LA DIREZIONE ANTIMAFIA DI MESSINA HA APERTO UN
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LA DIREZIONE ANTIMAFIA DI MESSINA HA APERTO UN
ANNO XX N. 40 25 OTTOBRE 2013 EURO 1,50 centonove Settimanale di Politica, Cultura, Economia SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE A REGIME SOVVENZIONATO 45% (ME) IO E SCIASCIA LA DIREZIONE ANTIMAFIA DI MESSINA HA APERTO UN FASCICOLO SUL GOVERNATORE DOPO LE DENUNCE DI UN EX DIRIGENTE DEL COMUNE DI GELA. ECCO I RETROSCENA il punto 25 OTTOBRE 2013 centonove EDIT Battimani ad Accorinti MA CʼEʼ UN FUTURO per Messina? A leggere i giornali sì. Lʼapertura di credito che risulta essere stata fatta allʼamministrazione Accorinti è commovente. Al gruppo di amministratori che si sono affiancati al sindaco “guru”, le “attenuanti” sono tutte concesse. Come ai volontari che si apprestano a ricostruire dopo anni e anni di scosse telluriche le fondamenta delle Istituzioni: i servizi sociali, i trasporti, la sanità, la giustizia. Peccato che questo idillio, come tutte le passioni accese, non sappiamo quanto duri. Sarebbe cosa buona e giusta che la giunta Accorinti, indicasse la propria volontà ora per i prossimi cinque anni. Raccontando in anticipo le tappe del programma, su come affrontare la voragine finanziaria, come fare “sballare” una serie di dirigenti che si sono autopremiati con incentivi mentre il Comune affogava e ancora stanno scandalosamente ai loro posti, cosa fare sul fronte spazzatura, emergenza sempieterna, come fare pagare i biglietti sui pochi autobus dopo averli fatti funzionare, come spurgare i tombini. Cose semplici. Chiare. Altrimenti ci risiamo con le vertenze, a gò gò. E la calza col carbone per la Befana, lʼinfaticabile Saro Visicaro potrebbe consegnerla non solo a Renato Accorinti, ma anche a Daniele Ialacqua, che un tempo la riempiva di carbone. Mario Monti Alla ricerca del centro perduto Conservatori da una parte, liberali con lo sguardo rivolto dall’altra. Il centro italiano sembra gemello del cioccolato. Ecco perchè DI DOMENICO BARRILÀ NELLA NOTTE TRA MARTEDIʼ e mercoledì, si è consumato lʼennesimo psicodramma dei presunti centristi italiani. Costoro, tuttavia, al pari di particelle virtuali, sono troppo piccoli per essere rilevati, persino da sofisticati strumenti di alta precisione, così rimangono confinati nei sogni del loro più arcigno paladino, lʼeterno democristiano Pierferdinando Casini. In queste ore lʼesecutivo di Scelta Civica ha operato una mini scissione, mettendo fuori dalla porta lʼoramai insignificante Udc. Unʼoperazione da acceleratore di particelle, visti i numeri elettorali in gioco, che tuttavia merita una riflessione, non tanto per la qualità dei soggetti convolti, che certo non passeranno alla storia come padri della patria, quanto per mettere in evidenza la rapidità con cui certi ostinati processi di ingegneria politica, si esauriscano presto senza lasciare tracce o quasi. Quello che lascia interdetti nella vicenda è lʼingenuità del professor Mario Monti, incartato e mangiato da professionisti di notevole destrezza, gente con un pedigree politico che doveva fargli raddrizzare le antenne. Evidentemente, come molti intellettuali, anche il professore difetta di spirito pratico, se non si è reso conto di cosa potesse significare imbarcarsi in una crociera insieme a Pierferdinando Casini e a Mario Mauro. Il primo, già assurto alla presidenza della Camera grazie alle messe di voti recatigli in dono dallʼUdc (cuffarizzato) siciliano, e cultore di quella politica dei due forni, che Bettino Craxi aveva elevato a dignità di arte. Vero che nel 2008 lʼUdc aveva scaricato Silvio Berlusconi, ma è altrettanto vero che la storia dʼamore tra loro era stata lunga e compromettente. Non solo, la tempistica del divorzio, considerato che la stagione del Cavaliere volgeva al termine, non ci era parsa propriamente epica, tanto più che gli spazi di manovra nel In redazione: Daniele De Joannon, Gianfranco Cusumano, Alessio Caspanello, Michele Schinella Segreteria di redazione: Rossana Franzone, Rosa Lombardo, Francesco Pinizzotto - Editore: Kimon scrl: Via S. Camillo, 8 MESSINA tel.: 090/9430208 Fax: 090/9430210 P. Iva 02131540839 Registrazione Tribunale di Messina n. 11- 92 del 4 maggio 1992 Iscritto al Registro Operatori della Comunicazione n° 17229 Stampa: Sts Spa - Società tipografica Siciliana spa Strada 5 n. 35 - zona industriale 95030 Catania. Redazione e ufficio abbonamenti via San Camillo, 8 98122 (ME), CCP n° 90443839 Copie arretrate Euro 3,00; Internet: http://www.centonove.it e-mail [email protected] centonove SETTIMANALE REGIONALE DI POLITICA CULTURA ED ECONOMIA Direttore responsabile centrodestra, sempre più disordinato e affollatosi di innumerevoli ambizioni in libertà, si erano parecchio assottigliati. Gli imbarazzi del Vaticano, cui Casini è molto sensibile per motivi di bottega, devono averlo illuso che liberatosi del vecchio padrone i voti sarebbero caduti a pioggia sul suo anacronistico progetto. Il secondo dei compagni di viaggio di un certo rilievo del professore, Mario Mauro, è ciellino. Non inquieta tanto la persona quanto il brodo culturale che si porta dietro, una componente cattolica di destra, si perché il centro dei ciellini è irresistibilmente attratto dalla destra, anzi peggio, dalla destra italiana, un grumo disordinato di individualismi e di ansie di conservazione. Solidarismo assente. Proprio sullʼattuale ministro della Difesa, in una lunga intervista al Corriere della Sera, dopo avere sistemato Casini e altri, Mario Monti cala una stilettata carica di veleno: «Mauro da capogruppo al Senato è andato, con il suo collega alla Camera Dellai, a trattare per la composizione del governo –di cui non mi sono occupato-, e ne è uscito ministro della Difesa». In effetti il professore non si è mostrato grande conoscitore della psiche umana, e se è stato politicamente borseggiato, non può lagnarsi più di tanto. Scegliere di accompagnarsi al campione per antonomasia della palude centrista e ad un esponente di Comunione e liberazione, sebbene non il peggiore, significa fiuto politico pressoché inesistente. Logica, dunque, la conclusione, il piccolo centro si è scisso, ancora una volta. Conservatori da una parte, liberali con lo sguardo rivolto dallʼaltra. Il centro italiano sembra gemello del cioccolato. Un grande pasticcere un giorno mi disse: «Fare il cioccolato è molto difficile perché i suoi ingredienti di base sembrano fatti per non stare bene insieme». Amen. Distribuzione Gaetano Toscano Sas via Corbino Orso n. 9/11 - 98124 MESSINA telefono 090/692508 Distributore regionale Eagleservices via M.Rapisardi, 62 95021 Acicastello (Ct) Pubblicità legale-istituzionale-commerciale: Via San Camillo, 8 Messina Tel. 090/9430208 Fax: 090/9430211-9430210. Tariffe pubblicitarie (1 modulo cm3,5 x 4,5); Manchette prima pagina Euro 206, 58; Finestrella prima pagina Euro 438,99; commerciali a mod. Euro 41,32; Finanziaria/Appalti/Gare a mod Euro 129,11; Legali/Aste/Sentenze a mod. Euro 129,11; redazionali Euro 77,47; una pagina interna Euro 1.446,08; ultima pagina Euro 1.807,6 Posizione di rigore + 20%. Colore + Euro 387,34. Graziella Lombardo Garante del lettore Attilio Raimondi pagina 2 Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana Certificato Ads n. 7367 del 14/12/2011 Riservato centonove 25 OTTOBRE 2013 MESSINA. INSEGNANTE DI SOSTEGNO PESTATO FUORI DALL’ISTITUTO DA UNO SCONOSCIUTO. LA STORIA “TOP SECRET” Minutoli, pugni al professore MESSINA. La notizia è stata tenuta “top secret”, ma la Polizia ci sta indagando sopra. Perchè le modalità dellʼagguato di cui è stato sfortunato protagonista un professore dellʼistituto per geometri Minutoli di Gazzi, lunedi 21 ottobre, sono decisamente singolari. A subire un violento pestaggio, che gli è costato una frattura del setto nasale ed una trentina di giorni di prognosi, è stato un insegnante di sostegno dellʼistituto, Giuseppe Ricci, malmenato mentre a bordo della sua auto stava uscendo dal cortile della scuola da un giovane di età tra venti e venticinque anni che, dopo aver sferrato al professore una gragnuola di pugni in volto allʼuscita delle lezioni intorno a mezzogiorno, si è dileguato sul viale Gazzi con un motorino. La dinamica dellʼaggressione lascia parecchi dubbi sulla sua identità. Secondo le ricostruzioni, infatti, pare che lʼaggressore non conoscesse il professore che ha pestato: prima di Ricci, infatti, il giovane avrebbe fermato la macchina di un suo collega, somigliante nellʼaspetto allʼinsegnante di sostegno, domandandogli se fosse il professore che cercava. Ricevuto un no come risposta, lʻaggressore ha atteso lʼauto con dentro Ricci, assicurandosi prima se fosse effettivamente la persona che stava cercando, poi invitandolo con fare cortese a scendere dallʼauto per parlare. Una volta fuori dalla sua macchina il professore di sostegno, che evidentemente non solo non conosceva il ragazzo ma non lo ha nemmeno avvertito come una minaccia, è stato più volte colpito al volto e lasciato a terra, sanguinante. I primi soccorsi, a Giuseppe Ricci, sono arrivati dal personale sanitario dellʼistituto, che hanno trovato il docente intontito dai colpi ricevuti. Portato successivamente al pronto soccorso del Policlinico, a Ricci è stata riscontrata la frattura del NOMINE. A PALAZZO ABATELLIS Barbera, champagne Lo storico dell’arte brinda al nuovo incarico di direttore MESSINA. Lo storico dellʼarte messinese Gioacchino Barbera (nella foto in basso), sarà il nuovo direttore di Palazzo Abatellis di Palermo, il museo più importante della Sicilia, che ospita una delle opere dʼarte più importanti del mondo: lʼAnnunziata di Antonello. Barbera, dirigente di II livello dellʼassessorato beni culturali, aveva dato la sua adesione anche per il museo di Messina e il museo di Siracusa. A Messina è in attesa di nomina per la direzione del museo Caterina Di Giacomo. In attesa di nomina, invece, il soprintendente Salvatore Scuto che non sarebbe disponibile ad andare alla Soprintendenza di Agrigento. MESSINA. Dopo avere rifiutato la destinazione di Agrigento, è quella di Enna la Soprintendenza che lʼassessorato ai Beni culturali ha assegnato a Salvatore Scuto, soprintendete di Messina. MEGAFONO Lumia alle Europee Presti subentra al Senato CASTEL DI TUSA. La decisione di Crocetta è già presa: il candidato alle elezioni europee di marzo del Megafono sarà Beppe Lumia. A prendere il suo posto al Senato, sarà il mecenate Antonio Presti, numero due della lista. setto nasale (lesione di entità tale per cui la denuncia scatta dʼufficio), che richiederà una prognosi di un mese. Subito dopo, allʼistituto Minutoli è piombata la Polizia che effettuati i rilevamenti ed ascoltati i testimoni ha aperto unʼindagine. “Le forze dellʼordine sono arrivate subito dopo lʼaccaduto, ma non hanno ancora preso visione dei filmati realizzati dalle telecamere di sorveglianza dellʼistituto”, conferma Pietro La Tona, preside dellʼistituto che non vuole però commentare la vicenda. “Non saprei davvero cosa dire in questo momento, e non so nemmeno che cosa possa entrarci la scuola, dato che lʼaggressore non sembrava di certo un nostro studente”, ha spiegato il preside. Alessio Caspanello primo piano 6/ IL GIORNO DELLA...CROCETTA La Dia di Messina apre un fascicolo sul governatore politica 9/ RICOMINCIO DA TRE La squadra possibile 10/ PD, TESSERE E VELENI I circoli dove infuria la guerra 11/ MESSINA, SCENE DA UN PATRIMONIO Quanto valgono i beni immobiliari del Comune 12/ IL RICHIAMO DEL...PAPA Il consigliere critica lʼesecutivo 13/ AUTISTICI, DIFFIDA ALLʼASP Bloccato il progetto dedicato ai bimbi in età scolare NOMINE Soprintendente Scuto da Messina a Enna Sommario sicilia TOP SECRET 14/ LA COLLINA PORTA SFIGA La maledizione del torrente Trapani 15/ PALAGIUSTIZIA SENZA CASA Scontro sul “secondo” tribunale 16/ TURISMO, RICOMINCIO DAL SET Concluse le riprese del film “Ballando il Silenzio” 18/ LO BELLO? NON Eʼ “INSOSTITUIBILE” I “voti” allʼassessore “tecnico” in tema di tutela ambientale 19/ LA SIGNORA OLIVETTI? Eʼ DI MILAZZO 20/ SPADAFORA SCALDA I MOTORI La nona Ronde dei Peloritani economia 21/ ANCE S...BILANCIATO Ricorso sui conti dellʼassociazione costruttori 22/ PER UN FASCIO DI BORGHI Lʼars “aliena” le aree rurali pagina 3 23/ ARRIVA IL ... GRANO Coniati i soldi siciliani e la Gran Card poster 26/ DE PASQUALE, LʼUOMO DEL RISANAMENTO Il ricordo del politico di Messina rubriche 3/4/5 Settegiorni 24 Uomini & Business 24 Consulenti 24 Consumatori 28 Libri/La Classifica 28 Lacerti di Letture 29 Rubriche 30/31 Lettere & Commenti 30 Qui Scuola/Heritage 30 Ecologia & Ambiente 31 Eliodoro 31 150 Parole da Palermo 31 Antibuddaci 31 Animal House CORTE DEI CONTI Asp 5: “Gli ex manager paghino 160mila euro” MESSINA. La Procura dela Corte dei conti ha contestato allʼex manager dellʼAsp 5 di Messina Salvatore Furnari e al direttore amministrativo Francesco Colavita un danno erariale di 160mila euro. Eʼ la somma liquidata in più a due dirigenti dellʼazienda, Gianfranco Accordino e Giuseppe Trimarchi, che hanno svolto per 2 anni in prorogatio lʼincarico di direttore di struttura complessa. CONSULENTI LAVORO S.Pier Niceto, Calderone cittadina onoraria SAN PIER NICETO. Sarà assegnata il15 novembre con una cerimonia al Comune di San Pier Niceto, la cittadinanza onoraria a Marina Calderone, presidente nazionale del consiglio dellʼOrdine dei consulenti del lavoro. Nel piccolo comune del messinese, nacque infatti il papà di Marina Calderone, che la professione di finanziariere poi portò in giro per lʼItalia. 25 OTTOBRE 2013 CHI SALE L Giovanna Cucè MESSINA. La giornalista messinese, che ha mosso i suoi primi passi a Centonove, scala il Tg1 nazionale: è stata assunta in cronaca nella sede Rai di Roma. L Beppe Picciolo MESSINA. Per combattere i bruciori di stomaco della politica il deputato Drs domenica mattina ha fatto tappa alle Quattro Strade per un bel panino alla disgraziata. Poi si è complimentato con Don Minico: "Funziona, mi... se funziona". L Ettore De Salvo MESSINA. Cu nesci, arrinesci. Il messinese Ettore De Salvo, 50 anni, continua a collezionare incarichi: dopo la nomina alla Provincia di catania, poi nel consiglio della Sac, lʼaeroporto di catania, ora è il nuovo ragioniere generale del Comune di Catania. L Patrizia Zangla BARCELLONA. Va alla scrittrice e storica nata in provincia di Bolzano ma dal 1990 Barcellonese “d'adozione”, il “Premio Franz Kafka Italia 2013” per la sezione "Saggi" con la sua opera "Racconto nero. 1943-1945, l' ultima camicia nera", edito da Albatros Il Filo. Il Premio Kafka è un riconoscimento internazionale nato nella Repubblica Ceca. La Zangla è stata premiata con un' opera d' arte. LVito Riggio PALERMO. Il presidente dellʼEnac, lʼente di controllo sulle attività aeroportali, riconfermato nellʼincarico, ha deciso di rinunciare agli emolumenti. “Mi basta il vitalizio da pensionato da 2800 euro al mese. Il risparmio per lo Stato sarà di quasi mezzo milione in quattro anni. 7giorni centonove SENTENZE. ACCOLTO IL RICORSO DEGLI EREDI DELLA COMPAGNIA AEREA ITAVIA SOCIETA’ Ustica, missile e depistaggio Morte cameraman, sarà riesumata la salma La decisione della Cassazione. Ora i ministeri Difesa e Trasporti torneranno sotto processo ROMA. Il "depistaggio" delle indagini sul disastro aereo di Ustica deve considerarsi "definitivamente accertato" e per questo serve il nuovo processo civile per valutare la responsabilità dei ministeri della Difesa e dei Trasporti nel fallimento della compagnia aerea Itavia. Lo ha deciso la Cassazione dando ragione al ricorso degli eredi della proprietà dell'Itavia. Con una nuova sentenza della Terza sezione civile depositata oggi, la Cassazione torna ad occuparsi di Ustica e lo fa accogliendo il ricorso di Luisa Davanzali, erede di Aldo, patron della compagnia aerea Itavia fallita sei mesi dopo il disastro. Ai Davanzali la Corte di appello di Roma aveva sbarrato la strada alla richiesta di risarcimento danni allo Stato, nonostante i depistaggi. Per la Cassazione il verdetto d'appello "erra" ad escludere "l'eventuale efficacia di quella attività di depistaggio" e l'effetto sul dissesto. La tesi "del missile sparato da aereo ignoto", quale causa dell'abbattimento del DC9 Itavia caduto al largo di Ustica il 27 giugno 1980, risulta "oramai consacrata" anche "nella giurisprudenza" della Cassazione. Lo sottolinea la stessa Suprema corte accogliendo il ricorso. Ad avviso dei supremi giudici, comunque, dal momento che è accertato il depistaggio delle indagini da parte di ufficiali dell'Aeronautica diventa anche "irrilevante ricercare la causa effettiva del disastro", e questo "nonostante la tesi del missile sparato da aereo ignoto, la cui presenza sulla rotta del velivolo Itavia non era stata impedita dai ministeri della Difesa e dei Trasporti, risulti ormai consacrata pure nella giurisprudenza di questa Corte". Ora i due Ministeri torneranno sotto processo. PALERMO. Sarà riesumata la salma di Mario Biondo, il cameraman palermitano trovato morto il 30 maggio scorso a Madrid. Il pm Geri Ferrara, che ha aperto un fascicolo dopo l'esposto dei familiari della vittima, ha disposto una nuova autopsia. Le autorità spagnole hanno classificato il caso come suicidio. Saranno analizzati i pc in possesso della famiglia, mentre il cellulare e un computer portatile sono nelle mani della moglie di Biondo, Raquel Sanchez Ilva, famosa conduttrice televisiva spagnola. Comunicazione sociale, presentazione alla Feltrinelli MESSINA. Per una comunicazione che non discrimina. Venerdì 25 ottobre, alle 18, presso la Feltrinelli Point di Messina, il Cesv – Centro Servizi per il Volontariato presenta il libro “Parlare civile”, un progetto di comunicazione sociale a cura di Redattore Sociale. Interverranno anche Santi Mondello, presidente del Cesv Messina, Antonio D'Alessandro, presidente di Parsec Consortium, in qualità di coordinatore (con Stefano Trasatti) del progetto editoriale, e Raffaella Cosentino, tra le autrici del libro (con Giorgia Serughetti e Federica Dolente). Messina, “Linux Day” 2013 all’istituto “Jaci” MESSINA. Sabato 26 ottobre allʼItes “A. M. Jaci”, guidato dal nuovo dirigente scolastico Rosario Abbate, si terrà la tredicesima edizione del Linux Day, la principale manifestazione di promozione a Gnu/Linux ed al software libero in Italia. L'evento ospita un'area espositiva e lo "speakersʼ corner". A disposizione dei visitatori diverse postazioni con il sistema operativo del pinguino per sperimentarlo dal vivo. Nello "speakersʼ corner"n si alterneranno come relatori docenti ed esponenti del mondo Free/Libre/Open Source Software (Floss). Nei "laboratori", gli utenti muniti di notebook e pendrive potranno partecipare all'installazione del software ed allo sviluppo degli applicativi presentati dai relatori. MARKETING A PALERMO Doccia in vetrina PALERMO. Tre modelle che fanno la doccia in bikini dietro una vetrina. Eʼ lʼultima trovata di viral marketing approdata tra i negozi di Palermo, per la precisione della centrale via Sciuti. Le reazioni sono scontate: occhi spalancati, sorrisi e qualche foto per raccontare agli amici qualcosa a cui altrimenti nessuno crederebbe. Ma ad attestare il tutto ci ha pensato soprattutto la compagnia promotrice della campagna, che ha realizzato un video dietro le quinte in cui il marchio pubblicizzato è ben evidente, ma la scelta “stilistica” la fa da padrona. MESSINA. SPETTACOLO DI SOLIDARIETA’ CON IL TENORE GIANLUCA TERRANOVA NEL BICENTENARIO Nel nome di Verdi MESSINA. Messina rende omaggio al grande compositore Giuseppe Verdi: in occasione del bicentenario della nascita sbarca al Teatro Vittorio Emanuele venerdì 25 (ore 20.30) il tenore Gianluca Terranova (nella foto), il "Caruso" di RaiUno, che proporrà le "romanze sempreVerdi" nel concerto benefico promosso dall'Associazione mogli medici italiani, sezione di Messina, presieduta da Ileana Padovano Rotondo. Presenterà lo spettacolo, che già ha fatto sold out di biglietti per la platea, il giornalista Massimiliano Cavaleri, che introdurrà i noti pezzi di lirica con aneddoti e curiosità sulla loro composizione e sulla vita del maestro. Ad accompagnare la voce di Terranova, di recente interprete del "Rigoletto" nel ruolo del Duca di Mantova al pagina 4 Teatro Greco di Taormina, il soprano Sabrina Picci e il pianista messinese pluripremiato Giuseppe Miseferi. Un'occasione per commemorare l'eccellenza storica italiana e raccogliere cospicui fondi utili da destinare all'associazione no profit “Vivere Insieme”, che opera all'interno della “Cittadella della Speranza”, centro di accoglienza diurno per ragazzi autistici o affetti da Sindrome di Down a Nizza di Sicilia. Il centro accoglie giovani over diciottenni, coinvolgendoli in progetti finalizzati all'introduzione nel mondo del lavoro fornendo loro la possibilità di acquisire una autonomia personale e competenze adeguate alle singole individualità. Tale realtà rappresenta un importante conforto per le famiglie interessate al problema e un momento per la formazione e lʼinserimento in un contesto attivo di persone diversamente abili. centonove 7giorni CONCORSI. FRANCESCA CHILLEMI E GIUSY BUSCEMI “MADRINE” DELLE FINALISTE DI JESOLO CHI SCENDE Miss Italia parla siciliano M Antonio Ingroia ROMA. E' tutto pronto per Miss sette ragazze promosse, guidano lʼaspetto che più mi piace. Meno Italia 2013. Sono state le due il gruppo delle 63 candidate male che ci sono loro due. siciliane Giusy Buscemi e rimaste in gara a Miss Italia. Hanno una simpatia e Francesca Chillemi che all'hotel Seguono il Veneto e la Sicilia con unʼesperienza tale che nelle bosco di Milano hanno sei Miss; la Lombardia, il Trentino prove mi piace stare a guardarli, presentato l'anteprima della è come essere a scuola: tutto da Alto Adige e lʼEmilia Romagna kermesse. Le aspiranti miss si con 4; la Liguria, la Campania, la imparare. Apprendere e sfideranno a Jesolo e la serata divertirmi, ecco quello che voglio Basilicata e la Sardegna con tre; andrà in onda domenica fare a Miss Italia; tornare qui non lʼUmbria, lʼAbruzzo, la Puglia e la prossima su La 7. Francesca Calabria con due. Hanno una lascia davvero indifferenti''. Chillemi fa parte dei tris di attori sola miss Piemonte, Valle Le finaliste scelte dalla giuria che presenteranno la serata al dʼAosta, Friuli Venezia Giulia, presieduta dal regista Saverio Pala Arex: ''Massimo Marche e Molise. Tra le 63 Miss Marconi sono 42 ragazze che si Ghini e Cesare Bocci accederà alle Finali il aggiungono alle 21 già mi hanno come turno la siciliana Stefania promosse nelle proprie regioni. adottata. Sono Vincenzi, la ragazza La Toscana fortunata, è un poʼ il della “Concordia”. Avrà e il mio destino: anche sicuramente rivolto un Lazio, nelle fiction ho pensiero alla con riscontrato casi mamma, la analoghi di attori mora bravissimi che Stefania, a sulla scena cui è stato hanno avuto assegnato il nei miei titolo di riguardi un “Miss senso Forme protettivo, Morbide rassicurante. Sicilia”. Questa edizione di Miss Italia è poi tutta da Francesca Chillemi con Massimo Ghini e Cesare Bocci inventare ed è PALERMO. Non gliene va bene una allʼex procuratore aggiunto di Palermo: il notaio che avrebbe dovuto mettere la sigla sulla sua nomia a commissario di Sicilia E-Servizi ha detto no: la procedura è fuorilegge. MAlessandro Cattafi MESSINA. La statua dei Currò Monumentale Wojtyla MESSINA. E' alta un metro e 93 e sarà posta nello spiazzo antistante la Chiesa di Montalto, dalla quale il Papa più amato dagli italiani si affacciò per decantare questo pezzo di paradiso in terra. E' la statua di padre Karol Wojtyla, commissionata da Padre Lorenzo Campagna allo studio d'arte di Enzo, Franco e Ilia Currò, artisti poliedrici specializzati in vetri. A giorni la statua, anocrta nel suo modello in argilla che si vede nella foto, sarà fusa in bronzo. Eventuali sostenitori dell'inziativa possono prendere contatti con padre Lorenzo Campagna per piccole offerte, "sempre gradite". MESSINA. LE RIVELAZIONI A “CHI” DELL’ATTRICE MARIA GRAZIA CUCINOTTA ROSA E NERO “A 20 anni tentarono di stuprarmi” Lampedusa, commemorate le vittime del mare MESSINA. Un tentativo di stupro in una strada a Parigi, scampato per poco, e poi la polizia che la accusa di aver provocato gli aggressori perché “troppo mediterranea”. Eʼ quello che è successo a Maria Grazia Cucinotta a ventʼanni. Lo ha raccontato lʼattrice messinese al settimanale “Chi”. “Ho provato anchʼio sulla mia pelle la violenza degli uomini. Quando avevo 20 anni mi ero trasferita a Parigi. Un pomeriggio per strada, un tipo mi ha seguito e mi ha messo le mani addosso. Ha cercato di strapparmi la felpa, ma sono riuscita a scappare dentro un portone e ho chiamato la polizia. Quando sono arrivati mi hanno detto Eh, ma tu sei mediterranea, li provochi. È per questo motivo che ho deciso di combattere attivamente contro la violenza sulle donne”. Per questo, per esempio, ha deciso di destinare il ricavato della vendita di dieci abiti disegnati da lei per la collezione primavera-estate 2014 di Maria Grazia Severi alla Fondazione Pangea Onlus, attiva contro la violenza sulle donne in diversi Paesi nel mondo. E si tratta di abiti che mettono in risalto la donna e le sue forme, senza timore di essere per questo accusata di provocare. “Ho disegnato apposta degli abiti sexy: una donna non deve vergognarsi di essere attraente, né avere paura di essere donna. Oggi se una donna si veste un attimo più carina, anche solo per andare in ufficio, per gli uomini è una tacita autorizzazione a provarci o a Maria Grazia Cucinotta considerarle sgualdrine”. 