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DICEMBRE 2013 - GENNAIO 2014
ANNO
1-
N.
8
Scoprilo a pagina 2
Partnership Gemelli-AdnKronos
Doctor’s Life forma i medici in tv
Il Policlinico Gemelli e Doctor's Life insieme per
la formazione e l'informazione dei medici. Il primo
canale televisivo riservato ai medici, visibile sulla
piattaforma Sky (canale 440) e prodotto dall'Adnkronos Salute, e il Gemelli, con la facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università Cattolica del Sacro
Cuore, hanno siglato il 4 novembre a Roma, alla
presenza del ministro della Salute Beatrice Lorenzin (nelle foto, a destra, all’atto della firma, insieme con il preside della Facoltà di Medicina, Rocco
Bellantone, con il presidente e direttore del gruppo
Gmc-Adnkronos Giuseppe Pasquale Marra, e con
il direttore del Policlinico Gemelli, Maurizio Guizzardi) un protocollo d'intesa finalizzato alla formazione
dei medici e dei professionisti sanitari. Gli esperti
GEMELLI INSIEME
Terza tappa al MAXXI
il 7 e 8 dicembre
per la prevenzione
dei cinque sensi
Terza tappa di “Gemelli insieme”, dedicata alla prevenzione. Appuntamento sabato 7 e domenica 8 dicembre dalle 11.00 alle 19.00, al
MAXXI (Museo nazionale delle arti
del XXI secolo - Via Guido Reni 4A).
Saranno i cinque sensi i protagonisti
della prevenzione delle malattie della vista e dell'udito e dei disturbi neurologici. Accanto alla cura della salute, momenti di cultura, intrattenimento e spettacolo. Sul campo e col
supporto di sofisticati strumenti diagnostici vi saranno neurologi, oculisti
e otorinolaringoiatri del Policlinico A.
Gemelli, afferenti al Polo Oncologico
e al Polo Neuroscienze.
a pagina 3
Gli ospedali universitari,
una risorsa per il Sistema
sanitario nazionale
Il resoconto
del convegno
le dichiarazioni
dei protagonisti
a pagina 2
del Gemelli e della facoltà di Medicina della Cattolica forniranno la loro collaborazione scientifica per la realizzazione di programmi di formazione accreditati Ecm per gli utenti di Doctor's Life.
"Alta professionalità, rigore scientifico nei contenuti, innovazione e agilità nelle modalità di fruizione - spiega il preside Bellantone - sono i pilastri della
formazione e dell'informazione scientifica". "Mettere
il nostro patrimonio di conoscenza e di esperienza a
disposizione della comunità medica e sanitaria italiana - aggiunge il direttore Guizzardi - è la naturale e
valorizzante espressione della nostra mission,
che da sempre è l’offerta di servizi e prestazioni eccellenti in termini di efficacia, appropriatezza, equità,
sicurezza, tempestività, efficienza e accessibilità".
PICC: un team di medici e infermieri
per salvaguardare il “patrimonio venoso”
Grazie al PICC, un piccolo catatere venoso,
è possibile al Gemelli trovare soluzione al
problema di danni o stress alle vene che
colpisce le persone che hanno necessità di
frequenti prelievi di sangue e terapie endovenose.
a pagina 4
Funghi, delizia e rischio di questa stagione
Le raccomandazioni del Centro Antiveleni
Autunno-inverno, periodo di funghi. Il rischio di avvelenamento è elevatissimo, soprattutto se si tratta di funghi raccolti piuttosto che comprati. Ecco cosa fare in caso di
sintomi preoccupanti.
a pagina 5
Cos’è e come
funziona il
Percorso
Ictus
a pagina 8
Il “naso elettronico”
in medicina respiratoria
strumento prezioso per
le terapie personalizzate
a pagina 7
Diagnostica molecolare clinica:
le frontiere della terapia personalizzata
Negli Usa la chiamano “precision medicine”: i
test farmacogenetici, punta avanzata della
medicina personalizzata, sono svolti al Gemelli dall’U.O.S. di Diagnostica molecolare
clinica e personalizzata-Servizio Analisi I.
IL GEMELLI
CHE CAMBIA
Raccolta fondi in rete
per dare sollievo
con l’arte in ospedale
a pagina 6
a pagina 5
3 Bollini Rosa al Polo Donna: il Gemelli
nel club dell’eccellenza per le cure femminili
Il Polo Donna del Policlinico ha ricevuto i 3
Bollini Rosa assegnati da O.N.Da., che contraddistinguono le strutture ospedaliere impegnate con successo contro le malattie
femminili.
a pagina 7
Avviato il Progetto
di formazione BLSD
per il personale
del Policlinico Gemelli
a pagina 6
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Speciale 2
Gli Ospedali Universitari, una risorsa
per il Servizio Sanitario Nazionale
Un parterre di interventi di primissimo piano, quattro tavole rotonde in due giornate di lavori. E’ stato questo, in estrema sintesi, il Convegno intitolato “Gli Ospedali Universitari e i processi
di cambiamento del Servizio Sanitario Nazionale”, promosso dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e dal Policlinico Universitario “A. Gemelli”. Un’articolata riflessione sul ruolo degli Ospedali Universitari dinanzi alle
nuove sfide poste da un sistema sanitario in profonda trasformazione, attraverso il confronto tra diversi importanti attori della "filiera" del SSN.
Il Convegno, che si è svolto veLa parola ai protagonisti nerdì 8 e sabato 9 novembre
presso l'Auditorium della Facoltà
di Medicina della Cattolica,rientra
BEATRICE LORENZIN
nell'ambito delle manifestazioni
Ministro
celebrative dei 50 anni del Gedella Salute
melli. Di grande rilievo gli interventi, fra i quali quelli del Presidente della Regione Lazio Nicola
Zingaretti, del Sindaco di Roma
L'idea del 'Gemelli' nasce dal sogno di Padre Agostino Gemelli,
Capitale Ignazio Marino e del
fondatore e primo rettore dell'UPrimo Presidente della Suprema
niversità Cattolica, in grado di
Corte di Cassazione Giorgio
anticipare il cambiamento. L'iniSantacroce.
ziativa ha operato scelte strategiDue giornate di lavori per un conche con lo sguardo rivolto agli
fronto a tutto campo su temi comsviluppi della medicina e delle
plessi, affidato alla presenza autotecnologie, ma anche ad un'assirevole di relatori e moderatori di
stenza sempre a misura d'uomo.
diversa estrazione culturale pro(dal messaggio indirizzato ai
venienti dal mondo sanitario, unipromotori del convegno)
versitario, economico, giuridico e
giornalistico.
