Nuovo FEDIC notizie n.8 seconda parte
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Nuovo FEDIC notizie n.8 seconda parte
NOTIZIE SECONDA PARTE n° 8 – FESTIVAL Vincitori 2013 Sezione autori italiani 1º Premio Il passeggero di Benni Piazza – Firenze 2º Premio Oroverde di Pierluigi Ferrandini – Bari 3º Premio Poor unfortunate souls di Matteo Piccinini – Milano Sezione autori stranieri 1º Premio Le jardin des colombes di Philippe Saire Losanna (Svizzera) 2º Premio Second wind di Sergey Tsyss Mosca (Russia) 3º Premio Zimmer 606 di Peter Volkart Zurigo (Svizzera) Lungometraggio Voci nel buio di Rodolfo Bisatti Padova (Italia) Il Direttore Artistico Fiorangelo Pucci con alcuni vincitori del Fano International Film Festival. “MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA” AUTORI ITALIANI “IL CONFESSIONALE” di DAVIDE POMPEO / LANCIANO (CH) “FINO ALL’ULTIMO MINUTO” di SIMONA MANFREDI / PARMA “HO SCELTO ME” di PAOLO BUDASSI / GUIDONIA (RM) “IL MESE DI GIUGNO” di VALERIO VESTOSO / BENEVENTO “IL PASSO DELLA LUMACA” di DANIELE SURACI / ROMA Documentario Kisses di Guillermo Benet Madrid (Spagna) Autore marchigiano Poco prima del caffè di Jonathan Soverchia Castelplanio (An) Attori Philippe Chosson, Maëlle Desclaux, Jonathan Schatz interpreti del film Le jardin des colombes di Philippe Saire Tesi di laurea di argomento cinematografico Il cinema italiano e la nouvelle vague di Francesco Fillini, Pisa Controcultura. La teoria della felicità di Andrea Marcaccio, Saltara (PU) Cinescuola Ritmi Scuola Primaria Gianni Rodari di Brescia Il giardino dei giusti Scuola Media Francesco Barocci di Mombaroccio (PU) Ex aequo Ora IISS Algeri Marino di Casoli (Ch) Amare IPS Adriano Olivetti di Fano (PU) AUTORI STRANIERI “AMEL” di MORE RACA / PRISHTINE (Kosovo) “ANACOS” di XACIO BANO / SANTIAGO DE COMPOSTELA (Spagna) “ELECTRIC INDIGO” di JEAN-JULIEN COLLETTE / BRUXELLES (Belgio) “MADRE” di MANUEL SANTOS / PARIS (Francia) “MY BABY” di LUIZA PARVU / BUCHAREST (Romania) “NOT LESS THAN 50 KG” di MARYNA ARTEMENKO / KYIV (Ukraina) “SEVILLA” di BRAM SCHOUW / AMSTERDAM (Olanda) “VANYA” di OKSANA ARTEMENKO / KYIV (Ukraina) NOTIZIE n° 8 – Autori sardi della Fedic di Sassari al Festival Internazionale del Film di Roma Che sorpresa e che emozione veder calpestare il Red Carpet della 8^ Edizione del Festival Internazionale del Film di Roma da Marco Antonio Pani (che è anche autore della fotografia) e Paolo Carboni autori di “Capo e Croce. Le ragioni dei pastori”, il bellissimo documentario in concorso, sulla lotta dei pastori sardi, documento affascinante in un raffinato bianco e nero, con commento sonoro sull’aria di Giacomo Puccini rielaborata da Mauro Palmas. di quasi trecento fra direttori della fotografia, costumisti, scenografi, operatori, registi, sceneggiatori, autori di colonne sonore ecc., tutti artisti nati in Sardegna che rivendicano il diritto al lavoro nella regione Sardegna. Marco Antonio Pani è conosciuto già in Fedic per aver vinto un premio a FilmVideo Montecatini nel 2000 con “Chinotto”, inoltre insegna regia cinematografica nella facoltà di scienze della comunicazione dell'Università Internacional de Catalunya, a Barcellona (Spagna) mentre Paolo Carbone è conosciuto per “Circolare notturna”, “Cattedrali di sabbia” ecc.. Il film presentato in concorso, documenta una storia di lavoro, giustizia e dignità di migliaia di pastori che nel 2010 si riuniscono in Movimento Pastori Sardi per iniziare una protesta pacifica ma vengono accolti a Civitavecchia da manganellate da parte delle “forze dell’ordine”. Una storia che annuncia in maniera malinconica un possibile tragico mutamento antropologico del popolo sardo. Ma il film e i pastori a Roma hanno vinto premiati con un lungo applauso da parte di un pubblico festivaliero straniato, all’improvviso commosso e conquistato. Marco Antonio Pani e Paolo Carboni. (Foto di M. A. Pani). I due registi, iscritti al Cineclub Sassari Fedic, sono tra i fondatori del Moviementu – Rete Cinema Sardegna –, nato al Sardinia Film Festival nel giugno scorso e che in pochi mesi ha visto la partecipazione Angelo Tantaro Presidente del Cineclub Fedic Roma Presidente del Sardinia Film Festival NOTIZIE n° 8 – Il 29 novembre 2013 chiudono le iscrizioni del concorso Cortocinema Pistoia organizzato da ASSOCIAZIONE AMICI DI GROPPOLI, SCUTERZOLA FILM, il Cineclub Fedic Pistoia SEDICINONI FILM e l'ASSOCIAZIONE CULTURIDEA. Lo stesso giorno alla Villa di Groppoli, in Via di Groppoli 8 a Pistoia, si terrà la presentazione ufficiale del concorso. Si incomincerà alle ore 19,00 con la PRESENTAZIONE MOSTRA FOTOGRAFICA "UNA VITA ALLO SPECCHIO", scatti da backstage cinematografici del truccatore di Cinecittà Francesco Freda, alle ore 19,30 seguirà un momento musicale con la cantante MARIA CELESTE BENEDETTO. Alle 20,00 apericena. La seconda parte della serata comincerà alle 21,00 con la presentazione dei giurati e verranno proiettati i cortometraggi prodotti dalle associazioni organizzatrici BEYOND PERCEPTION di Alessio Biagioni, HOMO FABER di Raffaele Totaro e CHICCHI DI MELA di Federico Ciampi e Marco Porceddu. La serata sarà presentata da Raffaele Totaro affiancato da Selene Moscardi. Per informazioni: cortocinemapistoia.blogspot.com/ [email protected] cell 377 455 9802 Il Festival Cortocinema Pistoia è un festival che nasce dalle esperienze cinematografiche di alcune associazioni culturali pistoiesi. E’ proprio in occasione delle riprese di vari cortometraggi che le associazioni Scuterzola film, Sedicinoni film e Gli amici di Groppoli vengono in contatto. Infatti alcuni film delle prime due sono stati girati nella bellissima Villa di Groppoli a Masotti. È nata perciò l’idea prima fra la Scuterzola e Gli amici di Groppoli di presentare nella stessa villa un festival di cortometraggi. La tematica scelta è la natura, proprio per il verde in cui è immersa la tenuta di Groppoli. Si sono presto aggiunti anche gli amici della Sedicinoni film, da anni attivi nella produzione di Cortometraggi. Essendo coinvolte due case di produzione di cinema indipendente e low budget si è deciso di dare al festival il connotato di vetrina degli autori che con pochi mezzi ma tanta buona volontà producono cortometraggi low budget. Quindi da una parte il radicamento sul territorio: la natura protagonista di Pistoia, città del verde e della natura, dall’altra il cinema indipendente da cui le due associazioni cinematografiche organizzatrici sono nate. In seguito si è unita nell’avventura