Corso di Laurea Ingegneria Civile

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Corso di Laurea Ingegneria Civile
Versione aggiornata al 30/07/2010
Area Didattica
di
Ingegneria Civile
ed Ambientale
(ADICA)
INDICE
PRESENTAZIONE DELL’AREA DIDATTICA IN INGEGNERIA CIVILE ED
AMBIENTALE
COMPOSIZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
CORSI DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE
CORSI DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE PER L’AMBIENTE ED IL
TERRITORIO
CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE - ARCHITETTURA
PRESENTAZIONE DELL’AREA DIDATTICA
IN INGEGNERIA CIVILE ED AMBIENTALE
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L’Area Didattica di Ingegneria Civile ed Ambientale (ADICA) è preposta, nei settori di sua
competenza, all’organizzazione della prestazione didattica, nelle sue varie forme, per i seguenti
Corsi di Laurea:
- Corsi di Laurea in Ingegneria Civile ed in Ingegneria Civile per l’Ambiente ed il Territorio
(L-7 ai sensi del D.M. 270/2004, ex-Classe 8 secondo il D.M. 509/1999);
- Corsi di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile (LM-23 ai sensi del D.M. 270/2004, ex
Classe 28/S secondo il D.M. 509/1999) e in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio (LM35 ai sensi del D.M. 270/2004, ex Classe 38/S secondo il D.M. 509/1999);
- Corso di laurea quinquennale a ciclo unico in Ingegneria Edile – Architettura (Ciclo unico
quinquennale ai sensi della direttiva europea 85/384/CEE e Classe LM-4 ai sensi del D.M.
270/2004);
- Corsi di Master attivati nelle stesse classi; definisce, altresì, le modalità atte a realizzare il
loro buon andamento dei predetti Corsi in conformità alla normativa di legge.
Gli organi dell’Area Didattica di Ingegneria Civile ed Ambientale sono il Consiglio di Area
Didattica e il Presidente dell’Area Didattica.
Il Consiglio di Area Didattica è costituito da:
- i professori di I e II fascia titolari di insegnamenti esclusivi dell’Area Didattica di Ingegneria
Civile ed Ambientale;
- i professori di I e II fascia titolari di insegnamenti comuni all’Area Didattica di Ingegneria
Civile ed Ambientale e ad altre Aree Didattiche i quali esercitino la specifica opzione in tal
senso a valere per ciascun anno accademico;
- i professori supplenti di insegnamenti facenti parte dell’Area Didattica di Ingegneria Civile
ed Ambientale; tali docenti sono membri del Consiglio di Area Didattica a partire dall’inizio
dell’anno accademico per il quale la Facoltà ha deliberato l’assegnazione della supplenza, e
fino al termine dello stesso anno accademico. In caso di delibera della Facoltà successiva alla
data di inizio dell’anno accademico, l’afferenza del professore supplente decorre dalla data
della delibera;
- i professori a contratto di insegnamenti facenti parte dell’Area Didattica di Ingegneria Civile
ed Ambientale;
- tutti i ricercatori assegnati dalla Facoltà all’Area Didattica di Ingegneria Civile ed
Ambientale;
- una rappresentanza degli studenti pari al 20% dei professori di I e II fascia e dei ricercatori
confermati.
Per l’espletamento delle sue funzioni, il Consiglio dell’Area Didattica può istituire al suo
interno Commissioni permanenti e temporanee con compiti propositivi e istruttori, su mandati e
con criteri da esso indicati.
Sono istituite, in particolare, le seguenti Commissioni permanenti:
- Commissione per i rapporti con le Istituzioni culturali e formative nazionali ed
internazionali.
- Commissione tutorato;
- Commissione piani di studio;
- Commissione coordinamento didattico;
- Commissione fondi di funzionamento laboratori didattici.
Tra i compiti del Consiglio di Area Didattica si cita: l’elaborazione dei Manifesti degli studi
pertinenti all’Area Didattica, le articolazioni in moduli, i crediti e le eventuali propedeuticità;
l’organizzazione delle attività d’insegnamento, di tutorato e di orientamento degli studenti;
l’esame e l’approvazione dei piani di studio e delle pratiche studenti; l’attribuzione dei compiti
di tutorato nell'ambito della programmazione didattica.
Nei limiti imposti dai regolamenti di Ateneo e di Facoltà il Consiglio di Area Didattica elabora
proposte in merito: al riconoscimento dei crediti acquisiti da studenti provenienti da altro Corso
di Studio della stessa o di altra Università, italiane o estere, nonché dei crediti maturati in altre
attività formative, secondo le procedure ed i criteri stabiliti nel Regolamento didattico di
Facoltà; al riconoscimento di crediti derivanti dal conseguimento di diplomi universitari, di
diplomi delle scuole dirette a fini speciali istituite presso le Università; ai criteri per
l’assegnazione di borse di studio per la permanenza di studenti presso altre Università o centri di
ricerca; ai criteri per l’accertamento della frequenza degli studenti, ove obbligatorio; alla
pianificazione annuale delle assegnazioni richieste per lo svolgimento di elaborati della prova
finale, dell’attività di Tesi e di tirocinio; all’attivazione di Scuole e Corsi di Specializzazione,
nonché di Master di laurea e laurea Magistrale.
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COMPOSIZIONE DEL COLLEGIO DEI
DOCENTI
PROFESSORI ORDINARI (FASCIA A E B ART 14 RD)
ASCIONE LUIGI
BELGIORNO VINCENZO
CANTARELLA GIULIO ERBERTO
CARDONE VITALE
CASCINI LEONARDO
CIARLETTA MICHELE
EGIZIANO LUIGI
FAELLA CIRO
MATARAZZO GIOVANNI
MORANO NICOLA
PALAZZO BRUNO
PILUSO VINCENZO
PUGLIESE CARRATELLI EUGENIO
ROSSI FABIO
VILLANI PAOLO
PROFESSORI ASSOCIATI
BOVOLIN VITTORIO
CALIENDO CIRO
DE MARE GIANLUIGI
FIANI MARGHERITA
FEO LUCIANO
FRATERNALI FERNANDO
FURCOLO PIERLUIGI
GERUNDO ROBERTO
GUIDA DOMENICO
GUIDA MICHELE
IANNIZZARO VINCENZO
IOVANE GERARDO
IPPOLITO LUCIO
REALFONZO ROBERTO
RIBERA FEDERICA
RIZZANO GIANVITTORIO
SICIGNANO ENRICO
SORBINO GIUSEPPE
VANACORE ROBERTO
RICERCATORI (FASCIA E ART. 14 R.D.)
ALBANO GIOVANNA
BERARDI VALENTINO
CALVELLO MICHELE
COPPOLA GIOVANNI
CUOMO SABATINO
DENTALE FABIO
DELLA CIOPPA ANTONIO
DE LUCA STEFANO
DE FEO GIOVANNI
FASOLINO ISIDORO
FERLISI SETTIMIO
LONGOBARDI ANTONIA
MARTINELLI ENZO
MANCUSI GEMINIANO
MESSINA BARBARA
MONTUORI ROSARIO
NADDEO VINCENZO
NESTICO’ ANTONIO
PAPA MARIANICOLINA
PASSARELLA FRANCESCA
PETTI LUIGI
RIZZO LUIGI
VICCIONE GIACOMO
SUPPLENTI (FASCIA C E D ART.14 R.D.)
CIAMBELLI PAOLO
CUCCURULLO GENNARO
D’AMBROSIO FRANCESCA ROMANA
D’APICE CIRO
DI MATTEO MARISA
DI MAIO LUCIANO
DE PASQUALE SALVATORE
DONSÌ FRANCESCO
GORRASI GIULIANA
LAMBERTI GAETANO
MICCIO MICHELE
NOBILE MARIA ROSARIA
QUARTIERI JOSEPH
PICCOLO ANTONIO
RUGGIERO ALESSANDRO
SANNINO DIANA
SCARFATO PAOLA
SPAGNUOLO GIOVANNI
TIBULLO VINCENZO
RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI (FASCIA F ART.14 R.D.)
BRUNO VINCENZO
CHIUMIENTO GIOVANNI
CIANCIO ALESSIA
FIORILLO GIUSEPPE
GIGI MARIA DOMENICA
GUARINIELLO MARCO
PISANI FRANCESCO
SANTANIELLO DOMENICO
TRUOIOLO MARIAGRAZIA
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Corsi di Studio
presso ADICA
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Premessa
La presente Guida raccoglie le informazioni salienti relative ai Corsi di Laurea di competenza
dell’Area Didattica di Ingegneria Civile ed Ambientale (ADICA) attivati presso la Facoltà di
Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno.
La Guida è primariamente rivolta ai nuovi allievi immatricolati nell’anno accademico 2010/11
per i quali viene illustrato il Curriculum degli Studi che essi si troveranno ad affrontare fino al
conseguimento del titolo. A partire dall’anno accademico 2008/09 la Facoltà di Ingegneria
dell’Università di Salerno ha inteso allineare la sua Offerta Formativa alle prescrizioni del
Decreto Ministeriale 270/2004 il quale detta, tra l’altro, una serie di requisiti minimi in termini
di numerosità degli insegnamenti e di loro copertura da parte del corpo docente. Una delle
principali innovazioni introdotte dal D.M. 270/2004 consiste nella predisposizione, già al primo
livello, di due Percorsi, uno “Formativo” riservato a coloro che intendano iscriversi alle lauree
di secondo livello, ed uno “Professionalizzante” maggiormente orientato a formare laureati
pronti all’inserimento nel mondo del lavoro. I due percorsi hanno, comunque, un primo anno
comune realizzando quello che è stato talvolta indicato come un percorso ad “Y”.
La trasformazione dei Corsi di Laurea di primo livello trova compimento proprio nell’anno
accademico 2010/11 con l’attivazione del terzo anno previsto nel Curriculum di studi varato
nell’anno accademico 2008/09. Di conseguenza il Manifesto degli Studi, ovvero il complesso
dei corsi afferenti ad ADICA erogati dalla Facoltà di Ingegneria nell’a.a. 2010/11, corrisponderà
a tale Curriculum.
La stessa trasformazione avviata nell’anno accademico 2008/09 per le Lauree di base, parte
quest’anno per le Luaree di secondo livello, denominate “Lauree Magistrali” ai sensi dello
stesso D.M. 270/2004. Esse sostituiscono sostanzialmente le Lauree Specialistiche introdotte dal
D.M. 509/1999. Pertanto nel caso delle Lauree Magistrali, il Curriculum di Studi sarà
completamente coerente con le nuove disposizioni normative, mentre il Manifesto degli studi
per l’anno 2010/11 sarà costituito dal primo anno previsto dallo stesso Curriculum e da un
secondo anno coerente con il secondo anno del Curriculum 2009/10 delle Lauree Specialistiche
(Decreto 509/1999), disponibile sulla corrispondente Guida dello Studente
Per completezza, nella sezione relativa ai Corsi di Laurea di secondo livello, verranno riportati
sia il Curriculum relativo all’a.a. 2010/11 delle Lauree Magistrali che il Manifesto degli Studi
riferito al medesimo anno.
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Corsi di Studio in Ingegneria Civile
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Presentazione
L’ingegnere civile si occupa della progettazione, dell’esecuzione e della gestione degli edifici e
delle infrastrutture; rientrano nella sua competenza quindi le problematiche attinenti alle
costruzioni civili ed industriali, alle vie di trasporto, ai sistemi di raccolta, distribuzione,
depurazione e smaltimento delle acque, alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti, alla
pianificazione e la difesa del suolo e delle coste, alle opere per la conservazione dell’ambiente
naturale. In particolare, l’esigenza di un ingegnere civile con specifiche competenze nei
problemi del territorio si è andata sempre più evidenziando nell’ultimo decennio, sia a livello di
industria, che di libera professione e di Pubblica Amministrazione. L’ingegnere civile, inoltre,
opera nell’ambito degli Enti territoriali (Comuni, Province, Regioni, Autorità di bacino) che
intervengono nella gestione delle attività riguardanti lo sviluppo del territorio, curando la
pianificazione, il controllo e verificando l’impatto ambientale delle opere. L’ingegnere civile,
infine, opera in maniera preponderante, nei cantieri, negli uffici tecnici delle imprese, nelle
società di ingegneria e negli studi professionali sviluppano i progetti e curando l’esecuzione
delle opere.
Finalità del Corso di Laurea e del Corso di Laurea Magistrale
Agli studenti del Corso di Laurea in Ingegneria Civile sono proposti due percorsi formativi che,
da un lato, coprono una varietà di materie di interesse applicativo favorendo l’inserimento del
laureato nella professione e, dall’altro, forniscono una forte base culturale per l’eventuale
proseguimento degli studi nel successivo corso di Laurea Magistrale.
Durante i tre anni del corso di laurea gli studi sono, dunque, orientati ad una preparazione fisicomatematica essenziale strettamente legata alle applicazioni così da consentire un apprendimento
dei principi fondamentali insieme al conseguimento degli strumenti pratici ed operativi
dell’esecuzione delle opere e degli elementi di base della progettazione. Il solido bagaglio
culturale così conseguito permetterà al professionista di affrontare il continuo rinnovamento che
il progresso della tecnica e della società gli porranno nel corso della sua carriera.
Per coloro i quali intendano proseguire negli studi della Laurea Magistrale, il corso di studio è
articolato in maniera da fornire all’allievo una formazione di livello avanzato e la capacità di
ideare, pianificare, progettare e gestire opere, sistemi e processi altamente complessi; esso è
articolato in una serie di curricula specialistici. Per i nuovi immatricolati sono attivi i seguenti
percorsi formativi:
- Percorso Strutture e Geotecnico, con contenuti che vanno dalla meccanica teorica fino alla
progettazione di nuove costruzioni o all’intervento su strutture esistenti, partendo dai
fondamenti dell’Ingegneria delle Strutture, delle Infrastrutture e della Geotecnica;
- Percorso Infrastrutture e Trasporti, che ha l’obiettivo di trasferire agli studenti i fondamenti
per la progettazione delle infrastrutture e degli interventi sul territorio, quali acquedotti,
fognature, sistemazioni di frane e litorali, impianti di depurazione e di smaltimento rifiuti.
Potranno essere sviluppate ulteriori offerte specialistiche, così come potrà essere offerto un
curriculum volto a formare una figura professionale aperte con competenze generali.
Organizzazione della didattica del Corso di Laurea e del Corso di Laurea
Magistrale
I corsi di insegnamento previsti dal Manifesto degli Studi per l’a.a. 2010/11 sono organizzati in
due semestri. I semestri impegnano 13 settimane (per 12 settimane effettive di didattica) e,
tipicamente, vanno da ottobre a gennaio e da marzo a giugno. La didattica impartita nei corsi è
generalmente organizzata in moduli da 60 ore, di cui una parte rilevante è riservata ad attività
esercitative e a pratiche di laboratorio. Alcune attività didattiche riguardano lo sviluppo di
attività interdisciplinari con lo scopo di abituare l’allievo a generalizzare metodi e tecniche
impartite nei vari corsi, a impiegare software complessi, ad analizzare ed interpretare i dati, a
progettare opere e condurre cantieri.
Percorsi formativi professionalizzanti
Per l’a.a. 2010/11, oltre al percorso “Formativo” dedicato a coloro che abbiano intenzione di
proseguire per la Laurea Magistrale, è previsto anche un percorso formativi
“Professionalizzante” riservato a coloro che, alla fine del triennio, vogliano inserirsi nel
momendo del lavoro. Agli studenti che escono dal primo percorso è consentito di accedere
direttamente alla Laurea Magistrale in Ingegneria Civile, mentre agli altri l’accesso al secondo
livello di studi è consentito soltanto con debiti.
Master Universitario
Per l’importanza del Master Universitario, quale strumento per il perfezionamento scientifico e
per l'alta formazione permanente e ricorrente, la struttura didattica del corso di studio in
Ingegneria Civile sta elaborando le offerte didattiche da offrire ai futuri laureati.
Dottorato di Ricerca
Attualmente sono presenti due corsi di Dottorato di Ricerca nell’area dell’Ingegneria Civile: il
Dottorato in Ingegneria delle Strutture e del Recupero Edilizio ed Urbano ed il Dottorato
Ingegneria Civile per l’Ambiente e il Territorio. L'obiettivo che si intende perseguire è quello di
formare dottori di ricerca con un patrimonio comune di esperienze e di conoscenza degli
strumenti culturali, attraverso un programma di didattica guidata ma soprattutto di lavoro
autonomo di ricerca riguardanti la protezione dagli eventi franosi, dagli alluvioni e dall’erosione
costiera nonché dall’inquinamento delle territorio e del mare.
Struttura organizzativa dei Corsi di studio
I corsi di studio in Ingegneria Civile prevedono, attualmente, il rilascio dei seguenti titoli di
studio:
– Laurea in Ingegneria Civile, quale titolo di 1° livello;
– Laurea Magistrale in Ingegneria Civile, quale titolo di 2° livello;
– Dottorato in Ingegneria delle Strutture e del Recupero Edilizio
– Dottorato di Ricerca in Ingegneria Civile per l’ Ambiente e per il Territorio.
Sbocchi professionali
Va ricordato anzitutto che la figura professionale dell’ingegnere è oggi tra le più richieste sul
mercato del lavoro. Fonti autorevoli sostengono che il mondo del lavoro assorbirebbe, a vari
livelli di responsabilità, all’incirca il triplo degli attuali laureati in Ingegneria in Italia.
In particolare, gli ingegneri civili possono svolgere attività professionali che riguardano la
progettazione e/o la realizzazione di strutture ed infrastrutture. Essi possono trovare sbocchi
professionali:
– nella industria edilizia;
– nella ricerca teorica e/o applicata;
– nei servizi (per esempio nella progettazione, nella ricerca e sviluppo, nel marketing, nella
gestione delle risorse);
– nella formazione (per esempio scuola ed università, ma anche società di formazione per
professionalità specialistiche);
– nella Pubblica Amministrazione;
–
–
–
nelle imprese di costruzione;
negli studi professionali o nelle società di ingegneria;
nella libera professione.
Corso di Laurea
in
Ingegneria Civile
L-7, D.M. 270/2004:
Classe delle Lauree in Ingegneria Civile e Ambientale
Obiettivi formativi specifici del corso
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Il laureato possiede le conoscenze matematiche e fisiche di base peculiari dell'ingegneria e le
conoscenze metodologiche di carattere generale nel settore Civile.
L'obiettivo viene perseguito tramite l'adozione di diversi testi per la didattica e tramite varie
modalità di erogazione della didattica stessa (lezioni frontali, esercitazioni pratiche, attività di
laboratorio e di campo); la conoscenza maturata dall'allievo viene verificata tramite le prove
d'esame che constano quasi sempre di una prova scritta e di un esame orale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Il laureato è in grado di affrontare l'analisi di sistemi di media complessità nell'ambito
dell'Ingegneria Civile e di progettare, in quell'ambito, sistemi di piccole dimensioni.
Inoltre nello svolgimento delle mansioni inerenti la propria attività, il laureato:
– ha capacità di tipo organizzativo, che si concretizzano nella pianificazione della propria
attività lavorativa, o nel rispetto di un piano di lavoro impostogli;
– è in grado di coordinare piccoli gruppi di lavoro, nel rispetto dei modelli organizzativi
aziendali;
– sa far uso di appropriate tecniche di metodi e tecniche di valutazione, anche basate su
modelli statistici;
– è in grado di relazionare sulla propria attività lavorativa.
In molti corsi, soprattutto appartenenti alle attività caratterizzanti, vengono sviluppate
esercitazioni progettuali per il cui svolgimento è necessario applicare le nozioni apprese nelle
ore di lezione teorica ed imparare ad utilizzare strumenti di lavoro tipici della professione
dell'ingegnere; la discussione dei suddetti elaborati progettuali rappresenta parte integrante delle
usuali prove d'esame nelle quali, dunque, è possibile valutare anche il "saper fare" acquisito
dall'allievo durante il corso.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Coerentemente con le capacità di analisi acquisite, il laureato è in grado di valutare
autonomamente sistemi di media complessità nell'ambito dell'Ingegneria Civile. Tali capacità di
giudizio sono esplicitamente potenziate nel CdS attraverso la richiesta di relazioni scritte
sull'analisi di progetti durante le attività standard corsuali, attraverso la pianificazione delle
attività di tirocinio formativo e professionale ed attraverso la prova di verifica finale.
Lo svolgimento di attività progettuali all'interno dei corsi pone da subito l'allievo di fronte alla
necessità, tipica delle attività ingegneria, di effettuare scelte tra diverse soluzioni alternative
disponibili per risolvere il problema oggetto di studio. Poiché tali attività progettuali sono
generalmente svolte autonomamente dall'allievo che è chiamato a svolgerle da solo o all'interno
di piccoli gruppi di lavoro, esse sono un momento fondamentale per adottare tra le varie
soluzioni prospettate dal docente quella che a suo giudizio risulta più appropriata per il caso in
studio.
Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato sa comunicare con tecnici ed esperti con proprietà di linguaggio e padronanza dei
dialetti tecnici, nella propria lingua. È in grado di comunicare anche in inglese su problematiche
di carattere tecnico; è in grado di comprendere ed elaborare testi in lingua inglese di media
difficoltà. In molti insegnamenti, prevalentemente posizionati dal secondo anno in poi, viene
fornito allo studente parte del materiale didattico di supporto ai corsi in lingua inglese, con il
duplice obiettivo di rafforzare la conoscenza della terminologia tecnica e favorire l'acquisizione
e la padronanza degli strumenti linguistici.
Tali abilità sono maturate lungo tutto il percorso formativo; contribuiscono allo scopo le
modalità di accertamento e valutazione della preparazione dello studente, che prevedono nella
maggioranza dei casi a valle di una prova scritta, una prova orale durante la quale vengono
valutate, oltre alle conoscenze acquisite dallo studente, anche la sua capacità di comunicarle con
chiarezza e precisione. Inoltre nel corso di alcuni degli insegnamenti maggiormente
caratterizzanti il corso di studi, sono previste delle attività seminariali svolte da gruppi di
studenti su argomenti specifici di ciascun insegnamento.
Le attività di tutorato che vengono svolte dai docenti durante i corsi stimolano l'allievo ad
interagire con essi e con i suoi colleghi; la prova d'esame, generalmente svolta secondo la
modalità del colloquio orale, consente di verificare le abilità comunicative maturate dall'allievo.
La prova finale, infine, offre allo studente un'ulteriore opportunità di approfondimento e di
verifica delle capacità di analisi, elaborazione e comunicazione del lavoro svolto. Essa prevede
infatti la discussione, innanzi ad una commissione, di un elaborato, corredato da una
presentazione multimediale, prodotto dallo studente su un'area tematica attraversata nel suo
percorso di studi. Oggetto di valutazione in questo caso non sono solo i contenuti dell'elaborato,
ma anche e soprattutto le capacità di sintesi, comunicazione ed esposizione del candidato.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato che intraprende il percorso formativo acquisisce le capacità di apprendimento e le
conoscenze necessarie ad affrontare, con successo ed autonomia, gli studi previsti nella Laurea
Magistrale in Ingegneria Informatica.
Il laureato che, viceversa, sceglie il percorso professionalizzante acquisisce le capacità di
apprendimento e le conoscenze necessarie a seguire, con un alto grado di autonomia, un Master
di primo livello nelle aree delle Strutture, dell'Idraulica e delle altre materie di interesse per
l'Ingegneria Civile.
Il laureato, inoltre, possiede gli strumenti cognitivi di base per la crescita culturale e per
l'aggiornamento continuo autonomo delle proprie conoscenze, per il quale potrà utilizzare fonti
in lingua italiana e in lingua inglese.
La varietà di attività formative previste dall'Ordinamento degli Studi permettono all'allievo di
sviluppare una notevole capacità di apprendimento misurandosi con materie che spaziano da
matematica e fisica e fino alle discipline economiche e giuridiche passando attraverso le attività
caratterizzanti i corsi della Classe di Ingegneria Civile ed Ambientale. Da questa varietà di
contenuti, spesso veicolati con altrettanta varietà di metodi di esposizione ed applicazione
deriva la necessità che l'allievo sviluppi una significativa duttilità nell'apprendimento.
Profili professionali di riferimento
Gli sbocchi professionali sono legati a quegli ambiti lavorativi in cui si progettano e sviluppano
prodotti e sistemi nell'ambito Civile:
– uffici tecnici di enti pubblici (Comuni, Province, Regioni);
– società di costruzioni;
– studi professionali e società di ingegneria;
– laboratori di prove su materiali.
Inoltre, per gli studenti interessati a proseguire gli studi l'obiettivo è quello che si possano
iscrivere con successo ai corsi di laurea magistrale in Ingegneria Civile. Il CdS consente, oltre
all'accesso a livelli di studio successivi, anche di partecipare all'esame di stato per l'abilitazione
alla professione di ingegnere.
Il corso prepara alle professioni di:
– Ingegneri civili
– Ingegneri idraulici
– Altri ingegneri ed assimilati
Curricula offerti agli studenti
Il Corso di studi si articola, fin da principio, su due distinti percorsi, con obiettivi diversificati:
– un percorso formativo orientato all'approfondimento delle discipline nei settori inerenti
l'ingegneria Strutturale, Idraulica e Geotecnica. Il percorso formativo si completa con un
–
tirocinio formativo, costituito da attività didattiche svolte con il coinvolgimento di studi
professionali, enti ed aziende a rilevanza nazionale ed internazionale operanti nel settore, e
finalizzato al completamento della cultura di contesto nei settori di interesse dell'Ingegneria
Civile.
un percorso professionalizzante, orientato all'approfondimento di discipline
dell'informazione che abbiano precisa attinenza con i profili professionali che si
definiscono, e preordinato all'inserimento dei laureati nel mondo del lavoro. I contenuti si
riferiscono all'ambito delle applicazioni inerenti i campi dell'Ingegneria Strutturale,
Idraulica e Geotecnica. Il percorso si completa con un tirocinio di carattere
professionalizzante, svolto dagli studenti in realtà aziendali convenzionate, e finalizzato ad
acquisire "sul campo" specifiche competenze applicative ed acquisire conoscenze anche di
carattere organizzativo degli ambiti lavorativi del settore.
Insegnamenti e altre attività formative
L’elenco degli insegnamenti e i relativi obiettivi formativi sono riportati nel seguito della
presente Guida
Piani di studio individuali
Gli studenti possono presentare piani di studio individuali la cui approvazione è deliberata dal
Consiglio di Area Didattica. I termini e le modalità di presentazione dei suddetti piani sono
stabiliti dalla programmazione annuale della didattica nel calendario di Ateneo.
Prova finale
La prova finale consiste nella preparazione e discussione di un elaborato di carattere
prevalentemente applicativo, sviluppato nell'ambito delle discipline del corso di Laurea.
L'elaborato viene discusso dinanzi ad una commissione, di norma con l'ausilio di mezzi
multimediali.
La valutazione conclusiva terrà conto dell’intera carriera dello studente, della sua maturità
culturale e della capacità di elaborazione personale, nonché della articolazione dell’elaborato
finale e della sua presentazione.
Strutture ove è possibile consultare il regolamento didattico del corso
Facoltà di Ingegneria, Via Ponte Don Melillo, 84084 Fisciano (SA), tel. 089 964029, fax 089
964343, e-mail: [email protected]
Area Didattica di Ingegneria Civile ed Ambientale, Via Ponte Don Melillo, 84084 Fisciano
(SA), tel. 089 964052, fax 089 964343, e-mail: [email protected]
Indirizzo internet del corso di laurea
http://www.adica.unisa.it/
Corso di Laurea Ingegneria Civile
Classe delle Lauree in Ingegneria civile e ambientale: Durata 3 anni
Curriculum per gli immatricolati nell’A. A. 2010/11 e
Manifesto degli studi per l’A. A. 2010/11
Primo Anno – Comune ad entrambi i percorsi
I anno
I sem.
II sem.
DISCIPLINA
CFU
Matematica I
9
Chimica
6
Fisica*
6
Disegno*
6
Lingua Straniera (Accertamento conoscenza Lingua Inglese)
0
Disegno*
6
Fondamenti di Informatica
6
Matematica II
9
Fisica*
6
Totale Parziale
54
* Corso unico con esame finale al termine del II semestre
Percorso FORMATIVO – Secondo e Terzo Anno
II anno
DISCIPLINA
CFU
I sem.
Meccanica Razionale
Architettura Tecnica*
Geologia
Idraulica I*
12
6
6
6
Scienza delle Costruzioni I
12
Idraulica I*
6
Architettura Tecnica*
6
Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata
6
Totale Parziale
114
DISCIPLINA
CFU
Tecnica delle Costruzioni I
9
Costruzioni Idrauliche I
6
Meccanica delle Terre
6
Un insegnamento a scelta
6
Un insegnamento a scelta tra:
3
II sem.
III anno
I sem.
- Elettrotecnica*
- Fisica Tecnica*
II sem.
Economia ed Estimo
9
Impianti di Trattamento Sanitario-Ambientale
6
Un insegnamento a scelta
6
Un insegnamento a scelta tra:
6
- Elettrotecnica*
- Fisica Tecnica*
Strade ferrovie ed aeroporti
6
Tirocinio - Prova Finale
3
Totale Crediti
180
* Corso unico con esame finale al termine del II semestre
Percorso PROFESSIONALIZZANTE – Secondo e Terzo Anno
II anno
I sem.
II sem.
III anno
I sem.
DISCIPLINA
CFU
Meccanica Razionale
6
Architettura Tecnica*
6
Geologia
6
Idraulica I*
6
Architettura Tecnica*
6
Scienza delle Costruzioni I
12
Idraulica I*
6
Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata
6
Totale Parziale
108
DISCIPLINA
CFU
Tecnica delle Costruzioni I
12
Costruzioni Idrauliche
12
Meccanica delle Terre
6
Un insegnamento a scelta tra:
6
- Elettrotecnica
- Fisica Tecnica
- Produzione Edilizia e Sicurezza dei cantieri*
II sem.
Economia ed Estimo
9
Fondamenti di Geotecnica
6
Strade, Ferrovie ed Aeroporti
6
Un insegnamento a scelta tra:
6
- Fondamenti di Tecnica Urbanistica
- Impianti di Trattamento Sanitario-Ambientale
- Produzione Edilizia e Sicurezza dei cantieri*
Tirocinio
3
Prova Finale
6
Totale Crediti
180
* Esame unico con accertamento finale al termine del II semestre
Corso di Laurea Triennale
in
Ingegneria Civile
Programmi dei Corsi
Architettura tecnica
CdS: Ingegneria
Civile
Docente:
Prof. Federica
RIBERA/
Pierfrancesco
FIORE
Anno: II
Semestre: I e II
Integrato:
Codice:
0610100060
Propedeuticità:
Disegno
Crediti: 12
SSD: ICAR/10
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’acquisizione di metodi e di conoscenze tecniche per la comprensione e
l’analisi dell’organismo edilizio dal punto di vista costruttivo, funzionale e morfologico.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Conoscenze di base sui principali materiali da costruzione e sui sistemi costruttivi
tradizionali e moderni. Capacità di comprensione dei processi costruttivi degli organismi
edilizi.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Acquisizione da parte degli studenti della capacità di rilevare ed analizzare dal punto di
vista tecnologico un organismo edilizio nelle sue parti costituenti con sufficiente
competenza tecnica.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per la costruzione di un organismo edilizio in
rapporto ai materiali ed ai sistemi applicabili.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente, nonché rappresentare graficamente, le
principali caratteristiche dei manufatti edilizi
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso; approfondire e rielaborare le informazioni tecniche ricevute attraverso l’esperienza
pratica
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze di base in
riferimento ai metodi di rilievo e di rappresentazione grafica dei manufatti edilizi e del
territorio.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Le lezioni teoriche
conducono ad una lettura della tecnologia attraverso i processi conoscitivi e trasformativi
del costruire. Nelle esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di
lavoro, un tema da sviluppare durante tutto lo svolgimento del corso. Il tema comprende
unitariamente tutti i contenuti dell’insegnamento e consiste nell’analisi storica, geometrica,
tecnologica e funzionale di un manufatto edilizio esistente, attraverso l’elaborazione di
relazioni tecniche e tavole grafiche.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avviene mediante un colloquio
orale che presuppone anche la verifica dei risultati ottenuti nello svolgimento delle
esercitazioni.
Contenuto del corso
Argomenti
Introduzione al corso
Lettura tecnologica di un
edificio esistente
I materiali da costruzione
tradizionali
I sistemi costruttivi
tradizionali
Gli edifici intelaiati
I materiali ferrosi
Le costruzioni in acciaio
Il calcestruzzo
cementizio
Le costruzioni in
conglomerato cementizio
armato
Elementi di fabbrica
delle costruzioni in
acciaio e in conglomerato
cementizio armato
Totale Ore
Contenuti specifici
Definizioni e dimensioni dell’architettura; il
lessico e le tecniche dell’architettura templare e
gli ordini architettonici.
I sistemi costruttivi e il sistema edificio.
ricerca storica e di archivio, rilievo fotografico,
geometrico,
tecnologico
e
funzionale,
rappresentazione grafica
La pietra naturale, l’argilla e i laterizi, il legno, le
malte per le murature
Sostegni verticali continui ed isolati, fondazioni,
sostegni orizzontali, coperture, scale
Il sistema intelaiato; i sistemi di resistenza ad
azioni orizzontali
Il ferro, la ghisa, l’acciaio; processi produttivi e di
lavorazione
I sistemi di connessione; strutture di sostegno
verticali; strutture di sostegno orizzontali; portali;
protezione contro la ruggine; protezione contro il
fuoco; il processo costruttivo;
I componenti, il conglomerato fresco; il
conglomerato indurito; gli additivi; dosatura e
impasto dei componenti; getto e maturazione del
calcestruzzo
Il conglomerato cementizio armato; strutture di
sostegno verticali; strutture di sostegno
orizzontali; telai; giunti di dilatazione; il
calcestruzzo armato precompresso; le costruzioni
in calcestruzzo armato prefabbricato.
Opere di fondazioni, solai, scale, elementi di
fabbrica di confine.
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
6
2
Ore
Lab.
40
6
18
5
2
2
3
5
2
4
6
2
10
7
60
60
Testi di riferimento
Appunti delle lezioni da integrare con i seguenti testi:
E. Allen, I fondamenti del costruire, McGraw-Hill, 1997
L. Caleca, Architettura Tecnica, Flaccovio Editore1999
G. Carbonara, Restauro Architettonico - Vol. II, Utet 1996
B. De Sivo, G. Giordano, R. Iovino, A. Irace, Appunti di Architettura Tecnica, CUEN 1995
Petrignani A., Tecnologie dell’architettura, Serie Görlich, 1984
Torricelli M. C., Del Nord R., Felli P., Materiali e tecnologie dell’architettura, Editori Laterza, 2007
Chimica
CdS: Ingegneria
Civile
Docente:
Giuliana GORRASI
Anno: I
Semestre: I
Integrato:
Codice:
0610100002
Propedeuticità:
nessuna
Crediti: 6
SSD: CHIM/07
Tipologia:
Base
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Studio, comprensione e razionalizzazione dei fenomeni chimici, ovvero strutturazione della
materia e sue trasformazioni fisiche e chimiche. Tra i risultati previsti per l’apprendimento
rientra lo sviluppo di una visione atomistica delle sostanze e le competenze per connettere le
osservazioni macroscopiche con la visione atomistica delle reazioni.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione dei concetti fondamentali della chimica sulla base degli obiettivi concettuali
pianificati dal docente.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Agli studenti è richiesto di sapere individuare le possibili applicazioni dei concetti
fondamentali acquisiti.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Rilevanti applicazioni ingegneristiche, risoluzione dei problemi e comprensione concettuale
sono tre temi integrati, anche se distinti, che si intrecceranno durante lo svolgimento del
corso e saranno evidenziati in diversi modi che, nel complesso, funzioneranno come guida
per sollecitare gli studenti a sviluppare i propri obiettivi di valutazione analitica e critica.
Abilità comunicative (communication skills)
Agli studenti è richiesto di sapere esporre oralmente un argomento con la capacità di
correlare gli aspetti fenomenologici della chimica con i processi che avvengono a livello
atomico e molecolare.
Capacità di apprendere (learning skills)
Agli studenti è richiesto di sapere applicare le conoscenze acquisite durante il corso, ed
approfondire gli argomenti trattati in contesti di interesse attuale.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze
matematiche di base, con particolare riferimento alle strutture algebriche.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in
aula viene assegnato agli studenti la risoluzione di problemi chimici che rappresentano
l’espressione in forma concreta e quantitativa dei concetti che vengono di volta in volta
erogati nelle lezioni teoriche. Il metodo di risoluzione dei problemi è scelto in modo da
porre in risalto il ragionamento ed è basato su un procedimento a tappe; allo step iniziale di
comprensione del problema segue la fase di pianificazione e risoluzione. La fase di
pianificazione serve a riflettere su come risolvere il problema prima di manipolare i valori
numerici. L’ultima fase, quella di verifica, promuove l’abitudine a valutare la
ragionevolezza della risposta e a verificare la coerenza con i principi fondamentali della
chimica.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
scritta ed un colloquio orale.
Contenuto del corso
Argomenti
Struttura
atomica della
materia
Legame chimico
Stechiometria
Gas, solidi e
liquidi
Equilibrio di
fase
Equilibrio
chimico
Elettrochimica
Contenuti specifici
Atomi e cariche elettriche. Peso atomico e molecolare. Concetto di
mole. Elettrone. Energia di ionizzazione e affinità elettronica.
Massa degli atomi e delle molecole. Modello attuale dell’atomo di
idrogeno. Significato della funzione d’onda. Aufbau degli atomi e
loro configurazione elettronica. Tavola periodica.
Formule chimiche. Legame ionico. Legame covalente.
Delocalizzazione degli elettroni e risonanza. Ibridizzazione e
geometria molecolare. Legame metallico. Interazioni deboli e stati
condensati. Caratteristiche di valenza degli elementi in relazione
alla loro posizione nel sistema periodico.
Numero di ossidazione. Reazioni chimiche ed equazioni di
reazione. Reazioni di ossido-riduzione.
Pressione. Legge di Boyle. Legge di Charles e Gay-Lussac. Scala
assoluta della temperatura. Equazione di stato dei gas perfetti.
Pressioni parziali e legge di Dal ton. Gas reali. Proprietà dei solidi.
Reticoli e celle elementari. Descrizione di alcuni reticoli
cristallini.. Tipi di solidi. Solidi covalenti, molecolari, ionici e
metallici. Liquidi.
Equilibrio solido-liquido, solido-gas e liquido-gas. Diagrammi di
stato. Diagramma di stato dell’acqua e del biossido di carbonio.
Generalità. Legge di azione di massa. Effetto della temperatura
sull’equilibrio chimico. Equilibri omogenei ed eterogenei.
Dissociazione elettrolitica dell’acqua. Acidi e basi. Prodotto di
solubilità.
Potenziale all’elettrodo e celle galvaniche.
Totale Ore
Testi di riferimento
D.W. Oxtoby “Chimica Moderna” EDISES (Napoli);
Bandoli-Dolmella-Natile “Chimica di Base” EDISES (Napoli);
Schiavello-Palmisano “Fondamenti di Chimica” EDISES (Napoli).
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
10
2
10
2
2
4
8
2
4
4
7
2
3
40
20
Costruzioni Idrauliche I
CdS: Ingegneria
Civile
Docente:
Prof. Paolo
VILLANI
Anno: III
Semestre: I
Integrato:
Imp. di
trattamento
Sanitario –
Ambientale
Codice:
0610100027
Propedeuticità:
Idraulica I
Crediti: 6
SSD: ICAR/02
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso intende fornire le conoscenze necessarie per un’analisi sistematica delle principali
opere idrauliche. Allo scopo, s’illustrano i principali sistemi idrici mostrandone le funzioni,
indicandone gli elementi principali e le relazioni tra essi. In particolare, si descrivono le
opere di derivazione, di adduzione e di distribuzione dell’acqua e le opere di smaltimento
delle acque.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Capacità di individuare le diverse componenti dei sistemi idrici e di capirne il
funzionamento.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Impostare ed elaborare il dimensionamento delle opere idrauliche. Individuare
caratteristiche ottimali di gestione dei sistemi idrici.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare gli interventi necessari e strategici per una corretta gestione della risorsa
idrica volta alla sua salvaguardia. Saper valutare gli interventi di protezione idraulica con
finalità di difesa e riqualificazione ambientale del territorio.
Abilità comunicative (communication skills)
Capacità di esporre le caratteristiche di un progetto mettendo in evidenza i nessi funzionali
fra le diverse componenti.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti
Prerequisiti
Per affrontare, con profitto, lo studio della materia è necessario avere conoscenze di analisi
matematica e di idraulica.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche
nel laboratorio di calcolo. Nell’ambito delle esercitazioni nel laboratorio di calcolo, gli
studenti, divisi in piccoli gruppi, affronteranno il dimensionamento di alcune opere
idrauliche. Si effettueranno anche visite al laboratorio di idraulica e visite tecniche presso
impianti idrici presenti nel territorio.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
scritta e colloquio orale.
Costruzioni Idrauliche
CdS: Ingegneria
Civile
Docente:
Prof. Paolo
VILLANI
Anno: III
Semestre: I
Integrato:
Propedeuticità:
Idraulica I
Crediti: 12
Codice:
SSD: ICAR/02
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso intende fornire le conoscenze necessarie per un’analisi sistematica delle principali
opere idrauliche. Allo scopo, s’illustrano i principali sistemi idrici mostrandone le funzioni,
indicandone gli elementi principali e le relazioni tra essi. In particolare, si descrivono le
opere di derivazione, di adduzione e di distribuzione dell’acqua e le opere di smaltimento
delle acque.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Capacità di individuare le diverse componenti dei sistemi idrici e di capirne il
funzionamento.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Impostare ed elaborare il dimensionamento delle opere idrauliche. Individuare
caratteristiche ottimali di gestione dei sistemi idrici.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare gli interventi necessari e strategici per una corretta gestione della risorsa
idrica volta alla sua salvaguardia. Saper valutare gli interventi di protezione idraulica con
finalità di difesa e riqualificazione ambientale del territorio.
Abilità comunicative (communication skills)
Capacità di esporre le caratteristiche di un progetto mettendo in evidenza i nessi funzionali
fra le diverse componenti.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti
Prerequisiti
Per affrontare, con profitto, lo studio della materia è necessario avere conoscenze di analisi
matematica e di idraulica.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche
nel laboratorio di calcolo. Nell’ambito delle esercitazioni nel laboratorio di calcolo, gli
studenti, divisi in piccoli gruppi, affronteranno il dimensionamento di alcune opere
idrauliche. Si effettueranno anche visite al laboratorio di idraulica e visite tecniche presso
impianti idrici presenti nel territorio.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
scritta e colloquio orale.
Disegno
Docente:
CdS:
Ingegneria Civile arch. Barbara MESSINA
Anno: I
Semestre: I e II
Integrato:
Propedeuticità:
nessuna
Crediti: 12
Codice: 0612100005
SSD: ICAR 17
Tipologia: base
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso si propone di far apprendere agli allievi, attraverso l’armonico e organico studio dei
modelli geometrici e di quelli grafici dello spazio tridimensionale, gli elementi fondamentali
del linguaggio grafico di natura tecnica, facendo loro acquisire la capacità di esprimere in
termini analitici, e di rappresentare graficamente, gli elementi caratterizzanti dell’ingegneria
civile.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dei modelli concettuali, logici e
fisici della rappresentazione grafica, delle metodologie di progetto e sviluppo, dei concetti
fondamentali del linguaggio grafico architettonico.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper elaborare, secondo norme convenzionali codificate, modelli grafici dell’ingegneria
civile e del territorio.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per graficizzare elementi costruttivi
dell’ingegneria civile, ottimizzando il processo della rappresentazione in base al contesto in
esame.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato agli argomenti trattati.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite e saper apprendere autonomamente le nuove
evoluzioni delle conoscenze.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati è richiesta la conoscenze della
geometria euclidea e dell’uso di software grafici di elaborazione di immagini vettoriali e
raster.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Durante le esercitazioni
in aula gli studenti sono tenuti ad elaborare grafici correlati con gli argomenti ed i tematismi
di volta in volta illustrati durante le lezioni teoriche.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
grafica ed un colloquio orale.
Contenuto del corso
Argomenti
Contenuti specifici
Introduzione al corso
La rappresentazione grafica di natura tecnica. Il disegno
come linguaggio grafico codificato, mezzo di analisi e di
comunicazione della realtà oggettiva. Cenni di storia del
disegno. Modelli grafici e modelli geometrici. I modelli
geometrici descrittivi dello spazio architettonico e del
territorio. Strumenti e tecniche di rappresentazione.
Fondamenti di geometria proiettiva. Operazioni elementari
nel piano e nello spazio. Dal piano euclideo al piano
proiettivo. L’omologia piana.
I fondamenti
geometrici
della
rappresentazione
grafica
I modelli geometrici
dello spazio
tridimensionale
I modelli grafici
compiuti
Morfologia e
rappresentazione
di elementi
costruttivi
dell’ingegneria civile
I metodi di rappresentazione della tradizionale geometria
descrittiva. Il modello di Monge (o proiezioni ortogonali).
Rappresentazione di enti fondamentali; problemi di
posizione: condizioni di appartenenza, di parallelismo e di
perpendicolarità, intersezioni. I modelli assonometrici:
l’assonometria cavaliera militare isometrica; l’assonometria
ortogonale isometrica e l’assonometria cavaliera non
militare. Rappresentazione di enti fondamentali; problemi
di posizione: condizioni di appartenenza, di parallelismo e
di perpendicolarità, intersezioni. Il metodo di
rappresentazione per proiezione quotata. Rappresentazione
di enti fondamentali; problemi di posizione: condizioni di
appartenenza, di parallelismo e di perpendicolarità,
intersezioni. Corrispondenze tra differenti modelli
geometrici; cambiamento del metodo di rappresentazione.
Problemi notevoli; problemi metrici. Ribaltamenti;
configurazioni oggettive di figure piane. Rappresentazione
di solidi e loro sezioni.
Dai modelli geometrici ai modelli grafici compiuti. Scale
grafiche di riduzione; il grado di definizione del disegno.
Componenti convenzionali e componenti iconiche della
rappresentazione alle varie scale. La scelta del metodo di
rappresentazione. Gli elaborati grafici del disegno civile.
Normativa specifica. La quotatura dei disegni. La
definizione dei modelli grafici. Il modello grafico come
messaggio referenziale. La struttura del modello: le unità
elementari e le forme dell’articolazione dell’espressione
tecnico-grafica. Le variabili grafiche. Convenzioni e
codificazioni grafico simboliche. Modello grafico compiuto
di un ambito territoriale.
Elementi di chiusura verticale: le murature, funzioni e
tipologie. Rappresentazione di murature di pietre e di
mattoni; in vista ed intonacate; murature portanti, di
tamponamento, di tramezzo. Elementi di copertura dello
spazio architettonico: rappresentazione di coperture a falde,
a volte, a terrazza. Elementi di chiusura orizzontale:
rappresentazione di solai; solai di copertura e di primo
calpestio. L’isolamento del primo calpestio: vespai, a secco
e a camera d’aria, intercapedini. La rappresentazione di
Ore
Lez.
Ore
Eserc
2
4
3
18
21
6
6
18
21
Ore
Lab.
La rappresentazione
infografica
I modelli fisici e
tematici
dell’ambiente e del
territorio
Totale Ore
sistemi di fondazione. Elementi di collegamento verticale:
le scale.
Evoluzione degli strumenti del disegno. Relazione tra
strumenti e tecniche: dal tracciamento dei segni alla
generazione elettronica delle immagini. Evoluzione della
grafica
computerizzata:
dalla
meccanizzazione
all’automazione del disegno. Primitive grafiche. I
programmi per la rappresentazione infografica; software di
base, software applicativo. Programmi di disegno,
programmi di progetto, programmi ausiliari, programmi di
presentazione. Il disegno cosiddetto tridimensionale. Il
problema della costruzione delle immagini percettive.
Modello digitale e modello grafico. L’immagine di sintesi.
Rappresentazione e modellazione solida. Immagine
stampata e immagine dello schermo. Il trattamento
dell’immagine.
La rappresentazione a curve di livello. Codici cartografici e
simbologie specifiche. I segni cartografici. Normativa.
Sezioni e profili del terreno. La cartografia tematica.
Impianto delle carte tematiche. La leggibilità delle carte
tematiche. Le variabili visuali nella cartografia tematica.
Criteri di scelta delle variabili e loro associazione. Le
variabili in relazione all’impianto della carta. Segni e
simboli in cartografia tematica.
8
6
4
3
60
60
Testi di riferimento
V. Cardone, Modelli grafici dell’architettura e del territorio, Cues, Salerno 2008;
V. Cardone, Modelli grafici e modelli informatici, in M. Dell’Aquila e A. De Rosa (a cura di),
‘Proiezione e immagine. La logica della rappresentazione’, Arte Tipografica, Napoli 2000;
V. Cardone, Realtà, modello, immagine nella rappresentazione infografica della realtà, in M.
Dell’Aquila e A. De Rosa (a cura di) ‘Realtà virtuale o Visione reale?’, Arte Tipografica, Napoli
2002;
V. Iannizzaro, Dalle “Mappae mundi” alle immagini satellitari - Rappresentazione del territorio e
cartografia tematica, CUES, Salerno 2006;
B. Messina, Esercitazioni di Disegno, vol. I, Cues, Salerno 2008
Estimo
CdS: Ingegneria
Civile
Docente:
Proff. Nicola
MORANO/
Antonio
NESTICO’
Integrato:
/
Propedeuticità:
Nessuna
Crediti: 9
Anno: III
Semestre: II
Codice:
0610100024
SSD: ICAR/22
Tipologia:
Affine o
integrativa
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Fornire agli allievi i principi e gli strumenti propri dell’attività economico–estimativa, sia
nel campo della produzione edilizia, della valutazione e gestione degli immobili, della stima
delle aziende e dei servizi, del danno, sia in ordine alla stima censuaria, alla organizzazione
ed alle funzioni tecniche del Catasto, nel quale prioritaria ed essenziale è la competenza e la
presenza dell’ingegnere.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Acquisizione del lessico tecnico del settore estimativo, dei paradigmi della disciplina, della
logica operativa e della normativa che conforma l’ambito valutativo.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Conoscere le fonti che generano i dati per le stime, saper leggere e interpretare documenti e
informazioni da introdurre nella valutazione, essere in grado di tradurre in elaborato tecnico
(perizia o altro) le fasi del giudizio di stima.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Capacità di discernimento della ragion pratica posta dal quesito, di selezione del
procedimento estimativo in funzione della disponibilità dei dati e delle caratteristiche
giuridico-economiche del bene oggetto della valutazione.
Abilità comunicative (communication skills)
Sapersi relazionare con esperti di altre discipline, comunicare i risultati del proprio lavoro in
termini chiari ed efficaci.
Capacità di apprendere (learning skills)
Essere in grado di applicare i principi metodologici ai molteplici e differenti ambiti di
competenza della disciplina. Aggiornare la propria preparazione in funzione dello sviluppo
degli strumenti di analisi e di elaborazione delle informazioni e dell’evolversi del quadro
normativo di riferimento.
Prerequisiti
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, sono richieste conoscenze di economia
generale.
Metodi didattici
Il corso prevede lezioni frontali ed esercitazioni, durante le quali vanno illustrati esempi
applicativi dei principi teorici. Agli studenti, distribuiti in gruppi di lavoro, è richiesto di
sviluppare un caso operativo di stima.
Metodi di valutazione
La verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati da parte degli allievi va fatta
mediante colloquio e, se necessario, mediante descrizione formale di schemi di aspetti logici
della materia.
Contenuto del Corso
Argomenti
Presentazione
Principi di
Economia
Matematica
finanziaria
Il giudizio di
stima
L’estimo degli
immobili
Limitazioni del
diritto di proprietà
e danni
Estimo industriale
e commerciale
Catasto
Totale Ore
Contenuti specifici
Compiti e contenuti dell’Estimo. Rapporti dell'Estimo con la
professione dell'ingegnere. Organizzazione del Corso. Materiale
didattico ed esercitazioni.
Beni economici. Leggi economiche. Azienda e impresa. Capitali
e bilancio dell’azienda. Forme di mercato. Il reddito nazionale.
Gli investimenti. Moneta e interesse. Inflazione.
Calcolo dell’interesse. Il montante. Sconto e posticipazione.
Annualità e periodicità. Ammortamento e reintegrazioni.
Le fasi del giudizio di stima. La ragion pratica. Gli aspetti
economici. L’individuazione dell’aspetto economico che soddisfa
la ragion pratica. Il metodo dell’Estimo. I procedimenti di stima.
La scelta del procedimento. L’ordinarietà nel giudizio di stima.
La rilevazione dei dati. Il valor capitale. Le aggiunte e le
detrazioni.
Il computo metrico estimativo. Il mercato immobiliare. La stima
dei fabbricati. La stima delle aree edificabili. I millesimi
condominiali.
Stima delle indennità di esproprio. Indennità per servitù di
elettrodotto, metanodotto e scarico coattivo. Le stime in tema di
usufrutto. Stima dei danni.
La stima degli impianti. La stima delle aziende. Stima del valore
di avviamento
Funzioni civili e fiscali del catasto. Il catasto dei terreni. Il
catasto dei fabbricati.
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
2
6
2
2
2
16
2
18
6
12
4
2
2
10
4
68
22
Testi di riferimento
Manganelli B., Nesticò A., Guadalupi A., Nozioni di Economia - per i corsi di Estimo e di
Valutazione Economica dei Progetti, CUES, 2002, Salerno.
Medici G., Principi di Estimo, Calderini, 1972 Bologna.
Forte C., Elementi di estimo urbano, ETASLIBRI, 1973 Milano.
De Mare G. e Morano P., La stima del costo delle opere pubbliche, UTETLibreria, Torino 2002.
Manganelli B. e Pacifico A., Struttura e normativa dei Catasti Terreni e Fabbricati, CUES, Salerno
2004.
Polelli M., Nuovo trattato di Estimo, Maggioli editore, S. Marino 2008.
Elettrotecnica
CdS: Ingegneria
Civile
Docente:
Luigi Egiziano
Integrato: si
Propedeuticità:
-
Crediti: 6+3
Anno: III
Semestre: I
Codice:
SSD: ING-IND/31
Tipologia:
attività a scelta
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’apprendimento degli argomenti di base dell'elettrotecnica generale e della
teoria dei circuiti. Vengono altresì forniti elementi di base riguardanti il principio di
funzionamento e le principali applicazioni del trasformatore e del motore asincrono e alcuni
cenni sull’utilizzazione di fonti energetiche alternative.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione dei metodi di analisi dei circuiti lineari, in regime stazionario, sinusoidale
monofase e trifase, dei principi di funzionamento del trasformatore e della conversione
elettromeccanica dell’energia elettrica.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper analizzare un circuito lineare, in regime stazionario, sinusoidale monofase e trifase,
esaminare le principali applicazioni delle principali macchine elettriche
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per analizzare una rete elettrica lineare,
individuare le applicazioni più significative di alcune macchine elettriche e conoscere le
principali caratteristiche e il campo di impiego delle fonti energetiche alternative
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato all’elettrotecnica.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze
matematiche e fisiche di base, con particolare riferimento all’elettrologia.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in
aula viene inizialmente illustrata dal docente la procedura di analisi circuitale;
successivamente gli studenti vengono coinvolti nella risoluzione del problema, fino a
raggiungere un sufficiente grado di autonomia che permette loro di risolvere
individualmente un esercizio. Nel corso delle esercitazioni, il docente coinvolge gli allievi
rendendoli parte attiva nella risoluzione del problema circuitale e verificando, al tempo
stesso, il grado di maturazione dei concetti esposti fino a quel momento.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
scritta, in genere a carattere esonerativo, e colloquio orale.
Contenuto del corso
Argomenti
Reti elettriche lineari in
regime stazionario
Reti elettriche lineari in
regime sinusoidale
Richiami di
elettromagnetismo e
ferromagnetismo
Elementi di impianti
elettrici e sicurezza
Contenuti specifici
Bipoli. Energia e passività. Leggi di Kirchhoff.
Metodi di risoluzione di reti lineari. Applicazione
dei teoremi di Tellegen, Thévénin, Norton
Fasori. Metodo simbolico. Impedenza. Potenza
istantanea, attiva e reattiva. Conservazione delle
potenze. Rifasamento. Risonanza.
Sistemi trifasi simmetrici sia equilibrati che
squilibrati. Misura delle potenze attiva e reattiva
nei sistemi trifase: teorema di Aron.
Materiali ferromagnetici. Magneti permanenti.
Perdite per isteresi e correnti parassite. Circuiti
magnetici. Riluttanza. Circuiti mutuamente
accoppiati. Principi di conversione
elettromeccanica dell'energia.
Trasformatore ideale. Cenni al trasformatore reale.
Motore asincrono: principio di funzionamento e
caratteristica meccanica. Cenni sulle fonti
energetiche rinnovabili.
Totale Ore
Testi di riferimento
G. Fabbricatore: Elettrotecnica e Applicazioni. Liguori
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
15
15
11
7
4
0
6
2
36
24
Ore
Lab.
Fisica
CdS:
Ingegneria Civile
Docente:
Prof. Joseph
QUARTIERI
Anno: I
Semestre:I e II
Integrato:
Propedeuticità:
Nessuna
Crediti: 12
Codice: 0610100058
SSD: FIS/01
Tipologia:
Disciplina di
base
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Capacità di risolvere semplici problemi e di descrivere matematicamente i fenomeni fisici
relativi alla Fisica Classica di base.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Conoscere i concetti che sono alla base dei fenomeni fisici e comprenderne la terminologia.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Sapere individuare i modelli fisici concreti cui poter applicare le conoscenze teoriche
acquisite.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare le metodologie più appropriate per analizzare le problematiche
prospettate. Valutare le procedure di risoluzione dei problemi proposti usando le tecniche
matematiche più appropriate.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper trasmettere in forma scritta ed orale i concetti e le metodiche di risoluzione dei
problemi fisici sottoposti.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le diverse conoscenze acquisite durante il corso a contesti anche
apparentemente differenti da quelli canonici ed approfondire gli argomenti trattati usando
approcci diversi e complementari.
Prerequisiti
Elementi di algebra vettoriale, concetti di infinito e infinitesimo.
Metodi didattici
L’insegnamento prevede lezioni teoriche ed esercitazioni. Nelle esercitazioni, in particolare,
vengono svolti esercizi di applicazione dei concetti fondamentali e delle tecniche di calcolo
vettoriale e di calcolo infinitesimale a casi esemplari di fenomeni fisici elementari.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avviene mediante prove scritte e
orali.
Contenuto del corso
Argomenti
Contenuti specifici
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
Cinematica
Moto rettilineo uniformemente accelerato. Moto in campo
gravitazionale. Moto circolare uniformemente accelerato (in
forma scalare). Derivata di un versore rotante – formula di
Poisson
6
4
Dinamica
Equazione fondamentale della dinamica (Newton). Schema
sinottico delle relazioni fondamentali. Attrito dinamico e
statico. Legge di Hooke
6
2
Dinamica
Teorema impulso-q.d.m. (solo definizioni e qualche semplice
esercizio). Richiami sul teorema della media. Teorema
Lavoro-Energia cinetica. Lavoro per traslazione e rotazione
infinitesime
6
4
Dinamica
Energia potenziale gravitazionale ed elastica. Campi
conservativi. Campi centrali newtoniani (per esempio
elettrostatico ed acustico)
3
2
Dinamica
Moto circolare vario (in forma vettoriale). Momento di un
vettore, di una forza, della q. di moto (in forma assoluta e
cartesiana). Teorema del momento angolare
3
2
Dinamica
Centro di Massa. Proprietà del CM. I e II teorema di Koenig.
Momento di Inerzia per un punto materiale, per un sistema di
p.m., per un corpo rigido. Proprietà dei momenti di inerzia
Digressione elementare su matrici e tensori. Teorema degli
assi paralleli
6
2
2
Cinematica
Dinamica
Traslazione, rotazione, rotolamento. Asse istantaneo di
rotazione. Lavoro per traslazione e rotazione infinitesime.
Gradi di libertà. (Solo presentazione) Sistemi meccanici a due
gradi di libertà. Ruolo e risultante delle forze interne ed
esterne.Lavoro delle forze interne ed esterne. Metodo di
d’Alembert. Introduzione delle equazioni di Eulero-Lagrange
6
2
2
Termologia
Termologia e calore. Temperatura. Gas perfetti e gas reali.
Lavoro e Calore. Dilatazione e conducibilità termica.
Convezione e irraggiamento. Calori specifici
3
2
Fluidi
Legge di Leonardo. Principio di Pascal. Effetto Magnus e
strato limite. Eq. di Bernoulli e conservazione dell’energia
3
2
Linearità e
sovrapposizione
Richiamo sui campi centrali (conservativi) applicato alla
formula di Coulomb. Parallelo fra l’energia potenziale
meccanica ed elettrostatica. Sorgenti discrete. Principio di
sovrapposizione e linearità. Circuitazione e Irrotazionalità.
3
2
Elettrostatica
Induzione elettrostatica. Sorgente continua lineare. Calcolo
del campo con la formulazione di Coulomb. Confronto
Campo generato da segmento o da arco di circonferenza
carichi.
3
2
Elettrostatica
Bipoli
Campi newtoniani: caso elettrostatico e acustico. Gauss.
Flusso e solenoidalità. Sistemi di conduttori – Condensatori.
Correnti elettriche. Bipoli serie e parallelo
6
4
Magnetismo
Campo di induzione magnetica - I formula di Laplace. Campo
generato da segmento di corrente o da arco di circonferenza.
3
2
Magnetismo
II formula di Laplace e Forza di Lorentz. Momento meccanico
su circuiti piani. Circuitazione di B. Legge di Ampère
6
4
Magnetismo
Induzione elettromagnetica. Faraday-Neumann-Lenz.
Auto e mutua induttanza
6
4
Onde meccaniche, acustiche ed elettromagnetiche. Equazioni
differenziali di alcuni tipi di onde monodimensionali.
Sovrapposizione. Parametri descrittivi principali (intensità,
frequenza, lunghezza d’onda, etc.). Principali fenomeni
3
2
Onde
Ore
Lab.
2
ondulatori (interferenza, diffrazione, etc.)
Totale Ore
72
Testi di riferimento
J. Quartieri et al. , FISICA - Meccanica ed Elettromagnetismo (in preparazione)
Appunti dalle lezioni e testi consigliati dagli altri docenti.
38
10
Fisica Tecnica
CdS: Ingegneria
Civile
Docente:
Prof. Gennaro
CUCCURULLO
Anno: III
Semestre: I
Integrato:
Propedeuticità:
Codice:
0610100051
SSD: ING-IND/10
Crediti: 9
Tipologia:
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’apprendimento di modelli e metodi per la definizione e la progettazione di
impianti termotecnici con particolare riferimento a quelli di riscaldamento ad acqua calda.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione dei modelli della termodinamica e della trasmissione del calore necessari alla
consapevole progettazione degli impianti termotecnici
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper progettare un impianto di riscaldamento ad acqua calda
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare le tipologie impiantistiche più appropriate per progettare l’impianto in
base alle specifiche informazioni disponibili
Abilità comunicative (communication skills)
Saper esporre oralmente un argomento legato alla progettazione impiantistica ed alla sua
ottimizzazione in termini energetici
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, così da poter estendere gli argomenti trattati a tipologie impiantistiche non
direttamente affrontate ma che si basano sugli stessi fondamenti
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze
matematiche di base
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula e visite in laboratorio
presso impianti didattici opportunamente strumentati. Nella parte applicativa del corso
durante le esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti un progetto da sviluppare
parallelamente allo svolgimento del corso. Il progetto comprende unitariamente tutti i
contenuti dell’insegnamento ed è strumentale all’acquisizione della capacità di
progettazione con riferimento a informazioni attualizzate di mercato.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
scritta e colloquio orale, quest’ultimo comprendente anche la discussione dell’elaborato
progettuale
Contenuto del corso
Argomenti
Introduzione al
corso
Termodinamica
degli stati
Termodinamica
dei sistemi aperti
Trasmissione del
calore
Impianti di
riscaldamento
Totale Ore
Contenuti specifici
Termodinamica, trasmissione del calore, impianti
termotecnici
Piani termodinamici T/s e p/v - Gas ideale - Vapore
surriscaldato - Fase liquida - Miscela bifasica liquidoaeriforme
Equazioni dei bilanci
Leggi fondamentali dello scambio termico. Conduzione
1D stazionaria e transitori termici. Irraggiamento,
grandezze radiative, superfici ideali e reali - Concetti
fondamentali di convezione - Calcolo della conduttanza
unitaria liminare per mezzo di correlazioni dimensionali
Definizione, classificazione, aspetti normativi,
progettazione, verifica
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
2
10
8
12
14
10
10
10
10
4
44
42
4
Testi di riferimento
G. Cuccurullo, P.G. Berardi, Elementi di Termodinamica e di Trasmissione del Calore con prime
applicazioni agli impianti termotecnici, CUES, 2002
Fondamenti di Informatica
CdS: Laurea
Ingegneria Civile
Docente:
Prof. Pierluigi
RITROVATO
Anno: I
Semestre: II
Integrato:
Codice:
0610100010
Propedeuticità:
nessuna
Crediti: 6
SSD: ING-INF/05
Tipologia: Di
Base
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso fornisce gli elementi di base per la risoluzione di problemi tramite l’uso di
elaboratori elettronici, sia nell’ambito di applicazioni di carattere generale, sia per
applicazioni tipiche dello specifico settore ingegneristico. Dopo aver illustrato le
caratteristiche fondamentali di un elaboratore elettronico e dei suoi principi di
funzionamento, vengono illustrate le tecniche fondamentali di “problem solving” mediante
l’uso di un elaboratore. Sono inoltre forniti gli elementi fondamentali di un linguaggio di
programmazione (interpretato) per ambiente FreeMat, simile all'ambiente commerciale
Matlab attualmente tra i piu’ diffusi in molti settori applicativi.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dell’informatica e capacità di
comprendere moduli software.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
A conclusione del corso (di carattere fortemente applicativo) gli studenti dovrebbero essere
in grado di interpretare il codice di un programma fornito, progettare le modifiche da
apportare per adeguarlo alle specifiche ed utilizzare un personal computer per
l'implementazione del codice necessario.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per progettare e realizzare semplici programmi in
base al contesto in esame.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato all’informatica
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze di
matematica e fisica di base.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di
laboratorio. Nelle esercitazioni in aula vengono assegnati agli studenti semplici esercizi con
riferimento alle parti svolte durante le lezioni teoriche. Nelle esercitazioni in laboratorio gli
studenti imparano a progettare e a implementare programmi in ambiente Freemat/Matlab
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova di
programmazione svolta al calcolatore ed un colloquio orale sugli aspetti teorici del corso.
Contenuto del corso
Argomenti
Concetti di base
Architettura di un
sistema di
elaborazione
Fondamenti di
programmazione
Sviluppo di
semplici programmi
Analisi e progetto
di programmi
Input e output.
Sviluppo di
algoritmi
Totale Ore
Contenuti specifici
Il concetto di algoritmo, programma ed esecutore. Il
concetto
di
informazione.
Rappresentazione
dell’informazione in un calcolatore: numeri naturali,
interi e reali, caratteri.
Elementi di architettura dei sistemi informatici.
Macchine reali: l’architettura di von Neumann.
Memoria centrale, bus, unita’ centrale, interfacce di
ingresso/uscita. Macchine virtuali: architettura di un
sistema operativo e gestione dei processi.
I linguaggi di programmazione. Introduzione generale:
concetti di aggregazione e astrazione. Variabili, Tipi
semplici, Istruzioni semplici. Espressioni, Operatori.
L’istruzione di assegnazione e sua semantica. Blocchi
di istruzioni. Strutture di controllo. Tipi aggregati:
vettori e matrici.
Strumenti per la produzione di programmi. Scrittura ed
editing di un programma. Compilazione, collegamento
ed esecuzione. Interpreti. Sviluppo di programmi di
base in ambiente Matlab/Freemat.
Concetti di programmazione modulare. Il concetto di
funzione. Definizione, chiamata, prototipo. Passaggio
dei parametri. Livelli di visibilita' e durata delle
variabili. Le funzioni predefinite in ambiente
Matlab/Freemat.
Input e output da tastiera e a terminale. Il tipo stringa e
la gestione di stringhe. Il concetto di file. Trattamento
formattato di file.
Sviluppo di algoritmi su vettori e matrici.
Sviluppo di semplici algoritmi di elaborazione
numerica.
Sviluppi di programmi con I/O su file.
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
9
3
10
2
Ore
Lab.
4
2
3
4
6
2
3
4
5
3
35
10
15
Testi di riferimento
Sciuto Donatella, Buonanno Giacomo, Mari Luca, “Introduzione ai sistemi informatici”, McGrawHill.
Dispense
e
materiale
didattico
disponibile
sulla
pagina
web
del
Corso
http://nclab.diiie.unisa.it/Courses/FondamentiCiv/fi_home.htm
Fondamenti di Tecnica Urbanistica
CdS: Ingegneria
Civile
Docente:
prof. Roberto
GERUNDO
Integrato:
no
Propedeuticità:
nessuna
Crediti: 6
Anno: III
Semestre: I
Codice:
0610100039
SSD: ICAR/20
Tipologia:
a scelta
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’apprendimento di modelli e metodi per la lettura tecnica e l’interpretazione
di strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale nonché per la gestione di processi di
governo del territorio.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dei modelli concettuali e fisici di
conoscenza e rappresentazione del territorio, nonché delle metodologie, dei concetti
fondamentali e dei contenuti degli strumenti di pianificazione urbanistica.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper analizzare e progettare sistemi urbani e territoriali mediante metodologie di analisi,
dei concetti fondamentali e dei contenuti degli strumenti di pianificazione.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per analizzare ed interpretare fenomeni territoriali
di natura urbanistica e processi di organizzazione del territorio.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper esporre, oralmente e mediante schemi grafici, un argomento legato ai temi di base
della tecnica e pianificazione urbanistica.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati a lezione, ed
approfondire gli argomenti trattati usando materiali proposti durante il corso.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze
matematiche di base.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio
orale nel corso del quale è svolto un esercizio di dimensionamento e proporzionamento di
un insediamento.
Contenuto del corso
Argomenti
Contenuti specifici
Ore
Lez.
Introduzione
La lettura, l’interpretazione e la progettazione della città e del
territorio.
5
Gli elementi
costitutivi
dell’ambiente
urbano e non
urbano
Il disegno e le norme urbanistiche. I sistemi a rete. Le strade, gli
impianti tecnologici. Le infrastrutture puntuali. Gli spazi pubblici e di
uso pubblico. Gli spazi extraurbani. Gli indicatori per la descrizione
dei fenomeni territoriali.
5
Il sistema delle conoscenze: i dati, le fonti, l’organizzazione e sistemi
informativi per il governo del territorio. Gli strumenti di conoscenza e
di decisione: la cartografia; il sistema informativo territoriale.
Evoluzione, tecniche, funzioni. Dai dati alle informazioni: i
censimenti; analisi dei dati mediante visualizzazione scientifica;
analisi dati mediante misure statistiche.
10
il sistema
delle
esigenze e il
sistema delle
scelte
Teorie di pianificazione urbanistica e territoriale; il processo di
formazione della domanda sul territorio; gli strumenti di
pianificazione urbanistica e territoriale; intervento urbanistico
preventivo; elaborati e procedure dei piani attuativi.
10
Strumenti
normativi in
ambito
urbano
Le trasformazioni edilizie ed urbanistiche: gli interventi diretti e
preventivi; La legislazione delle opere pubbliche e dell’edilizia. Il
piano regolatore generale; le norme tecniche di attuazione; il
regolamento urbanistico ed edilizio. i piani urbanistici attuativi. I
piani di settore.
10
Il sistema
delle
conoscenze
Strumenti
normativi in
area vasta
Totale Ore
Il piano territoriale di coordinamento; il piano territoriale paesistico; il
piano delle aree e dei nuclei di sviluppo industriale; il piano
territoriale dei parchi e delle riserve naturali; il piano regionale dei
trasporti; il piano di bacino idrografico. Il rischio e la sicurezza
territoriale.
Ore
Eserc.
10
50
Testi di riferimento
Fasolino I., Gerundo R. (1996), Sistemi urbani e processi di pianificazione, Graffiti, Napoli.
Gerundo R. (1999), Dal piano alle politiche urbanistiche, Graffiti, Napoli.
Fasolino I., Gerundo R. (2008), Sicurezza territoriale e efficienza urbanistica: teorie e strumenti,
Aracne, Roma.
Dispense predisposte dal docente relative alle lezioni del corso.
5
5
10
Ore
Lab.
Geologia
Docente:
CdS: Laurea in
Ingegneria Civile
Prof. Domenico
GUIDA
Integrato
Propedeuticità:
Chimica
Anno: II
Semestre: I
Codice:
SSD: GEO/04
Crediti: 6
Tipologia:
Affine
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira a far apprendere agli studenti la lettura ed interpretazione genetica delle forme
del rilievo terrestre e dei processi che sono responsabili del loro modellamento nel tempo, al
fine di acquisire competenze per la definizione del contesto fisico di riferimento
nell’ambito del quale inserire gli interventi di ingegneria su area vasta.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Pervenire alla conoscenza della terminologia utilizzata nell’ambito delle Scienze della Terra
ed in particolare della Geografia Fisica e Geomorfologia ed alla comprensione degli
elaborati grafici e cartografici tipici delle discipline in oggetto.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper leggere il paesaggio su carta e su immagine, con riferimento al riscontro reale, in
termini di relazione forme-processi e di dinamica morfoevolutiva.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per illustrare, in forma di testo e grafica, gli
elementi fondamentali del rilievo terrestre ( profili topografici e sezioni geologiche),
relazionandoli ai fattori di controllo geologici e climatici ed ai processi geomorfici
dominanti.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato alla geomorfologia.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati dal corso, sono richieste conoscenze
matematiche, fisiche e chimiche di base.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula e visite di campo. Nelle
esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, un problema
su cartografia topografica e geologica connesso alla morfologia terrestre ed alla sua più
probabile evoluzione. Le visite di campo servono per far acquisire agli studenti la capacità
di localizzarsi, orientarsi e direzionarsi su carta e sul territorio reale, nonché di verificare nel
mondo reale le informazioni teoriche impartite al corso.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
pratica (riconoscimento roccia, profilo morfologico su carta topografica e delimitazione e
calcoli geomorfici) e colloquio orale.
Contenuto del corso
Argomenti
Contenuti specifici
Ore
Lez.
Ore
Eser
c.
Ore
Esc.
Introduzione al corso
Le Scienze della Terra nel campo dell’Ingegneria Civile
2
I costituenti la costa
terrestre
Minerali e rocce. Riconoscimento delle rocce
8
5
5
Stratigrafia
Tettonica
Carte geologiche
Nomenclatura stratigrafia.
Colonne e correlazioni stratigrafiche.
Deformazione e rottura delle rocce
Lettura carte geologiche
10
5
5
Forme del rilievo terrestre.
Processi morfogenetici
Riconoscimento forme
10
5
5
30
15
15
Profili topografici
Sezioni geologiche
Lettura Carte
topografiche
Elementi di
geomorfologia
Totale Ore
Testi di riferimento
Dispense specifiche;
Moduli di campo;
Campioni minerali e rocce;
Carte topografiche;
Carte geologiche.
Idraulica I
CdS:
Ingegneria
Civile
Docente:
Proff. Vittorio
BOVOLIN/Giacomo
VICCIONE
Integrato:
IDRAULICA I
Propedeuticità:
Matematica III,
Fisica
Crediti: 12
Anno: II
Semestre: II
Codice:
0610100021
SSD: ICAR/01
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il Corso di Idraulica si pone lo scopo di fornire agli Allievi ingegneri gli strumenti
concettuali e pratici per la risoluzione di numerosi problemi pratici di interesse per
l’ingegneria Civile quali: il calcolo della spinta che un liquido in quiete esercita su le pareti
del serbatoio che lo contiene, la risoluzione di semplici problemi relativi al moto dei fluidi
in pressione la determinazione dei profili di corrente di moti a superficie libera. Il Corso
prevede, oltre alla trattazione rigorosa dei degli argomenti teorici, lo svolgimento in Aula di
numerose applicazioni numeriche.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione dei metodi necessari per lo studio, la verifica e la progettazione di strutture
idrauliche semplici.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
Saper applicare le metodiche apprese alla analisi e progettazione e di strutture idrauliche
semplici
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per analizzare e progettare gli aspetti idraulici
relativi a strutture idrauliche semplici
Abilità comunicative (communication skills)
-----Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste le conoscenze relative
alla fisica ed alla Matematica III.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche frontali, esercitazioni numeriche in aula ed
esercitazioni pratiche di laboratorio.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
scritta ed colloquio orale.
Contenuto del corso
Argomenti
Principi di base
Idrostatica
Correnti in
pressione in
moto
permanente
Correnti a
superficie
libera in moto
permanente
Moti di
filtrazione
Totale Ore
Contenuti specifici
Proprietà dei fluidi – Pressione e sforzi tangenziali Teorema di Cauchy - Equazione indefinita dell’equilibrio
idrodinamico
Equazione di Stevin – Strumenti per la misura delle
pressioni - Diagramma delle pressioni – Spinta su parete
piana – Centro di spinta - Equazione. globale
dell’Idrostatica- Principio di Archimede - Spinta su pareti
curve: applicazione dell’equazione globale e del metodo
delle componenti
Definizione di: traiettoria, linea di corrente, tubo di flusso,
corrente portata – Equazione di continuità in forma
indefinita per fluido comprimibile – Teorema di Bernoulli
– Potenza di una corrente: estensione del teorema di
Bernoulli ad una corrente – Applicazione del teorema di
Bernoulli all’efflusso da luci –
Tubo di Pitot e Pitot-Prandtl – Venturimetro, Diaframma e
Boccaglio – Moto laminare e turbolento: esperienza di
Reynolds - Equazione del moto per fluidi reali: perdite di
carico distribuite e concentrate – Moto laminare: formula
di Poiseille - Moto turbolento - Formula di DarcyWeisbach - Esperienze di Nikuradse – Tubo liscio Concetto di scabrezza -Abaco di Moody - Formule per il
calcolo delle perdite di carico distribuite: Blasius, Prandtl,
von Karman e Colebrook-White – Cenni sulle formule
pratiche –Cenni su pompe e turbine - Applicazioni
Concetto generale di moto turbolento – Equazione di
Navier-Stokes - Equazione Reynolds - Sforzi di Reynolds
- Substrato laminare – Profili di velocità in moto
turbolento – Equazione globale dell’equilibrio
idrodinamico e sue applicazioni
Definizione di corrente a superficie libera - Carico totale
di una corrente- Grafici per il carico totale -Condizione di
stato critico - Correnti veloci, lente e critiche - Condizioni
di moto uniforme: formule di resistenza - Scale di deflusso
- Definizione di alvei a pendenza debole, forte e critica –
Equazione del moto - Profili di corrente in alveo a
pendenza debole, forte e critica – Profili di corrente in
sequenze di alvei a pendenza diversa - Presa da lago –
Condizioni di sbocco di un canale – Passaggio di una
corrente su una soglia ed in un restringimento – Caso della
paratoia - Misura delle portate per correnti a superficie
libera: stramazzo Bazin, sfioratore a soglia larga
Concetto di moto di filtrazione - Legge di Darcy –
Coefficiente di permeabilità e velocità di filtrazione Semplici applicazioni a casi monodimensionali:
emungimento da falda freatica ed artesiana - Estensione al
caso bi e tridimensionale: equazione di Laplace Condizioni al contorno di Dirichlet e Neuman e loro
significato fisico
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
8
16
6
24
14
4
22
12
4
6
2
78
34
8
Testi di riferimento
Vincenzo Marone "IDRAULICA", Liguori editore, Napoli 1990;
Appunti Integrativi distribuiti durante il Corso.
Impianti di Trattamento Sanitario-Ambientale
CdS: Laurea in
Ingegneria Civile
Anno: III
Docente: Proff.
Vincenzo BELGIORNO
Luigi RIZZO
Semestre: II
Integrato:
Propedeuticità:
Crediti: 6
Chimica, Idraulica I
Codice:
SSD: ICAR 03
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso intende fornire all’allievo ingegnere le competenze necessarie per il controllo
dell’inquinamento dell’ambiente idrico e i riferimenti di base relativi alla produzione ed allo
smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della procedure di proporzionamento e verifica funzionale delle diverse unità
di processo di impianti di depurazione, attraverso la conoscenza delle caratteristiche
impiantistiche.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Acquisire le conoscenze utili alla progettazione di impianti di depurazione a servizio di
comunità piccole e medie e ad interagire con la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi
nelle aree urbane.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per caratterizzare un refluo e per progettare
preliminarmente un impianto di depurazione ed ottimizzare il processo realizzativo in base
al contesto in esame.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato ai processi di
depurazione delle acque reflue.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze di
chimica di base e di idraulica.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula, esercitazioni pratiche di
laboratorio e visite tecniche. Nelle esercitazioni in aula gli studenti, attraverso
l’applicazione di metodologie precedentemente illustrate loro, acquisiscono la capacità di
dimensionare le unità di processo degli impianti di depurazione. Le esercitazioni di
laboratorio, effettuate dagli studenti divisi in gruppi, servono a fornire manualità
nell’utilizzazione delle attrezzature per l’analisi dei parametri di monitoraggio fondamentali
delle acque. Le visite tecniche presso impianti di depurazione forniscono una necessaria
percezione delle dimensioni, delle caratteristiche e della gestione delle diverse unità di
trattamento.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio
orale durante il quale agli studenti saranno presentati esercizi applicativi da risolvere.
Contenuto del corso
Argomenti
Introduzione al corso
Caratteristiche qualitative e
quantitative delle acque reflue
civili
I trattamenti preliminari
I trattamenti primari
I trattamenti biologici
Trattamenti di affinamento
Trattamento dei fanghi della
depurazione
Trattamenti di fitodepurazione Trattamenti per utenze isolate
Introduzione allo smaltimento e
trattamento dei rifiuti solidi
urbani
Impianti di trattamento dei rifiuti
Smaltimento finale
Totale Ore
Contenuti specifici
Il ciclo integrato delle acque - Principali tipologie di
inquinanti delle acque - L’ impianto di depurazione
- Quadro normativo
Parametri chimici, fisici e biologici caratterizzanti i
carichi inquinanti delle acque reflue - Introduzione
alle problematiche di campionamento ed analisi
Grigliatura - Dissabbiatura - Preaerazione Sollevamento - Equalizzazione - Procedure di
proporzionamento e verifica funzionale,
caratteristiche impiantistiche
Vasche di sedimentazione: procedure di
proporzionamento e verifica funzionale,
caratteristiche impiantistiche
Trattamenti a colture adese: procedure di
proporzionamento e verifica funzionale,
caratteristiche impiantistiche - Trattamenti a colture
sospese procedure di proporzionamento e verifica
funzionale, caratteristiche impiantistiche Trattamenti innovativi.
Trattamenti biologici di abbattimento dei nutrienti Filtrazione - Disinfezione
Ispessimento - Stabilizzazione chimica - Digestione
aerobica - Digestione anaerobica - Condizionamento
- Disidratazione dei fanghi di depurazione:
procedure di proporzionamento e verifica
funzionale, caratteristiche impiantistiche.
Soluzioni tecniche - Procedure di proporzionamento
e verifica funzionale - Caratteristiche impiantistiche.
Caratteristiche di produzione - Procedure di raccolta
- Processi e tecnologie di smaltimento.
Impianto di compostaggio, Impianto di CDR,
Termovalorizzazione dei Rifiuti
Progettazione di una discarica controlloata
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
3
2
1
3
2
3
2
5
4
2
3
6
4
6
2
2
2
2
1
2
1
37
20
Testi di riferimento
Metcalf & Eddy. Ingegneria delle acque reflue: trattamento e riuso, IV ed. McGraw Hill, ISBN 88386-6188-X.
G. d’Antonio. Ingegneria sanitaria ambientale, HOEPLI, ISBN 978-88-203-3910-4.
Dispense ed appunti dal corso
2
3
Matematica I
CdS: Ingegneria
Civile
Docente:
Prof. Gerardo
IOVANE
Integrato: NO
Propedeuticità:
nessuna
Crediti: 9
Anno: I
Semestre: I
Codice:
0610100001
SSD: MAT/05
Tipologia:
di base
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’acquisizione degli elementi di base di Analisi Matematica ed Algebra
lineare: Insiemi numerici, Cenni di Algebra Vettoriale, Funzioni reali, Richiami su
equazioni e disequazioni, Successioni numeriche, Limiti di una funzione, Funzioni
continue, Derivata di una funzione, Teoremi fondamentali del calcolo differenziale, Studio
del grafico di una funzione, Matrici e sistemi lineari, Spazi vettoriali, Trasformazioni lineari
e diagonalizzazione, Geometria analitica. Gli obiettivi formativi del corso consistono
nell’acquisizione dei risultati e delle tecniche dimostrative, nonché nella capacità di
utilizzare i relativi strumenti di calcolo.
Il corso ha come scopo principale quello di consolidare conoscenze matematiche di base e
di fornire e sviluppare strumenti utili per un approccio scientifico ai problemi e fenomeni
che lo studente incontrerà nel proseguimento dei suoi studi. La parte teorica del corso sarà
presentata in modo rigoroso ma conciso e accompagnata da una parallela attività di
esercitazione volta a favorire la comprensione dei concetti.
Competenze e capacità in uscita dal corso
Competenze relative a:
Applicare i teoremi e le regole studiate alla risoluzione di problemi
Uso corretto del linguaggio matematico
Affrontare ed analizzare vari problemi
Caratteristiche e proprietà delle funzioni reali di una variabile reale
Numeri reali e complessi.
Proprietà di matrici, spazi vettoriali, trasformazioni lineari, autovalori e autovettori
Capacità di:
Sviluppare in modo coerente le varie dimostrazioni
Costruire metodi e procedure per la risoluzione di problemi
Effettuare calcoli con limiti, derivate.
Analizzare il comportamento di una funzione di una singola variabile.
Svolgere semplici calcoli con i numeri complessi.
Risolvere esercizi non complessi nell’ambito della geometria e dell’algebra lineare.
Determinare autovalori e autovettori di una trasformazione lineare.
• Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
1. comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dell’analisi matematica, algebra
lineare e geometria
2. conoscenza delle metodologie di dimostrazione
3. conoscenza dei concetti fondamentali dell’analisi matematica
4. conoscenza dei concetti fondamentali dell’algebra lineare e della geometria
• Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
1. Saper applicare i teoremi e le regole studiate alla risoluzione di problemi
2. Saper sviluppare in modo coerente le varie dimostrazioni
3. Saper costruire metodi e procedure per la risoluzione di problemi
4. Saper effettuare calcoli con limiti, derivate.
• Autonomia di giudizio (making judgements)
1. Saper individuare i metodi più appropriati per risolvere in maniera efficiente un
problema matematico
2. Essere capaci di trovare delle ottimizzazioni al processo di risoluzione di un problema
matematico
• Abilità comunicative (communication skills)
1. Saper lavorare in gruppo
2. Saper esporre oralmente un argomento legato alla matematica
• Capacità di apprendere (learning skills)
1. Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante
il corso
2. Saper approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati allo studente sono richiesti i seguenti
prerequisiti:
- conoscenze relative all’algebra, con particolare riferimento a: equazioni e disequazioni
algebriche, logaritmiche, esponenziali, trigonometriche, trascendenti;
- conoscenze relative alla trigonometria, con particolare riferimento alle funzioni
trigonometriche fondamentali.
Contenuto del corso
Lezioni ed esercitazioni
Argomenti
Cenni di Algebra
Vettoriale
Insiemi numerici.
Funzioni reali
Richiami su
equazioni e
disequazioni
Successioni
numeriche
Limiti di una
funzione
Funzioni continue
Contenuti specifici
Introduzione all’algebra vettoriale e alle operazioni con i
vettori.
Introduzione alla teoria degli insiemi. Operazioni sui
sottoinsiemi di un insieme. Introduzione ai numeri reali.
Estremi di un insieme numerico. Intervalli di R. Intorni, punti
di accumulazione. Insiemi chiusi e insiemi aperti. Introduzione
ai numeri complessi. Unità immaginaria. Operazioni sui
numeri complessi. Forma geometrica e forma trigonometrica.
Potenze e formula di De Moivre. Radici n-esime.
Definizione. Campo di esistenza, codominio e grafico di
funzione. Estremi di una funzione reale. Funzioni monotone.
Funzioni composte. Funzioni invertibili. Funzioni elementari:
funzione potenza nesima e radice n-esima, funzione
esponenziale, funzione logaritmica, funzione potenza, funzioni
trigonometriche e loro inverse.
Equazioni di primo grado. Equazioni di secondo grado.
Equazioni binomie. Equazioni irrazionali. Equazioni
trigonometriche. Equazioni esponenziali e logaritmiche.
Sistemi di equazioni. Disequazioni di primo grado.
Disequazioni di secondo grado. Disequazioni fratte.
Disequazioni irrazionali. Disequazioni trigonometriche.
Disequazioni esponenziali e logaritmiche. Sistemi di
disequazioni.
Definizioni. Successioni limitate, convergenti, oscillanti e
divergenti. Successioni monotone. Numero di Nepero. Criterio
di convergenza di Cauchy.
Definizione. Limite destro e limite sinistro. Teorema di unicità.
Teoremi di confronto. Operazioni e forme indeterminate.
Limiti notevoli.
Definizione. Continuità e discontinuità. Teorema di
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
1
2
5
3
4
2
2
3
2
2
5
3
5
Derivata di una
funzione
Teoremi
fondamentali del
calcolo differenziale
Studio del grafico di
una funzione
Matrici e sistemi
lineari
Spazi vettoriali
Trasformazioni
lineari e
diagonalizzazione
Geometria analitica
Weierstrass. Teorema degli zeri. Teorema di Bolzano.
Continuità uniforme.
Definizione. Derivate destra e sinistra. Significato geometrico,
retta tangente al grafico di una funzione. Derivabilità e
continuità. Regole di derivazione. Derivate delle funzioni
elementari. Derivate di funzione composta e funzione inversa.
Derivate di ordine superiore. Differenziale di una funzione e
significato geometrico.
5
3
Teorema di Rolle. Teorema di Cauchy. Teorema di Lagrange e
corollari. Teorema di De l’Hospital. Condizioni per massimi e
minimi relativi. Formule di Taylor e di Mac-Laurin.
4
3
Asintoti di un grafico. Ricerca dei massimi e minimi relativi.
Funzioni concave e convesse in un punto, flessi. Grafico di una
funzione tramite i suoi elementi caratteristici.
6
8
Matrici e Determinanti. Risoluzione di sistemi lineari:
Teorema di Rouché-Capelli; Teorema di Cramer.
2
2
3
2
5
3
3
2
52
38
La struttura di spazio vettoriale. Dipendenza e indipendenza
lineare. Spazi Vettoriali e dimensione finita. Teorema della
base. Sottospazi vettoriali. Intersezione e somma di sottospazi
(cenni), somma diretta. Definizione di prodotto scalare.
Definizione di spazio vettoriale euclideo reale. Definizione di
norma. Disuguaglianza di Cauchy – Schwarz. Definizione di
angolo. Definizione di vettori ortogonali. Basi ortonormali.
Componenti in una base ortonormale. Proiezioni ortogonali.
Procedimento di Gram-Schmidt.
Definizioni di trasformazione lineare. Nucleo e immagine.
Proprietà e caratterizzazioni. Teorema della dimensione.
Rappresentazione matriciale. Polinomio caratteristico.
Autospazi e relative proprietà. Molteplicità algebrica e
geometrica. Diagonalizzazione: definizione e caratterizzazioni
(per matrici ed endomorfismi). Condizione sufficiente per la
diagonalizzazione. Diagonalizzazione ortogonale. Definizione
e caratterizzazioni di endomorfismi simmetrici. Proprietà degli
autovalori di matrici simmetriche. Teorema spettrale.