25 OTTOBRE 2013 AGRIGENTO. Commemorate sul litorale di San Leone ad Agrigento, le 366 vittime del naufragio di Lampedusa dello scorso 3 ottobre. Le salme sono già state tutte tumulate. A presenziare anche il vicepremier Angelino Alfano, che ha subito contestazioni dalla folla. Non ha partecipato il sindaco di Lampedusa, Giusy Nicolini, che ha incontrato a Roma il presidente Napolitano e il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, che ha definito la cerimonia una "passerella". Intanto nasce il 'Comitato 3 ottobre' che per celebrare, il 3 ottobre di ogni anno, la Giornata delle vittime del mare. Messina, laurea in chimica per Mancuso MESSINA. Relatore Enza Maria Galati, si è laureata mercoledì a pieni voti all'Università di Messina in chimica e tecnologie farnaceutiche, Maria Gabriella Mancuso. A Maria Gabriella e ai genitori, Enzo Mancuso e Piera Villaroel e alla sorella Maria Francesca, gli auguri della redazione di Centonove. Flash mob in ricordo beato Puglisi PALERMO. Più di 800 ragazzi hanno tenuto un flash mob in memoria di padre Pino Puglisi sul sagrato della cattedrale di Palermo. A oltre 20 anni dall'uccisione del sacerdote di Brancaccio, avvenuta il 15 settembre 1993, gli studenti dell'istituto Vittorio Emanuele II hanno deciso di ricordare con slogan, canzoni e musiche il beato che insegnò nel loro liceo. Roccavaldina, è morta Pina Scibilia ROCCAVALDINA. Si è spenta sabato 26 ottobre a soli 59 anni, a causa di una grave malattia, lʼex vice sindaco del centro tirrenico Pina Scibilia Villanti. I funerali si sono svolti lunedì scorso nella chiesa di San Nicolò di Roccavaldina. Alla famiglia le condoglianze della redazione di Centonove. pagina 5 MESSINA. Il figlio avvocato del presunto capo della mafia di Barcellona, si è ritrovata una delega in bianco al processo “Gotha3” per difendere il centro antimafia “Pio La Torre”. Il delegante, Pietro Barcellona di Palermo, scoperto lʼinghippo, ha ritirato subito la delega allʼassistenza legale. MRosalia Schirò MESSINA. Il giudice del lavoro ha respinto il ricorso della dirigente scolastica, cognata del deputato Francantonio Genovese, che chiedeva la direzione dellʼIstituto alberghiero “Antonello” di Messina o , in subordine, la guida del liceo “La Farina.” MNino Scibilia ROMETTA. Il prete di Rometta finisce nella bufera mediatica per la sua gratitudine allʼex presidente della Regione, che ha fatto avere un finanziamento alla sua parrocchia. Ha attaccato la foto incorniciata di Cuffaro e non vuole sentirne di toglierla. M Carmelo Conti MESSINA. Chiusura delle indagini preliminari per lʼex consigliere comunale messinese che, insieme al collega Tanino Caliò, è oggi indagato per abuso dʼufficio. Conti e Caliò, nel 2012, in qualità di consiglieri comunali hanno effettuato un sopralluogo allʼasilo “Angolo del cucciolo”. Il responsabile della coop che lo gestiva li ha denunciati, i due si sono difesi citando i poteri ispettivi da consigliere. primopiano 25 OTTOBRE 2013 centonove Rosario Crocetta INCHIESTE. La Direzione investigativa antimafia di Messina apre un fascicolo sul governatore Il giorno della... Crocetta Il presidente della Regione iscritto nel registro degli indagati a seguito di un esposto dell’ingegnere Roberto Sciascia, ex dirigente al Comune di Gela. I retroscena di una guerra che parte da lontano DI ENZO BASSO MESSINA. Paladino della lotta antimafia, per Rosario Crocetta basta solo sapere che un politico come Riccardo Savona, presidente della commissione regionale Il procuratore capo Guido Lo Forte sulla “Spending Reivew”, abbia semplicemente parlato al telefono, due anni prima, con il re del fotovoltaico, il mafioso di Alcamo Vito Nicastri, per invitarlo a sloggiare “per indegnità” dal convegno dei Drs, a Campofelice di Roccella. Ma se dovessero risultare vere, anche solo alcune lontane circostanze denunciate dallʼingegnere Roberto Sciascia, 61 anni, ex dirigente dellʼufficio igiene del Comune di Gela, per il governatore della Sicilia si prospetterebbe una chiave di lettura davvero “sciasciana” della sua azione politica, non distante dallʼinfausto destino degli ultimi due presidenti della Regione Siciliana, Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo, il primo in carcere per concorso esterno, il secondo dimessosi perché in attesa di giudizio a Catania con la stessa accusa. Ora il nome di Rosario Crocetta “criptato” risulta iscritto nel registro degli indagati a Messina per “un fatto tecnico”. Che induce il procuratore capo di Messina Guido Lo Forte a più di una cautela. Più volte raccomandata anche alla Dia, la direzione investigativa antimafia di Messina, cui è stata affidata la riservatissima indagine finita sullo Stretto per la probabile presenza di altre toghe nellʼinchiesta. Tutto nasce da un esposto-denuncia del dicembre 2012 allʼallora procuratore antimafia nazionale Piero Grasso, firmato dallʼingegnere Roberto Sciascia, originario di Porte Empedocle, per anni delegato alla gestione dellʼufficio ecologia del Comune di Gela, “esodato volontario” dal giugno 2011. Sciascia, che conosce bene lʼex sindaco, parla di Crocetta come “di un formidabile sceneggiatore degno di un premio letterario” e svela i retroscena dellʼattacco sferrato nel maggio del 2009 al magistrato etneo Carlo Caponcello, in predicato per una nomina alla Dda Nazionale, “nemico” giurato del magistrato Nicolò Marino. UNO SCAMBIO DI FAVORI? “Un formidabile assist-lo definisce Sciasciaper il magistrato che da due anni indagava su di lui, lʼattuale assessore allʼenergia Nicolò Marino, in forza alla Dda di Caltanissetta, che aveva passato al setaccio, secondo il racconto del funzionario, sette anni di Crocetta al Comune e alcune sue disinvolte condotte, come “utilizzare cinque telefoni cellulari” per non essere intercettato. pagina 6 HANNO DETTO PM IN POLITICA Pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta e titolare delle nuove indagini sulle stragi di Capaci e di Via D'Amelio in cui furono uccisi i giudici Falcone e Borsellino insieme alla scorta, Nicolò Marino (nella foto in alto) definì la delega di assessore allʼEnergia nella giunta Crocetta. Una nomina a sorpresa. primopiano centonove Dalle indagini svolte sarebbero “emersi fatti inquietanti come alcune telefonate con personaggi dubbi”, cui la Dia nissena ha di recente sequestrato beni per due milioni di euro, avvisati in anticipo di “un imminente arrivo di avviso di garanzia per 416bis” che gli impediva lʼaffidamento della gestione diretta di un parcheggio pubblico; oppure gaie conversazioni con un “pentito” della mafia gelese, Emanuele Celona. SU RICHIESTA DELLA DIA di Messina, questi chiarimenti sono stati forniti in un dettagliato verbale al comando di polizia di Gela il 26 giugno scorso. Ma lʼex funzionario Roberto Sciascia ha fatto di più. Ha indicato tutti gli investigatori che hanno svolto un ruolo nelle indagini a carico di Crocetta: il capo della sezione anticrimine di Caltanisetta, Giovanni Giudice, cui Crocetta avrebbe chiesto la cortesia di arrestare “almeno per un giorno” un politico-ingegnere, con quale era entrato in contrasti politici; il maresciallo delegato alle indagini su Crocetta dal Pm Marino, Nicola Bulone; il comandante della stazione dei carabinieri di Gela, Pasquale Saccone, che aveva coordinato lʼinchiesta sulla discarica e su tutti i risvolti che avrebbero determinato un “danno erariale” stimato in 14 milioni di euro, del quale Sciascia ha fatto una documentata denuncia alla Corte dei Conti regionale. UNA BATTAGLIA LONTANA. Quella intrapresa da Sciascia contro lʼamministrazione Crocetta, dalle prime risultanze dellʼinchiesta della Dia di Messina, è una battaglia lontana, partita quando ancora non era stato appaltato il servizio di raccolta e trattamento rifiuti. Crocetta, attento alle esigenze del territorio, interviene-secondo il racconto del funzionario, per difendere un gruppo di società di Gela e fa modificare il bando che prevede la categoria 6a “requisito obbligatorio per la raccolta differenziata, espressamente previsto dal decreto Ronchi”. Una modifica che cancella la delibera dirigenziale n.1493/2001, e che toglie, "Sono orgoglioso di ricoprire il ruolo di assessore - ha detto allʼindomani dellʼincarico continuando a fare il magistrato, ma sono una persona molto concreta. Certo ho paura ad affrontare questa avventura. Il magistrato non interpreta solo le norme e non vive certo sulla luna. Sono innanzitutto pubblico ministero e continuerò a esserlo”. 25 OTTOBRE 2013 CHI ACCUSA Un ingegnere col pallino del mare GELA. Ma chi è lʼingegnere Roberto Sciascia? Sessantuno anni, figlio del segretario particolare dellʼonorevole Salvatore Lauricella, inizia la sua carriera a allʼufficio tecnico di Ravanusa per poi passare, vincitore di un concorso per titoli allʼufficio Igiene ed ecologia del Comune di Gela. Amante del mare e proprietario di uno yacth che non passa inosservato, ha la passione per le auto sportive, va in giro in Porsche Carrera, e passa per essere un irremovibile: non ha avuto esitazioni da funzionario pubblico a sporgere querela contro lʼex procuratore capo di Gela, Angelo Ventura. Un rigore che non gli ha risparmiato neanche qualche condanna in Tribunale, in primo grado, per i servizi accessori, ritenuti irregolari, nella gestione della discarica di Timpazzi, contro cui ha proposto ricorso in appello. Dopo una parentesi a Lampedusa, ha deciso di “esodarsi” e segue con attenzione le vicende sulle quali nel tempo ha presentato più di un esposto che documenta in un blog a suo nome. come previsione dallo stesso appalto, lʼobbligo di iscrizione allʼAlbo nazionale gestori rifiuti, espediente che spiana la strada al consorzio di imprese, capeggiato dalla Cosiam, oggi Econet Srl, prescelto per vincere. LʼIMPORTO DELLʼAPPALTO. 7 milioni e mezzo, aggiudicato con un ribasso del 5,35%, prevede un compenso mensile per 26 mesi di 286.679 euro dal 1 dicembre 2001 al 31 gennaio 2004. In un lungo documento del 23 dicembre 2008, Sciascia elenca tutte le anomalie dellʼappalto e della gestione e chiede una commissione di indagine sullʼoperato della giunta. La commissione consiliare, dopo un lungo lavoro di analisi dei dati, relaziona nellʼottobre del 2009, sui criteri di aggiudicazione, sul mancato utilizzo dellʼimpianto di trattamento degli inerti e sulla gestione e “muove censura per lʼinefficacia delle scelte politicoamminsitrative e la scelta “apparentemente poco oculata di dirigenti non di ruolo chiamati dal sindaco a dirigere delicati settori della vita amministrativa del Comune di Gela, con tutte le conseguenti storture”. Su tutto questo fronte ora la Procura di Messina ha avviato una complessa indagine. Che determinerà anche lʼacquisizione del fascicolo di indagine curato dallʼex magistrato Nicolò Marino su Crocetta, poi smembrato in due e ancora oggi in carico al Pm di Gela, Sicaccini. Ma si sa… i tempi della giustizia nellʼintasato Tribunale di Gela sono sempre molto lenti. Quelli dei veleni sono invece più rapidi. E qui la stagione che si apre investe anche il ruolo istituzionale avuto dallʼex vicequestore, oggi deputato del Megafono, Antonio Malafarina; il ruolo dellʼex magistrato, ora assessore regionale in bilico,per contrasti sulle politiche, giustappunto, dei rifiuti, Nicolò Marino; e un occhio potrebbe anche finire ai pareri espressi dallʼavvocato Stefano Polizzotto, chiamato da Crocetta alla Presidenza della Regione e poi destituito a seguito di una indagine della Asl di Palermo, per qualche indennità di troppo che il legale avrebbe incassato per le sue consulenze. Delegittimazione? Complotto? Eʼ quello che la Direzione investigativa antimafia di Messina, “con molta cautela”, dovrà accertare. pagina 7 Antonio Malafarina, vicequestore deputato del Megafono VELENI. FINIRÀ PRESTO A MESSINA L’INDAGINE DELLA PROCURA DI AGRIGENTO Candidature & ricatti La strategia di delegittimazione contro personaggi scomodi MESSINA. Sarà presto la Procura di Messina ad approfondire le denunce di Rosario Crocetta contro lʼambientalista Arnone di Agrigento. Eʼ di Messina infatti la competenza sul troncone dellʼindagine che contrappone Giuseppe Arnone al magistrato Giuseppe Gennaro di Catania, già candidato a guidare la Procura di Catania, finito al centro di alcune manifestazioni di protesta di Arnone. Ad Agrigento, intanto, è durato meno di unʼora lunedì scorso lʼinterrogatorio del procuratore Rosario Crocetta, vittima di “una tentata estorsione” da parte dellʼambientalista Giuseppe Arnone. Lʼinchiesta dei pm Renato Di Natale e Ignazio Fonzo, è coordinata da Andrea Maggioni. Ma cosa ha detto, Crocetta, sul conto di Arnone? Che non era sua intenzione candidarlo e che tutte le “fandonie” successive e le relative minacce di Arnone altro non sono che sue fantasie. Lʼinchiesta è partita da alcune intercettazioni della Procura su Arnone contro il governatore Crocetta e lʼex presidente della commissione antimafia, Beppe Lumia. Arnone , che ha minacciato di scrivere un libro-denuncia, ha fatto sapere che le contestazioni contro Wladimiro Crisafulli o il giudice Gennaro, candidato a guidare la Beppe Arnone Beppe Lumia Procura di Catania, altro non erano che richieste avanzate del duo Lumia-Crocetta: ad Enna per frenare lo strapotere del “rais” Crisafulli, a Catania per bloccare la scalata alla Procura dellʼaggiunto Gennaro, che non avrebbe avuto remore a rinviare a giudizio lʼallora “alleato” di Lumia, Raffaele Lombardo. Arnone, armato di un poster-bus-inscenò manifestazioni di protesta per le Vie di Enna e davanti il palazzo di Giustizia a Catania. Gli effetti mediatici di queste manifestazioni furono un parere di “inopportunità” alla candidatura del senatore Wladimiro Crisafulli da parte dei probiviri del Pd e la nomina del procuratore Salvi a Catania al posto di Gennaro. I magistrati di Agrigento ora hanno disposto la convocazione di Beppe Lumia, eletto al Senato con la lista del Megafono. Arnone, nel preannunciare la pubblicazione di un libro-verità, ha detto: “Eʼ ora che Lumia pensi a trovarsi un lavoro…” . E.B. centonove 25 OTTOBRE 2013 pagina 8 Politica 25 OTTOBRE 2013 REGIONE. La squadra possibile per allentare la tensione Ricomincio da tre Esce Bonafede, Stancheris e Marino per far posto ad Articolo 4, Drs e Pd. Pompieri dell’operazione i vecchi Dc. Ma la palla passa ora ai partiti MESSINA. La “quadra” è stata trovata su tre punti: gli assessori destinati a fare le valigie tra breve, Ester Bonafede, Michela Stancheris e Nicolò Marino; la distribuzione delle deleghe, una ad articolo 4 di Lino Leanza, una ai Drs di Giuseppe Picciolo, una al Pd; terzo punto la presidenza della commissione affari istituzionali ad Antonello Cracolici. Lʼaccordo è fare allentare la tensione ed evitare che martedì 29, quando è fissata la discussione sulla sfiducia a Crocetta, promossa dal gruppo 5 Stelle, la maggioranza si presenti sfilacciata. Pompieri di questa operazione, i vecchi “Dc” oggi sotto le vesti dellʼUdc, Giovanni Pistorio con il suo vocione rassicurante, il regista Gianpiero DʼAlia e da fronti opposti, il suo epigono, con il quale i rapporti sono “freddini”, Lino Leanza. Sui nomi, Crocetta, ha lasciato ampio spazio alle decisioni dei partiti, che si sono riservati una risposta in tempi diluiti, quasi fino a Natale. Dentro i Drs, il capogruppo Beppe Picciolo, ha già detto di non avere nessun interesse a ricoprire la carica di assessore. Ma se si esclude il coinvolgimento del messinese Greco, la proposizione di Marco Forzese, al centro di violente polemiche per il “caso Cicero”, il commissario dellʼIrsap che ha denunciato un clima di intimidazione attorno a lui, riaprirebbe polemiche non ancora sopite. Come quella di Riccardo Savona, indicato da Crocetta nel corso di un convegno a Campofelice di Roccella, come “indegno” di stare nellʼaula nella quale si discuteva di politica. La tecnica della “caloma”, dare tempo al tempo, sembra il nuovo passo di Nella foto in alto Giovanni Pistorio. A destra, AntonelloCracolici Crocetta. Che nel panorama del Pd sta riscrivendo la sua nuova rotta. Lʼex segretario Bersani lʼha riservatamente contattato di recente per sondare una disponibilità a fare “lʼAnti-Renzi” nazionale, ma i problemi sopravvenuti, non solo dentro il Pd, ma anche verso il governo Letta hanno raffreddato questa strategia. Dare tempo al tempo, è lʼimposizione che si sono dati anche il segretario Beppe Lupo e Antonello Cracolici, impegnati nelle “primarie” che porteranno allʼelezione del nuovo segretario del Pd sia alla regione che in campo nazionale. La contropartita a non attaccare il Megafono è ricambiata con la “distrazione” a non attaccare la corsa a segretario provinciale del Pd ad Enna del “rais” Wladimiro Crisafulli. Ma tutta questa “pace” confederata ha una miccia accesa sotto. Eʼ la posizione di “agnello sacrificale” che non intende assumere lʼassessore Nicolò Marino, che è riuscito a inimicarsi con le sue dichiarazioni, tanto il Pd che lo stesso Crocetta. Tema dello scontro, le politiche sulle energie alternative. Lʼex magistrato ha fatto quadrato sul dirigente generale Maurizio Pirillo e ha dato il via libera alle conferenze di servizio su richieste di nuovi impianti eolici in Sicilia, dellʼimporto di settecento milioni di euro. Crocetta ha invece sposato il patto dei sindacati, coordinato dal suo consulente bergamasco Antonello Pezzini, che ha radunato 208 sindaci e presentato richieste di finanziamento alle Ue e alla Bei, la Banca europea degli investimenti, per quasi cinque miliardi di euro. Un tema caldo le energie, sulle quali rischia di consumarsi una nuova guerra non solo della pale, ma anche di poltrone. EMERGENZE Province, un miliardo può bastare I debiti degli enti siciliani. 331 sono sottoscrizioni di prestiti e mutui ancora da onorare PALERMO. Ammontano a un miliardo di euro i debiti delle Province siciliane. Di questi ben 331 sono sottoscrizioni di mutui e prestiti che debbono essere ancora onorati. Lʼultimo, dieci milioni di euro, è stato erogato a Siracusa pochi giorni prima che lʼassemblea regionale siciliana votasse lo scioglimento delle province. E proprio Siracusa, in proporzione alla popolazione, risulta tra le più indebitate: 79 milioni di euro, seguita a ruota da Palermo, con altri 68. Alla Provincia di Messina mancano invece ancora sei milioni di euro per fare quadrare i conti del bilancio: in proporzione Palazzo dei Leoni, rispetto agli altri enti, risulta essere un eden. Il ceck- up è stato svolto dallʼassessorato al bilancio della Regione. Allʼinterno del conteggio è entrata anche la vicenda della provincia di Catania con lʼIfi, istituto finanziario italiano, che dopo venti anni di una lunga vicenda giudiziaria si è visto riconoscere dal Tribunale un risarcimento record di 24 milioni di euro. Lʼesperienza siciliana ha messo in allarme lʼUpi, lʼunione delle province italiane, che ha conteggiato come la soppressione delle 107 province italiane, insieme alla nascita di dieci aree metropolitane determinerebbe la nascita di ben settecento centri di spesa tra Unioni di Comuni e altri enti collegati rischia di fare aumentare di molto il costo delle attività, manutenzione strade, scuole, sostegno allʼimprenditoria. Ma lʼallarme maggiore è del sistema creditizio e bancario, che segue con attenzione la vicenda per sistemare mezzo miliardo di anticipi ancora da fare rientrare. pagina 9 centonove IL CORSIVO Se Alfano frena il grande centro MESSINA. A frenare il percorso è Angelino Alfano: impegnato nella sua guerra con i “falchi” del Pdl, soprattutto con lʼex governatore Fitto che chiede un congresso, non vuole dare lʼimpressione di mollare Berlusconi al suo destino già segnato, mentre le inchieste della magistratura macinano di condanne e sospensioni lʼex patron di Forza Italia. I dubbi di Angelino, nascono anche da una battuta veloce dello stesso Berlusconi: “Ma questi senza soldi dove devono andare…”. Perché la nave centrista che intendono varare Casini e DʼAlia, dopo il divorzio consensuale con Lista Civica di Mario Monti, è fare ripartire il Ppe, in salsa italica, imbarcando tutti i pezzi moderati, a partire dalla Sicilia, di estrazione cattolica-popolare: Francantonio Genovese in primis. “un partito del 40%”, con maggioranze bulgare alla Regione. Al progetto hanno già detto un sì convinto, non solo Articolo 4 di Lino leanza, ma anche i Drs presieduti dallʼex ministro Salvatore Cardinale. Questa operazione di coagulo, riporterebbe i Ds, in posizioni di minoranza che preoccupano di molto la direzione del partito a più forte matrice “marxista”. Se è certa lʼadesione di tant ex “Dc”, anche il segretario Beppe Lupo, da sempre vicino allʼOpus Dei, sarebbe della partita. Se lʼattendismo doroteo, prima, era considerata una delle mosse del cavallo della semiotica politica, oggi a farla da padrone è il tempo. “Una cosa decisa oggi, sarà molto diversa da una decisa domani…”. In questo senso sono ricominciati gli “annusamenti” tra Gianpiero dʼAlia, ministro della Funzione pubblica, e Francantonio Genovese, leader Pd della corrente maggioritaria in termini di tessere sullo Stretto, che si trova in una posizione equidistante da Beppe Fioroni, sostenitore di Cuperlo. Le posizioni di DʼAlia e Genovese sono speculari. Mentre il primo ha raggiunto il massimo del suo risultato politico, diventare ministro, con il minimo storico del consenso elettorale , appena lʼuno e mezzo per cento, Genovese si trova in una posizione esattamente opposta. Eʼ al centro della bufera politico-giudiziaria della formazione professionale, con la moglie Chiara e la cognata Elena agli arresti domiciliari, quando aveva conquistato la leadership del partito, non solo a Messina ma in tutta la Sicilia. Un “bottino” compromesso dalle inchieste in corso che consigliano lʼesplorazione di altri lidi. Da primi sondaggi fatti, a seguirlo dovrebbe essere lʼ80% del suo gruppo. Politica 25 OTTOBRE 2013 centonove DENUNCE. Parte da Ragusa l’allarme sulle iscrizioni fasulle. Ecco i circoli dove infuria la guerra Pd, tessere e veleni Civati si riserva un ricorso alla commissione di garanzia mentre da Roma arriva in osservazione l’ex braccio destro di Bersani, Nico Stumpo. La posta in palio Francantonio Genovese Filippo Panarello con Franco Rinaldi MESSINA. La campagna tesseramento del Pd è partita allʼinsegna dei veleni incrociati. Se un tempo le “tessere” fantasma erano patrimonio della vecchia Balena Bianca, che faceva votare anche i morti, ora questa pratica sembra essere diventata prassi dei Ds, partito che ha sempre fatto della moralità un vessillo di differenza verso gli altri gruppo. A lanciare lʼallarme, in presenza del candidato alla segreteria nazionale Pippo Civati, che si è riservato un ricorso alla commissione di garanzia, è stata una giovane attivista di Ragusa: “Quello che sta accadendo in Sicilia è indecoroso, migliaia di tesseramenti sono fasulli, non solo a Catania”. Da Roma è stato mandato in osservazione in Sicilia Nico Stumpo, ex braccio destro di Bersani. Tre circoli, a Ogni-Picanello, Santa Maria di Licodia e Camporotondo, sono stati sospesi a Catania, dove infuria la guerra tra il sindaco “renziano” Enzo Bianco che ha rotto con il candidato Mangano e sostiene Torrisi. La commissione nazionale di garanzia si è poi espressa per lʼammissione dei renziani Liddo Schiavo a Siracusa e Carmelo Miceli a Palermo. Bocciato CODICE DEONTOLOGICO anche il ricorso del “lettiano” Angelo Argento che contestava la candidatura a segretario provinciale del Pd, del senatore Mirello Crisafulli: la commissione ha sentenziato che i pareri espressi dai probiviri nazionali, sulla inopportunità della sua candidatura, non segnano un precedente per la candidatura a livello locale. Due pesi e due misure elettorali?. No, la battaglia in corso è un modo anche per valutare le rappresentanze nei territori. E se a Messina è stata esclusa la candidatura di Mario Franchina, solo perché non era stata indicato lʼindirizzo della nuova sede del Pd, lʼaccordo raggiunto tra le varie componenti del partito sa molto di spartizione “più che democratica, democristiana” masticano amaro alcuni renziani della prima ora. La tacita intesa tra i tre big delle tessere, lʼonorevole Filippo Panarello, lʼonorevole Giuseppe Laccoto e il “regista” di maggiore peso, Francantonio Genovese, ha fatto sì che si decidesse per tenere un profilo basso. Sono lontani i tempi delle primarie nelle quali Genovese, sostenitore dellʼarea bersaniana, risultò il più eletto in Italia con diciannovemila preferenze, “boom” foriero di gelosie e invidie dentro il partito. I numeri pesati dai big per questa competizione saranno più contenuti: Genovese si fa promotore del tesseramento di cinquemila sostenitori, Laccoto e Panarello porteranno cifre poco al di sotto delle duemila tessere. Non è ancora neppure chiara lʼesatta collocazione di vertici del partito. Se Laccoto ormai ha i numeri di maggioranza dentro lʼarea Renzi , Panarello viaggia dritto verso Cuperlo, mentre Genovese, indicato dal quotidiano Europa come vicino a Renzi, non ha sciolto la riserva. Il suo "dante causa" nazionale, Giuseppe Fioroni, sceso in Sicilia per benedire lʼintesa con Drs, Articolo 4 e Udc, sostiene Cuperlo. Ma ora Genovese è in “apnea” politica e giudiziaria. Aspetta che Angelino Alfano sciolga la riserva per il Ppe, il grande contenitore cui tutti puntano, per rimescolare le alleanze. R.C. RITORNI Savona: «Si dimetta anche Picciolo» Compagno Cusumano MESSINA. Volano gli stracci dentro il gruppo dei Drs, il gruppo che ha chiesto al presidente della commissione sulla “Spending Reivew” Riccardo Savona di sospendersi dalla carica dopo la denuncia del governatore Crocetta che in un convegno ha indicato il politico di San Giuseppe Jato come indegno a partecipare al convegno del partito per le telefonate con il mafioso Vito Nicastri. Dopo avere preannunciato querele a tutela della sua onorabilità, Savona ha ribattuto sui temi del codice deontologico