3 - Italia News Brasile

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3 - Italia News Brasile
Anno 2015 n°7
Copia gratuita
D E D I C AT O
ALLA
C O M U N I TA ’ I TA L I A N A
POLITICA
Scandalo Regione
Calabria:richiesti
rimborsi anche per i
“Gratta e Vinci”
sequestro di beni
per un valore
complessivo
di 2,5 milioni di euro.
La retata calabrese ha
riguardato Pd e Ncd.
L
a sensazione è che questo genere di
notizie non faccia più sensazione, non
faccia più notizia. Mostrando un’opinione pubblica capace oramai di digerire
tutto, abituata al peggio e assuefatta ad un
andazzo che è invece vergognoso.
L’ultimo – solo in senso cronologico –
scandalo arriva dalla Calabria, dove 27
politici (tra cui un senatore, tre assessori
regionali, otto tra capigruppo ed ex capigruppo) sono stati indagati per falso e
peculato e dove la Guardia di Finanza ha
disposto il sequestro di beni per un valore complessivo di 2,5 milioni di euro. Fin
qui, il riassunto di una delle tante inchieste della magistratura, sentito mille volte.
I giornali parlano di “rimborsi pazzi”, ma
così facendo depistano e minimizzano,
come se ci trovassimo di fronte ad un
eccesso di eccentricità, piuttosto che ad
una razzia immonda a spese dei cittadini.
Non bastasse il sontuoso stipendio da
consigliere regionale, i politici in questione avevano pensato bene di farsi rimborsare a piè di lista, alcune spese che poco
hanno a che fare con l’attività politica.
Un biglietto per uno spettacolo di lap
dance, i “gratta e vinci”, viaggi in Italia e
all’estero per singoli coppie e gruppi
ovviamente in alberghi da cinque stelle. E
ancora ingressi ripetuti alle terme, ettolitri di vini regalati o consumati (c’è anche
una bottiglia da 750 euro), per non dire
dei pasti, pranzi e cene luculliane, per
decine di persone e nei migliori ristoranti. Non mancano anche spese minute:
panini, un singolo caffè (70 centesimi),
pasti frugali. E poi arredi, fatture di ferramenta, materiale elettrico, detersivi,
pagamenti della Tarsu, oltre le solite
multe per eccesso di velocità e sosta vietata.
Siamo al trafugamento anche degli spiccioli dalla cassaforte pubblica, con voracità e cinismo impareggiabile. Fa pensare
che nella riforma avviata dal governo, si
sia pensato di abolire le Province e mantenere in vita le Regioni, diventate nel
tempo l’humus ideale di ogni furfanteria,
scuola di formazione per classi politiche
inette e incompetenti.
La retata calabrese ha riguardato Pd e
Ncd. Le reazioni sono state le solite.
“Fiducia nella magistratura” e “Fuori i
ladri dalle istituzioni”, nessuno che si
dimette, nessuno che riconosca almeno
l’errore nella compilazione delle liste
dimostrando una conoscenza pari a zero
dei partiti nelle periferie: i voti prima di
tutto.
Ma a stupire di più, a pensarci, è l’assenza di indignazione, come se il cittadino
medio fosse rassegnato e consideri ormai
“normali” i benefits (illegali) per il politico anche di paese.
Se ci fosse bisogno di una fotografia della
mentalità e del livello della moralità italiana, questa vicenda assolve bene il compito.
luglio
2015
ANNO VI
Mensile
di informazione
ECONOMIA
Il Brasile sta diventando, uno fra i
maggiori produttori di energia
eolica del mondo
E
cco una notizia importante
e positiva: Il Brasile é diventato
un Paese fra i maggiori produttori di energia eolica.
Questo Paese ha raggiunto la
produzione di 6.000 megawatt di
energia eolica, installata e operativa; energia sufficiente per la
fornitura a circa 35milioni di
persone.
In Brasile, lo Stato, maggior
produttore di energia eolica, é
Rio Grande del Nord , che ha
raggiunto i 2.000 megawatt.