Sistema di riferimento cartesiano nel piano. Equazione della
retta in forma implicita ed esplicita. Equazione segmentaria
della retta. Parallelismo di rette. Fascio improprio di rette.
Fascio proprio di rette. Retta per un punto. Retta passante per
un punto e parallela ad una retta data. Condizioni di
perpendicolarità di due rette. Coniche. Algoritmo di riduzione
a forma canonica. Coordinate cartesiano nello spazio.
Equazione del piano (parametrica e cartesiana). Equazione
della retta (parametrica, cartesiana, simmetrica). Fasci di piani.
Stelle di piani. Condizioni di parallelismo e perpendicolarità
tra rette e rette, rette e piani, piani e piani.
Totale Ore
Testi di riferimento
G. Albano, C. D’Apice, S. Salerno, Limiti e Derivate, CUES (2002).
G. Albano, C. D’Apice, S. Salerno, Algebra Lineare, CUES (2002).
C. D’Apice, R. Manzo, Verso l’esame di Matematica I, CUES (2007).
Materiali didattici su piattaforma di e-learning IWT
Appunti delle lezioni.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, durante le quali saranno presentati gli argomenti del
corso mediante lezioni frontali, ed esercitazioni in aula durante le quali di forniranno i principali
strumenti necessari per la risoluzione di esercizi relativi ai contenuti dell’insegnamento.
Modalità di frequenza
L’insegnamento è erogato in presenza con frequenza obbligatoria.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta ed un
colloquio orale.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede e Orario
Il corso è erogato presso la Facoltà di Ingegneria. Si consulti il sito di Facoltà
(http://www.ingegneria.unisa.it/) per l’indicazione dell’orario e delle aule.
Matematica II
CdS: Ingegneria
Civile
Docente:
Prof. Gerardo
IOVANE
Integrato: NO
Propedeuticità:
Matematica I
Crediti: 9
Anno: I
Semestre: II
Codice:
SSD: MAT/05
Tipologia:
di base
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’acquisizione degli elementi di base di Analisi Matematica: integrali delle
funzioni di una variabile, serie numeriche, successioni e serie di funzioni, funzioni di più
variabili, equazioni differenziali, integrali di funzioni di più variabili, curve e integrali
curvilinei, superfici.
Gli obiettivi formativi del corso consistono nell’acquisizione dei risultati e delle tecniche
dimostrative, nonché nella capacità di utilizzare i relativi strumenti di calcolo.
Il corso ha come scopo principale quello di consolidare conoscenze matematiche di base e
di fornire e sviluppare strumenti utili per un approccio scientifico ai problemi e fenomeni
che lo studente incontrerà nel proseguimento dei suoi studi. La parte teorica del corso sarà
presentata in modo rigoroso ma conciso e accompagnata da una parallela attività di
esercitazione volta a favorire la comprensione dei concetti.
Competenze e capacità in uscita dal corso
Competenze relative a:
Applicare i teoremi e le regole studiate alla risoluzione di problemi
Caratteristiche e proprietà fondamentali delle funzioni reali di più variabili reali.
Metodi di soluzione delle equazioni differenziali ordinarie.
Concetti di curve e integrali curvilinei.
Proprietà ed applicazione di integrali di funzioni di più variabili.
Capacità di:
Effettuare calcoli con serie ed integrali.
Calcolare massimi e minimi di funzioni di due variabili.
Risolvere semplici equazioni differenziali.
Calcolare semplici integrali curvilinei.
Calcolare semplici integrali doppi.
• Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
1. comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dell’analisi matematica
2. conoscenza delle metodologie di dimostrazione
3. conoscenza dei concetti fondamentali dell’analisi matematica
• Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
1. Saper applicare i teoremi e le regole studiate alla risoluzione di problemi
2. Saper sviluppare in modo coerente le varie dimostrazioni
3. Saper costruire metodi e procedure per la risoluzione di problemi
4. Saper risolvere semplici equazioni differenziali ordinarie
5. Saper risolvere semplici integrali curvilinei e integrali doppi
• Autonomia di giudizio (making judgements)
1. Saper individuare i metodi più appropriati per risolvere in maniera efficiente un
problema matematico
2. Essere capaci di trovare delle ottimizzazioni al processo di risoluzione di un problema
matematico
• Abilità comunicative (communication skills)
1. Saper lavorare in gruppo
2. Saper esporre oralmente un argomento legato alla matematica
• Capacità di apprendere (learning skills)
1. Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante
il corso
2. Saper approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati allo studente sono richiesti i seguenti
prerequisiti:
- conoscenze relative all’Algebra Lineare con particolare riferimento a: Matrici e sistemi
lineari, Spazi vettoriali, Trasformazioni lineari e diagonalizzazione, Geometria analitica
- conoscenze relative all’Analisi Matematica di base, con particolare riferimento a:
Equazioni e disequazioni algebriche, Studio del grafico di una funzione di una variabile
reale, Successioni e serie numeriche, Limiti di una funzione, Continuità e Derivabilità
di una funzione, Teoremi fondamentali del calcolo differenziale
Contenuto del corso
Lezioni ed esercitazioni
Argomenti
Integrazione di
funzioni di una
variabile
Serie numeriche
Successioni e
serie di funzioni
Funzioni di più
variabili
Equazioni
differenziali
Integrali di
funzioni di più
variabili
Curve e
Integrali
curvilinei
Forme
differenziali
Superfici e
Integrali
superficiali
Totale Ore
Contenuti specifici
Definizione di funzione primitiva e integrale indefinito. Integrali
immediati. Regole e metodi di integrazione. Integrale delle funzioni
razionali fratte. Integrale definito e significato geometrico. Teorema
del valor medio. Funzione integrale e teorema fondamentale del
calcolo integrale.
Introduzione alle serie numeriche. Serie convergenti, divergenti e
indeterminate. Serie geometrica, armonica. Serie a termini positivi e
criteri di convergenza: criteri del confronto, del rapporto, della
radice.
Successioni. Definizioni. Convergenza puntuale e uniforme.
Esempi e controesempi. Teorema sulla continuità del limite.
Criterio di Cauchy uniforme. Teoremi di passaggio al limite sotto il
segno di integrale. Teorema di passaggio al limite sotto il segno di
derivata. Serie di funzioni. Definizioni. Convergenza puntuale,
uniforme, totale. Criteri di Cauchy. Derivazione e integrazione per
serie. Serie di potenze. Definizioni. Insieme di convergenza e
raggio di convergenza. Teorema di Cauchy-Hadamard. Teorema di
D’Alembert. Raggio di convergenza della serie derivata.
Convergenza uniforme e totale. Teorema di integrazione e di
derivazione per serie. Esempi e controesempi.
Definizioni. Limite e continuità. Teorema di Weierstrass. Teorema
di Cantor. Derivate parziali. Il Teorema di Schwarz. Gradiente.
Differenziabilità. Il Teorema del Differenziale Totale. Funzioni
composte. Teorema di derivazione delle funzioni composte.
Differenziabilità delle funzioni composte. Derivate direzionali.
Funzioni con gradiente nullo in un connesso. Funzioni definite
tramite integrali. Formula di Taylor e differenziali di ordine
superiore. Forme quadratiche. Matrici quadrate definite,
semidefinite e indefinite. Massimi e minimi relativi. Funzioni a
valori vettoriali.
Definizioni. Integrale particolare e integrale generale. Esempi. Il
problema di Cauchy. Teorema di esistenza ed unicità locale.
Teorema di esistenza ed unicità globale. Prolungamento di una
soluzione. Soluzioni massimali (cenni). Equazioni differenziali del
primo ordine. Equazioni differenziali lineari. Struttura dell’insieme
delle soluzioni. Equazioni differenziali lineari a coefficienti
costanti. Wronskiano e sue proprietà. Metodi di risoluzione.
Definizioni. Esempi. Proprietà. Applicazione ad aree e volumi. Il
Primo Teorema di Pappo-Guldino. Formule di riduzione.
Cambiamento di variabili.
Definizione. Curve regolari. Lunghezza di una curva. Teorema di
rettificabilità. Integrale curvilineo di una funzione.
Definizioni. Campi vettoriali. Integrale curvilineo di una forma
differenziale lineare. Forme chiuse ed esatte. Criteri di esattezza.
Relazione tra esattezza e chiusura. Forme chiuse in rettangoli o
aperti stellati. Forme chiuse in aperti semplicemente connessi.
Definizioni. Esempi. Proprietà. Cambiamento di rappresentazioni
parametriche. Area di una superficie e integrali superficiali.
Superfici con bordo. Il Secondo Teorema di Pappo-Guldino.
Teorema della Divergenza. Formula di Stokes.
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
6
6
2
2
6
4
7
5
6
7
7
6
4
3
7
4
5
3
50
40
Testi di riferimento
N. Fusco, P. Marcellini, C. Sbordone, Analisi Matematica due, Liguori editore
C. D’Apice, T. Durante, R. Manzo, Verso l’esame di Matematica II, CUES (2008).
Materiali didattici su piattaforma di e-learning IWT
Appunti delle lezioni.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, durante le quali saranno presentati gli argomenti del corso
mediante lezioni frontali, ed esercitazioni in aula durante le quali di forniranno i principali strumenti
necessari per la risoluzione di esercizi relativi ai contenuti dell’insegnamento.
Modalità di frequenza
L’insegnamento è erogato in presenza con frequenza obbligatoria.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta ed un
colloquio orale.
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede e Orario
Il corso è erogato presso la Facoltà di Ingegneria. Si consulti
(http://www.ingegneria.unisa.it/) per l’indicazione dell’orario e delle aule.
il
sito
di
Facoltà
Meccanica delle Terre
CdS: Laurea in
Ingegneria Civile
Docente:
Prof. Giuseppe
SORBINO
Anno: III
Semestre: I
Integrato:
Codice:
0610100052
Propedeuticità:
Idraulica, Scienza
delle Costruzioni,
Geologia
Crediti: 6
SSD: ICAR/07
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso si propone di fornire agli studenti i principali fondamenti teorici e sperimentali per
la comprensione del comportamento meccanico dei terreni e della loro modellazione
ingegneristica in relazione alle più svariate condizioni di sollecitazione.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Stato tensionale e deformativo dei mezzi granulari multifase. Comportamento meccanico
dei terreni. Moti filtranti in regime permanente e vario nei terreni.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Analizzare lo stato tensionale e deformativo dei terreni. Utilizzare modelli concettuali per la
previsione della risposta meccanica di un elemento di volume di un mezzo multifase sotto le
più svariate condizioni di sollecitazione.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Capacità di individuare i metodi più appropriati per lo studio e l’analisi del comportamento
dei terreni.
Abilità comunicative (communication skills)
Capacità di lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato alla meccanica dei
mezzi multifase.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.
Prerequisiti
Conoscenze propedeutiche al corso di meccanica delle terre sono: stato tensionale e
deformativo dei mezzi monofase; equazioni fondamentali del moto dei fluidi in regime
permanente e vario; caratterizzazione geologica dei depositi naturali; natura e genesi delle
rocce sciolte.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Sono previste visite
tecniche.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio
orale.
Contenuto del corso
Argomenti
Identificazione e
classificazione dei
terreni
Stati di tensione e
deformazione nei
terreni
Moti di filtrazione
nei terreni
Caratteristiche
meccaniche dei
terreni
Modellazione del
comportamento
meccanico dei
terreni
Contenuti specifici
Curve granulometriche e procedure sperimentali per la
loro determinazione; Plasticità e consistenza dei terreni
a grana fine e procedure sperimentali per la loro
determinazione; Densità relativa delle terre a grana
grossa e procedure sperimentali per la loro
determinazione.
La meccanica del continuo ed i mezzi granulari
multifase. Il principio delle tensioni efficaci.
Rappresentazione degli stati di tensione e
deformazione: cerchio di Mohr, invarianti di tensione e
deformazione, rappresentazione dello stato tensionale
nel piano t-s, nel piano traiassiale e nel piano q-p.
Tensioni litostatiche e coefficiente di spinta a riposo.
Tensione superficiale e capillarità.
Equazioni generali della filtrazione. Legge di Darcy.
Moti di filtrazione in regime permanente. Equazione di
Laplace.
Condizioni drenate e non drenate. Principali
apparecchiature di laboratorio. Compressibilità dei
terreni a grana fine. Compressibilità dei terreni a grana
grossa. Resistenza dei terreni a grana fine. Resistenza
dei terreni a grana grossa. Dilatanza.
Il modello elastico lineare. Pressioni interstiziali indotte
da sollecitazioni applicate in condizioni non drenate.
Teoria della consolidazione monodimensionale. Criteri
di resistenza dei terreni. Deformazioni plastiche e teoria
della plasticità. Il mezzo plastico incrudente. Il modello
di Cam-Clay. Esempi di impiego del modello di CamClay.
Totale Ore
Testi di riferimento
L. Cascini: Appunti di Geotecnica
A. Burghignoli: Lezioni di Meccanica delle Terre
R. Lancellotta: Geotecnica
Dispense predisposte dal docente.
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
4
2
9
3
3
3
10
6
14
6
40
20
Ore
Lab.
Meccanica Razionale
CdS:
Ingegneria Civile
Docente:
Prof. Francesca
PASSARELLA
Integrato: NO
Propedeuticità:
Matematica I,
Matematica II
Crediti: 12
Anno: II
Semestre: I
Codice:
0610100012
SSD: MAT/07
Tipologia:
di Base
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso ha come scopo quello di fornire e sviluppare strumenti utili per una trattazione
matematica dei problemi e dei fenomeni fisici nell’ambito della Meccanica Classica.
Gli obiettivi formativi del corso consistono nell’acquisizione di buone capacità di
formulazione e risoluzione di equazioni differenziali che descrivono la dinamica dei sistemi
materiali (sistemi materiali opportunamente modellati: punto materiale, corpo rigido con
asse fisso, corpo rigido con punto fisso, corpo rigido libero, sistemi olonomi), anche
utilizzando i metodi della Meccanica Analitica. Particolare approfondimento sarà dedicato
allo studio della geometria delle masse e al calcolo delle reazioni vincolari (in statica e
dinamica).
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito della Meccanica Classica.
Conoscenza delle metodologie di dimostrazione e dei concetti fondamentali della
Meccanica Analitica.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Applicazione di teoremi e di tecniche finalizzate alla formulazione e risoluzione di problemi
meccanici.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per risolvere in maniera efficiente un problema
fisico-matematico.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo e riuscire ad esporre oralmente con rigore matematico un
fenomeno meccanico.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati, allo studente sono richieste le
conoscenze matematiche di base, con particolare riferimento ai concetti ed alle tecniche
risolutive inerenti la teoria dell’integrazione e la risoluzione di equazioni differenziali
ordinarie. Sono altresì richieste approfondite conoscenze dell’algebra vettoriale e della
teoria delle matrici.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, durante le quali saranno presentati gli
argomenti del corso mediante lezioni frontali ed esercitazioni in aula, durante le quali si
forniranno i principali strumenti necessari per la risoluzione di esercizi relativi ai contenuti
dell’insegnamento teorico.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
scritta ed un colloquio orale.
Contenuto del corso
Argomenti
Calcolo vettoriale
Vettori applicati
Cinematica
Alcuni aspetti
geometrici dei moti
rigidi
Statica e dinamica
del punto materiale
libero
Statica e dinamica
del punto materiale
vincolato
Geometria delle
masse e grandezze
dinamiche dei
sistemi materiali
Teoremi generali
della meccanica dei
sistemi materiali
Contenuti specifici
Spazio dei vettori ordinari. Riferimento cartesiano e
rappresentazione cartesiana dei vettori. Prodotto
scalare, prodotto vettoriale, prodotto misto e doppio
prodotto vettoriale. Funzioni a valori vettoriali.
Applicazioni geometrico-differenziali alle curve.
Triedro fondamentale. Formule di Fernet.
Risultante e momento risultante di un sistema di
vettori applicati rispetto ad un punto e rispetto ad una
retta orientata. Asse centrale. Sistema di vettori
applicati equivalenti. Sistema di vettori applicati
equivalenti a zero. Sistema di vettori piani e paralleli.
Cinematica del punto. Velocità. Accelerazione. Moti
piani. Moti centrali. Moto armonico. Cinematica dei
sistemi materiali. Gradi di libertà e coordinate
lagrangiane. Sistemi olonomi. Cinematica dei sistemi
rigidi. Angoli di Eulero. Particolari moti rigidi: moto
traslatorio, moto rotatorio e moto rototraslatorio.
Formule di Poisson. Atto di moto e teorema di Mozzi.
Asse istantaneo di rototraslazione. Spostamenti
elementari. Cinematica dei moti relativi. Moti di un
punto rispetto a due riferimenti. Moto rigido di un
sistema rispetto a due riferimenti.
Moti rigidi piani. Centro istantaneo di rotazione e
teorema di Chasles. Moti sferici.
Postulati fondamentali della Dinamica. Lavoro di una
forza. Forze conservative. Teorema delle forze vive
per un sistema materiale libero e conservazione
dell'energia Meccanica. Equazioni differenziali del
moto di un punto libero. Equazioni differenziali del
moto di un punto rispetto a due riferimenti non
inerziali (forze apparenti, forza peso). Statica del
punto materiale libero. Oscillatore armonico, moto
armonico smorzato, risonanza. Problema dei due
corpi.
Equazioni del moto di un punto vincolato. Statica di
un punto vincolato. Attrito e posizioni di equilibrio.
Dinamica del punto vincolato ad una superficie, moto
spontaneo di un punto su una superficie. Dinamica del
punto vincolato ad una curva. Pendolo semplice.
Baricentro e proprietà. Sistemi piani: baricentri e
momenti statici. Raggi di inerzia. Quantità di moto e
momento delle quantità di moto. Teorema di Koenig.
Energia Cinetica e Momenti d’inerzia.
Modo di variare del momento di inerzia al variare
della retta: teorema di Huygens e ellissoide d’inerzia.
Applicazioni.
Equazioni Cardinali della Dinamica. Teorema del
moto del baricentro. Lavoro delle forze interne.
Lavoro di un sistema di forze per uno spostamento
rigido elementare. Teorema delle forze vive e
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
4
2
3
2
8
4
2
10
5
10
5
8
4
4
2
Ore
Lab.
Statica di un corpo
rigido
Dinamica di un
corpo rigido
Elementi di
Meccanica
Analitica
Stabilità e piccole
oscillazioni
conservazione dell'Energia Meccanica per un sistema
materiale vincolato.
Equazioni Cardinali della Statica. Condizioni generali
di equilibrio di un corpo rigido. Applicazioni per un
corpo rigido libero, corpo rigido con un punto fisso e
corpo rigido con un asse fisso.
Reazioni vincolari esplicate su un corpo rigido in
equilibrio.
Attrito e posizioni di equilibrio. Calcolo delle reazioni
vincolari in condizione di equilibrio.
Moto di un corpo rigido con un asse fisso privo di
attrito e cimenti vincolari. Moto di un corpo rigido
con un punto fisso. Moto di un corpo rigido libero.
Moto alla Poinsot, fenomeni giroscopici.
Spostamenti infinitesimi e spostamenti possibili di un
sistema olonomo. Spostamenti virtuali. Lavoro
virtuale. Equazione simbolica della dinamica e
principio di D’Alembert. Equazione simbolica della
statica e principio dei lavori virtuali. Condizioni di
equilibrio per un sistema olonomo. Calcolo delle
reazioni vincolari tramite il principio dei lavori
virtuali. Sistemi olonomi sollecitati da forze
conservative e teorema di Torricelli. Equazioni di
Lagrange ed applicazioni. Energia cinetica di un
sistema olonomo e studio delle equazioni di Lagrange.
Teorema delle forze vive per un sistema olonomo a
vincoli indipendenti dal tempo. Equazioni di Lagrange
per un sistema conservativo. Sistemi lagrangiani e
loro integrali primi.
Stabilità, definizione di stabilità per un sistema
olonomo, primo metodo di Lyapunov per la stabilità,
secondo metodo di Lyapunov, piccole oscillazioni
intorno ad una posizione di equilibrio stabile,
applicazioni.
Totale Ore
Testi di riferimento
M. Fabrizio, Elementi di Meccanica Classica, Ed. Zanichelli.
S. Chirita, M. Ciarletta, Calcolo I, Ed. Zanichelli.
S. Chirita, M. Ciarletta, Calcolo II, Ed. Zanichelli.
4
2
10
4
12
7
5
3
80
40
Meccanica Razionale
CdS:
Ingegneria Civile
Docente:
Prof. Vincenzo
TIBULLO
Integrato: NO
Propedeuticità:
Matematica I,
Matematica II
Crediti: 6
Anno: II
Semestre: I
Codice:
0610100012
SSD: MAT/07
Tipologia:
di Base
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso ha per finalità primaria l’acquisizione degli elementi formativi di base, connessi allo
studio della Meccanica Classica, attraverso la formulazione di modelli fisico-matematici.
La competenza da acquisire consiste nella capacità di formulare equazioni differenziali che
descrivono la dinamica dei vari tipi di sistemi materiali (punto materiale, corpo rigido con
asse fisso). Particolare approfondimento sarà dedicato allo studio della geometria delle
masse e al calcolo delle reazioni vincolari (in statica e dinamica).
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito della Meccanica Classica.
Conoscenza delle metodologie di dimostrazione e dei concetti fondamentali della
Meccanica Classica.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Applicazione di teoremi e di tecniche finalizzate alla formulazione e risoluzione di problemi
meccanici.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per risolvere in maniera efficiente un problema
fisico-matematico.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo e riuscire ad esporre oralmente con rigore matematico un
fenomeno meccanico.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati, allo studente sono richieste le
conoscenze matematiche di base, con particolare riferimento ai concetti ed alle tecniche
risolutive inerenti la teoria dell’integrazione e la risoluzione di equazioni differenziali
ordinarie. Sono altresì richieste approfondite conoscenze dell’algebra vettoriale e della
teoria delle matrici.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, durante le quali saranno presentati gli
argomenti del corso mediante lezioni frontali ed esercitazioni in aula, durante le quali di
forniranno i principali strumenti necessari per la risoluzione di esercizi relativi ai contenuti
dell’insegnamento teorico.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
scritta ed un colloquio orale.
Contenuto del corso
Argomenti
Calcolo vettoriale
Vettori applicati
Cinematica
Aspetti geometrici
dei moti rigidi
Statica e dinamica
di un punto
materiale
Geometria delle
masse e grandezze
dinamiche dei
sistemi materiali
Teoremi generali
della meccanica dei
sistemi materiali
Statica di un corpo
rigido
Statica di un
sistema di corpi
rigidi
Dinamica di un
corpo rigido
Contenuti specifici
Spazio dei vettori ordinari. Riferimento cartesiano e
rappresentazione cartesiana dei vettori. Prodotto scalare,
prodotto vettoriale, prodotto misto e doppio prodotto
vettoriale. Funzioni a valori vettoriali. Applicazioni
geometrico-differenziali alle curve. Triedro fondamentale.
Formule di Fernet.
Risultante e momento risultante di un sistema di vettori
applicati rispetto ad un punto e rispetto ad una retta
orientata. Asse centrale. Sistema di vettori applicati
equivalenti. Sistema di vettori applicati equivalenti a zero.
Sistema di vettori piani e paralleli.
Cinematica del punto. Velocità. Accelerazione. Moti piani.
Moti centrali. Moto armonico. Cinematica dei sistemi
materiali. Cinematica dei sistemi rigidi. Particolari moti
rigidi: moto traslatorio, moto rotatorio e moto
rototraslatorio. Formule di Poisson. Atto di moto e
teorema di Mozzi. Asse istantaneo di rototraslazione.
Cinematica dei moti relativi. Moto di un punto rispetto a
due riferimenti.
Moti rigidi piani. Centro istantaneo di rotazione e teorema
di Chasles. Moti sferici.
Postulati fondamentali della Dinamica. Lavoro di una
forza. Forze conservative. Equazioni differenziali del moto
di un punto libero. Equazioni differenziali del moto di un
punto rispetto a due riferimenti non inerziali (forze
apparenti, forza peso). Statica del punto materiale libero.
Dinamica e statica di un punto vincolato. Attrito e
posizioni di equilibrio. Dinamica del punto vincolato ad
una curva. Pendolo semplice.
Baricentro e proprietà. Sistemi piani: baricentri e momenti
statici. Quantità di moto e momento delle quantità di moto.
Teorema di Koenig. Energia cinetica e momenti d’inerzia.
Modo di variare del momento di inerzia al variare della
retta: tramite il teorema di Huygens e la matrice d’inerzia.
Applicazioni.
Equazioni Cardinali della Dinamica. Teorema del moto
del baricentro. Lavoro delle forze interne. Lavoro di un
sistema di forze per uno spostamento rigido elementare.
Teorema delle forze vive e conservazione dell'Energia
Meccanica per un sistema materiale vincolato.
Equazioni Cardinali della Statica. Condizioni generali di
equilibrio di un corpo rigido. Calcolo delle reazioni
vincolari in condizione di equilibrio.
Gradi di libertà e coordinate lagrangiane. Sistemi olonomi.
Spostamento elementare di un sistema olonomo.
Spostamenti infinitesimi e Spostamenti possibili.
Spostamenti virtuali. Lavoro virtuale. Principio dei lavori
virtuali.
Moto di un corpo rigido con un asse fisso privo di attrito
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
4
2
3
2
5
2
2
5
3
8
4
4
2
4
2
4
1
1
2
Ore
Lab.
Totale Ore
Testi di riferimento
M. Fabrizio, Elementi di Meccanica Classica, Ed. Zanichelli.
S. Chirita, M. Ciarletta, Calcolo I, Ed. Zanichelli.
S. Chirita, M. Ciarletta, Calcolo II, Ed. Zanichelli.
40
20
Produzione Edilizia e Sicurezza dei cantieri
CdS: Laurea in
Ingegneria Civile
Docente:
Prof. Luigi
Ascione/Enrico
Sicignano
Anno: II
Semestre: II
Integrato:
Codice:
Propedeuticità:
Tecnica delle
Costruzioni I
Crediti: 12
SSD:
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi
Il corso intende offrire le conoscenze di base (teoriche, pratiche, tecniche ed amministrative)
necessarie alla progettazione, installazione e gestione di un cantiere edile, affrontando le
problematiche inerenti le diverse fasi di organizzazione: dalla scelta delle attrezzature
necessarie allo svolgimento dei lavori, all’approntamento delle opere provvisionali, al
controllo,stoccaggio e posa in opera dei materiali che intervengono nel processo costruttivo.
Saranno effettuate nel corso dell’anno visite di cantiere, esercitazioni applicative sugli
argomenti trattati nel corso, verifiche intermedie. Il corso si propone altresì di fornire una
conoscenza preliminare sull’evoluzione del cantiere e approfondisce le problematiche legate
alla gestione di un cantiere edile, attraverso l’analisi delle diverse fasi pro-cedurali che
concorrono alla realizzazione di un’opera, alle competenze dei soggetti coinvolti nell’attività
costrutti-va, alla verifica delle necessarie risorse umane e materiali, alla organizzazione della
sicurezza e alla prevenzione degli infortuni.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. le lezioni teoriche
conducono ad una lettura delle problematiche relative all’organizzazione del cantiere
attraverso i processi teorici e pratici del costruire e all’approccio alle problematiche connesse
con la pianificazione dei lavori. Nelle esercitazioni in aula vengono as-segnati agli studenti,
temi da sviluppare durante tutto lo svolgimento del corso. I temi comprendono unitariamente
tutti i contenuti dell’insegnamento e consistono nella redazione di un calcolo strutturale di
opere provvisionali, della redazione di piani per la sicurezza, nella redazione di un lay-out di
cantiere, ecc.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avviene mediante un colloquio
orale che presuppone anche la verifica dei risultati ottenuti nello svolgimento delle
esercitazioni.
Contenuti del corso
Primo semestre - prof. Enrico Sicignano - 5CFU:
Gli operatori del processo edilizio. L’ente appaltante: il committente; il progettista; il direttore dei
lavori; il coordinatore per la sicurezza (in fase di pro-gettazione e in fase di esecuzione); i collaudatori
(statico, tecnico-amministrativo, in corso d’opera); il R.U.P. (Re-sponsabile Unico del Procedimento).
Competenze e responsabilità. L’ente appaltatore: ditta appaltatrice e subappaltatori, il direttore tecnico, il
capo cantiere, i lavoratori, le maestran-ze, le ditte e gli operai specializzati. Competenze e responsabilità.
Analisi della documentazione tecnico-amministrativa: Gli elaboratori grafici (progetto esecutivo,
architettonico, strutturale, impiantistico, particolari e dettagli costruttivi); i capitolati; i computi metrici
estimativi; i piani di sicurezza; il contratto di appalto; il capitolato speciale d’appalto.
La progettazione del cantiere. Analisi del sito e organizzazione del cantiere: L’impianto del cantiere. Il
cantiere tradizionale. Il cantiere industrializzato. L’industrializzazione edilizia e la produzione seriale in
stabilimento degli elementi costruttivi ed edilizi. La logistica e la cinematica del cantiere. La
pianificazione delle risorse. Le macchine da cantiere: gru, centrali di betonaggio, escavatori, automezzi,
molazze, impastatrici, montacarichi, utensili , ecc. Metodi e strumenti per la programmazione dei lavori.
I ponteggi (fissi e mobili). La sicurezza e la prevenzione degli infortuni (D.lgs. 626/94 - D.lgs. 494/96 e
succ. 528/99 - D.Lgs. 81/2008 e 106/2009). Piani di coordinamento della sicurezza in fase di
progettazione e di esecuzione. I dispositivi di protezione individuali. La segnaletica di cantiere. Il Piano
della Valutazione dei Rischi. Il P.O.S. (Piano Operativo della Sicurezza).
L’informazione tecnico-organizzativa per la progettazione del cantiere. Le schede tecniche di
cantiere per i materiali e i mezzi d’opera. Criteri di scelta delle tecnologie costruttive e degli impianti di
cantiere
Pianificazione del lavoro nei cantieri edili. Fondamenti di progettazione e di programmazione
operativa. Struttura e contenuti dei piani operativi di costru-zione. Il diagramma di Gantt e reticoli
P.E.R.T.; il diagramma a “ferrovia”. Ottimizzazione delle risorse. La pro-gettazione del lay-out di
cantiere.
Riferimenti legislativi. Nuovo Codice Appalti (DLgs. 152/2008), Testo Unico Edilizia (D.P.R.
380/2001), Testo Unico Sicurezza Cantieri (DLgs. 81/2008), Legge Merloni n.109/94 e succ.mod. ed int.,
Regolamento di Attuazione L.n.267/2000. Norme UNI 8981 parte 7 e UNI 9858, norma ISO 9001: 2000.
Testi di riferimento
M. Lacava - C. Solustri, Progettare il cantiere, NIS, Roma 1991
S. Arcangeli, Organizzazione e sicurezza in cantiere, ANCE Edilstampa, Roma 1992
M. Lacava - C. Solustri, Progetto e sicurezza del cantiere, NIS, Roma 1997
A. Flores - M. Conti, Manuale della sicurezza nel cantiere, Il Sole 24 ore Pirola, Milano, 1998
G. Gioda, Ponteggi metallici fissi, Il Sole 24 Ore, Milano 2001
S. Pesce, Organizzazione del cantiere, Maggioli editore, 2007
V. Mainardi, Sicurezza del cantiere nei lavori pubblici, Grafill 2007
Appunti del Corso
Materiale didattico: - Appunti e documenti didattici forniti durante il corso.
Tema d’anno: Il tema d’anno consiste nella redazione di un Piano di Coordinamento della Sicurezza,
oppure un P.O.S., oppure un lay-out di cantiere.
Secondo semestre - prof. Luigi Ascione - 4CFU:
Quadro normativo, progetto di ponteggi, scavi, etc.; Aspetti generali della sicurezza dei cantieri edili; I
Ponteggi metallici. Riferimenti normativi. Principali sistemi in uso; Schemi strutturali. Azioni. Verifiche;
Esempio di opera provvisionale ed analisi per fasi; Problematiche inerenti i sistemi provvisionali nelle
operazioni di tunneling; Problematiche inerenti i sistemi provvisionali nelle operazioni di scavo in terreni
sciolti.
Demolizioni, altri tipi di rischio; Definizioni generali e motivazioni delle demolizioni; La normativa
italiana e comunitaria nel settore delle demolizioni; Il Piano di Sicurezza Igiene e Coordinamento per le
demolizioni dei manufatti; Strumenti e macchinari nella demolizione classica; Impieghi e rischi delle
tecniche classiche; Tecniche innovative di demolizione; I prodotti chimici antideflagranti; Esplosivi e loro
accessori; Impieghi e rischi degli esplosivi; Il progetto di abbattimento con l’uso di tecniche classiche; Il
progetto di abbattimento con l’uso di microcariche esplosive; Esempi di abbattimenti.
Prove di qualificazione e di accettazione sui materiali da costruzione, collaudo.
Materiale didattico: - Appunti e documenti didattici forniti durante il corso.
Tema d’anno: Il tema d’anno consiste nella progettazione strutturale di un ponteggio e/o nella verifica di
un’opera di scavo
Seminari e conferenze di esperti esterni (3CFU)
Sono previsti seminari e conferenze riguardanti grandi opere di architettura e di ingegneria realizzate in
Italia e all’Estero, nonché cantieri di restauro.
Su alcuni dei temi trattati in tali seminari e conferenze gli studenti dovranno produrre una tesina o
elaborato scritto-grafico.
Modalità di svolgimento dell’esame finale
Gli elaborati scritti e grafici (progetti), tesine, etc. saranno prodotti durante il corso e saranno oggetto di
verifiche periodiche, tese a constatare il livello di apprendimento.
L’esame consiste nella illustrazione ragionata degli elaborati prodotti, nonché nella prova orale sugli
argomenti del programma svolto con espresso riferimento ai testi indicati in bibliografia.
Scienza delle Costruzioni I
Cds: Ingegneria
Civile
Docente:Prof.
Luciano FEO
Anno: II
Semestre: II
Integrato:
Codice:
0610100020
Propedeuticità:
Meccanica
Razionale, Fisica I
Crediti: 12
SSD: ICAR/08
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Lo scopo principale del corso è l’insegnamento dei fondamenti della meccanica del
continuo. Sono altresì trattati aspetti teorici ed applicativi inerenti le strutture intelaiate:
l’analisi delle sollecitazioni (metodo delle forze); le verifiche di resistenza; la stabilità
dell’equilibrio elastico.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Conoscenza generale del comportamento meccanico dei corpi continui, principali proprietà
della deformazione locale, tensore degli sforzi, legami costitutivi, problema statico e
problema cinematico per i sistemi di travi.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Padronanza dei metodi di analisi delle sollecitazioni, tra i quali il metodo delle forze;
capacità di risoluzione di semplici schemi, sia isostatici che iperstatici.
Autonomia di giudizio (making judgements)
I concetti basilari acquisiti consentono di individuare le proprietà dei più comuni problemi
inerenti la statica dei sistemi di travi.
Abilità comunicative (communication skills)
Capacità di presentazione delle proprietà di un problema qualsiasi inerente la statica dei
sistemi di travi.
Capacità di apprendere (learning skills)
I concetti fondamentali presentati nel corso hanno una valenza ben più ampia. Essi
costituiscono, infatti, una solida base per un eventuale successivo approfondimento a livello
di corso di laurea Magistrale, in vista della formazione di una sensibilità per situazioni di
maggiore complessità.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze
matematiche e fisiche di base, con particolare riferimento alle nozioni di meccanica
razionale.
Metodi didattici
Il corso contempla lezioni teoriche ed esercitative.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
scritta e un colloquio orale.
Contenuto del corso
Argomenti
Contenuti specifici
Elementi di
Meccanica dei
continui
Spostamenti e deformazioni nei corpi strutturali. Forze e
tensioni: equazioni di equilibrio indefinite ed al contorno.
Cerchi di Mohr. Legami costitutivi: elasticità lineare.
Modello strutturale di trave. Equazioni di congruenza per le
travi rettilinee. Equazioni di equilibrio per le travi rettilinee.
Centro di rotazione. Vincoli esterni ed interni. Problema
cinematico (sulla ricerca delle labilità). Problema statico
(sulla ricerca delle reazioni vincolari). Teoremi delle catene
cinematiche. Calcolo delle reazioni vincolari nei sistemi
staticamente determinati. Calcolo delle caratteristiche della
sollecitazione interna nei sistemi staticamente determinati.
Travature reticolari.
Generalità. Modelli di Timoshenko e di Eulero-Bernoulli.
Distorsioni. Caso piano.
Metodo delle forze. Scrittura diretta delle equazioni di
congruenza (Applicazioni alle travi di una campata e alle
travi continue). Matrice di deformabilità.
Richiami di Geometria delle Masse. Tensioni locali nelle
travi provocate da sforzo normale centrato, flessione
composta, taglio e torsione. Caratteristiche ultime della
sollecitazione. Verifiche alle tensioni ammissibili. Verifiche
agli stati limite. Elementi di stabilità dell’equilibrio elastico.
Statica e
Cinematica
dei sistemi di
travi
Travi elastiche
I sistemi
elastici
iperstatici
Verifiche di
sicurezza
Totale Ore
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
26
2
22
20
7
6
2
6
18
11
75
45
Ore
Lab.
Testi di riferimento
L. Ascione, Elementi di Scienza delle Costruzioni, Cues (2007).
L. Ascione, Sulla Statica delle Travi e dei Sistemi di Travi, volumi I, II, III, Liguori Editore (2001).
Strade, ferrovie ed aeroporti I
CdS:
Ingegneria
Civile e Civile
per l’Ambiente
e il Territorio
Docente:
Prof. Ciro
CALIENDO
Anno: III
Semestre: II
Integrato:
Codice:
0610100026/0610500050
Propedeuticità:
Scienza della
Costruzioni I
Crediti: 6
SSD: ICAR/04
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’apprendimento dei principi fondamentali che sono alla base della
progettazione geometrica delle infrastrutture viarie (con particolare riferimento alle strade)
e all’apprendimento dei principali criteri per una corretta costruzione del corpo stradale e
delle sovrastrutture.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della normativa utilizzata nell’ambito della progettazione dell’asse stradale,
delle metodologie di progetto e di realizzazione di una infrastruttura stradale.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper impostare oppure interpretare un progetto stradale e seguire la costruzione di una
infrastruttura viaria.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Individuare i metodi più appropriati per progettare e realizzare una strada, e proporre dei
criteri di scelta in rapporto al caso concreto.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppi di progettazione e di costruzione esponendo oralmente gli
argomenti legati alle strade.
Capacità di apprendere (learning skills)
Applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze di base
della scienza delle costruzioni.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in
aula vengono forniti le conoscenze per poter far sviluppare agli studenti, divisi per gruppi di
lavoro, degli elaborati progettuali. Tali elaborati di progetto comprendono i contenuti
dell’insegnamento e sono strumentali all’acquisizione, oltre che delle preliminari capacità di
progettazione e realizzazione di una strada, anche a sviluppare e rafforzare le capacità di
lavorare in team. Negli elaborati progettuali, revisionati periodicamente dal docente, gli
studenti mettono in pratica con riferimento ad uno specifico tronco stradale i criteri della
progettazione e della costruzione acquisiti durante il corso.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio
orale sugli elaborati progettuali svolti e sugli argomenti trattati durante il corso.
Contenuto del corso
Argomenti
Introduzione al
corso
Progettazione
concettuale
Qualità della
circolazione
Costruzione
Muri di sostegno
Contenuti specifici
Il sistema di trasporto su strada, interazione strada-veicolo,
resistenze al moto.
Andamento plano-altimetrico dell’asse viario, sezioni
trasversali, classificazione delle strade, intersezioni.
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
5
16
11
Parametri della circolazione, livelli di servizio.
3
3
Corpo stradale, materiali, sovrastruttura.
Teoria di Rankine, verifiche a: ribaltamento, scorrimento e
carico limite.
13
3
3
3
40
20
Totale Ore
Testi di riferimento
T. Esposito, R. Mauro: “La geometria stradale” . Hevelius Edizioni, 2001.
C. Caliendo: “Elementi di costruzione di strade”. CUES 2010.
Tecnica delle Costruzioni I
Cds: Ingegneria
Civile
Docente:
Prof. Ciro
FAELLA
Integrato:
-
Propedeuticità:
Scienza delle
Costruzioni I
Crediti: 12
Anno: III
Semestre: II
Codice:
06101/00022
SSD: ICAR 09
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’apprendimento delle metodologie di progetto e verifica di strutture in c.a.
in campo elastico ed agli stati limite, alla analisi delle sollecitazioni di strutture iperstatiche
per azioni statiche con metodi manuali e numerici, al progetto di strutture di fondazione di
tipo diretto.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Vengono approfonditi i classici modelli strutturali di trave continua, di telaio a nodi fissi e
spostabili, di trave elastica su suolo elastico, sia in quanto modelli ricorrenti nell’ingegneria
strutturale sia per l’apprendimento metodologico delle problematiche della modellazione
strutturale.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Lo studente al superamento della prova finale, dovrà essere in grado di determinare le
sollecitazioni in strutture intelaiate ed in strutture di fondazione, di effettuare operazioni di
verifica e progetto di membrature in c.a. in campo lineare e non lineare, di effettuare
modellazioni di strutture ed azioni per costruzioni di modesta entità.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper esaminare in senso critico i risultati delle analisi strutturali, controllando la
correttezza della analisi attraverso modelli elementari.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente problematiche strutturali legate al
comportamento di sezioni, membrature e strutture complesse.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a situazioni strutturali differenti
esaminate durante il corso per materiali e tipologie strutturali.
da quelle
Prerequisiti
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche e
fisiche con particolare riferimento alla meccanica dei solidi rigidi e deformabili.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di
laboratorio. Nelle esercitazioni in aula vengono sviluppati esempi numerici di quanto
illustrato nelle lezioni teoriche e due temi progettuali: solaio laterocementizio e telaio in
c.a..
Metodi di valutazione
Si effettuano due prove scritte intercorso, che consistono nella risoluzione in aula di esercizi
numerici inerenti gli argomenti del corso man mano sviluppati. Le prove sopra descritte
esonerano dallo svolgimento della prova scritta, che concorre alla valutazione complessiva
della preparazione raggiunta dallo studente nell’esame finale.
L’esame consta pertanto di una prova scritta ed un colloquio che verte sulla discussione
degli elaborati progettuali redatti dallo studente durante lo svolgimento del corso, sulla
discussione della prova scritta o delle prove intercorso, sulla discussione dei temi sia teorici
che applicativi trattati nel corso.
Contenuto del corso
Argomenti
Introduzione al
corso
Teoria tecnica
delle sezioni e degli
elementi in c.a. in
campo lineare
Contenuti specifici
Metodi di verifica della sicurezza strutturale, metodo
elastico, metodo semiprobabilistico agli stati limite.
Fondamenti della teoria tecnica del c.a.: proprietà del
calcestruzzo, criteri di rottura, acciai da c.a., aderenza,
ritiro, viscosità, ipotesi di calcolo delle sezioni in
campo lineare. Calcolo degli elementi in c.a.: tiranti,
elementi compressi, flessione nelle travi,
pressoflessione, effetti della viscosità e del ritiro.
Il metodo semiprobabilistico agli stati limite,
resistenze di progetto, azioni, condizioni di carico.
Stati limite ultimi e di servizio. S.L.U. per tensioni
normali. Sezione rettangolare pressoinflessa: domini di
resistenza allo s.l.u.. Presso-tensoflessione retta e
deviata. S.L.U. per tensioni tangenziali: taglio e
torsione. S.L.S.:fessurazione, deformazione.
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
2
10
6
18
10
2
Analisi dei Telai
Piani
Modelli strutturali, azioni sulle strutture. Analisi
elastica delle strutture intelaiate piane: tipologie.
Metodo delle forze e Metodo degli spostamenti.
Metodi di rilassamento. Analisi matriciale delle
strutture intelaiate.
20
6
2
Travi di fondazioni
e sistemi di travi
Modello del suolo di fondazione, plinti diretti. Travi
rigide su suolo elastico. Travi elastiche su suolo
elastico, travi di lunghezza infinita e semiinfinita.
Metodo matriciale per travi elastiche.
10
4
60
26
Teoria tecnica
delle sezioni e degli
elementi in c.a. in
campo non lineare
Totale Ore
Materiale didattico:
C. Faella, Argomenti di Teoria e Tecnica delle Costruzioni – Costruzioni in calcestruzzo armato
normale e precompresso, Vol. 1A, e Vol 1B: CUES
C. Faella, Argomenti di Teoria e Tecnica delle Costruzioni – Analisi di strutture intelaiate, Vol. 2,
CUES
4
Tecnica delle Costruzioni I
Cds: Ingegneria
Civile
Docente:
Anno: III
Semestre: II
Integrato:
-
Propedeuticità:
Scienza delle
Costruzioni I
Crediti: 12
Codice:
06101/00022
SSD: ICAR 09
Tipologia:
Caratterizzante
Tecnologia degli elementi costruttivi
CdS: Ingegneria
Civile
Docente:
Prof. Vito
CARDONE
Integrato:
-----
Propedeuticità:
Disegno (da 12 CFU)
Architettura Tecnica
(da 12 CFU)
Crediti: 6
Anno: III
Semestre: II
Codice:
0610100018
SSD: ICAR 11
Tipologia:
Scelta dello
Studente
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Apprendere le problematiche connesse agli aspetti dell’appropriatezza tecnologica degli
elementi costruttivi; acquisire la competenza a progettare, dirigere, verificare la
realizzazione di elementi costruttivi tecnologicamente appropriati.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Conoscenza e capacità di comprensione delle funzioni, delle prestazioni e dei requisiti degli
elementi costruttivi.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Conoscenza e capacità di comprensione per progettare, dirigere o verificare la realizzazione
di elementi costruttivi tecnologicamente appropriati in un determinato contesto socioculturale, ambientale, compositivo, strutturale.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Essere in grado di gestire il processo costruttivo valutando soluzioni, anche alternative, più
appropriate in relazione al contesto.
Abilità comunicative (communication skills)
Sapere lavorare in gruppo e sapere esporre in forma scritta e grafica le soluzioni in studio
e/o adottate.
Capacità di apprendere (learning skills)
Sapere applicare le conoscenze acquisite e sapere apprendere autonomamente le nuove
evoluzioni delle conoscenze.
Prerequisiti
Sono richieste competenze nella rappresentazione grafica dell’edilizia e dell’ingegneria
civile e le conoscenze dell’architettura tecnica.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche (40 ore) ed esercitazioni in aula (20 ore). Nelle
esercitazioni in aula si svilupperà una relazione tecnica relativa alla descrizione e alla
comprensione delle problematiche connesse all’esecuzione di un elemento costruttivo.
Metodi di valutazione
L’esame è orale; prevede la discussione della relazione descrittiva relativa all’analisi degli
elementi costruttivi più significativi di un edificio o di un’opera di ingegneria civile,
esistente o in costruzione (a scelta dello studente).
Contenuto del corso
Argomenti
1. Funzioni,
prestazioni e
requisiti degli
Contenuti specifici
Ore
Lez.
Relazioni con le esigenze strutturali, di chiusura,
di isolamento termico e acustico, di
impermeabilizzazione,
esecutive,
di
4
Ore
Eserc
Ore
Lab.
elementi costruttivi
2. Materiali da
costruzione e
tecniche costruttive
3. L’appropriatezza
tecnologica degli
interventi
4. La progettazione
degli interventi
tecnologicamente
appropriati
5. Tipologia e
tecnologia degli
elementi costruttivi
degli edifici
6. Tipologia e
tecnologia degli
interventi alle
murature portanti
7. Tipologia e
tecnologia degli
elementi di
giunzione,
completamento e
accessori
8. Tipologia e
tecnologia degli
elementi costruttivi
per opere
infrastrutturali
manutenzione. Prestazioni semplici e multiple;
principali e accessorie. Requisiti primari,
secondari, indotti.
Relazioni tra materiali da costruzione e tecniche
di realizzazione, nelle tecnologie tradizionali ed
evolute. Dai materiali ai componenti per le
costruzioni. Assemblaggio tra diversi materiali;
problemi di compatibilità esecutiva e di
conservazione dell’intervento.
Tecnologie appropriate in relazione alle esigenze
progettuali, al contesto socio-economico e
ambientale; alle normative tecniche; sostenibilità
e reversibilità degli interventi. L’appropriatezza
tecnologica come processo di ottimizzazione; il
grado di appropriatezza. Qualità e livello di
prestazione; qualità del singolo intervento e
qualità dell’intero processo costruttivo; il
rapporto costi-benefici; prestazioni insufficienti,
adeguate, esuberanti, inutili.
Tradizione e innovazione nella scelta della
soluzione; il riciclo di materiali e di componenti
di risulta e di demolizione. L’esecuzione a regola
d’arte. La valutazione delle caratteristiche
prestazionali, dei requisiti e della rispondenza al
progetto.
Elementi di fabbricati con struttura di muratura
portante e con struttura intelaiata (di cls di c.a. e
di acciaio), in opera e prefabbricati; fondazioni;
pilastri, travi, orizzontamenti, aggetti; elementi
costruttivi in vetro, facciate con vetrate continue
e coperture vetrate.
Murature; interventi allle murature (scuci e cuci,
catene, micropali, iniezioni); architravi e
piattabande. Ristrutturazione totale di edifici in
muratura.
2
4
2
2
8
6
4
4
Giunti di collegamento e di sconnessione;
elementi
di
irrigidimento;
vincoli.
Pavimentazioni; infissi e frangisole; elementi
degli impianti di smaltimento delle acque
(pluviali, fecali, sifoni, pozzetti).
8
4
Muri di sostegno, a gravità e in cls di c.a.;
paratie; elementi costruttivi dei ponti (spalle,
pile, pulvini, travi, impalcati, stralli, tiranti);
tombini, pozzetti e tubazioni di fognature urbane;
pavimentazioni stradali e di aree esterne
pedonali.
8
4
40
20
Totale Ore
Materiale didattico:
Testi adottati (A) o consigliati (C)
Manuale dell’architetto, ed. CNR — C
V. Cardone, Il vetro come materiale da costruzione, Napoli, 1998 - A
V. Cardone, Il tufo nudo nell’architettura napoletana, Napoli, Cuen, 1990 — C
B. De Sivo e altri, Lezioni di architettura tecnica, Napoli, Cuen, 1999 — A
G. Di Rocco, Il vetro in architettura: storia, tecniche, linguaggi, Salerno, Cues, 2000 — C
Appunti delle lezioni svolte — A.
Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata
CdS: Ingegneria
Civile
Anno: II
Docente:
Prof. Luciano
DI MAIO
Semestre: I
Integrato:
Codice:
Propedeuticità:
Fondamenti Chimici
delle Tecnologie
SSD: ING-IND/22
Crediti: 6
Tipologia:
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso ha lo scopo di fornire le conoscenze di base relative alla struttura, alle
caratteristiche tecnologiche e di impiego dei materiali utilizzati nel campo dell'ingegneria
edile e strutturale.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dei materiali convenzionali e delle
tecnologie di produzione e lavorazione.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Capacità di comprendere i meccanismi di utilizzo e messa in opera dei materiali con
particolare riferimento all’edilizia.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Capacità di eseguire le scelte progettuali idonee in termini di materiali e durabilità.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato all’utilizzo dei materiali
in edilizia. Saper motivare le scelte progettuali eseguite.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze chimiche e
fisiche di base.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in
aula vengono presentati semplici problemi sia di tipo calcolativo che analitico.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio.
Contenuto del corso
Argomenti
Contenuti specifici
Introduzione
alla scienza e
tecnologia
dei materiali
Materiali e tecnologia. Tipi di materiali. Struttura dei
materiali: solidi ionici e solidi covalenti. Struttura
cristallina. Processo di cristallizzazione. Strutture
disordinate. Leghe metalliche.
Analisi delle proprietà meccaniche dei materiali.
Sollecitazioni statiche, cicliche e dinamiche. Tenacità e
resilienza. Proprietà termiche.
Sistemi eterogenei. Sistemi a due componenti: miscibilità
completa allo stato solido; trasformazione eutettica,
trasformazione peritettica; miscibilità parziale o nulla allo
stato solido. Regola delle fasi.
Argilla: costituzione e proprietà. Caolinite. Produzione dei
ceramici tradizionali. Laterizi. Caratteristiche e
classificazione dei laterizi. Grès e porcellane. Materiali
refrattari: refrattari: acidi, basici, neutri. Saggi e prove sui
refrattari. Vetro. Cenni sulla lavorazione del vetro.
Caratteristiche del vetro. Vetri di sicurezza.
Vetroceramiche.
Calce area, produzione e proprietà. Presa e indurimento
della calce aerea. Durabilità. Malte a base di calce aerea.
Gesso. Produzione e proprietà. Presa e indurimento,
durabilità.
Calci idrauliche. Produzione e proprietà. Cemento
Portland. Produzione del cemento Portland. Composizione.
Idratazione del cemento. Porosità del cemento. Cause di
alterazione delle opere cementizie. Cemento pozzolanico.
Cemento d'alto forno. Cemento alluminoso. Prove sui
cementi. Normativa..
Calcestruzzo: costituenti, lavorabilità, resistenza
meccanica. Durabilità del calcestruzzo.
Produzione della ghisa e dell'acciaio. Diagramma di stato
ferro-carbonio. Trattamenti termici degli acciai.
Lavorazioni e proprietà meccaniche degli acciai. Acciai
inossidabili. Ghise. Corrosione e protezione dei materiali.
Reazioni di polimerizzazione. Pesi molecolari medi.
Polimeri termoplastici e termoindurenti. Cristallinità e
stereoisomerismo nei materiali termoplastici. Tecnologie
di lavorazione dei materiali polimerici. Proprietà
meccaniche. Elastomeri.
Introduzione. Fibre e cariche particellari per materiali
compositi a matrice polimerica. Materiali compositi a
matrice polimerica. Proprietà meccaniche. Processi di
fabbricazione.
Origini e classificazione dei materiali bituminosi.
Tecnologie di produzione ed utilizzo.
Classificazione tecnologica del legno. Proprietà e difetti
del legno.
Proprietà dei
materiali
Diagrammi di
stato
Materiali
ceramici
Leganti aerei
Leganti
idraulici
Calcestruzzo
Materiali
metallici
Materiali
polimerici
Materiali
compositi
Materiali
bituminosi
Legno
Totale Ore
Testi di riferimento
Ore
Lez.
Ore
Eserc
3
1
6
4
3
1
8
2
3
5
2
4
2
4
1
3
1
3
1
2
1
45
15
Ore
Lab.
Luca Betolini, Materiali da costruzione, vol. 1, Città studi edizioni.
William D. Callister, “Scienza e Ingegneria dei Materiali”, Ed. Edises, Napoli, 2003
Vito A. Rossetti, “Il calcestruzzo – materiali e tecnologia”, McGraw-Hill, 2003
Corso di Laurea Magistrale
in
Ingegneria Civile
LM-23, D.M. 270/2004 (ex-Classe 28/S, D.M. 509/1999):
Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria Civile
Obiettivi formativi specifici del corso
I laureati del corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile devono:
– conoscere approfonditamente gli strumenti delle scienze di base ed essere capaci di
utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell'ingegneria complessi
o che richiedono un approccio interdisciplinare;
– conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici dell'ingegneria, sia in generale,
sia in modo approfondito relativamente a quelli dell'ingegneria civile, nella quale devono
essere capaci di identificare, formulare e risolvere, anche in modo innovativo, problemi
complessi anche nell'ambito un approccio interdisciplinare;
– essere capaci di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi
e/o innovativi;
– essere capaci di progettare e gestire esperimenti di elevata complessità;
– essere dotati di conoscenze di contesto e di capacità trasversali;
– avere conoscenze nel campo dell'organizzazione aziendale (cultura d'impresa) e dell'etica
professionale;
– essere in grado di utilizzare in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea
oltre all'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
Una parte rilevante della didattica impartita nei corsi è riservata ad attività esercitative e a
pratiche di laboratorio.
Alcune attività didattiche riguardano lo sviluppo di attività interdisciplinari con lo scopo di
abituare l'allievo a generalizzare metodi e tecniche impartite nei vari corsi, a impiegare software
complessi, ad analizzare ed interpretare i dati, a progettare opere e condurre cantieri.
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Il laureato possiede le conoscenze matematiche e fisiche di base peculiari dell'Ingegneria e le
conoscenze metodologiche di carattere generale nel settore Civile.
L'obiettivo viene perseguito tramite l'adozione di diversi testi per la didattica e tramite varie
modalità di erogazione della didattica stessa (lezioni frontali, esercitazioni pratiche, attività di
laboratorio e di campo); la conoscenza maturata dall'allievo viene verificata tramite le prove
d'esame che constano quasi sempre di una prova scritta e di un esame orale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Il laureato è in grado di affrontare l'analisi di sistemi anche di notevole complessità nell'ambito
dell'Ingegneria Civile e di progettare, in quell'ambito, sistemi di piccole dimensioni.
Inoltre nello svolgimento delle mansioni inerenti la propria attività, il laureato:
– ha capacità di tipo organizzativo, che si concretizzano nella pianificazione della propria
attività lavorativa, nel rispetto di un piano di lavoro impostogli o nel lavoro di gruppo;
– è in grado di coordinare gruppi di lavoro, nel rispetto dei modelli organizzativi aziendali;
– sa far uso di appropriate tecniche di metodi e tecniche di valutazione, anche basate su
modelli statistici;
– è in grado di relazionare sulla propria attività lavorativa.
In molti corsi, soprattutto appartenenti alle attività caratterizzanti, vengono sviluppate
esercitazioni progettuali per il cui svolgimento è necessario applicare le nozioni apprese nelle
ore di lezione teorica ed imparare ad utilizzare strumenti di lavoro tipici della professione
dell'ingegnere; la discussione dei suddetti elaborati progettuali rappresenta parte integrante delle
usuali prove d'esame nelle quali, dunque, è possibile valutare anche il "saper fare" acquisito
dall'allievo durante il corso.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Coerentemente con le capacità di analisi acquisite, il laureato è in grado di valutare
autonomamente sistemi di media complessità nell'ambito dell'Ingegneria Civile. Tali capacità di
giudizio sono esplicitamente potenziate nel CdS attraverso la richiesta di relazioni scritte
sull'analisi di progetti durante le attività standard corsuali, attraverso la pianificazione delle
attività di tirocinio formativo e professionale ed attraverso la prova di verifica finale.
Lo svolgimento di attività progettuali all'interno dei corsi pone da subito l'allievo di fronte alla
necessità, tipica delle attività ingegneria, di effettuare scelte tra diverse soluzioni alternative
disponibili per risolvere il problema oggetto di studio. Poiché tali attività progettuali sono
generalmente svolte autonomamente dall'allievo che è chiamato a svolgerle da solo o all'interno
di piccoli gruppi di lavoro, esse sono un momento fondamentale per adottare tra le varie
soluzioni prospettate dal docente quella che a suo giudizio risulta più appropriata per il caso in
studio.
Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato sa comunicare con tecnici ed esperti con proprietà di linguaggio e padronanza dei
dialetti tecnici, nella propria lingua. È in grado di comunicare anche in inglese su problematiche
di carattere tecnico; è in grado di comprendere ed elaborare testi in lingua inglese di media
difficoltà. In molti insegnamenti viene fornito allo studente parte del materiale didattico di
supporto ai corsi in lingua inglese, con il duplice obiettivo di rafforzare la conoscenza della
terminologia tecnica e favorire l'acquisizione e la padronanza degli strumenti linguistici.
Tali abilità sono maturate lungo tutto il percorso formativo; contribuiscono allo scopo le
modalità di accertamento e valutazione della preparazione dello studente, che prevedono nella
maggioranza dei casi a valle di una prova scritta, una prova orale durante la quale vengono
valutate, oltre alle conoscenze acquisite dallo studente, anche la sua capacità di comunicarle con
chiarezza e precisione. Inoltre nel corso di alcuni degli insegnamenti maggiormente
caratterizzanti il corso di studi, sono previste delle attività seminariali svolte da gruppi di
studenti su argomenti specifici di ciascun insegnamento.
Le attività di tutorato che vengono svolte dai docenti durante i corsi stimolano l'allievo ad
interagire con essi e con i suoi colleghi; la prova d'esame, generalmente svolta secondo la
modalità del colloquio orale, consente di verificare le abilità comunicative maturate dall'allievo.
La prova finale, infine, offre allo studente un'ulteriore opportunità di approfondimento e di
verifica delle capacità di analisi, elaborazione e comunicazione del lavoro svolto. Essa prevede
infatti la discussione, innanzi ad una commissione, di una Tesi, corredato da una presentazione
multimediale, prodotto dallo studente su un'area tematica attraversata nel suo percorso di studi.
Oggetto di valutazione in questo caso non sono solo i contenuti dell'elaborato, ma anche e
soprattutto le capacità di sintesi, comunicazione ed esposizione del candidato.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato, inoltre, possiede gli strumenti cognitivi di base per la crescita culturale e per
l'aggiornamento continuo autonomo delle proprie conoscenze, per il quale potrà utilizzare fonti
in lingua italiana e in lingua inglese.
La varietà di attività formative previste dall'Ordinamento degli Studi permettono all'allievo di
sviluppare una notevole capacità di apprendimento misurandosi con materie che spaziano da
matematica e fisica e fino alle discipline economiche e giuridiche passando attraverso le attività
caratterizzanti i corsi della Classe di Ingegneria Civile. Da questa varietà di contenuti, spesso
veicolati con altrettanta varietà di metodi di esposizione ed applicazione deriva la necessità che
l'allievo sviluppi una significativa duttilità nell'apprendimento.
Profili professionali di riferimento
Gli sbocchi professionali sono legati a quegli ambiti lavorativi in cui si progettano e sviluppano
prodotti e sistemi nell'ambito Civile:
– uffici tecnici di enti pubblici (Comuni, Province, Regioni);
– società di costruzioni;
– studi professionali e società di ingegneria;
– laboratori di prove su materiali.
Gli studenti possono proseguire gli studi iscrivendosi ad un corso di Dottorato di Ricerca o di
Master di Secondo Livello. Inoltre, il CdS consente anche di partecipare all'esame di stato per
l'abilitazione alla professione di ingegnere.
Il corso prepara alle professioni di:
– Ingegneri civili
– Ingegneri idraulici
– Altri ingegneri ed assimilati
Curricula offerti agli studenti
Il Corso di studi si articola, fin da principio, su due distinti percorsi, con obiettivi diversificati:
– un percorso “Strutture e Geotecnica” orientato alla formazione di tecnici specializzati
nell’ambito della progettazione e manutenzione di strutture in cui convergano aspetti relativi
all’Ingegneria Strutturale e Geotecnica;
– un percorso “Infrastrutture e Trasporti” che ha l’obiettivo di trasferire agli studenti i
fondamenti per la pianificazione e la progettazione di sistemi di trasporto e per la
progettazione di infrastrutture, quali strade, ferrovie, acquedotti e fognature.
Insegnamenti e altre attività formative
L’elenco degli insegnamenti e i relativi obiettivi formativi sono riportati nel seguito della
presente Guida
Piani di studio individuali
Gli studenti possono presentare piani di studio individuali la cui approvazione è deliberata dal
Consiglio di Area Didattica. I termini e le modalità di presentazione dei suddetti piani sono
stabiliti dalla programmazione annuale della didattica nel calendario di Ateneo.
Prova finale
La prova finale consiste nella preparazione e discussione di un Elaborato di Tesi, sviluppato
nell'ambito delle discipline del corso di Laurea. L'elaborato viene discusso dinanzi ad una
commissione, di norma con l'ausilio di mezzi multimediali.
La valutazione conclusiva terrà conto dell’intera carriera dello studente, della sua maturità
culturale e della capacità di elaborazione personale, nonché della articolazione dell’elaborato
finale e della sua presentazione.
Strutture ove è possibile consultare il regolamento didattico del corso
Facoltà di Ingegneria, Via Ponte Don Melillo, 84084 Fisciano (SA), tel. 089 964029, fax 089
964343, e-mail: [email protected]
Area Didattica di Ingegneria Civile ed Ambientale, Via Ponte Don Melillo, 84084 Fisciano
(SA), tel. 089 964052, fax 089 964343, e-mail: [email protected]
Indirizzo internet del corso di laurea
http://www.adica.unisa.it/
(torna all’indice)
Curriculum per gli immatricolati nell’A. A. 2010/11
Percorso STRUTTURE E GEOTECNICA
I anno
DISCIPLINA
CFU
Scienza delle Costruzioni II
6
Idraulica II
6
Ingegneria Sanitaria Ambientale
6
Tecnica delle Costruzioni II
12
Geotecnica
12
Teoria delle Strutture
6
Totale Parziale
48
DISCIPLINA
CFU
Costruzioni Idrauliche II*
6
Strade, Ferrovie e Aeroporti II
6
Fondazioni
6
Progetto di Strutture & Costruzioni in Zona Sismica*
6
Un esame a scelta tra:
6
I sem.
II sem.
II anno
I sem.
-
II sem.
Opere di sostegno
Materiali innovativi
Tirocinio/Laboratorio
3
Costruzioni Idrauliche II*
6
Riabilitazione strutturale
6
Progetto di Strutture & Costruzioni in Zona Sismica*
6
Un esame a scelta tra:
6
-
Stabilità dei pendii
Teoria e progetto di ponti
Prova Finale
15
Totale Parziale
72
* Corso unico con esame finale al termine del II semestre
Percorso INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
I anno
DISCIPLINA
CFU
Scienza delle Costruzioni II
6
Idraulica II
6
Ingegneria Sanitaria Ambientale
6
Tecnica delle Costruzioni II
12
Geotecnica
12
Teoria dei Sistemi di Trasporto
6
Totale Parziale
48
DISCIPLINA
CFU
Costruzioni Idrauliche II*
6
Strade, Ferrovie e Aeroporti II
6
Opere di sostegno
6
Acquedotti e fognature
6
Ponti e Strutture speciali*
6
Un esame a scelta tra:
6
I sem.
II sem.
II anno
I sem.
-
Progettazione dei sistemi di trasporto
-
Idraulica marittima
Valutazione di Impatto Ambientale
Tirocinio/Laboratorio
3
Costruzioni Idrauliche II*
6
Progetto di Strutture & Costruzioni in Zona Sismica*
6
Un esame a scelta tra:
6
II sem.
-
Gestione dei sistemi di trasporto
-
-
Gestione delle risorse idriche
Valutazione economica dei progetti
Prova Finale
15
Totale Parziale
72
* Corso unico con esame finale al termine del II semestre
Manifesto degli studi per l’A. A. 2010/11
Primo Anno
Percorso STRUTTURE E GEOTECNICA
I anno
I sem.
II sem.
DISCIPLINA
CFU
Scienza delle Costruzioni II
6
Idraulica II
6
Ingegneria Sanitaria Ambientale
6
Tecnica delle Costruzioni II
12
Geotecnica
12
Teoria delle Strutture
6
Totale Parziale
48
Percorso INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
I anno
I sem.
II sem.
DISCIPLINA
CFU
Scienza delle Costruzioni II
6
Idraulica II
6
Ingegneria Sanitaria Ambientale
6
Tecnica delle Costruzioni II
12
Geotecnica
12
Teoria dei Sistemi di Trasporto
6
Totale Parziale
48
Manifesto degli studi per l’A. A. 2010/11
Secondo Anno
Curruculum IDRAULICO
II anno
I sem.
II sem.
Insegnamento/ Attività
♦ Valutazione economica dei progetti
Gestione delle risorse idriche
Costruzioni Idrauliche II
Termofisica dell’edificio oppure Elettrotecnica II
■ Attività progettuale 1
Impatto ambientale opere ing. civile
■ Attività progettuale 2-3*
1) Un insegnamento a scelta tra:
• Strutture speciali
• Stabilità dei pendii
2) Un insegnamento a scelta tra:
• Fondazioni
• Materiali strutturali innovativi e sperimentazione
• Elettrotecnica I (se non già sostenuto)
• Elementi di diritto per ing. civile
• Disciplina residua del gruppo 1
♦ Prova finale
Totale crediti specialistica
CFU
6
6
6
6
3
6
6
6
6
9
120
Curruculum STRUTTURE E COSTRUZIONI
II anno
I sem.
II sem.
Insegnamento / Attività
♦ Valutazione economica dei progetti
*Progetto di Strutture / **Opere di sostegno
Costruzioni idrauliche II
Termofisica dell’edificio o Elettrotecnica II
■ Attività progettuale 1
*Nessuna / ** Idraulica II o Progetto di strutture
*Costruzioni in Zona Sismica / **Fondazioni
■ Attività progettuale 2-3*
1) Uno o due insegnamenti a scelta tra:
• Strutture speciali
• Fondazioni
• Stabilità dei pendii
• Riabilitazione strutturale
• Strade, ferrovie ed aeroporti II
• Materiali strutturali innovativi e sperimentazione
• Elettrotecnica I (se non già sostenuto)
• Elementi di diritto per ing. Civile
• Disciplina residua del gruppo 1
♦ Prova finale
Totale crediti specialistica
CFU
6
6
6
6
3
6
6
6
*12/**6
9
120
* Nel caso siano presenti 3 attività progettuali da 3 CFU, due di esse possono essere svolte nell’ambito
di un unico corso.
Legenda
♦
•
■
Insegnamenti / Attività comuni a tutti i curricula
Insegnamenti / Attività a scelta
Attività progettuali
Corso di Laurea Magistrale
in
Ingegneria Civile
Programmi dei Corsi
CARTOGRAFIA NUMERICA
Cds: Laurea in Ingegneria Civile e in Ingegneria Civile per l’Ambiente e il Territorio
Docente: Prof.ssa Margherita FIANI
Propedeuticità: Topografia
Numero di crediti: 6
Semestre: I
SSD: ICAR/06
Programma del corso:
Richiami di cartografia:
Definizione di carta. Caratteristiche delle carte. Carte di base. La precisione della cartografia: errore di
graficismo, tolleranza e fattore di scala della carta. Concetto di generalizzazione. Rappresentazione
dell’ellissoide sul piano. Classificazione delle rappresentazioni cartografiche. Il sistema cartografico
Nazionale: impianto, vecchia e nuova serie. Taglio cartografico. Sistema internazionale UTM-UPS.
Cartografia catastale. Cartografia Tecnica Regionale. Cartografie a grande scala (1:2000, 1:1000, 1:500).
Lettura delle coordinate presenti negli elementi cartografici. Prodotti cartografici prodotti dall’IGM e
dalla Regione Campania. Cartografia tematica. Enti Cartografici di Stato. Funzione di coordinamento
dell'Intesa Stato Regioni.
Cartografia numerica:
Definizioni e caratteristiche. Concetto di scala nominale. Contenuto metrico. Contenuto informativo.
Repertorio dei segni convenzionali. Codifica Produzione, Gestione e aggiornamento. Processo di
produzione di Cartografia Numerica a grande scala. Uso della fotogrammetria aerea nella produzione di
cartografia moderna. Processo di Produzione. Capitolati d'Appalto prescrizioni Amministrative, Tecniche
e di Collaudo. Controllo di qualità ed operazioni di collaudo delle fasi della produzione: volo,
inquadramento, T.A, restituzione, ricognizione, editing. Sistemi di codifica, congruenze, vestizione, file
di
trasferimento.
Informatizzazione della cartografia. Rappresentazione dati in forma digitale: modalità raster e vettoriale.
Discretizzazione e scannerizzazione di cartografia esistente.
Fotogrammetria:
Cenni sul metodo fotogrammetrico. Fotogramma e camera metrica. Sistemi di coordinate usati in
fotogrammetria. Ricostruzione della proiettività e del modello. Approccio analitico. Certificato di
calibrazione. Orientamento interno, esterno, relativo e assoluto. Il problema dell'appoggio; la
triangolazione fotogrammetrica a modelli indipendenti e per fasci proiettivi. Ricostruzione dei parametri
di orientamento e restituzione. Progetto ed esecuzione delle prese: dal caso aereo a quello terrestre. Gli
strumenti per la restituzione. Componenti fondamentali di un restitutore analitico e di una stazione
fotogrammetrica digitale. Modelli digitali del terreno (DTM) e delle superfici (DSM) e prodotti derivati.
Il raddrizzamento per oggetti piani. Il raddrizzamento differenziale e l'ortofototo digitale: specifiche,
modalità di realizzazione e problematiche, generazione e uso dell'ortofoto di precisione in ambito urbano.
Immagini satellitari ad alta risoluzione:
Principi fisici del telerilevamento. Immagini digitali, orbite, parametri di acquisizione delle immagini,
sistemi di acquisizione. Distorsioni radiometriche e geometriche delle immagini, modelli di correzione
(parametrici, non parametrici). Principali sistemi satellitari ad alta risoluzione, applicazioni dell'alta
risoluzione.
Basi di dati topografici e Sistemi Informativi Territoriali:
Rappresentazioni di dati digitali. Dati formato vector. Dati formato raster. Acquisizione diretta di dati
vettoriali. Fotogrammetria e produzione cartografica. Restituzione numerica. Acquisizione diretta di dati
raster. Immagini satellitari ad alta risoluzione. Acquisizione indiretta di dati vettoriali. Vettorializzazione
di mappe esistenti. Problemi di editing cartografico e principali operazioni. Acquisizione indiretta di dati
raster. Rasterizzazione di cartografia. Qualità dei dati. Digital Terrain Model (DTM). Uso di immagini
raddrizzate e ortofoto all’interno di un SIT
Geographical Information System (G.I.S.):
Definizione e principali caratteristiche Sistemi Informativi Territoriali (SIT o GIS). Componenti di un
GIS. Livelli di complessità. Relazioni spaziali tra oggetti. Relazioni topologiche. Archiviazione delle
informazioni. Banche dati. Qualità dei dati. Risoluzione spaziale. La georeferenziazione dei dati. Metodi
di organizzazione dei dati. Tecniche di strutturazione ed analisi dei dati. Uso dei GIS da parte
dell’amministrazione pubblica. WEB-GIS.
Modalità di svolgimento dell’esame:
esame orale
Materiale didattico:
materiale fornito dal docente
Testi di consultazione:
KRAUS Karl: “Fotogrammetria”, Vol.1, ed. Levrotto e Bella, Torino, 1994
SELVINI-GUZZETTI, Cartografia generale Tematica e Numerica, UTET
BORROUGHS Geographic Information Systems
MIGLIACCIO Cartografia Tematica e Automatica. Libreria Clup , Milano
COSTRUZIONI IDRAULICHE II
Docente: Prof. Fabio ROSSI/Prof. Pierluigi FURCOLO
Numero di crediti: 6
Propedeuticità: Nessuna
Argomenti del corso:
I Piani di Bacino. Quadro legislativo: norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del
suolo-Finalità e contenuti dei Piani di Bacino-Fasi conoscitiva, normativa, programmatica e tecnicooperativa-Analisi delle caratteristiche territoriali ed ambientali del bacino-Pianificazione e
programmazione degli interventi-Elaborati di piano. Il piano di Bacino del fiume Volturno. Cenni di
Dinamica Fluviale. Richiamo delle nozioni fondamentali dell’idraulica dei canali-Caratterizzazione dei
sedimenti fluviali-Legge logaritmica delle velocità applicata ai canali naturali-Valutazione delle
resistenze al moto, formule empiriche.-Forme di fondo e resistenze al moto ad esse connesse-Mobilità dei
sedimenti: abaco di Shields, trattazione di White e Day-Trasporto solido di fondo: formula di Meyer-Peter
e Muller-Trasporto solido in sospensione: formula di Einstein-Trasporto solido totale:formula di Ackers e
White-Trasporto di fondo negli alvei a geometria irregolare: formula di Pica-Formule empiriche per
l’erosione localizzata-Modelli a fondo mobile: formulazione, analisi delle equazioni, condizioni al
contorno, taratura, applicazioni-Valutazione degli effetti delle opere in alveo-Morfologia fluviale. Sistemi
Fluviali. Torrenti montani e fiumi-Tronchi d’alveo soggetti ad erosione ed a deposito-Sistemazioni di
torrenti: gradinate, cunette, protezione delle scarpate, ecc;-Briglie e soglie di fondo: finalità, tipologia,
dimensionamento idraulico e statico, manufatti accessori-Arginature fluviali rigide, flessibili ed in
terra:dimensionamento e verifica-Altre opere di sistemazione fluviale: pennelli, rivestimenti e gabbionateCenni agli interventi negli attraversamenti di centri abitati.-Progetto di una serie di briglie a gravità.Progetto di un’arginatura fluviale. Idraulica dei Pozzi. Richiami delle nozioni fondamentali sulle acque
filtranti-Impieghi delle acque sotterranee-Pozzi per l’emurginamento di acqua-Valutazione delle
caratteristiche fisiche del mezzo filtrante-Pozzi in falde freatiche ed artesiane-Condizioni stazionarie:
relazione portata-depressione-Condizioni transitorie: formula di Theìs-Sovrapposizione degli effettiMetodi numerici-Prove di portata e valutazione in sito della permeabilità e del coefficiente di
immagazzinamento-Efficienza del pozzo-Portate emungibili-Analisi delle condizioni di sfruttamento di
un acquifero sotterraneo-Inquinamento delle acque sotterranee-Intrusione salina. Pozzi per Acque.
Indagini preliminari-Tecniche di perforazione: a percussione, a rotazione con e senza l’impiego di fanghi
di circolazione, altri metodi di terebrazione-Macchinari ed attrezzature-Problemi ed inconvenientiCarotaggio e stratigrafia-Completamento dei pozzi: tubazioni di rivestimento, cementazione-Filtri e
dreni:topologie, caratteristiche fisiche, messa in opera-Spurgo dei pozzi: pompaggio, pistonaggio, aria
compressa-Ripristino dei pozzi: corrosione ed incrostazione-Disinfezione-del pozzo-Aspetti economici.Progetto di un campo pozzi.
Costruzioni in Zona Sismica
Cds:
LS - Ingegneria
Civile
Ingegneria per
l’Ambiente e il
Territorio
Docente:
Luigi Petti
Anno: II
Semestre: II
Integrato:
Codice:
0606363028
Propedeuticità:
Tecnica delle
Costruzioni II –
Scienza delle
Costruzioni II
Crediti: 6
SSD: ICAR/09
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso introduce lo studente alle principali tematiche riguardanti l’ingegneria sismica, con
riferimento agli aspetti teorici di base ed alle problematiche progettuali.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dell’ingegneria civile in generale ed
in particolare nell’ambito dei processi di progettazione ed esecuzione anche di costruzioni
complesse.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper progettare strutture sismoresitenti applicando sia procedure e metodologie classiche
che avanzate al fine di perseguire prestazioni prestabilite.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi, i criteri e le procedure più appropriate per progettare e realizzare
una costruzione sismoresistente.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento ovvero le problematiche
connesse alla progettazione ed all’esecuzione di strutture sismoresistenti.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze
mecaniche di base, con particolare riferimento alla scienza ed alla tecnica delle costruzioni.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in
aula viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, un progetto da sviluppare
durante tutto lo svolgimento del corso. Il progetto comprende unitariamente tutti i contenuti
dell’insegnamento ed è strumentale all’acquisizione, oltre che delle capacità di
progettazione di un edificio intelaitao in c.a., anche a sviluppare e rafforzare le capacità di
lavorare in team.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio
orale.
Contenuto del corso – Aspetti teorici (6 cred.)
Argomenti
Il fenomeno
sismico
Analisi della
risposta sismica
di organismi
edilizi
Il progetto di
strutture
antisismiche
Strategie
innovative di
protezione
sismica
Totale Ore
Contenuti specifici
Introduzione alla sismologia e caratterizzazione del fenomeno
sismico. Descrizione delle principali metodologie sismotettonicheprobabilistiche per l’analisi della pericolosità sismica. Pericolosità
sismica di base ed effetti di sito.
La risposta libera e forzata dei sistemi ad un grado di libertà
(SDOF). Metodi numerici di integrazione delle equazioni del
moto.Spettri di risposta elastici. La risposta sismica di sistemi a
masse concentrate a più gradi di libertà (MDOF). Metodi di analisi
lineare: statica e dinamica. Introduzione al comportamento non
lineare delle strutture soggette ad azioni sismiche. Spettri di
risposta anelastici.
Gli organismi degli edifici antisismici. Controventi. Criteri di
progetto di carattere prestazionale. Duttilità e Gerarchia delle
Resistenze. Spettri di progetto. La nuova normativa NTC2008. Le
normative internazionali. Dettagli costruttivi specifici per la
protezione sismica degli edifici.
Concetti di controllo delle vibrazioni. Controventi dissipativi.
L’isolamento alla base. La dissipazione extrastrutturale di energia.
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
10
2
16
4
12
4
8
4
46
14
È previsto lo svolgimento di un progetto di una costruzione/edificio sismoresistente. A tal proposito sono
previste lezioni ed esercitazioni finalizzate ad approfondire le seguenti tematiche e problematiche:
• Criteri di progetto;
• Costruzione di modelli numerici descrittivi di strutture sismoresistenti;
• Metodologie e procedure di analisi statica e dinamica sia in ambito lineare che non lineare;
• Dettagli costruttivi;
• Soluzioni progettuali innovative.
Testi di riferimento
“Dynamics of structures : theory and applications to earthquake engineering”, CHOPRA A.K.,
Prentice-Hall, 1995
“Strutture in cemento armato. Basi della progettazione”, COSENZA, MAFREDI, PECCE, Hoepli,
2008
“Design of seismic isolated structures: from theory to practice”, NAEIM F., J. M.Kelly, J.Wiley &
sons., 1999
ELETTROTECNICA II
Docente: Prof. Luigi EGIZIANO
Numero di crediti: 6
Collocazione: I anno L.S. – I semestre
Propedeuticità: Elettrotecnica I
Finalità del corso
Il corso è mirato all’approfondimento di alcuni aspetti del settore elettrico che sono significativi per
ampliare lo spettro della formazione professionale dell'Ingegnere Civile.
In particolare, nell’ambito del corso sono sviluppate tematiche riguardanti le applicazioni delle macchine
elettriche, il principio di funzionamento ed il campo di impiego di strumenti di misura, sia analogici che
digitali, di specifico interesse, nonché le metodologie e le tecniche di valutazione di grandezze elettriche
per misure e diagnostica in alcune applicazioni del settore dell’Ingegneria Civile.
Il corso prevede un consistente numero di esercitazioni sia a carattere numerico che sperimentale.
Programma
Principi di elettromagnetismo
(8h)
Grandezze fondamentali. Circuiti magnetici. Riluttanza. Isteresi. Elettromagneti. Magneti permanenti.
Principi di conversione elettromeccanica dell'energia. Perdite.
Motore asincrono
(8h) esercitazioni (20%)
Principio di funzionamento. Caratteristiche elettromeccanica e meccanica. Cenni sull’avviamento e
regolazione di velocità. Tipologie di motori asincroni.
Motori a corrente continua
(6h)
Generalità. Principio di funzionamento. Sistemi di eccitazione e caratteristiche elettromeccaniche e
meccaniche.
Applicazioni
(8h) esercitazioni (90%)
Caratteristiche di motori elettrici per: mescolatori di miscele cementizie, pompe idrauliche, pompe per
iniezioni di cemento ed elettropompe per impianti fognari, montacarichi per materiali da cantiere e
paranchi.
Dinamica dei sistemi lineari e tempo invarianti
(8h) esercitazioni (20%)
Cenni sulle caratteristiche dinamiche di sistemi lineari stazionari. Funzione di trasferimento. Risposte al
gradino, alla rampa, all’impulso. Risposta in frequenza. Trasformata di Fourier dei segnali. Applicazioni
ai motori elettrici.
Strumenti
(7h)
Introduzione alle misure elettriche. Errori di misura. Strumenti magnetoelettrici, elettrodinamici e ad
induzione. Oscilloscopio: generalità ed applicazioni. Cenni sugli strumenti numerici.
Applicazioni
(9h) esercitazioni (90%)
Il ponte di Wheatstone. Estensimetri a variazione di resistenza elettrica (strain gauges):influenza dei cavi
e delle resistenze di contatto. Estensimetri induttivi e capacitivi. Misura delle deformazioni nel piano:
rosette estensimetriche. Misure di pressione: diaframmi con estensimetri induttivi, capacitivi e resistivi.
Trasduttori di posizione: potenziometrici resistivi, induttivi, capacitivi, senza contatto. Misura di
temperatura: termometri a resistenza, termocoppie. Misure di velocità: encoders, tachimetri e dinamo
tachimetriche.
Attività di ricapitolazione ed esercitazioni mirate all’approfondimento di alcuni aspetti applicativi
di interesse specifico per l’ingegneria civile (6h)
Competenze e capacità in uscita dal corso
Competenze relative a:
Tipologie
di
sistemi
di
conversione
elettromeccanica dell’energia.
Strumenti e tecniche di valutazione di grandezze
elettriche.
Modalità di svolgimento dell’esame
Capacità di:
Scelta
di
sistemi
di
conversione
elettromeccanica dell’energia.
Utilizzazione di strumenti di misura di
grandezze elettriche e di trasduttori elettrici ed
elettromagnetici.
La prova orale comprenderà la discussione di un elaborato. Non sono previste prove intracorso.
Materiale Didattico
Appunti distribuiti a lezione e/o via web
Fiorio,Gorini,Meo, Appunti di Elettrotecnica, Levrotto&Bella
Fabbricatore, Elettrotecnica e Applicazioni, Liguori
Macchiaroli, Macchine e Impianti Elettrici, vol.I, Liguori
FONDAZIONI
Docente: Prof. Settimio FERLISI
Numero di Crediti: 6
Propedeuticità: Geotecnica
Programma del corso
- Introduzione. Requisiti di progetto. .Criteri e fasi di progetto .Richiami di meccanica dei terreni.Tipologia delle fondazioni. Scelta del tipo di fondazione.- Fondazioni dirette: scelta del piano di
posa, fondazioni su plinti, fondazioni continue
- Carico limite delle fondazioni dirette: rottura generale, analisi limite, metodo delle curve
caratteristiche, equilibrio limite; punzonamento, coefficienti correttivi vari. Caratteristiche dei terreni
e influenza della falda, coefficienti di sicurezza
- Cedimenti delle fondazioni dirette: Sistema terreno - fondazione - sovrastruttura; calcolo dei
cedimenti su terreni a grana fina e decorso dei cedimenti nel tempo; calcolo dei cedimenti di un
terreno a grana grossa: metodi di Schmertmann, Terzaghi, Burland. Cedimenti indotti da scavi a cielo
aperto e in sotterraneo
- Interazione terreno – fondazione: modello di Winkler e derivati, modello di semispazio elastico,
metodo di Koening e Sheriff .
- Interazione terreno – fondazione – sovrastruttura: influenza della sovrastruttura sull’interazione
terreno – fondazione
- Deformazioni della sovrastruttura e relative conseguenze; metodi di previsione delle distorsioni e
valori ammissibili; metodi per ridurne l’entità. Criteri per il dimensionamento delle strutture di
fondazione.
- Tipologia dei pali di fondazione: pali battuti; pali trivellati, pali trivellati con elica continua e pali
trivellati e pressati.- Carico limite dei pali di fondazione:carichi verticali; formule statiche,
correlazioni con i risultati di prove in sito, formule dinamiche, pali trivellati di piccolo diametro e
pali di grande diametro; effetti di gruppo;.carichi orizzontali: pali liberi di ruotare in testa, pali a
rotazione impedita in testa .
- Analisi delle fondazioni su pali sotto i carichi d’esercizio:carichi verticali: cedimenti dei pali isolati e
dei pali in gruppo, interazione terreno-palo-struttura di collegamento, pali riduttori dei cedimenti;
.carichi orizzontali: Spostamenti dei pali singoli o in gruppo .
- Sperimentazione sui pali di fondazione:prove di carico; attrezzature, modalità di prova, elaborazione
dei risultati; controlli non distruttivi
.- Stabilità dell’equilibrio di una struttura a torre: modello di pendolo rovescio; vincoli elastici e plastici
Testi consigliati:
C. Viggiani
“Fondazioni”, Hevelius Edizioni s.r.l.,Benevento-(1999)
J.E . Bowles “Fondazioni:analisi e progetto”. Mc Graw.Hill (1991)
R . Lancellotta & J,Calavera. “Fondazioni”.Mc Graw-Hill (1999)
GEOTECNICA
Docente: Prof. Leonardo CASCINI
Numero di crediti: 12
Propedeuticità: Nessuna
Finalità del corso: Il corso approfondisce i fondamenti teorici della meccanica delle terre e dei mezzi a
più fasi, in condizione di totale e parziale saturazione, successivamente utilizzati per analizzare le
problematiche più comuni nell’ambito della Ingegneria Geotecnica.
Programma
Introduzione al corso: i principali problemi applicativi nella Ingegneria Geotecnica e l’approccio
metodologico per la loro risoluzione; le indagini in sito e di laboratorio; criteri di progettazione delle
campagne di indagini in sito e di laboratorio; ricostruzione della sezione stratigrafica di progetto. (6 ore)
Stato tensionale nei mezzi a più fasi: con riferimento ai mezzi saturi, richiami della definizione di
tensione, del principio delle tensioni effettive, del coefficiente di spinta a riposo, delle tensioni geostatiche
e della loro rappresentazione nei piani (τ, σ) e (t, s); estensione delle precedenti trattazioni al caso dei
mezzi parzialmente saturi.
(7 ore)
Legami tensioni-deformazioni: relazioni tensioni-deformazioni in un mezzo a più fasi; condizioni drenate
e non drenate; sovrappressioni neutre indotte da variazioni dello stato tensionale in condizioni non
drenate; parametri di deformabilità e loro valutazione; criteri per la caratterizzazione dei terreni con
riferimento ad opere di Ingegneria Geotecnica in condizioni di esercizio; cenni a modelli costitutivi
avanzati.
(7 ore)
Teoria dell’elasticità: richiami di teoria dell’elasticità e sua applicazione a problemi di Ingegneria
Geotecnica; deformazioni e cedimenti assoluti indotti da forze esterne; cedimenti differenziali. (12 ore)
I moti di filtrazione in regime stazionario: con riferimento ai mezzi saturi, richiami delle proprietà
idrauliche, delle equazioni reggenti e dei metodi di soluzione dei moti di filtrazione nei mezzi naturali;
reti idrodinamiche a maglie quadre; metodo delle differenze finite e cenni al metodo agli elementi finiti.
Estensione delle precedenti trattazioni al caso dei mezzi parzialmente saturi; sifonamento.
(8 ore)
I moti filtranti in regime vario: equazioni reggenti per mezzi saturi; tensioni e deformazioni indotte in
campo elastico dai moti di filtrazione; equazioni di Biot-Mandel e di Terzaghi-Rendulic; coefficiente di
consolidazione; soluzione dell’equazione della consolidazione con le condizioni al contorno associate;
grado di consolidazione; fattore tempo e decorso dei cedimenti.
(8 ore)
Resistenza a rottura: criteri di resistenza in condizioni drenate e non drenate; richiami sulle prove di taglio
diretto e di compressione triassiale in condizioni statiche e dinamiche; la legge del flusso plastico e la
teoria dello stato critico. La resistenza a rottura dei terreni parzialmente saturi.
(8 ore)
Problemi di collasso: i fenomeni di rottura in condizioni drenate e non drenate; metodi di soluzione dei
problemi al finito: analisi limite, metodo delle caratteristiche ed equilibrio limite; problematiche in
presenza di azioni dinamiche e metodi pseudo-statici; cenni alle soluzioni in campo elasto-plastico.
(8 ore)
Le problematiche più usuali dell’Ingegneria Geotecnica: principali aspetti progettuali e criteri di
dimensionamento per opere di sostegno, fondazioni, pendii naturali ed artificiali; geotecnica delle grandi
aree. Casi di studio particolarmente significativi.
(16 ore)
Nota: Sono da prevedere ulteriori 40 ore da dedicare alle esercitazioni di laboratorio ovvero
all’approfondimento di alcuni degli argomenti trattati a lezione.
Competenze e capacità in uscita dal corso
Competenze relative a:
Comportamento meccanico dei terreni e dei mezzi
plurifase saturi e non saturi. Criteri di progetto e
verifica delle opere tipiche dell’Ingegneria
Geotecnica.
