B U S I N E S S

agosto/settembre 2008
e 5,00
B
U
S
I
N
E
S
S
personaggi
Bimestrale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Monza e della Brianza
Alessia Mosca
Expo 2015
argomenti
Welfare in Lombardia
Patrimonio della nuova
Provincia
Boom del commercio estero
Ospitalità terapeutica
Formazione professionale
stili di vita
arte e cultura
continua
Ombre napoleoniche
in Villa Reale
Evoluzione e involuzione
del vintage
Vacanze in rimorchiatore
numero
motori
extra lusso
Volkswagen Passat CC
”Bollettino dell’ODCEC di Monza e della Brianza“ Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, DCB Milano
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N. 27 – agosto/settembre 2008
La rivista dell’Ordine dei dottori commercialisti
e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
IN COPERTINA
Monza, Villa Reale
Salone centrale con velarium
Foto di Paolo Paleari
EDITORE
DOTCOM EDIZIONI Srl
Redazione e Amministrazione
Via Londonio 22, 20154 Milano
Tel. 02 3453.3086 - Fax 02 3493.7691
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DIRETTORE EDITORIALE
Gilberto Gelosa
Presidente dell’Ordine dei dottori
commercialisti e degli esperti contabili
di Monza e della Brianza
DIRETTORE RESPONSABILE
Alfonso Giambelli
[email protected]
COMITATO DI REDAZIONE
Ordine dei dottori commercialisti
e degli esperti contabili
di Monza e della Brianza
Marilena Biella
[email protected]
Rosa Campanale
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Rosanna Ferrandino
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Guido Ferraro
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Simonetta Fumagalli
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Francesca Gandini
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Aldo Grasso
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Greta Meli
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Paolo Meago
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Aldo Polito
[email protected]
Maria Isa Suanno
[email protected]
Massimo Trolese
[email protected]
SOMMARIO
5
EDITORIALE
Notizie dal mondo … dei commercialisti
6
FOCUS
Se l’Expo passa di qui
10 SPAZIO REGIONE
Sussidiarietà: il vero volto del welfare lombardo
12 OBIETTIVO PROVINCIA
30 ECONOMIA E FINANZA
La crisi del credito.
A che punto siamo?
32 ARTE E CULTURA
Il ritorno dei napoleonici e l’eredità del vicerè
36 STILI DI VITA
Evoluzione
e involuzione del vintage
Ecco il patrimonio dei separati in casa
14 PROMOS MERCATO GLOBALE
Il commercio con l’estero riparte davvero
16 NON PROFIT
Un filo diretto con i bambini ucraini
18 IL PARERE DEI POLITICI
Parla Alessia Mosca, deputata neoeletta
nelle liste del Pd
Metti una settimana …
con un rimorchiatore deluxe
AREA ECONOMICA
Antonio Sonzini
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IN REDAZIONE
Caterina Carpitella
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Marina Lefebvre
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Giusi Mastrolilli
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grafica
Francesca Forte
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COORDINAMENTO PUBBLICITÁ
Riccardo Fiorina
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STAMPA
Arti Grafiche G. Vertemati Srl
Via Bergamo 2 - 20059 Vimercate MI
Registrazione Tribunale
di Milano n.126 dell’8 marzo 2004
22 VITA DELL’ORDINE
Commercialisti in forma … zione
24 NEWS
42 MOTORI
Volkswagen Passat CC
26 LIONS CLUB
Bullismo, un male dei nostri tempi
28 ROTARY INTERNATIONAL
Il Sedeca fa il tagliando ai cinquantenni
47 GLI ISCRITTI ALL’ORDINE
58 CHI RICEVE BRIANZA BUSINESS
Editoriale
Notizie dal mondo…
dei commercialisti
di gilberto gelosa*
L
e notizie non si creano, si commentano». Questa è la prima regola per un
sano giornalismo, quello che Gian
Antonio Stella ha etichettato come
“giornalismo dalla schiena dritta”.
Purtroppo si assiste da un lato, oggi (come anche
ieri), ai giornalisti che inventano o infarciscono i
presunti scoop per aumentare le tirature, dall’altro
(molto più oggi che ieri), ai rappresentanti politici,
che vogliono far dire ai giornalisti quella che “lor
signori” ritengono la notizia. In tutti e due i casi
per vendere: nel primo la vendita è economica, nel
secondo la vendita è dell’immagine e dei propri
convincimenti a discredito o discapito di altri. La
terzietà del giornalista indipendente è fortemente
messa in discussione e oggetto di pressioni: è ridicolo, ma i giornalisti sportivi devono stare attenti a
ciò che scrivono sul tale atleta.
Tutta questa premessa per dire che Brianza Business è un organo di informazione di categoria e
come tale è soggetto alle stesse regole del giornalismo che vorremmo “diritto” (e non “dritto”).
Non fabbrichiamo notizie, le diamo e le facciamo
commentare. Le forniamo anche mettendo a disposizione il nostro spazio per interventi di comunicazione da parte di enti e istituzioni con cui dialoghiamo o ci confrontiamo tutti i giorni.
E oggi ci sono due notizie che mi preme dare in
modo particolare: la formazione professionale continua e il nuovo Albo. Notizie vecchie per qualcuno, ma con elementi di assoluta novità per quanto
riferirò. La formazione professionale continua, obbligo dei professionisti della nostra categoria, non
è l’aggiornamento professionale e non è di nuovo
l’università. È un modo originale iniziato nel 2003
di concepire l’appartenenza a un organismo istituzionale, l’Ordine, che non si pone più in modo
passivo verso gli iscritti e la collettività in generale
a tutela della fede pubblica, ma in modo attivo garantendo percorsi di formazione qualificati ai propri
iscritti e obbligandoli a seguire dette vie per garantire qualità di servizio. In questo c’è la massima libertà di selezione di temi e fornitori, entrambi però
certificati dall’Ordine stesso. E la notizia? Il nostro
Ordine sta lentamente, ma senza sosta spostando
il baricentro verso forme specialistiche di formazione atte a qualificare i partecipanti quali esperti
in determinate materie, diffondendo le conoscenze
e allargando i compiti dell’ente ordinistico quale
soggetto formatore, valutatore e promotore (oltre
che sanzionatore). Ovviamente dando rilievo a chi
vorrà abbinare le proprie esperienze professionali
a questi sentieri evolutivi.
L’Albo, ovverosia la ragione per cui esiste un
ordine professionale, è l’attività assolutamente
primaria di ogni buon Consiglio. Con l’avvento
della unione tra dottori, ragionieri e la nascita degli esperti contabili si rende necessario formare il
nuovo Albo. Questo significa accorpare o far partire tre gruppi di personalità, aventi origini diverse. Per realizzare tale opera semplice e ciclopica
nel tempo stesso, il buon senso ha suggerito un
vaglio attento e circostanziato delle situazioni di
tutti i singoli. Quindi, di fronte alla scelta “mettiamo tutti assieme, verifichiamo e poi stralciamocorreggiamo” oppure “verifichiamo-selezioniamo
e poi componiamo l’Albo”, si è scelta la seconda
via, più lunga, ma più sicura.
Per questo motivo, nel mese di giugno, tutti i 1.495
iscritti hanno ricevuto un modello parzialmente
precompilato, una dichiarazione di atto notorio,
valida a tutti gli effetti di legge. L’Albo è pubblico, l’Ordine certifica ma l’iscritto deve fornire informazioni corrette altrimenti può essere chiamato
a risponderne. Dopo tanti anni ci è sembrato un
atto dovuto per rispettare entrambe le Collettività,
interna ed esterna.
Come si può ben vedere sono notizie da house organ, ma di fondamentale e vitale importanza, unite
a una notiziola che deve essere chiara e indiscussa: l’Ordine, ente pubblico, certifica per tutelare la
fede pubblica (la difende), non fa politica o attività
sindacale come qualcuno è portato a ritenere ingiustificatamente! n
*presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti
e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
5
Focus
Che cosa lascerà l’evento del 2015 alla provincia di Monza e Brianza
Se l’Expo passa di qui...
Una Milano protagonista a livello internazionale porterà importanti
occasioni di sviluppo anche per i territori più vicini. Vediamo che cosa
questo significa a livello locale
di Paolo Meago e Massimo Trolese
F
eeding the planet, energy for life” ovvero “Nutrire il pianeta, energia per
la vita”, è con questo tema che Milano ha ottenuto, dal Bureau International des Exposition, la possibilità
di ospitare l’esposizione universale nel 2015.
Un argomento di grande impatto sociale che è stato
preferito a quello della rivale turca Smirne riguardante i “nuovi itinerari verso un mondo migliore”.
Sarà quindi la città lombarda, dopo Shangai (2010),
a tirarsi a lucido per mostrare al mondo le proprie
qualità. Con 29 milioni di visitatori attesi dal 1°
maggio al 31 dicembre del 2015, 120 paesi espositori, 1,7 milioni di metri quadri di spazio esposi-
6
tivo, 70.000 nuovi posti di lavoro e 20 miliardi di
euro di investimenti previsti si può capire quanto
sia importante per Milano e la Lombardia l’ottenimento della nomina.
Dal lontano 1851, anno della prima esposizione
universale tenutasi a Londra, già una volta, prima
di oggi, Milano ebbe l’onore di essere la sede di
questo straordinario evento: fu infatti ospitata qui
l’esposizione del 1906 dedicata ai trasporti. A quel
tempo, i grandi investimenti realizzati per migliorare la viabilità e le infrastrutture permisero, in primo luogo, la costruzione del traforo del Sempione
e di quella che da lì a poco sarebbe diventata la
sede della fiera di Milano e contribuirono anche
enormemente allo sviluppo economico del paese,
favorendo gli scambi commerciali e culturali che
consolidarono l’importanza di Milano a livello
mondiale. Più di cento anni dopo la città meneghina ha nuovamente una grossa opportunità di sviluppo da sfruttare al meglio ripartendo proprio da
quei cambiamenti relativi a infrastrutture e viabilità che furono nel 1906 il trampolino di lancio per
l’affermazione della città come cuore economico
del paese.
Infatti, i 20 miliardi di euro di stanziamenti previsti, se sfruttati nel miglior modo, possono cambiare volto a una città, a una regione intera; oltre a
quelli stanziati per costruire gli spazi espositivi e
per realizzare i nuovi quartieri nell’area cittadina,
sono stati predisposti fondi in grado di provvedere allo sviluppo della viabilità di tutto il territorio
lombardo. Di questi, molti interesseranno anche il
territorio della provincia di Monza e Brianza con i
nuovi collegamenti relativi al trasporto di persone
e con l’ampliamento della viabilità autostradale.
Le infrastrutture che verranno
Che cos’è l’Expo
Per quanto riguarda la viabilità e i trasporti, l’area che
sarebbe dedicata ai padiglioni è attualmente collegata dalla linea 1 (rossa) della metropolitana milanese
al centro cittadino, dalla rete autostradale tramite
la A4 Torino-Milano-Venezia e dalla A8/A9 MilanoComo-Laghi. Per quanto riguarda i collegamenti aeroportuali, il sito si trova approssimativamente a 30
km dall’aeroporto di Malpensa, ad altrettanti dall’aeroporto di Linate e a circa 60 km dall’aeroporto Orio
al Serio di Bergamo. Per la data dell’ Expo saranno
pronti i collegamenti tramite alta velocità ferroviaria
presso l’ingresso est della fiera.
