Documento finale classe 5BP
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Documento finale classe 5BP
ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE “G. PASTORI” BRESCIA DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE QUINTA Sez. BP INDIRIZZO: Agraria, Agroalimentare e Agroindustria ARTICOLAZIONE: Produzioni e Trasformazioni ELABORATO nella seduta del 9 Maggio 2016 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE MATERIA Religione Lingua e Letteratura Italiana Storia Lingua straniera (Inglese) Matematica DOCENTE Prof. Civettini Stefano Prof.ssa Bozzetti Angelica Prof.ssa Bozzetti Angelica Prof.ssa Lavagnini Chiara Prof.ssa Frialdi Flavia* Prof. Albertini mr motivi di salute Giorgio Prof. Cacciatore Produzioni Vegetali Francesco Luca Prof .Cacciatore Biotecnologie Agrarie Francesco Luca Economia, estimo, Prof. Bernocchi marketing e legislazione Giorgio Gestione dell’ambiente Prof. ssa Antonella e del territorio Spano Trasformazione dei Prof.ssa Usberti Prodotti Patrizia Scienze Motorie e Prof.ssa Santus Sportive Edvige Prof.ssa Stagnari Sostegno Paola Produzioni Animali CONTINUITÀ 3 4 5 x x x x x x x x x x x x x x x x INS. TECNICO-PRATICO CONTINUITÀ 3 4 5 Prof. Sandrini Giuseppe x x x x Prof. Sandrini Giuseppe x x x x Prof. Sandrini Giuseppe x x x x Prof. Sandrini Giuseppe x x x x Prof.ssa Zucchi Giulia x x x x Prof. Sandrini Giuseppe x x x x x Prof. Alfano Aurelio x x x x x x x x x Sostituita per motivi di salute nel corso dell’anno dalla Prof.ssa Vanzillotta Alessia. Pagina 1 di 42 ALUNNI 1 2 3 4 5 6 7 8 Abeni Andrea Almici Jacopo Apostoli Stefania Baronchelli Andrea Biloni Andrea Bresciani Dalila Buffoli Sebastiano Buletto Giorgia 9 10 11 12 13 14 15 16 Caccagni Valentina Frattini Lara Giangrossi Paola Giustacchini Luca Meris Eleonora Penazza Maria Rivieri Camilla Sala Nicolò 17 18 19 20 21 Salodini Giada Scalvini Lorenzo Simoncelli Giulia Spiazzi Alessandra Vaia Andrea PROFILO PROFESSIONALE Il Diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria: ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive, trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al rispetto dell’ambiente; interviene, altresì, in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici. In particolare, è in grado di: collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali, applicando i risultati delle ricerche più avanzate; controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico; individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche, a sostegno degli insediamenti e della vita rurale; intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnologici e biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire, inoltre, il corretto smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui; controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo documenti contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di convenienza; esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi; effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione; interpretare carte tematiche e collaborare in attività di gestione del territorio; rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone di rischio; collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali; collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza e tracciabilità. Pagina 2 di 42 A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali. 2. Organizzare attività produttive ecocompatibili. 3. Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza. 4. Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza. 5. Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto ambientale. 6. Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate. Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni ambientali e territoriali. Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente. 7. 8. Pagina 3 di 42 OBIETTIVI PREFISSATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE Obiettivi culturali 1 Osservare, conoscere e analizzare, anche da più punti di vista, le diverse realtà in modo da poter formulare giudizi ed operare scelte in modo autonomo, motivato e consapevole 2 Esprimersi in modo preciso ed efficace e comprendere significati ed implicazioni dei messaggi altrui 3 Adattarsi con flessibilità ai diversi contesti e a situazioni professionali nuove, attuando processi di educazione permanente anche attraverso l'attitudine all'autoapprendimento 4 5 6 Obiettivi trasversali Esprimersi efficacemente in forma sia scritta che orale, utilizzando anche appropriati linguaggi tecnici Obiettivi comportamentali Graduale superamento della visione egocentrica della realtà e acquisizione di un'ottica più vasta che tenga conto del punto di vista e dei diritti altrui e li rispetti Analizzare ed interpretare testi e documenti di diversa natura Disponibilità al dialogo e al riesame delle proprie posizioni attraverso il confronto Effettuare scelte e prendere decisioni ricercando ed assumendo le opportune informazioni Autocontrollo fisico ed emozionale Organizzare il proprio sapere in modo interdisciplinare applicandolo ai diversi contesti Esprimere giudizi adeguatamente motivati Capacità di lavorare produttivamente sia in modo autonomo che in gruppo Acquisizione del senso di responsabilità anche attraverso la consapevolezza delle conseguenze del proprio operato sia per sé che per la collettività Elaborare dati ed analizzare situazioni ed esperienze in modo efficace per favorire processi decisionali Nell’articolazione “Produzioni e trasformazioni” vengono approfondite le problematiche collegate all’organizzazione delle produzioni animali e vegetali, alle trasformazioni e alla commercializzazione dei relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie. Discipline specifiche Articolazione “Produzioni e trasformazioni” Discipline III IV V Produzioni animali 3 3 2 Complementi di matematica 1 1 Produzioni vegetali 5 4 4 Trasformazione dei prodotti 2 3 3 Economia, estimo, marketing e legislazione 3 2 3 Genio rurale 3 2 Biotecnologie agrarie Gestione dell’ambiente e del territorio 2 3 2 Pagina 4 di 42 CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL CREDITO Al termine dello scrutinio sulla base degli esiti del singolo studente vengono assegnati i punti di credito. Le modalità d’assegnazione del punteggio di credito scolastico sono fissate dalla Tab. A allegata al D.M. 42/2007 La fascia alta della banda di oscillazione viene assegnata agli alunni in possesso di almeno tre dei seguenti descrittori: 1. Regolarità della frequenza 2. Impegno, interesse e partecipazione; 3. Partecipazione positiva ad attività integrative proposte dall’Istituto (tutte le attività aggiuntive certificate dalla scuola) 4. Crediti formativi certificati da Enti esterni; 5. Media dei voti con parte decimale maggiore o uguale a 0,5. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO L'alternanza scuola-lavoro, così come prevista dall'art. 4 della Legge 53/03 e dal relativo decreto attuativo n. 77/2005, rappresenta una modalità di realizzazione della formazione del secondo ciclo di studi e un’esperienza didattico formativa significativa per il miglioramento dei risultati di apprendimento degli studenti. La novità più importante è rappresentata dalla possibilità di svolgere l'intera formazione attraverso l'avvicendarsi di periodi di studio e di lavoro. La progettazione del nostro istituto si compone delle seguenti fasi: Fase di sensibilizzazione per le classi seconde (Conoscenza dei tre settori aziendali) Attività pratiche in Azienda per le classi terze (Conoscenza delle procedure e dei processi tipici dell’attività del settore, applicazione delle conoscenze) Attività pratiche in Azienda per le classi quarte (Conoscenza delle tecniche agronomiche, degli interventi colturali, delle tecniche di trasformazione dei prodotti, delle fasi di compostaggio, dei principali inquinanti di acqua, suolo e aria). RELAZIONE FINALE PROGETTO CLIL Referente del progetto: Prof.ssa Scifo Paola Docenti coinvolti nel progetto: Prof.ssa D’Alessandro Emma, Prof. Morandini Diego Obiettivi Il progetto Content and Language Integrated Learning (CLIL) si prefissa l’obiettivo di implementare la competenza linguistica degli studenti negli ambiti specifici del loro percorso di studi, principalmente attraverso lo sviluppo di un vocabolario di microlingua specifico e adeguato. Durante le ore destinate al progetto, agli studenti sarà richiesto di interagire con l’insegnante e fra di loro in lingua inglese e di illustrare le attività a cui sono dediti in maniera esaustiva e il più precisa possibile. Il fine di tale progetto è di permettere agli studenti di comprendere ed approfondire i contenuti disciplinari previsti dalle programmazioni presentate dai docenti curricolari, utilizzando la lingua straniera come lingua veicolare, e favorendo, così, la loro capacità di relazionare in lingua inglese riguardo argomenti specifici. Programmazione Pagina 5 di 42 Sono state organizzate tre uscite per ogni classe nei vari settori aziendali, così da permettere ad ogni gruppo di trattare contenuti relativi ai tre ambiti principali dell’attività curricolare offerta dall’Istituto. 1. Settore allevamenti e coltivazioni in pieno campo: allevamento del bestiame da carne e da latte, alimentazione, produzione del latte e filiera del latte, coltivazioni principali in pieno campo e produzione degli alimenti per la stalla, smaltimento dei reflui zootecnici. 2. Settore florovivaistico: produzioni floricole principali in serra e ambiente protetto delle coltivazioni vivaistiche in vaso e pieno campo, manutenzione del verde pubblico e privato, impianti di giardini e parchi, riconoscimento delle principali essenze arboree, arbustive ed erbacee utilizzate in campo ornamentale, riconoscimento delle principali specie arboree, arbustive ed erbacee utilizzate nel campo della difesa ambientale, ripristino del verde per la tutela dell’ambiente, parchi e giardini. 3. Settore vitivinicolo: coltivazione e allevamento della vite e relative pratiche colturali, uso di mezzi, macchine e svolgimento delle principali operazioni in vigneto. Raccolta e lavorazione delle uve, processi di vinificazione, spumantizzazione, cura del vino, imbottigliamento e vendita, fino agli aspetti commerciali della produzione vinicola italiana. Il progetto è stato suddiviso come segue: CLASSE 5AP 5BP 5CP 5AV 5AT 5BT 5DP ORE IN SERRA 4 ORE IN STALLA 4 ORE IN VIGNETO 4 4 4 4 2 2 8 4 4 4 4 4 4 Le ore dedicate ai singoli settori sono state raggruppate in un'unica mattinata mensile per ogni singola classe, dal mese di febbraio al mese di aprile, fatta eccezione per la classe 5AV, che ha affrontato gli argomenti relativi a Serra e Stalla durante la stessa mattinata, e gli argomenti relativi a Vigneto e Cantina in due mattinate distinte (4 ore + 4 ore). Gli incontri destinati al progetto si sono svolti durante le ore di esercitazione, dalle ore 9:00 alle ore 13:00. Il calendario degli incontri è stato organizzato come segue: CLASSE 5AP 5AT 5AV 5BP 5BT 5CP 5DP data 17/02 24/02 27/02 29/02 11/02 11/02 26/02 settore Serra Serra Cantina Stalla Serra Stalla Serra data 31/03 19/03 21/03 18/03 21/03 04/03 16/03 settore Vigneto/Cantina Stalla Serra/Stalla Serra Vigneto/Cantina Serra Vigneto/Cantina data 11/04 11/04 05/04 04/04 15/04 21/04 09/04 settore Stalla Vigneto/Cantina Vigneto Vigneto/Cantina Stalla Vigneto/Cantina Stalla Pagina 6 di 42 Svolgimento Avendo destinato 4 ore consecutive per gli incontri, è stato deciso di dedicare le prima due ore ad attività da svolgere in classe, al fine di presentare agli studenti una serie di materiali utili per una revisione di argomenti già trattati con gli insegnanti curricolari, e per un arricchimento del vocabolario di microlingua, di cui erano già in parte in possesso. Le due ore restanti sono state invece dedicate alla visita guidata, da parte degli studenti stessi, dei settori oggetto del singolo incontro, al fine di mettere in pratica quanto rivisto e approfondito durante la parte iniziale. Sia le prime due ore (teoriche) sia le due ore di visita (pratiche) sono state condotte dagli insegnanti e dagli studenti esclusivamente in