scoprirete sul programma che verrà messo on-line con i numeri di telefono utili per le info. R. G. Il Comune di Panni ha aderito al progetto “Piccola Grande Italia”, lanciato da Lega Ambiente e ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e domenica 11 maggio, patrocinate dall’Assessorato all’Ambiente e al Turismo del Comune e la Pro Loco di Panni, si sono svolte manifestazioni culturali, ambientalistiche, esposizione e assaggi di prodotti tipici locali, costumi e tradizioni pannesi, in Largo Taverna. Si è trascorsa a Panni una domenica pomeriggio a contatto con la Natura, il verde e la gioia festante dei bambini delle scuole, materna, elementari e medie, accompagnati dalle maestre, professori e genitori. Essi hanno allietato la magnifica manifestazione, dimostrando tanto amore e rispetto per l'ambiente e il paesaggio che circonda il nostro paese, vera ricchezza da tutelare e custodire con ogni mezzo. I tanti manifesti e addobbi esposti in Largo Taverna sono stati realizzati dagli stessi alunni che, quale primo impegno, hanno ripulito di cartacce, buste varie ed altro, il rimboschimento della strada che porta al Cimitero locale. E' seguita la cerimonia di piantificazione di 8 alberelli, 5 per le classi della scuola primaria e 3 per la scuola d’infanzia. Al rientro alla Taverna le brave "mamme" hanno offerto a tutti,e in abbondanza, ottime torte fatte con la loro arte culinaria casereccia. Eccellenti! Le abbiamo assaggiate tutte appunto per verificarne la bontà, di cui, in questa sede, non possiamo fare altro che darvene la massima assicurazione. Fidatevi! Lega Ambiente, oltre ai cappellini gialli ha omaggiato i presenti con una lampada a risparmio energetico. Un plauso all'Assessore Rocco Gesualdi e al Presidente della Pro Loco Michele Melino per l'ottima organizzazione della manifestazione, agli insegnanti e, più di tutti, ai tanti gioiosi bambini, la cui presenza ha assicurato il successo della "Festa in paese". A.S.C. Panni: serata di premiazione del 1° Concorso Nazionale di poesie “Panni, assopito nella sua quotidianità, racconta, attraverso i suoi vicoli, i segni del tempo.” Come tutti sapete, il 24 giugno è una data importante per il paese di Panni poiché la Madonna ritorna dal convento al paese per restarci fino al 28 agosto, giorno in cui ritorna nella sua “casa” al bosco. Ebbene, quest’anno ( e mi auguro che diventi un appuntamento fisso) il 24 giugno lo ricorderemo anche per la serata di premiazione del I° Concorso Nazionale di Poesia ideato e organizzato meticolosamente dalla Associazione Sportivo Culturale o.n.l.u.s. Panni. Scegliere proprio questa data per concludere il concorso non è stato per nulla casuale, come ha precisato il Presidente dell’A.S.C., Antonio Spada, nel suo discorso di benvenuto; la Madonna, infatti, tornando dal convento, ritorna a visitare la quotidianità, i vicoli di Panni e le tradizioni dei suoi fedeli residenti e non, proprio come recitava il tema del concorso “Panni, assopito nella sua quotidianità, racconta, attraverso i suoi vicoli, i segni del tempo”. Io stessa, che quella sera indossavo le vesti della presentatrice, dopo un brevissimo cenno storico sul nostro paese e la lettura del regolamento del concorso, ho dato inizio alla premiazione in una sala consiliare che, inaspettatamente ere gremita di gente. Tredici in tutto i vincitori, di cui 3 pannesi e 3 di origini pannesi, e precisamente: Categoria dai 6 anni agli 11 anni 1° classificato: classe 3^ A e 3^ B portante di quel meraviglioso mosaico che è il paese di Panni. Valentina Dibisceglia scuola elementare con “PANNI” - Orsara di Puglia - (FG). Premio di merito: Giuseppe Lapolla “IL MIO PAESE” - Panni (FG). Premio di merito: classe 1^ scuola elementare con la poesia “PANNI”– Panni (FG). Categoria dai 12 anni ai 20 anni 1° classificato: Giovanni Rainone con “A LUME DI CANDELA” – Panni (FG). Categoria dai 41 anni ai 100 anni 1° classificato: Silvana Santoro con la poesia “ PICCOLO PRESEPE”– Foggia. Premio di Merito: Lorenzo Morra “IL POSTO” - Foggia. Premio di merito: Humberto Silva Morelli dal Cile con “LA FINESTRA NEL CASTELLO DI PANNI” Ciascun vincitore, dopo aver declamato la propria poesia e aver ascoltato la motivazione della scelte dalla voce del relatore, prof Francesco Barbaro, ha ritirato la targa dalle mani di un’autorità presente: dal sindaco Pasquale Ciruolo al vice-sindaco Costanzo Roberto, dall’assessore al turismo Rocco Gesualdi alle varie associazioni pannesi presenti, la Proloco dal presidente Michele Melino, la Ass. Artigiani pannesi dal presidente Giovanni Liscio e naturalmente l’A.S.C. PANNI, in veste di associa- zione promotrice del concorso, dal presidente Antonio Spada, dal vicepresidente Francesco Cocciardi e dal responsabile del Gruppo teatrale Michele Liscio. Un merito particolare ed un ringraziamento di vero cuore alla Commissione giudicante, per il lavoro svolto con la massima obiettività e professionalità, composta dal dirigente scolastico, prof.ssa Giustina Specchio e dai prof.ri Santina de Pompa, Maria Rosaria Lombardi e Francesco Barbaro coordinati dal prof.re Vito Alfonso Zelano che, purtroppo, per impegni familiari non ere presente. Oltre ottanta gli elaborati pervenuti e tra questi anche sei poesie fuori concorso: cinque delle quali scritte dal nostro compaesano scrittore ed ex sindaco Leonardo de Luca, tre delle quali declamate dal responsabile del gruppo teatrale e una arrivata addirittura dal Cile, dal dr. Humberto Silva Morelli, letta in lingua originale da Carlos Rios, novizio della Comunità Santa Maria Stella della Evangelizzazione. Dopo la consegna degli attestati di partecipazione, il presidente dell’A.S.C. PANNI ha concluso la serata ringraziando tutti coloro che hanno consentito la realizzazione della manifestazione e augurandosi di rendere questo concorso un tassello im- NDP. Cara Valentina, permettimi di aggiungere due parole. Desidero ringraziare ancora una volta il nostro giovanissimo sindaco, Pasquale Ciruolo, per le parole di apprezzamento rivolte all’A.S.C. PANNI per il lavoro svolto sino ad oggi, facendo tesoro dei suoi consigli per le future manifestazioni. Ringrazio l’onnipresente direttore de “ il Castello” e la redazione di Montesario, nella persona di Pino Mastrangelo, per la loro disponibilità e per aver collaborato al Concorso pubblicando il bando e quindi diffondendolo. Se si è commesso qualche errore, credeteci, è stato in assoluta buona fede e la prossima volta cercheremo di migliorarci; anche se il miglior modo di correggere gli errori è parlarne con i diretti interessati, come hanno fatto il sindaco, Pasquale Ciruolo, e il direttore Pietro De Michele. Altri invece... Un ringraziamento particolare a tutti i soci dell’A.S.C. PANNI, al direttivo che ha sostenuto questa iniziativa; al vice-presidente ACAP PRATO, Alfonso Lapolla, per aver fatto da eco al Concorso ed alle poesie vincitrici dello stesso, inserendo nel programma della festa della Madonna del Bosco a Prato un momento dedicato alle poesie di Panni. Grazie a tutti. Il Presidente A.S.C. PANNI Antonio Spada Il Castello UFFICIO STAMPA COMUNE DI PANNI 12 luglio 2008 Ringraziando per l’ospitalità il Direttore di questo giornale e prendendo spazio nella rubrica appositamente dedicata alle notizie dell’Ufficio Stampa, ben curata dallo stesso Direttore, si coglie, pertanto, la opportunità, per lo scrivente, di fare chiarezza su una questione amministrativa che, pur sorta anni or sono, ne porta oggi conseguenze ed effetti. Ci si riferisce al debito fuori bilancio per una progettazione, datata 1981, per un finanziamento di opera pubblica di circa 4 miliardi di lire, affidata all’ing. Labianca dall’allora sindaco di Panni dr. Vito Calitri, senza alcuna copertura finanziaria. Il consequenziale iter giudiziario ha espletato il suo lungo percorso e, nel 2007, ancora sindaco il sig. Leonardo De Luca, giunse al Comune di Panni la sentenza definitiva da parte della Magistratura con una intimazione di pagamento a favore dell’ing. Labianca pari a Euro 397.000,00. Questa amministrazione, con spirito di sacrificio e massima abnegazione, è riuscita ad ottenere una rateizzazione della somma totale in tre rate, la prima delle quali è stata pagata il 30 giugno u.s., per un importo pari a Euro 147.000,00, le due successive rate saranno definite in seguito. Per un piccolo comune come quello di Panni il danno finanziario all’erario comunale è notevole, tale da rischiare un vero e proprio dissesto finanziario con conseguenze disastrose per la vita del nostro piccolo paese. Molte risorse, perseguite ed ottenute grazie all’impegno e alla capacità amministrativa di tanti seri e oculati amministratori di oggi e del passato sarebbero potute essere investite in altre iniziative e opere in favore della popolazione. Quelle risorse vengono, così, sacrificate per sanare il dissesto finanziario incombente, a causa della incapacità ed irresponsabilità di altri amministratori, nel caso specifico, dell’ex sindaco dr. Vito Calitri. Costui, tacendo della penosa questione da lui causata ancora oggi siede su una poltrona nell’assemblea del Consiglio Comunale, all’opposizione, dopo che la sua candidatura a sindaco di Panni è stata