quoziente familiare
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quoziente familiare
Dipartimento Democrazia Economica, Economia Sociale, Fisco e Previdenza 6 giugno 2008 QUOZIENTE FAMILIARE L’ipotesi in considerazione è quella dell’introduzione del sistema del quoziente familiare. • Obiettivo - L’obiettivo dell’adozione del quoziente familiare è quello di favorire la famiglia agendo dal lato della tassazione, ed equiparare le famiglie monoreddito e bireddito. • Cosa è il quoziente familiare e come funziona in Francia Il sistema francese prevede di “pesare” il debito di imposta rispetto alla numerosità della famiglia. Viene quindi prima 1) individuata la dimensione fiscale 1 ; 2) il rapporto tra il reddito complessivo della famiglia e la sua dimensione fiscale determina il quoziente familiare 2 ; 3) Il debito di imposta complessivo si calcola moltiplicando il debito del quoziente familiare per la dimensione fiscale. • Quale famiglia e quante quote? Per decidere in quante quote suddividere il reddito comprensivo si fa riferimento allo stato civile (ad esempio se single, coniugato, pacsé, divorziato, separato) ed al numero delle persone a suo carico. Il numero delle quote è fissato dal codice delle imposte (i celibi, i divorziati, i vedovi, senza infanti a carico hanno diritto a una quota; i coniugi o i soggetti costituenti un Pacs e assoggettati a tassazione comune, senza infanti a carico, hanno diritto a due quote; la persona coniugata, vedova, con infanti a carico generati dal suo matrimonio, ha diritto a due quote per i primi due figli; le persone invalide a carico hanno diritto a mezza quota supplementare; una I coniugi pesano 1, i figli 0,5 e dal terzo in poi 1. Una famiglia con due figli a carico ha una dimensione fiscale pari 3, con tre figli 4. 2 Famiglia con due figli a carico e reddito complessivo di 50.000 euro ha un quoziente familiare di 50000/3=16.666 euro. Si calcola il debito di imposta per il quoziente familiare applicando le aliquote delle imposte personale (fino a 5.614 esente, fino a 11.198 x 5,5%23%; da 11.198 a 16.666x 14% = 1.072 x 3 = 3.217 ). 1 1 coppia formata da entrambi i coniugi invalidi ha diritto all’aumento del quoziente familiare di una unità, mentre se uno solo di essi è invalido l’aumento è di metà quota; i contribuenti celibi, divorziati o vedovi, invalidi e aventi una o più persone a carico, sia che tali carichi siano esclusivi, principali o sopportati in parti uguali tra i genitori, hanno diritto a metà quota in relazione alle persone invalide a carico. ) • Punti di forza del sistema francese – 1) La scala di aliquote è spostata verso i redditi bassi, quindi suddividendo il reddito in quote ne deriva un vantaggio fiscale; 2) il “plafond”: è previsto un tetto al vantaggio derivante dall’applicazione del quoziente. Scala di aliquote prevista dalla Finanziaria 2007 in Francia • Per introdurre il quoziente - 1) cambiare la costituzione: nel nostro sistema la tassazione è su base individuale; per introdurre il quoziente è quindi necessario cambiare la Costituzione introducendo il principio della tassazione su base familiare (negli anni la Corte Costituzionale ha più volte sollecitato il legislatore ad agire in questa direzione); 2) cambiare la scala di aliquote: la nostra scala di aliquote non è funzionale all’introduzione del quoziente familiare come si vede confrontando le due tabelle (tenendo conto anche della distribuzione dei contribuenti italiani, fortemente schiacciati verso i redditi più bassi). Suddividendo il reddito in quote, infatti, si ha un vantaggio se ci si colloca in una classe con aliquota inferiore. Reddito Fino a 15.000 15.000-28.000 28.000-55.000 55.000-75.000 oltre 75.000 • Aliquote 23% 27% 38% 41% 43% % di contribuenti cumulata 60% 87% 97% Aliquote a confronto – La scala di aliquote francese parte dal 5,5%, la nostra dal 23%. Il primo passo è dunque quello di ridurre la prima aliquota. Secondo la simulazione elaborata dal Dip.Fisco su banca dati Caaf, la riduzione 2 dal 23% al 20% ha un costo di circa 11 miliardi di euro (che non coincide con il costo del quoziente). • Due proposte della scorsa legislatura – Durante la scorsa legislatura sono stati presentati diversi disegni di legge sul quoziente familiare. In particolare, sono state analizzate le due proposte (una del centrodestra e una del centrosinistra) per valutarne gli effetti rispetto all’attuale sistema fiscale. • I risultati riportati in tabella, così come le osservazioni, sono relativi alle due specifiche proposte di legge. In particolare si osserva che: 1) Le due proposte avvantaggiano i redditi medio-alti (oltre i 40 mila euro); 2) Contengono degli elementi che complicano il sistema; 3) sono costose (tra i 7 e i 10 miliardi di euro); 4) negli ultimi cinque anni sono già state realizzate tre riforme fiscali che hanno cambiato sostanzialmente il sistema non assicurando stabilità al sistema fiscale (inoltre, dall’analisi dei dati numerici delle riforme si osserva che a fronte di grandi cambiamenti normativi non ci sono stati effetti sostanziali in termini economici per dipendenti e pensionati. Questo dipende dalla esiguità delle risorse impiegate). • Nelle tabelle che seguono è stato presa in considerazione una famiglia monoreddito (quella che dovrebbe avere il maggior beneficio dal quoziente familiare) e