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QR code: come si usa? DICEMBRE 2013 - GENNAIO 2014 ANNO 1- N. 8 Scoprilo a pagina 2 Partnership Gemelli-AdnKronos Doctor’s Life forma i medici in tv Il Policlinico Gemelli e Doctor's Life insieme per la formazione e l'informazione dei medici. Il primo canale televisivo riservato ai medici, visibile sulla piattaforma Sky (canale 440) e prodotto dall'Adnkronos Salute, e il Gemelli, con la facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, hanno siglato il 4 novembre a Roma, alla presenza del ministro della Salute Beatrice Lorenzin (nelle foto, a destra, all’atto della firma, insieme con il preside della Facoltà di Medicina, Rocco Bellantone, con il presidente e direttore del gruppo Gmc-Adnkronos Giuseppe Pasquale Marra, e con il direttore del Policlinico Gemelli, Maurizio Guizzardi) un protocollo d'intesa finalizzato alla formazione dei medici e dei professionisti sanitari. Gli esperti GEMELLI INSIEME Terza tappa al MAXXI il 7 e 8 dicembre per la prevenzione dei cinque sensi Terza tappa di “Gemelli insieme”, dedicata alla prevenzione. Appuntamento sabato 7 e domenica 8 dicembre dalle 11.00 alle 19.00, al MAXXI (Museo nazionale delle arti del XXI secolo - Via Guido Reni 4A). Saranno i cinque sensi i protagonisti della prevenzione delle malattie della vista e dell'udito e dei disturbi neurologici. Accanto alla cura della salute, momenti di cultura, intrattenimento e spettacolo. Sul campo e col supporto di sofisticati strumenti diagnostici vi saranno neurologi, oculisti e otorinolaringoiatri del Policlinico A. Gemelli, afferenti al Polo Oncologico e al Polo Neuroscienze. a pagina 3 Gli ospedali universitari, una risorsa per il Sistema sanitario nazionale Il resoconto del convegno le dichiarazioni dei protagonisti a pagina 2 del Gemelli e della facoltà di Medicina della Cattolica forniranno la loro collaborazione scientifica per la realizzazione di programmi di formazione accreditati Ecm per gli utenti di Doctor's Life. "Alta professionalità, rigore scientifico nei contenuti, innovazione e agilità nelle modalità di fruizione - spiega il preside Bellantone - sono i pilastri della formazione e dell'informazione scientifica". "Mettere il nostro patrimonio di conoscenza e di esperienza a disposizione della comunità medica e sanitaria italiana - aggiunge il direttore Guizzardi - è la naturale e valorizzante espressione della nostra mission, che da sempre è l’offerta di servizi e prestazioni eccellenti in termini di efficacia, appropriatezza, equità, sicurezza, tempestività, efficienza e accessibilità". PICC: un team di medici e infermieri per salvaguardare il “patrimonio venoso” Grazie al PICC, un piccolo catatere venoso, è possibile al Gemelli trovare soluzione al problema di danni o stress alle vene che colpisce le persone che hanno necessità di frequenti prelievi di sangue e terapie endovenose. a pagina 4 Funghi, delizia e rischio di questa stagione Le raccomandazioni del Centro Antiveleni Autunno-inverno, periodo di funghi. Il rischio di avvelenamento è elevatissimo, soprattutto se si tratta di funghi raccolti piuttosto che comprati. Ecco cosa fare in caso di sintomi preoccupanti. a pagina 5 Cos’è e come funziona il Percorso Ictus a pagina 8 Il “naso elettronico” in medicina respiratoria strumento prezioso per le terapie personalizzate a pagina 7 Diagnostica molecolare clinica: le frontiere della terapia personalizzata Negli Usa la chiamano “precision medicine”: i test farmacogenetici, punta avanzata della medicina personalizzata, sono svolti al Gemelli dall’U.O.S. di Diagnostica molecolare clinica e personalizzata-Servizio Analisi I. IL GEMELLI CHE CAMBIA Raccolta fondi in rete per dare sollievo con l’arte in ospedale a pagina 6 a pagina 5 3 Bollini Rosa al Polo Donna: il Gemelli nel club dell’eccellenza per le cure femminili Il Polo Donna del Policlinico ha ricevuto i 3 Bollini Rosa assegnati da O.N.Da., che contraddistinguono le strutture ospedaliere impegnate con successo contro le malattie femminili. a pagina 7 Avviato il Progetto di formazione BLSD per il personale del Policlinico Gemelli a pagina 6 INQUADRA il codice a sinistra con il tuo smartphone oppure N. 8 DIC 13 CLICCA su questo riquadro per il pdf di questa pagina, da stampare o condividere, presente nel sito: - GEN 14 www.policlinicogemelli.it Speciale 2 Gli Ospedali Universitari, una risorsa per il Servizio Sanitario Nazionale Un parterre di interventi di primissimo piano, quattro tavole rotonde in due giornate di lavori. E’ stato questo, in estrema sintesi, il Convegno intitolato “Gli Ospedali Universitari e i processi di cambiamento del Servizio Sanitario Nazionale”, promosso dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e dal Policlinico Universitario “A. Gemelli”. Un’articolata riflessione sul ruolo degli Ospedali Universitari dinanzi alle nuove sfide poste da un sistema sanitario in profonda trasformazione, attraverso il confronto tra diversi importanti attori della "filiera" del SSN. Il Convegno, che si è svolto veLa parola ai protagonisti nerdì 8 e sabato 9 novembre presso l'Auditorium della Facoltà di Medicina della Cattolica,rientra BEATRICE LORENZIN nell'ambito delle manifestazioni Ministro celebrative dei 50 anni del Gedella Salute melli. Di grande rilievo gli interventi, fra i quali quelli del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, del Sindaco di Roma L'idea del 'Gemelli' nasce dal sogno di Padre Agostino Gemelli, Capitale Ignazio Marino e del fondatore e primo rettore dell'UPrimo Presidente della Suprema niversità Cattolica, in grado di Corte di Cassazione Giorgio anticipare il cambiamento. L'iniSantacroce. ziativa ha operato scelte strategiDue giornate di lavori per un conche con lo sguardo rivolto agli fronto a tutto campo su temi comsviluppi della medicina e delle plessi, affidato alla presenza autotecnologie, ma anche ad un'assirevole di relatori e moderatori di stenza sempre a misura d'uomo. diversa estrazione culturale pro(dal messaggio indirizzato ai venienti dal mondo sanitario, unipromotori del convegno) versitario, economico, giuridico