bocciata per la terza volta. Quale attuale responsabile politico ed amministrativo del Comune di Panni, lo scrivente, oltre ad aver già informato della questione l’intero Consiglio Comunale in una apposita recente riunione, avrà cura di inviare tutta la documentazione relativa alla problematica denunciata, corredata da dettagliata relazione sui fatti e atti che hanno ingenerato l’atto amministrativo illegittimo ed illecito, alla competenza della Corte dei Conti della Regione Puglia e per conoscenza al Prefetto di Foggia dr. Sandro Calvosa. Tanto per dovere di informazione verso i cittadini residenti e, a mezzo di questo giornale, a tutta la comunità pannese sparsa nel mondo. Nel ringraziare il Direttore del giornale, lo scrivente, a nome e per conto della Civica Amministrazione, nonché a titolo personale, coglie la gradita occasione per inviare affettuosi e cordiali saluti a tutti i compaesani, con l’invito a tornare a Panni, nel prossimo mese di agosto, per trascorrere insieme giorni gradevoli. Pasquale Ciruolo Sindaco di Panni QUESTIONE DISCARICA IN SINTESI Sintetizziamo al massimo le notizie riguardo alla discarica di Savignano Irpino, sia per motivo di spazio sia perché i mass media nazionali e internazionali hanno dato molta informativa a riguardo. Noi, in quanto cronisti “spioni” e vicini agli accadimenti locali, puntualmente riferitici dall’amico e compaesano Antonio Mauriello al quale nulla sfugge di ciò che accade e si vede, altrettanto quando, certe “manovre politiche”, tese a portare cambiamenti decisionali in coloro che gestiscono il potere di fare o non fare certe scelte, e, spesso, vengono portate avanti “dagli addetti ai lavori” in tutta segretezza dai mass media. Ma non per il nostro Tonino, al quale nulla sfugge di ciò che accade sotto il cielo della Valle del Cervaro. Sia di giorno che di notte lui veglia e vigila e al primo fruscio fa scattare l’allarme generale. Noi ne siamo testimoni…anche in ore notturne. A lui la nostra gratitudine e quella di tutta la gente pannese sofferente per queste vicende monnezzare campane. Queste ed altre notizie pannesi sono giornalmente pubblicate sul blog del giornale on line: "http://notiziepannesi.splinder.com" 4 APRILE 2008 Una mega discarica regionale, non più provinciale, che, accoglierà circa 700 mila tonnellate di rifiuti campani su un territorio di 23 ettari, non sotto il Monte Sario, come Ischia, bensì a 400 mt più in alto, alle spalle della cava dismessa della “Ferrara”. L'unico vantaggio è quello che da Panni è invisibile ma per il resto c'è tutto e peggio di quanto si temeva per Ischia. Sbaglia colui che grida vittoria per Ischia, perchè Pustarza è peggiore di Ischia, in quanto ad effetti nocivi di ogni specie e, per di più, a non più di 3 km. dal mostro ecologico creato in questi anni, “Difesa Grande”, una vera e propria cancrena sul ridente e fertile territorio campano. Ora se ne aggiunge un'altra grande metastasi: ”Pustarza”... e così l'anello monnezzaro si chiude. Il finanziamento dell'opera è di 22 milioni di euro, di cui 3,5 milioni al comune di Savignano Irpino, i cui lavori sono stati dati senza alcuna gara d'appalto,ma direttamente assegnati alla ditta I.B.I di Napoli, specialista, dicono, in lavori monnezzari. 14 GIUGNO ’08 Il giorno di Pustarza! Oggi sono cominciati i primi viaggi di camion provenienti da Napoli ed hanno cominciato a sversare i rifiuti nella prima vasca con una capienza di 60.000 tonnellate. Accompagnato dal fido Tonino abbiamo fatto un sopralluogo per renderci conto di come andavano le operazioni: ALLUCINANTE! Erano state scaricate poche tonnellate e l’aria aveva un fetore insopportabile. Tutti, tranne noi due, facevano uso della mascherina protettiva per la bocca e il naso. Una fila infinita di camion era in attesa di scaricare, un camion ogni 12 minuti. Il piccolo monticello nerastro e maleodorante si allargava sempre più ogni 12 minuti. E’ venuta alla nostra mente una immagine dantesca in cui se l’Inferno esiste, non può che essere così raffigurato. DISASTRO AMBIENTALE …sotto il nostro naso! Proprio così! Abbiamo profuso, in questi ultimi 4 anni, ogni nostra energia e risorsa al fine di scongiurare o per lo meno allontanare dai nostri territori i nefandi effetti per la salute pubblica derivanti da discariche in funzione da anni, quale quella di Difesa Grande in Irpinia, o nuove da aprire, quale quella in località “Ischia”, soltanto allontanata di qualche chilometro in località “Pustarza”, quando, invece, una mostruosità ecologica già esisteva da tempo e sotto il nostro naso. Infatti, sono scattati arresti per una ventina di “imprenditori”, alcuni di Foggia ed altri dei paesi limitrofi, Castelluccio dei Sauri e Deliceto, che da tempo avevano messo in atto una lucrosa attività: scaricare rifiuti industriali, molti altamente tossici come l’amianto, lungo gli argini e il letto del fiume Cervaro in Località “Vignale”, nelle vicinanze della discarica pubblica di Deliceto, il reato contestato ai fermati è “Disastro Ambientale”.. Ma quello che ci sorprende e per cui ci interroghiamo è questo: è possibile mai che una discarica, che non è certo un forellino in un orecchio, ma con una estensione di circa 3.000 mt. e che ha assimilato ben oltre 500.000 tonnellate di ogni e qualsiasi rifiuto, non è mai stato “visibile” e quindi mai prima d’ora individuata da alcuno, neanche da chi dovrebbe avere l’occhio, e, soprattutto, il naso, esperto in questi tipi di “lavori”? Solo oggi, viva Dio, gli occhi e il naso di qualcuno ha “scoperto” il misfatto. Ed ora la vicenda passa alla competenza e alle estenuanti istruttorie dei tribunali e, forse, e se saremo ancora in vita, ne potremo essere informare sugli esiti. Il fiume o torrente Cervaro, che dirsi si vuole, dalle sorgenti dei monti Dauni e Irpini al golfo di Manfredonia, percorre oltre 150 km. e fornisce irrigazione a tutte quelle colture agricole che si trovano sui suoi argini, ivi comprese quelle del Basso Tavoliere pugliese, i cui prodotti agro alimentari sono fra i più apprezzati in Italia e all’estero. L’augurio-speranza è che la bontà dei prodotti locali non venga sminuita dalle acque contaminate del fiume Cervaro. LAVORI PUBBLICI • Approvato il PRIE (Piano Regionale Impianti Eolici) elaborato e presentato alla Regione Puglia. Unico, al momento, ad avere avuto l’approvazione regionale. • Rifacimenti strade via Gioberti, via Toti, via Volta e via Bervellino. • Bonifica siti in via Nieviera (ex forno “re Zella”), via Camporeale e via Torino. • Inizio lavori per la realizzazione di un Palazzetto dello Sport con relativo campo di calcetto, nelle vicinanze della Casa Protetta. • E’ in fase di partenza il piano di recupero del Centro Storico cittadino. Di questo e tant’altro ancora sarà relatore il sindaco di Panni in un’apposita assemblea popolare che si terrà durante il mese di agosto a Panni. Il Castello 13 UFFICIO STAMPA COMUNE DI PANNI luglio 2008 Incontro convegno a Panni ASL FG e Ospedale di Comunità Il 14 Giugno’08 si è svolto a Panni, un incontro-convegno con le autorità sanitarie della ASL/FG, presso la sala riunioni dell’Ospedale di Comunità, con la partecipazione del sindaco Ciruolo, assessori e consiglieri comunali, nonché i responsabili della struttura sanitaria locale, il dr. Mario De Cotiis, direttore amministrativo e il geom. Cocciardi Giovanni, presidente della Pan S.r.l., tutto il personale medico, di medicina generale, proveniente dai paesi limitrofi e che ci piace nominare uno ad uno: dr. Addorisio Giuseppe - dr. Belluscio Leonardo - dr. Cocozzello Michele - dr. D’Antuono Francesco - dr. Di Biccari Antonio - dr. Di Santo Antonio - dr. Granirei Giovanni - dr. Lipsi Alfonso - dr. Lo latte Vincenzo - dr. Maulucci Antonio - dr. Monaco Salvatore - dr. Murgante Pasquale - dr. Novia Euplio - dr. Pazienza France- sco - dr. Querques Nicolangelo - dr. Rossi Antonio - dr. Scoglietti Domenico - dr. Totano Giandonato - dr. Tullio Angelo - dr. Valvano Carlo - dr. Valvano Liborio e, ovviamente, tutto il personale ausiliario in servizio presso la struttura RSSA “Santa Maria Stella”, oggi comprensiva di 44 posti per ospizio agli anziani e 18 posti ospedalieri. I responsabili della ASL/FG intervenuti al convegno sono stati il Direttore Sanitario dr. Trivisano Leonardo, il sub commissario dr. Savino Inchingolo, il capo del distretto sanitario dr. Savino Mescia, il dr. Ettore Magaldi, direttore Area Coord. Serv. Socio-Sanitario Magaldi e il dr. Cristiano Nicola. Dopo una breve, ma significativa introduzione da parte del sindaco Ciruolo, tutti gli interventi hanno avuto una comune considerazione sull'ottima gestione, condotta dal personale tutto, sia sanitario che ausiliario, nei trascorsi due anni, per cui, la convenzione stipulata è stata migliorata e confermata, per ulteriori tre anni ancora, a tutto giugno 2011. La nuova convenzione, infatti, prevede un aumento di tre posti letti di degenza ospedaliera, di un altro medico di base, di due fisioterapisti, con adeguate attrezzature, di un assistente sociale e di una prossima postazione di 118 con ambulanza e medico di guardia. Segnali, questi, incoraggianti, che danno la precisa indicazione sull'ottimo andamento gestionale