I miglioramenti dei trasporti locali saranno:
n Linea 1 fino a Monza Bettola
n Linea 2 ad Assago e Vimercate
n Linea 3 della Metropolitana di Milano fino a Paullo
(o Peschiera) e Comasina
n Nuova Linea 4 da Lorenteggio a Linate Aeroporto
n Linea 5 Monza-Axum (tratta Garibaldi-Bignami già
in costruzione)
n Connessione delle linee Ferrovie Nord con la nuova
area espositiva
n Riqualificazione tranvia Desio-Seregno e prolungamento a Paderno Dugnano
n Saranno costruite la tangenziale Est esterna e la
Pedemontana
n Verranno costruiti 8 percorsi ciclabili che dal centro
andranno verso la periferia per un totale di 120 km.
Esposizione mondiale è il nome generico che indica diverse grandi esposizioni tenutesi fin dalla metà del XIX secolo. L’organismo internazionale che regola la frequenza, la qualità e lo svolgimento delle esposizioni è il Bureau international des expositions (tipicamente abbreviato in Bie) nato da una convenzione internazionale
siglata a Parigi nel 1928. Attualmente aderiscono al Bie 98 stati.
Le esposizioni gestite dal Bie sono esposizioni internazionali di natura non commerciale con durata superiore alle tre settimane organizzate ufficialmente da una nazione e che prevedono la partecipazione delle altre nazioni invitate tramite canali diplomatici dalla nazione ospitante.
La prima Esposizione universale è generalmente considerata quella tenutasi a Londra nel 1851. Il successo di questo evento ha spinto altre nazioni a organizzare iniziative similari, come l’Exposition universelle di Parigi del 1889 ricordata per la
creazione della Torre Eiffel. Fin dall’inizio il Bie ha identificato due differenti categorie di esposizioni: le esposizioni universali e le esposizioni specializzate.
Le caratteristiche distintive delle due categorie di esposizione sono riportate di seguito:
n Esposizione internazionale registrata (World exhibition)
comunemente nota come Esposizione universale
Frequenza: ogni 5 anni
Durata: almeno 6 mesi
Area: non si prevedono limitazioni
Tema: generale (che interessa la gamma completa dell’esperienza umana).
n Esposizione internazionale riconosciuta
comunemente nota come Esposizione internazionale
o specializzata
Frequenza: durante gli intervalli tra due Esposizioni internazionali registrate
Durata: almeno 3 mesi
Area: almeno 25 ettari
Tema: specializzato (sono solitamente unite da un tema comune).
I progetti più importanti riguardano le due linee
della metropolitana che dovrebbero finalmente collegare, in maniera efficiente, il territorio brianzolo
alla città di Milano. L’ampliamento della linea 1
fino alla nuova fermata Monza Bettola e la nuova
linea 5 che collegherà la stessa Monza Bettola con
la stazione Garibaldi passando per l’università Bicocca. Inoltre è previsto anche l’ammodernamento
della linea tranviaria già esistente fino a Desio e
il suo prolungamento fino a Seregno per arrivare
a un percorso complessivo di più di 14 chilometri
con 25 fermate.
Sono previsti poi investimenti cospicui anche per
il rinnovo della viabilità autostradale della regione,
con lo stanziamento di fondi per il completamento
definitivo dell’autostrada Pedemontana, che collegherà la provincia di Bergamo con la provincia
di Varese (e quindi l’aeroporto internazionale di
Malpensa), passando per tutta la Brianza, e per la
creazione della nuova autostrada Bre-Be-Mi, così
chiamata poiché collegherà direttamente le città di
Milano, Bergamo e Brescia.
L’Expo, però, non garantirà solo il miglioramento
dei trasporti. Infatti, l’esposizione universale, pur
essendo di natura non commerciale e rivolta allo
sviluppo di tematiche riguardanti il benessere di
tutta l’umanità e il progresso della stessa, è inevitabilmente guardata dal mondo delle imprese
come una grande possibilità di crescita. Lo sviluppo della viabilità, la realizzazione di strutture permanenti, gli appalti per le costruzioni necessarie
alla manifestazione da una parte e una visibilità
sempre maggiore a livello mondiale della città di
Milano dall’altra, anche grazie alla presenza di
rappresentanti provenienti da centinaia di paesi
fanno sì che ci sia una grossa possibilità di crescita
economica per la regione Lombardia.
Quindi l’Expo potrebbe essere anche una buona
occasione per il “made in Italy” di avere una vetrina privilegiata sul mondo. Chiaramente il settore
con più opportunità sarà quello agroalimentare,
ma la presenza di così tanti stranieri, l’eco della
manifestazione e l’indotto della stessa si pensa che
possano fare da traino anche per gli altri settori,
7
Focus
I grandi problemi
dello sviluppo sostenibile
primi fra tutti quelli turistici e immobiliari.
Il nostro territorio in che modo sarà capace di non
lasciarsi sfuggire una tale occasione? E come le
imprese presenti in Brianza potranno contribuire al
successo della manifestazione?
Il presidente di Assindustria Monza e Brianza, Carlo Edoardo Valli, è convinto che «la nostra provincia riuscirà a trovare un ruolo significativo all’interno dell’Expo 2015 e potrà contare su un flusso
di finanziamenti dedicati che andrebbero investiti»
a suo avviso «per migliorare la dotazione delle
infrastrutture di collegamento e di accoglienza» e
che le aziende brianzole «continueranno a sviluppare il loro business al meglio delle loro capacità e
facendo questo si presenteranno all’appuntamento
dell’Expo giocando la carta dell’eccellenza”». A
tal fine, «Confidustria di Monza e Brianza sosterrà
assieme alla nuova Camera di commercio ed eventualmente ad altre associazioni di categoria alcune manifestazioni che potranno mettere in luce il
contributo della ricerca applicata e della tecnologia
industriale rispetto ai temi della salvaguardia ambientale e delle risorse alimentari». Inoltre, sempre
secondo lo stesso Valli «l’Expo 2015 sarebbe una
vetrina eccezionale per una nuova provincia, appena costituita ma sicuramente forte di una grande tradizione industriale ed economica» e anche
un’occasione per «valorizzare e promuovere il ricco patrimonio storico monumentale della Brianza,
a iniziare dalla Villa Reale di Monza ma contemplando le tante ville e palazzi che arricchiscono il
territorio brianteo».
Al momento molte istituzioni della provincia, come
la Camera di commercio di Monza e Brianza, hanno aderito al comitato di candidatura Expo Milano
2015 e si pensa che molte altre possano dare il loro
contributo per sostenere il territorio in questa sfida,
poiché i vantaggi ottenibili potrebbero essere enormi e soprattutto diversificati. I cittadini potranno finalmente contare su trasporti efficienti, le imprese
su investimenti dedicati, sulla possibilità di dimi-
8
L’Expo 2015 sarà uno straordinario evento universale che darà visibilità alla tradizione, alla creatività e
all’ innovazione nel settore dell’alimentazione, raccogliendo tematiche già sviluppate dalle precedenti
edizioni di questa manifestazione e riproponendole
alla luce dei nuovi scenari globali al centro dei quali
c’è il tema del diritto a una alimentazione sana, sicura
e sufficiente per tutto il pianeta.
Ecco alcuni dei temi di lavoro e di dibattito:
n Rafforzare la qualità e la sicurezza dell’alimentazione, vale a dire la sicurezza di avere cibo a sufficienza per vivere e la certezza di consumare cibo sano
e acqua potabile
n Assicurare un’alimentazione sana e di qualità a tutti
gli esseri umani per eliminare la fame, la sete, la
mortalità infantile e la malnutrizione che colpiscono
oggi 850 milioni di persone sul pianeta, debellando
carestie e pandemie
n Prevenire le nuovi grandi malattie sociali della
nostra epoca, dall’obesità alle patologie cardiovascolari, dai tumori alle epidemie più diffuse, valorizzando le pratiche che permettono la soluzione di
queste malattie
n Innovare con la ricerca, la tecnologia e l’impresa
l’intera filiera alimentare, per migliorare le caratteristiche nutritive dei prodotti, la loro conservazione
e distribuzione
n Educare a una corretta alimentazione per favorire
nuovi stili di vita in particolare per i bambini, gli
adolescenti, i diversamente abili e gli anziani
n Valorizzare la conoscenza delle “tradizioni alimentari” come elementi culturali ed etnici.
L’alimentazione è l’energia vitale del pianeta necessaria per uno sviluppo sostenibile basato su un corretto e costante nutrimento del corpo, sul rispetto delle
pratiche fondamentali di vita di ogni essere umano,
sulla salute.
nuire i costi di trasporto delle merci nonché sulla
presenza per un lungo periodo di possibili compratori/investitori provenienti dall’estero. Inoltre,
la speranza è che l’incremento atteso dal turismo
nella regione nel periodo della manifestazione si
possa consolidare anche per gli anni successivi,
come successe per Siviglia e Lisbona, le città che
ospitarono la manifestazione negli anni passati.
Grandi aspettative sono legate a questo evento: si
spera che non siano disattese e che le qualità di
efficienza e modernità che contraddistinguono il
territorio lombardo possano concretizzarsi in un
impegno profuso capace di trasformarsi in un trampolino di lancio per tutta l’economia nazionale.n
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Le prospettive di sviluppo del sistema di offerta tra pubblico e privato sociale
Sussidiarietà: il vero volto
del welfare lombardo
Il modello di socialità lombarda si basa su un’intuizione semplice:
le risorse pubbliche servono per finanziare non i soggetti di offerta
dei servizi ma i soggetti che richiedono di soddisfare quel bisogno
a cura dello staff dell’assessore regionale Massimo Ponzoni, delegato alla costituzione della Provincia
di Monza e Brianza
Massimo Ponzoni
10
W
elfare lombardo e Provincia di Monza e Brianza”:
è il titolo dell’interessante convegno svoltosi in
Municipio a Desio con
l’obiettivo di delineare le prospettive di sviluppo
del sistema di offerta tra pubblico e privato sociale
nell’ambito dei 50 comuni aderenti al nuovo ente
amministrativo.
Davanti a un platea attenta e motivata, composta da esperti, operatori del settore, ma anche da
semplici cittadini, l’assessore regionale alla Pro-
tezione civile, prevenzione, polizia locale con delega alla costituzione della Provincia di Monza e
Brianza, Massimo Ponzoni ha illustrato i traguardi conseguiti dal welfare lombardo con il metodo
della sussidiarietà.
Contestualizzando poi l’intervento a livello locale, non ha mancato ancora una volta di difendere
a spada tratta l’entrata in vigore della nuova istituzione provinciale, definendola «utile anche sotto il
profilo della difesa del grande patrimonio di servizi
disponibili sul territorio».
«Per noi, il punto di partenza è quel principio sacrosanto in base al quale la persone e la società
precedono naturalmente lo Stato», ha esordito l’assessore Ponzoni.
«Qualunque forma di società se vuole definirsi civile deve sempre restare al servizio della persona,
al servizio del bene comune, ovvero della libertà.
In sintesi, noi abbiamo tradotto in pratica il principio di sussidiarietà secondo il quale conosce meglio il bisogno e dunque riesce meglio a soddisfarlo
chi a esso è più vicino».
Nel corso dell’incontro è emerso come la visione
del welfare “made in Lombardia” scaturisca dalla
consapevolezza che non era più possibile proseguire con uno stato sociale statalista e inefficiente
dove le cose non funzionavano come avrebbero
dovuto. Il modello di socialità lombarda si basa su
un’intuizione semplice: le risorse pubbliche servo-
no per finanziare non i soggetti di offerta dei servizi ma i soggetti che richiedono di soddisfare quel
bisogno. Insomma, un nuovo sistema che mette al
centro la persona e in cui i cittadini, grazie alla
collaborazione tra pubblico e privato accreditato
sono liberi di scegliere dove far studiare i propri
figli, dove far curare i propri anziani o i minori in
non facili condizioni.