Modalità di svolgimento dell’esame
Capacità di:
Progettazione ed analisi del comportamento, a
breve e a lungo termine, di opere e sistemi
geotecnici semplici e complessi.
L’esame consta di un colloquio orale ed, eventualmente, di due prove in itinere.
Testi e materiale didattico di supporto
L. Cascini - Appunti di Geotecnica; A.A.V.V. – Appunti di Geotecnica, Università di Napoli; Lambe &
Whitman – Meccanica dei Terreni, Ed. Flaccovio; Dispense fornite durante le lezioni.
GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE
Docente: Prof. Paolo VILLANI
Numero di Crediti: 6
Propedeuticità: Idrologia
Finalità del corso
Il Corso si propone di mostrare come la gestione integrata delle risorse idriche sia legata allo sviluppo
sostenibile, attraverso azioni legislative ed azioni relative alla pianificazione di bacino. Dopo una
introduzione ai sistemi idrici ed alle tipologie di uso dell'acqua, si analizzano i fattori climatici dominanti
e le variabili fisiche di interesse per la pianificazione e la gestione delle risorse idriche, attraverso un
approccio operativo che utilizza risultati della teoria delle decisioni stocastiche. Allo scopo, verranno
forniti anche semplici strumenti per l’analisi statistica di una serie di dati. Per completare la preparazione,
verranno proposti degli esercizi, da sviluppare in aula ed individualmente, in cui vengono mostrati
applicativamente i concetti di ottimizzazione delle risorse idriche superficiali e subsuperficiali.
PROGRAMMA DETTAGLIATO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
INTRODUZIONE AL CORSO (5 h)
• L’acqua come risorsa
• Difesa dalle acque
• Capacità di smaltimento
• Riproducibilità della risorsa
• Tempi di risposta di opere di difesa e gestione
• Durate critiche del sistema
PROCESSI IDROLOGICI SU UN BACINO (5 h)
• Rete idrografica, bacino idrografico e sottosuolo
• Discretizzazione di processi continui
• Evapotraspirazione effettiva e potenziale
• Unità di misura delle variabili dei processi idrologici
IDENTIFICAZIONE DELLE RISORSE IDROGEOLOGICHE DI UN BACINO (10 h)
esercitazioni (40%)
• Elementi di litologia e geologia: identificazione delle caratteristiche superficiali di
permeabilità
• Concetti di idrogeologia: porosità, elementi idrogeologici (acquiferi ed aquitard)
• Caratterizzazione quantitativa delle risorse idriche sotterranee: costante di invaso, riserve
permanenti, temporanee, dinamiche
• Elementi di analisi della vulnerabilità degli acquiferi
L’APPROVVIGIONAMENTO DELLA RISORSA IDRICA (5 h)
• Piano delle acque
• Impianti a deflusso e a serbatoio (analisi idrologica, analisi idrauliche)
PROBLEMI DI UTILIZAZIONE DELLA RISORSA IDRICA (20 h) esercitazioni
(40%)
• Pianificazione delle risorse idriche
• Gestione delle risorse idriche
• Curva di possibilità di regolazione dei deflussi
ELEMENTI DI PROBABILITà E STATISTICA (5 h)
• Calcolo delle probabilità
• Concetti di statistica: (Leggi di distribuzione, Modelli lineari, Modello di Box & Cox)
• Analisi statistica di una serie di dati
• Distribuzione della media
• Test sulla varianza e di asimmetria
• Distribuzione Gamma e di Bessel modificata
7.
GESTIONE E PIANIFICAZIONE DELLE RISORSE IDRICHE (10 h) esercitazioni
(40%)
• Risorse idriche: superficiali, sotterranee, e non convenzionali
• Opere idrauliche per l’utilizzazione delle risorse: cenni sulle dighe
• Fabbisogni idrici per uso civile: stima della popolazione futura, dotazioni idriche, Piano
Regolatore Generale degli Acquedotti
• Fabbisogni idrici per usi industriali ed irrigui
• Valorizzazione delle risorse: il problema della regolazione di invasi artificiali
• Aspetti economici nella progettazione delle opere idrauliche
• Obiettivi e metodologie della gestione delle risorse idriche
Al corso sono abbinate le seguenti esercitazioni in aula:
Esercitazione n. 1: Costruzione della curva di possibilità di regolazione dei deflussi, con un approccio
deterministico
Esercitazione n. 2: Costruzione della curva di probabilità di regolazione dei deflussi, con un approccio
probabilistico, mediante analisi su serie storica e con approccio di
regionalizzazione
Esercitazione n. 3: Ottimizzazione delle risorse idriche superficiali: impianto a deflusso, utenze plurime,
metodo del simplesso
Esercitazione n. 4: Ottimizzazione delle risorse idriche sub-superficiali: impianto a deflusso +
emungimento da falda in prossimità del mare, utenza potabile, massima economia.
Esercitazione n. 5: Ottimizzazione delle regole di gestione di un invaso: regolazione pluriennale +
servizio di antipiena (modello di simulazione dei deflussi mensili)
Esercitazione n. 6: Bilancio idrico superficiale e subsuperficiale di un bacino naturale
Modalità di svolgimento dell’esame
L’esame consiste in un colloquio orale ma richiede l’esecuzione durante il corso, in forma individuale, di
tutte le esercitazioni.
Libri di testo:
Appunti di Idrologia sulla Gestione degli Impianti a Deflusso ed a Compenso (prof. F. Rossi)
Appunti di Idrogeologia (prof. D. Guida)
Appunti sull’Algoritmo del simplesso (prof. G. Ippolito)
Appunti sui moti di filtrazione e sulle opere di emungimento da falda (prof. P. Villani)
IDRAULICA II
Docente: Proff. Vittorio BOVOLIN/Giacomo VICCIONE
Numero di Crediti: 6
Propedeuticità: Nessuna
Finalità del corso: Il Corso di Idraulica II, presente al primo semestre della Laurea Magistrale, si pone in
ideale continuazione con il Corso di Idraulica I. Il Corso si propone inizialmente di utilizzare le
conoscenze sviluppate nel Corso di Laurea per approfondire i principi di funzionamento e di
progettazione di alcune tra le più comuni opere idrauliche. Successivamente si analizzano le condizioni di
moto non stazionario sia per le correnti in pressione che per le correnti a superficie libera. Particolare
attenzione è rivolta agli aspetti impiantistici ed ai possibili approcci per la riduzione dei problemi
connessi al colpo d’ariete. Sono acnhe previsti cenni relativi ai fenomeni di trasporto solido.Il Corso di
articola su 60 h di cui circa il 30% sono dedicate ad esercitazioni ed il 10% a lezioni di richiamo e
preparazione all’esame.
Programma
Strutture idrauliche
(10h) eserc (30%)
Dissipatore a risalto - Venturimetro per canale e dissabbiatore - Sfioratore circolare - Correnti a portata
variabile lungo il percorso: sfioratore laterale e canale collettore - Interazione idrodinamica tra correnti
fluide ed oggetti immersi nelle correnti stesse.
Moto vario nelle condotte in pressione.
(24h) eserc (30%)
Oscillazione di massa: risoluzione semplificata in assenza di resistenze e trattazione completa, caso del
pozzo piezometrico - Colpo d’ariete: caso della condotta rigida, trattazione di Allievi per condotta
elastica, risoluzione in presenza di resistenze – Sistemi per la riduzione dei fenomeni di colpo d’ariete
Moto vario nelle correnti a superficie libera
(16h) eserc (30%)
Correnti gradualmente variate: equazione di de Saint Venant, soluzioni semplificate relative al caso di
onda cinematica ed al problema di Ritter. Risoluzione completa con il metodo delle caratteristiche. Onde
a fronte ripido.
Cenni sul trasporto solido
(10h) eserc (30%)
Teoria di Shields. Forme di fondo. Trasporto di fondo ed in sospensione
Competenze e capacità in uscita dal corso
Competenze relative a:
Capacità di:
Criteri di funzionamento e progettazione delle più
Progettare le più comuni opere idrauliche
Affrontare situazioni di moto non stazionario con
comuni opere idrauliche
Comprensione dei principi che governano le particolare riferimento ai moti in pressione
condizioni di moto vario per correnti sia in
pressione che a superficie libera
Modalità di svolgimento dell’esame:L’esame consta di un colloquio orale.
Testi e materiale didattico di supporto
Carlo Montuori "COMPLEMENTI DI IDRAULICA", Liguori editore, Napoli 1990
Appunti Integrativi distribuiti durante il Corso
Idraulica Marittima
CdS: Ingegneria
per l’Ambiente e
Territorio/Ing
Civile
Anno: II
Docente:
Prof. Eugenio
Pugliese Carratelli
Integrato:
-
Propedeuticità:
-
Crediti: 6
Semestre: I
Codice: -
SSD: ICAR 01
Tipologia: -
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Acquisizione dei principi fondamentali dell'Idraulica Marittima e prime applicazioni a
semplici problemi di protezione dei litorali.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione dei principali aspetti del moto ondoso e dei moderni strumenti di analisi.
Comprensione approfondita delle tecniche fondamentali di misura e calcolo del moto
ondoso. Comprensione dei processi di trasporto solido litoraneo e dell’evoluzione dei
litorali.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Capacità di svolgere elaborazioni dei principali problemi propedeutici al progetto di opere
marittime. Capacità di analisi di dati ondametrici reali. Svolgimento di semplici analisi
meteo marine e di semplici calcoli di evoluzione dei litorali.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper esaminare in senso critico i risultati delle azioni del moto ondoso attraverso tecniche
di rilievo e modelli semplici. Comprensione dei risultati di metodi e tecniche di rilievo
complesse.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper esporre oralmente problematiche di idraulica marittima legate al moto ondoso.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a situazioni strutturali differenti da quelle
esaminate durante il corso riguardo alle problematiche di idraulica marittima legate al moto
ondoso.
Prerequisiti
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste le conoscenze di matematica,
fisica e idraulica del corso di Laurea di Primo livello in Ingegneria Civile o Ambientale; è
inoltre necessaria la conoscenza di semplici strumenti informatici (foglio EXCEL).
Metodi didattici
L’insegnamento prevede lezioni teoriche ed esercitazioni di laboratorio in un’aula
attrezzata con computer, durante le quali vengono sviluppate e/o applicate tecniche
realistiche di analisi del moto ondoso e delle azioni su litorali e/o opere marittime attraverso
l’uso di strumenti informatici di diversa complessità.
Metodi di valutazione
L'esame consta di una prova orale che prevede la completa comprensione degli argomenti
trattati nel corso e la capacità di svolgere le esercitazioni svolte durante il corso,
eventualmente con prova pratica al computer. Non sono previste prove intercorso.
Contenuto del corso
Argomenti
Tecniche di
base
Elementi
delle teorie
del moto
ondoso
Tecniche di
misura ed
analisi
Azioni delle
onde sulle
coste
Totale Ore
Contenuti specifici
Moto a potenziale; l'azione di una corrente su un corpo, in
regime stazionari e non-stazionario; moto a potenziale a
superficie libera; soluzione di Airy
Profili di velocità, accelerazione e pressione nel campo di
moto nell'ipotesi di Airy ; Energia e potenza dell'onda.
Trasformazione delle onde su bassi fondali: shoaling.
Estensione a due dimensioni, rifrazione, riflessione,
diffrazione
Le onde da vento, analisi dell'altezza d'onda istantanea sulla
base dei dati sperimentali; definizione di onda up-crossing e
down crossing, parametri principali dello stato del mare
Distribuzione di probabilità della singola onda in uno stato
di mare, distribuzioni di frequenza e cumulate (distr. di
Rayleigh). Lo spettro del moto ondoso, trasformata di
Fourier e Spettro dell'altezza d'acqua; . Parametri spettrali,
Corrispondenza tra analisi empirica ed analisi spettrale. Gli
ondametri, La rete RON e le altre sorgenti di dati. Il rilievo
da satellite. Tecniche di ricostruzione del moto ondoso a
partire dal campo di vento. Metodi SMB-Modelli spettraliPrincipi dell’organizzazione dei servizi meteo in relazione
allo stato del moto ondoso
Rottura delle onde- frangimento Tipi di rottura Il Parametro
di Ibarren. Risalita delle onde (run up). Innalzamento del
livello medio (set-up). Trasformazione dei frangenti,
formule di Goda
e Kamphuis - Le correnti lungoriva,; il trasporto solido
lungo costa
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
7
3
6
9
8
12
6
9
27
33
Materiale didattico:
Tutto il materiale e le informazioni relative ala corso si trovano su www.eugeniopc.it (si trova
facilmente anche cercando con Google ” EPCDIDATTICA”). Lo studio deve essere svolto
integrando gli appunti sul sito con altro materiale collegato con link allo stesso sito.
IDROLOGIA
Docente: Prof. Pierluigi FURCOLO
Numero di Crediti: 6
Propedeudicità: Nessuna
Programma del corso
Introduzione all’idrologia, lo sviluppo storico delle scienze idrologiche.
Il ciclo idrologico a scala globale, fenomeni principali, bilanci di massa e bilanci di energia.
Elementi di meteorologia, la circolazione atmosferica, venti geostrofici, formazione e sviluppo dei
cicloni extra-tropicali, sistemi frontali.
Principali grandezze idrologiche e tecniche di misura, cenni sugli strumenti di misura.
Il processo delle precipitazioni. Fenomeni fisici che conducono alle precipitazioni, caratteristiche
spazio-temporali del processo, campionamento (misure) nel tempo e nello spazio, definizione di intesità
di precipitazione come densità di misura, valutazione del volume di precipitazione su una regione spaziale
assegnata in un tempo assegnato, metodo dei topoieti e altri metodi deterministici per l’interpolazione
delle precipitazioni nello spazio.
Delimitazione e caratterizzazione di un bacino idrografico assegnata la sezione di chiusura. Linea
spartiacque, curva ipsografica, quota media e pendenza media del bacino, profilo dell’asta principale,
pendenze medie di Benson e di Taylor, gerarchizzazione del reticolo secondo Horton e secondo Shreve,
funzione di ampiezza.
Elementi di teoria delle probabilità. Eventi casuali, spazio delle prove e spazio degli eventi, definizione
classica e definizione assiomatica della probabilità, probabilità condizionata e teorema di Bayes. Variabili
casuali discrete e continue, funzioni di probabilità e di densità di probabilità, distribuzioni bi-variate e
multi-variate, distribuzioni marginali e condizionate, momenti di una distribuzione, momenti
condizionati. Metodo dei momenti per la stima dei parametri delle distribuzioni. Trasformazione di
variabili casuali, distribuzioni derivate, relazioni fra i momenti. Processi casuali e serie storiche,
stazionarietà forte e debole, struttura di auto-correlazione.
Problemi di sfruttamento delle risorse idriche superficiali. Impianti a deflusso e a compenso,
compenso stagionale e pluriennale, limite idrologico di sfruttamento della risorsa. Funzionalità degli
impianti, definizione della massima erogazione, curva della possibilità di regolazione dei deflussi.
Aleatorietà dei fenomeni meteorologici, approccio probabilistico alla valutazione della funzionalità degli
impianti di captazione, definizione di periodo di ritorno e di rischio cumulato. Uso delle curve di
possibilità di regolazione per il progetto e la verifica di impianti a serbatoio. Procedimenti per la stima
diretta e indiretta dei minimi deflussi, analisi regionale, bilancio idrologico a scala di bacino. Valutazione
dell’evapotraspirazione potenziale e reale mediante formule empiriche.
Problemi di difesa dalle acque, valutazione degli estremi idrologici. Modelli stocastici per il processo
delle precipitazioni, processi poissoniani marcati, distribuzioni asintotiche di probabilità dei valori
estremi, mistura di processi poissoniani marcati e distribuzione del valore estremo a doppia componente
(TCEV). Leggi di probabilità pluviometrica puntuale e areale, definizioni e ipotesi di base. Formazione
delle piene: processi idrologici a scala di versante, pioggia efficace: meccanismo hortoniano e
meccanismo dunniano, formazione del deflusso nei canali; processi idrologici a scala di bacino, modelli
lineari stazionari di trasformazione afflussi efficaci-deflussi, l’idrogramma istantaneo unitario (IUH),
modelli concettuali di IUH: corrivazione, invaso lineare, Nash. Funzione di picco e concetto di durata
critica. Modelli per i valori estremi delle portate fluviali, il modello VAPI per la Campania: primo e
secondo livello di regionalizzazione, legge di crescita con il periodo di ritorno; terzo livello di
regionalizzazione: leggi di probabilità pluviometrica areali, modello geomorfoclimatico per la piena
indice. Valutazione dell’effetto di laminazione delle piene operato da un invaso: modello di simulazione
dell’idrogramma in uscita con idrogramma assegnato in ingresso. Approccio variazionale per la
ricostruzione delle curve di crescita delle massime portate a valle di un invaso.
Esercitazione:
Durante il corso sarà sviluppato un tema progettuale riguardante la caratterizzazione geomorfologica di
un bacino idrografico, il proporzionamento idrologico di un invaso a compenso pluriennale e il
dimensionamento e la verifica dello scarico di superficie.
Libro di testo:
⎯ U. Moisello, Idrologia tecnica, La Goliardica Pavese.
Libri da consultare per argomenti specifici:
⎯ U. Maione, Appunti di Idrologia – vol.3: Le piene fluviali, La Goliardica Pavese.
⎯ D. Piccolo – C. Vitale, Metodi statistici per l’analisi economica, Il Mulino.
⎯ U. Maione – U. Moisello, Appunti di Idrologia – vol.1: Introduzione alle elaborazioni statistiche,
La Goliardica Pavese.
Altri testi (in lingua inglese, disponibili in biblioteca):
⎯ V.T. Chow – D.R. Maidment, Applied hydrology, McGraw-Hill, 1988
⎯ J.R. Benjamin – C.A. Cornell, Probability, statistics and decision for civil engineers, McGrawHill, 1970
Durante il corso saranno distribuite alcune dispense, relative in particolare alla redazione
dell’esercitazione progettuale.
IMPATTO AMBIENTALE DELLE OPERE DI INGEGNERIA CIVILE
Docente: Dott. Vincenzo NADDEO
Numero di crediti: 6
Propedeuticità: Nessuna
FINALITÀ DEL CORSO: Gli studi d’impatto sono uno strumento di supporto nel processo decisionale utile
a verificare, in modo preventivo, le conseguenze ambientali e l’accettabilità di una determinata azione. Il
corso vuole fornire all’allievo ingegnere le competenze di base per l’individuazione e valutazione degli
impatti conseguenti alla realizzazione e gestione delle opere di ingegneria e le possibili forme di
mitigazione e compensazione degli stessi, nonché i fondamenti per la redazione di uno studio di impatto
ambientale conforme alle normative vigenti.
La parte introduttiva del corso, dopo la proposizione del concetto di ambiente, affronta l’inquadramento
normativo nazionale, comunitario e regionale sulla Valutazione di Impatto Ambientale. A tali aspetti
generali, segue la classificazione dei fattori utili alla caratterizzazione ed al monitoraggio dei diversi
comparti ambientali e l’introduzione alle metodologie di individuazione e valutazione degli impatti.
Particolare attenzione viene prestata all’inquinamento dell’ambiente atmosferico e fisico, non affrontati
dagli allievi di ingegneria civile in altri corsi, e alle più opportune metodologie di controllo.
La classificazione delle tecnologie di difesa dall’inquinamento in fase di realizzazione e gestione delle
diverse opere precede, infine, l’esemplificazione degli studi di impatto ambientale necessari per le opere
idrauliche, gli impianti di depurazione delle acque reflue, gli impianti di smaltimento degli R.S.U., le
infrastrutture di trasporto e le infrastrutture portuali.
PERCENTUALE DI LEZIONI PER ESERCITAZIONI E/O ATTIVITÀ DI LABORATORIO: 20%
PRINCIPALI ARGOMENTI DEL CORSO:
Introduzione agli studi di impatto ambientale. Definizione di Ambiente, Sviluppo sostenibile, Impatti
ambientali. Elementi fondamentali di un SIA. Indicatori, Indici. Modelli PSR e DPSIR.
Quadro normativo sugli studi di impatto ambientale. Regionale, Nazionale, Comunitario.
Individuazione ed analisi dei vari comparti ambientali. Inquadramento normativo, Metodologie di
caratterizzazione del comparto, Reperimento dei dati, Componenti ambientali e loro caratteristiche
minime di analisi.
Misure di mitigazione e compensazione degli impatti. Provvedimenti di tutela per gli impatti
naturalistici, fisico-territoriali, antropici e paesaggistici
Tecniche di individuazione e valutazione degli impatti. Check list, grafi (network), matrici, overlay.
Metodologie di valutazione degli impatti. Metodologie monetarie, metodologie multicriteriali qualitative
e quantitative, metodologie descrittive.
Procedure di ponderazione degli impatti. Metodo Delphi, confronto a coppie, PCT, coppie in
opposizione.
Il comparto idrico. Quadro normativo. Richiami alle problematiche di inquinamento delle acque. Modelli
di caratterizzazione della qualità dei corsi d’acqua superficiali: il QUAL2E. Le acque destinate al
consumo umano.
Inquinamento atmosferico. Quadro normativo, cenni di meteorologia, equazione differenziale della
diffusione, caratterizzazione dello strato limite atmosferico, classi di Pasquill. Inquinanti, fattori di
emissione, sorgenti di inquinamento atmosferico. Reti di monitoraggio. Modelli per la valutazione della
dispersione degli inquinanti atmosferici. Il WinDIMULA.
Impatti da molestie olfattive. Procedure di rilievo, controllo e abbattimento degli odori. Fonti odorigene.
L’inquinamento acustico ambientale. Generalità e definizioni, quadro normativo, procedure di
valutazione del rumore in aree urbane, caratterizzazione dei livelli sonori nel tempo e nello spazio, indici
di descrizione dell’inquinamento acustico, modelli di previsione, misure di mitigazione. Redazione di
Piani di Zonizzazione.
Casi studio di valutazione di impatto ambientale
TESTI CONSIGLIATI E MATERIALE DIDATTICO
• Renato Vismara – Protezione ambientale, Sistemi editoriali.
• Rau G.J. and Wooten D.C., Environmental Impact Analysis Handbook, McGraw-Hill
• Andrea Martelli – Valutazione di Impatto ambientale, Sistemi editoriali
•
Dispense del corso
IMPIANTI ELETTRICI PER L’EDILIZIA
Docente: Prof. Antonio PICCOLO
Numero di Crediti: 6
Propedeuticità: 6
Finalità del corso
Il corso si propone di fornire un ampio bagaglio di conoscenze teorico- applicative sia sulla progettazione,
esecuzione, verifica e collaudo degli impianti elettrici in edilizia.
Nel corso, dopo aver presentato i fondamenti di sicurezza, vengono analizzati i criteri generali di
progettazione degli impianti elettrici.
Successivamente, prendendo spunto dall'analisi delle problematiche relative agli impianti con maggior
rischio elettrico, vengono sviluppati alcuni esempi di applicazione, dando particolare rilievo agli impianti
elettrici nei cantieri edili.
Infine, il corso affronta nel dettaglio gli aspetti legati alle verifiche e alla pratica delle operazioni di
collaudo.
Al fine, poi, di completare il percorso formativo, oltre a sviluppare una adeguata trattazione degli impianti
elettrici in bioedilizia, il corso prevede numerose esercitazioni, in aula e in laboratorio, dedicate ad
approfondire le tecniche di progettazione e di verifica degli impianti.
Programma
Fondamenti di sicurezza elettrica (10h)
esercitazioni (30%)
Rischio elettrico. Contatti diretti ed indiretti. Corrente elettrica nel corpo umano. Il terreno come
conduttore elettrico. Aspetti legislativi e normativi: la Legge 5 marzo 1990 n. 46; la norma CEI 64-8 - 4a
edizione per gli impianti elettrici; il D.Lg.s.494/96 – Direttiva Cantieri.
Criteri generali di progettazione (15h)
esercitazioni (30%)
Principali tipologie di impianti elettrici utilizzatori. Rappresentazione grafica di impianti e circuiti.
Determinazione del fabbisogno energetico: applicazione agli edifici residenziali; applicazioni nei cantieri
edili. Protezione contro i contatti diretti ed indiretti. Protezione degli impianti elettrici. Protezione contro
le fulminazioni di origine atmosferica. Alimentazioni di sicurezza e di riserva. Impianti di illuminazione.
Aspetti di compatibilità elettromagnetica nella progettazione degli impianti elettrici. Sorgenti
elettromagnetiche inquinanti: classificazione e metodi di identificazione. Azioni preventive e rimedi per
la mitigazione dei campi em. Aspetti legislativi e normativi.
Apparecchi, componenti e grado di protezione degli involucri
(10h) esercitazioni (30%)
Cavi elettrici. Interruttori automatici. Interruttori differenziali. Fusibili. Quadri elettrici. Prese, spine e
connettori. Apparecchi di illuminazione. Gradi di protezione degli involucri. Scelta e installazione dei
componenti elettrici.
Impianti in luoghi con maggior rischio elettrico
(10h) esercitazioni (30%)
Impianti nei cantieri edili. Impianti elettrici nei locali adibiti ad uso medico. Impianti nei luoghi di
pubblico spettacolo e di trattenimento.
Il collaudo e le verifiche degli impianti elettrici
(15h) esercitazioni (30%)
Esame del progetto. Esami a vista. Verifiche: verifica delle protezioni contro i contatti diretti; verifica
degli impianti di terra. Controlli: controlli dei quadri elettrici. Misure e prove strumentali: cenni sulla
strumentazione di misura; misura della resistenza di isolamento; misura della resistenza di corto circuito e
dell’impedenza totale dell’anello di guasto. Prove di funzionamento
Esercitazioni
Il corso prevede esercitazioni sia in aula sia in laboratorio orientate al calcolo del dimensionamento dei
singoli componenti dell’impianto e alle verifiche delle protezioni.
È previsto l’utilizzo da parte degli allievi di pacchetti software per la progettazione assistita da calcolatore
di impianti in bassa tensione per applicazioni civili.
Competenze e capacità in uscita dal corso
Competenze relative a:
Caratteristiche dei componenti di impianti elettrici
Metodologie di dimensionamento di impianti
elettrici
Capacità di:
Dimensionare impianti elettrici
Verificare e collaudare impianti elettrici
Modalità di svolgimento dell’esame
Durante il corso gli allievi, organizzati in gruppi di lavoro, sviluppano una tesina avente per oggetto una
delle tematiche trattate. L’esame consta del solo colloquio orale durante il quale viene anche discussa la
tesina di fine corso.
Testi e materiale didattico di supporto
V. Carrescia: Fondamenti di sicurezza elettrica, Hoepli.
V. Cataliotti: Impianti Elettrici, Vol. 1 e 2, Ed. Flaccovio.
G.P.P. Hyeraci, A. Liberatore, A. Ratti: Elettricità e sicurezza, Hoepli.
Manuale di Impianti Elettrici
Appunti del corso
MATEMATICA IV
Docente: Prof. Carmine SARNATARO
Numero di crediti: 9
Propedeuticità: Nessuna
Percentuale di lezioni destinate ad esercitazioni: 30%
Argomenti del corso:
1.Richiami di Matematica I Matematica II
(15)
2.Successioni e serie di funzioni. Successioni di funzioni: convergenza puntuale ed uniforme, teoremi
sulla convergenza uniforme: teorema sulla continuità del limite, teorema sull’inversione dei limiti,Criterio
di convergenza di Cauchy, teorema di passaggio al limite sotto il segno di integrale, teorema di passaggio
al limite sotto il segno di derivata.Serie di funzioni, definizione,criterio di Cauchy per le serie,criterio di
Cauchy uniforme per le serie, serie totalmente convergente, teorema sulla continuità della somma,
teorema di integrazione per serie, teorema di derivazione per serie, serie di potenze, teoremi sulle serie di
potenze, serie di Taylor.
(10)
3.Equazioni differenziali ordinarie. Il problema di Cauchy, il teorema di Cauchy di esistenza e unicità
locale, il teorema di esistenza e unicità globale e prolungamento delle soluzioni,risoluzione di alcuni tipi
di equazioni differenziali del primo ordine in forma normale, risoluzione di alcuni tipi di equazioni di
ordine superiore al primo.
(15)
4.Curve ed integrali curvilinei. Curve regolari, curve orientate, lunghezza di una curva, integrale
curvilineo di una funzione.
(6)
5.Forme differenziali lineari. Campi vettoriali, lavoro, campi conservativi, forme differenziali lineari,
integrale curvilineo di una forma differenziale lineare, forme differenziali esatte, campi irrotazionali. (6)
6.Funzioni implicite. Funzioni implicitamente definite da una equazione,derivate successive delle
funzioni implicite di una sola variabile, funzioni implicite di più variabili, sistemi di funzioni implicite,
inversione di una trasformazione puntuale,dipendenza ed indipendenza funzionale,massimi e minimi
vincolati, metodo dei moltiplicatori di Lagrange.
(10)
7.Integrali multipli. Integrali doppi su domini normali, formula di riduzione per gli integrali doppi,
formule di Gauss – Green, teorema della divergenza, formula di Stokes, cambiamento di variabili negli
integrali doppi, integrali tripli.
(8)
8.Integrali superficiali. Superfici regolari, piani tangenti ad una superficie regolare, superfici regolari
orientate, area di una superficie regolare,area di una superficie di rotazione, integrali di superficie,
integrali superficiali estesi alla frontiera di un dominino di R3, formule di Green nello spazio ed
applicazioni, teorema di Stokes.
(10)
9.Ricapitolazione di argomenti di teoria e di esercitazione.
(10)
Materiale didattico:
Stan Chiarita – Michele Ciarletta: Calcolo: Geometria differenziale, integrali multipli ed equazioni
differenziali. Vol. 2
MATERIALI STRUTTURALI INNOVATIVI E SPERIMENTAZIONE
Docente: Dott. Geminiano MANCUSI
Numero di crediti: 6
Propedeuticità: Scienza delle Costruzioni II
Finalità del Corso:
L’insegnamento ha come obiettivo quello di fornire agli allievi del corso di laurea Magistrale in
Ingegneria Civile nozioni di base sui materiali strutturali innovativi e sulle principali tecniche per la
sperimentazione nel campo delle costruzioni.
Sono trattati i fondamenti teorici dei materiali compositi fibrorinforzati (FRP), le tecnologie di
produzione, i legami costitutivi e le principali applicazioni nel settore dell’ingegneria strutturale.
Una parte del corso è dedicata alla presentazione dei documenti tecnici CNR-DT 200/2004, CNR-DT
201/2005, CNR-DT 202/2005, CNR-DT 203/2006.
Vengono discussi gli impieghi dei calcestruzzi fibrorinfrzati (FRC) e gli aspetti relativi all’utilizzo dei
profili sottili pultrusi di FRP, presentando i documenti CNR-DT 204/2006 e CNR-DT 205/2006.
Sono inoltre presentate agli allievi le metodologie di indagine relative ai materiali convenzionali: in
particolare, i controlli di qualità di tipo non distruttivo, eseguibili direttamente in situ, le metodologie di
indagine di tipo distruttivo da eseguirsi in laboratori specializzati. Infine, sono discusse le principali
disposizioni normative in tema di ipotesi di carico sulle costruzioni, la cui conoscenza è di fondamentale
importanza per una corretta impostazione delle indagini sperimentali, soprattutto se orientate alla
collaudazione statica.
Percentuale di lezioni destinate ad esercitazioni: 20%
Percentuale di lezioni destinate a visite in laboratorio: 20%
Argomenti del corso:
Materiali Innovativi
Fondamenti teorici dei materiali compositi: definizione e classificazione, tecnologie di produzione,
legami costitutivi, elementi di micromeccanica, criteri di resistenza, concetti base della progettazione.
Applicazioni strutturali degli FRP nell’ingegneria civile. Il rinforzo di strutture in c.a., in c.a.p e in
muratura con FRP. L’impiego di barre di FRP quali armature delle strutture di c.a. L’impiego di profili
sottili pultrusi di FRP quali membrature a sé stanti.
Principi di metrologia e macchine di prova dei materiali
Sistemi di unità di misura, principi fisici e caratteristiche metrologiche degli apparecchi di misura.
Macchine di prova universali. Macchine di prova elettro-idrauliche. Il comando e la programmazione
delle macchine di prova. La misura del carico, della deformazione e dello spostamento. Verifica della
taratura, classe e rigidezza.
Metodi fisici e meccanici per la misura di deformazioni e spostamenti
Estensimetria, trasduttori di spostamento meccanici, trasduttori elettrici a variazione di resistenza o di
induttanza.
Metodi di indagine distruttivi e non distruttivi
Controlli di qualità dei materiali da costruzione: prove di compressione e prove di trazione. Prove
complementari di tipo distruttivo e semidistruttivo: carotaggio, microcarotaggio. Prove complementari di
tipo non distruttivo: prova sclerometrica, prova ultrasonica, metodo SONREB, Parcometro. Prove sulle
murature con la tecnica dei martinetti piatti: misura in situ della tensione, del modulo elastico e della
resistenza a rottura della muratura.
Modalità di svolgimento dell’esame:
L’esame consiste di un’unica prova orale.
Materiale didattico:
Consiglio Nazionale delle Ricerche, CNR-DT 200/2004
Consiglio Nazionale delle Ricerche, CNR-DT 201/2005
Consiglio Nazionale delle Ricerche, CNR-DT 202/2005
Consiglio Nazionale delle Ricerche, CNR-DT 203/2006
Consiglio Nazionale delle Ricerche, CNR-DT 204/2006
Consiglio Nazionale delle Ricerche, CNR-DT 205/2006
Dispense del docente.
OPERE DI SOSTEGNO
Docente: Prof. Giuseppe SORBINO
Numero di Crediti: 6
Propedeuticità:
Geotecnica.
Programma del corso
-Spinta delle terre : Stati limiti di equilibrio in un semispazio di terreno incoerente in assenza e in
presenza di falda, delimitato da una superficie orizzontale o inclinata; terreni coesivi..- Condizioni di
equilibrio limite di un terrapieno alle spalle di una parete di altezza finita, rigida e scabra; curvatura della
superficie di rottura. - Calcolo delle spinte attraverso procedimenti di equilibrio limite globale con
superfici di rottura piane e non piane; effetti degli spostamenti orizzontali sulle spinte esercitate da un
terrapieno
- Muri di sostegno: fasi di progetto, calcolo della spinta, superfici irregolari del terrapieno, spinta dovuta
ai sovraccarichi;-influenza delle pressioni neutre, provvedimenti per il controllo del regime delle acque;spinta esercitata dai terreni coesivi;- muri a mensola e contrafforti; -metodi semi-empirici per il calcolo
delle spinte;-verifiche della stabilità dei muri di sostegno; -azioni dinamiche sui muri di sostegno
- Paratie di sostegno:
- Tipologia; palancole metalliche, paratie in cemento armato prefabbricate e gettate in opera; stabilità
delle trincee scavate in presenza di fango.
- Criteri di progetto e calcolo delle spinte agenti su una paratia
- Paratia a mensola: paratie in terreni incoerenti, in assenza e in presenza di falda; paratie in terreni
argillosi.
- Paratie ancorate:Procedure di calcolo e confronti; paratie con più ancoraggi
-Ancoraggi delle pareti: piastre e travi di ancoraggio; ancoraggi a bulbo iniettato,
proporzionamento,
stabilità globale
-Scavi armati: sforzi nei puntoni, instabilità fondo scavo, spostamenti conseguenti alle operazioni di scavo
Testi consigliati
A. Evangelista : “Appunti di Opere di Sostegno” Istituto di Geotecnica, Università Federico II di Napoli
C.R.I.Clayton , J. Milititsky, “Earth pressure and earth-retaining structures”
R.J.Woods
Chapman & Hall (1993).
MECCANICA RAZIONALE ED ANALITICA
Docente: Prof. Giovanni MATARAZZO
Numero di crediti: 6
Propedeuticità: Matematica IV
Percentuale di lezioni destinate ad esercitazioni: 36,7%
Argomenti del corso:
Elementi di Meccanica Razionale e Meccanica Analitica.
1.Richiami di Meccanica Razionale
(8)
2.Complementi di dinamica del punto. Oscillatore armonico, moto armonico smorzato, risonanza,
problema dei due corpi, dinamica del punto vincolato ad una superficie, moto spontaneo di un punto su
una superficie, diagramma di fase,stabilità dell’equilibrio.
(10)
3.Complementi di dinamica dei sistemi materiali. Equazioni Cardinali della Dinamica, moto di un
corpo rigido con un asse fisso e cimenti vincolari,moto di un corpo rigido con un punto fisso, moto di un
corpo rigido libero,moto alla Poinsot, fenomeni giroscopici.
(10)
4.Elementi di Meccanica Analitica. Equazione simbolica della dinamica, equazione simbolica della
statica e Principio dei Lavori Virtuali, condizioni di equilibrio per un sistema olonomo, calcolo delle
reazioni vincolari, sistemi olonomi sollecitati da forze conservative e teorema di Torricelli, equazioni di
Lagrange, energia cinetica di un sistema olonomo e studio delle equazioni di Lagrange, teorema delle
forze vive per un sistema olonomo a vincoli indipendenti dal tempo, equazione di Lagrange per un
sistema conservativo, sistemi lagrangiani e loro integrali primi.
(24)
5.Stabilità e piccole oscillazioni. Stabilità, definizione di stabilità per un sistema olonomo,primo metodo
di Lyapunov per la stabilità, secondo metodo di Lyapunov, piccole oscillazioni intono ad una posizione di
equilibrio stabile, applicazioni.
(10)
6.Ricapitolazione di argomenti di teoria e di esercitazione (8).
ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
Docente: Prof. Arch. Enrico SICIGNANO
Numero di crediti: 3
Propedeuticità: Nessuna
Finalità del Corso: Il corso intende offrire le conoscenze di base necessarie alla installazione ed alla
gestione di un cantiere edile, affrontando le problematiche inerenti le diverse fasi di organizzazione del
cantiere: dalla scelta delle attrezzature necessarie allo svolgimento dei lavori, all’approntamento delle
opere provvisionali, al controllo, conservazione e posa in opera dei materiali che intervengono nel
processo costruttivo. Saranno effettuate nel corso delle lezioni visite di cantiere, esercitazioni applicative
sugli argomenti trattati nel corso, verifiche intermedie. Il corso si propone altresì di fornire una
conoscenza preliminare sull'evoluzione del cantiere e approfondisce le problematiche legate alla gestione
di un cantiere edile, attraverso l’analisi delle diverse fasi procedurali che concorrono alla realizzazione di
un’opera, alle competenze dei soggetti coinvolti nell'attività costruttiva, alla verifica delle necessarie
risorse umane e materiali, alla organizzazione della sicurezza e alla prevenzione degli infortuni.
Percentuale di lezioni destinate ad esercitazioni: 33,3%
Argomenti del corso:
Gli operatori del processo edilizio. Il committente, il progettista, il direttore dei lavori, i coordinatori per
la sicurezza, i collaudatori (statico, amministrativo, in corso d’opera). L’appaltatore e i subappaltatori, il
direttore tecnico, il capo cantiere, i lavoratori, le maestranze, le ditte e gli operai specializzati. Le opere
pubbliche in Italia: legge Merloni n.109/94 e succ. n.415/98, Reg. di Attuaz. L. n.267/2000.
Analisi della documentazione tecnico-ammininstrativa. gli elaboratori grafici (progetto esecutivo,
architettonico, strutturale, impiantistico, particolari e dettagli costruttivi); i capitolati; i computi metrici
estimativi; i piani di sicurezza; il contratto di appalto; il capitolato speciale d’appalto.
La progettazione del cantiere. Analisi del sito e organizzazione del cantiere. La logistica e la cinematica
del cantiere. La pianificazione delle risorse. Le macchine da cantiere: gru, centrali di betonaggio,
escavatori, automezzi, molazze, impastatrici, montacarichi, trapani, martelli pneumatici, ecc. La
meccanizzazione del cantiere in rapporto al livello di produzione. L'ottimizzazione nella scelta delle
macchine. Analisi e controllo nella scelta dei materiali e delle tecniche costruttive. Metodi e strumenti per
la programmazione dei lavori. I ponteggi e gli anditi a norma. La sicurezza e la prevenzione degli
infortuni (D.lgs. 626/94 – D.lgs. 494/96 e succ. 528/99).
L’informazione tecnico-organizzativa per la progettazione del cantiere. Le schede tecniche di
cantiere per i materiali e i mezzi d’opera. Criteri di scelta delle tecnologie costruttive e degli impianti di
cantiere.
Progettazione e pianificazione del lavoro nei cantieri edili. Fondamenti di progettazione e di
programmazione operativa. Struttura e contenuti dei piani operativi di costruzione. Il diagramma di Gant
e reticoli P.E.R.T.. Ottimizzazione delle risorse. La progettazione del lay-out di cantiere.
Materiale didattico: - Appunti e documenti didattici del corso
Testi suggeriti: - M.Lacava – C.Solustri, Progettare il cantiere – NIS – Roma 1991
- M.Lacava – C.Solustri, Progetto e sicurezza del cantiere – NIS – Roma 1997
- S.Arcangeli, Organizzazione e sicurezza in cantiere, ANCE Edilstampa, Roma 1992
- A.Valentintti, La pratica amministrativa e contabile nella condotta delle opere pubbliche, Vannini –
Brescia - 1991
PROGETTO DI STRUTTURE
Docente: Prof. Vincenzo PILUSO
Numero di crediti: 6
Propedeuticità: Tecnica delle Costruzioni II
Finalità del corso base: Il corso di Progetto di Strutture si compone di una parte teorica e di una parte
progettuale. Nella parte teorica si forniscono i fondamenti per il calcolo e la progettazione degli edifici
multipiano in cemento armato ed in acciaio e degli edifici monopiano industriali in acciaio. La parte
progettuale del corso prevede esercitazioni in aula durante le quali, anche mediante l'impiego di esempi
numerici, si forniscono le indicazioni necessarie per la redazione dell'elaborato progettuale che gli allievi
dovranno sviluppare in maniera autonoma, supportati dall’attività di tutorato didattico che risulta parte
integrante del corso. L'elaborato consiste nel progetto di un edificio in cemento armato per civile
abitazione, sito in zona sismica. Il carattere progettuale costituisce l'aspetto fondamentale del corso,
ulteriormente rafforzato dal fatto che l'elaborato strutturale risulta definito a partire da un progetto
architettonico scelto dagli stessi studenti. In altri termini, si tratta di una vera e propria esperienza
progettuale, piuttosto che di una semplice verifica di una struttura assegnata. Pertanto, il corso rappresenta
per gli allievi, nel settore dell’edilizia, il primo impegno in una progettazione strutturale completa che
parte ed interagisce con il progetto architettonico.
Programma del corso base (6 crediti)
Edifici in Cemento Armato. Edifici normali; criterio di fascia; i solai: classificazione, individuazione
dello schema statico, lo schema dei carichi, effetti trasversali, fori nei solai, sbalzi in prosecuzione,
laterali e d’angolo; le travi: emergenti ed a spessore, aspetti di carattere tecnologico, analisi dei carichi,
individuazione dello schema statico nel caso di edifici soggetti prevalentemente a carichi verticali; i
pilastri: aspetti di carattere morfologico e di carattere tecnologico, analisi degli aspetti statici nel caso di
edifici soggetti prevalentemente a carichi verticali; le scale: scale con gradini a sbalzo e travi a ginocchio,
scale a soletta rampante, analisi degli aspetti statici.
(20h) esercitazioni (40%)
Le Azioni Sismiche Spettri di risposta in termini di spostamento, velocità, accelerazione; il D.M. del
1996; l’Eurocodice 8; il fattore di struttura.
(2h)
La Ripartizione delle Azioni Sismiche. Il ruolo dell’impalcato nel problema della ripartizione delle
azioni sismiche; il baricentro delle masse ed il baricentro delle rigidezze; la ripartizione delle azioni
sismiche nel caso degli edifici monopiano; la ripartizione delle azioni sismiche nel caso degli edifici
multipiano con il metodo iterativo.
(6h) esercitazioni (33%)
Analisi Statica Pseudo-Tridimensionale degli Edifici. La matrice di rigidezza alla traslazione di
elementi resistenti verticali; la matrice di rigidezza alla traslazione dei telai piani: metodo generale della
condensazione statica della matrice di rigidezza, determinazione della matrice di rigidezza alla traslazione
dei telai piani a maglie rettangolari; la matrice di deformabilità alla traslazione delle pareti; le pareti
forate; calcolo diretto della matrice di rigidezza alla traslazione delle pareti; assemblaggio delle matrici di
rigidezza dei singoli elementi resistenti verticali; la matrice di rigidezza dell’edificio; la ripartizione delle
azioni sismiche; richiami sulla torsione non uniforme; i nuclei di irrigidimento; nuclei a sezione sottile
aperta; nuclei a sezione sottile chiusa; la matrice di rigidezza torsionale dei nuclei; assemblaggio delle
matrici di rigidezza dei nuclei nella matrice di rigidezza dell’edificio.
(14h)
Le Strutture di Fondazione. Fondazioni dirette superficiali: fondazioni su plinti isolati; plinti zoppi; le travi di
collegamento; le travi rovesce di fondazione; la matrice di rigidezza delle travi su suolo elastico; graticci di travi di
fondazione; le platee di fondazione: modelli semplificati; fondazioni su pali; il calcolo delle azioni sui pali di
fondazione; il caso dei plinti su pali disposti lungo una circonferenza; calcolo delle armature dei plinti su pali; dettagli
costruttivi.
(10h)
Edifici in Acciaio. Edifici monopiano industriali; edifici multipiano: controventi concentrici, i telai con nodi
resistenti a flessione, i controventi eccentrici, criteri di progettazione per strutture sismo-resistenti; collegamenti
trave-colonna.
(8h) esercitazioni (25%)
Competenze e capacità in uscita dal corso
Competenze relative a:
Modellazione di strutture spaziali sia in cemento armato
Capacità di:
Analisi e progettazione di organismi strutturali per edifici
in cemento armato e/o in acciaio
che in acciaio
Analisi strutturale pseudo-tridimensionale
Analisi di strutture in zona sismica
Predisposizione di elaborati grafici esecutivi relativi a
strutture in cemento armato
Modalità di svolgimento dell’esame:L’esame consiste nella discussione dell'elaborato progettuale
sviluppato durante il corso ed in una prova orale riguardante gli argomenti trattati nel corso delle lezioni.
Finalità dell'attività progettuale integrativa: Il modulo integrativo, se scelto dallo studente, consiste in
esercitazioni in aula finalizzate allo sviluppo di un secondo elaborato progettuale ed alla acquisizione
delle nozioni necessarie all'impiego di programmi di calcolo strutturale, tipo SAP, sia con ingresso dati da
file che con interfaccia grafica. La attività di progettazione integrativa è dedicata agli edifici multipiano in
acciaio in zona sismica. Sono previste esercitazioni in aula durante le quali, anche mediante l'impiego di
esempi numerici, si forniscono le indicazioni necessarie per la redazione dell'elaborato progettuale che gli
allievi dovranno sviluppare in maniera autonoma, supportati dall’attività di tutorato didattico che risulta
parte integrante del modulo.
Programma dell'attività didattica frontale. Preparazione di files dati per i programmi di analisi
strutturale tipo SAP. Introduz all'interfaccia grafica di programmi di analisi strutturale. Preparaz del
modello strutturale, esecuzione dell'analisi strutturale, interpretazione dei risultati. Esercitazioni
numeriche riguardanti la progettazione di strutture in acciaio e dei relativi dettagli costruttivi.
(30h)
Modalità di svolgimento dell’esame:L’esame consiste nella discussione dell'elaborato progettuale
sviluppato durante il corso.
Competenze e capacità in uscita
Competenze relative a:
Capacità di:
Analisi strutturale assistita da elaboratore Predisposizione di elaborati grafici esecutivi relativi
elettronico
a strutture in acciaio
Testi e materiale didattico di supporto
Appunti dalle Lezioni.
M. Pagano: Teoria degli Edifici, Vol. 2, Liguori Editore.
M. Mele (ed.): Ingegneria Sismica, Vol. 1, CISM.
M. Capurso: Edifici Soggetti a Forze Orizzontali: Calcolo Automatico, Cremonese.
G. Ballio, F.M. Mazzolani: Strutture in Acciaio, Hoepli.
RIABILITAZIONE STRUTTURALE
Docente: Prof. Gianvittorio RIZZANO
Numero di Crediti: 6
Propedeuticità: Scienza delle Costruzioni II
Finalità del corso base: Nel corso vengono affrontate le diverse problematiche che intervengono nelle
successive fasi del processo di consolidamento ed adeguamento sismico degli edifici in muratura ed in
cemento armato. In particolare, a partire dall’analisi dell’evoluzione storica della normativa italiana fino
agli eurocodici, necessaria per una adeguata conoscenza delle caratteristiche strutturali originarie
dell’edificio e delle modalità con le quali intervenire, vengono esaminate le varie tecniche di indagine e
monitoraggio delle strutture, le cause del dissesto ed il corrispondente quadro fessurativo, la modellazione
della struttura, l’analisi delle sollecitazioni e la progettazione degli interventi di consolidamento o di
adeguamento sismico definendo gli effetti sul comportamento dell’edificio da consolidare sia in termini di
resistenza e rigidezza che in termini di duttilità.Il corso si articola in lezioni ed esercitazioni.
Programma del corso base
Introduzione al corso
(ore 2)
Fasi del processo di consolidamento strutturale; valutazioni di carattere tecnico-economico;
inquadramento delle normative di interesse.
Edifici in muratura
Comportamento meccanico della muratura
(ore 6) esercitazioni (20%)
Le normative di particolare interesse per gli edifici in muratura; Proprietà dei materiali costituenti la
muratura: materiali lapidei naturali, blocchi artificiali, malte; Proprietà meccaniche della muratura.
Controlli in stabilimento e in cava sui materiali e controlli di accettazione in cantiere sui materiali e sulla
muratura.
Elementi strutturali verticali
(ore 15) esercitazioni (40%)
Comportamento delle pareti alle azioni ortogonali : verifica a pressoflessione con e senza effetti del II
ordine, curve di stabilità; Comportamento delle pareti alle azioni nel piano; Sollecitazioni indotte dal
sisma; verifica metodo POR; evoluzione del metodo POR: metodo RES.
Elementi strutturali di impalcato
(ore 7) esercitazioni (20%)
Elementi caratteristici, tipologia, e comportamento statico di archi, volte e cupole; tipologie costruttive e
schemi statici di solai, scale, balconi, piattabande e tetti.
Analisi e diagnosi dei dissesti
(ore 7) esercitazioni (20%)
I dissesti nelle pareti: La rottura dei prismi elementari; direttrice delle tensioni ideali massime e direttrice
fessurativa; analisi dei dissesti statici per cedimenti di fondazione, per schiacciamento degli elementi
murari, per azioni sismiche; i dissesti negli archi e nelle volte; i dissesti sulle opere monumentali
Rilievo e metodo di indagine
(ore 5) esercitazioni (40%)
Rilievo strutturale e rappresentazione dei dissesti; indagini distruttive e non distruttive sui materiali e su
elementi strutturali in sito o in laboratorio; metodi per il monitoraggio;
Tecniche di consolidamento degli edifici murari
(ore 9) esercitazioni (30%)
Inquadramento generale degli interventi: intervento passivo, sostitutivo e attivo; analisi delle tecniche di
consolidamento e criteri di progetto e verifica con riferimento a: fondazioni, pannelli murari,
orizzontamenti, coperture, archi, volte e cupole. I materiali innovativi.
Edifici in cemento armato
Analisi e diagnosi dei dissesti
(ore 4)
Analisi dei dissesti statici per insufficienza statica a flessione, taglio e torsione, per cedimenti di
fondazione, per schiacciamento di un pilastro, per ritiro e variazioni di temperatura.
Tecniche di consolidamento
(ore 5)
Inquadramento generale degli interventi; analisi delle tecniche di consolidamento e criteri di progetto e
verifica con riferimento ai principali elementi strutturali; i materiali innovativi.
Competenze e capacità in uscita dal corso base
Competenze relative a:
Comportamento statico delle strutture murarie;
Capacità di:
Analizzare le condizioni statiche degli edifici in
Dissesti delle strutture in muratura ed in c.a.;
murature ed in cemento armato
Metodi di indagine;
Progettare gli interventi di ripristino statico e di
tecniche di consolidamento
adeguamento sismico
Modalità di svolgimento dell’esame: L’esame prevede una prova orale con la discussione delle
applicazioni numeriche prodotte con le esercitazioni.
Testi e materiale didattico di supporto
Dispense su argomenti vari;
Theodosios P. Tassios: Meccacnica delle murature; Liguore editore, 1988;
Sisto Mastrodicasa: Dissesti statici delle strutture edilizie, Hoepli, Milano 1993;
Giorgio Croci: Progettazione strutturale e consolidamento delle costruzioni; Hoepli, Milano 1981;
Antonio Giuffrè: Letture sulla Meccanica delle Murature Storiche, Edizioni Kappa, Roma, 1991
Jacques Heyman: The Stone Skeleton, Cambridge University Press, 1995
ATTIVITA’ PROGETTUALE INTEGRATIVA
Con riferimento agli argomenti sviluppati durante il corso, l’attività progettuale integrativa che lo
studente può scegliere di effettuare prevede lo svolgimento di esercitazioni finalizzate alla realizzazione
dei seguenti elaborati progettuali:
Progetto di consolidamento di un edificio in muratura:
•
•
•
•
Piante, sezioni e prospetti di un edificio di superficie coperta pari a 100-150 mq;
verifica del livello di sicurezza dell’edificio non consolidato:
- verifica delle pareti più significative alle azioni ortogonali;
- verifica delle pareti più significative alle azioni nel piano;
- verifica del livello di sicurezza di elementi strutturali di impalcato
progettazione degli interventi di consolidamento e rappresentazione grafica
verifica del livello di sicurezza dell’edificio consolidato e valutazione del grado di miglioramento.
Progetto di consolidamento di un telaio in c.a.:
•
•
•
Valutazione del livello di sicurezza del telaio nudo;
Valutazione del livello di sicurezza del telaio tompagnato
Progettazione degli interventi di adeguamento sismico del telaio.
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI II (6 crediti)
Docente: Prof. Ing. Luigi Ascione
Numero di crediti: 6
Propedeuticità: Matematica IV
Finalità del Corso: Il corso di Scienza delle Costruzioni II ha come obiettivo fondamentale il
completamento delle nozioni fornite nel corso di Scienza delle Costruzioni I sul problema elastostatico
delle travi e dei sistemi di travi, con particolare riferimento ai metodi variazionali (Principio dei Lavori
Virtuali e Principio dei Lavori Virtuali Complementare) ed ai metodi energetici (Principi di Minimo
dell’Energia Potenziale Totale e dell’Energia Complementare). Viene trattato in maniera esaustiva il
problema del De Saint Venant. Il corso comprende anche, nella sua parte introduttiva, alcuni
approfondimenti di meccanica dei corpi continui, relativamente ai principi generali ed ai legami
costitutivi.
Sono infine trattati, sia dal punto di vista teorico che applicativo, la stabilità dell’equilibrio elastico e la
plasticità, con particolare cenno agli elementi del calcolo a rottura delle strutture.
Percentuale di lezioni destinate ad esercitazioni: 35%
Argomenti del corso:
Elementi di Meccanica dei continui: Richiami sull’analisi della deformazione e della tensione. Il
principio dei lavori virtuali. Il principio dei lavori virtuali complementare.
Legami costitutivi: Complementi sui legami costitutivi. Elasticità lineare. Materiali isotropi. Materiali
iperelastici.
Il problema elastostatico: Formulazione. Proprietà fondamentali del problema elastostatico. Principio di
sovrapposizione degli stati elastici. Teorema del lavoro speso. Teorema di Clapeyron. Teorema di Betti.
Teorema di Kirchhoff. Teoremi di minimo.
Il problema elastodinamico: Formulazione. Proprietà fondamentali del problema elastodinamico.
Analisi delle strutture elastiche: Derivazione della Teoria Tecnica della Trave attraverso il principio dei
lavori virtuali. Metodo delle forze. Metodo degli spostamenti.
Teoria del De Saint Venant: Problema del De Saint Venant. Sollecitazioni semplici sulla trave.
Applicabilità della teoria ai problemi di interesse tecnico.
Stabilità dell’equilibrio elastico: Influenza dello sforzo normale sulla rigidezza flessionale delle travi.
Comportamento non lineare di tipo geometrico delle strutture intelaiate piane. Calcolo del carico critico di
una struttura intelaiata. Procedimenti approssimati. Stabilità flesso-torsionale delle travi. Applicazioni
numeriche.
Elementi di plasticità e calcolo a rottura: Aspetti generali della plasticità. Dominio elastico istantaneo.
Superficie di snervamento. Legge del flusso plastico di tipo associato. Nozione di collasso plastico.
Aspetti teorici ed operativi del calcolo a rottura: teorema statico e teorema cinematico dell’analisi limite.
Applicazioni alle strutture intelaiate.
Materiale didattico:
L. Ascione, Elementi di Scienza delle Costruzioni, Cues (2005);
L. Ascione, A Grimaldi, Elementi di Meccanica dei Continui, Liguori Editore (1989);
L. Ascione, Sulla Statica delle Travi e dei Sistemi di Travi, volumi I, II, III, Liguori Editore(2001).
M. Capurso, Lezioni di Scienza delle Costruzioni, Pitagora (1971);
Dispense del docente.
STABILITÀ DEI PENDII
Docente: Prof. Ing. Giuseppe SORBINO
Numero di Crediti: 6
Propedeuticità: Geotecnica
Finalità del corso
Il corso si propone, in primo luogo, di fornire agli studenti i principali strumenti teorici ed operativi per
l’analisi e la modellazione del comportamento meccanico dei pendii naturali ed artificiali sotto le più
svariate condizioni di carico. Successivamente, vengono illustrati gli elementi fondamentali per la
individuazione e progettazione dei più idonei interventi, strutturali e non strutturali, orientati al
conseguimento di adeguati margini di sicurezza nei riguardi dei fenomeni di collasso.
Programma
Identificazione e classificazione dei movimenti franosi
(6h)
Classifica delle frane. Litotipi interessati. Velocità dei corpi di frana. Elementi per la definizione del
rischio da frana. Esempi di casi reali.
I criteri di resistenza e la resistenza operativa
(14h) esercitazioni (23%)
Richiami ai criteri di resistenza per i geomateriali. Resistenza dell’elemento di volume: rocce sciolte e
rocce lapidee. Resistenza di un ammasso roccioso fratturato: il ruolo delle discontinuità. Le condizioni di
drenaggio. Condizioni drenate e non drenate. La resistenza operativa in termini di tensioni efficaci e di
tensioni totali. Esempi di casi reali.
I metodi di analisi
(20h) esercitazioni (43%)
I metodi dell’equilibrio limite. Metodi rigorosi e metodi approssimati. Il caso del pendio indefinito. I
metodi delle strisce. Analisi a ritroso. Analisi in presenza di sisma. Effetti tridimensionali. Affidabilità dei
metodi di analisi. Procedure di calcolo. Cenni a metodi di analisi avanzati.
Interventi di stabilizzazione dei pendii
(20h) esercitazioni (45%)
Pendii in rocce lapidee fratturate: Chiodature, Tiranti attivi e passivi, Disgaggi ed opere paramassi; Criteri
generali per la progettazione; Esempi di casi reali. Pendii in rocce sciolte: Sistemi drenanti; Strutture di
sostegno; Ancoraggi; Stabilizzazione mediante rinforzo dei terreni; Criteri generali per la progettazione;
Esempi di casi reali. Cenni ai sistemi di monitoraggio delle opere.
Competenze e capacità in uscita dal corso
Competenze relative a:
Valutazione delle condizioni di stabilità di un
pendio in roccia sciolta o lapidea. Individuazione
dei più idonei interventi di stabilizzazione.
Modalità di svolgimento dell’esame
L’esame consta di un colloquio orale.
Capacità di:
Proporzionamento
degli
interventi
di
stabilizzazione; progettazione di sistemi di verifica
e controllo delle opere realizzate.
Strade, ferrovie ed aeroporti II
CdS: Ingegneria
Civile e Civile
per l’Ambiente e
il Territorio
Docente:
Prof. Ciro
CALIENDO
Anno: II
Semestre: II
Integrato:
Codice:
Propedeuticità:
Strade, ferrovie ed
aeroporti I
Crediti: 6
SSD: ICAR/04
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira ad approfondire e ad ampliare lo stato delle conoscenze inerenti la progettazione delle
infrastrutture stradali e la costruzione del corpo stradale e delle sovrastrutture. Esso inoltre tende a
fornire gli elementi per la corretta progettazione delle intersezioni stradali e ad illustrare i
fondamenti della progettazione e costruzione delle linee ferroviarie e delle piste e piazzali
aeroportuali.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della normativa inerente i diversi livelli della progettazione e di quella delle
intersezioni stradali, analisi delle metodologie di calcolo delle intersezione e verifica funzionale delle
stesse, comprensione delle basi della progettazione e realizzazione di linee ferroviarie e piste
aeroportuali.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper progettare e/o seguire la costruzione di una infrastruttura viaria.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Essere in grado individuare in maniera autonoma i metodi più appropriati per progettare e realizzare
una infrastruttura viaria, e proporre i criteri di scelta in rapporto ai casi concreti.
Abilità comunicative (communication skills)
Lavorare in gruppi di progettazione e di costruzione esponendo con adeguata competenza
argomenti legati alle infrastrutture viarie.
gli
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite anche a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste le conoscenze
dell’insegnamento di Strade, ferrovie ed aeroporti I.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula
vengono forniti le conoscenze per poter far completare agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, gli
elaborati progettuali di strade portandoli ad un livello di progettazione definitivo. Tali progetti
comprendono i contenuti dell’insegnamento e sono strumentali, oltre che alla progettazione e
realizzazione di una strada, a sviluppare e rafforzare le capacità di lavorare in team. Nei progetti,
revisionati periodicamente dal docente, gli studenti mettono in pratica con riferimento ad uno
specifico tronco stradale e alle relative intersezioni le conoscenze della progettazione e della
costruzione acquisiti durante il corso.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio orale sul
progetto svolto e sugli argomenti trattati durante il corso.
Contenuto del corso
Argomenti
Progettazione
stradale
Sicurezza stradale
Intersezioni
stradali
Corpo stradale
Sovrastrutture
stradale
Linee ferroviarie
Piste aeroportuali
e piazzali.
Muri di sostegno
Contenuti specifici
Progetto preliminare, definitivo ed esecutivo di una
infrastruttura stradale. Valutazione dell’impatto ambientale.
Analisi dell’incidentalità in rapporto all’infrastruttura e
principali interventi finalizzati al miglioramento della
sicurezza.
Fenomeni di attesa. Intersezioni a raso lineari, semaforizzate,
rotatorie, svincoli, aree di scambio e terminali delle rampe.
Stabilità dei rilevati, cedimenti del piano di appoggio,
tecniche di miglioramento del piano di posa, rilevati
alleggeriti.
Calcolo razionale delle sovrastrutture basato sulla teoria del
multistrato elastico e verifica a fatica e alle deformazioni
permanenti di origine viscosa
Elementi di progettazione geometrica, analisi dei carichi,
calcolo del binario, delle traverse e del ballast.
Geometria delle piste di volo, di rullaggio e dei piazzali.
Analisi dei carichi. Calcolo empirico e razionale delle
sovrastrutture aeroportuali.
Teoria di Coulomb e metodo di Culmann.
Totale Ore
Testi di riferimento
C. Caliendo: “Elementi di costruzione di strade”. CUES, 2010.
C. Caliendo: “Verifica funzionale delle strade e delle intersezioni”. CUES, 2010.
C. Caliendo: “Elementi di infrastrutture ferroviarie ed aeroportuali”. CUES, 2010
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
7
4
---
8
7
4
--
8
7
3
2
3
2
3
2
40
20
Strutture Speciali
CdS: Magistrale
in Ingegneria
Civile/ Ingegneria
per l’Ambiente ed
il Terriorio
Anno: II
Docente:
Dott. Enzo
Martinelli
Integrato:
-
Propedeuticità:
Tecnica delle
Costruzioni II
Crediti: 6
Semestre: II
Codice: -
SSD: ICAR/09
Tipologia: -
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso è finalizzato all’apprendimento di tematiche specialistiche di complemento rispetto
ai fondamenti dell’Ingegneria Strutturale relative a particolari tipologie strutturali e sistemi
costruttivi.
Prerequisiti
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze avanzate di
meccanica dei solidi rigidi e deformabili.
Metodi didattici
L’insegnamento prevede lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di
laboratorio. Nelle esercitazioni in aula si imposta anche numericamente la soluzione dei
problemi di progetto e verifica delle tipologie strutturali oggetto del programma di teoria.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
orale.
Contenuto del corso
Argomenti
Strutture composte
acciaio-calcestruzzo
Complementi sulla
teoria delle piastre
Teoria delle lastre
curve
Tecniche di rinforzo
con uso di materiali
innovativi
Nozioni di calcolo e
verifica di strutture
in legno
Contenuti specifici
Introduzione; Solette Composte; Travi Composte;
Progetto della Connessione; Colonne Composte;
Cenni ai Nodi Trave-Colonna; Applicazioni
esemplificative
Definizioni e richiami alla Teoria di Mindlin e
Kirckhoff; Lastre sottili; Membrane; Metodologie di
soluzione approssimata tramite metodi numerici;
Applicazioni esemplificative
Lastre Cilindriche; Membrane Curve; Lastre Curve
in regime flessionale; I Coefficienti Elastici delle
lastre curve
Introduzione ai materiali Polimerici Fibro-rinforzati
(FRP) Rinforzo a Flessione e Taglio di travi in
cemento armato; Delaminazione; Confinamento di
pilastri in c.a.
Caratteristiche del legno. Metodi di calcolo e
verifica. Dimensionamento dei sistemi di
collegamento. Dimensionamento degli elementi
strutturali. Durabilità.
Totale Ore
Testi di riferimento
O. Belluzzi, “Scienza delle Costruzioni” – Zanichelli, Bologna, 1979
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
12
2
1
8
2
0
8
2
0
6
2
2
12
3
0
46
11
3
R. P. Johnson, “Composite Structures of Steel an Concrete, Vol. 1: Beams, Slabs, Columns and Frames
for Buildings” – Blackwell Scientific Publications, 1994;
M. Piazza, R. Tommasi, R. Modena, “Strutture in legno” – Hoepli, Milano, 2005
J. G. Teng, J. F. Chen, S. T. Smith, L. Lam, FRP strengthened RC Structures – Wiley, Chichester (UK),
2002
Appunti dei docenti.
Tecnica delle Costruzioni II
CdS: Magistrale
in Ingegneria
Civile
Anno: I
Docente:
Prof. Ciro Faella
Integrato:
-
Semestre: II
Codice: -
Propedeuticità:
Scienza delle
Costruzioni II
SSD: ICAR/09
Crediti: 12
Tipologia: -
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
L’insegnamento di Tecnica delle Costruzioni II completa alcuni argomenti già trattati
nell’ambito del corso del Tecnica delle Costruzioni I, ed estende la trattazione a nuove
problematiche ugualmente centrali nelle applicazioni strutturali. In particolare il corso
prevede lo studio dei metodi di verifica delle strutture agli stati limite basati sul calcolo non
lineare e plastico, l’analisi delle membrature e delle strutture sensibili agli effetti del II
ordine. Vengono analizzate anche tipologie strutturali non trattate nel primo corso come le
travi in c.a.p., le strutture bidimensionali piane e curve, le costruzioni in acciaio.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Vengono illustrati i fondamenti della progettazione di strutture in acciaio ed in cemento
armato precompresso (c.a.p.). Il corso si completa con la spiegazione di alcuni
approfondimenti nella progettazione delle strutture in c.a.. Tutta la trattazione è improntata
alla verifica degli elementi strutturali secondo il Metodo Semiprobabilistico agli Stati
Limite.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Lo studente, al superamento della prova finale, sarà in grado di progettare e verificare
membrature ed unioni (saldate e bullonate) in acciaio, di dimensionare un elemento in c.a.p
ed effettuare completamente la verifica di elementi strutturali in c.a. (anche bidimensionali)
secondo il Metodo Semiprobabilistico agli Stati Limite.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper esaminare in senso ritico i risultati dell’analisi e della progettazione di strutture in
c.a., c.a.p. ed acciaio.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente problematiche legate alle suddette tipologie
di elementi strutturali e sistemi costruttivi.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti e situazioni differenti da quelli presentati
durante il corso, approfondendo gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli
proposti.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze di base
della di meccanica strutturale.
Metodi didattici
L’insegnamento prevede lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula
vengono sviluppati esempi numerici di quanto illustrato nelle lezioni teoriche e due temi
progettuali: struttura monopiano in acciaio ed elemento (trave o tegolo) in c.a.p.
Metodi di valutazione
Si effettuano due prove scritte intercorso, che consistono nella risoluzione in aula di esercizi
numerici inerenti gli argomenti del corso man mano sviluppati. Le prove sopra descritte
esonerano dallo svolgimento della prova scritta, che concorre alla valutazione complessiva
della preparazione raggiunta dallo studente nell’esame finale.
L’esame consta pertanto di una prova scritta ed un colloquio che verte sulla discussione
degli elaborati progettuali redatti dallo studente durante lo svolgimento del corso, sulla
discussione della prova scritta o delle prove intercorso, sulla discussione dei temi sia teorici
che applicativi trattati nel corso.
Contenuto del corso
Argomenti
Contenuti specifici
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
Progetto e
verifica di
elementi
strutturali in
acciaio
I materiali metallici da costruzione; Unioni bullonate ed
unioni bullonate; Membrature tese e compresse;
Membrature inflesse; Collegamenti; Travi composte;
Esercitazione progettuale relativa ad un capannone
industriale a struttura metallica.
26
12
2
12
8
26
12
8
2
8
2
80
36
Il
calcestruzzo
armato
precompresso
Complementi
sulla verifica
agli stati
limite delle
membrature
in c.a.
Le piastre
piane
Elementi di
Stabilità delle
Strutture
Totale Ore
La precompressione delle sezioni in calcestruzzo. La
pratica applicazione e le tecniche della
precompressione. I materiali della precompressione.;
Verifica elastica delle sezioni precompresse sollecitate a
flessione e taglio. Nocciolo limite della sezione e fuso
di Guyon. Valutazione delle perdite istantanee e delle
perdite per effetti lenti; Le verifiche a fessurazione e a
rottura; Il sistema equivalente alla precompressione, il
cavo concordante ; Esercitazione progettuale per una
trave in c.a.p.
Ricapitolazione delle ipotesi base di verifica agli stati
limite; Metodi di analisi delle strutture in campo non
lineare: ridistribuzione dei momenti, metodo plastico,
cenni sui metodi di analisi non lineare; La stabilità nelle
strutture e membrature in c.a., criteri per la valutazione
della sensibilità agli effetti del II ordine di membrature
isolate e di strutture intelaiate; Valutazione degli effetti
del II ordine nelle strutture e membrature sensibili;
Problemi particolari: elementi tozzi, punzonamento,
nodi trave-pilastro. Esercitazioni sugli argomenti
trattati: metodi di analisi in campo non lineare, verifica
di strutture sensibili agli effetti del II ordine.
Piastre piane: formulazione del problema ed ipotesi
relative. Equazione risolutrice in coordinate cartesiane
ed in coordinate polari. Condizioni al contorno;
Soluzioni in forma chiusa dell’equazione fondamentale.
Soluzione alle differenze finite;
Soluzione con metodi approssimati: metodo di Grashof,
metodo di Bach. Esercitazioni sulle piastre.
Definizione e formulazione del problema. Definizione
di limiti di snellezza per elementi e strutture. L’effetto
delle imperfezioni. Metodi semplificati di analisi delle
strutture: il metodo di Horne. Il metodo della colonna
modello.
2
4
Materiale didattico:
Per la parte relativa al c.a. ed al c.a.p.:
C. Faella, Argomenti di Teoria e Tecnica delle Costruzioni – Costruzioni in calcestruzzo armato
normale e precompresso, Vol. 1B, CUES
C. Faella, Argomenti di Teoria e Tecnica delle Costruzioni – Analisi di strutture intelaiate, Vol. 2,
CUES
Per la parte relativa alle costruzioni in acciaio e per le piastre, gli argomenti trattati sono riportati in
dispense acquisibili dagli studenti in fotocopia, aderenti allo sviluppo dei singoli argomenti (Strutture
in Acciaio, Teoria delle Piastre)
Sono pure consigliati testi per consultazione ed ampliamento degli argomenti, peraltro disponibili in
biblioteca:
E. Giangreco, Teoria e Tecnica delle Costruzioni, I e III volume, Liguori, Napoli
R. Favre et al., Progettare in calcestruzzo armato: Piastre, muri, pilastri e fondazioni, Hoepli, Milano
TEORIA DELLE STRUTTURE
Docente: Dott. Valentino Paolo BERARDI
Numero di crediti: 6
Propedeuticità: Scienza delle Costruzioni II
Finalità del corso: l’insegnamento si propone l’obiettivo di fornire agli allievi ingegneri del corso di
laurea in Ingegneria Civile i fondamenti teorici per l’analisi dei principali modelli strutturali adottati nella
pratica tecnica.
Le nozioni impartite ampliano, con unità di approccio, quelle già acquisite relativamente ai sistema di
travi.
Sono affrontati problemi bidimensionali in stato piano di tensione e di deformazione, nonché quelli
relativi allo studio delle piastre. Viene altresì trattato il metodo degli elementi finiti per la risoluzione
approssimata di schemi strutturali e la teoria di Vlasov per l’analisi delle travi in parete sottile.
Percentuale di lezioni destinate ad esercitazioni: 30%
Argomenti del corso:
Il metodo degli elementi finiti: Formulazione generale dell’approccio agli spostamenti. Il modello
meccanico. Cambiamenti di riferimento e assemblaggio. Il principio dei lavori virtuali: le equazioni
discrete dell’equilibrio. Imposizione delle condizioni al contorno. Applicazioni del metodo a modelli
strutturali mono e bidimensionali. Esempi. Condizioni di convergenza. Elementi finiti isoparametrici.
Tecniche risolutive di sistemi algebrici. Applicazioni e confronti.
Piastre: I modelli di Mindlin e di Kirchhoff. Il principio dei lavori virtuali. Equazioni indefinite di
equilibrio. Legami costitutivi. Il problema elastostatico. Applicazioni e confronti.
Statica delle travi in parete sottile: Cinematica: ipotesi, relazioni generali, prime approssimazioni. Le
sezioni aperte. Studio dell’area settoriale. Considerazioni relative allo stato di tensione. Il principio dei
lavori virtuali. Equazioni indefinite di equilibrio. Legami costitutivi. Il problema elastostatico. Il calcolo
delle tensioni. Le sezioni chiuse. Applicazioni e confronti.
Problemi elastici piani nelle tensioni e nelle deformazioni: Problemi piani nelle deformazioni.
Problemi piani nelle tensioni. La funzione di Airy. Soluzioni in forma chiusa e metodi di
approssimazione. Applicazioni e confronti.
Competenze relative a:
Capacità di:
Metodo degli elementi finiti.
Problema elastostatico delle travi in parete sottile.
Problemi piani nelle deformazioni e nelle
tensioni.
Modellazione delle piastre.
Risolvere schemi strutturali piani e
tridimensionali con il metodo degli elementi
finiti.
Analizzare lo stato di tensione e di deformazione
nelle travi di parete sottile. Affrontare problemi
bidimensionali in stato piano di tensione e di
deformazione.
Valutare lo stato di tensione e di deformazione
nelle piastre.
Modalità di svolgimento dell’esame: l’esame consta di una prova orale sui contenuti teorici ed
applicativi del corso.
Testi suggeriti e materiale didattico di supporto:
L. Corradi Dell’Acqua, Meccanica delle strutture, McGraw-Hill, Milano,1992.
Luigi Ascione, Sulla statica delle travi di parete sottile, Edizioni CUES, Salerno,1999.
Dispense del corso pubblicate sul sito www.divic.unisa.it alla voce corrispondente all’insegnamento di
Teoria delle Strutture.
TEORIA E PROGETTO DEI PONTI
Docente: Prof. Vincenzo PILUSO
Numero di Crediti: 6
Collocazione: II semestre
Propedeuticità: Scienza delle Costruzioni II
Finalità del Corso base (6 crediti):L'insegnamento di Teoria e Progetto dei Ponti si articola in una parte
teorica ed una parte progettuale. Nella parte teorica vengono forniti i fondamenti generali per il calcolo e
la progettazione di strutture da ponte, con particolare riferimento all'analisi ed alla disposizione dei
carichi, al calcolo delle sollecitazioni, ai criteri di progettazione e verifica delle tipologie strutturali più
frequenti. La parte progettuale costituisce elemento necessario ed integrante del corso e si svolge
mediante esercitazioni in aula, durante le quali si forniscono ulteriori indicazioni per l'applicazione delle
metodologie di progetto e verifica illustrate nella parte teorica ai casi progettuali oggetto di studio.Gli
studenti dovranno quindi sviluppare in gruppi di due persone, coadiuvati dall'attività di assistenza svolta
dal docente, il dimensionamento di massima di un ponte a travata appoggiata o continua, realizzato in
c.a.p. o in sistema composto acciaio-calcestruzzo, redigendo la relativa relazione di calcolo ed elaborati
grafici di massima degli elementi strutturali principali.
Programma del Corso base
1. Cenni storici, tipologie, azioni sui ponti (4 ore)
I ponti ed il loro sviluppo storico. Classificazione dei ponti. Tipologie strutturali. Le azioni sui ponti.
Normativa nazionale (D.M. 4 Maggio 1990) e cenni agli Eurocodici.
2. La teoria delle linee di influenza
(10 ore - Eserc: 30%)
Definizione, Metodo diretto, Metodo indiretto, Il teorema di Betti generalizzato, Applicazioni alle travi ad
asse rettilineo isostatiche (travi appoggiate, travi Gerber). I diagrammi dei massimi e dei minimi.
Applicazione delle catene cinematiche al tracciamento delle linee di influenza. Linee di influenza dei
sistemi iperstatici.
3. Calcolo degli impalcati a graticcio
(12 ore - Eserc: 30%)
La soletta degli impalcati da ponte. Progettazione e calcolo di impalcati di tipo Predalle.
Ripartizione trasversale negli impalcati a graticcio: Metodo di Courbon, Metodo di Engesser, Metodo di
Guyon-Massonnet-Bares. Calcolo delle sollecitazioni nelle travi e nei trasversi.
4. I ponti in calcestruzzo armato precompresso
(6 ore - Eserc: 20%)
Richiami sulla progettazione e verifica di travi in calcestruzzo armato precompresso e sulla valutazione
degli effetti di viscosità e ritiro. Concezione dell'organismo strutturale. Modalità costruttive e fenomeni
lenti. Ponti a travata appoggiata e a travate continue. Altre tipologie.
5. I ponti in sistema composto acciaio-calcestruzzo
(6 ore - Eserc: 30%)
Richiami sulla progettazione e verifica di sezioni composte acciaio-calcestruzzo. I connettori travesoletta: tipologie e metodi di verifica. Concezione dell'organismo strutturale. Aspetti di carattere
costruttivo: travi puntellate e travi non puntellate all'atto del getto della soletta. Tecniche di
presollecitazione della soletta.
6. Apparecchi di appoggio e dispositivi antisismici
(4 ore - Eserci: 20%)
Appoggi fissi e mobili. Tipologie di appoggi (appoggi a rullo, a strisciamento; appoggi a disco
elastomerico, appoggi con superficie di scorrimento al PTFE, appoggi in gomma). Appoggi per forze
orizzontali. Perni e guide. Ammortizzatori antisismici.
7. Pile, spalle e fondazioni dei ponti
(10 ore - Eserc: 30%)
Le pile dei ponti (tipologie; analisi dei carichi; verifiche di resistenza e di stabilità; verifiche in presenza
di sisma). Le spalle dei ponti (tipologie; analisi dei carichi; spalle a mensola in c.a.; spalle in c.a. con
contrafforti). Le strutture di fondazione dei ponti.
8. Cenni ai ponti ad arco (8 ore)
Criteri generali di calcolo dei ponti ad arco. L'arco a tre cerniere; l'arco funicolare. L'arco a due cerniere;
la caduta di spinta; l'arco incastrato. L'arco a spinta eliminata. La stabilità degli archi. I sistemi
collaboranti arco-trave.
Competenze e capacità in uscita dal Corso base
Competenze relative a:
Capacità di:
Concezione strutturale, modellazione ed analisi di Effettuare l'analisi dei carichi ed individuare le disposizioni dei
strutture per ponti e viadotti.
carichi mobili che forniscono le massime e minime sollecitazioni.
Effettuare il dimensionamento di massima di strutture per ponti e
viadotti.
Finalità delle Attività progettuali integrative
Calcolo e redazione degli elaborati grafici esecutivi del ponte a travata (30 ore-Eserc.: 100%)
Nella parte integrativa del corso di Teoria e Progetto dei Ponti (eventualmente scelta dallo studente) si
svolgono esercitazioni in aula dedicate allo sviluppo del calcolo completo ed alla redazione degli
elaborati grafici e dei dettagli costruttivi necessari per il progetto esecutivo di un ponte a travata. Si
illustra, a tal fine, l'utilizzo di programmi di calcolo agli elementi finiti (tipo SAP) per la determinazione
delle linee di influenza, il calcolo degli impalcati a graticcio, il calcolo di pile e spalle, il calcolo delle
fondazioni. Si illustrano anche casi reali significativi (progetti, tecniche costruttive, realizzazione). Gli
studenti, sempre in gruppi di due persone, dovranno quindi redigere la relazione di calcolo e gli elaborati
grafici esecutivi del ponte a travata in c.a.p. già dimensionato nell'ambito del corso base
Competenze e capacità aggiuntive in uscita dalle Attività progettuali integrative
Competenze relative a:
Capacità di:
Progettazione esecutiva di strutture per ponti e Redigere il progetto strutturale esecutivo (completo
viadotti.
di elaborati grafici) di ponti a travata.
Modalità di svolgimento dell'esame:L'esame consiste nella discussione degli elaborati progettuali
(relazione ed elaborati grafici) sviluppati dagli studenti durante il corso e nella prova orale tesa ad
accertare la preparazione maturata dallo studente sugli argomenti illustrati nel corso.
Materiale didattico
Appunti dalle lezioni e Dispense del corso.
M.P. Petrangeli: "Progettazione e costruzione di ponti", Masson Editore, 4a Ed., 1996.
A. Raithel: "Costruzioni di Ponti", Liguori Editore, 1977.
F. De Miranda: "Ponti a struttura d'acciaio", Italsider, 1971.
P. Matildi, M. Mele: "Impalcati a piastra ortotropa ed in sistema misto acciaio-calcestruzzo", Italsider,
1972.
M.S. Troitsky, Planning and Design of Bridges, J. Wiley & Sons, 1994
M.J.N. Priestley, F. Seible, G.M. Calvi: "Seismic Design and Retrofit of Bridges", Wiley Interscience,
1996.
Termofisica dell'edifico
CdS: Ingegneria
Civile
Docente:
Prof.
F.R.d'Ambrosio
Anno: II LS
Semestre: I
Integrato:
Propedeuticità:
Codice: xxxx
SSD:
ING-IND/11
Crediti: 6
Tipologia:
Affine
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso ha per obiettivo la valutazione ed il controllo della qualità fisico-tecnica degli
ambienti interni, tema che coinvolge sia il risparmio energetico in edilizia che la qualità
ambientale globale, in termini di parametri acustici, illuminotecnici, termoigrometrici e di
qualità dell'aria.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Conoscenza della termofisica dell'edificio; conoscenza degli strumenti di misura e dei
modelli di valutazione utilizzati nella determinazione delle condizioni di qualità ambientale
globale negli ambienti confinati sulla base della normativa UNI e CEN; comprensione dei
fenomeni fisici associati.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Conoscenza dei metodi di calcolo delle prestazioni energetiche di un sistema edificoimpianto (nuovo ed esistente); conoscenza delle tecniche di misura e valutazione per la
determinazione della qualità ambientale globale dell'ambiente confinato; capacità di
elaborare la certificazione energetica di un edificio
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per progettare, realizzare e/o migliorare le
prestazioni energetiche di un sistema edificio-impianti nel rispetto della normativa vigente e
della qualità ambientale globale.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato alla progettazione
termotecnica degli edifici e della qualità ambientale globale.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze di fisica
tecnica.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula ed in laboratorio. Nelle
esercitazioni in aula viene assegnati agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, la verifica
termoigrometrica ed energetica di un edificio di riferimento, con riferimento alla qualità
ambientale globale. Le esercitazioni in laboratorio hanno lo scopo di mostrare
strumentazione e tecniche di misura dei parametri ambientali.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
scritta selettiva ed un successivo colloquio orale.
Contenuto del corso
Argomenti
Benessere
termoigrometrico
Fondamenti di
Illuminotecnica
Fondamenti di
Acustica Applicata
Qualità dell’aria
L’umidità nelle
murature
La progettazione
termoigrometrica
dell’edificio
Gli impianti di
climatizzazione
Contenuti specifici
Cenni di psicrometria. La termoregolazione del
corpo umano. Bilancio di energia sul corpo umano.
Benessere termoigrometrico. Gli indici PMV e
PPD.
Discomfort
localizzato.
Valutazione
oggettiva
e
soggettiva
del
benessere
termoigrometrico in un ambiente: questionario e
protocollo di misura. Normativa.
Richiami di Fisica della Luce. Grandezze
fotometriche: definizione ed unità di misura.
L’occhio e la visione. Sorgenti di luce.
Illuminazione artificiale: normativa e metodi di
calcolo.
Generalità sul campo sonoro. Grandezze
descrittive del suono. Livelli e spettri. Elementi di
fonometria. Suono negli ambienti chiusi. Regime
stazionario
e
riverberazione.
Sistemi
fonoassorbenti. Isolamento acustico per via aerea e
per via strutturale. Potere fonoisolante. Livello di
calpestio. Elementi di normativa.
Generalità. I contaminanti e loro origine. Sistemi
per l'ottenimento di una buona qualità dell'aria.
Purezza dell'aria e ventilazione. Ventilazione
naturale e forzata. Ventilazione controllata.
Efficienza di ventilazione. Misura dei ricambi
d'aria. Valutazione della qualità dell'aria di un
ambiente confinato. Normativa
Possibili cause dell'umidità nelle pareti. Effetti
della presenza dell'umidità nelle pareti. Misura
dell'umidità nelle pareti. Tecniche di risanamento
da umidità ascendente. Tecniche di risanamento da
umidità da terrapieno. Tecniche di risanamento da
umidità di condensa. Criteri di progettazione.
Gli isolanti termici. Gli impermeabilizzanti. I ponti
termici: verifica e correzione. La condensa
superficiale: verifica e correzione. La condensa
interstiziale: verifica e correzione. Le tecniche per
l’isolamento termico. D.Lgs. 192/05 e s.m.i.
Generalità sugli impianti di riscaldamento e
termoventilazione. Diagramma psicrometrico.
Trasformazioni dell'aria umida. Impianti di
condizionamento: tipologie. Proporzionamento di
un impianto di condizionamento centralizzato, con
e senza ricircolazione d'aria, nel caso estivo e in
quello invernale
Totale Ore
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
6
2
6
1
6
2
6
8
12
7
3
1
47
8
5
Testi di riferimento
F.R. d'Ambrosio (a cura di). Appunti dalle lezioni disponibili presso il Centro Stampa
Modalità di frequenza
L’insegnamento è erogato in presenza con frequenza obbligatoria.
142
Lingua di insegnamento
Italiano
Sede e Orario
Il corso è erogato presso la Facoltà di Ingegneria. il corso è erogato presso la Facoltà di
Ingegneria; per l’orario e le aule si consulti il sito di Facoltà (www.ingegneria.unisa.it)
143
(torna all’indice)
VALUTAZIONE ECONOMICA DEI PROGETTI
Docente: Proff. Nicola MORANO/Antonio NESTICO’
Numero di crediti: 6
Propedeuticità: Nessuna
Finalità: E’ ormai generalizzata la valutazione dei progetti, in particolare con l’impiego dell’analisi costibenefici, obbligatoria nei casi di investimenti in opere pubbliche e nei casi di iniziative private da attuare
col concorso di finanziamenti pubblici. La valutazione, economica e talora anche finanziaria, è divenuta
perciò atto finale, elaborato integrante del progetto, per accertarne la convenienza ed ai fini delle scelte tra
soluzioni tecniche alternative e per le graduazioni di priorità temporale. Non possono pertanto mancare le
nozioni essenziali (almeno) della valutazione economica dei progetti, nei corsi di studio per tecnici ed
operatori destinati alla progettazione ed alla gestione delle opere di progetto.
Propedeuticità: Estimo.
Argomenti del corso
Investimenti strutturali e marginali. Allocazione delle risorse. Il progetto. Fattibilità tecnica e fattibilità
economica. Orizzonte economico dell’imprenditore privato e dell’imprenditore pubblico. Giudizio di
convenienza alla realizzazione di un progetto. Scelte programmatiche, di priorità temporale, di alternativa
tecnica. Valutazione economica e valutazione finanziaria. Valutazione ex ante ed ex post. Valutazione
“prima e dopo”, “con e senza”. Valutazione in condizioni di rischio e in condizioni di incertezza.
Tecniche di valutazione dei progetti. L’analisi costi-benefici: nozione, origine e sviluppo. Valutazione dal
punto di vista pubblico o della collettività. Classificazione dei benefici. Classificazione dei costi. Costi
finanziari e costi economici. Coefficienti di conversione dei costi finanziari in economici. Grado di
approfondimento dell’analisi. Il tempo, terza dimensione dell’analisi. Durata fisica e durata economica
del progetto. La temporizzazione dei costi e dei benefici. Entrata a regime del progetto. Gli indici di
sviluppo. Il saggio di sconto. Saggio sociale di preferenza nel tempo (SSPT). Saggio critico. Il sistema dei
prezzi da applicare alla valutazione. Prezzi ombra. Costo-opportunità. Disponibilità a pagare. Criteri di
valutazione: valore attuale netto (VAN), rapporto benefici/costi (B/C), tasso di rendimento interno (TIR).
Altri criteri: il tempo di recupero, il rapporto capitale/prodotto. Fattori che influenzano i risultati della
valutazione. Esempi di applicazione dell’analisi costi-benefici.
Materiale didattico
a) testi di riferimento
ƒ M. Florio, La valutazione degli investimenti pubblici, il Mulino, Bologna, 1991.
ƒ G. Brosio, Economia e finanza pubblica, Carocci, 1993.
ƒ F. Nuti, Analisi costi-benefici, Il Mulino, Bologna, 1988.
b) appunti delle lezioni e casi concreti di valutazione.
144
Corsi di Studio in Ingegneria Civile per
l’Ambiente e il Territorio
(torna all’indice)
145
Presentazione
Il profilo culturale dell'Ingegnere richiesto dal mercato del lavoro appare profondamente
modificato, specialmente negli ultimi anni nei quali l'accelerazione dei sistemi di
comunicazione, la globalizzazione e l'abbattimento delle frontiere hanno da un lato reso più
semplici i confronti fra le diverse scuole di insegnamento e formazione, dall'altro di fatto resa
indispensabile una forte caratterizzazione internazionale. Questo è particolarmente evidente in
una qualunque indagine sui requisiti richiesti alle figure professionali dalle grosse società che si
occupano del reclutamento per conto delle aziende produttive. Risultano una costante la
richiesta di competenze professionali specialistiche, la capacità di lavorare in gruppo, la
conoscenza di lingue straniere, la disponibilità ai trasferimenti all'estero e la capacità di
adeguarsi a un mercato ormai di grande flessibilità. In questo quadro appare inevitabile pensare
di voler formare delle figure professionali di ingegneri specialisti, con la capacità di sviluppare
conoscenze e adattarsi alle richieste del mercato.
Finalità del Corso di Laurea e del Corso di Laurea Magistrale
Il Corso di Laurea in Ingegneria Civile per l’Ambiente e il Territorio è caratterizzato da un
percorso intersettoriale rivolto alla formazione di professionalità fondate su discipline tipiche
dell’ingegneria civile e dell’ingegneria industriale.