richiamato dal capogruppo Beppe Picciolo per chiedere la sospensione dallʼincarico di Savona. E ha chiesto allo stesso Picciolo, semmai, di “dimettersi lui” in considerazione del fatto che al Tribunale di Messina cʼè aperto un procedimento contro di lui che viene indicato come lʼautore di alcune lettere anonime contro lʼex presidente di Messinambiente Antonio Dalmazio, insime al Ds Ciccio Curcio. Non è stato possibile rintracciare Picciolo per una replica: si trova in Spagna per un corso di aggiornamento per odontotecnici. SCIACCA. Rientra nel Pd il senatore Nuccio Cusumano. A dare il benvenuto allʼesponente politico, dopo la lunga parentesi nel partito di Mastella, sono intervenuti parlamentari nazionali come Angelo Capodicasa, Tonino Moscatt e Maria Iacono e Angelo Argento, cocordinatore regionale dellʼarea Letta in Sicilia. “Rientro nel Pd non per mire personali-ha detto emozionato Cusumano-ma per un percorso di coerenza che perseguo ormai da quindici anni”. Allʼassemblea , svoltasi nella sala convegni di San Francesco-è stato letto anche un messaggio del segretario regionale del Pd Lupo di “auguri di buon lavoro”. Cusumano fu indagato nellʼinchiesta sullʼospedale Garibaldi di catania, insieme al senatore Firrarello e al genero Giuseppe Castiglione, attuale sottosegretario allʼAgricoltura di Forza Italia. pagina 10 centonove Politica 25 OTTOBRE 2013 I Magazzini generali, tra i “gioielli” messi in vendita dal comune di Messina. PALAZZO ZANCA. Quanto valgono i beni immobili del Comune di Messina Scene da un patrimonio Colonna portante degli ultimi cinque bilanci e oggetto di bacchettate da parte della Corte dei Conti, il piano di alienazione scomparirà dal bilancio. Per essere sostituito da... DI ALESSIO CASPANELLO MESSINA. Per quattro anni è stata lʼimpalcatura sulla quale lʼamministrazione guidata da Giuseppe Buzzanca ha costruito quei bilanci di previsione che nel 2012 la Corte dei conti ha massacrato, ponendo di fatto il comune di Messina in condizione di predissesto. Lʼalienazione del patrimonio immobiliare di palazzo Zanca, dal 2008, avrebbe dovuto tappare tutte le voragini nei conti del Comune: ottanta milioni di euro allʼinizio, ridotti poi con gli anni fino ad una cinquantina, ma sempre inseriti in bilancio come poste in entrata (mai arrivate). Poste che, dopo cinque anni, hanno fatto registrare un guadagno di qualche milione di euro, lettere di fuoco da parte dei magistrati contabili e polemiche. Oggi si cambia. SIGNORINO REVOLUTION. Pronta per essere inviata in commissione cʼè una delibera, proposta dallʼassessore al Bilancio Guido Signorino, che rivoluzionerà quanto finora seguito come un dogma dallʼamministrazione Buzzanca. In vendita ci sarà un blocco di una dozzina di “pezzi forti” del patrimonio immobiliare cittadino, ma con una formula snella resa possibile dal “decreto del fare”, a metà tra cartolarizzazione e fondo immobiliare. Signorino ha già ampiamente dimostrato di non avere pregiudizi ideologici rispetto alle soluzioni da trovare perchè il comune di Messina esca dalle secche economiche, ma lʼimpostazione di fondo è che la vendita di immobili dellʼente vada valutata quasi “caso per caso”. Di certo, dei milioni inseriti come “entrate” dal suo predecessore Orazio Miloro, nel previsionale 2013 non ve ne sarà traccia. ALIENAZIONE, A PATTO CHE... “Non cʼè mai stata occasione di discutere sullʼargomento”. Gino Sturniolo, uno dei quattro consiglieri di Cambiamo Messina dal basso, risponde così sulle intenzioni dellʼamministrazione guidata da Renato Accorinti riguardo allʼalienazione dei beni immobili. “ Politicamente sono contrario al modello project financing - spiega Sturniolo - che ha generato quasi sempre debito e privatizzazioni. Sulle singole azioni si può anche discutere: non sono per principio contrario alla vendita, accetterei che il comune ne alienasse alcuni per fare cassa per altri servizi, ma solo dopo che si costruirà unʼidea di città e territorio. Mettendo tutto in vendita si Guido Signorino concederebbe sostanzialmente ai privati la scelta del modello di città”. Ma quanto e cosa possiede il comune di Messina? E quali sono i “gioielli di famiglia” che può mettere sul mercato? SCENE DA UN PATRIMONIO. Dal 2010 al 2011, il patrimonio del comune di Messina è aumentato di cinque milioni: allʼultimo screening, palazzo Zanca possiede beni per oltre mezzo milione di euro. Erano oltre 511 milioni nel 2010, sono diventati più di 520 nel corso dellʼanno successivo. E quindi, seppure potenzialmente, il comune di Messina possiede una miniera dʼoro? Non proprio. Perchè, nellʼoltre mezzo miliardo di beni sono contati anche i più di settanta milioni di immobili demaniali (che la legge sul federalismo fiscale potrebbe far passare sotto la proprietà di palazzo Zanca), ed i 356 milioni di patrimonio indisponibile. Quello che si può immettere sul mercato, sono i novanta milioni del patrimonio disponibile. Cosa cʼè dentro? Di tutto. VENDITA AL DETTAGLIO. 467 immobili “da valorizzare”, come scriveva nel 2009 lʼallora assessore al Patrimonio della giunta Buzzanca Franco Mondello. Quattrocentosessantasette meno la casa del portuale, per anni ritenuta bene del Comune, lasciata in rovina e solo dopo lʼoccupazione da parte degli attivisti del teatro Pinelli reclamata come bene indispensabile e prezioso dalla Regione tramite la curatela di una coop in liquidazione. Fa 466 beni, una ventina dei quali già venduti a spizzichi e bocconi. Cosa resta? Molto. Venti milioni in botteghe e depositi, sei in scuole, unʼaltra decina in uffici pubblici, oltre sei in impianti sportivi, sette in mercati pubblici, quasi sei in ex macelli comunali, quattro e mezzo in inceneritori e depuratori. Di questi, è stata venduta solo la “minutaglia”, con grossi problemi per qualche scuola appetibile sulla quale però erano già iscritte ipoteche da parte di creditori del Comune (uno dei quali era lʼex capo di gabinetto Antonio Ruggeri), e con lʼunico “colpo di mercato” con la vendita dei magazzini generali allʼimprenditore edile Vincenzo Vinciullo: su poco meno di cinque milioni a base dʼasta per i dodicimila metri cubi della struttura (che sarebbe stata abbattuta per costruirci sopra altri palazzi), il costruttore si è aggiudicato i magazzini generali per 498mila euro “cash” ed il 29,73% della cubatura da edificare in permute immobiliari. In pratica, lʼalienazione degli immobili ha portato nelle casse del comune un decimo di quanto preventivato e nuovi immobili. Probabilmente da alienare anchʼessi. ZOOM Una cattiva stella Quando la vendita di un terreno si trasforma da affare in incubo. Potenzialmente salato MESSINA. Che tutta lʼoperazione di alienazione degli immobili sia nata sotto una cattiva stella, lo testimoniano anche storie come quella che in tribunale opporrà lʼimmobiliare Casamica al comune di Messina: anche quando una vendita di un terreno va a buon fine, cʼè sempre un inghippo. Inghippo bello grande, che ha spinto lʼimmobiliare a citare palazzo Zanca per un risarcimento da un milione di euro almeno. Cosa è successo? A maggio del 2010, lʼimpresa acquista un terreno sul torrente Trapani, un appezzamento da mille quadrati ex Amam che il comune di Messina ha messo in vendita con base dʼasta a 915mi- pagina 11 la euro. Casamica se lo aggiudica con 966mila euro, con un rialzo del 5,60%, segno di una non irresistibile concorrenza: sarebbe un terreno descritto come edificabile e venduto a quasi un milione proprio in virtù di quelle che i funzionari di palazzo Zanca, nel bando, mettevano in evidenza come “specifiche potenzialità edificatorie”. Tra lʼaggiudicazione e lʼacquisto effettivo della proprietà passano cinque mesi, e ad ottobre, di fronte ad un notaio, viene firmato lʼatto di proprietà. Combinazione, a luglio il consiglio comunale vota la delibera “salvacolline”, che di fatto inibisce ogni tipo di edificazione su Torrente Trapani. Fatto, questo, che lʼimmobiliare, nellʼatto di citazione, lamenta non fosse stato menzionato allʼatto delle firme dal notaio. Passa il tempo, volano le carte bollate ma lʼautorizzazione a costruire non arriva, la ditta cita il comune di Messina per il risarcimento di quanto speso e per il “lucro cessante” e, alla fine della fiera, lʼintenzione dellʼimpresa di costruire un palazzo a sei piani su un terreno venduto per far cassa, potrebbe costare al Comune molto più di quanto incassato. (A.C.) Politica 25 OTTOBRE 2013 PATTI. Il consigliere di maggioranza critica l’esecutivo. «Troppa attenzione al Gruppo Venuto» Il richiamo del...Papa PAMELA ARENA PATTI. Eʼ solo una questione di feeling... Le recenti dichiarazioni del consigliere Alessio Papa del gruppo “Noi per Patti”, hanno fatto riflettere sullʼandamento dellʼazione amministrativa accusata di essere troppo “sensibile” alle richieste di quei consiglieri vicini allʼex sindaco Pippo Venuto piuttosto che a quelle dei gruppi a sostegno del sindaco Mauro Aquino. Sembra, infatti, che la decisione del consigliere di opposizione Giovanni Franchina di passare dal “Gruppo Venuto” a quello “Misto”, sia strettamente collegata allʼattuazione di alcuni lavori come la sistemazione del tratto di strada comunale che collega la zona Asi con la provinciale 189, la manutenzione della strada comunale San Cosimo - Madoro e la fornitura idrica a San Cosimo e in altre frazioni. Il tutto ha fatto scattare una presa di posizione del consigliere Papa che con un comunicato ha cercato di scuotere lʼamministrazione invitandola a mettere in atto programmi validi a lungo termine piuttosto che pensare alla realizzazione della pista ciclabile a Mongiove. «La nostra cittadina soffre di una totale mancanza di progettualità di scala e da ciò emerge lʼimpossibilità di delineare quale sarà la città del domani e quali saranno gli assetti economici che ne derivano - dichiara Papa - Ipotizzare oggi opere che non siano inquadrate in un comune assetto di sviluppo, porterà solo allo spreco di risorse utili ad una comunità che si erge a città turistica, ma che negli anni ben poco ha prodotto per rendere realmente fruibile il territorio ai turisti e al contempo vivibile A destra lʼex sindaco di Patti Pippo Venuto. Alle amministrative ha appoggiato il candidato Luigi Gullo, ma da subito ha aperto alle larghe intese con lʼesecutivo guidato da Mauro Aquino. In alto il consigliere Alessio Papa che ha contestato la scarsa attenzione per i consiglieri eletti nelle liste dellʼavvocato ai cittadini». Così dicendo il consigliere Papa, pur confermando la sua fedeltà nei confronti dellʼattuale amministrazione, non ha evitato di sottolineare alcune criticità presenti sul territorio come i problemi relativi alla precarietà della rete idrica, la mancanza dʼacqua in molte parti del paese, le numerose transenne presenti in molte strade per delimitare le buche e altro. «Se ciò accade è perché bisogna lavorare meglio», sottolinea smentendo, nel contempo, coloro che SANTA TERESA DI RIVA La segreteria passa a Giorgianni Il politico sostiene che l’amministrazione sia sensibile alle richieste che fanno riferimento all’ex primo cittadino, snobbando “Noi per Patti”. Il videomessaggio di Filippo Tripoli DI centonove vedono dietro questo suo interesse lʼambizione di un posto in giunta non potendo più tentare la scalata a consigliere provinciale. «Il gruppo non è interessato ad un posto in giunta continua - né lo ha mai preteso in quanto lʼattuale esecutivo sta lavorando in sinergia». Lo stesso Papa, però, manifesta qualche dubbio sui risultati raggiunti dallʼassessore Nino Lena. «Lʼassessore Lena lavora, ma debbo dire che potrebbe essere ancora più efficiente». Ed è proprio la volontà di Vincenzo Scarcella “lascia” De Luca. Accordo con Sant’Alessio Siculo SANTA TERESA DI RIVA. Cambio al vertice nella struttura comunale. Passa di mano la segreteria generale con la new entry Rossana Giorgianni che prende il posto di Vincenzo Scarcella approdato a Piazza Armerina. Scarcella si era insediato all'indomani dell'avvento di Cateno De Luca nel palaz- Giorgianni zo municipale in seguito alla rinuncia della precedente titolare Sabrina Ragusa (moglie dell'assessore regionale Nino Bartolotta ora a Barcellona Pozzo di Gotto). Scarcella aveva un incarico a scavalco avendo pure la gestione di S. Giovanni La Punta nel catanese. Aveva assunto l'incarico nell'ente santateresino rinunciato alla segreteria di Augusta. Rossana Giorgianni, che ne prende il posto, e' in carica a S. Alessio Siculo da dieci anni ed arriva grazie ad una convenzione fra i due comuni che fa da preludio ad una collaborazione futura. Massimo Ferraro occupare questo posto in esecutivo che molti vedono dietro lʼinteresse del consigliere Papa il quale, secondo i bene informati, teme che nellʼimminente rimpasto giunta, il sindaco possa preferire quei consiglieri vicini allʼex primo cittadino Venuto e verso i quali mostrerebbe maggiore attenzione e disponibilità. Intanto, si avvicina la data del prossimo consiglio comunale (previsto per il 30 ottobre) e in molti si chiedono se i consiglieri Filippo Tripoli e Pasqualino La Macchia saranno presenti in prima fila tra i banchi di opposizione. Secondo alcune indiscrezioni a mancare potrebbe essere il consigliere Tripoli il quale starebbe preparando un video messaggio per motivare questa scelta e puntualizzare alcuni aspetti importanti. MILAZZO Garofalo e il consiglio al...palo Finisce al ministero degli Interni il mancato reintegro Enzo Garofalo MILAZZO. “Il Consiglio comunale di Milazzo deve essere reintegrato nell'esercizio delle sue funzioni”. A chiederlo, con una interrogazione parlamentare al Ministro dell'Interno, il deputato messinese Vincenzo Garofalo. Il deputato del Pdl Vincenzo Garofalo ha presentato una interrogazione al Ministro dell'Interno nella quale chiede di intervenire tempestivamente al fine di consentire che i rappresentanti eletti nel Comune di Milazzo vengano reintegrati nell'esercizio delle loro funzioni. “Il Presidente della Regione- spiega Garofalo- sarebbe dovuto intervenire già da tempo. Il decreto con il quale il 16 maggio scorso ha disposto lo scioglimento del Consiglio, infatti, è illegittimo. Non solo- continua il deputato- il Consiglio di Giustizia Amministra- pagina 12 tiva, accogliendo il ricorso presentato da alcuni consiglieri avverso la delibera di dissesto, aveva già concesso la sospensiva (cosa che sarebbe stata sufficiente a rendere necessaria la reintegrazione dei consiglieri nell'esercizio delle loro funzioni) ma, come se non bastasse, nelle more del giudizio in corso, è intervenuta la Corte costituzionale che, con sentenza 219 del 2013, ha accolto il ricorso proposto dalle Regioni a statuto speciale, tra cui quella siciliana, e dichiarato lʼillegittimità costituzionale dellʼarticolo 13 (comma 1 secondo periodo) del decreto legislativo n°149 del 2011, che attribuisce alla Corte dei Conti il potere di disporre coattivamente lo scioglimento per il tramite di un commissario ad acta come avvenuto nel comune di Milazzo. L'inerzia del Presidente della Regione è inaccettabile. E' necessario- conclude Garofalo- intervenire per consentire al Consiglio comunale di Milazzo di esercitare le proprie funzioni politiche e amministrative”. R.C. Sicilia centonove 25 OTTOBRE 2013 MESSINA. Bloccato il progetto dedicato ai bimbi in età prescolare Autistici, diffida all’Asp Una decina di famiglie “abbandonate” hanno dovuto far ricorso a cure private. Chiesti chiarimenti sul mancato avvio delle terapie. Ma l’Azienda “alza il muro” DI TIZIANA CARUSO MESSINA. Abbandonati. Doppiamente isolati. Per una patologia che li accompagna sin dalla nascita. E, adesso, anche da chi dovrebbe assisterli. Gabriele è un bimbo che si diverte a “smontare” casa e chiama il suo papà dicendo “A-aaaaa”. Ha 5 anni ed è intonatissimo nelle sue “sole” parole. Cinque vocali che in base ad accenti e cadenze raccontano parte dei suoi desideri. Cinque vocali che, fino al dicembre 2012, è riuscito a impreziosire di sfumature grazie anche alla terapia. Quattro giorni alla settimana per unʼora a mezza al giorno. Pellegrino assiduo della cura. E ne è valsa la pena. Mamma e papà lo hanno visto migliorare di giorno in giorno nellʼarticolazione della voce, nel mitigare la sua iperattività. E le barriere col mondo, piano piano si abbassavano come quel finestrino da cui guardava la strada che dallʼestremo sud della città lo portava al Mandalari. IL PROGETTO. LʼUnità Operativa di Neuropsichiatria infantile della struttura di viale Giostra a partire da gennaio dello scorso anno è stata infatti sede del progetto “Obiettivo P.S.N. 2010 Salute Mentale – Sezione Autismo” coordinato dalla dottoressa Mirella Deodato. Unʼiniziativa dedicata ai bimbi autistici in età prescolare di cui usufruivano una decina di famiglie messinesi. Usufruivano, appunto. Il progetto, che aveva durata annuale, è stato “ribandito” anche per il 2013, ma non ha mai avuto inizio. IL “MURO”. Procedure effettuate. Selezioni concluse. Tutto pronto. Ma nessun avvio, “bloccato”, presumibilmente, dal ricorso di qualche candidato/a a uno dei sei posti disponibili e riservati a psicologhe, pedagogiste, terapiste ed educatrici. Per retribuire ognuna delle figure selezionate lʼAsp dovrebbe spendere circa 15mila e 600 euro annuali. E, probabilmente, tergiversa anche per la spending review applicata dai dirigenti delle aziende sanitarie. Eppure nessuna di queste motivazioni è stata data alle famiglie. Creando un ulteriore muro rispetto a quello che già li separa dai propri figli. SILENZIO DALLʼASP. In ultimo a luglio, quando ancora nessuna buona nuova era giunta ai genitori dei piccoli pazienti, il papà di Gabriele aveva inviato email, raccomandate e sollecitazioni sia allʼAsp di Messina che allʼassessorato regionale alla Salute per avere chiarimenti, “almeno una risposta”, sullʼavvio del servizio, evidenziando che i bambini avevano avuto notevoli peggioramenti da quando era stata interrotta la terapia. E se lʼattendere invano il riscontro a una raccomandata fa male, figuriamoci una porta chiusa in faccia. Il padre di un altro paziente, qualche tempo dopo si è recato direttamente allʼAsp di Messina illustrando la problematica e chiedendo di parlare con il direttore Manlio Magistri ma, a quanto pare, il commissario si è rifiutato di riceverlo. Nel frattempo alcuni dei genitori, per placare il progressivo regredire dei loro piccoli, hanno fatto ricorso a cure private, ma è una spesa che non tutti possono permettersi soprattutto per lunghi periodi (circa 30 euro a seduta). DIFFIDA. Abbattuti, delusi, arrabbiati hanno pronta una diffida per Magistri, ma è solo il primo atto di una battaglia contro chi dovrebbe assistere i pazienti autistici e invece, davanti a essi, alza la più "malata" delle barriere. ZOOM Quattro famiglie pronte alla class action MESSINA. Sono quattro le famiglie che si sono unite con lʼobiettivo di lottare per la salute dei propri figli. Fanno leva sulla l.r. n. 19 del 22 dicembre 2005 art. 25 comma 8 che elenca le linee guida di organizzazione della rete assistenziale per le persone affette da disturbi autistici, le quali prevedono la continuità delle terapie a favore dei soggetti che presentano tale patologia. Hanno deciso di unirsi per rivendicare il diritto di assistenza. Attualmente, dopo la mancata sottoscrizione da parte del commissario straordinario dellʼAsp 5, Manlio Magisteri, della delibera che da il “via” al nuovo progetto in programma per lʼanno 2013, lʼunica assistenza di cui possono usufruire i piccoli pazienti è consentita grazie a un intervento statale che prevede lo svolgimento di una terapia di 135 minuti alla settimana (45 minuti tre volte alla settimana). Secondo i genitori lʼAsp 5 non ha rispettato quanto previsto dalle linee guida per i soggetti affetti da disturbo artistico, non avendo dato seguito al progetto promosso nel 2010 e, non avendo, di fatto, garantito la continuità, lʼintensità e la curricularità delle cure. Dopo la diffida, sono pronti ad una class action per garantire ai propri figli il diritto di migliorare le, già gravi, condizioni di salute. RAGUSA Disabili soli, Gurrieri: «Ci aiuti la Regione» Niente assistenza a scuola per 150 bambini. Genitori in catene RAGUSA. Incatenate da sette giorni davanti alla sede della Provincia di Ragusa. Così le mamme di alcuni alunni disabili protestano contro la mancanza di assistenza a scuola nei confronti dei loro figli. "Dall'inizio dell'anno scolastico - dice Roberto Roccuzzo, presidente provinciale di Legacoop Ragusa - circa 150 disabili sono senza assistenza igienico personale, né specialistica (riservata a sordi e ciechi) e centinaia di operatori di coop sociali, senza alcuna certezza sul futuro occupazionale. Una situazione paradossale determinata dalla soppressione delle Province che a Ragusa, dove l'Ente è commissariato da tre anni, ha toccato i livelli più estremi gettando nello sconforto centinaia di famiglie''. Le ''mamme coraggio'' di Ragusa hanno organizzato una marcia di protesta. I genitori hanno anche aperto una pagina su Facebook, all'indirizzo Pro diritti H. Lʼassessore all'Istruzione, Piero Gurrieri, ha espresso la propria vicinanza alle famiglie di studenti disabili delle scuole medie superiori di secondo grado della provincia di Ragusa che da alcuni giorni chiedono che sia garantita ai ragazzi la continuità dei fondamentali servizi di assistenza e di trasporto scolastico. "Quanto sta accadendo in questi giorni nel capoluogo – afferma Gurrieri - costituisce una lesione evidente pagina 13 del diritto allo studio riconosciuto dalla nostra Costituzione, tanto più conclamato in quanto ad essere negati sono diritti di persone disabili, nei cui confronti le pubbliche istituzioni hanno il dovere di dirigere una particolare e prioritaria attenzione. Da quanto mi risulta, l'amministrazione provinciale iblea, pur in una situazione finanziaria obiettivamente ai limiti, ha fatto tutto quanto era nelle proprie concrete possibilità, ma la sensibilità e la generosità dimostrata dal commissario regionale, Giovanni Scarso, rischiano di non riuscire ad essere risolutive in mancanza di adeguati e tempestivi interventi da parte dell'amministrazione regionale. Sono certo che tanto l'assessore all'Istruzione, Nelli Scilabra, che il Presidente, Rosario Crocetta, sapranno intervenire con l'immediatezza necessaria per porre riparo allʼincresciosa situazione e per rassicurare i nuclei familiari che stanno vivendo ore molto difficili". Sicilia 25 OTTOBRE 2013 Il pendio sul quale la Metodi Nuovi ha presentato progetto di edificazione. In alto a sinistra, un palazzo de La Residenza MESSINA. La “maledizione” delle edificazioni su torrente Trapani La collina porta sfiga Prima Green park, poi La Residenza, oggi la “Metodi nuovi”: ecco cosa succede a chi prova a costruire. Un progetto del 2006 che si arena. “Per instabilità del pendio”, spiega una commissione. Ma non solo DI ALESSIO CASPANELLO MESSINA. Chi ci prova, “muore”. Sulle colline che si affacciano sul torrente Trapani, chiunque negli ultimi anni si sia cimentato a costruirci sopra qualcosa, ha fatto inevitabilmente cilecca. A volte anche una brutta fine. Qualche anno fa lʼinchiesta Oro Grigio, terremoto giudiziario-urbanistico che ha lasciato in dote lo scheletro mai terminato del Green Park. Poi La Residenza, complesso che domina la vallata, mai ultimato e abitato per metà. Oggi, vittima della bizzarra “maledizione” potrebbe essere Angelo Libetti. CHI TOCCA LA COLLINA MUORE. Eʼ proprio sul versante che declina verso il torrente Trapani alto, che il consorzio di Angelo Libetti cooperative “Metodi Nuovi”, del quale fa parte la coop “Città del Sole ʼ81”, ha intenzione di costruire palazzine per edilizia economica e popolare, settore nel quale Libetti, che della Città del sole ʻ81 e del consorzio Metodi Nuovi è legale rappresentante, è attivo sin dagli anni ʻ80. Ne ha intenzione dal 2006, ma la situazione si è sbloccata, per lui negativamente, solo da qualche giorno. Perchè lʼintenzione si è scontrata per due volte con il diniego espresso dalla commissione comunale che rilascia le valutazioni dʼincidenza ambientale. I giudizi rilasciati per motivare il “no” (e fortemente contestati e controbattuti da Libetti in memorie difensive a supporto delle sue tesi), infatti, sono pesanti come macigni. Dalla “profonda compromissione della stabilità del versante” alla “non improbabilità che lʼintervento proposto possa ulteriormente aggravare lo stato di instabilità del territorio”, la commissione fa a pezzi il progetto proposto dalle coop, aggiungendo che “le aree subito adiacenti sono state interessate da importanti interventi di edificazione (quelli de La residenza, ndr). Si ritiene pertanto che lʼattuazione del progetto proposto, a seguito della notevole estensione delle superfici interessate, ed essendo alquanto invasivo dai punti di vista idrogeologico e morfologico, crei un effetto cumulo incompatibile con le finalità di protezione della Zps”. Basta? Per niente. “Gli stessi interventi di edificazione già citati hanno profondamente compromesso la stabilità del versante”, e “lʼacclività dellʼarea oggetto dʼintervento, che spesso risulta avere pendenze superiori al 100%, imporrebbe opere di sbancamento e contenimento di notevole entità”. Il giudizio perentorio, espresso dalla commissione il 10 giugno, è ribadito tale e quale il 15 luglio, dopo una prima serie di controdeduzioni da parte dei richiedenti. Che tornano ad interrogare la commissione il 17 ottobre, ricevendone un altro, e stavolta spazientito, “niet”. A quel punto un imbufalito Libetti, impugnata carta e penna, ha fatto fuoco e fiamme. E promesso vendetta. LIBETTI AL CONTRATTACCO. “Sarà inevitabile porre in essere tutte le azioni che la legge mette a disposizione, per la violazione di un diritto che nasce non solo da