Entro la fine di questo anno
2015, il Brasile sará uno tra i
maggiori produttori di energia
eolica nel mondo.
La quantitá esatta della produzione di energia eolica brasiliana
é di 5.966 megawatt. Questo
valore si riferisce alle 266 centrali eoliche, giá collegati al SIN
(Sistema national interconnesso). Questo sistema permette di
prendere l’energia generata in
tutte le regioni del Brasile.
In una visita in Brasile, il
Presidente della Fondazione
delle Nazioni Unite, ha messo in
evidenza il ruolo che il Brasile
occupa oggi, nella diffusione di
presenterá l’8% dell’energia
totale , prodotta in Brasile.
Lo Stato che ha procurato una
forte delusione, come bassissimo produttore di energia, é
Minas Gerais; un territorio prov-
fonti di energia pulita, sulla
scena internazionale. Infatti questo Paese ha svolto un lavoro che
ha assicurato un futuro, con
l’energia sostenibile, alla sua
popolazione.
Per il 2016, giá si prevedono
altri 4.000 megawatt e si dovrebbe superare, nel 2018, il totale di
16.000 megawatt , sempre di
energia eolica. Tutto questo rap-
visto di una “miniera d’oro”, che
é il vento, il quale é presente in
tutta la Sierra, fino al confine
con lo Stato di Bahia; dove invece iniziano i parchi eolici.
Lo Stato di Bahia, giá nel 2013,
presentava grandi prospettive
nel campo della produzione di
energia eolica; infatti, fattori ,
come i venti, che soffiano in
maniera costante, concorrono a
fare, dello Stato di Bahia, il
maggiore produttore di energia
eolica.Gli investimenti, nel settore eolico, hanno giá portato
quasi a termine i parchi eolici,
programmati nel territorio baiano. L’energia prodotta da questi
parchi sarebbe giá totalmente
disponibile, se le linee di trasmissione fossero giá totalmente
costruite.
In tutto il Brasile, l’energia eolica che si produrrá in questo anno
2015, arriverá a circa 8.000
megawatt; mentre lo Stato di
Bahia arriverá a circa 2.500
megawatt, superando lo Stato di
Rio Grande del Nord, che produrrá circa 2.000 mw.
Attenzione: l’energia eolica dobbiamo vederla come una soluzione complementare, per la
poca prevedibilitá dei venti sul
nostro pianeta; anche se dobbiamo riconoscere il grande vantaggio del Brasile, che é la presenza
costante dei venti e, dunque, la
maggiore produttivitá, che va
dal mese di luglio fino all’ultimo
mese dell’anno, dicembre.
LA FOTO DEL MESE
Nella foto,
As Meninas do Brasil,
di Eliana Kertesz. Largo di Ondina
di Salvatore Dimino
www.italianewsbrasile.com.br
luglio
2015
2
SPORT
Il marchio Jeep della Fiat Chrysler,
sulle maglie del Flamengo
Il calcio sta avendo un
grande sviluppo in Cina
U
L
a Fiat Chrysler ha deciso di investire sulla
maglia del Flamengo; pertanto il famoso marchio
Jeep lo vedremo sulle casacche della Juventus e
anche del Flamengo.
Questi due Club hanno delle storie simili. Tutte e
due le squadre hanno un origine borghese.
La Juventus é stata fondata , alla fine dell’anno
1800, dagli studenti di un liceo classico di Torino
e divenne subito una squadra di calcio; il
Flamengo, invece, é stato fondato da alcuni giocatori del club Fluminense, i quali, non soddisfatti dell’organizzazione del club, emigrano nel
nuovo club. Tutto questo é avvenuto nel 1911.
Sia la Juventus, che il Flamengo possono annoverare diversi successi calcistici; anche se il
periodo d’oro del Flamengo cominció solamente
nel 1978, vincendo il campionato per tre anni di
fila. Nel 1980 vinse il campionato del Brasile con
una squadra che annoverava la presenza di
Junior, Tita, ma anhe un certo Arthur Antunes
Coimbra, chiamato Zico; il suo numero 10
diventó un simbolo.Chi non ricorda la Coppa
Libertadores, che nel 1981 fu vinta dal Flamengo
di Zico e compagni.
