Consigli di carattere redazionale
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Consigli di carattere redazionale
FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA FACOLTA’ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI FACOLTA’ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE FACOLTA’ DI SCIENZE LINGUISTICHE E LETTERATURE STRANIERE ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE AVVISO Indicazioni per la redazione degli elaborati scritti oggetto delle prove finali dei corsi di laurea di primo e secondo livello Onde offrire elementi utili ai fini della corretta impaginazione degli elaborati scritti oggetto delle prove finali, di seguito si offrono alcuni consigli di carattere redazionale. Si rammenta che per la Facoltà di Sociologia valgono a tutti gli effetti le dettagliate disposizioni dalla stessa impartite. In merito al corso di laurea quadriennale in Scienze della Formazione Primaria si faccia esclusivo riferimento alle specifiche indicazioni altrove pubblicate. Ad ogni buon conto, si rimanda lo studente alle indicazioni formulate dal proprio docente Relatore in ordine a qualsivoglia aspetto, anche di carattere pratico-redazionale, inerente la stesura dell’elaborato oggetto della Prova finale. CONSIGLI REDAZIONALI Si consiglia di utilizzare i seguenti parametri: Pagina: Margini: Distanza dal bordo: Carattere Stile (a scelta): se Times New Roman se Book Antiqua se Bookman Old Style Allineamento Interlinea Paragrafo Superiore 3 Inferiore, Sinistro, Destro 2,5 Intestazione: 1,25 Piè di pagina: 1,25 Punti 11 o 12 11 12 (max) Giustificato Esatta 22 (o 23 punti) L’elaborato deve essere composto da: 1) Introduzione, in cui si presenta l’oggetto della tesi, gli obiettivi del lavoro, il percorso seguito; 2) Capitoli, in ciascuno dei quali si presenta un aspetto o un argomento del lavoro; a piè di pagina devono essere raccolte le note, in cui dar conto dei riferimenti bibliografici e di quant’altro è opportuno segnalare; La bibliografia dovrà essere presentata in ordine alfabetico per autore (e per anno all’interno dei testi del medesimo autore) rispettando le seguenti regole: a. per le opere monografiche: AUTORE (anno di edizione), titolo, casa editrice, città. Es.: BAILEY K.D. (1985), Metodi della ricerca sociale, Il Mulino, Bologna b. Per gli articoli tratti da opere collettanee: AUTORE DELL’ARTICOLO (anno di edizione) titolo dell’articolo, in AUTORE DEL VOLUME, titolo del volume casa editrice, città. Es.: VILLA F. (1999), L’anziano nella società contemporanea: problemi di identità e di ruolo, in Fondazione Leonardo, Primo rapporto sugli anziani 1999, Franco Angeli, Milano, 1999 c. Per gli articoli tratti da riviste: AUTORE DELL’ARTICOLO (anno di edizione), titolo dell’articolo, in “TITOLO DELLA RIVISTA”, annata, numero, pagine. Es.: COLOZZI I., (1986), Famiglia, povertà e politiche sociali in Italia, in “LA FAMIGLIA”, a. XX, n. 116, pp 5-13 d. Per i riferimenti legislativi: Tipo di testo (Legge, Legge regionale, DPR, D. Leg., D.L., ecc.), data, numero, titolo (in corsivo), pubblicazione (GU o BUR) con data e numero. Es.: Legge 8 giugno 1990, n.° 142, “Ordinamento delle autonomie locali”, GU 12/6/1990, n.° 135. 3) Conclusioni, in cui si riassume il lavoro fatto e si presentano sinteticamente i risultati, evidenziando anche eventuali aspetti bisognosi di approfondimento; 4) Bibliografia, contenente tutti i riferimenti bibliografici relativi a testi letti, consultati o di cui si è a conoscenza, concernenti l’oggetto dell’elaborato. 5) Allegati (eventuali): tutti quei materiali di lavoro che non è opportuno inserire nel testo (es. questionari, trascrizione di colloqui i di casi,….); essi vanno numerati e citati nel testo ASPETTI TECNICI E SCADENZE Per le scadenze da rispettare (termine ultimo per la presentazione della domanda di approvazione dell’argomento, della domanda di ammissione all’esame di laurea, per la consegna della tesi), lo studente deve fare riferimento alla bacheca della Segreteria Studenti o al sito dell’Università (www.unicatt.it).