e giornalistico. Tra i temi affrontati, quello del vaNICOLA ZINGARETTI lore aggiunto che può offrire un Presidente Ospedale Universitario alla ricerdella Regione Lazio ca e all'assistenza. In occasione del convegno, sono stati illustrati anche tre progetti I policlinici sono una grandissiche il Gemelli ha già avviato per ma risorsa del territori. Noi vorispondere a queste sfide: presa gliamo trasformare il sistema dei in carico del paziente dopo la dipoliclinici del Lazio in uno dei pimissione dall'ospedale attraverso lastri del rilancio del sistema saun Piano di Assistenza Individuale nitario regionale. Si tratta di avvi(PAI), una rete di servizi ospedacinare le posizioni, vedo un le-territorio per proteggere gli anbuon clima e una buona condiziani fragili, e ancora un network zione per chiudere il più presto di telecomunicazioni per facilitare possibile i protocolli, che sono le valutazioni clinico assistenziali molto importanti lungo questo in un'ottica di continuità assistenpercorso. ziale. IGNAZIO MARINO Sindaco di Roma Gli ospedali universitari meritano tutto il sostegno che le istituzioni, la politica e il territorio possono offrire, in considerazione del ruolo unico e fondamentale che svolgono nella nostra società. A loro volta, devono sentirsi protagonisti del cambiamento e gestire con trasparenza e responsabilità i delicati compiti delineati nella loro mission. Roma è forse l'unica città al mondo con cinque Policlinici Universitari. E' una grande risorsa, che determina un'enorme capacità di attrazione sia di pazienti fuori regione, sia di studenti, di medicina e delle professioni sanitarie. FRANCO ANELLI Rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore L'intuizione di saper tenere insieme luogo di formazione e di cura è proprio quella che ha consentito di stare in equilibrio fra la componente accademica e i bisogni della sanità nel rispetto della cura integrale della persona. Modello che oggi va adeguato a un sistema in movimento ROCCO BELLANTONE Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Cattolica Negli altri Paesi avere tanti Policlinici universitari con medici in grado non solo di insegnare, ma anche di offrire assistenza di qualità e fare ricerca è considerato un valore aggiunto. Il nostro convegno serve anche a dimostrare che è possibile mettere assieme un'ottima assistenza sanitaria, senza spese maggiori per la comunità MAURIZIO GUIZZARDI Direttore del Policlinico A. Gemelli Occorre dar vita a un piano nazionale per la ricerca biomedica, per rilanciare e sviluppare l'attività clinica che viene svolta dai policlinici. Per far questo, è necessario che gli ospedali si riorganizzino, che si aprano all'esterno, ma anche che ci siano anche nuovi standard di valutazione. GIORGIO CASATI Dirigente amministrativo del Policlinico A. Gemelli Nel futuro non ci sarà più l'ospedale, inteso come singolo stabilimento. Questo significa che le problematiche di salute, specie le più complesse, non saranno più affrontate e risolte in un luogo isolato, autonomo, ma avulso dal contesto del sistema sanitario. INQUADRA il codice a sinistra con il tuo smartphone oppure N. 8 DIC 13 CLICCA su questo riquadro per il pdf di questa pagina, da stampare o condividere, presente nel sito: - GEN 14 www.policlinicogemelli.it Speciale 3 Al MAXXI la terza tappa di Gemelli insieme La salute dei cinque sensi Terza tappa di “Gemelli insieme”, dedicata alla prevenzione. Appuntamento sabato 7 e domenica 8 dicembre dalle 11.00 alle 19.00, al MAXXI (Museo nazionale delle arti del XXI secolo - Via Guido Reni 4A). Saranno i cinque sensi i protagonisti della prevenzione delle malattie della vista e dell'udito e disturbi neurologici, cui saranno abbinati momenti di cultura, intrattenimento e spettacolo. Sul campo e col supporto di sofisticati strumenti diagnostici vi saranno neurologi, oculisti e otorinolaringoiatri del Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, afferenti al Polo Oncologico e al Polo Neuroscienze. In scena al Museo le campagne di screening promosse dagli esperti dei Poli Oncologico e Neuroscienze del Policlinico. Sabato il talk show “Dialogo sui cinque sensi” Sabato 7 dicembre, alle ore 16.00, presso l'Auditorium del MAXXI, è in programma un talk show intitolato “Dialogo sui cinque sensi”, con un parterre delle grandi occasioni ed esclusive presenze tra cui lo chef Heinz Beck, Laura Tonatto, “naso d'Italia”, Annick Le Guérer, antropologa francese specialista degli odori e dei profumi, Teresa Emanuele artista fotografa, il jazzista Luca Sapio e altri importanti ospiti che, stimolati da Umberto Broccoli, nel ruolo di moderatore e commentatore, racconteranno la propria ispirazione e il proprio mondo creativo relativo a ciascuno dei cinque sensi. Introdurrà il dibattito il prof. Massimo Marassi, docente di Filosofia teoretica all'Università Cattolica di Milano. Parteciperanno al dibattito i docenti della Facoltà di Medicina e chirurgia della Cattolica Policlinico A. Gemelli: Paolo Maria Rossini, Ordinario di Neurologia, Gaetano Paludetti, Ordinario di Otorinolaringoiatria, e Aldo Caporossi, Ordinario di Oculistica. LA SALUTE DELLA VISTA. I medici oculisti del Gemelli saranno a disposizione dei cittadini che verranno al MAXXI per dedicare due giornate alla prevenzione delle principali malattie oculari attraverso una visita oculistica di base. Tra queste, vi sono sicuramente il glaucoma, la retinopatia diabetica, la degenerazione maculare senile, la cataratta e le patologie di origine neoplastica. Il reperimento di una sospetta patologia consentirà in loco immediatamente di fare alcune valutazioni strumentali che avranno lo scopo di dare una prima importante serie di indicazioni che seguiranno poi con accertamenti più mirati a completare il quadro. Per esempio ci sarà uno screening della pressione oculare con moderni tonometri, uno screening delle patologie maculari con l’Ocular Coherence Tomography (OCT) e uno screening delle patologie corneali con la topografia-tomografia della struttura corneale e uno screening dei tumori della superficie oculare. LA SALUTE DELL’UDITO