l’Associazione Culturidea molto attiva a Pistoia, che mette a disposizione la sua esperienza nell’organizzazione di eventi e di spettacoli. Il termine per inviare i cortometraggi, nelle due sezioni “Natura è Cinema” e “Paesaggio”, e il 29 novembre 2013. COME RAGGIUNGERCI: autostrada Firenze-Mare A11 in direzione di Pisa/Nord. Uscire al casello di Pistoia e dall’uscita seguire le indicazioni per Montecatini Terme percorrendo prima un tratto di superstrada (900 metri circa) poi un tratto di strada statale (2.5 Km circa) fino a raggiungere Masotti Stazione. Qui girare a destra (di fronte all’edificio con scritto “Lotti Motors” ) e seguire le indicazioni per “Tenuta Groppoli”. Percorrere la piccola strada privata fino alla Villa visibile sulla destra. Alessio Biagioni SEDICINONI FILM 3774559802 http://sedicinonifilm.blogspot.it/ [email protected] https://www.facebook.com/Sedicinonifilm Follow us on Twitter: http://twitter.com/Sedicinonifilm Watch us on YouTube: http://www.youtube.com/sedicinonifilm Watch us on Vimeo: http://vimeo.com/sedicinonifilm n° 8 – NOTIZIE Premio MARCO MELANI 2013 a cura di Enrico Ghezzi Comune di San Giovanni Valdarno COMUNICATO STAMPA Premio MARCO MELANI 2013 a cura di Enrico Ghezzi Ottava edizione Domenica 1 e Lunedi 2 Dicembre 2013 Cinema Teatro Masaccio di San Giovanni Valdarno Il Regista Amos Gitai al Premio Marco Melani Lunedi 2 dicembre 2013 alle ore 21 al Cinema Teatro Masaccio di San Giovanni Valdarno, il famoso regista israeliano Amos Gitai, per la sezione internazionale, ritirerà il Premio Marco Melani 2013, Per la sezione italiana il premio andrà al regista Giuseppe M. Gaudino: (sarà presente l’autore) Per la sezione internazionale il premio andrà al regista Amos Gitai: (sarà presente l’autore) La città di San Giovanni Valdarno promuove l’ottava edizione del premio “in memoria” di Marco Melani (San Giovanni Valdarno, 12 aprile 1948 – Roma, 13 aprile 1996). Con l’istituzione di questo premio il Comune di San Giovanni Valdarno che ha dato i natali a Marco Melani, vuole ricordare una persona di grande spessore intellettuale che ha svolto la sua opera nell’ambito del cinema e della televisione italiana. La sua attività ha attraversato tutti i vari settori dell’universo cinema: regista e sceneggiatore (“Le cinque stagioni” di Gianni Amico, “Il parolaio” con Roberto Benigni e “I cornigliesi” con Enrico Rava), organizzatore di rassegne e festival (da “Ladri di cinema” che ha visto la partecipazione agli incontri da lui organizzati registi quali Billy Wilder, Elia Kazan, Bernardo Bertolucci, al “Salso Film Festival” dove scopre e fa conoscere Marco Tullio Giordana, Fiorella Infascelli, Amos Gitai, Anger, Iosseliani), critico cinematografico (ha collaborato con “L’Espresso”, “Movie”, “Il Manifesto”), ideatore e curatore, infine, di mitiche trasmissioni televisive quali “Blob” e “Fuori Orario”. Il premio curato da Enrico Ghezzi, noto critico cinematografico, scrittore, autore e conduttore televisivo italiano, coordinato dal Comune di San Giovanni Valdarno / Casa Masaccio Centro per l’arte contemporanea con la collaborazione della Bibliloteca Comunale, verrà consegnato alla presenza di Enrico Ghezzi, dei familiari e di alcuni degli amici di Marco Melani: domenica 1 Dicembre 2013, per la sezione italiana al regista Giuseppe M. Gaudino, (sarà presente l’autore), e Lunedi 2 dicembre 2013 per la sezione internazionale al regista Amos Gitai (sarà presente l’autore). Giuseppe M. Gaudino, regista italiano. Diplomato in scenografia e regia al Centro sperimentale di cinematografia di Roma, inizia come scenografo e costumista per il teatro, la televisione e il cinema (sue le scenografie di Il ladro di bambini, 1992 e Lamerica, 1994 di G. Amelio). Esponente di un cinema d’avanguardia radicale e suggestivo, esordisce nel 1985 con Aldis (saggio al CSC, presentato a Venezia), la cui tecnica raffinata ricompare nei video underground Per il rione terra (1990) e Calcinacci (co-diretto con I. Sandri, 1990). Con Giro di lune tra terra e mare, presentato a Venezia nel 1997, si addentra nel corpo, nella storia e nel mito di Pozzuoli, sua città natale. Amos Gitai regista israeliano. Studia architettura nel paese d'origine e consegue il dottorato all'Università di Berkeley nel 1986. I suoi primi film amatoriali risalgono all'adolescenza: ancora studente realizza documentari per la televisione israeliana. Da queste esperienze deriva il suo stile, fatto di immagini dialettiche e plastiche, capaci di descrivere la realtà con una forza maggiore del documentario tradizionale. Dopo Berlin-Jerusalem (1989), dove due donne ebree nella Berlino del primo Novecento condividono l'ideale di una Palestina in cui arabi e giudei possano convivere armoniosamente, in seguito alle pesanti intromissioni della censura israeliana trasferisce a Parigi dove risiede tuttora. Sempre attento ai temi dell'esilio, si è imposto all'attenzione internazionale con Kadosh (1999), intensa storia di due sorelle che reagiscono in modo opposto al potere religioso e familiar-morale esercitato dagli uomini, e con Kippur (2000), dove la rievocazione dell'attacco di Egitto e Siria contro Israele, il 6 ottobre 1973, diventa l'occasione per riflettere sul caos e la follia della guerra. Considerato a livello internazionale l'anima critica di Israele, conferma le sue doti di narratore diretto e immediato, oltre che di disincantato osservatore delle contraddizioni del suo paese, con Terra promessa (2004), dove racconta la storia emblematica di un gruppo di ragazze estoni che raggiungono Israele con la promessa di essere assunte come cameriere e vengono invece obbligate a prostituirsi, e soprattutto con Free Zone (2005), un road movie ambientato fra Gerusalemme e la Giordania che vale all'attrice H. Laszlo il premio per la miglior interpretazione femminile al Festival di Cannes. L’ultimo suo film, Ana Arabia (2013), girato in un unico piano sequenza in formato 1:25, è un momento nella vita di una piccola comunità di reietti, ebrei e arabi, che vivono insieme in un angolo dimenticato da tutti al “confine” fra Jaffa e Bat Yam, in Israele. Presentato all’ultima edizione della Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica di Venezia, è stato insignito della menzione speciale del Premio Signis e del Premio Green Drop. Il film sarà proiettato lunedì 2 dicembre 2013 al Cinema teatro Masaccio di San Giovanni Valdarno in occasione della consegna del Premio Marco Melani sezione internazionale al regista. NOTIZIE