lingua inglese. Tutti i materiali presentati e analizzati durante gli incontri sono stati forniti agli studenti, e agli insegnanti curricolari di Lingua Inglese, attraverso la funzione ‘Didattica’ del registro elettronico. Gli argomenti che sono stati approfonditi durante gli incontri sono i seguenti: VINEYARD Vineyard planning Site and exposure Microclimate Terrain and soil composition Vine training (Guyot system) Vine selection and propagation Pruning Disease and pest control – pests, fungi, bacteria and viruses Maintenance – chemical treatments, weed control and fertilizers Harvesting WINERY/CELLAR GREENHOUSE FARMYARD Pressing White wine fermentation Red wine fermentation Filtration, clarification and stabilization Sparkling wine production Bottling Corking Labelling Greenhouse structures Climate control – ventilation, heating and shading Irrigation – drip and sprinkler systems, spray Propagation – leaf/stem cuttings and grafting Potting – compost and soil composition Flowering plants – herbaceous annuals and perennials Cacti and succulents Bushes/shrubs, climbing plants/vines, trees Pest and disease control Weed control Dairy farm cowsheds and barn – structures Fencing and hedging Cowsheds and bedding Fodder production – hay and silage Cattle feed – production and preparation Nutritional value of fodder and feed (appeal, digestibility and storage) Hygiene and waste management – slurry Milking parlour and milking process Artificial insemination, pregnancy and birth Livestock management – bull calves and heifers Relazione Gli studenti hanno mostrato un atteggiamento positivo durante gli incontri, dimostrandosi in generale collaborativi e impegnati nei confronti del progetto. La comunicazione in lingua inglese è risultata essere, per alcuni, incentivante a relazionare di argomenti inerenti a settori aziendali diversi da quelli specifici del proprio indirizzo di studio. A tutti gli studenti è stata offerta l’opportunità di poter conversare in lingua straniera sia fra di loro, sia con l’insegnante, e in linea generale hanno lavorato con discreto impegno, seppur talvolta con difficoltà, poiché non abituati a interagire in inglese per periodi così lunghi. Durante le ore destinate al progetto si è cercato di valorizzare le capacità espositive degli studenti, il che ha evidenziato l’abilità di buona parte di loro ad esprimersi in lingua inglese in maniera accettabile e comprensibile, anche se non sempre formalmente e sintatticamente Pagina 7 di 42 pienamente corretta. Hanno acquisito una certa dimestichezza nel relazionare riguardo argomenti specifici del loro percorso di studi, ma anche ad interagire su argomenti di carattere più generale. L’unico ostacolo che si è effettivamente incontrato è la gestione delle tempistiche destinate al progetto, in quanto 4 ore consecutive di conversazione in lingua straniera hanno reso gli ultimi momenti di ogni singolo incontro più difficili da gestire, sia per quanto riguarda l’attenzione degli studenti nei confronti degli argomenti proposti, sia per quanto riguarda l’interesse e la partecipazione degli stessi. Project coordinator: Prof.ssa Scifo Paola Teachers involved: Prof.ssa D’Alessandro Emma, Prof. Morandini Diego Objectives The Content and Language Integrated Learning project (CLIL) sets the objective to implement the students’ language competence in those fields specific of their sphere of sudies, mainly by developing precise and adequate nomenclature. During the hours destined to the project, the students will be asked to interact with one another and with the teacher using the English language, and to illustrate all activities presented in as great detail and as precisely as possible. The aim of the project is to allow the students to understand and further explore the disciplinary contents presented by their curricular teachers, using English as a common language, thus enhancing their ability to relate in foreign language about specific topics. Scheduling Each class-group attended all three areas, so that each group was able explore topics relating to the three main fields of the curricular activity offered by the School. The project was structured as follows: CLASS-GROUP 5AP 5BP 5CP 5AV 5AT 5BT 5DP HOURS IN GREENHOUSE 4 HOURS IN 4 FARMYARD HOURS IN VINEYARD/CELLAR 4 4 4 4 2 2 8 4 4 4 4 4 4 The hours devoted to each area were grouped in a single morning per month for each classgroup, from February to April, except for class-group 5AV, who dealt with Greenhouse and Farmyard topics over the same morning, and with Vineyard and Cellar topics over two different mornings (4 hours + 4 hours). CLIL Project classes took place during the students’ practice hours, from 9am to 1pm. Classes schedule was organised as follows: CLASSGROUP 5AP 5AT 5AV 5BP 5BT 5CP 5DP date sector date sector date sector 17/02 24/02 27/02 29/02 11/02 11/02 26/02 Greenhouse Greenhouse Cellar Farmyard Greenhouse Farmyard Greenhouse 31/03 19/03 21/03 18/03 21/03 04/03 16/03 Vineyard/Cellar Farmyard Greenhouse/Farmyard Greenhouse Vineyard/Cellar Greenhouse Vineyard/Cellar 11/04 11/04 05/04 04/04 15/04 21/04 09/04 Farmyard Vineyard/Cellar Vineyard Vineyard/Cellar Farmyard Vineyard/Cellar Farmyard Pagina 8 di 42 Project development Since 4 consecutive hours were scheduled for each class, we decided to devote the first two hours to classroom activities, in order to provide students with a series of materials useful for revising topics that they had already studied with their curricular teachers, and to develop specific nomenclature, which they already possessed, at least partly. The remaining two hours were instead devoted to guided tours, led by the students themselves, of the single class area, so as to implement what was revised and deepened during the first part of the class. Both the first two hours (theory) and the tour hours (practice) were led by teachers and students alike speaking exclusively in English. All materials provided and analyzed during each class have been forwarded to students, and to curricular English Language teachers, via ‘Didattica’ on registro elettronico. Classes topics were as follows: VINEYARD Vineyard planning Site and exposure Microclimate Terrain and soil composition Vine training (Guyot system) Vine selection and propagation Pruning Disease and pest control – pests, fungi, bacteria and viruses Maintenance – chemical treatments, weed control and fertilizers Harvesting WINERY/CELLAR Pressing White wine fermentation Red wine fermentation Filtration, clarification and stabilization Sparkling wine production Bottling Corking Labelling GREENHOUSE FARMYARD Greenhouse structures Climate control – ventilation, heating and shading Irrigation – drip and sprinkler systems, spray Propagation – leaf/stem cuttings and grafting Potting – compost and soil composition Flowering plants – herbaceous annuals and perennials Cacti and succulents Bushes/shrubs, climbing plants/vines, trees Pest and disease control Weed control Dairy farm cowsheds and barn – structures Fencing and hedging Cowsheds and bedding Fodder production – hay and silage Cattle feed – production and preparation Nutritional value of fodder and feed (appeal, digestibility and storage) Hygiene and waste management – slurry Milking parlour and milking process Artificial insemination, pregnancy and birth Livestock management – bull calves and heifers Report The students showed a positive attitude during classes, proving themselves to be generally cooperative and involved by the project. Communication in English was, for some of them, motivating to relate about topics relative to areas different from their study specialization. All students were given the opportunity to interact in foreign language, both with one another and with the teacher, and they generally worked with reasonable involvement, even though with some difficulties, because they were not used to interacting in English for long periods. During the hours devoted to the project, we tried to enhance the students’ explanatory abilities, which showed that some of them can speak English adequately and clearly, even though their use of the language is not always formally and syntactically correct. They have proved able to relate about topics relative to their study specialization, but also to interact about more general subjects. The only obstacle that we actually met was managing the project schedule, since 4 consecutive hours of English conversation made it more difficult to manage the last part of each class, both for the students’ attention over the topics and for their interest and involvement. Pagina 9 di 42 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe si compone di 21 alunni (9 maschi e 12 femmine): un solo allievo, ripetente la classe quinta, gli altri 20 provengono dalla quarta sez. Bp.. La classe è caratterizzata da un profilo più che sufficiente sia a livello attitudinale che di impegno, con alcune individualità che emergono dal contesto generale, caratterizzate da un buon interesse e relativa partecipazione. La maggior parte degli allievi si è complessivamente impegnata, anche se non sempre in modo continuo ,nello studio, a volte con un impegno finalizzato alle verifiche, ma con risultati generalmente sufficienti e discreti. Nel periodo finale, l’impegno è migliorato, con risultati positivi, in alcuni casi buoni e ottimi. Il rapporto tra gli allievi si è mantenuto coeso e collaborativo anche se l’atteggiamento individuale è stato differenziato: poche le figure in grado di svolgere una funzione trainante a beneficio dell’intera classe; qualche alunno, sia per limiti personali che per metodologia di studio inadeguata, ha faticato più della media. Alcuni studenti risultano più portati per le discipline tecniche e interessati all'indirizzo scelto, altri, invece, hanno manifestato interesse anche per le discipline umanistiche. La classe ha beneficiato di una certa stabilità dei docenti per l'intero triennio. Inoltre è presente un allievo DSA con problemi di disgrafia, per la prima e la seconda prova, l’allievo necessita di strumenti compensativi e dispensativi ( vedere l’allegato cartaceo). Nel corso dell'anno scolastico 2015-2016 la classe ha partecipato ad una visita di istruzione di 6 giorni in Olanda e Germania, visita con finalità culturali e tecnico-scientifiche (visite ai quartieri ecosostenibili sia di Friburgo sia ad Amsterdam, mercato dei fiori ad Amsterdam, aziende locali). Gli allievi si sono dimostrati maturi e interessati dinanzi alla nuova esperienza. Inoltre sono state effettuate altre due visite di carattere esclusivamente tecnico: Fiera Agricola di Verona e a Rovereto presso una distilleria e una cantina sociale. Ha partecipato ad altre iniziative interne ed esterne all’Istituto ( esterni: partecipazione alla gara di valutazione morfologica di bovino da latte presso fiera agricola di Verona). Il percorso scolastico degli allievi può considerarsi nel complesso regolare, non essendosi verificato nel corso del triennio un forte tasso di bocciatura. Anche la frequenza è stata regolare. Il rapporto con gli insegnanti si è mantenuto corretto e partecipe, non si sono mai verificati casi di disturbo o di scarsa disciplina; lo stesso dicasi anche per il rapporto fra gli allievi stessi, risultato abbastanza collaborativo e solidale nei confronti di chi evidenziava qualche fragilità. Gli obiettivi prefissati dal Consiglio di classe sono stati globalmente raggiunti. La preparazione conseguita dalla classe è globalmente soddisfacente in tutte le discipline e per quasi tutti gli allievi. All’interno della classe è presente un alunno certificato che segue dal primo anno un P.E.I differenziato e sosterrà l’esame di stato con un percorso differenziato ai fini del conseguimento dell’attestato di frequenza (OM del 21/05/01 n.90 Art.15). Pagina 10 di 42 ELABORATI DA PRESENTARE ALLA PROVA ORALE Per la stesura degli elaborati sono state dedicate circa 20 ore curricolari con l'assistenza di tutti i docenti. ALUNNI ARGOMENTO TRATTATO L’inquinamento del buon bere: quanto inquina una bottiglia di vetro. Progetto di un’azienda biodinamica con annesso laboratorio erboristico 1 Abeni Andrea 2 Almici Jacopo 3 Apostoli Stefania Rening: Cavalli 4 Baronchelli Andrea Dal suino al salume 5 Biloni Andrea Evoluzione dell’azienda agraria negli ultimi 50 anni. 6 Bresciani Dalila Spagna 7 Buffoli Sebastiano Ulivo: caratteristiche agronomiche e produttive e produzione dell’olio 8 Buletto Giorgia Acqua ed energia nell’universo 9 Caccagni Valentina La dieta mediterranea: patrimonio dell’umanità. 