Questa squadra diventó la squadra piú amata del
Brasile, quando il 13 dicembre, sempre del 1981,
vinse contro il Liverpool, nella finale della
Coppa Intercontinentale, svoltasi a Tokio, pertanto conquistó il titolo di Campione del Mondo
per Club.
In Brasile solamente il Santos di Pelé ha raggiunto questo risultato.
Il Flamengo conta milioni di fans in tutto il
Brasile.
Ecco spuntare la Fiat Chrysler, che ha pensato
bene di rivolgersi al mercato brasiliano , firmando un contratto di sponsorizzazione da maggio a
dicembre 2015 .
Il marchio Jeep spunterá sulla schiena delle
maglie dei giocatori del Flamengo e , precisamente, sotto i numeri.
Nello stesso tempo comunichiamo ai nostri, lettori che la sponsorizzazione della Fiat Chrysler
Automobili (FCA) vale 1,3 milioni di euro.
Con questo accordo, adesso la maglia del
Flamengo vale circa 23 milioni di euro; in reali si
arriva a 81 milioni.
Gli sponsor del Flamengo sono: Adidas (11
milioni di euro), Soc.Viton (5,3 milioni di euro),
Caixa Economica (4,5 milioni di euro), Tim
(721mila euro), e adesso si ha FCA con 1,3
milioni.
na gradevole novitá arriva dalla Cina. Noi conosciamo l’economia cinese, insieme alle
spese militari e alla sicurezza informatica; ebbene, adesso, insieme a queste importanti prioritá, dobbiamo aggiungere il calcio.
Il presidente cinese Xi Jinping, personalmente, ha incaricato un suo vice-premier per incentivare lo sviluppo, in
grande stile, del calcio cinese.
Dopo questa notizia,
gli economisti americani hanno annunciato, che giá diverse
imprese cinesi, che
hanno legami con il
calcio
nazionale,
hanno registrato un
aumento dei loro titoli di oltre il 150%.
Anche la Chinese Super League avrá un incremento di ricavi, superando i 100 milioni di dollari alla fine del 2015.
È stata data notizia che il piano cinese, per lo sviluppo del calcio, prevede, entro il 2015,
l’apertura di 50mila nuove scuole calcio in tutto questo grande Paese.
La squadra nazionale maschile, che occupa attualmente, nella classifica internazionale della
Fifa, solamente l’82esimo posto, riceverá sicuramente piú finanziamenti.
Questo sviluppo calcistico giá potrebbe
portare una presenza di circa 500 milioni di
tifosi potenzialmente interessati.
Il Presidente cinese ha giá candidato la
Cina ad ospitare e vincere una Coppa del
Mondo e ha auspicato l’entrata della
Chinese Super League nel numero dei
campionati piú importanti del Mondo; pertanto la Cina, per il Presidente cinese, deve
diventare un polo attrattivo.
Negli ultimi anni , le aziende cinesi, come
la Yngli Solar, hanno mostrato una certa attenzione al business calcistico. La Solar, che é la
piú grande produttrice al mondo di pannelli solari, é stata una degli sponsor della Coppa del
Mondo di Calcio Fifa 2014, svoltasi in Brasile.
Una cosa é certa: la crescita dei ricavi del Campionato di calcio cinese puó diventare una
attrattiva per tutti gli investitori internazionali che vogliono crescere in Oriente.
CURIOSITA’
Con la nuova “Formula” aumenta
la caccia al “Cioccolato Speciale”
U
na novitá per i moltissimi amanti del cioccolato.
Come si sa, la tostatura dei
chicchi di cacao é stata sempre alla base di un cioccolato
ricco di polifenoli, i quali
sono degli antiossidanti naturali, che prevengono malattie
cardiache e tumori. Pertanto
riconosciamo, che il cioccolato, oltre ad essere particolarmente buono (almeno il
fondente), fa assolutamente
bene alla salute , prevenendo
infarti e ictus, e poi, oltre ad
abbassare la pressione, combatte il diabete e riduce il
colesterolo.