PREMIO MARCO MELANI 8° EDIZIONE 1 - 2 Dicembre 2013 San Giovanni Valdarno – Cinema Teatro Masaccio a cura di ENRICO GHEZZI DOMENICA 1 DICEMBRE 2013 Ore 17.00 INCONTRO / CONVERSAZIONE con ENRICO GHEZZI e GIUSEPPE M. GAUDINO a seguire proiezione del film ALDIS, 1985 di GIUSEPPE M. GAUDINO ore 21.00 CONSEGNA DEL PREMIO - SEZIONE ITALIANA a GIUSEPPE M. GAUDINO (sarà presente l’autore) ORE 22.00 OMAGGIO AL PREMIO MARCO MELANI proiezione del film GIRO DI LUNA TRA TERRA E MARE, 1997 di GIUSEPPE M. GAUDINO LUNEDI 2 DICEMBRE 2013 ore 17.00 INCONTRO / CONVERSAZIONE con ENRICO GHEZZI e AMOS GITAI n° 8 – a seguire film DOCUMENTARI D’ARCHITETTURA di AMOS GITAI ore 21.00 CONSEGNA DEL PREMIO - SEZIONE INTERNAZIONALE a AMOS GITAI (sarà presente l’autore) ORE 22.00 OMAGGIO AL PREMIO MARCO MELANI proiezione del film ANA ARABIA di AMOS GITAI (2013, 84’ , s/t italiano) menzione speciale Premio Signis e Premio Green Drop alla Settantesima Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica di Venezia 2013. Il premio Marco Melani è promosso da: Comune di San Giovanni Valdarno con il patrocinio di: Regione Toscana/ Provincia di Arezzo realizzato da: Casa Masaccio centro per l’arte contemporanea / Biblioteca Comunale in collaborazione con: Valdarno Cinema Fedic Info: Casa Masaccio centro per l’arte contemporanea Corso Italia 105 – 52027 San Giovanni Valdarno Tel. 055 9126283 [email protected] www.casamasaccio.it n° 8 – NOTIZIE NOTIZIE NEWS L’ULTIMO FRAME DI UN’ESPERIENZA FANTASTICA Come tutte le cose di questo mondo, come tutte le cose che iniziano e finiscono, anche per PescaraCortoScript è giunto il momento di far scorr er e l' ul t im o f otogramma. PCS dunque chiude e questo per vari motivi, che vanno dalla mancanza di fondi alla stanchezza personale di chi scrive e del suo Fabio Sanvitale gruppo. Nel corso degli ultimi anni la situazione economica è diventata sempre più pesante. A partire dai tagli continui e implacabili degli enti pubblici fino agli eventi successivi al terremoto de L'Aquila, che in realtà è stato un sisma che ha coinvolto l'intera regione. Da quel momento abbiamo assistito all'azzeramento totale dei fondi regionali per la cultura, la cui situazione era peraltro aggravata –sembra ne stiamo uscendo adesso- dalla voragine creata dalla Sanità abruzzese. Da quel momento abbiamo assistito a contributi sporadici, imprevedibili, col contagocce, che non consentivano una reale programmazione. E infatti non l'hanno consentita. Abbiamo ridotto il premio e chiesto ad ogni vincitore di trovare quello che mancava. Abbiamo atteso che qualcosa cambiasse. Siamo andati avanti, comunque. E qui ha svolto un ruolo centrale la Federazione, senza la quale non ce l'avremmo fatta. Va detto. Siamo andati avanti in maniera incosciente, diciamo anche questo: con un po’ più di accortezza ci saremmo accorti per tempo che non c'erano i termini economici per proseguire. E questo tentativo ha creato non pochi problemi di bilancio. Nessuna lite, ma qualche bambino è nato, qualche divorzio c'è stato, qualcuno è partito, qualcuno ha trovato un lavoro impegnativo... Fino a quando ci siamo accorti che non si poteva più. Basti dire che solo lo scorso agosto siamo riusciti a girare "Andata al calvario", la cui sceneggiatura aveva vinto PCS diversi anni fa. Non è questo lo spirito di PCS e andando avanti avremmo perso semplicemente la rispettabilità che ci siamo guadagnati in tutti questi anni. Chiude dunque PCS e si ferma anche l'attività di Fuori Campo, per tutti questi motivi. E' comunque una chiusura di classe: girare l'ultimo corto con un'attrice come Mariangela D'Abbraccio non è davvero cosa da poco! Ci sono persone che devo a questo punto ringraziare. Di sicuro il gruppo storico che ha mosso PCS in tutti questi anni: da Cristina Catalani ad Enrico Sisti a Stefano Russo ad Andrea Cairoli. E i giurati: Steve Della Casa, Giorgio Arlorio, Gianluca Tavarelli, Heidrun Schleef, Paolo Sorrentino, Francesco Bruni, Caterina D'Amico. Spero di averli ricordati tutti. E, giunti alla fine della fiera, prima dell'ultima curva, mi accorgo che in tutti questi anni molti enti ci hanno dato il loro sostegno, in maniera più o meno altalenante. Uno solo però c'è sempre stato ed è la Fedic, senza la quale l'avventura di PescaraCortoScript (iniziata nel 1997) non si sarebbe mai realizzata. Nel lungo tempo che è andato da Massimo Maisetti a Roberto Merlino, la Federazione ha fatto del suo meglio e questo ci ha dato una fetta di tranquillità che è stata indispensabile. Grazie, Fedic. Grazie davvero a tutti e ... il cinema breve non morirà mai! Fabio Sanvitale Presidente del Cineclub Fedic Fuori Campo Direttore PescaraCortoScript Un grazie di cuore a Fabio, per l'impegno profuso in tanti anni e per le belle parole di riconoscenza alla FEDIC. Sono sicuro che quello del Pescara Corto Script è solo un "arrivederci" e non un "addio". Quando vorrai ripartire... ti saremo vicini! Roberto Merlino n° 8 – NOTIZIE NUOVO c/c BANCARIO FEDIC Si comunica che in data 11 novembre 2013 è stato estinto il vecchio conto corrente postale intestato alla Fedic. Pertanto, tutti i Soci che intendano fare un versamento a favore della Fedic (per esempio il pagamento delle quote annuali di tesseramento), possono effettuare un bonifico sul conto corrente bancario acceso presso il Credito Cooperativo della Valdinievole Filiale di Montecatini Terme – codice IBAN: IT 81 G 08003 70462 000000507020 INVITO n° 8 – NOTIZIE CINECLUB FEDIC SANGIOVANNESE Vasco Pratolini e il cinema a cura di Stefano Beccastrini presidente del Valdarno Cinema Fedic GIOVEDI’ 28 NOVEMBRE ore 21.00 presso Aula Magna di Palazzo Corboli Biblioteca Comunale di San Giovanni Valdarno L'associazione culturale Immagini e Suono - Fedic Chianciano Terme ha creato con piacere uno spazio alternativo autogestito con “VeraMusica” dove trovano cittadinanza alcuni gruppi locali insieme ad artisti più conosciuti. Torna su Tele Idea VeraMusica il programma rivolto agli amanti dei concerti dal vivo. Brani italiani e stranieri, cover o originali, comunque eseguiti tutti senza basi registrate. Come generi andiamo dalla semplice canzone leggera a brani di rock progressive, jazz e blues. Per una scelta consapevolmente mirata non ci sono tendenze musicali violente, musiche computerizzate o da balera che hanno già tante opportunità su canali tematici. Avant Garde 2013. In primo piano c'è la musica fantasiosa, ritmica, piacevole, di intrattenimento, un flusso di energia coinvolgente, come si