E se la Lombardia fa e va avanti, la Brianza non
è certo da meno con tutta la sua ricchezza straordinaria di umano e di sociale. Qualche dato: l’Adi
(Assistenza domiciliare integrata) vanta una rete
di offerta che negli anni è cresciuta passando da 3
erogatori di servizi del 2003 ai 12 del 2007.
Di Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) se ne
contano 44 per un totale di oltre 4 mila posti letto.
E qui, il nuovo affondo di Ponzoni: «Questo patrimonio ha bisogno di una provincia.
Non di un palazzo inutile, ma di un ente modello,
di un punto di riferimento capace di essere vicino
alla sua comunità, che sappia accoglierla e valorizzarla. Altrimenti, perderemmo importanti occasioni e le partite si giocheranno altrove». Regione
Lombardia con il presidente Formigoni ha da subito creduto nella necessità che la Brianza avesse
la sua sede di programmazione e di decisione a
livello provinciale e, di recente, il Consiglio regionale l’ha voluta inserire nel nuovo statuto come
provincia a tutti gli effetti.n
Il tavolo del convegno
a Desio con, tra gli altri,
all’estrema destra
il sindaco Mariani e, al centro,
Massimo Ponzoni
In collaborazione con la
Regione Lombardia – Delega
alla costituzione della
provincia di Monza e Brianza
11
Obiettivo Provincia
Il Consiglio provinciale ha approvato la suddivisione del patrimonio e del personale
Ecco il patrimonio
dei separati in casa
Il documento di indirizzo per la suddivisione del patrimonio
e del personale tra le Province di Milano e MB stabilisce la percentuale
di scorporo tra le due province nella misura del 19,169%
a cura dell’Assessorato provinciale per l’attuazione della Provincia di Monza e Brianza
La sede della Provincia
I
l Consiglio provinciale di Milano ha approvato il 30 giugno il documento di indirizzo per la suddivisione del patrimonio e del
personale tra le Province di Milano e MB,
come previsto dalla legge istitutiva della
nuova Provincia. La delibera è stata approvata con
12
23 voti favorevoli, 3 contrari, 1 non ha partecipato al voto. «Nonostante l’incertezza sul futuro
della Provincia di Milano e su quella di Monza
e Brianza noi continuiamo ad adoperarci per la
costituzione della nuova Provincia». Così il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati,
L’assessore all’Attuazione della Provincia di Monza e Brianza, Gigi Ponti
ha commentato l’approvazione da parte del Consiglio provinciale della divisione del patrimonio tra
le due province. «Grazie al lavoro dell’assessore
all’Attuazione della Provincia di Monza e Brianza,
Gigi Ponti, della giunta e del Consiglio provinciale», ha aggiunto Penati, «che hanno dimostrato la
precisa volontà politica di impegnarsi per il nuovo
ente oggi la Provincia di Monza e Brianza è più
vicina».
«Oggi concludiamo un percorso complesso, durato
quattro anni, che ci ha consentito di gettare fondamenta solide per la nuova Provincia MB» ha
spiegato Gigi Ponti, assessore all’Attuazione della
Provincia di Monza e Brianza. «È un risultato importante, per il quale ringrazio l’intero Consiglio
provinciale. Ora, completata la suddivisione, la
nuova Provincia è pronta al debutto fissato per il
2009» continua Ponti. «In questi ultimi mesi prima
del traguardo potremo testare la nuova macchina
organizzativa e collaudare le procedure per garantire servizi vicini ed efficaci per la Brianza».
Il provvedimento approvato, che ha ottenuto il parere favorevole da parte dell’Assemblea dei sindaci
della Brianza e dal commissario governativo Luigi
Piscopo, stabilisce la percentuale di scorporo tra le
due Province nella misura del 19,169%. Il parametro sarà eventualmente aggiornato dopo l’ingresso
dei 5 Comuni che hanno già chiesto di entrare nella
nuova Provincia MB: Cornate d’Adda, Busnago,
Caponago, Roncello e Lentate sul Seveso.
Il documento, in particolare, stabilisce il trasferimento di un valore patrimoniale destinato a MB
pari a 291.182.562,76 euro, una dotazione organica teorica di 475 unità oltre al trasferimento di
beni demaniali, strade e case cantoniere, aziende
speciali e consorzi di funzioni.
Saranno ceduti alla nuova Provincia MB gli interi pacchetti azionari delle società Alsi (10%), Bea
(20%), Agintec (31,3%), Sviluppo Brianza (16,
58%) per un totale di 14.698.626,27 euro.
Inoltre saranno trasferite alla nuova Provincia
MB le quote spettanti di Cem ambiente (5,33%),
Idra patrimonio (12,5%), Ianomi spa (4%) per
un totale di 27.979.156,18 euro oltre al 19,169%
dei titoli azionari di Asam spa per un valore di
127.797.085,44 euro, integrando il trasferimento
con un atto unilaterale di impegno di garanzia per
la nuova Provincia MB.
Saranno trasferiti, inoltre, a carico della Provincia
MB, i mutui ancora in ammortamento relativi a
opere in corso di realizzazione sul territorio MB.
Il testo prevede inoltre una clausola di salvaguardia che demanda la possibilità di definire ogni procedura di trasferimento, anche in via transattiva o
convenzionale, alle successive Amministrazioni in
carica rappresentanti le due Province di MI e MB.
L’ultimo punto prevede che il conguaglio che la
Il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati,
Provincia di Milano dovrà versare alla Provincia
di Monza e della Brianza sarà definito con opportuni provvedimenti di Giunta provinciale, verificandone il concerto con il commissario governativo, e che tale conguaglio potrà essere suddiviso in
più rate annuali prevedendo comunque anche una
o più quote di conferimenti monetari necessari al
fine dell’attivazione della nuova Provincia.n
13
Promos - mercato globale
Crescono soprattutto Russia, Medio Oriente e Asia centrale
Il commercio con l’estero
riparte davvero
Le buone notizie del 2006 sono proseguite anche lo scorso anno, consentendo
un aumento della quota delle esportazioni italiane sul commercio mondiale,
dopo le difficoltà degli anni scorsi, causate dalla fase di crescita debole
in Europa, dalla perdita di competitività di prezzo e dall’apprezzamento dell’euro
a cura dell’Area studi, ricerche e statistiche dell’Ice
I
dati sulle esportazioni italiane di merci
relativi al 2007 mostrano un incremento
dell’8 per cento nel complesso, con punte
più elevate in aree come l’Europa centro
orientale (14,3%) e la Russia (+25,6%), il
Medio Oriente (24%), l’Asia centrale e in particolare l’India (+39%), la Cina (+11%).
Il ritrovato dinamismo già registrato nel 2006 è
proseguito anche nel 2007, consentendo un aumento della quota delle esportazioni italiane sul
14
commercio mondiale, dopo le difficoltà degli anni
scorsi, causate dalla fase di crescita debole in Europa, dalla perdita di competitività di prezzo e
dall’apprezzamento dell’euro, ma anche dall’entrata di nuovi importanti concorrenti come protagonisti del mercato mondiale.
Questi sviluppi dimostrano che il processo di ristrutturazione del sistema produttivo del nostro
paese, che punta sempre più sulla qualità per non
subire la concorrenza di prezzo da parte di paesi
con produzioni a costi inferiori di manodopera, potrebbe avere iniziato a dare i risultati attesi.
A livello mondiale il 2007 è stato caratterizzato
da un rallentamento della crescita del commercio
mondiale (5,5% rispetto all’8,5% dell’anno precedente). Le previsioni per l’anno in corso indicano
un’ulteriore decelerazione: l’attività produttiva e
gli scambi commerciali risentiranno della debolezza della domanda nelle aree dei paesi avanzati,
mentre le aree in via di sviluppo e la Russia continueranno a trainare la crescita.
Per l’Italia, nel 2007 si è registrata una crescita
dell’1,5 per cento del prodotto interno lordo cui
hanno contribuito positivamente sia la domanda interna che quella estera, anche se in misura più limitata: le esportazioni di beni e servizi hanno infatti
mostrato un incremento del 5 per cento, superiore a
quello delle importazioni (4,4 per cento).
A fine 2007 il disavanzo commerciale dell’Italia si
è sensibilmente ridotto rispetto all’anno precedente, portandosi da 20 a 9,4 miliardi di euro; ciò è
avvenuto per effetto di un lieve miglioramento del
deficit energetico e di un ampliamento di 9 miliardi
di euro dell’attivo manifatturiero.
Il surplus del settore tessile-abbigliamento-calzature è stato sostanzialmente in linea con quello del
2006 (oltre 16 miliardi di euro).
Segnali positivi emergono anche dai prodotti del
sistema casa, che si erano invece mostrati stazionari o in deterioramento nei periodi precedenti.
Da alcuni anni i vantaggi comparati del modello di
specializzazione internazionale dell’Italia sembrano concentrarsi sempre di più nei prodotti meccanici (il surplus ha sfiorato i 48 miliardi di euro).
Si ravvisano, contemporaneamente, i segnali di una
leggera attenuazione della tradizionale debolezza
in alcuni settori dell’industria a forti economie di
scala e ad alta intensità di conoscenze (prodotti Ict,
farmaceutica). Le vendite nelle aree esterne alla
Ue sono state molto dinamiche, va detto comunque che gli esportatori italiani hanno ancora molte
opportunità da cogliere in Asia orientale, dove la
crescita delle esportazioni dell’Italia è rimasta inferiore alla media (5,3%).
Negli ultimi tre anni l’interscambio dell’Italia si è
intensificato, anche se la quota dell’Italia in Asia è
inferiore rispetto alla quota mondiale delle esportazioni italiane e si mantiene costante dal 2005.
Secondo le previsioni dell’ultimo rapporto Ice-Prometeia, nonostante le difficoltà registrate in diversi
settori del made in Italy, emergono segnali positivi
dai settori dell’auto, della meccanica strumentale e
nel comparto delle costruzioni.
Tuttavia, anche se ci sono spazi di espansione commerciale attraverso il canale delle esportazioni, è
fondamentale, per competere con successo in questi mercati, approfondire l’internazionalizzazione
produttiva con l’incremento degli investimenti diretti esteri delle imprese italiane nell’area.
I dati sui primi tre mesi dell’anno sull’andamento
delle esportazioni italiane sono ancora incoraggianti (+5,4 per cento nel complesso, +11,4 per cento
nelle aree esterne alla Ue), in prospettiva però le
nostre esportazioni rischiano di perdere terreno
su alcuni mercati importanti anche per effetto del
forte deprezzamento del dollaro (16,5% ad aprile
rispetto al valore dell’anno precedente).
D’altra parte, l’andamento del cambio ci favorisce
in questa fase di continui rialzi delle quotazioni in
dollari delle materie prime, energetiche e non. Destano maggiori preoccupazioni gli effetti della paventata recessione negli Stati Uniti con le possibili
ripercussioni in tutte le principali aree del mondo.