Tale premessa si concretizza nell’offerta didattica del Corso di Laurea, ampiamente articolata su
discipline propedeutiche, metodologiche, professionalizzanti, mirate alla formazione di un
ingegnere in grado di conoscere e gestire le problematiche della gestione del territorio e della
tutela e conservazione dell’ambiente. La formazione multidisciplinare è indirizzata a realizzare
una figura professionale caratterizzata dalla conoscenza dei processi naturali o derivanti dalle
attività umane che generano un impatto con l’ambiente ed il territorio, dalla valutazione delle
interazioni con questi, dalla conoscenza dei possibili interventi di salvaguardia.
Tale professionalità fornisce competenze per gestire sistemi di monitoraggio, di controllo, di
intervento e più in generale, per proporre soluzioni per l’uso e la difesa del territorio e per la
protezione dell’ambiente.
Il Corso di Laurea Magistrale si articola su due curriculum per tener conto della varietà di
interessi professionali che contraddistinguono questa figura di ingegnere.
Organizzazione della didattica del Corso di Laurea e del Corso di Laurea
Magistrale
I corsi di insegnamento previsti dal Manifesto degli Studi per l’a.a. 2010/11 sono organizzati in
due semestri. I semestri impegnano 12 settimane e tipicamente vanno da ottobre a gennaio e da
marzo a giugno. La didattica impartita nei corsi è organizzata in moduli da 60 ore, di cui una
parte rilevante è riservata ad attività esercitative e a pratiche di laboratorio. Queste ultime,
organizzate suddividendo gli studenti in piccoli gruppi, riguardano prevalentemente lo sviluppo
di attività interdisciplinari il cui obiettivo è abituare l’allievo a generalizzare metodi e tecniche
impartite nei vari corsi, per impostare e condurre esperimenti, per analizzare ed interpretare i
dati. Tale impostazione è fondamentale per assicurare al laureato in ingegneria per l’Ambiente e
il Territorio capacità di adattamento alla molteplicità di profili richiesti nel mercato del lavoro.
Percorsi formativi professionalizzanti
L’organizzazione degli studi prevede la scelta da parte dello studente del percorso formativo
professionalizzante rivolto a fornire specifiche competenze professionali.
Master Universitario
146
Per l’importanza del Master Universitario, quale strumento per il perfezionamento scientifico e
per l'alta formazione permanente e ricorrente, la struttura didattica del corso di studio in
Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio sta elaborando le offerte didattiche da offrire ai futuri
laureati. E’ in corso di attivazione presso la Facoltà di Ingegneria un Master internazionale in
Energy and Environment incentrato sulla formazione di specialisti nella produzione e gestione
dell'energia e nella riduzione e il trattamento degli inquinanti generati durante la fase di
produzione, al quale i laureati in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio potranno iscriversi
per completare il loro percorso formativo.
Dottorato di Ricerca
Agli Ingegneri per l’Ambiente e il Territorio è aperto il corso di Dottorato di Ricerca in
Ingegneria Civile per l’Ambiente e il Territorio.
L'obbiettivo che si intende perseguire è quello di formare dottori di ricerca con un patrimonio
comune di esperienze e di conoscenza degli strumenti culturali, attraverso un programma di
didattica guidata ma soprattutto di lavoro autonomo di ricerca riguardanti la protezione dagli
eventi franosi, dagli alluvioni e dall’erosione costiera nonché dall’inquinamento delle territorio
e del mare.
Struttura Organizzativa dei Corsi di Studio
I Corsi di Studio prevedono, attualmente, il rilascio di dei seguenti titoli di studio:
• Laurea in Ingegneria Civile per l’Ambiente e il Territorio, quale titolo di 1° livello;
• Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, quale titolo di 2° livello.
• Dottorato di Ricerca in Ingegneria Civile per l’Ambiente e il Territorio.
Sbocchi professionali
Va ricordato anzitutto che la figura professionale dell’ingegnere è oggi tra le più richieste sul
mondo del lavoro. Fonti autorevoli sostengono che il mondo del lavoro assorbirebbe, a vari
livelli di responsabilità, all’incirca il triplo degli attuali laureati in Ingegneria in Italia.
In particolare, gli ingegneri civili per l’Ambiente e il Territorio possono svolgere attività
professionali che riguardano la progettazione e/o la realizzazione di strutture ed infrastrutture
atte alla salvaguardia dell’Ambiente e del Territorio. Essi possono trovare sbocchi professionali:
™ nella ricerca teorica e/o applicata;
™ nei servizi (per esempio nella progettazione, nella ricerca e sviluppo, nel marketing, nella
gestione delle risorse);
™ nella formazione (per esempio scuola ed università, ma anche società di formazione per
professionalità specialistiche);
™ nella Pubblica Amministrazione;
™ nelle imprese di costruzione;
™ negli studi professionali o nelle società di ingegneria;
™ nella libera professione.
147
Corso di Laurea
in
Ingegneria Civile
per l’Ambiente ed il Territorio
L-7, D.M. 270/2004:
Classe delle Lauree in Ingegneria Civile e Ambientale
148
Obiettivi formativi specifici del corso
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Il laureato possiede le conoscenze matematiche e fisiche di base peculiari dell'ingegneria e le
conoscenze metodologiche di carattere generale nel settore Civile.
L'obiettivo viene perseguito tramite l'adozione di diversi testi per la didattica e tramite varie
modalità di erogazione della didattica stessa (lezioni frontali, esercitazioni pratiche, attività di
laboratorio e di campo); la conoscenza maturata dall'allievo viene verificata tramite le prove
d'esame che constano quasi sempre di una prova scritta e di un esame orale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Il laureato è in grado di affrontare l'analisi di sistemi di media complessità nell'ambito
dell'Ingegneria Civile e di progettare, in quell'ambito, sistemi di piccole dimensioni.
Inoltre nello svolgimento delle mansioni inerenti la propria attività, il laureato:
- ha capacità di tipo organizzativo, che si concretizzano nella pianificazione della propria
attività lavorativa, o nel rispetto di un piano di lavoro impostogli;
- è in grado di coordinare piccoli gruppi di lavoro, nel rispetto dei modelli organizzativi
aziendali;
- sa far uso di appropriate tecniche di metodi e tecniche di valutazione, anche basate su
modelli statistici;
- è in grado di relazionare sulla propria attività lavorativa.
In molti corsi, soprattutto appartenenti alle attività caratterizzanti, vengono sviluppate
esercitazioni progettuali per il cui svolgimento è necessario applicare le nozioni apprese nelle
ore di lezione teorica ed imparare ad utilizzare strumenti di lavoro tipici della professione
dell'ingegnere; la discussione dei suddetti elaborati progettuali rappresenta parte integrante delle
usuali prove d'esame nelle quali, dunque, è possibile valutare anche il "saper fare" acquisito
dall'allievo durante il corso.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Coerentemente con le capacità di analisi acquisite, il laureato è in grado di valutare
autonomamente sistemi di media complessità nell'ambito dell'Ingegneria Civile. Tali capacità di
giudizio sono esplicitamente potenziate nel CdS attraverso la richiesta di relazioni scritte
sull'analisi di progetti durante le attività standard corsuali, attraverso la pianificazione delle
attività di tirocinio formativo e professionale ed attraverso la prova di verifica finale.
Lo svolgimento di attività progettuali all'interno dei corsi pone da subito l'allievo di fronte alla
necessità, tipica delle attività ingegneria, di effettuare scelte tra diverse soluzioni alternative
disponibili per risolvere il problema oggetto di studio. Poiché tali attività progettuali sono
generalmente svolte autonomamente dall'allievo che è chiamato a svolgerle da solo o all'interno
di piccoli gruppi di lavoro, esse sono un momento fondamentale per adottare tra le varie
soluzioni prospettate dal docente quella che a suo giudizio risulta più appropriata per il caso in
studio.
Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato sa comunicare con tecnici ed esperti con proprietà di linguaggio e padronanza dei
dialetti tecnici, nella propria lingua. È in grado di comunicare anche in inglese su problematiche
di carattere tecnico; è in grado di comprendere ed elaborare testi in lingua inglese di media
difficoltà. In molti insegnamenti, prevalentemente posizionati dal secondo anno in poi, viene
fornito allo studente parte del materiale didattico di supporto ai corsi in lingua inglese, con il
duplice obiettivo di rafforzare la conoscenza della terminologia tecnica e favorire l'acquisizione
e la padronanza degli strumenti linguistici.
Tali abilità sono maturate lungo tutto il percorso formativo; contribuiscono allo scopo le
modalità di accertamento e valutazione della preparazione dello studente, che prevedono nella
maggioranza dei casi a valle di una prova scritta, una prova orale durante la quale vengono
149
valutate, oltre alle conoscenze acquisite dallo studente, anche la sua capacità di comunicarle con
chiarezza e precisione. Inoltre nel corso di alcuni degli insegnamenti maggiormente
caratterizzanti il corso di studi, sono previste delle attività seminariali svolte da gruppi di
studenti su argomenti specifici di ciascun insegnamento.
Le attività di tutorato che vengono svolte dai docenti durante i corsi stimolano l'allievo ad
interagire con essi e con i suoi colleghi; la prova d'esame, generalmente svolta secondo la
modalità del colloquio orale, consente di verificare le abilità comunicative maturate dall'allievo.
La prova finale, infine, offre allo studente un'ulteriore opportunità di approfondimento e di
verifica delle capacità di analisi, elaborazione e comunicazione del lavoro svolto. Essa prevede
infatti la discussione, innanzi ad una commissione, di un elaborato, corredato da una
presentazione multimediale, prodotto dallo studente su un'area tematica attraversata nel suo
percorso di studi. Oggetto di valutazione in questo caso non sono solo i contenuti dell'elaborato,
ma anche e soprattutto le capacità di sintesi, comunicazione ed esposizione del candidato.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato che intraprende il percorso formativo acquisisce le capacità di apprendimento e le
conoscenze necessarie ad affrontare, con successo ed autonomia, gli studi previsti nella Laurea
Magistrale in Ingegneria Informatica.
Il laureato che, viceversa, sceglie il percorso professionalizzante acquisisce le capacità di
apprendimento e le conoscenze necessarie a seguire, con un alto grado di autonomia, un Master
di primo livello nelle aree delle Strutture, dell'Idraulica e delle altre materie di interesse per
l'Ingegneria Civile.
Il laureato, inoltre, possiede gli strumenti cognitivi di base per la crescita culturale e per
l'aggiornamento continuo autonomo delle proprie conoscenze, per il quale potrà utilizzare fonti
in lingua italiana e in lingua inglese.
La varietà di attività formative previste dall'Ordinamento degli Studi permettono all'allievo di
sviluppare una notevole capacità di apprendimento misurandosi con materie che spaziano da
matematica e fisica e fino alle discipline economiche e giuridiche passando attraverso le attività
caratterizzanti i corsi della Classe di Ingegneria Civile ed Ambientale. Da questa varietà di
contenuti, spesso veicolati con altrettanta varietà di metodi di esposizione ed applicazione
deriva la necessità che l'allievo sviluppi una significativa duttilità nell'apprendimento.
Profili professionali di riferimento
Gli sbocchi professionali sono legati a quegli ambiti lavorativi in cui si progettano e sviluppano
prodotti e sistemi nell'ambito Civile:
- uffici tecnici di enti pubblici (Comuni, Province, Regioni);
- società di costruzioni;
- studi professionali e società di ingegneria;
- laboratori di prove su materiali.
Inoltre, per gli studenti interessati a proseguire gli studi l'obiettivo è quello che si possano
iscrivere con successo ai corsi di laurea magistrale in Ingegneria Civile. Il CdS consente, oltre
all'accesso a livelli di studio successivi, anche di partecipare all'esame di stato per l'abilitazione
alla professione di ingegnere.
Il corso prepara alle professioni di:
- Ingegneri civili
- Ingegneri idraulici
- Altri ingegneri ed assimilati.
Curricula offerti agli studenti
Il Corso di studi si articola, fin da principio, su due distinti percorsi, con obiettivi diversificati:
- un percorso formativo orientato all'approfondimento delle discipline nei settori inerenti
l'ingegneria Strutturale, Idraulica e Geotecnica. Il percorso formativo si completa con un
150
tirocinio formativo, costituito da attività didattiche svolte con il coinvolgimento di studi
professionali, enti ed aziende a rilevanza nazionale ed internazionale operanti nel settore, e
finalizzato al completamento della cultura di contesto nei settori di interesse dell'Ingegneria
Civile.
- un percorso professionalizzante, orientato all'approfondimento di discipline
dell'informazione che abbiano precisa attinenza con i profili professionali che si definiscono,
e preordinato all'inserimento dei laureati nel mondo del lavoro. I contenuti si riferiscono
all'ambito delle applicazioni inerenti i campi dell'Ingegneria Strutturale, Idraulica e
Geotecnica. Il percorso si completa con un tirocinio di carattere professionalizzante, svolto
dagli studenti in realtà aziendali convenzionate, e finalizzato ad acquisire "sul campo"
specifiche competenze applicative ed acquisire conoscenze anche di carattere organizzativo
degli ambiti lavorativi del settore.
L’articolazione del corso di studi in curricula è il seguente:
Insegnamenti e altre attività formative
L’elenco degli insegnamenti e i relativi obiettivi formativi sono riportati nel seguito.
Piani di studio individuali
Gli studenti possono presentare piani di studio individuali la cui approvazione è deliberata dal
Consiglio di Area Didattica. I termini e le modalità di presentazione dei suddetti piani sono
stabiliti dalla programmazione annuale della didattica nel calendario di Ateneo.
Prova finale
La prova finale consiste nella preparazione e discussione di un elaborato di carattere
prevalentemente applicativo, sviluppato nell'ambito delle discipline del corso di Laurea.
L'elaborato viene discusso dinanzi ad una commissione, di norma con l'ausilio di mezzi
multimediali.
La valutazione conclusiva terrà conto dell’intera carriera dello studente, della sua maturità
culturale e della capacità di elaborazione personale, nonché della articolazione dell’elaborato
finale e della sua presentazione.
Strutture ove è possibile consultare il regolamento didattico del corso
Facoltà di Ingegneria, Via Ponte Don Melillo, 84084 Fisciano (SA), tel. 089 964029, fax 089
964343, e-mail: [email protected]
Area Didattica di Ingegneria Civile ed Ambientale, Via Ponte Don Melillo, 84084 Fisciano
(SA), tel. 089 964052, fax 089 964343, e-mail: [email protected]
Indirizzo internet del corso di laurea
http://www.ingegneria.unisa.it/CDL.asp
151
Corso di Laurea Ingegneria Civile per l’Ambiente ed il
Territorio
Classe delle Lauree in Ingegneria civile e ambientale: Durata 3 anni
Curriculum per gli immatricolati nell’A. A. 2010/11
Manifesto degli studi per l’A. A. 2010/11
Primo Anno – Comune ad entrambi i percorsi
I anno
I sem.
II sem.
DISCIPLINA
CFU
Matematica I
9
Chimica
6
Fisica*
6
Disegno*
6
Lingua Straniera (Accertamento conoscenza Lingua Inglese)
0
Disegno*
6
Fondamenti di Informatica
6
Matematica II
9
Fisica*
6
Totale Parziale
54
* Corso unico con esame finale al termine del II semestre
152
Percorso FORMATIVO – Secondo e Terzo Anno
II anno
DISCIPLINA
CFU
Meccanica Razionale
12
1
I sem.
II sem.
III anno
Idraulica Ambientale
6
Geologia
6
Principi di Ingegneria Chimica Ambientale
6
Scienza delle Costruzioni I
12
1
Fluidodinamica Ambientale
6
Analisi dei sistemi urbani e territoriali
12
Totale Parziale
114
DISCIPLINA
CFU
Tecnica delle Costruzioni I
9
2
I sem.
Costruzioni Idrauliche I
6
Meccanica delle Terre
Tecnica ed Economia dei Trasporti
6
6
Topografia
6
Economia ed Estimo Ambientale
6
2
II sem.
1,2
Impianti di Trattamento sanitario – ambientale
6
Strade, Ferrovie ed Aeroporti I
6
Un insegnamento a scelta
6
Un insegnamento a scelta
6
Tirocinio - Prova Finale
3
Totale Crediti
180
Corsi integrati con esame finale al termine del II semestre
153
Percorso PROFESSIONALIZZANTE – Secondo e Terzo Anno
II anno
I sem.
II sem.
III anno
I sem.
DISCIPLINA
CFU
Meccanica Razionale
6
1
Idraulica Ambientale
6
Topografia
6
Geologia
6
Principi di Ing. Chimica Amb.
6
Scienza delle Costruzioni I
12
Fen di Inquin. e Contr. della Qualità Amb.
6
Fluidodinamica Ambientale1
6
Totale Parziale
108
DISCIPLINA
CFU
Tecnica delle Costruzioni
12
Costruzioni Idrauliche
12
Meccanica delle Terre
6
Un insegnamento a scelta tra:
6
Processi Chimici Industriali
Fisica Tecnica
Elettrotecnica
Controllo delle Vibraz. e del Rumore
II sem.
Economia ed Estimo Ambientale
6
Imp. di Tratt. Sanitario-Ambientale
6
Fondamenti di Geotecnica
6
Un insegnamento a scelta tra:
6
Cartografia Numerica
Rischio Elettrico e Magnetico
Strade, Ferrovie ed Aeroporti I
Monitoraggio e Contr. dell'Inquinamento Industriale
1
Tirocinio
6
Totale Crediti
180
Corso integrato con esame finale al termine del II semestre
154
Corso di Laurea Triennale
in
Ingegneria Civile
per l’Ambiente ed il Territorio
Programmi dei Corsi
155
Analisi dei Sistemi Urbani e Territoriali
CdS: Ingegneria
Civile
per l’Ambiente
e il Territorio
Docente:
prof. Roberto
GERUNDO
Integrato:
no
Propedeuticità:
nessuna
Crediti: 12
Anno: II
Semestre:
annuale
Codice:
___________
SSD: ICAR/20
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’apprendimento di modelli e metodi per analizzare i sistemi urbani e territoriali anche
operando la lettura e l’interpretazione di strumenti di pianificazione dei sistemi urbani e territoriali
nonché per la costruzione e gestione di sistemi informativi territoriali.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dei modelli concettuali e fisici di conoscenza
e rappresentazione del territorio, nonché delle metodologie, dei concetti fondamentali e dei contenuti
degli strumenti di pianificazione dei sistemi urbani e territoriali.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper leggere e interpretare i sistemi urbani e territoriali mediante metodologie di analisi, con
riferimento ai concetti fondamentali e ai contenuti degli strumenti di pianificazione.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per analizzare ed interpretare fenomeni territoriali di
natura urbanistica e processi di organizzazione del territorio.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper esporre, oralmente e mediante schemi grafici, un argomento legato ai temi di base dell’analisi
dei sistemi urbani e territoriali.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati a lezione, ed
approfondire gli argomenti trattati usando materiali proposti durante il corso.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche di base.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio orale nel
corso del quale è svolto un esercizio di analisi urbanistica.
156
Contenuto del corso
Argomenti
Contenuti specifici
Introduzione
I sistemi insediativi .
Cenni sulle metodologie di delimitazione dei sistemi urbani. Studi
recenti in Italia. Le aree metropolitane. Dai sistemi locali ai sistemi
urbani. Individuazione e delimitazione di aree metropolitane e sistemi
urbani. Alcuni approfondimenti su regioni campione. Sistemi urbani,
pianificazione trasportistica e istituzione delle aree metropolitane.
Sistemi
urbani e
processi di
pianificazione
Il sistema
delle
conoscenze
L’approccio
sistemico ai
piani
I principi
il sistema
delle esigenze
e il sistema
delle scelte
Totale Ore
Il sistema delle conoscenze: i dati, le fonti, l’organizzazione e sistemi
informativi per il governo del territorio. Gli strumenti di conoscenza e
di decisione: la cartografia; il sistema informativo territoriale.
Evoluzione, tecniche, funzioni. Dai dati alle informazioni: i
censimenti; analisi dei dati mediante visualizzazione scientifica;
analisi dati mediante misure statistiche. Il rischio e la sicurezza
territoriale.
L’approccio analitico. Conoscenza del territorio. Ontologia. Suoli.
Reti. Concetto di unità spaziale minima. Il lotto: individuazione,
descrizione fisica, descrizione funzionale, regolamentazione
urbanistica.
I principi di organizzazione del territorio: il principio di
agglomerazione; il principio di accessibilità; il principio di gerarchia;
il principio di interazione spaziale; il principio di competitività.
Teorie di pianificazione urbanistica e territoriale; il processo di
formazione della domanda sul territorio; gli strumenti di
pianificazione urbanistica e territoriale; intervento urbanistico
preventivo; elaborati e procedure dei piani attuativi.
Ore
Lez.
10
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
10
20
20
10
20
20
100
10
20
Testi di riferimento
Fasolino I., Gerundo R. (1996), Sistemi urbani e processi di pianificazione, Graffiti, Napoli.
Gerundo R. (1999), Dal piano alle politiche urbanistiche, Graffiti, Napoli.
Fasolino I., Gerundo R. (2008), Sicurezza territoriale e efficienza urbanistica: teorie e strumenti.
Dispense predisposte dal docente relative alle lezioni del corso.
157
Cartografia Numerica
Cds: Ingegneria
Civile per
l’Ambiente e il
Territorio
Docente: Prof.ssa
Margherita FIANI
Integrato:
no
Propedeuticità:
Fondamenti di
Topografia
Crediti: 3
Anno:
Semestre: II
Codice:
SSD: ICAR/20
Tipologia: insegn.
a scelta
Programma del corso:
Richiami di cartografia:
Definizione di carta. Caratteristiche delle carte. Carte di base. La precisione della cartografia: errore di
graficismo, tolleranza e fattore di scala della carta. Concetto di generalizzazione. Rappresentazione
dell’ellissoide sul piano. Classificazione delle rappresentazioni cartografiche. Il sistema cartografico
Nazionale: impianto, vecchia e nuova serie. Taglio cartografico. Sistema internazionale UTM-UPS.
Cartografia catastale. Cartografia Tecnica Regionale. Cartografie a grande scala (1:2000, 1:1000, 1:500).
Lettura delle coordinate presenti negli elementi cartografici. Prodotti cartografici prodotti dall’IGM e
dalla Regione Campania. Cartografia tematica. Enti Cartografici di Stato. Funzione di coordinamento
dell'Intesa Stato Regioni.
Cartografia numerica:
Definizioni e caratteristiche. Concetto di scala nominale. Contenuto metrico. Contenuto informativo.
Repertorio dei segni convenzionali. Codifica Produzione, Gestione e aggiornamento. Processo di
produzione di Cartografia Numerica a grande scala. Uso della fotogrammetria aerea nella produzione di
cartografia moderna. Processo di Produzione. Capitolati d'Appalto prescrizioni Amministrative, Tecniche
e di Collaudo. Controllo di qualità ed operazioni di collaudo delle fasi della produzione: volo,
inquadramento, T.A, restituzione, ricognizione, editing. Sistemi di codifica, congruenze, vestizione, file
di
trasferimento.
Informatizzazione della cartografia. Rappresentazione dati in forma digitale: modalità raster e vettoriale.
Discretizzazione e scannerizzazione di cartografia esistente.
Fotogrammetria:
Cenni sul metodo fotogrammetrico. Fotogramma e camera metrica. Sistemi di coordinate usati in
fotogrammetria. Ricostruzione della proiettività e del modello. Approccio analitico. Certificato di
calibrazione. Orientamento interno, esterno, relativo e assoluto. Il problema dell'appoggio; la
triangolazione fotogrammetrica a modelli indipendenti e per fasci proiettivi. Ricostruzione dei parametri
di orientamento e restituzione. Progetto ed esecuzione delle prese: dal caso aereo a quello terrestre. Gli
strumenti per la restituzione. Componenti fondamentali di un restitutore analitico e di una stazione
fotogrammetrica digitale. Modelli digitali del terreno (DTM) e delle superfici (DSM) e prodotti derivati.
Il raddrizzamento per oggetti piani. Il raddrizzamento differenziale e l'ortofototo digitale: specifiche,
modalità di realizzazione e problematiche, generazione e uso dell'ortofoto di precisione in ambito urbano.
Immagini satellitari ad alta risoluzione:
Principi fisici del telerilevamento. Immagini digitali, orbite, parametri di acquisizione delle immagini,
sistemi di acquisizione. Distorsioni radiometriche e geometriche delle immagini, modelli di correzione
(parametrici, non parametrici). Principali sistemi satellitari ad alta risoluzione, applicazioni dell'alta
risoluzione.
Basi di dati topografici e Sistemi Informativi Territoriali:
Rappresentazioni di dati digitali. Dati formato vector. Dati formato raster. Acquisizione diretta di dati
vettoriali. Fotogrammetria e produzione cartografica. Restituzione numerica. Acquisizione diretta di dati
raster. Immagini satellitari ad alta risoluzione. Acquisizione indiretta di dati vettoriali. Vettorializzazione
di mappe esistenti. Problemi di editing cartografico e principali operazioni. Acquisizione indiretta di dati
raster. Rasterizzazione di cartografia. Qualità dei dati. Digital Terrain Model (DTM). Uso di immagini
raddrizzate e ortofoto all’interno di un SIT
Geographical Information System (G.I.S.):
Definizione e principali caratteristiche Sistemi Informativi Territoriali (SIT o GIS). Componenti di un
GIS. Livelli di complessità. Relazioni spaziali tra oggetti. Relazioni topologiche. Archiviazione delle
158
informazioni. Banche dati. Qualità dei dati. Risoluzione spaziale. La georeferenziazione dei dati. Metodi
di organizzazione dei dati. Tecniche di strutturazione ed analisi dei dati. Uso dei GIS da parte
dell’amministrazione pubblica. WEB-GIS.
Modalità di svolgimento dell’esame:
esame orale
Materiale didattico:
materiale fornito dal docente
Testi di consultazione:
KRAUS Karl: “Fotogrammetria”, Vol.1, ed. Levrotto e Bella, Torino, 1994
SELVINI-GUZZETTI, Cartografia generale Tematica e Numerica, UTET
BORROUGHS Geographic Information Systems
MIGLIACCIO Cartografia Tematica e Automatica. Libreria Clup , Milano
159
Chimica
CdS: Ingegneria
Civile per
l’Ambiente ed il
Territorio
Docente:
Prof. Paola
SCARFATO
Anno: I
Semestre: I
Integrato:
Propedeuticità:
nessuna
Crediti: 6
Codice:
SSD: CHIM/07
Tipologia:
Base
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Studio, comprensione e razionalizzazione dei fenomeni chimici, ovvero strutturazione della
materia e sue trasformazioni fisiche e chimiche. Tra i risultati previsti per l’apprendimento
rientra lo sviluppo di una visione atomistica delle sostanze e le competenze per connettere le
osservazioni macroscopiche con la visione atomistica delle reazioni.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione dei concetti fondamentali della chimica sulla base degli obiettivi concettuali
pianificati dal docente.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
Agli studenti è richiesto di sapere individuare le possibili applicazioni dei concetti
fondamentali acquisiti.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Rilevanti applicazioni ingegneristiche, risoluzione dei problemi e comprensione concettuale
sono tre temi integrati, anche se distinti, che si intrecceranno durante lo svolgimento del
corso e saranno evidenziati in diversi modi che, nel complesso, funzioneranno come guida
per sollecitare gli studenti a sviluppare i propri obiettivi di valutazione analitica e critica.
Abilità comunicative (communication skills)
Agli studenti è richiesto di sapere esporre oralmente un argomento con la capacità di
correlare gli aspetti fenomenologici della chimica con i processi che avvengono a livello
atomico e molecolare.
Capacità di apprendere (learning skills)
Agli studenti è richiesto di sapere applicare le conoscenze acquisite durante il corso, ed
approfondire gli argomenti trattati in contesti di interesse attuale.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze
matematiche di base, con particolare riferimento alle strutture algebriche.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in
aula viene assegnato agli studenti la risoluzione di problemi chimici che rappresentano
l’espressione in forma concreta e quantitativa dei concetti che vengono di volta in volta
erogati nelle lezioni teoriche. Il metodo di risoluzione dei problemi è scelto in modo da
porre in risalto il ragionamento ed è basato su un procedimento a tappe; allo step iniziale di
comprensione del problema segue la fase di pianificazione e risoluzione. La fase di
pianificazione serve a riflettere su come risolvere il problema prima di manipolare i valori
numerici. L’ultima fase, quella di verifica, promuove l’abitudine a valutare la
ragionevolezza della risposta e a verificare la coerenza con i principi fondamentali della
chimica.
160
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
scritta ed un colloquio orale.
Contenuto del corso
Argomenti
Struttura
atomica della
materia
Legame chimico
Stechiometria
Gas, solidi e
liquidi
Equilibrio di
fase
Equilibrio
chimico
Elettrochimica
Contenuti specifici
Atomi e cariche elettriche. Peso atomico e molecolare. Concetto di
mole. Elettrone. Energia di ionizzazione e affinità elettronica.
Massa degli atomi e delle molecole. Modello attuale dell’atomo di
idrogeno. Significato della funzione d’onda. Aufbau degli atomi e
loro configurazione elettronica. Tavola periodica.
Formule chimiche. Legame ionico. Legame covalente.
Delocalizzazione degli elettroni e risonanza. Ibridizzazione e
geometria molecolare. Legame metallico. Interazioni deboli e stati
condensati. Caratteristiche di valenza degli elementi in relazione
alla loro posizione nel sistema periodico.
Numero di ossidazione. Reazioni chimiche ed equazioni di
reazione. Reazioni di ossido-riduzione.
Pressione. Legge di Boyle. Legge di Charles e Gay-Lussac. Scala
assoluta della temperatura. Equazione di stato dei gas perfetti.
Pressioni parziali e legge di Dal ton. Gas reali. Proprietà dei solidi.
Reticoli e celle elementari. Descrizione di alcuni reticoli
cristallini.. Tipi di solidi. Solidi covalenti, molecolari, ionici e
metallici. Liquidi.
Equilibrio solido-liquido, solido-gas e liquido-gas. Diagrammi di
stato. Diagramma di stato dell’acqua e del biossido di carbonio.
Generalità. Legge di azione di massa. Effetto della temperatura
sull’equilibrio chimico. Equilibri omogenei ed eterogenei.
Dissociazione elettrolitica dell’acqua. Acidi e basi. Prodotto di
solubilità.
Potenziale all’elettrodo e celle galvaniche.
Totale Ore
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
10
2
10
2
2
4
8
2
4
4
7
2
3
40
20
Testi di riferimento
Nobile, Mastrorilli. La chimica di base con esercizi. Ed. CEA
Bandoli, Dolmella, Natile. Chimica di Base. Ed. EDISES
Bertini, Mani. Stechiometria. Ed. CEA
161
Controllo delle Vibrazione e del Rumore
CdS: Ingegneria
Civile per
l’Ambiente ed il
Territorio
Docente:
prof. A.
RUGGIERO
Anno:
Semestre:
Integrato:
Codice:
Propedeuticità:
Matematica 1,
Fisica
Crediti: 6
SSD: ING-IND/13
Tipologia: insegn.
a scelta
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
L’insegnamento, rivolto agli allievi del Corso di Laurea in Ingegneria Civile per l’Ambiente
e il Territorio, fornisce le competenze di base necessarie per il monitoraggio e la bonifica
delle vibrazioni e del rumore ambientale ai sensi della vigente normativa.
Successivamente all’analisi dei principi teorici delle vibrazioni di sistemi meccanici e del
controllo del rumore, sono illustrate le strumentazioni e le tecniche di acquisizione ed
elaborazione dati dedicate a dette attività. Particolare attenzione è attribuita allo studio delle
problematiche legate al rischio rumore e vibrazione negli ambienti di lavoro ai sensi delle
vigenti normative in materia. Nell’ambito del corso sono, tra l’altro, organizzate
esercitazioni in laboratorio ed in campo, giornate di studio, visite presso aziende operanti
nel settore.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Conoscenze circa le fenomenologie fisiche di base legate alle vibrazioni ed alle emissioni
acustiche. Scelta ed allestimento delle strumentazioni di misura opportune. Conoscenza
della normativa vigente.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
Saper allestire una catena di musura fonometrica. Saper eseguire una campagna di misure.
Elaborare ed interpretare i dati ottenuti.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i le tecniche ed i metodi per il contenimento delle vibrazioni e del rumore
in alcune realtà industriali e civili.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche
e fisiche di base.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di
laboratorio.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
orale.
162
Contenuto del corso
Argomenti
Elementi di
dinamica
applicata
Vibrazioni
meccaniche
Misura del
rumore
Laboratorio
Contenuti specifici
Modello fisico e matematico di un sistema meccanico;
equazioni cardinali della dinamica; forze elastiche
conservative: determinazione dei coefficienti di rigidità di
elementi elastici; equazioni di d’Alembert.; determinazione
della legge del moto di tipici sistemi meccanici.
Moto periodico e moto armonico: rappresentazione vettoriale
di un moto armonico. Analisi armonica. Fenomeni vibratori
fondamentali: modelli matematici di sistemi discreti. Sistemi
ad un grado di libertà: vibrazioni libere e vibrazioni forzate
armoniche (risonanza). Determinazione del coefficiente di
smorzamento. Vibrazioni eccitate da un moto armonico.
Vibrazioni forzate periodiche. Isolamento delle vibrazioni. La
misura di vibrazioni: catena di misura; accelerometri
piezoelettrici; esperienze di laboratorio Analisi e controllo
delle vibrazioni negli ambienti di lavoro (D. lgs. n.
187/2005). Esperienze di laboratorio.
Suono e livelli sonori: proprietà del suono; proprietà delle
onde sonore; parametri acustici; le curve di ponderazione in
frequenza; la propagazione del suono all’aperto; il rumore da
traffico.
Normativa vigente in tema di inquinamento acustico; catena
di misura, microfoni: classificazione e principio di
funzionamento, il fonometro: calibrazione e funzionamento;
metodi di misura del rumore; analisi in frequenza;
interpretazione dei risultati e software di post elaborazione,
cenni di analisi statistica dei dati. Esercitazioni in campo. La
zonizzazione acustica del territorio. Quadro normativo di
riferimento; zone e limiti di zona; criteri generali di
zonizzazione; piani di risanamento acustico del territorio.
Esempi pratici. Analisi e controllo del rumore negli ambienti
di lavoro (D. lgs. n. 195/2006).
Esperienze di laboratorio sulla misura del
rumore:allestimento e calibrazione della catena fonometrica,
scelta dei parametri acustici opportuni, esecuzione delle
misure, postelaborazione, realizzazione del report dei
risultati.
Totale Ore
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
3
2
10
10
12
3
Ore
Lab.
5
15
25
15
20
Testi di riferimento
V. D’Agostino: Fondamenti di Meccanica Applicata alle Macchine CUES
Cyril M.Harris- Manuale di controllo del rumore- Tecniche nuove – Milano
B&K – Noise Control- B&K Denmark
163
Costruzioni Idrauliche
CdS: Ingegneria
Civile per
l’Ambiente ed il
Territorio
Docente:
Prof. Paolo
VILLANI
Anno: III
Semestre: I
Integrato:
Propedeuticità:
Idraulica I
Crediti: 12
Codice:
SSD: ICAR/02
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso intende fornire le conoscenze necessarie per un’analisi sistematica delle principali
opere idrauliche. Allo scopo, s’illustrano i principali sistemi idrici mostrandone le funzioni,
indicandone gli elementi principali e le relazioni tra essi. In particolare, si descrivono le
opere di derivazione, di adduzione e di distribuzione dell’acqua e le opere di smaltimento
delle acque.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Capacità di individuare le diverse componenti dei sistemi idrici e di capirne il
funzionamento.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
Impostare ed elaborare il dimensionamento delle opere idrauliche. Individuare
caratteristiche ottimali di gestione dei sistemi idrici.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare gli interventi necessari e strategici per una corretta gestione della risorsa
idrica volta alla sua salvaguardia. Saper valutare gli interventi di protezione idraulica con
finalità di difesa e riqualificazione ambientale del territorio.
Abilità comunicative (communication skills)
Capacità di esporre le caratteristiche di un progetto mettendo in evidenza i nessi funzionali
fra le diverse componenti.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti
Prerequisiti
Per affrontare, con profitto, lo studio della materia è necessario avere conoscenze di analisi
matematica e di idraulica.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche
nel laboratorio di calcolo. Nell’ambito delle esercitazioni nel laboratorio di calcolo, gli
studenti, divisi in piccoli gruppi, affronteranno il dimensionamento di alcune opere
idrauliche. Si effettueranno anche visite al laboratorio di idraulica e visite tecniche presso
impianti idrici presenti nel territorio.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
scritta e colloquio orale.
164
Costruzioni Idrauliche I
CdS: Ingegneria
Civile per
l’Ambiente ed il
Territorio
Docente:
Prof. Paolo
VILLANI
Integrato:
Imp. di
trattamento
Sanitario Ambientale
Propedeuticità:
Idraulica I
Crediti: 6
Anno: III
Semestre: I
Codice:
SSD: ICAR/02
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso intende fornire le conoscenze necessarie per un’analisi sistematica delle principali
opere idrauliche. Allo scopo, s’illustrano i principali sistemi idrici mostrandone le funzioni,
indicandone gli elementi principali e le relazioni tra essi. In particolare, si descrivono le
opere di derivazione, di adduzione e di distribuzione dell’acqua e le opere di smaltimento
delle acque.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Capacità di individuare le diverse componenti dei sistemi idrici e di capirne il
funzionamento.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
Impostare ed elaborare il dimensionamento delle opere idrauliche. Individuare
caratteristiche ottimali di gestione dei sistemi idrici.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare gli interventi necessari e strategici per una corretta gestione della risorsa
idrica volta alla sua salvaguardia. Saper valutare gli interventi di protezione idraulica con
finalità di difesa e riqualificazione ambientale del territorio.
Abilità comunicative (communication skills)
Capacità di esporre le caratteristiche di un progetto mettendo in evidenza i nessi funzionali
fra le diverse componenti.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti
Prerequisiti
Per affrontare, con profitto, lo studio della materia è necessario avere conoscenze di analisi
matematica e di idraulica.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche
nel laboratorio di calcolo. Nell’ambito delle esercitazioni nel laboratorio di calcolo, gli
studenti, divisi in piccoli gruppi, affronteranno il dimensionamento di alcune opere
idrauliche. Si effettueranno anche visite al laboratorio di idraulica e visite tecniche presso
impianti idrici presenti nel territorio.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
scritta e colloquio orale.
165
Disegno
CdS: Ingegneria
Civile per
l’Ambiente e il
Territorio
Anno: I
Docente:
prof. Vincenzo
IANNIZZARO
ing. Salvatore BARBA
Semestre: I e II
Integrato:
Propedeuticità:
nessuna
Crediti: 12
Codice:
0612500005
SSD: ICAR 17
Tipologia:
caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso si propone di far apprendere agli allievi, attraverso l’armonico e organico studio dei
modelli geometrici dello spazio tridimensionale e dei concetti basici di semiologia grafica,
gli elementi fondamentali del linguaggio grafico di natura tecnica, necessari per la
formulazione e la lettura dei modelli grafici dell’ingegneria, e di fare pertanto acquisire loro
la capacità di rappresentare graficamente gli elementi costitutivi del territorio e
dell’ambiente.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dei modelli concettuali, logici e
fisici della rappresentazione grafica, delle metodologie, dei concetti fondamentali del
linguaggio grafico per la rappresentazione dell’ambiente e del territorio.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper elaborare, secondo norme convenzionali codificate, modelli grafici dell’ingegneria e
del territorio.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per graficizzare elementi del territorio,
ottimizzando il processo della rappresentazione in base al contesto in esame.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato agli argomenti trattati.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite e saper apprendere autonomamente le nuove
evoluzioni delle conoscenze.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati è richiesta la conoscenze della
geometria euclidea e dell’uso di software grafici di elaborazione di immagini vettoriali e
raster.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in
aula gli studenti sono tenuti ad elaborare grafici correlati con gli argomenti ed i tematismi di
volta in volta illustrati durante le lezioni teoriche.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
grafica, la discussione delle tavole svolte alle esercitazioni ed un colloquio orale.
166
Contenuto del corso
Argomenti
Introduzione al corso
I fondamenti geometrici
della rappresentazione
grafica
I modelli geometrici
dello
spazio tridimensionale
I modelli grafici
compiuti
Morfologia e
rappresentazione
di elementi costruttivi
dell’ingegneria
civile e di infrastrutture
territoriali
La rappresentazione
infografica
I modelli fisici e
modelli
Contenuti specifici
La rappresentazione grafica di natura tecnica.
Il disegno come linguaggio grafico codificato,
mezzo di analisi e di comunicazione della
realtà oggettiva. Cenni di storia del disegno.
Modelli grafici e modelli geometrici. I modelli
geometrici
descrittivi
dello
spazio
architettonico e del territorio. Strumenti e
tecniche di rappresentazione.
Fondamenti
di
geometria
proiettiva.
Operazioni elementari nel piano e nello
spazio. Dal piano euclideo al piano proiettivo.
L’omologia piana.
Il modello di Monge, o delle proiezioni
ortogonali; i modelli assonometrici; il modello
per proiezione quotata. Rappresentazione di
solidi.
Dai modelli geometrici ai modelli grafici
compiuti. Scale grafiche di riduzione; il grado
di definizione del disegno. Componenti
convenzionali e componenti iconiche della
rappresentazione alle varie scale. La scelta del
metodo di rappresentazione. Gli elaborati
grafici del disegno civile. Normativa
specifica. La quotatura dei disegni. La
definizione dei modelli grafici. Il modello
grafico come messaggio referenziale. La
struttura del modello: le unità elementari e le
forme dell’articolazione dell’espressione
tecnico-grafica.
Le
variabili
grafiche.
Convenzioni
e
codificazioni
graficosimboliche.
Elementi di chiusura verticale: le murature,
funzioni e tipologie. Le fondazioni,
superficiali e profonde. I vespai, a secco e a
camera d’aria. Solai di primo calpestio e di
copertura. Sistemi di smaltimento delle acque
negli edifici. Elementi di collegamento
verticale: le scale. Le infrastrutture territoriali;
la determinazione geometrica dei tracciati. Il
disegno di manufatti e opere d’ingegneria
civile. Elaborati grafici, d’insieme ed
esecutivi, di elementi costruttivi di ponti,
strade, gallerie, acquedotti, canali, fognature,
opere di contenimento, ecc. La scelta dei
metodi di rappresentazione.
Evoluzione degli strumenti del disegno.
Relazione tra strumenti e tecniche. Evoluzione
della
grafica
computerizzata:
dalla
meccanizzazione all’automazione del disegno.
L’impostazione del problema cartografico.
Tipologie cartografiche e loro evoluzione
Ore
Lez.
Ore
Eserc
Ore
Lab.
2
4
3
16
18
6
6
12
15
8
6
12
12
167
tematici dell’ambiente e
del territorio
Totale Ore
storica. La rappresentazione a curve di livello.
Problemi di rilevamento, di elaborazione e di
disegno dei dati morfologici alle varie scale.
Codici cartografici e simbologie specifiche. I
segni cartografici. Normativa. Sezioni e profili
del terreno. Le variabili del territorio;
variabilità nel tempo e nello spazio. Fenomeni
e caratteristiche immateriali.
60
60
Testi di riferimento
V. Cardone, Modelli grafici dell’architettura e del territorio, Cues, Salerno 2008;
V. Cardone, Modelli grafici e modelli informatici, in M. Dell’Aquila e A. De Rosa (a cura di),
‘Proiezione e immagine. La logica della rappresentazione’, Arte Tipografica, Napoli 2000;
V. Cardone, Realtà, modello, immagine nella rappresentazione infografica della realtà, in M.
Dell’Aquila e A. De Rosa (a cura di) ‘Realtà virtuale o Visione reale?’, Arte Tipografica, Napoli
2002;
V. Iannizzaro, Dalle “Mappae mundi” alle immagini satellitari - Rappresentazione del territorio e
cartografia tematica, CUES, Salerno 2006;
B. Messina, Esercitazioni di Disegno, vol. I, Cues, Salerno 2008
168
Economia ed Estimo Ambientale
CdS: Ingegneria
Civile per
l’Ambiente e il
Territorio
Docente:
Proff. Gianluigi DE
MARE/Antonio
NESTICÒ
Integrato:
/
Propedeuticità:
Nessuna
Crediti: 6
Anno: III
Semestre: II
Codice:
0610500020
SSD: ICAR/22
Tipologia:
Affine o
integrativa
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira a fornire le nozioni di Economia e di Estimo aventi rilievo per le attività
dell’ingegnere nei campi della conservazione e gestione del territorio e dell’ambiente.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Acquisizione del lessico tecnico proprio del settore estimativo, dei paradigmi di base della
disciplina, della logica operativa e della normativa che conforma l’ambito valutativo.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
Conoscere le fonti istituzionali e private che generano dati utili alle stime, saper leggere e
interpretare documenti e informazioni provenienti da tali fonti, essere in grado di tradurre in
elaborato tecnico (relazione di stima) le fasi logiche del giudizio di stima.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Capacità di discernimento della ragion pratica nel quesito estimativo, selezione del
procedimento di stima in funzione della disponibilità dei dati e delle caratteristiche
giuridico-economiche del bene stimato.
Abilità comunicative (communication skills)
Sapersi relazionare con altri professionisti, sviluppare e coltivare lo spirito di gruppo, essere
in grado di comunicare i risultati del proprio lavoro in modo chiaro e conciso.
Capacità di apprendere (learning skills)
Aver acquisito i principi logici generali da traslare nelle situazioni applicative, essere in
possesso dei riferimenti metodologici di base per aggiornare le proprie competenze in
funzione dello sviluppo degli strumenti di analisi e di elaborazione delle informazioni e
dell’evolversi del quadro normativo di riferimento.
Prerequisiti
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche di
base.
Metodi didattici
Il corso prevede lezioni di teoria ed esercitazioni. Durante queste ultime sono illustrati
esempi applicativi dei principi teorici. Inoltre agli studenti, aggregati in gruppi di lavoro, è
richiesto di sviluppare un caso operativo di stima, illustrandolo preventivamente alla classe
attraverso strumenti di rappresentazione multimediale e, in seguito, traducendolo in una
relazione di stima su supporto cartaceo.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avviene mediante colloquio
orale.
169
Contenuto del corso
Argomenti
Introduzione al
corso
Microeconomia
Macroeconomia
Economia del
benessere
Matematica
finanziaria e
bilancio
dell’azienda
Estimo
Catasto
Totale Ore
Contenuti specifici
Contenuti e finalità del corso. Nozioni, partizione ed
organizzazione della disciplina. Dispense e supporti didattici.
Azione economica. Bisogno. Bene. Utilità. Consumo.
Produzione. Mercato. Prezzo. Forme tipiche di mercato.
Prodotto interno lordo. Crescita economica e fluttuazioni
economiche. Contabilità nazionale. Inflazione. Reddito.
Bene pubblico, bene privato e bene misto. Esternalità. Valori
d’uso e di non uso. Valore economico totale. Valore sociale
complesso. Misurazione del benessere.
Fondamenti di matematica finanziaria: dal montante ai piani di
ammortamento dei mutui. Tipi di bilancio. Funzioni del
bilancio. Equazione generale del tornaconto. Reddito netto.
Il giudizio di stima. Il Mercato immobiliare: caratteristiche e
strumenti di analisi. La stima dei fabbricati e la stima delle aree.
La stima dell’azienda industriale e commerciale. La stima
dell’indennità di esproprio, dalla legge fondamentale al Testo
Unico. L’indennità per costituzione di servitù. Il danno. Stima
dei danni da incendio ai fabbricati. Stima del danno
all’ambiente.
Funzioni civili e funzione fiscale. Il Catasto dei terreni. Il
Catasto dei fabbricati.
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
3
5
3
3
3
2
26
12
3
46
14
Testi di riferimento
B., Nesticò A., Guadalupi A., Nozioni di Economia - per i corsi di Estimo e di Valutazione
Economica dei Progetti, CUES, 2002, Salerno.
ƒ Medici G., Principi di Estimo, Calderini, 1972 Bologna.
ƒ Forte C., Elementi di estimo urbano, ETASLIBRI, 1973 Milano;
ƒ G. De Mare e P. Morano, La stima del costo delle opere pubbliche, UTETLibreria, Torino 2002.
ƒ V. Del giudice e A. Pacifico, Il catasto terreni, CUEN, Napoli 1999.
ƒ Manganelli B. e Pacifico A., Struttura e normativa dei catasti terreni e fabbricati, Cues, 2004, Salerno.
ƒ Manganelli
170
Elettrotecnica
Cds: Ingegneria
Civile (LS)
Docente:
Prof. P.
LAMBERTI/ G.
SPAGNUOLO
Integrato:
-
Propedeuticità:
-
Crediti: 6
Anno: II
Semestre: II
Codice:
0610100048
SSD: ING-IND/31
Tipologia:
attività a scelta
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’apprendimento degli argomenti di base dell'elettrotecnica generale e della
teoria dei circuiti. Vengono inoltre forniti elementi di base riguardanti il trasformatore, i
problemi della distribuzione di energia e la sicurezza elettrica.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione dei metodi di analisi dei circuiti lineari, in regime stazionario, sinusoidale
monofase e trifase, dei principi fondamentali della distribuzione dell’energia elettrica e della
sicurezza elettrica.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
Saper analizzare un circuito lineare, in regime stazionario, sinusoidale monofase e trifase,
individuare i principali elementi di un sistema di distribuzione dell’energia elettrica e
applicare le norme elementari per la prevenzione delle folgorazioni provocate da contatti
diretti ed indiretti.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per analizzare un circuito lineare, esaminare un
sistema elementare di distribuzione dell’energia e individuare le principali misure per la
prevenzione delle folgorazioni provocate da contatti diretti ed indiretti.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato all’elettrotecnica.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze
matematiche e fisiche di base, con particolare riferimento all’elettrologia.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in
aula viene inizialmente illustrata dal docente la procedura di analisi circuitale;
successivamente gli studenti vengono coinvolti nella risoluzione del problema, fino a
raggiungere un sufficiente grado di autonomia che permette loro di risolvere
individualmente un esercizio. Nel corso delle esercitazioni, il docente coinvolge gli allievi
rendendoli parte attiva nella risoluzione del problema circuitale e verificando, al tempo
stesso, il grado di maturazione dei concetti esposti fino a quel momento.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
scritta, in genere a carattere esonerativo, e colloquio orale.
171
Contenuto del corso
Argomenti
Reti elettriche lineari in
regime stazionario
Reti elettriche lineari in
regime sinusoidale
Richiami di
elettromagnetismo e
ferromagnetismo
Elementi di impianti
elettrici e sicurezza
Contenuti specifici
Bipoli. Energia e passività. Leggi di Kirchhoff.
Metodi di risoluzione di reti lineari. Applicazione
dei teoremi di Tellegen, Thévénin, Norton
Fasori. Metodo simbolico. Impedenza. Potenza
istantanea, attiva e reattiva. Conservazione delle
potenze. Rifasamento. Risonanza.
Sistemi trifasi simmetrici sia equilibrati che
squilibrati. Misura delle potenze attiva e reattiva
nei sistemi trifase: teorema di Aron.
Materiali ferromagnetici. Magneti permanenti.
Perdite per isteresi e correnti parassite. Circuiti
magnetici. Riluttanza. Circuiti mutuamente
accoppiati. Principi di conversione
elettromeccanica dell'energia.
Trasformatore ideale. Cenni al trasformatore reale.
Cenni al dimensionamento di linee. Interruttori.
Protezione dai contatti diretti ed indiretti.
Coordinamento delle protezioni. Resistenza di
terra.
Totale Ore
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
15
15
11
7
4
0
6
2
36
24
Ore
Lab.
Testi di riferimento
G. Fabbricatore: Elettrotecnica e Applicazioni. Liguori
172
Fenomeni di Inquinamento e Controllo della Qualità Ambientale
Cds: Ingegneria
Civile per
l’Ambiente e il
Territorio
Docente:
Prof. Giovanni
DE FEO
Anno: II
Semestre: II
Integrato:
Propedeuticità:
Principi di
Ingegneria Chimica
Ambientale
Crediti: 6
Codice:
0610500014
SSD: ICAR/03
Tipologia:
caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
L’obiettivo principale del corso è quello di introdurre l’allievo ingegnere ai principi
fondamentali dell’ecologia applicata e dell’ingegneria ambientale.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Capacità di individuare problemi in campo ambientale, capacità di “riflettere e ragionare”
sui concetti di ambiente, inquinamento e sviluppo sostenibile, attraverso la conoscenza degli
elementi di base di ecologia finalizzati alla comprensione degli impatti generati dalle attività
antropiche sui sistemi naturali, conoscenza dei principali elementi di analisi
compartimentale come propedeutica allo studio dei sistemi di depurazione.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper impostare un bilancio di massa di ipotetici sistemi di depurazione, saper applicare un
modello interpretativo dei principali fenomeni di inquinamento del comparto idrico e del
comparto atmosferico, saper discutere un generico sistema di gestione dei rifiuti solidi
urbani.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i modelli più appropriati per descrivere e interpretare il comportamento
dei principali fenomeni di inquinamento ambientale e avere la capacità di potersi esprimere
in merito alla valutazione delle caratteristiche di qualità di una matrice ambientale.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato ai principali fenomeni
di inquinamento e al controllo della qualità ambientale.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze
matematiche e chimiche di base.
Metodi didattici
L’insegnamento prevede lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nel corso delle prime gli
allievi sono coinvolti nei ragionamenti e nelle discussioni proposte con l’obiettivo di
stimolarne la partecipazione attiva alla lezione. Nelle esercitazioni in aula viene assegnato
un problema da risolvere che è svolto nel corso delle ore di permanenza in aula. Durante
l’esercitazione il docente supervisiona il lavoro degli allievi, verificando i problemi che essi
incontrano nello svolgimento. L’obiettivo è quello di comprendere le difficoltà derivanti da
carenze di base o da una non adeguata comprensione dell’argomento in oggetto, come pure
da una carenza nell’approccio metodologico usato per la soluzione dei problemi.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avviene mediante una prova
scritta e un successivo colloquio orale.
173
Contenuto del corso
Argomenti
Introduzione al corso
Ambiente,
inquinamento e
sviluppo sostenibile
Elementi di ecologia
Elementi di analisi
compartimentale
Fenomeni di
inquinamento del
comparto idrico
Fenomeni di
inquinamento del
comparto atmosferico
Contenuti specifici
La “filosofia” del corso, suggerimenti e consigli
per risolvere i problemi, assiomi logici e regole di
deduzione
I concetti di ambiente, inquinamento, e sviluppo
sostenibile, la nascita della questione ambientale,
consumi, lo sviluppo, lo sviluppo sostenibile e gli
strumenti per attuarlo, comunicazione ed
educazione ambientale
L’ecologia, lo studio degli ecosistemi, le catene
alimentari e le reti trofiche, le piramidi ecologiche,
la produttività ed il tempo di turnover, gli elementi
necessari per sostenere la vita, fattori condizionanti
la crescita e lo sviluppo, i cicli biogeochimici, il
ciclo biogeochimico del carbonio, il ciclo
biogeochimico dell’azoto, il ciclo biogeochimico
del fosforo, la biodiversità, l’impronta ecologica
Richiami su grandezze e unità di misura,
concentrazioni, portate, cinetica delle reazioni
chimiche e biologiche, reazioni irreversibili di
ordine zero, reazioni irreversibili del primo ordine
e del secondo ordine, reazioni irreversibili del tipo
“saturazione”, i bilanci di massa, l’equazione di
bilancio fondamentale, i concetti di processo e di
trattamento, i concetti di depurazione e di sistema
di depurazione, il rendimento di depurazione, i
concetti di efficienza ed efficacia, reattori di
depurazione ideali, reattore a flusso completamente
miscelato (CSTR), reattore con flusso a pistone
(PFR), il sedimentatore ideale (ST), ipotetici
sistemi di depurazione
Principali proprietà e importanza dell’acqua, il
ciclo idrologico e le riserve idriche del mondo, i
consumi di acqua, i principali parametri per
valutare la qualità di un’acqua, il contenuto di
solidi, le diverse forme dell’azoto, la Domanda
Biochimica di Ossigeno (BOD), i principali
fenomeni di inquinamento del comparto idrico, il
fenomeno della deossigenazione dei corsi d’acqua,
il fenomeno di deossigenazione/riossigenazione, il
caso ipotetico della sola deossigenazione, il caso
ipotetico della sola riossigenazione, il modello di
Streeter
e
Phelps:
deossigenazione
e
riossigenazione
La struttura, le proprietà e la composizione
dell’atmosfera, i principali fenomeni di
inquinamento atmosferico, , il fenomeno del
riscaldamento globale, cenni sul fenomeno della
diminuzione del livello di ozono stratosferico, la
dispersione degli inquinanti, cenni di meteorologia,
il modello di dispersione gaussiano di Pasquill, il
modello Fixed Box, valutazione delle emissioni
inquinanti
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
2
3
5
3
5
7
10
5
10
5
174
La società dei rifiuti
Totale Ore
La società dei rifiuti, classificazione dei Rifiuti
Solidi, separati in casa, la gestione dei Rifiuti
Solidi Urbani, RSU, i sistemi di raccolta
differenziata.
5
40
20
Testi di riferimento
Giovanni De Feo, Fenomeni di Inquinamento e Controllo della Qualità Ambientale. Teoria, esercizi
e aneddoti vari, Aracne editrice, ISBN 978-88-548-1712-8, formato 17x24, 668 pag.
175
Fisica
Cds:
Ingegneria Civile
per l’Ambiente e il
Territorio
Docente:
Prof. Michele GUIDA
Anno: I
Semestre:I e II
Integrato:
Propedeuticità:
Nessuna
Crediti: 12
SSD: FIS01/FISICA
SPERIMENTALE
Tipologia:
Disciplina di
base
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Capacità di risolvere semplici problemi e di descrivere matematicamente i fenomeni fisici
relativi alla Fisica Classica di base.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Conoscere i concetti che sono alla base dei fenomeni fisici e comprenderne la terminologia.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Sapere individuare i modelli fisici concreti cui poter applicare le conoscenze teoriche
acquisite.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare le metodologie più appropriate per analizzare le problematiche
prospettate. Valutare le procedure di risoluzione dei problemi proposti usando le tecniche
matematiche più appropriate.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper trasmettere in forma scritta ed orale i concetti e le metodiche di risoluzione dei
problemi fisici sottoposti.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le diverse conoscenze acquisite durante il corso a contesti anche
apparentemente differenti da quelli canonici ed approfondire gli argomenti trattati usando
approcci diversi e complementari.
Prerequisiti
Elementi di algebra vettoriale, concetti di infinito e infinitesimo.
Metodi didattici
L’insegnamento prevede lezioni teoriche ed esercitazioni. Nelle esercitazioni, in particolare,
vengono svolti esercizi di applicazione dei concetti fondamentali e delle tecniche di calcolo
vettoriale e di calcolo infinitesimale a casi esemplari di fenomeni fisici elementari.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avviene mediante prove scritte e
orali.
176
Contenuto del corso
Argomenti
Cinematica
Dinamica
Dinamica
Dinamica
Dinamica
Dinamica
Cinematica
Dinamica
Termologia
Fluidi
Linearità e
sovrapposizio
ne
Elettrostatica
Elettrostatica
Bipoli
Magnetismo
Magnetismo
Magnetismo
Onde
Totale Ore
Contenuti specifici
Moto rettilineo uniformemente accelerato; Moto in campo
gravitazionale; Moto circolare uniformemente accelerato;
Derivata di un versore rotante – formula di Poisson
Equazione fondamentale della dinamica; Schema delle
relazioni fondamentali; Attrito dinamico e statico – Legge di
Hooke
Teorema impulso-q.d.m. (solo definizioni e qualche semplice
esercizio); Richiami sul teorema della media. Teorema LavoroEnergia cinetica; Lavoro per traslazione e rotazione
infinitesime
Energia potenziale gravitazionale ed elastica; Campi
conservativi; Campi centrali newtoniani
Moto circolare vario; Momento di un vettore, di una forza,
della q. di moto; Teorema del momento angolare
Centro di Massa. Proprietà del CM. I e II teorema di Koenig;
Momento di Inerzia per un punto materiale, per un sistema di
p.m., per un corpo rigido; Proprietà dei momenti di inerzia;
Digressione su matrici e tensori; Teorema degli assi paralleli
Traslazione, rotazione, rotolamento. Asse istantaneo di
rotazione; Lavoro per traslazione e rotazione infinitesime;
Gradi di libertà; Sistemi meccanici a due gradi di libertà;
Risultante delle forze interne ed esterne; Lavoro delle forze
interne ed esterne; Metodo di d’Alembert; Introduzione delle
equazioni di Eulero-Lagrange
Termologia e calore. Temperatura. Gas perfetti e gas reali;
Lavoro e Calore. Dilatazione e conducibilità termica.
Convezione e irraggiamento. Calori specifici
Legge di Leonardo. Principio di Pascal. Effetto Magnus e strato
limite; Eq. di Bernoulli e conservazione dell’energia
Richiamo sui campi centrali (conservativi) applicato alla
formula di Coulomb. Parallelo fra l’energia potenziale
meccanica ed elettrostatica. Sorgenti discrete. Principio di
sovrapposizione e linearità. Circuitazione e Irrotazionalità.
Induzione elettrostatica. Sorgente continua lineare. Calcolo del
campo con la formulazione di Coulomb. Confronto Campo
generato da segmento o da arco di circonferenza carichi.
Campi newtoniani: caso elettrostatico e acustico. Gauss. Flusso
e solenoidalità; Sistemi di conduttori – Condensatori. Correnti
elettriche; Bipoli serie e parallelo
Campo di induzione magnetica - I formula di Laplace; Campo
generato da segmento di corrente o da arco di circonferenza.
II formula di Laplace e Forza di Lorentz; Momento meccanico
su circuiti piani; Circuitazione di B. Legge di Ampère
Ind. elettr.. Faraday-Neumann-Lenz; Auto e mutua induttanza
Onde meccaniche, acustiche ed elettromagnetiche; Equazioni
differenziali di alcuni tipi di onde monodimensionali; Parametri
descrittivi principali; Principali fenomeni ondulatori
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
6
4
6
2
6
4
3
2
3
2
6
2
2
6
2
2
2
3
2
3
2
3
2
3
2
6
4
3
2
6
4
6
4
3
2
72
38
10
177
Testi di riferimento
J. Quartieri et al. , FISICA - Meccanica ed Elettromagnetismo (in preparazione)
Appunti dalle lezioni e testi consigliati dagli altri docenti.
178
Fluidodinamica Ambientale
CdS: Laurea
Triennale in
Ingegneria Civile
per l’Ambiente ed
il Territorio
Docente:
Prof. Eugenio
PUGLIESE
CARRATELLI
Integrato:
con Idraulica
Ambientale I
Propedeuticità:
Matematica III
Fisica
Crediti: 6
Anno: II
Semestre: II
Codice:
0610500034
SSD: ING-IND/06
Tipologia:
Affine
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’apprendimento dei principi fondamentali della Meccanica dei Fluidi e dell’
Idraulica, con particolare rilievo ai problemi dell'Ingegneria Civile ed Ambientale
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia, delle teorie fondamentali, delle metodologie e dei
concetti base inerenti la meccanica dei fluidi
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
Saper approcciare in maniera ottimale agli aspetti idraulici connessi con l’idrodinamica, il
moto a superficie libera ed i moti di filtrazione
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per risolvere le problematiche fluidodinamiche in
base al contesto in esame
Abilità comunicative (communication skills)
Saper esporre con chiarezza un argomento inerente la fluidodinamica ambientale
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti
Prerequisiti
Per il conseguimento degli obiettivi sono richieste conoscenze matematiche e fisiche di
base.
Metodi didattici
L’insegnamento prevede lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula
lo studente sarà impegnato nella risoluzione di quesiti pratici in modo da comprendere al
meglio i contenuti dell’insegnamento. Inoltre, sono previste anche esercitazioni aggiuntive
extracurriculari in laboratorio che consentono allo studente di applicare praticamente i
concetti teorici sviluppati durante il corso di studi
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati può avvenire mediante lo
svolgimento di una prova scritta o di un colloquio orale
179
Contenuto del corso
Argomenti
Richiami e
approfondimenti
dei principi di
base
Principi della
Dinamica II
Correnti a
superficie libera
Contenuti specifici
Lo sforzo come legame tra forza specifica e giacitura.
Componenti scalari dello sforzo Notazione matriciale. La
pressione come componente normale dello sforzo.
Isotropia delle pressione. La componente tangenziale
dello sforzo. Lo sforzo tangenziale nel fluido newtoniano
(formulazione elementare). Il concetto di fluido perfetto.
Equazione indefinita dell' equilibrio idrodinamico; il
legame costitutivo. (PRINCIPIDIBASE.)
Derivata totale e locale, termine convettivo, (anche
derivata totale di una grandezza generica b (x,y,z,t));
approccio euleriano e lagrangiano. Moto stazionario.
Traiettorie e linee di corrente.
Richiami del teorema di Gauss.L’equazione di continuità
in forma globale ed indefinita: generale, e forma relativa
ai fluidi incompressibili. Dall’equazione indefinita dell'
equilibrio idrodinamico all' equazione globale e viceversa
PRINCIPIDIBASE e anche 4.1; Forme semplificate
dell’equazione indefinita e dell’equazione globale per
fluidi perfetti e per idrostatica. L'equazione di Navier
Stokes Il legame costitutivo, la viscosità; schema
concettuale del viscosimetro (PRINCIPIDIBASE)
Venturimetro e tubo di Pitot 3.10.2; 3.10.3.1; 3.10.3.2
(solo diaframmi e boccagli)
4.3.4. Applicazioni dell' Eq. globale a volumi di controllo
con tubazioni e macchine pag 216 Coefficiente di
ragguaglio ß di Coriolis (solo concetto) EQGLOB I e II,
Reazione di efflusso , EQGLOB I e Par 4.3.2. Spinta su
lastra piana (4.3.1); Estensione a lastra piana non
perpendicolare al getto. 5.2 Azione di trascinamento
(dimostrazione semplificata trascurando il peso) ; 5.3
Moto di Poiseille (si può fare trascurando il peso) fino
inizio di p 220, Perdite di carico in moto laminare a
partire dalla formula = 64/Re (fine pag 223). Concetto
generale di moto turbolento (TURB). Scomposizione
delle variabili fluidodinamiche in valor medio e parte
fluttuante. (177-183) Concetto dello sforzo turbolento
(*TURB) attraverso l' equazione globale (309-317) Sforzi
di Reynolds; Substrato laminare, viscosità turbolenta.
(*TURB) , scabrezza, substrato laminare,in collegamento
con l'abaco di Moody (327 a 330, senza formule).
(Seguire gli appunti CANALI, andando poi alle sole
pagine del testo di Marone richiamate negli stessi appunti.
Usare anche il file excel CANALIESEZIONI).
Definizione del moto a superficie libera. Carico totale di
una corrente: grafico del carico totale, condizione di stato
critico. Determinazione delle condizioni di stato critico
per sezione generica e per sezione rettangolare. Equazioni
del moto permanente non uniforme nei canali. Condizioni
di moto uniforme: applicazioni. Scale di deflusso nei
canali. Correnti veloci, lente e critiche. Definizione di
alvei a pendenza debole, forte e critica. Correnti in moto
permanente (=Non uniforme): equazione del moto; profili
di corrente: calcolo alle differenze finite ed impostazione
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
12
3
12
3
8
2
Ore
Lab.
180
Moti di
filtrazione
Applicazioni sul
moto dei corpi
immersi in una
corrente
Totale Ore
corretta delle condizioni al contorno, cambio di pendenza,
salto di Bidone. Misure a pelo libero
Concetto del moto di filtrazione; Legge di Darcy;
permeabilità (493 a 498); Equazione di Laplace;
Condizioni al contorno di Dirichlet e Neuman e loro
significato fisico (FILTRAZIONE e 513 a 517). Principi
di base dell'integrazione numerica dell'equazione
armonica (FILTRAZIONE).
Semplice applicazione
assial-simmetrica (pozzo artesiano) (FILTRAZIONE e
499 a 503).
Calcolo dell' azione di trascinamento per un corpo tozzo
Interpretazione ed uso del diagramma Cx in funzione di
Reynolds per un cilindro ed una sfera). Moto a bassi
Reynolds. Velocità limite di caduta (Cx2).
7
3
7
3
48
12
0
Testi di riferimento
Appunti del corso, ed informazioni disponibili sul sito www.eugeniopc/didattica.
Appunti del corso disponibili e scaricabili dal sito UNISA Pagina di Fabio Dentale
www.unisa.it/Dipartimenti/DICIV/docenti/dentale/materialedidattico.php
V. Marone "IDRAULICA", Liguori editori, Napoli 1990. E' un volume utile per chi dovrà lavorare
nel campo dell' idraulica pratica (le pagine e i paragrafi indicati nel programma sono riferiti a questo
testo).
Batchelor "Fluid Dynamics", Cambridge University Press, Cambridge. Questo testo è una base
essenziale per approfondire le basi teoriche della Meccanica dei Fluidi.
181
Fondamenti di Geotecnica
Cds: Laurea
Magistrale in
Ingegneria per
l’Ambiente ed il
Territorio
Docente:
Prof. Sabatino
CUOMO
Integrato:
-
Propedeuticità:
-
Crediti: 6
Anno: I
Semestre: II
Codice: -
SSD: ICAR/07
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire.
Il corso di Fondamenti di Geotecnica si pone come continuazione del corso di Meccanica
delle Terre ed è orientato a fornire agli allievi i metodi e gli strumenti per affrontare e
risolvere le problematiche nelle quali intervengono sistemi geotecnici semplici e complessi.
Il corso ha, pertanto, finalità principalmente applicative anche se non sono trascurati gli
approfondimenti teorici volti ad integrare le conoscenze già acquisite in campo geotecnico.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Metodiche di indagine per la caratterizzazione geotecnica del sottosuolo. Criteri per la
verifica, in condizioni di esercizio e a rottura, di sistemi geotecnici.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge
understanding)
Dimensionamento e previsione del comportamento di opere geotecniche.
and
Autonomia di giudizio (making judgements)
Capacità di individuare le teorie ed i metodi più appropriati per l’analisi e il
dimensionamento delle opere geotecniche.
Abilità comunicative (communication skills)
Capacità di lavorare in gruppo ed esporre oralmente argomenti di Ingegneria Geotecnica.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.
Prerequisiti
Conoscenze propedeutiche al corso di Fondamenti di Geotecnica sono: principio delle
tensioni efficaci; stato di tensione e di deformazione nei mezzi porosi multifase; moti di
filtrazione in regime permanente e vario nei terreni; principi di base del comportamento
meccanico dei mezzi porosi multifase.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Le esercitazioni
prevedono lo sviluppo di elaborati inerenti i principali argomenti del corso con particolare
attenzione agli aspetti applicativi.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio
orale.
182
Contenuto del corso
Argomenti
Introduzione al
Corso
Indagini in sito e
di laboratorio
Stato tensionale e
condizioni di
sollecitazione
Stati di
deformazione e
cedimenti
I moti di
filtrazione in
regime
stazionario e
vario
Opere di
sostegno
Fondazioni
Pendii
Aspetti normativi
Contenuti specifici
I principali problemi applicativi nell’Ingegneria
Geotecnica e l’approccio metodologico per la loro
risoluzione.
Progettazione delle campagne di indagini in sito e di
laboratorio: articolazione, estensione e frequenza delle
indagini. Ricostruzione della sezione stratigrafica di
progetto.
Richiami della definizione di tensione, del principio delle
tensioni effettive per i terreni saturi e parzialmente saturi.
Relazioni tensioni-deformazioni in un terreno saturo;
condizioni drenate e non drenate; sovrappressioni neutre
indotte da variazioni dello stato tensionale in condizioni
non drenate; parametri di deformabilità e loro
valutazione.
Calcolo dei cedimenti a breve e lungo termine per un
mezzo elastico. Il metodo edometrico e il metodo di
Skempton e Bijerrum. Applicazioni.
Proprietà idrauliche per mezzi saturi e parzialmente
saturi. Misure in sito delle pressioni neutre positive e
delle suzioni. Misure in sito del coefficiente di
permeabilità. Equazioni reggenti e metodi di risoluzione
per moti di filtrazione in regime stazionario e vario;
grado di consolidazione; fattore tempo e decorso dei
cedimenti.
Problemi di collasso e cenni ai teoremi dell’analisi limite.
Metodo dell’equilibrio limite globale. Stati di equilibrio
limite attivo e passivo. Teoria di Rankine. Generalità
sulle opere di sostegno. Metodo di Coulomb.
Dimensionamento e verifica di muri di sostegno e di
paratie libere ed ancorate.
Meccanismi di rottura di fondazioni superficiali. La
soluzione di Terzaghi in condizioni drenate e non
drenate. La formula generale di Brinch-Hansen.
Meccanismi di rottura di fondazioni profonde. Capacità
portante dei pali sotto l’azione di forze assiali e influenza
della modalità costruttiva.
Resistenza mobilitata e mobilitabile. Condizioni di
equilibrio di un pendio indefinito. Metodi dell’equilibrio
limite.
Normative e Raccomandazioni.
Totale Ore
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
2
3
2
5
5
3
2
8
2
8
2
8
2
3
2
3
45
12
3
Testi di riferimento
Cascini L. (1993) - Appunti di Geotecnica. Edizioni CUSL, Potenza.
Lancellotta R. (2004) – Geotecnica. Zanichelli Editore, Bologna.
Dispense predisposte dal docente.
183
Fondamenti di Informatica
Cds: Laurea
Ingegneria Civile
per l’Ambiente ed
il Territorio
Docente:
Docente a
Contratto
Anno: I
Semestre: II
Integrato:
Codice:
0610100010
Propedeuticità:
nessuna
Crediti: 6
SSD: ING-INF/05
Tipologia: Di
Base
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso fornisce gli elementi di base per la risoluzione di problemi tramite l’uso di
elaboratori elettronici, sia nell’ambito di applicazioni di carattere generale, sia per
applicazioni tipiche dello specifico settore ingegneristico. Dopo aver illustrato le
caratteristiche fondamentali di un elaboratore elettronico e dei suoi principi di
funzionamento, vengono illustrate le tecniche fondamentali di “problem solving” mediante
l’uso di un elaboratore. Sono inoltre forniti gli elementi fondamentali di un linguaggio di
programmazione (interpretato) per ambiente FreeMat, simile all'ambiente commerciale
Matlab attualmente tra i piu’ diffusi in molti settori applicativi.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dell’informatica e capacità di
comprendere moduli software.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
A conclusione del corso (di carattere fortemente applicativo) gli studenti dovrebbero essere
in grado di interpretare il codice di un programma fornito, progettare le modifiche da
apportare per adeguarlo alle specifiche ed utilizzare un personal computer per
l'implementazione del codice necessario.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per progettare e realizzare semplici programmi in
base al contesto in esame.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato all’informatica
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze di
matematica e fisica di base.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di
laboratorio. Nelle esercitazioni in aula vengono assegnati agli studenti semplici esercizi con
riferimento alle parti svolte durante le lezioni teoriche. Nelle esercitazioni in laboratorio gli
studenti imparano a progettare e a implementare programmi in ambiente Freemat/Matlab
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova di
programmazione svolta al calcolatore ed un colloquio orale sugli aspetti teorici del corso.
184
Contenuto del corso
Argomenti
Concetti di base
Architettura di un
sistema di
elaborazione
Fondamenti di
programmazione
Sviluppo di
semplici programmi
Analisi e progetto
di programmi
Input e output.
Sviluppo di
algoritmi
Totale Ore
Contenuti specifici
Il concetto di algoritmo, programma ed esecutore. Il
concetto di informazione. Rappresentazione
dell’informazione in un calcolatore: numeri naturali,
interi e reali, caratteri.
Elementi di architettura dei sistemi informatici.
Macchine reali: l’architettura di von Neumann.
Memoria centrale, bus, unita’ centrale, interfacce di
ingresso/uscita. Macchine virtuali: architettura di un
sistema operativo e gestione dei processi.
I linguaggi di programmazione. Introduzione generale:
concetti di aggregazione e astrazione. Variabili, Tipi
semplici, Istruzioni semplici, Espressioni, Operatori.
L’istruzione di assegnazione e sua semantica. Blocchi
di istruzioni. Strutture di controllo. Tipi aggregati:
vettori e matrici.
Strumenti per la produzione di programmi. Scrittura ed
editing di un programma. Compilazione, collegamento
ed esecuzione. Interpreti. Sviluppo di programmi di
base in ambiente Matlab/Freemat
Concetti di programmazione modulare. Il concetto di
funzione. Definizione, chiamata, prototipo. Passaggio
dei parametri. Livelli di visibilita' e durata delle
variabili. Le funzioni predefinite in ambiente
Matlab/Freemat.
Input e output da tastiera e a terminale. Il tipo stringa e
la gestione di stringhe. Il concetto di file. Trattamento
formattato di file.
Sviluppo di algoritmi su vettori e matrici.
Sviluppo di semplici algoritmi di elaborazione
numerica.
Sviluppi di programmi con I/O su file.
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
9
3
10
2
Ore
Lab.
4
2
3
4
6
2
3
4
5
3
35
10
15
Testi di riferimento
Sciuto Donatella, Buonanno Giacomo, Mari Luca, “Introduzione ai sistemi informatici”, McGrawHill.
Dispense
e
materiale
didattico
disponibile
sulla
pagina
web
del
Corso
http://nclab.diiie.unisa.it/Courses/FondamentiCiv/fi_home.htm
185
Fondamenti di Tecnica Urbanistica
Cds: Ingegneria
Civile per
l’ambiente ed il
territorio
Docente:
Prof. Roberto
GERUNDO
Integrato:
no
Propedeuticità:
nessuna
Crediti:6
Anno: III
Semestre:
annuale
Codice:
0630100018
SSD: ICAR/20
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’apprendimento di modelli e metodi per la lettura tecnica e l’interpretazione
di strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito della tecnica e pianificazione
urbanistica e dei riferimenti concettuali e normativi riferiti ai contenuti degli strumenti di
pianificazione urbanistica e territoriale.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
Saper analizzare e progettare sistemi urbani e territoriali mediante metodologie di analisi,
dei concetti fondamentali e dei contenuti degli strumenti di pianificazione.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per analizzare ed interpretare fenomeni territoriali
di natura urbanistica e processi di organizzazione del territorio.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper esporre oralmente un argomento legato ai temi di base della tecnica e pianificazione
urbanistica.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati a lezione, ed
approfondire gli argomenti trattati usando materiali proposti durante il corso.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste le conoscenze di base
dell’urbanistica.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in
aula viene assegnato agli studenti un progetto urbanistico da sviluppare durante tutto lo
svolgimento del corso. Il progetto comprende unitariamente tutti i contenuti
dell’insegnamento ed è strumentale all’acquisizione delle capacità di analisi e progettazione
urbanistica.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio
orale nel corso del quale è sviluppato un esercizio di tecnica urbanistica.
186
Contenuto del corso
Argomenti
Introduzione
La progettazione di piani
urbanistici generali
La progettazione di piani
urbanistici attuativi
La progettazione di
programmi urbani
complessi
Il progetto dei piani
territoriali generali e di
settore
La pianificazione strategica
e la programmazione
negoziata
Totale Ore
Contenuti specifici
Gli strumenti di governo del territorio
Gli strumenti urbanistici comunali: il piano
regolatore generale: piano strutturale e piano
operativo. Contenuti, caratteri di efficienza ed
efficacia, procedura di formazione. Le
tecniche. La rappresentazione. Le norme
tecniche di attuazione.
i piani urbanistici attuativi; il piano
particolareggiato di esecuzione; il piano di
lottizzazione convenzionata; il piano di edilizia
economica e popolare; il piano degli
insediamenti produttivi; il piano di recupero
del patrimonio edilizio esistente. Contenuti,
caratteri di efficienza ed efficacia e procedura
di formazione. Dimensionamento e
proporzionamento.
Il programma di recupero urbano; il
programma integrato di intervento; il
programma di riqualificazione urbana per lo
sviluppo sostenibile del territorio. Il contratto
di Quartiere. Contenuti, caratteri. Gli standard
qualitativi / prestazionali; la perequazione
urbanistica; il trasferimento dei diritti
edificatori.
Gli strumenti urbanistici di area vasta: il piano
territoriale di coordinamento; il piano
territoriale paesistico; il piano delle aree e dei
nuclei di sviluppo industriale; il piano
territoriale dei parchi e delle riserve naturali; il
piano di bacino idrografico. Il rischio e la
sicurezza territoriale.
La pianificazione strategica: procedure,
contenuti e tecniche. La partecipazione e
l’analisi Swot. La programmazione negoziata:
patti territoriali, progetti integrati territoriali,
contratti d’area. Le proiezioni territoriali della
programmazione negoziata. Saranno illustrati
casi di studio.
Ore
Lez.
5
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
10
20
30
20
20
15
90
30
Testi di riferimento
Fasolino I., Gerundo R. (1996), Sistemi urbani e processi di pianificazione, Graffiti, Napoli.
Gerundo R. (1999), Dal piano alle politiche urbanistiche, Graffiti, Napoli.
Gerundo R. (2000), I programmi urbani complessi, Graffiti, Napoli.
Fasolino I., Gerundo R. (2008), Sicurezza territoriale e efficienza urbanistica: teorie e strumenti, Aracne,
Roma.
Dispense predisposte dal docente relative alle lezioni del corso.
187
Fondamenti di Topografia
Cds: Laurea
Ingegneria Civile
per l’Ambiente
ed il Territorio
Docente:
prof. Margherita
FIANI
Anno: II
Semestre: I
Integrato:
Propedeuticità:
Matematica II
Crediti: 6
Codice:
SSD: ICAR/06
Tipologia:
Caratterizzante
Programma:
Elementi di Geodesia. Forma della terra. Impostazione classica del rilievo. Campo
gravitazionale. Geoide. Quote. Sistemi di coordinate: naturali, geocentriche. Superfici di livello.
Ellissoide di riferimento e suo orientamento. Coordinate ellissoidiche. Ondulazioni del geoide.
Principali Sistemi Geodetici (Datum). Osservabili classici: angoli, distanze, quote ortometriche.
Posizionamento di punti. Superfici di riferimento semplificate per i rilievi: sfera e piano
tangente. Rete Geodetica Italiana planoaltimetrica.
Cartografia. La rappresentazione cartografica. Deformazione e moduli. Leggi della
rappresentazione. Classificazione delle carte. Rappresentazioni conformi. Il sistema cartografico
Gauss Boaga. Il sistema cartografico UTM-UPS. La cartografia dell’IGM. Lettura carte IGM a
scala 1:25000.
Teoria degli errori. Probabilità e Variabili Casuali. Propagazione della varianza. Campione.
Stima di media e varianza campionaria. Criterio di rigetto di dati. Compensazione.
Compensazione delle osservazioni: principio. Stima di parametri incogniti.
Rilievo. Reti trigonometriche. Reti nazionali altimetriche, planimetriche, GPS. Procedura del
rilievo: dal generale al particolare. Reti. Inquadramento, appoggio e dettaglio. Rilievo
planimetrico. Riduzione delle misure alla superficie di riferimento. Schemi elementari di rilievo:
intersezioni (in avanti, laterali, all’indietro), polari (irradiamento), rami di poligonale. Poligonali
vincolate e chiuse. Rilievo di dettaglio. Rilievo altimetrico. Tipi di quote e superfici di
riferimento. Livellazione trigonometrica: schema, strumentazione necessaria, reciproca, da un
estremo. Rifrazione. Precisioni raggiungibili. Livellazione geometrica: schema, strumentazione
necessaria. Precisioni raggiungibili. Rilievo GPS. Preparazione e pianificazione. Sessioni e basi
indipendenti. Compensazione delle basi. Trasformazione nel sistema nazionale.
Strumenti e metodi operativi di impiego. Misura di angoli. Teodoliti. Parti costitutive: assi,
cannocchiale collimatore, cerchi graduati, apparati di lettura, livelle, sistemi pendolari. Messa in
stazione. Metodo di lettura di angoli azimutali: regola di Bessel, strati. Lettura di angoli zenitali.
Zenit strumentale. Teodoliti elettronici. Misura di distanze. Geodimetri. Principio di
funzionamento. Equazione fondamentale. Precisioni strumentali, effetto ambiente. Stazioni
totali. Misura di dislivelli. Livelli. Parti costitutive: livelle, viti di elevazione. Livello di
precisione. Stadie invar. Livellazione dal mezzo. Precisione di una battuta e di una linea. G.P.S.
Principio di funzionamento del sistema. Errori sistematici del sistema. Osservabile pseudorange e fase.
Modalità di svolgimento dell’esame: L’esame consiste in una prova di lettura delle coordinate
presenti su un elemento cartografico dell’IGM e in un colloquio orale. Sono previste due prove
intracorso.
Materiale didattico: Appunti del corso. Elemento a scala 1:25.000 della Cartografia Ufficiale
Italiana.
Testi di consultazione:
G. Bezoari, C. Monti, A. Selvini. Topografia Generale. UTET, Milano, 2002
188
Geologia / Geomorfologia
Cds: Ingegneria
Civile per
Ambiente e
Territorio
Anno: II
Docente:
Prof. Domenico
GUIDA
Integrato
Propedeuticità:
Chimica
Crediti: 6
Semestre: I
Codice:
SSD: GEO/04
Tipologia:
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira a far apprendere agli studenti la lettura ed interpretazione genetica delle forme
del rilievo terrestre e dei processi che sono responsabili del loro modellamento nel tempo, al
fine di acquisire competenze per la definizione del contesto fisico di riferimento
nell’ambito del quale inserire gli interventi di ingegneria su area vasta.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Pervenire alla conoscenza della terminologia utilizzata nell’ambito delle Scienze della Terra
ed in particolare della Geografia Fisica e Geomorfologia ed alla comprensione degli
elaborati grafici e cartografici tipici delle discipline in oggetto.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper leggere il paesaggio su carta e su immagine, con riferimento al riscontro reale, in
termini di relazione forme-processi e di dinamica morfoevolutiva.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per illustrare, in forma di testo e grafica, gli
elementi fondamentali del rilievo terrestre ( profili topografici e sezioni geologiche),
relazionandoli ai fattori di controllo geologici e climatici ed ai processi geomorfici
dominanti.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato alla geomorfologia.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati dal corso, sono richieste conoscenze
matematiche, fisiche e chimiche di base.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula e visite di campo. Nelle
esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, un problema
su cartografia topografica e geologica connesso alla morfologia terrestre ed alla sua più
probabile evoluzione. Le visite di campo servono per far acquisire agli studenti la capacità
di localizzarsi, orientarsi e direzionarsi su carta e sul territorio reale, nonché di verificare nel
mondo reale le informazioni teoriche impartite al corso.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova pratica
(riconoscimento roccia, profilo morfologico su carta topografica e delimitazione e calcoli
geomorfici) e colloquio orale.
189
Idraulica Ambientale I
CdS: Laurea in
Ingegneria Civile
per l’Ambiente
ed il Territorio
Docente:
Prof. Fabio
DENTALE
Anno: II
Semestre: I
Integrato:
con
Fluidodinamica
Ambientale
Codice:
0610500039
Propedeuticità:
Matematica III
Fisica
Crediti: 6
SSD: ICAR/01
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’apprendimento dei principi fondamentali della Meccanica dei Fluidi e dell’
Idraulica, con particolare rilievo ai problemi dell'Ingegneria Civile ed Ambientale.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia, delle teorie fondamentali, delle metodologie e dei
concetti base inerenti la meccanica dei fluidi.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
Saper approcciare in maniera ottimale agli aspetti idraulici connessi con le lunghe condotte
e le sollecitazioni di spinta che un fluido esercitata sul recipiente che lo contiene.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per risolvere le problematiche idrauliche
ambientali in base al contesto in esame
Abilità comunicative (communication skills)
Saper esporre con chiarezza un argomento inerente l’idraulica ambientale
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti
Prerequisiti
Per il conseguimento degli obiettivi sono richieste conoscenze matematiche e fisiche di
base.
Metodi didattici
L’insegnamento prevede lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula
lo studente sarà impegnato nella risoluzione di quesiti pratici in modo da comprendere al
meglio i contenuti dell’insegnamento. Inoltre, sono previste anche esercitazioni aggiuntive
extracurriculari in laboratorio che consentono allo studente di applicare praticamente i
concetti teorici sviluppati durante il corso di studi
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati può avvenire mediante lo
svolgimento di una prova scritta o di un colloquio orale
190
Contenuto del corso
Argomenti
Introduzione al
corso – Principi
di base
Idrostatica
Principi della
Dinamica I
Applicazioni
alle condotte
Contenuti specifici
Concetto di mezzo continuo; densità; grandezze di campo.
Sforzo.
Il concetto di mezzo continuo; forze di massa/volume e
forze di di superficie. Lo sforzo come legame tra forza
specifica e giacitura.
Componenti scalari dello sforzo teorema di Cauchy La
pressione come componente normale dello sforzo. Isotropia
delle pressione. La componente tangenziale dello sforzo.
Lo sforzo tangenziale nel fluido newtoniano (formulazione
elementare). Il concetto di fluido perfetto. Richiami sulle
unità di misura.
Le diverse forme dell' equazione dell' equilibrio
idrodinamico: equazione indefinita, equazione globale.
Forme semplificate dell' equazione indefinita e dell'
equazione globale(SD) per fluidi perfetti e per idrostatica.
La legge di Stevino: 2.1 Idrostatica; 2.2.1; 2.2.3; 2.2.4; 2..3;
2.4 (esercizio); 2.5 (esercizio); 2.6; 2.7 (metodo delle
componenti solo come esercizio). Esercizi da 1 a 13, 14
(unicamente illustrativo), da 15 a 23, 25 e 26 con il metodo
preferito, da 28 a 36, da 40 a 42.
3.1 ; 3.2; 3.3; 3.4; 3.5 (assumere direttamente l'ipotesi di
fluido incomprimibile); 3.6 Solo fine pagina 99: Equazione
di continuità per le correnti fluido incomprimibile .
Teorema di Bernoulli: 3.7; 3.8; 3.9 (solo battente a parete
sottile, coefficiente di contrazione, ugelli, sbocco in acqua);
Efflusso in parete sottile (anche efflusso con bocca esterna
ben raccordata); tracciamento piezometrica. 3.10.6.1
3.10.6.3; Coefficiente di ragguaglio a di Coriolis; 3.10.6.2
(come esercizio)
Estensione del teorema di Bernoulli ai fluidi reali; Cadente
piezometrica (pp181 a 183); (PDC) Perdite concentrate (da
p 234 a 238, perdita di Borda come su PDC; 240 a 241)
(PDC). Condotte in depressione per riduzione di diametro o
variazioni altimetriche (PDC) Paragrafo 3.10.6.4 solo come
esercizio, dopo lo studio delle pdc). Abaco di Moody ,
scabrezza (329-330). Formula di Darcy-Weisbach.
Collegamento tra formula di Darcy-Weisbach, formula di
Darcy e formule pratiche. (*PDC) Cenni sulle formule
pratiche (pp226-229) con tabelle da pag. 843 e seguenti
(PDC). Non occorre sapere a memoria le formule
empiriche; è sufficiente conoscerne la struttura e saperle
usare impiegando le tabelle del libro o dei manuali.
Applicazioni su condotte con p.d.c.:(PDC). Determinazione
perdita di carico, nota la portata; determinazione portata
nota la pdc. Determinazione del diametro e della pdc
aggiuntiva nota la portata. Problemi di condotte . 5.6.1;
5.6.2; (da considerarsi esercizi, da fare con Darcy
Weisbach). Lunghe condotte 5.6.6.1, 5.6.6.2 (solo par a).
Sifoni 3.10.6.5 da farsi dopo lo studio dell'esempio su PDC
(escludere comunque dalla fine di pag 166 in poi; ).