usava dire una volta “dalle buone vibrazioni" con i musicisti intervistati da Fabio Piratu, Lorenzo Borzillo e Danila Piccinelli. Tecnici alle luci e telecamere Vincent Gattuso, Francesco Bacconi, Damiano Mencarelli, alla regia Lauro Crociani. Il pubblico a casa potrà godere dei concerti ripresi nell'estate 2013 e in studio interverranno i musicisti per un dialogo conoscitivo fatto di emozioni e amicizia. Buon ascolto dagli amici di "Immagini e Suono" a tutti gli amanti di VeraMusica !!! n° 8 – NOTIZIE presenta LA TOSCANA E IL CINEMA In occasione della FESTA DELLA TOSCANA venerdì 6 dicembre ore 21.30, presso Palazzo Corboli SAN GIOVANNI VALDARNO Incontro con il regista Luigi Faccini e proiezione del film: L’Amiata è anche un fiume (1983) Il ligure Luigi Faccini, considerato da Morando Morandini tra i dieci registi italiani più significativi, inizia la sua carriera cinematografica come critico e scrive per Filmcritica e Nuovi Argomenti. Nel 1966 fonda con Aprà, Ponzi, Anchisi, Albano, Martelli, Rispoli e Roncoroni Cinema&Film una rivista sulla semiologia e lo strutturalismo applicati allo studio del film, pubblicata da Garzanti. Esordisce nella fiction col mediometraggio Il libro bianco (1969), sul “caso Siniawkij-Daniel”. Il suo primo lungometraggio è Niente meno di più (1970), per gli “Sperimentali” della Rai. Dopo una parentesi nel giornalismo d'assalto (Tv7 e A-Z, un fatto come e perché), pur non essendo toscano, comincia a lavorare per la Toscana: diviene per due anni video-ricercatore nell'ospedale psichiatrico di Arezzo. Questa esperienza “di ascolto e investigazione”, porterà, dodici anni dopo, a Inganni, il film ispirato alla vita manicomiale di Dino Campana. Nel 1973 fonda la Filmcoop, una cooperativa di lavoro. Fra il 1985 e il 1986 gira C'era una volta gente appassionata, un viaggio nella Resistenza toscana, programma commissionato dalla sede regionale Toscana della Rai. Nel 1997 gira il lungometraggio documentario Canto per il sangue dimenticato, sulla strage nazifascista di ottantatré minatori di Niccioleta in provincia di Grosseto. SABATO 7 e DOMENICA 8 DICEMBRE Dalle ore 17.00 alle ore 19.00 e dalle ore 21.30 alle ore 23.30 presso Palazzo Corboli “La Toscana e il Cinema” Presentazione della Cineteca e Rassegna di film degli archivi storici e contemporanei della Cineteca Nazionale Fedic – Centro di documentazione “Adriano Asti”. Film d’apertura ore 17,00: Inganni (1985) di Luigi Faccini. Opera su Dino Campana. Rassegna a cura di Paolo Micalizzi. Hanno collaborato: Silvio del Riccio, Carlo Menicatti, Daniele Corsi e Giorgio Sabbatini. n° 8 – NOTIZIE DAI CINECLUB PROIEZIONI PROGRAMMATE CINECLUB FEDIC SANGIOVANNESE 5 NOVEMBRE UNA FRAGILE ARMONIA (A LATE QUARTET) REGIA: Yaron Zilberman INTERPRETI: Philip Seymour Hoffman, Christopher Walken, Imogen Poots, Catherine Keener, Wallace Shawn GENERE: Drammatico ANNO: 2012 DURATA: 105 min PAESE: U.S.A. USCITA: 12 settembre 2013 Quando un apprezzato violoncellista riceve una diagnosi che cambia radicalmente la sua vita, il futuro del quartetto d'archi di cui fa parte diviene incerto: emozioni represse, rivalità personali e passioni incontrollabili minacciano, infatti, di far deragliare anni di amicizia e collaborazione. Mentre si preparano al concerto per l'anniversario dei loro venticinque anni di carriera, molto probabilmente l'ultimo insieme, a preservare ciò che hanno costruito saranno solo gli stretti legami intimi e il potere della musica. I° edizione del Wag Film Festival, che si è tenuta presso il Centro Culturale "Le Fornaci" di Terranuova Bracciolini (AR), da giovedì 7 a domenica 10 Novembre 2013. Tanti i corti presentati: la sezione "Wag" che include corti prodotti dall'Associazione "Le Ali di Icaro", e la sezione "Parenti stretti", che include corti e lungometraggi di collaboratori ed amici dell'Associazione. Fiore all'occhiello dell'evento è stato l'omaggio al grande maestro Mario Monicelli, con la proiezione del film "Monicelli-La versione di Mario", presentato nella sezione "Venezia Classici" alla 69°a Mostra del Cinema di Venezia. E, poi, mostre fotografiche, aperitivi culturali, il coinvolgimento di realtà importanti (come la Cineteca Nazionale Fedic o l'Associazione de "I Leggomanti"), e la grande chiusura con lo spettacolo teatrale de "La Bella e la Bestia-Un reality", diretto da Lorella Serni. Lo staff del Wag Film Festival 12 NOVEMBRE Premio Leone d'oro Miglior Film alla Settantesima Mostra d'Arte Cinematografica Internazionale di Venezia 2013. SACRO GRA REGIA: Gianfranco Rosi GENERE: Documentario ANNO: 2012 DURATA: 90 min. PAESE: Italia. USCITA: 19 settembre 2013 Il GRA, il Grande Raccordo Anulare di Roma, con i suoi 70 km, è la più estesa autostrada urbana d'Italia. Ma pochi lo considerano come uno spazio urbano da esplorare. Lo ha fatto il paesaggista Nicolò Bassetti che ha abbandonato la macchina sul bordo della strada, per partire a piedi alla scoperta di questo luogo misterioso. Nel tragitto ha fatto incontri straordinari, tra personaggi incredibili e apparizioni fugaci come un nobile torinese e sua figlia, un palmologo ossessionato dalla ricerca di un rimedio per liberare le sue piante dai parassiti, un principe che fa ginnastica di buon mattino sul tetto del suo castello e un pescatore di anguille. Bassetti ha, poi, passato nelle mani di Gianfranco Rosi questo bagaglio di esperienze, immaginando che potesse svilupparne uno dei suoi film da “cinema del reale”. Rosi ha accolto la sfida. NOTIZIE n° 8 – 16 NOVEMBRE GLORIA REGIA: Sebastian Lelio INTERPRETI: Paulina Garcia, Sergio Hernández, Marcial Tagle, Diego Fontecilla, Fabiola Zamora GENERE: Drammatico ANNO: 2012 DURATA: 94 min PAESE: Cile, Spagna USCITA: 10 ottobre 2013 Divorziata da anni con due figli ormai adulti, un nipote e un vicino molesto, Gloria cerca un nuovo equilibrio in feste, eventi serali e discoteche nelle quali poter incontrare qualcuno della propria età, un nuovo fidanzato. Quando però sembra averlo trovato questi si rivela inaffidabile, misterioso e poco propenso a tener fede a quel che dice. Sul corpo non più giovane di Gloria, sulle sue imperfezioni, sui diversi look, sulle sue valorizzazioni e sulla potenza con la quale si regge in piedi e procede nonostante tutto, è riconoscibile la forza di un film capace di elevarsi al di sopra di qualsiasi banalità e qualsiasi rischio di smielata drammatizzazione dell’ordinario. Gloria è un ritratto di donna come raramente si ha la fortuna di vedere: completo, profondo, toccante