I processi di globalizzazione hanno, infatti, reso
tutti i mercati strettamente connessi tra loro e difficilmente una crisi in una parte del mondo potrà
manifestare effetti limitati ai suoi confini (da www.
mglobale.it).n
www.promos-milano.it
www.mglobale.it
www.newsmercati.it
15
Non Profit
Nasce a Monza nel 2003 l’associazione Ti do una mano Onlus
Un filo diretto
con i bambini ucraini
Un soggiorno terapeutico di quattro settimane per un gruppo
di giovanissimi provenienti da Chernigov è stato l’avvio di una serie
di progetti a sostegno delle realtà meno fortunate del mondo
di Simona Fumagalli
D
all’estate 2003 un gruppo di famiglie monzesi, spinto dal desiderio di aiutare i bambini di tutto
il mondo, ha iniziato l’esperienza di ospitalità terapeutica. In
particolare si tratta di bambini provenienti dalla
16
regione di Chernigov in Ucraina, devastata economicamente dopo il disastro di Chernobyl.
La sperimentazione realizzata da un gruppo che si
chiamava “Monza chiama Chernobyl”, collegato a
una associazione già esistente che operava nel settore da anni, è risultata eccellente tanto da matu-
Tutti i progetti aperti
rare il desiderio di realizzare in autonomia, non solo
progetti di accoglienza per vacanze terapeutiche, ma
anche nuovi progetti rivolti a migliorare le condizioni di vita di chi non può lasciare la propria terra per
venire in Italia. Nasce così nel gennaio 2004 l’associazione “Ti do una mano – Onlus” con sede a Monza in Via Manzoni 11, diretta da un consiglio composto da Francesco Comoni, Andrea Valtorta, Roberto
Giardini, Fabio Sala, Luigi Peronetti ed Emanuele
Duse, presidente.
L’ospitalità terapeutica è organizzata in collaborazione tra l’ associazione e la fondazione Pro infanzia
del Detskij Fond di Chernigov, che ha il compito di
individuare i minori più bisognosi, provenienti da famiglie in precarie condizioni economiche, residenti
nelle 25 province della loro regione, da far soggiornare in Italia. L’allontanamento anche se temporaneo dalle zone esposte agli effetti delle radiazioni,
può risultare fattore determinante per la crescita dei
ragazzi. Infatti, lo scopo del progetto è proprio quello di offrire l’opportunità a gruppi di bambini e ragazzi ucraini di aumentare le proprie difese immunitarie grazie a un’alimentazione più ricca di vitamine
e proteine e alla permanenza, seppur temporanea, in
ambienti non contaminati.
Soggiornando presso le famiglie in Italia, i piccoli
ospiti possono allontanarsi dal territorio di provenienza, ancora fortemente contaminato dalle radiazioni sprigionatesi dalla centrale nucleare e ridurre
del 30/50% il tasso di cesio 137 accumulato nel
sangue. I minori, per lo più orfani, che non possono ottenere documenti idonei all’espatrio e quindi
partecipare al progetto di ospitalità terapeutica, pur
avendo le medesime problematiche di salute o essere gravemente indigenti, possono beneficiare di un
progetto di adozione a distanza. Scopo del progetto
è migliorare le difficili condizioni economiche e sociali di questi minori, sostenendoli, per tutto l’anno
con una quota fissa, nel loro paese, nelle spese di
sostentamento: vitto, vestiario, studio, salute, legna
per superare i rigidissimi inverni e tutto quant’altro
utile a migliorare il loro tenore di vita e del loro tutore, nominato dal Tribunale, normalmente un nonno/
nonna, zia, o, in assenza, terza persona che si offre.
Una variante al progetto di adozione è il sostegno
a distanza che viene devoluto a bambini già sostenuti con l’ospitalità terapeutica o con l’adozione a
distanza per i quali si ritiene opportuno, in qualsiasi
momento, inviare un contributo economico libero.
La missione dell’associazione non si limita a quanto
fin qui raccontato, ma realizza concretamente e attivamente varie iniziative di sostegno.
I progetti in corso riguardano le seguenti attività:
Bangladesh - Sostegno all’ostello di St. Philip di padre Fabrizio Calegari - Pime
Il progetto di sostegno consiste nell’invio dei fondi necessari all’acquisto di generi di prima necessità per l’anno 2008 per il mantenimento dei 140 ragazzi ospiti dell’ostello.
Bulgaria - Sostituzione infissi interni ed esterni Orfanotrofio di Komarivka
Questo progetto è realizzato a cura del Comitato di Capriate San Gervasio (BG)
Burundi - Costruzione casa per orfani a Masango
Questo progetto è realizzato in cooperazione con le suore missionarie Sorelle della carità
di Novara presenti in loco.
L’impegno dei volontari dell’associazione non si limita alla mera raccolta dei fondi, ma
contempla l’attività di seguire il buon esito dei progetti.
Sul sito www.tidounamano.org è possibile seguire lo stato di avanzamento dei lavori.
Diversi i progetti già realizzati, tra i quali la ristrutturazione dell’asilo di Vertijievka in Ucraina con
relativo acquisto di arredi, l’acquisto di un pulmino
per la fondazione Pro infanzia del Detskij Fond di
Chernigov destinato alla distribuzione degli aiuti umanitari, l’acquisto di apparecchi acustici per
Maryna e Yulya, due gemelle di tre anni sordomute e il sostegno a Yevgeniy Syntnyk, un bambino
ucraino di dodici anni affetto da tumore al midollo
osseo, arrivato in Italia con la mamma per sottoporsi al trapianto presso l’ospedale San Gerardo di
Monza.n
Per dare una mano:
Per poter elargire donazioni con bonifico bancario i riferimenti
sono i seguenti:
Associazione “Ti do una mano - Onlus”
Credito ARTIGIANO Fil. di Monza – Via Zucchi 16
ABI 03512 - CAB 20404 - C/C 4347
intestato a “Ti do una mano - Onlus”
indicando nella causale del versamento il nome del progetto
Queste le coordinate bancarie previste dallo standard europeo
(IBAN)
IT 72 P0351220404000000004347
Bic Swift ARTI IT M 2 MNZ
17
Il parere dei politici
Parla Alessia Mosca, deputata neoeletta nelle liste del Pd
Al lavoro, sulle donne
che lavorano
Uno sguardo attento sul mondo del lavoro soprattutto per quanto riguarda
il mondo femminile e il territorio di Monza e della Brianza. Sono questi i punti su
cui si concentra l’attività del segretario della Commissione Lavoro della Camera
di Guido Ferraro
A
lessia Mosca, neodeputata del
Partito democratico, spiega il
suo impegno sulle problematiche legate al mondo del lavoro
e in particolare sulla lotta alla
disoccupazione femminile e, in tema di provincia,
18
giudica fattore fondamentale per il rilancio economico della Brianza il passaggio dalle tre filiere
presenti sul territorio: legno e design, elettronica
e chimica.
D. L’impegno sui temi del lavoro rappresenta
uno degli aspetti basilari della sua attività po-
litica. Negli ultimi anni si è assistito a una moderata crescita del tasso di occupazione a livello
nazionale. Analizzando il dato disaggregato si
nota però un indice ridotto per quanto riguarda
la componente femminile della popolazione. Lei
considera l’incentivazione del lavoro femminile
una priorità di politica economica e un vero e
proprio fattore potenziale di crescita e di sviluppo per il Paese. Dal punto di vista pratico,
quali sono gli strumenti che ritiene necessari
per ottenere positivi risultati in materia?
R. Le politiche fin qui seguite in tema di occupazione femminile non hanno centrato gli obiettivi.
Le donne italiane che lavorano non superano il
46%, un livello da allarme sociale. In alcune regioni meridionali la situazione è anche peggiore:
la quota si aggira intorno al 25%, il valore più basso nell’Europa a 27. Reagire a questa situazione
è necessario e urgente. Servono misure concrete, non slogan e promesse. Nei mesi scorsi il Pd
ha presentato una proposta di legge basata su tre
cardini: modulazione più flessibile dei contratti
per consentire alle donne di non dover scegliere
tra aspirazione alla maternità e lavoro; crediti di
imposta per le aziende che assumono lavoratrici;
maggiore disponibilità di asili nido sul territorio.
Qualcuno ha obiettato che non si tratta di misure
a costo zero e che non è facile reperire risorse in
un momento difficile per l’economia come quello
attuale. Sono obiezioni miopi: difatti, se poniamo i
temi della maternità e dell’occupazione femminile
al centro dell’agenda politica, in pochi anni potremo trasformare quello che oggi è un elemento di
debolezza nel mercato del lavoro, nel vero asso per
lo sviluppo.
Purtroppo il Governo ha deciso di seguire un’altra
strada: il progetto di una fiscalità, basata sul quoziente famigliare, disincentiva il lavoro femminile
e così pure il tasso di natalità. Infatti, il calcolo
del reddito a livello famigliare sposta in capo al
coniuge con reddito più basso – di solito la moglie
– parte dell’onere fiscale, anziché alleggerirlo. Abbiamo bisogno dell’opposto, di un sistema orientato a rendere possibile la conciliazione tra carichi
fiscali e di lavoro. Solo così si aumenta anche la
possibilità di fare figli.
D. Parlando sempre di occupazione, la crescita
del tasso non sempre rappresenta una reale situazione di benessere, poiché spesso maschera
situazioni di precarietà che interessano soprattutto i giovani. In un panorama economico caratterizzato dalla competizione a livello globale,
la flessibilità rappresenta un fattore necessario,
ma che probabilmente va governato in modo
più efficace. Quali sono le sue considerazioni
e quali le disposizioni che riterrebbe efficaci in
materia e sulle quali intende concentrare il suo
impegno di giovane deputata?
R. Le cito un dato che conferma il suo quadro. Secondo l’ultimo Rapporto annuale dell’Istat, negli
ultimi anni è progressivamente calato il numero
dei disoccupati, ma senza benefici sul versante
dell’occupazione. Così, se le persone in cerca di
lavoro nel 1999 erano 2,5 milioni, oggi sono circa un milione. Ma, nel tempo, è rimasta pressoché
immutata la quota di occupati (62,5% del totale).
Questo significa che un numero crescente di persone ha rinunciato a cercare lavoro, dopo vari tentativi andati a vuoto. L’incidenza degli scoraggiati
aumenta al crescere dell’età e tra le donne con più
figli. Addirittura, nel Mezzogiorno le donne che
non cercano lavoro superano quelle disoccupate.
Peraltro, la precarietà diffusa impedisce a molti
lavoratori di arrivare a fine mese: questo significa che molti giovani non possono fare un progetto
di vita, restano ancorati alle famiglie di origine,
che rappresenta l’unica valida forma di Welfare.
Questo non significa che la flessibilità nel mercato
del lavoro ha fallito, anzi ci vorrebbe più flessibilità per far fronte a particolari situazioni, come ad
esempio nel caso di una lavoratrice che scegliesse
di diventare madre.
Ma, al tempo stesso, va contrastata la tendenza a
trasformare il contratto flessibile in una forma permanente di inquadramento. Nelle scorse settimane
ho messo a punto un intervento alla Camera per
porre all’attenzione generale il problema della precarietà, ma il Governo ha opposto il voto di fiducia, impedendo di fatto al Parlamento di svolgere
le funzioni che gli sono affidate dalla legge. Per
chi fosse interessato, segnalo che il testo dell’intervento è disponibile sul mio sito, all’indirizzo:
www.alessiamosca.it. I commenti inseriti dai lettori testimoniano che si tratta di un tema molto
sentito, soprattutto tra i giovani.
D. Monza è appena diventata Provincia, ma
proprio negli ultimi tempi si parla della necessità di semplificare il quadro istituzionale
degli interlocutori a livello locale per rendere
più snella l’azione di governo. Come è possibile
coniugare l’identificazione territoriale a livello
istituzionale di un’importante macro-area produttiva come la Brianza con le esigenze sopra
evidenziate?
