Perchè un perfetto orto ESTIVO si inizia in INVERNO

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Perchè un perfetto orto ESTIVO si inizia in INVERNO
c h i ara
gian f errari
Perchè un
perfetto orto
ESTIVO
si inizia in
INVERNO
“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
INT R ODUZIONE
Voglio dire... siamo in novembre, la bella stagione è finita, sta arrivando l’inverno,
e io cosa mi metto a proporre? Un e-book... sull’orto! Cioè quella cosa che tutti iniziano a fare ad aprile, e smettono di fare a settembre.
Sembrerà assurdo proporvi di pensare all’orto adesso, in questo periodo morto in
cui nessuno se ne occupa... e invece no, un motivo c’è, ed è proprio quello che ora
vi vado a spiegare.
PER C HE’ INIZIARE IL VOSTRO ORTO ADESSO
Quando penso a chi leggerà questo e-book, mi piace pensare a persone che iniziano
a fare l’orto per la prima volta, o che sono alle prime (ed emozionanti) esperienze.
Dentro di voi è scattato qualcosa di bello, forse avete visto l’orto di un amico e avete
pensato con una punta di invidia a come dev’essere bello occuparsi di un orto, curarlo e poterne gustare i frutti con soddisfazione. Oppure, navigando in rete, avete
trovato del materiale su questo tema che vi ha attratto ed incuriosito, e che ha dato
voce a quella voglia sottile in fondo al cuore che avevate da tanto tempo ma a cui,
in fondo, non avete mai dato retta. O semplicemente è cambiato qualcosa intorno
a voi, magari siete approdati in una casetta nuova e attendete la bella stagione per
iniziare a spianare il pezzetto di terra che avete fuori casa, o anche solamente il
balcone.
Comunque sia, benvenuti nel tunnel dei drogati dell’orto ;-) vi assicuro che sarà
un’avventura bellissima e che vi prenderà un casino, regalandovi relax psicologico,
movimento fisico, ma soprattutto tanta soddisfazione ed emozioni.
Ma qui viene il bello.
La scelta di “lanciarsi” a fare un orto, è una cosa che spesso viene “di pancia”,
emotiva, di passione... E come tutte le cose fatte con passione, può portare a qualche
“inghippo” se non è adeguatamente accompagnata dal ragionamento o, per dirla
con la parola esatta, dalla PROGETTAZIONE.
Questo è esattamente il solco, il punto critico dei principianti, in cui questo e-book
vuole inserirsi (e arrivare in tempo, soprattutto!), in modo che, acquisito anche
un approccio più progettuale, la vostra prima avventura possa davvero iniziare al
meglio, evitando già da subito i principali problemi che succedono all’inizio, e
lasciandovi solo la soddisfazione per il buon raccolto.
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introduzione
Se riuscirò a risparmiarvi fatica inutile e delusioni, e a regalarvi la gioia di un’esperienza bella ed emozionante, sarò davvero molto felice!
introduzione
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“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
LE 7 DISGRAZIE C HE QUESTO E-BOOK VUOLE EVITARVI
Vi faccio qualche esempio, così ci capiamo meglio. E’ aprile, arriva il sole, i primi
raggi che iniziano a scaldare, e la possibilità di stare all’aperto. Wow... A uno gli
parte la vena, si alza una domenica mattina e... decide di fare l’orto! Si fionda al
vivaio più vicino a comprare sementi e piantine, torna a casa, vanga, zappa, semina
e trapianta all’impazzata, e dopo 1-2 mesi... ecco che... inizia il disastro cosmico...
• il terreno non era adatto e inizia a dar problemi alle radici delle piante, che ingialliscono, o seccano... (e tu piangi)
• hai seminato un quintale di semi di insalata o di piantine di pomodori e te ne
stan venendo su così tanti che ci puoi sfamare tutto il quartiere... (e tu non sai
più a chi regalarli)
• hai piantato vicino due piccoli e innocenti germoglietti senza sapere che sarebbero diventati piante enormi, e te ne accorgi che ormai han già tutta la radice
ben sviluppata sottoterra e non puoi più allontanarle... (e non sai come rimediare
e intanto loro crescono e si arrotolano l’una con l’altra che non ci passi manco più
per andare a raccoglierne i frutti)
• le tue piantine iniziano a riempirsi di moscerini, afidi, bruchini, lumachine e
miriadi di buchetti misteriosi sulle foglie e tu non sai chi è che te li sta mangiando... (e vai in panico senza sapere cosa fare mentre loro vengono divorate)
• ti ricordi che ti piace il tal ortaggio, prendi, lo semini.... ma aspetta aspetta non
viene su niente (e non capisci perchè non nasce e ti demoralizzi)
• oppure la tragedia estrema: hai fatto l’orto nel punto sbagliato, che ti resta molte
ore in ombra, o è sferzato dal vento, o è lontanissimo dall’acqua e dal ricovero degli
attrezzi, o addirittura è in un altro luogo rispetto a dove abiti... (e la tua fatica triplica)
• infine oltre all’orto ci sei tu, con il tuo fisico. Fare l’orto ti fa fare tutta una serie
di movimenti fisici, sollevare cose, ripetere gli stessi movimenti per ore con muscoli che di solito non usi mai, e usare attrezzi con cui ci si può ferire. Se non si sa
l’ABC di certe nozioni di sicurezza, si fa presto a farsi male.
Vediamo quindi di fermarci un attimo, fare un bel respiro, e analizzare con calma e
attenzione tutti i vari problemi che vi potrebbero capitare nell’orto, così da evitarli.
La cosa più importante che vorrei trasmettervi con questo e-book, è proprio di sfruttare questi mesi per PROGETTARE BENE, per STUDIARE le nozioni indispensabili che dovrete sapere, e fare alcune prime attività pratiche. Questo perchè,
appena arriverà la bella stagione, il vostro tempo libero per l’orto sarà lo stesso
di adesso, ma l’attività pratica ve lo assorbirà tutto. Per cui sarà molto difficile
fare in estate quello che potete fare adesso con calma, e facendolo davvero bene.
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le 7 disgrazie che questo e-book vuole evitarvi
“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
INIZIAMO!
Innanzitutto, per prima cosa, mettiamo tutti questi problemi in ordine, e nella giusta
sequenza PROGETTUALE. In questo e-book andremo a ragionare su1:
1. Orto: DOVE FARLO?
Scegliere il posto adatto: per il terreno, per gli ortaggi e per noi.
2. IL TERRENO: è da correggere?
Quasi sempre si. Cosa fare se tende a indurirsi e crepare, o se è povero di nutrimento,
o se è troppo sfarinoso, e altri difetti comuni.
3. SCEGLIERE gli ORTAGGI
Oltre ai nostri gusti, ci sono tante cose importanti da considerare, come le interazioni tra le diverse piante, le loro dimensioni, le loro necessità di sole e di acqua.
4. SEMINARE o TRAPIANTARE
Non è la Natura a doversi adeguare al nostro ritmo, siamo noi a doverci adeguare
al ritmo della natura. Vediamo allora come conoscerlo e rispettarlo... (e ottenere
come ringraziamento il massimo risultato)
5. CURARE LE PIANTE dai parassiti e dalle malattie, o non farle ammalare noi
con una manutenzione sbagliata.