Inserimento di pompe e turbine : 5.6.3. Problema dei TRE
SERBATOI e semplici estensioni (parallelo di tubazioni,
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
8
9
6
7
3
18
9
191
presenza di pompa). Tubazioni in parallelo (PDC).Esercizi
secondo quanto esposto negli appunti e nel testo; un utile
riferimento sono gli esercizi dei Testi delle prove degli anni
precedenti nonché, dal testo di Marone, gli esercizi 46 a
52,54,55, 56,57, 68,69. E' preferibile impiegare le modalità
illustrate a lezione, con l' aiuto dell' abaco di Moody, e di
una calcolatrice tascabile (meglio se programmabile).
Totale Ore
42
18
6
Testi di riferimento
Appunti del corso, ed informazioni disponibili sul sito www.eugeniopc/didattica.
Appunti del corso disponibili e scaricabili dal sito UNISA Pagina di Fabio Dentale
www.unisa.it/Dipartimenti/DICIV/docenti/dentale/materialedidattico.php
V. Marone "IDRAULICA", Liguori editori, Napoli 1990. E' un volume utile per chi dovrà lavorare
nel campo dell' idraulica pratica (le pagine e i paragrafi indicati nel programma sono riferiti a questo
testo).
Batchelor "Fluid Dynamics", Cambridge University Press, Cambridge. Questo testo è una base
essenziale per approfondire le basi teoriche della Meccanica dei Fluidi.
192
Impianti di trattamento acque reflue
Cd: Ingegneria
Civile per
l’Ambiente ed il
Territorio
Docente:
Proff. Vincenzo.
BELGIORNO
Luigi RIZZO
Anno: III
Semestre: II
Integrato:
Codice:
0610500082
Propedeuticità:
Chimica, Idraulica I,
Fludodinmica
ambientale
Crediti: 6
SSD: ICAR/03
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira a fornire all’allievo le conoscenze relative ai trattamenti meccanici, fisici e
biologici delle acque reflue urbane nonché i criteri di progettazione delle stesse unità.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Acquisizione delle conoscenze e comprensione dei principi e dei meccanismi di
funzionamento dei processi di depurazione e delle unità di trattamento.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
Acquisizione delle conoscenze e comprensione delle metodologie utili alla progettazione
degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare le soluzioni più appropriate ai fini della progettazione di impianti di
depurazione delle acque reflue urbane.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato alle tematiche trattate
nell’ambito del corso.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati al corso, ed
approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze relative
all’idraulica.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di
laboratorio. Le esercitazioni in aula si riferiscono alla risoluzione numerica da parte del
docente del corso di problemi relativi alla progettazione di singole unità di trattamento di
acque reflue urbane. Nelle esercitazioni in laboratorio, previste presso il laboratorio di
Analisi Ambientali dell’Università di Salerno e presso un impianto di depurazione di acque
reflue urbane, gli studenti avranno la possibilità di verificare il funzionamento dell’unità di
trattamento a scala reale nonché di partecipare all’esecuzione di analisi chimiche, fisiche e
biologiche.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante colloquio
orale.
193
Contenuto del corso
Argomenti
Contenuti specifici
Introduzione al corso
Caratteristiche
qualitative delle
acque reflue
Introduzione al corso
Descrizione dei principali parametri utili alla
caratterizzazione delle acque reflue (BOD, COD, SST
etc.).
Caratterizzazione del carico idraulico in arrivo agli
impianti di depurazione; fognature miste e fognature
separate; stima della portata media nera.
Sollevamento, equalizzazione, grigliatura,
dissabbiatura, disoleatura.
Sedimentazione primaria: teoria della sedimentazione
e aspetti tecnologici (vasche a flusso longitudinale,
radiale, ascensionale)
Processi biologici (cinetiche di biodegradazione);
processi a colture sospese (fanghi attivi);
modellazione dei processi a fanghi attivi; sistemi di
aerazione; processi a colture adese;
Caratteristiche
quantitative
Trattamenti
preliminari
Trattamenti primari
Trattamenti
secondari
Ore
Lez.
1
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
3
1
2
3
1
6
3
4
2
12
6
Disinfezione delle
acque reflue
Sistemi di disinfezione; clorazione; vasca di contatto.
2
1
Trattamento fanghi
Ispessimento; digestione (aerobica e anaerobica);
disidratazione (meccanica e naturale).
7
1
Piccoli impianti di
depurazione
Vasche Imhoff e cenni sulla fitodepurazione
2
1
40
16
Totale Ore
2
4
Testi di riferimento
Metcalf & Eddy. Ingegneria delle acque reflue: trattamento e riuso, IV ed. McGraw Hill,
ISBN 88-386-6188-X.
G. d’Antonio, ingegneria sanitaria ambientale, HOEPLI, ISBN 978-88-203-3910-4
Dispense ed Appunti del corso
194
Impianti di Trattamento Sanitario-Ambientale
Cds: Laurea in
Ingegneria Civile
per l’ambiente ed
il territorio
Anno: III
Docente:
Proff. V.
Belgiorno
L. RIZZO
Semestre: II
Integrato:
Costruzione
Idrauliche I
Codice:
Propedeuticità:
Chimica, Idraulica
I, Fludodinmica
ambientale
SSD: ICAR/03
Crediti: 6
Tipologia:
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso intende fornire all’allievo ingegnere le competenze necessarie per il controllo
dell’inquinamento dell’ambiente idrico e i riferimenti di base relativi alla produzione ed allo
smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della procedure di proporzionamento e verifica funzionale delle diverse unità
di processo di impianti di depurazione, attraverso la conoscenza delle caratteristiche
impiantistiche.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
Acquisire le conoscenze utili alla progettazione di impianti di depurazione a servizio di
comunità piccole e medie e ad interagire con la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi
nelle aree urbane.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per caratterizzare un refluo e per progettare
preliminarmente un impianto di depurazione ed ottimizzare il processo realizzativo in base
al contesto in esame.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato ai processi di
depurazione delle acque reflue.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze di
chimica di base e di idraulica.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula, esercitazioni pratiche di
laboratorio e visite tecniche. Nelle esercitazioni in aula gli studenti, attraverso
l’applicazione di metodologie precedentemente illustrate loro, acquisiscono la capacità di
dimensionare le unità di processo degli impianti di depurazione. Le esercitazioni di
laboratorio, effettuate dagli studenti divisi in gruppi, servono a fornire manualità
nell’utilizzazione delle attrezzature per l’analisi dei parametri di monitoraggio fondamentali
delle acque. Le visite tecniche presso impianti di depurazione forniscono una necessaria
percezione delle dimensioni, delle caratteristiche e della gestione delle diverse unità di
trattamento.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio
orale durante il quale agli studenti saranno presentati esercizi applicativi da risolvere.
Contenuto del corso
195
Argomenti
Introduzione al corso
Caratteristiche
qualitative e quantitative
delle acque reflue civili
I trattamenti preliminari
I trattamenti primari
I trattamenti biologici
Trattamenti di
affinamento
Trattamento dei fanghi
della depurazione
Trattamenti di
fitodepurazione Trattamenti per utenze
isolate
Introduzione allo
smaltimento e
trattamento dei rifiuti
solidi urbani
Impianti di trattamento
dei rifiuti
Smaltimento finale
Totale Ore
Contenuti specifici
Il ciclo integrato delle acque - Principali
tipologie di inquinanti delle acque - L’
impianto di depurazione - Quadro normativo
Parametri chimici, fisici e biologici
caratterizzanti i carichi inquinanti delle acque
reflue - Introduzione alle problematiche di
campionamento ed analisi
Grigliatura - Dissabbiatura - Preaerazione Sollevamento - Equalizzazione - Procedure di
proporzionamento e verifica funzionale,
caratteristiche impiantistiche
Vasche di sedimentazione: procedure di
proporzionamento e verifica funzionale,
caratteristiche impiantistiche
Trattamenti a colture adese: procedure di
proporzionamento e verifica funzionale,
caratteristiche impiantistiche - Trattamenti a
colture sospese procedure di
proporzionamento e verifica funzionale,
caratteristiche impiantistiche -Trattamenti
innovativi.
Trattamenti biologici di abbattimento dei
nutrienti - Filtrazione - Disinfezione
Ispessimento - Stabilizzazione chimica Digestione aerobica - Digestione anaerobica Condizionamento - Disidratazione dei fanghi
di depurazione: procedure di
proporzionamento e verifica funzionale,
caratteristiche impiantistiche.
Ore
Eserc
.
Ore
Lab.
3
2
1
3
2
3
2
5
4
Ore
Lez.
2
3
6
4
Soluzioni tecniche - Procedure di
proporzionamento e verifica funzionale Caratteristiche impiantistiche.
6
2
Caratteristiche di produzione - Procedure di
raccolta - Processi e tecnologie di
smaltimento.
2
2
2
1
2
1
37
20
Impianto di compostaggio, Impianto di CDR,
Termovalorizzazione dei Rifiuti
Progettazione di una discarica controlloata
2
3
Testi di riferimento
Metcalf & Eddy. Ingegneria delle acque reflue: trattamento e riuso, IV ed. McGraw
Hill, ISBN 88-386-6188-X.
G. d’Antonio. Ingegneria sanitaria ambientale, HOEPLI, ISBN 978-88-203-3910-4.
Dispense ed appunti dal corso
196
Matematica I
CdL: Ingegneria
Civile per
l’Ambiente e il
Terr.
Docente:
Prof. T. Durante
Integrato: NO
Propedeuticità:
nessuna
Crediti: 9
Anno: I
Semestre: I
Codice:
0612500001
SSD: MAT/05
Tipologia:
di base
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’acquisizione degli elementi di base di Analisi Matematica ed Algebra lineare. Gli
obiettivi formativi del corso consistono nell’acquisizione dei risultati e delle tecniche dimostrative,
nonché nella capacità di utilizzare i relativi strumenti di calcolo.
Il corso ha come scopo principale quello di consolidare conoscenze matematiche di base e di fornire
e sviluppare strumenti utili per un approccio scientifico ai problemi e fenomeni che lo studente
incontrerà nel proseguimento dei suoi studi. La parte teorica del corso sarà presentata in modo
rigoroso ma conciso e accompagnata da una parallela attività di esercitazione volta a favorire la
comprensione dei concetti.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Conoscenza e comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dell’analisi matematica, algebra
lineare e geometria con particolare riferimento alle metodologie di dimostrazione, ai concetti
fondamentali dell’analisi matematica, dell’algebra lineare e della geometria.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Capacità di applicare i teoremi e le regole studiate alla risoluzione di problemi, sviluppando in modo
coerente le varie dimostrazioni, costruendo metodi e procedure per la risoluzione di problemi ed
effettuando calcoli con limiti e derivate.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per risolvere in maniera efficiente un problema
matematico ed essere capaci di trovare delle ottimizzazioni al processo di risoluzione di un problema
matematico.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper esporre oralmente un argomento legato a all’analisi matematica ed all’algebra lineare.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso, ed
approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze relative:
ƒ all’algebra, con particolare riferimento a: equazioni e disequazioni algebriche, logaritmiche,
esponenziali, trigonometriche, trascendenti
ƒ alla trigonometria, con particolare riferimento alle funzioni trigonometriche fondamentali
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, durante le quali saranno presentati gli argomenti del
corso mediante lezioni frontali, ed esercitazioni in aula durante le quali di forniranno i principali
strumenti necessari per la risoluzione di esercizi relativi ai contenuti dell’insegnamento.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta ed un
colloquio orale.
197
Contenuto del corso
Argomenti
Cenni di Algebra
Vettoriale
Insiemi numerici.
Funzioni reali
Richiami su
equazioni e
disequazioni
Successioni
numeriche
Limiti di una
funzione
Funzioni
continue
Derivata di una
funzione
Teoremi
fondamentali del
calcolo
differenziale
Studio del grafico
di una funzione
Matrici e sistemi
lineari
Spazi vettoriali
Contenuti specifici
Introduzione all’algebra vettoriale e alle operazioni con i vettori.
Introduzione alla teoria degli insiemi. Operazioni sui sottoinsiemi
di un insieme. Introduzione ai numeri reali. Estremi di un insieme
numerico. Intervalli di R. Intorni, punti di accumulazione. Insiemi
chiusi e insiemi aperti. Introduzione ai numeri complessi. Unità
immaginaria. Operazioni sui numeri complessi. Forma geometrica
e forma trigonometrica. Potenze e formula di De Moivre. Radici
n-esime.
Definizione. Campo di esistenza, codominio e grafico di
funzione. Estremi di una funzione reale. Funzioni monotone.
Funzioni composte. Funzioni invertibili. Funzioni elementari:
funzione potenza nesima e radice n-esima, funzione esponenziale,
funzione logaritmica, funzione potenza, funzioni trigonometriche
e loro inverse.
Equazioni di primo grado. Equazioni di secondo grado. Equazioni
binomie. Equazioni irrazionali. Equazioni trigonometriche.
Equazioni esponenziali e logaritmiche. Sistemi di equazioni.
Disequazioni di primo grado. Disequazioni di secondo grado.
Disequazioni fratte. Disequazioni irrazionali. Disequazioni
trigonometriche. Disequazioni esponenziali e logaritmiche.
Sistemi di disequazioni.
Definizioni. Successioni limitate, convergenti, oscillanti e
divergenti. Successioni monotone. Numero di Nepero. Criterio di
convergenza di Cauchy.
Definizione. Limite destro e limite sinistro. Teorema di unicità.
Teoremi di confronto. Operazioni e forme indeterminate. Limiti
notevoli.
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
1
2
5
3
4
2
2
3
2
2
5
3
Definizione. Continuità e discontinuità. Teorema di Weierstrass.
Teorema degli zeri. Teorema di Bolzano. Continuità uniforme.
5
Definizione. Derivate destra e sinistra. Significato geometrico,
retta tangente al grafico di una funzione. Derivabilità e continuità.
Regole di derivazione. Derivate delle funzioni elementari.
Derivate di funzione composta e funzione inversa. Derivate di
ordine superiore. Differenziale di una funzione e significato
geometrico.
5
3
Teorema di Rolle. Teorema di Cauchy. Teorema di Lagrange e
corollari. Teorema di De l’Hospital. Condizioni per massimi e
minimi relativi. Formule di Taylor e di Mac-Laurin.
4
3
Asintoti di un grafico. Ricerca dei massimi e minimi relativi.
Funzioni concave e convesse in un punto, flessi. Grafico di una
funzione tramite i suoi elementi caratteristici.
6
8
Matrici e Determinanti. Risoluzione di sistemi lineari: Teorema di
Rouché-Capelli; Teorema di Cramer.
2
2
La struttura di spazio vettoriale. Dipendenza e indipendenza
lineare. Spazi Vettoriali e dimensione finita. Teorema della base.
3
2
198
Trasformazioni
lineari e
diagonalizzazione
Geometria
analitica
Sottospazi vettoriali. Intersezione e somma di sottospazi (cenni),
somma diretta. Definizione di prodotto scalare. Definizione di
spazio vettoriale euclideo reale. Definizione di norma.
Disuguaglianza di Cauchy – Schwarz. Definizione di angolo.
Definizione di vettori ortogonali. Basi ortonormali. Componenti
in una base ortonormale. Proiezioni ortogonali. Procedimento di
Gram-Schmidt.
Definizioni di trasformazione lineare. Nucleo e immagine.
Proprietà e caratterizzazioni. Teorema della dimensione.
Rappresentazione matriciale. Polinomio caratteristico. Autospazi
e relative proprietà. Molteplicità algebrica e geometrica.
Diagonalizzazione: definizione e caratterizzazioni (per matrici ed
endomorfismi). Condizione sufficiente per la diagonalizzazione.
Diagonalizzazione ortogonale. Definizione e caratterizzazioni di
endomorfismi simmetrici. Proprietà degli autovalori di matrici
simmetriche. Teorema spettrale.
Sistema di riferimento cartesiano nel piano. Equazione della retta
in forma implicita ed esplicita. Equazione segmentaria della retta.
Parallelismo di rette. Fascio improprio di rette. Fascio proprio di
rette. Retta per un punto. Retta passante per un punto e parallela
ad una retta data. Condizioni di perpendicolarità di due rette.
Coniche. Algoritmo di riduzione a forma canonica. Coordinate
cartesiano nello spazio. Equazione del piano (parametrica e
cartesiana). Equazione della retta (parametrica, cartesiana,
simmetrica). Fasci di piani. Stelle di piani. Condizioni di
parallelismo e perpendicolarità tra rette e rette, rette e piani, piani
e piani.
Totale Ore
5
3
3
2
52
38
Testi di riferimento
G. Albano, C. D’Apice, S. Salerno, Limiti e Derivate, CUES (2002).
G. Albano, C. D’Apice, S. Salerno, Algebra Lineare, CUES (2002).
C. D’Apice, R. Manzo, Verso l’esame di Matematica I, CUES (2007).
Materiali didattici su piattaforma di e-learning IWT
Appunti delle lezioni.
199
Matematica II
CdL: Ingegneria
Civile per
l’Ambiente e il
Terr.
Anno: I
Docente:
Semestre: II
Integrato: NO
Propedeuticità:
Matematica I
Crediti: 9
Codice:
0612500002
SSD: MAT/05
Tipologia:
di base
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’acquisizione degli elementi di base di Analisi Matematica relativi alla teoria
dell’integrazione, delle progressioni numeriche, delle funzioni di più variabili, delle equazioni
differenziali, delle curve e delle superfici. Il corso ha come scopo principale quello di consolidare
conoscenze matematiche di base e di fornire e sviluppare strumenti utili per un approccio scientifico
ai problemi e fenomeni che lo studente incontrerà nel proseguimento dei suoi studi. La parte teorica
del corso sarà presentata in modo rigoroso ma conciso e accompagnata da una parallela attività di
esercitazione volta a favorire la comprensione dei concetti.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Conoscenza e comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dell’analisi matematica, con
particolare riferimento alle metodologie di dimostrazione, ai concetti fondamentali dell’analisi
matematica, dell’algebra lineare e della geometria.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Capacità di applicare i teoremi e le regole studiate alla risoluzione di problemi, sviluppando in modo
coerente le varie dimostrazioni, costruendo metodi e procedure per la risoluzione di problemi quali,
ad esempio, semplici equazioni differenziali ordinarie ed integrali curvilinei, multipli, superficiali.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per risolvere in maniera efficiente un problema
matematico ed essere capaci di trovare delle ottimizzazioni al processo di risoluzione di un problema
matematico.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper esporre oralmente un argomento legato a all’analisi matematica ed all’algebra lineare.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso, ed
approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze relative:
ƒ all’Algebra Lineare con particolare riferimento a matrici e sistemi lineari, spazi vettoriali,
trasformazioni lineari e diagonalizzazione, cenni di geometria analitica.
ƒ all’Analisi Matematica di base, con particolare riferimento a equazioni e disequazioni,
studio di funzioni di una variabile reale, successioni numeriche, limiti di una funzione,
continuità e derivabilità di una funzione, Teoremi fondamentali del calcolo differenziale
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, durante le quali saranno presentati gli argomenti del
corso mediante lezioni frontali, ed esercitazioni in aula durante le quali di forniranno i principali
strumenti necessari per la risoluzione di esercizi relativi ai contenuti dell’insegnamento.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta ed un
colloquio orale.
200
Contenuto del corso
Argomenti
Integrazione
di funzioni
di una
variabile
Serie
numeriche
Successioni
e serie di
funzioni
Funzioni di
più variabili
Equazioni
differenziali
Integrali di
funzioni di
più variabili
Curve e
Integrali
curvilinei
Forme
differenziali
Superfici e
Integrali
superficiali
Contenuti specifici
Definizione di funzione primitiva e integrale indefinito. Integrali
immediati. Regole e metodi di integrazione. Integrale delle funzioni
razionali fratte. Integrale definito e significato geometrico. Teorema del
valor medio. Funzione integrale e teorema fondamentale del calcolo
integrale.
Introduzione alle serie numeriche. Serie convergenti, divergenti e
indeterminate. Serie geometrica, armonica. Serie a termini positivi e
criteri di convergenza: criteri del confronto, del rapporto, della radice.
Successioni. Definizioni. Convergenza puntuale e uniforme. Esempi e
controesempi. Teorema sulla continuità del limite. Criterio di Cauchy
uniforme. Teoremi di passaggio al limite sotto il segno di integrale.
Teorema di passaggio al limite sotto il segno di derivata. Serie di
funzioni. Definizioni. Convergenza puntuale, uniforme, totale. Criteri
di Cauchy. Derivazione e integrazione per serie. Serie di potenze.
Definizioni. Insieme di convergenza e raggio di convergenza. Teorema
di Cauchy-Hadamard. Teorema di D’Alembert. Raggio di convergenza
della serie derivata. Convergenza uniforme e totale. Teorema di
integrazione e di derivazione per serie. Esempi e controesempi.
Definizioni. Limite e continuità. Teorema di Weierstrass. Teorema di
Cantor. Derivate parziali. Il Teorema di Schwarz. Gradiente.
Differenziabilità. Il Teorema del Differenziale Totale. Funzioni
composte. Teorema di derivazione delle funzioni composte.
Differenziabilità delle funzioni composte. Derivate direzionali.
Funzioni con gradiente nullo in un connesso. Funzioni definite tramite
integrali. Formula di Taylor e differenziali di ordine superiore. Forme
quadratiche. Matrici quadrate definite, semidefinite e indefinite.
Massimi e minimi relativi. Funzioni a valori vettoriali.
Definizioni. Integrale particolare e integrale generale. Esempi. Il
problema di Cauchy. Teorema di esistenza ed unicità locale. Teorema
di esistenza ed unicità globale. Prolungamento di una soluzione.
Soluzioni massimali (cenni). Equazioni differenziali del primo ordine.
Equazioni differenziali lineari. Struttura dell’insieme delle soluzioni.
Equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti. Wronskiano e sue
proprietà. Metodi di risoluzione.
Definizioni. Esempi. Proprietà. Applicazione ad aree e volumi. Il Primo
Teorema di Pappo-Guldino. Formule di riduzione. Cambiamento di
variabili.
Definizione. Curve regolari. Lunghezza di una curva. Teorema di
rettificabilità. Integrale curvilineo di una funzione.
Definizioni. Campi vettoriali. Integrale curvilineo di una forma
differenziale lineare. Forme chiuse ed esatte. Criteri di esattezza.
Relazione tra esattezza e chiusura. Forme chiuse in rettangoli o aperti
stellati. Forme chiuse in aperti semplicemente connessi.
Definizioni. Esempi. Proprietà. Cambiamento di rappresentazioni
parametriche. Area di una superficie e integrali superficiali. Superfici
con bordo. Il Secondo Teorema di Pappo-Guldino. Teorema della
Divergenza. Formula di Stokes.
Totale Ore
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
6
6
2
2
6
4
7
5
6
7
7
6
4
3
7
4
5
3
50
40
Testi di riferimento
201
N. Fusco, P. Marcellini, C. Sbordone, Analisi Matematica due, Liguori editore
C. D’Apice, T. Durante, R. Manzo, Verso l’esame di Matematica II, CUES (2008).
Materiali didattici su piattaforma di e-learning IWT
Appunti delle lezioni.
202
Meccanica delle Terre
Cds: Laurea in
Ingegneria Civile
per l’Ambiente
ed il Territorio
Docente:
Prof. Michele
CALVELLO
Anno: III
Semestre: I
Integrato:
Codice:
Propedeuticità:
Idraulica, Scienza
delle Costruzioni,
Geologia
Crediti: 6
SSD: ICAR/07
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso si propone di fornire agli studenti i principali fondamenti teorici e sperimentali per
la comprensione del comportamento meccanico dei terreni e della loro modellazione
ingegneristica in relazione alle più svariate condizioni di sollecitazione.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Stato tensionale e deformativo dei mezzi granulari multifase. Comportamento meccanico
dei terreni. Moti filtranti in regime permanente e vario nei terreni.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
Analizzare lo stato tensionale e deformativo dei terreni. Utilizzare modelli concettuali per la
previsione della risposta meccanica di un elemento di volume di un mezzo multifase sotto le
più svariate condizioni di sollecitazione.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Capacità di individuare i metodi più appropriati per lo studio e l’analisi del comportamento
dei terreni.
Abilità comunicative (communication skills)
Capacità di lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato alla meccanica dei
mezzi multifase.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.
Prerequisiti
Conoscenze propedeutiche al corso di meccanica delle terre sono: stato tensionale e
deformativo dei mezzi monofase; equazioni fondamentali del moto dei fluidi in regime
permanente e vario; caratterizzazione geologica dei depositi naturali; natura e genesi delle
rocce sciolte.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Sono previste visite
tecniche.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio
orale.
203
Contenuto del corso
Argomenti
Identificazione e
classificazione dei
terreni
Stati di tensione e
deformazione nei
terreni
Moti di filtrazione
nei terreni
Caratteristiche
meccaniche dei
terreni
Modellazione del
comportamento
meccanico dei
terreni
Contenuti specifici
Costituzione dei terreni. Proprietà caratteristiche del
singolo granulo. Struttura dei minerali argillosi.
Rapporti tra le fasi costituenti i terreni. Analisi
granulometrica. Limiti di Atterberg. Sistemi di
classificazione.
La meccanica del continuo ed i mezzi granulari
multifase. Il principio delle tensioni efficaci.
Rappresentazione degli stati di tensione e
deformazione: cerchio di Mohr, invarianti di tensione e
deformazione, rappresentazione dello stato tensionale
nel piano t-s, nel piano traiassiale e nel piano q-p.
Tensioni litostatiche e coefficiente di spinta a riposo.
Tensione superficiale e capillarità.
Equazioni generali della filtrazione. Legge di Darcy.
Moti di filtrazione in regime permanente. Equazione di
Laplace.
Condizioni drenate e non drenate. Principali
apparecchiature di laboratorio. Compressibilità dei
terreni a grana fine. Compressibilità dei terreni a grana
grossa. Resistenza dei terreni a grana fine. Resistenza
dei terreni a grana grossa. Dilatanza.
Il modello elastico lineare. Pressioni interstiziali indotte
da sollecitazioni applicate in condizioni non drenate.
Teoria della consolidazione monodimensionale. Criteri
di resistenza dei terreni. Deformazioni plastiche e teoria
della plasticità. Il mezzo plastico incrudente. Il modello
di Cam-Clay. Esempi di impiego del modello di CamClay.
Totale Ore
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
4
2
9
3
3
3
10
6
14
6
40
20
Ore
Lab.
Testi di riferimento
L. Cascini: Appunti di Geotecnica
A. Burghignoli: Lezioni di Meccanica delle Terre
R. Lancellotta: Geotecnica
Dispense predisposte dal docente.
204
Meccanica Razionale
Cds: Ing. Civile
per l’Ambiente
ed il Territorio.
Docente:
Prof. Michele
CIARLETTA
Integrato: NO
Propedeuticità:
Matematica I,
Matematica II
Crediti: 12
Anno: II
Semestre: I
Codice:
SSD: MAT/07
Tipologia:
di Base
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso ha come scopo quello di fornire e sviluppare strumenti utili per una trattazione
matematica dei problemi e dei fenomeni fisici nell’ambito della Meccanica Classica.
Gli obiettivi formativi del corso consistono nell’acquisizione di buone capacità di
formulazione e risoluzione di equazioni differenziali che descrivono la dinamica dei sistemi
materiali (sistemi materiali opportunamente modellati: punto materiale, corpo rigido con asse
fisso, corpo rigido con punto fisso, corpo rigido libero, sistemi olonomi), anche utilizzando i
metodi della Meccanica Analitica. Particolare approfondimento sarà dedicato allo studio
della geometria delle masse e al calcolo delle reazioni vincolari (in statica e dinamica).
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito della Meccanica Classica.
Conoscenza delle metodologie di dimostrazione e dei concetti fondamentali della Meccanica
Analitica.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Applicazione di teoremi e di tecniche finalizzate alla formulazione e risoluzione di problemi
meccanici.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per risolvere in maniera efficiente un problema
fisico-matematico.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo e riuscire ad esporre oralmente con rigore matematico un fenomeno
meccanico.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati, allo studente sono richieste le
conoscenze matematiche di base, con particolare riferimento ai concetti ed alle tecniche
risolutive inerenti la teoria dell’integrazione e la risoluzione di equazioni differenziali
ordinarie. Sono altresì richieste approfondite conoscenze dell’algebra vettoriale e della teoria
delle matrici.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, durante le quali saranno presentati gli argomenti
del corso mediante lezioni frontali ed esercitazioni in aula, durante le quali si forniranno i
principali strumenti necessari per la risoluzione di esercizi relativi ai contenuti
dell’insegnamento teorico.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
scritta ed un colloquio orale.
205
Contenuto del corso
Argomenti
Calcolo vettoriale
Vettori applicati
Cinematica
Alcuni aspetti
geometrici dei moti
rigidi
Statica e dinamica
del punto materiale
libero
Statica e dinamica
del punto materiale
vincolato
Geometria delle
masse e grandezze
dinamiche dei
sistemi materiali
Teoremi generali
della meccanica dei
sistemi materiali
Contenuti specifici
Spazio dei vettori ordinari. Riferimento cartesiano e
rappresentazione cartesiana dei vettori. Prodotto
scalare, prodotto vettoriale, prodotto misto e doppio
prodotto vettoriale. Funzioni a valori vettoriali.
Applicazioni geometrico-differenziali alle curve.
Triedro fondamentale. Formule di Fernet.
Risultante e momento risultante di un sistema di
vettori applicati rispetto ad un punto e rispetto ad una
retta orientata. Asse centrale. Sistema di vettori
applicati equivalenti. Sistema di vettori applicati
equivalenti a zero. Sistema di vettori piani e paralleli.
Cinematica del punto. Velocità. Accelerazione. Moti
piani. Moti centrali. Moto armonico. Cinematica dei
sistemi materiali. Gradi di libertà e coordinate
lagrangiane. Sistemi olonomi. Cinematica dei sistemi
rigidi. Angoli di Eulero. Particolari moti rigidi: moto
traslatorio, moto rotatorio e moto rototraslatorio.
Formule di Poisson. Atto di moto e teorema di Mozzi.
Asse istantaneo di rototraslazione. Spostamenti
elementari. Cinematica dei moti relativi. Moti di un
punto rispetto a due riferimenti. Moto rigido di un
sistema rispetto a due riferimenti.
Moti rigidi piani. Centro istantaneo di rotazione e
teorema di Chasles. Moti sferici.
Postulati fondamentali della Dinamica. Lavoro di una
forza. Forze conservative. Teorema delle forze vive
per un sistema materiale libero e conservazione
dell'energia Meccanica. Equazioni differenziali del
moto di un punto libero. Equazioni differenziali del
moto di un punto rispetto a due riferimenti non
inerziali (forze apparenti, forza peso). Statica del
punto materiale libero. Oscillatore armonico, moto
armonico smorzato, risonanza. Problema dei due
corpi.
Equazioni del moto di un punto vincolato. Statica di
un punto vincolato. Attrito e posizioni di equilibrio.
Dinamica del punto vincolato ad una superficie, moto
spontaneo di un punto su una superficie. Dinamica del
punto vincolato ad una curva. Pendolo semplice.
Baricentro e proprietà. Sistemi piani: baricentri e
momenti statici. Raggi di inerzia. Quantità di moto e
momento delle quantità di moto. Teorema di Koenig.
Energia Cinetica e Momenti d’inerzia.
Modo di variare del momento di inerzia al variare
della retta: teorema di Huygens e ellissoide d’inerzia.
Applicazioni.
Equazioni Cardinali della Dinamica. Teorema del
moto del baricentro. Lavoro delle forze interne.
Lavoro di un sistema di forze per uno spostamento
rigido elementare. Teorema delle forze vive e
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
4
2
3
2
8
4
Ore
Lab.
2
10
5
10
5
8
4
4
2
206
Statica di un corpo
rigido
Dinamica di un
corpo rigido
Elementi di
Meccanica
Analitica
Stabilità e piccole
oscillazioni
conservazione dell'Energia Meccanica per un sistema
materiale vincolato.
Equazioni Cardinali della Statica. Condizioni generali
di equilibrio di un corpo rigido. Applicazioni per un
corpo rigido libero, corpo rigido con un punto fisso e
corpo rigido con un asse fisso.
Reazioni vincolari esplicate su un corpo rigido in
equilibrio.
Attrito e posizioni di equilibrio. Calcolo delle reazioni
vincolari in condizione di equilibrio.
Moto di un corpo rigido con un asse fisso privo di
attrito e cimenti vincolari. Moto di un corpo rigido
con un punto fisso. Moto di un corpo rigido libero.
Moto alla Poinsot, fenomeni giroscopici.
Spostamenti infinitesimi e spostamenti possibili di un
sistema olonomo. Spostamenti virtuali. Lavoro
virtuale. Equazione simbolica della dinamica e
principio di D’Alembert. Equazione simbolica della
statica e principio dei lavori virtuali. Condizioni di
equilibrio per un sistema olonomo. Calcolo delle
reazioni vincolari tramite il principio dei lavori
virtuali. Sistemi olonomi sollecitati da forze
conservative e teorema di Torricelli. Equazioni di
Lagrange ed applicazioni. Energia cinetica di un
sistema olonomo e studio delle equazioni di Lagrange.
Teorema delle forze vive per un sistema olonomo a
vincoli indipendenti dal tempo. Equazioni di Lagrange
per un sistema conservativo. Sistemi lagrangiani e
loro integrali primi.
Stabilità, definizione di stabilità per un sistema
olonomo, primo metodo di Lyapunov per la stabilità,
secondo metodo di Lyapunov, piccole oscillazioni
intorno ad una posizione di equilibrio stabile,
applicazioni.
Totale Ore
4
2
10
4
12
7
5
3
80
40
Testi di riferimento
M. Fabrizio, Elementi di Meccanica Classica, Ed. Zanichelli.
S. Chirita, M. Ciarletta, Calcolo I, Ed. Zanichelli.
S. Chirita, M. Ciarletta, Calcolo II, Ed. Zanichelli.
207
Meccanica Razionale
Cds: Ing. Civile
per l’Ambiente ed
il Territorio
Docente:
Prof. Vincenzo
TIBULLO
Integrato: NO
Propedeuticità:
Matematica I,
Matematica II
Crediti: 6
Anno: II
Semestre: I
Codice:
SSD: MAT/07
Tipologia:
di Base
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso ha per finalità primaria l’acquisizione degli elementi formativi di base, connessi allo
studio della Meccanica Classica, attraverso la formulazione di modelli fisico-matematici.
La competenza da acquisire consiste nella capacità di formulare equazioni differenziali che
descrivono la dinamica dei vari tipi di sistemi materiali (punto materiale, corpo rigido con
asse fisso). Particolare approfondimento sarà dedicato allo studio della geometria delle
masse e al calcolo delle reazioni vincolari (in statica e dinamica).
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito della Meccanica Classica.
Conoscenza delle metodologie di dimostrazione e dei concetti fondamentali della Meccanica
Classica.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Applicazione di teoremi e di tecniche finalizzate alla formulazione e risoluzione di problemi
meccanici.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per risolvere in maniera efficiente un problema
fisico-matematico.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo e riuscire ad esporre oralmente con rigore matematico un fenomeno
meccanico.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati, allo studente sono richieste le
conoscenze matematiche di base, con particolare riferimento ai concetti ed alle tecniche
risolutive inerenti la teoria dell’integrazione e la risoluzione di equazioni differenziali
ordinarie. Sono altresì richieste approfondite conoscenze dell’algebra vettoriale e della teoria
delle matrici.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, durante le quali saranno presentati gli argomenti
del corso mediante lezioni frontali ed esercitazioni in aula, durante le quali di forniranno i
principali strumenti necessari per la risoluzione di esercizi relativi ai contenuti
dell’insegnamento teorico.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
scritta ed un colloquio orale.
208
Contenuto del corso
Argomenti
Calcolo vettoriale
Vettori applicati
Cinematica
Alcuni aspetti
geometrici dei moti
rigidi
Statica e dinamica
di un punto
materiale
Geometria delle
masse e grandezze
dinamiche dei
sistemi materiali
Teoremi generali
della meccanica dei
sistemi materiali
Statica di un corpo
rigido
Statica di un
sistema di corpi
rigidi
Contenuti specifici
Spazio dei vettori ordinari. Riferimento cartesiano e
rappresentazione cartesiana dei vettori. Prodotto scalare, prodotto
vettoriale, prodotto misto e doppio prodotto vettoriale. Funzioni
a valori vettoriali. Applicazioni geometrico-differenziali alle
curve. Triedro fondamentale. Formule di Fernet.
Risultante e momento risultante di un sistema di vettori applicati
rispetto ad un punto e rispetto ad una retta orientata. Asse
centrale. Sistema di vettori applicati equivalenti. Sistema di
vettori applicati equivalenti a zero. Sistema di vettori piani e
paralleli.
Cinematica del punto. Velocità. Accelerazione. Moti piani. Moti
centrali. Moto armonico. Cinematica dei sistemi materiali.
Cinematica dei sistemi rigidi. Particolari moti rigidi: moto
traslatorio, moto rotatorio e moto rototraslatorio. Formule di
Poisson. Atto di moto e teorema di Mozzi. Asse istantaneo di
rototraslazione. Cinematica dei moti relativi. Moto di un punto
rispetto a due riferimenti.
Moti rigidi piani. Centro istantaneo di rotazione e teorema di
Chasles. Moti sferici.
Postulati fondamentali della Dinamica. Lavoro di una forza.
Forze conservative. Equazioni differenziali del moto di un punto
libero. Equazioni differenziali del moto di un punto rispetto a due
riferimenti non inerziali (forze apparenti, forza peso). Statica del
punto materiale libero. Dinamica e statica di un punto vincolato.
Attrito e posizioni di equilibrio. Dinamica del punto vincolato ad
una curva. Pendolo semplice.
Baricentro e proprietà. Sistemi piani: baricentri e momenti
statici. Quantità di moto e momento delle quantità di moto.
Teorema di Koenig. Energia cinetica e momenti d’inerzia. Modo
di variare del momento di inerzia al variare della retta: tramite il
teorema di Huygens e la matrice d’inerzia. Applicazioni.
Equazioni Cardinali della Dinamica. Teorema del moto del
baricentro. Lavoro delle forze interne. Lavoro di un sistema di
forze per uno spostamento rigido elementare. Teorema delle
forze vive e conservazione dell'Energia Meccanica per un
sistema materiale vincolato.
Equazioni Cardinali della Statica. Condizioni generali di
equilibrio di un corpo rigido. Calcolo delle reazioni vincolari in
condizione di equilibrio.
Gradi di libertà e coordinate lagrangiane. Sistemi olonomi.
Spostamento elementare di un sistema olonomo. Spostamenti
infinitesimi e Spostamenti possibili. Spostamenti virtuali. Lavoro
virtuale. Principio dei lavori virtuali.
Dinamica di un
Moto di un corpo rigido con un asse fisso privo di attrito
corpo rigido
Totale Ore
Testi di riferimento
M. Fabrizio, Elementi di Meccanica Classica, Ed. Zanichelli.
S. Chirita, M. Ciarletta, Calcolo I, Ed. Zanichelli.
S. Chirita, M. Ciarletta, Calcolo II, Ed. Zanichelli.
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
4
2
3
2
5
2
2
5
3
8
4
4
2
4
2
4
1
1
2
40
20
209
Ore
Lab.
Monitoraggio e Controllo dell'Inquinamento Industriale
Cds: Laurea
Ingegneria Civile
per l’Ambiente ed
il Territorio
Docente:
-
Integrato:
Propedeuticità:
nessuna
Crediti: 6
Anno: III
Semestre: II
Codice:
SSD:
Tipologia:
A scelta
210
Pianificazione dei Trasporti
Cds: Ingegneria
Civile per
l’Ambiente ed il
Territorio
Docente:
Prof. Stefano DE
LUCA
Anno: III
Semestre: I
Integrato:
-
Codice:
0610500081
Propedeuticità:
Tecnica ed
Economia dei
trasporti
SSD: ICAR/05
Crediti: 6
Tipologia: -
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso introduce i principi, le strategie e le metodologie alla base della pianificazione di
interventi sul sistema di trasporto. Dopo un’analisi dei contenuti dei principali documenti di
pianificazione (a livello nazionale, regionale e locale) sono analizzate le attività tecniche
che è necessario condurre per la elaborazione dei documenti di piano e sono introdotti gli
strumenti modellistici basilari per la simulazione di un sistema di trasporto e per la
valutazione di opzioni di intervento.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Fasi ed attività del processo di pianificazione, caratterizzazione di un sistema di trasporto,
metodi per la simulazione delle componenti di un sistema di trasporto, metodi elementari
per la valutazione di opzioni di intervento su di un sistema di trasporto.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
Saper leggere, interpretare e scrivere un documento di pianificazione dei trasporti.
Implementare modelli elementari per la simulazione delle componenti di un sistema di
trasporto.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare le strategie e le politiche di intervento più efficaci su di un sistema di
trasporto e i metodi per la simulazione delle sue componenti.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un documento di pianificazione dei trasporti.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze
matematiche elementari e conoscenze di Tecnica ed Economia dei Trasporti.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Le esercitazioni
consistono in attività seminariali con presentazione di documenti di pianificazione ed
esempi applicativi proposti da esperti del settore. Sono altresì previste attività di studio e
sintesi di documenti di pianificazione alla scala nazionale, regionale e provinciale. Agli
studenti, divisi per gruppi di lavoro, sarà assegnato un documento di pianificazione da
sintetizzare e da discutere all’esame. Il progetto è funzionale alla maturazione delle
tematiche affrontate al corso ed allo sviluppo delle capacità di lavorare in gruppo.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio
orale.
211
Contenuto del corso
Argomenti
Introduzione al corso
Il processo di Pianificazione
La simulazione del sistema
di trasporto
La simulazione del sistema
di trasporto: modellazione
dell’offerta di trasporto
La simulazione del sistema
di trasporto: la domanda di
trasporto
La simulazione del sistema
di trasporto: l’interazione
domanda-offerta
La valutazione degli
interventi
Totale Ore
Contenuti specifici
Il sistema di trasporti: componenti e relazioni
funzionali
Metodologia generale del processo di
pianificazione. Contenuti e metodi della
pianificazione strategica
Definizione di sistema di trasporto,
caratterizzazione di un sistema di trasporto,
selezione delle infrastrutture e dei servizi
rilevanti.
Definizione di rete di trasporto e
formalizzazione del modello di offerta,
costruzione del modello di rete per un sistema
di offerta di trasporto.
La stima della domanda di mobilità, stima
diretta, stima da modello, modelli per la stima
della domanda di mobilità.
Introduzione e classificazione,
formalizzazione del problema, modelli di
carico, modelli di equilibrio.
La valutazione degli interventi sul sistema di
trasporto, metodi di confronto dei progetti
alternativi
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
3
2
10
5
Ore
Lab.
3
10
6
9
6
2
1
3
40
20
Testi di riferimento
Appunti distribuiti a lezione e/o scaricabili dalla pagina del docente:
http://www.diciv.unisa.it/docenti/de_luca/index.php
212
Principi di Ingegneria Chimica Ambientale
Cds: Ingegneria
Civile
per l’Ambiente
ed il Territorio
Anno: II
Docente:
Proff. Roberto
PANTANI/Francesco
MARRA
Semestre: I
Integrato:
Codice:
0610500015
Propedeuticità:
Chimica, Fisica,
Matematica I
Crediti: 6
SSD: ING-IND/24
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso ha lo scopo di fornire all’allievo i principi degli equilibri fisici e chimici ed una
visione unitaria dei fenomeni di trasporto di energia e materia per permettergli di formulare
e risolvere problemi concreti di trasporto di calore e di massa, con enfasi particolare
dedicata ai problemi ambientali.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia e della metodologia tipica dell’ingegneria chimica.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
Acquisire familiarità la formulazione di bilanci di energia e di materia sia microscopici che
macroscopici.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Essere in grado di formulare ed applicare i bilanci appropriati al sistema fisico in esame.
Semplificare problemi complessi attraverso la scomposizione in problemi più semplici.
Abilità comunicative (communication skills)
Capacità di apprendere (learning skills)
La terminologia e le metodologie apprese durante il corso saranno la base per qualunque
successivo approfondimento.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze chimiche,
fisiche e matematiche di base.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Le dispense del corso e
alcune
esercitazioni
svolte
saranno
disponibili
sul
sito
internet
www.polymertechnology.unisa.it
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
scritta e colloquio orale.
213
Contenuto del corso
Argomenti
Contenuti specifici
Introduzione,
unità di misura
e terminologia
fondamentale
Il Sistema Internazionale, il sistema anglosassone, unità di
uso comune. Il Concetto di mole. Le principali unità di
concentrazione: frazioni molari, frazioni massiche e
volumetriche, parti per milione, pressioni parziali
Bilancio di massa su sistemi chiusi e aperti in assenza di
reazioni chimiche, il termine di accumulo. Il Bilancio di
massa su sistemi industriali: separatori e miscelatori.
Sistemi con riciclo. La reazione chimica, numeri
stechiometrici, grado di avanzamento, reagente limitante.
Resa di una reazione. Bilancio su sistemi reagenti: bilancio
in moli e termine di generazione.
Il Bilancio di energia su sistemi aperti e chiusi. L'energia
Interna e il primo principio della termodinamica.
L'entalpia. Il calore specifico a pressione e a volume
costante.
Transizioni solido-liquido e liquido-gas. Piani P-V e T-V.
Equazione dei Gas Ideali, equazioni cubiche. Principio
degli stati corrispondenti, fattore di compressibilità e
fattore acentrico
Calore sensibile e calore latente, Cp medio entalpico,
calcolo delle tensioni di vapore e dei calori latenti in
funzione della temperatura. Bilancio di energia per sistemi
reagenti. Calori standard di formazione.
Il concetto
generale di
bilancio e il
bilancio di
materia
Bilancio di
energia: il I
Principio della
Termodinamica
Proprietà
volumetriche
delle sostanze
pure
Effetti termici
legati alle
trasformazioni
II Principio
della
Termodinamica.
Termodinamica
delle miscele
Equilibri
liquido-vapore
Equilibri di
Reazione
Trasporto di
calore
Scambiatori di
calore
Trasporto di
materia
La cinetica di
reazione
Entropia. Enunciati del II Principio. Lavoro perso. Energia
libera di Gibbs.
Poprietà parziali molari; teorema di Gibbs; miscele di gas
ideali e miscele ideali.
Miscele ideali e legge di Raoult. Deviazioni dall'idealità e
legge di Henry. Azeotropi. Distillazione frazionata e
distillazione di equilibrio.
Equilibri per miscele gassose ideali e liquide ideali; effetto
della temperatura e della pressione sugli equilibri di
reazione
La legge di Fourier per la conduzione. La convezione
forzata e libera; il coefficiente di scambio complessivo per
pareti piane e pareti cilindriche multistrato; i principali
numeri adimensionali; calcolo dei coefficienti di scambio
termico. Cenni sullo scambio termico per irraggiamento: la
legge di Stefan-Boltzman, il corpo nero e il corpo grigio.
Effetto dell’irraggiamento sulle misure di temperatura
Gli scambiatori di calore: configurazione in equi- e in
contro- corrente; la differenza di temperatura media
logaritmica
Legge di Fick, condizioni al contorno, coefficiente di
scambio di materia, analogia fra trasporto di calore e
materia e suo utilizzo; trasporto combinato di materia e
calore
Ordine di reazione. Dipendenza della cinetica di reazione
dalla temperatura. Equazione di Arrhenius.
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
2
1
4
2
4
1
2
1
2
1
2
0
2
0
2
1
3
2
6
5
2
1
4
2
2
1
Ore
Lab.
214
I reattori ideali
Totale Ore
Reattori ideali: discontinuo, continuamente miscelato e
con flusso a pistone.
3
2
40
20
Testi di riferimento
Fondamenti di Termodinamica dell’Ingegneria Chimica, Rota R., casa editrice Pitagora (2004)
Fenomeni di trasporto, Bird R.B., Steward W.E., Lightfoot E.N., Casa Editrice Ambrosiana (1970)
Ingegneria delle reazioni chimiche, Levenspiel O., Casa Editrice Ambrosiana (1978)
215
Processi Chimici Industriali
Cds: Ingegneria
Civile per
l’Ambiente ed il
Territorio
Docente:
Prof. Diana
SANNINO
Integrato:
nessuno
Propedeuticità:
nessuna
Crediti: 6
Anno: III
Semestre: II
Codice:
0610500067
SSD: ING-IND/27
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’apprendimento delle problematiche di generazione e campionamento di
inquinanti gassosi da produzioni industriali e da motori per autotrazione ed al loro
abbattimento pre e post-immissione in ambiente.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito della generazione e trattamento di
emissioni da processi industriali, sviluppo della capacità di analisi dei processi di
generazione di inquinanti, conoscenza dei processi di trattamento di emissioni gassose.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper individuare le necessità di campionamento ed analitiche per realizzare il monitoraggio
di emissioni gassose, comprensione dei processi di generazione di inquinanti provenienti da
processi di combustione ed industriali, conoscenza delle tecnologie per la riduzione delle
emissioni inquinanti gassose pre e post immissione in ambiente.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per il campionamento di inquinanti in emissioni
gassose derivante da processi per la generazione di potenza ed industriali.
Abilità comunicative (communication skills)
Esposizione di un argomento legato alla generazione e trattamento di effluenti gassosi.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso ed ampliare la comprensione delle innovazioni tecnologiche nel trattamento di
emissioni.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze di
principi di ingegneria chimica e di monitoraggio e controllo di processo.
Metodi didattici
L’insegnamento prevede lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di
laboratorio. Le esercitazioni in aula comprendono la risoluzione di esercizi numerici. Nelle
esercitazioni in laboratorio gli studenti concretizzano la conoscenza delle metodologie per il
campionamento e l’analisi di sostanze inquinanti
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
scritta ed un colloquio orale.
216
Contenuto del corso
Argomenti
Introduzione al corso
Caratterizzazione di una emissione
gassosa
Cenni di catalisi
Generazione di inquinanti gassosi
da processi industriali
Emissioni provenienti da processi
di combustione
Contenuti specifici
Ecosistemi, ambiente, inquinamento da
fonti civili ed industriali, limiti di
emissione
Campionamento di gas: treni di
campionamento, raccolta ed analisi dei
maggiori costituenti gassosi delle
emissioni, raccolta ed analisi dei minori
costituenti gassosi delle emissioni.
Tecniche strumentali per l’analisi in
continuo e discontinuo.
Catalisi omogenea ed eterogenea,
catalizzatori.
Inquinanti provenienti dalla produzione
di acido solforico, di acido nitrico, da
processi conciari.
Emissioni da impianti per la generazione
di potenza e da motori a combustione
interna.
Ore
Lez.
Ore
Lab.
4
2
2
8
4
2
8
2
8
2
2
Abbattimento catalitico di
inquinanti gassosi da fonti fisse e
mobili
Normative antinquinamento.
Abbattimento del particolato carbonioso.
Riduzione catalitica selettiva di NOx.
Marmitte a tre vie.
6
Abbattimento fotocatalitico di
inquinanti gassosi
Fotocatalizzatori. Materiali fotocatalitici
per l’edilizia: riduzione di inquinanti
gassosi post-emissione. Purificazione
dell’aria in ambienti confinati
6
Totale Ore
Ore
Eserc.
42
2
2
10
8
Testi di riferimento
W. Strauss, Industrial gas cleaning, Pergamon Press International, 1975.
I. Pasquon, Chimica Industriale, CittàStudi 1993.
217
Rappresentazione del territorio e dell’ambiente
CdS: Ingegneria
Civile per
l’Ambiente ed il
Territorio
Docente:
Prof. Vincenzo
IANNIZZARO
Integrato:
con Sistemi
Informativi
Propedeuticità:
DISEGNO
Crediti: 3
Anno: I
Semestre: II
Codice:
…………
SSD: ICAR 17
Tipologia: a
scelta
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso si propone, attraverso l’apprendimento degli elementi fondamentali per la lettura e
la elaborazione dei modelli grafici e tematici dell'ambiente e del territorio, di fare acquisire
agli allievi, sulla base di criteri specifici per la formulazione dei modelli grafici di natura
tecnica, le metodologie e le tecniche più opportuni per la rappresentazione ambientale.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dei modelli concettuali, logici e
fisici della rappresentazione grafica, delle metodologie di progetto e sviluppo, dei concetti
fondamentali del linguaggio grafico architettonico.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper rappresentare, secondo norme convenzionali codificate, modelli grafici
dell’architettura e del territorio.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per graficizzare elementi tematici ottimizzando il
processo realizzativo in base al contesto in esame
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato agli argomenti trattati.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, approfondendo gli argomenti trattati anche usando strumenti diversi da quelli
proposti
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati è richiesta la conoscenze dell’uso di
software grafico di elaborazione di immagini vettoriali e raster.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in
aula gli studenti sono tenuti ad elaborare grafici correlati con gli argomenti ed i tematismi di
volta in volta illustrati durante le lezioni teoriche.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
grafica ed un colloquio orale.
218
Contenuto del corso
Argomenti
Contenuti specifici
I modelli grafici
dell’ambiente e
del territorio
Rappresentazione di fenomeni e caratteristiche
territoriali e urbane. Ambiente naturale e ambiente
antropizzato. Geometrizzazione dei modelli del territorio
e dei suoi processi di trasformazione.
I modelli fisici
dell’ambiente e
del territorio
L’impostazione del problema cartografico. Tipologie
cartografiche e loro evoluzione storica. La
rappresentazione a curve di livello. Problemi di
rilevamento, di elaborazione e di disegno dei dati
morfologici alle varie scale. Codici cartografici e
simbologie specifiche. I segni cartografici. Normativa.
Rappresentazione e lettura morfologica di un contesto
ambientale e di un ambito territoriale. Gli elaborati non
cartografici. Sezioni e profili del terreno. La scelta dei
metodi di rappresentazione e delle scale grafiche.
I modelli
tematici
dell'ambiente e
del territorio
I sistemi
informativi
territoriali
Totale Ore
Le variabili del territorio; variabilità nel tempo e nello
spazio. Fenomeni e caratteristiche immateriali.
Acquisizioni
delle
informazioni.
Criteri
di
individuazione e di organizzazione dei dati in funzione
della rappresentazione grafica. La definizione delle
soglie per classi omogenee. La cartografia tematica.
Finalità e requisiti. Caratteristiche delle carte tematiche.
Problemi di elaborazione dei modelli in riferimento alla
cartografia di base. Impianto delle carte tematiche.
Impianto semplice e impianto multiplo; impianti lineari,
puntuali e areali. La leggibilità delle carte tematiche.
L'approccio di Jacques Bertin. Le variabili visuali nella
cartografia tematica. Criteri di scelta delle variabili e
loro associazione. Le variabili in relazione all’impianto
della carta. Segni e simboli in cartografia tematica.
Codificazione e unificazione delle carte tematiche.
Dal dato all’informazione. Informazioni territoriali e
cartografia. L’oggettività cartografica. Struttura e
organizzazione dei SIT e dei GIS.
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
2
4
3
5
6
4
6
15
15
Testi di riferimento
V. Cardone, Modelli grafici dell’architettura e del territorio, Cuen, Napoli 1999
V. Cardone, Modelli grafici e modelli informatici, in M. Dell’Aquila e A. De Rosa (a cura di),
‘Proiezione e immagine. La logica della rappresentazione’, Arte Tipografica, Napoli 2000
V. Iannizzaro, Dalle “Mappae mundi” alle immagini satellitari - Rappresentazione del territorio e
cartografia tematica, CUES, Salerno 2006
219
Rischio Elettrico e Magnetico
Cds: Ingegneria
Civile per
l’Ambiente ed il
Territorio
Docente:
Prof. Lucio
Ippolito
Integrato:
nessuno
Propedeuticità:
nessuna
Crediti: 6
Anno: III
Semestre: II
Codice:
SSD:
Tipologia: a
scelta
Finalità del corso: Il corso ha lo scopo di fornire conoscenze teorico-applicative sulla
compatibilità tra l’ambiente e gli impianti elettrici. L’elettrosmog, anche per le sue
caratteristiche di “intangibilità” e “invisibilità”, è tra i fenomeni maggiormente avvertiti dalla
popolazione, ed è uno dei principali problemi da risolvere per lo sviluppo sostenibile delle
società industrializzate. Nel corso, dopo un breve richiamo su tali problematiche, si individuano
le principali sorgenti di inquinamento, quali elettrodotti, cabine e centrali elettriche, ecc., e se ne
studiano le caratteristiche. Successivamente, dopo aver passato in rassegna la normativa vigente,
si analizzano le problematiche del rischio elettrico ed elettromagnetico legato ad installazioni
elettriche di potenza e si definiscono le linee guida per il progetto di installazioni elettriche
compatibili con l’ambiente e con le norme E.M.C. Il corso è integrato con numerose
esercitazioni, in aula, in laboratorio e sul campo, di approfondimento delle problematiche di
schermatura e di controllo delle interferenze. Le nozioni acquisite durante il corso consentono
all’ingegnere di prestare la sua opera in materia di protezione e di riqualificazione elettroenergetica per enti pubblici o privati.
Argomenti del corso:
Introduzione
Alterazioni dell’ambiente prodotti dall’uomo e rischi connessi Effetti prodotti dal sistema
energetico: possibilità di controllarli e limitarli Inquinamento e sicurezza Metodi per la
identificazione delle sorgenti di interferenza
( 5 ore)
Sorgenti di disturbo
Individuazione e classificazione delle principali sorgenti di disturbo facenti parte dell’impianto
elettrico Linee elettriche aeree Linee in cavo Fenomeni di interferenza fra linee aeree Cenni sui
meccanismi di accoppiamento Analisi dell’influenza fra linee elettriche aeree e ambiente
Vincoli territoriali e ambientali per gli elettrodotti
(15ore)
Analisi del rischio elettrico connesso a installazioni elettriche
Basi legislative Gli enti normatori nazionali e internazionali La conformità alle norme degli
apparecchi e degli impianti Il diritto nazionale e internazionale nel settore elettrico La marcatura
Dati statistici sugli infortuni elettrici Principi generali di sicurezza Definizione di sicurezza e di
rischio elettrico Relazione tra sicurezza e affidabilità Individuazione del livello di sicurezza
accettabile Rischio indebito L’errore umano Protezione Individuazione del perimetro da
proteggere Protezione contro i contatti diretti Protezione contro i contatti indiretti Interazione fra
sistema elettrico e scariche di origine atmosferica
(10 ore)
Analisi del rischio magnetico connesso a installazioni elettriche
Basi legislative Direttive sulla compatibilità elettromagnetica Dati statistici sugli infortuni
elettrici Classificazione delle emissioni elettromagnetiche prodotte dai sistemi elettrici
Individuazione e classificazione delle sorgenti Individuazione e classificazione delle potenziali
vittime Cenni sui meccanismi di accoppiamento sorgente-vittima Metodi per la
caratterizzazione elettromagnetica dell’ambiente Analisi del rischio elettromagnetico e
costruzione della matrice di rischio Tecniche per la verifica di conformità dei livelli di
220
inquinamento elettromagnetico alle maschere di riferimento Interventi per la riduzione
dell’inquinamento elettromagnetico.
(15 ore)
Esercitazioni:
Simulazioni per la costruzione delle matrici di rischio. Training in laboratorio e su sito sulle
tecniche di misura delle interferenze prodotte da apparati o sistemi elettrici di potenza. Sviluppo
di casi tipici. Esempi di compilazione di relazioni tecniche per la caratterizzazione
elettromagnetica dell’ambiente.
(15 ore)
Materiale didattico:
Dispense dalle lezioni
221
Scienza delle Costruzioni I
Cds: Ingegneria
Civile
Docente:Prof.
Fernando
FRATERNALI
Anno: II
Semestre: II
Integrato:
Codice:
0610100020
Propedeuticità:
Meccanica
Razionale, Fisica I
Crediti: 12
SSD: ICAR/08
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Lo scopo principale del corso è l’insegnamento dei fondamenti della meccanica del
continuo. Sono altresì trattati aspetti teorici ed applicativi inerenti le strutture intelaiate:
l’analisi delle sollecitazioni (metodo delle forze); le verifiche di resistenza; la stabilità
dell’equilibrio elastico.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Conoscenza generale del comportamento meccanico dei corpi continui, principali proprietà
della deformazione locale, tensore degli sforzi, legami costitutivi, problema statico e
problema cinematico per i sistemi di travi.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Padronanza dei metodi di analisi delle sollecitazioni, tra i quali il metodo delle forze;
capacità di risoluzione di semplici schemi, sia isostatici che iperstatici.
Autonomia di giudizio (making judgements)
I concetti basilari acquisiti consentono di individuare le proprietà dei più comuni problemi
inerenti la statica dei sistemi di travi.
Abilità comunicative (communication skills)
Capacità di presentazione delle proprietà di un problema qualsiasi inerente la statica dei
sistemi di travi.
Capacità di apprendere (learning skills)
I concetti fondamentali presentati nel corso hanno una valenza ben più ampia. Essi
costituiscono, infatti, una solida base per un eventuale successivo approfondimento a livello
di corso di laurea magistrale, in vista della formazione di una sensibilità per situazioni di
maggiore complessità.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze
matematiche e fisiche di base, con particolare riferimento alle nozioni di meccanica
razionale.
Metodi didattici
Il corso contempla lezioni teoriche ed esercitative.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
scritta e un colloquio orale.
222
Contenuto del corso
Argomenti
Contenuti specifici
Elementi di
Meccanica dei
continui
Spostamenti e deformazioni nei corpi strutturali. Forze e
tensioni: equazioni di equilibrio indefinite ed al contorno.
Cerchi di Mohr. Legami costitutivi: elasticità lineare.
Modello strutturale di trave. Equazioni di congruenza per le
travi rettilinee. Equazioni di equilibrio per le travi rettilinee.
Centro di rotazione. Vincoli esterni ed interni. Problema
cinematico (sulla ricerca delle labilità). Problema statico
(sulla ricerca delle reazioni vincolari). Teoremi delle catene
cinematiche. Calcolo delle reazioni vincolari nei sistemi
staticamente determinati. Calcolo delle caratteristiche della
sollecitazione interna nei sistemi staticamente determinati.
Travature reticolari.
Generalità. Modelli di Timoshenko e di Eulero-Bernoulli.
Distorsioni. Caso piano.
Metodo delle forze. Scrittura diretta delle equazioni di
congruenza (Applicazioni alle travi di una campata e alle
travi continue). Matrice di deformabilità.
Richiami di Geometria delle Masse. Tensioni locali nelle
travi provocate da sforzo normale centrato, flessione
composta, taglio e torsione. Caratteristiche ultime della
sollecitazione. Verifiche alle tensioni ammissibili. Verifiche
agli stati limite. Elementi di stabilità dell’equilibrio elastico.
Statica e
Cinematica
dei sistemi di
travi
Travi elastiche
I sistemi
elastici
iperstatici
Verifiche di
sicurezza
Totale Ore
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
26
2
22
20
7
6
2
6
18
11
75
45
Ore
Lab.
Testi di riferimento
L. Ascione, Elementi di Scienza delle Costruzioni, Cues (2007).
L. Ascione, Sulla Statica delle Travi e dei Sistemi di Travi, volumi I, II, III, Liguori
Editore (2001).
223
Strade, Ferrovie ed Aeroporti
Cds:
Ingegneria
Civile e Civile
per l’Ambiente
e il Territorio
Docente:
Prof. Ciro
CALIENDO
Anno: III
Semestre: II
Integrato:
Codice:
0610100026/0610500050
Propedeuticità:
Scienza della
Costruzioni I
Crediti: 6
SSD: ICAR/04
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’apprendimento dei principi fondamentali che sono alla base della
progettazione geometrica delle infrastrutture viarie (con particolare riferimento alle strade)
e all’apprendimento dei principali criteri per una corretta costruzione del corpo stradale e
delle sovrastrutture.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della normativa utilizzata nell’ambito della progettazione dell’asse stradale,
delle metodologie di progetto e di realizzazione di una infrastruttura stradale.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
Saper impostare oppure interpretare un progetto stradale e seguire la costruzione di una
infrastruttura viaria.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per progettare e realizzare una strada, e proporre
dei criteri di scelta in rapporto al caso concreto.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppi di progettazione e di costruzione esponendo oralmente gli
argomenti legati alle strade.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze di base
della scienza delle costruzioni.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in
aula vengono forniti le conoscenze per poter far sviluppare agli studenti, divisi per gruppi di
lavoro, degli elaborati progettuali. Tali elaborati di progetto comprendono i contenuti
dell’insegnamento e sono strumentali all’acquisizione, oltre che delle preliminari capacità di
progettazione e realizzazione di una strada, anche a sviluppare e rafforzare le capacità di
lavorare in team. Negli elaborati progettuali, revisionati periodicamente dal docente, gli
studenti mettono in pratica con riferimento ad uno specifico tronco stradale i criteri della
progettazione e della costruzione acquisiti durante il corso.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio
orale sugli elaborati progettuali svolti e sugli argomenti trattati durante il corso.
224
Contenuto del corso
Argomenti
Introduzione al
corso
Progettazione
concettuale
Qualità della
circolazione
Costruzione
Muri di sostegno
Ferrovie ed
aeroporti
Totale Ore
Contenuti specifici
Il sistema di trasporto su strada, interazione strada-veicolo,
resistenze al moto.
Andamento plano-altimetrico dell’asse viario, sezioni
trasversali, classificazione delle strade, intersezioni.
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
3
15
11
Parametri della circolazione, livelli di servizio.
3
3
Corpo stradale, materiali, sovrastruttura.
Teoria di Rankine, verifiche a: ribaltamento, scorrimento e
carico limite.
La progettazione e costruzione di ferrovie ed aeroporti:
specificità e differenze rispetto al progetto stradale.
12
3
3
3
4
40
20
Testi di riferimento
T. Esposito, R. Mauro: “La geometria stradale” . Hevelius Edizioni, 2001.
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: “Norme funzionali e geometriche per la costruzione
delle strade”. GU.n.3 del 4-1-2002 Suppl. Ordinario n.5
Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti: “Aggiornamento delle istruzioni tecniche per la
progettazione, l'omologazione e l'impiego delle barriere stradali di sicurezza e le prescrizioni tecniche
per le prove delle barriere di sicurezza stradale”. DM 21 giugno 2004 (GU n. 182 del 5.8.2004)
C. Caliendo: "Il dimensionamento delle pavimentazioni flessibili secondo l'AASHTO Guide".
(fornito dal docente).
CNR: "Catalogo delle pavimentazioni stradali"(fornito dal docente).
225
Strade, Ferrovie ed Aeroporti I
Cds:
Ingegneria
Civile e Civile
per l’Ambiente
e il Territorio
Docente:
Prof. Ciro
CALIENDO
Anno: III
Semestre: II
Integrato:
Codice:
0610100026/0610500050
Propedeuticità:
Scienza della
Costruzioni I
Crediti: 6
SSD: ICAR/04
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’apprendimento dei principi fondamentali che sono alla base della
progettazione geometrica delle infrastrutture viarie (con particolare riferimento alle strade)
e all’apprendimento dei principali criteri per una corretta costruzione del corpo stradale e
delle sovrastrutture.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della normativa utilizzata nell’ambito della progettazione dell’asse stradale,
delle metodologie di progetto e di realizzazione di una infrastruttura stradale.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper impostare oppure interpretare un progetto stradale e seguire la costruzione di una
infrastruttura viaria.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per progettare e realizzare una strada, e proporre
dei criteri di scelta in rapporto al caso concreto.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppi di progettazione e di costruzione esponendo oralmente gli
argomenti legati alle strade.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze di base
della scienza delle costruzioni.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni
in aula vengono forniti le conoscenze per poter far sviluppare agli studenti, divisi per gruppi
di lavoro, degli elaborati progettuali. Tali elaborati di progetto comprendono i contenuti
dell’insegnamento e sono strumentali all’acquisizione, oltre che delle preliminari capacità di
progettazione e realizzazione di una strada, anche a sviluppare e rafforzare le capacità di
lavorare in team. Negli elaborati progettuali, revisionati periodicamente dal docente, gli
studenti mettono in pratica con riferimento ad uno specifico tronco stradale i criteri della
progettazione e della costruzione acquisiti durante il corso.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio
orale sugli elaborati progettuali svolti e sugli argomenti trattati durante il corso.
226
Contenuto del corso
Argomenti
Introduzione al
corso
Progettazione
concettuale
Qualità della
circolazione
Costruzione
Muri di sostegno
Ferrovie ed
aeroporti
Totale Ore
Contenuti specifici
Il sistema di trasporto su strada, interazione strada-veicolo,
resistenze al moto.
Andamento plano-altimetrico dell’asse viario, sezioni
trasversali, classificazione delle strade, intersezioni.
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
3
15
11
Parametri della circolazione, livelli di servizio.
3
3
Corpo stradale, materiali, sovrastruttura.
Teoria di Rankine, verifiche a: ribaltamento, scorrimento e
carico limite.
La progettazione e costruzione di ferrovie ed aeroporti:
specificità e differenze rispetto al progetto stradale.
12
3
3
3
4
40
20
Testi di riferimento
T. Esposito, R. Mauro: “La geometria stradale” . Hevelius Edizioni, 2001.
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: “Norme funzionali e geometriche per
la costruzione delle strade”. GU.n.3 del 4-1-2002 Suppl. Ordinario n.5
Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti: “Aggiornamento delle istruzioni
tecniche per la progettazione, l'omologazione e l'impiego delle barriere stradali di
sicurezza e le prescrizioni tecniche per le prove delle barriere di sicurezza stradale”.
DM 21 giugno 2004 (GU n. 182 del 5.8.2004)
C. Caliendo: "Il dimensionamento delle pavimentazioni flessibili secondo
l'AASHTO Guide". (fornito dal docente).
CNR: "Catalogo delle pavimentazioni stradali"(fornito dal docente).
227
Tecnica delle Costruzioni I
Cds:
Ingegneria
Civile per
l’Ambiente ed
il Territorio
Docente:
Prof. Roberto
REALFONZO
Prof. Gianvittorio
RIZZANO
Integrato:
con Sistemi
Informativi
Propedeuticità:
Scienza delle
Costruzioni I
Crediti: 12
Anno: III
Semestre: I-II
Codice:
…………
SSD: ICAR 09
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’apprendimento delle metodologie di progetto e verifica di strutture in c.a. ed in
acciaio in campo elastico, alle conoscenze di base del metodo di verifica semiprobabilistico agli
stati limite, all’analisi delle sollecitazioni di travi e sistemi di travi (telai e travature) per azioni
statiche con metodi manuali e numerici, al progetto di strutture in c.a. (travi continue) ed in
acciaio (travature reticolari).
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Vengono approfonditi i classici modelli strutturali di: trave continua; telaio piano a nodi fissi e a
nodi spostabili; travature reticolari.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
Lo studente al superamento della prova finale, dovrà essere in grado di determinare le
sollecitazioni in strutture intelaiate, travi isostatiche ed iperstatiche ed in travature reticolari, di
effettuare operazioni di verifica e progetto di membrature in c.a. ed in acciaio in campo lineare e
non lineare, di effettuare la modellazione e l’analisi delle sollecitazioni per strutture di modeste
dimensioni.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper esaminare in senso critico i risultati delle analisi strutturali, controllando la correttezza
della analisi attraverso modelli elementari.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente problematiche strutturali legate al
comportamento di sezioni, membrature e strutture complesse.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a situazioni strutturali differenti da quelle esaminate
durante il corso per materiali e tipologie strutturali.
Prerequisiti
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche e fisiche
con particolare riferimento alla meccanica dei solidi rigidi e deformabili.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di
laboratorio. Nelle esercitazioni in aula vengono sviluppati esempi numerici di quanto illustrato
nelle lezioni teoriche e due temi progettuali: solaio in latero-cemento e capannone industriale in
acciaio. Verrà inoltre svolto un esercizio progettuale riguardante il dimensionamento agli Stati
Limite di un portale in c.a..
Metodi di valutazione
L’esame consta di una prova scritta ed una prova orale. Il colloquio verte su:
discussione degli elaborati progettuali redatti dallo studente durante lo svolgimento del corso;
discussione della prova scritta;
228
discussione dei temi sia teorici che applicativi trattati nel corso.
Contenuto del corso
Argomenti
Introduzione al corso
Teoria tecnica delle
sezioni e degli
elementi in c.a. in
campo lineare
Teoria tecnica delle
sezioni e degli
elementi in c.a. in
campo non lineare
Le travi continue
Analisi dei Telai Piani
Progetto e verifica di
elementi strutturali in
acciaio
Totale Ore
Contenuti specifici
Metodi di verifica della sicurezza strutturale,
metodo elastico, metodo semiprobabilistico agli
stati limite.
Fondamenti della teoria tecnica del c.a.: proprietà
del calcestruzzo; criteri di rottura; acciai da c.a.;
l’aderenza; il ritiro e la viscosità: il rilassamento
dell’acciaio.
Le ipotesi di calcolo delle sezioni in campo lineare
Calcolo degli elementi in c.a.: tiranti; puntoni; travi
inflesse; elementi presso-inflessi; elementi
sollecitati a torsione.
Problemi di instabilità di elementi isolati.
Verifiche a fessurazione.
Il metodo semiprobabilistico agli stati limite,
resistenze di progetto, azioni, combinazione di
progetto delle azioni.
Stati limite ultimi (SLU) e di servizio (SLE):
introduzione.
S.L.U. per tensioni normali: la sezione rettangolare
inflessa e pressoinflessa; i domini di resistenza.
S.L.U. per tensioni tangenziali: cenni.
Metodo delle Forze e Metodo degli Spostamenti.
Esercitazione progettuale: progetto e verifica di un
solaio in latero-cemento..
Modelli strutturali, azioni sulle strutture. Analisi
elastica delle strutture intelaiate piane: tipologie.
Metodo delle forze e Metodo delle deformazioni.
Metodi di rilassamento. Analisi matriciale delle
strutture intelaiate.
I materiali metallici da costruzione.
Le unioni saldate e bullonate.
Membrature tese e compresse; membrature
inflesse.
Le travi composte. Le travature reticolari.
Esercitazione progettuale: calcolo di un capannone
industriale a struttura metallica.
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
2
-
-
15
10
-
12
6
-
5
10
-
20
10
-
20
10
-
75
45
-
Materiale didattico
C. Faella, Argomenti di Teoria e Tecnica delle Costruzioni – Costruzioni in calcestruzzo
armato normale e precompresso, Vol. 1A-1B, CUES
C. Faella, Argomenti di Teoria e Tecnica delle Costruzioni – Analisi di strutture
intelaiate, Vol. 2, CUES
G. Ballio, C. Bernuzzi, Progettare costruzioni in acciaio, HOEPLI, 2006.
229
Tecnica ed Economia dei Trasporti
Cds: laurea in
Ingegneria per
l’Ambiente & il
Territorio
Docente:
Prof.
G.E.CANTARELLA
Integrato:
NO
Propedeuticità:
Matematica I
Fisica I
Crediti: 6
Anno: II
Semestre: II
Codice:
0610500016
SSD: ICAR/05
Tipologia:
?
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’apprendimento degli elementi di base della tecnica dei trasporti e
della circolazione e dell’economia dei trasporti, per lo studio delle caratteristiche
tecnologiche dell’offerta di un sistema di trasporto.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito della tecnica ed economia
dei sistemi di trasporto.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and
understanding)
Saper analizzare e confrontare sistemi tecnologici di trasporto.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per analizzare e confrontare opzioni
differenti in un contesto applicativo.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato ai sistemi
tecnologici di trasporto.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati
durante il corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da
quelli proposti.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze
matematiche e fisiche di base.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula e seminari
integrativi. Nelle esercitazioni in aula sono svolti alcuni esempi. I seminari
riguardano alcune utili esperienze reali.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avviene mediante un
colloquio orale.
230
Contenuto del corso
Argomenti
Introduzione al corso
Trasporto stradale
Trasporto ferroviario
Trasporto aereo
Trasporto marittimo
e idroviario
Trasporto intermodale
delle merci
Trasporto collettivo
urbano e metropolitano
Economia dei trasporti
Totale Ore
Contenuti specifici
Classificazione dei modi di trasporto
Classificazione e componenti dei veicoli.
Strade e terminali. Interazioni tra veicolo e via.
Interazioni tra veicoli: modelli deterministici
della circolazione in linea e ai nodi.
Classificazione e componenti dei veicoli.
Ferrovie e stazioni. Interazioni tra veicolo e via.
Interazioni tra veicoli: circolazione in linea e
nelle stazioni.
Classificazione e componenti degli aeromobili.
Aerovie e aeroporti. Interazioni tra veicolo e via.
Interazioni tra veicoli: circolazione nelle aerovie
e negli aeroporti.
Classificazione e componenti dei natanti.
Rotte e porti. Interazioni tra veicolo e via.
Rilevanza economica. Unità di carico, unità di
movimentazione, unità di trasporto. Terminali e
funzioni logistiche.
Sistemi a guida libera con motore di trazione a
bordo. Sistemi a guida vincolata con motore di
trazione a bordo. Sistemi a guida vincolata con
motore di trazione a terra. Interazioni tra veicoli,
circolazione in linea.
Soggetti e costi relativi. Funzione
costo(domanda). Funzione domanda(costo).
Equilibrio domanda-offerta. Tariffe.
Ore
Lez.
2
Ore
Eserc.
10
5
8
5
5
2
5
2
5
2
3
2
2
2
40
20
Ore
Lab.
Testi di riferimento
Cantarella G. E. a cura di (2007). Sistemi di Trasporto: Tecnica e Economia. UTET.
Gattuso D. (2008). Meccanica della locomozione. Franco Angeli Editore.
Vitetta A. (2003). Il deflusso nei sistemi di trasporto. Franco Angeli Editore.
(oltre alle circa 700 diapositive disponibili in formato .ppt sul sito)
231
Corso di Laurea Magistrale
in
Ingegneria per l’Ambiente ed il Terriorio
LM-35, D.M. 270/2004 (ex-Classe 38/S, D.M. 509/1999):
Classe delle Lauree Magistrali in Ingegneria Ambientale
232
Obiettivi formativi specifici del corso
Il laureato nel corso di laurea magistrale in ingegneria per l'ambiente e il territorio deve
conoscere adeguatamente gli aspetti teorico - scientifici delle altre scienze di base e deve poter
utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell'ingegneria complessi o
che richiedono un approccio interdisciplinare;
Deve conoscere adeguatamente gli aspetti teorico - scientifici dell'ingegneria, sia in generale sia
in modo approfondito relativamente a quelli dell'ingegneria per l'ambiente e il territorio, così da
identificare,formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi complessi o che
richiedono un approccio interdisciplinare.
Il laureato di questo corso deve essere capace di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi,
processi e servizi complessi e/o innovativi, di progettare e gestire esperimenti di elevata
complessità; e gli sarà dotato di conoscenze di contesto e di capacità trasversali adeguatamente
potenziate rispetto a quelle acquisite nel corso di laurea di provenienza.
Il corso si può articolare su più di un curriculum per tener conto della varietà di interessi
professionali che fanno capo a questa figura di laureato, fermo restando la sua collocazione
professionale orientata allo specifico settore dell'albo professionale.
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Il laureato possiede le conoscenze matematiche e fisiche di base peculiari dell'ingegneria e le
conoscenze metodologiche di carattere generale nel settore Ambientale e del Territorio.
L'obiettivo viene perseguito tramite l'adozione di diversi testi per la didattica e tramite varie
modalità di erogazione della didattica stessa (lezioni frontali, esercitazioni pratiche, attività di
laboratorio e di campo); la conoscenza maturata dall'allievo viene verificata tramite le prove
d'esame che constano quasi sempre di una prova scritta e di un esame orale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Il laureato è in grado di affrontare l'analisi di sistemi anche di notevole complessità nell'ambito
dell'Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio e di progettare, in quell'ambito, sistemi di piccole
dimensioni.
Inoltre nello svolgimento delle mansioni inerenti la propria attività, il laureato:
– ha capacità di tipo organizzativo, che si concretizzano nella pianificazione della propria
attività lavorativa, nel rispetto di un piano di lavoro impostogli o nel lavoro di gruppo;
– è in grado di coordinare gruppi di lavoro, nel rispetto dei modelli organizzativi aziendali;
– sa far uso di appropriate tecniche di metodi e tecniche di valutazione, anche basate su
modelli statistici;
– è in grado di relazionare sulla propria attività lavorativa.
In molti corsi, soprattutto appartenenti alle attività caratterizzanti, vengono sviluppate
esercitazioni progettuali per il cui svolgimento è necessario applicare le nozioni apprese nelle
ore di lezione teorica ed imparare ad utilizzare strumenti di lavoro tipici della professione
dell'ingegnere; la discussione dei suddetti elaborati progettuali rappresenta parte integrante delle
usuali prove d'esame nelle quali, dunque, è possibile valutare anche il "saper fare" acquisito
dall'allievo durante il corso.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Coerentemente con le capacità di analisi acquisite, il laureato è in grado di valutare
autonomamente sistemi di media complessità nell'ambito dell'Ingegneria per l’Ambiente ed il
Territorio. Tali capacità di giudizio sono esplicitamente potenziate nel CdS attraverso la
richiesta di relazioni scritte sull'analisi di progetti durante le attività standard corsuali, attraverso
la pianificazione delle attività di tirocinio formativo e professionale ed attraverso la prova di
verifica finale.
233
Lo svolgimento di attività progettuali all'interno dei corsi pone da subito l'allievo di fronte alla
necessità, tipica delle attività ingegneria, di effettuare scelte tra diverse soluzioni alternative
disponibili per risolvere il problema oggetto di studio. Poiché tali attività progettuali sono
generalmente svolte autonomamente dall'allievo che è chiamato a svolgerle da solo o all'interno
di piccoli gruppi di lavoro, esse sono un momento fondamentale per adottare tra le varie
soluzioni prospettate dal docente quella che a suo giudizio risulta più appropriata per il caso in
studio.
Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato sa comunicare con tecnici ed esperti con proprietà di linguaggio e padronanza dei
dialetti tecnici, nella propria lingua. È in grado di comunicare anche in inglese su problematiche
di carattere tecnico; è in grado di comprendere ed elaborare testi in lingua inglese di media
difficoltà. In molti insegnamenti viene fornito allo studente parte del materiale didattico di
supporto ai corsi in lingua inglese, con il duplice obiettivo di rafforzare la conoscenza della
terminologia tecnica e favorire l'acquisizione e la padronanza degli strumenti linguistici.
Tali abilità sono maturate lungo tutto il percorso formativo; contribuiscono allo scopo le
modalità di accertamento e valutazione della preparazione dello studente, che prevedono nella
maggioranza dei casi a valle di una prova scritta, una prova orale durante la quale vengono
valutate, oltre alle conoscenze acquisite dallo studente, anche la sua capacità di comunicarle con
chiarezza e precisione. Inoltre nel corso di alcuni degli insegnamenti maggiormente
caratterizzanti il corso di studi, sono previste delle attività seminariali svolte da gruppi di
studenti su argomenti specifici di ciascun insegnamento.
Le attività di tutorato che vengono svolte dai docenti durante i corsi stimolano l'allievo ad
interagire con essi e con i suoi colleghi; la prova d'esame, generalmente svolta secondo la
modalità del colloquio orale, consente di verificare le abilità comunicative maturate dall'allievo.
La prova finale, infine, offre allo studente un'ulteriore opportunità di approfondimento e di
verifica delle capacità di analisi, elaborazione e comunicazione del lavoro svolto. Essa prevede
infatti la discussione, innanzi ad una commissione, di una Tesi, corredato da una presentazione
multimediale, prodotto dallo studente su un'area tematica attraversata nel suo percorso di studi.
Oggetto di valutazione in questo caso non sono solo i contenuti dell'elaborato, ma anche e
soprattutto le capacità di sintesi, comunicazione ed esposizione del candidato.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato, inoltre, possiede gli strumenti cognitivi di base per la crescita culturale e per
l'aggiornamento continuo autonomo delle proprie conoscenze, per il quale potrà utilizzare fonti
in lingua italiana e in lingua inglese.
La varietà di attività formative previste dall'Ordinamento degli Studi permettono all'allievo di
sviluppare una notevole capacità di apprendimento misurandosi con materie che spaziano da
matematica e fisica e fino alle discipline economiche e giuridiche passando attraverso le attività
caratterizzanti i corsi della Classe di Ingegneria Civile. Da questa varietà di contenuti, spesso
veicolati con altrettanta varietà di metodi di esposizione ed applicazione deriva la necessità che
l'allievo sviluppi una significativa duttilità nell'apprendimento.
Profili professionali di riferimento
Gli sbocchi professionali sono legati a quegli ambiti lavorativi in cui si progettano e
sviluppano prodotti e sistemi nell'ambito dell’Ingegneria Ambientale:
–
uffici tecnici di enti pubblici (Comuni, Province, Regioni);
–
società di costruzioni;
–
studi professionali e società di ingegneria;
–
laboratori di prove su materiali.
234
Gli studenti possono proseguire gli studi iscrivendosi ad un corso di Dottorato di
Ricerca o di Master di Secondo Livello. Inoltre, il CdS consente anche di partecipare
all'esame di stato per l'abilitazione alla professione di ingegnere.
–
–
–
–
Il corso prepara alle professioni di:
Ingegneri civili
Ingegneri idraulici
Altri ingegneri ed assimilati
Urbanisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio
Curricula offerti agli studenti
Il Corso di studi si articola, fin da principio, su due distinti percorsi, con obiettivi diversificati:
– - un percorso “Difesa del Suolo”, finalizzato alla formazione di tecnici con competenze
specialistiche nei campi dell’Ingegneria Idraulica e Geotecnica, con particolare riferimento
agli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico;
– un percorso “Risanamento Ambientale”, orientato alla formazione di tecnici specializzati
nella progettazione, pianificazione, manutenzione e gestione di strutture ed interventi
relativi al risanamento ambientale.
Insegnamenti e altre attività formative
L’elenco degli insegnamenti e i relativi obiettivi formativi sono riportati nel seguito della
presente Guida
Piani di studio individuali
Gli studenti possono presentare piani di studio individuali la cui approvazione è deliberata dal
Consiglio di Area Didattica. I termini e le modalità di presentazione dei suddetti piani sono
stabiliti dalla programmazione annuale della didattica nel calendario di Ateneo.
Prova finale
La prova finale consiste nella preparazione e discussione di un Elaborato di Tesi, sviluppato
nell'ambito delle discipline del corso di Laurea. L'elaborato viene discusso dinanzi ad una
commissione, di norma con l'ausilio di mezzi multimediali.
La valutazione conclusiva terrà conto dell’intera carriera dello studente, della sua maturità
culturale e della capacità di elaborazione personale, nonché della articolazione dell’elaborato
finale e della sua presentazione.
Strutture ove è possibile consultare il regolamento didattico del corso
Facoltà di Ingegneria, Via Ponte Don Melillo, 84084 Fisciano (SA), tel. 089 964029, fax 089
964343, e-mail: [email protected]
Area Didattica di Ingegneria Civile ed Ambientale, Via Ponte Don Melillo, 84084 Fisciano
(SA), tel. 089 964052, fax 089 964343, e-mail: [email protected]
Indirizzo internet del corso di laurea
http://www.adica.unisa.it/
235
Curriculum per gli immatricolati nell’A. A. 2010/11
Percorso RISANAMENTO AMBIENTALE
I anno
DISCIPLINA
CFU
Scienza delle Costruzioni II
6
Idraulica II
6
Ingegneria Sanitaria Ambientale*
6
Geotecnica
12
Valutazione economica dei progetti
6
Ingegneria Sanitaria Ambientale*
6
Totale Parziale
42
DISCIPLINA
CFU
Costruzioni Idrauliche II*
6
Tecnica delle Costruzioni II*
6
Frane
6
Rifiuti solidi
6
Acquedotti e Fognature
6
Un esame a scelta tra:
6
I sem.
II sem.
II anno
I sem.
-
Valutazione di Impatto Ambientale I
-
II sem.
-
Idrologia
Tirocinio/Laboratorio
3
Costruzioni Idrauliche II*
6
Tecnica delle Costruzioni II*
6
Bonifica dei siti contaminati
6
Un esame a scelta tra:
6
Valutazione di Impatto Ambientale II
-
Gestione delle risorse idriche
Prova Finale
15
Totale Parziale
78
* Esame unico con accertamento finale al termine del II semestre
236
Percorso DIFESA DEL SUOLO
I anno
DISCIPLINA
CFU
Scienza delle Costruzioni II
6
Idraulica II
6
Ingegneria Sanitaria Ambientale*
6
Geotecnica
12
Valutazione economica dei progetti
6
Ingegneria Sanitaria Ambientale*
6
Totale Parziale
42
DISCIPLINA
CFU
Costruzioni Idrauliche II*
6
Tecnica delle Costruzioni II*
6
Frane
6
Idraulica marittima
6
Idrologia
6
Un esame a scelta tra:
6
I sem.
II sem.
II anno
I sem.
-
Valutazione di Impatto Ambientale I
Tirocinio/Laboratorio
3
Costruzioni Idrauliche II*
6
Tecnica delle Costruzioni II*
6
Stabilità dei pendii
6
Un esame a scelta tra:
6
II sem.
-
Opere di sostegno
Gestione delle risorse idriche
Valutazione di Impatto Ambientale II
Prova Finale
15
Totale Parziale
78
* Esame unico con accertamento finale al termine del II semestre
237
Manifesto degli studi per l’A. A. 2010/11
Primo Anno
Percorso RISANAMENTO AMBIENTALE
I anno
I sem.
II sem.
DISCIPLINA
CFU
Scienza delle Costruzioni II
6
Idraulica II
6
Ingegneria Sanitaria Ambientale*
6
Geotecnica
12
Valutazione economica dei progetti
6
Ingegneria Sanitaria Ambientale*
6
Totale Parziale
42
DISCIPLINA
CFU
Scienza delle Costruzioni II
6
Idraulica II
6
Ingegneria Sanitaria Ambientale*
6
Geotecnica
12
Valutazione economica dei progetti
6
Ingegneria Sanitaria Ambientale*
6
Totale Parziale
42
Percorso DIFESA SUOLO
I anno
I sem.
II sem.
238
Manifesto degli studi per l’A. A. 2010/11
Secondo Anno
Curruculum RISANAMENTO AMBIENTALE
II anno
I sem.
II sem.
Insegnamento / Attività
♦ Valutazione economica dei progetti
Bonifica dei siti contaminati
Monitoraggio e diagnosi della vulnerabilità dell’ambiente costruito
Frane
Un insegnamento a scelta tra:
• Pianificazione territoriale II
• Progettazione di sistemi di trasporto
■ Attività progettuali 1 e 2
Impatto ambientale opere ingegneria civile
Elementi di legislazione ambientale
6 crediti a scelta tra:
• Gestione dei servizi pubblici amb. (3 CFU)
• Sistemi di gestione ambientale (3 CFU)
• Rischio elettrico e magnetico (6 CFU)
• Idraulica marittima (6 CFU)
• Stabilità dei pendii (se non sostenuto, 6 CFU)
♦ Prova finale
Totale crediti specialistica
CFU
6
6
6
6
6
6
6
3
6
9
120
239
Curruculum DIFESA DEL SUOLO
I anno
I sem.
II sem.
II anno
I sem.
II sem.
Insegnamento / Attività
♦ Matematica IV
♦ Scienza delle Costruzioni II
Idraulica ambientale II
Geologia ambientale
Geotecnica
Tecnica delle Costruzioni II
♦ Meccanica Razionale ed Analitica
Idrologia II
Insegnamento / Attività
♦Valutazione economica dei progetti
Politiche urbane e territoriali
Costruzioni idrauliche II
Frane
Un insegnamento a scelta tra:
• Progettazione di sistemi di trasporto
• Bonifica dei siti contaminati
■ Attività progettuali 1 e 2
Stabilità dei pendii
Impatto ambientale opere ingegneria civile
Un insegnamento a scelta tra:
• Costruzioni in zona sismica
• Strutture speciali
• Idraulica marittima
• Strade, ferrovie ed aeroporti II
CFU
9
6
6
6
12
6
6
6
CFU
6
6
6
6
6
6
6
6
6
9
♦ Prova finale
Totale crediti specialistica
120
* Nel caso siano presenti 3 attività progettuali da 3 CFU, due di esse possono essere svolte nell’ambito
di un unico corso.