19
Il parere dei politici
R. Purtroppo sul tema si è scatenata una battaglia
ideologica che aiuta forse a racimolare qualche
voto in più, ma non certo a risolvere i problemi. I
costi della Pubblica Amministrazione costituiscono un problema reale per il nostro paese, in quanto
sottraggono risorse allo sviluppo, al Welfare e alla
competitività. Tuttavia, è sbagliato l’approccio di
chi tende a generalizzare: ci sono strutture che pesano sulle tasche dei cittadini e non producono i
benefici attesi.
Ma ci sono anche enti che hanno dietro di sé una storia e ragioni economiche. La provincia di Monza e
Brianza rientra in quest’ultima categoria: è il frutto
di un’ambizione pluridecennale, nata dall’esigenza di facilitare la vita di cittadini e imprese presenti
Chi è Alessia Mosca
Alessia Mosca è nata a
Monza nel 1975. Laureata
in filosofia all’Università
Cattolica di Milano nel
1999, negli anni successivi
ha conseguito il master Ispi
in Diplomacy, il diploma
in International Relations
alla Johns Hopkins University e il dottorato di ricerca in Scienza della politica
all’Università di Firenze. Dal
2004 è ricercatrice all’Arel, Agenzia di ricerca e legislazione fondata da
Nino Andreatta. Fino ad aprile 2008 ha fatto parte della segreteria tecnica
del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta. Ha lavorato
al Parlamento europeo e nell’Ufficio relazioni istituzionali e internazionali
di Alenia Aeronautica e ha insegnato, come docente a contratto, all’Università Cattolica di Milano. Ha curato il volume Europa senza prospettive?
Come superare la crisi con il bilancio Ue 2007-2013 (Il Mulino, 2006) e
pubblicato diversi articoli sulle politiche dell’Unione europea. È membro
dell’Aspen Junior Fellows, della Sisp (Società italiana di scienza politica) e
di Eusa (European union studies association). È stata vice presidente dello
Yepp (Youth of the european people’s party) e membro della Direzione
nazionale della Margherita. Dal novembre 2007 e fino all’insediamento
dell’attuale Governo ha fatto parte dell’Esecutivo nazionale del Partito
democratico, come responsabile Lavoro. Alle elezioni politiche di aprile
2008 è stata eletta alla Camera dei Deputati. Fa parte della Commissione
Lavoro della Camera di cui è stata nominata segretario nel maggio 2008.
20
nel territorio. Stiamo parlando di un’area che ospita 800mila persone e che da sempre è caratterizzata da elementi peculiari rispetto all’area milanese.
L’esigenza della nuova provincia si fa ancora più
pressante oggi che torna a riaffacciarsi l’idea di
trasformare Milano in un’area metropolitana che
si estende ben oltre i confini cittadini. Spero che la
maggioranza al Governo torni sulla questione e si
impegni per rilevare e colpire gli sprechi reali del
settore pubblico, salvaguardando invece le proposte orientate allo sviluppo dei territori.
D. Il sistema elettorale attualmente in vigore è
stato criticato per il fatto che i candidati non
sono collegati direttamente ai collegi elettorali
di riferimento ma vengono, come si suol dire,
“paracadutati” dall’alto. Nel suo caso questa
regola non vale, essendo lei diretta espressione
della città di Monza e della Brianza. Quali sono
le problematiche territoriali che giudica prioritarie?
R. Oltre alla questione della provincia, credo sia
fondamentale affrontare il nodo delle infrastrutture. Non ci può essere sicurezza e sviluppo senza
una rete efficiente di strade, autostrade e ferrovie.
Il Governo Prodi ha stanziato 1,3 miliardi di euro
per la Pedemontana, una somma ingente in un
momento difficile per i conti dello Stato. Ma non
basta. Ora occorre intervenire sulla direttrice EstOvest della regione, eliminare gli imbuti che complicano la vita di chi si muove per lavoro lungo le
arterie ad alta densità di traffico.
La Brianza è terra di straordinarie capacità. Il rilancio economico deve passare dalle tre filiere
presenti sul territorio: quella del legno e design,
l’elettronica e la chimica. Il tema dello sviluppo
si lega a quelli del lavoro e della sicurezza: nonostante la nostra area presenti elevati indici di sviluppo, ci sono ancora sacche di disoccupazione e
precarietà.
Occorre impegnarsi su questo versante per assicurare alle giovani generazioni la possibilità di progettare la propria vita in maniera serena. Al tempo
stesso, credo sia indispensabile non abbassare la
guardia sul versante della sicurezza: la Brianza si è
dimostrata una terra ospitale sia per le persone che
arrivavano dalle aree circostanti, sia per gli immigrati che hanno scelto la nostra terra, attratti dalle
opportunità occupazionali, in particolare nel settore dell’industria. L’impegno di chi fa politica deve
essere indirizzato ad assicurare che l’integrazione
proceda senza grandi traumi e nel pieno rispetto
delle regole.n
Concessionaria BMW Mariani Motors
Viale Sicilia, 130 - Tel. 039 39391 - MONZA
Vita dell’Ordine
Non tutti conoscono gli obblighi di aggiornamento dei professionisti
Commercialisti
in forma… zione
Tutti gli iscritti all’Albo devono maturare un numero minimo di crediti
che dimostrino il loro impegno nel mantenersi professionalmente aggiornati.
È il sistema della formazione professionale continua, in vigore dal 2003
di Paolo Greco
L
a vita professionale quotidiana
dell’iscritto all’Albo deve continuamente confrontarsi con novità
legislative e giurisprudenziali che
impongono una costante attenzione
all’evoluzione del sistema giuridico – economico
e professionale. Per questo motivo già da tempo
il concetto di formazione professionale continua,
teorizzato dai teorici del lavoro, è una realtà ormai
storica per i commercialisti. Già dal 2003 l’Ordine
dei dottori commercialisti e poi il Collegio dei ragionieri, oggi confluiti in un unico Ordine, avevano
22
reso obbligatorio l’aggiornamento professionale
per i propri iscritti, secondo un modello poi seguito anche da altre realtà professionali ordinistiche.
Oggi per il commercialista, dottore o ragioniere, e
per l’esperto contabile lo svolgimento della formazione professionale continua è obbligo giuridico e
deontologico ai sensi degli artt. 12, co. 1, lett. r) e
29, co. 1, lett. m), del dlgs n. 139/2005, il provvedimento che ha riformato la professione istituendo
l’Albo unico a partire dalla scorso 1º gennaio.
Come spiega il regolamento emanato dal Consiglio
nazionale, la formazione professionale continua:
a) è attività obbligatoria di aggiornamento, approfondimento e sviluppo delle conoscenze e
delle competenze tecniche sulle materie oggetto
di esercizio dell’attività professionale del dottore
commercialista e dell’esperto contabile. Non sostituisce, ma completa lo studio e l’approfondimento
individuale che sono i presupposti per l’esercizio
dell’attività professionale;
b) è diretta al miglioramento e al perfezionamento
professionale, ai sensi dell’art. 29, co. 1, lett. d),
del dlgs n. 139/2005. Il suo svolgimento è uno dei
presupposti per la correttezza, la qualità e il pregio
della prestazione professionale;
c) è svolta nell’interesse dei destinatari della prestazione professionale degli iscritti all’Albo e a
garanzia dell’interesse pubblico;
d) è volta ad assicurare e garantire che gli iscritti
all’Albo mantengano, approfondiscano ed estendano la propria competenza tecnica e professionale.
In pratica la formazione obbligatoria si realizza
mediante determinate attività formative, anche se
svolte all’estero, presso eventi accreditati dagli
Ordini territorialmente competenti, in materie specificate in un apposito elenco:
a) partecipazione a eventi formativi, quali convegni, seminari, corsi, master ed eventi similari nonché svolgimento di attività di formazione a distanza, inclusi nei programmi formativi degli Ordini
territoriali di cui all’art. 29, co. 1, lett. m), del dlgs
139/2005;
b) partecipazione a eventi formativi nonché svolgimento di attività di formazione anche a distanza,
direttamente accreditati dal Consiglio Nazionale,
in quanto organizzati dallo stesso o da associazioni
sindacali di categoria aventi rilevanza e rappresentatività su base nazionale o da altri organismi di
emanazione della categoria, nell’ambito dei poteri
di coordinamento e promozione dell’attività dei
Consigli dell’Ordine per favorire le iniziative intese al miglioramento e al perfezionamento professionale, di cui all’art. 29, co. 1, lett. d), del dlgs
n. 139/2005;
c) svolgimento di altre attività formative particolari, individuate dal Regolamento per la formazione
professionale continua degli Ordini territoriali.
Così il professionista deve maturare un minimo di
90 crediti nel triennio, con un minimo annuale di
20, di cui 3 in specifiche materie riguardanti l’ordinamento professionale e l’organizzazione dello
studio.
È un costante lavoro che occupa una parte importante della vita professionale di cui non tutti i
clienti e in generale la comunità è a conoscenza.
Nell’elenco degli iscritti che compare in coda alla
rivista, periodicamente appare la misura di questo
impegno quantificato secondo il sistema dei crediti
come sopra descritto. Questo almeno da un punto
di vista minimale. Il codice deontologico della professione chiede infatti di più. Il professionista ha il
dovere continuo di mantenere la sua competenza
e capacità professionale al livello richiesto per assicurare ai suoi clienti l’erogazione di prestazioni
professionali di livello qualitativamente elevato,
secondo le correnti prassi e tecniche professionali
e disposizioni normative, con le necessità imposte
dalla tipologia di prestazioni professionali rese.
Questo significa anche che l’adempimento degli
obblighi di formazione professionale continua, secondo quanto previsto dai regolamenti emanati dal
Consiglio Nazionale e dagli Ordini locali, costituisce il requisito minimo richiesto al professionista
per il mantenimento della sua competenza professionale, ma non lo esonera dalle ulteriori attività
formative, rese necessarie dalla natura degli incarichi assunti, al fine di adempiere ai suoi doveri
professionali.n
Nelle foto due momenti
della formazione professionale
presso l’Ordine
23
News
Un 2007 da record
per il contrasto all’evasione
Gli incassi derivanti dall’attività di controllo dell’Agenzia delle entrate
in Lombardia sono di oltre 1,3 miliardi di euro, in crescita dell’81% rispetto ai 727 milioni di euro del 2006. Poco più della metà, 668 milioni,
arrivano da ruoli e gli altri 648 milioni da versamenti diretti.
I significativi risultati sono accompagnati da una serie di indicatori
particolarmente positivi: nel complesso il numero degli accertamenti è
passato da 52.000 a 68.872 con una maggior imposta accertata pari a
oltre 4 miliardi di euro, contro i 2,6 del 2006; il numero degli accertamenti su imposte dirette, Iva e Irap cresce quindi del 32,4% (+ 16.872)
rispetto all’anno precedente, mentre gli accertamenti chiusi con adesione e acquiescenza crescono dell’86% per una maggiore imposta
definita pari a oltre 184 milioni di euro contro i 128 del 2006.
In relazione ai soli accertamenti definiti su imposte dirette, Iva e Irap,
l’indice di definizione della maggiore imposta è pari al 60%. Nel dettaglio, gli accertamenti definiti passano da 21.316 nel 2006 a 39.646
nel 2007 (+ 86%).
Tra i dati 2007, spiccano quelli relativi ai soggetti di grandi dimensioni,
cioè con volume d’affari superiore a 25,8 milioni di euro, nei confronti
dei quali sono stati eseguiti 338 controlli (+ 97% rispetto al 2006),
con una crescita del maggiore imponibile contestato nell’ambito delle
imposte dirette, che è passato da 302 milioni di euro a oltre 1 miliardo
di euro (+243%).