E DELLA PAROLA. Sempre con attenzione particolare agli obiettivi della prevenzione e della diagnosi precoce, al MAXXI gli specialisti della Clinica Otorinolaringoiatrica effettueranno visite otorinolaringoiatriche gratuite e la valutazione audiologica, vestibolare e della voce con moderne metodiche strumentali. Verranno date informazioni ai genitori sullo screening uditivo che viene effettuato al Gemelli su tutti i bambini nati, per la prevenzione dell'ipoacusia presente alla nascita o che insorge nei primi anni di vita e sulla possibilità di effettuare presso il Policlinico gli impianti cocleari, che consentono al bambino un normale sviluppo del linguaggio. Presso il “L'accordo che ha permesso al Gemelli di sospendere dal mese in corso la cassa integrazione straordinaria per 130 lavoratori e l'annuncio che non ricorrerà alle risorse pubbliche per gli ammortizzatori sociali per tutto il 2014, è molto positivo. E' l'esempio di come, con uno sforzo comune, si può uscire dalla crisi. In base all'accordo siglato con i sindacati tutto il personale torna in servizio ad orario pieno, con il via libera a una riduzione concordata del 2% degli stipendi. Per questo voglio ringraziare i vertici del Policlinico Gemelli, sindacati e le parti sociali che hanno contribuito in modo determinante alla sigla di un accordo che è e resterà esemplare. La disponibilità di tutti i soggetti resta la condizione migliore per il raggiungimento dell'obiettivo comune: la tutela del diritto al lavoro". MAXXI sarà possibile fare una valutazione audiologica e della vertigine con metodiche strumentali innovative come la stabilometria. E, infine, sarà possibile valutare le caratteristiche normali e patologiche della voce ed un'eventuale fibroscopia, nonché una visita di screening per consentire diagnosi precoce per i tumori del cavo orale, faringe, laringe, cavità nasali e seni paranasali, del collo e delle ghiandole salivari. TATTO, SENSO E MOVIMENTO: Nello spazio dedicato al Polo Neuroscienze sarà possibile incontrare un'equipe di specialisti che eseguirà una valutazione clinica e, laddove se ne ravvisi l'opportunità, un'ecografia del nervo per rilevare la Sindrome del Tunnel Carpale (STC), la più diffusa malattia neurologica. I neurologi del Gemelli saranno a disposizione anche per valutare anche altre patologie da compressione dei nervi, ad esempio quella dell'intrappolamento del nervo ulnare al gomito. Nell'occasione sarà possibile effettuare anche l'Eco-color-doppler dei vasi del collo, una metodica di studio non invasiva e di rapida esecuzione, che serve a valutare l'efficacia del flusso di sangue al cervello mediante le arterie carotidi e vertebrali. In questa terza tappa di “Gemelli insieme”, dopo Piazza del Popolo, torna Rai Radio 2, che trasmetterà in diretta sabato 7 dicembre (ore 11-13) Radio2 Social Club con Luca Barbarossa e (ore 15-16) Luca Sapio in uno speciale del suo programma “Latitudine Black”. Domenica 8 dicembre sarà ancora la volta di Radio2 Social Club (ore 11-13) e poi andrà in onda Radio2 Facci un Gol (ore 15-17). Per tutti coloro che parteciperanno al percorso di prevenzione il MAXXI offrirà l'ingresso gratuito alla mostra Playful inter-action progetto Alcantara - MAXXI. Questa è la dichiarazione rilasciata alla stampa dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Ciò non risolve la crisi, per uscire dal tunnel ci vorrà tempo, ma l'accordo - conclude la dichiarazione di Zingaretti - permette di guardare al futuro con maggiore ottimismo. In questa vicenda, proprietà e sindacati hanno scelto di giocare la partita del risanamento in campo aperto, sapendo che gli ultimi due mesi del 2013 e tutto il 2014 saranno decisivi per conseguire il risanamento gestionale ed economico del grande ospedale universitario che rappresenta una eccellenza del sistema sanitario regionale, e rilanciarlo. I lavoratori e la proprietà del Gemelli hanno scelto di investire insieme per dare una prospettiva positiva al loro futuro e a quello dell'ospedale". Zingaretti: “Accordo esemplare Così si esce insieme dalla crisi” INQUADRA il codice a sinistra con il tuo smartphone oppure N. 8 DIC 13 CLICCA su questo riquadro per il pdf di questa pagina, da stampare o condividere, presente nel sito: - GEN 14 www.policlinicogemelli.it Clinica 4 Un team di medici e infermieri per salvaguardare il “patrimonio venoso” Prelievi di sangue e terapie endovenose rappresentano una “grossa fetta” della routine di molti pazienti ricoverati. Ma dopo poco tempo le vene delle braccia possono rovinarsi diventando dure, flebitiche, inutilizzabili: reperire nuovi accessi venosi può allora diventare un problema importante. Per limitare questo rischio e per sollevare i pazienti dall'ansia e dal fastidio di continue punture sono stati messi a punto una serie di dispositivi (cateteri venosi) che vengono inseriti nelle vene (generalmente degli arti superiori) e che possono essere utilizzati tante volte (sia per prelevare il sangue sia per infondere terapie). Si tratta di dispositivi estremamente preziosi, vere e proprie 'linee vitali' che consentono ai medici di seguire l'andamento di una malattia e di intervenire con i farmaci più appropriati per curarla. All'inizio dell'esperienza con questi dispositivi (una trentina di anni fa) le linee venose centrali erano appannaggio esclusivamente di chirurghi e di anestesisti: venivano per lo più posizionate nelle grosse vene del collo o del torace e non mancavano complicanze legate alla difficoltà della manovra, che veniva eseguita praticamente “al buio”, ossia senza nessun controllo strumentale, seguendo solo l'esperienza tecnica ed anatomica del singolo operatore. Da una decina di anni è diventato “obbligatorio” l'utilizzo di un ecografo per poter visualizzare il vaso prima di incannularlo. Inoltre - per quanto possibile - si cerca di oggi di utilizzare sempre di più le vene periferiche degli arti superiori (risparmiando quelle del collo e del torace). E questo è un grande vantaggio: i cateteri oggi utilizzati (chiamati PICC) sono molto più sottili; la manovra è diventata estremamente sicura; il posizionamento