una destinazione urbanistica, che pur il Comune ha adottato e la Regione Decretato, ma addirittura, da un Piano Esecutivo, attuativo del piano regolatore generale che il Comune ha approvato e la Regione decretato”, scrive Libetti in una centonove memoria difensiva indirizzata a Vincenzo Schiera, lʼarchitetto dirigente del comune di Messina da cui oggi dipende il dipartimento Urbanistica. “E ciò tanto più che le motivazioni poste a base del diniego, in assenza di fenomeni nelle aree di intervento che, modificando lo stato dei luoghi, potessero giustificarne il diniego allʼattuazione - continua Libetti, che con la commissione ha avuto un vivace botta e risposta sulle motivazioni del diniego - e ciò tanto più, si ripete, in assenza della, necessaria e preliminare, predisposizione di atto amministrativo finalizzato alla revoca dellʼapprovazione del piano di costruzione e, prima ancora, alla modifica della destinazione urbanistica del sito interessato nel piano regolatore, atteso che, con tale sua determina (la mancata concessione edilizia, ndr), allo stato, si ha il risultato, unico e allucinante, dal punto di vista del diritto urbanistico, di previsioni urbanistiche generali ed esecutive che restano vigenti a fronte del diniego ad edificare che non trova riscontro nei predetti atti generali ed intermedi. A ciò si aggiunge - persevera Libetti non ancora domo - la kafkiana situazione in cui versa la proprietà, riguardo alla quale, il comune da un lato procede a tassazione come aree “edificabili” e dallʼaltro a negarne lʼedificabilità. Anche questa situazione , quindi, fonte di danni per i proprietari. Una tale, incomprensibile, situazione ha gia originato la richiesta di numerosi proprietari di declassamento delle aree di proprietà da zona edificabile ad agricola, con conseguenti azioni risarcitorie”. Risarcimenti che il rappresentante del consorzio ha annunciato chiederà al Comune. AH, QUELLA VALUTAZIONE... Libetti ricostruisce poi la singolare vicenda della valutazione dʼincidenza, richiesta nel 2011, integrata nel 2012 ed arrivata solo da qualche mese, ad opera di una commissione i cui nuovi membri si sono comunque insediati solo a maggio 2013. Subito dopo, però, Libetti lamenta unʼeccessiva sollecitudine: “Sono stati necessari due anni, tre successive richieste di integrazioni sempre ampiamente soddisfatte, per pervenire in unica seduta, durata quattro ore e avendo esaminato altre pratiche, per esprimere un parere negativo”. Ad aggiungere ulteriore pepe alla vicenda, spunta un sopralluogo, effettuato dai precedenti membri della commissione, che però non è mai stato verbalizzato. Nel frattempo, la maledizione di chiunque si cimenti col mattone a torrente Trapani continua. E non accenna a fermarsi. PRECEDENTI Città del sole...oscurato MESSINA. La coop Città del sole ʻ81, una di quelle che fanno parte del consorzio Metodi nuovi, non è nuova a fraintendimenti con lʼamministrazione. Qualche anno fa, la coop, insieme con la ditta Dimmi srl, presentò un progetto per costruire su dodicimila metri quadrati di superficie allʼinterno del piano dʼambito di san Licandro. E anche lì non andò bene. Perchè? Perchè parte dellʼarea che avrebbe dovuto ospitare le palazzine della coop ricadeva in territorio di proprietà delle suore dellʼordine “Figlie del divino zelo”. Che però alla loro parte di lottizzazione del piano quadro hanno detto un secco “no, non ci interessa”. Lʼambito delle religiose, denominato “1b”, stralciato dalle zone di edificazione (3700 metri quadrati), è oggi diviso da quello della ditta “Dimmi srl” e della coop “Città del Sole 81”, denominato “1a”. Lo scorso anno, in consiglio comunale, Angelo Libetti si scontrò duramente col consigliere Nicola Cucinotta per la proposta di questi sul fatto che, prima delle palazzine, venisse realizzata una strada. Ancora oggi, tutto è fermo al palo. (A.C.) pagina 14 centonove Sicilia 25 OTTOBRE 2013 INCHIESTA. Ecco come il secondo tribunale “scalzerà” la Casa dello studente. Forse Palagiustizia senza casa L’avvocatura distrettuale demolisce il progetto cadeggiato dall’ex commissario del Comune Luigi Croce. In mezzo una gara contestata, un turbinio di avvocati, un probabile contenzioso con l’Ersu. Tutta la storia DI TIZIANA CARUSO MESSINA. Come ha fatto il secondo palazzo di giustizia, in un girovagare lugo anni, a finire (forse) alla Casa dello studente? Con un percorso lungo, tortuoso e ricco di colpi di scena. E protagonisti. Tutto ha inizio con una delibera commissariale del 18 agosto 1933. La cessione in uso gratuito della “Casa dello Studente” alla Regia Università di Messina con vincolo di destinazione esclusivamente rivolto alla tutela del diritto allo studio. Il subentro nella concessione comunale allʼUniversità, dellʼOpera universitaria prima, e dellʼErsu poi. Con lʼAvvocatura Distrettuale dello Stato di Messina che ha stroncato una delle manovre portate avanti dallʼex commissario straordinario del comune di Messina Luigi Croce a braccetto con il presidente dellʼOrdine degli Avvocati Francesco Celona e il procuratore aggiunto della Corte dʼAppello, Nicolò Fazio, che, dopo lʼarenarsi di varie “soluzioni” (come la realizzazione del Satellite nella scuola “T. Cannizzaro”, agli ex “Magazzini generali” o allʼex Ospedale militare) e in ultimo il “fallimento” dellʼoperazione che prevedeva una gara dʼappalto per lʼacquisto di un immobile già esistente ritenuta dal Cga “affetta da plurimi vizi procedurali” o la redazione di un progetto preliminare che mirava alla realizzazione di una specie di “fungo-satellite” alto 22,35 metri allʼincrocio tra la via Cesare Battisti e la via Nicola Fabrizi, hanno puntato tutto sulla “Casa dello Studente”, buttandosi a capofitto nel progetto di trasformarla nel nuovo Palazzo di Giustizia. La cui fantomatica realizzazione, dal 1983, ha vaporizzato fiumi di denaro pubblico esclusivamente per gli stipendi di progettisti, consulenti e legali, praticamente fino allʼaltro ieri. SOLDI BUTTATI. Infatti, dopo la delibera proposta da Croce che riesumava lʼaffidamento alla Gmc, e il “ribaltamento” dellʼatto ad opera del Consiglio comunale, lʼex commissario è stato “rimbalzato” anche dallʼAvvocatura distrettuale quando, sposando lʼidea della “Casa dello Studente” (“benedetta” nel frattempo anche da Celona e Fazio), ha tentato, senza colpo ferire, di fare carta straccia della concessione, e persino quando, la stessa Avvocatura, interpellata dallʼattuale commissario dellʼErsu, Lucio Oieni, aveva chiarito che la cessazione del comodato dʼuso non poteva essere dettata dallʼinterruzione dei servizi allo studente, perché lo stop allʼattività dellʼEnte era stato causato da necessarie opere di messa in sicurezza della struttura. Croce, non rassegnato, aveva così incaricato lʼavvocato Enrico Caratozzolo di avviare iniziative, extragiudiziarie e giudiziarie, volte al recupero del bene. Ma Caratozzolo è solo lʼultimo di una serie di legali (tra cui Giulia Carrara e Mariangela Ferrara), architetti (tra cui Ludovico e Alberico Barbiano Belgioioso e Antonino Marino) e consulenti coinvolti nellʼaffaire Palagiustizia. RITORNO AL PRESENTE. E cʼè ancora di più. Perché, sempre per lʼAvvocatura di Stato, lʼunica via che ha oggi Palazzo Zanca di riappropriarsi dellʼimmobile è quella di modificarne la destinazione dʼuso, previo però un a dir poco “congruo” indennizzo (che il Comune oggi più che mai non può permettersi) dovuto allʼErsu per tutte le migliorie e gli ampliamenti dellʼedificio originario che riguardano la realizzazione di un seminterrato, il rifacimento del piano terra e delle tre sopraelevazioni da destinare ai servizi sociali. Tutti locali che hanno fatto lievitare la superficie della “Casa dello Studente” a 8540 mq e che, secondo gli uffici comunali, rendevano la struttura capace di accogliere il secondo Palazzo di Giustizia. Di fatto con una nota del 28 maggio 2012, Guido Signorelli, lʼallora direttore del dipartimento Patrimonio e demanio, assieme con il direttore di sezione Giacomina Cordaro, ha fornito alla commissione consiliare competente una relazione tecnica sulla capacità della “Casa dello Studente” di accogliere gli uffici giudiziari in affitto. Dimenticandosi però, “giusto” qualche metro quadro in affitto. Come ad esempio i circa 1000 mq che accolgono gli Uffici del Tribunale di Sorveglianza di via Luciano Manara affittati alla modica cifra di 148mila euro da Giovanbattista Magno, “collega” di tanti altri locatari particolarmente “vicini” agli ambienti di piazza Pugliatti. SPENDING DI PIUʼ. In totale gli immobili attualmente in affitto occupano una superficie di 10.632,94 mq, cifra che non consente in alcun modo alla “Casa dello Studente” di accogliere il secondo Palazzo di Giustizia. E in più come hanno evidenziato, per la prima volta “uniti”, anche Santino Morabito e Francesco Palano Quero, presidenti della IV e della V circoscrizione: quale sarebbe il vantaggio di investire diciotto milioni di euro in un solo palazzo che, secondo la stessa università, con non più di due milioni potrebbe essere migliorato? FOCUS Ospedale Margherita, il dilemma infinito Beppe Piccolo: “Progetti irrealizzabili” E Alessandro Tinaglia avverte... Luigi Croce MESSINA. E invece la soluzione della “Casa dello Studente” viene ancora, sposata da Ordine degli Avvocati e adesso anche dai “new deals” di Comune e Università con questʼultima che, di rimando, ha visto nellʼex ospedale Margherita la location ideale per un nuovo polo universitario, oltre quello già presente allʼAnnunziata, dotato di nu- pagina 15 merosi posti letto e strutture rimaste inutilizzate. Cʼè chi dice, come il deputato regionale del Drs Beppe Picciolo, che a Messina prevalga sempre il partito del “no”, del “forse”, insomma dellʼ “incompiuta”. Opposto a quello del “sì” che, fino ad oggi, invece, ha quasi sempre pontificato sul nulla, avviando progetti fantasma, irrealizzabili, antieconomici che inevitabilmente hanno poi coinciso, in maniera ancora più dannosa, con lʼattitudine al non fare o al fare per pochi. Un bel poʼ di problemi, però, potrebbero sorgere anche per il ventilato spostamento della casa dello studente dalla via Cesare Battisti (per far posto al nuovo Palagiustizia) al viale della Libertà, nellʼex ospedale Regina MArgherita. Secondo Alessandro Tinaglia, candidato a sindaco con reset alle amministrative di giugno, il plesso sarebbe vincolato a fini sanitari. E quindi inutilizzabile per qualsiasi alGiuseppe Picciolo tro scopo. (T.C.) Sicilia 25 OTTOBRE 2013 CINEMA. Concluse le riprese del film girato a Messina, Terme Vigliatore e Montagnareale Turismo, ricomincio dal set Il sindaci protagonisti raccontano la loro esperienza nel cast di “Ballando il Silenzio” girato da Arimatea. «Abbiamo sfruttato location straordinarie come quelle siciliane» DI ROSSANA FRANZONE MESSINA. Messina, Montagnareale, Terme Vigliatore e Milazzo. La città dello Stretto e i comuni della sua provincia sono lo scenario che il regista messinese Salvatore Arimatea ha scelto per le riprese di “Ballando il Silenzio”. Per raccontare la storia di due donne, che vivono un disagio Sandra Milo sociale e psichico. Tutto ambientato nellʼaffascinante mondo del tango. «Nei miei lavori ho trattato sempre temi sociali – ha evidenziato Arimatea - cercando di interpretarli artisticamente privilegiando come scenario la nostra terra. Spesso diamo spazio a produzioni esterne, invece dobbiamo essere noi i primi a “sfruttare” location straordinarie come quelle siciliane». Un film che oltre a segnare il ritorno al cinema per Marina Suma, vanta un cast eccezionale, fra cui spiccano Sandra Milo e Fioretta Mari. Ma anche, per la prima volta sullo schermo, gli stessi sindaci dei comuni patrocinanti lʼiniziativa, Renato Accorinti (Messina), Anna Sidoti (Montagnareale) e Bartolo Cipriano (Terme Vigliatore). «Eʼ stata una bellissima esperienza. Mi sono divertito. Sono felice – dice Renato Accorinti - perchè Messina ha ospitato buona parte delle riprese ma soprattutto perché la pellicola affronta un tema delicato». «Nello scorso mese di settembre parte delle riprese sono state realizzate a Montagnareale. Una grande opportunità per il nostro paese - confessa il sindaco Anna Sidoti. Il paese è stato investito da un'iniziativa nuova e speciale al tempo stesso che ha consentito all'amministrazione di mostrare e valorizzare le bellezze del nostro territorio. Le riprese hanno interessato il palazzo Rottino, sede istituzionale dell'ente, il palazzo Saccone, gentilmente messo a disposizione dall'omonima famiglia, i locali del bar Modì, gestito da un gruppo di giovani locali, il magico Mulino di Capo, ubicato in un meraviglioso contesto paesaggistico, la piscina comunale, un fiore all'occhiello per l'impiantistica sportiva pagina 16 PASSI INFUOCATI A destra lʼattrice Marina Suma sul set del film “Ballando il silenzio” Nella foto in basso con lʼaccappatoio la ragazza diversamente abile Benedetta Lauricella accanto a Francesca Barbera presidente del Centro Artisto del Mediterraneo. Le riprese del film sono finite la scorsa settimana Adesso si lavora al montaggio centonove centonove Sicilia 25 OTTOBRE 2013 locale, la collinetta di San Sebastiano, da cui si può godere uno dei più suggestivi panorami sul golfo di Patti - Tindari, Milazzo e Isole Eolie. Tutto il paese è stato ripreso e tutta la cittadinanza ha partecipato con grande passione . Moltissimi cittadini hanno avuto delle piccole parti come comparse. Anchʼio, come i miei colleghi, ho avuto una parte in “Ballando il Silenzio”. «Ho subito creduto in questo film – interviene Bartolo Cipriano, sindaco di Terme Vigliatore – il nostro territorio deve essere valorizzato anche tramite iniziative di questo tipo. E poi è interessante la tematica sociale che affronta. Per due giorni il nostro comune si è trasformato in un vero e proprio set cinematografico. Le scene sono state girare lʼ8 e il 9 ottobre a piazza Municipio, nel parco urbano cittadino, nella struttura termale Parco Augusto e in diverse piazze. Con un consenso popolare mai visto in altre occasioni. Eʼ stato davvero divertente far parte del cast. Unʼesperienza insolita per lʼattività che svolge un sindaco. Ho partecipato ad una scena in cui i due ballerini danzavano ed io, seduto ad un tavolo con altre persone, ero uno dei loro spettatori”. Lʼattrice di “Sapore di mare” e “Infelici e contenti”, già vincitrice di David di Donatello e Nastro dʼArgento per “Le occasioni di Rosa” interpreta una toccante storia di disagio sociale e solitudine, scritta dallo stesso regista insieme a Tosi Siragusa. «E' raro nel cinema – ha rivelato la Suma - poter interpretare nello stesso film due personaggi in contemporanea. Due donne molto simili, che svolgono una vita parallela, accomunate da una ricerca esistenziale». La pellicola, prodotta dal Centro Artistico del Mediterraneo presieduto da Francesca Barbera, ha visto la partecipazione di importanti nomi come il cantante Christian Gravina, gli attori della scuola catanese Mario Opinato, Gaetano Lembo, Elisa Franco, Francesca Ferro, Turi Giuffrida, la Miss Mondo Italia Tania Bambaci e Samuel Peron. E la ragazza diversamente abile Benedetta Lauricella, grazie alla collaborazione con lʼAipd Milazzo – Messina, presieduta daVittorio Cannata. Un set capace di sorprendere persino Sandra Milo, veterana del grande schermo. «Ho toccato con mano - dice lʼentusiamo e la determinazione di così tanti giovani che vogliono fare cinema a tutti i costi, nonostante i bassi budget e la crisi. Una linfa vitale capace di arricchire il nostro Paese e che servirebbe anche in altri ambiti professionali». Grazie al boom di presenze riscontrato in occasione dei casting cittadini, il progetto è riuscito a coinvolgere talenti e maestranze autoctoni pure per ruoli tecnici. Il film, infatti, è stato girato anche grazie al lavoro di Claudio Lisitano, Cettina Lanzafame, Elio Finocchiaro, Carmelo Impalà, Mary Formica, Gabriella Sorti, Tina Arena, Serena Moschetto, Serena Costa, Tiziana Tringali, Pina Buffo, Massimiliano Cavaleri, Mariateresa D'Agostino, Annalisa Mazzeo , Michele Potrandolfi, Danilo Currò, Mariarosa Magistro, Rosalinda Panarello, Enrico Bellinghieri, Loredana Polizzi, Cristiana Zaccá, Franco Pedullá, Amitt Kelvin Darimdur, Steve Flamini, Anna Giamporcaro. «Eʼ stata unʼesperienza pratica per chi sogna di fare cinema sottolinea la produttrice cinematografica Barbera». "Ballando il Silenzio” sarà lʼunico film italiano in concorso allʼ11esima edizione del Cine City Brighton Film Festival a dicembre. E nel 2014 parteciperà a due anteprime, a Genova e nella Repubblica di San Marino utili a una distribuzione di respiro nazionale e naturalmente un grande evento in Città. Il sindaco Accorinti con Marina Suma, il regista Arimatea e il cast del film A PASSO DI DANZA Sul set i tangueri Alvarez e Amato Alle riprese hanno partecipato tangueri provenienti da tutta la Sicilia. Ma anche da Argentina, Polonia e Roma. Sul set, infatti, si sono esibiti i ballerini di fama internazionale Marcelo Alvarez e Sabrina Amato su brani composti da Michele Catania ed eseguiti dal gruppo "Lo que vendrà". La colonna sonora invece è stata composta dal maestro Stelvio Cipriani, autore dell'Anonimo Veneziano. La sceneggiatura è stata condivisa con la creatività dei coordinatori dei tangueri Loredana Polizzi e Michele Potrandolfi, che hanno seguito in primis le coppie dei ballerini.«Dirigere così tanti professionisti del tango è stata unʼesperienza unica – ha sottolineato il regista Salvatore Arimatea – Non è stato facile conciliare sul set tecniche dellʼaffascinante ballo argentino anche se tutte hanno un comune denominatore: rendere ogni passo di danza un “passo” della vita. Il direttore della fotografia, Daniele Franchina, ha creato per il film delle immagini straordinarie, riprendendo scorci paesaggistici meravigliosi dando loro una luminosità inconsueta ed onirica e ricreando delle suggestive e struggenti milonghe». Tecnici sul set di Ballando il Silenzio pagina 17 Sicilia 25 OTTOBRE 2013 L’INTERVENTO. I “voti” all’assessore “tecnico” in tema di tutela ambientale non si traducono mai in atti amministrativi concreti. Lʼimpressione che se ne ricava è che il “sistema” Regione Siciliana sia ancora oggi refrattario a recepire il quadro di indicazioni metodologiche definito dallo Stato e dallʼUnione Europea ai fini della prevenzione del rischio-amianto, mostrandosi di fatto – al di là dei proclami e delle pubbliche esternazioni dellʼassessore di turno – assolutamente impermeabile e insensibile rispetto a qualunque richiamo e/o sollecito proveniente dallʼesterno per affrontare e risolvere il problema. E non possono essere trascurate le possibili implicazioni, in termini di responsabilità collegate, sia nel caso di interventi della Magistratura civile e/o penale (che ultimamente si stanno moltiplicando in modo esponenziale), sia nel caso – che al momento attuale appare molto probabile – di un intervento sanzionatorio da parte della Commissione Europea contro lʼItalia a causa delle inadempienze della Regione Siciliana. Dato quindi per scontato che occorrono una drastica inversione di tendenza rispetto al passato, e un intervento urgente delle istituzioni regionali per uscire dallʼimpasse che si è determinato, le soluzioni sembrano quasi obbligate. Da un lato occorre individuare in modo certo e univoco i dipartimenti regionali competenti a gestire il rischio “amianto” e, allʼinterno di questi, i relativi centri di responsabilità. Dallʼaltro occorre fornire, agli uffici chiamati ad occuparsi del problema, il supporto istituzionale e gli strumenti (amministrativi, economici, gestionali) indispensabili per lo svolgimento di un compito che si formulare una proposta di piano di preannuncia particolarmente gravoso mappatura dellʼamianto allʼAssessore visti i ritardi ad oggi accumulati dalla Regionale alla Sanità e allʼAssessore Regione Siciliana. Solo in tale contesto Regionale allʼAmbiente “per avrebbe senso costituire una nuova lʼapprovazione da parte della Giunta commissione regionale amianto, regionale di Governo e successive fase fortemente rappresentativa dal punto di di avvio operativa”. Il coordinamento vista istituzionale e con le funzioni e i venne affidato allʼAssessorato Regionale pieni poteri di una Conferenza di Servizi alla Sanità, ma non risulta che la permanente, alla quale affidare il commissione abbia prodotto alcunché. compito, e le responsabilità, di La terza commissione venne istituita nel coordinare a livello regionale tutte le novembre 2010, anchʼessa per attività previste dalla vigente normativa di predisporre una proposta di piano di settore in materia di amianto. Questo mappatura dellʼamianto da presentare andrebbe fatto, se veramente si volesse allʼAssessore Regionale per la Sanità e intervenire efficacemente sul problema allʼAssessore al Territorio e lʼAmbiente evitando di buttare fumo negli occhi dei per la successiva sottoposizione alla cittadini. Giunta Regionale di Governo. Dopo un Ai lavoratori siciliani esposti allʼamianto mese, tuttavia, viene istituito un Ufficio che, grazie alle inadempienze ed Speciale che subentra alla commissione, omissioni dellʼAssessorato allʼambiente, con poteri più ampi e competenze non hanno avuto riconosciuti i benefici operative e gestionali in materia di previdenziali previsti per i lavoratori del amianto. Anche tale ufficio, tuttavia, non resto del Paese, lʼassessore Lo Bello viene messo nelle condizioni potrebbe dare una risposta Occorrono di operare, e ai Carabinieri positiva emettendo un una drastica inversione semplice “atto di indirizzo” dei NAS di Palermo, che nel 2012 indagano su mandato sul quadro espositivo di tendenza rispetto del Ministero della Salute al passato, e un intervento allʼamianto delle aziende ai sulle omissioni siciliane, urgente delle istituzioni fini del riconoscimento dei viene spiegato che il Piano benefici previdenziali di cui regionali per uscire regionale amianto approvato allʼart. 