Bando Seed, 10 milioni
per le start up
Sono state attivate le procedure online per la presentazione del
Bando per l’accesso agli interventi previsti dal fondo di rotazione per il finanziamento di
nuove imprese innovative
lombarde nella fase iniziale o di sperimentazione
del progetto d’impresa,
Fondo Seed.
Il Fondo Seed, istituito
con delibera di Giunta
regionale del 2 agosto
2007, ha una dotazione di
10 milioni di euro ed è gestito dalla finanziaria regionale Finlombarda spa.
24
L’anima Gospel di Nova
Appuntamento a Nova per la terza edizione del Festival Gospel di Nova
Milanese, nato nel 2006 da un’idea di Gianluca Sambataro in collaborazione con il Rejoice Gospel Choir. L’ambizioso progetto si propone
di offrire un evento culturale di alto livello artistico, occasione per far
conoscere la musica Gospel a un pubblico sempre più vasto.
Il mese di luglio vede la presenza di importanti eventi di musica Gospel
nel territorio lombardo: il Varese Gospel Festival e il Milano Gospel
Festival. Il neonato festival di Nova Milanese vuol portare la musica
Gospel nel territorio della Brianza e mira a diventare un appuntamento
di riferimento per gli appassionati del genere. Il programma offre momenti differenti di approccio alla musica Gospel attraverso l’alternarsi
di seminari di canto, Messa Gospel e concerto serale che si rivolgono
ai cori, agli appassionati e a chi desidera avvicinarsi per la prima volta
a questa musica coinvolgente e profonda.
Ogni anno al Rejoice
Gospel Choir si affianca un importante
ospite internazionale.
Dopo il reverendo Bazil Meade, fondatore
e direttore del London
Community
Gospel
Choir e Robin Brown,
quest’anno è la volta di
Jnr Robinson.
Sabato 12 luglio 2008
- Ore 21.00 Nova Milanese - piazza Marconi
– concerto - Rejoice
gospel choir & Jnr Robinson in concerto.
Domenica 13 luglio 2008 - Ore 10.30 - Nova Milanese - Chiesa S. Antonino Martire – Santa Messa - Rejoice Gospel Choir & Jnr Robinson
in concerto.
Un aiuto contro
la contraffazione
Un progetto speciale per l’innovazione, promosso dalla Camera di
commercio di Milano, affiancata da Alintec Scarl, ha l’obiettivo di fornire alle imprese un servizio di consulenza che le aiuti a individuare
nuove soluzioni tecnologiche, quali strumenti di difesa nei confronti
della contraffazione dei propri prodotti. A chi è rivolta l’iniziativa: possono partecipare aziende di tutti i settori produttivi, che abbiano sede
operativa o legale nella provincia di Milano.
Lombardia capitale del brevetto
Sono oltre 19.000 le domande
di brevetto depositate a Milano
in un anno (luglio 2006-giugno
2007), quasi un terzo del totale italiano (29%) che supera
le 66.000.
E se sono i marchi a fare
la parte del leone in Lombardia con 15.023 domande su
51.579 in tutta Italia, molti sono
anche gli inventori che scelgono le
province lombarde per depositare le loro
scoperte, oltre 3.000. Dopo Milano, in assoluto la provincia con più
domande di brevetto depositate (15.916, il 24% italiano), viene Brescia
con 902 (1,4%). Terza Bergamo con 576 (0,9%). Bene anche Varese e
Mantova per numero di invenzioni (rispettivamente: 107 e 53). Emerge
da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Uibm
(Ufficio Italiano Brevetti e Marchi).
Tutti i numeri
del Polo catastale
Tutti i dettagli e i requisiti per la partecipazione al progetto sono contenuti nel regolamento che può essere scaricato dal sito della Camera
di commercio. Per inviare la domanda di adesione al progetto è necessario compilare il questionario online.
Per informazioni: Camera di commercio di Milano - Servizio Promozione e Innovazione per le Imprese. Tel. 02.8515.4526 Fax 02.8515.4205
E-mail: [email protected]
Entra a regime il Polo catastale Brianza Ovest. Firmata lo scorso dicembre, la convenzione per la nascita del polo ha avuto un’operatività
immediata, che la lunga esperienza precedente (le prime sperimentazioni a Seregno sono iniziate nel 2002) ha consentito.
I costi di impianto del servizio sono stati estesi ai
nuovi Comuni aderenti: le
spese di investimento sono
state quantificate in 66.000
euro, circa 26 centesimi per
abitante.
Le spese di gestione potranno invece essere coperte da trasferimenti per
123.000 euro, altri 26.000
verrebbero dai tributi catastali e ulteriori 74.000
euro potrebbero provenire
dall’applicazione di speciali
tariffe.
L’obiettivo è di continuare
sulla strada del miglioramento del servizio a costi ragionevoli: infatti le spese di gestione dei
Comuni dal 2003 a oggi sono passate da un costo di 0,87 centesimi a
0,83 per abitante, quindi sempre sotto l’euro/abitante che è il parametro finanziario obiettivo delle amministrazioni coinvolte.
25
Distretto Lions
108 I b1
Il ruolo della famiglia e della scuola per arginare il disagio giovanile
Bullismo, un male
dei nostri tempi
Un fenomeno in continua espansione: il numero verde istituito dal ministero
della Pubblica istruzione ha registrato una media di 70 chiamate al giorno
di Antonio Laurenzano*
D
i bullismo e di disagio giovanile
nella società contemporanea si
è parlato nel corso di un recente intermeeting organizzato nel
distretto. Tanti gli spunti e le riflessioni su un tema di grande attualità che in Italia
riguarda circa il 33% dei ragazzi in età adolescenziale. Un ragazzo su tre subisce infatti episodi di
violenza verbale, psicologica o fisica. Dagli Anni
Novanta, in Italia, un fenomeno in continua espansione: il numero verde istituito nel febbraio dello
scorso anno dal ministero della Pubblica istruzione
ha registrato in dodici mesi 12.874 telefonate, una
media di 70 chiamate al giorno! La questione giovanile rappresenta il nervo scoperto della società.
Da tempo si è aperta una frattura profonda fra le
generazioni, una frattura che comporta spesso l’impossibilità di trasmettere dai padri ai figli i modelli
comportamentali, le gerarchie dei valori, perfino le
regole della quotidianità. Il vuoto ideologico, il nichilismo culturale, l’intolleranza civile e religiosa
sono ormai i simboli di una società allo sbando,
sempre più in balia di falsi profeti e di mercenari
senza scrupoli.
I giovani, è stato rilevato, rappresentano l’anello
debole di un sistema attraversato da forti tensioni, sono figli di una società priva di freni inibitori, in cui l’autorevolezza, intesa come credibilità
valoriale, è stata soppiantata dalla trasgressione.
Senza un passato, ma in qualche modo incapace di
proiettarsi verso il futuro, la “generazione invisibile” vive il presente acriticamente, adagiandosi, e
spesso rifiutando con violenza quello che la società
è in grado di offrirle. Il vuoto che opprime il ragazzo dopo l’abbandono delle certezze dell’infanzia
rende tutto paurosamente insignificante. La famiglia è vissuta come ultima spiaggia per la ricerca
26
e l’affermazione della propria identità, per la maturazione della propria personalità. È proprio nella famiglia, in sinergia con la scuola, che occorre
recuperare la smarrita visibilità dei giovani, la loro
soggettività sociale, la capacità di percepire il loro
futuro. La famiglia resta dunque l’unico plausibile
centro di socializzazione del ragazzo, la risposta a
ogni forma di inquietudine giovanile. «In questa
azione di recupero dei giovani», hanno osservato i
relatori, «è fondamentale il ruolo dei genitori: non
devono divenire fattori negativi nel processo educativo dei propri figli. I genitori che non sanno dire
no e che, per non essere disturbati, preferiscono
disinteressarsi, non contribuiscono certo alla loro
maturazione». In una società dove è vietato vietare, dove non ci si indigna più per niente, non c’è da
stupirsi di atteggiamenti violenti di tanti giovani,
allevati senza un esempio, senza una guida salda,
senza regole di comportamento. Cosa fare, dunque
per sconfiggere il bullismo e con esso l’analfabetismo emotivo dei giovani? Dai relatori è venuta
una precisa indicazione. Educare i giovani alla legalità, ridestare in loro i grandi ideali, la passione
civile e politica per renderli protagonisti consapevoli del loro ruolo sociale attraverso il recupero
della…smarrita visibilità. Coniugare la libertà con
il senso del dovere per poterla vivere non come trasgressione ma come valore di grande significato.
Fino a quando la società non permetterà ai giovani
di essere protagonisti nella legalità, soggetti attivi
nella società, essi continueranno a vivere ai margini della strada, fuori da ogni ottica di integrazione
civile e sociale. In un mutato contesto sociale, la
famiglia e la scuola dovranno insegnare ai giovani
l’arte del vivere per restituire loro l’antico ruolo di
strumento di cambiamento sociale.n
*Addetto stampa distrettuale ([email protected])
Da 20 anni per Monza e Brianza La Concessionaria LAND ROVER
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27
Rotary international
Grande successo dell’iniziativa a livello territoriale
Il Sedeca fa il tagliando
ai cinquantenni
Il progetto, che ha avuto la tutela scientifica dell’Associazione italiana
specialisti in angiologia e dell’Associazione medici di Seregno e Brianza,
è stato condotto per tutto l’anno rotariano
di Federica Vernò
P
revenzione delle malattie vascolari: questo l’obiettivo del service
dell’anno rotariano 2007-2008 per
il Rotary club Seregno-Desio-Carate Brianza, presieduto da Fabio
Colombo. Un’indagine epidemiologica rivolta alla
popolazione cinquantenne, maschile e femminile,
residente nei comuni di Carate Brianza, Seregno e
Albiate. A presentare l’esito dello screening è stato il presidente Colombo, in occasione dell’ultima
conviviale del mese di giugno prima del passaggio
delle consegne.
Degli 858 soggetti informati dell’iniziativa, hanno
risposto in 389, il 45,3 per cento. Sono stati rilevati i dati più significativi: peso, pressione arteriosa,
attività motoria, fumo e riscontro del tasso ematico dei lipidi. È stata, quindi, eseguita un’indagine
non cruenta con esame Ecocolordoppler dei vasi
più a rischio, esaminando le arterie carotidi, arterie
addominali, aorta, vasi intestinali e renali, distretti
vasali che, se interessati da restringimenti, possono dare vita a ictus cerebrali, insufficienza renale o
alla rottura dell’aorta addominale.
L’iniziativa, che ha avuto la tutela scientifica
dell’Associazione italiana specialisti in angiologia
e dell’Associazione medici di Seregno e Brianza, è
stata condotta per tutto l’anno rotariano.
«Questo studio», ha detto Fabio Colombo dopo
aver analizzato i dati emersi, «è risultato importante dal punto di vista scientifico perché ha permesso
ai pazienti di sottoporsi allo screening e a terapia
opportuna, senza la quale si sarebbero sviluppa-
28
ti ictus cerebrali negli anni successivi. Per nove
soggetti, data la compresenza di fattori di rischio,
sono stati eseguiti esami di secondo livello. Per
un paziente si è reso necessario un intervento di
bypass cardiaco».
Il 6,9 per cento dei soggetti esaminati erano già
affetti da malattie vascolari senza saperlo.
Questi i dati: 55 soggetti su 389 sono risultati sedentari, 23 soggetti presentano ipertensione non
nota, 56 ipertensione nota, 121 persone fumano
oltre 20 sigarette al giorno, tre persone presentano
il diabete, 44 hanno un alto tasso di colesterolo e
trigliceridi nel sangue, 93 sono in sovrappeso oltre
il 30 per cento del peso ideale, 27 hanno stenosi
patologiche alle carotidi.