Legenda
♦
•
■
Insegnamenti / Attività comuni a tutti i curricula
Insegnamenti / Attività a scelta
Attività progettuali
240
ACQUEDOTTI E FOGNATURE
Docente: Prof. Antonia Longobardi
Numero di Crediti: 6
Propedeuticità: Nessuna
Finalità del corso
Il corso intende fornire le conoscenze necessarie per la comprensione del funzionamento dei principali
sistemi idrici ed impianti di opere idrauliche necessari al bagaglio culturale e professionale di un allievo
Ingegnere Civile Ambientale. Allo scopo, si illustrano i sistemi idrici mostrandone le funzioni,
indicandone gli elementi principali e le relazioni tra essi. Si definiscono le principali caratteristiche delle
risorse idriche ed i criteri per la loro utilizzazione. Si descrivono le opere di derivazione, di adduzione e di
distribuzione e i principali criteri di dimensionamento e di gestione. Per i problemi di difesa dalle acque si
definiscono le caratteristiche degli eventi pluviometrici e idrometrici estremi, le caratteristiche delle reti
di drenaggio artificiali, dei sistemi di difesa dalle inondazioni e delle sistemazioni idrauliche. Si illustrano
i principali criteri di dimensionamento e di gestione. Ad ogni fase del corso corrisponderanno delle
esercitazioni teorico-applicative, mentre ed una parte di approfondimento per sviluppare le stesse
tematiche con esercitazioni progettuali.
PROGRAMMA DETTAGLIATO
1.
2.
3.
4.
Sistemi di adduzione delle acque (20 h) esercitazioni (30%)
Generalità (sistemi, componenti ed elementi). Cenni storici. Quadro normativo Problema del progetto
di un acquedotto semplice. Problema della verifica di un acquedotto semplice. Formule di resistenza.
Abaco di Moody. Incertezze nella stima del coefficiente di scabrezza. Formule pratiche di resistenza.
Sistemi acquedottistici non semplici. Derivazioni e immissioni lungo il percorso. Lo schema
dell'acquedotto consortile. Calcolo economico dell'acquedotto consortile. Raddoppio di condotte.
Formula di Mariotte per il calcolo dello spessore di una tubazione. Calcolo idraulico ed economico di
un impianto di sollevamento. Problemi di moto vario nelle correnti in pressione. Organi di
attenuazione del moto vario: il volano; la cassa d'aria. Soluzione di Evangelisti e con il metodo delle
differenze finite. Caratteristiche elettromeccaniche delle pompe. Scelta della pompa. Diagramma
delle caratteristiche interne ed esterne dell'impianto. Uso dei cataloghi commerciali. Particolari
costruttivi. Saracinesche, scarichi, sfiati, pozzetti, derivazioni, attraversamenti e briglie. Profilo
longitudinale e progetto di massima. Materiali per condotte. Ciclo costruttivo. Giunzioni e pezzi
speciali. Modalità di impiego e posa in opera. Protezioni. Il fenomeno della corrosione nelle
tubazioni. Dimensionamento statico delle tubazioni in pressione.
Serbatoi per acquedotti (10 h) esercitazioni (30%)
Serbatoi per acquedotti. Tipologie e materiali. Serbatoi in c.c.a. rettangolari interrati. Progettazione
architettonica. Calcolo statico delle singole membrature. Verifica a fessurazione. Drenaggio dei
serbatoi. Particolari costruttivi: pozzetto di presa; chiusura idraulica. Camera di manovra. Schemi di
funzionamento.
Sistemi di distribuzione delle acque (15 h) esercitazioni (30%)
Analisi della struttura dei consumi idrici. Problema dell'affidabilità del servizio. Rete di condotte in
pressione a maglie chiuse. Analisi topologica. Schema idraulico di condotte a servizio con
erogazione uniforme lungo il percorso. Problema di progetto. Calcolo economico. Problema di
verifica. Calcolo idraulico di una rete semplice a maglie chiuse. Metodi numerici. Metodo di H.
Cross. Errori di approssimazione. Criteri di convergenza. Calcolo automatico. Criteri di accettazione
delle verifiche idrauliche. Vincoli funzionali. Verifica ad interruzione del servizio in un tratto.
Verifica di emergenza per incendio.
Reti di drenaggio urbane (15 h) esercitazioni (30%)
Idrologia urbana. Processo stocastico delle precipitazioni intense. Legge di Gumbel e sue
generalizzazioni. Il fattore probabilistico di crescita dei massimi annuali delle precipitazioni e delle
portate di piena. Piena media annua. Stima mediante formula razionale. Leggi di probabilità
pluviometriche, puntuali e regionali. Stima dei parametri nelle stazioni di misura. Ciclo idrologico
del bacino durante i fenomeni di piena. Reti di drenaggio: generalità. Fognature urbane. Schemi ad
241
acque miste e separate. Progetto: tabelle di calcolo con l'uso della formula razionale. Spechi fognari
(circolari, ovoidali, a cunetta, a sezioni miste). Scale di deflusso specifiche per sezioni chiuse. La
similitudine idraulica. Progetto e verifica degli spechi fognari. Vincoli funzionali. Verifica in tempo
asciutto. Verifica di fognatura con acque di diversa qualità e quantità. Profili di corrente nell'ipotesi
di sconnessione idraulica a monte e valle. Materiali per condotte fognarie. Cenni sul
dimensionamento statico delle sezioni fognarie. Particolari costruttivi: pozzetti di immissione e
caduta, di curva, di ispezione. Scaricatori di piena. Problemi di profilo di corrente per differenti
condizioni al contorno. Dimensionamento idraulico di un tombino stradale.
ESERCITAZIONI PROGETTUALI:
1. Progetto preliminare di un acquedotto esterno di tipo consortile
2. Progetto preliminare di un serbatoio rettangolare interrato in c.c.a. per acquedotti
3. Progetto preliminare di una rete di distribuzione idropotabile
4. Progetto preliminare di una rete di drenaggio urbana per acque miste
Libro di testo:
G. Ippolito, Appunti di Costruzioni Idrauliche, Nuova Ed., Liguori, Napoli, 1993
Testi di consultazione:
G. Evangelisti, Impianti Idroelettrici, Vol. 1 e 2, Ed. Patron, Bologna, 1951
U. Moisello, Grandezze e fenomeni idrologici, La Goliardica Pavese, Pavia, 1985
G. Supino, Le reti Idrauliche, Ed. Patron, Bologna, 1965
V. Milano, Acquedotti, …., 1999.
Verranno inoltre fornite durante le lezioni (o con download sul sito del docente) dispense sui vari
argomenti trattati
242
BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI
Docente: prof. ing. Vincenzo BELGIORNO
Numero di crediti: 6
Propedeuticità: Smaltimento e trattamento dei rifiuti solidi urbani.
FINALITÀ DEL CORSO: Il corso di bonifica dei siti contaminati intende fornire all’allievo ingegnere le
competenze necessarie alla caratterizzazione delle diverse tipologie di siti contaminati ed alla successiva
proposizione degli interventi di bonifica.
La parte iniziale del corso introduce l’allievo alla problematica dei siti contaminati, presentando gli
elementi essenziali della tematica nonché il quadro normativo di riferimento. Successivamente sono
descritte le caratteristiche ed i problemi tecnici riferiti alle principali tipologie di siti contaminati, con
particolare riferimento alle discariche non controllate di rifiuti.
Nella seconda parte del corso saranno studiate le tecniche di intervento per la bonifica dei siti
contaminati. Per ognuno dei sistemi proposti verranno fornite le nozioni teoriche di base, saranno
descritte le caratteristiche costruttive e di funzionamento con la proposizione delle diverse soluzioni
impiantistiche adottabili. Inoltre, gli allievi saranno supportati nello svolgimento di esercitazioni
numeriche mirate alla progettazione dei diversi sistemi.
Nell’ambito del corso sono previste delle visite tecniche presso cantieri di bonifiche e siti di discariche
non controllate.
PERCENTUALE DI LEZIONI PER ESERCITAZIONI E/O ATTIVITÀ DI LABORATORIO: 20%
PROGRAMMA DEL CORSO
Caratterizzazione e campionamento di suoli contaminati
Introduzione alle problematiche di inquinamento del suolo. Classificazione dei contaminanti,
nomenclatura, proprietà e parametri chimici, fisici e biologici. Leggi chimiche fondamentali, cinetica dei
processi chimici e biologici. Acque sotterranee e principali caratteristiche. I criteri per la definizione della
qualità delle matrici ambientali. La finalità e la programmazione delle indagini di campo; i criteri di
localizzazione dei punti di campionamento. Il trattamento statistico dei dati ambientali. Le differenti
tipologie di indagine: le indagini geognostiche, geologiche e idrogeologiche, , geofisiche. Le indagini sui
rifiuti.
Il quadro normativo nazionale di riferimento
Il D.Lgs. 22/97 (il Decreto “Ronchi”). Gli aspetti tecnici del DM 471/99. Gli elementi della
progettazione.
La caratterizzazione del sito
Perimetrazione del sito. Definizione preliminare del Modello Concettuale. Aspetti progettuali degli
interventi di emergenza. Programmazione delle indagini di campo. Programmazione di indagini in
presenza di rifiuti solidi stoccati.
Le procedure di analisi del rischio
Analisi del rischio dei terreni contaminati. Procedure numeriche per la valutazione quantitativa del
rischio. Modelli numerici e software per l’analisi di rischio.
Le tecnologie di messa in sicurezza
Classificazione. Tecniche e materiali utilizzati nella messa in sicurezza. Le tecniche di isolamento
superficiale. Le tecniche di isolamento perimetrale e le tecniche di isolamento del fondo. Le tecniche di
stabilizzazione e immobilizzazione.
Le tecnologie di bonifica
Classificazione. Soil vapor extraction (SVE). Air sparging. Air stripping. Bioventing. Biosparging.
Desorbimento termico in situ ed ex situ. Pump and treat. Dual-phase extraction. Drawdown pumping. In
situ oxidation. Fitorisanamento. Barriere reattive permeabili. Soil washing. Compostaggio. Landfarming.
I criteri per la selezione delle possibili alternative tecnologiche e per la scelta dell’intervento da attuare.
243
SUSSIDI DIDATTICI E TESTI DI APPROFONDIMENTO:
• Dispense ed appunti del corso.
• LaGrega M.D., Buckingham P.L., Evans J.C., “Hazardous Waste Management”, Civil
Engineering Series, McGraw-Hill, Inc., 2001.
244
CHIMICA E BIOLOGIA DELLE ACQUE
Docente: Prof. Marisa DI MATTEO
Numero di Crediti: 6
Collocazione: Laurea Magistrale: I anno – I semestre
Finalità del corso
Il corso ha come obiettivo l’insegnamento delle nozioni di base della chimica e della biologia, applicate ai
sistemi ambientali in fase acquosa. Saranno, quindi, descritti i principi relativi al comportamento delle
soluzioni acquose in sistemi semplici e complessi, che prevedono interazioni con le fasi solide e gassose.
Verranno inoltre approfondite le principali specie biologiche legate ai sistemi ambientali considerati.
Durante il Corso gli studenti avranno anche la possibilità, mediante homework, esercitazioni interattive e
un lavoro di gruppo finale, di confrontarsi con problemi ambientali legati all’attualità.
Programma delle Lezioni
Equilibri nei sistemi fisico-chimici (6h)
Acidi, basi e loro reazioni (4h)
Equilibri Gas/liquido (6h)
Carbonate system ed equilibrio nei sistemi con le fasi solide (4h)
Specie metalliche nei sistemi acquosi (6h)
Esplorazione dei sistemi ambientali (6h)
Modellistica al calcolatore degli equilibri chimici (6h)
Elementi di biologia (6h)
Agenti inquinanti organici nell’ambiente (6h)
Gli organismi biologici dei fanghi di depurazione (5h)
Problematiche dei fanghi di depurazione (5h)
Esercitazioni (30% della durata del Corso)
Principali obiettivi formativi
Competenze relative a:
Principi fondamentali che governano i
processi chimici e biologici nei sistemi
ambientali
Modellistica degli equilibri chimici
Calcolo delle principali grandezze
chimiche e biologiche
Capacità di:
Conoscere il linguaggio della chimica e
della biologia delle acque.
Determinare i componenti fisico-chimici
e biologici dei sistemi ambientali.
Acquisire nozioni sulle più importanti
specie chimiche e biologiche presenti
nelle acque.
Modalità di svolgimento dell’esame
Prove intercorso, preparazione di un progetto di gruppo ed esame orale
Testi e materiale didattico di supporto
Appunti del corso
Testi di chimica e biologia generale
M.M. Benjamin: Water Chemistry, McGraw-Hill, 2000
A.L. Lehninger: Principi di Biochimica, Zanichelli
W. Stumm, J.J. Morgan: Aquatic chemistry: Chemical Equilibria and Rates in Natural Waters, Wiley,
1996
245
CONTROLLO DELLE VIBRAZIONI E DEL RUMORE
Numero di Crediti: 6
Docente: Prof. Alessandro RUGGIERO
Propedeuticità: Matematica I, Fisica I
Finalità del corso
L’insegnamento, rivolto agli allievi del Corso di Laurea in Ingegneria Civile per l’Ambiente e il Territorio, fornisce le
competenze necessarie per il monitoraggio delle vibrazioni e del rumore ambientale ai sensi della vigente normativa.
Successivamente all’analisi dei principi teorici delle vibrazioni di sistemi meccanici e del controllo del rumore, sono
illustrate le strumentazioni e le tecniche di acquisizione ed elaborazione dati dedicate a dette attività. Particolare
attenzione è attribuita allo studio delle problematiche legate alla zonizzazione acustica del territorio ed alla misura del
rumore ambientale ai sensi della vigente normativa. Nell’ambito del corso sono, tra l’altro, organizzate esercitazioni
in laboratorio ed in campo, giornate di studio, visite presso aziende operanti nel settore.
Programma
Elementi di dinamica applicata (5h)
esercitazioni (0%)
Modello fisico e matematico di un sistema meccanico; equazioni cardinali della dinamica; forze elastiche
conservative: determinazione dei coefficienti di rigidità di elementi elastici; equazioni di d’Alembert.; determinazione
della legge del moto di tipici sistemi meccanici.
Vibrazioni meccaniche (25h)
esercitazioni (40%)
Moto periodico e moto armonico: rappresentazione vettoriale di un moto armonico. Analisi armonica. Fenomeni
vibratori fondamentali: modelli matematici di sistemi discreti. Sistemi ad un grado di libertà: vibrazioni libere e
vibrazioni forzate armoniche (risonanza). Determinazione del coefficiente di smorzamento. Vibrazioni eccitate da un
moto armonico. Vibrazioni forzate periodiche. Isolamento delle vibrazioni. La misura di vibrazioni: catena di misura;
accelerometri piezoelettrici; esperienze di laboratorio Analisi e controllo delle vibrazioni negli ambienti di lavoro (D.
lgs. n. 187/2005).
Misura del rumore (25h)
esercitazioni (40%)
Suono e livelli sonori: proprietà del suono; proprietà delle onde sonore; parametri acustici; le curve di ponderazione
in frequenza; la propagazione del suono all’aperto; il rumore da traffico.
Normativa vigente in tema di inquinamento acustico; catena di misura, microfoni: classificazione e principio di
funzionamento, il fonometro: calibrazione e funzionamento; metodi di misura del rumore; analisi in frequenza;
interpretazione dei risultati e software di post elaborazione, cenni di analisi statistica dei dati. Esercitazioni in campo.
La zonizzazione acustica del territorio. Quadro normativo di riferimento; zone e limiti di zona; criteri generali di
zonizzazione; piani di risanamento acustico del territorio. Esempi pratici. Analisi e controllo del rumore negli
ambienti di lavoro (D. lgs. n. 195/2006).
Esercitazioni di recupero ed attività di laboratorio integrativa (5h)
Competenze e capacità in uscita dal corso
Competenze relative a:
Metodologia e strumentazione per la misura delle
vibrazioni e del rumore;
Tecniche di monitoraggio del rumore ambientale ai
sensi della vigente normativa.
Monitoraggio del rumore negli ambienti di lavoro ai
sensi del D. lgs. n. 277 del 15 agosto 1991
Capacità di:
Allestire una catena di misura di vibrazioni;
Scegliere gli opportuni parametri per la
misura del rumore;
Eseguire misure di vibrazioni e di rumore;
Post elaborare ed interpretare i dati relativi
alle misure eseguite.
Modalità di svolgimento dell’esame
La prova di esame consiste in una prova orale finale.
Testi e materiale didattico di supporto
Appunti distribuiti dal Docente.
Angelo Raffaele Guido - Lelio Della Pietra: Lezioni di Meccanica delle Macchine - Vol. I - Edizione CUEN - 1993);
Cyril M.Harris- Manuale di controllo del rumore- Tecniche nuove – Milano
B&K – Noise Control- B&K Denmark
Sito E-Learning
http://elearning.dimec.unisa.it/CLfb26/
Testi consigliati per la consultazione
1. G. Diana, F.Cheli – Dinamica e Vibrazione dei Sistemi - UTET
2. Cyril M. Harris –Shock and Vibrations- McGraw-Hill book Company3. Frank Fay- Engineering Acoustics – Academic Pres (2001)
4. M.P. Norton: Fundamentals of noise and vibration analysis for engineers, Cambridge University Press.
246
COSTRUZIONI IDRAULICHE II
Docente: Prof. Fabio ROSSI
Numero di Crediti: 6
Propedeuticità:Idraulica II
Finalità del corso
Il corso intende fornire le conoscenze necessarie per la comprensione del funzionamento dei principali
sistemi idrici ed impianti di opere idrauliche necessari al bagaglio culturale e professionale di un allievo
Ingegnere Civile Ambientale. Allo scopo, si illustrano i sistemi idrici mostrandone le funzioni,
indicandone gli elementi principali e le relazioni tra essi. Si definiscono le principali caratteristiche delle
risorse idriche ed i criteri per la loro utilizzazione. Si descrivono le opere di derivazione, di adduzione e di
distribuzione e i principali criteri di dimensionamento e di gestione. Per i problemi di difesa dalle acque si
definiscono le caratteristiche degli eventi pluviometrici e idrometrici estremi, le caratteristiche delle reti
di drenaggio artificiali, dei sistemi di difesa dalle inondazioni e delle sistemazioni idrauliche. Si illustrano
i principali criteri di dimensionamento e di gestione. Ad ogni fase del corso corrisponderanno delle
esercitazioni teorico-applicative, mentre viene demandata ad una parte di approfondimento facoltativa la
possibilità di sviluppare le stesse tematiche con esercitazioni progettuali.
Programma dettagliato
1. Problemi di utilizzazione delle acque: analisi e gestione delle risorse idriche (10 h) esercitazioni
(30%)
(riferimento: Ippolito, Cap. 1, in particolare 1.3, da 1.4 fino a 1.4.2.4; dispense)
Impianti di utilizzazione delle acque: impianti a deflusso. Caratteristiche costruttive. Volumi erogabili.
Regole operative di esercizio di una paratoia per derivazioni in alveo.
3.
Sistemi di adduzione delle acque (20 h) esercitazioni (30%)
(riferimento: Ippolito, Cap. 2, in particolare)
Generalità (sistemi, componenti ed elementi). Cenni storici. Quadro normativo (il Piano Regolatore
Generale degli Acquedotti, la legge Galli). Dotazioni medie. Problema del progetto di un acquedotto
semplice. Problema della verifica di un acquedotto semplice. Formule di resistenza. Abaco di Moody.
Incertezze nella stima del coefficiente di scabrezza. Formule pratiche di resistenza. Sistemi acquedottistici
non semplici. Derivazioni e immissioni lungo il percorso. Lo schema dell'acquedotto consortile. Calcolo
economico dell'acquedotto consortile. Raddoppio di condotte. Formula di Mariotte per il calcolo dello
spessore di una tubazione. Calcolo idraulico ed economico di un impianto di sollevamento. Scelta tra i
diversi regimi di funzionamento. Analisi di affidabilità per il posizionamento della pompa. Problemi di
moto vario nelle correnti in pressione. Il colpo d'ariete; il fenomeno della cavitazione. Oscillazioni di
massa. Organi di attenuazione del moto vario: il volano; la cassa d'aria. Soluzione di Evangelisti e con il
metodo delle differenze finite. Caratteristiche elettromeccaniche delle pompe. Scelta della pompa.
Diagramma delle caratteristiche interne ed esterne dell'impianto. Uso dei cataloghi commerciali. Curve
caratteristiche dell'impianto di sollevamento: condotte in serie, in parallelo, ramificate, con portata
variabile. Curve caratteristiche interne e loro regolazione. Punto di funzionamento: impianti in serie ed in
parallelo, ramificati, con by-pass, a ciclo chiuso, con booster. Particolari costruttivi. Saracinesche,
scarichi, sfiati, pozzetti, derivazioni, attraversamenti e briglie. Profilo longitudinale e progetto di
massima. Materiali per condotte: tubazioni lapidee (cemento amianto, c.c.a. e c.a.p.), tubazioni plastiche
(PVC, PEad, PRFV), tubazioni metalliche (acciaio, ghisa). Ciclo costruttivo. Giunzioni e pezzi speciali.
Modalità di impiego e posa in opera. Protezioni. Il fenomeno della corrosione nelle tubazioni. Protezione
attiva e passiva. Corrosione nei tubi in c.c.a. Dimensionamento statico delle tubazioni in pressione.
Schema delle sollecitazioni per condotte interrate. Tubazioni di piccolo/grande diametro, flessibili/rigide.
Sollecitazioni esterne, stato tensionale interno, tipi di verifiche in cantiere, in collaudo ed in esercizio.
4. Sistemi di distribuzione delle acque (15 h) esercitazioni (30%)
(riferimento: Ippolito, Cap. 3, in particolare da 3.1 a 3.3.3)
Analisi della struttura dei consumi idrici. Variabilità giornaliera della richiesta. Fenomeno dell'ora di
punta. Simulazione probbailistica del singolo nodo di domanda. Problema dell'affidabilità del servizio.
Rete di condotte in pressione a maglie chiuse. Analisi topologica. Schema idraulico di condotte a servizio
con erogazione uniforme lungo il percorso.
Problema di progetto. Calcolo economico. Rete equivalente a maglie aperte: resezioni. Flussi principali.
Calcolo probabilistico delle portate circolanti a maglie aperte.
247
Problema di verifica. Calcolo idraulico di una rete semplice a maglie chiuse. Metodi numerici. Metodo di
H. Cross. Errori di approssimazione. Criteri di convergenza. Calcolo automatico.
Criteri di accettazione delle verifiche idrauliche. Vincoli funzionali. Verifica ad interruzione del servizio
in un tratto. Verifica di emergenza per incendio.
Serbatoi per acquedotti. Tipologie e materiali. Serbatoi in c.c.a. rettangolari interrati. Progettazione
architettonica. Calcolo statico delle singole membrature. Verifica a fessurazione. Drenaggio dei serbatoi.
Particolari costruttivi: pozzetto di presa; chiusura idraulica. Camera di manovra. Schemi di
funzionamento.
5. Reti di drenaggio urbane (15 h) esercitazioni (30%)
(riferimento: Ippolito, Cap. 5, escluso da 5.5.3.1 a 5.5.3.2, da 5.6.2.2 a 5.7, da 5.9.9 a 5.9.10, 5.10 e
5.14.3; dispense)
Idrologia urbana. Processo stocastico delle precipitazioni intense. Modelli Poissoniani composti e loro
massimo. Legge di Gumbel e sue generalizzazioni. Il fattore probabilistico di crescita dei massimi annuali
delle precipitazioni e delle portate di piena.
Piena media annua. Stima mediante formula razionale. Leggi di probabilità pluviometriche, puntuali e
regionali. Stima dei parametri nelle stazioni di misura.
Ciclo idrologico del bacino durante i fenomeni di piena. Schema cinematico e formula razionale. Tempo
di corrivazione e tempo di ritardo. Coefficiente di piena (fattore di afflusso, di attenuazione e area
reduction factor). Stima dei parametri tr e Cf in ambito urbano.
Reti di drenaggio: generalità. Fognature urbane. Schemi ad acque miste e separate. Progetto: tabelle di
calcolo con l'uso della formula razionale.
Spechi fognari (circolari, ovoidali, a cunetta, a sezioni miste). Scale di deflusso specifiche per sezioni
chiuse. La similitudine idraulica.
Progetto e verifica degli spechi fognari. Vincoli funzionali. Verifica in tempo asciutto. Verifica di
fognatura con acque di diversa qualità e quantità. Profili di corrente nell'ipotesi di sconnessione idraulica
a monte e valle.
Materiali per condotte fognarie. Cenni sul dimensionamento statico delle sezioni fognarie.
Particolari costruttivi: pozzetti di immissione e caduta, di curva, di ispezione.
Scaricatori di piena. Soglia laterale: criteri di progetto. Verifica con il metodo di De Marchi alle
differenze finite. Scaricatore a salto di fondo.
Problemi di profilo di corrente per differenti condizioni al contorno: immissione laterale concentrata;
livello del serbatoio di valle variabile, salti di fondo e brusco restringimento della sezione.
Dimensionamento idraulico di un tombino stradale.
ESERCITAZIONI AGGIUNTIVE :
1a. Profilo di corrente di un canale a pelo libero, al variare delle caratteristiche di imbocco
1b. Regolazione dell'efflusso attraverso una paratoia mobile
1c. Profilo di corrente a monte di una soglia di fondo
2a. Valutazione delle incertezze legate al coefficiente di scabrezza
2b. Valutazione delle alternative progettuali in condotta con variazione della portata
2c. Punto di funzionamento di un impianto di sollevamento in condotta con variazione di portata
3a. Calcolo idraulico di una rete semplice: portate assegnate
3b. Calcolo idraulico di una rete semplice: serbatoi a livello assegnato, differente fra di loro.
3c. Calcolo idraulico di una rete semplice: impianto di sollevamento in rete
4a. Profilo di corrente di canale laterale con sbocco in canale a livello variabile
4b. Profilo di corrente canale con immissione laterale concentrata ortogonale alla direzione della corrente
4c. Dimensionamento e verifica idraulica di un tombino stradale.
Libro di testo:
G. Ippolito, Appunti di Costruzioni Idrauliche, Nuova Ed., Liguori, Napoli, 1993
Testi di consultazione:
G. Evangelisti, Impianti Idroelettrici, Vol. 1 e 2, Ed. Patron, Bologna, 1951
U. Moisello, Grandezze e fenomeni idrologici, La Goliardica Pavese, Pavia, 1985
G. Supino, Le reti Idrauliche, Ed. Patron, Bologna, 1965
V. Milano, Acquedotti, …., 1999.
Verranno inoltre fornite durante le lezioni dispense sui vari argomenti trattati
248
Costruzioni in Zona Sismica
Cds:
LS - Ingegneria
Civile
Ingegneria per
l’Ambiente e il
Territorio
Docente:
Luigi Petti
Anno: II
Semestre: II
Integrato:
Codice:
0606363028
Propedeuticità:
Tecnica delle
Costruzioni II –
Scienza delle
Costruzioni II
Crediti: 6
SSD: ICAR/09
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso introduce lo studente alle principali tematiche riguardanti l’ingegneria sismica, con
riferimento agli aspetti teorici di base ed alle problematiche progettuali.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dell’ingegneria civile in generale ed
in particolare nell’ambito dei processi di progettazione ed esecuzione anche di costruzioni
complesse.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper progettare strutture sismoresitenti applicando sia procedure e metodologie classiche
che avanzate al fine di perseguire prestazioni prestabilite.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi, i criteri e le procedure più appropriate per progettare e realizzare
una costruzione sismoresistente.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento ovvero le problematiche
connesse alla progettazione ed all’esecuzione di strutture sismoresistenti.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze
mecaniche di base, con particolare riferimento alla scienza ed alla tecnica delle costruzioni.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in
aula viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, un progetto da sviluppare
durante tutto lo svolgimento del corso. Il progetto comprende unitariamente tutti i contenuti
dell’insegnamento ed è strumentale all’acquisizione, oltre che delle capacità di
progettazione di un edificio intelaitao in c.a., anche a sviluppare e rafforzare le capacità di
lavorare in team.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio
orale.
249
Contenuto del corso – Aspetti teorici (6 CFU)
Argomenti
Il fenomeno
sismico
Analisi della
risposta sismica
di organismi
edilizi
Il progetto di
strutture
antisismiche
Strategie
innovative di
protezione
sismica
Totale Ore
Contenuti specifici
Introduzione alla sismologia e caratterizzazione del fenomeno
sismico. Descrizione delle principali metodologie sismotettonicheprobabilistiche per l’analisi della pericolosità sismica. Pericolosità
sismica di base ed effetti di sito.
La risposta libera e forzata dei sistemi ad un grado di libertà
(SDOF). Metodi numerici di integrazione delle equazioni del
moto.Spettri di risposta elastici. La risposta sismica di sistemi a
masse concentrate a più gradi di libertà (MDOF). Metodi di analisi
lineare: statica e dinamica. Introduzione al comportamento non
lineare delle strutture soggette ad azioni sismiche. Spettri di
risposta anelastici.
Gli organismi degli edifici antisismici. Controventi. Criteri di
progetto di carattere prestazionale. Duttilità e Gerarchia delle
Resistenze. Spettri di progetto. La nuova normativa NTC2008. Le
normative internazionali. Dettagli costruttivi specifici per la
protezione sismica degli edifici.
Concetti di controllo delle vibrazioni. Controventi dissipativi.
L’isolamento alla base. La dissipazione extrastrutturale di energia.
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
10
2
16
4
12
4
8
4
46
14
È previsto lo svolgimento di un progetto di una costruzione/edificio sismoresistente. A tal proposito sono
previste lezioni ed esercitazioni finalizzate ad approfondire le seguenti tematiche e problematiche:
• Criteri di progetto;
• Costruzione di modelli numerici descrittivi di strutture sismoresistenti;
• Metodologie e procedure di analisi statica e dinamica sia in ambito lineare che non lineare;
• Dettagli costruttivi;
• Soluzioni progettuali innovative.
Testi di riferimento
“Dynamics of structures : theory and applications to earthquake engineering”, CHOPRA A.K.,
Prentice-Hall, 1995
“Strutture in cemento armato. Basi della progettazione”, COSENZA, MAFREDI, PECCE, Hoepli,
2008
“Design of seismic isolated structures: from theory to practice”, NAEIM F., J. M.Kelly, J.Wiley &
sons., 1999
250
Fondamenti di Geotecnica
Cds: Laurea
Magistrale in
Ingegneria per
l’Ambiente ed il
Territorio
Docente:
Ing. Sabatino
Cuomo
Integrato:
-
Propedeuticità:
nessuna
Crediti: 6
Anno: I
Semestre: II
Codice:
SSD: ICAR/07
Tipologia:
Caratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire.
Il corso di Fondamenti di Geotecnica si pone come continuazione del corso di Meccanica
delle Terre ed è orientato a fornire agli allievi i metodi e gli strumenti per affrontare e
risolvere le problematiche nelle quali intervengono sistemi geotecnici semplici e complessi.
Il corso ha, pertanto, finalità principalmente applicative anche se non sono trascurati gli
approfondimenti teorici volti ad integrare le conoscenze già acquisite in campo geotecnico.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Metodiche di indagine per la caratterizzazione geotecnica del sottosuolo. Criteri per la
verifica, in condizioni di esercizio e a rottura, di sistemi geotecnici.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge
understanding)
Dimensionamento e previsione del comportamento di opere geotecniche.
and
Autonomia di giudizio (making judgements)
Capacità di individuare le teorie ed i metodi più appropriati per l’analisi e il
dimensionamento delle opere geotecniche.
Abilità comunicative (communication skills)
Capacità di lavorare in gruppo ed esporre oralmente argomenti di Ingegneria Geotecnica.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.
Prerequisiti
Conoscenze propedeutiche al corso di Fondamenti di Geotecnica sono: principio delle
tensioni efficaci; stato di tensione e di deformazione nei mezzi porosi multifase; moti di
filtrazione in regime permanente e vario nei terreni; principi di base del comportamento
meccanico dei mezzi porosi multifase.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Le esercitazioni
prevedono lo sviluppo di elaborati inerenti i principali argomenti del corso con particolare
attenzione agli aspetti applicativi.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio
orale.
251
Contenuto del corso
Argomenti
Introduzione al
Corso
Indagini in sito e
di laboratorio
Stato tensionale e
condizioni di
sollecitazione
Stati di
deformazione e
cedimenti
I moti di
filtrazione in
regime
stazionario e
vario
Opere di
sostegno
Fondazioni
Pendii
Aspetti normativi
Contenuti specifici
I principali problemi applicativi nell’Ingegneria
Geotecnica e l’approccio metodologico per la loro
risoluzione.
Progettazione delle campagne di indagini in sito e di
laboratorio: articolazione, estensione e frequenza delle
indagini. Ricostruzione della sezione stratigrafica di
progetto.
Richiami della definizione di tensione, del principio delle
tensioni effettive per i terreni saturi e parzialmente saturi.
Relazioni tensioni-deformazioni in un terreno saturo;
condizioni drenate e non drenate; sovrappressioni neutre
indotte da variazioni dello stato tensionale in condizioni
non drenate; parametri di deformabilità e loro
valutazione.
Calcolo dei cedimenti a breve e lungo termine per un
mezzo elastico. Il metodo edometrico e il metodo di
Skempton e Bijerrum. Applicazioni.
Proprietà idrauliche per mezzi saturi e parzialmente
saturi. Misure in sito delle pressioni neutre positive e
delle suzioni. Misure in sito del coefficiente di
permeabilità. Equazioni reggenti e metodi di risoluzione
per moti di filtrazione in regime stazionario e vario;
grado di consolidazione; fattore tempo e decorso dei
cedimenti.
Problemi di collasso e cenni ai teoremi dell’analisi limite.
Metodo dell’equilibrio limite globale. Stati di equilibrio
limite attivo e passivo. Teoria di Rankine. Generalità
sulle opere di sostegno. Metodo di Coulomb.
Dimensionamento e verifica di muri di sostegno e di
paratie libere ed ancorate.
Meccanismi di rottura di fondazioni superficiali. La
soluzione di Terzaghi in condizioni drenate e non
drenate. La formula generale di Brinch-Hansen.
Meccanismi di rottura di fondazioni profonde. Capacità
portante dei pali sotto l’azione di forze assiali e influenza
della modalità costruttiva.
Resistenza mobilitata e mobilitabile. Condizioni di
equilibrio di un pendio indefinito. Metodi dell’equilibrio
limite.
Normative e Raccomandazioni.
Totale Ore
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
2
3
2
5
5
3
2
8
2
8
2
8
2
3
2
3
45
12
3
Testi di riferimento
Cascini L. (1993) - Appunti di Geotecnica. Edizioni CUSL, Potenza.
Lancellotta R. (2004) – Geotecnica. Zanichelli Editore, Bologna.
Dispense predisposte dal docente.
252
FRANE
Numero di Crediti: 6
Docente: ing. Michele Calvello
Collocazione: II Anno - I semestre
Propedeuticità: Geotecnica (perc. Difesa del suolo); Fondamenti di geotecnica (perc.
Risanamento ambientale)
Finalità del corso
Il corso di Frane è finalizzato ad introdurre gli allievi alla comprensione dei meccanismi che presiedono
alle diverse fasi dei fenomeni franosi, siano essi di primo distacco o di riattivazione, precisandone i fattori
predisponenti e le cause innescanti. Particolare attenzione è dedicata alla individuazione e perimetrazione
della franosità, reale o potenziale, su area vasta, nonché alla valutazione del rischio e dei fattori che
concorrono alla sua definizione (pericolosità, elementi a rischio e vulnerabilità). Sono, quindi, forniti gli
elementi-base per la messa a punto dei più idonei interventi non strutturali di mitigazione del rischio.
Programma
Inquadramento dei fenomeni franosi secondo le classifiche di Varnes (1978), Hutchinson (1988) e
Leroueil et al. (1996). Velocità dei fenomeni franosi. (8 ore)
Illustrazione di casi reali e loro inquadramento nelle classifiche prese a riferimento. (2 ore)
Cause innescanti i fenomeni franosi: piogge, sisma, interventi antropici, erosione, decadimento della
resistenza. (2 ore)
Elementi da acquisire per lo studio, in rocce sciolte e lapidee, di un movimento franoso o di un ammasso
potenzialmente instabile: geometria del volume da analizzare, formazioni e litotipi presenti nel sottosuolo,
resistenza mobilitata e mobilitabile, regime delle pressioni neutre, carichi permanenti ed accidentali. (10
ore)
Previsione delle modalità di evoluzione di un movimento franoso in rocce sciolte e lapidee: i metodi
dell’equilibrio limite; cenni alle analisi in campo elasto-plastico; relazioni spostamenti-tempo; modelli a
scatola chiusa e modelli completi di versante. I sistemi di allarme (15 ore)
Studio della franosità a scala territoriale: scala di riferimento; carta inventario dei fenomeni franosi; il
rischio R ed i fattori (I, P, E, V) che concorrono alla sua definizione; le carte del rischio. (8 ore)
Normativa in materia di Difesa del Suolo e Piani Stralcio. Le misure di salvaguardia. Le azioni di
mitigazione del rischio. (5 ore)
Note: Le restanti 10 ore di didattica frontale sono impiegate per sviluppare e approfondire gli argomenti
del corso con esercitazioni protiche sul rischio da frana riguardanti: fenomeni franosi singoli in rocce
sciolte; rischio da frana a scala 1:25.000.
Competenze e capacità in uscita dal corso
Competenze relative a:
Tipologie dei fenomeni franosi. Meccanismi di
deformazioni e rottura dei pendii naturali.
Teoria del Rischio da frana.
Capacità di:
Previsione delle modalità di evoluzione dei
fenomeni franosi. Stima del Rischio da frana ed
individuazione degli interventi non strutturali
per la sua mitigazione.
Modalità di svolgimento dell’esame
L’esame consta di un colloquio orale, con discussione degli elaborati.
Testi e materiale didattico di supporto
Dispense predisposte dal docente.
253
GEOLOGIA AMBIENTALE
Docente: Prof. Domenico GUIDA
Numero di crediti: 6
Propedeuticità: Nessuna
Programma didattico sintetico
Il corso ha l’obiettivo di fornire agli studenti le nozioni fondamentali di geologia ambientale con
particolare riferimento alle problematiche territoriali legate alla difesa del suolo ed alla tutela delle acque,
attraverso richiami dei fondamentali di scienze della terra ed approfondimenti nel campo della geologia,
geomorfologia ed idrogeologia.
Il corso affronta sia gli elementi di base per la lettura del territorio su base cartografica e
aerofotogrammetria e sia le metodologie geologico-ambientali propedeutici alla fase di analisi e di
diagnosi degli squilibri territoriali, naturali o antropicamente indotti, con particolare riferimento agli
aspetti legati al dissesto territoriale su vasta area.
Gli argomenti presentano una più stretta interconnessione con gli insegnamenti propedeutici di
Geomorfologia (I anno Corso Triennale) e quelli affini di Geotecnica, di Indagini e Controlli Geotecnici,
Stabilità dei pendii e Frane, ma hanno fornito elementi di base per altre discipline quali Idraulica,
Idraulica Marittima ed Idrologia, Fenomeni di inquinamento e controllo della qualità ambientale.
Il corso si articola in tre parti: la prima riguarda richiami di geologia generale, di geomorfologia
descrittiva ed elementi di idrogeologia, la seconda approfondisce le tematiche generali e ne finalizza lo
studio all’analisi territoriale ed ambientale, la terza implementa le nozioni fornite in precedenza nello
sviluppo di studi territoriali su casi reali ed in riferimento alle normative vigenti.
Le lezioni saranno accompagnate da esercitazioni pratiche sulla lettura ed interpretazione delle carte
geotematiche (geologiche, geomorfologiche ed idrogeologiche), sulla lettura delle foto aeree su coppie
stereoscopiche e sulla redazione di rapporti territoriali.
Il corso si completa con visite tecniche di campo per l’acquisizione, elaborazione ed interpretazione di
dati geo-ambientali significativi per la risoluzione di problematiche ingegneristiche.
254
GEOTECNICA
Docente: Prof. Ing. Leonardo CASCINI
Numero di crediti: 12
Propedeuticità: Nessuna
Finalità del corso: Il corso approfondisce i fondamenti teorici della meccanica delle terre e dei mezzi a
più fasi, in condizione di totale e parziale saturazione, successivamente utilizzati per analizzare le
problematiche più comuni nell’ambito della Ingegneria Geotecnica.
Programma
Introduzione al corso: i principali problemi applicativi nella Ingegneria Geotecnica e l’approccio
metodologico per la loro risoluzione; le indagini in sito e di laboratorio; criteri di progettazione delle
campagne di indagini in sito e di laboratorio; ricostruzione della sezione stratigrafica di progetto. (6 ore)
Stato tensionale nei mezzi a più fasi: con riferimento ai mezzi saturi, richiami della definizione di
tensione, del principio delle tensioni effettive, del coefficiente di spinta a riposo, delle tensioni geostatiche
e della loro rappresentazione nei piani (τ, σ) e (t, s); estensione delle precedenti trattazioni al caso dei
mezzi parzialmente saturi. (7 ore)
Legami tensioni-deformazioni: relazioni tensioni-deformazioni in un mezzo a più fasi; condizioni drenate
e non drenate; sovrappressioni neutre indotte da variazioni dello stato tensionale in condizioni non
drenate; parametri di deformabilità e loro valutazione; criteri per la caratterizzazione dei terreni con
riferimento ad opere di Ingegneria Geotecnica in condizioni di esercizio; cenni a modelli costitutivi
avanzati. (7 ore)
Teoria dell’elasticità: richiami di teoria dell’elasticità e sua applicazione a problemi di Ingegneria
Geotecnica; deformazioni e cedimenti assoluti indotti da forze esterne; cedimenti differenziali. (12 ore)
I moti di filtrazione in regime stazionario: con riferimento ai mezzi saturi, richiami delle proprietà
idrauliche, delle equazioni reggenti e dei metodi di soluzione dei moti di filtrazione nei mezzi naturali;
reti idrodinamiche a maglie quadre; metodo delle differenze finite e cenni al metodo agli elementi finiti.
Estensione delle precedenti trattazioni al caso dei mezzi parzialmente saturi; sifonamento. (8 ore)
I moti filtranti in regime vario: equazioni reggenti per mezzi saturi; tensioni e deformazioni indotte in
campo elastico dai moti di filtrazione; equazioni di Biot-Mandel e di Terzaghi-Rendulic; coefficiente di
consolidazione; soluzione dell’equazione della consolidazione con le condizioni al contorno associate;
grado di consolidazione; fattore tempo e decorso dei cedimenti. (8 ore)
Resistenza a rottura: criteri di resistenza in condizioni drenate e non drenate; richiami sulle prove di taglio
diretto e di compressione triassiale in condizioni statiche e dinamiche; la legge del flusso plastico e la
teoria dello stato critico. La resistenza a rottura dei terreni parzialmente saturi. (8 ore)
Problemi di collasso: i fenomeni di rottura in condizioni drenate e non drenate; metodi di soluzione dei
problemi al finito: analisi limite, metodo delle caratteristiche ed equilibrio limite; problematiche in
presenza di azioni dinamiche e metodi pseudo-statici; cenni alle soluzioni in campo elasto-plastico. (8
ore)
Le problematiche più usuali dell’Ingegneria Geotecnica: principali aspetti progettuali e criteri di
dimensionamento per opere di sostegno, fondazioni, pendii naturali ed artificiali; geotecnica delle grandi
aree. Casi di studio particolarmente significativi. (16 ore)
Nota: Sono da prevedere ulteriori 40 ore da dedicare alle esercitazioni di laboratorio ovvero
all’approfondimento di alcuni degli argomenti trattati a lezione.
Competenze e capacità in uscita dal corso
Competenze relative a:
Comportamento meccanico dei terreni e dei mezzi
plurifase saturi e non saturi. Criteri di progetto e
verifica delle opere tipiche dell’Ingegneria
Geotecnica.
Capacità di:
Progettazione ed analisi del comportamento, a
breve e a lungo termine, di opere e sistemi
geotecnici semplici e complessi.
Modalità di svolgimento dell’esame
L’esame consta di un colloquio orale ed, eventualmente, di due prove in itinere.
Testi e materiale didattico di supporto
255
L. Cascini - Appunti di Geotecnica; A.A.V.V. – Appunti di Geotecnica, Università di Napoli; Lambe &
Whitman – Meccanica dei Terreni, Ed. Flaccovio; Dispense fornite durante le lezioni.
256
GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI AMBIENTALI
Numero di crediti: 3
FINALITÀ DEL CORSO: Il corso ha lo scopo di fornire all’allievo specialista le competenze utili alle
problematiche di gestione dei servizi pubblici nel settore ambientale con particolare riferimento al ciclo
integrato delle acque ed alle problematiche di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Il
programma si articola in una prima parte generale ed in successivi approfondimenti monografici.
Nell’ambito del corso sono previste delle visite tecniche presso le sedi di imprese operanti nei settori
acquedottistici, delle fognature e depurazione delle acque reflue e di smaltimento e trattamento di rifiuti
solidi urbani.
PERCENTUALE DI LEZIONI PER ESERCITAZIONI E/O ATTIVITÀ DI LABORATORIO: 15%
PROGRAMMA DEL CORSO
Classificazione dei Servizi Pubblici. Servizi Pubblici a rilevanza economica e privi di rilevanza
economica. Settori esclusi. Forme di affidamento del Servizio.
I modelli Organizzativi. Il modello della struttura. Le variabili organizzative fondamentali. I processi
aziendali. Le competenze Manageriali. Process Management. Cenni di diritto del lavoro.
I contratti di categoria. Le declaratorie contrattuali.
I servizi Pubblici a carattere ambientale: Il Servizio Idrico Integrato; Trasporti; Igiene Urbana; Gas.
Il Servizio Idrico Integrato: Il caso G.O.R.I. spa; Il caso S.I.I.S. scrl.
Aspetti economici della gestione dei Servizi Pubblici. La contabilità per centri di costo. Il projet
financing. La carta dei servizi. Il Regolamento di utenza.
TESTI CONSIGLIATI E MATERIALE DIDATTICO
• Appunti e dispense dal corso
257
Idraulica Marittima
CdS: Ingegneria
per l’Ambiente e
Territorio/Ing
Civile
Anno: II
Docente:
Prof. Eugenio
Pugliese Carratelli
Integrato:
-
Propedeuticità:
-
Crediti: 6
Semestre: I
Codice: -
SSD: ICAR 01
Tipologia: -
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Acquisizione dei principi fondamentali dell'Idraulica Marittima e prime applicazioni a
semplici problemi di protezione dei litorali.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione dei principali aspetti del moto ondoso e dei moderni strumenti di analisi.
Comprensione approfondita delle tecniche fondamentali di misura e calcolo del moto
ondoso. Comprensione dei processi di trasporto solido litoraneo e dell’evoluzione dei
litorali.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Capacità di svolgere elaborazioni dei principali problemi propedeutici al progetto di opere
marittime. Capacità di analisi di dati ondametrici reali. Svolgimento di semplici analisi
meteo marine e di semplici calcoli di evoluzione dei litorali.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper esaminare in senso critico i risultati delle azioni del moto ondoso attraverso tecniche
di rilievo e modelli semplici. Comprensione dei risultati di metodi e tecniche di rilievo
complesse.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper esporre oralmente problematiche di idraulica marittima legate al moto ondoso.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a situazioni strutturali differenti da quelle
esaminate durante il corso riguardo alle problematiche di idraulica marittima legate al moto
ondoso.
Prerequisiti
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste le conoscenze di matematica,
fisica e idraulica del corso di Laurea di Primo livello in Ingegneria Civile o Ambientale; è
inoltre necessaria la conoscenza di semplici strumenti informatici (foglio EXCEL).
Metodi didattici
L’insegnamento prevede lezioni teoriche ed esercitazioni di laboratorio in un’aula
attrezzata con computer, durante le quali vengono sviluppate e/o applicate tecniche
realistiche di analisi del moto ondoso e delle azioni su litorali e/o opere marittime attraverso
l’uso di strumenti informatici di diversa complessità.
Metodi di valutazione
L'esame consta di una prova orale che prevede la completa comprensione degli argomenti
trattati nel corso e la capacità di svolgere le esercitazioni svolte durante il corso,
eventualmente con prova pratica al computer. Non sono previste prove intercorso.
258
Contenuto del corso
Argomenti
Tecniche di
base
Elementi
delle teorie
del moto
ondoso
Tecniche di
misura ed
analisi
Azioni delle
onde sulle
coste
Totale Ore
Contenuti specifici
Moto a potenziale; l'azione di una corrente su un corpo, in
regime stazionari e non-stazionario; moto a potenziale a
superficie libera; soluzione di Airy
Profili di velocità, accelerazione e pressione nel campo di
moto nell'ipotesi di Airy ; Energia e potenza dell'onda.
Trasformazione delle onde su bassi fondali: shoaling.
Estensione a due dimensioni, rifrazione, riflessione,
diffrazione
Le onde da vento, analisi dell'altezza d'onda istantanea sulla
base dei dati sperimentali; definizione di onda up-crossing e
down crossing, parametri principali dello stato del mare
Distribuzione di probabilità della singola onda in uno stato
di mare, distribuzioni di frequenza e cumulate (distr. di
Rayleigh). Lo spettro del moto ondoso, trasformata di
Fourier e Spettro dell'altezza d'acqua; . Parametri spettrali,
Corrispondenza tra analisi empirica ed analisi spettrale. Gli
ondametri, La rete RON e le altre sorgenti di dati. Il rilievo
da satellite. Tecniche di ricostruzione del moto ondoso a
partire dal campo di vento. Metodi SMB-Modelli spettraliPrincipi dell’organizzazione dei servizi meteo in relazione
allo stato del moto ondoso
Rottura delle onde- frangimento Tipi di rottura Il Parametro
di Ibarren. Risalita delle onde (run up). Innalzamento del
livello medio (set-up). Trasformazione dei frangenti,
formule di Goda
e Kamphuis - Le correnti lungoriva,; il trasporto solido
lungo costa
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
7
3
6
9
8
12
6
9
27
33
Materiale didattico:
Tutto il materiale e le informazioni relative ala corso si trovano su www.eugeniopc.it (si trova
facilmente anche cercando con Google ” EPCDIDATTICA”). Lo studio deve essere svolto
integrando gli appunti sul sito con altro materiale collegato con link allo stesso sito.
259
IDROLOGIA II
Docente: Prof. Pierluigi Furcolo
Numero di crediti: 6
Propedeudicità: Nessuna
Programma del corso
Introduzione all’idrologia, il ciclo idrologico a scala globale, bilanci di massa e bilanci di energia.
Elementi di meteorologia, la circolazione atmosferica, venti geostrofici, formazione e sviluppo dei
cicloni extra-tropicali, sistemi frontali. Cenni sui profili di temperatura e umidità lungo una verticale,
trasformazione pseudo-adiabatica, stabilità di una colonna di atmosfera.
Principali grandezze idrologiche e tecniche di misura, strumenti di misura.
Richiami di probabilità e statistica. Variabili casuali discrete e continue, funzioni di probabilità e di
densità di probabilità, distribuzioni bi-variate e multi-variate, distribuzioni marginali e condizionate,
momenti di una distribuzione, momenti condizionati, modelli di regressione. Distribuzione e momenti
della somma di variabili casuali. Metodo dei momenti per la stima dei parametri delle distribuzioni.
Trasformazione di variabili casuali, distribuzioni derivate, relazioni fra i momenti. Processi stocastici e
serie storiche, stazionarietà forte e debole, struttura di auto-correlazione. Definizione di campo casuale
spaziale, stazionarietà in senso stretto e intrinseca, metodi di stima spaziale, cenni di geostatistica.
Il processo delle precipitazioni. Fenomeni fisici che conducono alle precipitazioni, caratteristiche
spazio-temporali del processo, campionamento (misure) nel tempo e nello spazio, definizione di intesità
di precipitazione come densità di misura, valutazione del volume di precipitazione su una regione spaziale
assegnata in un tempo assegnato, metodo dei topoieti e altri metodi deterministici per l’interpolazione
delle precipitazioni nello spazio. Metodi non deterministici di interpolazione spaziale: struttura di autocovarianza e tecniche geostatistiche.
Delimitazione e caratterizzazione di un bacino idrografico assegnata la sezione di chiusura. Linea
spartiacque, curva ipsografica, quota media e pendenza media del bacino, altri parametri caratteristici,
profilo dell’asta principale, pendenze medie di Benson e di Taylor, gerarchizzazione del reticolo secondo
Horton e secondo Shreve, funzione di ampiezza.
Problemi di sfruttamento delle risorse idriche superficiali. Impianti a deflusso e a compenso,
compenso stagionale e pluriennale, limite idrologico di sfruttamento della risorsa. Curva della possibilità
di regolazione dei deflussi. Aleatorietà dei fenomeni meteorologici e approccio probabilistico al problema
di progetto degli impianti di captazione, definizione di periodo di ritorno. Rischio in un anno e rischio
cumulato in n anni. Uso delle curve di possibilità di regolazione per il progetto e la verifica di impianti a
serbatoio. Procedimenti per la stima diretta e indiretta dei minimi deflussi, analisi regionale, bilancio
idrologico a scala di bacino. Valutazione dell’evapotraspirazione mediante formule empiriche,
evapotraspirazione potenziale e reale, bilancio idrico del suolo.
Problemi di difesa dalle acque, valutazione degli estremi idrologici. Modelli stocastici per il processo
delle precipitazioni, processi poissoniani marcati, distribuzioni asintotiche di probabilità dei valori
estremi, mistura di processi poissoniani marcati e distribuzione del valore estremo a doppia componente
(TCEV). Leggi di probabilità pluviometrica puntuale e areale, principio dell’invarianza di scala.
Formazione delle piene: processi idrologici a scala di versante, pioggia efficace: meccanismo hortoniano
e meccanismo dunniano, formazione del deflusso nei canali. Processi idrologici a scala di bacino, modelli
lineari stazionari di trasformazione afflussi efficaci-deflussi, l’idrogramma istantaneo unitario (IUH),
modelli concettuali di IUH: corrivazione, invaso lineare, Nash. Funzione di picco e concetto di durata
critica. Modelli per i valori estremi delle portate fluviali, il modello VAPI per la Campania. Primo e
secondo livello di regionalizzazione: legge di crescita con il periodo di ritorno; terzo livello di
regionalizzazione: leggi di probabilità pluviometrica areali, modello geomorfoclimatico per la piena
indice. Valutazione dell’effetto di laminazione delle piene operato da un invaso: modello di simulazione
dell’idrogramma in uscita con idrogramma assegnato in ingresso. Approccio variazionale per la
ricostruzione delle curve di crescita delle massime portate a valle di un invaso.
Strategia per la difesa del territorio dalle piene. Interventi strutturali e non strutturali, difesa attiva e
passiva, sistemi di preallarme di piena in tempo reale.
260
Valutazione dell’effetto di laminazione delle piene operato da un invaso: modello di simulazione
dell’idrogramma in uscita con idrogramma assegnato in ingresso. Approccio variazionale per la
ricostruzione delle curve di crescita delle massime portate a valle di un invaso.
Esercitazione:
Durante il corso sarà sviluppato un tema progettuale riguardante la caratterizzazione geomorfologica di
un bacino idrografico, il proporzionamento idrologico di un invaso a compenso pluriennale e il
dimensionamento e la verifica dello scarico di superficie.
Libro di testo:
⎯ U. Moisello, Idrologia tecnica, La Goliardica Pavese.
Libri da consultare per argomenti specifici:
⎯ U. Maione, Appunti di Idrologia – vol.3: Le piene fluviali, La Goliardica Pavese.
⎯ D. Piccolo – C. Vitale, Metodi statistici per l’analisi economica, Il Mulino.
⎯ U. Maione – U. Moisello, Appunti di Idrologia – vol.1: Introduzione alle elaborazioni statistiche,
La Goliardica Pavese.
Altri testi (in lingua inglese, disponibili in biblioteca):
⎯ V.T. Chow – D.R. Maidment, Applied hydrology, McGraw-Hill, 1988
⎯ J.R. Benjamin – C.A. Cornell, Probability, statistics and decision for civil engineers, McGrawHill, 1970
Durante il corso saranno distribuite alcune dispense, relative in particolare alla redazione
dell’esercitazione progettuale.
261
IMPATTO AMBIENTALE DELLE OPERE DI INGEGNERIA CIVILE
Docente: Vincenzo NADDEO
Numero di crediti: 6
Propedeuticità: Nessuna
FINALITÀ DEL CORSO: Gli studi d’impatto sono uno strumento di supporto nel processo decisionale utile
a verificare, in modo preventivo, le conseguenze ambientali e l’accettabilità di una determinata azione. Il
corso vuole fornire all’allievo ingegnere le competenze di base per l’individuazione e valutazione degli
impatti conseguenti alla realizzazione e gestione delle opere di ingegneria e le possibili forme di
mitigazione e compensazione degli stessi, nonché i fondamenti per la redazione di uno studio di impatto
ambientale conforme alle normative vigenti.
La parte introduttiva del corso, dopo la proposizione del concetto di ambiente, affronta l’inquadramento
normativo nazionale, comunitario e regionale sulla Valutazione di Impatto Ambientale. A tali aspetti
generali, segue la classificazione dei fattori utili alla caratterizzazione ed al monitoraggio dei diversi
comparti ambientali e l’introduzione alle metodologie di individuazione e valutazione degli impatti.
Particolare attenzione viene prestata all’inquinamento dell’ambiente atmosferico e fisico, non affrontati
dagli allievi di ingegneria civile in altri corsi, e alle più opportune metodologie di controllo.
La classificazione delle tecnologie di difesa dall’inquinamento in fase di realizzazione e gestione delle
diverse opere precede, infine, l’esemplificazione degli studi di impatto ambientale necessari per le opere
idrauliche, gli impianti di depurazione delle acque reflue, gli impianti di smaltimento degli R.S.U., le
infrastrutture di trasporto e le infrastrutture portuali.
PERCENTUALE DI LEZIONI PER ESERCITAZIONI E/O ATTIVITÀ DI LABORATORIO: 20%
PRINCIPALI ARGOMENTI DEL CORSO:
Introduzione agli studi di impatto ambientale. Definizione di Ambiente, Sviluppo sostenibile, Impatti
ambientali. Elementi fondamentali di un SIA. Indicatori, Indici. Modelli PSR e DPSIR.
Quadro normativo sugli studi di impatto ambientale. Regionale, Nazionale, Comunitario.
Individuazione ed analisi dei vari comparti ambientali. Inquadramento normativo, Metodologie di
caratterizzazione del comparto, Reperimento dei dati, Componenti ambientali e loro caratteristiche
minime di analisi.
Misure di mitigazione e compensazione degli impatti. Provvedimenti di tutela per gli impatti
naturalistici, fisico-territoriali, antropici e paesaggistici
Tecniche di individuazione e valutazione degli impatti. Check list, grafi (network), matrici, overlay.
Metodologie di valutazione degli impatti. Metodologie monetarie, metodologie multicriteriali qualitative
e quantitative, metodologie descrittive.
Procedure di ponderazione degli impatti. Metodo Delphi, confronto a coppie, PCT, coppie in
opposizione.
Il comparto idrico. Quadro normativo. Richiami alle problematiche di inquinamento delle acque. Modelli
di caratterizzazione della qualità dei corsi d’acqua superficiali: il QUAL2E. Le acque destinate al
consumo umano.
Inquinamento atmosferico. Quadro normativo, cenni di meteorologia, equazione differenziale della
diffusione, caratterizzazione dello strato limite atmosferico, classi di Pasquill. Inquinanti, fattori di
emissione, sorgenti di inquinamento atmosferico. Reti di monitoraggio. Modelli per la valutazione della
dispersione degli inquinanti atmosferici. Il WinDIMULA.
Impatti da molestie olfattive. Procedure di rilievo, controllo e abbattimento degli odori. Fonti odorigene.
L’inquinamento acustico ambientale. Generalità e definizioni, quadro normativo, procedure di
valutazione del rumore in aree urbane, caratterizzazione dei livelli sonori nel tempo e nello spazio, indici
di descrizione dell’inquinamento acustico, modelli di previsione, misure di mitigazione. Redazione di
Piani di Zonizzazione.
Casi studio di valutazione di impatto ambientale
TESTI CONSIGLIATI E MATERIALE DIDATTICO
• Renato Vismara – Protezione ambientale, Sistemi editoriali.
• Rau G.J. and Wooten D.C., Environmental Impact Analysis Handbook, McGraw-Hill
• Andrea Martelli – Valutazione di Impatto ambientale, Sistemi editoriali
• Dispense del corso
262
IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE II
Docente: Dott. Luigi RIZZO
Numero di crediti: 6
Propedeuticità: Nessuna
Finalità del Corso: Il corso di Impianti di trattamento delle acque reflue II intende fornire all’allievo
ingegnere le conoscenze relative ai processi chimici, fisici e biologici per il trattamento avanzato delle
acque reflue di origine civile e per il trattamento di alcune tipologie di reflui industriali, nonché gli
strumenti necessari per la progettazione, gestione, verifica di processo ed upgrading degli impianti stessi.
L’attività di didattica frontale sarà integrata con esercitazioni, attività di laboratorio e visite tecniche
guidate su impianti di depurazione.
Percentuale di lezioni per esercitazioni e/o attività di laboratorio: 15% (esercitazioni finalizzate alla
verifica e progettazione di impianti di trattamento di acque reflue civili ed industriali, attività di
laboratorio connessa alla simulazione dei processi di trattamento delle acque reflue nonché all’analisi dei
parametri per la caratterizzazione dei reflui).
Programma del corso: Caratteristiche qualitative delle acque reflue di origine civile (richiami) ed
industriale. Processi biologici a biomassa sospesa (richiami). Processi biologici a biomassa adesa:
trattamenti convenzionali (letti percolatori e dischi biologici) e nuove tecnologie (filtri biologici aerati
BAF, reattori a letto mobile MBBR). Processi chimici: coagulazione, precipitazione e ossidazione.
Trattamenti avanzati delle acque reflue: filtrazione superficiale e filtrazione profonda, scambio ionico,
adsorbimento, air stripping, processi a membrane, reattori biologici a membrane, processi di oossidazione
avanzata (AOPs). Rimozione dei nutrienti (azoto e fosforo): processi biologici (nitrificazionedenitrificazione), processi chimici (rimozione del fosforo e dell’ammoniaca), processi fisici (rimozione
dell’ammoniaca). Disinfezione delle acque reflue: meccanismi di inattivazione della carica microbica,
sistemi di disinfezione (clorazione, disinfezione con biossido di cloro, ozonazione, radiazioni UV),
sottoprodotti della disinfezione. Il riutilizzo delle acque reflue: aspetti normativi, linee guida,
problematiche connesse al riutilizzo, processi di trattamento. Il trattamento dei fanghi di depurazione
mediante processi non convenzionali. Il trattamento delle acque di pioggia.
Testi consigliati e materiale didattico
• Metcalf & Eddy (2006). Ingegneria delle acque reflue: trattamento e riuso. Quarta edizione.
McGraw Hill.
• Liu D.H.F., Liptak B.G. (1997). Environmental Engineers’ Handbook. Second edition. Lewis
publisher.
• W.W. Eckenfelder (1999). Industrial Water Pollution Control. McGraw-Hill, third edition.
• Dispense delle lezioni.
263
MATEMATICA IV
Docente: Prof. Carmine SARNATARO
Numero di crediti: 9
Propedeuticità: Nessuna
Argomenti del corso:
1.Richiami di Matematica I Matematica II (15)
2.Successioni e serie di funzioni (10). Successioni di funzioni: convergenza puntuale ed uniforme,
teoremi sulla convergenza uniforme: teorema sulla continuità del limite, teorema sull’inversione dei
limiti,Criterio di convergenza di Cauchy, teorema di passaggio al limite sotto il segno di integrale,
teorema di passaggio al limite sotto il segno di derivata.Serie di funzioni, definizione,criterio di Cauchy
per le serie,criterio di Cauchy uniforme per le serie, serie totalmente convergente, teorema sulla continuità
della somma, teorema di integrazione per serie, teorema di derivazione per serie, serie di potenze, teoremi
sulle serie di potenze, serie di Taylor.
3.Equazioni differenziali ordinarie (15). Il problema di Cauchy, il teorema di Cauchy di esistenza e
unicità locale, il teorema di esistenza e unicità globale e prolungamento delle soluzioni,risoluzione di
alcuni tipi di equazioni differenziali del primo ordine in forma normale, risoluzione di alcuni tipi di
equazioni di ordine superiore al primo.
4.Curve ed integrali curvilinei. (6) Curve regolari, curve orientate, lunghezza di una curva, integrale
curvilineo di una funzione.
5.Forme differenziali lineari (6). Campi vettoriali, lavoro, campi conservativi, forme differenziali lineari,
integrale curvilineo di una forma differenziale lineare, forme differenziali esatte, campi irrotazionali.
6.Funzioni implicite (10). Funzioni implicitamente definite da una equazione,derivate successive delle
funzioni implicite di una sola variabile, funzioni implicite di più variabili,sistemi di funzioni implicite,
inversione di una trasformazione puntuale,dipendenza ed indipendenza funzionale,massimi e minimi
vincolati, metodo dei moltiplicatori di Lagrange.
7.Integrali multipli (8).Integrali doppi su domini normali, formula di riduzione per gli integrali doppi,
formule di Gauss – Green, teorema della divergenza, formula di Stokes, cambiamento di variabili negli
integrali doppi, integrali tripli.
8.Integrali superficiali (10). Superfici regolari, piani tangenti ad una superficie regolare, superfici regolari
orientate, area di una superficie regolare,area di una superficie di rotazione, integrali di superficie,
integrali superficiali estesi alla frontiera di un dominino di R3, formule di Green nello spazio ed
applicazioni, teorema di Stokes.
9.Ricapitolazione di argomenti di teoria e di esercitazione (10).
Percentuale di lezioni destinate ad esercitazioni: 30%
Materiale didattico:
Stan Chiarita – Michele Ciarletta Calcolo: Geometria differenziale, integrali multipli ed equazioni
differenziali. Vol. 2
264
MONITORAGGIO E DIAGNOSTICA DELLA VULNERABILITA’ DELL’AMBIENTE
COSTRUITO
Docente: Dott. Rosario MONTUORI
Numero di Crediti: 6
Propedeuticità: Scienza delle Costruzioni II
Finalità del corso
L’insegnamento di Monitoraggio e Diagnosi della vulnerabilità dell’ambiente costruito ha come finalità
quella di fornire allo studente le basi indispensabili ad una corretta analisi delle condizioni statiche di
costruzioni esistenti attraverso l’interpretazione dello stato di danno e i risultati di opportune indagini e
prove. Il corso affronta le problematiche relative al calcolo non lineare, alla dinamica dei sistemi semplici
alle prove in sito ed in laboratorio.
Programma
Il concetto di rischio: Pericolosità sismica. Analisi di rischio. Verifiche speditive di vulnerabilità, scheda
del GNDT. Norme tecniche
Metodo semiprobabilistico agli stati limite: Concetti generali. Il caso della sezione in acciaio soggetta a
sforzo normale centrato e a presso-flessione retta. Il caso della sezione in calcestruzzo armato: legami
costitutivi, equazioni di equilibrio, meccanismi di collasso. Domini limite in presso flessione: verifica e
progetto di sezioni rettangolari. Stato limite di taglio. Stato limite di fessurazione
Principi di dinamica strutturale: Analisi modale di sistemi semplici. Analisi statica. Analisi push-over.
Comportamento dinamico di sistemi non lineari. Tipologie strutturali in c.a.. Resistenza ai carichi
orizzontali di sistemi in c.a.
Prove ed indagini: Prove endoscopiche. Martinetti piatti. Prove ultrasoniche. Prove sclerometriche.
Carotaggi. Prove con ultrasuoni. Fenomeni di carbonatazione.
Verifica di strutture esistenti
Il corso prevede lo svolgimento da parte degli allievi, divisi in gruppi, del rilievo strutturale di un edificio,
minimo 2 piani, in cemento armato, compilazione della scheda di vulnerabilità del GNDT e verifica dello
stesso rispetto alle azioni sismiche.
Competenze e capacità in uscita dal corso
Competenze relative a:
Capacità di:
Analisi non lineare di elementi in c.a..
Calcolare le sollecitazioni ultime di una sezione in
Caratteristiche dinamiche di una costruzione e c.a. nonché la sua duttilità
calcolo delle azioni indotte da sisma
Valutare le azioni sismiche su di una struttura ed
Interpretazione dei risultati di prove ed
identificare il comportamento della stessa in campo
indagini sulla struttura o sui materiali
non lineare
Modalità di svolgimento dell'esame
L'esame consta di un colloquio orale, nel quale verranno trattati sia le tematiche teoriche affrontate
durante il corso che il progetto di rilievo elaborato dallo studente.
Testi e materiale didattico di supporto
C. Faella “Argomenti di teoria e tecnica delle costruzioni. Vol.2” – Editrice CUES.
M. Como, G. Lanni, “Elementi di costruzioni antisismiche” - Edizioni Scientifiche A. Cremonese.
A.K. Chopra, “Dynamics of Structures - Theory and Application to Earthquake Engineering”, Prentice
Hall.
ATC-40, “Seismic Evaluation and Retrofit of Concrete Buildings”.
265
Pianificazione Territoriale II
CdS: Ingegneria
per l’Ambiente
ed il Territorio
Docente:
prof. Isidoro
FASOLINO
Integrato:
no
Propedeuticità:
nessuna
Crediti: 6
Anno: II
Semestre: I
Codice:
___________
SSD: ICAR/20
Tipologia:
a scelta
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’apprendimento di modelli per la gestione di processi di governo del territorio ai fini
del risanamento ambientale.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito della pianificazione territoriale e dei
riferimenti concettuali e normativi riferiti ai contenuti degli strumenti di pianificazione urbanistica e
territoriale generale e di settore.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper analizzare e progettare sistemi urbani e territoriali mediante metodologie di analisi, dei concetti
fondamentali e dei contenuti degli strumenti di pianificazione.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per analizzare ed interpretare fenomeni territoriali di
natura urbanistica e processi di organizzazione del territorio.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato ai temi di base della tecnica e
pianificazione urbanistica.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati a lezione, ed
approfondire gli argomenti trattati usando materiali proposti durante il corso.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste le conoscenze di base della
gestione di politiche urbane e territoriali.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula viene
assegnato agli studenti un piano da sviluppare durante tutto lo svolgimento del corso. Il piano
comprende unitariamente tutti i contenuti dell’insegnamento ed è strumentale all’acquisizione delle
capacità di analisi e pianificazione urbanistica.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio orale nel
corso del quale è sviluppato un esercizio di meta-progettazione.
266
Contenuto del corso
Argomenti
Introduzione
Contenuti specifici
Ore
Lez.
Gli strumenti di governo del territorio
5
Gli strumenti urbanistici comunali: il piano
regolatore generale: piano strutturale e piano
operativo. Contenuti, caratteri di efficienza ed
efficacia, procedura di formazione. Le tecniche. La
rappresentazione. Le norme tecniche di attuazione.
10
La progettazione di
piani urbanistici
attuativi
I
piani
urbanistici
attuativi;
il
piano
particolareggiato di esecuzione; Contenuti, caratteri
di efficienza ed efficacia e procedura di formazione.
Dimensionamento e proporzionamento.
10
I piani territoriali
generali
Gli strumenti urbanistici di area vasta: il piano
territoriale regionale e il piano territoriale di
coordinamento provinciale; casi di studio.
10
I piani territoriali di
settore
Il piano territoriale paesistico; il piano delle aree e
dei nuclei di sviluppo industriale; il piano
territoriale dei parchi e delle riserve naturali; il
piano di bacino idrografico; i piani regionali e
provinciali dei trasporti. Il rischio e la sicurezza
territoriale.
10
La programmazione urbana complessa. La
pianificazione strategica: procedure, contenuti e
tecniche. La partecipazione e l’analisi Swot. La
programmazione
negoziata..
Le
proiezioni
territoriali della programmazione negoziata.
Saranno illustrati casi di studio.
5
La progettazione di
piani urbanistici
generali
La programmazione
urbana complessa e
negoziata, la
pianificazione
strategica
Totale Ore
50
Ore
Eser
c.
Ore
Lab.
10
10
Testi di riferimento
Fasolino I., Gerundo R. (1996), Sistemi urbani e processi di pianificazione, Graffiti, Napoli.
Gerundo R. (1999), Dal piano alle politiche urbanistiche, Graffiti, Napoli.
Gerundo R. (2000), I programmi urbani complessi, Edizioni Graffiti, Napoli.
Gerundo R. (2002), Il rischio territoriale, Edizioni Graffiti, Napoli.
Fasolino I., Gerundo R. (2008), Sicurezza territoriale e efficienza urbanistica: teorie e strumenti.
Dispense predisposte dal docente relative alle lezioni del corso
267
Politiche Urbane e Territoriali
Cds: INGEGNERIA
CIVILE
PER L’AMBIENTE
E IL TERRITORIO
Anno: II
Docente:
prof. Isidoro
FASOLINO
Integrato:
no
Propedeuticità:
nessuna
Crediti: 6
Semestre: I
Codice:
__________
SSD: ICAR/20
Tipologia:
caratterizzante
a scelta
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’apprendimento di modelli per la gestione di processi di governo del territorio in una
prospettiva di difesa del suolo.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito delle politiche urbanistiche e dei riferimenti
concettuali e normativi riferiti ai contenuti degli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale
generale e di settore.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper analizzare e progettare sistemi urbani e territoriali mediante metodologie di analisi, dei concetti
fondamentali e dei contenuti degli strumenti di pianificazione.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per analizzare ed interpretare fenomeni territoriali di
natura urbanistica e processi di organizzazione del territorio.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato ai temi di base della tecnica e
pianificazione urbanistica.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati a lezione, ed
approfondire gli argomenti trattati usando materiali proposti durante il corso.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste le conoscenze di base della
gestione di politiche urbane e territoriali.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula viene
assegnato agli studenti un programma da sviluppare durante tutto lo svolgimento del corso. Il
programma comprende unitariamente tutti i contenuti dell’insegnamento ed è strumentale
all’acquisizione delle capacità di analisi e programmazione urbanistica.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio orale nel
corso del quale è sviluppato un esercizio di meta-progettazione.
268
Contenuto del corso
Argomenti
Introduzione
La progettazione di
piani urbanistici
generali
La progettazione di
piani urbanistici
attuativi
Contenuti specifici
Ore
Lez.
Gli strumenti di governo del territorio
5
Gli strumenti urbanistici comunali: il piano regolatore
generale: piano strutturale e piano operativo. Contenuti,
caratteri di efficienza ed efficacia, procedura di
formazione. Le tecniche. La rappresentazione. Le norme
tecniche di attuazione.
10
I piani urbanistici attuativi; il piano particolareggiato di
esecuzione; Contenuti, caratteri di efficienza ed efficacia
e procedura di formazione. Dimensionamento e
proporzionamento.
Ore
Lab.
10
La
programmazione
urbana complessa
Il programma di recupero urbano; il programma integrato
di intervento; il programma di riqualificazione urbana per
lo sviluppo sostenibile del territorio. Il contratto di
Quartiere. Contenuti, caratteri. Gli standard qualitativi /
prestazionali; la perequazione urbanistica; il trasferimento
dei diritti edificatori.
10
I sistemi normativi
in area vasta
Il piano territoriale di coordinamento; il piano territoriale
paesistico; il piano delle aree e dei nuclei di sviluppo
industriale; il piano territoriale dei parchi e delle riserve
naturali; il piano regionale dei trasporti; il piano di bacino
idrografico. Il rischio e la sicurezza territoriale.
10
La pianificazione
strategica e la
programmazione
negoziata
La pianificazione strategica: procedure, contenuti e
tecniche. La partecipazione e l’analisi Swot. La
programmazione negoziata.. Le proiezioni territoriali
della programmazione negoziata. Saranno illustrati casi
di studio.
5
Totale Ore
Ore
Eserc
.
10
50
10
Testi di riferimento
Fasolino I., Gerundo R. (1996), Sistemi urbani e processi di pianificazione, Graffiti, Napoli.
Gerundo R. (1999), Dal piano alle politiche urbanistiche, Graffiti, Napoli.
Gerundo R. (2000), I programmi urbani complessi, Edizioni Graffiti, Napoli.
Gerundo R. (2002), Il rischio territoriale, Edizioni Graffiti, Napoli.
Fasolino I., Gerundo R. (2008), Sicurezza territoriale e efficienza urbanistica: teorie e strumenti.
Dispense predisposte dal docente relative alle lezioni del corso
269
PRINCIPI DI INGEGNERIA CHIMICA AMBIENTALE
Docente: Dott. Gaetano LAMBERTI
Numero di crediti: 6
Propedeuticità: Chimica (Fond. Chimici delle Tecnologie I), Fisica, Matematica I.
Introduzione
(5 ore)
Introduzione, grandezze fisiche e unità di misura, leggi di conservazione, concetto generale di bilancio
(bilancio di massa)
Termodinamica
(20 ore)
Introduzione, primo principio per sistemi chiusi e aperti (bilancio di energia), potenziali termodinamici,
equilibri fisici (sostanze pure: EoS, legge di Clausius-Clapeyron, piani PV e PT; miscele binarie ideali:
legge di Raoult, piani Pxy e Txy; legge di Henry, proprietà colligative), equilibri chimici (effetti di T e P).
Fenomeni di trasporto
(25 ore)
Introduzione, equazione di trasporto generalizzata, flusso, portata, trasporto della quantità di moto
(generalità, legge di Newton, casi particolari di moto laminare, legge di Stokes, casi particolari di moto
turbolento, bilanci macroscopici di massa e di energia meccanica); trasporto dell’energia (generalità,
legge di Fourier, casi particolari di conduzione/convezione, coefficienti h ed U, correlazioni per h,
transitori di riscaldamento/raffreddamento, bilancio macroscopico di energia); trasporto della materia
(generalità, legge di Fick in massa e in moli, casi particolari di diffusione, coefficienti kc, correlazioni per
kc, scambio di materia tra fasi, bilancio macroscopico di materia).
Reattoristica
(10 ore)
Introduzione, reattori ideali (discontinuo, continuamente miscelato e con flusso a pistone), cenni ai
reattori non ideali. Desorbimento di inquinanti volatili da liquami. Fornitura di ossigeno ai liquami.
Per ogni argomento il rapporto teoria/esercitazioni sarà approssimativamente 60/40.
Competenze e capacità in uscita dal corso
Competenze relative a:
Comprensione dei principi degli equilibri fisici e chimici; dei
fenomeni di trasporto di quantità di moto, energia e materia nei
comparti ambientali; conoscenza delle principali tipologie di
reattori.
Capacità di:
Modellare le interazioni tra comparti ambientali;
affrontare la descrizione dei sistemi fisici, chimici e
biologici di trattamento di fluidi (liquidi e gas)
contaminati.
Modalità di svolgimento dell’esame
L’esame consta di una prova scritta e di un colloquio orale. L’esame inoltre potrà prevedere due prove
scritte in itinere esonerative.
Fonti consigliate
1. Smith J.M, Van Ness H.C., Abbott M.M, “Introduction to chemical engineering
thermodynamics”, 6th ed., McGraw Hill (2001)
2. Bird R.B., Steward W.E., Lightfoot E.N., “Transport Phenomena”, 2nd ed., Wiley (2002)
La prima edizione di questo testo è disponibile in italiano col titolo “Fenomeni di trasporto”,
Casa Editrice Ambrosiana (1970)
3. Levenspiel O., “Chemical reaction engineering”, 3rd ed., Wiley (1998)
La seconda edizione di questo testo è disponibile in italiano col titolo “Ingegneria delle reazioni
chimiche”, Casa Editrice Ambrosiana (1978)
4. Sarà reso disponibile materiale didattico sul sito web del corso:
(http://www.minerva.unisa.it/dida/pica/pica.htm)
270
PROGETTAZIONE DEI SISTEMI DI TRASPORTO
Docente: Giulio Erberto CANTARELLA
Propedeuticità: matematica I, fisica I, 6 CFU del s.s.d. ICAR05 - Trasporti
Numero di crediti: 6
Finalità del corso:
Il corso si propone di fornire le caratteristiche degli strumenti (di base) adottati dalla moderna
progettazione di sistemi di trasporto, basati su modelli matematici della offerta di trasporto,
della domanda di mobilità, e della loro interazione.
Programma del corso
DESCRIZIONE ASTRATTA DI UN SISTEMA DI TRASPORTO.
Struttura, offerta di trasporto e domanda di mobilità. Caratteristiche socio-economiche, .
spaziali, temporali. Cenni su dinamica intra-periodale, dinamica inter-periodale.
DEFINIZIONE DI UN MODELLO DI UN SISTEMA DI TRASPORTO
Offerta di trasporto. Richiami di teoria del deflusso. Modelli di rete congestionata. Modello
astratto. Aspetti applicativi per sistemi con servizio continuo, grafo e funzioni di costo, e per
sistemi con servizio discreto, grafo e funzioni di costo.
Domanda di mobilità. Teoria dell’utilità aleatoria. Modelli dei flussi di domanda di mobilità,
generazione e distribuzione degli spostamenti. Modelli dei comportamenti di scelta del modo e
del percorso. Modello astratto della domanda di mobilità.
ANALISI E SOLUZIONE DI UN MODELLO DI UN SISTEMA DI TRASPORTO
Modelli di assegnazione. Modelli di base, assegnazione stocastica o deterministica a rete non
congestionata o congestionata (equilibrio). Modelli estesi (cenni), assegnazione con scelta del
percorso preventivo-adattiva, con domanda elastica, multi-classe.
CALIBRAZIONE DI UN MODELLO DI UN SISTEMA DI TRASPORTO
Stima diretta, stima indiretta o da modello (calibrazione disaggregata). Utilizzo di conteggi di
traffico per correzione matrice O/D e per calibrazione aggregata.
PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA DI TRASPORTO
Progettazione per simulazione o per ottimizzazione (cenni). Tecniche di valutazione, analisi
benefici-costi, analisi multi-criteri (cenni). Procedure di pianificazione e programmazione.
Articolazione (orientativa) in crediti
1 credito corrisponde a circa: 7 ore di lezioni teoriche, 3 ore di attività complementari.
Competenze in uscita dal corso
Conoscenza dei principali strumenti per l’analisi di un sistema di trasporto nelle sue
componenti: offerta di trasporto e domanda di mobilità.
Capacità in uscita dal corso
Analizzare gli effetti su un sistema di trasporto di opzioni di intervento sull’offerta di trasporto.
Modalità di svolgimento dell’esame
L’esame consiste in una prova orale.
Materiale didattico:
Cascetta E. (2006). Modelli per i sistemi di trasporto. UTET.
Dispense integrative.
271
RISCHIO ELETTRICO E MAGNETICO
Docente: Prof. Lucio IPPOLITO
Numero di crediti 6
Propedeuticità: Elettrotecnica
Finalità del corso: Il corso ha lo scopo di fornire conoscenze teorico-applicative sulla compatibilità tra
l’ambiente e gli impianti elettrici. L’elettrosmog, anche per le sue caratteristiche di “intangibilità” e
“invisibilità”, è tra i fenomeni maggiormente avvertiti dalla popolazione, ed è uno dei principali problemi
da risolvere per lo sviluppo sostenibile delle società industrializzate. Nel corso, dopo un breve richiamo
su tali problematiche, si individuano le principali sorgenti di inquinamento, quali elettrodotti, cabine e
centrali elettriche, ecc., e se ne studiano le caratteristiche. Successivamente, dopo aver passato in rassegna
la normativa vigente, si analizzano le problematiche del rischio elettrico ed elettromagnetico legato ad
installazioni elettriche di potenza e si definiscono le linee guida per il progetto di installazioni elettriche
compatibili con l’ambiente e con le norme E.M.C. Il corso è integrato con numerose esercitazioni, in aula,
in laboratorio e sul campo, di approfondimento delle problematiche di schermatura e di controllo delle
interferenze. Le nozioni acquisite durante il corso consentono all’ingegnere di prestare la sua opera in
materia di protezione e di riqualificazione elettro-energetica per enti pubblici o privati.
Argomenti del corso:
Introduzione
Alterazioni dell’ambiente prodotti dall’uomo e rischi connessi Effetti prodotti dal sistema energetico:
possibilità di controllarli e limitarli Inquinamento e sicurezza Metodi per la identificazione delle sorgenti
di interferenza
( 5 ore)
Sorgenti di disturbo
Individuazione e classificazione delle principali sorgenti di disturbo facenti parte dell’impianto elettrico
Linee elettriche aeree Linee in cavo Fenomeni di interferenza fra linee aeree Cenni sui meccanismi di
accoppiamento Analisi dell’influenza fra linee elettriche aeree e ambiente Vincoli territoriali e ambientali
per gli elettrodotti
(15ore)
Analisi del rischio elettrico connesso a installazioni elettriche
Basi legislative Gli enti normatori nazionali e internazionali La conformità alle norme degli apparecchi e
degli impianti Il diritto nazionale e internazionale nel settore elettrico La marcatura Dati statistici sugli
infortuni elettrici Principi generali di sicurezza Definizione di sicurezza e di rischio elettrico Relazione tra
sicurezza e affidabilità Individuazione del livello di sicurezza accettabile Rischio indebito L’errore umano
Protezione Individuazione del perimetro da proteggere Protezione contro i contatti diretti Protezione
contro i contatti indiretti Interazione fra sistema elettrico e scariche di origine atmosferica
(10 ore)
Analisi del rischio magnetico connesso a installazioni elettriche
Basi legislative Direttive sulla compatibilità elettromagnetica Dati statistici sugli infortuni elettrici
Classificazione delle emissioni elettromagnetiche prodotte dai sistemi elettrici Individuazione e
classificazione delle sorgenti Individuazione e classificazione delle potenziali vittime Cenni sui
meccanismi di accoppiamento sorgente-vittima Metodi per la caratterizzazione elettromagnetica
dell’ambiente Analisi del rischio elettromagnetico e costruzione della matrice di rischio Tecniche per la
verifica di conformità dei livelli di inquinamento elettromagnetico alle maschere di riferimento Interventi
per la riduzione dell’inquinamento elettromagnetico.
(15 ore)
Esercitazioni:
Simulazioni per la costruzione delle matrici di rischio. Training in laboratorio e su sito sulle tecniche di
misura delle interferenze prodotte da apparati o sistemi elettrici di potenza. Sviluppo di casi tipici. Esempi
di compilazione di relazioni tecniche per la caratterizzazione elettromagnetica dell’ambiente.
(15 ore)
Materiale didattico:
Dispense dalle lezioni
272
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI II
Docente: Prof. Ing. Luigi ASCIONE
Numero di crediti: 6
Propedeuticità: Scienza delle Costruzioni I
Finalità del Corso: Il corso di Scienza delle Costruzioni II ha come obiettivo fondamentale il
completamento delle nozioni fornite nel corso di Scienza delle Costruzioni I sul problema elastostatico
delle travi e dei sistemi di travi, con particolare riferimento ai metodi variazionali (Principio dei Lavori
Virtuali e Principio dei Lavori Virtuali Complementare) ed ai metodi energetici (Principi di Minimo
dell’Energia Potenziale Totale e dell’Energia Complementare). Viene trattato in maniera esaustiva il
problema del De Saint Venant. Il corso comprende anche, nella sua parte introduttiva, alcuni
approfondimenti di meccanica dei corpi continui, relativamente ai principi generali ed ai legami
costitutivi.
Sono infine trattati, sia dal punto di vista teorico che applicativo, la stabilità dell’equilibrio elastico e la
plasticità, con particolare cenno agli elementi del calcolo a rottura delle strutture.
Percentuale di lezioni destinate ad esercitazioni: 35%
Argomenti del corso:
Elementi di Meccanica dei continui:Richiami sull’analisi della deformazione e della tensione. Il
principio dei lavori virtuali. Il principio dei lavori virtuali complementare.
Legami costitutivi: Complementi sui legami costitutivi. Elasticità lineare. Materiali isotropi. Materiali
iperelastici.
Il problema elastostatico: Formulazione. Proprietà fondamentali del problema elastostatico. Principio di
sovrapposizione degli stati elastici. Teorema del lavoro speso. Teorema di Clapeyron. Teorema di Betti.
Teorema di Kirchhoff. Teoremi di minimo.
Il problema elastodinamico: Formulazione. Proprietà fondamentali del problema elastodinamico.
Analisi delle strutture elastiche: Derivazione della Teoria Tecnica della Trave attraverso il P.L.V..
Metodo delle forze. Metodo degli spostamenti.
Teoria del De Saint Venant: Il problema del De Saint Venant. Le sollecitazioni semplici sulla trave.
Applicabilità della teoria ai problemi di interesse tecnico.
Materiale didattico:
L. Ascione, Elementi di Scienza delle Costruzioni, Cues (2005);
L. Ascione, A Grimaldi, Elementi di Meccanica dei Continui, Liguori Editore (1989);
L. Ascione, Sulla Statica delle Travi e dei Sistemi di Travi, volumi I, II, III, Liguori Editore(2001).
M. Capurso, Lezioni di Scienza delle Costruzioni, Pitagora (1971);
Dispense del docente.
273
SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE
Docente: Prof. Vincenzo BELGIORNO/Dott. Vincenzo NADDEO
Numero di crediti: 3
Propedeuticità: Smaltimento e Trattamento dei Rifiuti Solidi
Finalità del Corso: Il corso di Sistemi di Gestione Ambientale (SGA) intende fornire all’allievo della
laurea Magistrale in Ingegneria Civile per l’Ambiente e il Territorio le competenze necessarie per
l’implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale in una PMI o in un’azienda pubblica per i
servizi ambientali.
A lezioni introduttive utili ad introdurre i concetti di sviluppo sostenibile e l’approccio alla gestione
ambientale aziendale, seguono i principali elementi ed obiettivi di un SGA. Successivamente particolare
attenzione viene prestata alla redazione dell’Analisi Ambientale Iniziale ed alle attività di Audit, le cui
metodologie vengono applicata a casi studio differenti. Le procedure di applicazione dei sistemi di
gestione ambientali approfondite sono riferite alla Norma UNI EN ISO 14001:2004 ed al Regolamento
(CE) N. 761/2001, EMAS 2. Tra i casi studio presentati particolare approfondimento viene prestato alle
applicazioni dei sistemi di gestione ambientale alle aziende coinvolte nel ciclo integrato delle acque ed a
quelle dello smaltimento dei rifiuti.
PERCENTUALE DI LEZIONI PER ESERCITAZIONI E/O ATTIVITÀ DI LABORATORIO: 30%
PROGRAMMA DEL CORSO
Introduzione ai Sistemi di Gestione Ambientale (SGA).
Principali elementi ed obiettivi di un Sistema di Gestione Ambientale.
L’Analisi Ambientale Iniziale. Le norme della serie ISO 14000.
La UNI EN ISO 14001: origine, principi e struttura. L’iter di certificazione.
La documentazione del Sistema di Gestione Ambientale secondo la UNI EN ISO 14001: Manuale del
Sistema di Gestione Ambientale - Procedure di Sistema - Istruzioni operative - Registri – Modulistica.
L’EMAS: il Regolamento (CE) N. 761/2001 sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema
comunitario di ecogestione e audit. Gli Allegati e le Linee Guida.
Il Regolamento EMAS e l’ISO 14001 a confronto: analogie e differenze. L’applicazione del Regolamento
EMAS e dell’ISO 14001: analisi e discussione di dati nazionali, europei e mondiali.
SUSSIDI DIDATTICI
- Dispense ed appunti del corso
274
SMALTIMENTO E TRATTAMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI
Docente: Prof. Vincenzo BELGIORNO
Crediti: 6
Propedeuticità: Nessuna
FINALITÀ DEL CORSO: Il corso di Smaltimento e trattamento dei rifiuti solidi intende fornire all’allievo
ingegnere le competenze necessarie alla progettazione e gestione degli elementi costitutivi dei sistemi
integrati di gestione dei rifiuti. In particolare, l’allievo dovrà acquisire le conoscenze relative alle diverse
opzioni applicabili per la raccolta, il trattamento e lo smaltimento finale dei rifiuti.