eppur composto, talmente onesto e sincero da travalicare il sesso di riferimento e risultare universalmente disarmante. Molto della riuscita del film è merito di Paulina Garcìa, attrice capace di tramutare una sceneggiatura rigorosa in cinema di rara intensità grazie ad una maratona di recitazione ai massimi livelli. Paulina Garcìa aderisce in pieno alla filosofia minimalista e invisibile con la quale Lelio dirige un film che pare farsi da sé davanti agli occhi dello spettatore, il quale ha quasi l’impressione di vedere la storia svolgersi senza nessuno a dirigerla ma con la naturale semplicità della vita vera. 19 NOVEMBRE 1 nomination Premios Goya (2013) Miglior film straniero di lingua spagnola INFANZIA CLANDESTINA (INFANCIA CLANDESTINA) REGIA: Benjamín Ávila INTERPRETI: Natalia Oreiro, Ernesto Alterio, César Troncoso, Cristina Banegas, Teo Gutiérrez Moreno GENERE: Drammatico ANNO: 2011 DURATA: 112 min PAESE: Spagna, Argentina, Brasile USCITA: 29 Agosto 2013 Ambientato negli anni Settanta durante il periodo della dittatura militare in Argentina, il film, autobiografico, racconta l’innamoramento di un ragazzino che è figlio di desaparecidos con una sua coetanea dodicenne, entrambi si confrontano con le emozioni della prima adolescenza nel clima della Resistenza. 23 NOVEMBRE UNA PICCOLA IMPRESA MERIDIONALE REGIA: Rocco Papaleo INTERPRETI: Riccardo Scamarcio, Barbora Bobulova,, Rocco Papaleo, Sarah Felberbaum, Claudi Potenza GENERE: Commedia ANNO: 2012 DURATA: 103 min PAESE: Italia USCITA: 17 ottobre 2013 Don Costantino è stato un prete e ora non lo è più. Si è innamorato, si è spretato e poi è stato mollato. Con le pive nel sacco se ne torna al paese natale, giù a Sud. Reo confesso, trova nella madre un faro! Non una persona saggia che lo guida nella buia notte in cui si è cacciato, ma un faro vero e proprio, esilio coatto per evitare un altro scandalo famigliare dopo quello procurato dalla sorella, scappata con un amante. Il prete nel faro cerca di raccogliere i pezzi, quelli metaforici della sua anima e quelli reali che cadono dal soffitto della proprietà di famiglia da tempo abbandonata. Pensandosi solo in quei domiciliari, scopre di attrarre altri "volontari", come il cognato cornuto con velleità di pianista raffinato, la sorella slovac- NOTIZIE n° 8 – ca della giovane domestica della madre (una ex prostituta), la ditta di ristrutturazione chiamata a saldare il tetto (una ex compagnia di circensi), come la sorella rediviva. Un'accolita improbabile di "ex", personaggi in cerca di nuova collocazione ai quali si aggiungeranno pian piano altri come fossero gli elementi di un banda musicale in formazione, un po' scombiccherata, ma animata da passione ed entusiasmo. 26 NOVEMBRE Presentato fuori concorso all'edizione 2013 del Festival internazionale del Cinema di Berlino THE GRANDMASTER (YUT DOI JUNG SI) REGIA: Wong-Kar-Wai INTERPRETI: Tony Leung, Chiu Wai, Zhang Ziyi, Chang Chen GENERE: Drammatico, Azione ANNO: 2012 DURATA: 130 min PAESE: Cina USCITA: 19 Settembre 2013 La storia di due maestri del kung fu: lui viene dal sud della Cina, lei dal nord. Lui è Yip Man, che ebbe tra i suoi allievi anche il grande Bruce Lee, lei è Gong Er. I loro destini si incrociano nella città natale di lui, Foshan, alla vigilia dell'invasione giapponese, nel 1936, in una vicenda di tradimenti, sfide, onore e amore. Il kung fu è al centro di questo biopic firmato da Wong Kar-Wai (Hong Kong Express, 2046, In the Mood For love) Non mancano le spettacolari sequenze coreografiche che vedono coinvolte star orientali come Tony Leung e Zhang Ziyi. Proiezioni: lunedì 11 novembre 2013 DIVERSAMENTE BELLI CINEMA E DISABILITÁ in sette cortometraggi IL PROGRAMMA DELLA SERATA: "Il gioco" ( Игра ) di Hristina Grozeva e Sofia Natfiz (Bulgaria, 2011, 1,00 min.) lingua: bulgaro - sottotitoli: inglese "La pietra" ( Камень ) di Andrev Bogun e Marina Bogun (Ukraina, 2012, 1,00 min.) "Sottacqua" ( Underwater ) di PJ Gambioli (Italia, 2007, 3,00 min.) "Yek Jore Ab" (Una sorsata d'acqua) di Ahmad Arjmandi (Iran, 2007, 4,00 min.) " 너의 세계 " (Il tuo mondo) di Jae Kyung Suh (Korea, 2008, 13,00 min.) lingua: coreano - sottotitoli: inglese "De visu" di Andrea Martelli (Italia, 2012, 15,00 min.) "Inte blå" (Not blue) di Nathalie Álvarez Mesén (Svezia, 2011, 15,00 min.) lingua: svedese - sottotitoli: inglese L’appuntamento è alle ore 20,30 presso la sala proiezioni della Società Umanitaria – Cineteca Sarda viale Trieste 118 – Cagliari INGRESSO LIBERO NOTIZIE n° 8 – Proiezioni: lunedì 18 novembre 2013 5 CORTI IN LINGUA ORIGINALE (e senza sottotitoli) Nell'attesa che inizi il Babel Film Festival (Concorso Internazionale per il Cinema delle Minoranze Linguistiche) organizzato dalla Cineteca Sarda – Società Umanitaria di Cagliari (dal 2 al 7 dicembre 2013), il Cineclub FEDIC propone cinque cortometraggi internazionali in lingua originale tre lingue "maggioritarie", tra le più diffuse nel mondo, il francese lo spagnolo e l'inglese (nella variante statunitense). IL PROGRAMMA DELLA SERATA: "Le voyage" di Cyril Le Grix (France, 2007, 16,00 min.) "Dans la cour des grands" di Annarita Zamprano (France, 2011, 15,50 min.) "5 segundos" di Jean-François Rouzé (España, 2009, 12,50 min.) "Equipajes" di Toni Bestard e Arturo Ruiz (España, 2008, 10,00 min.) "True beauty this night" di Peter Besson (USA, 2009, 9,40 min.) L’appuntamento è alle ore 20,30 presso la sala proiezioni della Società Umanitaria – Cineteca Sarda viale Trieste 118 – Cagliari INGRESSO LIBERO Proiezioni: lunedì 9 dicembre 2013 ALTER-AZIONE! Immagine e suono, cinema e musica, poetiche composizioni di luce e visioni sonore. IL PROGRAMMA DELLA SERATA: Luciano Romoli: "Entropia" (3,08") musica di Francesco Giomi riprese di Leonardo Romoli Luciano Romoli: "Kaleidos (Viaggio verso il futuro)" (4,14") musica di Ivana Busu riprese di Leonardo Romoli Ivana Busu: "Nero inside" (3,14") Francesca Vitale: (montaggio Maria Grazia Esu) "Boule à neige" (7,00") musica di Elio Martuscello "Idrolitina" (6,50") musica di Martin Mayes "Cage à mer" (7,08") elaborazioni sonore di Maria Grazia Esu "Sa passillara" (5,15") musica di Walter Reis e a seguire "Disorienti" (1,54") work in progress filmato da Rossana Usai e Francesca Vitale durante una performance a Cagliari; rielaborazioni sonore su musiche di Walter Reis e Yannis Kenakis. Le Autrici Ivana Busu, Francesca Vitale e Maria Grazia Esu saranno presenti in sala L’appuntamento è alle ore 20,30 presso la sala proiezioni