La parte della semina è bellissima e regala grandi emozioni, ma è dopo che arrivano i dolori! Cioè quando le piante crescono e arrivano i parassiti a mangiarle
o le malattie a rovinarle. Non facciamoci trovare impreparati, e soprattutto non
diamogli noi il colpo di grazia pensando di aiutarle.
6. Sane le verdure, però... SANI anche NOI.
Come arrivare indenni a fine stagione, sollevando le cose nel modo giusto per la
schiena, facendo i movimenti fisici giusti, e utilizzando gli attrezzi correttamente.
In più, una breve parentesi sulle piante spontanee utili in caso di ferite, scottature, e altri problemi dei prodi e valorosi ortisti.
Ad ognuno di questi punti, dedico un capitolo specifico dell’e-book. Spero che le informazioni che ho raccolto qui per voi possano esservi utili, e lo saranno senz’altro
ad una condizione: che dopo averle lette... le mettiate davvero in pratica!
...Mi raccomando, eh?!
1 - Prendetelo come una sorta di indice discorsivo in terza pagina, giusto per essere sempre un pò fuori dagli schemi...
le 7 disgrazie che questo e-book vuole evitarvi
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“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
1. ORTO:
E CC O C OME S C EGLIERE IL POSTO MIGLIORE
Chiaro, per poter fare una scelta, innanzitutto la scelta bisogna avercela. Se fuori
dalla soglia di casa qualcuno di voi ha un pezzettino di 1m x 2m di terra...beh, non
è che c’è tanto da ragionarci su. Ha quello e pace.
In tal caso, non sceglierà il posto (perchè non può) ma dovrà stare attento a scegliere
gli ortaggi in base alle caratteristiche di quel pezzettino: se è esposto al sole a
picco, o se magari è a nord in un angolino umido. Chiaro che non potrà coltivarci le
stesse cose (o se per zuccaggine ce le coltiva lo stesso, deve mettere in conto che
non gli verranno sane e floride come se le coltivasse con l’esposizione giusta).
Se invece avete un pò di terra e la possibilità di scegliere (lo spero per voi 2), ci sono
vari fattori importanti da tenere presente. Proviamo a vederli e a ragionarci su
insieme.
Prima di leggere queste righe, vi consiglio di prendere carta e penna, e fare una
piantina dello spazio a vostra disposizione. Dopo di che, iniziate a segnarci su
queste cose importantissime, che ora vediamo:
1. Quali sono le zone che, in primavera e estate (lo specifico, perchè essendo adesso in inverno, dobbiamo considerare una leggera variazione) saranno in pieno sole
tutto il giorno? Quali zone prenderanno il sole del mattino e magari verranno
schermate dai rami degli alberi nelle ore più calde? Quali resteranno quasi sempre in ombra?
2. Da quale punto prendi l’acqua per innaffiare? (Questa considerazione vale soprattutto per chi è già sicuro che non potrà mettere nell’orto un bidone, cosa molto
migliore per le piante rispetto all’acqua che esce direttamente dal rubinetto)
3. Dove tieni gli attrezzi? Anche questo è un punto importante perchè significa
viaggi su viaggi, cioè fatica fisica e tempo speso che si potrebbero anche evitare.
4. Come tira il vento di solito? C’è un muro che può fare da schermo? C’è una
siepe? Un garage? Una leggera collinetta o pendenza? Oppure la possibilità di
costruire tu un frangivento o piantare una siepe?
5. Chi frequenta il tuo spazio? Ci sei solo tu? Ci sono anche animali? Ci sono dei
bambini che giocano? Ci sono i tuoi genitori o i vicini che, sull’orto in una certa
posizione (specie se sinergico, o con il compostaggio, o col bidone dell’acqua)
possono farti delle storie sulla preziosissima e intoccabile estetica condominiale?
2 - Se no venite da me, che ho ettari ed ettari incolti da riprendere in mano e vi dò un pezzettino! :-D
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orto: ecco come scegliere il posto migliore
“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
6. Il tuo terreno è uguale dappertutto? Potrebbero esserci vicino alla casa, sotto
qualche cm di terra, degli scarti del cantiere di quando è stata costruita (laterizi,
sassi, ecc..) mentre potrebbero esserci posti con terra più profonda e migliore, o
zone più o meno fertili perchè magari riescono a rimanerci le foglie sul terreno e
a creare humus. Prova a fare dei prelievi di terra in vari punti, per vedere se dappertutto è uguale, o se in certi punti è più scura e ricca, o più friabile e meno dura.
7. L’umidità è uguale ovunque? Magari ci sono zone più basse e umide, altre più
asciugate dalle correnti d’aria o dal sole. Anche questo dato è importante. Potresti
pure dividere l’orto in due zone diverse, dividendo le piante a seconda delle loro
esigenze 3.
Ragionando con calma e attenzione su tutte queste cose,
sono sicura che riuscirete a scegliere il posto in modo molto migliore e ottimale.
Quello che vorrei assolutamente evitarvi, è l’errore di fare l’orto in una data posizione
solo perchè, come dicevo prima, vi alzate un bel sabato mattina di sole che vi si è
aperta la vena, e senza considerare per inesperienza nessuno di questi importantissimi aspetti, fate spuntare il vostro orto così dove capita, sotto l’impulso emotivo
di -”secondo me ci sta bene lì, dai, è carino, ora parto e vango tutto! Entro sera
voglio finire” - con tutti i problemi che verranno a galla dopo e vi faranno impazzire.
Una sola ora di ragionamento può evitarvi mille ore di lavoro dopo.
(Ma questo ricordatelo in genere per ogni questione della vita ;-)
Bene. Basta leggere. Carta e penna e giù a disegnare... via!
3 - io ho: 1 orto in un posto umido + 1 orto al sole + altri ortaggi piantati fuori dai due orti in posti totalmente assurdi, solo perchè quei
posti erano più adatti per loro. Per comprendere il mio delirio vi consiglio la visione del video sul mio carciofo, sperduto in mezzo al nulla
in un angolo di collina che ho reputato adatto. Idem con lo zafferano, che se ne andrà a circa 700 metri da casa perchè questa estate
ci ho trovato una distesa di fiori molto simili, segno che lì il posto può essere buono per loro. Ma questo dello scegliere le zone controllando le erbe spontanee è un’altro trucco che voglio spiegarvi in modo approfondito! Ci farò senz’altro un altro e-book appena riesco.
orto: ecco come scegliere il posto migliore
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“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
2. IL TERRENO:
DEVI SISTEMARLO PRIMA DI PART I RE!
Che ci sia da vangare e zappare, beh... ci arrivano tutti. Ma quella è appena la prima
parte, la più semplice.
Purtroppo non basta assolutamente per fare un orto corretto (cioè che non vi dia
problemi dopo). E’ come dire “la mia macchina ha 4 ruote”. Ok... ma da una pandina
scassata a una Ferrari di differenza ce ne passa eccome. Vediamo allora come trasformare in Ferrari i nostri orti che a vangarli soltanto sarebbero delle pandine.
Intanto c’è una prima cosa che devi sapere, cioè che ci sono 3 tipi di terreno:
ARGILLOSO, LIMOSO o SABBIOSO (e ovviamente tante sfumature in mezzo). Ognuno di questi tipi di terreno ha i suoi difetti, ma quello che vogliamo fare è proprio
correggerli, o per meglio dire, mischiarli tra di loro ottenendo il giusto equilibrio.