viene effettuato da medici ma anche e soprattutto da infermieri specificamente addestrati. Sono quasi duemila i PICC che ogni anno vengono posizionati al Gemelli nei pazienti ricoverati. Un'attività veramente intensa: a volte ci sono decine di richieste al giorno. Ai PICC si aggiungono poi molti altri dispositivi a breve e lungo termine (più di mille l'anno) che sono necessari in quei pazienti in cui il PICC non è la scelta ideale: si tratta di cateteri centrali di vario tipo (port, CVC, etc.), di solito inseriti dai medici del team. Infine, molti degli infermieri del team sono anche attivi in quei Day Hospital (soprattutto quello della Oncologia Medica e quello di Malattie Infettive), ove vengono posizionati PICC a pazienti che non sono ricoverati ma che comunque hanno bisogno di una via venosa stabile e sicura per fare terapie endovenose domiciliari o ambulatoriali. In tutto, si arriva Il PICC team del Policlinico Gemelli. In alto, da sinistra: Davide Celentano, Andrea Musarò, Laura Dolcetti (caposala Malattie Infettive), Cristina Taraschi, Chiara Chiarini, Bruno Marche, Giancarlo Scoppettuolo (Infettivologo). In basso, da sinistra: Sandro Emoli, Antonio La Greca (chirurgo d'urgenza), Mauro Pittiruti (chirurgo d'urgenza), Ivano Migliorini PICC: che cos’è, come funziona Il PICC (Peripherally Inserted Central Catheters) è un Catetere Venoso Centrale (CVC) ad inserimento “periferico” (dalle vene degli arti superiori: la basilica, la brachiale, la cefalica). L'estremità interna viene posizionata in prossimità della giunzione tra la vena cava superiore e l'atrio destro. Come gli altri CVC, può essere in silicone o poliuretano, a punta aperta o a punta chiusa ed a uno o più lumi. Il Midline è un catetere “periferico”. L'estrea più di 3500 PICC per anno: un servizio quantitativamente imponente e qualitativamente prezioso, reso possibile da un gruppo di infermieri instancabili e di grande professionalità. Il gruppo è molto attivo anche nella ricerca e soprattutto nella didattica e nella divulgazione, organizzando moltissimi corsi in collaborazione con il GAVeCeLT (Gruppo Accessi Venosi Centrali a Lungo Termine): sul mità interna non arriva quindi in una vena centrale (vena cava) come il PICC. Per il resto ne assume le stesse caratteristiche tecniche ma - ovviamente - può rimanere in sede per un periodo di tempo inferiore. Le tecniche di impianto sono praticamente le medesime per entrambi i presidi, con la differenza che il PICC necessita di una misurazione per determinarne la lunghezza e di un controllo con una lastra del torace per valutare la posizione della punta. sito web (www.gavecelt.info) sono visibili anche filmati di tecnica. Proprio con l'aiuto degli infermieri del PICC team, tre dei nostri medici più esperti in questo campo - Mauro Pittiruti e Antonio La Greca (chirurghi d'urgenza) e Giancarlo Scoppettuolo (infettivologo) - conducono da circa dieci anni due Master della Università Cattolica del Sacro Cuore dedicati specificamente agli accessi venosi. QR code: inquadratelo col cellulare Il simbolo di forma quadrata che trovate in ciascuna pagina è un “QR code”. Inquadrato con la fotocamera del cellulare, collega direttamente alla pagina web dell’articolo a cui è associato, nel sito www.policlinicogemelli.it. Per funzionare, il telefono deve collegarsi a internet, avere la fotocamera e il programma (si scarica gratis dalla rete) che riesce a “vedere” e leggere i QR code. Per maggiori informazioni: http://bit.ly/QRistruzioni INQUADRA il codice a sinistra con il tuo smartphone oppure N. 8 DIC 13 "Contribuisci a dare colore all'arte del sollievo" è lo slogan del Progetto A.R.T & Art con il quale il Policlinico Gemelli vuole alleviare le sofferenze e rendere più gradevoli gli ambienti di cura attraverso l'arte. L'iniziativa parte dalla Radioterapia Oncologica. Dal 5 dicembre al 13 gennaio prossimi sarà possibile dare il proprio contributo alla raccolta di fondi organizzata via internet - campagna SOGNI DIPINTI sul sito di crowdfunding www.eppela.com - per rendere più accoglienti le sale nelle quali vengono eseguiti i trattamenti con opere d’arte che mostrino sulle pareti scorci panoramici dell’Aventino e del Colosseo di Roma. Il progetto parte dalla considerazione che l'accoglienza di un malato si basa su molti dettagli: l’a- CLICCA su questo riquadro per il pdf di questa pagina, da stampare o condividere, presente nel sito: - GEN 14 www.policlinicogemelli.it Una campagna di crowdfunding per dare sollievo attraverso l’arte scolto, l’attenzione e il coinvolgimento, ma per un reparto di cura non basta la sola relazione individuale, è necessario anche un ambiente sereno, accogliente e che dia colore. Molte prestigiose istituzioni sanitarie negli USA e in Europa coinvolgono artisti nei luoghi di cura. L'art therapy tramite l'arte, in molti casi riesce a suscitare la forza e la fantasia per accettare il cambiamento esistenziale che spesso la malattia impone. L'arte può essere un potente strumento di miglioramento nella cura. favorendo il dialogo con i pazienti e la formazione degli operatori. Da qui l'iniziativa: vivere l’Arte del Sollievo nella Radioterapia Oncologica, connotando il reparto di Gemelli Advanced Radiation Therapy (A.R.T.) con un forte riferimento alla capacità rigeneratrice dell'arte, non solo nel suo nome, ma anche nei suoi ambienti. Roma è la culla del patrimonio culturale ed artistico italiano; i pazienti che giungono a radioterapia da varie parti d'Italia, qualche volta giungono a Roma per la prima volta. E' una risorsa culturale da non lasciare improduttiva. Dalla teoria, ai fatti: un progetto di raccolta fondi per dare colo- Qui Gemelli 5 re a tutte le sale ove avviene la terapia, spalancando le pareti sulle suggestive viste dei luoghi d'arte e di cultura di Roma, affinché i pazienti respirino il bello dell'arte e sia per loro di giovamento. Obiettivo al quale puntare con l'artista Silvio Irilli, autore di un dipinto di 350 mq per l'acquario più grande del mondo, il Georgia Aquarium di Atlanta negli Stati Uniti, che al Gemelli ha già trasformato le sale di cura dei