La parte iniziale del corso introduce l’allievo alla problematica dei rifiuti solidi, presentando gli elementi
essenziali del sistema integrato di gestione nonché il quadro normativo di riferimento. Successivamente
sono descritte le caratteristiche chimiche, fisiche e merceologiche dei rifiuti.
Nella seconda parte del corso saranno studiate le componenti impiantistiche del sistema integrato di
gestione dei rifiuti: raccolta, recupero e riciclaggio dei materiali, compostaggio, produzione di
combustibile dai rifiuti, termovalorizzazione e smaltimento in discarica. Per ognuno di questi argomenti
verranno fornite le nozioni teoriche di base, saranno descritte le caratteristiche di funzionamento delle
singole unità di processo con la proposizione delle diverse soluzioni impiantistiche adottabili. Inoltre, gli
allievi saranno supportati nello svolgimento di esercitazioni numeriche mirate alla progettazione delle
diverse fasi di trattamento.
PERCENTUALE DI LEZIONI PER ESERCITAZIONI E/O ATTIVITÀ DI LABORATORIO: 30%
PROGRAMMA DEL CORSO
Introduzione al corso. La strategia comunitaria per la gestione dei rifiuti. Il sistema integrato per la
gestione dei rifiuti solidi. Il quadro normativo nazionale ed europeo.
La produzione dei rifiuti. Classificazione delle diverse tipologie di rifiuti. L’andamento qualitativo e
quantitativo della produzione di rifiuti.
La classificazione dei rifiuti. Le classificazioni merceologiche dei rifiuti. I metodi per l’analisi
merceologica dei rifiuti.
La raccolta indifferenziata e la raccolta differenziata. Organizzazione e criteri di dimensionamento dei
sistema di raccolta indifferenziata dei rifiuti solidi. I mezzi ed i contenitori per la raccolta indifferenziata.
Organizzazione e criteri di dimensionamento dei sistema di raccolta differenziata dei rifiuti solidi. I mezzi
ed i contenitori per la raccolta differenziata. Andamento della raccolta differenziata in Italia. Riferimenti
legislativi.
Il recupero dei materiali. Il Consorzio Nazionale Imballaggi ed i Consorzi di Filiera. Il recupero degli
imballaggi. Il caso della carta. Il recupero dei rifiuti ingombranti e dei beni durevoli. Aspetti economici ed
ambientali delle operazioni di recupero dei rifiuti solidi.
Il compostaggio e la digestione anaerobica della frazione organica. I processi di compostaggio e di
digestione anaerobica della frazione organica. Le frazioni utilizzabili per la produzione di compost. Gli
impianti per la produzione di compost. La realtà produttiva ed il mercato del compost. Le tecnologie per
l’abbattimento degli odori negli impianti di compostaggio. Riferimenti legislativi.
La produzione di combustibile da rifiuti. I processi di selezione e vagliatura dei rifiuti solidi
indifferenziati. Le diverse tipologie di combustibile prodotto dai rifiuti. Le specificità del CDR. Le
tipologie di impianti per la produzione di CDR. Schemi di processo. Le tecnologie per l’abbattimento
degli odori negli impianti di CDR. Riferimenti legislativi.
Il trattamento termico dei rifiuti. Le caratteristiche fisiche e chimiche dei rifiuti ai fini della loro
valorizzazione energetica. I processi di combustione, pirolisi e gassificazione. Gli inceneritori. Gli
impianti di pirolisi e gassificazione. Il recupero di energia dai rifiuti solidi. Riferimenti legislativi.
Il trattamento delle emissioni gassose. Le emissioni atmosferiche da processi di trattamento termico dei
rifiuti. Sistemi di abbattimento degli ossidi di azoto (combustione a stadi, ricircolo dei fumi, SCR,
SNCR), dei gas acidi (scrubbers), dei microinquinanti (sistemi preventivi, adsorbimento su carboni
attivati) e del particolato (cicloni, precipitatori elettrostatici, filtri a maniche). Schemi di processo.
Riferimenti legislativi.
275
La discarica controllata. Il ciclo di vita di una discarica controllata. I processi di trasformazione che
avvengono in discarica. I sottosistemi della discarica. Pretrattamenti per i rifiuti da smaltire in discarica.
Raccolta, trattamento e smaltimento del percolato. Captazione e gestione del biogas.
L’impermeabilizzazione di fondo. La fase di chiusura. La copertura finale. La fase di gestione postchiusura. Progettazione di una discarica. Riferimenti legislativi.
Nell’ambito del corso sono previste delle visite tecniche presso impianti di smaltimento e trattamento di
rifiuti solidi urbani.
SUSSIDI DIDATTICI E TESTI DI APPROFONDIMENTO
• d’Antonio G. (1997), Trattamento dei rifiuti solidi urbani, Tecniche e sistemi di smaltimento
finale, Maggioli Editore, Rimini.
• Tchobanoglous G., Theisen H., Gigil S.A. (1993), Integrated Solid Waste Management,
McGraw Hill International Editions, U.S.A.
276
STABILITÀ DEI PENDII
Docente: Prof. Giuseppe SORBINO
Numero di Crediti: 6
Propedeuticità: Geotecnica
Finalità del corso
Il corso si propone, in primo luogo, di fornire agli studenti i principali strumenti teorici ed operativi per
l’analisi e la modellazione del comportamento meccanico dei pendii naturali ed artificiali sotto le più
svariate condizioni di carico. Successivamente, vengono illustrati gli elementi fondamentali per la
individuazione e progettazione dei più idonei interventi, strutturali e non strutturali, orientati al
conseguimento di adeguati margini di sicurezza nei riguardi dei fenomeni di collasso.
Programma
Identificazione e classificazione dei movimenti franosi (6h)
Classifica delle frane. Litotipi interessati. Velocità dei corpi di frana. Elementi per la definizione del
rischio da frana. Esempi di casi reali.
I criteri di resistenza e la resistenza operativa (14h)
esercitazioni (23%)
Richiami ai criteri di resistenza per i geomateriali. Resistenza dell’elemento di volume: rocce sciolte e
rocce lapidee. Resistenza di un ammasso roccioso fratturato: il ruolo delle discontinuità. Le condizioni di
drenaggio. Condizioni drenate e non drenate. La resistenza operativa in termini di tensioni efficaci e di
tensioni totali. Esempi di casi reali.
I metodi di analisi (20h)
esercitazioni (43%)
I metodi dell’equilibrio limite. Metodi rigorosi e metodi approssimati. Il caso del pendio indefinito. I
metodi delle strisce. Analisi a ritroso. Analisi in presenza di sisma. Effetti tridimensionali. Affidabilità dei
metodi di analisi. Procedure di calcolo. Cenni a metodi di analisi avanzati.
Interventi di stabilizzazione dei pendii (20h)
esercitazioni (45%)
Pendii in rocce lapidee fratturate: Chiodature, Tiranti attivi e passivi, Disgaggi ed opere paramassi; Criteri
generali per la progettazione; Esempi di casi reali. Pendii in rocce sciolte: Sistemi drenanti; Strutture di
sostegno; Ancoraggi; Stabilizzazione mediante rinforzo dei terreni; Criteri generali per la progettazione;
Esempi di casi reali. Cenni ai sistemi di monitoraggio delle opere.
Competenze e capacità in uscita dal corso
Competenze relative a:
Valutazione delle condizioni di stabilità di un
pendio in roccia sciolta o lapidea. Individuazione
dei più idonei interventi di stabilizzazione.
Capacità di:
Proporzionamento
degli
interventi
di
stabilizzazione; progettazione di sistemi di verifica
e controllo delle opere realizzate.
Modalità di svolgimento dell’esame
L’esame consta di un colloquio orale.
277
STRADE, FERROVIE ED AEROPORTI II
Docente: Prof. Ciro CALIENDO
Numero di crediti: 6
Propedeuticità: Strade, Ferrovie ed Aeroporti I
Finalità del corso: L’obiettivo è quello di approfondire ed ampliare lo stato delle conoscenze inerenti la
progettazione delle infrastrutture viarie e la costruzione del corpo stradale e delle sovrastrutture. A tal
fine il corso tratterà dei diversi gradi della progettazione, dell’inserimento ambientale, della sicurezza
stradale, della progettazione delle intersezioni, nonché della stabilità del corpo stradale e del calcolo delle
sovrastrutture. Si accennerà anche alla progettazione dei sistemi di ritenuta e alla costruzione delle opere
d’arte. Ciò per fornire agli allievi le conoscenze e i criteri necessari per poter correttamente progettare e/o
realizzare una infrastruttura viaria.
Programma
Progetto stradale (10 h)
Introduzione. Progetto preliminare: analisi della domanda, confronto tra le alternative, inserimento
ambientale. Progetto definitivo: scelta delle caratteristiche dell’infrastruttura, analisi morfologica,
geologica e geotecnica del territorio, studio del tracciato e del profilo, coordinamento plano-altimetrico,
procedura per la valutazione dell’impatto ambientale, criteri per il controllo di qualità del progetto.
Progetto esecutivo: corpo stradale, stabilizzazione dei terreni in sito, sovrastrutture, opere d’arte, gallerie.
Sicurezza stradale (5h)
Introduzione. Analisi degli incidenti. Fattori da cui dipende l’incidentalità: uomo, veicolo, infrastruttura.
Principali azioni per il miglioramento della sicurezza stradale: progettazione e/o adeguamento delle
infrastrutture (geometria,
caratteristiche superficiali della sovrastruttura, visibilità, segnaletica,
illuminazione, dispositivi di ritenuta), organizzazione della circolazione (sistemazione delle intersezioni
e/o della carreggiata), regolazione del deflusso veicolare, controllo e prevenzione dei comportamenti a
rischio.
Intersezioni stradali (15 h)
esercitazioni 50%
Condizioni di flusso ininterrotto e interrotto. Cenni sul calcolo della probabilità: definizione di probabilità
e proprietà, variabili aleatorie e parametri caratteristici (Poisson, binomiale, esponenziale, gamma).
Caratteristiche delle attese nella circolazione stradale: meccanismo di formazione delle code (intervallo
critico, tempo di servizio), problema delle code con arrivi poissoniani e tempi di servizi sia esponenziali
che qualsiasi. Applicazione della teoria dei fenomeni di attesa: calcolo della corsia di accumulo nelle
intersezioni a raso, progettazione dei terminali di ingresso e di uscita dalle autostrade. Progettazione delle
aree di scambio. Rotatorie. Intersezioni semaforizzate. Svincoli. Incidentalità alle intersezioni.
Corpo stradale (5 h)
Solido stradale: rilevati (materiali, stabilità, procedimenti costruttivi, addensamento e controllo), piano
di appoggio dei rilevati (criteri per la valutazione dei cedimenti e tecniche di risanamento), trincee
(stabilità e aspetti costruttivi). Sottofondo: portanza, parametri rappresentativi statici e dinamici,
criterio di scelta.
Sovrastrutture stradali (15)
esercitazioni 50%
278
Impostazione del problema del dimensionamento. Analisi dei carichi di traffico. Calcolo razionale delle
sovrastrutture flessibili e verifica sia a fatica che all’ormaiamento. Confronto con il metodo di
dimensionamento empirico (AASHTO Guide).
Dimensionamento con metodi empirici e razionale delle sovrastrutture rigide.
Sovrastrutture aeroportuali (5)
esercitazione 40%
Analisi dei carichi: caratteristiche degli aerei, aereo di progetto, distribuzione trasversale, velocità, spettri.
Tipologie di sovrastrutture per piazzali aeroportuali, vie di comunicazioni, piste di volo. Calcolo
empirico e razionale delle sovrastrutture aeroportuali.
Sovrastrutture ferroviarie (5)
esercitazione 40%
Analisi dei carichi. Calcolo delle rotaie, delle traverse e del ballast. Problematiche inerenti la
progettazione delle sovrastrutture per linee ferroviarie ad alta velocità.
Competenze e capacità in uscita dal corso
Competenze relative a:
Progettazione geometrica delle infrastrutture viarie
(con particolare riferimento alle strade)
Comportamento meccanico dei materiali stradali
sotto le azioni dinamiche del traffico, fenomeni di
stabilità del corpo stradale e calcolo delle
sovrastrutture.
Capacità di:
Progettare una infrastruttura viaria e di fare
realizzare correttamente la costruzione del corpo
stradale e delle sovrastrutture
Modalità di svolgimento dell’esame
L’esame consiste in una prova orale sugli argomenti trattati con la discussione degli elaborati progettuali
svolti.
(*) E’ previsto lo sviluppo di elaborati, inerenti la progettazione geometrica del tracciato stradale e il
calcolo delle sovrastrutture, ad integrazione di quelli già svolti nell’insegnamento di “Strade, ferrovie ed
aeroporti I”, nonché il progetto di una intersezione stradale a raso per un numero complessivo di circa 60
ore lavorative. Le rimanenti circa 60 ore saranno impiegate dagli studenti per lo studio degli argomenti
trattasi nel corso.
Materiale didattico:
C. Caliendo: “Gradi della progettazione stradale”(forniti dal docente).
C.Caiendo: “Fenomeni di attesa”( forniti dal docente).
R. Lamm, B. Psarianos, T. Mailander: “Highway Design and Traffic Safety Engineering
Handbook”. Mc Graw Hill.
P. Ferrari, F. Giannini: “Ingegneria stradale vol.2 “Corpo stradale e pavimentazioni. Edizioni Isedi
P. Giannattasio: “Il progetto delle sovrastrutture ferroviarie” (fornito dal docente)
P. Giannattasio:” Il progetto delle pavimentazioni aeroportuali”(fornito dal docente).
CNR: “Catalogo delle pavimentazioni stradali”(fornito dal docente).
C. Caliendo: “Calcolo razionale delle sovrastrutture composite polifunzionali e confronto con i metodi
approssimati” (fornito dal docente).
C.Caliendo: “Valutazione dell’efficacia delle minirotatorie e confronto con le intersezioni
ordinarie”(fornito dal docente).
C. Caliendo, L.A. Simonelli: “A METHOD FOR ASSESSING EMBANKMENT SETTLEMENT DUE
TO THE WIDENING OF ROAD CROSS SECTION”.(fornito dal docente).
C. Caliendo : “COMPARISON OF AASHTO AND A DESIGN CRITERION BASED ON THE
STRAIN OF SUBGRADE” (fornito dal docente)
279
Strutture Speciali
CdS: Magistrale
in Ingegneria
Civile/ Ingegneria
per l’Ambiente ed
il Terriorio
Anno: II
Docente:
Dott. Enzo
Martinelli
Integrato:
-
Propedeuticità:
Semestre: II
Codice: -
SSD: ICAR/09
Crediti: 6
Tipologia: -
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso è finalizzato all’apprendimento di tematiche specialistiche di complemento rispetto
ai fondamenti dell’Ingegneria Strutturale relative a particolari tipologie strutturali e sistemi
costruttivi.
Prerequisiti
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze avanzate di
meccanica dei solidi rigidi e deformabili.
Metodi didattici
L’insegnamento prevede lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di
laboratorio. Nelle esercitazioni in aula si imposta anche numericamente la soluzione dei
problemi di progetto e verifica delle tipologie strutturali oggetto del programma di teoria.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova
orale.
Contenuto del corso
Argomenti
Strutture composte
acciaio-calcestruzzo
Complementi sulla
teoria delle piastre
Teoria delle lastre
curve
Tecniche di rinforzo
con uso di materiali
innovativi
Nozioni di calcolo e
verifica di strutture
in legno
Contenuti specifici
Introduzione; Solette Composte; Travi Composte;
Progetto della Connessione; Colonne Composte;
Cenni ai Nodi Trave-Colonna; Applicazioni
esemplificative
Definizioni e richiami alla Teoria di Mindlin e
Kirckhoff; Lastre sottili; Membrane; Metodologie di
soluzione approssimata tramite metodi numerici;
Applicazioni esemplificative
Lastre Cilindriche; Membrane Curve; Lastre Curve
in regime flessionale; I Coefficienti Elastici delle
lastre curve
Introduzione ai materiali Polimerici Fibro-rinforzati
(FRP) Rinforzo a Flessione e Taglio di travi in
cemento armato; Delaminazione; Confinamento di
pilastri in c.a.
Caratteristiche del legno. Metodi di calcolo e
verifica. Dimensionamento dei sistemi di
collegamento. Dimensionamento degli elementi
strutturali. Durabilità.
Totale Ore
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
12
2
1
8
2
0
8
2
0
6
2
2
12
3
0
46
11
3
Testi di riferimento
O. Belluzzi, “Scienza delle Costruzioni” – Zanichelli, Bologna, 1979
280
R. P. Johnson, “Composite Structures of Steel an Concrete, Vol. 1: Beams, Slabs, Columns and Frames
for Buildings” – Blackwell Scientific Publications, 1994;
M. Piazza, R. Tommasi, R. Modena, “Strutture in legno” – Hoepli, Milano, 2005
J. G. Teng, J. F. Chen, S. T. Smith, L. Lam, FRP strengthened RC Structures – Wiley, Chichester (UK),
2002
Appunti dei docenti.
281
TECNICA DELLE COSTRUZIONI II
Docente: Prof. Roberto REALFONZO
Numero di Crediti: 6
Propedeuticità: Scienza delle Costruzioni II
Finalità del corso
Il corso di Tecnica delle Costruzioni II - svolto nell’ambito del primo anno della laurea Magistrale in
Ingegneria Civile per l’Ambiente ed il Territorio (indirizzo Difesa del Suolo) – è organizzato su due parti
distinte. La prima parte del corso (circa 40 ore di lezione tra teoria ed esercitazioni) illustra il “Metodo
Semiprobabilistico agli Stati Limite” ed in particolare la sua applicazione al caso di strutture in cemento
armato. In tale ambito sono svolti esercizi numerici di progetto e verifica agli stati limite ultimi e di
esercizio ed agli Allievi viene assegnato un primo elaborato consistente nel progetto di un telaio piano in
cemento armato. La seconda parte del corso (circa 20 ore) intende fornire conoscenze di base sulla
“Precompressione”. Vengono presentati i sistemi di pretensione e post-tensione, trattata la problematica
delle cadute di tensione e fornite le basi per il calcolo e la verifica di sistemi isostatici ed iperstatici. Nel
corso di questa parte conclusiva gli allievi svolgeranno il calcolo di progetto di una trave in cemento
armato precompresso (una trave da ponte ovvero di copertura di un capannone industriale); l’elaborato di
progetto, da discutere in sede d’esame, dovrà essere corredato da grafici esecutivi. Per lo svolgimento
dell’elaborato d’anno è prevista la possibilità di lavorare in gruppo. Il corso, organizzato su 6 crediti
formativi, prevede, in definitiva, lezioni teoriche ed esercitazioni. Per sostenere l’esame è prevista la
propedeuticità del corso di Scienza delle Costruzioni II.
Programma
PARTE PRIMA
La sicurezza strutturale
9 Metodi deterministici e probabilistici
9 Richiami al Metodo delle Tensioni Ammissibili
9 Valutazione della Probabilità di Rovina
9 Il Metodo Semiprobabilistico agli Stati Limite
Stato limite ultimo (SLU) per strutture in cemento armato
9 SLU per tensioni normali (le sei regioni di crisi; la verifica secondo normativa)
9 SLU per tensioni tangenziali (dal Traliccio di Ritter al “Modello a Pettine”; la normativa italiana)
Stato limite di esercizio (SLE)
9 SLE di fessurazione (ampiezza e distanza delle fessure; il “tension stiffening”)
9 SLE di deformazione (calcolo delle frecce per strutture isostatiche ed iperstatiche; effetti del fluage)
9 SLE di verifica dello stato tensionale
PARTE SECONDA
Introduzione al cemento armato precompresso (CAP)
9 Cenni introduttivi e storici
9 La post-tensione e la pre-tensione
9 Le cadute di tensione
9 Punti limite e fuso di Guyon
9 La precompressione nelle strutture iperstatici: il cavo concordante
9 Svolgimento dell’elaborato d’anno
MATERIALE DIDATTICO
Agli allievi saranno distribuiti appunti e dispense; inoltre si consiglia la consultazione di:
a. Elio Giangreco – “Teoria e Tecnica delle Costruzioni”, Vol.1 – Ed. Liguori, 1992
b. Ciro Faella – “Argomenti di teoria e tecnica delle costruzioni – Costruzioni in Calcestruzzo Armato
Normale e Precompresso”, Vol. 1B – Ed. CUES, 2004.
282
VALUTAZIONE ECONOMICA DEI PROGETTI
Docente: Prof. Nicola MORANO
Numero di crediti:6
Propedeuticità: Nessuna
Finalità: E’ ormai generalizzata la valutazione dei progetti, in particolare con l’impiego dell’analisi costibenefici, obbligatoria nei casi di investimenti in opere pubbliche e nei casi di iniziative private da attuare
col concorso di finanziamenti pubblici. La valutazione, economica e talora anche finanziaria, è divenuta
perciò atto finale, elaborato integrante del progetto, per accertarne la convenienza ed ai fini delle scelte tra
soluzioni tecniche alternative e per le graduazioni di priorità temporale. Non possono pertanto mancare le
nozioni essenziali (almeno) della valutazione economica dei progetti, nei corsi di studio per tecnici ed
operatori destinati alla progettazione ed alla gestione delle opere di progetto.
Propedeuticità: Estimo.
Argomenti del corso
Investimenti strutturali e marginali. Allocazione delle risorse. Il progetto. Fattibilità tecnica e fattibilità
economica. Orizzonte economico dell’imprenditore privato e dell’imprenditore pubblico. Giudizio di
convenienza alla realizzazione di un progetto. Scelte programmatiche, di priorità temporale, di alternativa
tecnica. Valutazione economica e valutazione finanziaria. Valutazione ex ante ed ex post. Valutazione
“prima e dopo”, “con e senza”. Valutazione in condizioni di rischio e in condizioni di incertezza.
Tecniche di valutazione dei progetti. L’analisi costi-benefici: nozione, origine e sviluppo. Valutazione dal
punto di vista pubblico o della collettività. Classificazione dei benefici. Classificazione dei costi. Costi
finanziari e costi economici. Coefficienti di conversione dei costi finanziari in economici. Grado di
approfondimento dell’analisi. Il tempo, terza dimensione dell’analisi. Durata fisica e durata economica
del progetto. La temporizzazione dei costi e dei benefici. Entrata a regime del progetto. Gli indici di
sviluppo. Il saggio di sconto. Saggio sociale di preferenza nel tempo (SSPT). Saggio critico. Il sistema dei
prezzi da applicare alla valutazione. Prezzi ombra. Costo-opportunità. Disponibilità a pagare. Criteri di
valutazione: valore attuale netto (VAN), rapporto benefici/costi (B/C), tasso di rendimento interno (TIR).
Altri criteri: il tempo di recupero, il rapporto capitale/prodotto. Fattori che influenzano i risultati della
valutazione. Esempi di applicazione dell’analisi costi-benefici.
Materiale didattico
a) testi di riferimento
ƒ
M. Florio, La valutazione degli investimenti pubblici, il Mulino, Bologna, 1991.
ƒ
G. Brosio, Economia e finanza pubblica, Carocci, 1993.
ƒ
F. Nuti, Analisi costi-benefici, Il Mulino, Bologna, 1988.
b) appunti delle lezioni e casi concreti di valutazione.
283
(torna all’indice)
Corso di Studio in Magistrale in
Ingegneria Edile-Architettura
(Ciclo unico quinquennale ai sensi della direttiva europea 85/384/CEE)
284
Corso di Studio in Ingegneria Edile-Architettura
(Ciclo unico quinquennale ai sensi della direttiva europea 85/384/CEE)
(torna all’indice)
Obiettivi formativi specifici
Organizzazione della didattica
Caratteristiche della prova finale
Ambiti occupazionali previsti per i laureati
Ammissione al corso di studio
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea
Laurea Specialistica a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura
Laurea Magistrale a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura
Programmi degli insegnamenti attivi nel Corso di Studio in Ingegneria Edile-Architettura
285
CORSO DI STUDIO IN INGEGNERIA EDILE - ARCHITETTURA
Obiettivi formativi specifici
Obiettivo formativo del corso di laurea in Ingegneria Edile-Architettura (ciclo unico quinquennale ai sensi
della direttiva europea 85/384/CEE) è quello di attuare una integrazione della formazione storico - critica
con quella più tipicamente tecnico-ingegneristica. Sulla base di questo presupposto i laureati del corso
debbono:
-
conoscere approfonditamente la storia dell’architettura e dell’edilizia, gli strumenti e le forme della
rappresentazione, gli aspetti teorico-scientifici oltre che metodologico-operativi della matematica e
delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tali conoscenze per interpretare e descrivere
approfonditamente problemi dell’architettura e dell’edilizia complessi o che richiedono un approccio
interdisciplinare;
-
conoscere approfonditamente gli aspetti teorico scientifici, oltre che metodologico-operativi, relativi
agli ambiti disciplinari caratterizzanti il corso di studio ed essere in grado di utilizzare tali conoscenze
per identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi dell’architettura e
dell’edilizia complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
-
avere conoscenze nel campo dell’organizzazione aziendale (cultura d’impresa) e dell’etica professionale;
-
essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea oltre l’italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
Inoltre debbono essere in grado di progettare, attraverso gli strumenti propri dell’architettura e
dell’ingegneria edile e avendo padronanza degli strumenti relativi alla fattibilità costruttiva dell’opera ideata, le operazioni di costruzione, trasformazione e modificazione dell’ambiente fisico, con piena conoscenza degli aspetti estetici, distributivi, funzionali, strutturali, tecnico - costruttivi, gestionali, economici
e ambientali predisponendo progetti di opere, dirigendone la realizzazione, e coordinando a tali fini, ove
necessario, altri specialisti e operatori nei campi dell’architettura, dell’ingegneria edile, dell’urbanistica e
del restauro architettonico.
L’obiettivo finale è la creazione di una figura professionale dotata di un apparato culturale che permetta
l’integrazione ed il coordinamento delle conoscenze nell’ambito delle attività caratterizzanti l’edilizia e
l’architettura al fine di associare alla specifica capacità progettale la padronanza degli strumenti relativi
alla fattibilità dell’opera ideata, fino a poterne valutare ed indirizzare con competenza la corretta esecuzione sotto il profilo estetico, funzionale, tecnico-economico e che possa inserirsi a pieno titolo nel mercato governato dalle direttive europee per le opere di edilizia e di architettura.
Organizzazione della didattica
I corsi di insegnamento previsti dal Manifesto degli Studi per l’a.a. 2010/11 sono organizzati in due semestri con un esame finale unico al termine del secondo semestre; i corsi da 6 CFU sono invece organizzati su un solo semestre con esame finale al termine del semestre in cui vengono svolti. I semestri tipicamente vanno da ottobre a gennaio e da marzo a giugno.
286
Una parte rilevante della didattica svolta nei corsi è riservata ad attività esercitative e pratiche di laboratorio. Alcune attività didattiche, come i laboratori progettuali, riguardano lo sviluppo di attività interdisciplinari con lo scopo di abituare l’allievo a generalizzare metodi e tecniche impartite nei vari corsi, a impiegare software complessi, ad analizzare ed interpretare i dati, a progettare opere e condurre cantieri.
Caratteristiche della prova finale
Per essere ammesso a sostenere l’esame di laurea lo studente deve avere sostenuto con esito positivo gli
esami previsti dal proprio piano di studi, aver frequentato regolarmente i laboratori progettuali ed aver
partecipato al tirocinio.
La prova finale consiste nello svolgimento di un elaborato adeguato al numero di CFU previsto dal Manifesto degli Studi, da discutere dinanzi ad una commissione secondo quanto previsto dal Regolamento Didattico di Facoltà.
L’elaborato, di norma, approfondisce tematiche affrontate dallo studente nel suo corso di studi e, in alternativa, esso può consistere in un’attività progettuale o in un’attività di analisi di temi di interesse del Corso di Laurea, svolta dallo studente sotto la guida di almeno due docenti.
La valutazione conclusiva terrà conto dell’intera carriera dello studente all’interno del corso di studio, dei
tempi e delle modalità di acquisizione dei crediti formativi, delle valutazioni sulle attività formative precedenti e sulla prova finale.
Ambiti occupazionali previsti per i laureati
Il Corso di laurea in Ingegneria Edile-Architettura fornisce le competenze e gli strumenti operativi per
sviluppare la progettazione e le funzioni di verifica e d’indirizzo dell’esecuzione nell’ambito del controllo
della qualità urbanistica, architettonica, strutturale e tecnologica, sia nel settore delle nuove costruzioni
che nel settore del recupero edilizio e della conservazione del patrimonio storico-artistico.
Gli sbocchi occupazionali pertanto, oltre all’attività professionale esercitata nelle forme della professione
libera, individuale o associata, prevedono funzioni di elevata responsabilità che fanno riferimento ai seguenti ambiti operativi professionali:
-
progettazione ed esecuzione di complessi edilizi, operata con specifiche capacità in relazione alla qualità dell’opera ed alla sua fattibilità, all’innovazione tecnologica ed alle problematiche procedurali;
-
progettazione ed esecuzione d’interventi di recupero e restauro del patrimonio edilizio storico e monumentale in rapporto alla tutela dei valori storico-culturali, al risanamento e alla valorizzazione degli
organismi edilizi, al ripristino degli elementi costruttivi e dei materiali;
-
progettazione d’interventi di pianificazione urbanistica coerenti e correlati con le dinamiche di sviluppo e di trasformazione della struttura urbana;
-
progettazione ed esecuzione di organismi edilizi con specifico riferimento al processo costruttivo, sia
tradizionale sia industrializzato, ed all’organizzazione e controllo delle fasi esecutive, con la progettazione ed il controllo dei piani di sicurezza.
Gli ambienti di lavoro nei quali le suddette funzioni possono svilupparsi sono:
-
istituzioni ed enti pubblici e privati;
287
-
studi professionali e società di progettazione, operanti nei campi dell’architettura, dell’urbanistica e
delle costruzioni;
-
imprese di costruzioni;
-
stabilimenti di produzione di componenti edilizi; ecc.
Ammissione al corso di studio
Titolo di ammissione al Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura, ai sensi dell’art. 6, comma 3, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, è il diploma di scuola secondaria superiore o
altro titolo di studio conseguito all’estero ritenuto idoneo. L’accesso al Corso di Laurea magistrale in Ingegneria Edile-Architettura è a numero programmato nazionale.
Per l’a.a. 2010/11 il numero degli studenti da ammettere presso questa sede al Corso di Laurea Magistrale
a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura, è così fissato (D.M. 07 luglio 2010):
-
n. 100 posti disponibili per cittadini comunitari e non comunitari legalmente soggiornanti in Italia di
cui alla legge 30 luglio 2002, n. 189, art. 26;
-
n. 10 posti disponibili per i cittadini non comunitari non ricompresi nella legge 30 luglio 2002, n. 189,
art. 26.,di cui n. 5 posti riservati ai cittadini di nazionalità cinese aderenti al Progetto “Marco Polo”.
Norme per l’ammissione
Il D.M. 11 giugno 2010 definisce, relativamente all’anno accademico 2009-2010, le modalità e i contenuti
delle prove di ammissione ai corsi di laurea e di laurea specialistica programmati a livello nazionale.
Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo seguente: http://www.ingegneria.unisa.it
Domanda di ammissione
La domanda di ammissione dovrà essere compilata esclusivamente on-line, secondo quanto indicato
dal Bando per l’ammissione, a partire dal 15 luglio 2010 ed entro il termine perentorio delle ore 12.00
del 31 agosto 2010.
Trascorso tale termine non è più possibile iscriversi al concorso.
Prova di ammisione e immatricolazioni
La prova avrà luogo il giorno 7 settembre 2010 presso i locali della Facoltà di Ingegneria, via Ponte Don
Melillo, Fisciano (SA).
In base a quanto disposto dal D.M. 11 giugno 2010, è affidato al CINECA l’incarico di determinare il
punteggio relativo ad ogni modulo di risposta fornito dai candidati alle prove di ammissione.
L’esito delle prove di ammissione potrà pertanto essere noto soltanto dopo che il CINECA avrà provveduto
alla notifica dei risultati per gli adempimenti successivi della Commissione preposta all’esame di ammissione (nominata con decreto del Rettore, su proposta del Preside della Facoltà di Ingegneria). La graduatoria
sarà pubblicata all’Albo di Ateneo e della Facoltà di Ingegneria e sarà consultabile anche al sito internet
all’indirizzo www.unisa.it con l’indicazione del termine perentorio entro il quale i vincitori dovranno procedere all’immatricolazione, nonché delle procedure necessarie per l’ immatricolazione medesima.
288
I candidati classificatisi vincitori che non perfezionano la procedura, entro il termine e secondo le modalità indicati, saranno considerati tacitamente rinunciatari e decadranno definitivamente dal diritto
all’immatricolazione.
Nel caso in cui non siano stati coperti tutti i posti disponibili, nei giorni immediatamente successivi alla
chiusura della prima tornata di immatricolazioni saranno indicati, mediante nuova pubblicazione all’Albo
e sul dito internet, i nominativi degli studenti subentranti. Nel caso in cui alla seconda tornata di immatricolazioni vi siano ancora posti disponibili la Segreteria Studenti procederà convocare gli ulteriori studenti
subentranti, sempre nel rispetto dell’ordine progressivo della graduatoria.
Trasferimenti
I trasferimenti al corso di laurea specialistica in Ingegneria Edile-Architettura di studenti provenienti da
analoghi corsi attivati in altri Atenei sono regolamentati da apposito bando emesso dal Preside della Facoltà di Ingegneria, consultabile sempre all’indirizzo: http://www.ingegneria.unisa.it
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290
291
292
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Laurea Specialistica a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura
(per gli immatricolati negli a.a. 2005/06 - 2009/10)
Classe delle Lauree Specialistiche 4/S: Architettura e Ingegneria Edile-Architettura, Durata 5 anni
Il corso di laurea in Ingegneria Edile - Architettura (Ciclo unico quinquennale ai sensi della direttiva europea 85/384/CEE) è stato attivato per la prima volta nell’anno accademico 2005/2006.
Laboratori
C.F.U.
Semestre
PRIMO ANNO
1
Analisi Matematica I
-
6
I
2
Geometria
-
6
I
3
Fisica Generale
-
6
II
nr
Insegnamento
Storia dell’Architettura I
4
Architettura e Composizione
Architettonica (Introduzione)
5
Disegno dell’Architettura I
9
L
L
3
12
I+II
I+II
1
un insegnamento a scelta tra:
6
Tecnologia dei Materiali e
Chimica Applicata
-
Chimica
-
6
I
Durante il primo anno l’allievo dovrà dimostrare la
conoscenza pratica e la comprensione di una lingua 1
straniera (Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo).
Totale CFU primo anno
49
Laboratori
C.F.U.
Semestre
SECONDO ANNO
7
Analisi Matematica II
-
6
I
8
Storia dell’Architettura II
L
12
I+II
9
Disegno dell’Architettura II
L
12
I+II
10
Architettura e Composizione
Architettonica I2
-
9
I+II
-
9
I
6
II
nr
Insegnamento
11 Fisica Tecnica Ambientale***
un insegnamento a scelta tra:
12
Meccanica Razionale
-
Statica
-
Totale CFU secondo anno
54
293
Laboratori
C.F.U.
Semestre
TERZO ANNO
L
12
I+II
14 Architettonica II
L
12
I+II
15 Scienza delle Costruzioni
-
9
I
-
9
II
17 Urbanistica
L
12
I+II
18 Informatica Grafica
-
6
I
nr
Insegnamento
13 Architettura Tecnica I
Architettura e Composizione
163
Idraulica3
Costruzioni Idrauliche3
Totale CFU terzo anno
60
Laboratorio
C.F.U.
Semestre
QUARTO ANNO
L
12
I+II
L
12
I+II
21 Tecnica Urbanistica4
L
12
I+II
22 Tecnica delle Costruzioni
L
12
I+II
23 Geotecnica
-
9
II
nr
Insegnamento
19 Architettura Tecnica II
20
Architettura e Composizione
Architettonica III
Totale CFU quarto anno
57
24 Estimo
25 Restauro Architettonico
26 Organizzazione del Cantiere
27
Legislazione delle Opere
Pubbliche e dell’Edilizia,
Diritto Urbanistico e Sociologia
-
9
L
12
L
12
-
9
Semestre
Insegnamento
C.F.U.
nr
Laboratorio
QUINTO ANNO
294
ORIENTAMENTO
due insegnamento a scelta tra:
28
e
29
Architettura e Composizione
Architettonica IV
Architettura Tecnica e Tipologie
Edilizie
Recupero e Conservazione degli
Edifici
Chimica e Tecnologia del
Restauro e della Conservazione
dei Materiali
9
II
-
Costruzioni in zona sismica
-
Rilievo dell’Architettura
-
Totale CFU quinto anno
60
1
Per gli immatricolati nell’a. a. 2008/09, l’insegnamento a scelta tra Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata e
Chimica è previsto al secondo anno.
2
Per gli immatricolati nell’a. a. 2008/09 e 2007/08, l’insegnamento di Fisica Ambientale è previsto al I semestre del
terzo anno.
3
Per gli immatricolati nell’a. a. 2007/08 e 2007/06, l’insegnamento integrato di Idraulica e Costruzioni Idrauliche
Fisica Ambientale è previsto al I semestre del quarto anno.
4
Per gli immatricolati nell’a. a. 2007/08 e 2007/06, l’insegnamento di Tecnica Urbanistica è previsto al terzo anno.
Insegnamento
Laboratorio Progettuale per la Tesi di
Laurea (300 ore)
TOTALE
C.F.U.
nr
Laboratori
Gli studenti sono tenuti a frequentare il Laboratorio Progettuale per la Tesi di Laurea per la durata di 300 ore in base
al punto 4,11 del D.R. 29.07.98.
L
20
300
295
(torna all’indice)
Laurea Magistrale a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura
(per gli immatricolati dall’a.a. 2010/11)
Classe delle Lauree Magistrali LM 4: Architettura e Ingegneria Edile-Architettura, Durata 5 anni
L’istituzione del Corso di Studi (CdS) Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura ai sensi del D.M. 270
nasce come naturale trasformazione del CdS Specialistico in Ingegneria Edile-Architettura, classe 4/S
sempre a ciclo unico quinquennale, precedentemente attivato ai sensi del D.M. 509.
Laboratori
C.F.U.
Semestre
PRIMO ANNO
1
Analisi Matematica I
-
6
I
2
Geometria
-
6
I
3
Fisica Generale
-
6
II
4
Storia dell’Architettura I
-
9
I
5
Architettura e Composizione
Architettonica I
-
9
I+II
6
Disegno dell’Architettura I
L
12
I+II
6
I
nr
Insegnamento
un insegnamento a scelta tra:
7
Tecnologia dei Materiali e
Chimica Applicata
-
Chimica
-
Durante il primo anno l’allievo dovrà dimostrare la
conoscenza pratica e la comprensione di una lingua 1
straniera (Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo).
Totale CFU primo anno
55
Laboratori
C.F.U.
Semestre
SECONDO ANNO
8
Analisi Matematica II
-
6
I
9
Storia dell’Architettura II
L
12
I+II
L
12
I+II
L
9
I+II
L
12
I+II
6
I
nr
Insegnamento
10 Disegno dell’Architettura II
11
Architettura e Composizione
Architettonica II
12 Architettura Tecnica I
un insegnamento a scelta tra:
13
Meccanica Razionale
-
Statica
-
Totale CFU secondo anno
57
296
Laboratori
C.F.U.
Semestre
TERZO ANNO
L
9
II
15 Architettonica III
L
9
I+II
16 Scienza delle Costruzioni
-
12
I+II
17 Fisica Tecnica Ambientale
-
9
II
18 Urbanistica
L
12
I+II
19 Informatica Grafica
-
6
I
nr
Insegnamento
14 Architettura Tecnica II
Architettura e Composizione
Totale CFU terzo anno
57
Laboratorio
C.F.U.
Semestre
QUARTO ANNO
20 Idraulica - Costruzioni Idrauliche
L
12
I+II
Architettura e Composizione
Architettonica IV
-
9
I+II
22 Tecnica Urbanistica
L
12
I+II
23 Tecnica delle Costruzioni
L
12
I+II
24 Geotecnica
-
9
II
nr
21
Insegnamento
Totale CFU quarto anno
54
25 Estimo
26 Restauro Architettonico
27 Organizzazione del Cantiere
Semestre
Insegnamento
C.F.U.
nr
Laboratorio
QUINTO ANNO
-
9
I
L
12
I+II
L
12
I+II
-
6
I
Legislazione delle Opere
28 Pubbliche e dell’Edilizia,
Diritto Urbanistico e Sociologia
297
ORIENTAMENTO
due insegnamento a scelta tra:
29
e
30
Architettura e Composizione
Architettonica V
-
Architettura Tecnica e Tipologie
Edilizie
-
Recupero e Conservazione degli
Edifici
-
Chimica e Tecnologia del
Restauro e della Conservazione
dei Materiali
-
9
Costruzioni in zona sismica
-
Rilievo dell’Architettura
-
Totale CFU quinto anno
II
57
Insegnamento
C.F.U.
nr
Laboratori
Gli studenti sono tenuti a frequentare il Laboratorio Progettuale per la Tesi di Laurea per la durata di 300 ore in base
al punto 4,11 del D.R. 29.07.98.
Tirocinio formativo
Laboratorio Progettuale per la Tesi di
Laurea (300 ore)
TOTALE
2
L
18
300
298
Programmi degli insegnamenti attivi nel Corso di
Studio in Ingegneria Edile-Architettura
(torna all’indice)
ANALISI MATEMATICA I
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA I (D.M. 270)
DISEGNO DELL’ARCHITETTURA I
FISICA GENERALE
GEOMETRIA
STORIA DELL’ARCHITETTURA I
TECNOLOGIA DEI MATERIALI E CHIMICA APPLICATA
ANALISI MATEMATICA II
ARCHITETTURA TECNICA I
ARCHITETTURA TECNICA II
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA I (D.M. 509)
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA II
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA III
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA IV
CHIMICA E TECNOLOGIA DEL RESTAURO E DELLA CONSERVAZIONE DEI MATERIALI
COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA
DISEGNO DELL’ARCHITETTURA II
ESTIMO
FISICA TECNICA AMBIENTALE
GEOTECNICA
IDRAULICA - COSTRUZIONI IDRAULICHE
INFORMATICA GRAFICA
ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
LEGISLAZIONE DELLE OO.PP. E DELL’EDILIZIA, DIRITTO URBANISTICO E SOCIOLOGIA
MECCANICA RAZIONALE
RECUPERO E CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI
RESTAURO ARCHITETTONICO
RILIEVO DELL’ARCHITETTURA
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
STATICA
STORIA DELL’ARCHITETTURA II
TECNICA DELLE COSTRUZIONI
TECNICA URBANISTICA
URBANISTICA
299
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ANALISI MATEMATICA I
CdS:
Docente:
Ingegneria Edile-Architettura
Anno:
Semestre:
I
I
Integrato:
no
Codice:
0630100001
Propedeuticità:
nessuna
SSD:
MAT/05
Crediti:
6
Tipologia:
di base
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso mira all’acquisizione degli elementi di base di Analisi Matematica.
Gli obiettivi formativi del corso consistono nell’acquisizione dei risultati e delle tecniche dimostrative,
nonché nella capacità di utilizzare i relativi strumenti di calcolo.
Il corso ha come scopo principale quello di consolidare conoscenze matematiche di base e di fornire e sviluppare strumenti utili per un approccio scientifico ai problemi e fenomeni che lo studente incontrerà nel
proseguimento dei suoi studi.
La parte teorica del corso sarà presentata in modo rigoroso ma conciso e accompagnata da una parallela
attività di esercitazione volta a favorire la comprensione dei concetti.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Conoscenza e comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dell’analisi matematica con particolare riferimento alle metodologie di dimostrazione e ai concetti fondamentali dell’analisi matematica.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Capacità di applicare i teoremi e le regole studiate alla risoluzione di problemi, sviluppando in modo coerente le varie dimostrazioni, costruendo metodi e procedure per la risoluzione di problemi ed effettuando
calcoli con limiti e derivate.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per risolvere in maniera efficiente un problema matematico ed
essere capaci di trovare delle ottimizzazioni al processo di risoluzione di un problema matematico.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper esporre oralmente un argomento legato a all’analisi matematica.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze relative:
- all’algebra, con particolare riferimento a, equazioni e disequazioni algebriche, logaritmiche, esponenziali, trigonometriche, trascendenti;
- alla trigonometria, con particolare riferimento alle funzioni trigonometriche fondamentali.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, durante le quali saranno presentati gli argomenti del corso
mediante lezioni frontali, ed esercitazioni in aula durante le quali di forniranno i principali strumenti necessari per la risoluzione di esercizi relativi ai contenuti dell’insegnamento.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta ed un colloquio orale.
Contenuto del corso:
300
Argomenti
Contenuti specifici
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
Insiemi numerici.
Introduzione alla teoria degli insiemi. Operazioni sui sottoinsiemi di un
insieme. Introduzione ai numeri reali. Estremi di un insieme numerico.
Intervalli di R. Intorni, punti di accumulazione. Insiemi chiusi e insiemi aperti. Introduzione ai numeri complessi. Unità immaginaria. Operazioni sui numeri complessi. Forma geometrica e forma trigonometrica. Potenze e formula di De Moivre. Radici n-esime.
4
3
Definizione. Campo di esistenza, codominio e grafico di funzione. Estremi di una funzione reale. Funzioni monotone. Funzioni composte.
Funzioni invertibili. Funzioni elementari: funzione potenza nesima e
radice n-esima, funzione esponenziale, funzione logaritmica, funzione
potenza, funzioni trigonometriche e loro inverse.
3
2
Definizioni. Successioni limitate, convergenti, oscillanti e divergenti.
Successioni monotone. Numero di Nepero. Criterio di convergenza di
Cauchy.
Introduzione alle serie numeriche. Serie convergenti, divergenti e indeterminate. Serie geometrica, armonica. Serie a termini positivi e criteri
di convergenza: criteri del confronto, del rapporto, della radice.
3
3
3
Funzioni reali
Successioni e
Serie numeriche
Limiti di una
funzione
Definizione. Limite destro e limite sinistro. Teorema di unicità. Teoremi di confronto. Operazioni e forme indeterminate. Limiti notevoli.
5
Funzioni continue
Definizione. Continuità e discontinuità. Teorema di Weierstrass. Teorema degli zeri. Teorema di Bolzano. Continuità uniforme.
4
Derivata di una
funzione
Definizione. Derivate destra e sinistra. Significato geometrico, retta
tangente al grafico di una funzione. Derivabilità e continuità. Regole di
derivazione. Derivate delle funzioni elementari. Derivate di funzione
composta e funzione inversa. Derivate di ordine superiore. Differenziale di una funzione e significato geometrico.
Teoremi fondamentali del calcolo differenziale
Teorema di Rolle. Teorema di Cauchy. Teorema di Lagrange e corollari. Teorema di De l’Hospital. Condizioni per massimi e minimi relativi.
Formule di Taylor e di Mac-Laurin.
Studio del grafico di una funzione
Asintoti di un grafico. Ricerca dei massimi e minimi relativi. Funzioni
concave e convesse in un punto, flessi. Grafico di una funzione tramite
i suoi elementi caratteristici.
Integrazione di
funzioni di una
variabile
Definizione di funzione primitiva e integrale indefinito. Integrali immediati. Regole e metodi di integrazione. Integrale delle funzioni razionali fratte. Integrale definito e significato geometrico. Teorema del
valor medio. Funzione integrale e teorema fondamentale del calcolo
integrale.
Totale Ore
4
2
4
2
4
6
5
3
36
24
Testi di riferimento
G. Albano, C. D’Apice, S. Salerno, Limiti e Derivate, CUES (2002).
G. Albano, C. D’Apice, S. Salerno, Algebra Lineare, CUES (2002).
C. D’Apice, R. Manzo, Verso l’esame di Matematica I, CUES (2007).
Materiali didattici su piattaforma di e-learning IWT.
Appunti delle lezioni.
301
(torna all’indice)
ANALISI MATEMATICA II
Docente: prof. Vincenzo TIBULLO
Numero di Crediti: 6
Collocazione: II Anno, I semestre
Propedeuticità: Analisi Matematica I
Finalità del corso
Il modulo ha per finalità l’acquisizione degli elementi di base di Analisi Matematica: successioni e serie
di funzioni, funzioni di più variabili, equazioni differenziali, curve e integrali curvilinei, forme differenziali, integrali di funzioni di più variabili, superfici e integrali superficiali.
Programma:
Successioni e serie di funzioni (8h)
esercitazioni (30%)
Successioni. Definizioni. Convergenza puntuale e uniforme. Esempi e controesempi. Teorema sulla
continuità del limite. Criterio di Cauchy uniforme. Teoremi di passaggio al limite sotto il segno di integrale. Teorema di passaggio al limite sotto il segno di derivata. Serie di funzioni. Definizioni. Convergenza puntuale, uniforme, totale. Criteri di Cauchy. Derivazione e integrazione per serie. Serie di potenze. Definizioni. Insieme di convergenza e raggio di convergenza. Teorema di Cauchy-Hadamard.
Teorema di D’Alembert. Raggio di convergenza della serie derivata. Convergenza uniforme e totale.
Teorema di integrazione e di derivazione per serie. Esempi e controesempi.
Funzioni di più variabili (10h)
esercitazioni (30%)
Definizioni. Limite e continuità. Teorema di Weierstrass. Teorema dei valori intermedi. Derivate parziali.
Teorema di Schwarz. Differenziabilità. Teorema del Differenziale Totale. Funzioni composte. Teorema di
derivazione delle funzioni composte. Differenziabilità delle funzioni composte. Funzioni definite tramite
integrali. Formula di Taylor e differenziali di ordine superiore. Massimi e minimi relativi. Funzioni a valori vettoriali. Gradiente, divergenza e rotore. Derivate direzionali.
Equazioni differenziali (10h)
esercitazioni (30%)
Definizioni. Integrale particolare e integrale generale. Il problema di Cauchy. Teorema di esistenza ed
unicità locale. Equazioni differenziali del primo ordine. Equazioni differenziali lineari di ordine n.
Struttura dell’insieme delle soluzioni. Equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti. Metodi di
risoluzione.
Curve e Integrali curvilinei (6h)
esercitazioni (30%)
Definizione. Curve regolari. Lunghezza di una curva. Teorema di rettificabilità. Integrale curvilineo di
una funzione.
Forme differenziali (9h)
esercitazioni (30%)
Definizioni. Campi vettoriali. Integrale curvilineo di una forma differenziale lineare. Forme chiuse ed esatte. Criteri di esattezza. Relazione tra esattezza e chiusura. Forme chiuse in rettangoli o aperti stellati.
Forme chiuse in aperti semplicemente connessi.
Integrali di funzioni di più variabili (11h)
esercitazioni (30%)
Definizioni. Applicazione ad aree e volumi. Il Primo Teorema di Pappo-Guldino. Domini normali. Formule di riduzione. Formule di Gauss-Green. Cambiamento di variabili in due dimensioni.
Superfici e Integrali superficiali (6h)
esercitazioni (30%)
Definizioni. Esempi. Proprietà. Cambiamento di rappresentazioni parametriche. Area di una superficie e
integrali superficiali. Superfici con bordo. Il Secondo Teorema di Pappo-Guldino. Teorema della Divergenza. Formula di Stokes.
302
Competenze e capacità in uscita dal corso
Competenze relative a:
Convergenze di successioni di funzioni.
Caratteristiche e proprietà fondamentali delle funzioni reali di più variabili reali.
Metodi di soluzione delle equazioni differenziali
ordinarie.
Concetti e proprietà di curve e integrali curvilinei.
Concetto di forma differenziale.
Proprietà ed applicazioni di integrali di funzioni
di più variabili.
Concetti e proprietà di superfici e integrali superficiali.
Capacità di:
Calcolare massimi e minimi di funzioni di più
variabili.
Risolvere semplici equazioni differenziali.
Calcolare semplici integrali curvilinei e superficiali.
Verificare chiusura ed esattezza di forme differenziali, calcolare una primitiva.
Calcolare semplici integrali di funzioni di più variabili.
Modalità di svolgimento dell’esame
L’esame si articola attraverso una prova scritta ed un colloquio orale.
Testi e materiale didattico di supporto
Appunti delle lezioni.
303
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ARCHITETTURA TECNICA I
Docente: proff. Enrico SICIGNANO, Federica RIBERA
Numero di crediti: 12
Collocazione: III anno, I e II semestre
Propedeuticità: Disegno dell’Architettura II, Storia dell’Architettura II, Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata o Chimica.
Obiettivi formativi
Il corso mira all’acquisizione di metodi e di conoscenze tecniche per la comprensione e l’analisi
dell’organismo edilizio dal punto di vista costruttivo, funzionale e morfologico, propedeutici
all’approccio della progettazione e della costruzione dell’organismo edilizio.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Le lezioni teoriche conducono ad una
lettura della tecnologia edilizia attraverso i processi conoscitivi e trasformativi del costruire e all’approccio
alle problematiche connesse con la progettazione edilizia. Nelle esercitazioni in aula vengono assegnati agli
studenti, divisi per gruppi di lavoro, temi da sviluppare durante tutto lo svolgimento del corso. I temi comprendono unitariamente tutti i contenuti dell’insegnamento e consistono nell’analisi storica, geometrica, tecnologica e funzionale di un manufatto edilizio esistente, attraverso l’elaborazione di relazioni tecniche e tavole grafiche, e nella redazione di un progetto edilizio all’interno di un contesto ex-novo e/o già costruito.
Contenuti del corso:
PARTE PRIMA
1. Sul significato di architettura
2. L’architettura greca - i templi di Poseidonia
3. I sistemi costruttivi: considerazioni generali
4. I materiali da costruzione tradizionali: la pietra
5. La pietra: estrazione sollevamento, trasporto, lavorazione e fissaggio
6. I materiali da costruzione tradizionali: l’argilla
7. Le malte per muratura
8a. Sostegni verticali continui (le pareti murarie)
8b. Sostegni verticali isolati (colonne e pilastri)
9. Le fondazioni
10. I sostegni sulle aperture
11. Le volte
12a. I solai in legno
12b. I solai tradizionali in ferro
13. Le coperture a tetto
14. Le scale in muratura
PARTE SECONDA
1. Significato e concetto di architettura - le ragioni del costruire
2. Le tipologie strutturali
3. Le tipologie edilizie e aggregative
4. Riferimenti legislativi
5. Eliminazione delle barriere architettoniche
6. L’edilizia popolare in Italia
7. Dal Razionalismo all’Architettura Organica: l’evoluzione tecnologica ed architettonica dell’architettura
del XX secolo
8. Progettare e costruire correttamente in zona sismica
Esercitazioni
L’edilizia a Salerno tra le due guerre: analisi di un edificio (ricerca storica e di archivio, rilievo fotografico, geometrico, tecnologico e funzionale, rappresentazione grafica).
304
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avviene mediante un colloquio orale che presuppone anche la verifica dei risultati ottenuti nello svolgimento delle esercitazioni.
Tema d’anno
Sviluppo del progetto secondo le modalità indicate e descritte durante il corso.
Testi di riferimento
E. Allen, Come funzionano gli edifici, Dedalo, Bari 1995.
E. Allen, I fondamenti del costruire, Mc Graw & Hill, Milano 1998
E. Sicignano, Appunti di Architettura Tecnica, CUES, Salerno 2005.
B. Zevi - AA.VV., Il Nuovo Manuale dell’Architetto, Mancuso Editore - Roma (testi e CDrom).
AA.VV., Il Manuale dell’Architetto.
Appunti del corso.
305
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ARCHITETTURA TECNICA II
Docente: prof. Enrico SICIGNANO (9cfu), arch. Pierfrancesco FIORE (3cfu)
Numero di crediti: 12
Collocazione: IV anno, I e II semestre
Propedeuticità: Architettura Tecnica I
Obiettivi formativi
La necessità di due annualità del corso di Architettura Tecnica scaturisce dalla complessità del processo
edilizio, visto nell’intero ciclo di progettazione e costruzione dei manufatti edilizi e delle opere – talvolta
complesse – di architettura. Se il corso di Architettura Tecnica I affronta le problematiche della disciplina
e fornisce le conoscenze di base dell’organismo edilizio, visto nelle sue componenti, il corso di Architettura Tecnica II è volto a completare la formazione degli allievi, con approfondimenti tematici sotto il profilo delle conoscenze dettagliate e delle capacità operative per l’impiego in edilizia ed in architettura dei
sistemi costruttivi tradizionali ed innovativi, dei materiali da costruzione,delle relazioni con le problematiche del risparmio energetico e degli impianti tecnologici; il tutto nelle appropriate modalità di rappresentazione e nelle procedure di realizzazione. L’analisi è di tipo sia ambientale che tecnologica per il soddisfacimento delle esigenze dell’utenza, esplicitate in requisiti e valutate in termini di prestazioni degli
elementi tecnici stessi che costituiscono e governano la forma costruita. Il corso si propone di affinare una
consapevole cultura tecnologica della progettazione affinché vengano garantite condizioni di sicurezza,
comfort ambientale, durabilità, decoro e qualità estetica.
L’obiettivo è quello di formare ed educare lo studente alla consapevolezza ed alla visione complessiva ed
integrale dei problemi della progettazione e della costruzione.
Contenuti
Concetto di ciclo edilizio: progetto, costruzione, recupero-conservazione, demolizione, manutenzionegestione. Simulando una parte importante del processo edilizio,se ne analizzeranno le fasi e le tappe essenziali. Il progetto esecutivo,con dettagliati particolari costruttivi, finalizzato alla realizzazione di un manufatto
edilizio ex novo o al recupero ed riuso di opere dismesse (chiese, edifici, fabbriche, ecc).
Studio dei materiali da costruzione e degli elementi di base impiegati,con particolare riguardo alle prestazioni come da capitolato generale e speciale di appalto ministeriale e come da specifiche tecniche. Appropriatezza delle scelte progettuali derivanti da fattori intrinseci (carattere, entità, destinazione d’uso e significato
dell’opera da costruire) e da fattori estrinseci (il genius loci, il contesto, gli aspetti normativi, urbanistici, il
sistema vincolistico e di tutela, le valutazioni e gli aspetti economici, ecc.).
Argomenti:
1. La corretta progettazione dell’edificio
L’ubicazione, l’esposizione, l’asse eliotermico.
La luce - es. sistema Barra-Costantini; l’ombra, l’acqua, i materiali - es. muro di Trombe; il verde- es. tetto giardino.
2. Le fondazioni in conglomerato cementizio armato
Fondazioni dirette e indirette, isolate e continue. Fasi esecutive: scavo; opera di sostegno e bonifica; realizzazione della struttura di fondazione. Particolari costruttivi dei pali di fondazione. Isolamento sismico
delle fondazioni.
3. Le costruzioni con struttura in muratura portante: usi innovativi
Architetture moderne e contemporanee: in pietra, in mattoni, in blocchi di laterizio portante e in blocchi
di cemento.
4. Le costruzioni con struttura portante intelaiata in conglomerato cementizio armato
Origini ed evoluzione del sistema costruttivo. Tecniche esecutive - Particolari costruttivi.
5. Le costruzioni con struttura portante intelaiata in acciaio
Origini ed evoluzione del sistema costruttivo. Tecniche esecutive - Particolari costruttivi.
6. I solai gettati in opera e prefabbricati
Solai latero-cementizi / a struttura metallica e lamiera grecata - Solai predalles.
7. Le coperture piane
Sistemi strutturali, caratteristiche, requisiti, problematiche, esigenze e prestazioni. I particolari costruttivi.
Il tetto-giardino.
8. Le coperture inclinate
306
Sistemi strutturali, caratteristiche, requisiti, problematiche, esigenze e prestazioni. I particolari costruttivi.
Il tetto ventilato.
9. Le grandi coperture
Il ruolo del legno lamellare (problematiche costruttive e tecnologiche).
10. Le volte sottili
Le volte catalane. Le lezioni di Gaudì, Guastavino, Dieste, ecc.
11. Le chiusure esterne
La facciata opaca, la tamponatura tradizionale.
12. Le facciate a doppia pelle
Le facciate ventilate, microventilate, schermate.
13. La facciata trasparente
Facciata continua e facciata strutturale in vetro.
14. Gli infissi esterni
Esigenze, caratteristiche, requisiti, tecniche e materiali.
15. La progettazione di un moderno involucro efficiente
Requisiti, problematiche, caratteristiche e particolari costruttivi.
Particolare attenzione sarà dedicata allo stretto rapporto che intercorre tra soluzioni tecnologiche e linguaggio architettonico, attraverso la lettura di significative opere di architettura moderna e contemporanea.
Pre-requisiti
Il corso presuppone la conoscenza delle nozioni di base dell’organismo edilizio, della sua rappresentazione alle varie scale e dei materiali da costruzione di base. La preparazione alla progettazione di dettaglio,
alla cultura tecnologica della progettazione finalizzate alla costruzione, non possono in ogni casoprescindere dalle conoscenze storiche dell’architettura.
Esercitazioni
Nel corso dell’anno si svolgeranno in aula ed in laboratorio esercitazioni e prove in itinere sull’analisi e lo
sviluppo di progetti esecutivi, di dettagliati particolari costruttivi stampati in formato A3, nonché si procederà alla redazione di schede, relazioni e specifiche tecniche.
Seminari
Sono previsti seminari di studiosi, italiani e stranieri, nonché di esperti di particolari aziende di prodotti e
sistemi su problematiche specifiche.
Sono previste inoltre eventuali visite di studio presso aziende, stabilimenti e presso cantieri edili.
Modalità di svolgimento dell’esame finale
L’esame finale,previa verifica delle indispensabili presenze al corso, consisterà nella prova orale tesa ad
accertare la conoscenza degli argomenti trattati supportata anche dalla presentazione ed illustrazione di
tutti gli elaborati grafici richiesti e prodotti.
Bibliografia
ALLEN E., I Fondamenti del Costruire, McGraw Hill, 1998.
ALLEN E., Come funzionano gli edifici, Dedalo, 1992.
PETRIGNANI A., Tecnologie dell’Architettura, Goerlich Ed., Milano 1981.
TUBI N., La realizzazione di murature in laterizio, Edizioni Laterconsult, Roma 1981.
LATINA C., Muratura portante in laterizio, Edizioni Laterconsult, Roma 1994.
AA.VV., Manuale di Progettazione Edilizia, Hoepli, Milano.
307
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ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA I (D.M. 270)
CdS:
Ingegneria
Edile-Architettura
Anno: I
Docente:
prof. Roberto Vanacore
Integrato:
Propedeuticità:
Crediti:
9
Semestre: I e II
Codice:
0630100011
SSD:
ICAR/14
Tipologia: cacaratterizzante
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso si propone di sviluppare le coordinate operative per mettere a punto un metodo per il progetto di
architettura, sviluppato nell'ambito di un itinerario di ricerca e di approfondimento che considera la relazione – intesa nella molteplicità dei suoi aspetti – fra l'oggetto architettonico ed il contesto in cui esso si
inserisce quale elemento centrale del percorso progettuale.
Pertanto, il progetto assume i connotati di un esercizio di riflessione e di giudizio critico sui caratteri e
sulle condizioni della preesistenza, proponendone allo stesso tempo una interpretazione attraverso la
strumentazione disciplinare propria dell'architettura.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dei modelli concettuali, logici e fisici
dell’architettura e della composizione architettonica, delle metodologie, dei concetti fondamentali delle
teorie e delle tecniche della progettazione architettonica.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper elaborare, secondo criteri consapevoli e criticamente avvertiti, schemi e ipotesi progettuali con riferimento a tipologie edilizie semplici.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per sviluppare schemi e ipotesi progettuali con riferimento a
tipologie edilizie semplici, sulla base di una compiuta consapevolezza del tema e dei caratteri del contesto
preesistente.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato agli argomenti trattati.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite e saper apprendere autonomamente le nuove evoluzioni delle conoscenze.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati è richiesta la conoscenze degli argomenti del corso di Storia dell’architettura I e del corso di Disegno I.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula gli studenti debbono elaborare grafici progettuali correlati con gli argomenti ed i tematismi di volta in volta illustrati durante le lezioni teoriche.
Metodi di valutazione
A metà corso ed alla fine del corso si svolge una valutazione in itinere riguardante gli elaborati redatti nel
corso delle esercitazioni compiute nel primo semestre e tesa ad accertare il livello delle acquisizioni conseguite nello stesso periodo.
Alla fine del corso si svolge una ulteriore valutazione in itinere riguardante gli elaborati redatti nel corso
delle esercitazioni compiute nel secondo semestre e tesa ad accertare il livello delle acquisizioni conseguite nello stesso periodo.
308
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà alla fine del corso, mediante una discussione sul complesso del lavoro svolto ed un colloquio orale centrato sugli argomenti delle lezioni teoriche.
Contenuto del corso:
Contenuti specifici
Ore
Lez.
Definizioni di architettura; analisi etimologica del termine. Le definizioni di architettura nella storia: alcuni riferimenti; l’architettura come disciplina fondata sulla sintesi fra aspetti scientifici e trasmissibili e aspetti legati
all’invenzione; il rapporto fra ragione e invenzione.
6
I fondamenti culturali
dell’architettura come
procedimento costruttivo
dello spazio fisico.
L’architettura come spazio per l’uomo; la dimensione
fisica dell’architettura in relazione alla dimensione del
corpo umano. Il rapporto fra geometria ed architettura. Il
rapporto fra progetto di architettura e contesto. Composizione/progettazione: differenze, analogie, significati.
Spazio, contesto, luogo.
Argomenti
Introduzione al corso
I fondamenti del progetto di architettura
Totale Ore
Ore
Eser.
Ore
Lab.
12
8
4
L’architettura come esito di un processo dialettico fra storicità del tema ed attualità del programma; il rapporto fra
forma-funzione-struttura; i condizionamenti del sito; il
luogo come contesto fisico, storico, culturale.
9
6
3
La tipologia architettonica. Differenza fra tipo e modello. Gli aspetti significativi in un progetto di architettura: l’attacco al suolo (il basamento); l’involucrotessitura esterno; lo spazio interno (meccanismi distributivi; spazi serventi e spazi serviti; la luce; gerarchie di spazi); la copertura.
18
18
6
45
32
13
Testi di riferimento
Kenneth Frampton, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna, 1982
Kenneth Frampton, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Skira, Milano, 2005.
Vittorio Gregotti, Questioni di architettura, Einaudi 1986
Alberto Izzo (a cura di), Berlino, Londra, Madrid, Un’esperienza di progettazione triennale, CLEAN,
Napoli, 1999
Alberto Izzo (a cura di), Napoli. Didattica e Progetto, Edizioni Scientifiche Italiane, 2005
Alberto Izzo, Insegnare l’architettura. 16 + 1 tesi in mostra, CLEAN, Napoli, 2005
Roberto Vanacore, Progetto di architettura e preesistenza storica, CUES, Salerno, 2009.
Edgar Morin, La testa ben fatta. Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2000
Antoine Chrysostome Quatremère de Quincy, Dizionario storico di architettura, a cura di V. Farinati, G.
Teyssot, Marsilio, Venezia, 1985
Robert Venturi, Complessità e contraddizioni nell'architettura, Dedalo, Bari, 1980 (M.O.M.A., New
York, 1966)
Peter Zumthor, Pensare architettura, Electa, Milano, 2003V
Carlos Martì Arìs, Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura, Città Studi Edizioni, 1990
309
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ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA I (D.M. 509)
Docente: prof. Roberto VANACORE
Numero di Crediti: 9
Collocazione: II Anno, I e II semestre
Propedeuticità: Storia dell’Architettura I, Disegno dell’Architettura I
Obiettivi formativi
Il corso si propone di offrire le coordinate operative per mettere a punto un metodo per il progetto di architettura, sviluppato nell’ambito di un itinerario di ricerca e di approfondimento che considera la relazione - intesa nella molteplicità dei suoi aspetti - fra l’oggetto architettonico ed il contesto in cui esso si inserisce quale elemento centrale del percorso progettuale.
Programma:
Contenuti
Introduzione al corso: elementi di lettura e di costruzione della forma architettonica. Analisi dei contesti
urbanie: forma, colore, tessitura dei materiali; rapporti fra spazi aperti e volumi edificati; giaciture e principi insediativi; spazi di soglia e di transizione. Tipologie architettoniche: tipi edilizi in linea, a blocco, a
schiera, a corte, a torre, a ballatoio. L’organismo architettonico: basamento, tessitura-intreccio, spazio interno, tetto o coronamento. Rapporto fra progetto e contesto: geometria e architettura, paesaggio e architettura, città e architettura.
Articolazione didattica
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti, divisi in gruppi di lavoro di massimo due persone, un progetto da sviluppare durante
tutto lo svolgimento del corso. Il progetto comprende unitariamente tutti i contenuti dell’insegnamento ed
è strumentale all’acquisizione, oltre che delle capacità di progettazione di un edificio semplice, anche a
sviluppare e rafforzare le capacità di lavorare in team.
Testi di riferimento
Alan Colquohn, Architettura moderna e storia, Laterza, Bari, 1989.
Kenneth Frampton, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna, 1982.
Kenneth Frampton, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo,
Skira, Milano, 2005.
Vittorio Gregotti, Questioni di architettura, Einaudi, Torino, 1986.
Alberto Izzo (a cura di), Berlino, Londra, Madrid, Un’esperienza di progettazione triennale, CLEAN,
Napoli, 1999.
Alberto Izzo (a cura di), Napoli. Didattica e Progetto, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 2005.
Alberto Izzo, Insegnare l’architettura. 16 + 1 tesi in mostra, CLEAN, Napoli, 2005.
Rafael Moneo, La solitudine degli edifici e altri scritti, Umberto Allemandi & C., Torino, 2004.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante la discussione degli elaborati di progetto e mediante un colloquio orale.
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ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA II
Docente: prof.ssa Alessandra COMO
Numero di Crediti: 12
Collocazione: III Anno, I e II semestre
Propedeuticità: Architettura e Composizione Architettonica I
Finalità
Il corso si propone di approndire le ragioni ed il senso dell’abitare ed ha l’obiettivo di condurre gli studenti ad una rivisitazione e reinvenzione degli spazi della casa attraverso un lavoro di sperimentazione.
Articolazione didattica
Il lavoro didattico seguirà un processo di sviluppo non lineare basato su di una serie di esercizi progettuali
che forniranno agli studenti occasione di riflessione e sperimentazione. Le lezioni in aula serviranno da
riferimento per il lavoro sperimentale da svolgere nelle ore di laboratorio.
Contenuti del corso
1. Introduzione: lo spazio dell’abitazione: problemi teorici ed interpretativi, introduzione alla sperimentazione.
2. Lettura di progetti: studio di progetti di case tratte dall’architettura del Moderno. Reinterpretazione degli spazi in rapporto alle persone specifiche che li abitavano.
3. Dal corpo allo spazio: studio astratto di spazi in rapporto ad attività specifiche individuate attraverso la
geometria e la sequenza del movimento. Ridisegno di nuovi spazi generati dai movimenti analizzati.
4. La casa come sequenza spaziale: progetto di una sequenza di spazi legati alla sequenza dei movimenti.
5. Aggregare: progettazione di ambienti di abitazione con attenzione alle relazioni tra le parti ed ai problemi distributivi
6. Abitare il luogo: rapporto fra progetto e contesto. Relazione tra lo spazio abitativo ed i percorsi. Individuazione delle relazioni visive e percettive.
Testi di riferimento
Plinio il Giovane, Lettere ai familiari: II,17; V,6 sulle sue case in Toscana e nel Laurento.
Le Corbusier, Une Petite maison (Una Piccola Casa), 2003.
G. Perec, Specie di spazi, Torino 2002.
M. de Certeau, L’invenzione del quotidiano, 2001.
G. Bachelard, La poetica dello spazio, Bari 1975.
Articoli di riviste d’architettura (“El Croquis”, “Lotus”, “Domus”) con selezione di progetti di case tratte
dall’architettura moderna e contemporanea, studiati attraverso disegni e modelli.
Metodi di valutazione
L’insegnamento è erogato in presenza con frequenza obbligatoria. Tutti gli esercizi svolti durante l’anno
accademico verranno consegnati all’esame e riorganizzati in un portfolio. Inoltre, durante tutto l’anno accademico ogni studente dovrà tenere un taccuino per gli schizzi presi in classe durante le lezioni e per gli
schizzi dello studio di approfondimento personale e di progetto. Gli studenti avranno una valutazione per
il lavoro svolto in ciascun esercizio e la valutazione finale terrà conto delle valutazioni dei singoli esercizi, del portfolio, del taccuino e del colloquio finale durante il quale gli studenti saranno chiamati a discutere dei temi coperti durante il corso e dimostrare un approfondimento dei testi e delle architetture selezionate.
311
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ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA III
Docente: proff. Roberto VANACORE e Alessandra COMO
Numero di Crediti: 12
Collocazione: IV Anno, I e II semestre
Propedeuticità: Architettura e Composizione Architettonica II
Contenuti
Il corso si propone di offrire le coordinate operative per mettere a punto un metodo per il progetto di architettura considerato nell’ambito di una riflessione che comprenda la sua relazione – intesa nella molteplicità dei suoi aspetti – con il contesto urbano e con quello paesaggistico.
La conoscenza e l’interpretazione critica delle dinamiche che hanno condotto, nel corso del XX secolo,
alla condizione attuale – morfologica, funzionale, semantica – delle nostre città, da un lato, e l’evoluzione
del concetto di paesaggio – in relazione con quello di ambiente – costituisce il fondamento teorico del
corso. Su tale base, gli studenti saranno coinvolti in una serie di sperimentazioni didattiche in cui dovranno elaborare progetti di architettura, in contesti urbani e/o paesaggistici sensibili. Gli studenti, sulla base
di un approfondimento dei testi consigliati e delle successive elaborazioni progettuali, dovranno sviluppare l’attitudine a considerare le potenzialità dell’architettura in chiave positiva, al fine di innescare dinamiche di riqualificazione di siti degradati o di consolidare condizioni di equilibrio fra ambiente naturale e
presenza umana, riconoscendo, nello stesso tempo i rischi che possono derivare da interventi di modifica
condotti senza una chiara comprensione del contesto preesistente.
Articolazione didattica
L’attività didattica si articola in una serie di lezioni sui contenuti generali del corso, con particolare riferimento allo sviluppo della città contemporanea nel XX secolo ed alle profonde trasformazioni del concetto di paesaggio ed ambiente negli ultimi decenni.
Oltre a lezioni tradizionali, ed a seminari di approfondimento su temi specifici, che potranno essere
condotti anche con il contributo di docenti ed esperti esterni, il corso si svilupperà mediante una serie
di elaborazioni progettuali condotte in contesti di rilevante significato sia urbano che ambientale e paesaggistico.
Letture consigliate
Françoise Choay, La città. Utopie e realtà, Einaudi, Torino, 2000.
Aldo Rossi, L’architettura della città, Edizioni Città Studi, Milano, 2006.
Robert Venturi, Complessità e contraddizioni nell’architettura, Dedalo, Bari, 1980 (M.O.M.A., New
York, 1966).
Joseph Rykwert, la seduzione del luogo. Storia e futuro della città, Einaudi, Torino, 2000.
Edgar Morin, La testa ben fatta. Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2000.
Kenneth Frampton, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Skira, Milano, 2005.
Kenneth Frampton, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna, 1982.
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ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA IV
Docente: supplente
Numero di Crediti: 9
Collocazione: V Anno, II semestre
Propedeuticità: Architettura e Composizione Architettonica III
Obiettivi formativi
Il corso si colloca in una fase avanzata della formazione degli allievi ingegneri-architetti e rappresenta
un’esperienza progettuale complessa nel settore della composizione architettonica e urbana, costituendo
un ulteriore approfondimento del quadro di riferimento di saperi, tecniche, conoscenze e competenze sviluppato nelle annualità 1, 2 e 3 della disciplina. Il corso si propone di far apprendere agli allievi la capacità di gestire progetti a carattere complesso: multifunzionali e di grande impatto urbano e territoriale. Il
corso si propone quindi di far sviluppare il controllo progettuale a diverse scale di intervento da quella
urbanistico - territoriale a quella di dettaglio con la scelta dei materiali e i particolari significativi.
L’inserimento urbano, le qualità spaziali degli edifici progettati, la capacità di gestione degli approfondimenti necessari al controllo progettuale finalizzato all’esecuzione dell’opera, la selezione dei materiali
da costruzione da utilizzare, saranno gli aspetti privilegiati nel percorso didattico prefigurato.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche e il lavoro di laboratorio. E’ prevista un’unica esercitazione
complessa che avrà per oggetto il progetto di un complesso architettonico inserito in ambito urbano, da
illustrare in scale differenziate.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà alla fine del corso, mediante la presentazione del lavoro di progetto e un colloquio orale centrato sulla di-scussione delle tematiche affrontate durante l’anno.
Argomenti e contenuti specifici
Introduzione al corso
Filosofia del corso. Aree di progetto. Strategie di intervento. Obiettivi.
Strumenti e tecniche di rappresentazione.
I proplemi
Individuazione di metodologie di intervento. Selezione di progetti in ambito
di inserimento
nazionale e internazionale.
urbanistici
e territoriali.
Il programma
Le questioni fondamentali legate al programma funzionale. Le esigenze della
(funzioni e tipologie)
contemporaneità: lavorare con tipologie differenziate e avanzate.
Approfondimento sul
Serie di lezioni relative ai caratteri propri di spazi per diverse destinazioni
programma
funzionali, con particolare approfondimento delle funzioni a carattere culturale (musei, biblioteche, gallerie espositive, ecc.), alla luce della produzione
degli ultimi anni ma partendo dagli esempi storici, anche allo scopo di
compiere una riflessione critica sull’evoluzione di tali spazi, in relazione
alla condizione urbana contemporanea.
Reti infrastrutturali
Le questioni fondamentali legate alla relazioni tra progetti di architettura e reti
infrastrutturali. Nodi, percorsi, movimento come parte integrante dei progetti di
architettura. Studio di progetti selezionati.
Materiali e specifiche
Selezioni di progetti contemporanei e moderni con lo scopo di mettere a
di progetto
fuoco la relazione tra le idee di progetto e le soluzioni di dettaglio. Esempi
di soluzioni specifiche. Rapporto tra materiali e forme. La scelta dei metodi
di rappresentazione.
Testi di riferimento
Selezione di numeri di riviste di settore con le pubblicazioni dei principali progetti contemporanei in ambito nazionale internazionale.
Selezione di progetti di architetti moderni, con particolare riferimento a Le Corbusier e Louis Kahn.
313
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CHIMICA E TECNOLOGIA DEL RESTAURO E DELLA CONSERVAZIONE DEI MATERIALI
Docenti: proff. Loredana INCARNATO e Luciano DI MAIO
Numero di crediti: 9
Collocazione: V Anno, II semestre
Propedeuticità: Chimica o Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata
Obiettivi formativi
Il corso ha lo scopo di far conoscere agli allievi le problematiche relative al comportamento in esercizio dei
materiali. Si propone pertanto di fare acquisire competenze specifiche nel campo dei fenomeni degradativi
dei materiali tipicamente impiegati in edilizia, delle tecniche diagnostiche per la valutazione del danno e dei
metodi di recupero e conservazione.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, ed esercitazioni in aula ed in laboratorio. Nelle e-sercitazioni
in aula agli studenti saranno proposti problemi di tipo pratico di valutazione delle proprietà coinvolte nella analisi della durabilità dei materiali. Con le esperienze di laboratorio i discenti potranno consolidare le
nozioni acquisite.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà alla fine del corso, mediante un colloquio orale.
Ore
Lez.
Programma
Introduzione al corso
I fenomeni di trasporto
nei materiali
Compatibilità tra
materiali
Il degrado delle opere in
calcestruzzo.
Il degrado dei metalli e le
tecniche di protezione.
Prevenzione del degrado
e protezione delle opere
in c.a.
Murature e materiali
lapidei: degrado e
prevenzione
Tecniche di intervento
Azione dell’ambiente, vita di servizio e durabilità. Prevenzione del degrado e recupero dei materiali e delle strutture danneggiate.
Materiali porosi. Trasporto di massa: diffusione, permeazione ed assorbimento capillare. Trasporto di calore e proprietà termiche.
Il problema della compatibilità tra materiali
in relazione ai fenomeni di trasporto. Compatibilità Chimica. Compatibilità fisica.
Compatibilità e proprietà termiche. Dilatazioni differenziate e distacco .
Degradazione per gelività. Attacco solfatico. Reazione alcali-aggregati. Corrosione
delle armature. Aggressività ambientale e
fattori di vulnerabilità delle strutture in c.a.
Strutture in acciaio interrate o immerse.
Corrosione atmosferica. Protezione con rivestimenti organici. Zincatura. Protezione
catodica. Anodizzazione. Leghe metalliche.
Cementi speciali. Manutenzione programmata. Trattamenti superficiali.
Umidità nelle murature. Meccanismi di ingresso dell’acqua. Azioni chimiche, fisiche
e biologiche. Tecniche di consolidamento.
Utilizzo di resine polimeriche.
Consolidamento e protezione mediante resi-
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
2
4
3
4
6
2
7
4
4
4
8
7
314
per la conservazione dei
materiali lapidei, delle
malte e del calcestruzzo.
Materiali innovativi nel
restauro e nella
conservazione
Opere e strutture in
legno.
Durabilità dei materiali
polimerici.
Comportamento al fuoco
dei materiali.
Tecniche analitiche e
diagnostiche del degrado.
ne polimeriche. Resine filmogene ed impregnanti. Proprietà di trasporto. Compatibilità
resina-supporto. Impemeabilizzazione e
consolidamento delle murature. Restauro
delle strutture in c.a.
Materiali compositi per il rinforzo strutturale. Caratteristiche e durabilità dei compositi
polimerici. Rinforzi strutturali con FRP. Resine polimeriche e nanocompositi. Calcestruzzi fibrorinforzati. Caratteristiche e durabilità.
Attacchi ambientali e biologici. Prevenzione
del degrado. Trattamenti del legno.
Invecchiamento fisico. Interazioni con sostanze aggressive. Azione ambientale. Proprietà dei rivestimenti protettivi. Pitture e
sigillanti.
Cenni sui meccanismi di combustione.
Comportamento al fuoco degli acciai. Effetti
termici sui leganti. Materie plastiche. Legno.
Analisi chimico-fisiche e tecniche strumentali di laboratorio. Prove sui materiali porosi. Tecniche di ispezione ed indagini in situ.
Tecniche non distruttive.
Totale Ore
4
2
4
4
4
8
3
11
60
10
25
Testi di riferimento
Luca Bertolini, Materiali da costruzione - vol. II. Edizioni Città Studi, 2006
Appunti dalle lezioni. Materiali didattici relativi alle attività di laboratorio
315
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COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA
Docente: prof. Vincenzo PILUSO
Numero di crediti: 9
Collocazione: V anno, II semestre
Propedeuticità: Tecnica delle Costruzioni
Finalità
Obiettivo del corso sono le tematiche inerenti il progetto e la verifica degli organismi edilizi e lo studio
del comportamento degli edifici esistenti e dei beni storico-monumentali in ambito sismico; comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dell’ingegneria civile in generale ed in particolare nell’ambito
dei processi di progettazione ed esecuzione sia di interventi ex-novo di edilizia ovvero di consolidamento
degli edifici esistenti e dei beni storico monumentali; capacità di progettazione di organismi edilizi sismoresistenti ed interventi di consolidamento degli edifici esistenti e dei beni storico monumentali nei confronti delle azioni sismiche; saper individuare i metodi, i criteri e le procedure più appropriate per progettare e realizzare una costruzione sismoresistente; saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento ovvero le problematiche connesse alla progettazione ed all’esecuzione di strutture sismoresistenti e
di interventi di consolidamento; saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze mecaniche di base, con
particolare riferimento alla scienza ed alla tecnica delle costruzioni.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, seminari ed esercitazioni in aula.
È prevista la redazione di un progetto di un organismo edilizio da svolgere in gruppi.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio orale.
Contenuti del corso
Il fenomeno sismico
Analisi della risposta
sismica di organismi
edilizi
Il progetto di strutture
antisismiche
Introduzione alla sismologia e caratterizzazione del
fenomeno sismico.
Descrizione delle principali metodologie sismotettoniche-probabilistiche per l’analisi della pericolosità sismica.
Pericolosità sismica di base ed effetti di sito.
La risposta libera e forzata dei sistemi ad un grado di libertà (SDOF). Metodi numerici di integrazione delle equazioni del moto.
Spettri di risposta elastici.
La risposta sismica di sistemi a masse concentrate a più
gradi di libertà (MDOF).
Metodi di analisi lineare: statica e dinamica.
Introduzione al comportamento non lineare delle strutture
soggette ad azioni sismiche.
Spettri di risposta anelastici.
Gli organismi degli edifici antisismici. Controventi.
Criteri di progetto di carattere prestazionale. Duttilità e
Gerarchia delle Resistenze. Spettri di progetto.
La nuova normativa NTC2008. Le normative internazionali.
Dettagli costruttivi specifici per la protezione sismica degli edifici.
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
9
3
13
7
10
6
316
Interventi di consolidamento di edifici in
zona sismica
Interventi di consolidamento di beni storico-monumentali in
zona sismica
Strategie innovative
di protezione sismica
Totale Ore
Comportamento sismico degli edifici esistenti.
Analisi di vulnerabilità.
Interventi di adeguamento e miglioramento sismico.
L’analisi del comportamento sismico beni storico monumentali.
Metodologie e tecnologie per il consolidamento sismico.
Criteri di progetto di interventi finalizzati al miglioramento sismico.
Concetti di controllo delle vibrazioni.
Controventi dissipativi. L’isolamento alla base. La dissipazione extrastrutturale di energia.
9
5
8
5
7
4
55
30
Testi di riferimento
“Dynamics of structures: theory and applications to earthquake engineering”, CHOPRA A.K.,
Prentice-Hall, 1995
“Strutture in cemento armato. Basi della progettazione”, COSENZA, MAFREDI, PECCE, Hoepli, 2008
“Design of seismic isolated structures: from theory to practice”, NAEIM F., J. M.Kelly, J.Wiley & sons., 1999
317
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DISEGNO DELL’ARCHITETTURA I
CdS:
Ingegneria
Edile-Architettura
Anno:
I
Docente:
prof. Vito CARDONE
Integrato:
Propedeuticità:
nessuna
Crediti:
12
Semestre:
I e II
Codice:
0630100005
SSD:
ICAR/17
Tipologia:
base
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Apprendere, attraverso l’armonico e organico studio dei modelli geometrici dello spazio tridimensionale,
gli elementi fondamentali del linguaggio grafico di natura tecnica, necessari per la formulazione e la lettura dei modelli grafici dell’architettura e del territorio; acquisire la capacità di esprimere in termini
analitici, e di rappresentare graficamente, gli elementi costitutivi di manufatti architettonici e di opere di
ingegneria.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dei modelli concettuali, logici e fisici della rappresentazione grafica, delle metodologie di progetto e sviluppo, dei concetti fondamentali del linguaggio
grafico architettonico.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper elaborare, secondo norme convenzionali codificate, modelli grafici dell’architettura e del territorio.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per graficizzare elementi costruttivi dello spazio architettonico,
ottimizzando il processo di rappresentare in base al contesto in esame.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente e graficamente un argomento legato agli argomenti trattati.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite e saper apprendere autonomamente le nuove evoluzioni delle
conoscenze.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati è richiesta la conoscenze della geometria
euclidea.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula gli studenti debbono elaborare grafici correlati con gli argomenti ed i tematismi di volta in volta illustrati durante le lezioni teoriche.
Metodi di valutazione
A metà corso (gennaio-febbraio) si terrà una prova grafica in itinere, con finalità di autovalutazione da
parte degli allievi.
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà alla fine del corso, mediante una
prova grafica finale e un colloquio orale centrato sulla discussione delle prove grafiche e delle tavole
svolte alle esercitazioni. Per coloro che non avranno sostenuto la prova grafica in itinere, la prova grafica
finale ha valore di ammissione al colloquio.
Contenuto del corso:
318
Contenuti specifici
Ore
Lez.
La rappresentazione grafica di natura tecnica. Il
disegno come linguaggio grafico codificato, mezzo
di analisi e di comunicazione della realtà oggettiva.
Strumenti e tecniche di rappresentazione. Modelli
grafici e modelli geometrici. I modelli geometrici
descrittivi dello spazio architettonico e del territorio.
Cenni di storia del disegno. Gaspard Monge: la nascita della scienza della rappresentazione grafica
nell’ambito del piano di formazione dell’ingegnere
contemporaneo.
5
I fondamenti geometrici
della rappresentazione
grafica
Fondamenti di geometria proiettiva. Le trasformazioni proiettive del piano, atte a rappresentare la struttura dello spazio tridimensionale. L’omologia piana.
8
3
I modelli geometrici
dello spazio tridimensionale
I metodi di rappresentazione della Geometria Descrittiva. Il modello di Monge, o delle proiezioni
ortogonali; i modelli assonometrici; il modello per
proiezione quotata. Rappresentazione di enti fondamentali, problemi di posizione, problemi
notevoli. Rappresentazione di solidi e loro intersezioni e compenetrazioni. Corrispondenze tra
differenti modelli geometrici; cambiamento del metodo di rappresentazione.
26
27
Scale grafiche di riduzione; il grado di definizione
del disegno. Componenti convenzionali e componenti iconiche della rappresentazione alle varie
scale. La scelta del metodo di rappresentazione. Gli
elaborati grafici del disegno civile.
La definizione dei modelli grafici. La struttura del
modello. Cenni di semiologia grafica; le unità elementari
e
le
forme
dell’articolazione
dell’espressione tecnico-grafica. Le variabili
grafiche. Convenzioni e codificazioni graficosimboliche. Convenzioni lessicali, grammaticali e
sintattiche. Tipologia di segni; segni discreti e segni
non discreti, le trame. Le teorie di Peirce e di Moles.
Segni iconici, motivati, non motivati. Criteri di
scelta dei segni. Normativa e simbologia per il
disegno tecnico dell’edilizia. La quotatura dei
disegni edili. Disegno di rilievo, disegno di progetto
ed i relativi elaborati: piante, prospetti, sezioni, assonometrie, spaccati assonometrici.
6
6
Il disegno degli ordini architettonici: proporzionamento e rappresentazione geometrica di elementi
costitutivi in funzione del modulo. Le tradizionali
tecniche per struttura in muratura portante. Elementi
costruttivi appartenenti alle tecnologie tradizionali e
loro rapporto con la funzionalità dell’edificio. Elementi di chiusura verticale: le murature, funzioni e
tipologie. Murature di pietre e di mattoni; in vista ed
intonacate. Murature portanti, di tamponamento, di
tramezzo. Le murature nell’architettura romana,
romanica e gotica. Elementi di copertura dello
spazio architettonico. Le coperture nell’antichità:
false volte e false cupole. Coperture a falde, a volte,
a terrazza. Tetto a falde di eguale pendenza.
L’introduzione della volta nell’architettura romana.
Tipologia e geometria delle volte: a botte, a
padiglione, a crociera; le volte a crociera di tipo romanico; le volte nell’architettura gotica. Volte
12
18
Argomenti
Introduzione al corso
Dai modelli geometrici ai
modelli grafici compiuti
Morfologia e rappresentazione
degli elementi costruttivi
per la definizione dello
spazio architettonico
fino al XIX secolo
Ore
Eser.
Ore
Lab.
319
sferiche: cupole e volte a vela. Solai: in legno, in
ferro. Solai di copertura e di primo calpestio. I vespai, a secco e a camera d’aria. Elementi di collegamento: le scale, elementi caratteristici; le scale
elicoidali.
La rappresentazione
Infografia
Totale Ore
Evoluzione degli strumenti del disegno. Relazione
tra strumenti e tecniche: dal tracciamento dei segni
alla generazione elettronica delle immagini. I sistemi per la rappresentazione infografica. I programmi per la rappresentazione infografica; software di base, software applicativo. Modello digitale
e modello grafico. Immagine stampata e immagine
dello schermo. Il trattamento dell’immagine. Le
variabili infografiche. Il linguaggio infografico
come nuova forma di espressione.
