paese: marocco - Finanzaonline.com
Transcript
paese: marocco - Finanzaonline.com
PAESE: MAROCCO I. Analisi del contesto sociale ed economico di riferimento I.A. Quadro degli indici economici, demografici e sociali 2009(*) 2008 2007 2006 2005 2004 2003 Indicatori socio-economici (**) Superficie (kmq) 710.850,00 (di cui Sahara 266.000 occidentale) Popolazione (milioni di ab.) n.d. 31,7 30,8 30,6 30,2 29,8 29,5 Variazione (%) n.d. 1,1 0,8 1,4 0,9 1,3 1,2 Densità (ab/km2) 43 ab / km2 Aspettativa di vita (anni) Uomo 71 – Donna 73,5 (nel 2006) Forma di Governo Monarchia costituzionale Lingua ufficiale Arabo (lingue diffuse: Berbero, Francese, Spagnolo) Tasso di analfabetismo (%) 38,45 (Ministero dell’Educazione, Rabat) Uomini 30,8%, Donne 54,7 - Urbano 29,4, Rurale 60,5 Tasso di disoccupazione (%) 8,2 9,6 9,8 9,7 11,0 10,8 11,9 Tasso di inflazione (%) 2,5 3,9 2,1 3,3 1,1 1,5 1,2 SMIG (Dhs/ora) n.d. 10,14 9,66 9,66 9,66 9,22 8,78 SMAG (Dhs/giorno) n.d. 52,50 50 50 50 50 45,50 Raccolta cerealicola (mil. quintali) 70 50 21,7 89 60 n.d. n.d. Risorse naturali Carbone, fosfato, acido fosforico, minerali di ferro, piombo e rame Indicatori macro economici PIL a prezzi correnti (mld di Dhs) n.d. 688,8 616,2 577,3 527,6 505,01 477,02 PIL procapite non a ppa (USD) n.d. 2.857 2.438 2.147 1.972 1.906 1.688 Tasso di crescita del PIL (%) 5,4 5,6 2,7 7,8 3,0 4,8 6,3 Agricoltura/PIL (%) 16,7 12,8 13,8 14,8 12,7 15,9 16,7 Industria/PIL (%) 23,18 24,10 24,3 24,6 32,2 30,40 29,9 Servizi/PIL (%) 60,12 63,10 61,9 60,6 55,1 53,7 53,4 Deficit pubblico/PIL (%) - 2,9 - 0,4 - 0,7 - 1,5 - 3,9 -3 - 3,1 Riserve valutarie (mld di USD) n.d. n.d. 21,8 20,4 13,2 16,3 n.d. Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 1 Indicatori finanziari (%) Tasso di interesse interbancario n.d. 3,37 3,29 2,58 2,78 2,39 3,22 Tasso debitore (banche commerc. li) n.d. 6,25 6,36 6,88 7,58 7,83 8,09 Moneta (dirhams ) Sett. ‘09 Tasso di cambio (1€ = Dhs) 11,34 11,24 11,36 11,14 10,9 11,2 11,05 Tasso di cambio (1 USD = Dhs) 7,71 8,30 7,71 8,45 9,25 8,22 8,75 Debito pubblico (mld Dhs) n.d. 325,9 329,8 331,1 327,5 294,3 290.5 Debito pubblico/PIL (%) 50 47,3 53,5 57,4 62,1 58,3 60,9 Spesa Pubblica Debito estero (mld USD) n.d. 16,4 15,8 13,7 12,5 13,9 14,4 Debito estero/PIL (%) 19,4 19,3 19,8 20,1 22,0 22,8 26,4 Saldo bilancia pagamenti mld Dhs n.d. - 11,4 16,9 23,6 20,8 16,7 15,7 Partite correnti/PIL (%) - 5,7 - 5,2 - 0,1 2,7 2,1 1,7 3,2 Esportazioni (mld di €) n.d. 13 10,9 10,7 9,5 8,8 8,4 Importazioni (mld di €) n.d. 30 22,3 19,1 18,2 15,8 13,6 Deficit bilancia commerciale mld € n.d. 17 12,4 8,9 8,7 7,0 5,2 n.d. n.d. 55,7 61,6 Bilancia dei pagamenti Deficit bilancia commerciale/PIL % n.d. 25 22,1 20 n.d. Tasso di copertura (%) 44,4 48 47,7 53,2 53,8 Valutazione Marocco Fitch Ratings: BBB-/stable; Standard Poor’s BB+/stable; Moody’s BA1/stable Principali prodotti esportati Tessile-abbigliamento, prodotti ittici, cibi bevande e tabacco Principali prodotti importati Semilavorati, prod. finiti di consumo, prod. finiti d’attrezzatura, energia Principali Paesi investitori Francia (45), EAU (5,3), Spagna (5,1), Svizzera (5,2), Germania e UK (5), Quote % di mercato (2008) Belgio (1,9), USA, Italia, Arabia Saudita, Brasile, Bahrein, Libia, Paesi Passi, Turchia Qatar, Kuwait I D E (miliardi di Dhs) n.d. 26,3 36,4 29,4 26,9 15,2 23 Interscambio commerciale con l’Italia (mln di €) Esportazioni italiane n.d. 1.689 1.450 1.153 1.147 946 892 Importazioni italiane n.d. 609 624 541 496 468 460 Principali prodotti esportati Tessuti, macchinari, prodotti petroliferi raffinati, apparecchi elettrici