Tra i temi affrontati, quello del vaNICOLA ZINGARETTI
lore aggiunto che può offrire un
Presidente
Ospedale Universitario alla ricerdella Regione
Lazio
ca e all'assistenza.
In occasione del convegno, sono
stati illustrati anche tre progetti
I policlinici sono una grandissiche il Gemelli ha già avviato per
ma risorsa del territori. Noi vorispondere a queste sfide: presa
gliamo trasformare il sistema dei
in carico del paziente dopo la dipoliclinici del Lazio in uno dei pimissione dall'ospedale attraverso
lastri del rilancio del sistema saun Piano di Assistenza Individuale
nitario regionale. Si tratta di avvi(PAI), una rete di servizi ospedacinare le posizioni, vedo un
le-territorio per proteggere gli anbuon clima e una buona condiziani fragili, e ancora un network
zione per chiudere il più presto
di telecomunicazioni per facilitare
possibile i protocolli, che sono
le valutazioni clinico assistenziali
molto importanti lungo questo
in un'ottica di continuità assistenpercorso.
ziale.
IGNAZIO
MARINO
Sindaco
di Roma
Gli ospedali universitari meritano tutto il sostegno
che le istituzioni, la politica e il territorio possono offrire, in considerazione del ruolo unico e fondamentale che svolgono nella nostra società. A loro volta, devono sentirsi protagonisti del cambiamento e gestire con
trasparenza e responsabilità i delicati compiti delineati nella
loro mission. Roma è forse l'unica città al mondo con cinque
Policlinici Universitari. E' una grande risorsa, che determina
un'enorme capacità di attrazione sia di pazienti fuori regione, sia di studenti, di medicina e delle professioni sanitarie.
FRANCO ANELLI Rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
L'intuizione di saper tenere insieme luogo di formazione e di cura è proprio quella che ha consentito di stare in equilibrio fra la componente
accademica e i bisogni della sanità nel rispetto
della cura integrale della persona. Modello che
oggi va adeguato a un sistema in movimento
ROCCO BELLANTONE Preside della Facoltà
di Medicina e Chirurgia della Cattolica
Negli altri Paesi avere tanti Policlinici universitari con medici in grado non solo di insegnare, ma
anche di offrire assistenza di qualità e fare ricerca è considerato un valore aggiunto. Il nostro
convegno serve anche a dimostrare che è possibile mettere assieme un'ottima assistenza sanitaria, senza spese maggiori per la comunità
MAURIZIO GUIZZARDI Direttore del Policlinico A. Gemelli
Occorre dar vita a un piano nazionale per la ricerca biomedica, per rilanciare e sviluppare l'attività clinica che viene svolta dai policlinici. Per far
questo, è necessario che gli ospedali si riorganizzino, che si aprano all'esterno, ma anche che
ci siano anche nuovi standard di valutazione.
GIORGIO CASATI Dirigente amministrativo del Policlinico A. Gemelli
Nel futuro non ci sarà più l'ospedale, inteso come singolo stabilimento. Questo significa che le
problematiche di salute, specie le più complesse, non saranno più affrontate e risolte in un
luogo isolato, autonomo, ma avulso dal contesto del sistema sanitario.
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Speciale 3
Al MAXXI la terza tappa
di Gemelli insieme
La salute dei cinque sensi
Terza tappa di “Gemelli insieme”, dedicata alla prevenzione. Appuntamento sabato 7 e
domenica 8 dicembre dalle 11.00 alle 19.00, al MAXXI (Museo nazionale delle arti del
XXI secolo - Via Guido Reni 4A). Saranno i cinque sensi i protagonisti della prevenzione delle malattie della vista e dell'udito e disturbi neurologici, cui saranno abbinati momenti di cultura, intrattenimento e spettacolo. Sul campo e col supporto di sofisticati
strumenti diagnostici vi saranno neurologi, oculisti e otorinolaringoiatri del Policlinico
Universitario A. Gemelli di Roma, afferenti al Polo Oncologico e al Polo Neuroscienze.
In scena al Museo le campagne di screening
promosse dagli esperti dei Poli Oncologico e
Neuroscienze del Policlinico.
Sabato il talk show
“Dialogo sui cinque sensi”
Sabato 7 dicembre, alle ore 16.00, presso
l'Auditorium del MAXXI, è in programma
un talk show intitolato “Dialogo sui cinque
sensi”, con un parterre delle grandi occasioni ed esclusive presenze tra cui lo chef
Heinz Beck, Laura Tonatto, “naso d'Italia”,
Annick Le Guérer, antropologa francese
specialista degli odori e dei profumi, Teresa Emanuele artista fotografa, il jazzista
Luca Sapio e altri importanti ospiti che,
stimolati da Umberto Broccoli, nel ruolo di
moderatore e commentatore, racconteranno la propria ispirazione e il proprio mondo creativo relativo a ciascuno dei cinque
sensi. Introdurrà il dibattito il prof. Massimo Marassi, docente di Filosofia teoretica
all'Università Cattolica di Milano. Parteciperanno al dibattito i docenti della Facoltà
di Medicina e chirurgia della Cattolica Policlinico A. Gemelli: Paolo Maria Rossini, Ordinario di Neurologia, Gaetano Paludetti, Ordinario di Otorinolaringoiatria, e
Aldo Caporossi, Ordinario di Oculistica.
LA SALUTE DELLA VISTA. I medici oculisti del
Gemelli saranno a disposizione dei cittadini che
verranno al MAXXI per dedicare due giornate
alla prevenzione delle principali malattie oculari
attraverso una visita oculistica di base. Tra
queste, vi sono sicuramente il glaucoma, la retinopatia diabetica, la degenerazione maculare senile, la cataratta e le patologie di origine neoplastica. Il reperimento di una sospetta
patologia consentirà in loco immediatamente di
fare alcune valutazioni strumentali che avranno lo scopo di dare una prima importante serie
di indicazioni che seguiranno poi con accertamenti più mirati a completare il quadro. Per
esempio ci sarà uno screening della pressione oculare con moderni tonometri, uno
screening delle patologie maculari con l’Ocular
Coherence Tomography (OCT) e uno screening delle patologie corneali con la topografia-tomografia della struttura corneale e uno
screening dei tumori della superficie oculare.