• Il terreno ARGILLOSO è quello che non vi fa scolare via l’acqua, quindi crea
ristagno e vi fa marcire le radici delle piante. Inoltre d’estate si crepa tutto asciugandosi, e stritola le radicine più deboli mentre si compatta.
• Invece il terreno SABBIOSO (e anche quello sassoso) è l’opposto: l’acqua scola
via subito e non rimane lì abbastanza da mantenere la giusta umidità, e anzichè
compattarsi troppo si sbriciola molto facilmente.
• Quello LIMOSO è poco permeabile, tende a soffocare le radici, perchè non penetra l’ossigeno, ed è difficilissimo da lavorare poichè aderisce agli attrezzi richiedendovi una maggior fatica. Anche questo, asciugandosi, si riempie di crepe in
superficie.
Oltre a questi tipi, che dipendono dalla qualità fisica dei terreni (cioè da quanto
sono grandi o piccole le particelle che lo compongono) c’è anche tutto un discorso
di suoli acidi... neutri... alcalini... terreno calcareo e sostanze varie... che però è
meglio approfondire successivamente 4 (per persone alle prime armi direi che basta
pensare a questi 3 tipi, così da poter iniziare a correggere il vostro terreno).
Come rimediamo quindi, dopo aver individuato la “tendenza” del nostro tipo di
terreno?
4 - Per approfondire questo argomento, che è piuttosto vasto e specializzato, metto in conto di fare un e-book apposito. Intanto, vi lascio giusto un appunto al volo, sulle sostanze, che è molto rapido: non fate l’orto dove ci son caduti gli aghi di pino, nè sotto un noce.
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il terreno: devi sistemarlo prima di partire
“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
ECCO I TIPI DI CORREZIONE
Intanto, se vogliamo partire, dobbiamo sapere dove vogliamo arrivare.
La maggior parte delle piante, in genere, ha bisogno di un terreno ottimale, cioè
con un buon equilibrio dei 3 tipi elencati sopra, oltre a un buon nutrimento.
Per farvi capire il risultato che dobbiamo ottenere, le loro radici devono avere la
possibilità di:
• trovare umidità, ma senza mai rimanere bagnate fradice
• potersi allungare con facilità, bucando un terreno morbido, non duro e compatto,
e senza ostacoli (es. sassi)
• avere sempre un pò di ossigeno che filtra nella terra, sia per loro che per i microorganismi che gli fanno funzionare le radici5
• trovare un buon nutrimento per crescere e svilupparsi.
Per cui, a seconda dei difetti che pensiamo di aver trovato, possiamo fare una o più
di queste cose (vedi anche e soprattutto il capitolo successivo):
Aggiungere SOSTANZA ORGANI C A
(va bene per i terreni poveri di sostanza, troppo compatti o troppo drenanti)
Vuol dire, per esempio, aggiungere del LETAME (quello stagionato, mica quello
fresco), oppure aggiungere del COMPOST MATURO, che vi consiglio di produrre
voi stessi6, oppure c’è chi consiglia di vangare rivoltando le zolle in modo che la
parte di erba viene interrata.
(Hmm... A me convince poco però.. perchè dalle radici interrate poi potrebbero rinascere le erbe preesistenti, oppure ne stiamo proprio interrando i semi, in questo
modo faremo un sacco di fatica a estirparle quando crescono. Che senso ha? Inoltre,
se il compost serviva maturo, l’erba verde non lo è di certo!
Quindi, ma è solo il mio consiglio personale, secondo me le altre 2 soluzioni con il
letame e il compost sono molto meglio. In ogni caso ho letto anche questa cosa, e
per onestà ve la riporto. Poi fate voi.)
5 - Hmm... mi sa che anche questa cosa dovrò poi spiegarvela in modo più approfondito, che anche io prima di tuffarmi in questo mondo dell’orto mica me la immaginavo, ma in realtà è importante. Che farci però, in un e-book di poche pagine non ci sta l’enciclopedia
treccani e da qualche parte devo pur tagliare mannaggia. Così sto cercando di inserirvi almeno le cose più importanti per partire, senza
distrarvi con l’infinità di approfondimenti che si collegherebbero, se no non ne uscite vivi e la prossima primavera al posto del fare l’orto
andate a correre nel parco che è più semplice!
6 - questo punto è COSì IMPORTANTE (ma anche così divertente) che ci ho dedicato quasi un capitolo intero, appena finito questo qui.
il terreno: devi sistemarlo prima di partire
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“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
Aggiungere SABBIA
(Va bene quando sono poco drenanti, così aiutate lo scolo dell’acqua)
Vabbèh, non vi spiego cosa vuol dire mettere la sabbia perchè ci arrivate tutti. Dico solo
alcune cose:
• non dovete prendere quella del mare, perchè ovviamente è salata e quindi
stecchite le piante: vi serve quella di fiume7.
• su un sito ho letto che va lavata, in modo da eliminare le particelle più piccole,
perchè darebbero lo stesso problema di compattamento che vogliamo andare a
togliere. Comunque, prima di scoprirlo, la mettevo così, non è una tragedia perchè
la maggior parte della sabbia è di grana grossa rispetto all’argilla e al limo che
hanno particelle piccolissime, ma a lavarla sicuramente migliora.
Immaginando però che nessuno di voi si è mai messo in vita sua a lavare la sabbia
(tranne vostro nipote in spiaggia...), vi aggiungo che per lavare la sabbia lo si fa
mettendola in un contenitore, versando l’acqua, mescolando bene e vuotando via
l’acqua quando le particelle piccole sono ancora lì distratte che girano sospese...
Oppure se avete un retino da acquari o qualcosa di finissimo, magari la filtrate con
quello, sciacquandola sotto l’acqua corrente, o magari usate dei vecchi collant,
giusto per essere creativi... Ma forse anche un vecchio tessuto di cotone va bene.
O se scoprite un’idea ancora migliore me la dite che la aggiungiamo nella seconda
edizione di questo e-book!
2.1 C REARE IL C OMPOST
PER POTERLO AGGIUNGERE
Un punto molto importante su cui vorrei soffermarmi, e che è stata proprio la molla
principale che mi ha fatto venire l’idea di pubblicare questo e-book in inverno, è
proprio questo, la produzione di compost.
L’autunno e l’inverno sono due stagioni umide, le chiamiamo anche “stagioni da funghi”, perchè il mix di temperatura, umidità nell’aria e giornate di sole creano un clima
perfetto per il loro proliferare. Noterete anche che, le cose cadute al suolo (foglie, rami,
ecc..) con queste condizioni iniziano più facilmente il loro processo di decomposizione e di trasformazione in terra. Bisogna quindi approfittarne il più possibile!
Per cui, ora che non avete ancora il grosso dell’attività nell’orto, come avrete d’estate,
7 - Che però non potete prendere voi, perchè è demanio dello stato e la forestale vi fa il mazzo. Magari vedete se vicino a qualche cantiere
ne hanno persa un pò, ma se è un posto che avete il dubbio che abbia sostanze dentro, evitate e guardate se la vendono anche in negozio.
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creare il compost per poterlo aggiungere
“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
dovete sfruttare questi mesi per creare quella terra fertilissima che vi servirà
aggiungere, per correggere e migliorare il vostro terreno. Abbiamo vari mesi davanti, ed è proprio il lasso di tempo che ci serve!