pazienti pediatrici in un enorme acquario sottomarino, con l'aiuto del Policlinico e soprattutto con il contributo di tutti coloro che vorranno donare quanto possibile, mediante la piattaforma italiana di raccolta fondi www.eppela.com, sarà possibile realizzare questo progetto in favore dei pazienti della Radioterapia Oncologica del Gemelli-ART. Funghi, delizia e pericolo di questa stagione Ecco le raccomandazioni del Centro Antiveleni Il 90% dei casi di intossicazione da funghi è concentrato nel trimestre Settembre-Ottobre-Novembre a causa della prevalenza dei funghi raccolti, rispetto a quelli acquistati, nel determinare sindromi tossiche. L'avvelenamento è causa di quadri clinici variabili da una semplice gastroenterite tossica ad una gravissima insufficienza epatica, che può anche portare alla morte. Il Centro Antiveleni del Policlinico Gemelli fornisce consulenze a distanza in caso di sospetta intossicazione. Il servizio è attivo h 24 e 365 giorni/anno ed è disponibile sia per i privati cittadini che per i sanitari. Ecco, più in particolare, come si presenta il rischio funghi. Circa il 70 % dei casi d’intossicazione è causato da funghi tossici che si potrebbero definire “benigni”. Si manifesta solo con una sintomatologia a carico dell'apparato gastroenterico (nausea, vomito, crampi addominali, diarrea) che, nella stragrande maggioranza dei casi, si risolve spontaneamente o con l'aiuto della terapia sintomatica Gemelliinforma - Bollettino a diffusione interna per il Policlinico “A. Gemelli” di Roma testata in attesa di registrazione Direttore Nicola Cerbino Board editoriale: A. Giulio De Belvis, Luca Revelli, Giorgio Meneschincheri, Carla Alecci, Francesca Russo, Emiliana Stefanori Consulenza giornalistico-editoriale: Value Relations srl - Enrico Sbandi Redazione tecnico-scientifica: Alessandro Barelli, Christian Barillaro, Ettore Capoluongo, Ivo Iavicoli, Roberto Iezzi, Gaetano Lanza, Federica Mancinelli, Marco Marchetti, Mario Rigante, Carlo Rota. Stampa: Cangiano Grafica - via Palazziello 80040 Volla (Na) (reidratazione, antispastici, antivomito). Circa il 10% dei casi, determinati da funghi contenenti sostanze letali chiamate amatossine, si manifesta invece con una grave sindrome da insufficienza epato-renale, potenzialmente mortale. In particolare, la così detta sindrome falloidea è determinata da funghi contenenti sostanze letali chiamate amatossine: Amanita phalloides, Amanita verna, Amanita virosa, Galerina autumnalis. E' sufficiente anche un solo cappello di Amanita phalloides, pari a circa 20 grammi, per determinare gravi intossicazioni che mettono a rischio la vita. Le amatossine distruggono in modo irreversibile le cellule del fegato. Si sopravvive se resta intatta una parte di fegato sufficiente per l’organismo o sottoponendosi ad un trapianto di fegato. La prevenzione e la corretta gestione di una sospetta intossicazione da funghi velenosi consentono, nella maggior parte dei casi, di evitare problemi che possono, purtroppo, essere anche molto gravi. La prima regola di prevenzione consiste nel non consumare funghi raccolti o di dubbia provenienza se non dopo che essi siano stati con certezza identificati come commestibili da un micologo. A questo proposito ricordiamo che una Legge del 1993, ha reso obbligatoria alle Aziende USL l'istituzione degli Ispettorati Micologici, con funzioni di vigilanza e di controllo. Un elenco esaustivo degli ispettorati micologici esistenti in Italia è disponibile all'indirizzo nel sito del Ministero della Salute. Un elemento importante da valutare è il periodo di latenza tra l'assunzione dei funghi e la comparsa dei sintomi: i funghi che provocano un'insorgenza dei sintomi tardiva (dalle 6 alle 24 ore dall'ingestione) possono appartenere infatti alle specie più tossiche. Non va dimenticato tuttavia che spesso vengono contemporaneamente ingerite più specie fungine tossiche con la comparsa di manifestazioni cliniche miste: una breve incubazione può in questi casi mascherare i sintomi di una lunga incubazione, che compariranno solo tardivamente. E' importante ricordare che la cottura non disattiva tutte le tossine presenti nei funghi: in particolare le tossine che danneggiano e uccidono il fegato resistono anche alle temperature di cottura dei cibi. Se dopo l'assunzione di funghi compaiono disturbi, soprattutto gastroenterici (nausea, vomito, dolori addominali, diarrea), non bisogna esitare a consultare un Centro Antiveleni e a seguire scrupolosamente le istruzioni che vengono fornite. In particolare, sarà importante riferire alcuni elementi che aiutano il tossicologo a determinare la gravità del quadro: • se si tratta di funghi raccolti in proprio o provenienti da rivenditori autorizzati • quanto tempo è trascorso tra l'ingestione e la comparsa dei sintomi • come sono stati cucinati i funghi • quante persone hanno manifestato i sintomi. Il Centro Antiveleni (CAV) del Gemelli risponde h24 al numero telefonico 06.3054343 INQUADRA il codice a sinistra con il tuo smartphone oppure N. 8 DIC 13 CLICCA su questo riquadro per il pdf di questa pagina, da stampare o condividere, presente nel sito: - GEN 14 www.policlinicogemelli.it Diagnostica 6 Diagnostica molecolare clinica: le frontiere della terapia personalizzata Le evidenze di letteratura documentano come sia molto ampia la variabilità individuale nel rapporto tra dose-effetto di moltissimi farmaci presenti in commercio. Questo significa che alcuni pazienti rispondono bene al trattamento mentre altri non lo fanno, con effetti avversi la cui natura e gravità mostrano anch’esse ampie variazioni tra i pazienti. Diversi fattori ospite-correlati (età, sesso, ecc.) e l’ambiente (stile di vita), sono già noti come capaci di contribuire al diverso grado di risposta a molti farmaci di uso comune. Tra i fattori preponderanti nella risposta alle terapie farmacologiche, vi e’ sicuramente la componente genetica individuale, in particolare l’esistenza di varianti genetiche (polimorfismi) che determinano una maggiore o minore capacità di metabolizzare i farmaci assunti. In base alla combinazione di tali