LA SALUTE DELL’UDITO E DELLA PAROLA.
Sempre con attenzione particolare agli obiettivi
della prevenzione e della diagnosi precoce, al
MAXXI gli specialisti della Clinica Otorinolaringoiatrica effettueranno visite otorinolaringoiatriche gratuite e la valutazione audiologica,
vestibolare e della voce con moderne metodiche strumentali. Verranno date informazioni
ai genitori sullo screening uditivo che viene effettuato al Gemelli su tutti i bambini nati, per la
prevenzione dell'ipoacusia presente alla nascita o che insorge nei primi anni di vita e sulla
possibilità di effettuare presso il Policlinico gli
impianti cocleari, che consentono al bambino
un normale sviluppo del linguaggio. Presso il
“L'accordo che ha permesso
al Gemelli di sospendere dal
mese in corso la cassa integrazione straordinaria per
130 lavoratori e l'annuncio
che non ricorrerà alle risorse pubbliche per gli ammortizzatori sociali per
tutto il 2014, è molto positivo. E' l'esempio di come, con uno sforzo comune, si può uscire dalla crisi. In base all'accordo siglato con i sindacati
tutto il personale torna in servizio ad orario pieno, con il via libera a una
riduzione concordata del 2% degli stipendi. Per questo voglio ringraziare
i vertici del Policlinico Gemelli, sindacati e le parti sociali che hanno contribuito in modo determinante alla sigla di un accordo che è e resterà
esemplare. La disponibilità di tutti i soggetti resta la condizione migliore
per il raggiungimento dell'obiettivo comune: la tutela del diritto al lavoro".
MAXXI sarà possibile fare una valutazione audiologica e della vertigine con metodiche strumentali innovative come la stabilometria. E, infine, sarà possibile valutare le caratteristiche
normali e patologiche della voce ed un'eventuale fibroscopia, nonché una visita di screening
per consentire diagnosi precoce per i tumori del
cavo orale, faringe, laringe, cavità nasali e
seni paranasali, del collo e delle ghiandole
salivari.
TATTO, SENSO E MOVIMENTO: Nello spazio
dedicato al Polo Neuroscienze sarà possibile incontrare un'equipe di specialisti che eseguirà una
valutazione clinica e, laddove se ne ravvisi l'opportunità, un'ecografia del nervo per rilevare la
Sindrome del Tunnel Carpale (STC), la più diffusa malattia neurologica. I neurologi del Gemelli
saranno a disposizione anche per valutare anche
altre patologie da compressione dei nervi, ad
esempio quella dell'intrappolamento del nervo
ulnare al gomito. Nell'occasione sarà possibile
effettuare anche l'Eco-color-doppler dei vasi
del collo, una metodica di studio non invasiva e
di rapida esecuzione, che serve a valutare l'efficacia del flusso di sangue al cervello mediante le arterie carotidi e vertebrali.
In questa terza tappa di “Gemelli insieme”, dopo Piazza del Popolo, torna Rai Radio 2, che
trasmetterà in diretta sabato 7 dicembre (ore
11-13) Radio2 Social Club con Luca Barbarossa e (ore 15-16) Luca Sapio in uno speciale del suo programma “Latitudine Black”. Domenica 8 dicembre sarà ancora la volta di Radio2 Social Club (ore 11-13) e poi andrà in onda Radio2 Facci un Gol (ore 15-17).
Per tutti coloro che parteciperanno al percorso
di prevenzione il MAXXI offrirà l'ingresso gratuito alla mostra Playful inter-action progetto Alcantara - MAXXI.
Questa è la dichiarazione rilasciata alla stampa dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
“Ciò non risolve la crisi, per
uscire dal tunnel ci vorrà tempo, ma l'accordo - conclude la dichiarazione di Zingaretti - permette di guardare al futuro con maggiore ottimismo.
In questa vicenda, proprietà e sindacati hanno scelto di giocare la partita
del risanamento in campo aperto, sapendo che gli ultimi due mesi del
2013 e tutto il 2014 saranno decisivi per conseguire il risanamento gestionale ed economico del grande ospedale universitario che rappresenta una eccellenza del sistema sanitario regionale, e rilanciarlo. I lavoratori e la proprietà del Gemelli hanno scelto di investire insieme per dare
una prospettiva positiva al loro futuro e a quello dell'ospedale".
Zingaretti: “Accordo esemplare
Così si esce insieme dalla crisi”
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Clinica 4
Un team di medici e infermieri
per salvaguardare il “patrimonio venoso”
Prelievi di sangue e terapie endovenose
rappresentano una “grossa fetta” della
routine di molti pazienti ricoverati. Ma
dopo poco tempo le vene delle braccia
possono rovinarsi diventando dure, flebitiche, inutilizzabili: reperire nuovi accessi venosi può allora diventare un problema importante.
Per limitare questo rischio e per sollevare i
pazienti dall'ansia e dal fastidio di continue
punture sono stati messi a punto una serie
di dispositivi (cateteri venosi) che vengono
inseriti nelle vene (generalmente degli arti
superiori) e che possono essere utilizzati
tante volte (sia per prelevare il sangue sia
per infondere terapie).
Si tratta di dispositivi estremamente preziosi, vere e proprie 'linee vitali' che consentono ai medici di seguire l'andamento di una
malattia e di intervenire con i farmaci più
appropriati per curarla.
All'inizio dell'esperienza con questi dispositivi (una trentina di anni fa) le linee venose
centrali erano appannaggio esclusivamente
di chirurghi e di anestesisti: venivano per lo
più posizionate nelle grosse vene del collo
o del torace e non mancavano complicanze
legate alla difficoltà della manovra, che veniva eseguita praticamente “al buio”, ossia
senza nessun controllo strumentale, seguendo solo l'esperienza tecnica ed anatomica del singolo operatore. Da una decina
di anni è diventato “obbligatorio” l'utilizzo di
un ecografo per poter visualizzare il vaso
prima di incannularlo. Inoltre - per quanto
possibile - si cerca di oggi di utilizzare sempre di più le vene periferiche degli arti superiori (risparmiando quelle del collo e del torace). E questo è un grande vantaggio: i cateteri oggi utilizzati (chiamati PICC) sono
molto più sottili; la manovra è diventata
estremamente sicura; il posizionamento
viene effettuato da medici ma anche e soprattutto da infermieri specificamente addestrati.