I 4 misteriosi SEGRETI DEL COMPOSTAGGIO
Su questo argomento farò sicuramente un e-book apposito, perchè è davvero molto
ampio e con tante cose interessanti e belle da sapere. Vediamo però cosa riesco a
zipparvi in due paginette, per consentirvi almeno di iniziare col piede giusto e
appassionarvi anche a questa interessante sfida.
Il compost non l’ha inventato l’uomo, l’ha creato la Natura. E’ ciò che succede naturalmente quando le cose muoiono, cadono a terra, prendono aria e umidità, e si
popolano di batteri e animaletti che sono capaci di realizzare la sua trasformazione
in nuovo terriccio. Ecco, voi dovrete riuscire a fare qualcosa che sia più identico
possibile a quello che fa la Natura.
Vi serve:
• un POSTO dove poter accumulare i resti vegetali. Il posto può essere un cumulo in terra, dove non dà fastidio, oppure racchiuso da qualcosa (es. una rete
metallica fissata a cilindro, o 4 bancali che creano un cubo, oppure una di quelle
orrende porcherie che spesso vengono date in dotazione dai comuni, e che fanno
ammuffire tutto perchè lì dentro non respirano nemmeno i batteri, poverini. Nel
caso prendete un trapano e, in un giorno di folle incazzatura sul lavoro, tornate a
casa e sfogatevi completamente riempiendo tutta la compostiera di buchini...
• i RESTI VEGETALI, che possono essere sia quelli del vostro eventuale giardino,
sia quelli della tavola. Su quelli del giardino (prato, siepe, foglie...) potete andar
giù tranquilli senza problemi di moscerini, formiche, topi, talpe o altre sciagure
immonde che farebbero sclerare moglie, madre e vicini. Se invece volete buttarci
anche gli scarti vegetali della tavola, quindi anche la frutta che ha gli zuccheri,
o altre cose che attirano animali (carne pesce e formaggio non buttateceli!) bisognerà avere l’accortezza di inserirli facendo prima un pò di buco nel compost e poi
ricoprendo il tutto, in modo che non siano mai in superficie, cioè belli lì disponibili
come su un gran piatto da portata.
• OSSIGENO e UMIDITA’, che sono quelli che fanno sviluppare i nostri amici batteri,
e che fanno arrivare (se la compostiera sotto è aperta e a contatto con la terra) i
simpaticissimi lombrichi, che non dobbiamo mai chiamare “vermi” ma “i nostri
collaboratori”. Loro infatti sono quelli che lavorano di più per noi nell’orto,
creare il compost per poterlo aggiungere
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“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
facendo un’azione utilissima, sia scavando il terreno e rendendolo soffice e permeabile alle radici delle piante8, sia fertilizzandolo nella migliore forma esistente
al mondo. Cercate quindi di avere più collaboratori possibili e magari allevatene
un pò, facendo con i vostri bimbi una bella lombri-compostiera (io l’ho fatta, e mi
ci sono affezionata da morire...).
L’ossigeno è un’altro elemento importante che non deve mancare mai, perchè è
quello che permette lo sviluppo di batteri, funghi e muffettine distruttori, quindi
quando mettete la roba non schiacciatela ma lasciatela soffice. Se invece si compatta, ogni tanto cercate di smuoverla, tipo con un bastone, per arieggiarla un pò.
Non state mai a chiuderla con cose di plastica che se no vi va tutto a male.
Un buon risultato l’avrete ottenuto se non sentite odori pungenti o sgradevoli
(dovrebbe sapere di bosco). Se invece li sentite, probabilmente “non respira” ed è anche troppo bagnata, dovete quindi arieggiare meglio per farla tornare in equilibrio9.
Un test che dovreste fare nei giorni di avvio è sentire se la vostra compostiera “è
viva”, cioè se è un pò caldina. Se infilate la mano e sentite umido e caldo, dopo
aver tirato fuori la mano fatevi i complimenti da soli, perchè i batteri che vi servono stanno lavorando bene e riescono a moltiplicarsi felici.
• GIUSTA COMPOSIZIONE AZOTO/CARBONIO. Vedo già la vostra faccia spaventata: “oddio, che roba difficile, adesso cosa mi sta chiedendo?”. Allora dai, ve
la faccio davvero molto molto semplice: dovete sempre tenere ben mischiata la
roba FRESCA con la roba SECCA.
Se mettete dentro della roba verde (azoto), tipo il prato appena tagliato o lo scarto
di insalata, bucce di ortaggi, ecc... ci dovreste sempre mischiare assieme anche
un pò di paglia secca o foglie secche (carbonio). Oppure, se all’inizio non avete ancora tenuto da parte foglie e paglia secche, usate un’altra fonte di carbonio che è il
cartone marrone fatto a pezzetti, o la carta da quotidiano o da sacchetto del pane
(mica le riviste colorate e patinate, mi raccomando), oppure van benissimo anche i
tovaglioli di carta che usate a tavola. Per comodità potete ovviamente organizzarvi
per tenere un pò di queste cose secche lì a fianco all’occorrenza. In ogni caso, buttate dentro le cose nuove senza mai tenerle tutte in un grumo unico, ma sparpagliatele e mischiatele il più possibile al resto, così oltre a non attirare le bestiole,
i pezzetti sono più a contatto con quelli già in lavorazione, e si avviano prima...
Fate queste cose per tutto l’inverno... e poi vedrete in primavera che bel terriccio
fertile che avrete per fare l’orto!
8 - Ebbene si, non lo sapevate vero? Il lombrico scava il tunnel, poi la piantina lo trova e ci allunga tutta bella tranquilla la sua radice,
senza trovare ostacoli. Che collaborazione carina... vero?
9 - Un sistema che uso a casa, nella compostiera chiusa, è mettere sotto al coperchio un foglio di carta, van bene anche quelli delle
bustine di tè oppure del cartone. Ogni giorno apro, smuovo il compost, scuoto via dal coperchio le goccie in eccesso, e lascio la carta
un attimo fuori ad asciugare, quando è asciutta la rimetto dentro, per assorbire e togliere altra umidità. Al momento sta funzionando di
brutto, e il compost è bello profumato di bosco, con tutti i suoi giusti funghetti in azione. Una meraviglia.
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creare il compost per poterlo aggiungere
“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
Ah, ultimissimo consiglio! Se avete possibilità e spazio per poter posizionare più
di una compostiera, appena la prima è un pò riempita, interrompete l’ingresso di
materiali nuovi, lasciandole finire completamente il suo ciclo di trasformazione,
e nel frattempo iniziatene un’altra. Così poi potrete smontarla e usarne tutto il
contenuto (soprattutto se è grossa e si fa fatica a svuotarne solo una parte). Se invece potete tenerne solo una, quando vi servirà la terra dovrete partire utilizzando
quella più matura in basso.
Dipende comunque anche dal metodo che state usando, c’è chi introduce le cose
e poi mescola tutto, e chi lascia in pace gli strati più vecchi sul fondo e man mano
riempie verso l’alto. Se siete di quelli che mescolano, cessate di introdurre cose
nuove in tempo utile (minimo 3 mesi, in media 6) che possano diventare compost
maturo ed essere buttato poi nell’orto. Attenzione infatti che, se non è ancora
maturo, continua a compostare e vi composta... anche le vostre piantine! (A me è
successo, e ci ho perso tutti i germoglietti appena nati. Un dramma.. non vi dico
quanto ci son rimasta male...! :-[ ).