della struttura sanitaria locale, considerando che, in tante altre strutture similari, anche a livello superiore, si parla di tagli e ridimensionamenti. Tutto ciò è motivo di vivo compiacimento per noi pannesi e ci rassicura sul futuro della nostra struttura sanitaria locale. Un plauso, quindi, va a tutti i dirigenti sanitari ed amministrativi per la oculata gestione e, consentiteci di ripe- tere, ai lavoratori dipendenti che, spesso, anche con sacrifici personali, portano avanti egregiamente il loro compito al servizio della gente bisognevole di cure e assistenza come gli anziani. Non è da noi dimenticare coloro che, negli anni passati, hanno profuso il loro massimo impegno e tanto lavoro per la realizzazione della Casa di Riposo e l’Ospedale di Comunità: ci riferiamo alle due passate amministrazioni civiche capeggiate dall’ex sindaco Leonardo De Luca e gran parte del gruppo dell’attuale maggioranza che oggi amministra il paese, continuando la gestione amministrativa secondo la linea programmatica disegnata negli anni precedenti. E’ stato seguito, sia a livello personale che quale editore del giornale, l’iter programmatico della realizzazione della struttura sin dalle progettazioni cartacee, pubblicate su intere pagine del nostro giornale, corredate con foto e documentazioni che davano un’esatta conoscenza sull’evolversi dei lavori. La scommessa, così definita, dall’ex sindaco De Luca, è stata definitivamente vinta, grazie a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, hanno collaborato al successo di questa notevole impresa, realizzando un’opera che oggi primeggia in tutta la Capitanata, e, senza esagerazioni di sorta, in tutta la Puglia. Complimenti ed auguri a tutti. ARTIGIANATO E TURISMO? Promossa dal sindaco di Panni, Pasquale Ciruolo e dal consigliere comunale di minoranza, geom. Francesco Mastrangelo, sabato 8 settembre 2007 alle ore 17,00 presso la Sala Consiliare del Municipio, si è tenuta una prima riunione preliminare al fine di vagliare e valutare le possibilità di mettere in campo iniziative per valorizzare l’artigianato locale e il suo sviluppo, mettendo insieme e coordinando quelle potenzialità già esistenti a livello individuale. Presenti, oltre ai due amministratori comunali, compaesani noti a tutti per le loro doti artistiche/artigianali in quanto i loro lavori sono stati oggetto di mostre ed esposizioni in questi ultimi anni, quali Luciano Cifaldi, restauratore di antichità, Carlo Croce, scultore di gran talento, Gianni Liscio, per lavori di ogni sorta su legno e materiale diverso, Veggia Antonio, falegname ed artista del legno, Anna Maria Pepe, per ricami di ogni genere, da Foggia Elvira Di Bitetto/Rucci, per i suoi dipinti su tegole e presepi in miniatura, Vito Senerchia, per la consorte sig.ra Enrica Imbriani, per i suoi lavori su stoffe pregiate ed oggetti ornamentali ormai rari, Gianni Scisciolo, per i suoi lavori scultorei su legno e vetroresina. Presente il commercialista dr. Angelo Maffei per vagliare gli aspetti organizzativi e fiscali della nascitura Associazione in cui riunire, appunto, le singole capacità in attività comuni. Il sindaco Ciruolo, nella circostanza, ha dato la sua ampia disponibilità per la concessione della Sala Consiliare come luogo per esposizioni e mostre, qualora richiesto dalle necessità, nonché aiuto e sostegno in qualsiasi circostanza. Nella riunione del 01.06.2008 l’assemblea dei soci provvide alla nomina del Direttivo sociale così come appresso indicato: Presidente Gianni Liscio - Vice Presidente il M.llo Franco Rucci, Segretario e Tesoriere Vito Senerchia, consiglieri: Carlo Croce, Veggia Antonio, Maria Pia Senerchia e Concettina Senerchia. L’Associazione è stata battezzata con il nome A.A.A.P. - Associazione Amici dell’Antiquariato di Panni, con lo stemma nella foto, realizzato dal M.llo Rucci. Il 24.06.08 nella prima riunione del direttivo si sono gettate le basi per l’attività comune da svolgere e, in particolare, aver cura della presentazione al pubblico della sorgente associazione con manifestazioni che si andranno ad inserire in quelle del prossimo agosto pannese 2008. Plaudiamo ed incoraggiamo l’iniziativa e, per quanto nelle possibilità, confermiamo la nostra disponibilità quale organo informativo nel mondo pannese. Auguri. Ristorante Pizzeria Old Garden La Polla M. AUTONOLEGGIO da - per tutta l’Italia VITO PALUMBO cell. 340.7953012 VENDESI A PANNI Villa ristrutturata di mq. 330 con terreno circostante di proprietà di mq. 11.700 a 200 m. di distanza dal paese. Rivolgersi ai numeri: tel. Casa: 0574.653215 di Prato - Cell. 3396748988 Oppure a questa Redazione. Il Castello LETTERATURA PANNESE 14 luglio 2008 Due intense giornate di studio alla Biblioteca Provinciale GLI “ESULI PENSIERI” DELLA LETTERATURA DI CONFINE Le voci letterarie degli emigranti in America tra nostalgia, speranza e coraggio Accade raramente che si organizzino due giornate di studio così dense su una tematica poco frequentata, la cosiddetta letteratura di confine, creata dal nostro emigrante che più di un secolo fa ha lasciato le nostre contrade per approdare oltre Atlantico in cerca di fortuna. Ha portato con sé ricordi, emozioni, nostalgie del paese d’origine, ma ha anche avuto il coraggio di staccarsene per inserirsi da protagonista nella terra che l’ha ospitato. È così che nascono gli “Esuli pensieri”, come recita il fortunato titolo del convegno del 16 e 17 maggio presso la Biblioteca Provinciale, organizzato dal benemerito Centro Studi Diomede di Castelluccio dei Sauri. Vi hanno dato lustro, tra gli altri, i professori Martelli, Mariani, Marazzi, Siani, Durante, delle università di Salerno, Chieti, Milano e Cassino, lo scrittore Rimanelli, oltre a Joseph Tusiani, celebrato poeta e scrittore. Verso il multiculturalismo Ce n’è abbastanza per intuire la varietà degli stimoli di riflessione. Ne proponiamo qualcuno, a cominciare da una constatazione che noi Italiani di oggi fingiamo di dimenticare: gli Stati Uniti hanno sperimentato molti decenni fa quello che noi oggi con molti contorsionismi stiamo provando, e cioè la costruzione di una identità plurale da realizzare non con lo scontro frontale, ma con l’incontro e la disponibilità. È l’integrazione pluralistica di cui ha scritto il prof. Giovanni Sartori (Pluralismo, multiculturalismo e estranei, Rizzoli), collocandola in posizione mediana tra gli estremi della omogeneizzazione, che assimila il tutto indiscriminatamente, e la separazionedisintegrazione, che frantuma ogni possibilità di intesa. Siamo, come si vede, in una concezione diversa rispetto al melting pot, al crogiuolo, suggerito dall’etimologia: to melt, fondere, e pot, pentola. In quella visione le varie componenti si univano per realizzare qualcosa di diverso rispetto alle identità di partenza, e senza che fosse possibile rintracciare le singole identità e i loro contributi. La questione era sentita anche in ambienti economici. Henry Ford per festeggiare il milionesimo esemplare di auto, organizzò una festosa cerimonia con molto pubblico e con i familiari dei lavoratori. In una grande scenografia comparivano gli operai con i vestiti caratteristici dei luoghi di origine, entravano in una sorta di imbuto sullo sfondo e ricomparivano poi vestiti all’americana, ma conservando le varie identità. Era la “Grande società”, il sogno del poeta Walt Whitman, autore di Foglie d’erba (Leaves of Grass), che nel 19° secolo aveva superato le tematiche d’amore, morte e bellezza, per inneggiare a Democrazia, Pace, Fraternità, Progresso. Per esplicitare l’idea della composizione interetnica è stata anche evocata l’immagine del caleidoscopio, con i frammenti di vetro diversamente colorati che si muovono lentamente creando figure sempre diverse. Il paragone non è però adeguato, perché l’equilibrio è sempre precario e richiama alla mente l’episodio mitologico di Sisifo, l’eroe condannato a sospingere fino alla sommità di un monte un gran masso che, giunto in cima, rotolava nuovamente a valle. È certamente più consona l’immagine del puzzle, in cui tanti piccoli pezzi trovano la loro collocazione, ma in un quadro generale iniziale, che corrisponde ai valori politico-sociali della democrazia occidentale, in cui confluiscono le varie componenti, nessuna esclusa. Il puzzle non sarebbe completo se al tutto mancasse una sia pur piccola parte, poiché anche questa ha diritto di essere rappresentata, senza che siano frapposte gerarchie di importanza. La letteratura italoamericana In questo contesto si muove la letteratura italoamericana, al cui studio si dedicano i professori che hanno rivelato l’esistenza di un pianeta quasi sconosciuto. Ecco qualche segnalazione. Il prof. Martino Marazzi ha pubblicato Voices of Italian America – A history of early Italian American literature with a critical anthology – Fairleigh Dickinson University Press, 2004. È un testo che offre una panoramica del fenomeno, che interessa specie il nostro Meridione, terra di provenienza degli autori. Del pannese Antonio Calitri e di Giuseppe Cautela, da Ortanova, ha parlato il prof. Siani. Di Calitri ci siamo già occupati (v. Voce di Popolo del 23.6.2006 e Il Provinciale, giugnoluglio 2006), in occasione del convegno