Sono quasi duemila i PICC che ogni anno
vengono posizionati al Gemelli nei pazienti
ricoverati. Un'attività veramente intensa: a
volte ci sono decine di richieste al giorno. Ai
PICC si aggiungono poi molti altri dispositivi
a breve e lungo termine (più di mille l'anno)
che sono necessari in quei pazienti in cui il
PICC non è la scelta ideale: si tratta di cateteri centrali di vario tipo (port, CVC, etc.), di
solito inseriti dai medici del team. Infine,
molti degli infermieri del team sono anche
attivi in quei Day Hospital (soprattutto quello
della Oncologia Medica e quello di Malattie
Infettive), ove vengono posizionati PICC a
pazienti che non sono ricoverati ma che comunque hanno bisogno di una via venosa
stabile e sicura per fare terapie endovenose
domiciliari o ambulatoriali. In tutto, si arriva
Il PICC team del Policlinico Gemelli. In alto, da sinistra: Davide Celentano, Andrea Musarò,
Laura Dolcetti (caposala Malattie Infettive), Cristina Taraschi, Chiara Chiarini, Bruno Marche,
Giancarlo Scoppettuolo (Infettivologo). In basso, da sinistra: Sandro Emoli,
Antonio La Greca (chirurgo d'urgenza), Mauro Pittiruti (chirurgo d'urgenza), Ivano Migliorini
PICC: che cos’è, come funziona
Il PICC (Peripherally Inserted Central Catheters) è un Catetere Venoso Centrale
(CVC) ad inserimento “periferico” (dalle
vene degli arti superiori: la basilica, la brachiale, la cefalica). L'estremità interna viene posizionata in prossimità della giunzione tra la vena cava superiore e l'atrio destro. Come gli altri CVC, può essere in silicone o poliuretano, a punta aperta o a
punta chiusa ed a uno o più lumi.
Il Midline è un catetere “periferico”. L'estrea più di 3500 PICC per anno: un servizio
quantitativamente imponente e qualitativamente prezioso, reso possibile da un gruppo di infermieri instancabili e di grande professionalità.
Il gruppo è molto attivo anche nella ricerca
e soprattutto nella didattica e nella divulgazione, organizzando moltissimi corsi in collaborazione con il GAVeCeLT (Gruppo Accessi Venosi Centrali a Lungo Termine): sul
mità interna non arriva quindi in una vena
centrale (vena cava) come il PICC. Per il
resto ne assume le stesse caratteristiche
tecniche ma - ovviamente - può rimanere
in sede per un periodo di tempo inferiore.
Le tecniche di impianto sono praticamente
le medesime per entrambi i presidi, con la
differenza che il PICC necessita di una misurazione per determinarne la lunghezza e
di un controllo con una lastra del torace
per valutare la posizione della punta.
sito web (www.gavecelt.info) sono visibili
anche filmati di tecnica.
Proprio con l'aiuto degli infermieri del PICC
team, tre dei nostri medici più esperti in
questo campo - Mauro Pittiruti e Antonio
La Greca (chirurghi d'urgenza) e Giancarlo
Scoppettuolo (infettivologo) - conducono
da circa dieci anni due Master della Università Cattolica del Sacro Cuore dedicati specificamente agli accessi venosi.
QR code: inquadratelo col cellulare
Il simbolo di forma quadrata che trovate in ciascuna pagina è un “QR code”.
Inquadrato con la fotocamera del cellulare, collega direttamente alla pagina
web dell’articolo a cui è associato, nel
sito www.policlinicogemelli.it.
Per funzionare, il telefono deve collegarsi a internet, avere la fotocamera e il
programma (si scarica gratis dalla rete)
che riesce a “vedere” e leggere i QR
code. Per maggiori informazioni:
http://bit.ly/QRistruzioni
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N. 8
DIC 13
"Contribuisci a dare colore all'arte del sollievo" è lo slogan
del Progetto A.R.T & Art con il
quale il Policlinico Gemelli vuole
alleviare le sofferenze e rendere
più gradevoli gli ambienti di cura
attraverso l'arte.
L'iniziativa parte dalla Radioterapia Oncologica. Dal 5 dicembre
al 13 gennaio prossimi sarà
possibile dare il proprio contributo alla raccolta di fondi organizzata via internet - campagna
SOGNI DIPINTI sul sito di
crowdfunding www.eppela.com
- per rendere più accoglienti le
sale nelle quali vengono eseguiti
i trattamenti con opere d’arte che
mostrino sulle pareti scorci panoramici dell’Aventino e del Colosseo di Roma.
Il progetto parte dalla considerazione che l'accoglienza di un malato si basa su molti dettagli: l’a-
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www.policlinicogemelli.it
Una campagna
di crowdfunding
per dare sollievo
attraverso l’arte
scolto, l’attenzione e il coinvolgimento, ma per un reparto di cura
non basta la sola relazione individuale, è necessario anche un
ambiente sereno, accogliente e
che dia colore.
Molte prestigiose istituzioni sanitarie negli USA e in Europa coinvolgono artisti nei luoghi di cura. L'art therapy tramite l'arte, in
molti casi riesce a suscitare la
forza e la fantasia per accettare il cambiamento esistenziale
che spesso la malattia impone.
L'arte può essere un potente
strumento di miglioramento
nella cura. favorendo il dialogo
con i pazienti e la formazione
degli operatori. Da qui l'iniziativa: vivere l’Arte del Sollievo nella
Radioterapia Oncologica, connotando il reparto di Gemelli Advanced Radiation Therapy
(A.R.T.) con un forte riferimento
alla capacità rigeneratrice dell'arte, non solo nel suo nome, ma
anche nei suoi ambienti. Roma è
la culla del patrimonio culturale
ed artistico italiano; i pazienti che
giungono a radioterapia da varie
parti d'Italia, qualche volta giungono a Roma per la prima volta.
E' una risorsa culturale da non lasciare improduttiva.