CONCLUSIONI
Bene, con il compost abbiamo terminato il capitolo della correzione del terreno prima di partire. Che dite.. era importante, vero? Ora l’avete sicuramente compreso
meglio. Prima, tutte queste informazioni e cose da considerare, probabilmente non
le immaginavate, o un pochino le sapevate ma magari senza comprenderne i motivi.
Prima di chiudere l’argomento terreno, un’ultima cosa che non abbiamo trattato (ma
che dipende da ciascuno dei vostri terreni) è guardare se è SPIANO o in PENDENZA.
Se è in pendenza potete decidere di intervenire per renderlo più facilmente coltivabile.
In ogni caso, se riuscite ad alzare la terra in qualche modo (terrazzandolo un pò
se è in pendenza, o facendo i cosiddetti “bancali” dell’orto sinergico se è in piano)
fatelo sempre, perchè avrete due grossi ringraziamenti:
• uno dalla vostra schiena, che si piegherà molto di meno (e pure le ginocchia
ringraziano con lei..).
• un’altro dalle vostre piantine, perchè stando in un terreno rialzato, l’acqua di
innaffiatura umidificherà il suolo e poi filtrerà verso il basso, senza creare dei ristagni d’acqua che farebbero marcire le radici.
Che altro dirvi: buona correzione del vostro terreno!
Ma soprattutto, facendolo prima di iniziare l’orto..
buon risparmio di problemi dopo!
creare il compost per poterlo aggiungere
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“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
3. SCEGLIERE GLI ORTAGGI DA PIANTARE
Signori, eccoci giunti alla prima vera operazione progettuale. E’ importante sia
scegliere i tipi di ortaggi che vorrete coltivare, sia calcolare le tempistiche per
seminarli o trapiantarli. Vediamo come farlo in modo semplice ma fatto bene.
SCEGLIERE GLI ORTAGGI
Per cominciare, andate su Google e cercate qualcosa tipo “elenco ortaggi” (e se vi
piacciono anche “elenco erbe aromatiche”), in modo che vi venga fuori una lista
di tutti quelli esistenti. In questo modo li avrete sott’occhio tutti, non solo i più
classici che vi verrebbero in mente andando a memoria.
Prendete carta e penna e iniziate a segnarvi quelli che vi piacciono (perchè poi ve
li dovrete mangiare, quindi non seminateli solo perchè il vicino vi ha regalato una
bustina di semi e quindi buttate giù anche quelli).
Fate però anche la scelta, ve lo consiglio, di inserire anche qualcosa che di solito
non mangiate mai, perchè magari sarà la volta che, coltivandolo voi stessi, inizierete a mangiarlo, anche solo per la soddisfazione. (Ps: la cosa vale anche se avete
bimbi che non mangiano una verdura, può essere l’occasione di farli affezionare
alla piantina seguendo con emozione i suoi momenti di sviluppo, e chissà che poi
non inizino a mangiarne il frutto!).
Fatta la scelta in una logica di puro gusto, facciamo un bel salto in più.
Tornate su Google, andate in immagini e cercate “tabella consociazioni”. Vi verrà
fuori una sfilza di tabelle, che riportano tutti i vari ortaggi e li incrociano tra di
loro, creando tipo una sorta di battaglia navale di pallini rossi o verdi, faccine sorridenti o tristi, stelline, o quant’altro di fantasioso stia ad indicarvi queste 2 cose:
• questi due ortaggi VANNO BENE vicini
• questi due ortaggi NON VANNO BENE vicini
Cosa vuol dire?
Adesso vi spiego una cosa davvero fantastica. Le piante, esattamente come noi,
hanno dei buoni vicini e dei cattivi vicini. Amici con cui fa bene stare insieme, e
altri da cui è meglio starci lontano. In che senso?
Le piante, tra di loro, agiscono. In vari modi. Non sono mica come due paletti di
cemento piantati vicini, sono esseri vivi. Ecco cosa fanno tra di loro mentre noi non
ce ne accorgiamo:
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scegliere gli ortaggi da piantare
“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
• con le loro RADICI, che sono intrecciate sotto e noi non le vediamo, rilasciano
delle sostanze particolari (es. quelle del basilico conferiscono più sapore al pomodoro) oppure possono svilupparsi a profondità diverse, senza disturbarsi, o a
profondità uguali, e allora si disturberebbero.
• con le FOGLIE possono emettere odori e profumi che attirano o respingono
degli insetti (es: la cipolla tiene lontana la mosca della carota, e la carota tiene
lontana la mosca della cipolla)
• con la loro DIMENSIONE possono svilupparsi a diverse altezze, e magari quelle
più alte e bisognose di sole (es. pomodoro, zucchine) fanno ombra a quelle più
piccole e bisognose di ombra e fresco (es. insalata), o offrono sostegno a quelle
piccole e rampicanti.
• con i loro BISOGNI di sole o di acqua o di tipo di terreno, possono essere simili
e quindi adatte ad essere trattate uguali e piantate nello stesso punto, oppure avere
bisogni opposti, e sono quindi da piantare in punti diversi per poterle gestire
diversamente.
Molto interessante, no? (Quando l’ho scoperto, a me ha affascinato un casino..!)
Un consiglio che vi dò, per saltarci fuori nell’impresa disperata di incrociare l’elenco
di ortaggi che vi siete fatti e i risultati delle tabelle delle consociazioni (il vero casino è quello, siete dei grandi se ci riuscite) è di ritagliare tanti pezzettini di carta,
scriverci su il nome degli ortaggi (per quelli che sono piccoli o di cui ne piantate
tanti, fate vari cartellini), e poi posizionarli sul tavolo per abbinarli man mano che
leggete le indicazioni delle tabelle. Così potete spostarli e riposizionarli a piacimento (un pò come i carrarmatini di Risiko...) e comporre una bozza ipotetica del vostro
orto.
Unica raccomandazione, quando arrivate in fondo, che avete finalmente trovato la
quadra, e vi resta solo da segnarvela su carta o fotografarvi la composizione ottenuta
...attenzione a non starnutire! (se avete il raffreddore, o se vi viene più comodo,
usate i post-it su una porta!).
scegliere gli ortaggi da piantare
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“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
4. PROG E TTARE LA SEMINA:
TUTTO AL MOMENTO GIUSTO
Partendo di nuovo dal vostro elenco di ortaggi, fatevi questa tabellina:
sulla prima colonna scrivete tutti i loro nomi, e poi fate 12 colonne, una per mese.
Andate quindi a vedere in rete le caratteristiche del vostro ortaggio e segnatevi:
• in quali mesi si seminano (in serra)
• in quali mesi si seminano (all’aperto)10
• in quali mesi si trapiantano
• in quali mesi si raccolgono
Rispetto al “quando si raccolgono” dovete fare particolare attenzione.
Immaginate: è meglio un orto che vi esplode a fine luglio e di colpo vi diventa tutto
maturo che dovreste mangiare ininterrottamente dal mattino alla sera (o regalare
un sacco di roba) ...o è meglio seminare cercando di distribuire i momenti di raccolta lungo tutta l’estate, in modo che abbiate tempo per consumare man mano
ciò che viene maturo?
Anche uno stesso ortaggio (es. insalata, ma anche altro) se ha 2 mesi utili di semina,
possiamo dividerlo in due, seminando metà nel primo mese e metà nel secondo.
Così poi viene pronto in due momenti diversi e riuscite a consumarlo molto meglio!