del 10.6.2006 organizzato a Panni, sempre dal Centro Studi Diomede. Ci piace tuttavia osservare come egli si sia guadagnato l’attenzione degli studiosi non solo nel rapporto con il suo paese natale, celebrato in quel convegno, ma anche nel contesto più ampio della letteratura italoamericana, oggetto di queste due giornate. L’interesse per i suoi scritti si concretizzerà con la prossima pubblicazione di altre sue opere, dopo Giovinezza a Montefumo del 2006. Ma c’è di più. Studiando il padre si scopre il figlio Charles, che ha scritto un volume dal titolo significativo: Father. Anche di questo testo è in programma la pubblicazione, una volta completata la traduzione. Si apre così un altro filone di indagine incentrato sulla produzione letteraria dei figli dei nostri emigranti. Sarà l’anello di collegamento tra l’America della migrazione biblica a cavallo tra il 19° e 20° secolo e l’America successiva, in cui si potrà verificare il fenomeno della integrazione nella LA LOCANDA DI PAN dalla prossima estate a disposizione 8 camere per pensione completa Via Castello a Levante - Panni (FG) Tel.: (+39) 0881 965523 Fax: (+39) 0881 965150 Cell. : 3296462907 Web: http://www.lalocandadipan.it E-mail: [email protected] diversità che abbiamo delineato. È questa la letteratura italoamericana, senza trattino, perché il comune sentire supera ogni separatezza. Segnaliamo, infine, l’interessante parentesi musicale offerta dai Cantori del Gargano e dall’arpista Roberta Pestalozza, ricercatrice di etnomusicologia, cantante e compositrice. Racconta del suo paese d’origine, Viggiano, in Val d’Agri, Basilicata, e dell’inclinazione dei suoi compaesani per la musica e in particolare per l’arpa celtica, trasportabile a spalla. I Viggianesi si sono conquistati fama in America, proprio come suonatori di arpa celtica, girovaghi per necessità e per passione. La voce rustica della Pestalozza evoca il viaggio dell’arpa in terra lontana e invita lo strumento a cantare la nostalgia, i sogni, le speranze. Affiorano a questo punto ricordi della nostra infanzia a Panni, quando a qualsiasi ora del giorno, passando per la chiazza nei pressi della fontana, si sentiva sempre della musica. Era il venerabile maestro Vito Senerchia che impartiva severe lezioni a ragazzini in partenza per l’America. Lì avrebbero raggiunto i padri, che raccomandavano loro di imparare la musica, come utile viatico per l’inserimento della nuova realtà. E così tra una sberla e un movimento di solfeggio cresceva una banda composita, che avrebbe portato la nostra musica oltre Atlantico. Arnesi di lavoro di giorno, penna e spartiti musicali la sera. Così i nostri emigranti hanno narrato la loro esperienza di vita. Sono i pensieri degli esiliati (gli “Esuli pensieri”), ma riteniamo che quando si narra la vita con lucidità e passione non ci sia più spazio per un sentimento di esilio, perché il canto della condizione umana è universale. È un canto perenne e unificante che si leva sotto un unico cielo e ignora i confini artificiali eretti dall’egoismo dell’uomo. Vito Procaccini Anche quando divenne portalettere papà continuava, di sera, la sua attività di calzolaio e riuniva molti giovani desiderosi di apprendere il mestiere intorno al suo desco. Vicino a quel desco imparai a leggere perché papà tutte le sere voleva sentire quello che avevo fatto a scuola; io leggevo per lui ed il picchiare del suo martello faceva da sottofondo alla mia voce e, quando sbagliavo, rimaneva col martello in alto fino a quando non pronunciavo bene. Per me era una sfida e cercavo sempre più di non interrompere il ritmico suono del suo lavoro. Mio padre apprezzava i miei sforzi e mi sosteneva con elogi e qualche confetto o caramella che non gli mancavano mai. Papà amava leggere, era un piacere ascoltarlo: leggeva con chiarezza ed espressione e coinvolgeva noi figli nelle lunghe serate invernali davanti al caminetto scoppiettante. A casa si andava a letto tardi, i miei genitori non avevano stabilita un’ora fissa, stavamo troppo bene tutti insieme per interrompere i nostri piacevoli intrattenimenti; mia madre preparava mille golosità sulla brace o sotto la cenere e mio padre leggeva libri come: “I cavalieri della tavola rotonda”, “Il ponte dei sospiri”, “Il conte di Montecristo” o “ Il tulipano nero” per ricordarne solo alcuni che Angelina Cappiello, fornita di una LETTERATURA PANNESE luglio 2008 di Lucia Manuppelli Mastrangelo - capitolo 2° ricca biblioteca privata, gli prestava. Spesso ci riuniva per insegnarci a giocare a carte perché asseriva che questi giochi stimolano la memoria, l’intelligenza e l’autocontrollo. Da lui ho appreso lo”scopone scientifico”, “la stoppa”e “il tresette” oltre a vari tipi di solitari. Vincere era elettrizzante anche perché papà metteva in palio sempre un piccolo regalo. Altre serate si trascorrevano a suon di musica: papà aveva un’apprezzabile cultura musicale, suonava bene sia il mandolino che la chitarra e, con altri tre amici aveva formato un concertino alquanto apprezzato in zona e molte volte erano chiamati a rallegrare matrimoni o feste private. Sfruttando le sue capacità musicali e la calda voce di mia cugina Anna organizzava qualche ora di allegria. Erano riunioni semplici, senza pretese ma sicuramente piacevoli e vissute con intensità. Era un grande organizzatore; con niente riusciva a renderci felici e si sentiva importante. Non amava perdersi in chiacchiere inutili, a lui bastava uno sguardo per farsi capire; se qualcosa non gli piaceva i suoi occhi si socchiudevano ed il sorriso spariva dal suo viso. Le cose le diceva una sola volta con convinzione e voleva essere ubbidito. Non sopportava le volgarità specie in bocca alle ragazze: l’unico schiaffo da mio padre, lo ricordo ancora, lo ebbi a dieci anni perché avevo detto “Me ne frego”. Pensandoci ora c’è da ridere,con tutte le brutture che fioriscono sulle labbra dei nostri giovani, ma egli asseriva che la base della vita è la “finezza”, l’armonia di tutte le virtù nel comportamento quotidiano e la pretendeva da me come La Famiglia Cacchiotti Michele Cacchiotti nacque a Panni nel Maggio del 1880 e si sposò con Antonia De Stefano (nata a Panni a Gennaio del 1882). Arrivò per la prima volta in Argentina nel 1903 per lavorare in campagna e ritornò di nuovo a Panni. Tornò in Argentina in altre due occasioni per fare lo stesso lavoro e poi cominciò come lavoratore nelle ferrovie diventando capo squadra. A gennaio dal 1922 arrivò in Argentina sua moglie con i primi figli, nati a Panni, Antonio, mio papà, nato nell’aprile del 1906 di Domenico, nato nel 1915 e andarono a vivere in campagna dove era il lavoro del capofamiglia. A novembre di quell’anno nella località di Bolivar, provincia di Buenos Aires, nasce la prima figlia argentina, mia zia Anna, che oggi ha 86 meravigliosi anni. In quell’epoca arriva anche suo caro fratello Carlo, ma poco dopo Carlo ritorna a Panni. Nel 1926 si radicano definitivamente nella città di Buenos Aires nel quartiere di Saavedra in via Freire 4551: la casa della famiglia Cacchiotti. È in questa casa e in questo quartiere che il mio papà conosce e sposa Filomena Morena, figlia di un compaesano, Costanzo Morena. Questa è stata la casa dove arrivavano i pannesi della prima immigrazione come Peppe (Peppino) della mancia, Il Castello 15 Rocco e Nicola Cobuzzi, Saverio di zi vecchi, Michele r’ Zanchetta, Giovanni e Giuseppe De Luca, Donato Corrado con i figli Antonio e Michele. Donato ritornò a Panni e Antonio e Michele rimasero a casa di mio nonno. Ci sono stati tanti altri ma non riesco a ricordare tutti i nomi sebbene ho avuto un grande aiuto da zia Anna, ma io a quell’epoca ero proprio una ragazzina. C’era unità fra i pannesi, si aiutavano fra di loro e seppure partivano da Freire, ogni domenica la casa r’ Cacchiotti era il centro di riunione dei compaesani emigrati, tutti uniti quasi come una grande famiglia. Ho bellissimi ricordi che mio nonno mi raccontava com’era la sua Panni, le strade, le fontane, la gente, le feste, io lo ascoltavo seduta accanto a lui. Parlava con nostalgia di suo fratello, così lontano e io sempre gli dicevo “Non preoccuparti nonno per zio Carlo, io andrò a Panni e lo curerò”. Sono stata a Panni, anni fa, è stato verante un sogno e una grande emozione perché ricordavo quei racconti ed ero li a vederli realmente. Vedevo Panni, la loro casa a via Michelangelo Buonarotti numero 5 e sentivo che non ero lì per la prima volta, era come avessi già vissuto a Panni attraverso i ricordi e racconti di nonno Michele. Michele Cacchiotti cosa naturale. “I piccoli atti gentili di ogni giorno - diceva - anche se, a volte, sembrano passare inosservati, appagano lo spirito e, se vengono a mancare, si cercano come elemento vitale”. Tante volte ho sperimentato sulla mia pelle la veridicità delle sue convinzioni maturando un’acuta sensibilità per le piccole ma importanti gentilezze della vita quotidiana. Mio padre era molto attento anche al suo abbigliamento: spesso mia madre lo canzonava perché da giovane portava le ghette ed il bastoncino di canna di bambù di moda in quel periodo. Egli non se la prendeva, anzi sorrideva compiaciuto e si diceva convinto di aver fatto colpo su di