Dalla teoria, ai fatti: un progetto
di raccolta fondi per dare colo-
Qui Gemelli 5
re a tutte le sale ove avviene la
terapia, spalancando le pareti
sulle suggestive viste dei luoghi
d'arte e di cultura di Roma, affinché i pazienti respirino il bello
dell'arte e sia per loro di giovamento. Obiettivo al quale puntare
con l'artista Silvio Irilli, autore
di un dipinto di 350 mq per l'acquario più grande del mondo, il
Georgia Aquarium di Atlanta negli Stati Uniti, che al Gemelli ha
già trasformato le sale di cura dei
pazienti pediatrici in un enorme
acquario sottomarino, con l'aiuto
del Policlinico e soprattutto con il
contributo di tutti coloro che
vorranno donare quanto possibile, mediante la piattaforma
italiana di raccolta fondi www.eppela.com, sarà possibile realizzare questo progetto in favore
dei pazienti della Radioterapia
Oncologica del Gemelli-ART.
Funghi, delizia e pericolo di questa stagione
Ecco le raccomandazioni del Centro Antiveleni
Il 90% dei casi di intossicazione da funghi
è concentrato nel trimestre Settembre-Ottobre-Novembre a causa della prevalenza
dei funghi raccolti, rispetto a quelli acquistati, nel determinare sindromi tossiche.
L'avvelenamento è causa di quadri clinici
variabili da una semplice gastroenterite
tossica ad una gravissima insufficienza
epatica, che può anche portare alla morte.
Il Centro Antiveleni del Policlinico Gemelli
fornisce consulenze a distanza in caso di sospetta intossicazione. Il servizio è attivo h 24
e 365 giorni/anno ed è disponibile sia per i
privati cittadini che per i sanitari.
Ecco, più in particolare, come si presenta il
rischio funghi. Circa il 70 % dei casi d’intossicazione è causato da funghi tossici che si
potrebbero definire “benigni”. Si manifesta
solo con una sintomatologia a carico dell'apparato gastroenterico (nausea, vomito, crampi addominali, diarrea) che, nella stragrande
maggioranza dei casi, si risolve spontaneamente o con l'aiuto della terapia sintomatica
Gemelliinforma - Bollettino a diffusione interna
per il Policlinico “A. Gemelli” di Roma
testata in attesa di registrazione
Direttore Nicola Cerbino
Board editoriale: A. Giulio De Belvis, Luca Revelli,
Giorgio Meneschincheri, Carla Alecci,
Francesca Russo, Emiliana Stefanori
Consulenza giornalistico-editoriale:
Value Relations srl - Enrico Sbandi
Redazione tecnico-scientifica:
Alessandro Barelli, Christian Barillaro, Ettore Capoluongo,
Ivo Iavicoli, Roberto Iezzi, Gaetano Lanza, Federica
Mancinelli, Marco Marchetti, Mario Rigante, Carlo Rota.
Stampa: Cangiano Grafica - via Palazziello 80040 Volla (Na)
(reidratazione, antispastici, antivomito).
Circa il 10% dei casi, determinati da funghi
contenenti sostanze letali chiamate amatossine, si manifesta invece con una grave sindrome da insufficienza epato-renale, potenzialmente mortale. In particolare, la così detta sindrome falloidea è determinata da funghi contenenti sostanze letali chiamate amatossine: Amanita phalloides, Amanita verna,
Amanita virosa, Galerina autumnalis. E' sufficiente anche un solo cappello di Amanita
phalloides, pari a circa 20 grammi, per determinare gravi intossicazioni che mettono a rischio la vita. Le amatossine distruggono in
modo irreversibile le cellule del fegato. Si sopravvive se resta intatta una parte di fegato
sufficiente per l’organismo o sottoponendosi
ad un trapianto di fegato.
La prevenzione e la corretta gestione di una
sospetta intossicazione da funghi velenosi
consentono, nella maggior parte dei casi, di
evitare problemi che possono, purtroppo, essere anche molto gravi. La prima regola di
prevenzione consiste nel non consumare
funghi raccolti o di dubbia provenienza se
non dopo che essi siano stati con certezza
identificati come commestibili da un micologo. A questo proposito ricordiamo che una
Legge del 1993, ha reso obbligatoria alle
Aziende USL l'istituzione degli Ispettorati Micologici, con funzioni di vigilanza e di controllo. Un elenco esaustivo degli ispettorati micologici esistenti in Italia è disponibile all'indirizzo nel sito del Ministero della Salute.
Un elemento importante da valutare è il periodo di latenza tra l'assunzione dei funghi e la comparsa dei sintomi: i funghi che
provocano un'insorgenza dei sintomi tardiva
(dalle 6 alle 24 ore dall'ingestione) possono
appartenere infatti alle specie più tossiche.
Non va dimenticato tuttavia che spesso vengono contemporaneamente ingerite più specie fungine tossiche con la comparsa di manifestazioni cliniche miste: una breve incubazione può in questi casi mascherare i sintomi
di una lunga incubazione, che compariranno
solo tardivamente.
E' importante ricordare che la cottura non
disattiva tutte le tossine presenti nei funghi: in particolare le tossine che danneggiano e uccidono il fegato resistono anche alle
temperature di cottura dei cibi.
Se dopo l'assunzione di funghi compaiono
disturbi, soprattutto gastroenterici (nausea,
vomito, dolori addominali, diarrea), non bisogna esitare a consultare un Centro Antiveleni e a seguire scrupolosamente le
istruzioni che vengono fornite.
In particolare, sarà importante riferire alcuni
elementi che aiutano il tossicologo a determinare la gravità del quadro:
• se si tratta di funghi raccolti in proprio
o provenienti da rivenditori autorizzati
• quanto tempo è trascorso tra l'ingestione e la comparsa dei sintomi
• come sono stati cucinati i funghi
• quante persone hanno manifestato i
sintomi.
Il Centro Antiveleni (CAV) del Gemelli risponde h24 al numero telefonico 06.3054343
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Diagnostica 6
Diagnostica molecolare clinica:
le frontiere della terapia personalizzata
Le evidenze di letteratura documentano
come sia molto ampia la variabilità individuale nel rapporto tra dose-effetto di
moltissimi farmaci presenti in commercio. Questo significa che alcuni pazienti
rispondono bene al trattamento mentre
altri non lo fanno, con effetti avversi la
cui natura e gravità mostrano anch’esse
ampie variazioni tra i pazienti.
Diversi fattori ospite-correlati (età, sesso,
ecc.) e l’ambiente (stile di vita), sono già noti
come capaci di contribuire al diverso grado
di risposta a molti farmaci di uso comune.