10 Frattini Lara L’allevamento degli ovini. 11 Giangrossi Paola Walt Disney 12 Giustacchini Luca Evoluzione dell’azienda agraria negli ultimi 50 anni 13 Meris Eleonora L’allevamento degli ovini 14 Penazza Maria 15 Rivieri Camilla Storia dell’agricoltura dal tradizionale agli ecosistemi Conversione di terreno coltivato a prato ad orto biologico 16 Salodini Giada La celiachia 17 Scalvini Lorenzo L’impianto di un frutteto: il ciliegio 18 Simoncelli Giulia Progetto di un’azienda biodinamica con annesso laboratorio erboristico 19 Spiazzi Alessandra L’importanza delle api 20 Vaia Andrea Malattie Pagina 11 di 42 RELAZIONI DELLE SINGOLE DISCIPLINE RELIGIONE DOCENTE: Prof. Stefano Civettini La classe risulta costituita da 20 alunni. Durante l'anno scolastico, gli argomenti proposti e concordati sono stati affrontati con ampie discussioni, in particolare quelle riguardanti i temi nell'ambito della morale cristiana e delle problematiche religiose e sociali. Un contesto di particolare importanza, per i continui riferimenti, è stato quello relative alla persona nella società, alla famiglia, al Concilio Vaticano II e alla dottrina sociale della Chiesa . Nel complesso posso affermare che la maggior parte degli alunni ha saputo cogliere la valenza culturale della disciplina sviluppando quello spirito critico indispensabile per il tipo di tematiche che sono state proposte. Durante l'anno scolastico sono stati in grado di lavorare in modo costante e autonomo. Il giudizio espresso sui singoli è stato formulato sulla base della partecipazione in classe e su un lavoro di approfondimento scritto di un tema trattato. Il profitto raggiunto nel complesso è discreto e per alcuni alunni ottimo. OBIETTIVI PREFISSATI L'Irc nel triennio si pone come obiettivo generale di rispondere alle esigenze di verità e ricerca, vuole contribuire alla formazione della coscienza morale non tanto perché ne inclina le decisioni, ma perché offre elementi per scelte consapevoli e responsabili. Gli alunni hanno ricercato le risposte che lungo la storia, gli uomini, le religioni e dottrine hanno cercato di offrire agli interrogativi umani più profondi. Hanno compreso la necessità che la dimensione religiosa e le risposte di senso alla vita, si traducano in scelte etiche e morali, per una valutazione del proprio agire. CONTENUTI PROGRAMMA SVOLTO PER UNITÀ DIDATTICHE Specifico della morale Cristiana L'etica della vita La bioetica: epistemologia del sapere Il problema dei modelli di riferimento morale I principi della bioetica cattolica I principi della bioetica laica Inizio vita Accanimento terapeutico e eutanasia Fecondazione assistita: tecniche e questioni etiche Clonazione: tecniche e questioni morali L'etica delle Relazioni L'etica della Solidarietà La famiglia nella visione cristiana Il riconoscimento delle coppie civili Il matrimonio laico e il divorzio Il matrimonio cristiano: significato valoriale e religioso; i casi di nullità La Dottrina sociale della Chiesa Concilio vaticano II OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli alunni conoscono i principi fondamentali del cattolicesimo, sono in grado di elaborarne i contenuti e di organizzarli in modo esaustivo. Sanno stabilire in modo proficuo opportuni punti di collegamento tra l'Irc e le altre discipline; hanno compreso e maturato i valori del rispetto, della tolleranza, del dialogo, dell’impegno comune, della solidarietà. Pagina 12 di 42 LINGUA E LETTERATURA ITALIANA DOCENTE: Prof.ssa Angelica Bozzetti OBIETTIVI PREFISSATI Competenza nell’impiego delle informazioni e delle conoscenze per la costruzione di un discorso organico e coerente. Uso di registri linguistici idonei ed efficaci in relazione ai parametri comunicativi richiesti. Conoscenze relative agli autori e ai testi compresi nel programma. Capacità di collocare i testi letterari nei loro contesti storico-culturali conducendo confronti con altre opere dello stesso autore o con altri autori. Capacità di affrontare lo studio di un testo letterario di media difficoltà in modo autonomo comprendendone il significato e individuandone le principali strutture formali. Capacità di sviluppare commenti critici esprimendoli in modo convincente. Capacità di apprezzare il fenomeno letterario e di coglierne la bellezza. METODI Il metodo di lavoro utilizzato è stato generalmente quello della lezione frontale, con frequenti interventi diretti degli allievi. Lo svolgimento del programma è stato effettuato, in linea di massima, nel rispetto dell’ordine cronologico; solo in qualche occasione si è proposto il discorso letterario in contemporanea con quello storico, in modo da trattare più approfonditamente, su base interdisciplinare, gli argomenti. Ciò si è verificato, ad esempio, per il Verga (campagna garibaldina e annessione del Sud al regno d’Italia) e per Pascoli (periodo giolittiano e campagna di Libia). Lo studio letterario si è sempre basato sulla lettura dei testi considerati come elemento fondamentale da cui partire per qualsiasi discorso critico. L’approccio al testo letterario è stato principalmente di natura contenutistica e storicistica (esegesi; individuazione delle fondamentali tematiche, confronto con altre opere o con altri autori; collegamento al contesto storico-culturale). L’analisi stilistica si è limitata alle considerazioni più generali sulla struttura formale e all’individuazione delle principali figure retoriche. Solo per alcuni autori, quali Verga, Pascoli e D’Annunzio, si è condotta un’analisi stilistica e linguistica più accurata. Pur non avendo seguito il criterio dei percorsi tematici (preferendo, come si è detto, il criterio cronologico), è sempre stata riservata una particolare attenzione allo studio comparato dei diversi autori relativamente ad alcuni temi di fondamentale interesse quali, per citare i maggiori, la concezione della vita, l’idea della morte, il senso del mistero, la solitudine esistenziale, il conflitto tra reale e ideale, facendo riferimento alle principali dottrine filosofiche dei vari periodi storici. I riferimenti alle letterature straniere si sono limitati, di necessità, a rapidi cenni: un maggior approfondimento ha caratterizzato lo studio del Naturalismo francese. CONTENUTI La vastità del patrimonio letterario ha imposto scelte non sempre facili ma inevitabili in relazione all’esiguità del tempo disponibile (solo tre ore settimanali). Inoltre la necessità di fare esercitare gli allievi nelle nuove prove di produzione letteraria proposte dal Ministero (saggio breve, articolo giornalistico, analisi testuale, ecc.) ha richiesto notevole tempo. Lo svolgimento del programma è risultato globalmente regolare: allo studio della letteratura si è affiancato quello del “Paradiso” dantesco. Oltre al quadro generale della cantica, in continuità con lo studio dell’”Inferno” e del “Purgatorio” effettuato negli anni precedenti, ho proposto agli allievi la lettura e l’approfondimento di alcuni canti. Il programma svolto comprende gli autori più rappresentativi dell’Ottocento (Foscolo, così come il Romanticismo, già affrontati nella classe quarta, non compaiono in questo programma) e alcune delle voci maggiori del Novecento scelte anche in funzione dei possibili collegamenti con lo studio della storia. Giacomo Leopardi Il pessimismo personale, storico e cosmico; la concezione della natura. Dalle “Operette morali”: “Dialogo della Natura e di un Islandese” - “Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere”. Pagina 13 di 42 1. 1. 2. 3. 4. Dai Canti: “L’Infinito” - “A Silvia” - “Il sabato del villaggio” - “ - “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia” - “La Ginestra” (vs.1-125 e parte finale) Alessandro Manzoni Il tema religioso; la posizione politica; la poetica. Dalla “Lettera a Monsieur Chauvet”: “Vero storico e vero poetico”. Da “Adelchi”: “La morte di Ermengarda”. “Il cinque maggio”. Dal “Fermo e Lucia”: qualche brano a scelta degli allievi “I Promessi Sposi”: Personaggi e temi del romanzo - La concezione del romanzo storico e la questione della lingua. Il Positivismo: contesto storico e culturale. Il Naturalismo francese. E. Zola : da "L’assommoir” : “La stireria” La Scapigliatura. C. Baudelaire: "Corrispondenze" Il Verismo Giovanni Verga L’approdo al Verismo e la poetica. Novelle: “LIbertà” - “Rosso Malpelo”-”La lupa"-"La Roba” Il teatro:"Cavalleria rusticana" “I Malavoglia”: lettura integrale Da “Mastro-don Gesualdo”: lettura passi significativi IL Decadentismo: stato di crisi, senso del mistero, estetismo, simbolismo Giovanni Pascoli Il mito del nido, la concezione della natura. La poetica: lettura di alcuni passi della prosa: “Il fanciullino”. Da “ Myricae”: “Lavandare”, “Arano””, “X Agosto” Da “ Canti di Castelvecchio”: “Il gelsomino notturno” “La grande proletaria si è mossa” (qualche parte) Gabriele D’Annunzio Evoluzione dell’arte dannunziana: estetismo, superomismo, panismo Caratteristiche generali della produzione letteraria. “Il Piacere”: lettura di alcune parti significative Da “Alcyone”: “La pioggia nel pineto” - “I Pastori”. La prosa del “Notturno” :”Scrivo nell’oscurità” Giuseppe Ungaretti Concezione poetica Da “L’Allegria”: “I fiumi"”- “Vanità”Da “Sentimento del Tempo”: “La madre” Luigi Pirandello Il pensiero , la concezione dell’uomo, la politica “Il fu Mattia Pascal”: ( lettura di qualche parte) “Il sentimento del contrario” Da “Novelle per un anno” : “La carriola” "Cosi è se vi pare" (lettura integrale) Italo Svevo Il pensiero, la solitudine dell'intellettuale, l'importanza della psicanalisi. "Senilità": lettura di qualche parte e commento Da "La coscienza di Zeno": "Il fumo" - "La morte del padre" - "La conflagrazione". . Il “Paradiso” dantesco: Struttura e organizzazione della Cantica. Canti versi III 34-130 VI 1-126 XI 55-117 XV 88-148 XXXIII 1-33 Pagina 14 di 42 MEZZI E STRUMENTI Testo in adozione: G. Armellini- A. Colombo: “Letteratura-Letterature”, vol. 2 e 3 ed. Zanichelli. “Paradiso” ed. libera. Altro materiale: romanzi previsti dal programma; fotocopie di vario genere. VERIFICHE E VALUTAZIONI Tipo di verifica: per l’orale: interrogazione tradizionale per lo scritto: tema tradizionale - saggio breve - analisi di un testo letterario di media difficoltà - stesura e commento di articoli giornalistici - prove argomentative proposte da Internet (www.istruzione.it). Numero delle verifiche per quadrimestre: per l’orale: due, tre o più in caso di insufficienza per quadrimestre per lo scritto: tre in entrambi i quadrimestri. Livello di sufficienza per l’orale: conoscenza e comprensione, anche se non approfondite, dei contenuti disciplinari esposizione elementare, ma sostanzialmente corretta; capacità di condurre collegamenti con la guida dell’insegnante; per lo scritto: conoscenza grammaticale, esposizione e terminologia chiara pur se elementare; contenuto limitato ma pertinente e non contraddittorio. OBIETTIVI RAGGIUNTI Non tutti gli allievi hanno raggiunto pienamente gli obiettivi prefissati. Il livello d'apprendimento è risultato medio, gli studenti hanno mantenuto una partecipazione abbastanza continua per quanto ha riguardato lo studio domestico, in qualche caso superficiale e puramente mnemonica. Da parte di qualche allievo si è evidenziata la tendenza ad approfondire gli argomenti attraverso la ricerca di materiale informativo di approfondimento. Relativamente alle competenze acquisite, alcuni studenti hanno evidenziato un visibile progresso sia sul piano espressivo che a livello metodologico, per altri invece i miglioramenti sono risultati inferiori. Presenti un paio di individualità di spicco. Pagina 15 di 42 STORIA DOCENTE: Prof.ssa Angelica Bozzetti OBIETTIVI PREFISSATI Conoscenza degli argomenti previsti dal programma. Capacità di cogliere nel