La solitudine: forme di un sentimento

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La solitudine: forme di un sentimento
05/12
a. 5 - n. 12
SanGiorgioRassegne
La solitudine:
forme di un sentimento
nella galleria centrale (piano terra)
piccole solitudini
La vita è fatta di piccole solitudini
da La camera chiara di Roland Barthes, Einaudi, 1980
La solitudine dell’anima di Eugenio Borgna, Feltrinelli, 2011
In questo suo libro Eugenio Borgna assume come filo conduttore della sua
personalissima esplorazione dei sentimenti umani una delle condizioni
esistenziali più difficili da descrivere nella sua ricchezza e problematicità, la
solitudine. Molti infatti sono i modi d’essere della solitudine e i suoi linguaggi.
C’è una solitudine interiore che è fonte di conoscenza di sé e meditazione, una
solitudine creatrice e positiva in cui si cela una domanda di serenità e di
speranza. E c’è una solitudine dolorosa, negativa, che isola e separa dal
mondo, una solitudine che si genera nella malattia, nel dolore dell’anima e del
corpo, nella perdita della speranza. Questo libro si confronta con i modi con cui
l'una e l'altra forma di solitudine si intrecciano, e si separano, nella vita di ogni
giorno, nelle esperienze del dolore e della paura, della felicità e della gioia
Il bello della solitudine di Gérard Macqueron, De Agostini, 2010
C’è davvero qualcosa di bello nella solitudine? Perché molto spesso questa
parola è associata a mancanza di amicizie, amore, depressione. Lo psicologo
Gérard Macqueron prende le mosse da questi luoghi comuni per ribaltare un
po’ la prospettiva: attraverso la lettura di questo piacevole libro possiamo capire
che l’importante è riuscire a “bastarsi”, a trovare un equilibrio che ci permetta di
vivere bene da soli
Solitudine: l'essere umano e il bisogno dell'altro di John T. Cacioppo e William
Patrick, Il Saggiatore, 2009
Il libro dimostra come il dolore cronico della solitudine sia qualcosa in grado di
alterare il nostro equilibrio fisiologico: pertanto, non può considerarsi solo una
sensazione ineffabile, ma è qualcosa di ben radicato nella nostra biologia che
coinvolge il corpo in maniera totale, dalla circolazione del sangue alla
trasmissione degli impulsi nervosi. In "Solitudine", infatti, convergono e si
intersecano le teorie della genetica, delle neuroscienze, della psicologia
evoluzionistica proponendo al lettore le acquisizioni più avanzate della ricerca
per la diagnosi e la cura di una delle più diffuse malattie del nostro tempo
Un angolo tutto per me, le belle sorprese della solitudine di Fausto Manara,
Sperling & Kupfer, 2007
Il libro dii Fausto Manara ci invita a riflettere sugli aspetti positivi della
solitudine, rinunciando all’illusione di cercare all’esterno un surrogato della
Percorsi tematici di lettura, ascolto e visione
completezza che non troviamo in noi. La solitudine è infatti una sensazione che
molti vivono con angoscia e, per non esserne sopraffatti, riempiono il loro
tempo con impegni di lavoro, hobby, chat, tutti espedienti che ci allontanano
dai nostri più autentici desideri. Il testo, attraverso un linguaggio semplice e
scorrevole, ci esorta quindi a “rallentare” i nostri ritmi di vita, a guardarci
dentro, a fare i conti con le nostre scelte compiute o ancora da ultimare. Solo
così la solitudine potrà divenire un sentimento che migliora la qualità della
nostra esistenza
Solitudini contemporanee, Angeli, 2007
Partendo da scene tratte dalla filosofia, dalla poesia, dal cinema, dal teatro e
dalla psicopatologia, il libro scandaglia le forme contemporanee della
solitudine. Se ne evince un quadro profondamente umano della solitudine da
cui emergono le condizioni paradossali dell’essere solo nella società e di un
individualismo che tende sempre più a rigettare la complessità dei rapporti
umani
Come stare soli: lo scrittore, il lettore e la cultura di massa di Jonathan Franzen,
Einaudi, 2003
L’autore raccoglie in questo testo tredici saggi, già pubblicati in diverse riviste
americane fra il 1994 e il 2001, dedicati ai temi della scrittura e della lettura.
Franzen, autore conosciuto in Italia grazie al successo del suo romanzo “Le
correzioni”, indaga sulla crisi del romanzo sociale e della narrativa in genere,
assediata dal potere dei media. Secondo le teorie espresse in questo saggio, in
un’epoca in cui la cultura di massa esercita un così intenso fascino sulla
società, alla letteratura e al lettore non rimane che esercitare una funzione di
opposizione , quasi un isolamento che li rende dei soggetti “antisociali”
i silenzi delle parole: romanzi che parlano di solitudine
Il mio inverno a Zerolandia di Paola Predicatori, Rizzoli, 2012
Un libro toccante e emozionante che ci invita a riflettere sul senso della perdita,
del distacco, dell’abbandono, sulle difficoltà che ognuno di noi incontra quando
si trova a perdere qualcuno. Alessandra è infatti un’adolescente di 17 anni
quando la sua mamma muore dopo una lunga malattia; rimasta sola con la
nonna, vuole stare solo in pace, cercando di respingere le attenzioni degli altri.
Tuttavia, prenderà spazio nella sua vita Gabriele, detto Zero, la nullità delle
classe. Fra i due si instaura qualcosa di molto profondo e vero
Un eremo non è un guscio di lumaca di Adriana Zarri, Einaudi, 2011
Adriana Zarri, teologa, scrittrice ed eremita, racconta in questo testo
diaristico-saggistico le sue esperienze personali; nel 1975 la donna scelse di
trasferirsi in una vecchia cascina solitaria piemontese, “il Molinasso”, con
l'intenzione di trascorrere i rimanenti anni della sua vita nella preghiera e nel
silenzio, optando per una sorta di laico monachesimo. Già nella felice metafora
del titolo – “Un eremo non è un guscio di lumaca” - la Zarri mette in risalto la sua
condizione di solitudine, diversa, quasi contrapposta, a quella dell'isolamento;
la prima “è un incontro” una scelta per trovare un modo diverso di relazionarsi
con Dio e gli uomini, la seconda, invece, comporta quasi sempre povertà
relazionale e senso di emarginazione
Undici solitudini di Richard Yates, Minimum fax, 2006
Dopo lo stravolgente successo di “Revolutionary road” , Undici solitudini
è una raccolta di racconti in cui i personaggi di Yates (impiegati mitomani,
ragazzi disadattati, reduci senza gloria, coppie sprofondate nel mutismo
post matrimoniale) sembrano esempi concreti di una condizione di
isolamento e di solitudine. Ma le storie che in queste righe vengono
raccontate non hanno niente di mesto né di tragico: sono storie semplici,
quotidiane, ambientate in luoghi “normali”. E tutto questo rende il tema
ancora più sentito, perché questa solitudine è quella che accompagna
tutti e non lascia scampo a nessuno
Via Sandro Pertini
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