varianti, ciascun individuo può risultare metabolizzatore lento, intermedio, rapido ed ultrarapido, con effetti avversi man mano crescenti. Se questo vale per i farmaci più comuni (ad es., antiinfiammatori, anticoagulanti, ed ipoglicemizzanti), quando si passa alle terapie oncologiche, si osserva che la risposta ai farmaci antineoplastici è influenzata sia dalla capacità metabolica, geneticamente correlata, che dalle caratteristiche biologiche del tumore, spesso dipendente dalla presenza di mutazioni somatiche (acquisite), che lo rendono aggredibile con farmaci a bersaglio molecolare. Ciò significa che, per sapere se un particolare tipo di tumore può beneficiare di uno specifico trattamento, bisogna non solo valutarne le caratteristiche istologiche, ma anche quelle molecolari. A fronte anche di tali evidenze, urgerà sempre più adeguare le tecnologie e le competenze per la messa a punto di test sempre più sofisticati, capaci di dare risposte precise e rapide al Clinico per la decisione terapeutica: questo approccio, fino a qualche mese fa definito come medicina personalizzata, si è evoluto in un concetto ancora più carico di significato e cioè quello di “precision medicine” (medicina di precisione). In America sono nate vere e proprie compagnie, già quotate in borsa, come la Foundation Medicine, che stanno realizzando la mappatura delle mutazioni di numerosissimi tumori con l’obiettivo di realizzare un trattamento davvero individualizzato su ciascun paziente attraverso la conoscenza di quelle che sono le mutazioni di tipo “actionable”, in grado si di guidare l’oncologo nella somministrazione della terapia che di fornire informazioni utili per lo sviluppo di nuovi farmaci. L’analisi molecolare accurata in ambito oncologico rappresenta una sfida per la diagnostica moderna poiché le procedure devono essere altamente standardizzate ed evitare l’er- La prof.ssa Cecilia Zuppi con il prof. Ettore Capoluongo rore analitico, poiché questo impatta drammaticamente sugli esiti: non a caso le Società cliniche stanno elaborando linee guida comuni di consenso con le società di Diagnostica di Laboratorio clinico con l’ottica di armonizzare a livello internazionale le diverse procedure diagnostiche di laboratorio, in modo da erogare lo stesso tipo di test a tutti i pazienti che soffrono della stessa malattia. Tra le tecnologie emergenti, sicuramente quelle basate sul sequenziamento massivo (next-generation sequencing - NGS) giocheranno un ruolo importante nella caratterizzazione sempre più precisa delle alterazioni molecolari dei tumori, ma richiedono dotazione di personale altamente qualificato e un’infrastruttura bioinformatica adeguata. Al momento, presso l’U.O.S. di Diagnostica molecolare clinica e personalizzata-Servizio Analisi I del nostro Policlinico, si eseguono numerosi test farmacogenetici, tra cui l’analisi delle varianti del citocromo P450 (CYP2C9; CYP2C19; CYP2D6; CYP3A4; CYP3A5) e di geni associati ad al metabolismo di antiblastici (DPYD; GSTP1; ABCB1; ABCC2; NOD2; SLC19A1; ERCC2; XRCC1; TPMT e UGT1A1, BRAF e c-Kit). L’implementazione su piattaforma NGS dei test molecolari su target oncologici, in linea con le indicazioni di evidenza della letteratura, è uno degli obiettivi su cui il Servizio lavora da tempo e che porterà a termine il prima possibile. Avviato il Progetto BLSD per il personale del Policlinico Gemelli Il 12 novembre 2013, presso la nuova Aula Simulazione BLSD sita al piano -2 della palazzina CEMI si è svolta la prima edizione del Corso Basic Life Support and Defibrillation (BLSD) ed uso del carrello delle emergenze. Il corso ha l'obiettivo di formare tutto il personale infermieristico dei reparti di degenza ordinaria alle procedure di prevenzione e trattamento delle emergenze cardiorespiratorie: riconoscimento del paziente a rischio, allertamento del team di emergenza intraospedaliero, rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione automatica. I docenti del corso BLSD sono medici specializzandi dell'Istituto di Anestesia e Rianimazione ed infermieri dei Dipartimenti di Emergenza ed Accettazione e di Scienze Cardiovascolari, mentre la formazione sul carrello delle emergenze è stata affidata ad un gruppo di coordinatori infermieristici dei reparti di degenza destinatari del progetto. Il corso fa parte di un progetto per l'ottimizzazione della risposta intraospedaliera alle emergenze, che ha previsto, nello stesso tempo, la dotazione dei reparti di degenza ordinari di carrelli per la rianimazione avanzata equipaggiati di defibrillatore automatico. Questi modelli di defibrillatore sono do- tati di un software per l'analisi automatica dell'elettrocardiogramma e consentono al personale infermieristico opportunamente formato di praticare la defibrillazione anche in assenza del medico. La disponibilità di equipaggiamento e competenze avanzate consentirà una risposta più pronta in caso di emergenza cardiorespiratoria intraospedaliera, riducendo il rischio e le conseguenze di eventi avversi nei reparti di degenza ordinaria. La realizzazione dell'Aula di Simulazione BLSD è frutto di uno sforzo congiunto del personale sanitario, accademico, amministrativo e tecnico. Nel nuovo spazio didattico troveranno sede anche altre iniziative di aggiornamento del personale, come il corso Immediate Life Support (ILS) ed i corsi accademici in emergenza inclusi nel curriculum del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e dei Corsi di Laurea Triennali nelle altre Professioni Sanitarie. INQUADRA il codice a sinistra con il tuo smartphone oppure N. 8 DIC 13 CLICCA su questo riquadro per il pdf di questa pagina, da stampare o condividere, presente nel sito: - GEN 14 www.policlinicogemelli.it Clinica 7 Il “naso elettronico” in medicina respiratoria strumento prezioso per le terapie personalizzate L'eterogeneità delle malattie respiratorie, co ed è potenzialmente in grado di indivianche all'interno della stessa classifica- duare nuovi biomarker di malattia respiratozione diagnostica, pone il problema della ria e nuovi bersagli farmacologici, fornendo personalizzazione della terapia farmaco- uno