lei anche per questo. Non si accontentava di quel poco che offriva il paese ed ordinava direttamente alla fabbrica “Ermenegildo Zegna” le stoffe più belle per gli abiti suoi e della famiglia. Portava a casa il catalogo, solennemente lo poggiava sul tavolo e ci chiamava perché lo aiutassimo a scegliere: era una festa, ognuno diceva la sua,ognuno si sentiva importante,determinante nella scelta ed in ognuno di noi si radicava la convinzione che il curare il proprio aspetto esteriore è indice d’amore e di rispetto per te stesso e per chi ti vive accanto. dall’Argentina di Anna Lucia Cacchiotti Florencio Núñez, stabilisce questo quartiere nella terra che apparteneva a Don Luis Maria Saavedra. Dal Decreto dal 26 di ottobre del 1889 è stata autorizzata la costruzione della stazione di quel nome e inaugurata il 1º febbraio del 1891 sotto il nome di Saavedra in memoria del proprietario del soggiorno enorme di cui il casco è attualmente la sede del museo storico della città di Buenos Aires “Brigadier General Cornelio Saavedra”. di Nèlida Capobianco Costanzo Morena Antonia De Stefano e suo figlio, Domenico Antonio Cacchiotti Filomena Morena Cacchiotti MUSEO SAAVEDRA (Casco storico) Il Castello SINDACALI E REDAZIONALI luglio 2008 NOTIZIE SINDACALI A CURA DI SANTINO CALITRI SEGRETARIO GENERALE DEL SINDACATO DEI PENSIONATI CISL Federazione Naz.le Pensionati Via Trento, 42 – 71100 Foggia Tel 0881/724400 Fax 0881/728937 DI FRONTE AL NUOVO SCENARIO POLITICO IL POPOLO ANZIANO CONFERMA LE SUE RIVENDICAZIONI Governi che vanno e governi che vengono. Maggioranze e opposizioni che si scambiano di posto e di ruolo. Partiti che nascono ed altri che muoiono e altri ancora che si trasformano, si uniscono o si spaccano…. Non è questo che ci impressiona o ci sconvolge. In decenni di vita democratica le nostre generazioni anziane ne hanno vista (e fatta ) di storia, piccola e grande, nella società italiana, nei posti di lavoro, nelle città e nei quartieri, da Nord a Sud! non è il cambiamento, non sono le novità che ci spaventano. E dunque lo scenario politico aperto dopo le elezioni di metà aprile, trova la nostra categoria di pensionati preparata e pronta a confrontarsi con le circostanze e con le realtà che la libera e responsabile scelta di ciascuno di noi e dell’elettorato nel suo complesso, ha deciso di far emergere. Ma il nostro sindacato è pronto e preparato anche per un’altra fondamentale ragione: le nostre rivendicazioni, le nostre lotte, le nostre richieste restano sempre le stesse, prima e dopo, con qualsiasi interlocutore. I soci della CISL – FNP ne sono buoni testimoni. E con essi tutto il “popolo anziano” che abbiamo incontrato nei mesi scorsi nelle piazze e in tutti i luoghi di aggregazione, nelle assemblee pubbliche e presso i gazebo e presidi e punti organizzati presso i quali abbiamo continuato (e continueremo) a raccogliere la solidarietà delle intere cittadinanze attorno alle nostre buone ragioni. AI PENSIONATI….. LA QUATTORDICESIMA! Grazie all’accordo sindacati-governo sul welfare, dal 2008 anche i pensionati avranno la 14° mensilità ogni anno, con la rata di pensione di luglio lo ricorda la FNP – CISL. La 14° scatta , per ora, evidenzia il segretario Calitri Santino per le pensioni più basse, al compimento, sia per le donne che per gli uomini, del 64° anno di età, purchè il reddito personale complessivo non superi una volta e mezza il minimo di pensione (per il 2008, questo limite equivale a 664,68 euro al mese, e a 8.640,84 euro annui); siano titolari di almeno una pensione da lavoro il cui importo non superi il suddetto limite di reddito. L’importo della 14° varia con l’aumentare degli anni di contributi versati per la pensione e del loro importo, e prevede tre fasce: 336,00 euro, 420,00 euro e 504,00 euro. I lavoratori dipendenti, che hanno pagato al sistema previdenziale una quota della loro retribuzione maggiore di quella dei lavoratori autonomi, percepiranno, perciò un importo maggiore rispetto ai pensionati ex lavoratori autonomi . La 14° spetta, anche se ridotta, alle vedove con una pensione di reversibilità integrata al minimo. CINQUE PUNTI ESSENZIALI I punti della piattaforma unitaria dei sindacati confederali dei pensionati dunque restano fissi in questi termini: - 1) rigido rispetto del decreto del 12 dicembre 2007 con il quale si sancisce l’impegno del governo a contrattare, in occasione della legge finanziaria “ulteriori aumenti delle pensioni rispetto a quelli assicurata dalla attuale perequazione automatica” ; - 2) definizione di un paniere - Istat che tuteli integralmente i consumi – tipo essenziali delle famiglie anziane e cioè, alimentazione, abitazione ( comprese utenze minime) e assistenza-sanità; - 3) uguaglianza fiscale tra lavoratori in attività e lavoratori in pensione; - 4) abrogazione del divieto di cumulo tra pensione e redditi da lavoro; - 5) approvazione della legge sulla non-autosufficienza secondo le linee del ddl di iniziativa popolare proposto del sindacalismo confederale dei pensionati, con finanziamento del relativo fondo, da incrementare progressivamente al ritmo di 500 milioni di euro all’anno, fino al raggiungimento del livello medio europeo. Giungano auguri di felicità, di benessere e di prosperità agli sposi in Toronto Carmela Calitri e Shaun Gasko dagli amici e parenti in particolare dallo zio Santino Calitri da Panni. N.d.R.: Carmela Calitri è la figlia del compianto nostro compaesano Michele Calitri di cui ricordiamo la sua generosità nel donare al corpo bandistico di Panni i pantaloni per la nuova divisa. Auguri anche da parte della Redazione e di tutti i pannesi nel mondo. 16 “IL CASTELLO” CAMBIA LOOK Cari lettori, la Redazione, come avete avuto modo di constatare, ha cambiato il formato del nostro giornale, restando ferma la consueta grafica e la impaginazione. In sostanza abbiamo aumentato la grandezza delle pagine, passando dai cm. 21 -1/2 x 31-1/2 dello scorso formato, a cm. 24-1/2 x 34, e ciò, ci auguriamo, al fine di dare più grandezza sia ai caratteri che alle foto. Queste ultime, molto spesso, proprio a motivo del poco spazio,venivano pubblicate a grandezza di francobollo, limitando così le immagini stesse. Il carattere più grande della scrittura facilita di molto la lettura, specialmente a coloro che hanno difficoltà ottiche, come gli anziani. Nulla cambierà nella sua veste grafica che resterà quella del primo numero del dicembre 1996, felicemente ideata e messa in opera dal cofondatore prof. Renato De Michele da Napoli, tanto apprezzata dai lettori di tutto il mondo pannese. Al momento è un esperimento, il cui esito, positivo o negativo, avremo modo di verificare grazie anche alle considerazioni, tanto attese, da parte di tutti i lettori del giornale. E IL PROGETTO DAUNIA VALLEY? Il giornale telematico e l’ufficio stampa on line anche a Panni? Nello scorso numero ne facemmo un ampio servizio esplicativo, ma che fine ha fatto il progetto? Possiamo riferire soltanto ciò che è di nostra diretta conoscenza che, in sintesi, è la seguente. Sapete tutti che in Italia si sono svolte le elezioni politiche in aprile e, in Capitanata, a Foggia anche quelle per il rinnovo del Consiglio Provinciale, da cui è emersa una situazione politica contrapposta a quella precedente, poichè, la destra, in Italia come in Capitanata, ha preso il posto della sinistra politica; questo comporta cambiamenti politici ad ogni livello. Siamo in attesa di un nuovo programma che, sarà stilato dalla nuova maggioranza politica. E’ appunto ciò che ci riferì il responsabile dell’Ufficio Stampa della Provincia di Foggia a una nostra domanda in proposito: il progetto avrà ritardi a causa del rinnovo politico della Provincia di Foggia... ma certamente avrà il suo svolgimento. Noi, obbedienti e fiduciosi, non possiamo fare altro che attendere. S.O.S. PANNI! E’ già da qualche tempo che questa Redazione riceve segnalazioni di questo tipo, e ne ha diretta conoscenza, quali quelli ascrivibili a “disturbi della quiete pubblica”. Molti cittadini e anche turisti, infatti, lamentano disturbi quali il continuo salire e scendere, anche con certa velocità e a volte con manovre da Formula 1, di autovetture dalla Taverna al Castello e viceversa, con il volume “a manetta” delle loro radio-stereo, in ore sia diurne che notturne, con l’aggiunta dell’altrettanto frastuono di motori di motociclette che imperversano per le strade del paese e, perché no, il volume assordante di apparecchi stereofonici o televisori e quant’altro di simile, nelle abitazioni con porte e finestre spalancate da dove si odono le voci finanche di coloro che semplicemente parlano… e il conto è fatto. Era nostra convinzione che il fenomeno si verificasse, o si accentuasse, durante il mese di agosto, per la “calata” dei tanti piloti di Formula1 e di moto, o dei tanti turisti amanti delle disco dance cittadine o di home theatre televisivi in dolby surround, invece, il fenomeno è prettamente adducibile ai locali residenti, perché quando scriviamo ciò è il 22 di giugno, quando il paese vive ancora nella sua privacy e i fenomeni lamentati sono in corso d’opera e a pieno regime. Ci siamo battuti contro la discarica d’Ischia affinché il nostro bel paesello