divenire storico i rapporti di causa ed effetto a breve e lungo termine. Capacità di condurre opportuni collegamenti con il contesto letterario. Consapevolezza dell’interazione, nel divenire storico, di fattori politici, economici, sociali e culturali. Consapevolezza delle diverse angolazioni da cui un medesimo evento storico può essere osservato e valutato. CONTENUTI La complessità e la vastità della materia hanno comportato scelte selettive che inevitabilmente penalizzano argomenti anche molto importanti. Dato che nello scorso anno scolastico il Risorgimento era stato affrontato solo nelle sue linee più generali, lo studio della storia ha preso l’avvio dai programmi risorgimentali e dai principali eventi che lo hanno contraddistinto. Non si è giudicato opportuno svolgere una sintesi di questi argomenti in quanto difficilmente sarebbe risultata adeguata. Argomenti trattati durante l’anno scolastico L’unificazione Italiana Cavour La seconda guerra d’Indipendenza La spedizione dei Mille L’Europa dal 1850 al 1870 La guerra franco-prussiana e l’unificazione della Germania L’Italia Unita e La Destra Storica La costruzione dello stato italiano La terza guerra d’indipendenza Gli Stati Uniti 1800-1865 La guerra civile L’Europa negli Ultimi Decenni Dell’800 Le nuove realtà industriali Il protezionismo La formazione dei partiti socialisti La situazione internazionale L’impero tedesco L’espansione Coloniale Europea L’Italia dal 1876 al 1900 La Sinistra al governo Crispi Crisi di fine secolo o Economia e Società nei Paesi Industrializzati all’ Inizio del ‘900 o I Principali Stati Europei all’inizio del ‘900 o L’Italia nell’età Giolittiana o La Prima Guerra Mondiale Condizioni generali Dalla guerra lampo alla guerra di trincea Principali avvenimenti di guerra La difficile costruzione della pace - La Rivoluzione Russa del ’17 - Il Dopoguerra in Europa La repubblica di Weimar e il Nazismo Le relazioni internazionali Il Dopoguerra in Italia e La Nascita del Fascismo Il Regime Fascista in Italia Gli Stati Europei tra le due Guerre La Seconda Guerra Mondiale Pagina 16 di 42 Caratteristiche generali Le varie fasi belliche L’intervento dell’Italia La conclusione delle operazioni militari I piani di pace L’Italia tra il ’43 e il ’46 Le Relazioni Internazionali a Metà Secolo La guerra fredda La costruzione dell’unità europea METODI Il metodo di lavoro più frequente è stato quello della lezione frontale partecipata. Lo studio è stato condotto in modo da evidenziare le principali problematiche e le più importanti linee evolutive del processo storico. In alcune occasioni si è ricorsi al supporto di testi letterari per meglio comprendere la realtà socio-economica e culturale di determinati periodi storici. Interesse e partecipazione discreta da parte degli studenti, soprattutto in relazione agli avvenimenti più recenti. STRUMENTI Testo in adozione: M. Palazzo -M.Bergese: "Clio Magazine '800- '900” vol. 2 e 3 VERIFICHE E VALUTAZIONI Tipo di verifica: interrogazione tradizionale prova scritta a domande aperte, Numero delle verifiche per quadrimestre: due, tre o più in caso d’insufficienza Livello di sufficienza: conoscenza e comprensione, anche se non approfondite, dei contenuti disciplinari capacità di cogliere collegamenti, con la guida dell’insegnante, fra i diversi contenuti. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti, sia pure con qualche difficoltà, dalla quasi totalità della classe. Il livello delle conoscenze appare diversificato, con alcuni casi nettamente superiori alla media. Alcuni allievi rimangono però insicuri nel metodo di lavoro e nella memorizzazione. L’approccio al fatto storico è per alcuni accompagnato dalla consapevolezza degli obiettivi da raggiungere. Il rendimento e l’interesse degli allievi è comunque migliorato durante il corso dell’anno scolastico probabilmente in funzione della maggior attualità del programma trattato. Pagina 17 di 42 LINGUA STRANIERA ( INGLESE) DOCENTE: Prof.ssa Chiara Lavagnini OBIETTIVI L’insegnamento della lingua inglese ha mirato al conseguimento dei seguenti obiettivi: comprendere globalmente e/o analiticamente messaggi orali di comunicazione quotidiana e settoriale; comprendere globalmente e/o analiticamente testi scritti di interesse generale e relativi all’ambito di specializzazione, anche risalendo al significato di parole nuove attraverso il contesto; produrre messaggi orali e scritti di comunicazione quotidiana e relativi al modulo tecnico utilizzando le strutture morfosintattiche e il lessico settoriale; acquisire una conoscenza di base e specifica del materiale linguistico proposto; acquisire una competenza testuale e comunicativa sia nella lingua quotidiana che di specializzazione. Globalmente la classe ha raggiunto gli obiettivi prefissati relativi alla comprensione della lingua orale e scritta, mentre gli obiettivi relativi alla produzione scritta ed orale sono stati solo parzialmente conseguiti. Alcuni studenti hanno incontrato qualche difficoltà nell’assimilazione e nella rielaborazione orale e scritta dei principali argomenti. CONTENUTI Lo studio della lingua inglese ha inteso soprattutto favorire l’acquisizione di una conoscenza della L2 nel settore di specializzazione e dare competenze linguistiche e comunicative nell’ambito dello stesso, fermo restando l’indiscutibile legame di dipendenza del linguaggio settoriale o “microlingua” dalla lingua nel suo complesso o “macrolingua”. Gli argomenti svolti sono stati i seguenti: Dal testo “New challenges in Agriculture”: Unit 11. Organic food: the food you can trust Consumers’ concerns about food What is organic food ? What is genetic engineering? The best methods of preserving and processing fruit and vegetables Olive oil: drops of gold Wine: the nectar of the Gods What is organic wine? Organic Italian wines Milk: the most complete food at any age Cheese The king of all cheeses: Parmigiano Reggiano The meat we eat (fotocopia) What is organic meat?(fotocopia) Unit 12. Livestock: love your animals Livestock husbandry in organic farming Animals’ rights Ruminants Milking cows (fotocopia) The digestive system of ruminants Parasites of cattle Unit 13. The better the house, the better the life Farm buildings The main concerns about the housing of farm livestock Animal housing in organic farming Pagina 18 di 42 The right building for the right animal Dal testo “Into Science” Module 7 :How do we eat? Proteins Carbohydrates Lipids Vitamins Allergy or intolerance? Eating disorders METODI La metodologia ha tenuto conto dell'approccio comunicativo ed ha mirato allo sviluppo delle capacità di autonomia d'uso della lingua straniera. Le attività didattiche proposte nelle varie lezioni hanno tenuto conto dei seguenti criteri: la centralità dell'alunno, la gradualità e organicità dei contenuti, l'acquisizione di abilità e competenze, l'uso strumentale-operativo della lingua. Il momento didattico ha previsto sia lezioni frontali che interattive, esercitazioni guidate e attività di conversazione (con uno studente madrelingua nell'ambito del progetto Educhange) atte a sviluppare la socializzazione e a dare l'immediata opportunità di usare la lingua straniera. Gli argomenti inerenti la lingua di specializzazione sono stati individuati tra quelli già affrontati in altri ambiti disciplinari, in modo da conferire carattere di trasversalità al curricolo. MEZZI E STRUMENTI I principali mezzi utilizzati per lo svolgimento delle attività didattiche sono stati i seguenti: “New Challenges in Agriculture” – C.Taylor, G. Barbieri – Edagricole; “Into Science” –E.Grasso,P.Melchiori - Zanichelli Dizionario bilingue e monolingue VERIFICHE E VALUTAZIONI La verifica dell’apprendimento si è avvalsa di procedure sistematiche, comprendenti prove di tipo oggettivo e soggettivo. Prove di verifica dei singoli elementi della competenza linguistica sono state integrate da altre più globali per verificare la competenza comunicativa in riferimento alle abilità di comprensione e produzione orale e scritta. La valutazione formativa ha inteso raccogliere informazioni sui processi d'apprendimento e il livello raggiunto. La valutazione sommativa si è avvalsa di verifiche orali e scritte e ha accertato la maturità globale raggiunta. Le verifiche orali ( una/due a trimestre) hanno testato la comprensione, la correttezza della pronuncia, e la capacità di comunicare in modo appropriato. Le verifiche scritte ( due a trimestre più le verifiche di recupero) hanno valutato la correttezza linguistica, la padronanza delle strutture e del lessico e l'efficacia della comunicazione. La tipologia degli esercizi proposti è stata la seguente: domande a risposte aperte, stesura di brevi testi su argomenti noti Per quanto concerne l’accertamento della conoscenza della lingua straniera nella terza prova scritta dell’esame di stato, nel corso dell’anno scolastico gli studenti hanno sperimentato la tipologia di verifica che prevede la presentazione di tre domande aperte con l’obiettivo di valutare le conoscenze specifiche e la capacità di produzione scritta. Agli alunni è sempre stato concesso di utilizzare il dizionario bilingue. La scala dei voti utilizzati è quella deliberata dal Collegio docenti e dal consiglio di classe e va da 1 a 10. Il livello di sufficienza indica le conoscenze minime di base, non supportate da capacità di analisi e di collegamento. Pagina 19 di 42 MATEMATICA DOCENTE: Prof.ssa Flavia Marta Frialdi Prof.ssa Alessia Vanzillotta OBIETTIVI Gli obiettivi disciplinari prefissati per la classe quinta sono: calcolare semplici integrali indefiniti e definiti; interpretare grafici di vario tipo anche inerenti a situazioni concrete; applicare metodi di statistica descrittiva ed inferenziale; utilizzare metodi e strumenti di natura probabilistica; conoscere ed applicare il programma Derive ed Excel. CONTENUTI INTEGRALI L’integrale indefinito: significato geometrico. Integrali indefiniti immediati. Integrazione per scomposizione, per sostituzione, per parti; integrazione di funzioni razionali fratte. L’integrale definito: significato geometrico e calcolo, semplici applicazioni al calcolo di aree e dei volumi di solidi di rotazione intorno all’asse x. STATISTICA Statistica descrittiva: rilevazioni, rappresentazioni grafiche. Indici medi semplici o ponderati, relative applicazioni in funzione del contesto. Indici di variabilità: range, scarto quadratico medio, i quantili e relative applicazioni in funzione del contesto. Forme di distribuzione: normale, approssimativamente normale e non normale. Indici di forma: asimmetria e curtosi. Strumenti d’analisi Excel: “statistica descrittiva”, “istogramma”, principali funzioni statistiche. Correlazione e regressione lineare: diagramma di dispersione, rette interpolanti con metodo dei minimi quadrati e coefficiente di correlazione lineare. Strumenti d’analisi Excel: “statistica descrittiva”, “istogramma”, principali funzioni statistiche. PROBABILITA’ Cenni storici, terminologia. Definizione classica di probabilità, definizione soggettivista, e frequentista. Teoremi fondamentali della teoria della probabilità, semplici applicazioni. La probabilità condizionata- il Teorema di Bayes. Distribuzione binomiale; lo schema delle prove ripetute di Bernoulli. CALCOLO COMBINATORIO Disposizioni semplici e con ripetizione. (Semplici applicazioni) Permutazioni semplici e con ripetizione. (Semplici applicazioni) Combinazioni semplici e con ripetizione. (Semplici applicazioni) METODI Dato l’esiguo numero di ore dedicato alla materia, il metodo didattico è improntato alla massima incisività. Lezione frontale nella quale gli argomenti sono stati presentati attraverso esempi significativi, cercando di non puntare sulla memorizzazione ma sull’acquisizione di metodi risolutivi generali. Esercizi che l’allievo ha svolto autonomamente, riguardanti soprattutto la fase di calcolo e di esecuzione di formule e procedure. Per la statistica è stata creata la classe on line su piattaforma Moodle come repository dei materiali didattici, permettendo di non adottare alcun testo di statistica. Pagina 20 di 42 Uso del laboratorio sia per lo studio del calcolo integrale sia