IL GALLO TRA BOSTON E LOS ANGELES
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IL GALLO TRA BOSTON E LOS ANGELES
BASKET IL PERSONAGGIO SQUADRE IMPORTANTI HANNO MESSO GLI OCCHI SULL'ALA AZZURRA CON STATISTICHE DA CAPOGIRO: 19.7 PUNTI PER PARTITA, 5.4 RIMBALZI E 2.3 ASSIST IL GALLO TRA BOSTON E LOS ANGELES Leader indiscusso a Denver con i Nuggets, piace a mezza Nba. Ecco perché può essere ceduto Luca Guazzoni Milano DANILO GALLINARI potrebbe davvero lasciare i Denver Nuggets. Per l'ala azzurra c'è infatti la fila che bussa alla porta per strappare il figlio prediletto di Sant'Angelo Lodigiano alle nevi del Colorado. Squadre importanti per un giocatore importante il cui impatto va ben oltre le statistiche super (19.7 punti per partita, conditi da 5.4 rimbalzi e 2.3 assist). Ci sono i Los Angeles Clippers di Chris Paul, ma soprattutto ci sono i Boston Celtics. Franchigie da playoff, franchigie, perché no, da Finals. Soprattutto i biancoverdi che, vista la pochezza della Eastern (a Ovest Golden State, San Antonio e Oklahoma sembrano avere un altro passo), sono la terza forza della Conference dietro Cleveland e Toronto e possono arrivare fino in fondo. E vorrebbero proprio inserire Gallinari nel roster per colmare il gap con le squadre di Lebron James e Kyle Lowry. LE OFFERTE. La data da cerchiare in rosso sul calendario è quella del 18 febbraio, la deadline per gli scambi. Non è un mistero che i Clippers vogliano disfarsi di Blake Griffìn, pari ruolo del Gallo dalla grande produzione (23 punti e 8 rimbalzi a partita) ma dai molti problemi disciplinari: Griffìn infatti è infortunato per una frattura ad una mano dopo che con un pugno ha colpito un magazziniere della squadra a seguito di un litigio fuori da un ristorante. Una rissa che non è piaciuta alla dirigenza che lo ha sospeso per 4 partite (dopo che sarà guarito) e lo ha messo sul mercato chiamando Denver per sistemare uno scambio con Gallinari ed altri giocatori di contorno. Ma Griffìn piace anche agli Orlando Magic. Danny Ainge, gm dei Celtics ed ex giocatore della squadra ai tempi di Larry Bird, è invece innamorato di Gallinari da tempo immemore: sono infatti due anni che Boston segue con attenzione la situazione del Gallo e questa volta sembra pronta a fare l'offerta vincente. I Celtics possono mettere sul piatto il contratto di David Lee, 15 milioni di dollari in scadenza afinestagione, e una scelta nel prossimo draft, quella che riceveranno dai Brooklyn Nets per l'affare che portò Paul Pierce sul ponte. Una scelta molto alta visto il pessimo record dei Nets (1440): in sostanza Denver perderebbe il proprio miglior giocatore in cambio di un giovane di prospettiva e la possibilità di reinvestire sul mercato dei free agent quanto verrà liberato da Lee mentre i Celtics otterrebbero un miglioramento immediato per andare a puntare al titolo. GALLOMANIA. Gallinari non giocherà l'Ali Star Game di Toronto, domani notte, nonostante il moto popolare degli italiani che lo hanno votato in massa; ma è stato scelto dalla lega come mentore per "Basket senza frontiere", il programma per far vivere un'esperienza Nba ai migliori giovani prospetti internazionali, sperimentato dallo stesso Gallinari ormai 12 anni fa. Intanto i tifosi dell'EA7 lo hanno scelto come "migliore ala piccola" di Milano negli anni dopo il 1990. Preferito a tal Dejan Bodiroga, cestista a podio nella Usta degli europei più forti di sempre. Un momento magico per Gallinari; anzi, ci scusi, un magic moment, Mr. Gallo. PI R E O T T E A sinistra Danilo Gallinari con la maglia azzurra, sopra con quella dei Nuggets, se con la società non dovesse trovare un accordo lascerà Denver