sono state calcolate le imposte da pagare con il sistema attuale (dopo la riforma Visco) e nel caso in cui venisse realizzato il quoziente nell’ipotesi del centro destra e del centro sinistra. Poiché si parla di imposte non è stato considerato nel calcolo l’assegno al nucleo familiare. Per confronto, è stata inserita la colonna delle imposte che paga un lavoratore senza carichi familiari con il sistema attuale. Tab.1 Confronto tra le proposte sul quoziente familiare e la situazione attuale REDDITO IMPOSTA DA PAGARE Senza carichi di famiglia (Imposta da pagare con il sistema attuale) 15.000 30.000 50.000 75.000 100.000 2.112 6.884 15.153 25.420 36.170 Coniuge e 2 figli a carico Sistema attuale Quoziente CS Quoziente CD 40 2.112 1.610 5.010 6.064 5.169 13.763 11.533 10.301 24.825 18.450 17.317 36.025 26.960 25.630 Quoziente Cs = proposta di quoziente familiare del centro sinistra Quoziente Cd = proposta di quoziente familiare del centro destra Zona verde = guadagni fiscali Zona rossa = perdite fiscali 3 Tab.2 Confronto tra le proposte sul quoziente familiare e la situazione attuale REDDITO IMPOSTA Senza carichi (Imposta da pagare con il sistema attuale) 2.112 6.884 15.153 25.420 36.170 15.000 30.000 50.000 75.000 100.000 Coniuge e 4 figli a carico Sistema attuale Quoziente CS Quoziente CD 0 2.112 1.610 3.031 6.064 5.060 12.064 11.333 9.857 23.477 17.850 16.160 35.027 24.600 23.090 Graf.1 Confronto tra la riforma Visco e due proposte sul quoziente familiare (coniuge e due figli a carico) 40000 35000 Imposta netta 30000 25000 20000 15000 10000 5000 0 0 10000 20000 30000 40000 50000 60000 70000 80000 90000 Reddito imponibile Imposta Visco Imposta Quoziente centrosinistra Imposta Quoziente centrodestra Grafico e tabelle sono ricavate dalla nota sul quoziente (del 29 marzo 2007) a cura di Lorenzo Lusignoli- Dip.to Democrazia Economica. 4 100000 • Obiettivo e strumenti: se l’obiettivo è quello di sostenere la famiglia, si osserva che l’introduzione del quoziente familiare è uno dei possibili strumenti impiegabili. Come proposto nella piattaforma unitaria del 24 novembre 2007, uno strumento alternativo è quello della dote fiscale; ma si può agire anche con le detrazioni/deduzioni, concentrandole sul costo dei figli, degli asili e della casa (purché si intervenga contemporaneamente a favore degli incapienti). Qualsiasi via venga scelta per sostenere la famiglia, è necessario tener conto della sostenibilità economica della proposta e dei risultati che si ottengono in termini di benefici fiscali. • 1) 2) 3) 4) La Dote fiscale La Dote fiscale è uno strumento che somma le detrazioni per i figli a carico e l’assegno al nucleo familiare. Il nuovo strumento presenta una serie di vantaggi: la dote fiscale è erogata dal lato della spesa, e non per via fiscale, in modo da superare il problema dell’incapienza. Le famiglie hanno a disposizione un “bonus” che per i lavoratori dipendenti è corrisposto direttamente in busta paga, mentre agli incapienti viene erogato sotto forma di assegno comprensivo delle detrazioni oggi non godute; l’importo che riceve la famiglia è facilmente calcolabile visto che sarà indipendente dall’Irpef. Scompare infatti, la formula relativa alla detrazione per figli a carico; Il reddito di riferimento per il calcolo della dote è quello dell’intero nucleo familiare; dunque, c’è equivalenza tra famiglia monoreddito e famiglia bireddito; La dote fiscale prospettata nella Piattaforma unitaria di novembre 2007, garantisce un guadagno per tutte le fasce di reddito. • Le critiche al quoziente familiare ¾ Disincentiva il lavoro femminile? Sommando il reddito della moglie (generalmente inferiore) a quello del marito (superiore) e dividendolo in due, il reddito complessivo cadrà in una classe di reddito e di aliquota più elevata rispetto a quella di partenza per la moglie, e inferiore per il marito. Quindi, si avrebbe uno svantaggio in termini di maggiore imposizione fiscale sul reddito della moglie rispetto alla tassazione su base individuale e questo avrebbe l’effetto di disincentivare il lavoro femminile. Sarebbe interessare valutare se l’effetto disincentivo è dovuto ad un leggero incremento della tassazione oppure al livello del reddito (generalmente modesto), al costo di accesso ai servizi (per esempio asilo), alla scarsa flessibilità dell’orario di lavoro. ¾ Il sistema è molto costoso: dando cospicui guadagni in particolare ai redditi più elevati ha effettivamente un costo elevato; 5 ¾ La scala di aliquote e la Costituzione: per introdurre il nuovo sistema è necessaria una modifica costituzionale e deve essere opportunamente calibrata la scala di aliquote; ¾ I single: nel caso di soggetti senza carichi familiari -single, divorziati o altro- il sistema sarebbe neutro rispetto a quello attuale non dando alcun vantaggio. Il vantaggio potrebbe eventualmente derivare da una nuova scala di aliquote rivista al ribasso. • Il problema dell’evasione fiscale ¾ Quelli che già si applicano il quoziente: tra le diverse modalità di evasione fiscale c’è anche quella di suddividere il reddito sui diversi componenti il nucleo familiare in modo da pagare meno imposte . Il problema, in questo caso, non risiede nel sistema scelto (tassazione individuale o familiare), ma nell’atteggiamento fraudolento dei contribuenti rispetto al fisco. Paola Serra 6