Al
meeting
annuale
dell’American
Chemical
Society é stato presentato
uno studio, che descrive un
metodo per trattare le bacche
di cacao, dalle quali si estraggono i semi che sono di colore bianco o violaceo.
Come si sa, i semi vengono
disposti in contenitori foderati di foglie di banano, esposti
al sole per l’essiccazione e
poi lasciati fermentare per
alcuni giorni. Alla fine si arriva alla tostatura per esaltarne
il sapore.
Attenzione: durante la tostatura avviene la perdita di
alcune sostanze benefiche, in
particolare i polifenoli.
Ecco l’ intervento dei ricercatori dell ’American Chemical
Society, che hanno deciso di
modificare alcuni processi di
lavorazione, per minimizzare
la perdita di sostanze nutritive dovuta alla tostatura.
Il preciso intento é stato di
non intaccare il sapore del
cacao; pertanto i ricercatori
hanno deciso di aggiungere al
processo precedente un ulteriore passaggio. Sono stati
messi a riposo, per alcuni
giorni, i chicchi, prima che
venissero estratti e fermentati.
Questo accorgimento é stato
eseguito per osservare se il
loro contenuto di polifenoli
avrebbe subito una variazione.
I ricercatoriI hanno avuto a
disposizione 300 chicchi di
cacao, che sono stati divisi in
quattro gruppi. Un gruppo di
chicchi é stato messo a riposare, mentre gli altri 3 gruppi
sono stati messi via, rispettivamente, per 3, 7 e 10 giorni,
prima di estrarre i semi, e
cosí, iniziare il processo di
fermentazione e di essiccazione.
Risultato: i ricercatori hanno
scoperto, che i semi messi a
riposo per 7 , contenevano la
maggior quantitá di polifenoli. È stato anche scoperto,
che, applicando tempi differenti di tostatura ( circa 45
minuti), ma anche temperature minori, si ottiene un
miglioramento delle attivitá
antiossidanti del cacao.
Questi differenti trattamenti,
che la polpa del cocco ha
ricevuto, hanno provocato
una modifica delle proprietá
fisiche e biochimiche dei
semi.
Tutto ció , oltre ad aumentare
le famose proprietá antiossidanti dei semi, provoca un
miglioramento del sapore del
cioccolato.
Notizia positiva per i produttori di cacao, proveniente dal
Brasile.
RISTORANTI & DIVERTIMENTI
Ristoranti Italiani
*Trattoria il Maneggio
Av. Praia de Itapuã s/n
Villas do Atlântico
Lauro de Freitas / 3379.6562
*Alfredo di Roma
rua Morro do Escravo Miguel
s/n Hotel Atlantic Towers
Ondina
TEL. 3331.7775
*Pastificio Fiorentino
rua Alfonso Celso 264
BARRA
TEL. 3022.2662
Cucina Internazionale
*Tudo Azul
Av. Sete de Setembro ,3717
Porto da Barra - Tel.
30225031
*Armazem do Reino
Culinaria viva gourmet
Rua Borges dos Reis 46
Loja 05-1
Calcadao do Rio Vermelho
tel. 3482-1192
*Rincão Gaúcho
Rua Pedro Silva Ribeiro, 429
Jardim Armação - Tel.
3461.4035
*Villa's
Av. Otavio Mangabeira, 2326
Jd. dos Namorados
Pituba - Tel. 3240.1762.
Churrascarias
*Boi Preto
Av. Otávio Mangabeira s/n
Jardim Armação - Tel.
3362.8844
Ristoranti Baiani
*Odojà
Largo de Sao Francisco , 01
Pelourinho - Tel. 3322.7892
*Fogo de Chão
Largo da Mariquita
Rio Vermelho - Tel.
3555.9292
Ristoranti giapponesi
*Soho
Av. Contorno, 1010
Bahia Marina - Tel.