13, commi 7 e 8, della dall’impasse che si nel 1995 non ha mai trovato l. 257/92, come modificata è determinato pratica attuazione. dalla l. 271/93, e art. 1, A questo punto abbiamo commi 20, 21 e 22, l. lʼobbligo di chiederci cosa 247/07, utilizzando le potrà produrre lʼiniziativa dellʼassessore indicazioni fornite dalla sentenza del Tar Lo Bello di istituire una ulteriore del Lazio n. 5750 del 2009. Non va commissione con le caratteristiche delle dimenticato, infine , che rimangono nella precedenti? Una commissione, infatti, disponibilità del Dipartimento Regionale deve avere chiari ruolo e competenze, dellʼAmbiente, per le Aree a rischio ma ha bisogno di avere al suo fianco, e a ambientale, circa diciassette milioni di supporto, le istituzioni e euro che andranno persi se non utilizzati. lʼamministrazione attiva, altrimenti si Allʼassessore “tecnico” le risposte. trasforma in un organismo pletorico e in *Architetto, Presidente Ecosezione un luogo di declamazione di intenti che “Movimento Azzurro” Palermo Lo Bello? Non è “insostituibile” Nonostante gli obblighi di legge, la legislazione che contrasta l’inquinamento da amianto, non trova applicazione in Sicilia. Le inadempienze. E i rischi DI MARIA GALIFI* UN ASSESSORE REGIONALE tecnico, per definizione, dovrebbe avere, visto lʼimportante ruolo istituzionale che deve svolgere, elevate competenze tecniche. Questa premessa, anche se ovvia, appare senzʼaltro necessaria, giacché cercheremo di valutare i risultati conseguiti dallʼassessore “tecnico” Lo Bello nella tutela ambientale ed, in particolare, nel contrasto allʼinquinamento da amianto. Nonostante siano estremamente chiari gli obblighi di legge, tutta la legislazione di settore non trova, a tuttʼoggi, applicazione in Sicilia, in particolare quella che dovrebbe occuparsi della prevenzione del rischio-amianto. E avviene mentre centinaia di siciliani afflitti da patologie collegate allʼamianto (asbestosi, placche pleuriche, mesotelioma, ecc.) insieme con i loro familiari pagano un prezzo altissimo: MariellaLo Bello oltre 70 siciliani muoiono ogni anno di mesotelioma pleurico, mentre la nostra quadro di tale gravità, questa è stata la regione gode del triste primato di essere risposta dellʼassessore: “In ordine alla la regione meridionale dove si registra il materia vi è da segnalare maggior numero di casi di Una commissione, lʼesistenza di unʼapposita morte dovuti allʼesposizione deve avere chiari proposta di deliberazione della allʼamianto. La Commissione Europea, di ruolo e competenze, giunta di governo, a firma congiunta dei tre assessori al recente, ha contestato alla ma ha bisogno Regione Siciliana, di aver di avere a supporto, ramo, che prevede lʼistituzione di una commissione regionale violato la Direttiva le istituzioni amianto cui affidare il compito 2009/148/CE, sulla protezione e l’amministrazione di predisporre un piano dei lavoratori contro i rischi attiva regionale di protezione, di connessi con unʼesposizione decontaminazione, di allʼamianto durante il lavoro, smaltimento e bonifica per i seguenti motivi: a) dellʼambiente al fine della difesa dai discriminazione nei confronti dei pericoli derivanti dallʼamianto”. Se lavoratori in ambito regionale siciliano in lʼargomento non fosse assolutamente ordine alla “erogazione delle prestazioni serio, e se non ce lo impedissero le assistenziali e previdenziali per i danni migliaia di morti per asbestosi e per determinati dallʼamianto”; b) perchè non mesotelioma registrate in Sicilia, ci “ha adottato e attuato piani di protezione sarebbe dallo sbellicarsi dal ridere, rispetto al rischio amianto, e non ha anche perché il Piano regionale esiste fin risanato le aree contaminate, con dal 1995 ed è ancora vigente, e perché la sinergismo e potenziamento commissione proposta dallʼassessore tossicologico” rilevabile soprattutto nelle sarebbe la quarta a cui vengono affidati Aree ad elevato rischio di crisi gli stessi compiti. Eʼ certamente ambientale, disattendendo “tutte le estremamente istruttivo, ricostruire tali normative di diritto dellʼUnione”; c) incredibili vicende. perché hai impiegato i fondi europei La prima Commissione Regionale “senza mettere in sicurezza i siti Amianto venne istituita nel novembre contaminati”. Sul punto si è registrato 1996, per predisporre il “Piano di anche un atto ispettivo dellʼon. Valentina Zafarana che, dopo aver ricordato tutte le protezione dellʼambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di inadempienze della Regione Siciliana in bonifica ai fini della difesa dai pericoli materia di amianto, nonché lʼincredibile derivanti dallʼamianto” previsto dalla serie di norme nazionali e direttive Legge n. 257/92. La commissione comunitarie costantemente disattese dai nacque con un anno di ritardo rispetto ai governi che si sono succeduti nel tempo, tempi previsti, solo con compiti consultivi ha interrogato formalmente lʼassessore ed assolutamente priva di strumenti Lo Bello per sapere in che modo operativi, tanto da costringere i suoi intendesse intervenire per garantire il componenti, impossibilitati a superare gli rispetto della legge in Sicilia e per scogli burocratici che ne bloccavano verificare e perseguire le responsabilità lʼattività, a dimettersi, per protesta, agli collegate alle evidenti omissioni inizi del 2001. La seconda commissione dellʼapparato burocratico. è stata istituita nel dicembre 2007, per Anche se incredibile, a fronte di un “ ” centonove pagina 18 “ ” centonove Sicilia 25 OTTOBRE 2013 LA STORIA. Su Rai 1 la fiction sull’imprenditore rivoluzionario. Una vicenda che porta in Sicilia La signora Olivetti? E’ di Milazzo Grazia Galletti, seconda moglie dell’industriale, era milazzese d’adozione. Il padre Paolo viveva a Vaccarella, nel rione dei pescatori. I ricordi della figlia Laura: A cominciare dai dolci Laura Olivetti Adriano Olivetti e Grazia Galletti DI GIANFRANCO CUSUMANO MILAZZO. «Stasera a Milazzo arriva la signora Olivetti». Ogni qualvolta arrivava la figlia in Sicilia, gli occhi azzurri del colonnello dellʼesercito Paolo Galletti, seduto nel negozio Russo, in piazza Caio Duilio, brillavano come non mai. La piccola Grazia, infatti, ormai per tutti era diventata la signora Olivetti, seconda moglie dellʼimprenditore Adriano Olivetti, un “visionario” piemontese che con le sue macchine da scrivere rivoluzionò la comunicazione e produsse i primi computer prima di Microsoft e Apple. La figura di Olivetti, uno Steve Jobs antellitteram, ritorna dʼattualità grazie alla fiction in due puntate che verrà trasmessa da Rai 1 lunedì 28 e martedì 29 ottobre, e che racconta la vera storia dell'imprenditore - interpretato da Luca Zingaretti - e della maggiore azienda tecnologia dʼItalia del dopo guerra, modello unico in Europa di “industria sociale”. Un racconto dove ad avere un ruolo di rilievo è il personaggio Grazia Galletti, seconda moglie di Olivetti e milazzese dʼadozione. In un piccolo ruolo la figura del papà Paolo che in un primo momento si oppone al matrimonio con lʼimprenditore in quanto divorziato. Lʼufficiale dellʼesercito viveva in un palazzo antico a Vaccarella, il rione dei pescatori, dove oggi sorge lʼalbergo “Il Principe” (lʼimmobile era diviso con il fratello Antonio). Il colonnello si ritirò nel suo comune di origine dove viveva da solo (era separato dalla moglie) e molti lo ricordano per la sua Lancia Fulvia con cui girava per le vie di Milazzo. Durante la giornata tappa fissa era dai Russo, famiglia di commercianti, con cui era molto amico. «Me lo ricordo bene il colonnello - dice Pippo Russo, titolare di un negozio di abbigliamento in via Medici - era molto amico di mio zio e veniva ogni mattina per chiacchierare e commentare i fatti del giorno. Viveva da solo, ma quando veniva a trovarlo la figlia che lui chiamava ironicamente “la signora Olivetti”, diventava radioso». Ogni tanto veniva anche la nipotina, Laura Olivetti, 63 anni, oggi presidente della Fondazione Olivetti di Ivrea. «Con Milazzo ho un rapporto che continua ancora oggi - spiega a Centonove ricordando anche lʼaffetto nei confronti della cugina Alessandra Lisi con cui tiene i rapporti». «A Milazzo viveva nonno Paolo e quando andavo a trovarlo con la mamma (oggi ottantasettenne, ndr) era una festa. Ho il ricordo di questa casa in Marina Garibaldi con un bellissimo giardino. Mia mamma è nata a Piacenza dove nonno era di servizio e conobbe la sua futura moglie. Sempre in Piemonte è nato il fratello, zio Massimo, la cui tomba si trova al cimitero di Milazzo». Per la famiglia Olivetti Milazzo è sempre stata collegata a ricordi di festa. «Per mia mamma Grazia significava casa del padre, io la collegavo ai dolci buonissimi di marzapane che mio nonno Paolo inviava durante le feste allʼinterno di un modellino di carretto siciliano. Quando andavo a trovarlo mi faceva fare la pasta con le sarde». In modo saltuario Laura Olivetti ritorna in Sicilia, lʼultima volta due anni fa in occasione di una giornata di studio dal titolo «Adriano Olivetti: lʼuomo, il pensiero, la visione», promossa dallʼistituto Tecnico "Leonardo da Vinci" e dallʼAssociazione Teseo di Felice Oteri e del Comune di Milazzo. «Ho visto che il centro di Milazzo è stato restaurato, diversa anche Vaccarella, mi sembra sia stato fatto un gran lavoro. Un grandissimo cambiamento in positivo. Mia madre mi ha detto che quando arriverà la sua ora se non sarà possibile seppellirla accanto alla tomba di papà vuole che le sue spoglie vengono portate a Milazzo». La signora Olivetti ha già visto la fiction in anteprima e ne anticipa alcune scene. «Il matrimonio è stato molto contrastato dalla famiglia di mamma in quanto mio padre aveva 24 anni più di lei e perchè divorziato. Si vede nonno Paolo (interpretato da un attore con gli stessi occhi azzurri) che le impone di non volerlo nella maniera più assoluta. Naturalmente alla fine cede». La fondazione Olivetti si occupa di diffondere il pensiero di Adriano Olivetti, imprenditore che ha sempre ritenuto i dipendenti motore ed elemento essenziale di unʼazienda. Allʼuniversità di Palermo recentemente si è tenuta la presentazione di un libro che racconta lʼesperienza olivettiana. «Con la Sicilia abbiamo dei legami che ci piacerebbe intensificare», conclude Laura Olivetti. Luca Zingaretti interpreta Adriano Olivetti pagina 19 Sicilia 25 OTTOBRE 2013 centonove RALLY. Tutto pronto per la nona Ronde dei Peloritani Spadafora scalda i motori Per il secondo anno consecutivo il sindaco Pappalardo accoglie la gara. Il presidente della Racing Team: «Un successo crescente. Che mette energia» DI ROSSANA FRANZONE SPADAFORA. I motori della nona edizione del Ronde dei peloritani si riaccendono a Spadafora. Per il secondo anno consecutivo. Dopo il successo dello scorso anno lʼamministrazione comunale guidata da Giuseppe Pappalardo e dal suo vice Antonio Giacomo DʼAmico, ha rinnovato la collaborazione con gli organizzatori. Così cuore della manifestazione automobilistica, promossa dalla Scuderia Messina Racing Team ed organizzata dalla Eagles La Megane di Agostino Biondo al Ronde dei Peloritani del 2011. La sua ultima gara Racing, sarà proprio la cittadina tirrenica. La gara è grande iniezione di nuova energia, oltre che motivo dodicesima prova del Challenge Italia Ronde Asfalto, dʼorgoglio. Il successo crescente riscosso negli anni è valida per il Campionato Siciliano Rally. Si corre due anche un aumento di responsabilità per cercare di giorni. Sabato 26 e domenica 27 ottobre. Le verifiche migliorare il livello della competizione». La gara, sin dalla sono previste per sabato mentre domenica si disputerà vigilia, si presenta alquanto interessante e combattiva la vera e propria gara. In programma una prova speciale lunga 10 Km da ripetere quattro volte. Cʼè da evidenziare soprattutto per la selettività della prova speciale. Il vincitore della Ronde dei Peloritani si fregerà pure del che la corsa messinese è diventata tappa della neonata serie Aci-Csai riservata ai Rally Ronde, per la quale sono titolo di leader dei piloti messinesi. Numerose le scuderie presenti. Dalla Phoenix di Santa Teresa di Riva alla Sgb previste numerose promozioni ed agevolazioni, con Rallye di San Piero Patti. Del team nebroideo particolare attenzione verso i giovani. Gli equipaggi parteciperanno il pilota Giuseppe Schepisi in coppia under 21 saranno, infatti, gratuitamente ammessi alla con Ivan Vercelli al via con una Renault Clio R3. E poi gara, mentre a tutti i vincitori di classe sarà rimborsata la Nicol Ridolfo in coppia con Antonio Tumeo in classe metà della tassa dʼiscrizione. Ottantotto gli iscritti tra cui FA5 sarà al via per difendere il suo primato nel Salvatore Armaleo su Renault Clio S1600 tra i primi al Challenge ottava zona, Angelo Di Dio e Giovanni Vinci campionato siciliano di categoria, Franco Schepis con Claudio Di Bua su Citroen Saxo N2, Gianfranco su Mitsubishi della scuderia T.M. Racing, anche loro tra i Starvagi e Antonino Scaffidi su Peugeot 205 rally FA5, protagonisti del Challenge Sicilia, e poi Giuseppe La Daniele Pellegrino e Vincenzo Pino su Peugeot 106 Torre e Bruno Briguglio su Peugeot 207 Super 2000 Rally FN2, Alessio Pandolfino e Antonio Martino su della Phoenix, questʼultimo vincitore dellʼultima edizione Peugeot 206 Rc, Antonio Milici e Francesco del Rally Event Taormina. Sempre in gruppo R ma con Miragliotta Renault Clio Williams FN3, Franco una cinquecento turbo saranno al via i vincitori della scorsa edizione Giuseppe Nucita e Nico Salvo sempre Alibrando e Giovanni Lo Neri su Peugeot 106. Intanto giovedì scorso è stata inaugurata, nel castello di della Phoenix. «Ancora una volta il lavoro si rivela molto intenso – ha spiegato Rosaria Villari, presidente Messina Stadafora, la mostra fotografica “Bolidi al Castello”. Le foto resteranno in esposizione fino al 27 ottobre. Racing Team – avere delle conferme importanti è una ANNIVERSARI Gulino, sei anni da presidente SAN PIERO PATTI. Il 17 ottobre scorso ha festeggiato sei anni di presidenza. Sei anni di conquiste per Giuseppe Gulino che dal 2007 ha preso le redini della Sgb Rallye di San Piero Patti. Da quel giorno, infatti, per la scuderia nebroidea è stato un successo dopo lʼaltro. Da quindici piloti è arrivata, nella stagione agonistica in corso, ad avere tra le sue fila 130 iscritti tra piloti e navigatori. In assoluto la scuderia più assortita in Sicilia e tra le più importanti dʼItalia, con riconoscimenti da parte dellʼaci-csai e del coni. Classe 1946, oltre 40 anni di vita dedicata ai motori e alle corse, Giuseppe Gulino è stato anche uno dei fondatori della Sgb Rallye e con la sua nomina a presidente ha voluto al suo fianco alcuni suoi fedelissimi. Tra questi ricordiamo il vicepresidente Agostino Biondo, scomparso lo scorso 31 luglio, i figli Mauro e Alessandro nelle vesti di direttore sportivo e direttore tecnico e Carmelo Truglio, segretario e amministratore delegato. Oggi il direttivo della scuderia conta undici componenti tutti impegnati ogni domenica per la buona riuscita delle manifestazioni agonistiche. Oltre quelli già citati: Massimiliano Merendino, Dino Nucci, Giuseppe Bellini, Antonio Pittella, Davide Mazzotti, Benedetto Elfio. Negli ultimi sei anni anche numeri da record: oltre 150 vittorie di categoria e 350 podi. (R.F.) Giuseppe Gulino pagina 20 CAMPIONI E Patti “incorona” Cairoli La festa per il settimo titolo mondiale del crossista PATTI. Patti accoglie il suo figlio più illustre, lo festeggia e raduna diecimila appassionati attorno al sette volte campione del mondo di motocross Antonio Cairoli. Diecimila persone e un poʼ di amici/avversari del pilota col numero 222 più veloce del mondo su fango, salti e sabbia. E infatti, è stato sulla sabbia di Patti Marina che, in un circuito approntato dallo stesso Cairoli alla guida di una ruspa, il campione pattese ha “sfidato” David Philippaerts, valsusino campione del mondo nel 2008, prima della cinquina secca che ha incoronato consecutivamente Cairoli dal 2009 al 2013, gli ex compagni di team di cairoli Alessandro Lupino e Matteo Bonini, il giovane messinese Antonio Mancuso, il “veterano” catanese Enzo Lombardo, ed il belga Jeremy Van Horeebek. E sabato 19 ottobre, Patti marina si è trasformata in un paradiso dei motori. Cairoli e ospiti si sono sfidati prima sui kart in un percorso ricavato sul lungomare e poi in pista, in spiaggia, a suon di doppi, “nac nac” e guasconate assortite sotto lo sguardo divertito e orgoglioso di papà Benedetto Cairoli. Terminato lo show davanti ad un pubblico in visibilio, sul palco montato di Il sindaco Mauro Aquino fronte alla pista, la voce ufficiale del motocross in tv, Fabio Momina, ha presentato il campione ed i suoi amici, che hanno infiammato il lungomare distribuendo gadget e sorrisi. Giusto il tempo di una doccia, e alle dieci di sera tutta Patti marina si è trasformata in una bolgia: musica, Dj Ringo di Virgin radio a gasare la platea, i campioni sul palco a festeggiare il settimo titolo di Tony cairoli. Il più soddisfatto? Il sindaco, Mauro Aquino, che la manifestazione lʼha voluta fortemente. E ha fatto una promessa: “Per lʼottavo titolo, il prossimo anno, la manifestazione la faremo di tre giorni”. E, si sa, ogni promessa è un debito. (Alessio Caspanello) Economia 25 OTTOBRE 2013 MESSINA. Ricorso sui conti dell’associazione costruttori Ance s...bilanciato L’esposto dell’imprenditore Ricciardello contesta anche le nomine ai vertici di Confindustria. Nel mirino 95 mila euro di costi di “rappresentanza” MESSINA. Un ricorso stragiudiziale indirizzato al consiglio dei probiviri nazionali di Confindustria è stato presentato dallʼimprenditore di Brolo, Giuseppe Ricciardello, per contestare i bilanci dellʼAnce, associazione nazionale costruttori che aderisce a Confindustria. Nel provvedimento si contestano anche le recenti nomine che hanno portato alla presidenza di Confindustria Messina Alfredo Schipani e i vice, Nuccio DʼAndrea e Simona Caratozzolo, elezione per la quale Ricciardello non ha potuto esercitare il suo diritto di voto. Allʼorigine dellʼespostodenuncia “la mancanza di trasparenza” sui bilanci 20102012 con spese non adeguatamente giustificate e una contestata trasferta a Ischia dei vertici dellʼassociazione, il 26 luglio 2012, per un convegno, i cui costi portati in bilancio come “rappresentanza” si attesterebbero sui 95mila euro, “fondi che andrebbero piuttosto investiti in politiche di formazione o sostegno ai giovani imprenditori”, ha sostenuto in una precedente nota alla quale non è stata data nessuna risposta, lʼimprenditore edile. Lʼunico approccio tra Ricciardello e Confindustria pare sia stato un timido faccia a faccia con lʼex presidente Ivo Blandina, di recente rinviato a giudizio dalla Procura di Messina per una presunta truffa con i Fondi Por Sicilia della L’ANALISI Economia messinese ferma? No, va all’indietro DI ENZO LOMBARDO cui situazione è peggio delle peggiori previsioni. Il Pil è fermo 18,3 punti percentuali sotto MESSINA. Far ripartire lʼeconomia l'obiettivo: sarebbe a dire che per vuol dire mettere in sistema i ogni euro di ricchezza che soggetti deputati alla ripresa: gli secondo le previsioni avremmo enti pubblici, le imprese e le dovuto produrre, nelle nostre banche. Per accendere i motori tasche ci sono meno di 82 della produzione occorre fare il centesimi. Interi comparti produttivi pieno del carburante. Gli invocati sono in coma profondo, vedi investimenti altro non sono che lʼedilizia e il suo indotto. A causa normali risorse finanziarie che si della crisi, le imprese che operano reperiscono nel mercato. nel comparto sono precipitate Accedervi non è semplice. Le come rating e di conseguenza si banche non sono più quelle di una trovano in sofferenza con il sistema volta, molte di esse non esistono creditizio. Lʼammontare più. E quelle rimaste sono state complessivo delle sofferenze spogliate di poteri decisori raggiunge livelli stratosferici: si autonomi. La chiave di accensione parla di circa unmiliardo di crediti di del motore della ripresa è il rating, dubbia esigibilità. Il settore del ossia la valutazione del livello di commercio è poi un cimitero affidabilità dei prenditori di denaro. segnato da tanti loculi vuoti cui Tutti i soggetti che hanno un codice ormai somigliano le vetrine chiuse. fiscale e che hanno un contatto Il settore non è più finanziabile in con una banca e/o altra istituzione quanto esso ha già procurato finanziaria vengono inseriti in una perdite per oltre 150milioni e se ne grande banca dati che ne traccia i paventano ben altrettanti nel movimenti economici. prossimo anno. Il Pil, ovviamente, Ma come stanno messi i soggetti si traduce in vita quotidiana. Nel che a Messina dovrebbero essere i più drammatico dei dati: secondo protagonisti della ripresa? Il la relazione della Regione, nel Comune come principale 2012 le ore di cassa Il rating stazione appaltante della integrazione sono del Comune è pari aumentate del 37,8 per città potrebbe dare un impulso, dal lato cento rispetto all'anno a “spazzatura”. dellʼofferta, alla ripresa E, pertanto, esso precedente, con un dei lavori delle imprese. non può intervenire ricorso sempre più Ma dallʼesame della sua massiccio fra gli impiegati a prestare alcun situazione economica, (+66,5%), e la sostegno secondo la Corte dei disoccupazione, secondo alle imprese Conti, “emerge in Bankitalia, ha raggiunto il maniera inequivocabile la 18,6%, con picchi presenza di gravi ed negativi fra le donne evidenti squilibri strutturali di (20,6%) e nella fascia d'età 15-24 bilancio suscettibili di provocare il anni (51,3%). dissesto dellʼente, che impongono Le banche, alla luce di questa di attivare senza indugio la situazione, sono prossime al procedura prevista dallʼarticolo 6 collasso. Stanno in vita solo per comma 2 del decreto 6 settembre degli escamotage contabili. Negli 2011 numero 149”. Il che vuol dire attivi la voce degli immobili è che il rating del Comune è pari a iscritta al valore storico, ovvero “spazzatura”. E, pertanto, esso antecrisi, al 30% in più rispetto agli non può intervenire a prestare attuali valori di mercato. La alcun sostegno alle imprese. Anzi situazione è destinata a precipitare quelle imprese che hanno la a gennaio del prossimo anno sventura di lavorarci lo fanno a quando la BCE sottoporrà il proprio rischio e pericolo. Cioè non sistema creditizio a revisione possono rivolgersi alle Banche per contabile al fine di allineare a ricevere sostegni finanziari di alcun standard europei le voci di genere. Ove ciò accadesse bilancio. E sempreché non si sarebbe un disastro per le imprese svalutino gli immobilizzi in titoli di che si vedrebbero segnalate in stato. Pericolo questo sempre centrale rischi come soggetti ad incombente derivante dalle alta intensità di rischio. Il che politiche economiche del paese. darebbe luogo ad unʼallerta di Far ripartire lʼeconomia è cosa sistema sul malcapitato complessa e difficile. In ogni caso imprenditore che si vedrebbe bisogna partire dalla chiarezza e monitorato a rientro dalle eventuali dalla trasparenza: Il Comune è in linee di credito in precedenza dissesto oppure no. A cosa serve accordategli. Il Comune per il fatto questa melina se non ad stesso di esistere con i suoi aggravare vieppiù la situazione problemi non risolti è causa di della città e a ritardare ogni sventura per la economia della iniziativa economica ad un tempo città. Ci sono poi gli imprenditori la futuro. “ Giuseppe Ricciardello Alfredo Schipani centonove quale si sarebbe reso protagonista lʼimprenditore Nino Giordano. Una tematica questa, della quale è stato investito anche il presidente regionale di Confindustria, Antonello Montante, promotore insieme a Ivan Lo Bello, vicepresidente nazionale, del codice etico degli imprenditori, che prevede la sospensione dalla carica per gli associati che incappano in indagini giudiziarie. SINDACATI Uil Messina, nel mirino anche i Caf MESSINA. Sarà il pool della pubblica amministrazione della Procura, coordinato da Sebastiano Ardita, a sovrintendere all’indagine che ha determinato il commissariamento della Uil a Messina. All’origine dell’inchiesta tre filoni: problemi di cassa, con sforamenti significativi che sono al centro di audit interni al sindacato; gestione del Caf e passaggi relativi alla cessione della sede di Contesse, per un milione e mezzo di euro alla Finlabor, Immobiliare dello stesso sindacato, attraverso l’accensione di un mutuo Unipol, seguito dal tesoriere nazionale Rocco Carannante, pagato poi a rate scadenzate con l’affitto allo stesso sindacato provinciale. I controlli alla Uil che si intersecano anche con il ruolo dell’Enfap, l’ente di formazione della Uil siciliana che avrebbe maturato altri due milioni di euro di debiti, settore nel quale la Procura di Messina, in sinergia con Palermo e Catania, ha deciso di vederci chiaro. Non è escluso che controlli campione sulle modalità di gestione di alcune pratiche come il Caf, il ruolo di assistenza ai lavoratori per la dichiarazione dei redditi, soggetto poi ai rimborsi da parte dello Stato, siano estesi anche ad altre sigle sindacali, oltre quelle storicamente impegnate nei corsi di formazione professionale, Ecap Cgil e Ial Cisl, al centro di un braccio di ferro tra il sindacato bianco e il presidente Crocetta che sostiene non sarebbero stati rendicontati venti milioni di euro. Un’altra struttura sulla quale sono in corso controlli da parte delle Fiamme gialle è il Fenapi, assurto a sigla di respiro nazionale come patronato di assistenza alla piccola impresa. pagina 21 ” Economia 25 OTTOBRE 2013 TERRITORIO. L’Ars “aliena” le aree rurali degli anni Trenta. Undici in tutta la Sicilia Per un Fascio di Borghi Approvata la mozione di Nello Musumeci. L’Ente di sviluppo agricolo già al lavoro PALERMO. Lʼassemblea regionale siciliana ha positivamente votato una mozione di Nello Musumeci, tesa a fare alienare i borghi rurali degli Anni Trenta, undici in tutta la Sicilia, che non rientrano nei piani di valorizzazione dellʼEsa, lʼente di sviluppo agricolo. In verità lʼattività di valorizzazione Ciccio Calanna dei borghi, agglomerati costruiti negli Anni del Fascio per favorire il ripopolamento della campagne, è già in avanzato stato. Gli uffici tecnici dellʼEsa hanno già ottenuto un milione di euro di finanziamento dal Psr, la misura europea per lʼagricoltura, per la ristrutturazione del Borgo agricolo di Buseto Palizzolo. Altri due borghi, sono stati inseriti a Caltanissetta, nei piani di finanziamento del Gal. E tre sono in posizione utile al finanziamento nella graduatoria dellʼassessorato ai Beni culturali, Borgo Bozzello a Palermo, Borgo Petalia a Caltanissetta e Borgo Giuliano, nei pressi di Cesarò. “Il nostro obiettivo-spiega Ciccio Calanna, commissario dellʼEsa-è quello di creare in circuito della Via dei Borghi. Un percorso dentro lʼentroterra siciliano e, a tappe anche verso il mare, attraverso il quale favorire la fruizione dei borghi, dalla valorizzazione turistica allʼofferta enogastronomica. Un binomio- Nello Musumeci centonove continua ancora Calanna-che dovrebbe a cascata favorire altri due aspetti, lʼecosostenibilità attraverso progetti di produzione di energia alternativa, e la qualità della vita: trekking, piste ciclabili, aree di sosta per chi si avvantura in percorsi a cavallo.” Secondo i piani dellʼEsa, a gestire queste attività debbono essere imprenditori privati, che condividano lʼinnovatività del progetto: mettere in rete i Borghi, condividere alcuni servizi e fare sposare così percorsi di turismo anche endemico, che investa le famiglie siciliane. Dei borghi, che sono esempi anche di architettura “De-Chirichiana”, non potrà essere modificata la volumetria e va mantenuta lʼimpostazione urbanistica che il periodo storico che rappresentano ha voluto dare. ROMETTA L’Ottobrata raddoppia ROMETTA. LʼOttobrata di Rometta “raddoppia”: domenica in aggiunta al altri stand, arriverà anche il vino alla spina. Una trovata dellʼideatore della manifestazione, il vicesindaco Alberto Magazù (nella foto), pensata per la degustazione dei salumi. “Alcuni prodotti-dichiara Magazù. Vanno assaporati in alcune latitudini, con una certa atmosfera. Per questo affiancheremo una serie di prodotti della nostra terra, come le caldarroste, o la focaccia, i maccheroni, il panino con la salsiccia, le noci, il torrone con le nocciole nebroidee, i formaggi fatti con latte locale, il pane caldo “cunzato” con olio dʼoliva e pepe nero. Non mancherà neppure la fagiolata, cui sarà obbligatoria la passeggiata tra i monumenti della città medievale. A Novara di Sicilia, “Ottobri Fest” organizzato dalla “Novareventi”, avrà luogo giovedì 31 ottobre, a partire dalle 18, in Piazza Stancanelli Basile. L E GA L M E N T E TRIBUNALE DI MESSINA TRIBUNALE DI MESSINA Seconda Sezione Civile – Ufficio Fallimenti R.G.F. 21/11 Il G.D. Dr. Daniele Carlo Madia ordina la vendita presso I.V.G. in Messina, Viale Giostra isol. 488, dei seguenti BENI MOBILI: n. 10 poltroncine in tessuto; n. 4 poltroncine in similpelle; poltroncina in tessuto; n. 4 armadietti, n. 5 cassettiere; bancone; studio composto da vetrinetta, scrivania, porta pc e piano dattilo; aspirapolvere; piantana; lampadario; n. 3 cestini; tavolo riunione; poltrona; n. 2 tende; n. 2 mobiletti da bagno; n. 3 scatole di cartone; n. 5 stampe incorniciate. PREZZO BASE Euro 2.369,00. PRIMA VENDITA 27.11.2013 ore 9.00. SECONDA VENDITA 18.12.2013 ore 9.00. TERZA VENDITA 15.01.2014 ore 9.00. Prezzo da ribassarsi nella seconda vendita del 20% e nella terza vendita di un ulteriore 20%. Maggiori informazioni presso il Curatore Avv. Antonello Garufi 090/671100 090/8967827 - 338 3517119. Ordinanza e perizia sui siti www.tribunale.messina.it, www.asteannunci.it, www.ivgmessina.com. G.D. Dr. Dott.ssa Ivana Acacia Rif. RF 16/09 INVITO AD OFFRIRE ed eventuale INVITO A PARTECIPARE ALLA GARA MESSINA – Via Centonze 80 – LOTTO UNICO: Locale deposito is. 218, comp. 5, sup. tot. mq 152, al foglio 225, p.lla 108 sub 16; con oneri condominiali e straordinari maturati alla data di aggiudicazione a carico dell'acquirente aggiudicatario. Prezzo base Euro 180.000,00. Rilancio minimo Euro 3.000,00. VENDITA SENZA INCANTO 24.01.2014 ore 12.00 presso il Tribunale di Messina. Presentare offerte d'acquisto entro le ore 12 del giorno antecedente la vendita, corredate da assegno circolare N.T. intestato al Tribunale, Curatela Fall. 16/09 R.G.F., di importo pari al 10% del prezzo offerto. Eventuale incanto 24.01.2014 ore 12.30. Maggiori informazioni presso il Curatore Avv. Lucrezia Riso, con studio in Messina, Via dei Mille n. 89 bis, tel. 090/675101. Siti www.tribunale.messina.it e www.asteannunci.it. TRIBUNALE DI MESSINA G.D. Dr. Daniele Carlo Madia Rif. RF 61-61 bis/92 INVITO AD OFFRIRE ed EVENTUALE INVITO A PARTECIPARE ALLA GARA MESSINA – Vill. Camaro Superiore, Via Polveriera - LOTTO 1: Casa p.terra (prima elev. f.t.) composto da ingresso, disimpegno, 4 camere e servizi, compresa comproprietà terrazza; sup. tot. mq 136,83. Prezzo base Euro 119.818,00. Rilancio minimo Euro 3.000,00. LOTTO 2: Piccolo fondo di are 6.28; fg. 175, p.lla 1294. Prezzo base Euro 3.873,43. Rilancio minimo Euro 500,00. VENDITA SENZA INCANTO 28.01.2014 ore 13.00 presso il Tribunale di Messina. Presentare offerte d'acquisto entro le ore 12 del giorno antecedente la vendita, corredate da assegno circolare N.T. intestato a Trib. di Messina, Curatela Fall. 61e61 bis/92 R.G.F., di importo pari al 10% del prezzo proposto. Eventuale incanto 4.02.2014 ore 13.00. Maggiori informazioni presso il Curatore Avv. Giovanni Arena con studio in Messina, via dei Mille n. 243, tel. 090/2927368. Siti www.tribunale.messina.it e www.asteannunci.it. pagina 22 centonove Settimanale di Politica, Cultura, Economia PUBBLICA GLI AVVISI ED ESITI DI GARA D’APPALTO SU CENTONOVE PER CONTATTARE LA REDAZIONE CHIAMA I SEGUENTI NUMERI: 090.9430208 - 9430206 FAX 090.9430210 - 090.9430211 RICHIEDI I PREVENTIVI ANCHE VIA E-MAIL A: [email protected] centonove Economia 25 OTTOBRE 2013 PROGETTI. Coniati i soldi siciliani e la Gran Card Arriva il... grano L’iniziativa dell’imprenditore di Brolo, Giuseppe Pizzino. Raccolte già duemila adesioni. Così i banchetti di promozione BROLO. Il nome in codice è “Progetto Sicilia”. Ma il disegno di legge promosso dallʼimprenditore Giuseppe Pizzino che ha già raccolto più di duemila adesioni e prima di Natale pensa di arrivare a diecimila, finito nelle mani dei gruppi politici viene ancora visto con un certa diffidenza. I banchetti di promozione sono presenti in una decina di comuni del messinese e qualche puntata è stata fatta anche il altre province, come Militello in Val di Catania. Nel frattempo, Pizzino, è in azione: ha fatto coniare non solo il prototipo metallico del “grano”, la moneta complementare siciliana, che dovrebbe avere come valore di cambio due euro, ma anche la Gran Card, che di valore ne dovrebbe avere 5000, OO e servirebbe a famiglie e imprenditori come carta di credito garantita dalla Regione. Ma cosa prevede il disegno di legge? Sfruttando le previsioni dellʼart. 