Presenti in sala presso l’Hotel Cora Fossati di Carate Brianza, oltre ai numerosi soci, anche il sindaco di Albiate Filippo Viganò e il vicesindaco di
Seregno Attilio Gavazzi, oltre ai medici specialisti
del Centro medico brianteo di Albiate e dell’Unimedica di Seregno, che hanno collaborato e sostenuto l’indagine.
Sull’importanza della prevenzione ha insistito il
primo cittadino di Albiate, Filippo Viganò.
L’indagine ha visto anche una larga partecipazione
di cittadini extracomunitari residenti nei tre comuni. «Siamo soddisfatti dello studio», ha concluso il
presidente Colombo, «sia dal punto di vista scientifico sia dal punto di vista sociale, confermando
che le nostre iniziative, effettuate sul territorio,
sposano lo spirito di servizio che contraddistingue
il Rotary».n
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Economia e Finanza
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La crisi del credito
A che punto siamo?
La crisi ha coinvolto dapprima banche e società finanziarie,
riducendone drasticamente i margini di profitto e i bilanci. In risposta
tali istituti hanno ristretto il credito a imprese e individui, contribuendo
così al rallentamento economico
di SERGIO COLA
S
tiamo vivendo, sia come investitori
che come professionisti del settore,
uno dei periodi più difficili degli
ultimi anni. La crisi economica e
quella finanziaria sono scaturite dal
settore del credito, inizialmente in ambito immobiliare (in particolare degli investimenti nei mutui
ipotecari), per poi estendersi al settore finanziario.
Oggi, a un anno dallo scoppio della crisi, possiamo
coglierne meglio la dinamica particolare.
In condizioni normali una crisi economica sarebbe
partita dall’economia reale, con saturazione della domanda, quindi rallentamento della produzione, peggioramento dei profitti, degrado della solidità delle
imprese e dell’occupazione.
La minore solidità delle imprese che fa seguito a un
deterioramento dei margini di profitto porta solitamente a maggiori tassi di default, cioè alla perdita di
solvibilità delle imprese sui titoli di debito emessi (il
default delle loro obbligazioni).
Diversamente, in questa occasione la crisi ha coinvolto dapprima banche e società finanziarie, riducendone drasticamente i margini di profitto e i bilanci. In
risposta tali istituti hanno ristretto il credito a imprese
e individui, contribuendo così al rallentamento economico.
Il grave peggioramento della situazione degli istituti di credito ha comportato una mutata percezione
della loro solidità finanziaria: gli azionisti sono stati
profondamente penalizzati dalla necessità di ricapitalizzazione, mentre gli obbligazionisti hanno visto allargarsi lo spread di credito. A fronte di un maggior rischio di default il mercato ha così prezzato rendimenti
30
più alti per le obbligazioni emesse dalle banche.
Lo spread di credito è qui inteso come la differenza
di rendimento fra una obbligazione emessa da una
società e una governativa, il cui rischio di default è
considerato nullo, soprattutto nei paesi sviluppati.
In questo caso pertanto l’allargamento dello spread
di credito si è verificato prima sui finanziari e successivamente sui titoli di consumo e industriali, causando una situazione anomala in cui alle banche veniva
richiesto un maggior premio al rischio rispetto alle
società industriali e commerciali (che normalmente
sono da esse finanziate e molto meno tutelate).
Andamento storico degli spread di credito rappresentati dagli indici CDS (Credit
Default Swap): finanziari senior (nero), industriali (arancio) e consumo (verde).
Fonte Bloomberg
Il grafico sugli spread di credito (rappresentati dagli
indici Cds) evidenzia l’inversione della situazione
dopo la primavera e un ritorno a una situazione più
simile a quella di lungo periodo. Quando è diventato chiaro che la crisi del credito stava contagiando
il resto dell’economia e quindi si sarebbe assistito a
un rallentamento classico, gli spread di credito dei
settori di consumo e industriali hanno cominciato ad
allargarsi.
sezione promozionale
Pubblicazioni Lombard Odier Darier Hentsch su
grafici Société Générale mostrano l’andamento nel
tempo di indici aggregati relativi al credito. Il messaggio è chiaro: i livelli di allargamento espressi da
tali indici prezzano pienamente tassi di default analoghi al 1991 e al 2001-2002 per gli Usa e al 2002
per l’Europa (per la quale la serie storica disponibile
è più breve).
I mercati avrebbero perciò già anticipato uno scenario molto negativo: ma come?
Occorre considerare che negli indici aggregati le
obbligazioni finanziarie/bancarie hanno un peso rilevante. Esse sono le principali responsabili di tale
allargamento e probabilmente una delle migliori opportunità di investimento che si possano oggi trovare sul mercato.
Sebbene non si possano escludere fallimenti in questo settore, i casi di default bancario in Usa o in Europa sono stati pochissimi dopo la crisi dei Savings
& Loans negli Usa.
Si pensi al caso di Bear Stearns, dove per esempio
si è avuto il salvataggio da parte di JP Morgan: gli
azionisti sono stati pesantemente penalizzati, ma gli
obbligazionisti no. Simili anche le situazioni degli
obbligazionisti Fannie Mae o Freddie Mac in Usa e
Northern Rock in Inghilterra.
Lo scenario attuale è grave e probabilmente porterà
a un ulteriore consolidamento nel settore finanziario. Tuttavia, il fallimento di istituzioni molto grandi
sembrerebbe un rischio che anche le autorità vogliono scongiurare con ogni mezzo: i titoli di debito sono
perciò da privilegiare rispetto a quelli azionari.
Per beneficiare di questa situazione è necessario impostare un portafoglio basandosi su una profonda
conoscenza specifica del credito sottostante e/o una
notevole diversificazione.
In alternativa ci si può affidare a un fondo di investimento obbligazionario che gestisca tali aspetti sistematicamente.
Dal punto di vista del credito, a livello generale,
possiamo quindi concludere con ragionevole tranquillità di preferire il credito bancario ai titoli ad alto
rendimento del settore industriale o del consumo.
Dal punto di vista della vita residua delle obbligazioni da detenere, invece, la scelta è più ardua. I
rendimenti a breve sono profondamente influenzati
dalle aspettative sulle banche centrali e quelli a lunga dall’inflazione attesa.
Se restiamo in area Euro, al momento in cui scrivo, la prima parte della curva dei rendimenti sembra
mostrare le migliori caratteristiche di ritorno totale
(effetto complessivo delle oscillazioni di prezzo e di
maturazione degli interessi).
Curva dei rendimenti governativi per scadenza in Euro. Fonte Bloomberg
Il rischio inflazione induce la Bce a mantenere una
politica restrittiva con tassi a breve elevati e aspettative di rialzo. Non possiamo escludere che i livelli di inflazione restino stabilmente più alti che in
passato. Perciò le scadenze intorno a 2-3 anni paiono oggi la miglior scelta di investimento: offrono
gli stessi rendimenti delle scadenze decennali, ma
con un rischio di prezzo molto inferiore.n
Borse
EurostoXX50
S&P500
SMI
FTSE100
Topix
Valute
EURUSD
EURCHF
EURGBP
EURJPY
Materie Prime
Petrolio
Oro
Tassi
EUR 3M
GBP 3M
USD 3M
EUR 2Y
GBP 2Y
USD 2Y
EUR 10Y
GBP 10Y
USD 10Y
Alternativi
CSFB Tremont
USD
30-06-2008
Perf. ultimi due mesi
Perf. da inizio anno
3352,81
1280
6958,51
5625,9
1320,1
-12,35%
-7,62%
-7,58%
-7,58%
-2,84%
-23,79%
-12,83%
-17,99%
-12,87%
-10,54%
30-06-2008
Perf. ultimi due mesi
Perf. da inizio anno
1,576
1,609
0,791
167,33
0,85%
-0,48%
0,55%
3,11%
7,98%
-2,72%
7,60%
2,66%
30-06-2008
Perf. ultimi due mesi
Perf. da inizio anno
140
928,3
23,39%
7,31%
45,86%
10,78%
30-06-2008
Var. ultimi due mesi
Var. da inizio anno
4,95
5,95
2,78
4,60
5,23
2,62
4,62
5,13
3,97
6/30/2008
0,09%
0,11%
-0,07%
0,84%
0,81%
0,36%
0,50%
0,46%
0,24%
Perf. ultimi due mesi
0,27%
-0,05%
-1,92%
0,63%
0,87%
-0,43%
0,31%
0,62%
-0,05%
Perf. da inizio anno
436,07
2,00%
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31
Arte e Cultura
Un itinerario virtuale per le celebrazioni del Primo regno d’Italia
Il ritorno dei napoleonici
e l’eredità del viceré
Queste presenze non sono però fantasmi del passato. Con l’applicazione
di una tecnologia suggestiva, i suoni, le luci e i colori hanno ricreato
le atmosfere, ridisegnato i volumi e fatto “comparire” gli antichi protagonisti
che dominarono la scena politica tra il 1805 e il 1814
di Paolo Paleari*
La sala à manger “in rosso”
32
O
mbre napoleoniche si aggirano
tra gli spazi silenziosi della Villa
Reale di Monza.
Anche se solo per un paio di
sere, nel lungo crepuscolo di
fine giugno, i riflessi dei Bonaparte sono tornati a
specchiarsi entro i limpidi cristalli delle sale della reggia. Silenziose, colte da immagini diafane e
rarefatte, le figure di Napoleone, Giuseppina, del
figlioccio Eugenio, della di lui consorte Amalia e
dei fanti della legione Cisalpina sono ricomparse
dopo quasi duecento anni. Tanti infatti ne sono
Uno spettacolo di luci e suoni, nella Villa dove il
senso del tempo è scandito dall’iconografia delle
figure napoleoniche che hanno segnato la storia
del Regno d’Italia. Così, in sintesi, l’accoglienza
offerta ai visitatori dal comitato per le celebrazioni del Primo Regno d’Italia, che insieme con
l’amministrazione comunale ha allestito gli appartamenti di conversazione per un itinerario virtuale tra personaggi e fatti che hanno dominato
la scena politica tra il 1805 e il 1814. Un percorso
aperto sulle sequenze del valzer di “Desirèe”, proiettate sul velario steso sopra il salone d’onore
e che continua poi attraverso la sala verde, del
circolo, del caffè, à manger con immagini che propongono differenti atteggiamenti di Bonaparte e
del principe di Beauharnais colti nel divenire della
loro parabola storica.
passati da quando l’imperatore, il viceré Beauharnais e il suo seguito hanno messo piede a Monza
con quelle vesti e quelle funzioni che cancellavano
le aspirazioni di indipendenza degli Italiani di Liguria, Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia.
Queste presenze non sono però fantasmi del passato, quanto piuttosto l’anticipazione di un nuovo
modo di concepire un percorso di visita entro una
dimora regale ancora inaccessibile. Con un metodo
singolare, che ha supplito la momentanea assenza delle componenti mobili con l’applicazione di
una tecnologia suggestiva, i suoni, le luci e i colori
hanno ricreato le atmosfere, ridisegnato i volumi e
fatto “comparire” gli antichi protagonisti. Il tempo
è così balzato all’indietro, sino alla primavera del
1805, quando, con la nascita del Regno d’Italia,
anche per Monza e la Brianza, inserite nel nuovo
contesto del dipartimento d’Olona, tutto viene rinviato alla volontà del sovrano assoluto che risiede
a Parigi. E per un decennio il nuovo arbitro della
politica europea crea e disfa regni che insistono
sulle ceneri di monarchie e principati millenari.