della Società Umanitaria – Cineteca Sarda viale Trieste 118 – Cagliari INGRESSO LIBERO Il Presidente del Cineclub FEDIC di Cagliari Pio Bruno n° 8 – NOTIZIE Martedì 26 novembre 2013 Il Nuovo Circolo del Cinema Fedic (in collaborazione con F. & G. Guarino s.r.l. e Cineclub Fedic Sassari) nell'ambito della Rassegna Cinematografica... "ALTA FEDELTÀ" presenta il film: Frankenstein Junior (Versione restaurata HD) REGIA: Mel Brooksi INTERPRETI: Gene Wilder, Peter Boyle, Marty Feldman, Teri Garr, Madeleine Kahn GENERE: Comico ANNO: 1974 DURATA: 106 min. – b/n PAESE: U.S.A. Il dottor Frankenstein, nipote del celeberrimo medico, è un affermato neurochirurgo che vive e insegna in una università negli Stati Uniti ed è impegnato a far dimenticare la sua discendenza dal creatore della Cosa. Un giorno però riceve l'invito a recarsi nel castello del nonno in Transilvania a causa di un lascito testamentario. Finisce così per essere attratto dall'atmosfera del luogo, scopre il polveroso laboratorio in cui venne portato a termine l'esperimento e decide di tentare a sua volta l'impresa trafugando un cadavere per restituirgli la vita. L'eclettismo parodistico di Mel Brooks gli fa realizzare nello stesso periodo Mezzogiorno e mezzo di fuoco e Frankenstein Junior ma è il secondo destinato a rimanere nella storia del cinema. Perché in questo caso riesce ad andare ben oltre alla parodia grazie forse anche alla collaborazione di Gene Wilder alla sceneggiatura. La cura dei particolari Marty Feldman è segno dell'amore che Brooks prova per il cinema che vuole pre n dere amabilmente in giro. Le location sono un continuo rimando ai tempi che furono. L'arrivo del treno alla stazione viene girato sul set di Prigionieri del passato, il furto del cadavere è collocato vicino alla chiesa in cui Greer Garson si sposava ne La signora Miniver e l'assalto degli abitanti del villaggio fa uso del set de I fratelli Grimm. Ma c'è di più: per il laboratorio Brooks richiama in servizio Ken Strickfanden (all'epoca ottantenne), che era stato scenografo sul set del film di Whale. Tutto questo, unito a una straordinaria fotografia in bianco e nero e all'uso di musiche utilizzate nelle colonne sonore dell'epoca, conferma l'attenzione quasi maniacale nella ricostruzione del clima giusto. Su questa base si innerva un umorismo che non vuole essere dissacrante e che lascia trapelare la nostalgia senza però frenare la comicità. Questa si dispiega grazie a un Wilder la cui nevrotica calma apparente ha modo di esplicitarsi in tutte le sue varianti sostenuta com'è dai coprotagonisti tra i quali spiccano gli occhi indimenticabili di Marty Feldman, Igor da antologia con gobba mobile in grado di permettersi degli sguardi in macchina che ricordano allo spettatore che la sua complicità è necessaria per un divertimento che è però comunque assicurato e resiste nel tempo. Giancarlo Zappoli L’ACQUA DI MARCO di Andrea Cramarossa Riceviamo, e volentieri diffondiamo, il sottostante comunicato in cui si da notizia della proiezione in anteprima nazionale del documentario L'ACQUA DI MARCO, del socio del Cineclub Sassari Fedic Andrea Cramarossa, in concorso all'International Levante Film Festival di Bari. Per Consulta Fedic Sardegna Nando Scanu n° 8 – NOTIZIE L'ACQUA DI MARCO Anteprima Nazionale Martedì 3 Dicembre 2013 - Cinema Galleria - Bari Mercoledì 4 Dicembre 2013 - Casa dell'Altra Economia - Ex Macello - Roma Testaccio proiezioni dalle ore 15.00 INTERNATIONAL LEVANTE FILM FESTIVAL "L'ACQUA DI MARCO" in concorso Secondo cortometraggio della Trilogia dello Specchio scritto e diretto da Andrea Cramarossa con Roberto De Chirico e Patrizia Labianca e con Giulio Bufo, Francesco Casareale, Andrea Cramarossa, Giovanni Dicandia, Danilo Giuva riprese e montaggio Vincenzo Ardito costumi Silvia Cramarossa suono in post produzione Corrado Riccomini maschere Luigia Bressan sottotitoli Inga J Sempel produzione Verderame/TeatrodellebambolE Cosa succede nel corpo e nella mente di una persona quando viene abbandonata? Quale stato profondo viene ad essere alterato? Qualcosa, dentro, comincia a muoversi con con modalità sconosciute. Follia? Pazzia? Rabbia? Al di là dei sentimenti, l'amore che ci tiene legati si scioglie in un tormento indecifrabile e indicibile. CIRCOLO CULTURALE G. GREPPI BERGAMO – CINEVIDEO CLUB BERGAMO VIA MORONI 25 – BERGAMO Vincenzo GHIRARDELLI: Pittore di Gandino Federico Rampini (1998) Cenni storici sul paese natale dell’artista, con visita alla Basilica, e l’attuale centro abitato. Esposizione antologica del pittore nei Musei della Basilica, a cura dell’Assessorato alla Cultura e la Proloco di Gandino per il ciclo “I MAESTRI”.! Nino GALIZZI: Lirico Maestro della Scultura Moderna Pierantonio Leidi (2005) L'artista... il suo tempo... il suo percorso artisticod e alcune opere in città DIES IRAE ! Giuseppe Carnazzi (1959) Il film diretto da Carnazzi e prodotto da Achille Rota pone polemicamente un problema estetico. Uno scultore realizza una statua prendendo a modello una donna vera, e aggiungendo elementi eterogenei: scope, catini, sbarre di ferrod Questa nuova forma artistica, specchiandosi, riflette la propria mostruosità e si ribella, telefonando ad altre statue classiche. Queste irrompono nello studio dello scultore, distruggono l’uomo e la sua opera e tutto si ricompone secondo la tradizione. GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2013 ORE 21 « VINCENZO GHIRARDELLI » (GANDINO, 1894 –1967) Biografia Frequentò per un anno i corsi della Scuola d’arte “Andrea Fantoni” e fu poi allievo di Ponziano Loverini all’Accademia Carrara, dove venne più volte premiato e dove si diplomò nel 1924, dopo aver interrotto gli studi per combattere sul fronte italoaustriaco. n° 8 – NOTIZIE Autoritratto Alla sua prima mostra personale, tenuta nel 1927 alla Permanente di Bergamo, ne seguirono numerose altre (ne tenne ancora una decina a Bergamo ma espose anche a Milano, Sanremo, Brescia, Crema, Treviglio e in altre città); vinse diversi premi di pittura e partecipò ad importanti collettive. Soggiornò a Parigi, dove suscitò l’interesse dei collezionisti. Fu in Svizzera per eseguire i ritratti dei componenti della famiglia Berner; Fausto Coppi lo volle a Santa Margherita Ligure per farsi fare da lui il ritratto. Ghirardelli coltivò lucidamente la pittura da cavalletto di gusto tradizionale, manifestando sempre un’adesione totale ma equilibrata alla realtà. Apprezzato come ritrattista, dipinse alcuni autoritratti sottilmente