12 dello Statuto Siciliano, si dovrebbe trasformare “Fin Sicilia”, lʼex Irfis che ha perso la licenza bancaria, trasformata in una finanziaria regionale, in Bcs, la Banca Complementare siciliana, che prenderebbe il posto del vecchio e glorioso Banco di Sicilia, banca di diritto pubblico, “svenduta” ad Unicredit, gruppo del quale la Sicilia risulta azionista con una quota irrisoria dello 0,4%. Questa operazione dovrebbe essere supportata da un aumento di capitale da 20 a 200 milioni, per poi passare a sei miliardi , fondi garantiti con i conferimenti di Crias, Ircac e la stessa Irfis, che oggi smembrano in più settori lʼattività di sostegno alle imprese in Sicilia, cui dovrebbe aggiungersi un fondo immobiliare con tutti i cespiti in dismissione della regione Sicilia. La banca sarebbe poi autorizzata a stampare moneta di garanzia, il Grano appunto, e a regolare in sede locale tutte le transazioni che potrebbero dare un volano allʼecononomia: un lavoro certo a 250mila disoccupati, un reddito minimo garantito a 57mila famiglie di IL COMMENTO di Maurizio Ballistreri* Una moneta complementare contro la crisi Una distesa di grano con una elegante personalizzazione della Triskele sicula: ecco la carta di credito virtuale, garantita dai risparmi dei siciliani, che secondo Giuseppe Pizzino, potrebbe aiutare la rinascita dellʼeconomia siciliana. Accanto alla carta di credito, Gran Card, anche lo spicciolo, che riporta la spiga di grano, che valore due euro siciliani a 10mila euro lʼanno, interventi mirati nellʼagricoltura per favorire le politiche di commercializzazione di prodotto locali senza passare dalla tagliola dei centri di smistamento nazionale. Piccoli correttivi che determinerebbero nel medio periodo una crescita del Pil da 82 miliardi a 96 miliardi, quasi lʼ1% del Prodotto interno lordo regionale. Per fare questo cosa occorre? La moneta “fiduciaria”. La fiducia nella rinascita. Proprio quello che manca alla classe politica siciliana. “Per questo sono ormai convinto che il disegno di legge sarà certo di inziativa popolare” conclude Giuseppe Pizzino. PRESENTAZIONI Ma per la politica non è chiaro... “LʼHO PRESENTATO al gruppo 5 Stelle. Interessante-hanno detto-ma sul piano pratico non ho ancora visto niente…”. Spinge asullʼiniziativa “Progetto Sicilia”, Giuseppe Pizzino, 53 anni, fondatore di Radio Call Service, imprenditore poliedrico che è passato dal tessile ai progetti pilota per coltivare il cotone in Sicilia, nella Piana di Gela e che per difendere il diritto ad essere finanziato non ha esitato a incatenarsi davanti alla sede di Unicredit in piazza Cordusio a Milano. Pizzino sta presentando il suo progetto anche alle forze politiche. Interesse per lʼiniziativa ha anche espresso il deputato di Grande Sud Bernardette Grasso, che ha aggiunto: “Ho bisogno però di approndire la tematica, che è complessa, e non mi è molto chiara…”. Giuseppe Pizzino pagina 23 LA CRISI DELLA FINANZA globale è stata scaricata sui cittadini attraverso nefaste politiche di austerity, basate sulla diminuzione dei diritti sociali, delle retribuzioni e delle pensioni, sullʼaumento delle tasse e sulla restrizione della circolazione monetaria. Ma, parafrasando Galileo Galilei, a proposito di moneta a livello globale, si può dire “eppur si muove” qualcosa. Il riferimento è allʼAbenomics”, la nuova politica economica del Paese del Sol Levante, guidato dal primo ministro Shinzo Abe, fondata sulla forte immissione di liquidità per stimolare la crescita, l'innovazione, gli investimenti, la domanda interna e le esportazioni in quella che resta la seconda potenza economica del G7: il Giappone. E in Europa si discute sullʼadozione di strade nuove in materia di politica monetaria, tra queste lʼadozione di “monete complementari. Dagli anni ʼ80 del ʻ900 ad oggi, si calcola che siano state introdotte circa 5000 monete complementari, in almeno 50 Paesi del mondo. La Sicilia, con lʼart. 40 del suo Statuto Speciale, così come è stato ricordato da Giovanni Frazzica sulle colonne di “Centonove” a proposito di un convegno dei “Popolari in movimento”, potrebbe sperimentare una moneta complementare. Luigi Einaudi, intuendo (e temendo…) tale ipotesi, come ha ricordato anche lo storico Francesco Renda in “Lʼemigrazione in Sicilia”, parlò della possibilità in sede di Assemblea costituente che si potesse coniare “una lira siciliana diversa da quella italiana”. Ai timori del governatore di Bankitalia, futuro presidente della Repubblica, replicò lʼindipendentista Andrea Finocchiaro Aprile, con l'affermazione che “noi Siciliani ci compiacciamo, perché ci darà, in un giorno che ci auguriamo non lontano, la possibilità di creare utilmente una nostra valuta. Lʼart. 40 dello Statuto siciliano recita testualmente: “Le disposizioni generali sul controllo valutario emanate dallo Stato hanno vigore anche nella Regione. Eʼ però istituita presso il Banco di Sicilia, finché permane il regime vincolistico sulle valute, una Camera di compensazione allo scopo di destinare ai bisogni della Regione le valute estere provenienti dalle esportazioni siciliane, dalle rimesse degli emigranti, dal turismo e dal ricavo dei noli di navi iscritte nei compartimenti siciliani”. Il primo comma, in pratica, dispone per la Sicilia lʼuso della lira, oggi lʼeuro. Il secondo comma prevede lʼistituzione, presso il Banco di Sicilia (purtroppo oggi incorporato in Unicredit), di una camera di compensazione valutaria, che doveva occuparsi di destinare alle esigenze della Regione siciliana le valute estere provenienti dalle esportazioni siciliane, dalle rimesse degli emigranti che a hanno riempito le banche in Sicilia e attraverso di esse sostenuto il sistema industriale del Nord e la finanza speculativa, dal turismo che ha fa affluire nella nostra Isola notevoli quantità di denaro e dal noleggio di navi, che grazie ai notevoli flussi di traffico marittimo nei nostri porti, hanno sempre prodotto profitti. E poiché per le valute straniere possedute dai siciliani doveva essere corrisposto un importo di pari valore in moneta locale, la norma in questione conferiva, sul piano sostanziale, al Banco di Sicilia la potestà di emettere le lire necessarie in ragione del corrispondente cambio. Lire che, pur avendo la stessa denominazione di quelle della Nazione italiana, avrebbero potuto acquisire nel tempo anche un valore di cambio differente, perché emesse sulla base di una riserva valutaria isolana. Tale previsione contenuta nel nostro Statuto speciale, che è parte integrante della Costituzione repubblicana, non è mai stata attuata a causa allʼascarismo di una classe politica isolana prona al potere centralistico, e oggi avrebbe potuto liberare il popolo siciliano dal signoraggio tedesco sulla moneta unica, attraverso lʼemissione di una moneta complementare regionale allʼeuro, legata al ricavato derivante dallʼattuazione del secondo comma dellʼart. 40 dello Statuto e con valore legale solo per gli scambi nella nostra Isola, che immettendo liquidità nel sistema stimolerebbe lʼeconomia e il lavoro. Unʼipotesi, che abbisognerebbe di un governo regionale autorevole con competenze tecniche, potrebbe essere quella di uno scambio tra le azioni ancora detenute dalla Regione siciliana (0,4%) in Unicredit e la sigla del Banco di Sicilia, ricostituito non in forma societaria ma come istituto di credito pubblico a base regionale, per tentare la sperimentazione della moneta complementare in Sicilia. • Docente di Diritto del Lavoro nellʼUniversità di Messina Economia 25 OTTOBRE 2013 PROMOZIONE. AZIONE DI INFORMAZIONE REGIONALE PER PROMUOVERE LA COLTIVAZIONE. CON L’ESPERIENZA DI SICILCANAPA Canapa, fibra per una filiera siciliana MESSINA. La paura del suo derivato “ricreativo” dinanzi agli incentivi per la sua coltivazione ha fatto storcere il muso a qualcuno, anche in sede di dibattito allʼAssemblea regionale siciliana, ma la promozione della canapa da fibra è un obiettivo specifico del PSR Sicilia 20072013, che grazie alle Misura 111, ne prevede lʼazione di informazione. Sabato 26 ottobre, dopo vari incontri nellʼisola, la giornata informativa coinvolgerà verso la coltura innovativa per uno sviluppo eco-sostenibile i possibili interessati di Messina, presso la sala conferenze del Gabinetto di Lettura, in via Ettore Sacchi, 12 Is. 88, grazie allʼorganizzazione della Sezione operativa di Spadafora dellʼAssessorato regionale delle Risorse Agricole e Alimentari guidata da Vincenzo Donadono. La canapa da fibra rappresenta un plurivalente prodotto naturale per ottenere derivati alimentari, tessili, per la bio-edilizia, cosmetici, detergenti, vernici, materiali sostitutivi della plastica, carta e tanti altri. Dopo i saluti delle autorità, Giuseppe Sutera Sardo, responsabile per la Sicilia Assocanapa, presenterà la filiera della canapa. Lʼagronomo Sebastiano Di Martino illustrerà le tecniche di coltivazione della canapa industriale, mentre Stefania Martorina di Sicilcanapa Trade intereverrà su “I conti economici e legalità della coltivazione della Canapa da fibra in Sicilia Giuseppe Nicosia, educatore alimentare di Sicilcanapa Trade relazionerà sullʼinteresse per la canapa centonove UOMINI&BUSINESS CONFEURO Anche a Messina nasce il sindacato MESSINA. Il Comitato promotore provinciale di Messina della Confeuro si trasforma in Associazione territoriale ed elegge gli organi statutari. Lʼassemblea si terrà lunedì 28 ottobre, alle 9,30, nella sede sociale. Allʼordine del giorno, lʼapprovazione dellʼatto costitutivo e del relativo statuto e la nomina dei delegati al congresso regionale. La costituzione dellʼAssociazione territoriale di Messina di Confeuro, è stata deliberata dai vertici nazionali della Confederazione. Per il sindacato agricolo, ormai aperto a quasi tutte le categorie, sarà unʼopportunità per analizzare le ragioni dellʼattuale crisi e individuare le strategie atte a risolverla. nellʼalimentazione umana ed animale. La conclusioni saranno tratte da Calogero Ferrantello , Dirigente del Servizio VI dellʼAssessorato Regionale delle Risorse Agricole e Alimentari. Nellʼultimo decennio si è parecchio sviluppata la canapicoltura in Italia e anche in Sicilia varie aziende hanno investito proprie risorse finanziarie e tanto lavoro per creare una realtà imprenditoriale che potesse operare nei settori agricolo, industriale e commerciale. Lʼobiettivo è quello di far risorgere l'economia agricola e industriale, col minimo impatto ambientale e perchè no recuperare i territori altamente inquinati ed abbattere le emissioni di CO2. NOTIZIE DAI CONSULENTI DEL LAVORO Convalida dei buoni lavoro acquistati dai tabaccai Eʼ possibile acquistare e riscuotere i 'buoni lavoroʼ da utilizzare in caso di prestazioni di lavoro accessorio anche presso i tabaccai aderenti allʼiniziativa. I committenti che intendono acquistare i voucher devono presentare agli esercenti abilitati la propria Tessera Sanitaria o il tesserino del codice fiscale. Qualora si tratti di una persona giuridica (società, enti, cooperative) è necessario compilare preventivamente il modulo SC53, scaricabile dal sito www.inps.it, e consegnarlo, unitamente ad un certificato camerale, alla sede INPS competente, che procederà allʼacquisizione della delega: ciò consentirà al delegato di acquistare i voucher in nome e per conto della società delegante. Per ogni operazione di acquisto è previsto il versamento della commissione di 1 euro al rivenditore autorizzato. Eʼ possibile acquistare in una sola operazione da € 100 a € 1.000 di buoni lavoro del valore di € 10 o in formato 'multiploʼ fino ad un valore di € 500 cadauno. Prima dellʼeffettivo inizio della prestazione di lavoro il Committente deve, con lʼausilio di un Consulente del lavoro, procedere allʼattivazione dei buoni, comunicando in via telematica allʼINPS il proprio codice fiscale, la tipologia di committente, lʼattività svolta, i dati del prestatore, il luogo di lavoro, la data d'inizio e fine della prestazione. Tale comunicazione vale anche ai fini della dichiarazione di inizio prestazione allʼINAIL. La mancata attivazione è punita con lʼapplicazione della 'maxisanzioneʼ, da € 1.500 a € 12.000 per lavoratore. Il committente può, con analoga procedura telematica, comunicare allʼINPS anche eventuali annullamenti o variazioni della prestazione in merito al periodo di inizio o fine prestazione o al luogo di svolgimento dellʼattività, nonché chiedere il rimborso di voucher scaduti e non utilizzati. Lʼoperazione di comunicazione necessaria per lʼattivazione del buono lavoro è altresì indispensabile per la riscossione da parte del prestatore e il corretto accredito dei contributi. La riscossione dei voucher da parte del prestatore presso i rivenditori autorizzati è possibile dal secondo giorno successivo a quello di fine della prestazione lavorativa ed entro un anno dal giorno di emissione. La canapa è probabilmente la più antica pianta da fibra coltivata dallʼuomo: le prime testimonianze storiche sullʼutilizzo di questa pianta sono contenute in documenti cinesi risalenti a 2700 anni a.C. In Sicilia da Ragusa è decollato il progetto Sicilcanapa, che va oltre alla semplice commercializzazione di prodotti alimentari, che si è posta la mission di creare una realtà industriale, attraverso l'organizzazione di una filiera completa della canapa in Sicilia. Ieri (24 ottobre, ndr), inoltre, grazie alla sezione operativa di Giampilieri (che ora ha sede a Giardini Naxos), a Graniti si è tenuto un incontro per la promione della coltura delle piante officinali. CISAL Calivà segretario Funzioni pubbliche PALERMO. Il palermitano Maurizio Calivà è stato eletto all' unanimità segretario generale del Dipartimento Regione Sicilia della Cisal Funzioni Pubbliche Centrali. La segreteria risulta composta anche da Nadia Scaccianoce e Loredana Di Bartolo, componenti, tra l' altro, del consiglio direttivo insieme allo stesso Calivà, Gianluca Colombino e Franco Vitale. IMPRENDITORIA FEMMINILE CONSUMATORI Catania, dieci imprese verso l'eccellenza Prestazione ernergetica CATANIA. Si chiama "accompagnamento alle imprese" e consiste nell'individuare punti di forza e punti di debolezza - o per meglio dire "di miglioramento" delle aziende, per poi traghettarle verso l'eccellenza, grazie al supporto tecnico altamente qualificato di esperti aziendalisti. La Camera di Commercio di Catania e il Cif, Comitato imprenditoria femminile, con il supporto operativo di ReteCamere, hanno messo a punto un nuovo programma di "Valorizzazione del tessuto produttivo locale" che consiste nel selezionare dieci piccole e medie imprese già costituite del catanese, a prevalente componente femminile, nella ferma convinzione che la ricrescita dello sviluppo nel territorio possa ripartire proprio dalle imprese gestite da donne, anche con l'ausilio di strumenti di questo genere. Il bando è stato presentato nella sala giunta della Camera di Commercio dal segretario generale della Camera di Commercio, Alfio Pagliaro, e dalla presidente del Cif, Raffaella Mandarano e da un funzionario di ReteCamere. pagina 24 PER PRESTAZIONE energetica si intende la quantita' annua di energia primaria effettivamente consumata o che si prevede possa essere necessaria per soddisfare, con un uso standard degli immobili, i vari bisogni energetici dell'edificio, la climatizzazione invernale e estiva, la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari, la ventilazione e, per il settore terziario, l'illuminazione, gli impianti ascensori e scale mobili. Lʼattestato di prestazione energetica è il documento redatto nel rispetto delle norme di legge, attestante la prestazione energetica ed eventualmente alcuni parametri energetici caratteristici dell'edificio. Nel caso di vendita, di trasferimento di immobili a titolo gratuito o di nuova locazione di edifici o unita' immobiliari, ove l'edificio o l'unita' non ne sia gia' dotato, il proprietario e' tenuto a produrre l'attestato di prestazione energetica. In ogni caso il proprietario deve rendere disponibile l'attestato di prestazione energetica al potenziale acquirente o al nuovo locatario all'avvio delle rispettive trattative e consegnarlo alla fine delle medesime. L'attestato di prestazione energetica deve essere allegato al contratto di vendita, agli atti di trasferimento di immobili a titolo gratuito o ai nuovi contratti di locazione. In difetto la legge prevede la sanzione della nullita' degli stessi contratti. L'attestato di prestazione energetica ha una validità massima di dieci anni a partire dal suo rilascio ed è aggiornato ad ogni intervento di ristrutturazione o riqualificazione che modifichi la classe energetica dellʼimmobile. Francesco Suria Esperto legale Messina poster centonove 25 OTTOBRE 2013 MURALES DI UMANITA VARIA MUSICA. Riparte la stagione concertistica dell’Associazione di Messina. Con due novità Bellini international Separazione dall’Accademia Filarmonica e i grandi nomi che affiancano le realtà artistiche della Sicilia. Tanto entusiasmo, ma pochi i fondi. Ramires: «Aspettiamo ancora i contributi 2013 dalla Regione» DI ISABELLA MOLONIA MESSINA. Si apre il sipario per la 57° stagione concertistica dellʼAssociazione musicale messinese Vincenzo Bellini. Tante le novità per questa edizione, a partire dalla scissione, dopo oltre ventʼanni di sodalizio, con lʼAccademia Filarmonica. Questʼanno si “cambia musica” e per volere dellʼAccademia Filarmonica, la Bellini deve muovere i propri passi in totale autonomia e lo fa senza lasciare nulla al caso, proponendo un ampio cartellone concertistico che fonde classicità e modernità, musica, danza e arte in tutte le sue sfaccettature, con unʼofferta in grado di accontentare diverse fasce di pubblico. Altra novità la neo collaborazione con altrettante realtà artistiche ben vive nel nostro territorio: lʼAssociazione Ars Nova Messina, lʼAssociazione culturale Note Colorate e il Messina Sea Jazz Festival. Dopo lʼinaugurazione il 19 ottobre alla Chiesa di S. Maria Alemanna con la presentazione della stagione con aperitivo e con lʼesibizione dellʼOrchestra jazz “Dual Brass”, si entrare nel vivo della stagione musicale che si protrarrà fino al luglio 2014. Un cartellone variegato caratterizzerà i prossimi incontri. Ce ne sarà proprio per tutti i gusti passando dalla musica classica a quella etnica. A partire dal primo appuntamento, previsto il 9 novembre allʼAuditorium del Palacultura “Antonello”, che ospiterà il talento pianistico di Leonardo Colafelice, diciassettenne vincitore di ben tre premi internazionali solo nel 2013. In seguito tanti interventi di personalità di spicco del panorama classico internazionale, tra cui la pianista croata Martina Fjliak; il Quartetto Nous e la pianista Gloria Campaner; il pianista siciliano Christian Leotta, conosciuto in tutto mondo per aver inciso lʼintegrale delle 32 Sonate per pianoforte di Beethoven, Leonardo Colafelice Orchestra jazz Dual Brass riscuotendo grande successo. Fulcro della manifestazione il jazz e lʼesclusivo connubio con il Messina Sea Jazz Festival, ciò garantirà la presenza in città di alcuni pilastri del musica jazz internazionale. Solo per fare qualche nome avremo a Messina: il pianista Giovanni Mazzarino, messinese di fama internazionale, che presenterà il nuovo disco “Latin Mood”; Paolo Fresu Devil Quartet eccellenza del jazz che punta sulla combinazione di diversi linguaggi musicali; Maria Pia De Vito e lʼOrchestra Jazz del Mediterraneo che attraverso lʼimprovvisazione mescolano i colori, i suoni e le melodie del Mediterraneo tra jazz, musica folk e New Age; Stefano Bagnoli We Kids Trio, trio nato dallo scambio sperimentale di Bagnoli con due rivelazioni jazzistiche isolane. Non mancheranno esibizioni di eccellenze nostrane con lʼEvolution Brass; il Duo Clara Wieck; il Quartetto a plettro “Vincenzo De Bonis”; il Quartetto Antonello; lʼEuterpe Saxophone Quartet; la Saponara Symphonic Band; lʼEnsemble Gershwin; ecc… Spazio anche alla musica folkloristica con la Compagnia Siciliana Musicisti e Cantori e con lo spettacolo di danza della tradizione argentina dal titolo Tango e Malambo, che solo Emilio Cornejo presenta in Italia.La sperimentazione musicale contraddistingue la formazione Jazzalcàlzar che fonde tradizioni esotiche flamenco-gitane con improvvisazione jazz, folk-mediterranee e lounge, il tutto condito dalla chitarra flamenca di Riccardo Ascani. Nella kermesse di spettacoli non poteva non esserci uno spazio dedicato ai giovanissimi con due orchestre scolastiche: lʼOrchestra Sinfonica Città di Taormina dellʼIstituto Comprensorio n.1 composta da ragazzi di scuola media e lʼOrchestra da Camera Peloritana, senza dimenticare il talento delle piccole ugole dʼoro messinesi del Coro di voci bianche “Note Colorate” diretto dal M° Giovanni Mundo. A completare il quadro lʼelegante originalità del coro polifonico “Ouverture” e lʼinedita lettura dellʼAeneis a cura di Giuseppe Ramires con musiche originali di Giovanni Puliafito. Questi sono solo alcuni dei protagonisti di una manifestazione che vuole celebrare lʼarte e la musica a 360° avvalendosi di professionalità e di talento. Certo questo risultato si deve alla passione del presidente e del direttore artistico dellʼAssociazione Giuseppe Ramires, che dopo il “divorzio” dallʼAccademia Filarmonica ha dovuto Evolution Brass pagina 25 mettere insieme nuove forze per affrontare la maratona organizzativa. Fondamentale il ruolo dellʼAssociazione Ars Nova Messina ed in particolare della direttrice Immacolata Pulicano, che ha reclutato e messo insieme artisti e gruppi musicali siciliani di alto spessore artistico da anni impegnati nellʼArs Nova, in qualità di collaboratori o di insegnanti. Una parte del programma della stagione è infatti dedicata proprio alla memoria e al ricordo del fondatore dellʼAssociazione Ars Nova Messina Giuseppe Intelisano con il 3° Memorial che si terrà il 6 e 7 febbraio 2014. «Due concerti - ci tiene a sottolineare Ramires - nel ricordo dellʼamico che non cʼè più, con tutto lʼorgoglio di una piccola Associazione che fa qualcosa per non dimenticare». La collaborazione con lʼArs Nova permetterà inoltre la partecipazione agli spettacoli di molti professionisti che insegnano nellʼAssociazione, tra i quali Alberto Famà, Anna Maria Rotondo, Christian Raneri e molti altri. Tanta la soddisfazione di Ramires dopo il debutto: «Abbiamo messo insieme una stagione che ospiterà grandi nomi, ma in particolare abbiamo voluto puntare sui giovani siciliani di qualità, perché le Associazioni messinesi hanno il dovere di promuoverli».Scopo della manifestazione è soprattutto valorizzare le punte di diamante nostrane. Tutto questo entusiasmo si scontra però con le difficoltà materiali legate ai costi di gestione e ai ritardi dei contributi pubblici : «Noi insieme a tutte le Associazioni concertistiche siciliane stiamo ancora aspettando che la Regione Sicilia faccia lʼassegnazione del 2013, che sta per finire»- dichiara Ramires.