non venisse contaminato da agenti pestiferi esterni e tolleriamo, invece, che sia contaminato da strumenti e mezzi, utili ed indispensabili quando sono usati nella loro normalità, ma diabolici se usati in modo da creare disagio e disturbo, per se stessi, e per la società convivente...incolpevole ma vessata comunque. Tali fenomeni, sono sotto l’occhio e l’orecchio di tutti, e non possono essere ancor più tollerati, ma vanno circoscritti ed eliminati al fine di non distruggere una delle preziosità più apprezzate e ricercate in un paesino come Panni: la tranquillità, una delle peculiarità più rare che crea ed incrementa il turismo fuggente, appunto, da questi disturbi metropolitani. Panni come Roma, Napoli, Milano? NO GRAZIE! P.S. Messaggio privato, da pannese a pannese, per il novello Schumacher del circuito Taverna/Castello e viceversa.. Si, caro Schumaker pannese, ci riferiamo proprio a te! A te che, di giorno e di notte, nel fare la curva della “geratora ri li pulman” usi freno a mano e tutto gas facendo roteare la macchina su se stessa e poi, come una Ferrari, fai scattare il tuo bolide all’impazzata giù per la discesa per la Taverna. Sappiamo chi sei! Primo ed ultimo avviso: qualora persisterai a usare la pubblica strada come un circuito da Formula 1, sul prossimo numero del giornale, o meglio, sui manifesti affissi in Panni, sarà pubblicata la foto del tuo bolide e della targa e la promessa, a titolo personale, che, nella eventualità di un raffronto personale, “a cap a cap”, per capirci alla pannesa manere “nu par re ciampat nun te le lev…nisciun.!” Ovviamente questo avviso vale anche per gli altri baldi giovanotti amanti di Formula 1 pannesi e di stereo dolby surround a manetta. A Panni usiamo sistemare le cose…in famiglia! Capimmec uagliù! TERMOVALORIZZATORI SI O NO? Il Castello 17 luglio 2008 Sui TERMOVALORIZZATORI se ne sono dette tante, di seguito SONO riportati pareri opposti. Lasciamo al lettore trarre le proprie conclusioni. PRO CONTRO Dalla combustione dei rifiuti, con i TERMOVALORIZZATORI, si recupera energia sotto forma di energia elettrica e teleriscaldamento a basso costo che altrimenti andrebbe persa. I costi di produzione di energia con questa tecnica sono mascherati dai forti stanziamenti pubblici. In ultima analisi sono i cittadini a pagare l’impianto e le ditte gestrici a beneficiare dei guadagni. Per far tacere le opposizioni locali si regala acqua calda ed energia elettrica a tariffe agevolate: tanto i costi di impianto sono stati pagati da altri cittadini. E’ necessario che ogni cittadino si faccia carico del problema dei rifiuti anche accettando i termovalorizzatori, senza delegare ad altri il problema alimentando altre discariche. Con i termovalorizzatori la maggior parte dei rifiuti continua ad essere posta invece che in una discarica di solidi, in una enorme discarica a cielo aperto: i rifiuti vengono immessi nella atmosfera sotto forma di gas. Le ceneri della combustione continuano ad essere poste in discarica dopo essere state inertizzate. Il cittadino non si fa carico del problema ma lo delega ad altri perchè in discarica o in un inceneritore lo mette sempre a casa di altri. A questa sindrome è stato dato il nome NOT IN MY COURTYARD, cioè "si ma non nel mio cortile!". I termovalorizzatori, a differenza delle discariche non nuocciono alla salute. Solo in passato, per la loro bassa tecnologia, potevano rappresentare un potenziale pericolo, ma oggi i potenziali pericoli sono minimizzati se non eliminati del tutto. Nessun dottore, nessuna pubblicazione biomedica solleva il cittadino dalle apprensioni che derivano dall’avere nelle vicinanze una discarica o un inceneritore. Quest’ultimo nelle complesse reazioni chimiche di combustione trasforma materiali leggermente tossici, in altamente tossici, come la DIOSSINA. I materiali solidi prodotti necessitano di una costante sorveglianza in quanto tossici e nocivi, quelli gassosi vengono dispersi nel vento. Una raccolta di dozzine di pubblicazioni, smentisce la più grossa e pericolosa bugia: quella che i termovalorizzatori sicuramente non fanno male. L’incenerimento dei rifiuti è il più economico dei sistemi di smaltimento. Se è economico in fatto di tassa rifiuti (il prezzo al kg scende) è perché gli impianti sono finanziati pubblicamente, il costo sostenuto dalla collettività è ancora più alto di quello attuale. Molto si sta facendo per il problema dei rifiuti, anche in termini di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, anche al fine di minimizzare la quantità dei rifiuti e le dimensioni degli impianti di incenerimento. Il danaro pubblico viene stanziato per piani in cui la spesa più grossa è quella destinata allo incenerimento, una minore alle complesse tecniche di riciclaggio, ed una assolutamente nulla riguarda il punto nelle tecniche di informazione (etichettatura dei prodotti) e di produzione di beni durevoli considerate primarie dalla CEE. Nulla è destinato alla ricerca medica in questo settore. Nulla è destinato ai piani di monitoraggio della salute dei cittadini posti nelle vicinanze dei termovalorizzatori. I termovalorizzatori di ultima generazione sono sofisticati da non emettere sostanze tossiche infatti il monitoraggio all’uscita del camino con le apparecchiature più sofisticate disponibili non rivela tali sostanze. Le apparecchiature di misurazione non sono abbastanza sofisticate e sensibili da rilevare la presenza di sostanze tossiche all’uscita dei camini poiché sono diluite in enormi quantità di gas, se invece mettete apparecchiature altrettanto sofisticate a controllare l’accumulo di sostanze tossiche nelle vicinanze dei termovalorizzatori ne potrete misurare la presenza. Ciò è risaputo da chi dovrebbe tutelare la salute della popolazione e che sino ad oggi si oppone, sistematicamente, alla misura delle sostanze accumulate nei pressi (7 km) dai termovalorizzatori operanti. I comitati ambientalisti terrorizzano i cittadini sulla questione dei termovalorizzatori. I comitati ecologisti reputano di dover supplire a quanto non viene fatto dalle istituzioni per contrastare le informazioni inesatte e ambigue che riguardano i termovalorizzatori e su cui poggia l’incastellatura politica ed economica che sostiene la loro costruzione. Studiosi autorevoli sono di opinione ben diversa dagli ambientalisti e mettono a disposizione le proprie conoscenze scientifiche che sono alla base delle loro opinioni, spesso senza trarne alcun vantaggio, amministratori responsabili sono all’opera per risolvere i problemi dell’ambiente, che solo fra le altre cose prevede l’installazione di tali impianti, in siti tali da non danneggiare né l’ambiente, né i cittadini. Tutto ciò è effettuato nel rispetto delle norme europee, italiane e regionali in modo completamente trasparente per i cittadini i quali possono contare su criteri di correttezza in tutte le procedure. Attualmente gli studiosi favorevoli allo incenerimento traggono il vantaggio di occupare le posizioni di prestigio nei consigli di amministrazione degli enti ed istituzioni che si occupano e controllano l’ambiente, per contro chi è contrario senza ambiguità non è presente in modo significativo in queste posizioni. I siti su cui costruire i termovalorizzatori sono i più dannosi per la salute infatti l’iter burocraticolegato alle leggi attuali italiane, identifica i siti in aree senza interesse agro silvo pastorale, dove siano già presenti servizi di di acqua, luce e gas. Ciò corrisponde, nella maggior parte dei casi ad aree fortemente abitate come le periferie cittadine. In ogni momento la popolazione può controllare i Progetti e potrà verificare l’efficienza e la non pericolosità degli impianti. Il controllo dei progetti è effettuato da istituzioni pubbliche che non sono tenute in alcun caso a sottoporlo ai rappresentanti dei comitati ambientalisti. Anche ammesso che gli impianti siano ritenuti pericolosi dai cittadini, non esiste nessuno strumento giuridico in grado di fermare un impianto neanche per pochi giorni: una volta innescato un inceneritore si è vincolati a non spegnerlo più, in quanto l’immondizia non può essere accumulata altrove e la produzione di energia elettrica e di acqua calda per il teleriscaldamento diventano esigenze primarie rispetto alla salute. Ci si deve consentire una sola riflessione-considerazione a riguardo di un punto non preso in considerazione nel prospetto sopra indicato ed è quello dell’occupazione giovanile che solleverebbe di molto la piaga della locale disoccupazione nelle nostre terre. Tanto, comunque, la spazzatura da qualche parte la si dovrà pur mettere, bruciarla e dissolverla, è la via del futuro e, fino a che gireranno milioni di motori e fumaioli, compresi quelli delle adorate sigarette, lo scarico dei fumi dei termovalorizzatori aggiungono ben poco all’inquinamento atmosferico. A Brescia, Vienna e Roma, così come in altre grandi città, gli impianti sono ubicati nei centri cittadini senza aggiungere o togliere alcunché. Nelle nostre terre, invece, di certo aggiungerebbe benessere e tranquillità per il futuro dei giovani del luogo che non sarebbero costretti a prendere la valigia e cercare lavoro altrove. Se vanno via i