ironici. Si distinse anche nel paesaggio ma seppe eccellere nelle nature morte, nelle quali diede saggio di una luminosa accademicità, sorretta da un vivo senso spaziale, caratterizzata da un sobrio gusto secentesco e ispirata talora alla maniera del Baschenis e del Bettera. « NINO GALIZZI » Cenni biografici Nino Galizzi nasce a Bergamo il 12 marzo 1891. Compie i primi studi alla scuola d'Arte applicata Andrea Fantoni e all'Accademia Carrara di Bergamo. Passa quindi a Roma e a Firenze. Presta servizio militare per quasi sei anni. Combatte su tutti i fronti italiani, in Macedonia, Serbia e Grecia, guadagnandosi promozioni e decorazioni al valore. Dopo la parentesi militare riprende gli studi e il lavoro. Soggiorna a Roma in varie riprese e a Parigi. Abita e lavora alternativamente a Milano, Roma e Bergamo. Partecipa a innumerevoli importanti esposizioni nazionali come la Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma, la Permanente di Milano. Tiene varie mostre personali sia in Italia che all'Estero. Per qualche tempo insegna plastica presso l'Accademia Carrara di Bergamo. Partecipa all'organizzazione di concorsi e premi facendo parte di diverse Giurìe. Collabora ad alcune riviste e giornali del settore. Nino Galizzi muore a Bergamo il 20 settembre 1975. Sue sculture sono presenti in collezioni private e pubbliche, come la Galleria di Roma e la Galleria di Arte moderna di Milano. Molte sue opere si trovano anche in edifici pubblici di Bergamo, Milano, Roma e all’estero: Tokio, Parigi e New York. Il film Con il racconto "Artisti al Punto d'incontro" scritto nel 1974 dall'avv. Silvio Barbieri e con gli interventi del Maestro Ponziano Loverini, del pittore Adolfo Mutti e dello stesso Nino Galizzi, inizia il film dedicato allo scultore nato a Bergamo il 12 marzo 1891. II profilo artistico è tracciato dal Direttore Emerito della Pinacoteca Carrara di Bergamo, prof. Francesco Rossi. La voce narrante interpreta alcuni "Pensieri" di Nino Galizzi scritti tra il 1931 ed il 1933. Queste "riflessioni" accompagnano le riprese tra un bronzo e diversi calchi di gesso .Alla melodia di un oboe sono affidate tre distinte opere, situate ad Alassio, a Roma (EUR) e nella Cappella del Centro Don Orione di Bergamo. Il film termina con un “breve giro” nel centro di Bergamo, illustrando altre opere realizzate dall'artista bergamasco dal 1926 al 1957. L’autore Pierantonio Leidi, presenta nel 1978 al Cine Club Bergamo il suo primo documentario, "Bergamo: ierioggi", girato con pellicola Superotto. In seguito realizza altri cortometraggi, tra cui "I mestieri" (1980), "Oltre lo spettacolo" (1983),"// burattinaio" (1984), "Creativo autunno" (1987). Sempre attivo nel Cine Club e poi nel Cinevideo Club, con l'avvento del mezzo elettronico si dedica anche alla realizzazione di videoclip che ottengono importanti riconoscimenti. Oggi la sua produzione comprende numerosi generi: arte, storia, società, tradizioni e sociale. MARIO DONIZETTI “I Vizi Capitali” Federico Rampini – documentario – 1999 La mostra d'arte nel Palazzo della Ragione: Donizetti espone sette tele. Elsa Klensch, in un lungo documentario della "CNN International" di New York ha detto di Mario Donizetti: «La qualità senza tempo dei suoi dipinti lo ha reso famoso in tutto il mondo». Una qualità derivata dal suo essere uomo antico e moderno, artista del suo tempo che guarda al futuro sulle giganti spalle del passato. Un passato studiato sui testi di Tommaso, Cartesio, Kant, Hegel, degli antichi greci, Aristotele, Parmenide, Platone, il venerato Platone, il più importante pensatore di tutti i tempi. Donizetti dipinge, studia e scrive. Pensiero e pittura. Un trattato di estetica, "Perché figurativo", nel quale addita anche le gravi conseguenze di un’arte che esclude la forma. LORENZO LOTTO “La Leggenda di Barbara e altri racconti”. Luigi Corsetti – documentario – 1997. 1998: Premio Speciale Giuria al Festival Internazionale del Film Turistico di Varese. n° 8 – NOTIZIE Lorenzo Lotto (1480–1556), pittore veneziano stabilitosi a Bergamo nel 1513 dopo essere stato nelle Marche e a Roma, tocca uno dei vertici della sua produzione nel 1524 con le storie di Santa Barbara, Santa Brigida, Santa Caterina d’Alessandria e Santa Maria Maddalena, affrescate nell’Oratorio di Villa Suardi a Trescore Balneario (Bergamo).Realizzati negli anni in cui Lutero diffondeva la Riforma Protestante in tutta Europa, i dipinti costituiscono una riflessione sui pericoli dell’eresia e sulla necessità di una conversione interiore alla santità, onde evitare la morte dello spirito a cui inevitabilmente conduce l’eresia. GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2013 ORE 21 MARIO DONIZETTI: I vizi Capitali Avarizia Gola Lussuria La successione rispetta l’ordine con il quale Dante, grande maestro di realismo, dispose i sette Vizi nelle cornici del Purgatorio. Avarizia - In precario equilibrio siede su un sacco ancor più grande, quasi rinserrandolo fra le gambe, non avvedendosi di schiacciare con esso un cadavere senza volto, apocalittico emblema della miseria altrui, estremo relitto fino a lei sospinto dal mare immenso della fame che ogni giorno divora migliaia di uomini, di donne, di bambini scheletriti dal ventre gonfio. L’aria sembra risuonare dei loro gemiti continui. Gola - "Il tempo della gola - scrive Donizetti nei suoi dialoghi - è senza successione di fatti, è il fatto che succede dalla bocca al piloro". Sul volto dell’altra donna l’ansia. L’ansia di mangiare a sua volta, ma anche l’ansia del nostro tempo, che spesso trova nel cibo il suo tranquillante e, insieme, la causa di nuova ansietà in un circolo vizioso che ottenebra la mente e appesantisce il corpo. Lussuria - "Una piaga misteriosa nel fianco della specie - scrive Bernanos -. Che dico, nel suo fianco? Alla fonte stessa della vita". Riserva tutto il piacere al corpo. Ma il corpo, separato dallo spirito, si preclude quella pienezza di gioia dell’anima capace di appagare anche il corpo. Superbia - Colori freddi per la fredda Superbia, così presa d’amore di se stessa da credersi superiore fino al disprezzo degli altri ridotti a manichini ai suoi piedi. Viso altero, sdegnoso, inavvicinabile, insolente. Occhi di ghiaccio. Tutto intorno diviene un deserto di solitudine. La casa con piccole e poche finestre è torre e fortezza con feritoie, dove rinchiudersi e separarsi dagli altri. Ira - Il volto spigoloso come pietra e tagliente come lama, la mano adunca come artiglio, lo sguardo di fuoco, il