Tra i fattori preponderanti nella risposta alle
terapie farmacologiche, vi e’ sicuramente la
componente genetica individuale, in particolare l’esistenza di varianti genetiche (polimorfismi) che determinano una maggiore o
minore capacità di metabolizzare i farmaci
assunti. In base alla combinazione di tali varianti, ciascun individuo può risultare metabolizzatore lento, intermedio, rapido ed ultrarapido, con effetti avversi man mano crescenti. Se questo vale per i farmaci più comuni (ad es., antiinfiammatori, anticoagulanti, ed ipoglicemizzanti), quando si passa alle
terapie oncologiche, si osserva che la risposta ai farmaci antineoplastici è influenzata
sia dalla capacità metabolica, geneticamente correlata, che dalle caratteristiche biologiche del tumore, spesso dipendente dalla
presenza di mutazioni somatiche (acquisite), che lo rendono aggredibile con farmaci
a bersaglio molecolare. Ciò significa che,
per sapere se un particolare tipo di tumore
può beneficiare di uno specifico trattamento,
bisogna non solo valutarne le caratteristiche
istologiche, ma anche quelle molecolari. A
fronte anche di tali evidenze, urgerà sempre
più adeguare le tecnologie e le competenze
per la messa a punto di test sempre più sofisticati, capaci di dare risposte precise e rapide al Clinico per la decisione terapeutica:
questo approccio, fino a qualche mese fa
definito come medicina personalizzata, si è
evoluto in un concetto ancora più carico di
significato e cioè quello di “precision medicine” (medicina di precisione). In America sono nate vere e proprie compagnie, già quotate in borsa, come la Foundation Medicine,
che stanno realizzando la mappatura delle
mutazioni di numerosissimi tumori con l’obiettivo di realizzare un trattamento davvero
individualizzato su ciascun paziente attraverso la conoscenza di quelle che sono le
mutazioni di tipo “actionable”, in grado si di
guidare l’oncologo nella somministrazione
della terapia che di fornire informazioni utili
per lo sviluppo di nuovi farmaci. L’analisi
molecolare accurata in ambito oncologico
rappresenta una sfida per la diagnostica
moderna poiché le procedure devono essere altamente standardizzate ed evitare l’er-
La prof.ssa Cecilia Zuppi con il prof. Ettore
Capoluongo
rore analitico, poiché questo impatta drammaticamente sugli esiti: non a caso le Società cliniche stanno elaborando linee guida
comuni di consenso con le società di Diagnostica di Laboratorio clinico con l’ottica di
armonizzare a livello internazionale le diverse procedure diagnostiche di laboratorio, in
modo da erogare lo stesso tipo di test a tutti
i pazienti che soffrono della stessa malattia.
Tra le tecnologie emergenti, sicuramente
quelle basate sul sequenziamento massivo
(next-generation sequencing - NGS) giocheranno un ruolo importante nella caratterizzazione sempre più precisa delle alterazioni
molecolari dei tumori, ma richiedono dotazione di personale altamente qualificato e
un’infrastruttura bioinformatica adeguata. Al
momento, presso l’U.O.S. di Diagnostica
molecolare clinica e personalizzata-Servizio
Analisi I del nostro Policlinico, si eseguono
numerosi test farmacogenetici, tra cui l’analisi delle varianti del citocromo P450
(CYP2C9; CYP2C19; CYP2D6; CYP3A4;
CYP3A5) e di geni associati ad al metabolismo di antiblastici (DPYD; GSTP1; ABCB1;
ABCC2; NOD2; SLC19A1; ERCC2;
XRCC1; TPMT e UGT1A1, BRAF e c-Kit).
L’implementazione su piattaforma NGS dei
test molecolari su target oncologici, in linea
con le indicazioni di evidenza della letteratura, è uno degli obiettivi su cui il Servizio lavora da tempo e che porterà a termine il prima possibile.
Avviato il Progetto
BLSD per il personale
del Policlinico Gemelli
Il 12 novembre 2013, presso la nuova Aula Simulazione BLSD sita al piano -2 della
palazzina CEMI si è svolta la prima edizione del Corso Basic Life Support and
Defibrillation (BLSD) ed uso del carrello delle emergenze.
Il corso ha l'obiettivo di formare tutto il personale infermieristico dei reparti di degenza ordinaria alle procedure di prevenzione
e trattamento delle emergenze cardiorespiratorie: riconoscimento del paziente a
rischio, allertamento del team di emergenza intraospedaliero, rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione automatica.
I docenti del corso BLSD sono medici specializzandi dell'Istituto di Anestesia e Rianimazione ed infermieri dei Dipartimenti
di Emergenza ed Accettazione e di Scienze Cardiovascolari, mentre la formazione
sul carrello delle emergenze è stata affidata ad un gruppo di coordinatori infermieristici dei reparti di degenza destinatari del
progetto.
Il corso fa parte di un progetto per l'ottimizzazione della risposta intraospedaliera alle
emergenze, che ha previsto, nello stesso
tempo, la dotazione dei reparti di degenza
ordinari di carrelli per la rianimazione avanzata equipaggiati di defibrillatore automatico. Questi modelli di defibrillatore sono do-
tati di un software per l'analisi automatica
dell'elettrocardiogramma e consentono al
personale infermieristico opportunamente
formato di praticare la defibrillazione anche
in assenza del medico.
La disponibilità di equipaggiamento e
competenze avanzate consentirà una risposta più pronta in caso di emergenza
cardiorespiratoria intraospedaliera, riducendo il rischio e le conseguenze di eventi
avversi nei reparti di degenza ordinaria.
La realizzazione dell'Aula di Simulazione
BLSD è frutto di uno sforzo congiunto del
personale sanitario, accademico, amministrativo e tecnico. Nel nuovo spazio didattico troveranno sede anche altre iniziative
di aggiornamento del personale, come il
corso Immediate Life Support (ILS) ed i
corsi accademici in emergenza inclusi nel
curriculum del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e dei Corsi di Laurea Triennali nelle altre Professioni Sanitarie.
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DIC 13
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Clinica 7
Il “naso elettronico” in medicina respiratoria
strumento prezioso per le terapie personalizzate
L'eterogeneità delle malattie respiratorie, co ed è potenzialmente in grado di indivianche all'interno della stessa classifica- duare nuovi biomarker di malattia respiratozione diagnostica, pone il problema della ria e nuovi bersagli farmacologici, fornendo
personalizzazione della terapia farmaco- uno strumento “molecolare” completamente
logica, non risolto dalle attuali linee gui- non invasivo per il monitoraggio della terada, generalmente improntate alla eviden- pia farmacologica. Particolarmente interessante sembra essere la potenziale applicace-based medicine.