3322.4554
Ristoranti di cucina
Contemporãnea
*Lafayette
Av. do Contorno, 1010
Bahia Marina - Tel.
3321.0800
*Mercearia
Av. Contorno n.1010
Bahia Marina
tel. 3017.5815
Pizzerie
*Quattro Amici
Rua Dom Marcos Teixeira ,35
Barra - Tel. 3264.5999
*La Napoletana
Rua da Mouraria 26
Nazarè
Tel. 32660308
Bar / Caffé
*Acqua Café
Bahia Marina Tel. 3321.8553
*Café do Forte
Bahia Marina – Tel.
3321.5713
*Café do Forte
Praia do Forte – Tel.
3676.1725
Alameda do Sol, 180
*Portos dos livros
vende e compra
Tel. 71-3015-0093
Largo do Porto da Barra
Salvador BAHIA
www.italianewsbrasile.com.br
luglio
2015
3
EDITORIA
V
errà presentato, alle 18:30 di venerdì 10
luglio, presso l’Associazione Culturale “Casa
d’Italia” (Avenida 7 de Setembro, 1238 Campo Grande - 40060-000 - Salvador/BA), il
libro “Nella Tana del Giaguaro. Storia dell’emigrazione italiana nelle colonie agricole
della Bahia”. In esso si narra la storia degli
emigranti italiani che popolarono, a partire dal
secondo dopoguerra, gl’insediamenti coloniali di Jaguaquara, Itiruçu, Boa União e Rio
Sêco, costituiti dal governo dello Stato di
Bahia e delle autorità federali del Brasile.
Alla fine della seconda guerra mondiale
l’Italia si ritrovava economicamente in ginocchio. I problemi della sovrappopolazione,
della persistenza della proprietà latifondista e
della conseguente mancanza di mezzi di
sostentamento attingevano particolarmente i
contadini delle regioni più povere della
Penisola; molti di loro decisero, pertanto, di
far ricorso alla “valvola di sfogo” che aveva
permesso la sopravvivenza d’intere generazioni d’italiani a partire dal XIX secolo: l’emigrazione.
Nel 1950, una cooperativa di Pescara, la
“Società lavoratori agricoli per il Venezuela”
Il libro sull’emigrazione
“Nella Tana del Giaguaro”
verrà presentato il 10 luglio alla Casa d’Italia
(SCLAPIV) firmò un accordo con la
Segreteria dell’Agricoltura dello Stato di
Bahia, in cui s’impegnava a
selezionare le famiglie che si
sarebbero trasferite nelle colonie agricole. Si trattava
soprattutto di contadini originari dell’Abruzzo con un’idea
molto vaga di ciò che li aspettava una volta giunti a destinazione. In pochi anni comunque, superando le difficoltà di
adattamento alla nuova realtà,
questi emigrati riuscirono a
ripagare il credito iniziale
concesso loro dalle autorità
brasiliane, grazie alle avanzate tecniche di coltivazione di
cui disponevano e ad un’intelligente strategia di vendita
diretta dei prodotti agricoli. Specializzatisi
nelle colture ortofrutticole, gl’italiani introdussero, in terre tropicali, coltivazioni tipicamente mediterranee come la vite e il frumento e si dedicarono alla
produzione su vasta scala di
pomodori, patate, carote,
insalate, cavoli ecc., fino ad
allora sconosciuti sui mercati
della Bahia e che contribuirono ad arricchire la dieta locale
di vitamine e sali minerali.
Essi diedero così vita a quello
che fu l’ultimo – in ordine di
tempo – il più consistente –
per il numero di lavoratori
coinvolti – e il meglio riuscito
– dal punto di vista dei risultati produttivi – esperimento
d’immigrazione agricola nel Nordest brasiliano.
Autori del libro che racconta questa eccezionale vicenda sono Giuseppe Federico
Benedini, professore di Storia dell’America
all’Universidade do Estado da Bahia (UNEB),
che vive in Brasile da quasi dieci anni e
Matteo Arquilla, dottore in lettere per
l’Università di Torino, il quale ha collaborato
alle ricerche presso gli archivi italiani.
