note sugli ospiti 2015 - Comune di Marano sul Panaro

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note sugli ospiti 2015 - Comune di Marano sul Panaro
AZIONE NATURA
E tutt’intorno…aria sottile.
Brevi note sulle serate e sugli ospiti
o Simone Frignani:43 anni, maranallese, laureato in biologia e da sempre appassionato di
trekking e pedalate, da alcuni anni ha focalizzato la sua passione verso la riscopeta di antichi
sentieri e viabilità che accomunavano gli antichi pellegrini.La particolare passione per questa
attività di scoperta storica e religiosa nasce fondamentalmente dal passato scoutistico del nostro
ospite. In estrema sintesi Il Cammino di San Benedetto va da Norcia, in Umbria, a
Montecassino, nel basso Lazio, per una lunghezza complessiva di 310 km a piedi; 340 in
bicicletta. Si propone di far conoscere i luoghi principali di San Benedetto da Norcia, insieme a
tanti luoghi di un'"Italia minore"...minore soltanto perchè poco conosciuta. Il percorso, che
Simone ha ideato sulla base di uno studio storico, geografico e cartografico, è interamente
descritto nella guida "Il Cammino di San Benedetto", edito da Terre di mezzo (2°edizione in
italiano); e nella guida in tedesco "Der Benediktweg" edita da Tyrolia di Innsbruck, insieme agli
approfondimenti storici, culturali, turistici.
Nel corso della serata verrà mostrato un audiovisivo per presentare i luoghi del Cammino, i
luoghi da vedere, la storia, i riferimenti ai monasteri inquadrati nel contesto del mondo
benedettino.
o Nicola Bonaiti: Amante della natura, degli animali e vegetariano convinto è nato a Padova nel
1968 ed ha sempre vissuto a Teolo, un paesino nel cuore dei Colli Euganei, perfetto terreno di
allenamento quotidiano. Dopo aver giocato a rugby
fino a 20 anni ha cominciato a intensificare l’attività di
scialpinismo ed alpinismo fino a farle diventare la passione principale.
Le salite più significative di questi anni nelle montagne di casa sono: Gran Combain, Dent
d'Herèns, Monte Bianco, Bernina (cresta Biancogratt), M Rosa (cresta Signal e Nordend).
Nel 2001 in Ecuador con Michela, la moglie, tenta la salita al Cotopaxi (5.897 m), ma vengono
respinti dal brutto tempo. Nasce la passione per le montagne extra europee e per l’alta quota.
Nel 2005 torna in Ecuador da solo e scala il Cotopaxi e il Chimborazo (6.310 m). Nel 2006 sale
l’Aconcagua (6.962 m) dove conosce Luca Storoni carabiniere del soccorso alpino di Cortina con
il quale salirà diverse vette (Mc Kinley, 2007-. Khan Tengri in Tien Shan, 2009).
Nel frattempo nascono tre figlie, Alice 2003, Anita 2005, Bianca 2006: le sue imprese più'
importanti!
Nel 2011, insieme a Michela, sul Kilimanjaro in vista dei successivi più impegnativi progetti.Nel
2012 infatti, ancora con Michela in Russia, nel Caucaso, dove completano la traversata
dell’Elbrus da nord a sud in completa autonomia salendo le due cime (est 5.621 m e ovest 5.642
m). A seguire, questa volta da solo, Nicola prosegue per la Cina e l’11 agosto raggiunge con gli
sci la cima del Muztagh Ata (7.565 m).
Nel 2013 è arrivato il momento di tentare un “ottomila” e in settembre, nella stagione post
monsonica, parte per il Manaslu (8.163 m) insieme a nuovi compagni di cordata. La salita si
ferma il 3 ottobre ai 7.454 m del campo 4 a causa del maltempo.La spedizione rientra a casa
arricchìta dall'esperienza e dalla consapevolezza delle sue possibilità. L'autunno successivo il
sogno si realizza con la salita del Cho Oyu (8.201 m).