3
60
6
54
6
Testi di riferimento
L. Benevolo, Introduzione all’architettura, Laterza, Bari 1960.
V. Cardone, Il tufo nudo nell’architettura napoletana, Cuen, Napoli 1990.
V. Cardone, Le innovazioni nel campo del rilievo e della rappresentazione grafica, in AA.VV., ‘Le trasformazioni edilizie’, Graffiti, Napoli 1994.
V. Cardone, Modelli grafici dell’architettura e del territorio, Cues, Salerno 2008.
V. Cardone, Intorno ad alcune caratteristiche della rappresentazione infografica, in C. Carluccio e L.M.
Papa (a cura di) ‘Temi e problemi della rappresentazione grafica’, CUES, Salerno 2000.
V. Cardone, Modelli grafici e modelli informatici, in M. Dell’Aquila e A. De Rosa (a cura di), ‘Proiezione
e immagine. La logica della rappresentazione’, Arte Tipografica, Napoli 2000.
V. Cardone, Realtà, modello, immagine nella rappresentazione infografica della realtà, in M.
Dell’Aquila e A. De Rosa (a cura di) ‘Realtà virtuale o Visione reale?’, Arte Tipografica, Napoli 2002.
M. Docci, Manuale di disegno architettonico, Laterza, Bari 1990.
B. Messina, Esercitazioni di disegno, vol. I, Cues, Salerno 2008
W. Mitchell - M. Mc Cullogh, Digital Design Media, Mc Graw-Hill, Milano 1996.
320
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DISEGNO DELL’ARCHITETTURA II
Docente: prof. Vicenzo IANNIZZARO
Numero di crediti: 12
Collocazione: II anno, I e II semestre
Propedeuticità: Disegno dell’Architettura I
Finalità: Ampliare le conoscenze degli allievi al fine di fornire loro il linguaggio, i metodi e gli strumenti
grafici e infografici per la progettazione e il rilievo dell’architettura e del territorio.
Sintesi del programma:
1. Complementi di Teoria della Rappresentazione grafica. I modelli prospettici; la prospettiva indiretta
(nel Metodo di Monge ed in assonometria cavaliera militare isometrica). Il disegno delle ombre nei modelli geometrici. Fondamenti di teoria delle ombre. Ombre degli edifici. La determinazione delle ombre in
proiezioni ortogonali, in proiezione quotata, in assonometria e in prospettiva.
2. Il disegno edile ed il disegno architettonico. La scelta del metodo di rappresentazione. Problemi di codificazione e di normativa nell’ambito della rappresentazione edilizia. Convenzioni grafiche implicite e
convenzioni esplicite nel disegno tecnico dell’edilizia. Evoluzione delle normative.
3. Morfologia e rappresentazione degli elementi costruttivi per la definizione dello spazio architettonico
dall’Ottocento ad oggi negli edifici con struttura in muratura portante e con struttura intelaiata. Solai; in
ferro e tavelloni; del tipo misto in cls di c.a. e laterizio; a fungo. Solai di copertura e di primo calpestio.
Elementi di collegamento: le scale, elementi caratteristici. Scale a 2 rampe in cls di c.a.; costruzione grafica dello sfalsamento. Le scale elicoidali in ferro e cls di c.a. Il problema della copertura nell’architettura
moderna; l’approccio di Maillart, Le Corbusier, Wright, Calatrava.
4. Il disegno di progetto. L’espressione grafica nella progettazione edilizia e strutturale. Il disegno per
l’ideazione, la puntualizzazione, la verifica, la comunicazione delle ipotesi progettuali. Valore analitico
dell’indagine grafica; disegni di sintesi e disegni analitici. Matrice geometrica della forma. La rappresentazione grafica come soluzione del problema progettuale. Fasi di sviluppo della elaborazione grafica di
progetto dall’idea primigenia alla soluzione finale. Contenuti e convenzioni grafiche ai vari livelli del
progetto edilizio. Elenco delle esigenze funzionali e tipologiche, grafici dei percorsi, schizzi planovolumetrici di impostazione, progetto preliminare, progetto definitivo, progetto esecutivo. Il progetto e la rappresentazione di dettaglio. Scelta dei metodi di rappresentazione, degli elaborati, delle scale grafiche. La
progettazione assistita: analisi storica delle esperienze e degli strumenti. Logica della forma e definizione
dell’iter progettuale. Processi decisionali euristici e deterministici. La progettazione architettonica assistita dal computer. Programmazione e valori diagrammatici del disegno. Progettazione di massima e progettazione esecutiva. L’iperprogetto. Cenni sulla realtà virtuale e il cyberspazio. Il ciberprogetto.
5. Il disegno di rilievo. Fondamenti teorici del rilevamento architettonico: problematiche e finalità. Misure e strumenti nel rilevamento architettonico. Elementi di metrologia. Teoria degli errori; la valutazione
delle incertezze e le tolleranze nel rilevamento architettonico. Metodologie e tecniche per il rilevamento
architettonico. La scelta del metodo di rilevamento. Schizzi, scheda di rilievo, documentazione fotografica. L’esame dei grafici storici. Il rilevamento diretto. Eidotipo e progetto del rilevamento. Rilievo dei dettagli e dei particolari costruttivi. Saggi nono distruttivi. Tecnica di rilievo delle misure. Il rilevamento
strumentale, il rilevamento fotogrammetrico. Le nuove tecnologie informatiche per il rilevamento architettonico; il rilevamento automatico. La restituzione, la manipolazione e l’archiviazione dei dati grafici di
rilievo automatico. L’immagine di sintesi nel rilievo automatico. Elaborazioni informatiche dei rilevamenti fotogrammetrici analitici. I data base.
La rappresentazione grafica del rilevamento. Scelta dei metodi di rappresentazione, delle scale grafiche e
degli elaborati di disegno. I disegni tematici del rilevamento. Il rilievo dell’organismo strutturale e delle
membrature resistenti. Tavole di degrado. Rilievo e carte degli impianti a rete.
6. I modelli grafici dell’ambiente e del territorio. Rappresentazione di fenomeni e caratteristiche territoriali e urbane. Geometrizzazione dei modelli del territorio e dei suoi processi di trasformazione. I sistemi informativi territoriali; dal dato all’informazione. Informazioni territoriali e cartografia. Struttura e organizzazione dei SIT e dei GIS.
I modelli fisici dell’ambiente e del territorio. L’impostazione del problema cartografico. Tipologie cartografiche e loro evoluzione storica. La rappresentazione a curve di livello. Problemi di rilevamento, di elaborazione e di disegno dei dati morfologici alle varie scale. Codici cartografici e simbologie specifiche. I
segni cartografici. Normativa. Sezioni e profili del terreno.
321
I modelli tematici dell’ambiente e del territorio. Le variabili del territorio; variabilità nel tempo e nello
spazio. Acquisizioni delle informazioni. La cartografia tematica. Finalità e requisiti. Caratteristiche delle
carte tematiche. Impianto delle carte tematiche. Impianto semplice e impianto multiplo; impianti lineari,
puntuali e areali. L’approccio di Jacques Bertin. Le variabili visuali nella cartografia tematica. Le variabili forma, dimensione, colore, orientamento, valore, grana. Segni e simboli in cartografia tematica. Codificazione e unificazione delle carte tematiche.
Corso unico di 12 crediti con esame finale al termine del 2° semestre.
Sono inoltre previste: una prova grafica alla fine del primo semestre ed una prova grafica finale. L’esame
orale prevede la discussione delle due prove grafiche, la discussione delle tavole svolte alle esercitazioni,
il colloquio sugli argomenti delle lezioni.
Testi adottati o consigliati:
V. Cardone, Modelli grafici dell’architettura e del territorio, Salerno, Cues 2008.
V. Cardone, Teoria delle ombre, Cuen, Napoli 1995.
V. Cardone, Rappresentazione di ambiti urbani complessi, in R. Gerundo (a cura di), ‘I programmi urbani
complessi’, Graffiti edizioni, Napoli 2000.
M. Docci – D. Maestri, Manuale del rilevamento architettonico, Laterza, Bari 1998.
V. Iannizzaro, Considerazioni sul rilievo per l’architettura, Cues, Salerno 2003.
V. Iannizzaro, Dalle Mappae Mundi alle immagini satellitari. Rappresentazione del territorio e cartografia tematica, Cues, Salerno 2006.
V. Iannizzaro, La prospettiva tra Scienza ed Arte, Cues, Salerno 2002.
322
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ESTIMO
Docente: prof. Gianluigi DE MARE
Numero di crediti: 9
Collocazione: V anno, I semestre
Propedeuticità:
Obiettivi formativi
Fornire agli allievi i principi e gli strumenti propri dell’attività economico–estimativa, sia nel campo della
produzione edilizia, della valutazione e gestione degli immobili, della stima delle aziende e dei servizi,
del danno, sia in ordine alla stima censuaria, alla organizzazione ed alle funzioni tecniche del Catasto, nel
quale prioritaria ed essenziale è la competenza e la presenza dell’ingegnere.
Conoscenze e capacità di comprensione
Acquisizione del lessico tecnico del settore estimativo, dei paradigmi della disciplina, della logica operativa e della normativa che conforma l’ambito valutativo.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Conoscere le fonti che generano i dati per le stime, saper leggere e interpretare documenti e informazioni
da introdurre nella valutazione, essere in grado di tradurre in elaborato tecnico (perizia o altro) le fasi del
giudizio di stima.
Autonomia di giudizio
Capacità di discernimento della ragion pratica posta dal quesito, di selezione del procedimento estimativo
in funzione della disponibilità dei dati e delle caratteristiche giuridico-economiche del bene oggetto della
valutazione.
Abilità comunicative
Sapersi relazionare con esperti di altre discipline, comunicare i risultati del proprio lavoro in termini chiari ed efficaci.
Capacità di apprendere
Essere in grado di applicare i principi metodologici ai molteplici e differenti ambiti di competenza della
disciplina. Aggiornare la propria preparazione in funzione dello sviluppo degli strumenti di analisi e di
elaborazione delle informazioni e dell’evolversi del quadro normativo di riferimento.
Prerequisiti
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, sono richieste conoscenze di economia generale.
Metodi didattici
Il corso prevede lezioni frontali ed esercitazioni, durante le quali vanno illustrati esempi applicativi dei
principi teorici. Agli studenti, distribuiti in gruppi di lavoro, è richiesto di sviluppare un caso operativo di
stima.
Metodi di valutazione
La verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati da parte degli allievi va fatta mediante colloquio
e, se necessario, mediante descrizione formale di schemi di aspetti logici della materia.
Contenuto del Corso
Presentazione
Principi di
Economia
Compiti e contenuti dell’Estimo. Rapporti dell’Estimo con la professione dell’ingegnere. Organizzazione del Corso. Materiale didattico ed esercitazioni.
Beni economici. Leggi economiche. Azienda e impresa. Capitali e bilancio
dell’azienda. Forme di mercato. Il reddito nazionale. Gli investimenti. Moneta
e interesse. Inflazione.
323
Matematica
finanziaria
Il giudizio di stima
L’estimo degli
immobili
Limitazioni del
diritto di
proprietà e danni
Estimo
industriale e commerciale
Catasto
Calcolo dell’interesse. Il montante. Sconto e posticipazione. Annualità e periodicità. Ammortamento e reintegrazioni.
Le fasi del giudizio di stima. La ragion pratica. Gli aspetti economici.
L’individuazione dell’aspetto economico che soddisfa la ragion pratica. Il metodo dell’Estimo. I procedimenti di stima. La scelta del procedimento.
L’ordinarietà nel giudizio di stima. La rilevazione dei dati. Il valor capitale. Le
aggiunte e le detrazioni.
Il computo metrico estimativo. Il mercato immobiliare. La stima dei fabbricati.
La stima delle aree edificabili. I millesimi condominiali.
Stima delle indennità di esproprio. Indennità per servitù di elettrodotto, metanodotto e scarico coattivo. Le stime in tema di usufrutto. Stima dei danni.
La stima degli impianti. La stima delle aziende. Stima del valore di avviamento
Funzioni civili e fiscali del catasto. Il catasto dei terreni. Il catasto dei fabbricati.
Testi di riferimento
Manganelli B., Nesticò A., Guadalupi A., Nozioni di Economia - per i corsi di Estimo e di Valutazione
Economica dei Progetti, CUES, 2002, Salerno.
Medici G., Principi di Estimo, Calderini, 1972 Bologna.
Forte C., Elementi di estimo urbano, ETASLIBRI, 1973 Milano.
De Mare G. e Morano P., La stima del costo delle opere pubbliche, UTETLibreria, Torino 2002.
Manganelli B. e Pacifico A., Struttura e normativa dei Catasti Terreni e Fabbricati, CUES, Salerno 2004.
Polelli M., Nuovo trattato di Estimo, Maggioli editore, S. Marino 2008.
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324
FISICA GENERALE
Docente: prof. Joseph QUARTIERI
Numero di crediti: 6
Collocaz: I Anno, II semestre
Propedeuticità: non è richiesto il superamento di alcun modulo precedente, ma solo la conoscenza di nozioni di analisi matematica.
Finalità del Corso: Il Corso ha la finalità di insegnare la metodologia scientifica di indagine insieme con
gli elementi fondamentali della Meccanica e dell’Acustica. Questa è proposta agli studenti con un metodo
di “tipo globale”, ossia con ovvie esemplificazioni nella trattazione degli argomenti essenziali, con riduzioni di programmi riguardanti alcuni aspetti applicativi (demandati ad altri successivi insegnamenti di
tipo tecnico-applicativo) e con un aumento relativo della attività esercitativa allo scopo di abilitare gli
studenti alla risoluzione di problemi ed esercizi numerici. È prevista attività di laboratorio.
Ore di lezioni frontali 60; percentuale di lezioni destinate ad esercitazioni 30% circa.
Programma del Corso:
Meccanica
Cinematica
Velocità ed accelerazione; moto uniforme; moto uniformemente accelerato; moto con accelerazione variabile; spostamento, velocità, accelerazione vettoriali; moto con accelerazione costante; moto circolare;
velocità ed accelerazioni relative.
Statica e Dinamica
Postulati fondamentali della dinamica del punto materiale; Forza e massa; I legge di Newton; II legge di
Newton; III legge di Newton.
Lavoro ed Energia
Forza peso, forze di attrito, forze inerziali. Lavoro. Teorema dell’Energia Cinetica. Potenza. Forze conservative. Energia potenziale. Energia meccanica. Forze non conservative. Conservazione dell’energia.
Quantità di moto del punto materiale. Conservazione della quantità di moto. Impulso e quantità di moto.
Cenni agli urti.
Sistemi materiali e corpi rigidi
Centro di massa. Concetti generali sul moto di sistemi di punti materiali. Cinematica rotazionale. Energia
cinetica rotazionale. Momento meccanico. Momento angolare di un punto materiale. Conservazione del
momento angolare. Momento d’inerzia. Macchine semplici: carrucola; piano inclinato; cuneo, ecc.. Oscillatore armonico semplice: moto armonico semplice.
Metodo di Newton e metodo di D’Alembert
Acustica
Onde monodimensionali trasversali e longitudinali – Grandezze logaritmiche e livelli sonori – Propagazione
libera – Elementi di diffrazione, riflessione, assorbimento, interferenza. - Barriere acustiche – Acustica degli
ambienti chiusi: propagazione geometrica – propagazione ondulatoria – Cenni alla trasformata di Fourier ed
alle sue proprietà – Tempo di Riverberazione e legge di Sabine – Fonoassorbimento – Fonoisolamento –
Legge di massa, coicidenze e interferenze spaziali – Parametri acustici architettonici – Normativa di acustica
ambientale – Descrittori e Curve di ponderazione – Costanti di tempo – Misure fonometriche.
Cenni: VIAA – Piani di risanamento acustico – Misure in ambiente esterno e abitativo – valutazione della
conformità dei valori ai limiti di legge.
Competenze e capacità in uscita dal corso
Competenze relative a:
Capacità di:
Conoscenza a livello elementare della Meccanica e Risolvere semplici problemi di Meccanica
e di affrontare semplici problemi tecnici di appliAcustica ambientale e architettonica.
Acquisizione della capacità di trattare quantità vet- cazioni acustiche.
toriali e infinitesime.
Modalità di svolgimento dell’esame
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L’esame (Tipologia A) consta, di norma, di due prove scritte (intermedia e finale) ed un breve colloquio.
In tali prove l’allievo deve dimostrare di essere in grado di risolvere problemi e di saper rispondere a domande teoriche inerenti alla disciplina in studio. I voti di tutte le prove sono in trentesimi.
Esercitazioni: numeriche e di laboratorio
Ausili didattici
Libro di testo: J. Quartieri et al. – Fisica I – Elementi di teoria ed applicazioni – CUES ed. – Univ. Salerno.
Libri consigliati: P. Mazzoldi, M. Nigro, C. Voci “Elementi di Fisica --- Meccanica”, EdiSES, Napoli.
E. Cirillo - Acustica Applicata - Mc-Graw Hill 1997
Laboratorio Fisica Ingegneria – settore acustica.
Software commerciali e dedicati.
Appunti dal Corso
Modalità d’esame: Scritto e orale
Materiale didattico
Libri di riferimento:
J.Quartieri, A. Di Bartolomeo, L. Sirignano, M.Guida. Elementi di Fisica I, Lib. Univ. CUES ed.
P. Mazzoldi, M. Nigro, C. Voci “Elementi di Fisica --- Meccanica”, EdiSES, Napoli.
Libri consigliati:
D. Halliday, R. Resnick, J. Walker “Fondamenti di Fisica”, Casa Editrice Ambrosiana, Milano.
R. A. Serway, “Principi di Fisica”, EdiSES, Napoli.
326
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FISICA TECNICA AMBIENTALE
Docente: prof.ssa Francesca R. d’Ambrosio
Numero di Crediti: 9
Collocazione: III anno, II semestre
Propedeuticità: Fisica Generale, Analisi Matematica II
Finalità del corso
Il corso ha per obiettivo innanzitutto l’apprendimento dei concetti di base della termodinamica e della fisica tecnica, finalizzati alla successiva valutazione ed il controllo della qualità fisico-tecnica degli ambienti interni, tema che coinvolge sia il risparmio energetico in edilizia che la qualità ambientale globale,
in termini di parametri acustici, illuminotecnici, termoigrometrici e di qualità dell’aria.
Programma
Termodinamica
Concetti e definizioni di base
Sistemi termodinamici, equilibrio termodinamico, proprietà,
equazioni di stato, trasformazioni, calore, lavoro, energia totale
ed energia interna, temperatura, capacità termica, calore specifico, trasformazioni quasi statiche, lavoro di variazione di volume per trasformazioni quasi statiche, trasformazioni reversibili ed irreversibili.
Primo principio della termodinamica
Bilancio di massa-equazione della continuità, bilancio di energia per sistemi chiusi-primo principio della termodinamica per
sistemi chiusi, bilancio di energia per sistemi aperti-primo
principio della termodinamica per sistemi aperti, altre forme
del primo principio per sistemi chiusi, applicazioni del primo
principio ad alcune trasformazioni.
Secondo principio della termodinamica
Limiti del primo principio della termodinamica, enunciati del
secondo principio della termodinamica, calcolo della variazione di entropia, sorgenti termiche e serbatoi di energia meccanica, enunciato di Clausius, enunciato di Kelvin Plance, indici di
prestazione delle macchine.
Termodinamica degli stati
Sostanze pure, tensione di vapore, piani termodinamici p,T e
p,v. Gas: equazione di stato tra p,v e T, energia interna ed entalpia, entropia, trasformazioni. Vapori saturi, liquidi, vapori
surriscaldati, diagramma entropico, diagramma di Mollier.
Aria umida
Proprietà termostatiche, equazioni di stato, diagramma psicrometrico, trasformazioni elementari, misure di umidità dell’aria.
Impianti di condizionamento dell’aria
Generalità. Proporzionamento di un impianto di condizionamento
totalmente centralizzato senza ricircolazione, Impianto di condizionamento con ricircolazione.
Trasmissione del calore
Cenni introduttivi
Generalità, meccanismi di scambio termico, semplificazioni adottate nello studio dello scambio termico, meccanismi in serie
e/o parallelo-analogia elettrica, leggi fondamentali dello scambio termico, meccanismi combinati di scambio termico, valutazione dell’andamento della temperatura in un sistema.
327
Conduzione termica
Generalità, postulato di Fourier, pareti piane a regime permanente.
Irraggiamento termico
Generalità, definizioni di base, corpo nero, leggi del corpo nero, corpi reali, corpo grigio, potenza termica radiante scambiata da superfici piane parallele indefinite, superfici non indefinite, effetto serra
Convezione
Generalità, convezione forzata, convezione naturale
Benessere termoigrometrico
Cenni di psicrometria. La termoregolazione del corpo umano.
Bilancio di energia sul corpo umano. Benessere termoigrometrico. Gli indici PMV e PPD. Discomfort localizzato. Valutazione oggettiva e soggettiva del benessere termoigrometrico in
un ambiente: questionario e protocollo di misura. Normativa.
Fondamenti di Illuminotecnica
Richiami di Fisica della Luce. Grandezze fotometriche: definizione ed unità di misura. L’occhio e la visione. Sorgenti di luce. Illuminazione artificiale: normativa e metodi di calcolo.
Fondamenti di Acustica Applicata
Generalità sul campo sonoro. Grandezze descrittive del suono.
Livelli e spettri. Elementi di fonometria. Suono negli ambienti
chiusi. Regime stazionario e riverberazione. Sistemi fonoassorbenti. Isolamento acustico per via aerea e per via strutturale. Potere fonoisolante. Livello di calpestio. Elementi di normativa.
Generalità. I contaminanti e loro origine. Sistemi per
l’ottenimento di una buona qualità dell’aria. Purezza dell’aria e
ventilazione. Ventilazione naturale e forzata. Ventilazione controllata. Efficienza di ventilazione. Misura dei ricambi d’aria.
Valutazione della qualità dell’aria di un ambiente confinato.
Normativa.
Qualità dell’aria
L’umidità nelle murature
Possibili cause dell’umidità nelle pareti. Effetti della presenza
dell’umidità nelle pareti. Misura dell’umidità nelle pareti. Tecniche di risanamento da umidità ascendente. Tecniche di risanamento da umidità da terrapieno. Tecniche di risanamento da
umidità di condensa. Criteri di progettazione.
La progettazione termoigrometrica
dell’edificio
Gli isolanti termici. Gli impermeabilizzanti. I ponti termici: verifica e correzione. La condensa superficiale: verifica e correzione.
La condensa interstiziale: verifica e correzione. Le tecniche per
l’isolamento termico. D.Lgs. 192/05 e s.m.i.
Modalità di svolgimento dell’esame
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula ed in laboratorio. Nelle esercitazioni
in aula viene assegnati agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, la verifica termoigrometrica ed energetica
di un edificio di riferimento, con riferimento alla qualità ambientale globale. Le esercitazioni in laboratorio hanno lo scopo di mostrare strumentazione e tecniche di misura dei parametri ambientali.
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta selettiva
ed un successivo colloquio orale.
Testi e materiale didattico di supporto
G. Alfano, V. Betta, F.R. d’Ambrosio, G. Riccio. Lezioni di Fisica Tecnica. Napoli: Liguori Editore, 2007.
F.R. d’Ambrosio (a cura di), Appunti dalle lezioni disponibili presso il Centro Stampa.
328
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GEOMETRIA
Docente: prof.ssa Giovannina ALBANO
Numero di Crediti: 6
Collocazione: I Anno, I semestre
Propedeuticità: nessuna
Finalità del corso: Il corso mira all’acquisizione degli elementi di base di Algebra Lineare e Geometria
Analitica: matrici e determinante, sistemi lineari, spazi vettoriali, spazi euclidei, trasformazioni lineari,
autovalori ed autovettori, geometria analitica nel piano e nello spazio. Gli obiettivi formativi del corso
consistono nell’acquisizione dei risultati e delle tecniche dimostrative, nonché nella capacità di utilizzare i
relativi strumenti di calcolo. Il corso ha come scopo principale quello di consolidare conoscenze matematiche di base e di fornire e sviluppare strumenti utili per un approccio scientifico ai problemi e fenomeni
che lo studente incontrerà nel proseguimento dei suoi studi. La parte teorica del corso sarà presentata in
modo rigoroso ma conciso e accompagnata da una parallela attività di esercitazione volta a favorire la
comprensione dei concetti.
Programma:
Elementi di Algebra Lineare
Matrici e determinanti (7 ore)
esercitazioni (3 ore)
Definizioni e proprietà. Sviluppo di determinanti: teorema di Laplace. Rango di una matrice. Teorema
degli orlati. Matrici a scalini. Inversa di una matrice.
Sistemi lineari (8 ore)
esercitazioni (4 ore)
Sistema di equazioni algebriche lineari, compatibilità, sistemi omogenei. Sistemi quadrati, regola di Cramer. Matrici incompleta e completa. Metodo di eliminazione di Gauss. Teorema di Rouchè-Capelli. Discussione dei sistemi lineari con parametro.
Spazi Vettoriali (9 ore)
esercitazioni (4 ore)
La struttura di spazio vettoriale. Dipendenza e indipendenza lineare. Spazi Vettoriali e dimensione finita.
Teorema della base. Sottospazi vettoriali. Intersezione e somma di sottospazi (cenni), somma diretta.
Cambiamenti di base.
Spazi vettoriali euclidei (7 ore)
esercitazioni (3 ore)
Definizione di prodotto scalare. Definizione di spazio vettoriale euclideo reale. Definizione di norma. Disuguaglianza di Cauchy – Schwarz. Definizione di angolo. Definizione di vettori ortogonali. Basi ortonormali.
Componenti in una base ortonormale. Proiezioni ortogonali. Procedimento di Gram-Schmidt.
Trasformazioni lineari e matrici (6 ore)
esercitazioni (3 ore)
Definizioni di trasformazione lineare. Nucleo e immagine. Proprietà e caratterizzazioni. Teorema della
dimensione. Rappresentazione matriciale. Trasformazioni lineari piane e loro interpretazione geometrica
(rotazioni, riflessioni, dilatazioni e contrazioni, deformazioni).
Autovalori ed autovettori (7 ore)
esercitazioni (3 ore)
Definizioni. Polinomio caratteristico. Autospazi e relative proprietà. Molteplicità algebrica e geometrica.
Diagonalizzazione: definizione e caratterizzazioni (per matrici ed endomorfismi). Condizione sufficiente
per la diagonalizzazione. Diagonalizzazione ortogonale. Definizione e caratterizzazioni di endomorfismi
simmetrici. Proprietà degli autovalori di matrici simmetriche reali. Teorema spettrale.
Elementi di Geometria Analitica
Geometria analitica nel piano (7 ore)
esercitazioni (3 ore)
Sistema di riferimento cartesiano nel piano. Equazione della retta in forma implicita ed esplicita. Equazione segmentaria della retta. Parallelismo di rette. Fascio improprio di rette. Fascio proprio di rette. Retta
per un punto. Retta passante per un punto e parallela ad una retta data. Condizioni di perpendicolarità di
329
due rette. Distanze e simmetrie nello spazio. Angolo di due rette, di due piani, di una retta e un piano. Coniche: classificazione e forma canonica. Algoritmo di riduzione a forma canonica. Parametri geometrici
caratteristici.
Geometria analitica nello spazio (9 ore)
esercitazioni (4 ore)
Coordinate cartesiano nello spazio. Equazione del piano (parametrica e cartesiana). Equazione della retta
(parametrica, cartesiana, simmetrica). Fasci di piani. Stelle di piani. Condizioni di parallelismo e perpendicolarità tra rette e rette, rette e piani, piani e piani. Rette sghembe. Distanze e simmetrie nello spazio.
Angolo di due rette, di due piani, di una retta e un piano. Quadriche: classificazione e forma canonica.
Algoritmo di riduzione a forma canonica. Parametri geometrici caratteristici.
Competenze e capacità in uscita dal corso
Competenze relative a:
Capacità di:
Proprietà delle strutture algebriche e delle relative Risolvere esercizi non complessi nell’ambito
trasformazioni lineari.
dell’algebra lineare.
Proprietà delle strutture geometriche bi- e tri- Risolvere esercizi non complessi nell’ambito della
dimensionali.
geometria analitica nel piano e nello spazio.
Modalità di svolgimento dell’esame
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, durante le quali saranno presentati gli argomenti del corso
mediante lezioni frontali, ed esercitazioni in aula durante le quali di forniranno i principali strumenti necessari per la risoluzione di esercizi relativi ai contenuti dell’insegnamento. La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta ed un colloquio orale.
Testi e materiale didattico di supporto
G. Albano, C. D’Apice, S. Salerno, Algebra Lineare, Cues (2002).
F. Orecchia, Elementi di Geometria ed Algebra Lineare, vol. I, Liguori.
F. Orecchia, Esercizi di Geometria I, Aracne.
Materiali didattici su piattaforma di e-learning IWT.
Appunti delle lezioni.
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GEOTECNICA
Docente: prof. Leonardo CASCINI
Numero di Crediti: 9
Collocazione: IV Anno, II semestre
Propedeuticità: Scienza delle Costruzioni
Obiettivi formativi
Il corso si pone l’obiettivo di trasferire agli allievi le conoscenze sulla meccanica dei mezzi saturi e fornire ai
medesimi gli elementi di base della meccanica dei mezzi non saturi. Attraverso l’impiego sistematico delle
leggi che governano il comportamento dei mezzi porosi a più fasi, il corso si pone, altresì, l’obiettivo di evidenziare come la risoluzione dei problemi al finito di stretto interesse del Corso di Studi dipenda da una adeguata conoscenza e caratterizzazione del contesto fisico di riferimento, da una appropriata individuazione
delle equazioni che governano il fenomeno da analizzare e da una loro corretta risoluzione.
Metodi didattici e di valutazione
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Le esercitazioni prevedono lo sviluppo di un unico elaborato inerenti i principali argomenti del corso con particolare attenzione agli aspetti
applicativi, sia progettuali che di controllo e/o monitoraggio dell’esistente. Sono previsti seminari su argomenti di particolare interesse e visite guidate in cantieri di opere significative.
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio orale, con discussione sui contenuti dell’elaborato sintetizzante il contenuto delle esercitazioni.
Contenuti del corso
Introduzione al corso,
indagini in sito ed
identificazione dei
terreni
I principali problemi applicativi nella Ingegneria Geotecnica e l’approccio
metodologico per la loro risoluzione; le indagini in sito e di laboratorio;
criteri di progettazione delle campagne di indagini in sito e di laboratorio;
ricostruzione della sezione stratigrafica di progetto.
Stato di tensione nei
mezzi porosi a più fasi
Con riferimento ai mezzi saturi: definizione di tensione, principio delle
tensioni efficaci, coefficiente di spinta laterale a riposo, tensioni geostatiche e loro rappresentazione nel piano ( , . Cenni all’estensione di tali
trattazioni al caso dei mezzi parzialmente saturi.
I moti di filtrazione in
regime stazionario
e vario
Con riferimento ai mezzi saturi con scheletro solido indeformabile: richiami delle proprietà idrauliche, delle equazioni reggenti e dei metodi di
soluzione dei moti di filtrazione in regime stazionario; principi delle reti
idrodinamiche a maglie quadre; sifonamento. Con riferimento ai mezzi
saturi con scheletro solido deformabile: teoria della consolidazione monodimensionale; coefficiente di consolidazione; soluzione dell’equazione
della consolidazione; grado di consolidazione; fattore tempo e decorso dei
cedimenti nel tempo.
Caratterizzazione
meccanica dei terreni in
condizioni lontane dalla
rottura
Relazioni tensioni-deformazioni in un mezzo a più fasi; condizioni drenate e non drenate; sovrappressioni neutre indotte da variazioni dello stato
tensionale in condizioni non drenate; parametri di deformabilità e loro valutazione; criteri per la caratterizzazione dei terreni con riferimento ad
opere di Ingegneria Geotecnica in condizioni di esercizio.
Caratterizzazione
meccanica dei terreni in
condizioni di rottura
Criteri di resistenza in condizioni drenate e non drenate; prove di taglio
diretto e di compressione triassiale in condizioni statiche e dinamiche.
Cenni alla resistenza a rottura dei terreni parzialmente saturi.
331
Opere edili di
interesse: fondazioni
Metodi di soluzione dei problemi al finito: analisi limite, metodo delle
caratteristiche ed equilibrio limite. Tipologie di fondazione. Fondazioni
superficiali in condizioni di collasso: i fenomeni di rottura in condizioni
drenate e non drenate; calcolo della capacità portante. Fondazioni superficiali in condizioni di esercizio: teoria dell’elasticità e sua applicazione a
problemi di Ingegneria Geotecnica; cedimenti assoluti e cedimenti differenziali; cedimenti ammissibili. Fondazioni profonde: resistenza laterale e
alla punta di un palo singolo; carico limite di pali in gruppo; i pali come
riduttori di cedimento. Problematiche in presenza di azioni dinamiche.
Cenni alla stabilità delle strutture a torre. Sottoescavazione. Monitoraggio
e controllo del comportamento delle opere. Casi di studio.
Opere edili di interesse:
strutture di sostegno
Tipologie di opere di sostegno: muri a gravità e muri a mensola; opere di
sostegno provvisionali. Meccanismi di collasso. Calcolo della spinta. Influenza dell’acqua sulla stabilità delle opere di sostegno. Principali aspetti
progettuali e criteri di dimensionamento per opere di sostegno. Monitoraggio. Cenni al metodo osservazionale. Casi di studio.
Problemi speciali
Congelamento. Jet grouting. Monitoraggio su area vasta. Casi di studio
Testi di riferimento
Cascini L. (1993) - Appunti di Geotecnica. Edizioni CUSL, Potenza.
A.A. V.V. (1983) - Appunti di Geotecnica, Vol. I e II. Casa Editrice “L’Ateneo”, Napoli.
Lambe T.W, Whitman R.V. (1997) - Meccanica dei Terreni. Traduzione a cura di C. Valore. Flaccovio
Editore, Palermo.
Lancellotta R. (2004) - Geotecnica. Zanichelli Editore, Bologna.
Dispense predisposte dal docente.
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IDRAULICA E COSTRUZIONI IDRAULICHE
Docente: proff. Paolo VILLANI e Vittorio BOVOLIN
Numero di Crediti: 9
Collocazione: IV Anno, I semestre
Propedeuticità: Meccanica Razionale o Statica
Obiettivi formativi
Il Corso si propone di approfondire i principi di funzionamento e di progettazione di alcune tra le più comuni opere idrauliche. Allo scopo, si illustrano i sistemi idrici mostrandone le funzioni, indicandone gli
elementi principali e le relazioni tra essi. Si descrivono le opere di derivazione, di adduzione e di distribuzione ed i loro principali criteri di dimensionamento e di gestione. Particolare attenzione è rivolta agli aspetti impiantistici idraulici delle opere di ingegneria civile ed edile. Ad ogni fase del corso corrisponderanno delle esercitazioni, che saranno a livello di esercizi teorico-applicativi per gli sviluppi teorici e per
l’individuazione delle soluzioni tecnico-economiche più convenienti.
Metodi didattici e di valutazione
L’insegnamento contempla lezioni teoriche frontali, esercitazioni numeriche in aula ed esercitazioni pratiche di laboratorio. La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio orale.
Contenuto del corso
Principi di base
Proprietà dei fluidi. Pressione e sforzi tangenziali. Teorema di Cauchy. Equazione indefinita dell’equilibrio idrodinamico.
Idrostatica
Equazione di Stevin. Strumenti per la misura delle pressioni. Diagramma
delle pressioni. Spinta su parete piana. Equazione globale dell’Idrostatica.
Principio di Archimede. Spinta su pareti curve.
Correnti in pressione
in moto permanente
Equazione di continuità in forma indefinita per fluido comprimibile. Teorema di Bernoulli. Applicazione del teorema di Bernoulli all’efflusso da
luci. Tubo di Pitot, venturimetri, diaframmi e boccagli. Moto laminare e
turbolento. Equazione del moto per fluidi reali: perdite di carico distribuite
e concentrate. Tubo liscio. Concetto di scabrezza. Abaco di Moody. Formule per il calcolo delle perdite di carico distribuite e formule pratiche. Equazione globale dell’equilibrio idrodinamico e sue applicazioni.
Sistemi di adduzione
delle acque
Generalità (sistemi, componenti ed elementi). Cenni storici. Quadro normativo. Problema del progetto e della verifica di un acquedotto semplice. Sistemi acquedottistici non semplici. Derivazioni e immissioni lungo il percorso. Lo schema dell’acquedotto consortile. Ristrutturazione di condotte.
Calcolo idraulico ed economico di un impianto di sollevamento. Caratteristiche elettromeccaniche delle pompe. Cenni sui problemi di moto vario
nelle correnti in pressione. Organi di attenuazione del moto vario.
Elementi costruttivi
acquedottistici
Particolari costruttivi: saracinesche, scarichi, sfiati, pozzetti, derivazioni,
attraversamenti e briglie. Profilo longitudinale e progetto di massima. Materiali per condotte e loro ciclo costruttivo. Giunzioni e pezzi speciali. Modalità di impiego e posa in opera. La corrosione nelle tubazioni e modalità
di protezione. Dimensionamento statico delle tubazioni in pressione. Progetto architettonico e statico di serbatoi per acquedotti. Verifica a fessurazione. Particolari costruttivi. Camera di manovra. Schemi di funzionamento.
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Sistemi di
distribuzione
delle acque
Analisi della struttura dei consumi idrici. Rete di condotte in pressione a
maglie chiuse. Analisi topologica. Schema idraulico di condotte a servizio
con erogazione uniforme lungo il percorso. Problema di progetto. Calcolo
economico. Problema di verifica. Metodi numerici. Metodo di H. Cross.
Criteri di accettazione delle verifiche idrauliche. Vincoli funzionali. Verifica ad interruzione del servizio, di emergenza per incendio.
Testi di riferimento
Vincenzo Marone “IDRAULICA”, Liguori editore, Napoli 1990.
G. Ippolito, Lezioni di Costruzioni Idrauliche, Nuova Edizione, Liguori, Napoli.
Appunti Integrativi distribuiti durante il Corso.
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INFORMATICA GRAFICA
Docenti: prof. Mario VENTO, ing. Alessandro NADDEO, ing. Salvatore BARBA
Numero di crediti: 6
Collocazione: III anno, I semestre
Propedeuticità: Disegno dell’architettura II
Finalità: Il corso mira a fornire la conoscenza delle tecniche grafiche digitali atte alla realizzazione, alla
visualizzazione, alla presentazione, alla comunicazione di un progetto grafico. Fornisce le nozioni fondamentali delle tecniche della computer-graphics e i metodi matematici e geometrici per la rappresentazione
di curve, superfici e solidi. Saranno illustrate le più moderne tecniche di modellazione, dalla prototipazione virtuale alla reverse engineering, dalla prototipazione rapida alla simulazione del crash. Il corso è integrato dalle esercitazioni su programmi di Cad, parametrici e non.
Sintesi del programma:
1. Introduzione ai sistemi informatici: nozioni elementari, algoritmi e programmi, architettura di un computer, sistemi grafici, sistema operativo e software di base, reti di calcolatori ed internet. Strumenti per la grafica 3D e architettura di un rendering.
2. Definizione di “informatica grafica e “computer graphics”. Rappresentazioni delle informazioni; rappresentazioni delle immagini raster e vettoriali. L’immagine raster, unità di misura (risoluzione e dimensione),
formati dei files grafici, supporti per la grafica.
3. Codifica di immagini: discretizzazione e rappresentazione dei pixel, tecniche di compressione, formati
file, frame, immagini in movimento e codifica MPEG. Rappresentazione dei suoni: campionamento e quantizzazione.
4. L’immagine digitale e la comunicazione visiva: esercitazioni in laboratorio (tipo Photoshop). Interfaccia,
formati dei file, livelli e regolazioni, curve, luminosità, contrasto, tonalità e saturazione. Effetti e filtri. Macchine fotografiche digitali e virtuali.
5. Linguaggi di programmazione. Macromedia Flash. Software per l’elaborazione e la creazione di oggetti
grafici. Elementi di programmazione orientata agli oggetti.
6. Matematica delle Curve e delle Superfici. Tipi di rappresentazioni delle curve: Bezier, B-spline e
NURBS. Mesh, superfici parametriche e superfici generative. Modellazione solida (es: AutoCAD 3D). Operazioni nello spazio tridimensionale. Trasformazioni. Creazioni di oggetti tridimensionali. Il rendering.
7. Prototipazione. Dal modello al Reverse Engineering. Rapid prototyping.
8. Standardizzazione del processo operativo, librerie di disegno, personalizzazione dell’ambiente di lavoro,
automatizzazione e programmazione delle operazioni. Progetti su più file. Il problema dello scambio di dati
tra i software per l’edilizia: integrazione.
Testi consigliati:
R. Barthes, La camera chiara. Nota sulla fotografia, Einaudi (collana Piccola biblioteca Einaudi. Nuova
serie), Torino 2003
W. Benjamin, L’ opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi (collana Piccola biblioteca Einaudi. Nuova serie), Torino 2000
A. Bixio, Il diSegno Grafico: dalla rappresentazione Raster al disegno del Logotipo, STES, Potenza 2008.
V. Cardone, Realtà, modello, immagine nella rappresentazione infografica della realtà, in M.
Dell’Aquila e A. De Rosa (a cura di) ‘Realtà virtuale o Visione reale?’, Arte Tipografica, Napoli 2002
Newmann, Sproull: Principi di Computer Graphics. McGraw-Hill, NY
Chapra, Canale: Metodi numerici per l’ingegneria. McGraw-Hill, NY
Mortenson: Modelli Matematici. McGraw-Hill, NY
Fu, Gonzales, Lee: Robotica,.McGraw-Hill, NY
D. Baroni, Il manuale del design grafico, Longanesi e C., Milano 1986
G. Fioravanti, Il nuovo manuale del grafico, Zanichelli, Bologna 2002
G. Simonelli (a cura di), DDD - Disegno e Design Digitale, Rivista digitale, Poli.Design, Milano
Per un approfondimento recente sulle applicazioni in generale trattate si vedano i proceedings, gli scritti e
appunti distribuiti a lezione. Sul sito www.adinf.unisa.it/vento è disponibile del materiale didattico integrativo in forma elettronica.
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ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
Docenti: proff. Enrico SICIGNANO, Luigi ASCIONE
Numero di crediti: 12
Collocazione: V anno, I e II semestre
Propedeuticità: Architettura Tecnica II, Tecnica delle Costruzioni
Obiettivi formativi
Il corso intende offrire le conoscenze di base (teoriche, pratiche, tecniche ed amministrative) necessarie alla
progetta-zione, installazione e gestione di un cantiere edile, affrontando le problematiche inerenti le diverse
fasi di organizzazio-ne: dalla scelta delle attrezzature necessarie allo svolgimento dei lavori,
all’approntamento delle opere provvisionali, al controllo,stoccaggio e posa in opera dei materiali che intervengono nel processo costruttivo. Saranno effettuate nel cor-so dell’anno visite di cantiere, esercitazioni applicative sugli argomenti trattati nel corso, verifiche intermedie. Il corso si propone altresì di fornire una conoscenza preliminare sull’evoluzione del cantiere e approfondisce le problematiche le-gate alla gestione di
un cantiere edile, attraverso l’analisi delle diverse fasi procedurali che concorrono alla realizzazione di
un’opera, alle competenze dei soggetti coinvolti nell’attività costruttiva, alla verifica delle necessarie risorse
umane e materiali, alla organizzazione della sicurezza e alla prevenzione degli infortuni.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. le lezioni teoriche conducono ad una
lettura delle problematiche relative all’organizzazione del cantiere attraverso i processi teorici e pratici del
costruire e all’approccio alle problematiche connesse con la pianificazione dei lavori. Nelle esercitazioni in
aula vengono assegnati agli studenti, temi da sviluppare durante tutto lo svolgimento del corso. I temi comprendono unitariamente tutti i contenuti dell’insegnamento e consistono nella redazione di un calcolo strutturale di opere provvisionali, della redazione di piani per la sicurezza, nella redazione di un lay-out di cantiere, ecc.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avviene mediante un colloquio orale che presuppone anche la verifica dei risultati ottenuti nello svolgimento delle esercitazioni.
Contenuto del corso
Primo semestre (prof. Enrico Sicignano):
Gli operatori del processo edilizio
L’ente appaltante: il committente; il progettista; il direttore dei lavori; il coordinatore per la sicurezza (in
fase di progettazione e in fase di esecuzione); i collaudatori (statico, tecnico-amministrativo, in corso
d’opera); il R.U.P. (Responsabile Unico del Procedimento). Competenze e responsabilità. L’ente appaltatore: ditta appaltatrice e subappaltatori, il direttore tecnico, il capo cantiere, i lavoratori, le maestranze, le
ditte e gli operai specializzati. Competenze e responsabilità.
Analisi della documentazione tecnico-amministrativa
Gli elaboratori grafici (progetto esecutivo, architettonico, strutturale, impiantistico, particolari e dettagli
costruttivi); i capitolati; i computi metrici estimativi; i piani di sicurezza; il contratto di appalto; il capitolato speciale d’appalto.
La progettazione del cantiere
Analisi del sito e organizzazione del cantiere. L’impianto del cantiere. Il cantiere tradizionale. Il cantiere industrializzato. L’industrializzazione edilizia e la produzione seriale in stabilimento degli elementi costruttivi
ed edilizi. La logistica e la cinematica del cantiere. La pianificazione delle risorse. Le macchine da cantiere:
gru, centrali di betonaggio, escavatori, automezzi, molazze, impastatrici, montacarichi, utensili , ecc. Metodi
e strumenti per la programmazione dei lavori. I ponteggi (fissi e mobili). La sicurezza e la prevenzione degli
infortuni (D.lgs. 626/94 - D.lgs. 494/96 e succ. 528/99 - D.Lgs. 81/2008 e 106/2009). Piani di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione. I dispositivi di protezione individuali. La segnaletica di cantiere. Il Piano della Valutazione dei Rischi. Il P.O.S. (Piano Operativo della Sicurezza).
L’informazione tecnico-organizzativa per la progettazione del cantiere
Le schede tecniche di cantiere per i materiali e i mezzi d’opera. Criteri di scelta delle tecnologie costruttive e degli impianti di cantiere
Pianificazione del lavoro nei cantieri edili
336
Fondamenti di progettazione e di programmazione operativa. Struttura e contenuti dei piani operativi di
costruzione. Il diagramma di Gantt e reticoli P.E.R.T.; il diagramma a “ferrovia”. Ottimizzazione delle
risorse. La progettazione del lay-out di cantiere.
Riferimenti legislativi
Nuovo Codice Appalti (DLgs. 152/2008), Testo Unico Edilizia (D.P.R. 380/2001), Testo Unico Sicurezza
Cantieri (DLgs. 81/2008), Legge Merloni n.109/94 e succ.mod. ed int., Regolamento di Attuazione
L.n.267/2000. Norme UNI 8981 parte 7 e UNI 9858, norma ISO 9001: 2000.
Secondo semestre (prof. Luigi Ascione):
Quadro normativo, progetto di ponteggi, scavi, etc.
Aspetti generali della sicurezza dei cantieri edili.
I Ponteggi metallici. Riferimenti normativi. Principali sistemi in uso.
Schemi strutturali. Azioni. Verifiche.
Esempio di opera provvisionale ed analisi per fasi.
Problematiche inerenti i sistemi provvisionali nelle operazioni di tunneling.
Problematiche inerenti i sistemi provvisionali nelle operazioni di scavo in terreni sciolti.
Demolizioni, altri tipi di rischio.
Definizioni generali e motivazioni delle demolizioni.
La normativa italiana e comunitaria nel settore delle demolizioni.
Il Piano di Sicurezza Igiene e Coordinamento per le demolizioni dei manufatti.
Strumenti e macchinari nella demolizione classica.
Impieghi e rischi delle tecniche classiche.
Tecniche innovative di demolizione.
I prodotti chimici antideflagranti.
Esplosivi e loro accessori.
Impieghi e rischi degli esplosivi.
Il progetto di abbattimento con l’uso di tecniche classiche.
Il progetto di abbattimento con l’uso di microcariche esplosive.
Esempi di abbattimenti.
Prove di qualificazione e di accettazione sui materiali da costruzione, collaudo.
SEMINARI E CONFERENZE di esperti esterni :
sono previsti seminari e conferenze riguardanti grandi opere di architettura e di ingegneria realizzate in
Italia e all’Estero, nonché cantieri di restauro. Su alcuni dei temi trattati in tali seminari e conferenze gli
studenti dovranno produrre una tesina o elaborato scritto-grafico.
Tema d’anno
Il tema d’anno consiste nella redazione di un Piano di Coordinamento della Sicurezza, oppure un P.O.S.,
oppure un lay-out di cantiere e nella progettazione strutturale di un ponteggio e/o nella verifica di
un’opera di scavo.
Modalità di svolgimento dell’esame finale
Gli elaborati scritti e grafici (progetti), tesine, etc. saranno prodotti durante il corso e saranno oggetto di
verifiche periodiche, tese a constatare il livello di apprendimento.
L’esame consiste nella illustrazione ragionata degli elaborati prodotti, nonché nella prova orale sugli argomenti del programma svolto con espresso riferimento ai testi indicati in bibliografia.
Testi di riferimento
M. Lacava - C. Solustri, Progettare il cantiere, NIS, Roma 1991
S. Arcangeli, Organizzazione e sicurezza in cantiere, ANCE Edilstampa, Roma 1992
M. Lacava - C. Solustri, Progetto e sicurezza del cantiere, NIS, Roma 1997
A. Flores - M. Conti, Manuale della sicurezza nel cantiere, Il Sole 24 ore Pirola, Milano, 1998
G. Gioda, Ponteggi metallici fissi, Il Sole 24 Ore, Milano 2001
S. Pesce, Organizzazione del cantiere, Maggioli editore, 2007
V. Mainardi, Sicurezza del cantiere nei lavori pubblici, Grafill 2007
Appunti e documenti didattici forniti durante il corso.
337
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LEGISLAZIONE DELLE OO.PP. E DELL’EDILIZIA, DIRITTO URBANISTICO E SOCIOLOGIA
Docente: supplente
Numero di Crediti: 9
Collocazione: V Anno
Propedeuticità:
338
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MECCANICA RAZIONALE
Docente: prof. Michele CIARLETTA
Numero di Crediti: 6
Collocazione: II Anno, II semestre
Propedeuticità: Analisi Matematica I, Geometria
Finalità del Corso
Il corso ha per finalità primaria l’acquisizione degli elementi formativi di base, connessi allo studio della
Meccanica Classica, attraverso la formulazione di modelli fisico-matematici. La competenza da acquisire
consiste nella capacità di formulare equazioni differenziali che descrivono la dinamica dei vari tipi di sistemi materiali (punto materiale, corpo rigido con asse fisso). Particolare approfondimento sarà dedicato
allo studio della geometria delle masse e al calcolo delle reazioni vincolari (in statica e dinamica).
Argomenti del corso:
Calcolo vettoriale
(4 ore lez. 2 ore eserc.)
Spazio dei vettori ordinari. Riferimento cartesiano e rappresentazione cartesiana dei vettori. Prodotto scalare, prodotto vettoriale, prodotto misto e doppio prodotto vettoriale. Funzioni a valori vettoriali. Applicazioni geometrico-differenziali alle curve. Triedro fondamentale. Formule di Fernet.
Vettori applicati
(3 ore lez. 2 ore eserc.)
Risultante e momento risultante di un sistema di vettori applicati rispetto ad un punto e rispetto ad una
retta orientata. Asse centrale. Sistema di vettori applicati equivalenti. Sistema di vettori applicati equivalenti a zero. Sistema di vettori piani e paralleli.
Cinematica
(5 ore lez. 2 ore eserc.)
Cinematica del punto. Velocità. Accelerazione. Moti piani. Moti centrali. Moto armonico. Cinematica dei
sistemi materiali. Cinematica dei sistemi rigidi. Particolari moti rigidi: moto traslatorio, moto rotatorio e
moto rototraslatorio. Formule di Poisson. Atto di moto e teorema di Mozzi. Asse istantaneo di rototraslazione. Cinematica dei moti relativi. Moto di un punto rispetto a due riferimenti.
Alcuni aspetti geometrici dei moti rigidi
(2 ore lez.)
Moti rigidi piani. Centro istantaneo di rotazione e teorema di Chasles. Moti sferici.
Statica e dinamica di un punto materiale
(5 ore lez. 3 ore eserc.)
Postulati fondamentali della Dinamica. Lavoro di una forza. Forze conservative. Equazioni differenziali del moto di un punto libero. Equazioni differenziali del moto di un punto rispetto a due riferimenti
non inerziali (forze apparenti, forza peso). Statica del punto materiale libero. Dinamica e statica di un
punto vincolato. Attrito e posizioni di equilibrio. Dinamica del punto vincolato ad una curva. Pendolo
semplice.
Geometria delle masse e grandezze dinamiche dei sistemi materiali
(8 ore lez. 4 ore eserc.)
Baricentro e proprietà. Sistemi piani: baricentri e momenti statici. Quantità di moto e momento delle
quantità di moto. Teorema di Koenig. Energia cinetica e momenti d’inerzia. Modo di variare del momento di inerzia al variare della retta: tramite il teorema di Huygens e la matrice d’inerzia. Applicazioni.
Teoremi generali della meccanica dei sistemi materiali
(4 ore lez. 2 ore eserc.)
Equazioni Cardinali della Dinamica. Teorema del moto del baricentro. Lavoro delle forze interne. Lavoro
di un sistema di forze per uno spostamento rigido elementare. Teorema delle forze vive e conservazione
dell’Energia Meccanica per un sistema materiale vincolato.
Statica di un corpo rigido
(4 ore lez. 2 ore eserc.)
Equazioni Cardinali della Statica. Condizioni generali di equilibrio di un corpo rigido. Calcolo delle reazioni vincolari in condizione di equilibrio.
Statica di un sistema di corpi rigidi
(4 ore lez. 1 ora eserc.)
Gradi di libertà e coordinate lagrangiane. Sistemi olonomi. Spostamento elementare di un sistema olonomo. Spostamenti infinitesimi e Spostamenti possibili. Spostamenti virtuali. Lavoro virtuale. Principio dei
lavori virtuali.
Statica dei corpi rigidi
(1 ore lez. 2 ore eserc.)
Moto di un corpo rigido con un asse fisso privo di attrito
339
Metodi didattici e di valutazione
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, durante le quali saranno presentati gli argomenti del corso
mediante lezioni frontali ed esercitazioni in aula, durante le quali di forniranno i principali strumenti necessari per la risoluzione di esercizi relativi ai contenuti dell’insegnamento teorico. La valutazione del
raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta ed un colloquio orale.
Materiale didattico:
M. Fabrizio, Elementi di Meccanica Classica, Ed. Zanichelli.
S. Chirita, M. Ciarletta, Calcolo I, Ed. Zanichelli.
S. Chirita, M. Ciarletta, Calcolo II, Ed. Zanichelli.
Appunti del corso.
340
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RECUPERO E CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI
Docente: Prof.ssa Federica RIBERA
Numero di crediti: 9
Collocazione: IV anno, II semsetre
Propedeuticità: Architettura Tecnica II
Obiettivi formativi
Il corso mira all’acquisizione di metodi e di conoscenze tecniche per l’elaborazione di un progetto di recupero e conservazione di un organismo edilizio esistente, attraverso la corretta impostazione delle finalità progettuali, la ricerca dei dati di conoscenza e la loro elaborazione, la trattazione dei principali problemi della fabbrica, considerata unitariamente nei suoi elementi costruttivi, funzionali e morfologici.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Le lezioni teoriche conducono
all’acquisizione degli strumenti metodologici, critici e tecnologici necessari ad affrontare con sufficiente
competenza l’analisi ed il progetto di conservazione e recupero dei manufatti esistenti. Nelle esercitazioni
in aula viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, un tema progettuale da sviluppare, attraverso l’elaborazione di relazioni tecniche e tavole grafiche, durante tutto lo svolgimento del corso. Il tema
comprende unitariamente tutti i contenuti dell’insegnamento e consiste nell’analisi storica, geometrica,
tecnologica e funzionale di un manufatto edilizio esistente, considerato nella sua consistenza fisica, e nella predisposizione di un progetto di riuso funzionale che contempli la conservazione degli elementi costruttivi attraverso un’adeguata programmazione degli interventi.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avviene mediante un colloquio orale che presuppone anche la verifica dei risultati ottenuti nello svolgimento delle esercitazioni.
Ore
Lez.
Contenuto del corso
Introduzione al corso
La conoscenza della
fabbrica
L’invecchiamento e il
degrado
Analisi dei manufatti
esistenti
Tecniche di
conservazione
Orientamenti teorici
Tutela e legislazione
Il progetto di recupero
e conservazione
Totale Ore
Il progetto di conservazione e recupero: chiarimento sui termini (prevenzione, manutenzione, conservazione, recupero edilizio, restauro architettonico);
problemi di carattere generale
Gli edifici in muratura, gli edifici intelaiati dei
primi decenni del XX sec., gli elementi di finitura
degli edifici
Cause generali di degrado, meccanismi di degrado,
degrado dei materiali, degrado strutturale, la diagnosi
Rrappresentazione degli organismi edilizi finalizzati al recupero, analisi del degrado, diagnostica
distruttiva e non distruttiva, quadri fessurativi e
quadri umidi
Gli interventi di conservazione sui materiali e sugli
elementi costruttivi, risanamento dall’umidità.
Principi guida del progetto di conservazione e recupero dei manufatti esistenti; metodologia e prassi
Carte, raccomandazioni, convenzioni e dichiarazioni internazionali, leggi nazionali e regionali.
La scelta della funzione e degli interventi appropriati, la redazione del progetto
Ore
Eserc.
Ore
Lab.
2
8
9
10
6
10
7
9
4
4
5
16
45
45
341
Testi di riferimento
Dispense delle lezioni fornite dal docente da integrare con i seguenti testi:
A. Bellini, Tecniche della conservazione, Franco Angeli, 2001
G. Carbonara, Restauro Architettonico, Utet 1996
G. Cigni, Biancaneve Codacci-Pisanelli, Umidità e degrado negli edifici – Diagnosi e rimedi, Edizioni
Kappa, Roma 1987
C. Feiffer, Il progetto di Conservazione, Franco Angeli, 1997
Gasparoli P, Talamo C., Manutenzione e recupero. Criteri, metodi e strategie per l’intervento sul costruito, Alinea 2006
Mastrodicasa S., Dissesti statici delle strutture edilizie, Hoepli 2003
F. Ribera, Le coloriture dell’edilizia storica napoletana, Luciano Ed., Napoli 2002
P. Scarzella, Zerbinatti M., Recupero e conservazione dell’edilizia storica, Alinea 2009
342
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RESTAURO ARCHITETTONICO
Docente: supplente
Numero di crediti: 12
Collocazione: V anno, I e II semsetre
Propedeuticità:
343
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RILIEVO DELL’ARCHITETTURA
Docente: ing. Salvatore BARBA
Numero di crediti: 9
Collocazione: V anno, II semsetre
Propedeuticità: Disegno dell’Architettura II, Informatica Grafica
Finalità
Il corso si compone di due moduli integrati, il primo di “rilievo a vista” (3 cfu - docente un professore argentino selezionato dell’ambito della coperazione internazionale interuniversitaria) e il secondo di “rilievo fotogrammetrico” (6 cfu - docente: Salvatore Barba).
Il modulo di “rilievo a vista”, si propone come obiettivo quello di rappresentare i diversi enclavi esistenti
nella provincia di Salerno: a cominciare da Paestum, il più spettacolare e famoso, per il quale è previsto il
maggiore impegno, passando per il Santuario di Hera Argiva, a Velia, i resti di Moio della Civitella, Palinuro e Roccagloriosa per spingersi fino al complesso del Vallo di Diano (un percorso “in rilievo”).
Lo stesso tema sarà poi approfondito durante il modulo di “rilievo fotogrammetrico” il cui obiettivo principale è, invece, quello di acquisire i principi teorico/pratici e la padronanza dei procedimenti di rilevamento e della successiva restituzione – dalle tecniche di rilievo non convenzionale alle più avanzate tecnologie al laser 3d –, in modo da sviluppare ed esercitare strategicamente le capacità critico-selettive per
individuare la tecnica di rilevo adeguata al caso specifico.
Il rilievo dell’architettura costituisce, infatti, un fondamentale strumento di conoscenza, documentazione
e analisi, propedeutico a qualsiasi intervento di restauro, recupero o conservazione di un edificio.
Obiettivi formativi
Ampliare le conoscenze degli allievi al fine di fornire loro il linguaggio, i metodi e gli strumenti infografici per il rilievo dell’architettura. Il corso mira a fornire la conoscenza delle tecniche grafiche digitali atte alla realizzazione, alla visualizzazione, alla presentazione, alla comunicazione di un progetto grafico di
rilievo. Saranno, inoltre, illustrate le più moderne tecniche di modellazione, dalla prototipazione vir-tuale
alla reverse engineering e la prototipazione rapida.
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati è richiesta la conoscenza dell’uso di software grafici e degli elementi fondamentali della rappresentazione grafica, a partire da un rigoroso controllo dello
spazio tridimensionale.
Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni di laboratorio ed esercitazioni pratiche di campagna. Il corso è integrato con esercitazioni su programmi di modellazione tridimensionale. Durante tutte
le attività di laboratorio si svolgerà un tema di rilievo che riassumerà tutti i contenuti dell’insegnamento –
dal rilievo a vista, fino al laser scanner –, per così sviluppare le capacità critiche e quelle di lavorare in
team.
Metodi di valutazione
L’esame, orale, prevede la discussione degli elaborati di rilievo e un colloquio sugli argomenti delle lezioni teoriche.
Contenuti del corso
Rilievo a vista
Prospettive panoramiche e di viste delle più
significative architetture, effettuate mediante
rilievi a vista e il confronto con i disegni
precedenti e le fonti classiche. Programma
delle attività:
- “Disegno dal naturale”, sessioni teoriche sui metodi grafici e i concetti necessari nel rilievo a vista dell’architettura e
del paesaggio. Problemi di proporzione,
prospettiva, tecniche di disegno con ma-
Ore
Lez.
Ore
Eserc.
15
15
Ore
Lab.
344
Rilievo fotogrammetrico
-
Strumentazioni del rilevo diretto.
La teoria degli errori di osservazione
(misure dirette e indirette).
Principi di fotogrammetria.
Macchine fotografiche digitali, caratteristiche e calibrazione.
Tecniche di rilievo indiretto.
La tecnologia laser.
Dati digitali e immagini di sintesi, restituzione di modelli 3d, produzione automatica di piante, sezioni e prospetti.
Animazioni tridimensionali.
Progetto di rilievo e pianificazione del
lavoro di campo.
Rilievi tematici, rilievo delle murature,
rilievo del quadro fessurativo, rilievo
dell’umidità, rilievo del colore, rilievo
cronologico, rilievo dinamico.
15
Pratiche di campo con e senza strumentazioni (è prevista almeno un’applicazione di laboratorio per ogni tipologia di rilievo). Applicazioni:
- Fotoradrizzamento: ASRix, RDF, Homograf, AllPlanPHOTO, On-Site Rilievo Solution, PTlens, Fotogramm, Archis, Microstaion.
- Trattamento di dati 3D: UVACAD, PolyWorks, Geomagic, MeshLab, Advanced Polygon Editing, Zscan, Zmap.
- Composizioni raster: PTGui, PixMaker.
- Trattamento delle immagini: Photoshop.
- Modellazione: Rhinoceros, SketchUp,
Stenza.
- Montaggio video: Adobe Premiere,
Movie Maker.
- Prototipazione: Mayka.
15
-
Laboratorio (sistema di
presa laser scanner e
prototipazione)
Totale Ore
tita, inchiostro e acquerello.
Sessioni pratiche, sia in laboratorio sia
direttamente sui luoghi delle architetture
da rilevare.
Contestualizzazione del manufatto nel
territorio (inserimento ambientale e caratterizzazione paesaggistica).
Seminari e viaggi di studio.
45
15
30
30
30
Per un approfondimento recente sulle applicazioni in generale trattate si vedano i proceedings, gli scritti e
appunti distribuiti a lezione. Sul sito www.diciv.unisa.it è disponibile il materiale didattico integrativo in
forma elettronica.
345
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SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
Docente: prof. Luigi ASCIONE
Numero di crediti: 9
Collocazione: III anno, I semsetre
Propedeuticità: Meccanica Razionale/Statica, Fisica Generale
Finalità del Corso:
Lo scopo principale del corso è l’insegnamento degli elementi fondamentali della meccanica delle strutture intelaiate. Le suddette strutture costituiscono infatti un modello di larghissimo impiego nell’Ingegneria
Civile e contribuiscono alla formazione di un bagaglio culturale indispensabile per l’Ingegnere.
Le nozioni impartite consentono di acquisire un’adeguata conoscenza del comportamento meccanico di
tali strutture, ai fini del loro progetto o della loro verifica. Esse, inoltre, consentono di interpretare i risultati di progettazioni strutturali più complesse, offrendo la possibilità di contribuire alla loro redazione o
alla loro esecuzione.
I concetti fondamentali presentati nel corso hanno d’altra parte una valenza ben più ampia. Essi costituiscono, infatti, una solida base per un eventuale successivo approfondimento a livello di corso di laurea
specialistica, in vista della formazione di una sensibilità strutturale più avanzata e adeguata, orientata ad
affrontare progettazioni di maggiore complessità.
Il corso comprende anche una parte generale dedicata alla presentazione di elementi basilari di Meccanica
dei solidi. Questa parte è finalizzata all’acquisizione dei concetti di stato di deformazione e di tensione in
un corpo tridimensionale, della nozione di legame elastico lineare tra deformazioni e tensioni, nonché alla
presentazione dei più significativi criteri di resistenza.
Percentuale di lezioni destinate ad esercitazioni: 25%.
Argomenti del corso:
Elementi di Meccanica dei Solidi: Spostamenti e deformazioni nei solidi strutturali. Forze e tensioni: equazioni di equilibrio indefinite ed al contorno. Cerchi di Mohr. Legami costitutivi: elasticità lineare.
Statica e Cinematica dei sistemi di travi: Modello strutturale di trave. Equazioni di congruenza per le travi rettilinee. Equazioni di equilibrio per le travi rettilinee. Centro di rotazione. Vincoli esterni ed interni.
Problema cinematico (sulla ricerca delle labilità). Problema statico (sulla ricerca delle reazioni vincolari).
Teoremi delle catene cinematiche. Calcolo delle reazioni vincolari nei sistemi staticamente determinati.
Calcolo delle caratteristiche della sollecitazione interna nei sistemi staticamente determinati. Travature
reticolari.
Travi elastiche: Generalità. Modello di Eulero-Bernoulli. Distorsioni. Caso piano.
I sistemi elastici iperstatici: Metodo delle forze. Scrittura diretta delle equazioni di congruenza (Applicazioni alle travi di una campata e alle travi continue). Matrice di deformabilità.
Verifiche di sicurezza: Tensioni locali nelle travi provocate da sforzo normale centrato, flessione composta, taglio e torsione. Metodo delle tensioni ammissibili e degli Stati limite. Elementi di stabilità
dell’equilibrio elastico.
Materiale didattico:
L. Ascione, Elementi di Scienza delle Costruzioni, Cues (2005).
L. Ascione, Sulla Statica delle Travi e dei Sistemi di Travi, volumi I, II, III, Liguori Editore (2001).
Appunti dalle lezioni.
346
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STATICA
Docente: prof. Maurizio ANGELILLO
Numero di crediti: 6
Collocazione: II anno, II semsetre
Propedeuticità: Analisi Matematica I, Geometria
347
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STORIA DELL’ARCHITETTURA I
CdS:
Ingegneria
Edile-Architettura
Anno:
I
Docente:
Integrato:
prof.ssa Simona TALENTI
Propedeuticità:
nessuna
Crediti:
12
Semestre:
I
SSD:
ICAR/18
Tipologia:
base
Codice:
Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire
Il corso si propone di fornire agli studenti del primo anno le nozioni necessarie per una comprensione
critica dei principali fenomeni che hanno caratterizzato la Storia dell’Architettura antica e moderna.
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Obiettivi finali saranno la consapevolezza delle principali linee di sviluppo della storia dell’architettura,
nonché il raggiungimento di un’adeguata capacità di riconoscere, descrivere, e valutare le architetture
principali del periodo preso in considerazione.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Saper applicare la metodologia storica all’analisi di un manufatto del passato.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Saper individuare i metodi più appropriati per analizzare un edificio e saper elaborare dei collegamenti tra
architetture di periodi e stili diversi.
Abilità comunicative (communication skills)
Saper esporre oralmente una breve ricerca storica.
Capacità di apprendere (learning skills)
Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso, in particolar modo in occasione dell’indagine storico-architettonica che gli studenti svolgeranno durante il semestre.
Prerequisiti
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati è richiesta una sommaria conoscenza della storia
e i fondamenti del lessico architettonico.
Metodi didattici
L’insegnamento prevede lezioni ex-cathedra, seminari, esercitazioni, sopralluoghi e visite guidate. Oltre
alla metodologia storica ci si avvarrà di analisi stilistiche, costruttive ed architettoniche dei manufatti,
mostrando anche altre tecniche di approccio al manufatto (rilievi, fotografie, supporti multimediali, ecc.).
Sono previsti da parte degli allievi elaborazioni e approfondimenti storico-architettonici su temi concordati con il docente.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio orale e in occasione della presentazione da parte degli studenti dell’indagine storico-architettonica (presentazione che
avverrà durante le ore riservate alle esercitazioni).
Contenuto del corso
Il corso ha come oggetto la storia dell’architettura europea dagli esordi della civiltà egizia, sino
all’affermarsi dell’architettura barocca in Europa tanto in rapporto alle manifestazioni generali, quanto a
quelle locali. Il programma prevede quindi l’analisi e la lettura critica delle più significative opere di architettura del passato. Necessari approfondimenti su manufatti o autori emblematici completeranno il corpus delle lezioni. Oltre al necessario riferimento alla storia della società, della cultura, delle idee e
dell’arte in generale, alle premesse ideali e alle scelte tipologico-formali insite nell’architettura di ciascun
348
periodo, mettendo in luce continuità e momenti di innovazione, il corso si intende anche quale storia delle
tecniche e dei sistemi costruttivi.
Argomenti
Introduzione al
corso
Contenuti specifici
Ore Ore
Lez. Eser.
Il metodo storico. Dalla storia operativa alla storia dell’architettura
come
disciplina
autonoma.
Presentazione
cronologica
dell’architettura europea dagli esordi della civiltà egizia sino
all’affermarsi dell’architettura barocca in Europa.
2
Architettura delle Dal nomadismo alla vita stanziale. L’architettura in Mesopotamia.
origini
Le prime scoperte archeologiche. Tecniche e materiali. Forme primitive di abitazione. I palazzi. I templi.Le città.
2
Architettura in
Egitto
L’architettura in Egitto. Dalla mastaba alla piramide. I materiali e i
metodi costruttivi. I templi funerari e i templi dedicati alle divinità.
Urbanistica. L’egittologia e gli scavi archeologici.
5
Architettura greca L’architettura minoica (Cnosso, Festo e Mallia) e micenea: il sistema
labirintico e l’introduzione del megaron. L’architettura greca: dal
megaron al tempio. Gli ordini architettonici. Il tempio. Le correzioni
ottiche. Ippodamo da Mileto e l’urbanistica.
6
3
Ore
Lab.
Architettura romana
L’architettura civile e le infrastrutture romane : fori, ponti, acquedotti ecc.. Un caso esemplare: il Pantheon. Le specificità del tempio
romano. Tecniche costruttive: la volta. Trattato di Vitruvio.
5
3
5
Architettura del
IV-VI sec.
Le basiliche paleocristiane in Italia (S. Giovanni in Laterano, S.
Paolo fuori le Mura, ecc.) e nelle province orientali. Gli edifici a pianta centrale. La basilica a cupola. L’architettura bizantina: Santa
Sofia.
3
5
3
Il romanico
Caratteri generali dell’architettura romanica. I monasteri (Cluny,
Compostela ecc.).L’Italia romanica a Milano, Parma, Pisa, ecc.
3
5
Il gotico
L’architettura gotica: la volta ad ogiva. Le cattedrali: dall’abbazia di
Saint-Denis all’esempio di Chartres. Differenze con il gotico inglese.
Esempi italiani nel XIII secolo.
5
5
L’architettura del Rinascimento: palazzi e chiese. Brunelleschi,
Bramante, Alberti, Michelangelo e Palladio. L’urbanistica rinascimentale: Pienza, Urbino e Ferrara.
9
10
6
L’architettura barocca a Roma: Bernini, Borromini e Pietro da Cortona. Guarino Guarini a Torino. I palazzi barocchi napoletani. Il
barocco in Europa.
5
31
14
Il Rinascimento
Il barocco
Totale Ore
45
Testi di riferimento
D. Watkin, Storia dell’architettura occidentale, Bologna, Zanichelli, 1990.
AA.VV.: Lineamenti di Storia dell’Architettura, Roma, Carucci Editore, 1978.
AA.VV: Architettura nei secoli, Milano, Mondadori, 1965.
Bruno Zevi, Saper vedere l’architettura, Torino, Einaudi, 1997.
C. Norberg-Schulz, Architettura occidentale. Architettura come storia di forme significative, Milano,
Electa, 1979.
Atlante di architettura. Storia dell’architettura dalle origini all’età contemporanea, Milano, Hoepli,
1996.
R. De Fusco, Mille anni di architettura in Europa, Laterza, 2007.
F. Divenuto, Architetture del Rinascimento. Fortuna e diffusione di un linguaggio, Napoli, ESI, 2006.
L. Benevolo, Introduzione all’Architettura, Laterza, Bari 1960 e le suc. Edizioni.
349
N. Pevsner, Storia dell’Architettura europea, Laterza Bari 1957 e successive edizioni .
R. Martin, Architettura greca, Milano, Electa, 1997.
J. B. Ward Perkins, Architettura romana, Milano, Electa, 1997.
Cyril Mango, Architettura Bizantina, Milano, Electa, 1974.
L. Grodecki, Architettura gotica, Milano, Electa, 1997.
P. Murray, Architettura del Rinascimento, Roma-Bari, Laterza, 1977.
C. N. Schulz, Architettura Barocca, Milan, Electa, 1971.
J. Summerson, L’architettura del Settecento, Milano, Rusconi, 1990.
350
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STORIA DELL’ARCHITETTURA II
Docente: prof.ssa Simona TALENTI
Numero di Crediti: 12
Collocazione: II Anno, I e II semestre
Propedeuticità: Storia dell’Architettura I
Obiettivi formativi
Il corso si pone l’obiettivo di esplorare criticamente gli eventi fondamentali della storia dell’architettura
moderna e contemporanea privilegiando la componente internazionale.
Contenuto del corso
Il programma copre un arco temporale estremamente vasto, assumendo come origine l’architettura del
Settecento per terminare con alcuni esempi di architettura contemporanea. Il corso intende affrontare tematiche trasversali analizzate in maniera cronologica come la questione delle origini, il dibattito sugli stili
storici, la questione dell’ornamento, l’utilizzo di nuovi materiali ecc. al fine di individuare i rapporti intrattenuti dal cosiddetto Movimento Moderno con l’architettura che l’ha preceduto. Nel corso delle lezioni saranno inoltre proposti approfondimenti monografici sul lavoro dei “maestri” dell’architettura del Novecento, da Wright a Scarpa, da Mies van der Rohe, a Le Corbusier ecc., per terminare con una lettura
critica delle esperienze del nuovo millennio.
Le lezioni affronteranno i seguenti temi:
- Introduzione al corso: che cosa si intende per architettura moderna.
- Neoclassico: dal “ritorno all’antico” all’architettura neoclassica.
- Eclettismo: l’eclettismo e i nuovi materiali, l’architettura metallica, ecc.
- Fine ‘800: l’architettura tra Ottocento e Novecento, Art Nouveau, ecc.
- Avanguardie: le avanguardie, espressionismo, futurismo, ecc.
- I maestri: Wright, Le Corbusier, Mies van der Rohe, Aalto ...
- Razionalismo: il razionalismo italiano, Terragni, ecc.
- Regimi totalitari: i regimi totalitari e il linguaggio classico.
- Kahn: Louis Kahn e la monumentalità.
- Anni ‘60: gli anni ‘60 (Scarpa, Michelucci ecc.).
- Anni ‘70: pluralismo degli anni ‘70 (Rossi, Siza, Johnson, Rogers e Piano ecc.).
- Fine XX sec.: continuità e mutamento alla fine del XX secolo.
- Terzo millennio: sguardo sull’architettura del terzo millennio.
Riferimenti bibliografici
J. Summerson, Il linguaggio classico dell’architettura, Torino, Einaudi, 1970.
R. Middleton, D. Watkin, Architettura dell’Ottocento, Milano, Electa, 1980.
K. Frampton, Storia dell’architettura moderna, Bologna, Zanichelli, 1986.
W. Curtis, L’architettura moderna del Novecento, Milano, Mondatori, 2002.
L. Benevolo, L’architettura nel nuovo Millennio, Roma-Bari, Laterza, 2006.
Metodi didattici e di valutazione
L’insegnamento prevede lezioni ex-cathedra, seminari, esercitazioni, sopralluoghi e visite guidate. Oltre
alla metodologia storica ci si avvarrà di analisi stilistiche, costruttive ed architettoniche dei manufatti,
mostrando anche altre tecniche di approccio al manufatto (rilievi, fotografie, supporti multimediali,
ecc.).Sono previsti da parte degli allievi elaborazioni e approfondimenti storico-architettonici su temi
concordati con il docente. La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante la
discussione (durante le esercitazioni) di una tesina di ricerca che ciascun studente avrà elaborato su un
tema concordato con il docente e un colloquio orale in sede di esame. Il laboratorio progettuale prevede,
inoltre, elaborazioni sul tema della storia dell’architettura integrate con l’insegnamento di Disegno
dell’Architettura II.
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TECNICA DELLE COSTRUZIONI
Docente: prof. Vincenzo PALAZZO
Numero di Crediti: 12
Collocazione: IV Anno, I e II semestre
Propedeuticità: Scienza delle Costruzioni
Obiettivi formativi
Il corso mira all’apprendimento dei metodi di analisi di modelli intelaiati piani soggetti alle azioni di progetto e dei metodi di verifica delle sezioni per la progettazione e realizzazione di sistemi strutturali semplici in c.a. ed in acciaio.
Metodi didattici e di valutazione
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, il progetto di alcuni elementi strutturali in c.a. ed acciaio
da sviluppare durante tutto lo svolgimento del corso. Il progetto comprende unitariamente tutti i contenuti
dell’insegnamento ed è strumentale a sviluppare capacità di progettazione e realizzazione di elementi
strutturali semplici partendo dall’analisi dei carichi e delle altre azioni cui tali elementi sono soggetti durante la vita utile della costruzione. Tra gli elementi da dimensionare figurano un solaio latero cementizio,
un’opera di sostegno ed una piccola struttura in acciaio. La valutazione del raggiungimento degli obiettivi
prefissati avverrà mediante una prova orale.
Contenuto del corso
Introduzione al
corso
Tecnica del cemento
armato
Verifiche Statiche
delle Sezioni in c.a.
Tipologie Strutturali, Prestazioni e Filosofia della sicurezza strutturale.
Tecnologie dei calcestruzzi, legami costitutivi, comportamento reologico.
Sforzo Normale Centrato, Flessione Semplice, Flessione Composta, Taglio,
Torsione, Fessurazione, Aspetti deformativi degli elementi.
Analisi di Sistemi
Piani
Descrizione dei modelli e delle condizioni di vincolo; metodi di analisi delle strutture iperstatiche: metodo delle forze e metodo delle deformazioni.
Opere di sostegno e
fondazione
Tipologie di fondazione e di opere di sostegno delle terre. Richiami di meccanica dei terreni; Fondazioni dirette e indirette: tecnologia e modelli di
calcolo; Opere di sostegno: muri e paratie.
Tecnica e teoria
dell’acciaio
Il materiale acciaio, Metodi di calcolo, Tipologie di analisi e modelli strutturali, Unioni bullonate, Unioni saldate, I collegamenti nelle strutture metalliche,Stabilità dell’equilibrio e criteri di applicazione alle strutture in acciaio.
Elementi misti
acciaio-cls
Comportamento statico di sezioni miste soggette a regime di sollecitazione vario, Campi di applicazione, Aspetti costruttivi.
Testi di riferimento
GIANGRECO Elio “Teoria e tecnica delle costruzioni” Vol. I e II, Liguori.
CESTELLI GUIDI Carlo, CALZONA Remo “Il calcolo del cemento armato con i metodi delle Tensioni
ammissibili e degli Stati limite “, Hoepli.
VIOLA Erasmo, “Esercitazioni di Scienza delle Costruzioni” Vol. II, Pitagora.
BALLIO Giulio, MAZZOLANI Federico M.,”Strutture in acciaio: sistemi strutturali, sicurezza e carichi,
materiale, unioni e collegamenti, resistenza e stabilità”, Hoepli.
HART F., HENN W., SONTAG H., “Architettura Acciaio - Edifici Civili”.
ITALSIDER “Collegamenti di strutture in acciaio”.
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Riviste per ricerche di tipologie e dettagli costruttivi
L’industria Italiana del Cemento.
Costruzioni Metalliche.
Norme tecniche di riferimento
D.M.LL.PP 14/2/1992
D.M.LL.PP 9/1/1996
C.M.LL.PP n° 156/1996
Istruzioni CNR 10011
Norme Tecniche per le Costruzioni DM 14/01/08
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TECNOLOGIA DEI MATERIALI E CHIMICA APPLICATA
Docenti: prof. Luciano DI MAIO
Numero di crediti: 6
Collocazione: I Anno, I semestre
Propedeuticità: nessuna
Finalità del corso
Il corso ha lo scopo di fornire le conoscenze di base relative alla struttura, alle caratteristiche tecnologiche
e di impiego dei materiali tradizionali ed innovativi per l’edilizia e l’architettura.
Programma
Introduzione alla
scienza e tecnologia
dei materiali
Struttura e morfologia
dei materiali
Proprietà chimicofisiche dei materiali
Materiali metallici
Leganti
Materiali ceramici
Vetro
Materiali polimerici
Materiali compositi
Bitumi
Legno
Materiali strutturali e materiali funzionali
Materiali amorfi e materiali cristallini.
Proprietà meccaniche. Proprietà termiche. Proprietà dielettriche. Principi e
tecniche di caratterizzazione dei materiali.
Produzione della ghisa e dell’acciaio. Diagramma di stato ferro-carbonio.
Trattamenti termici degli acciai.
Lavorazioni e proprietà meccaniche degli acciai. Impieghi dei materiali
metallici nell’edilizia.
Corrosione e protezione dei materiali metallici. Forme di corrosione. Protezione dalla corrosione.
Leganti aerei. Calce aerea e gesso. Produzione, proprietà, messa in opera.
Leganti idraulici. Calci idrauliche. Cemento Portland. Produzione e composizione del cemento Portland. Idratazione del cemento. Proprietà, lavorabilità e messa in opera del cemento. Proprietà dei cementi. Cemento pozzolanico. Cemento d’alto forno. Cemento alluminoso. Prove sui cementi e
Normativa. Cause di alterazione delle opere cementizie.
Calcestruzzo. Costituenti, lavorabilità, resistenza meccanica. Tipologia e
granulometria degli aggregati. Criteri di scelta delle formulazioni per la
produzione dei calcestruzzi. Additivi per i calcestruzzi. Durabilità del calcestruzzo.
Argilla: costituzione e proprietà.
Laterizi. Caratteristiche e classificazione dei laterizi. Produzione e tecnologie di lavorazione dei laterizi. Grès e porcellane.
Materiali refrattari: refrattari: acidi, basici, neutri. Saggi e prove sui refrattari.
Produzione e lavorazione del vetro. Caratteristiche del vetro. Vetri di sicurezza. Vetroceramiche. Vetri innovativi.
Reazioni di polimerizzazione. Polimeri termoplastici e termoindurenti. Polimeri amorfi e polimeri cristallini.
Proprietà e tecnologie di lavorazione dei materiali polimerici. Elastomeri.
Applicazioni dei polimeri in edilizia ed in architettura.
Introduzione. Fibre e cariche particellari per materiali compositi a matrice
polimerica. Proprietà meccaniche. Processi di fabbricazione.
Applicazioni dei materiali compositi polimerici.
Produzione ed applicazione degli asfalti.
Struttura e proprietà. Umidità, densità e difetti. Resistenza meccanica e deformazioni. Variazioni di umidità e di temperatura. Normative. Pannelli di
legno. Legno lamellare e compensati. Leganti per legno ed aspetti ambientali. Durabilità del legno e meccanismi di degrado.
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Metodi didattici
L’insegnamento contempla lezioni teoriche in aula, durante le quali gli argomenti del corso saranno implementati da esempi reali di applicazione al fine di stimolare la capacità critica degli studenti verso
l’utilizzo idoneo dei diversi materiali.
Metodi di valutazione
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio orale.
Materiale didattico:
Luca Bertolini, “Materiali da costruzione” - Vol. 1. CittàStudiEdizioni.
L. Bertolini, M. Gastaldi, P. Pedeferri, “Introduzione ai materiali per architettura”, CittàStudiEdizioni.
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TECNICA URBANISTICA
Docente: prof. Roberto GERUNDO
Numero di Crediti: 12
Collocazione: IV Anno, I e II semestre
Propedeuticità: Urbanistica
Finalità del corso: Il corso mira all’apprendimento di modelli e metodi per la lettura tecnica e
l’interpretazione di strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale.
Programma
Introduzione
Gli strumenti di governo del territorio.
La progettazione di piani urbanistici generali
Gli strumenti urbanistici comunali: il piano regolatore generale: piano strutturale e piano operativo. Contenuti, caratteri di efficienza ed efficacia, procedura di formazione. Le tecniche. La rappresentazione. Le
norme tecniche di attuazione.
La progettazione di piani urbanistici attuativi
i piani urbanistici attuativi; il piano particolareggiato di esecuzione; il piano di lottizzazione convenzionata; il piano di edilizia economica e popolare; il piano degli insediamenti produttivi; il piano di recupero
del patrimonio edilizio esistente. Contenuti, caratteri di efficienza ed efficacia e procedura di formazione.
Dimensionamento e proporzionamento.
La progettazione di programmi urbani complessi
Il programma di recupero urbano; il programma integrato di intervento; il programma di riqualificazione
urbana per lo sviluppo sostenibile del territorio. Il contratto di Quartiere. Contenuti, caratteri. Gli standard
qualitativi/prestazionali; la perequazione urbanistica; il trasferimento dei diritti edificatori.
Il progetto dei piani territoriali generali e di settore
Gli strumenti urbanistici di area vasta: il piano territoriale di coordinamento; il piano territoriale paesistico; il piano delle aree e dei nuclei di sviluppo industriale; il piano territoriale dei parchi e delle riserve naturali; il piano di bacino idrografico. Il rischio e la sicurezza territoriale.
La pianificazione strategica e la programmazione negoziata
La pianificazione strategica: procedure, contenuti e tecniche. La partecipazione e l’analisi Swot. La programmazione negoziata: patti territoriali, progetti integrati territoriali, contratti d’area. Le proiezioni territoriali della programmazione negoziata. Saranno illustrati casi di studio.
Competenze e capacità in uscita dal corso
Competenze relative a:
Strumenti urbanistici generali e di settore
Capacità di:
Progettare strumenti e sistemi di pianificazione urbanistica e territoriale
Modalità di svolgimento dell’esame:
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti un progetto urbanistico da sviluppare durante tutto lo svolgimento del corso. Il progetto comprende unitariamente tutti i contenuti dell’insegnamento ed è strumentale all’acquisizione delle
capacità di analisi e progettazione urbanistica. La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati
avverrà mediante un colloquio orale nel corso del quale è sviluppato un esercizio di tecnica urbanistica.
Testi e materiale didattico di supporto
Fasolino I., Gerundo R. (1996), Sistemi urbani e processi di pianificazione, Graffiti, Napoli.
Gerundo R. (1999), Dal piano alle politiche urbanistiche, Graffiti, Napoli.
Gerundo R. (2000), I programmi urbani complessi, Graffiti, Napoli.
Fasolino I., Gerundo R. (2008), Sicurezza territoriale e efficienza urbanistica: teorie e strumenti, Aracne,
Roma.
Dispense predisposte dal docente relative alle lezioni del corso.
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URBANISTICA
Docente:
Numero di Crediti: 12
Collocazione: III Anno, I e II semestre
Propedeuticità:
Finalità del corso: Il corso mira all’apprendimento di modelli e metodi per analizzare i sistemi urbani e
territoriali anche con riferimento agli strumenti di pianificazione operando la lettura e l’interpretazione di
strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale nonché per la costruzione e gestione di sistemi informativi territoriali.
Programma:
Introduzione
I sistemi insediativi.
Sistemi urbani e processi di pianificazione
Cenni sulle metodologie di delimitazione dei sistemi urbani. Studi recenti in Italia. Le aree metropolitane.
Dai sistemi locali ai sistemi urbani. Individuazione e delimitazione di aree metropolitane e sistemi urbani.
Alcuni approfondimenti su regioni campione. Sistemi urbani, pianificazione trasportistica e istituzione
delle aree metropolitane.
Il sistema delle conoscenze
L’approccio analitico. Conoscenza del territorio. Ontologia. Suoli. Reti. Concetto di unità spaziale minima. Il lotto: individuazione, descrizione fisica, descrizione funzionale, regolamentazione urbanistica.
Il sistema delle conoscenze: i dati, le fonti, l’organizzazione e sistemi informativi per il governo del territorio. Gli strumenti di conoscenza e di decisione: la cartografia; il sistema informativo territoriale. Evoluzione, tecniche, funzioni. Dai dati alle informazioni: i censimenti; analisi dei dati mediante visualizzazione scientifica; analisi dati mediante misure statistiche.
L’approccio sistemico ai piani
Il sistema, il controllo e la regolazione dei processi continui. L’attività, l’assetto, le informazioni. Il funzionamento e lo sviluppo della città. La produzione e l’uso di modelli per il territorio. Il ruolo dei modelli
nel processo di pianificazione. I principi per la progettazione e l’uso dei modelli. La pianificazione fisica
come controllo dei sistemi complessi. La pianificazione come processo ciclico. La geometria frattale: dalla morfologia alla struttura della città.
I principi
I principi di organizzazione del territorio: il principio di agglomerazione; il principio di accessibilità; il
principio di gerarchia; il principio di interazione spaziale; il principio di competitività.
Il sistema delle esigenze e il sistema delle scelte
Teorie di pianificazione urbanistica e territoriale; il processo di formazione della domanda sul territorio;
gli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale; intervento urbanistico preventivo; elaborati e procedure dei piani attuativi.
Competenze e capacità in uscita dal corso
Competenze relative a:
Capacità di:
Lettura e interpretazione di strumenti di pianifica- Analizzare i sistemi urbani e territoriali in rapporto
zione urbanistica e territoriale. Costruzione e ge- agli strumenti di pianificazione e gestione.
stione di sistemi informativi territoriali e processi
di organizzazione del territorio.
Modalità di svolgimento del corso
Corso unico di 12 crediti con esame orale finale al termine del II semestre. L’attività didattica di laboratorio è coordinata con le discipline dell’area della storia dell’architettura e della rappresentazione. L’esame
consta di un colloquio orale finale.
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Testi e materiale didattico di supporto
Fasolino I., Gerundo R. (1996), Sistemi urbani e processi di pianificazione, Graffiti, Napoli.
Gerundo R. (1999), Dal piano alle politiche urbanistiche, Graffiti, Napoli.
Gerundo R. (2000), I programmi urbani complessi, Graffiti, Napoli.
Fasolino I., Gerundo R. (2008), Sicurezza territoriale e efficienza urbanistica: teorie e strumenti, Aracne,
Roma.
Dispense predisposte dal docente relative alle lezioni del corso.
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