Il volume, pubblicato in italiano presso i tipi
delle “Edizioni Settecittà – Archivio Storico
dell’Emigrazione Italiana” è disponibile anche
in portoghese, in formato di e-book, con il
titolo “Na Toca do Jaguar. História da imigração italiana nas colônias agrícolas da Bahia”,
scaricabile da internet al prezzo di R$ 21,19.
Se volete, potete collegarvi al sito
https://books.google.com.br/books?id=rF_FC
AAAQBAJ&pg=PP1&lpg=PP1&dq=benedini+arquilla+na+toca+do+jaguar&source=bl&
ots=emALBhK177&sig=ey_fmTeNXmLpf40
Z 0 d R x L 8 Y j 7 i I & h l = p t BR&sa=X&ei=mc9IVaTZJ7f7sATRhYCICQ
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EVENTI
Auguri, a Pasquale Parla, la comunità italiana festeggia il suo compleanno
C
onversare con lui è stato
molto interessante, il suo racconto
ed i suoi aneddoti meriterebbero
essere raccontati tutti, però non
basterebbe un intero giornale.
Egli vive a Salvador, da oltre cinquanta anni, con la sua famiglia, è
nato a Siculiana, provincia di
Agrigento, il 21 gennaio del 1914.
Una provincia dove sono nati grandi
personaggi della letteratura italiana e
mondiale: il premio Nobel, per la
letteratura,
Luigi
Pirandello,
Leonardo
Sciascia,
Andrea
Camilleri.
In questa città della Sicilia occidentale, Pasquale Parla visse per circa
20 anni. Molte erano le ambizioni,
però quella piccola città offriva
poche opportunità, per un futuro
dignitoso. Infatti, in quel periodo del
dopoguerra, la crisi economicosociale era grande e quindi era difficile realizzare anche piccoli sogni,
pertanto, l’idea di andare verso il
Nuovo Mondo (Sud delle Americhe)
cominciò a farsi strada nella mente
del Sig. Pasquale.
Nel frattempo (1943) si sposa con la
giovanissima Signorina Croce Fiore,
della vicina città di Porto
Empedocle. Una città famosa, anche
per avere lo stesso nome del grande
filosofo
greco
“Empedocle”.
Nell’arco di pochi anni nascono i tre
figli: Stefano, Pierina e Lina, ma
considerata la situazione ad essere
disastrosa, decide di sfidare la fortuna e nel contempo realizzare il
sogno di andare nel Nuovo Mondo,
quindi parte per Rio de Janeiro
imbarcandosi su una nave.
Dopo circa quindici giorni di navigazione il Sig. Pasquale arriva a Rio
de Janeiro e la bellezza del luogo lo
conquista subito, e, grazie, anche ai
contatti, con altri italiani, che già
vivevano in Brasile, riesce a trovare
un lavoro come venditore ambulante
di stoffe. In poco tempo, ma con
molta volontà, si afferma nel settore
e ben presto si presenta un’occasione di lavoro a Salvador di Bahia.
Egli parte subito con la sua “gip”,
strapiena di stoffe, un viaggio a dir
poco avventuroso, di oltre una settimana, che lo porta a Salvador, dove
viene ben accolto nel famoso Hotel
San Bento. Qui il Sig. Pasquale racconta molti episodi, sia del viaggio
da Rio de Janeiro a Salvador, che dei
tanti viaggi per le città vicine.
L’attività di venditore ambulante si
sviluppa e si trasforma in attività
commerciale e quindi decide di fare
arrivare tutta la famiglia a Salvador
di Bahia. Dopo alcuni giorni di adattamento, nell’ambiente baiano ed in
particolare alla cucina, diversa da
quella siciliana ed italiana, la famiglia Parla costruisce il suo futuro. Il
Sig. Pasquale coadiuvato da tutta la
sua famiglia partecipa attivamente
alla vita sociale baiana e della comunità italiana e per diversi anni ha
fatto parte, anche, del direttivo della
storica Casa d’Italia. I figlioli oltre
che lavorare, col padre, studiano e si
integrano nella società baiana, senza
però dimenticare la cultura siciliana
ed in particolare la struttura familiare che, congiuntamente alla formazione, la rendono più forte, pronta e
competitiva, per affrontare le insidie
della società.