Un naso elettronico, dispositivo portatile che zione di queste metodiche alla diagnosi prefornisce risultati immediati, è un sistema coce di malattie oncologiche.
sensoriale artificiale costituito da una serie L'analisi molecolare del respiro (breathodi sensori chimici per la rilevazione di profili mics o “respiromica”) è svolta dal prof. Paodi composti volatili (breathprints) ed un algo- lo Montuschi presso l'Unità Operativa di
ritmo per l'analisi dati. I nasi elettronici con- Farmacologia, Farmacologia Clinica, che
sentono non solo di distinguere tra persone dispone di due tipi di nasi elettronici, basati
con patologie respiratorie e soggetti sani, su tecnologie diverse, e di un gas cromatoma tra pazienti con patologie respiratorie diverse, ed all'interno
RIVOLGERSI QUI
della stessa patologia, come
Prof. Paolo Montuschi - Dipartimento
asma o broncopneumopatia crodi Sanità Pubblica, Unità Operativa
nica ostruttiva, di distinguere tra
Complessa di Farmacologia, Farmapazienti con caratteristiche molecologia Clinica, Policlinico Gemelli, 3°
colari (fenotipi) diverse.
piano, Piastra Tecnologica PolifunzioL'analisi del respiro con gas cronale, stanza J308m
matografia/spettrometria di mastel. 06-30156092; fax: 06-30156292
sa (GC/MS) consente, inoltre, di
tel. cellulare: 347-4277444
identificare e misurare i composti
e-mail: [email protected]
volatili responsabili delle differenze osservate con il naso elettroni-
grafo/spettrometro di massa.
Breathomics è uno degli aspetti maggiormente innovativi del progetto europeo UBIOPRED, finalizzato allo sviluppo di nuove
strategie farmacologiche per l'asma grave,
al quale partecipa il centro UCSC - Roma
coordinato da Paolo Montuschi.
Questa attività, svolta nell'ambito di studi clinici condotti in pazienti con malattia respiratoria, è integrata con metodiche convenzionali (ad es., spirometria) e metodiche validate e standardizzate per la valutazione dell'infiammazione respiratoria come espettorato
indotto e misurazione del monossido di azoto nell'aria espirata. Quest'ultima anche come prestazione erogata dal Policlinico Agostino Gemelli e riconosciuta dal Sistema Sanitario
Nazionale.
Nell'ambito di una valutazione
integrata non invasiva, l'analisi
molecolare del respiro può contribuire alla identificazione di fenotipi con diversa prognosi e risposta alla terapia farmacologica, rendendo sempre più personalizzato l'approccio al paziente
con malattia respiratoria.
3 Bollini Rosa al Polo Donna: il Gemelli
nel club dell’eccellenza per le cure femminili
Il Gemelli ospedale a misura di Donna. Nella cornice prestigiosa di Palazzo Chigi lo scorso 3 dicembre al Polo Donna
del Policlinico sono stati assegnati i 3 Bollini Rosa da parte
dell’Osservatorio nazionale sulla Salute della Donna
(O.N.Da.), che contraddistinguono le strutture ospedaliere impegnate con successo contro le malattie femminili, a tutti i livelli della cura: prevenzione, diagnosi, terapia, follow-up e accompagnamento generale delle donne ricoverate nel proprio
vissuto terapeutico e psicologico.
“Bollini Rosa” è il Programma dell’importante riconoscimento
che, dal 2007, identifica e mo- dell’Osservatorio sulla salute
nitora, per iniziativa
di della donna - ha dichiarato
O.N.Da., le realtà cliniche e Maurizio Guizzardi, Direttore
scientifiche all'avanguardia nel del Policlinico Gemelli - al Polo
panorama sanitario nazionale Donna, una delle cinque macro
per “facilitare la scelta del luo- aree assistenziali del nuovo
go di cura da parte delle donne modello che stiamo attuando
e premiare le strutture che pos- all’interno dell’ospedale, come
siedono caratteristiche a misu- previsto dal Piano strategico
ra di donna”. Questo risultato aziendale al fine di assicurare
colloca il Polo Donna del Ge- le risposte più efficaci agli assimelli nel club esclusivo delle stiti e di rendere più efficienti i
cinque strutture del Lazio che processi di cura. Finalità del
possono fregiarsi quest’anno Polo Donna è di sviluppare
dei 3 Bollini Rosa.
percorsi clinico-assistenziali
“É con grande soddisfazione per personalizzare le terapie e
che abbiamo accolto la notizia accompagnare le donne duran-
te la degenza ospedaliera”.
“I 3 Bollini Rosa confermano si affianca il prof. Giovanni
Scambia, Direttore del Dipartimento per la tutela della salute
della donna, della Vita nascente, del bambino e dell’adolescente del Policlinico Gemelli e sono un pubblico riconoscimento al nostro Personale medico e sanitario dell’impegno
rinnovato ogni giorno verso
una cura globale, centrata sui
bisogni di ogni paziente che si
rivolge ai nostri reparti e servizi,
per trovare risposte sempre più
idonee e terapie personalizzate
ed efficaci”.
Il network degli Ospedali “vicini
alle donne” conta oggi 224
strutture in Italia. L’utenza femminile è al centro di tutto il sistema poiché, attraverso il sito
del Programma (www.bollinirosa.it), ogni donna può scegliere
la migliore struttura alla quale
rivolgersi mediante una raccol-
ta di dati formulata attraverso le
informazioni specifiche su più
di 100 servizi erogati nelle specialità di interesse femminile.
Inoltre, sempre tramite il sito, le
pazienti possono esprimere il
proprio giudizio sui servizi ricevuti e conoscere il grado di
soddisfazione delle altre utenti.
Grazie a questo riconoscimento, il Policlinico Gemelli è da
anni un’istituzione riconosciuta
a livello nazionale come fortemente impegnata nel campo
della tutela della salute della
Donna, ha conosciuto negli anni un sicuro incremento della
domanda di cura e di assistenza, favorendo quest’ultimo il
miglioramento continuo nello
studio e nella scelta delle migliori e più efficaci terapie, ed è
costantemente collegato in una
rete di alto livello formata dalle
altre realtà cliniche e scientifiche all’avanguardia su tutto il
territorio nazionale.
