Alla Fevoss cento anni di scautismo cattolico

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Alla Fevoss cento anni
di scautismo cattolico
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Domani sera alla Fevoss a Santa Toscana protagonista lo scautismo
cattolico di cui nell’ambito della manifestazione “Viaggio al tempo
della Grande Guerra – 1916” si ricorda il centenario. L'Asci,
Associazione scautistica cattolica italiana - Esploratori d'Italia, fu
infatti fondata il 16 gennaio 1916 dal conte Mario di Carpegna,
guardia nobile del Papa. L’Associazione fu sciolta dal fascismo in
nome della priorità dei balilla che ne scimmiottavano la forma
riempiendola di altra retorica ideologica, e vide parte dei suoi
aderenti correre nelle file della Resistenza.
L’Asci fu parte attiva nel ricostruire il Paese dopo la guerra, fu sul
Vajont ad aiutare i superstiti. Nel 1974 attraverso una fusione con
l'Associazione guide italiane (Agi) confluì nell'Associazione guide e
scouts cattolici italiani (Agesci). Nelle sue pagine istituzionali lo
scoutismo cattolico ricorda l’impatto che ebbe l’Associazione con i
cambiamenti portati dal 1968. Di tutto questo e della realtà oggi
dello scoutismo cattolico veronese se ne parlerà alla Fevoss con
Luca Antonioli, capo scout dell’Agesci e presidente del Centro Studi
sul Metodo Scout “Luigi Brentegani”, una piccola associazione nata
a Verona nel ’99, che si occupa, tra l’altro, di conservare la memoria
storica dello scautismo, soprattutto veronese; con lui Franco
Ariosto, responsabile della zona Agesci Verona Custoza, una delle
tre zone in cui è divisa l’Agesci Verona. Con loro gli storici
Salvatore Jervolino che inquadrerà il centenario nelle azioni del
cattolicesimo durante la Grande Guerra, e Maurizio Grassi che
parlerà di quel tempo. L’appuntamento in via Santa Toscana 9, tra
piazza Santa Toscana e Porta Vescovo, è alle 20.30. L’ingresso è
libero.U.BR.
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