strumento “molecolare” completamente logica, non risolto dalle attuali linee gui- non invasivo per il monitoraggio della terada, generalmente improntate alla eviden- pia farmacologica. Particolarmente interessante sembra essere la potenziale applicace-based medicine. Un naso elettronico, dispositivo portatile che zione di queste metodiche alla diagnosi prefornisce risultati immediati, è un sistema coce di malattie oncologiche. sensoriale artificiale costituito da una serie L'analisi molecolare del respiro (breathodi sensori chimici per la rilevazione di profili mics o “respiromica”) è svolta dal prof. Paodi composti volatili (breathprints) ed un algo- lo Montuschi presso l'Unità Operativa di ritmo per l'analisi dati. I nasi elettronici con- Farmacologia, Farmacologia Clinica, che sentono non solo di distinguere tra persone dispone di due tipi di nasi elettronici, basati con patologie respiratorie e soggetti sani, su tecnologie diverse, e di un gas cromatoma tra pazienti con patologie respiratorie diverse, ed all'interno RIVOLGERSI QUI della stessa patologia, come Prof. Paolo Montuschi - Dipartimento asma o broncopneumopatia crodi Sanità Pubblica, Unità Operativa nica ostruttiva, di distinguere tra Complessa di Farmacologia, Farmapazienti con caratteristiche molecologia Clinica, Policlinico Gemelli, 3° colari (fenotipi) diverse. piano, Piastra Tecnologica PolifunzioL'analisi del respiro con gas cronale, stanza J308m matografia/spettrometria di mastel. 06-30156092; fax: 06-30156292 sa (GC/MS) consente, inoltre, di tel. cellulare: 347-4277444 identificare e misurare i composti e-mail: [email protected] volatili responsabili delle differenze osservate con il naso elettroni- grafo/spettrometro di massa. Breathomics è uno degli aspetti maggiormente innovativi del progetto europeo UBIOPRED, finalizzato allo sviluppo di nuove strategie farmacologiche per l'asma grave, al quale partecipa il centro UCSC - Roma coordinato da Paolo Montuschi. Questa attività, svolta nell'ambito di studi clinici condotti in pazienti con malattia respiratoria, è integrata con metodiche convenzionali (ad es., spirometria) e metodiche validate e standardizzate per la valutazione dell'infiammazione respiratoria come espettorato indotto e misurazione del monossido di azoto nell'aria espirata. Quest'ultima anche come prestazione erogata dal Policlinico Agostino Gemelli e riconosciuta dal Sistema Sanitario Nazionale. Nell'ambito di una valutazione integrata non invasiva, l'analisi molecolare del respiro può contribuire alla identificazione di fenotipi con diversa prognosi e risposta alla terapia farmacologica, rendendo sempre più personalizzato l'approccio al paziente con malattia respiratoria. 3 Bollini Rosa al Polo Donna: il Gemelli nel club dell’eccellenza per le cure femminili Il Gemelli ospedale a misura di Donna. Nella cornice prestigiosa di Palazzo Chigi lo scorso 3 dicembre al Polo Donna del Policlinico sono stati assegnati i 3 Bollini Rosa da parte dell’Osservatorio nazionale sulla Salute della Donna (O.N.Da.), che contraddistinguono le strutture ospedaliere impegnate con successo contro le malattie femminili, a tutti i livelli della cura: prevenzione, diagnosi, terapia, follow-up e accompagnamento generale delle donne ricoverate nel proprio vissuto terapeutico e psicologico. “Bollini Rosa” è il Programma dell’importante riconoscimento che, dal 2007, identifica e mo- dell’Osservatorio sulla salute nitora, per iniziativa di della donna - ha dichiarato O.N.Da., le realtà cliniche e Maurizio Guizzardi, Direttore scientifiche all'avanguardia nel del Policlinico Gemelli - al Polo panorama sanitario nazionale Donna, una delle cinque macro per “facilitare la scelta del luo- aree assistenziali del nuovo go di cura da parte delle donne modello che stiamo attuando e premiare le strutture che pos- all’interno dell’ospedale, come siedono caratteristiche a misu- previsto dal Piano strategico ra di donna”. Questo risultato aziendale al fine di assicurare colloca il Polo Donna del Ge- le risposte più efficaci agli assimelli nel club esclusivo delle stiti e di rendere più efficienti i cinque strutture del Lazio che processi di cura. Finalità del possono fregiarsi quest’anno Polo Donna è di sviluppare dei 3 Bollini Rosa. percorsi clinico-assistenziali “É con grande soddisfazione per personalizzare le terapie e che abbiamo accolto la notizia accompagnare le donne duran- te la degenza ospedaliera”. “I 3 Bollini Rosa confermano si affianca il prof. Giovanni Scambia, Direttore del Dipartimento per la tutela della salute della donna, della Vita nascente, del bambino e dell’adolescente del Policlinico Gemelli e sono un pubblico riconoscimento al nostro Personale medico e sanitario dell’impegno rinnovato ogni giorno verso una cura globale, centrata sui bisogni di ogni paziente che si rivolge ai nostri reparti e servizi, per trovare risposte sempre più idonee e terapie personalizzate ed efficaci”. Il network degli Ospedali “vicini alle donne” conta oggi 224 strutture in Italia. L’utenza femminile è al centro di tutto il sistema poiché, attraverso il sito del Programma (www.bollinirosa.it), ogni donna può scegliere la migliore struttura alla quale rivolgersi mediante una raccol- ta di dati formulata attraverso le informazioni specifiche su più di 100 servizi erogati nelle specialità di interesse femminile. Inoltre, sempre tramite il sito, le pazienti possono esprimere il proprio giudizio sui servizi ricevuti e conoscere il grado di soddisfazione delle altre utenti. Grazie a questo riconoscimento, il Policlinico Gemelli è da anni un’istituzione riconosciuta a livello nazionale come fortemente impegnata nel campo della tutela della salute della Donna, ha conosciuto negli anni un sicuro incremento della domanda di cura e di assistenza, favorendo quest’ultimo il miglioramento continuo nello studio e nella scelta delle migliori e più efficaci terapie, ed è costantemente collegato in una rete di alto livello formata dalle altre realtà cliniche e scientifiche all’avanguardia su tutto il territorio nazionale. INQUADRA il codice a sinistra con il