Nel periodo degli anni 50-60-70
Salvador viveva una fase storica:
ricca di tradizioni, di sviluppo e di
crescita economico-sociale, permettendo alla famiglia del Sig. Pasquale
di inserirsi nel commercio di stoffe,
non solo a Salvador ma anche in
altre città, come quella di Rio de
Janeiro e San Paolo, creando così
delle buone condizioni di vita.
Al Sig. Pasquale, nella lunga conversazione non sfugge di soffermarsi sulla realtà contemporanea di
Salvador, asserendo che è una città
completamente cambiata da quando
era arrivato, sia dal punto di vista
sociale che urbanistico e come tutte
le metropoli moderne ha i suoi lati
positivi e negativi.
Infine, con una certa “saudade”, fa
presente che, da molto tempo, a
causa delle non buone condizioni di
salute, non è potuto ritornare nella
sua terra natia e quindi gli manca.
Però i suoi figlioli non hanno perso i
contatti, infatti, spesso ritornano, sia
a Siculiana che a Porto Empedocle,
dove tutt’oggi vivono moltissimi
parenti. Ma nonostante l’età e la lontananza, il Sig. Pasquale, si è sempre
tenuto informato di tutto ciò che
accade in Italia ed in Sicilia ma
anche nella piccola città di
Siculiana, dove è nato e trascorso la
sua infanzia, e della vicina Porto
Empedocle, dove è nata e cresciuta
la moglie, Fiore Croce. Infine il Sig.
Pasquale sottolinea che è un assiduo
lettore del giornale Italia News
Brasile e grazie alle informazioni
avute, anche dal corrispondente, per
il Brasile, Salvatore Dimino, è venuto a conoscenza del progetto di
scambi culturali e letterari, tra due
grandi scrittori, il siciliano Andrea
Camilleri, di Porto Empedocle, ed il
baiano Jorge Amado. Il suo auspicio
è che tale progetto culturale, sostenuto da vari Enti ed anche dall’
On.le Lillo Firetto, già sindaco di
Porto Empedocle e adesso candidato
a sindaco di Agrigento, si possa realizzare.
CULTURA
H
a muito tempo que os picéis
se encontravam adormecidos em
um recipiente de vidro, e, de
repente, como que acordassem
para a vida, começou a escorrer
sobre as telas realizando figuras e
objetos em transparência, a
mesma transparência do vidro que
os tinham conservado ao longo
dos anos, e que agora revelam
recordações do passado e sentimentos do artista.
Nada foi fotografado, mas, apenas
imagens mentais invocadas através de sensações flutuantes como
pontos luminosos e símbolos.
Representa lugares distantes e ao
mesmo tempo vizinhos, alimenta
nossas incertezas culturais, con-
Il pittore romano, Gianfranco
D’Andrea espone a Salvador
firma os opostos e de consequência, harmoniza um imaginário que
reflete uma profunda verdade.
língua que une países de culturas
diversas e distantes; representa a
luta entre o velho e o novo que ao
longo dos anos vai deixando sulcos e rugas na face da cidade; é o
espelho de lugares onde o fluxo
de massa e automobilístico
denunciam a realidade da
Metrópole
O sentimento da cidade é o tema
que escolhi para desenvolver o
meu projeto e o betume é a principal matéria usada por que se adapta de maneira excelente e real para
exprimir esse sentimento. Este
liquido escuro, o betume, que
todos nós apestamos diariamente,
que veste e reveste as estradas e
ruas, se alonga como se fosse uma
Observando os meus trabalhos, o
espectador, evoca em sua memória lugares que convolvi e estimula no seu mais profundo ser um
“déjà-vù”, desvelando todo um
alinhamento secular de mãos calejadas, pés rachados ao longo
andar e olhos reluzentes que conservam indistintamente luz e sombra de uma história vivida.