naso affilato, l’atteggiamento furente come tempesta. Improvvisa si scatena l’Ira, piomba come uccello rapacenon contro una persona, ma una sorta di manichino, volendo il pittore sottolineare quanto l’ira sia un moto "gratuito", se non proprio ingiustificato, certo sproporzionato. Invidia - Chi più infelice di costoro, che la vista della felicità altrui rattrista d’una pena che li rende più colpevoli? Se amassero quel bene che vedono negli altri e non possono avere, in certo modo l’amore glielo farebbe possedere", così esortava già nel primo Millennio Gregorio Magno, con parole difficili da vivere nella vita quotidiana, in un mondo che esalta la ricchezza e lo splendore del potere.! Accidia - Il vero dramma del nostro tempo è l’indifferenza, il tedio, la torva abulìa, l’Accidia di coloro che vivon senza infamia e senza lode, anzi che mai non sono vivi o si insteriliscono come l’albero dipinto da Donizetti sullo sfondo del quadro. Non produce né germogli, né foglie, né frutti. È tralcio improduttivo e bastardo. Non si protende alto nel cielo azzurro, ma - sradicato - si staglia in una atmosfera ingrigita. In primo piano due donne. MARIO DONIZETTI Uno dei grandi protagonisti dell'arte contemporanea Una qualità derivata dal suo essere uomo antico e moderno, artista del suo tempo che guarda al futuro sulle giganti spalle del passato. Un passato studiato sui testi di Tommaso, Cartesio, Kant, Hegel, degli antichi greci, Aristotele, Parmeni n° 8 – NOTIZIE de , Platone, il venerato Platone, il più importante pensatore di tutti i tempi. Donizetti dipinge, studia e scrive. Pensiero e pittura. Un trattato di estetica, "Perché figurativo", nel quale addita anche le gravi conseguenze di un’arte che esclude la forma. Le sue ricerche tecniche, condotte con rigore scientifico, gli hanno consentito di rielaborare e scoprire l'uso della tecnica a tempera all'uovo verniciata e velata (dimenticata da secoli) e inventare un nuovo metodo per il pastello, così come lo hanno messo in prima linea nelle battaglie per la conservazione del patrimonio antico e negli interventi di diagnosi e critica del restauro. Hanno posato per Donizetti personaggi celebri fra i quali Marta Abba, Jean Louis Barrault, Valentina Cortese, Rossella Falk, Giorgio Albertazzi, Vittorio Gassman, Marcel Marceau, Rudolph Nureiev e Gianandrea Gavazzeni (il ritratto di Gavazzeni è al Museo Teatrale della Scala di Milano). Alcuni ritratti come quelli di Lady Diana Spencer (1981), Indira Ghandi (1984), Papa Mario Donizetti Giovanni Paolo II (1985) e Deng Xiaoping (1997) sono stati pubblicati in (Foto di Ellepi BG) copertina da "Time" magazine. Nel 1983 ha ricevuto dalla "Pinacoteca Ambrosiana" di Milano l'onore di una esposizione antologica di dipinti e disegni nelle Sale del Museo. Alcuni suoi affreschi e una pala d'altare sono nella storica Abbazia di Pontida. Una crocifissione di drammatica potenza è al Museo Tesoro della Basilica di S. Pietro in Vaticano. Le centinaia di disegni anatomici eseguiti dal vero gli consentono una conoscenza scientifica della struttura del corpo umano e, quindi, un rigore plastico assoluto nelle sue opere. LORENZO LOTTO La Leggenda di Barbara e altri Racconti Regia: Luigi Corsetti, Fotografia: Vittorio Miccichè Montaggio: Gianfranco Sechi Musica: Felix Mendelssohn, Benjamin Britten Produzione: Comune di Trescore Balneario (BG), Comunità Montana Valle Cavallina (BG). L’Autore Luigi Corsetti (San Benedetto del Tronto, AP - 1954). Laurea in Psicologia presso l’Università di Padova nel 1978. Nel 1981 è socio fondatore della “Cooperativa Multimagine” di Bergamo. È consulente di scuole e organismi scolastici per la “didattica della comunicazione visiva e audiovisiva” e responsabile di corsi e laboratori sulle tecniche audiovisive. La chiesa dedicata alle Sante Barbara e Brigida, all’interno del parco della villa Suardi, è stata costruita per volontà dei cugini Giovan Battista e Maffeo alla fine del secolo XV e, nel 1524, fu interamente affrescata da Lorenzo Lotto, ad eccezione dell’abside (che è opera anonima, ma di importanza notevole per la storia dell’edificio e della famiglia di Giovan Battista Suardi che vi è ritratta).Un susseguirsi di scene illustrano la storia della santa, il suo rifiuto del matrimonio impostole dal padre, i processi e la carcerazione, i supplizi e la Luigi Corsetti morte ad opera del genitore: il tutto con ricchezza di personaggi, di architetture, di colori. Ai lati sono raffigurati alcuni eretici dei primi secoli del cristianesimo, contro i quali hanno scritto e polemizzato i dottori della Chiesa presentati, con la Madonna ed altri Santi, nei giragli formati dai tralci che partono dalle dita del Cristo-vite al centro della parete. "Ego Sum Vitis, Vos Palmites": la frase evangelica si legge sopra la grande figura e più in alto l’iscrizione, oggi illeggibile ma conosciuta, che ricordava committenti, autore e data di esecuzione. Nel film il narratore è l’attore bergamasco Giulio Bosetti. Si può ben dire che sia nato a teatro, il 26 dicembre 1930. L'attore, morto dopo una lunga malattia il 24 dicembre 2009, aveva visto la luce proprio sopra l'allora Teatro Duse che suo nonno, impresario, fece costruire a Bergamo. Sembra arduo, dirigere un artista del calibro di Bosetti, ma il nostro regista, preciso e puntiglioso, non è stato imbarazzato neppure un minuto, lo si evince dal backstage che è stato girato per l’occasione. Tutta l’equipe è stata preparata nei minimi particolari, quindi una linea di produzione sicura e ciò dimostra efficienza per la troupe e professionalità per Giulio Bosetti. Giulio Bosetti NOTIZIE n° 8 – Testi: Roberto Merlino, Massimo Maisetti, Caldana G., La Stella L., Aracne Editrice, Paolo Micalizzi, Cinevideo Club Fedic Bergamo, Rolf Mandolesi, Osvaldo Bargero, Giorgio Sabbatini, Giorgio Ricci, Paolo Trivella, Gabriella Algeri, Ettore Di Gennaro, DiLucca.TV, Corte Tripoli Cinematografica, Sedicinoni Film, Fano International Film Festival, Angelo Tantaro, Cineclub Fedic Sangiovannese, Fabio Sanvitale, Cineclub Piacenza “Giulio Cattivelli”, Immagini e Suono, Vera Musica, Cineteca Nazionale Fedic, Cineclub Fedic Cagliari, Nuovo Circolo Del Cinema, Consulta Fedic Sardegna. Fotografie: G. Sabbatini, A. Casola, 3dproduction, M. A. Pani, ELLEPI BG. Grafica e impaginazione: Giorgio Sabbatini. Supplemento a “Carte di Cinema” Direttore Responsabile: Massimo Maisetti Redazione: Giorgio Sabbatini Corso Benedetto Croce, 3 – 10135 Torino E-mail: [email protected]