Primavera di ROSE - Castello Quistini

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Primavera di ROSE - Castello Quistini
Progetto giardino
Primavera di
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ROSE
Fuori le mura dell'antico borgo fortificato di Rovato, in Franciacorta,
sorge Castello Quistini, circondato da un romantico parco che,
nei mesi primaverili ed estivi, si trasforma in un tripudio di colori
e profumi per la collezione di oltre 1500 varietà fra rose ed ortensie
di ALDO MAZZOLANI
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C
NELLA PAGINA PRECEDENTE, ALCUNI ANGOLI DEL GIARDINO SONO ADIBITI
AD AREE DI SOSTA E DI RELAX. SOPRA, UNO SCORCIO DEL CASTELLO
QUISTINI CON, IN PRIMO PIANO, UNA DELLE NUMEROSE VARIETà DI ROSE CHE
AFFOLLANO IL GIARDINO.
on l’arrivo della Primavera e della
bella stagione inizia per tutti la
voglia di organizzare gite all’aria
aperta. Ville, castelli, parchi e
giardini si confermano sempre tra le mete ideali per
gli amanti delle gite fuori porta e Castello Quistini,
dimora storica del 1500 con giardino botanico in
provincia di Brescia, è senz’altro una piacevole meta
per tutti, grazie al perfetto mix di storia, natura,
architettura e botanica. Castello Quistini si trova a
Rovato, a pochi chilometri da Brescia e da Bergamo,
tra le terre del vino della Franciacorta. Una decina di
anni fa, grazie alle idee e all’impegno della famiglia
proprietaria, all’interno delle mura del palazzo
furono progettati una serie di giardini con collezioni
di rose antiche e inglesi pronte a fiorire a partire
da maggio, speciali varietà di ortensie e peonie,
frutti antichi e piccoli orti con collezioni di piante
officinali. E' possibile visitare quindi alcune delle
sale del palazzo ma non solo: fiori, piante, giardini
e collezioni botaniche accompagnano gli ospiti
per una passeggiata tra i diversi tipi di giardini
che compongono e impreziosiscono la proprietà. Il
Labirinto di Rose è uno di questi. Consiste in tre
ampi cerchi concentrici composti esclusivamente
da rose, con un gazebo al centro coperto con
una splendida rosa rampicante ad unica fioritura
(Banksiae Alba e Banksiae Alba Plena). I tre cerchi
sono a loro volta divisi in quattro settori circolari
che raccontano la storia delle rosa: all'ingresso le
prime piante che si possono ammirare sono le rose
rugose (ibridi e spontanee), in direzione del gazebo,
attraversando quattro cespugli di rose tappezzanti
moderne. A destra ci sono le rose moderne, mentre
all'opposto spiccano le rose antiche. Nel settore sud
(verso il vivaio) è possibile trovare le rose inglesi di
David Austin, fino ad arrivare all'arco ricoperto da
una bellissima rosa antica di nome m.me Alfred
Carriere. Decisamente particolare e accattivante è
il Giardino Bioenergetico, realizzato nel 2004 per
merito dell'eco designer Marco Nieri e dell'architetto
Chiara Odolini. Ad un primo sguardo può sembrare
un semplice giardino ma in realtà il progetto del
Bioenergetic Landscape si basa su studi molto
particolareggiati. L'idea di partenza, che piante e
natura siano benefiche per l'uomo, è sicuramente
molto antica ed è stata qui approfondita dai due
esperti. C'è poi il Giardino Segreto delle Ortensie,
un piccolo e nascosto spazio verde dove ammirare
alcune varietà di ortensie tra le più particolari,
come l'Hydrangea involucrata, hydrangea teller
blue bird, H. quercifolia, H. paniculata, H. serrata
preziosa, H. Annabelle, H. Tricolor e H. Aspera. Un
posto di riguardo spetta ad Hortus Conclusus, dove
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IN questa pagina, IL
GIARDINO DI PALAZZO
QUISTINI, APERTO DA MAGGIO
A NOVEMBRE, RAPPRESENTA
un'oasi verde per tutti gli
appassionati di botanica
o per chi semplicemente
desidera passare una
domenica all'aria
aperta, lasciandosi
conquistare dalla
meravigliosa collezione
di rose antiche, moderne
e inglesi con le più
particolari e ricercate
varietà.
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A fare da cornice alla
splendida collezione di
rose anche il giardino
segreto di ortensie,
peonie, glicini e il brolo
delle piante da frutto
antiche, con alcune
varietà ormai non più
commercializzate come
il 'biricoccolo', una sorta
di incrocio tra il susino e
l'albicocco.
sono state piantate e catalogate una cinquantina
di varietà di piante officinali, come l'achillea,
l'echinacea, l'assenzio e tante altre ancora. Piante
che anche oggi trovano uso nei rimedi omeopatici
o che forniscono i loro principi attivi per curare
le malattie. Fuori dall'hortus e nel pieno campo
che lo circonda, ci sono anche alcune piante
spontanee ormai dimenticate in grado di aiutare
il nostro corpo, come la cicoria e la portulacha
(selvatica), che tutti considerano infestante ma che
invece è la pianta per insalata più ricca in assoluto
di omega 3. Infine, l'antico frutteto. Nel 'brolo',
considerata l'area produttiva della casa, sono stati
reinseriti molti frutti antichi o abbandonati, come il
biricoccolo, che nelle sue tre declinazioni varietali
si distingue in 'nostrano', 'gigante' e 'vesuviano',
il nashi, il fico brogiotto e il pero cotogno, con il
quale vengono realizzate gustosissime marmellate.
Il tour tra i giardini è arricchito da alcuni oggetti
misteriosi nascosti in natura che accompagnano
il visitatore in questo magico itinerario. L'autore è
Marco Mazza, proprietario del palazzo e progettista
di questo splendido giardino botanico in cui,
nascosti tra i cespugli, spuntano animali realizzati
con lamiere arrugginite o vecchie batterie d’auto,
piastre e barattoli di ferro. Dagli scarti nascono
così animali come l’aragosta, lumache giganti,
tartarughe e anatre, ma anche figure scolpite
nel legno. Il giardino fa da splendido corollario al
Palazzo Quistini, conosciuto anche come Palazzo
Porcellaga, dal cognome del nobile Ottaviano che
lo fece costruire nel 1560 come residenza fortificata
sostitutiva del Castello di Rovato. Castello Quistini
possiede una cinta muraria a forma di pentagono
irregolare con mura sottili, ma anche cinque torrioni
agli angoli e una torre di quattro piani posta
all'interno. Per la costruzione venne utilizzata la
pietra "serena" tipica dell'area del Lago d'Iseo (pietra
di Sarnico), con la quale vennero costruiti molti altri
palazzi e cascine della Franciacorta. Nonostante
parte del castello sia privata, è possibile visitare
alcune sale, tra cui la Sala Grottesca e il Salone che,
con i suoi 150 mq, è la sala ad unica campata più
grande della Franciacorta.
A conclusione della
visita è irrinunciabile
un momento di relax
all'interno del giardino
bioenergetico, uno
dei primi realizzati in
Italia, creato seguendo
le ultime ricerche
sull'interazione
energetica esistente tra
l'uomo e l'ambiente.
SI ORGANIZZANO ANCHE NUMEROSI CORSI, TRA CUI
QUELLO DI COLTIVAZIONE DELLE ROSE E SULLE PIANTE
AROMATICHE (INFO: 320.8519177).
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