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Il “nuovo”
Gemelli 8
Cambia il Policlinico Gemelli
Ecco il PERCORSO ICTUS
Per offrire risposte più pronte, sicure ed
efficaci alla sempre crescente domanda
di salute che rispondano ai requisiti del
governo clinico, il Gemelli ha recentemente compiuto un profondo ripensamento dell'organizzazione interna e delle
modalità di erogazione delle cure, concentrando in modo omogeneo e integrato le varie attività, trasformando di fatto
la struttura da “Policlinico” in “Poli-clinics”.
Da questo progetto sono nati infatti cinque
Poli: il Polo Cardiovascolare, il Polo Donna,
il Polo Emergenza, il Polo Neuroscienze ed
il Polo Oncologico che hanno consentito di
riorganizzare in modo integrato professionalità e tecnologie per realizzare luoghi di
cura certi e riferimenti facilmente identificabili. Tutti gli utenti hanno in questo modo la
possibilità di accedere ai percorsi clinico
assistenziali dei Poli per affrontare i vari
problemi di salute, trovando le risposte più
idonee a soddisfare le proprie esigenze,
che risulteranno sempre prioritarie per tutti
gli operatori.
Per informazioni sull’organizzazione dei Poli assistenziali del Gemelli:
Governo Clinico: 06 3015.5955
email: [email protected]
Polo Emergenza
Il Policlinico A. Gemelli è un ospedale con
un forte vocazione alla gestione dell'emergenza.
Con circa 80.000 accessi/anno il pronto
soccorso del Policlinico è uno dei più importanti in regione.
Il ruolo di hub per molte patologie dell'emergenza e la presenza di una elisuperficie attiva h 24 hanno fatto sì che il Policlinico Gemelli attirasse patologie dell'emergenza
quali: trauma, trauma pediatrico grave, ictus, infarto.
Un ruolo cardine nella gestione dell'emergenza lo hanno le strutture del Dipartimento di Emergenza Accettazione (DEA):
• Pronto Soccorso
• Osservazione Breve Intensiva
• Reparto di Medicina d'Urgenza
• Centro di Rianimazione
• Radiologia di Pronto Soccorso
• Terapia Intensiva Pediatrica
Ma accanto a queste strutture ruotano tutte
le competenze specialistiche degli altri
dipartimenti coinvolte nella gestione dell'emergenza.
Il Polo Emergenza, se necessario, si raccorda con gli altri Poli e le altre strutture del
Policlinico per dare una risposta globale alla domanda di salute dei pazienti.
La realizzazione di un Polo
dell'Emergenza si pone come
obiettivo finale quello di migliorare i servizi offerti ai cittadini che afferiscono all'ospedale tramite una serie di interventi volti a:
• decongestionare i percorsi dell’emergenza limitando l’afflusso dei pazienti i cui problemi possono essere affrontati con
modalità diverse;
• rafforzare il ruolo di coordinamento sul territorio che questo Policlinico
ha già nella gestione di
molte patologie dell’emergenza (ictus, infarto, trauma) così da
creare una rete integrata sul territorio;
• creare percorsi che rendano più rapido il transito dei pazienti nelle Unità
Operative e nei Servizi che all’interno
dell’ospedale sono coinvolti nella cura
della patologia da cui è affetto. L’identificazione di questi percorsi ha una rilevanza maggiore soprattutto nel trattamento di quelle patologie in cui il fattore
tempo è fondamentale per il risultato terapeutico;
• migliorare la qualità delle prestazioni
erogate a partire dalla ricerca scientifica
(aggiornamento) e dalla formazione (diffusione della conoscenza);
• migliorare l’accoglienza degli utenti
con interventi mirati sia sulla struttura
che sull’organizzazione.
Il Percorso clinico-assistenziale dedicato al paziente con ictus ischemico
L’ictus ischemico cerebrale è una patologia causata dall'occlusione acuta di un vaso
arterioso con conseguente deficit di flusso
cerebrale focale ed improvvisa comparsa di
sintomi neurologici (per esempio deficit del
nervo faciale, deficit di forza ad un arto, disturbo di produzione o comprensione del linguaggio).
L’ictus cerebrale costituisce in Italia la
terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie e la prima causa di disabilità. La popolazione anziana è
la più colpita con un tasso di prevalenza di
circa il 7%. Nell'ultimo decennio, tuttavia, si
è osservata una progressiva riduzione della
mortalità ed un miglioramento della qualità
di vita di questi pazienti. Questo miglioramento è dovuto alla diffusione di procedure
di rivascolarizzazione farmacologica (trombolisi) o meccanica che permettono di ripristinare il flusso cerebrale nella parte ischemica e alla creazione di Reparti ultraspe-
cialistici, le Stroke Unit. La trombolisi è efficace solo entro 4-5 ore dall’esordio dei sintomi e il recupero è tanto maggiore quanto
minore è questo intervallo di tempo. Si dice
infatti “time is brain” cioè “il tempo è cervello”.
All’interno del Policlinico Gemelli è stato istituito un percorso clinico assistenziale
per la gestione dei pazienti con questo
problema di salute, che provengono prevalentemente dalle zone di Roma Nord, Civitavecchia, Rieti e Viterbo afferenti alla rete
ictus che fa capo al Policlinico Gemelli.
Gli obiettivi che il nostro Ospedale come
“hub” della rete ictus si pone con la realizzazione del percorso sono:
• coordinare tutti i professionisti coinvolti nell’assistenza del paziente (cardiologi, neurologi, chirurghi vascolari, internisti, intensivisti, radiologi interventisti, chirurghi vascolari, fisioterapisti ed
infermieri); ;
• permettere con il teleconsulto, la possibilità di effettuare la trombolisi anche negli ospedali periferici della rete;
• evitare che gli attacchi ischemici
transitori (TIA) evolvano in ictus,
identificando un percorso rapido di trattamento già in Pronto Soccorso per le
condizioni a particolare rischio evolutivo
(ad esempio, il cosiddetto TIA in crescendo);
• ampliare il numero di pazienti trattabili con trombolisi attraverso un protocollo di studio della cosiddetta penombra ischemica che permette di
trattare con i farmaci trombolitici anche
pazienti con ictus ad esordio non noto
(ictus al risveglio).
Per maggiori informazioni rivolgersi a:
[email protected]