«Come se non bastasse continua- manca pure il saldo del 2012». Anche dallʼAmministrazione comunale ci si aspettava qualcosa di più. Solo per fare un esempio sui costi, il Palacultura in questo quadro attuale costa 240 euro di affitto al giorno che vanno al Comune, a cui si aggiungono circa 600 euro per pagare il service. Ciliegina sulla torta, di questi 600 euro il Comune trattiene il 56%, gravando doppiamente sulle tasche delle Associazioni. Questi sono solo i costi base per mettere in piedi uno spettacolo, perché se si aggiungono le spese di riscaldamento o dellʼarea condizionata le spese salgono alle stelle. Nonostante ciò la Bellini, cerca di non pesare sui portafogli dei consumatori, offrendo un abbonamento ridotto al minimo, che a seconda delle varie opzioni non supera i 40 euro. postersocietà 25 OTTOBRE 2013 centonove PROTAGONISTI. Nel 21esimo anniversario dalla morte il ricordo del politico di Messina De Pasquale, l’uomo del risanamento L’eredità culturale, etica e politica del deputato comunista a cui è stato iltitolato il Circolo di Sel vista da chi ne ha condiviso tante battaglie. A cominciare dalle lotte per lo sbaraccamento MESSINA TORNA a parlare di Risanamento dopo la promessa del presidente della Regione, Rosario Crocetta, di un fondo di 11 milioni per definire i lavori. Un dibattito che si riaccende anche in vista del nuovo piano regolatore da riscrivere con il nuovo assessore al Comune di Messina, De Cola. Serve in questo momento ricordare il pensiero e lʼopera di un grande politico che al risanamento di Messina ha dedicato gran parte del suo impegno. Stiamo parlando di Pancrazio De Pasquale di cui proprio il 25 settembre scorso si è celebrato il 21esimo anniversario dalla morte. A Pancrazio De Pasquale è stata anche inticolata il18 luglio 2013il circolo di Sel a Messina. In quellʼoccasione Peppino Mangiapane ha dedicato alla figura di Pancrazio De Pasquale e al suo impegno per la città un ampia riflessione. Eccola: DI PEPPINO MANGIAPANE MESSINA. Perché intitolare un circolo di Sel (che nasce oggi) a Pancrazio De Pasquale?. Egli non fu certo un “migliorista” , secondo lʼuso che si fa correntemente di questa parola. Noi rivendichiamo certamente lʼeredità del suo asse culturale, morale, politico. Credo che nessuna delle formazioni politiche della sinistra di oggi, e degli Nella foto Peppino Mangiapane, Enrico Berlinguer e Pancrazio De Pasquale in una foto del 1980 per un comizio in piazza Università a Messina uomini che la rappresentano, possano dirsi eredi di De Pasquale, o forse in ogni Pasquale. posizioni di Libertini da una parte e dei le lotte per la terra e per le lavoratrici del loro componente cʼè qualcosa di lui. • Il suo contributo di elaborazione per giovani Dc (su indicazione di Andreotti gelsomino, si tenne a Messina – per Troppo complessa e poliedrica la sua lo sviluppo della Sicilia, il suo impegno dallʼaltra). Lʼistanza unitaria fu una iniziativa ed organizzazione di De figura: il suo ruolo, il suo impegno civile, costante della sua attività, fino alle Pasquale - il Convegno per la Cultura in la passione, la lotta sociale – pur tenendo politico, la sua lotta per il riscatto del mondo del lavoro, sono patrimonio di intese programmatiche realizzate Sicilia. Ricordo indimenticabile per chi presente che la situazione è tutta la sinistra, nellʼaccezione ben attorno a valori forti alla Assemblea ha potuto parteciparvi o solo assistervi . profondamente mutata rispetto al secolo definita da Foa: “Oggi è di sinistra, chi regionale siciliana. La presidenza era tenuta dal poeta scorso. pensa agli altri più che a se stesso, chi • Aprile 1955 - mentre si sviluppavano messinese Vannʼantò, da Concetto • Di fronte al rischio che i partiti da pensa al domani, più che luoghi di democrazia si Oggi gli intitoliamo allʼoggi”… Oggi gli intitoliamo trasformino in partitocrazia, un circolo: piccola un circolo: piccola cosa per i luoghi di lottizzazione – è giusto ricordare Pancrazio cosa per i suoi meriti. suoi meriti…forse De Pasquale, che compì Forse bisognerebbe bisognerebbe intitolargli una con il Pci una “scelta di vita” costituire in suo nome piazza… forse costituire una fondazione:.. costituire in suo , un poʼ come quella del suo una “Casa nome una “Casa della referente ideale, Giorgio della sinistra sinistra”: nel palazzo della Amendola:un impegno vecchia Federazione del Pci? totalizzante, esaltante. A MESSINA. Il circolo Sinistra ecologia e liberta “Pancrazio De Pasquale” orgaQuella costruita con i gettoni di fianco a Pio La Torre, nel Pci della nizza per il 31 ottobre nel salone delle Bandiere di palazzo Zanca, con inizio alpresenza dei consiglieri comunali e Sicilia degli anni ʼ80; con Piersanti le 16, un incontro sul tema “Riqualificazione urbana del territorio”, intesa a deMattarella, per lʼautonomia siciliana, con provinciali….Scelgo di ricordare solo lineare proproste per un possibile sviluppo socio-urbanistico della città. Lʼinalcuni passaggi della vita politica di De Altiero Spinelli in Europa: ne parlavamo tento è quello di evidenziare le criticità in materia urbanistica e di risanamento Pasquale nelle conversazioni serali, dopo il delle aree degradate di Messina, aprendo una interlocuzione con lʼamministra• Gennaio 1945 - Congresso Consiglio comunale di Messina: lui era zione comunale. interprovinciale del Pci in Sicilia. De stato il capolista del Pci, io il Temi questi sempre cari e fronte di tante battaglie condotte da Pancrazio De PaPasquale diventa segretario regionale capogruppo. Quello che è certo è che squale a cui è intitolato il Circolo. Previsti, oltre allʼintervento dellʼassessore codel movimento giovanile del Pci. nella storia della sinistra politica di munale Sergio De Cola, i contributi di Concommercio, Confesercenti, ConfinPromuove un Convegno unitario delle Messina, nel Pantheon dei suoi capi dustria e sindacati. Le conclusioni saranno affidate al responsabile regionale di organizzazioni giovanili dei partiti che storici, cronologicamente – dopo Noè e Sel, Erasmo Palazzotto. fanno parte del Comitato di Liberazione Petrina, dopo Lo Sardo e Fiore, nazionale (che poi si frantuma per le fondatori del Pci, si colloca De “ CONVEGNI La “riqualificazione” possibile ” pagina 26 postersocietà centonove Marchesi, da Renato Guttuso. di salvaguardia previste dalla legge, in Parlarono DʼAntoni, il prof. Di Giacomo, una sola notte la Commissione edilizia Galvano della Volpe, Trombadori, Mario comunale autorizzò il rilascio di 1.300 Alicata, Francesco De Martino. licenze edilizie per palazzi di 21 metri di Giacomo de Benedetti. altezza e con cubature di 21 metro cubo • Maggio 1956. De Pasquale, come per metro quadro di suolo (il triplo di segretario della Federazione del Pci, quanto consentito dalla legge urbanistica propone per le elezioni amministrative la nazionale): fu un saccheggio ignobile del costituzione di una lista allargata, la lista territorio in parte del centro urbano, ma “Rinascita”, col simbolo di Lo Sardo, soprattutto delle colline della panoramica invece del simbolo del Pci. Nel Partito ci e a valle della circonvallazione. fu una profonda discussione, sul ruolo dei Questʼultima, vanto dei messinesi, ceti medi, la politica delle alleanze, e la terrazza di affaccio sul mare, divenne poi visione di un Partito aperto alla società – un budello occluso dal cemento dei partito “di lotta e di governo”. La palazzi. Negli anni ʼ70, quando medesima politica fu seguita cominciarono a sorgere questi mostri, successivamente, e venne anche a galla il Fu di De Pasquale mercimonio della Chiesa ai sboccando nel 1975 nella l’idea di puntare costituzione di “Partecipazione danni del Convento dei Gesuiti democratica”. Essa fu sullo sbaraccamento, di piazza Cairoli, e del costituita come Associazione rivendicando forti Convento delle Piccole suore di indipendenti di sinistra e vi di Gazzi: due gioielli culturali di finanziamenti da aderirono un centinaio di che furono demoliti con prelevare sui fondi pregio professionisti, tra cui lʼassenso della Curia avvocati,magistrati, un notaio, delle addizionali arcivescovile; al loro posto docenti universitari, furono costruiti gli attuali intellettuali. Alcuni di loro furono eletti palazzoni che fecero la fortuna nelle liste del Pci: il pretore Risicato economica dei traghettatori dello Stretto. allʼArs, gli avvocati Lumia ed Arena nel A fronte di tale saccheggio (io ero Consiglio provinciale, Cettina Bozzo al capogruppo del Pci al Consiglio Consiglio comunale, Aldo Miceli, comunale) sollevai il problema con una direttore dellʼInps, fu candidato allʼArs – interpellanza e chiamai De Pasquale a primo dei non eletti, e subentrò a De darmi una mano. Egli vene ed il suo Pasquale quando questi fu eletto al intervento nel Consiglio, in un silenzio di Parlamento europeo. vergogna tra gli assessori e i consiglieri di • Dicembre 1956 – nel 48° anniversario maggioranza, fu una nobile invettiva di del terremoto di Messina (1908) si altissimo livello che ricordo sempre con organizzano le “Assisi dello Stretto”. Su commozione. proposta del gruppo consiliare del Pci, • Anni ʻ70 – Zona falcata come polo si si uniscono in seduta congiunta i produttivo legato alla cantieristica Consigli comunali di Messina, di Reggio ..Arsenale, bacino di carenaggio, Smeb, Calabria e di Villa S.Giovanni. Viene Cantieri Rodriguez sollevato il problema della “Casa”. In • Conferenza Economica Cittadina. Nel tutta Italia si pagano ancora nelle tasse 1976 si sviluppò nel paese e nelle le “addizionali” per la ricostruzione istituzioni locali la politica delle larghe successiva al terremoto. Si chiede per intese, la cosiddetta “solidarietà Messina il finanziamento per 5.000 nazionale” Dc-Pci. Di tale fase De alloggi. Fu di De Pasquale lʼidea di Pasquale fu convinto sostenitore nellʼArs, puntare nella città di Messina sullo e nei rapporti con la DC di Mattarella. In sbaraccamento, rivendicando forti questo nuovo quadro politico finanziamenti da prelevare sui fondi organizzammo a Messina una delle “addizionali”. La lotta per la casa, Conferenza economica cittadina, per per il risanamento delle vallate di programmare alcune direttrici di sviluppo, Camaro e di Giostra-Ritiro, e per la fondate essenzialmente su prospettive riqualificazione del villaggio Aldisio occupazionali, culturali, e per la casa. assunse dimensione di forte movimento Elaborammo come Pci (Mangiapane popolare soprattutto di donne. Dai fondi capogruppo al Comune, Silvestro della legge nazionale Romita e della capogruppo alla Provincia) il P.O.I. legge regionale Alessi si riuscirono ad (Piano Obbiettivo Intersettoriale). La ottenere cospicui finanziamenti per Conferenza cui partecipò la Regione si costruire migliaia di alloggi popolari, poi concluse con lʼaccoglimento della assegnati agli abitanti delle casette dei maggior parte delle nostre proposte. Il terremotati. In questa fase la popolarità contributo di De Pasquale fu di De Pasquale crebbe notevolmente in determinante anche nella sua qualità di tutta la città, e negli anni successivi De Presidente dellʼARS, per lʼapprovazione Pasquale divenne deputato alla Camera di una nuova legge di finanziamento per e si fece promotore di iniziative la casa, il risanamento e lʼattivazione legislative per il riscatto degli alloggi della Smeb, un nuovo Cantiere navale dellʼIacp e di quelle dei Ferrovieri. che diede lavoro a diverse centinaia di • 1969, Saccheggio del territorio della operai, il finanziamento del restauro del città. Urbanisticamente la città di Messina Teatro Vittorio Emanuele e del Palazzo era regolata dopo il terremoto dal Piano della Cultura. Poi, per anni, De Pasquale regolatore “Borzì”. Ma tale piano era va ed opera al Parlamento europeo ormai scaduto e lʼunica regola rimasta in • Attualità del pensiero di de vigore era lʼaltezza massima degli edifici, Pasquale. Cʼè una triplice costante nel che non potevano superare i 21 metri. La suo agire politico. A) La militanza nuova legge urbanistica nazionale , che comunista come ricerca critica “Fare sarebbe entrata in vigore poco tempo per conoscere, conoscere per fare: uno dopo, avrebbe limitato la volumetria sforzo continuo di presenza nei consentita a 7 metri cubo per metro problemi e nelle situazioni concrete” quadro di area edificabile, ma era (dallʼintervista del 2.12.ʼ91, sul giornale necessario un nuovo Prg. Nellʼestate di Sicilia); B) Una concezione alta delle del1969, prima che scattassero le norme istituzioni come baluardo della “ ” 25 OTTOBRE 2013 democrazia, come luogo dove si decide; giudiziarie. Ritorno ancora alla intervista C) Ricerca di dialogo e di intese del 2 dicembre ʼ91 al Giornale di Sicilia: il programmatiche,per lo sviluppo,il Partito, secondo la concezione lavoro, la crescita culturale e morale. Il gramsciana dellʼintellettuale collettivo. suo ruolo – nel Consiglio comunale, alla “Gramsci scrisse che il partito politico non Camera dei deputati,allʼassemblea deve consistere nellʼorganizzazione regionale, al Parlamento europeo è tecnica del partito stesso,ma deve essere stato quello di uomo delle istituzioni. lʼintero blocco sociale attivo di cui è Dalla intervista del 2.XII.91 a Graziella espressione. Se il Partito è solo Mastronardo della Gazzetta del Sud: “La lʼorganizzazione degli aderenti ad un Sicilia ha bisogno di un Partito che alzi la programma, prima o poi diventa setta se bandiera, non solo della moralità, ma è allʼopposizione, ceto burocratico se è al anche dellʼantagonismo sociale e politico. governo. Io sogno invece un Partito con Dopo lʼassassinio di Pio La Torre la forza forte identità socialista, aperto comunista in Sicilia si è piegata a mille allʼadesione delle classi lavoratrici e di compromissioni e si è via via snaturata… chiunque sia oppresso, sul piano Bisogna ricrearla. Oggi un mostruoso e materiale e morale, da questa società; un solido ingranaggio di potere domina e Partito con salde garanzie di controllo, di corrompe in ogni direzione. La classe potere di decisione dal basso. A dire il dirigente del degrado ha le mani libere e vero un Partito così non lʼho ancora visto. manovra immensi flussi di danaro Ma penso che la lezione della storia può pubblico, creando intorno a sé un spingere Rifondazione Comunista verso consenso malsano. La cosiddetta questa sponda”. trasversalità è fonte perenne di equivoci, • Era quella la Rifondazione comunista di confusione, cedimento. Occorrono invece Garavini, dellʼingraiano Garavini. *Poi forti identità e forti intese. In ogni caso anche lì gli eventi presero altra strada, e la bisogna tenere aperta la porta di un frantumazione della sinistra divenne rinnovamento democratico in Sicilia” sempre più drammatica. Oggi vi è la • Il ragionamento appena citato di De richiesta di Sel di far parte del Partito del Pasquale si legge come profezia. La socialismo europeo. Un Partito di sinistra vicenda Genovese, la carica dei 101 che democratica e di governo. Un “intellettuale ha affondato Prodi ed altri collettivo gramsciano”, senza La lotta per la casa, “lʼuomo solo al comando”. eventi testimoniano una e per la riqualificazione Dalle mani pulite. E dalla deviazione gravissima dellʼasse politico del Pd tensione etica berlingueriana. del villaggio Aldisio messinese: un neo Forse questo il Partito che De assunse dimensione gullottismo amorale tutto Pasquale ha sognato. Con di forte movimento mirato allʼacquisizione del Circolo di Sel, che popolare soprattutto questo consenso ad ogni costo; e ciò nasce nel suo nome, di donne a prescindere dalle vicende proviamo a costruirlo. pagina 27 “ ” posterlibri 25 OTTOBRE 2013 centonove CLASSICI. Ristampa nella III edizione di Editorial Melvin in Caracas Garcia Lorcasecondo Saglimbeni Innocenza, eros e morte. I tre temi sostanziali della poetica dell’autore spagnolo trattate dal latinista messinese con scelte antologiche simili a pennellate. Che riscopre anche l’associazione con la pittura DI FRANCA SINAGRA BRISCA CAPO DʼORLANDO. Un solo poeta tocca lʼaltezza del pianto universale nei cuori di chi ha conosciuto anche solo in parte la sua opera poetica, in grandezza e originalità pari allo sgomento per la sua morte …e il modo ancor ci offende: Federico Garcia Lorca. Sebastiano Saglimbeni ha rivisto, per la terza edizione, un suo scritto dedicato al poeta spagnolo. In questʼopera lʼautore entra senza la minima sottolineatura o forzatura nellʼintimità affettiva del lettore per parlarci di Federico come fosse uno di famiglia, il caro parente sulla cui vicenda spesso si torna a raccontare e meditare. Le pagine sono cosparse da unʼ aura di limpidezza, eleganza umana e storica sostanziata, che emana senzʼaltro dallʼanimo di Saglimbeni e dalla sua comunicazione adamantina e sagace; perché anchʼegli è poeta soprattutto. Nella breve biografia iniziale Saglimbeni sembra parlare di Lorca come si fa di un parente emigrato che è stato qua, è stato là e poi là, ha incontrato questo o quel conoscente o parente…sono tutti grandi anime note nella vita e nellʼarte. Eʼ questa scelta di registro di comunicazione, la modalità di linguaggio che mette il lettore a contatto diretto con la personalità di Federico? Quel Federico che evitò la letteratura e non le lettere, il conformismo e non il comportamento libero e creativo, la vita prescritta e non la vitalità coinvolgente nella riflessione sulla A CURA DI CARMELO CELONA Federico Garcia Lorca natura, la società, la condizione umana dove nascita e morte si compenetrano. Egli cantò e disegnò lune piangenti, perché solo un animo puro e libero affronta la crudezza del reale nella sua dimensione ardente. Il canto di Lorca incarna sempre un immanente incanto. I tre temi sostanziali della poetica lorchiana, lʼinnocenza, lʼeros e la morte, vengono trattati da Saglimbeni con scelte antologiche che risultano simili a pennellate: non allinea fiori di giudizi confusi, come oggi si costuma, ma echi di poesia originaria. Nel capitolo più consistente, quello che riguarda «La critica italiana», appuntata su Vittorini, Macrì, Bo, DʼAmico, Morelli e Melis, Saglimbeni mette in campo tutto il suo esteso bagaglio di vissuto letterario LACERTI DI LETTURE Vestire da uomo QUANDO PER ALCUNI il mondo si circoscrive solo ai luoghi che è costretto a vivere. b “La nostra vita scorreva su quelle strade e piazze come nellʼalveo di un fiume. Creature innocenti, confinate per malinconia, abitudine o amore, per qualcosa di più intimo e rissoso, nel nostro Quartiere.” Lʼessenzialità abitativa dʼun tempo aveva unʼestetica precisa; quella del neo realismo italiano. “Le case erano buie, umide e fredde dʼinverno. I tavoli dove mangiavamo avevano spacchi verticali di cui ci accorgevamo soltanto le rare volte che scrivevamo una lettera. Nella stanza che noi chiamavamo salotto, cʼera un divano, con la trina alla spalliera, e le fotografie incastrate ai vetri della credenza. ” Quando le fanciulle diventano donne dʼimprovviso manifestano la loro raggiunta femminilità con i linguaggi LA CLASSIFICA per discutere di Lorca e dei suoi critici non più nella cerchia parentale irraggiata dalla poesia, ma in un convegno di autori, anchʼessi conoscitori ed estimatori “Non passiamo appieno i vari argomenti delle opere che Melis sviluppa. Ma forniamo esempi che più comprendono le interpretazioni e gli intendimenti della poetica lorchiana: di come legge lo sudioso nellʼinizio e nella fine della storia poetica di Lorca…”. Lʼautore si fa ora coordinatore di un alternarsi di voci sullo scorrere delle argomentazioni chiarificatrici, del variare e riprendere toni e accenti dalle diverse prospettive dʼinterpretazione. Anche la drammaturgia di Lorca trova qui la sua giusta trattazione e il risalto è espresso nel giudizio “ Il teatro, sebbene oggi venga turbato da generi spesso vacui, vecchi, astratti di rappresentazioni, quali quelle televisive, continua e continuerà, ad esempio, quello di Lorca, ad avere registi ed attori di valore”. Per conclusione caudata, titolata «Repertorio delle immagini», lʼautore pone un cofanetto dʼarte figurativa, composto da dodici illustrazioni per Federico Garcia Lorca “eseguite con segni magistrali” da Ernesto Treccani, che esaltano grandi occhi brillanti, pieni ora di ardore ora di pianto, partecipi di una delicata sommossa luna errante sul capo. Saglimbeni firma dunque così la sua agile opera, individuando lʼassociazione artistica fra la poesia e la pittura: il pittore gli offre forme e colori, il poeta ricambia con parole acconciate in versi. di Felice Irrera Beatrice Monroy, Oltre il vasto oceano. Memoria parziale di Bambina, Avagliano 2013, p. 288, € 14,00 LA PROTAGONISTA DI questa vicenda è figlia di due scienziati che spostavano la loro residenza in relazione al loro lavoro scientifico, e quindi, assieme alle sorelle, cresce con strane regole e con la sensazione di essere ovunque straniera e nello stesso tempo abitatrice del mondo. Al centro cʼè, comunque, Palermo, luogo di partenza e di approdo, e intorno a questa città si svolge la misteriosa storia aristocratica della famiglia, i Monroy, tra avventure e racconti mitici ascoltati nella cerchia familiare: la narrazione storica si mescola qui alla memoria personale. Casati Modigliani - Palazzo SogliaKhaled Hosseini - E lʼeco rispose - Sperling & Kupfer Piemme 1noSveva 4 M. Manfredi - Il mio nome è nessuno. Joël Dicker - La verità sul caso Harry Il ritorno - Mondadori Quebert - Bompiani 2Valerio 5 Giampaolo Pansa - Sangue, sesso, solBenedetta Parodi - È pronto! Salva la cena con di. Una controstoria d'Italia dal 1946 a og- 6oltre 250 nuove ricette semplici e veloci - Riz3 gi - Rizzoli zoli wuz.it frasi che fanno un racconto, diverso da quello narrato dall’autore della sensualità femminile. “Era una fanciulla ormai sbocciata: aveva una voce bassa e calda, parlava come se ad ogni parola attribuisse un peccato. ” Lʼanimo umano è uno dei luoghi più imperscrutabili. “Per la prima volta intuivo che gli uomini portano con sé dei segreti, che dentro il cuore di ciascun uomo ci può essere qualcosa che nemmeno il più caro amico conosce e che colui tiene celato dietro la maschera della faccia.” Quando per i maschi diventare grandi era il permesso di indossare, finalmente, un paio di calzoni lunghi. “Un giovedì sera mio padre convenne che ora che entravo nei sedici anni, e tutti i miei amici erano coi ginocchi coperti, anchʼio avrei dovuto vestire da uomo.” Eʼ difficile mantenere la consegna dellʼonestà quando si vive disperatamente nel bisogno. “Qualcuno è stanco del banco dʼoperaio e come ultima fatica si costruisce un grimaldello.” La bellezza struggente di certe maternità premature. “Era una bella ragazza che sembrava pagina 28 giocasse con i figli degli altri quando usciva con i suoi marmocchi sulle strade del Quartiere, così giovane e fresca.” Quei sorrisi che entrano nel cuore confermando sensazioni e sentimenti. “Essa parlava, e la sua voce era chiara e squillante, commentata dal sorriso.” Quella povera conta di verifica prima di procedere agli acquisti. “Le madri rovesciano sul tavolo il borsellino: raccolte nello scialle, contano sulle dita prima di uscire a far la spesa.” Quando la coscienza ci dà torto ecco che prende il sopravvento lʼipocrisia. “La sua coscienza si è fatta tanto assente che solo la finzione può soccorrerlo.” La rassicurante sensazione del ritorno. “Ritrovavo la mia voce vernacola: mi annunciavo con il grido scanzonato dei garzoni. Eeooh! Con quel grido tornavo una creatura del Quartiere. Salutavo ad alta voce le donne alle finestre: avevo bisogno di sentirmi persuaso e sicuro.” Lacerti tratti da: “Il Quartiere ” - 1945 Vasco Pratolini posterrubriche centonove ARTE. Le opere dell’artista messinese al Maschio Angioino di Napoli Caminiti e i Punti di Rottura Smalto, colla, alluminio, pietra e leghe ferrose si mescolano per generare una ribellione non cruenta. Che spinge lo spettatore a riflettere MESSINA. Energia pura che va oltre la materia, che plasma e soggioga a suo piacimento. Smalto, colla, alluminio, pietra e leghe ferrose assumono forme che catturano, da materiali inerti quali sono nelle mani dei più, si rivitalizzano nelle sue e, grazie al gesto artistico ispirato, si spingono al limite fino ad arrivare a "Punti di Rottura". Eʼ la mostra di Alex Caminiti, giovane artista messinese, che fino a martedì 29 ottobre espone le sue opere al Maschio Angioino di Napoli. Nei tanti “puntidirottura”, si realizza la conciliazione di idea e forma, spirito e materia, pensiero e intuizione, che costituiscono la base a partire dalla quale Alex Caminiti racconta ciò che sente. Lui che attraverso la sua arte immagina il futuro e muove una ribellione non cruente. Lottando per non affogare nella conformità di una ANNIVERSARI Onofrio Gabrieli, il Seicento a Gesso GESSO. “Onofrio Gabrieli (1619-1706), pittore di fantasia e di maniera. Un protagonista della pittura messinese del Seicento”. Eʼ il titolo della mostra antologica prevista per sabato 26 ottobre, a partire dalle ore 17, nella Chiesa di San Francesco di Paola di Gesso, in occasione del trentennale della prima mostra dedicata allʼartista nel 1983. A promuovere lʼiniziativa