Principali prodotti importati Abbigliamento, pesci conservati, fili e cavi, prod. chimici, prod. Agricoli Principali partner commerciali con il Regno (quote % di mercato 2008) Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 2 Principali partner commerciali Principali clienti Principali fornitori Francia (16,6), Spagna (13,3), Italia (6,1), Arabia Saudita (4,8), USA (4,6), Cina (4,2), Russia (3,9), Germania (3,8), UK (3,0), Brasile (2,8) Francia (20), Spagna (17,8), India (6,6), Brasile (5,1), Italia (4,7), USA (3,9), UK (3,4), Belgio (2,7), Paesi Bassi (2,7), Germania (2,1) Francia (15,1), Spagna (11,2), Arabia Saudita (6,8), Italia (6,7), Cina (5,7), Russia (5,0), USA (5,0), Germania (4,6), UK (2,8), Turchia e Iran (2,6) (**) Fonte. F.M.I., ISTAT, Haut Commissariat au Plan, Office des Changes, Ministère de l’Economie et des Finances (*) Stime Direction du Trésor et des Fiances Extérieures I semestre 2009 I.B. Previsioni a breve termine Dopo un 2008 che ha complessivamente confermato la buona solidità del settore finanziario marocchino, una tenuta della crescita del PIL (5,6% rispetto al 2,5% del 2007), ottimi fondamentali macroeconomici (tra cui il rapporto debito pubblico/PIL al 48% e il deficit di bilancio al 0,4%), ed un flusso crescente degli IDE (3 miliardi di €), le prospettive di crescita a breve termine rimangono positive nonostante l’impatto sul Regno del Marocco della crisi economica-finanziaria internazionale. Nell’ultimo trimestre del 2009 il Paese ha dimostrato capacità di arginare le conseguenze piu’ negative della congiuntura globale grazie anche alla buona tenuta dei conti pubblici. Anche il F.M.I. valuta quale soddisfacente l’azione di sostegno del Governo all’attività economica generale del Paese e, con un certo ottimismo, giudica gli effetti della crisi mondiale sul Regno del Marocco relativamente limitati al 2009. Il F.M.I. stima una crescita del PIL non agricolo al 2,5% del PIL, grazie alla tenuta del settore manufatturiero, del turismo e delle esportazioni, voci che nel primo semestre dell’anno avevano invece fatto registrare un marcato deterioramento (rimesse degli emigranti -13,8%, turismo -8%, IDE -30,7%). Il PIL, sempre secondo le stime del Fondo, dovrebbe pertanto crescere del 5% grazie ad un raccolto agricolo record nella stagione 2008 -2009. Dopo i forti segnali negativi registratesi nel 1° semestre del 2009, secondo le previsioni del F.M.I. l’anno si dovrebbe chiudere con un leggero miglioramento: il deficit delle partite correnti della bilancia dei pagamenti è previsto al 4,5% del PIL mentre il disavanzo di bilancio è atteso al 2,5% del PIL (4% è quello stimato dal progetto di legge finanziaria per il 2010), mentre la spesa pubblica proseguendo il suo trend negativo, dovrebbe attestarsi, a fine anno, al 46,7% del PIL. Segnali negativi giungono invece dal conto capitale della bilancia commerciale, visto l’ulteriore deterioramento degli IDE, che tuttavia potrebbero mantenersi ancora costanti grazie alle riserve internazionali che coprirono l’equivalente di 7 mesi di importazioni. Per il 2010, il quadro macroeconomico che il F.M.I. tratteggia, resta positivo, anche se prudente in linea con la manovra di bilancio 2010 approvata. Il documento di legge finanziaria 2010 ha infatti previsto una prospettiva di crescita del 3,5%, un tasso di inflazione contenuto al 2% e un tasso di disoccupazione stabile al 9,8%. Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 3 Per quanto riguarda il turismo (10% del PIL), il 2010 si preannuncia difficile. La contrazione del potere d'acquisto nei Paesi da cui tradizionalmente proviene il flusso turistico verso il Marocco (Francia, Italia, Spagna, Germania, Belgio, Regno Unito e Olanda), impone una revisione al ribasso degli obiettivi iniziali, in particolare riguardo al numero di arrivi attesi e quindi delle entrate del settore. La strategia del Governo, dunque, punta a limitare gli effetti della congiuntura internazionale sfruttandone le possibili opportunità per il Marocco quale Paese di potenziali investimenti per delocalizzare e ridurre i costi di produzione. In questo senso, vanno inquadrate alcune iniziative governative, quali il progetto di creare una vera e propria Agenzia per gli investimenti, il potenziamento del Fondo Hassan II al fine di agevolare la creazione di nuove imprese, la creazione di un’Agenzia governativa per la diversificazione energetica attraverso investimenti nella produzione di energie rinnovabili (ANDEREE, “Agence National pour le Développement des Energies Renouvelables et de l'Efficacité' Energétique’), il “Plan Maroc Vert”, per rilanciare il settore agricolo e sviluppare un’industria agroalimentare fortemente competitiva sui mercati internazionali, il consolidamento della vocazione del Paese ad ospitare servizi off-shore. A questo proposito va rilevato come il gigantesco porto TangerMed I e l’estensione TangerMed II, sono destinati a diventare due poli di sviluppo economico dalle attrattive evidenti (soprattutto TangerMed I è in pieno decollo), grazie allo sviluppo di tutta una serie d’incentivi che contribuiscono ad aumentare l’interesse nei suoi confronti da parte delle imprese straniere interessate a delocalizzare la produzione (ad esempio IRES ”Imposta sul Reddito delle società” allo 0% per i primi 5 anni e al 17,5% per gli anni seguenti, IRPEF al 20%, sostegno alla formazione continua, flessibilità della legislazione sul lavoro, tariffe telefoniche e contratti di locazione fino al 30% inferiori rispetto ai prezzi di mercato, e un regime doganale e fiscale speciale - previsto l'esonero d’imposte sull’acquisizione di terreni, di licenze industriali per un massimo di 15 anni, sui ricavi delle azioni e sui redditi dei non residenti - come del resto per la Tanger Free Zone e le altre piazze offshore vecchie e nuove). Certo è che la contrazione della domanda esterna pone delle incognite sulla tenuta del nascente sistema industriale del Paese ed, in particolare, sulla vocazione del Paese ad ospitare tali servizi off-shore, sui quali il Governo ha investito ingentemente negli ultimi anni. Il Governo di Rabat dovrebbe concentrarsi, e le prime misure del Governo sono invero intese in tal senso, non soltanto sui settori che stanno registrando una buona tenuta complessiva, ma anche sulla ristrutturazione del settore agricolo, sulla formazione della forza lavoro, nonché sugli investimenti in ricerca e sull’utilizzo di fonti di energia rinnovabili. Il sistema economico marocchino risulta, infatti, ancora fondato su pochi settori (agricoltura, turismo, lavori pubblici, e rimesse), che ne limitano l'equilibrio e lo espongono alle gravi conseguenze di possibili shock esterni. Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 4 II. Analisi del mercato turistico II.A. Analisi del turismo outgoing - flussi turistici e principali destinazioni posizionamento dell’Italia rispetto ai principali concorrenti principali destinazioni turistiche in Italia prospettive per il breve e medio periodo 1) Analisi dei flussi turistici e principali destinazioni E’ difficile compiere un’analisi sul turismo in uscita poiché non esiste né una rete efficace di tour operator, né una stampa specializzata, mentre l’Osservatorio turistico collegato al Ministero competente non fornisce dati puntuali al riguardo. L’Europa è tuttavia la prima destinazione del turismo locale, con Francia (che assorbe il 40% degli arrivi) e Spagna (20% degli arrivi) in testa, seguiti con un 5% da Germania, Italia, Olanda e Belgio. Si tratta, in prevalenza, di un turismo legato a viaggi d’affari nonché alle visite familiari dei numerosi marocchini residenti all’estero. Il turismo tradizionale è riservato ad un mercato di nicchia costituito dall’élite locale, un numero di persone limitato ma con una notevole propensione alla spesa. Tale élite è, per formazione e mentalità, orientata verso la Francia, tanto che i voli per Parigi (gli unici in partenza da Rabat) sono in gran parte costituiti da passeggeri che raggiungono la Francia unicamente per shopping o per week-end lunghi. Si segnala, poi, oltre ai due voli quotidiani Alitalia in partenza da Casablanca (due per Roma) una buona offerta da parte della compagnia aerea di bandiera marocchina “RAM”, con un volo quotidiano per Milano e Roma e voli su Bologna e Torino. Per quanto riguarda le rotte dei voli low-cost verso l’Italia, si segnalano: JET4YOU MYAIR RYAN AIR RAM EASYJET volo CASABLANCA-MILANO MALPENSA volo CASABLANCA - BOLOGNA volo CASABLANCA – VENEZIA (dal 2009) volo CASABLANCA – MILANO (ORIO AL SERIO) volo FES – MILANO (ORIO AL SERIO), dal 2009 volo MARRAKECH – MILANO MALPENSA volo MARRAKECH – MILANO MALPENSA Per il futuro si prevede, quindi, un aumento dei flussi turistici rivolti all’Italia, e non solo, grazie al processo di liberalizzazione che il Marocco ha intrapreso anche nel settore del trasporto aereo, tramite il menzionato accordo Open Sky firmato con l’Unione Europea. Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 5 L’accordo Open Sky è stato siglato dall’UE e dal Marocco il 12 dicembre 2006 allo scopo di demonopolizzare il traffico aereo e aprire i mercati, consentendo in tal modo la definizione di prezzi e tariffe secondo regole di mercato. L’Open Sky ha favorito l’ingresso in Marocco di compagnie low cost che hanno portato, in meno di due anni, all’apertura di 50 nuove rotte ed alla crescita del traffico aereo del 18%. Tale evoluzione ha già dato i suoi frutti, come dimostra l’aumento del numero di passeggeri internazionali in transito negli aeroporti del Regno: 7.4 milioni nei primi otto mesi del 2008, in particolare provenienti da Francia, Spagna, Belgio e Gran Bretagna. Evoluzione degli arrivi dei turisti per Paese di residenza (primi 9 mesi 2009) Paese di residenza Arrivi di turisti alle frontiere (in migliaia) 2008 2009 Var. % Quota % Francia 2346 2449 4 38 1318 Spagna 1439 9 22 Germania 327 328 0 5 Regno Unito 297 267 -10 4 Italia 223 242 8 4 Belgio 329 369 12 6 Olanda 311 347 11 5 Stati Uniti 127 133 5 2 Paesi Arabi non indicati Altri 799 831 4 13 Totale 5780 6405 Fonte: Osservatorio del Turismo, Ministero dell’Artigianato e del Turismo, Rabat. 2) Posizionamento dell’Italia rispetto ai principali concorrenti Su un piano generale, il Marocco non sembra ancora rappresentare una fonte turistica di specifico interesse per l’Italia, considerato il basso livello di reddito della popolazione. Curiosamente, anche ai livelli sociali più alti si riscontra una conoscenza talvolta superficiale del nostro Paese, probabilmente poiché sovente filtrata dai canali di informazione francesi. 