giovani, infatti, si depauperano i piccoli paesi, come Panni, dell’elemento essenziale per la loro sopravvivenza: la presenza giovanile. Rammentare il detto che dice: “chi ha tempo non aspetti tempo” ci pare opportuno e…conveniente. Il Castello PROGRAMMA - OFFERTE E DESIDERI luglio 2008 Programma delle manifestazioni culturali organizzate da “Il Castello”, in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente e Turismo del comune di Panni, che si svolgerà nell’agosto Pannese 2008. Le date sono indicative perché sono da concordare con il Comitato Feste. Le manifestazioni saranno curate dal Direttore con il contributo culturale del prof. Leonardo De Luca. Tutte le manifestazioni si svolgeranno dalle ore 17,00 alle ore 19,00 presso la sala San Giuseppe. • Giorno 14 agosto: Le Pale d’Altare esposte a destra e a sinistra nella Chiesa Madre, già tenuta lo scorso anno ma con pochissima gente in quanto non inserita nel programma e in concomitanza con altre manifestazioni. • Giorno 16 agosto: Presentazione della 2° raccolta di poesie di Giovanni Rainone “La Poesia del cuore”. • Giorno 18 agosto: Presentazione della 2° raccolta di poesie “L’Approdo” di Giovanna Ciarciello. • Giorno 20: Proiezione delle foto di Floriano Lapolla commentate dal Prof. Leonardo De Luca. Giorno 21: Presentazione plastico del “Castello com’era” del dr. Gianluca Veggia presso la sala consiliare ad ora da stabilire. • Giorno 22: Presentazione della terza raccolta di poesia di Lorenzo Morra “La rosa e la vita”. Siete invitati tutti a partecipare. Il direttore 18 OFFERTE PRO CHIESA AL CONVENTO INCASSATI DAL GIORNALE DA MARZO A GIUGNO 2008 52) Ciarciello Carmine Prato t 100,00 53) Ciarciello Marco Prato t 50,00 54) Giuliani Massimo Prato t 50,00 55) Calitri Michele Prato t 50,00 56) Montecalvo Vito Prato t 50,00 57) Calitri Joe e Gesualdi Anna U.S.A. $ 1.000,00 58) Rucci C. e Cagliuli M.C. Forlì t 20,00 De Michele Donato Torino t 20,00 x S. Giuseppe A maggio e giugno ’08 sono state versate dallo scrivente al cassiere del Comitato sig. Lino Liscio, per conto del Parroco Padre Antonio, le somme introitate per il tramite del giornale così come appresso specificate: Euro 2.834,00 con un assegno - Euro 320,00 in contanti - $. USA 1.000,00 - Euro 1.000, 00 con assegno. Alla data del 20 giugno 2008 le somme incassate, dal Giornale e Comitato insieme, ammontano a: Euro 25.654,00 e $. 4.855,00 (canadesi + usa + australiani). I lavori al Convento procedono, e questo è importante. Dopo il fermo invernale i lavori sono ripresi in primavera e, attualmente, giugno’08, sono giunti alla fase iniziale di copertura del tetto, ovviamente si parla del Convento. Per quanto, invece, riguarda la chiesa, i lavori avranno inizio nel momento conclusivo del rifacimento del tetto conventuale, presumibilmente nei prossimi due o tre mesi. Avremo notizie più dettagliate direttamente dall’Arch. Michele De Cotiis che, in una prossima riunione del Comitato, ci fornirà un progettino di massima sull’intervento alla chiesetta. Qualcuno ci chiede perché raccogliere e poi spendere tanti fondi per una struttura, pur bella e rifatta che sarà, destinata, comunque, a rimanere chiusa? Possiamo sin d’ora garantire, con fermezza e certezza, che il santuario della Madonna del Bosco, bello e rifatto, non rimarrà chiuso…mai più! Il Comitato ringrazia tutti i 182 compaesani che hanno già dato, qualcuno da più di un anno,un contributo devozionale verso Madonna del Bosco, ma, ne siamo più che convinti, la Fede dei pannesi è talmente radicata e la devozione per la nostra Santa Protettrice è talmente forte e sentita che dal prossimo mese di agosto esploderà nella sua massima misura. Invitiamo, pertanto, i tanti pannesi che sono in attesa di farlo, a inviare il proprio contributo e il proprio segno di devozione. Grazie a tutti. Giugno 2008 : lavori in corso d’opera Un articolo di Antonio Mauriello pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 13.04.08 QUEL RISTORANTE CHIAMATO "DESIDERIO" Il noto albergo ristorante "Monti Dauni”, fiore all’occhiello di Panni, di proprietà del Comune stesso, inaugurato nell'agosto del '97, gestito prima da una cooperativa di Zungoll (A V) , successivamente da privati di Panni. da più di un paio di anni non riesce a riaprire i battenti. Era stato chiuso per dei lavori di ampliamento. sia per I posti a sedere che per le camere d'albergo. Questi lavori, però, dopo poco tempo iniziati si sono fermati e non si riesce a venirne a capo per ricominciare. Il finanziamento di 200.000 euro doveva essere erogato dalla Provincia di Foggia, in seguito all'approvazione dei cosiddetti PRUSST (Programma di riqualificazione urbana), fondi del Mini- stero delle Infrastrutture e Trasporti, riguardanti finanziamento per l’anno 2003. A differenza dei Comuni di Foggia. Cerignola e San Severo, il Comune d' Panni, avendo subito provveduto a realizzare il progetto esecutivo. comunicato regolarmente all'UffIcio Tecnico della ProvIncia. appena saputo dell'approvazione del finanziamento, provvedeva alla gara d'appalto, poi aggiudicata ad una ditta di Bovino, che iniziava subito il lavoro dopo che l’Ufficio Tecnico di Panni aveva regolarmente trasmesso gli atti agli uffici competenti della Provincia stessa. Con stupore ed apprensione, però, il 15 dicembre 2005 la Provincia di Foggia con nota n. 3261 ad oggetto “PRUSST San Michele Daunia 2000", comunica al Comune di Panni che la Giunta Provinciale. con delibera n. 240 del 25.03.2005, aveva revocato l’assegnazione dei 200.000 euro al Comune di Panni e, che successivamente, in data 01.12.2005, sempre la stessa Giunta Provinciale, aveva deciso di procedere al finanziamento richiesto, con propri fondi, presi dal bilancio 2006. Dopo questa comunicazione. non si è mai saputo il motivo per il quale la G.P. aveva revocato questi fondi, e dei 200.000 euro presi dal bilancio 2006, nessuna traccia. Da quanto trapelato dai meandri della politica, quella somma sarebbe stata dirottata al Comu- ne di Ascoli Satriano. Alcuni suggeriscono che si potrebbero prendere i 200 mila dai fondi destinati a Foggia, Cerignola e San Severo, naturalmente con la loro approvazione, in quanto non hanno speso ancora un euro. Il dato certo è che dopo tre anni dalla revoca di quella famosa delibera della Giunta Provinciale, il Comune di Panni ha dovuto liquidare la ditta appaltatrice che ha eseguito i lavori e poi sospesi, e si affida alla sensibilità del prossimo Presidente della Giunta Provinciale di Foggia, che prenda a cuore questo delicato problema e lo risolva nel più breve tempo possibile. Perché questa struttura è vitale per la piccola comunità di Panni. SOLIDARIETA' AL GIORNALE 2008 Il Castello 19 luglio 2008 ITALIA Panni: A.S.C. Panni - Bianco Giuseppe - Bianco Nicola - Bocchicchio Rosaria – Cagliuli Carlo - Calitri Diego – Calitri Pietro - Carchia Nicola - Ciruolo Pasquale - “Azienda agricola” Cocciardi Pietro – De Cotiis Amedeo - De Luca/De Cotiis Concetta - De Cotiis Teodoro - De Michele don Michele – Gesualdi Michele - Gesualdi Rocco - “La locanda di Pan” dei f.lli Rucci – Liscio Gianni - Liscio Nicola - Mansolillo Alfonso – Mansolillo Antonio Mansolillo Francesco - Mauriello Antonio – Mauriello Attilio - Mauriello Flavio - “Minimarket” di Montecalvo A. – Montecalvo Costanzo - “Old Garden” di Lapolla - “Onoranze funebri” di Mastrangelo - Melchionda Michele - Pan s.r.l. - Procaccini geom. Antonio - Procaccini Franca - Procaccini Giovanna – Rainone Carlo - Rainone Vito - Roberto Costanzo - Saura Salvatore - Spremulli Alberto Foggia: Ass.to Cultura Provincia - Antonucci Giovanni – Bianco Francesco - Bocchicchio/Montecalvo – Cacchiotti Pasqualina - Calitri Mario – Calitri Saverio - Chiappinelli Aldegonda - Chiappinelli Michelino – Ciarciello Giovanna - Cocciardi Antonio – Cocciardi Leone (fu Mimì) - Cotoia Costantino - Prof. De Luca Leonardo - Dr. De Michele Luigi – De Michele Luigi (fu Emidio) - De Michele Luciana – De Michele Lidia – De Michele Maria (fu Emidio) - Di Biccari Leonardo - Fam. Gabaldi/De Michele – Lapolla Filomena - Lapolla Giuseppe - Ing. Lapolla Michele – Mansella Pietro - Mansolillo Renato - Manuppelli Costanzo – Martire Michele – Dr. Mastrangelo Costanzo – Mastrangelo Francesco - Dr. Mastrangelo Giuseppe – Montecalvo Costanzo - Perulli Anna – dr. Procaccini Vito - Piscopiello dr. Vincenzo - Rainone Angela - Rainone M. Teresa – Rucci M.llo Rucci Francesco – Rucci Giovanna Rucci dr. Luigi – Scarpiello Iolanda - Senerchia Lillino - Spinapolice Amilcare - Tartarone Larocca M. Lea - Zuzzaro dr. Antonio Prov. Foggia: Bocchicchio Carmine (Ortanova) - Cacchiotti Carmela (Segezia) – Catri Maria (Trinitapoli) – Chiozzi Luigi (S.Marco. L.) - Cobuzzi Giuseppe (Segezia) – Labate M. Luigia (Cerignola) - Lapolla Carmine (S.Severo) - “Roluema” di Calitri L. & C. (Segezia) – Sullo Antonio (Castelluccio Sauri) Prato: Bocchicchio Antonio - Bocchicchio Vito (Oste) - Calitri Chiara - Ciarciello Carmine – Ciruolo Anna – Colacone Antonio – Colacone Saverio De Chiara Antonio - De Chiara Costanzo - De Luca Gerardo G. – Del Sonno Giuseppe – Di Rienzo Vito - Lena Assunta - Lepore Angelo – Lepore Costanza - Liguori Michelangelo – Longo Michele - Masi Zaccari – Melino