della statistica. Analisi statistiche a corredo delle tesine d’esame. MEZZI E STRUMENTI Per gli argomenti di analisi si è utilizzato il testo dello scorso anno “Lezioni di Matematica” Lamberti ed Etas e il software Derive. Per statistica appunti e il materiale fornito in classe on line e il software Excel (per la prima parte dell’anno), sono stati forniti dall’insegnante schede riassuntive alla fine di ciascun argomento. VERIFICHE E VALUTAZIONE: La verifica si è articolata nei seguenti momenti : osservazione sistematica degli alunni durante il lavoro in classe ed in laboratorio, con particolare riconoscimento alla partecipazione attiva e propositiva, controllo del lavoro svolto dagli allievi, somministrazione periodica di prove oggettive quali prove scritte da svolgersi in tempi brevi, prove scritte richiedenti la soluzione di problemi più articolati, test e simulazione di terza prova. Valutazione dell’analisi statistica svolta all’interno della tesina d’esame. La valutazione esprime il livello globale raggiunto dagli allievi analizzando la conoscenza degli argomenti, l’applicazione consapevole dei concetti, la capacità di organizzare le conoscenze, l’esecuzione del lavoro in tempo utile, l’uso del linguaggio specifico e lo svolgimento puntuale delle consegne. Pagina 21 di 42 TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI DOCENTE: prof. Patrizia Usberti, Insegnante Tecnico Pratico: prof. Aurelio Alfano INDUSTRIA ENOLOGICA: il tecnico enologico è una figura esperta ed essenziale per le cantine. Ha il compito di selezionare le uve, stabilire il periodo di vendemmia, di seguire le fasi di vinificazione, di procedere ai diversi controlli analitici al fine di garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie e della qualità del prodotto finale. Per il raggiungimento di tali competenze lo svolgimento del programma è stato così suddiviso: - Uva, maturazione industriale, vendemmia - Ammostamento: definizione, composizione e tipi di mosto. - Determinazione: zuccheri, acidità, pH mosto. - Fenomeni chimici della vinificazione: fermentazione alcolica. - Tipi di vinificazione: con macerazione, in bianco. - Composizione chimica del vino, determinazioni analitiche componenti. - La stabilizzazione : tartarica e proteica - Difetti e le principali malattie del vino. - Limiti legali di genuinità. - Classificazione dei vini. - Vinificazioni speciali: spumantizzazione metodo classico. - Principali metodiche analitiche per mosto e vino, secondo i metodi di analisi ufficiali. INDUSTRIA OLEARIA: l’addetto agli impianti di trasformazione olearia è una figura professionale prevista in molte aziende. Ha il compito di effettuare i controlli analitici al ricevimento della materia prima e di seguire le fasi di produzione, garantendo la qualità del prodotto finale. Non va inoltre dimenticato la capacità di degustare e classificare gli olii in base alle loro caratteristiche organolettiche. La trattazione degli argomenti è stata così suddivisa: - Le olive e i sistemi di raccolta. - L’estrazione dell’olio: ciclo continuo e discontinuo. - Composizione chimica e classificazione olii in base all’acidità. - Conservazione e confezionamento. - Difetti ed alterazioni. - Operazioni di rettifica agli olii. - Olii di semi: fasi di lavorazione. - Indici chimico-fisici: determinazioni analitiche per controllo qualità e ricerca di frodi. INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA Il tecnico del settore è una figura professionale di notevole rilievo. Svolge i controlli analitici della materia prima; responsabile delle fasi di lavorazione nella caseificazione e burrificazione. Garantisce il rispetto delle normative igienico sanitarie e dell’etichettatura dei prodotti finiti. Le conoscenze che deve possedere per svolgere i ruoli sopra visti, hanno portato alla seguente suddivisione degli argomenti: - Il latte: sua composizione e principali indici chimico-fisici. Controlli analitici per qualità e ricerca di eventuali frodi. - Latte alimentare: classificazione merceologica e in base ai trattamenti di bonifica. - Microrganismi del latte: classificazione e loro utilità. - Burro: fasi principali del processo di burrificazione e composizione chimica. - Caseificazione: fasi principali per produzione Grana Padano DOP. - Classificazione merceologica dei formaggi, difetti ed alterazioni. - Determinazione indici chimico-fisici per determinare la genuinità, la freschezza, la ricerca di frodi nel latte e la sua composizione. - Pagina 22 di 42 VERIFICHE E METODI DI VALUTAZIONE Gli obiettivi indicati sono stati misurati attraverso verifiche, per quanto riguarda le conoscenze, mentre le competenze ed abilità sono state misurate con lo svolgimento di determinazioni analitiche sui prodotti. Al termine di ogni analisi gli allievi hanno compilato un certificato dove sono stati valutati sia i parametri chimici che organolettici e si è valutato la necessità di eventuali correzioni se necessarie. La valutazione delle diverse prove è stata fatta secondo i criteri stabiliti dal POF,con scala da 1 a 10, utilizzando in prevalenza numeri interi. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti dalla quasi totalità della classe, le conoscenze e le competenze possedute dagli studenti sono, nel complesso, definibili più che soddisfacenti. La partecipazione al dialogo educativo e l’interesse dimostrato alla disciplina sono aumentate nel corso dell’anno, in particolare modo per l’attività pratica di laboratorio dove gli studenti hanno sempre lavorato in piena autonomia. MEZZI E STRUMENTI Come testo gli studenti hanno utilizzato dispense, sia per la parte teorica che pratica, fornite dal Dipartimento Di Trasformazione dei Prodotti a cura dei Docenti del Dipartimento. Pagina 23 di 42 ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE DOCENTE: prof. Bernocchi Giorgio Insegnante Tecnico Pratico: prof.ssa Giulia Zucchi OBIETTIVI DIDATTICI Lo studio della disciplina inizia dalla Classe 3ª, tuttavia il programma della classe 5ª risulta abbastanza autonomo e comprende lo studio dell’estimo e del diritto agrario. In particolare gli obiettivi possono essere articolati come segue: Conoscenze: La conoscenza dell’estimo si poggia sull’apprendimento di tematiche in apparenza non pienamente correlate tra loro, quali la matematica finanziaria, la gestione dell’azienda agraria, il bilancio economico dell’azienda, la legislazione vigente relativa ad alcune problematiche del diritto civile. Esse hanno lo scopo di fornire le basi cui il Perito deve attingere per affrontare correttamente e razionalmente un eventuale quesito estimativo, che per sua natura può assumere forme particolari ed impreviste. Capacità: Consistono nell’acquisire capacità di analizzare un quesito estimativo, di coglierne gli aspetti essenziali e quindi di elaborare una risposta pertinente ed equilibrata. La difficoltà maggiore nell’ampia variabilità dei percorsi possibili che rendono la risposta al quesito ogni volta unica. VERIFICHE Il raggiungimento degli obiettivi indicati è stato misurato attraverso un congruo numero di prove di verifica. Attraverso le interrogazioni orali si è cercato di verificare la conoscenza teorica delle nozioni di base della disciplina ed i relativi richiami legislativi. Attraverso le verifiche scritte si è cercato di controllare il livello di capacità e di abilità acquisito nell’interpretare i quesiti e di organizzare una risposta che fosse logica, coerente e contenesse opportune scelte individuali. VALUTAZIONE In ogni caso si è cercato di utilizzare una gamma di valutazioni compresa tra 1 e 10, con voti interi senza frazioni. In linea generale si è tenuto conto, ad un livello minimo delle conoscenze acquisite e della capacità di riferire in modo chiaro e linguisticamente corretto i contenuti appresi. Ad un livello superiore si è posta la capacità di analisi e di sviluppo autonomo delle problematiche. CONTENUTI E PROGRAMMA Estimo Agrario Stima analitica; determinazione del Bf di una azienda agricola condotta in economia diretta; Ricerca del saggio di capitalizzazione; aggiunte e detrazioni al valore capitale. Stima delle scorte aziendali Stima dei frutti pendenti e delle anticipazioni colturali. Stima delle colture arboree Giudizi di convenienza dei miglioramenti. Stima dell'indennità spettante a chi esegue miglioramenti su fondi altrui. I Consorzi di bonifica ed i riparti delle spese per opere consortili. Stima dei danni. Estimo legale. Stime inerenti l'usufrutto Stime inerenti le espropriazioni per cause di pubblica utilità Stima delle servitù prediali coattive Stime per successione ereditarie Pagina 24 di 42 Estimo Catastale Cenni al Catasto Terreni Testo adottato: CORSO DI ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE” VOLUME 2°, autore Stefano Amicabile edizione Hoepli. TECNICHE DELLE PRODUZIONI ANIMALI DOCENTE: Prof. Giorgio Albertini Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Giuseppe Sandrini Gli argomenti sono stati affrontati mediante lezioni frontali, supportate dall’utilizzo di audio - visivi con diapositive, videocassette, materiale di laboratorio e esercitazioni in azienda. Agli alunni sono stati forniti appunti, fotocopie di materiale didattico e materiale informatico su alcuni argomenti specifici. Non si è utilizzato un testo specifico in adozione ma appunti dal libro di Zootecnia speciale del prof. Succi. OBIETTIVI PREFISSATI Conseguire un livello di conoscenze tale da permettere all’alunno di saper individuare e analizzare le diverse problematiche della disciplina, correlando i vari argomenti e dimostrando capacità di affrontare, sviluppare e risolvere autonomamente un semplice problema pratico sulla tecnica di allevamento della specie bovina esprimendosi in modo preciso e pertinente utilizzando correttamente un linguaggio tecnico – scientifico e di sviluppare commenti critici in modo pertinente. CONTENUTI La vastità degli argomenti in relazione al monte ore a disposizione ha imposto scelte non sempre facili ma inevitabili sul programma da effettuare - - BOVINI Valutazione degli alimenti: analisi chimica, la digeribilità ed i fattori che la influenzano, l’ingestione nei ruminanti, i principali sistemi di valutazione dell’energia degli alimenti (Unità Amido, U.F. classica, U.F.L. e U.F.C. Significato biologico dei principi alimentari Ormoni ed enzimi, fattori sconosciuti della crescita, promotori di performance, antibiotici e sostanze tampone, Relazione Nutritiva. Alimentazione del bestiame: utilizzazione dell’energia, utilizzazione dell’azoto proteico e non proteico, proteine by-pass, degradabilità delle proteine, proteine protette, aminoacidi protetti, utilizzazione dei minerali e delle vitamine; il razionamento, fabbisogni energetici, proteici, minerali e vitaminici per le vacche in lattazione, asciutta e bestiame da rimonta (manze). Esempi di razionamento. Utilizzazione zootecnica dei cereali foraggeri: utilizzazione del silomais nell’alimentazione della vacca da latte e del bovino da carne, utilizzazione dell’insilato di pannocchie di mais e del pastone di granella di mais. La conservazione dei foraggi: essicamento in campo e fienagione, foraggi disidratati, insilamento. Principali foraggi di leguminose e di graminacee Moderne problematiche relative agli indirizzi del razionamento della vacca da latte e della somministrazione degli alimenti: alimentazione liquida, supplementi liquidi miscelati all’unifeed, alimenti liquidi nel rumine, alimenti liquidi nell’abomaso tramite la doccia esofagea. Pagina 25 di 42 - Produzione del latte: i fattori che hanno influenza sulla produzione del latte, la qualità del - - - latte, l’asciutta, la mungitura, la stabulazione libera, mastite. Errori alimentari e disordini fisiologici: dislocazione dell’abomaso, timpanite, indigestione acuta da acidosi, tossicosi da eccesso proteico, tossicosi da urea, chetosi, collasso puerperale. Fecondità ed efficienza riproduttiva dei bovini: efficienza riproduttiva ed intervallo interparto, ipofecondità (cause di natura genetica e di natura alimentari, ecc.). Fecondazione naturale, scelta del toro, efficienza riproduttiva, calore, diagnosi di gravidanza, gestazione, parto. Bovini: *principali razze con prevalente produzione di latte, allevate in Italia (pezzata nera o frisona italiana, bruna , razze a duplice funzione (pezzata rossa italiana, grigio alpina, bruna di Rendeva, valdostana), razze italiane da carne (Piemontese, Marchigiana, Romagnola, Chianina, Marremana), razze da carne francesi (Charolaise, Limosine, Aubrac, Salers, Blonde d’Aquitaine), Blue-Belga. Produzione della carne con razze specializzate da carne ed incroci di prima generazione (meticci). Produzione della carne bovina: la produzione del vitellone, bovini da macello, tecnica di allevamento, alimentazione. Sistemi di stabulazione e cenni sulle principali tipologie di stalla. Alimentazione del vitello e svezzamento: allevamento del vitello, ruolo della doccia esofagea, alimentazione lattea e digestione dei glucidi, lipidi, protidi, somministrazione del colostro, somministrazione del latte, preparazione della polvere di latte, tecnica di svezzamento precoce. Allevamento del vitello a carne bianca: tipo di allevamento, razze utilizzate, alimentazione, tipi di ricoveri. Cenni ai principali problemi sanitari dell’allevamento bovino, igiene zootecnica. Caratteristiche morfologiche della bovina da latte e del bovino da carne. *Le principali razze bovine sono state trattate specificatamente durante lo scorso anno scolastico anticipando alcuni argomenti in conseguenza della riduzione dell’orario di lezione in quinta classe. MEZZI E STRUMENTI Appunti del Docente e dal libro del Prof. Succi di Zootecnia speciale, fotocopie di materiale didattico e file con trattazione di argomenti specifici. Rispetto alla programmazione iniziale di Dipartimento e del Docente, per motivazioni diverse ed evidenziate nei Consigli di Classe, il programma ha subito una riduzione e non si sono trattati i suini. Si sono utilizzate le attrezzature del laboratorio e si sono effettuate alcune uscite in stalla con la collaborazione del Collega tecnico pratico. VERIFICHE Il raggiungimento degli obiettivi indicati è stato misurato attraverso un congruo numero di verifiche, sia orali che scritte attraverso le quali lo studente doveva dimostrare di sapere comprendere il quesito e proporre una soluzione con un corretto uso del linguaggio tecnico scientifico. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi formativi prefissati non sono stati raggiunti in modo adeguato, con una differenziazione netta fra chi li ha manifestato qualche difficoltà e li raggiunti in modo superficiale e chi li ha raggiunti in modo pieno. Pagina 26 di 42 Pagina 27 di 42 GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO DOCENTE: Prof. ssa Antonella Spano Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Giuseppe Sandrini OBIETTIVI PREFISSATI Conoscere le problematiche legate ai rapporti agricoltura-ambiente; Essere in grado di organizzare attività produttive ecocompatibili; Saper interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate; Saper rilevare la capacità d’uso di un suolo e programmare idonei interventi in difesa dell’ambiente; Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali; Saper realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente. CONTENUTI Caratteristiche dell’ambiente del territorio e del paesaggio (ecosistemi naturali e sue regole, biomi, habitat e nicchia ecologica, Direttiva Habitat 92/43/CEE e Rete Natura 2000, Convenzione Europea del Paesaggio del 2000 e D. Lgs.157/2006, Piano paesistico Regione Lombardia, landscape ecology, agroecosistema e fattori della produzione) Risorse e problemi ambientali (acqua: water footprint e gestione sostenibile dell'acqua in agricoltura, inquinamento dell'acqua, OD, BOD, BOD5 e COD, eutrofizzazione; aria: effetto serra e gas climalteranti, Protocollo di Kyoto, Carbon footprint, inquinamento atmosferico su piccola scala, piogge acide, gas climalteranti di origine agricola; suolo: degrado, sequestro del carbonio atmosferico, agricoltura “blu”, gestione dei rifiuti, D. Lgs 152/2006, codice CER, ciclo dei rifiuti, dichiarazioni ambientali di prodotto, biogas; biodiversità e sua tutela, Decisione 1600/2002/CE) Pedologia (definizione, proprietà fisiche, fattori pedogenetici e pedogenesi, suolo naturale e agrario, classificazione dei suoli secondo la Soil Taxonomy) Paesaggistica e classificazione dei territori (cenni sulla carta pedologica; territorio e suoi aspetti climatici, Land suitability, Land capability classification, cenni sul verde urbano e sua progettazione, cenni di dissesto idrogeologico e di ingegneria naturalistica, cenni sulle energie rinnovabili) Valutazioni ambientali (VIA, VAS, AIA, VINCA) Sostenibilità (agricoltura sostenibile: integrata, biologica e biodinamica) Enti e istituzioni per la tutela dell'ambiente (cenni) MEZZI E STRUMENTI E’ stato utilizzato il libro di testo “GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO” autrice Elena Stoppioni, edizione Zanichelli. Ritengo opportuno evidenziarne importanti limiti nei contenuti che hanno creato difficoltà sia agli alunni che alla docente, nuova alla disciplina. Di fatto è stato l’unico testo a disposizione in commercio. Pagina 28 di 42 PRODUZIONE VEGETALE DOCENTE: Prof. Francesco Luca Cacciatore Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Giuseppe Sandrini OBIETTIVI Obiettivi educativi Educare allo sviluppo sostenibile; Educare allo sviluppo di una coscienza critica nell’uso di tecniche agronomiche e fitoiatriche; Educare alle scelte professionali senza condizionamenti e dopo una oculata analisi settoriale. Obiettivi didattici Saper descrivere gli aspetti agronomici di una zona o di una azienda; Conoscenza della morfologia, fisiologia e della tecnica colturale delle specie arboree maggiormente rappresentate nel territorio; Saper individuare le specie e le cultivars più idonee da introdurre in una determinata zona con caratteristiche pedoclimatiche definite ovvero gestire le relazioni clima – arboreto in fase previsionale scegliendo la var. o cv adatta in funzione di condizioni pedologiche e microclimate specifiche (vocazionalità territoriale). Valorizzare le risorse genetiche locali. Sapersi orientare nell’acquisto di specie, var. e cv, con idonei standard qualitativi certificati e ottenute per varie finalità; Saper scegliere la tecnica colturale più idonea alle esigenze della coltura, alle condizioni pedoclimatiche della zona e al rispetto dell’ambiente; Saper individuare le esigenze della meccanizzazione in aziende specifiche ed indicare i criteri di scelta delle diverse macchine Saper definire le conseguenze di certi interventi tecnici sui cicli fisiologici delle colture Capacità di esporre gli argomenti con un linguaggio tecnico specifico ed in modo interdisciplinare Esaminare i principi morfo-funzionali e tecnico-scientifici alla base della coltivazione delle piante arboree in generale. Entrare nella logica di un bio-sistema reticolare: l’agroecosistema; in cui si realizzano sistemi assistiti (antropizzati) Formare un sapere critico che sappia, caso per caso, orientare scelte tra i vari metodi di coltivazione. Saper le fasi di progettazione di un arboreto; dirigere/eseguire l’impianto. Conoscere le forme di allevamento, i tipi di potatura, raccolta, interventi fitoiatrici e concimazioni fogliari in relazione all’ambiente pedoclimatico, alla varietà (o cv), alle macchine, attrezzi e personale qualificato disponibile. Gestire il suolo e le pratiche colturali. Gestire il post-raccolta della frutta. CONTENUTI Modulo 1: Richiami degli argomenti propedeutici alle coltivazioni arboree Unità 1. Cenni di anatomia e fisiologia delle piante Organografia dei vegetali- aspetti botanici e fisiologici: apparato radicale; apparato aereo; fusto; branche e rami; fiori, frutti e semi; gemme (differenziazione; dormienza, fabbisogno in freddo e resistenza alle basse temperature; sviluppo e dominanza apicale); formazioni fruttifere delle pomacee e delle drupacee. Ciclo ontogenetico delle piante. I cicli delle piante arboree da frutto (ciclo annuale; biennale o di fruttificazione; vitale). Biologia fiorale: micro e macrosporogenesi, fioritura, impollinazione, fecondazione e allegagione (periodo utile d’impollinazione). Riproduzione sessuata. Sfruttamento e /o utilizzazione della riproduzione sessuale nelle coltivazioni arboree (in frutticoltura e in selvicoltura). Formazione di frutti senza fecondazione: partenocarpia, apomissia. Sterilità. Accrescimento del frutto, maturazione; cascola. Frutti climaterici e aclimaterici. Alternanza di fruttificazione. La propagazione agamica: talee, margotte, propaggini, ovoli, innesti, micropropagazione. Unità 2. Richiami di ecologia L’agro-ecosistema. L’eco-compatibilità delle coltivazioni agricole: la sostenibilità (o sviluppo sostenibile). Le interazioni tra l’ambiente e gli organismi viventi (contestualmente le colture arboree): la valenza ecologica delle piante. Comportamento ecologico delle specie. Fattori limitanti. Pagina 29 di 42 Legge del minimo di Liebig, legge dei fattori limitanti di Blackmann, legge della Tolleranza di Shelford, legge di Thienemann, legge degli incrementi decrescenti di Mitscherlich, leggi di Voisin (della restituzione degli elementi assimilabili; del massimo; delle qualità biologiche). Unità 3. Richiami di climatologia L’importanza del clima nei riguardi della vegetazione. Modulo 2: parte generale Unità 4. Le coltivazioni arboree Generalità, definizioni e articolazioni delle coltivazioni arboree. Unità 5. Il miglioramento genetico Generalità e scopi. Unità 6. I metodi di coltivazioni e le loro filosofie teoriche e pratiche. Agricoltura convenzionale, integrata e biologica: concetti, principi e tecniche di applicazione. Distinzioni concettuali, distinzioni tecnico-pratiche. Unità 7. Impianto dell’arboreto Generalità; valutazioni di mercato e scelte economiche; esame dell’ambiente pedoclimatico; stanchezza del terreno e problemi del reimpianto; scelta della specie, cultivar e portinnesto; tecnica d’impianto; sistemazione del terreno; lavorazioni; scelta del sesto d’impianto; modalità di impianto; tipi di sostegno; gli shelter; viabilità relativa ai lavori meccanici, frangivento o siepi viventi; fascia di delimitazione parafuoco. Unità 8. Operazioni alla pianta - Potatura Generalità, scopi e articolazioni; fisiologia della potatura, interventi di potatura; potatura di allevamento; forme di allevamento in volume (vaso classico, ritardato, piramide, fuso, fusetto); forme di allevamento appiattite verticali (palmetta regolare, irregolare o libera, cordone); nuove forme di allevamento. Potatura di produzione (potatura secca o invernale, verde o estiva); Potatura di produzione in particolare della vite; potatura meccanica; diradamento meccanico; diradamento chimico. - Raccolta Stadi e indici di maturazione; metodi di raccolta. Test per il grado di maturazione alla raccolta: penetrometro; rifrattometro; metodo dello iodio; metodi non distruttivi (es. DAMeter). Curve di maturazione dell'uva (indici di raccolta alla maturazione tecnologica). - Interventi fitoiatrici Generalità. Unità 9. Operazioni al terreno - Gestione del suolo (lavorazioni; inerbimento; diserbo; pacciamatura). - Irrigazione Generalità, fabbisogno idrico, effetti dell’irrigazione sulla produzione, tecnica irrigua, irrigazione per aspersione, microirrigazione. - Concimazione Concimazione di fondo o di impianto; concimazione annuale o di produzione. Concimazione epigeica o fogliare; fertirrigazione. Concimazione e qualità dei frutti (aspetto esteriore, caratteri gustativi, conservabilità). Unità 10. Conservazione della frutta Generalità. Modulo 3: Parte speciale Unità 11. Biologia e tecnica colturale di varie specie arboree Biologia e tecnica colturale delle rosacee (melo, pero, pesco, mandorlo, ciliegio, susino e albicocco), dell’actinidia, vite, olivo. Modulo 4: Esercitazioni pratiche Unità 12. Attività in azienda agraria dell’istituto curate dal docente tecnico pratico. METODI I contenuti sono stati trasmessi attraverso: lezioni frontali, dando anche spazio al dialogo e alla discussione; elaborazioni multimediali (in ppt) create dal docente al fine di sviluppare una maggiore iconografia, creare