3) Principali destinazioni turistiche in Italia Il turismo in Italia è legato principalmente ai viaggi di lavoro, essendo il nostro Paese uno tra i principali partner commerciali del Marocco. Le maggiori destinazioni sono dunque le città che offrono, ogni anno, eventi fieristici e rassegne internazionali nei vari settori merceologici dell’interscambio commerciale Italia - Marocco (soprattutto il Nord Italia), nonché le sedi di Università o Scuole di formazione per stranieri. Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 6 II.B. Analisi della domanda Profilo del turista: a) Segmento socio-economico di appartenenza: Il settore socio-economico di appartenenza del turista marocchino è un segmento d’élite. b) Livello culturale: Il turista marocchino ha un livello di cultura medio. c) Fasce di età: La fascia d’età è piuttosto elevata (45-65) e tale realtà si deve alle risorse economiche molto limitate delle fasce giovanili (un giovane ingegnere non guadagna più di 12.000 dirham lordi, pari a circa 1.100 euro, mentre un impiegato con dieci anni di servizio non raggiunge i 600 euro mensili) ed alle difficoltà legate al rilascio di visti per il problema dell’immigrazione. d) Propensione al viaggio: Elevata ma solo se riferita ad una minoranza esigua della popolazione. e) Principali motivazioni di vacanza all’estero: Per affari, studio e la tipologia “visita familiare”. f) Prodotti turistici preferiti (arte, religione,….): L’Italia è altamente apprezzata per i suoi prodotti di qualità, con particolare riferimento a quelli gastronomici. Elevato risulta l’interesse per i prodotti come elettrodomestici, abbigliamento, mobili da cucina, materiale per le caffetterie, per la decorazione e l’arte della tavola. g) Fattori determinanti nella scelta delle destinazioni (prezzi, livello di organizzazione, conoscenza delle lingue, sicurezza, efficienza dei servizi, ecc.): “Passaparola” tra le élite locali, ma anche fattori quali offerta culturale, arte, lingua, gastronomia e moda. h) Tipo di alloggio preferito: Alberghi. i) Mesi preferiti per i viaggi: I mesi estivi centrali (luglio e agosto). j) Fonti di informazione preferiti (cataloghi, siti web, stampa specializzata, ecc.): Internet, non essendovi in Marocco una stampa specializzata sviluppata. k) Canali utilizzati (Agenzie di viaggio, Tour Operators, Internet, ecc.): Internet. Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 7 II.C. Analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats) della destinazione “Italia” Punti di forza - I fattori tradizionali che fanno dell’Italia una delle principali destinazioni turistiche al mondo: qualità della vita, accoglienza, città d’arte, abbondanza e qualità di beni culturali; - Prossimità geografica; - L’Italia è percepita come Paese e popolo amico privo di interessi legati a reminiscenze storiche (passato coloniale); -Presenza di una forte collettività marocchina di emigrati; -Recente, e molto graduale, diminuzione nei costi dei voli. Punti di debolezza - Lontananza culturale aggravata dall’handicap della lingua; - Una campagna di comunicazione e marketing insufficiente; - In relazione al salario medio marocchino i costi di trasporto aereo per l’Italia restano ancora elevati; - Mancanza di adeguata documentazione. Opportunità Rischi/Difficoltà Potenziali - I fattori sociali descritti in precedenza - Elevatissimo rischio migratorio e conseguenti rendono difficile, per il Marocco, lo sviluppo di possibili difficoltà nell’ottenimento del visto. un flusso turistico rilevante verso l’Italia. Bibliografia Direction de la Stratégie et de la Coopération – Equipe Statistiques- Observatoire du Tourisme Maroc; www.tourisme.gov.ma www.observatoiredutourisme.ma Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 8