tuo smartphone oppure N. 8 DIC 13 CLICCA su questo riquadro per il pdf di questa pagina, da stampare o condividere, presente nel sito: - GEN 14 www.policlinicogemelli.it Il “nuovo” Gemelli 8 Cambia il Policlinico Gemelli Ecco il PERCORSO ICTUS Per offrire risposte più pronte, sicure ed efficaci alla sempre crescente domanda di salute che rispondano ai requisiti del governo clinico, il Gemelli ha recentemente compiuto un profondo ripensamento dell'organizzazione interna e delle modalità di erogazione delle cure, concentrando in modo omogeneo e integrato le varie attività, trasformando di fatto la struttura da “Policlinico” in “Poli-clinics”. Da questo progetto sono nati infatti cinque Poli: il Polo Cardiovascolare, il Polo Donna, il Polo Emergenza, il Polo Neuroscienze ed il Polo Oncologico che hanno consentito di riorganizzare in modo integrato professionalità e tecnologie per realizzare luoghi di cura certi e riferimenti facilmente identificabili. Tutti gli utenti hanno in questo modo la possibilità di accedere ai percorsi clinico assistenziali dei Poli per affrontare i vari problemi di salute, trovando le risposte più idonee a soddisfare le proprie esigenze, che risulteranno sempre prioritarie per tutti gli operatori. Per informazioni sull’organizzazione dei Poli assistenziali del Gemelli: Governo Clinico: 06 3015.5955 email: [email protected] Polo Emergenza Il Policlinico A. Gemelli è un ospedale con un forte vocazione alla gestione dell'emergenza. Con circa 80.000 accessi/anno il pronto soccorso del Policlinico è uno dei più importanti in regione. Il ruolo di hub per molte patologie dell'emergenza e la presenza di una elisuperficie attiva h 24 hanno fatto sì che il Policlinico Gemelli attirasse patologie dell'emergenza quali: trauma, trauma pediatrico grave, ictus, infarto. Un ruolo cardine nella gestione dell'emergenza lo hanno le strutture del Dipartimento di Emergenza Accettazione (DEA): • Pronto Soccorso • Osservazione Breve Intensiva • Reparto di Medicina d'Urgenza • Centro di Rianimazione • Radiologia di Pronto Soccorso • Terapia Intensiva Pediatrica Ma accanto a queste strutture ruotano tutte le competenze specialistiche degli altri dipartimenti coinvolte nella gestione dell'emergenza. Il Polo Emergenza, se necessario, si raccorda con gli altri Poli e le altre strutture del Policlinico per dare una risposta globale alla domanda di salute dei pazienti. La realizzazione di un Polo dell'Emergenza si pone come obiettivo finale quello di migliorare i servizi offerti ai cittadini che afferiscono all'ospedale tramite una serie di interventi volti a: • decongestionare i percorsi dell’emergenza limitando l’afflusso dei pazienti i cui problemi possono essere affrontati con modalità diverse; • rafforzare il ruolo di coordinamento sul territorio che questo Policlinico ha già nella gestione di molte patologie dell’emergenza (ictus, infarto, trauma) così da creare una rete integrata sul territorio; • creare percorsi che rendano più rapido il transito dei pazienti nelle Unità Operative e nei Servizi che all’interno dell’ospedale sono coinvolti nella cura della patologia da cui è affetto. L’identificazione di questi percorsi ha una rilevanza maggiore soprattutto nel trattamento di quelle patologie in cui il fattore tempo è fondamentale per il risultato terapeutico; • migliorare la qualità delle prestazioni erogate a partire dalla ricerca scientifica (aggiornamento) e dalla formazione (diffusione della conoscenza); • migliorare l’accoglienza degli utenti con interventi mirati sia sulla struttura che sull’organizzazione. Il Percorso clinico-assistenziale dedicato al paziente con ictus ischemico L’ictus ischemico cerebrale è una patologia causata dall'occlusione acuta di un vaso arterioso con conseguente deficit di flusso cerebrale focale ed improvvisa comparsa di sintomi neurologici (per esempio deficit del nervo faciale, deficit di forza ad un arto, disturbo di produzione o comprensione del linguaggio). L’ictus cerebrale costituisce in Italia la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie e la prima causa di disabilità. La popolazione anziana è la più colpita con un tasso di prevalenza di circa il 7%. Nell'ultimo decennio, tuttavia, si è osservata una progressiva riduzione della mortalità ed un miglioramento della qualità di vita di questi pazienti. Questo miglioramento è dovuto alla diffusione di procedure di rivascolarizzazione farmacologica (trombolisi) o meccanica che permettono di ripristinare il flusso cerebrale nella parte ischemica e alla creazione di Reparti ultraspe- cialistici, le Stroke Unit. La trombolisi è efficace solo entro 4-5 ore dall’esordio dei sintomi e il recupero è tanto maggiore quanto minore è questo intervallo di tempo. Si dice infatti “time is brain” cioè “il tempo è cervello”. All’interno del Policlinico Gemelli è stato istituito un percorso clinico assistenziale per la gestione dei pazienti con questo problema di salute, che provengono prevalentemente dalle zone di Roma Nord, Civitavecchia, Rieti e Viterbo afferenti alla rete ictus che fa capo al Policlinico Gemelli. Gli obiettivi che il nostro Ospedale come “hub” della rete ictus si pone con la realizzazione del percorso sono: • coordinare tutti i professionisti coinvolti nell’assistenza del paziente (cardiologi, neurologi, chirurghi vascolari, internisti, intensivisti, radiologi interventisti, chirurghi vascolari, fisioterapisti ed infermieri); ; • permettere con il teleconsulto, la possibilità di effettuare la trombolisi anche negli ospedali periferici della rete; • evitare che gli attacchi ischemici transitori (TIA) evolvano in ictus, identificando un percorso rapido di trattamento già in Pronto Soccorso per le condizioni a particolare rischio evolutivo (ad esempio, il cosiddetto TIA in crescendo); • ampliare il numero di pazienti trattabili con trombolisi attraverso un protocollo di studio della cosiddetta penombra ischemica che permette di trattare con i farmaci trombolitici anche pazienti con ictus ad esordio non noto (ictus al risveglio). Per maggiori informazioni rivolgersi a: [email protected]