il museo di musica popolare dei Peloritani, diretto da Mario Sarica, e lʼassociazione culturale Kiklos. Nel corso dellʼincontro di studio, sul quale saranno impegnati come relatori gli storici dellʼarte Gioacchino Barbera ed Eugenio Campo, è prevista la presentazione del catalogo multimediale e del pannello didattico sullʼopera di Gabrieli. Ad allietare lʼincontro, cui ha dato lʼadesione il presidente dellʼArs Giovanni Ardizzone, il concerto di musiche del Seicento del Trio Ars Vetus, che vedrà impegnati al violino Antero e Joseph Arena e Maria Assunta Munafò alla spientta, per le musiche di Giovanni Antonio Pandolfi (1620-1680) tratte dalle sonate messinese a due violini e basso continuo. LA SCHEDA Alessandro Caminiti nasce a Messina il 4 giugno del 1977. Comincia ad usare i pennelli a sei anni, si diploma nel liceo artistico Cittadino e non si arresta più. Ha esposto in ogni parte del mondo: dalla Gallery "The other end" N.J.U.S.A., al Palazzo d'Inverno SanpietroburgoRussia, alla Tate Gallery LondonInghilterra, passando da Trade Center SchanghaiHon Kong-Dubai. Artista a tutto tondo abbraccia la pittura e la scultura. Il segno è forte, le sculture pulsanti e vive. Nato e cresciuto a Messina, poco più che trentenne, già valorizzato dalle aste di Christie's, è considerato una punta di diamante dell'Arte contemporanea Siciliana. società che vive di apparenze e non di verità. Alex, artista molto apprezzato allʼestero, pittore, scultore e creatore del Sicily Awards, è sempre alla scoperta di nuovi percorsi artistici e nuovi modelli. Ricerca che lo porta ad essere uno dei nomi più rappresentativi dellʼArte siciliana nel Mondo. «Nelle mie opere i punti di rottura dice Alex - non rappresentano le mie idee ma i miei desideri che, come gridi silenziosi si possono intuire attraverso il colore e il tratto che appare volutamente come incompleto, non finito. Un invito allʼosservatore a proseguire il viaggio da me cominciato». DE GUSTIBUS di Massimo Lanza Merano, vino in amore UN WINE LOVER che si rispetti non può mancare lʼappuntamento più trend dellʼanno con il Merano Wine Festival dallʼ 8 allʼ11 novembre prossimo. Si apre con bio&dinamica, una intera giornata dedicata al vino biologico, natura e biodinamico con il meglio della produzione italiana in degustazione. Da sabato 9 sino a lunedì le sale della splendida Kurhaus invece si affolleranno dei circa 500 produttori italiani e straniere che metteranno in degustazione i loro vini migliori. Una vetrina unica dove gli appassionati che ogni anno convergono da tutta Italia nella splendida cittadina termale sud tirolese avranno la possibilità di assaggiare il meglio della produzione italiana e non solo. Il Merano Wine Festival è un evento speciale, non è una semplice fiera, per accedervi infatti una cantina deve essere invitata dagli organizzatori che convocano soltanto quelle cantine che con i loro vini hanno superano determinati punteggi nelle degustazioni di selezione. Un lavoro intenso di 9 commissioni d'assaggio, che dura tutto lʼanno, che selezionano i migliori vini di oltre 300 aziende vitivinicole italiane e di oltre 120 aziende vitivinicole dal resto del mondo. Ma oltre al meglio della produzione vitivinicola italiana troverete anche tante aziende provenienti dalle regioni vitivinicole più vocate del mondo. Una sala sarà invece occupata dai produttori dellʼUnion des Grands Crus de Bordeaux. Infine oltre a tutto questo, prenotando per tempo sarà possibile partecipare alle degustazioni di tanti grandissimi produttori, questʼanno sono previste delle verticali incredibili come quella del Gruner Veltliner di Knoll che partirà dal 1970 per arrivare al 2009. Ma queste degustazioni, dei veri e propri focus sui migliori vini del mondo vedranno fra gli altri protagonisti anche il Messorio di Le Macchiale, il Pinot Bianco di Terlano con bottiglie a partire dal 1950 sino al 2010 e poi tra gli altri i Gewurtraminer Grand Cru di Weinbach o il Barolo dei Marchesi di Barolo. www.meranowinefestival.com pagina 29 25 OTTOBRE 2013 MUSICA di Cesare Natoli Al via il cartellone della Filarmonica PARTE LA FILARMONICA LAUDAMO di Messina. Dopo lʼinaugurazione del cartellone dellʼAccademia Filarmonica, il sodalizio di via Peculio Frumentario presenta al Palacultura, domenica 27, il primo degli appuntamenti della novantatreesima stagione. Protagonista della serata sarà il Quartetto di Venezia. A seguire, trenta appuntamenti tra il Palacultura, la Galleria Provinciale dʼArte Contemporanea e la Sala Laudamo. La direzione artistica – passata da Alba Crea a Luciano Troja ed Enrico Vita – ha previsto 4 percorsi musicali: “Antiqua”, “Classica”, “Jazz e Nuovi Linguaggi” e “Accordiaccorde”. Qualche nome. La sezione “Antiqua” prevede “laVerdi barocca” diretta da Ruben Jais, LʼEstravagante con “Lʼarte del Violino” e “Les Elements” diretta da Piero Cartosio. La “Classica” vedrà protagonisti, tra gli altri, il pianista Ramin Bahrami, Francesco Tornabene, Mario Calì, Ivano Tornello, Srebrenka Poljack, Exclusive Saxophone and Piano Quintet, Domenico Nordio, Stefano Baglini. “Jazz e Nuovi Linguaggi” ospiterà tra i tanti Marco Fumo e Luca Aquino. “Accordiacorde” prevede la descrizione del concerto da parte degli artisti e la loro interazione col pubblico. Ospiti, tra gli altri, le arpiste messinesi Sabrina e Simona Palazzolo, Stefano Maltese AKA Trio. Info http://www.filarmonicalaudamo.it NUOVEVISIONI di Marco Olivieri Cattivissimo Me2 Il modello americano POTREMMO DEFINIRLO il “modello americano”. Di che si tratta? La formula è semplice ma efficace: un film dʼanimazione gradevole e scoppiettante, pieno di ritmo e con una morale semplice da cogliere per fare contenti tutti, senza eccedere in innovazione e originalità. Come sottofondo, il costante frastuono di pop-corn sgranocchiati dai bambini con tanto di genitori, spesso non meno ciarlieri, al seguito. Non fa eccezione, a questa formula ormai da basso impero, “Cattivissimo Me 2” di Pierre Coffin e Chris Renaud. Il film non ha lʼintelligenza corrosiva di “Shrek” e, rispetto al primo episodio, perde molto della sua forza. Le avventure dellʼex cattivo Gru (con voce di Max Giusti), padre adottivo affettuosissimo e tanto solo sentimentalmente, fino allʼarrivo della spia Lucy Wilde (Arisa), si sviluppa in maniera serrata ma convenzionale e il nemico El Macho (voce di Neri Marcorè) è da minimo sindacale. La miscela narrativa è accattivante ma priva di sostanza. “Gravity” nelle Multisale Apollo, Iris e Uci Cinemas di Messina 25 OTTOBRE 2013 posterlettere&... QUI SCUOLA di Andrea Smith Pubblico impiego: no ai congedi parentali ad ore Eʼ COME IL CANE che cerca di mordersi la coda, con i suoi movimenti circolari che non portano a nulla e suscitano ilarità. Così i neo genitori del pubblico impiego restano fuori dal beneficio dei congedi parentali ad ore. La legge 228 del 2012, seppur in ritardo, ha recepito la direttiva europea 18/2010, modificando il “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità” (D. L.vo 151 del 26 marzo 2001), con lʼintroduzione della possibilità di fruire dei congedi parentali anche su base oraria. Ma la legge prevede che sia la contrattazione collettiva di settore a stabilire le modalità applicative del congedo su base oraria, nonché i criteri di calcolo della base oraria e lʼequiparazione di un determinato monte ore alla singola giornata lavorativa. Questo ha rappresentato un bel problema per il settore pubblico perché la contrattazione collettiva nazionale era bloccata. I Sindacati confederali, allora, per cercare una via dʼuscita, hanno avanzato istanza di interpello al ministero del Lavoro in merito alla possibilità di interpretare il richiamo alla contrattazione collettiva nella forma più estensiva, ovvero “riferibile anche alla contrattazione di secondo livello". La risposta è stata positiva, perché, stante lʼassenza di un esplicito riferimento al livello nazionale della contrattazione, non vi erano motivi ostativi ad una interpretazione favorevole a ritenere che la materia potesse anche essere disciplinata dai contratti collettivi di secondo livello. Lʼottimismo generato dalla nota del 22 luglio del ministero del Lavoro non è durata molto in quanto il dipartimento della Funzione pubblica, in risposta ad una richiesta di chiarimenti circa la possibilità di usufruire di questo istituto normativo, ha espresso lʼavviso – del tutto opposto a quello del ministero del Lavoro – che la fruizione del congedo parentale su base oraria nel settore del pubblico impiego è subordinata al recepimento della norma, con le modalità di applicazione e fruizione, dal contratto collettivo di comparto o dalla contrattazione quadro. Quindi, per potere beneficiare dellʼimportante novità, i neo genitori del pubblico impiego dovranno aspettare. Quanto non si sa, anche perché la recente legge di stabilità licenziata dal Consiglio dei Ministri prevede il blocco del turn over e dei contratti nella pubblica amministrazione anche per il 2014. Si spera, pertanto, in qualche emendamento allʼex finanziaria in Parlamento o in unʼazione del Governo. ECOLOGIA&AMBIENTE centonove MESSINADRASTICA di Fabio Amato HERITAGE di Sergio Bertolami Regalo di compleanno Come produrre plusvalore identitario MESSINA. Oggi è il mio compleanno, volevo farmi un regalo, e sono andato a comprarmi un bel computer, perchè mi hanno detto che la nostra città è su internet. Cosa significa? Che tu digiti, Messina, ed entri nel sito della nostra città. La nostra Messina è "vicino in rete" a tutte le altre città del mondo. Quindi tu vedi Piazza don Fano e la Piazza Rossa, Piazza Cairoli e Piazza Tiennamen, il Teatro Vittorio Emanuele e L'Opera di Parigi o il Metropolitan di New York. Godevo come un pazzo, finalmente Messina era considerata Città del Mondo. Ma come, viviamo in una Città sporca, abbandonata, piena di gente maleducata e siamo su Internet? Una Città dove le piste ciclabili, sono piene solo d'estate, perchè i ragazzi che vanno in discoteca, posteggiano i motorini! Una Città stracolma di macchine e telefonini, infatti qui da noi tutti guidano e telefonano e non fanno un cazzo per tutto il resto della giornata. Ero incredulo, solo che mentre mi collegavo ad internet, sentivo un vago odore di merda. Vuoi vedere che le tre Www.Messina.it , non servono nè per esultare nè per collegarti ma rappresentano veramente il cesso!!?! Comunque, incurante, continuai a "navigare " ed era divertente, perchè potevo fare tutto a Messina. Vedere mostre, concerti, passeggiare su spiagge incontaminate, sedermi in bar bellissimi con panorami mozzafiato, l'unico problema pero' era quello che io ero realmente a Messina, cioè a casa mia, ma questi luoghi erano in America, In Olanda, Francia, Gran Bretagna, era tutto virtuale. E bravi. I nostri amministratori, spendendo poco più di 5000 euro avevano creato un sito bellissimo, appunto ...wwwspatola,it, e tu potevi navigare liberamente. Il sito era tutto blu-marino, circondato da tutti i pesci che vivono nello Stretto, addirittura si sentiva l'odore del mare e tu navigando entravi in trance, perché dal sito fuoriusciva una sostanza indefinibile, che ti faceva perdere conoscenza, e quindi non ti rendevi conto che tutto ciò era irreale, virtuale. Ed è cosi che noi dobbiamo vivere in questa città, sotto effetto di acidi o allucinogeni, che non ci facciano capire e vedere la vera realtà in cui viviamo giornalmente. Mi raccomando, cercate di non uscire mai da questo stato di apatia, altrimenti soffrirete atrocemente. Quindi compratevi un computer, un tablet, e restate collegati 24hs/24hs e godrete come pazzi. Tanti Auguri a tutti! IL MIGLIORE PUNTO dʼincontro per iniziare a consolidare il senso di appartenenza è la città stessa, sensibilizzando, coinvolgendo, aggregando appassionati di tutte le età nei luoghi urbani. Quelli mai abbastanza conosciuti e quelli affatto sconosciuti. Un mio amico mi ha informato del simpatico progetto “Eine kleine Heimatkunde” per far apprendere “Un poʼ di storia” urbana ai bambini di Buxtehude, grazioso centro tedesco della Bassa Sassonia. Ma a ben guardare lʼiniziativa si ripete a Lubecca come ad Ambugo. È un raduno a squadre, allo scopo di osservare con occhi attenti la città. I bambini si muovono senza adulti. In gruppi autonomi. Con istruzioni chiare. Partendo dal cortile della scuola andate a sinistra verso il ponte, i grandi palazzi lungo la via stretta sono: scuole, fabbriche, ospedali? Continuate in direzione del campanile. Come si chiama la chiesa? A destra dietro il ponte vedete il palazzo in pietra della Pretura. Cosa rappresenta lo stemma? Naturalmente non mancano avvisi del tipo: Achtung! Straßenverkehr, traffico stradale cautela! La vecchia casa col portone blu ha un tetto fatto in… Di buona lena i giovani esploratori raggiungono il luogo del pic-nic nei pressi dellʼantico monastero, dove troveranno anche i servizi igienici. Questo è un piccolo esempio di gioco istruttivo per sviluppare abilità sociali e senso civico. Si rivolge ai giovanissimi, ma è proponibile anche ad un pubblico articolato. Per gusto, interessi, formazione. Per genere o per generazioni. Interessa persino un pubblico occasionale come quello che si raccoglie ovunque intorno ai tanti artisti di strada: alla jazz band parigina davanti ai magazzini Printemps o al quartetto da camera improntato sotto i portici di Place des Vosges. Sono atti squisitamente culturali, creativi, imaginifici. Producono plusvalore identitario. Potrebbe sembrare una strada strettamente personale, ma contiene costrutti, significati, azioni di imitazione, che rimandano alla collocazione sociale degli individui (Pierre Bourdieu). [email protected] diAnna Giordano A scuola a piedi? Una risorsa PENSO ALLʼINIZIATIVA dellʼassessore Cacciola a Messina, di far andare in autobus gli studenti per ridurre il drammatico traffico mattutino di una città che ha visto uno sviluppo edilizio semplicemente illogico oltre che folle. Capitare allʼuscita dei ragazzi dalle scuole, è evento che mette a dura prova la calma, per chi ancora ne dispone. Genitori in terza e quarta fila, non sia mai che i rispettivi figli facciano troppi metri a piedi. Avevo 6 anni e mia madre volle che andassi a scuola con il vicino del 1 piano, Milano anni 70. Lui andava con la tata e io mi sarei dovuta accodare a loro. Per qualche giorno lo feci, poi mi nascosi e iniziai ad andare da sola. Oltre un km, a piedi, a sei anni. Ricordo ogni marciapiede di quel tragitto, la focaccia salata, il giornalaio, il benzinaio, il gatto nero che portai a casa, tutto, anche gli alberi, ippocastani stupendi. Può darsi che per vari motivi si siano scelte scuole lontane da casa, ma è anche vero che un bel tratto i ragazzi potrebbero farlo a piedi, anche solo per scoprire la città, per socializzare, per imparare la vita, per diventare più sicuri di sé. Magari noterebbero quel poco verde che cʼè, o i gabbiani che volteggiano insieme agli aironi nelle strade cittadine, cose che nessuno nota, sarebbe troppo bello che unʼintera città si dedicasse ad osservare il resto del mondo che non sia lʼio. Non avrebbero bisogno di andare in palestra, ammesso che ci vadano, e affronterebbero lʼesistenza senza il controllo spesso ossessivo di molti genitori. Lo noto quando passeggio con il cane, bambini urlanti, mamme che se li tirano dallʼaltra parte. Non parliamo di sporcarsi. Mia madre mi diceva sempre che poi tanto i vestiti si lavano e mi rotolavo felice nella terra, i miei compagni di giochi erano invece semi immobili per pagina 30 paura di sporcarsi, venendo meno quel contatto con la natura, anche quella poca che cʼera, ma che agli occhi dei piccoli sembravano foreste. Sono tornata al parco Sempione, che ai tempi mi sembrava enorme, gigantesco, ora piccolo e mal messo, e ho capito come ciò che vediamo da piccoli è immensamente diverso quando si diventa grandi. Una città paralizzata anche perché ogni singolo figlio va accompagnato fino allʼuscio della scuola. Lasciateli camminare, affrontare il mondo soli o in compagnia degli altri studenti, insegnategli a stare attenti, ma lasciate che facciano i percorsi a piedi o prendano lʼautobus che il coraggioso Cacciola sta sperimentando per alleviare il traffico. Sono ricordi belli quelli dellʼautonomia da piccoli, e fortificano e rendono più sicuri. A chi ha la disgrazia di dover usare la macchina per altro, rende il traffico meno snervante. Anche questa è ecologia, se non vogliamo intossicare tutti, bambini compresi. poster...commenti centonove 25 OTTOBRE 2013 L’INTERVENTO di Giovanni Frazzica ELIODORO Una Roma felliniana celebra Ottaviano Augusto Premiata burocrazia gelese LA ROMA DI IGNAZIO Marino ha cambiato pelle, è diventata, almeno in superficie, in quella parte che vedono i turisti, una città felliniana, con le vie del centro pedonalizzate, popolate di saltimbanchi, mimi, artisti di strada, borseggiatori, mendicanti e turisti russi e cinesi che hanno sostituito gli americanicani che dominavano lʼantica movida capitolina. Ma, per fortuna, cʼè anche una immagine diversa dallʼeffimero e dal contingente che la Città Eterna riesce ancora ad offrire. La mostra alle Scuderie del Quirinale: «Augusto», dedicata al primo imperatore di Roma, nato il 23 settembre del 63 a.C. e morto a Nola il 19 agosto del 14 d.C., questa mostra cade proprio nel bimillenario della morte. Ottaviano Augusto fu un militare e un politico formidabile, gettò le basi dellʼOccidente, riuscì a porre fine alla guerra civile, inanellando un successo dietro lʼaltro. Come politico fu ancora più abile, imponendo a tutto lʼimpero uno «stile di vita» moderno, basato sulla pace e sul commercio, favorendo il formarsi di una nuova cultura e di un linguaggio artistico forte, ancora oggi alla base della civiltà occidentale. E riuscì dove persino Cesare aveva fallito, finendo i suoi giorni sanguinante, ai piedi della statua di Pompeo trafitto anche dalla di Bruto. Eh già, si corre il rischio di essere considerati nostalgici, ma come erano shakespearianamente belle le congiure di una volta! Ancora oggi si parla di Bruto e Cassio ed è stato ritrovato il testo integrale del lucido discorso che Catilina fece ai suoi uomini prima dellʼultima battaglia. Ma otto anni dopo, quel Marco Tullio Cicerone che con le sue “catilinarie” lo aveva demolito di fronte alla pubblica opinione, lo rivalutò come politico e come combattente. Altri tempi, ma anche altri uomini. Chissà perché Bruto mi fa venire in mente Angelino Alfano e, nel salto bimillenario, la tragedia diventa farsa. Se infatti Bruto a poche ore dalla consumazione della esecuzione avesse tirato fuori una dichiarazione con cui si dichiarava “diversamente cesariano” poi non avrebbe potuto dire:”Romani, se c'è qualcuno in questa assemblea, qualcuno dei cari amici di Cesare, a lui io dico che Ignazio Marino l'amore di Bruto per Cesare non era minore del suo. Se, poi, quell'amico chiedesse perchè Bruto insorse contro Cesare, questa è la mia risposta. Non è che amo Cesare di meno, ma è che amo Roma di più. Sarebbe meglio che Cesare vivesse, e noi tutti morissimo schiavi, piuttosto che Cesare fosse ucciso, perchè noi tutti vivessimo come uomini liberi? Poichè Cesare mi ha amato, io piango per lui; poichè era fortunato, ho gioito per questo; poichè era valoroso, lo onoro; ma, poichè era ambizioso, lo uccisi”. In realtà, a parte le modalità cruente legate al fatto di sangue, i presupposti della congiura politica sono in campo da diverso tempo. Ci sono anche motivazioni nobili, muoversi in direzione del Ppe, salvare il Governo e quindi lʼeconomia, rispettare i patti che stavano alla base del secondo incarico presidenziale di Napolitano. Tuttavia, improvvisamente, sembra che si stia assistendo ad un film girato al rallentatore ed Alfano e Formigoni, sono insultati come traditori, ma il tradimento non lʼhanno ancora consumato. Però non è saggio mantenere aperte a lungo certe partite, ricordate come Antonio confutò Bruto?: “Bruto dice che Cesare era ambizioso, e Bruto è un uomo d'onore. Voi tutti avete visto che per tre volte gli ho offerto la corona reale, che lui per tre volte ha rifiutato: era questa ambizione? Tuttavia Bruto dice che era un uomo ambizioso; e Bruto, sicuramente, è un uomo d'onore. Una volta voi tutti lo avete amato, non senza motivo, cosa vi trattiene dal lamentare la sua morte? Oh giudizio, tu sei fuggito verso le bestie più selvagge. E gli uomini hanno perso la loro ragione! il mio cuore è nella bara con Cesare”. Basta un novello Antonio che dagli incubatori viene portato sui teleschermi e Angelino corre il rischio di essere renzizzato. ANIMAL HOUSE di Roberto Salzano Sperimentare senza animali LA LOTTA DELLA LEGA Antivivisezione e dell'intero mondo animalista contro l'utilizzo degli animali nei laboratori va avanti da anni. Campagne di sensibilizzazione e proteste volte a fare abbandonare il ricorso ad esseri viventi nella sperimentazione sono riuscite, ad allargare le basi del consenso ed il livello di coscienza rispetto alla questione, che ha visto un crescente interesse dell'opinione pubblica ed una maggiore attenzione della popolazione. Così si spiega l'assegnazione del prestigioso “Premio DNA” a chi sperimenta senza animali nel corso del XXV Congresso Internazionale dei Biologi a Firenze. A ritirarlo le biologhe Michela Kuan, responsabile della LAV e Susanna Penco, ricercatrice del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell'università di Genova: si tratta di un contributo di 5000 euro, destinato quest'anno appunto ad un progetto di ricerca totalmente etico nei confronti degli animali e dell'uomo. Il progetto in questione prevede l'uso di staminali umane provenienti, attraverso liposuzione, da donatori volontari. Il modello “animale” è fuorviante, crudele, ormai obsoleto in una società in cui i diritti degli animali, esseri senzienti, sono ormai riconosciuti e tutelati, se soprattutto si considera che la scienza oggi può avvalersi di non poche modalità alternative. La ricerca moderna può e deve essere il fulcro di un più ampio cambiamento culturale e scientifico. L'uomo del nuovo millennio non dovrebbe permettersi alcun tipo di sopraffazione. L'uomo del nuovo millennio, che vive d'innovazione, una sola cosa non può permettersi di lasciarsi alle spalle e dimenticare: il significato della parola “pietà”. pagina 31 CATANIA. Enzo Bianco per i vertici amministrativi del Comune di Catania sceglie la "premiata burocrazia gelese". L'insediamento di Antonella Liotta ormai è imminente: assumerà l'incarico di segretario generale il 1° novembre, lasciando lo stesso incarico alla Provincia di Caltanissetta e quello di commissario straordinario alla Provincia di Catania. Da palazzo Minoriti la dottoressa Liotta porterà con se Ettore De Salvo, attualmente capo di gabinetto e ragioniere generale, incarico che andrà a ricoprire al Comune. De Salvo e Liotta hanno lavorato insieme al Comune di Gela, gestione Rosario Crocetta. La meglio burocrazia. 150 PAROLE DA PALERMO Elisir di lunga vita MOLTI PALERMITANI conoscono Sarina Ingrassia, unʼinsegnante che a Monreale ha speso la sua vita per aiutare i ragazzi in difficoltà, fornendo loro accoglienza, aiuto materiale e soprattutto possibilità di studiare. Lo scorso settembre Sarina ha festeggiato 90 anni. Ieri una mia zia, lucida e attiva, di anni ne ha compiuto 94. Zia Lillia è impegnata in prima linea nella parrocchia di santʼAntonino, vicino alla Stazione Centrale. È fan sfegatata di papa Francesco. La sua, come quella di Sarina, è una fede impegnata, per nulla retriva e bigotta. La zia ama le cose belle: si commuove per un tramonto o per una bella canzone, ama la natura e i viaggi, mangia con gusto. Chissà se lʼelisir di lunga vita non passi anche per la cruna di uno stile di vita sobrio e sereno, illuminato da un ideale positivo. Uno stile di vita che faccia danzare in armonia corpo, mente e anima. Maria DʼAsaro ANTIBUDDACI di Dino Calderone Messina quota zero IL TERREMOTO DEL 28 DICEMBRE 1908 sconvolse l'impianto urbanistico di Messina, provocando migliaia di vittime e modificando in modo traumatico gli scenari umani e materiali dell'area dello Stretto. Gli studi di alcuni ricercatori hanno chiarito, in particolare negli ultimi anni, come le risorse che lo Stato destinò per la ricostruzione abbiano attirato gli appetiti di un ceto affaristico interessato prevalentemente a operazioni immobiliari di tipo speculativo. La tradizionale vocazione marinara e mercantile della borghesia cittadina ne uscì quindi fortemente ridimensionata. Le conseguenze della catastrofe sismica lasciarono comunque ferite talmente profonde nella memoria locale, che devono essere ancora in gran parte approfondite ed esplorate. Un libro complesso ed interessante del sociologo Pietro Saitta, presentato recentemente alla libreria Feltrinelli, “Messina quota zero. La ricostruzione infinita”, aiuta a comprendere, almeno in parte, alcuni aspetti della Messina post terremoto. Messina, secondo l'autore, non sarebbe un centro periferico del mondo, ma anticiperebbe le tendenze tipiche del capitalismo moderno che produce, non a caso, precariato e, quindi, marginalità ed esclusione sociale. Un punto cruciale, emerso anche dal dibattito, riguarda il nuovo piano regolatore, redatto nel 1911 dall'ingegnere Luigi Borzì, che viene chiamato direttamente in causa a proposito della mancanza di anima di cui questa città soffre, come sappiamo, drammaticamente. La fragilità di un' attività economica stabile è certamente legata all'identità di tipo affaristico della nuova borghesia che si preoccupò soprattutto di depredare la città anziché sviluppare la realtà socio-economica e culturale, ma attribuire al piano Borzì l'origine del malessere messinese, sembra francamente un pò semplificatorio. [email protected]