Maria (Montemurlo) - Montecalvo Michele - Morena Michelino - Panorese Pasqualina – Rainone Agostina - Rainone Giuseppe – Rainone Michele - Spremulli Anna - Totilo Michelino – Zuccaro Anna Località varie italiane: Bocchiccio Rosaria (da Osteria Grande) - Bocchicchio Antonio (Osteria G.) – Calitri Giuseppe (Pescara) - Catalano Gianluca (Suzzara) - Caroli Ciruolo A.M. (Napoli) - Catri Giovanna (Arcene) – Catri Raffaele (Treviglio) – Cesario Vito (Lecce) - Chiappinelli Marco (Pesaro) – Ciruolo Michele (S:Lazzaro S.) - Colacone Rocco (Cornaredo) - Cocciardi Domenico (Torino) – Cocciardi Felice (Stresa) Cocciardi Mario (Roma) – Cocciardi Michele (Cascina) – Conversano Domenico (Quarrata) - Cotoia Michele (Occimiano) – Croce Nicolina (Voghera) – Damato Leonardo (Occimiano) - De Cotiis Antonio (Roma) De Luca Colombo (Roma) – De Luca Filomena (Pescara) – De Luca Giovanni (Occimiano) - De Michele Antonietta (Seveso) De Michele Donato (Torino) – De Michele Donato (Cogliate) - De Michele Giuseppina (Trezzo D.) - De Michele Marta (Termoli) – De Petrucellis Vera (Napoli) - De Rosa Celestino (Cornaredo) – De Stefano Francesco (Sasso M.) – Di Giovanni Carmine (Seregno) - Di Giovine dr. Giuseppe (Gardone R.) - Gesualdi Diego (Brescia) – Gesualdi/Del Vicario Angela (Brescia) – Gesualdi Luciano (Occimiano) - Gesualdi Michelino (Beinasco) – Gesualdi Vito (Casalecchio R.) - Giambelli Rita (Opera) - Ladogana Giuseppe (Brescia) - Lapolla Anna (Piovene R.) - Larocca Antonio (Roma) – Lerra Iole (Milano) Longo Pietro (Salerno) – Longo Rocco (Seveso) - Longo Rosa (Napoli) - Maiello Sullo Luisa (Napoli) – Manserra Nicola (Signa) - Marrella/Petronella (Pesco S.) – Marrella Cosimo (Fragneto L.) - Mansolillo Maria (Pinerolo) - Manuppelli Donato (Torino) - Marchese Roberto (Trieste) - Mauriello Maddalena (Taranto) - Meliciani/Barbalato (Roma) - Membrino/Petronella (Savignano scalo) – Montalbetti Liliana (Mercogliano) - Montecalvo Francesco (Zola P.) – Montecalvo Elsa (Campobasso) - Montecalvo Saveria (Barletta) - Morena Michele (Termoli) - Nardulli Grazia Rosa (Taranto) - Panorese Carla (Montecatini T.) – Parisano Michele (Laigueglia) - Petronella Giuseppe (Rozzano) - Petronella Nicola – (Bolzano) - Petronella Salvatore (Pescara) – Procaccini Saverio e Francesco (Paterno D.) - Rainone Dina (Adria) – Rainone Francesco (Modugno) - Rainone Francesco (Roma) - Rainone Giovanni (Porcia) - Rainone Giovanni (Sandonato)- Rainone Teresa (Brindisi) – Rainone Wanda (Bari) – Rainone Saverio (Arese) - Rainone Vita (Firenze) - Roberto Antonio (Venegono S.) - Roberto Francescantonio (Bari) – Rucci Cagliuli Carmela (Forlì) - Russo Filomena (Voghera) - Russo Maria (Vaste P.) – Saulino Bruno (Bra) - Sarni Francesco (Montella) - Sarni Mino (Arma T.) - Sauchelli Filomena (Roma) - Sauchelli Raffaele (Premariacco) - Savella Antonio (Modugno) - Savella Saverio (Modugno) - Senerchia Alida (Lecce) - Senerchia Giuliano (Treviso) - Spina Ennio (Castenaso) - Sullo Passarelli Lucia (Susa) - Tavano Antonio (Milano) - Tavano Carmela (Brindisi) - Tavano Giuseppe (Milano) - Tavano Roberto (Milano) - Tofalo Sara (Lavarone) - Valesio Caterina (Arezzo) - Valesio Michela (Roma) - Valesio M. Rosaria (Capriate S.G.) - Vernetti/Procaccini (Darfo) - Venuto Pasquale (Roma) - Vernetti Anna Maria (Roma) ESTERO Canada - Montreal: Bianco Michele - Bocchicchio Michele – Cacchiotti Antonio - Calitri Francesco – Cobuzzi Carmelo - Cocciardi Alfonso – Colannino Costanzo - Cotoia Alfonso – De Cotiis Filomena – De Luca Angela - De Luca Antonio – De Luca Franco - De Luca Giovanni - De Luca Maria – De Luca Michele (al 2009) - De Stefano Domenico – (al 2008) – Del Vicario Concetta – Gesualdi Antonio – Gesualdi Frank – Longo Costanzo – Longo Donato - Longo Mario e Vito (al 2012) - Melino Donato ( al 2010) - Melino Giovanni (al 2010) – Montecalvo Antonio – Montecalvo Marietta – Morena Luigi - Morena Rocco - Rainone Antonio (al 2009) – Rainone Costanzo – Rainone Gesualdi Graziella - Rainone Joe – Rainone Santo - Rainone Tony Spremulli Gaetano Vancouver: Capobianco Angela Ontario: Cocciardi Giovanni – Liscio Michele - Melino Giovanni (al 2009) – Montecalvo Rocco (al 2009) – Savella Antonio USA: Bianco Lombardi Elena – Bianco Michelino - Calitri Costanzo - Ciarciello Pietro – Chiola Giuseppina - Ciruolo Saverio – Colannino Tony - Cotoia Donna - Cotoia Michael – De Luca Donald - De Michele Mario – Juliano Giuliano - Gesualdi Antony – Gesualdi Gerardo - Gesualdi Giovanni – Gesualdi Graziella – Gesualdi Joe - Gesualdi Maria – Gesualdi Teresa - Lapolla Mike – Longo Nicola – Mauriello Francis - Morese Tina – Paglia Agnese - Paglia Alfonso – Procaccini Paglia Maria – Peluso Carmelina - Rainone Del Vicario Elvira - Scopelliti Filomena – Spremulli Antony – Spremulli Conti Giovanna - Tofalo Mike – Zelano Domenico Australia: Berardi Luigi - Iuliano Giuliano (al 2010) – Meola Carlo - Mosca Luigi – Mosca Michele (al 2011) – Rainone Antonietta (al 2012) Inghilterra: Colannino Nicola - Mastrangelo Antonio – Morena Alfonso - Morena Costanzo (al 2010) Germania: Bocchicchio Vito Argentina : Cacchiotti Anna – Calitri Maria - Capobianco Nelida – Colacone Giovanni – De Chiara Norma - Melino Giovanni (al 2010) – Montecalvo Michele – Rainone Angela Brasile: Ferrante Da Silva Carmelinda Francia: Schiavone Brigida - Schiavone Giovanna ORARI PER E DA PANNI • Treni in partenza dalla stazione FS di Foggia per lo scalo di Montaguto-Panni: - ore 5,52 arrivo allo scalo ore 6,41 - ore 14,03 arrivo allo scalo ore 14,45 - ore 17,00 arrivo allo scalo ore 1 7,49 • Treni in partenza dallo scalo di Montaguto-Panni per Foggia - ore 6,40 arrivo a Foggia ore 7,33 - ore 15,25 arrivo a Foggia ore 16,08 - ore 21,17 arrivo a Foggia ore 21,54 • Autobus in partenza da Foggia per Panni - ore 12,30 - ore 14,00 - ore 18,50 (arrivi Loc. Taverna) • Autobus in partenza da Panni per Foggia (partenze Loc. Taverna) - ore 5,35 - ore 6,50 - ore 12,40 • Autobus in partenza da Ariano Irpino per Foggia e da Foggia per Ariano Irpino tramite lo scalo di Montaguto-Panni (località Schiavone) - SOLO FERIALI Partenze da Ariano Irpino per Foggia ore: 5,30 – 7,00 – 8,00 – 12,00 – 14,05 – 17,30 Arrivo a Montaguto scalo (Schiavone): ore: 6,00 – 7,30 - 8,30 – 12,30 – 14,35 – 18,00 Partenze da Foggia per Ariano Irpino ore: 7,05 – 10,30 – 12,30 – 14,15 – 16,50 – 19,30 Arrivo a Montaguto scalo (Schiavone): Ore: 8,00 – 11,30 – 13,30 – 15,15 – 17,50 – 20,30 Nessun collegamento a mezzo pulman da Montaguto scalo a Panni. IL GIORNALE DEI PANNESI Direttori Responsabili Michele Campanaro Pietro De Michele Collaborazione culturale Prof. Leonardo De Luca Corrispondenti da Panni A. Mauriello - dott. R. Gesualdi Imp. e stampa: Artigrafiche Di Palma & Romano Via T. Fiore 32, 34 Foggia -Tel. 0881.745200 Il Castello GIRANN PE LU PAESE 20 luglio 2008 Finalmente è tornata La fontana di Sant’Elia Ricordate che, anni fa, denunciammo un grande scempio perpetrato ai danni della fontana sulla strada che porta al convento, dove, scellerati e sconsiderati personaggi, divelsero la icona in pietra raffigurante la Madonna? Ebbene il 3 giugno è stata riposta un’altra icona in pietra con la Madonna realizzata, per devozione personale nonché di artista, del nostro riacquisito compaesano Carlo Croce, tornato dagli USA e ristabilitosi a Panni. Siamo grati e riconoscenti a Carlo per questa opera e per tutta la sua dedicazione artistica per il paese. I lavori di restauro alla fontana di Sant’Elia e del lavatoio sono in corso d’opera ed in via di ultimazione. Il lavoro preminente fin’ora è stato quello di pulitura dell’antico e ripristino nelle sua vera bellezza artistica, un ottimo lavoro che ha riportato le due preziosità pannesi nella loro piena bellezza. Lu Furn re “Zell” Sono in corso i lavori di ricostruzione e ripristino dell’antico e noto forno a legna così detto “re Zell”, in via Niviera. Ancora oggi, passando per via Niviera, si può sentire l’odore del tanto pane infornato e i famosi ruoti “re patane cu l’aine” preparati dalle magiche mani delle massaie di quei tempi…lontani…oppure, hai visto mai, di quelli futuri. Chissà che con la ricostruzione del forno non si possa riprendere la produzione del pane e dei ruoti di un tempo…a livello, si fa per dire, artigianale-industriale locale? Se non viene premuto l’interruttore…la lampada non si accende. Capisci a me? La fontana-rotonda di via Matteotti al Largo Taverna “Tu maia ric a me a che serv sta cosa…funzionass almen?” mi apostrofò un compaesano residente indicandomi la fontana circolare sita in Largo Taverna. “Nunn’er meglie lu Pulon ca stev prim? Nun se putess restaurà e remett cum stev na vota?” “Hai pienamente ragione, gli risposi, ti prometto di fare una foto e mettere questa tua considerazione sul prossimo numero del giornale”. Fatto! Li murett nuov a lu chian e a lu castiedd Discariche…abusive? NO volontarie! Queste vanno eliminate per il decoro, la decenza e la pulizia del paese, da qualsiasi causa o responsabili siano state causate. ULTIMA ORA Il GAL Meridionale ha approvato il progetto presentato dalla Cooperativa “La Rosa” per la lavorazione e trasformazione in salsa di pomodori locali. Avremo pomodori “Made in Panni”? Che ben vengano.