approfondimenti e momenti di curiosità; schemi e mappe concettuali creati in collaborazione con gli studenti al fine di migliorare la loro metodologia di studio e sviluppare la loro capacità di autoaprrendimento; Pagina 30 di 42 ripasso e approfondimento degli argomenti svolti l’anno precedente, integrando le tante parti non affrontate. MEZZI E STRUMENTI Altre pubblicazioni oltre il libro di testo; Articoli di riviste specializzate dell’Informatore Agrario, Frutticoltura e Vita in Campagna; Ricerche e iconografie scientifiche divulgate sul web. TEMPI Lo svolgimento dell’intero programma è avvenuto durante le tre ore settimanali previste, un certo numero delle quali è stato dedicato alle esercitazioni in azienda agraria dell’istituto. La frequenza è stata regolare, le assenze rientrano nella norma. VERIFICHE E VALUTAZIONI Sono state sviluppate diverse tipologie di verifiche scritte con domande aperte, relazioni tematiche o relazioni di sintesi e schematizzazioni e anche attraverso la verifica orale. La scala dei voti utilizzata va da uno a dieci, come previsto dalle direttive ministeriali, stabilendo che per raggiungere un livello di sufficienza è necessario possedere una conoscenza di base della materia, appena sostenuta da una capacità di analisi e di collegamento. Pagina 31 di 42 BIOTECNOLOGIE AGRARIE DOCENTE: Prof. Francesco Luca Cacciatore Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Giuseppe Sandrini OBIETTIVI Obiettivi educativi Educare allo sviluppo sostenibile; Educare allo sviluppo di una coscienza critica nell’uso di tecniche agronomiche e fitoiatriche; Educare alle scelte professionali senza condizionamenti e dopo una oculata analisi settoriale. Obiettivi didattici Conoscenza delle nozioni fondamentali della disciplina; Conoscenza dei principali parassiti delle colture presenti sul territorio; Conoscenza dei rapporti tra parassiti ed antagonisti allo scopo di definire con criterio le soglie di intervento; Capacità di individuare i diversi sintomi e danni con acquisizione delle competenze necessarie ad attuare interventi fitoiatrici eco-compatibili; Capacità di riconoscere i fitofagi più comuni attraverso l’uso della guida; Capire cosa si intende per malattia e come si studia e orientarsi sullo studio sintomatologico delle varie malattie per poterle trattare adeguatamente.; Capire la genesi delle malattie parassitarie al fine di poter agire scientemente nel rapporto tra ospite, parassita, ambiente; Riconoscere, contrastare e prevenire le fisiopatie; Individuare i mezzi idonei e sostenibili per contrastare lo sviluppo parassitario dei funghi, degli pseudo-funghi e dei funghi mitosporici; Riconoscere e prevenire le malattie batteriche, le virosi e le fitoplasmosi. Conoscere i sintomi di danni da nematodi, acari e saper come si possono trattare Saper come si gestiscono i rifiuti in agricoltura, come si usano: il registro di carico e scarico, il registro dei trasporti dei rifiuti, il MUD, i codici CER e come si depositano i rifiuti in attesa di essere evacuati; Saper quali rifiuti si producono in aziende agroalimentari e come si possono impiegare o trattare. CONTENUTI Modulo 1 Fitopatologia generale Unità 1. Ripasso introduttivo e approfondimento delle generalità della patologia Generalità, oggetto di studio e scopi della Patologia vegetale. Unità 2. Ripasso e approfondimento del concetto di malattia Il concetto di malattia. Classificazione delle malattie. Unità 3. Ripasso e approfondimento della patogenesi delle malattie parassitarie Concetto di patogeno e parassita. Classificazione dei parassiti: - in relazione al loro modo di rapportarsi con l’ospite: ectoparassiti, endoparassiti, ecto-endo (o meso) -parassiti ed epifiti; -in relazione al modo di procurarsi il cibo: parassiti biotrofi, emibiotrofi, pertotrofi; -in relazione alla stretta dipendenza dall’ospite per la loro sopravvivenza: parassiti obbligati e facoltativi, saprofiti facoltativi e obbligati. Parassiti monoxeni, dixeni e polixeni. Ospite primario, secondario e definitivo. Ospite paratenico. Modulo 2. Danni ai vegetali Unità 4. Ripasso e approfondimenti delle principali fisiopatie Generalità su alterazioni da squilibri termici. Valenza ecologica degli esseri viventi; amplitudine e optimum vegetativo. Danni da freddo: sugli organi legnosi, sulle gemme, sugli organi erbacei, sui fiori, sui frutti e sui tuberi. Prevenzione dai danni da freddo. Danni da caldo sugli organi legnosi, sugli organi erbacei, sui frutti. Prevenzione dai danni da caldo. Danni da anomale condizioni idriche. Carenze ed eccessi idrici. Pagina 32 di 42 Danni da grandine: generalità; prevenzione e mezzi di contrasto. Principali idropatie. Alterazioni dei frutti durante la conservazione. Assicurazioni mono e pluririschio relativi a eventi atmosferici dannosi (grandine, gelo, vento, ecc.). Alterazioni da sfavorevoli condizioni nutrizionali: clorosi ferrica. Modulo 3. Malattie dei vegetali Unità 5. Ripasso e approfondimento della Micopatologia Introduzione e generalità. Struttura e biologia. Riproduzione asessuata: spore agamiche (conidiospora, zoospora, clamidospora); budding /gemmazione. Riproduzione sessuata: gametogamia, gametangiogamia e somatogamia. Ciclo ontogenetico: aplonte; aplodiplonte e diplonte. Classificazione dei funghi (viene usata quella di Thomas Cavalier Smith) in Pseudofunghi (Protozoa e Chromista), funghi veri (phylum Chytridiomycota, Zygomycota; Ascomycota; Basidiomycota) e funghi mitosporici (Deuteromycota). Unità 6. Malattie parassitarie: ciclo biologico, sintomatologia, danni, lotta (metodi terapici e profilassi) nelle varie tipologie di agricoltura (convenzionale, integrata e biologica). Pseudofunghi: Peronospora della vite. Funghi veri: oidio della vite; botrite della vite; marciume nero e marciume acido della vite; bolla del pesco; monilie (Monilinia laxa, fructicola e fructigena), cancro delle drupacee (Fusicoccum amygdali), Mal del piombo (Chondrostereum purpureum), Corineo o vaiolatura/ impallinatura delle drupacee ( Coryneum beijerinckii); Mal dell’esca o aplopessia (Phaeomoniella chlamydospora e Phaeoacremonium aleophilum, e Fomitiporia mediterranea) ; Escoriosi ( Phomopsis viticola); Cicloconio od occhio di pavone (Spilocaea oleagina); Ticchiolatura del melo (Venturia inaequalis; Spilocea pomi; Fusicladium dendriticum) Unità 7. Ripasso e approfondimento Batteriologia fitopatologica Generalità sui batteri; patogenesi delle malattie batteriche. Tumori batterici (ciclo biologico); approfondimenti, tassonomia e patogenesi delle malattie batteriche. Batteriosi in campo agricolo: fuoco batterico delle pomacee; rogna nera dell’olivo; tumore batterico delle radici della vite; deperimento batterico dell’albicocco e maculatura batterica del susino. Unità 8. Virologia vegetale Caratteristiche chimico-fisiche dei virus; virosi; trasmissione dei virus; profilassi e terapia; diagnostica (identificazione dei virus fitopatogeni). Malattie virali in campo agricolo. Vite: arricciamento; legno riccio; accartocciamento fogliare. Melo: mosaico del melo. Pesco e albicocco: Sharka; maculatura anulare necrotica; giallume fitoplasmatico europeo delle drupacee. Unità 9. Fitoplasmi Generalità, trasmissione; identificazione e classificazione. Malattie da fitoplasmi in campo agricolo. Vite: flavescenza dorata; legno nero. Melo: plastomania. Pero: moria del pero. Modulo 4. Gli animali dannosi alle piante arboree. Unità 10. Principali animali dannosi alle piante arboree trattate in produzioni vegetali: insetti, acari e nematodi. Insetti: caratteristiche morfologiche e anatomiche. Principali insetti dannosi delle piante arboree: Pomacee, Rodilegno rosso (Cossus cossus); Rodilegno giallo (Zeuzera pyrina); Cydia pomonella e Cydia molesta; ricamatrici dei fruttiferi; afide grigio, verde, lanigero, delle galle rosse; Mosca mediterranea della frutta; Limantria; minatrici fogliari; Antonomo; Tentredine; Psilla del pero; Vite- Cicaline; Metcalfa; Fillossera; Cocciniglia; Tignola e Tignoletta; Sigaraio; Bostrichi; Cecidomia; Nottue; Eulia; Olivo- Cocciniglia mezzo grano di pepe; Cotonello; Mosca olearia; Oziorrinco; Margaronia; Drupacee- Cocciniglia di San Josè; Anarsia; Cydia molesta. Acari: generalità; danni alle piante arboree. Vite: Erinosi; acariosi. Ragnetto rosso di vite e fruttiferi. Nematodi: generalità; danni alle piante arboree. Vite: Tylenchulus semipenetrans; Melaidogyne spp.; Xiphinema spp. Modulo 5. Lotta agli animali e alle malattie Unità 11. Cura e profilassi Pagina 33 di 42 Applicazione delle principali tecniche usate in agricoltura convenzionale, integrata e biologica alle colture studiate. Modulo 6. La gestione dei rifiuti agricoli. D. Lgs. 22/97 (Ronchi) e s.m.i. Decreto legislativo 3 Aprile 2006 n°152 e s.m.i. Dlgs 205/2010. Adempimenti di Legge del Produttore (e/o detentore) di rifiuti (speciali, pericolosi). Il registro di carico e scarico. Il registro del trasporto rifiuti (FIR). Il MUD. Il deposito temporaneo dei rifiuti. I rifiuti del comparto agroalimentare (lattiero -caseario, viti-vinicolo; oleicolo; macello). Modulo 7. Esercitazioni pratiche Svolte presso l’istituto in sede aziendale come previsto dal piano di esercitazione dell’istituto. METODI I contenuti sono stati trasmessi attraverso: lezioni frontali, dando anche spazio al dialogo e alla discussione; elaborazioni multimediali (in ppt) create dal docente al fine di sviluppare una maggiore iconografia, creare approfondimenti e momenti di curiosità; schemi e mappe concettuali creati in collaborazione con gli studenti al fine di migliorare la loro metodologia di studio e sviluppare la loro capacità di autoaprrendimento; ripasso e approfondimento degli argomenti svolti l’anno precedente, integrando le tante parti non affrontate. MEZZI E STRUMENTI altre pubblicazioni oltre il libro di testo Libro in possesso FERRARI - MENTA - MARCON: Fitopatologia, Entomologia e Biologia Applicata; Edagricole. Schede Fitopatologiche: Edizioni L’Informatore Agrario. Ricerche e iconografie scientifiche divulgate sul web. TEMPI Lo svolgimento dell’intero programma è avvenuto durante le tre ore settimanali previste, un certo numero delle quali è stato dedicato alle esercitazioni in azienda agraria dell’istituto. La frequenza è stata regolare, le assenze rientrano nella norma. VERIFICHE E VALUTAZIONI Sono state sviluppate diverse tipologie di verifiche scritte con domande aperte o relazioni di sintesi e schematizzazioni e anche attraverso la verifica orale. La scala dei voti utilizzata va da uno a dieci, come previsto dalle direttive ministeriali, stabilendo che per raggiungere un livello di sufficienza è necessario possedere una conoscenza di base della materia, appena sostenuta da una capacità di analisi e di collegamento. Pagina 34 di 42 SCIENZE MOTORIE DOCENTE: prof.ssa Edvige Santus FINALITÀ SPECIFICHE DELLA MATERIA Acquisizione del valore della corporeità, tramite esperienze motorie e sportive per la formazione di una personalità equilibrata e stabile. Acquisizione di una cultura motoria quale costume di vita. Raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio, tramite l’affinamento delle capacità di utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuromuscolari. Approfondimento operativo e teorico di attività motorie e sportive, per favorire l’acquisizione di capacità trasferibili all’esterno della scuola. Arricchimento della coscienza sociale tramite la consapevolezza di sé, l’acquisizione della capacità critica nei riguardi del linguaggio del corpo e dello sport. a. b. c. d. e. f. g. h. i. j. k. l. m. OBIETTIVI GENERALI Miglioramento delle capacità motorie. Potenziamento fisiologico (miglioramento delle capacità coordinative e condizionali). Consapevolezza dei percorsi effettuati. Apprendimento motorio. Rielaborazione degli schemi motori. Conoscenza e pratica delle attività sportive. Affinamento delle funzioni neuromuscolari. Acquisizione di capacità operative e sportive. Aspetti teorico pratici. Conoscenza e pratica delle attività sportive. Informazioni fondamentali sulla tutela della salute e prevenzione degli infortuni. Conoscenza delle norme elementari sulla tutela della salute. Conoscenza degli aspetti tecnici tattici e metodologici degli sport praticati. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Considerata la particolare struttura della disciplina, gli obiettivi minimi prefissati sono, oltre al miglioramento individuale del livello di partenza, rilevato nei test e valutato in alcuni casi soggettivamente, i seguenti: 1. Strutturazione dello schema corporeo ed affinamento dell’equilibrio dinamico. 2. Acquisizione di una buona mobilità e scioltezza articolare. 3. Affinamento della coordinazione. 4. Potenziamento organico generale e miglioramento della funzione cardio-respiratoria. 5. Miglioramento della resistenza organica e della potenza muscolare. 6. Velocità e prontezza come capacità di pronta reazione ad uno stimolo ed alle varie situazioni ambientali. 7. Conoscenza culturale dell’educazione fisica, apprendimento di nozioni generali di pronto soccorso. 8. Raggiungimento di qualità morali quali la lealtà e il rispetto degli altri, la forza di volontà e il coraggio, la capacità di collaborazione e di iniziativa. OBIETTIVI TRASVERSALI Si è previsto il raggiungimento degli obiettivi trasversali concordati con il consiglio di Classe. Pagina 35 di 42 CONTENUTI Scansione quadrimestrale dei contenuti: Corsa di resistenza con ostacoli naturali e in forma agonistica. Potenziamento muscolare globale con carichi ed eseguito in circuito. Esercizi di affinamento della coordinazione. Esercizi di mobilizzazione e scioltezza articolare. Preacrobatica al suolo e ai grandi attrezzi. Esercizi in forma globale e analitica per l’apprendimento del gesto tecnico. Atletica leggera: corse salti lanci. Giochi sportivi: pallavolo, pallacanestro, calcio. Parte teorica: concetto e metodi di allenamento della resistenza e della velocità. METODI D’INSEGNAMENTO A. Approcci didattici, tipologia di attività e modalità di lavoro. B. Osservazione ed analisi dell’alunno per stabilire il reale livello psicomotorio. C. Presentazione delle attività in modo tale da sollecitare l’interesse dell’alunno, motivandone i contenuti ed i fini; fissare la sua attenzione sulla necessità di abituarsi al “fare ragionato”; creare l’entusiasmo sia per il movimento in sé, sia per le sue applicazioni utilitarie e ricreative. D. Guida dei tentativi e delle ripetizioni. E. Dosaggio del numero delle ripetizioni sia nei tempi d'esecuzione che nella quantità. F. Incoraggiare l’alunno ad insistere a perseverare, conservando il suo interesse. STRUMENTI DI LAVORO Palestra, piccoli e grandi attrezzi, campo sportivo. VERIFICA E VALUTAZIONE Per la verifica formativa si è proceduto con il controllo in itinere del processo di apprendimento. Si è valutato in ogni momento, con l’osservazione diretta, la partecipazione di ogni allievo, lo sforzo e l’intensità dell’attenzione. Strumenti per la verifica sommativa: controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione. Per quanto riguarda la valutazione psicomotoria, va intesa come momento di verifica periodica degli obiettivi, mediante l’effettuazione di test motori diretti a valutare i miglioramenti delle capacità coordinative e condizionali. Scala dei voti effettivamente utilizzati da 1 a 10. Pagina 36 di 42 SIMULAZIONE PRIMA E SECONDA PROVA PER LA PRIMA PROVA Sono state effettuate in data 2 maggio e 13 maggio le simulazioni di Prima e Seconda prova d’Esame. Il testo proposto per la simulazione della Prima Prova d'Esame (sessione ordinaria prima prova 2013/2014) svoltasi in data 2/05/2016 è stato formulato dal Dipartimento di Lettere del Triennio utilizzando tipologie scelte selezionate da diversi Esami di Stato, nella fattispecie: Tipologia A: Analisi del testo - Salvatore Quasimodo "Ride la gazza, nera sugli aranci" Tipologia B: Ambito Artistico-Letterario -"Il dono" Tipologia B: Ambito Socio-Economico - "Le nuove responsabilità" Tipologia B: Ambito Storico-Politico - "Violenza e non-violenza: due volti del Novecento" Tipologia B: Ambito Tecnico-Scientifico - "Tecnologia pervasiva” Tipologia C - Tema di argomento storico - "L’Europa del 1914 e l’Europa del 2014: quali le differenze?" Tipologia D – Tema di Ordine Generale - " Siamo un paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. E’ fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione.” GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA INDICATORI A. ORTOGRAFIA E MORFOSINTASSI Punti 5 B. CONTENUTO Punti 5 C. ORGANIZZAZIONE DEL TESTO Punti 5 VOTO 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 DESCRITTORI Presenza di numerosi errori ortografici e morfosintattici Presenza di errori ortografici e morfosintattici Presenza di qualche errore ortografico e morfosintattico e di qualche improprietà lessicale Errori sporadici e non pregiudizievoli, lessico corretto Correttezza generale e buona competenza lessicale Contenuto non attinente alla traccia Traccia sviluppata parzialmente Contenuto adeguato alla traccia Contenuto adeguato ed esaustivo Contenuto approfondito, con riferimenti interdisciplinari ed elementi di creatività e di originalità Elaborato privo di organicità Elaborato semplice, superficiale Elaborato coerente, coeso, ma lineare Elaborato coerente, coeso e logicamente organizzato Elaborato coerente, coeso, ampio e ben argomentato Pagina 37 di 42 PER LA SECONDA PROVA Prima parte Un tecnico viene incaricato di determinare l’indennità da corrispondere, ai sensi del RD 1775/1933 e successive modifiche, al proprietario di un fondo per la costruzione di una servitù di elettrodotto coattivo permanente. I dati rilevati sono i seguenti: l’elettrodotto attraversa il fondo servente per una lunghezza di 400 m con 2 basamenti in calcestruzzo di m 4x4. Uno dei tralicci viene costruito vicino alla cascina del proprietario. La costruzione dell’elettrodotto avviene il 15 maggio, e sulla superficie asservita è in atto la coltura di un cereale estivo. Dopo aver descritto l’azienda in oggetto, il candidato, ipotizzando con cognizione di causa eventuali dati mancanti, proceda alla determinazione dell’indennizzo. Seconda parte Il candidato svolga due quesiti tra quelli proposti 1. 2. 3. 4. Illustrare in quali casi conviene applicare il Valore complementare nelle stime. Riassumere l’iter procedurale per i casi di espropriazione. Compilare il conto colturale di un ettaro di vigneto in fase di maturità. Quali quote e su quali capitali si devono calcolare, in un bilancio estimativo? Durata massima delle prove: 6 ore È consentito l’uso del dizionario di italiano e Manuali tecnici. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. Pagina 38 di 42 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA Candidato : …………………………………………………… Classe 5^... INDICATORI COMPLETEZZA DEI CONTENUTI CORRETTEZZA TECNICA DEI CONTENUTI UTILIZZO DELLA TERMINOLOGIA SPECIFICA DESCRITTORI Contenuti insufficienti e/o non rispondenti alle richieste della traccia. Contenuti superficiali e/o poco rispondenti alle richieste della traccia. Contenuti sufficienti e coerenti alle richieste della traccia, ma essenziali, generici Contenuti completi, coerenti e con sufficiente approfondimento. Contenuti completi, pertinenti e ben approfonditi. Numerosi errori concettuali gravi. Alcuni errori concettuali gravi. Numerose imprecisioni tecniche non gravi. Alcune imprecisioni tecniche non gravi. Nessun errore e/o imprecisione tecnica. Terminologia tecnica generica, non specifica ed impropria. Terminologia tecnica generica, non specifica. Terminologia tecnica sufficientemente appropriata. Terminologia tecnica appropriata e specifica. Terminologia tecnica appropriata, specifica, varia e ricca. PUNTI 1-3 4 5 6 7 0 1 2 3 4 0 1 2 3 4 Punteggio Assegnato :………………../15 Pagina 39 di 42 SIMULAZIONE TERZA PROVA In data 26 marzo e 23 maggio sono state proposte agli allievi due simulazioni di Terza Prova relative alla tipologia B “Quesiti a risposta singola”, ciascuna vertente su 4 materie con 2 quesiti cadauna. Ogni simulazione di Terza Prova è stata svolta in 2 ore effettive dagli studenti (al netto dei tempi di consegna e presentazione dei quesiti) e prevedeva una risposta a ciascun quesito in massimo 10 righe. Si riportano di seguito i testi: SIMULAZIONE TERZA PROVA N.1 2 MARZO 2016 GESTIONE AMBIENTE E TERRITORIO QUESITO 1: Elenca i sei obiettivi previsti dalla Commissione Europea per la tutela della biodiversità da raggiungere entro il 2020 QUESITO 2: Descrivi sinteticamente i fattori pedogenetici di un suolo QUESITO 3: Definisci la LCC di un suolo TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI QUESITO 1: Il candidato indichi quali sono le acidità del vino e come vengono espresse. QUESITO 2: Il candidato indichi quali sono le cause che provocano intorbidamento in un vino. QUESITO 3: Il candidato spieghi il significato della rifermentazione in bottiglia nella spumantizzazione. PRODUZIONI ANIMALI QUESITO 1: Descrivi sinteticamente la routine di mungitura QUESITO 2: Descrivi sinteticamente le prime cure al vitello QUESITO 3: Descrivi la bovina in asciutto. STORIA: QUESITO 1: Gli Stati Uniti intervennero nella prima guerra mondiale... QUESITO 2: Cosa si intende per Tesi d'Aprile? QUESITO 3: Il delitto Matteotti e la secessione dell'Avellino. SIMULAZIONE TERZA PROVA N.2 30 APRILE 2016 PRODUZIONI VEGETALI QUESITO 1: L’importanza dei portinnesti clonali del melo e degli astoni Knip. QUESITO 2: La fecondazione dei meli. QUESITO 3: Una forma di allevamento a scelta tra cordone verticale e fusetto. BIOTECNOLOGIE AGRARIE QUESITO 1: Il danno dell’afide lanigero Eriosoma lanigerum (Hausmann) QUESITO 2: La lotta all’afide lanigero Eriosoma lanigerum (Hausmann) QUESITO 3: Il ciclo biologico dell’afide grigio Dysaphis plantaginea Pass. MATEMATICA QUESITO 1: La definizione di Disposizione. Calcola quante sigle di cinque elementi si possono formare con le ventuno lettere dell’alfabeto e le dieci cifre decimali, sapendo che i primi tre posti devono essere occupati dalle lettere e gli ultimi due dalle cifre. Pagina 40 di 42 QUESITO 2: Elenca le formule della somma e del prodotto logico di eventi, facendo eventuali distinzioni. QUESITO 3: Utilizza il teorema di Bayes per il calcolo che segue: due macchinari producono lo stesso pezzo di ricambio d’auto. La prima produce il 45% del totale e di questi il 90% non ha difetti. La seconda produce pezzi con difettosità pari al 8%. Estraendo un pezzo a caso nella produzione delle due macchine, calcola la probabilità che il pezzo estratto sia difettoso; successivamente calcola la probabilità che, essendo difettoso, sia stato prodotto dalla prima macchina. LINGUA STRANIERA INGLESE QUESITO 1. Breafly explain what proteins are and their functions. QUESITO 2. Explain the essential conditions to preserve fruit and vegetables and the most widely used methods. QUESITO 3. Write a short text about the factors that cause stress to livestock Griglia di valutazione della TERZA prova scritta Materia Allievo Indicatori Acquisizione di conoscenze, competenze e capacità Capacità di utilizzo delle conoscenze Capacità di integrazione di conoscenze e competenze Giudizio SCARSA PARZIALE ADEGUATA BUONA OTTIMA SCARSA PARZIALE ADEGUATA BUONA OTTIMA SCARSA PARZIALE ADEGUATA BUONA OTTIMA 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 Punteggio proposto Pagina 41 di 42 MATERIA DOCENTE FIRMA Religione Prof. Civettini Stefano Lingua e Letteratura Italiana Prof.ssa Bozzetti Angelica Storia Prof.ssa Bozzetti Angelica Lingua straniera (Inglese) Prof.ssa Lavagnini Chiara Matematica Prof.ssa Frialdi Flavia * In sostituzione la prof.ssa Alessia Vanzillotta Prof. Albertini Giorgio Produzioni Animali Prof. Sandrini Giuseppe Produzioni Vegetali Prof. Cacciatore Francesco Luca Prof. Sandrini Giuseppe Biotecnologie Agrarie Prof. Cacciatore Francesco Luca Prof. Sandrini Giuseppe Economia, estimo, marketing e legislazione Gestione dell’ambiente e del territorio Prof. Bernocchi Giorgio Prof. Giulia Zucchi Prof.ssa Spano Antonella Prof. Sandrini Giuseppe Prof.ssa Usberti Patrizia Trasformazione dei Prodotti Prof. Aurelio Alfano Scienze Motorie e Sportive Prof.ssa Santus Edvige Sostegno Prof.ssa Paola Stagnari Brescia, 9 Maggio 2016 IL DIRIGENTE SCOLASTICO (prof. Augusto Belluzzo) Pagina 42 di 42