Un’altra cosa che dovete guardare è la LUNA.
Una volta ho visto una foto di carote in fila. Erano: un gruppo piccole, poi grandi,
poi piccole. Stesso seme e stesso terreno. Cambiava solo che alcune erano seminate
nella luna giusta, le altre no. Quindi occhio!
In linea di massima, il concetto da seguire è questo:
• LUNA CRESCENTE (attira le forze vitali verso l’alto) va bene per seminare ciò
che ha la parte che ci interessa sopra la terra, quindi le foglie e i frutti.
• LUNA CALANTE (le forze vitali tornano verso il basso) va bene per seminare ciò
che ha la parte che ci interessa sotto terra, cioè le radici (patate, carote, rapanelli..)
Abbastanza semplice, dai. Se avete dubbi comunque, fate una ricerca tipo “semina,
zucchini, luna” e trovate subito un articolo che vi indica la luna giusta.
10 - Se non trovate queste due indicazioni e ce n’è solo una, si intende sempre quella all’aperto. Ma nei migliori siti o nelle guide professionali, indicano la differenza, perchè in effetti differenza c’è. E ci sarebbe pure diversità tra la serra riscaldata e la serra fredda, cioè
quella lasciata fuori a temperatura ambiente. Ma lo approfondiamo magari in un e-book apposta sulla semina, che è un altro argomento
interessante.
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progettare la semina: tutto al momento giusto
“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
5. PARASSITI, MALATTIE E MANUTENZIONE SBAGLIATA.
LE 3 GRANDI S C IAGURE PER L’ORTO
Siete stati bravissimi. Avete sistemato la terra mettendoci pure il compost fatto da
voi. Avete scelto gli ortaggi e siete riusciti a consociarli secondo le tabelle. Avete
seminato con una buona progettazione al momento giusto, le piantine sono nate
e sono stupende, volate a 1 metro da terra per la soddisfazione e il vostro sorriso
acceca i deltaplani più di un impianto fotovoltaico.
A questo punto, in una domenica di sole, vi armate di macchina digitale per andare
a immortalare il vostro glorioso orto per mostrarlo con smisurato orgoglio a tutto il
popolo di Facebook... vi chinate per fare pure un ingrandimento del bellissimo fiore
del fagliolo che non l’avevate mai visto prima e...
...l’orrore scende su di voi. Un buco! E sulla foglia vicina, un altro buco! E anche
sulla pianta vicina! E anche su quella piccolissima che stava nascendo da pochi
giorni! Aaaaaaaaah!!!!
Eccovi dunque lì, trafitti al cuore da una lumaca notturna. E con un immenso problema: che voi non sapete che è colpa della lumaca!
Per cui, via alla caccia alle streghe: “Un moscerino! Oddio, che ci fa??? Sarà lui???
E quest’altro insettino che non ho mai visto cos’è??? O non sarà mica la coccinella??? E se fosse un bruco??? O gli uccelli??? Aiuto, qualcuno mi aiutiiiiiiii! Bene, manteniamo la calma e concentriamoci sull’ultima frase: chiedere aiuto e
consiglio a qualcuno.
Il trucco è ovviamente cercare un “qualcuno” che ne sappia davvero, non l’amico
che ha iniziato l’orto solo l’anno prima di voi e magari ha gli stessi vostri problemi
senza riuscire a risolverli.
Uno dei metodi possibili (oltre a farsi amici persone che facciano orto da anni) è
quello di chiedere aiuto nei tantissimi forum specializzati che si trovano in rete,
dove ci sono sia tante persone come voi, sia vari esperti che rispondono.
Quando chiedete un aiuto in questi forum, vi dico già cosa dovete fare. Allora:
1. innanzitutto, dovete avere assolutamente una buona foto del problema della
vostra pianta. Se no andate subito nell’orto a farla. Perchè, chi vi risponde, dalle
vostre disperate parole di principiante non capirà quasi niente, e ha bisogno di
vedere con i suoi occhi il paziente per poter diagnosticare la cura.
parassiti, malattie e manutenzione sbagliata. le 3 grandi sciagure per l’orto
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“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
2. dovete poi cercare di scrivere più informazioni possibili.
Eccone alcune:
• che tipo di innaffiatura avete fatto: tempi, quantità, modalità...
• che tipo di animaletti (se riuscite con foto) avete notato sulla pianta o intorno
ad essa.
• che tipo di esposizione ha la pianta: se è al sole, in ombra, metà e metà secondo
l’orario, ecc...
• che tipo di terreno avete (che però, grazie ai capitoli prima, dovrebbe già essere
stato corretto per essere ottimale e non creare lui i problemi)
• in che zona climatica abitate (nord, sud, centro? pianura o montagna?) perchè così
riescono a capire il clima che avete, o a dirvi che proprio in quella zona hanno tutti
quel problema lì (non consolerà l’orto, ma almeno restaurerà la vostra autostima)
In sostanza, più cose riuscite a dire, più date agli altri la possibilità di aiutarvi.
Provare per credere11.
L’argomento “malattie e parassiti” ovviamente è talmente vasto che trattarlo in
questo e-book è impensabile (ho cercato di mantenere una quantità di pagine e
contenuti che si potesse leggere con agilità in un weekend o in alcune ore), per
forza di cose dovrò quindi affrontarlo a parte, in un e-book totalmente dedicato a
questo infausto argomento. E’ molto probabile che metterò in conto di realizzarlo
presto, anche perchè è uno tra gli argomenti più importanti e delicati per l’attività
nell’orto, spesso troppo poco studiato, anche da persone che fanno orto da anni.
Intanto però, grazie ai consigli qui sopra (imparati a mie spese nei primi tentativi di
richieste di soccorso...) dovreste già riuscire a saltarci fuori un pò su tutti i problemi
più comuni.
Poi vabbèh, chiaro che per tanti problemi puoi andare dal vivaista che ti vende qualche porcheria chimica da dare sulle vostre innocenti piantine. Ovvio però che è un
consiglio che io non mi sentirei mai di darvi... prima è doveroso provare tutti i rimedi
naturali possibili12 tra aglio, ortiche, peperoncino, cipolle, schifezze puzzosissime
e intrugli biodinamici da favola illustrata. Se poi il parassita vi guarda e vi fa una
pernacchia mentre siete mezzi morti sia voi per la puzza che la piantina per l’intervento accanito... vabbèh, allora si può alzare la bandierina bianca e andare dal
vivaista prima che scleriate e cerchiate di eliminarlo facendo esplodere una bomba
a mano nell’orto.
11 - Oltre ai forum (che sono senz’altro la cosa migliore, vi consiglio di guardare anche ai tanti gruppi Facebook nati sull’argomento,
dove si concentrano tante persone con questa passione, alcune alle prime esperienze, altre già più avanti.
12 - (Almeno nell’orto... chiaro che se rischiate di perdere un’ulivo secolare, dateci pure su qualsiasi cosa utile, anche a costo di buttar
via il raccolto di quell’anno lì, basta che lo salviate, perchè su piante davvero importanti e durature la cosa più importante è quella).