As lagrimas que escorrem de cima
abaixo nas telas é testemunha a
que tudo neste mundo tudo é efêmero e como se pode muito bem
constatar pelas estradas e ruas
esburacadas, muros degradados,
cidades em um eterno declínio,
provoca um choro ininterrupto na
alma das coisas.
Somente o betume poderia se prestar tão bem para exprimir realmente a minha visão de pontos
diferente e diversos entre o velho
e o novo mundo.
ECONOMIA
In Brasile e in Italia arrivano miliardi di dollari dalla Cina
U
na notizia che qualche anno fa
era impensabile.
Il Brasile che aveva tassi di crescita a
ritmi cinesi, adesso riceve gli aiuti
dalla Cina.
Certamente questa parabola é stata
causata, in modo evidente, dallo
scandalo Petrobras, a cui si é aggiunta una evidente crisi economica.
Il Fondo Monetario Internazionale
(FMI) indica il Pil brasiliano, nel
2015, ad un massimo dell’1% , con
un tasso d’interesse a quota 13,26%
ed una inflazione sull’8%.
Sempre secondo il Fondo Monetario
Internazionale, la crisi congiunturale
brasiliana é sicuramente la piú grave
degli ultimi vent’anni; tuttavia il
Brasile é molto attivo sugli accordi
internazionali.
La Cina , tramite il suo presidente Li
Keqiang, ha firmato, con il Brasile,
35 accordi internazionali, sia accordi
commerciali e sia accordi economici;
il tutto per un totale che supera i 35
miliardi di dollari, di cui 7 miliardi
verranno investiti sul discusso colosso petrolifero Petrobras.
É molto interessante il finanziamento
per lo sviluppo dei trasporti di Rio de
Janeiro, che dovrá ospitare i Giochi
Olimpici del 2016.
In Italia, invece, arrivano gli acquisti
cinesi , che negli ultimi 18 mesi sono
stati superiori agli acquisti fatti negli
Stati Uniti e anche in Inghilterra.
Si é arrivati a 322 aziende italiane che
adesso sono proprietá degli investitori cinesi . Queste aziende danno lavoro a 17.800 persone e producono 8,4
miliardi del Pil. In Lombardia ci sono
95 aziende, in Veneto 32, nel Lazio
20, in Piemonte 20, e infine abbiamo
l’Emilia Romagna con 14 aziende.
L’investimento piú corposo lo ha
fatto il gigante energetico cinese
State Grid, che é la piú grande societá elettrica al mondo, e nel 2014 ha
speso piú di 2 miliardi di euro, acquistando il 35% dell’italiana Cpd Reti,
la quale giá possiede il 30% di Terna
e di Snam. Anche la societá di
Belluno ACC Compressors, che produce compressori per frigoriferi, é
stata acquistata dalla Wanbao Group
Compressor.
Alla fi ne del 2014 arriva la notizia
della vendita del gruppo lucchese
Salov, che controlla i marchi dell’olio
d’oliva Berio e Sagra, alla societá statale cinese Bright Food.
Molte altre aziende italiane, di ottimo
livello economico, sono state comprate da imprese cinesi, ma la notizia
che ha creato scalpore, é stata la vendita della Pirelli. Questa importante
operazione economica ha dato il
segnale che le dimensioni degli investimenti cinesi hanno assunto una
notevole importanza.
I capitali cinesi, investiti in Europa,
hanno raggiunto i 18 miliardi di dollari; ebbene l’Italia ha conquistato il
secondo posto in Europa, dopo
l’Inghilterra, con 3.5 miliardi di dollari di investimenti.
Certamente la crescita degli investimenti cinesi in Italia é un fenomeno
positivo, ed essendo i primi investimenti fatti in Europa, possono diventare basi economiche, destinati a
restare e ad ampliarsi, perché possono assumere una funzione di riferimento per i successivi investimenti.
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luglio
2015
4
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