Al rientro della bella impresa Nicola diventa uno dei più acclamati alpinisti italiani ed ecco un
estratto delle sue recenti dichiarazioni:
….Non è la prestazione l’unico obiettivo, non sono alla ricerca di primati né ho pretese di
viaggi di esplorazione in terre incontaminate.
Sono le emozioni individuali, uniche, che esploro salendo lentamente verso l’alto.
E’ un viaggio di ricerca in un ambiente severo, spesso ostile, dove fatica e disagio mettono a
dura prova le proprie sicurezze e le relazioni umane.
Ma è proprio nell’alta quota, dove i pensieri si fanno confusi e ogni passo e ogni singolo
gesto costano indescrivibile fatica, che emerge la vera natura di ciascuno di noi e, immersi
nell’essenzialità e nella purezza, si creano indissolubili legami.
Un personaggio quantomai in sintonia con la nostra filosofia.
o
Ausilia Vistarini e Sebastiano Favaro sono viaggiatori in bicicletta votati alle lunghe distanze:
hanno la straordinaria capacità di normalizzare l’estremo. Hanno partecipato, da soli o in coppia,
a gare in autosufficienza nel deserto, alla Millemiglia, a randonnée di oltre 1000 chilometri:
Paris-Brest-Paris e London-Edimburgh-London, a gare estreme di mountain bike, ma anche a
viaggi con mete come Santiago di Compostela, Istanbul, Teheran, Giordania, Senegal, Burkina
Faso, Tunisia e Mongolia. Da qualche anno sono stati catturati dalla bellezza dell’Alaska
partecipando a diverse edizioni dell’Iditarod Trail Invitational, esperienze che verrano condivise
in sala con “Alaska, il grande sogno bianco. 1800 km in bicicletta” . L’Iditarod Trail
Invitational è una competizione ad invito che si svolge sul tracciato della storica Iditarod Sled
Dog Race, la corsa con i cani da slitta più famosa al mondo. I cinquanta partecipanti possono
percorrere i milleottocento chilometri che separano Knik Lake, sessanta chilometri a nord della
città di Anchorage, da Nome sul mare di Bering scegliendo di muoversi a piedi, in mountain
bike o sugli sci. Tempo massimo trenta giorni per rientrare in classifica e dieci per il traguardo
intermedio di McGrath dopo seicentocinquanta chilometri. Nessuna assistenza: ci si deve
arrangiare. La gara segue il percorso che veniva effettuato al tempo della corsa all'oro, la
partenza è alla fine di febbraio, con temperature fino ai 40 sotto zero. Un evento sportivo, un
sogno bianco, un incontro tra persone in un territorio unico e ancora incontaminato.
o Angelika Rainer: Angelika Rainer (Merano, 18 ottobre 1986) è un'arrampicatrice italiana.
Partecipa alle competizioni di arrampicata su ghiaccio, pratica l'arrampicata in falesia, il
bouldering, le vie lunghe multipitch, il dry-tooling. Insieme a Jenny Lavarda è l'unica atleta
italiana ad aver vinto una Coppa del mondo di arrampicata su ghiaccio, nel 2012. Ha inoltre
vinto tre Campionati del mondo consecutivi, nel 2009, 2011 e 2013.
La serata che Angelika ci propone si intitola "Vertical Dreams". È un film di circa 1 ora e 10
minuti, dove sono raccolti i video di tutte le più belle scalate che Angelika ha realizzato.
Durante la proiezione del film, che è continuativo e non si interrompe mai, Angelika racconta
dal vivo le sue esperienze, microfono alla mano.
o
Mauro Corona: chiuderà la rassegna di quest'anno l'incontro con l'alpinista, scultore, scrittore
Mauro Corona personaggio noto a tutti anche per le sue presenze televisive, che ci presenterà il
suo ultimo libro "I Misteri della montagna" in uscita ad aprile.