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parassiti, malattie e manutenzione sbagliata. le 3 grandi sciagure per l’orto
“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
6. CORSO RAPIDO DI SOPRAVVIVENZA
ALLA DURA VITA NELL’ORTO
Sinceramente non so quanti di quelli che fanno i corsi sull’orto si mettono a fare
pure un capitolo “medico”. Probabilmente nessuno, però a me sembra piuttosto
fondamentale, visto che ci si fa male davvero a pioggia. (Per cui, anche se non sarebbe previsto... io ve lo inserisco, così voi vi fate meno male, e anch’io sono più
contenta di sapere che state bene).
Magari mi sbaglierò, ma tanta gente passa (come me) a piegare le gambe nell’orto
per ore dopo averle tenute per 4-5 anni inattive sotto la scrivania dell’ufficio; come
pure la schiena, che ci ricordiamo che esiste solo alla sera quando arriviamo a cena
dicendo “ho zappato tutto il giorno e mi fa un male boia”. Che fare quindi?
Prevenire è meglio che curare, come diceva la pubblicità.
Vediamo allora quali sono le cose a cui bisogna stare attenti.
Facendo l’orto si rischia di13:
1. farsi male ai muscoli, accumulando per la fatica acido lattico, che crea il dolorino che sentiamo alla sera e tutto il giorno dopo
2. farsi male alla schiena, sollevando cose nel modo sbagliato
3. scottarsi sotto il sole, soprattutto d’estate, rimanendoci bruciati e rossi come
dei gamberettini
4. prendere un’insolazione, se facciamo i temerari ad orari improponibili in cui c’è
solo da star buoni all’ombra e riposarsi
5. tagliarsi, con coltellini da giardino o forbici o altro che può servirci per tagliare
cordini, fare la punta ai rami che piantiamo come tutori per le piante, o attrezzi per
potare o raccogliere gli ortaggi
6. prendersi colpi, magari inciampando perchè abbiamo gli attrezzi tra i piedi, o
perchè qualcosa di pesante ci finisce addosso, oppure alle dita martellando chiodi
o piantando paletti...
7. prendersi dei raffreddori o colpi d’aria, che dipende molto dal luogo (ventoso
o meno) dove lavorate l’orto, e anche dalla stagione (quelle di mezzo sono le più
pericolose perchè l’escursione tra le ore del giorno è tanta, e non ci si riesce mai
a vestire nel modo giusto, oppure si fanno grandi sudate e al primo soffio di vento
la nostra temperatura crolla improvvisamente).
13 - se c’è vostra mamma nei paraggi, se vi assentate non lasciate aperto l’e-book in questo punto, che non veda questo capitolo!!!
corso rapido di sopravvivenza alla dura vita nell’orto
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“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
Proviamo ora a comprendere, punto per punto, come evitare di partecipare a questo
festival della sciagura degli ortisti.
1 - MUSCOLI INDOLENZITI
I muscoli fanno male perchè, quando li sforzate, loro accumulano acido lattico che
poi resta lì e vi fa male. Come evitare ciò: se possibile prevenite, cioè se il lavoro
vi richiede muscoli che solitamente utilizzate poco, cercate di non fare quel lavoro
in un solo giorno ma distribuirlo, per esempio metà il sabato e metà la domenica.
Se però avete solo una giornata, mettetevi una sveglietta e programmate un momentino di intervallo ogni tot. minuti (es: 2 minuti ogni 15... o 5 minuti ogni 30..).
E, gli sportivi lo sanno, sarà utile in quei momentini fare qualche stiramento, o in
ogni caso a lavoro finito. Stiramento vuol dire prendere il muscoletto che fa il lavoro,
e tenerlo tirato nel senso opposto a come si contrae mentre lavora. Attenzione che
stirare non deve far rima con sentir male (usate la testaaa!!!) in tal caso state facendo il grosso errore di tirarlo troppo. Dovete semplicemente tenerlo steso e intanto
respirare e rilassarvi. Per farvi capire: immaginate un elastico abbandonato su un
tavolo, tutto molle. Un conto è tenerlo in tensione quel tanto che i due fili diventino
dritti anzichè tutti a curve, un conto è tirarlo che le sue fibre inizino ad allungarsi.
Ecco, voi dovete tenere il muscoletto solo come l’elastico tenuto dritto, o giusto appena appena di più. Se invece tirate da disgraziati, vi fate più danno che a lasciarlo
in pace poveretto. Comunque tranquilli che, se sbagliate a tirarlo troppo, sà vendicarsi molto bene.
Un’altra idea utile è pensare all’acido lattico che pian piano esce dal muscolo come
ad una folla che defluisce alla fine di un concerto. Non potete pensare che in 5
secondi la cosa è fatta e risolta, ha un suo tempo fisiologico necessario. Dovete
restare almeno qualche minuto in posizione, e lasciare che si scarichi lentamente.
Anche i vostri muscoli sono Natura, e anche con loro c’è da rispettare i SUOI tempi,
anzichè imporre i nostri.
2 - STARE ATTENTI ALLA SCHIENA
Avrete visto in tante occasioni la figurina dell’omino che solleva il pacco nel modo
sbagliato e di fianco l’omino che lo solleva nel modo corretto. La differenza è non
solo che chi lo alza correttamente fa meno fatica, ma anche che è una persona più
intelligente, visto che la schiena ci serve per fare quasi tutto nella vita (camminare ovunque, stare seduti a lavorare o studiare, piegarci per vestirci o raccogliere
cose), e rovinarla per un’orto sarebbe da coglionazzi. Per cui fate i bravi e:
• se dovete sollevare qualcosa, fatelo come l’omino giusto, piegando prima le
ginocchia e con testa e schiena tenuti più indietro possibile, mai sporti in avanti.
• se avete già in mano qualcosa di pesante, non appoggiatelo mai al suolo,
20 corso rapido di sopravvivenza alla dura vita nell’orto
“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
appoggiatelo su una sedia, su un gradino, su una carriola... Se no rischiate la
schiena mentre lo mettete giù, e la rischiate pure una seconda volta per ritirarlo
su. Quindi, le cose, mai per terra. Se non avete appoggi, vi prendete 1-2 cassette
di plastica e le tenete nell’orto apposta per appoggiarci su la roba, oppure altro
che faccia al caso.
• eliminate tutto ciò che vi comporta l’azione di “sporgervi in avanti”.
Un esempio è quando stavo facendo il bancale del mio orto sinergico, accessibile
solo da un lato perchè sull’altro lato c’era un muro. Ho dovuto stringere lo spessore
dell’orto, perchè per arrivare con le mani fino al lato opposto dovevo sporgermi
troppo in avanti. E sarebbe stato così per innumerevoli volte, anche con in mano
l’innaffiatoio pesante, per dire.
Quindi pensateci bene, e se nel vostro orto progettate i corridoi fateli vicini
perchè, se li fate troppo distanti, per arrivare nel punto centrale sforzerete un
sacco la schiena. Mal che vada, mettete nel terreno ogni tanto un’asse corta, per
appoggiare il piede e potervi un pò addentrare.
3 - IL SOLE NON BRUCIA SOLO AL MARE
Il 90% delle persone vive come se esistessero due soli nell’universo. Se va al mare, si
mette la crema ovunque, in faccia, sulle braccia, sulle spalle, per non scottarsi... ma,
se in quella stessa identica giornata, con quello stesso identico sole, fosse a casa a
badare all’orto, non si mette niente. E’ un mistero della mente umana insondabile.
Ma spero capiate che non ha il benchè minimo senso, visto che il sole è lo stesso ovunque. Quindi, se prevedete che inizierete a lavorare al mattino e starete lì
finchè non vi chiamano all’una quando è pronto in tavola, allora sarà il caso di darsi
una spalmatina.
Ancor meglio, se avete un cappello, portatelo a fare un giro fuori (come il cane)
sopra la vostra testa, che tenuto sempre chiuso nell’armadio sta triste.
Ai più testoni che non seguiranno questi consigli, lascio due chicche interessanti.
Tra varie piante utili in caso di scottature, ve ne segnalo due. Una, la più famosa,
è l’aloe. Se ce l’avete in casa e vi siete scottati, tagliatene via una puntina, e quella
roba spiccicosa verde che esce ve la spalmate addosso.
Oppure, se vi fa schifissimo, da giugno ad agosto potete cercare nei campi incolti i
fiori dell’iperico e farvi un olio che è fantastico su scottature o ferite o pelle secca
(donne: è anche antirughe!). Sul mio blog trovate l’articolo in cui vi insegno a farlo.
4 - Quanto all’INSOLAZIONE, ho la fortuna di non aver mai dovuto affrontare la
questione, quindi mi limito a consigliarvi di non fare i supereroi quando l’orario è il
peggiore per farlo. Prerogativa, molto spesso, dei pensionati, non si sa perchè.
(Il tutto, sempre col cappello nell’armadio che sta triste...)
corso rapido di sopravvivenza alla dura vita nell’orto
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“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
5 - Rispetto al TAGLIARSI invece, grazie al mio amico Marco che commosso dalla
mia passione per le piante mi ha regalato il suo coltellino da giardiniere, ho accumulato una ricchissima esperienza di tagli14, soprattutto alle dita. Quello che posso
dirvi è che sono la parte peggiore, perchè con le dita fate tutto ogni secondo, e
quindi se vi fate un taglio, ogni secondo siete scomodi perchè si riapre, o siete incerottati e non riuscite ad afferrare bene le cose, e rogne simili. Quindi evitate come
la peste i tagli alle mani. Per fare questo, oltre a usare il più possibile i guanti per
far tutto, e a chiudere sempre le forbici, usate i taglierini e i coltelli facendo sempre
forza con una traiettoria di taglio “all’infuori”, mai in direzione del vostro corpo,
che se vi scappa di mano è un attimo, e.. vi parte l’urlo alla Fantozzi15.
6 - Evitare i COLPI. Questo dipende soprattutto dall’ambiente. Se non abbiamo il
giusto contesto per appoggiare le cose, sistemare gli attrezzi, girarci e metterci a
lavorare nella posizione giusta, ecc.. è facile che per evitare le cose mollate in terra
prendiamo contro a qualcosa, oppure appoggiamo cose ed attrezzi messi male e ci
cascano addosso16.
Facciamo quindi attenzione a crearci sempre un buon ambiente di lavoro, ordinato,
con gli appoggi giusti, e spazioso per i movimenti.
7 - I RAFFREDDORI o COLPI D’ARIA sono invece da evitare facendo attenzione a
due cose. Uno è il modo in cui vestite. Cercate sempre di essere a strati, e toglietevi o mettetevi le cose appena il clima cambia, anche nelle stagioni dove ci sono le
nuvole che passano e si passa da freddo a caldo nel giro pochi minuti.
L’altra cosa, se sudate tanto, o prevedete di fare un certo lavoro molto pesante
(tipo vangare), ipotizzate di tenere a portata di mano una salvietta o una vecchia
maglietta o straccio, per asciugarvi ogni tanto17, perchè se siete sudati i soffi di
vento diventano subito un problema.
14 - Un saluto per rincuorare l’amico Marco che, leggendo questa cosa, si sentirà in colpissima...Tranquillo, ce le ho ancora tutte e 10.
15 - Ah, poi è chiaro che prima di iniziare il tutto è carino se buttate un occhio al vostro librettino sanitario per controllare
che la vostra antitetanica sia ancora attiva e abbiate fatto tutti i richiami che dovevate fare negli anni. Giusto così, eh..
16 - Vi risparmio la classica scena comica di quello che mette il piede sul rastrello e gli si catapulta il manico dritto in faccia..
(ehy, c’è poco da ridere, a me una volta per poco non capitava! Su su, ora vediamo se siete tutti così bravi a non farvelo mai succedere ;-)
17 - Vabbèh, se vostra moglie vi fa le storie che poi gli dà noia che li deve lavare, allora prendete degli strappi di carta da cucina, usate
quelli, e poi li buttate nella compostiera, così fate felice sia la compostiera che la moglie.
22 corso rapido di sopravvivenza alla dura vita nell’orto
“PERCHé UN PERFETTO ORTO ESTIVO SI INIZIA IN INVERNO” • e-book di
CON C LUSIONI
Bene. Detto anche questo, direi che abbiamo finito. Dopo avervi spiegato addirittura la parte medica (ma in quanti stanno lì a spiegarvi pure quella???) penso che
più di così mi mandate il vostro indirizzo e vengo a casa vostra a farvi l’orto io18.
Ma per fortuna no (ho già i miei ettari abbandonati da riprendere in mano, da sola,
magretta come un chiodo, e senza trattori), ora tocca a voi, io ho terminato di trasmettervi con amore e passione, come avrei fatto con dei vecchi amici, le cose che
ho studiato nel tempo o imparato con la mia esperienza “sul campo” (ehm, in questo caso il termine è quantomai azzeccato...).
Ora vi lascio19 in compagnia della vostra prima emozionante avventura nell’Orto,
iniziando da subito con tanta buona progettazione e avviando al più presto una
bella compostiera.
Mi raccomando... fate i bravi, usate la testa, non esagerate nelle cose o nelle fatiche, e lasciate che l’orto diventi una delle gioie e divertimenti più emozionanti della
prossima estate.
Grazie infinite che siete arrivati a leggere tutto il mio e-book fin qui!
Spero con tutto il cuore che vi abbia divertito e incuriosito, che vi sia davvero di
grande aiuto per fare il vostro primo orto, e che possa evitarvi (questo il mio scopo)
tantissimi problemi che sarebbero nati senza averlo letto e senza aver ragionato
fin dall’inverno su queste cose.
Un saluto affettoso a tutti, e se vi viene voglia di fare anche voi qualcosa per me,
inviatemi le vostre recensioni e commenti su questo e-book, che è praticamente
il mio primo libro!!! (Sapete com’è... come tutte le prime cose, se partono bene uno
prende coraggio e prosegue, altrimenti... torno a zappare in solitaria!)
Ciao e....
BUON ORTO A TUTTI!!!
oh, quando l’avrete fatto, mandatemi le vostre foto 20, c he voglio vederlo!!!
Chiara
18 - Cavoli, a parte la battuta, ora che ci penso in effetti non mi dispiacerebbe fare l’ortista o la consulente a domicilio!
19 - Ma no dai... non vi lascio sul serio... Rimango contattabile su tutti i miei canali (già, adesso ve li elenco tutti) e se vi siete iscritti
al blog continuerete a ricevere gratuitamente via mail tutti i preziosi consigli che aggiungerò nel tempo.
20 - Potete caricarle sulla mia pagina Facebook, saranno di sprone anche per tutti gli altri che devono iniziare! Ciaoooo!
conclusioni 23
nota sui diritti d’au tore
Questo e-book e tutti i suoi contenuti appartengono a Chiara Gianferrari e sono pubblicati
secondo la licenza di utilizzo Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0
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