Così anche per la nostra città, la quale sotto Maria
Teresa godeva ancora di privilegi che scendevano ai tempi del Barbarossa. Poi, con gli echi della rivoluzione e l’arrivo dei Francesi, viene tutto
Sale degli appartamenti
di conversazioni con suggestioni
tratte da figurini napoleonici;
una china di Eugenio (periodo dell’esilio)
e due olii di Napoleone imperatore
ed Eugenio viceré
33
Arte e Cultura
Salone centrale con velarium
cancellato, molto distrutto e altro ancora sottratto.
Questo scempio - che avviene con la complicità di
giacobini locali - investe anche la Villa, ora Palazzo
Nazionale. E si rischia grosso: dopo la precipitosa
partenza dell’arciduca Ferdinando la reggia viene
spogliata e da più parti si insiste per una alienazione “pilotata”. Si pensa così di abbatterla e trarne
materiali di risulta. Ma tra gli amministratori più
che il buon senso forse prevale la paura dello scandalo e non se ne fa nulla. Sollecitati dalla petizione
di un cittadino, tal Domenico Palmieri, il proposito viene rivisto e abbandonato. Nel Palazzo Nazionale, risistemato, risiede così per breve tempo
il vicepresidente della Repubblica Italiana, e poi,
dopo l’ennesimo sovvertimento delle istituzioni, vi
prende dimora il viceré francese.
Con una Casa civile composta di ventotto tra dignitari e famigli e una guardia che distribuisce anche
quattro dragoni montati per turno, Eugenio trascorre a Monza buona parte della settimana. Il martedì
e il giovedì si reca a Milano, per il Consiglio dei
ministri; per le udienze private, invece, il protocollo non è così rigido: diversi incontri avvengono
proprio in Villa e anche la Municipalità - in speciali
occasioni - siede alla tavola del viceré. Intanto la
sua famiglia cresce all’ombra del parco: sui prati
che declinano da Villa Mirabellino - ribattezzata
col nome di Villa Augusta - la principessa Amalia
accompagna i primi incerti passi dei suoi piccoli, e
34
ha la gioia di riavere uno sposo troppo spesso diviso tra gli impegni di rappresentanza e una teoria
interminabile di campagne militari.
Sulla effettiva possibilità del viceré di marcare la
situazione italiana si hanno pochi dubbi: su tutto e
su tutti sovrasta la volontà del patrigno Napoleone.
Diverso il discorso sulle intenzioni e sulla connotazione che conferisce all’armata: ma anche qui, pur
con diverse eccezioni, i comandanti di brigata sono
ufficiali francesi.
Quando l’astro di Napoleone declina Eugenio rigetta una transazione con gli Austriaci e di conseguenza sfuma la possibilità di assumere la reggenza di un nuovo Regno Italico, questa volta legato
all’arbitrio di Vienna.
Nel settembre del 1814 si compie l’inventario dei
beni del “cessato Regno” e i funzionari dell’amministrazione asburgica rintracciano tra la Villa
Reale e le deserte stanze del Mirabellino alcuni
effetti personali dei Beauharnais: un termometro,
delle canne da pesca, dei libri, una culla “di ferro
imbottito e governata di lustrino con rete di seta”.
La piccola alcova è quella della neonata principessina, il cui nome, Théodelinde, non lascia spazio a
interpretazioni: è l’eredità d’affetti e di sangue che
la coppia vicereale ha consegnato a Monza e alla
storia.n
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Stili di Vita
Lo straordinario fenomeno del collezionismo di orologi d’epoca
Evoluzione e involuzione
del vintage
Tutti coloro che hanno avuto la fortuna di assistere fin da subito
alla sua genesi, oggi fanno un po’ fatica a comprenderne gli sviluppi,
in molti casi assolutamente inaspettati e fuor di logica
di Silvio Tarabella
T
renta e più anni fa cominciò con
tiepido e timido interesse, da parte
di un esiguo gruppo di appassionati, il collezionismo degli orologi del
passato di cui quasi nulla si sapeva
e della cui storia eravamo agli albori.
Il serbatoio europeo per la raccolta di tali oggetti,
che all’epoca appariva inesauribile, era la vecchia
Inghilterra, da sempre sensibile alle cose belle e
dove l’orologio di moda è riconosciuto come il gioiello da uomo per eccellenza e, soprattutto, per la
sua storia coloniale, ricettacolo di migliaia di pezzi
provenienti da ogni angolo del globo.
36
A Londra quasi ogni domenica si organizzavano
convention di orologi tanto nelle hall di prestigiosi
alberghi quanto nei più remoti e sordidi scantinati
della City. La quantità di oggetti presenti era sul
serio imbarazzante: c’era chi addirittura si presentava con intere borse piene zeppe di orologi da polso e da tasca, come fossero banali pezzi di metallo,
senza alcun riguardo se non per alcuni esemplari
di cui, fin d’allora, se ne intuiva già il pregio, la
rarità e soprattutto le potenzialità.
Il criterio di scelta dei neofiti avventori del settore, totalmente digiuni di ogni particolarità tecnica
e storica, era davvero empirico e seguiva quasi
esclusivamente una logica di gusto e d’impatto totalmente scevra da ogni esatta cognizione in merito. C’era quindi chi prediligeva orologi di forma
degli Anni ’20 e ’30, chi orologi piccoli (allora di
gran moda), chi grandi, chi oggetti con una storia
militare alle spalle e chi, invece, precorrendo inconsciamente i tempi, appuntava la sua attenzione
su pezzi che, in seguito, sarebbero divenuti veri e
propri cult dai prezzi irraggiungibili.
A proposito del criterio valutativo allora in auge,
ci fu chi, stanco di dover caricare continuamente
un Daytona Paul Newman (assolutamente snobbato dai più e all’epoca non ancora noto con tale
vezzeggiativo) riuscì a scambiarlo sborsando una
cospicua somma a differenza, con un Day Date in
oro rosa, preferendolo in quanto automatico!
Lentamente questa forma di ricerca cominciò a crescere e a interessare una fascia sempre più larga di
persone tanto che anche in Italia si iniziò a vedere
in alcuni mercatini rionali delle grandi città qualche orologio sparso sui banchetti a prezzi irrisori
seppure, in alcuni non rari casi, dalla qualità eccelsa, tanto che a non poche persone capitò la fortuna
di acquistare cose importanti al costo di un odierno
bracciale o poco più.
Le marche che fin da subito riscossero maggior interesse furono sicuramente Rolex (con una robusta
preferenza per gli “Ovetti” e i “Prince” e una punta
minima d’interesse per i tecnici, quali i Submariner
e i Gmt); Patek, per chi già allora poteva permettersi spese più cospicue; Vacheron che al tempo
costava quanto Patek e infine Jaeger LeCoultre con
il suo cavallo di battaglia, ossia il mitico “Reverso”, un vero e proprio cult appetito da moltissimi e
scambiato a cifre più che triple rispetto magari a un
Sub 6538 “Coroncione” che allora pochissimi conoscevano e quasi nessuno voleva. In Inghilterra,
sia i Sub che i Gmt, venivano chiamati “ferri vecchi” e spesso, quando si faceva una trattativa per
comperare alcune cose d’interesse, il venditore imponeva di mettere nel lotto due o tre “ferri vecchi”
a prezzi di realizzo! Pensando a questo oggigiorno
viene quasi voglia di piangere…
L’unico debole criterio tecnico di valutazione, per
giudicare la bontà o meno di un pezzo, era verificare che il quadrante fosse originale o “ristampato” e,
per i più scrupolosi, che si leggessero le matricole,
mentre tutto il resto veniva totalmente disatteso e
lasciato al puro caso.
Con il passare degli anni il popolo vintage è andato
via via ingrossandosi e acculturandosi sensibilmente, tanto da divenire molto più esigente e prepara-
to ed essere giunto oggi a una conoscenza quasi
maniacale (giustifica anche dalle cifre raggiunte).
In contemporanea si è andato sviluppando anche il
settore non-vintage dell’orologio tanto che, sempre più numerosi, sono apparsi sulla scena cultori
dell’orologio da polso in generale, così da giustificare la nascita e il moltiplicarsi di riviste di settore
specializzate, aste internazionali (in cui non raramente alcuni pezzi hanno raggiunto cifre da capogiro e di entità pari al valore di appartamenti o case
di gran lusso), convention in ogni parte del globo,
mercati e mercatini vari. Commercianti di ogni
tipo ed estrazione si sono poi dedicati alla ricerca
di pezzi sempre più rari e costosi e, in parallelo con
l’interesse, è cresciuto in maniera esponenziale il
valore degli orologi stessi soprattutto riguardo ai
pezzi d’epoca. Il mercato è sempre stato ciclico e
oggi è trascinato da una speculazione ingiustificata
anche dal momento storico che stiamo vivendo.
I prezzi sono vecchi in un mese e preistorici in sei
e sopratutto concentrati in un marchio (Rolex) e
dai suoi modelli professionali.
Il collezionista Rolex di oggi trova il coraggio e la
forza di pagare cifre folli per orologi che tutti gli
altri già hanno in cassaforte e di strapagare il “solito orologio” per una scritta diversa che fa lievitare
in maniera sconsiderata il prezzo che può aumentare anche di 100 o 200 milioni di vecchie lire per
una semplice scritta differente. Una tendenza che
di fatto taglia fuori dal mercato vintage tutta la fascia media, lasciando quindi il mercato in mano a
facoltosi collezionisti, un’èlite esigua che di fatto
ha snaturato il mercato (tratto da Watchshop orologi in vetrina).n
37
Stili di Vita
Una compagnia navale che fa del vintage il suo marchio di fabbrica
Metti una settimana…
con un rimorchiatore deluxe
Convertire vecchie imbarcazioni da lavoro per trasformarle in yacht
super lusso: questa la scommessa vincente di Floating Life International,
la società che cura e studia le migliori soluzioni per garantire vacanze
indimenticabili ai propri passeggeri
di Rita Ardesio
N
on giudicar la barca stando a
terra”, recita un vecchio adagio
marinaio. Un proverbio che illustra alla perfezione uno dei
punti di forza della Floating
Life International, società di yacht charter. In un
mercato che sembra essersi assuefatto a barche di
“plastica” senza anima, Floating Life International
38
si distingue per la sua offerta non convenzionale:
ispirandosi a una pratica diffusa nei paesi anglosassoni, la compagnia ha puntato sul recupero del
look e della filosofia di ex natanti da lavoro, come
ad esempio pescherecci, “vestendo” i loro interni
come modernissimi e super accessoriati yacht. È
il caso del DP Monitor, rimorchiatore varato nei
cantieri Benetti di Viareggio nel 1953 e convertito
a diporto nel 1991. Ciò che colpisce, al primo impatto, è il frastuono emesso dal motore, che ricorda
in tutto e per tutto i pescherecci nostrani. Ma, come
le perle protette dalle loro conchiglie, per scoprire
il tesoro nascosto della barca è necessario salire a
bordo. Solo allora si scoprirà la cura riservata alle
finiture, all’arredamento, ai dettagli.
Un vintage di sicuro successo.
Lo stesso discorso vale per la Ocean Glory, navetta
classica del 1935, proveniente dagli arsenali Yarrow di Glasgow, il cui restyling è stato curato dal
cantiere Amico & Co di Genova. Nel pieno rispetto
dell’impostazione originale della barca, nell’ampio
salone centrale il design dei rivestimenti in teak
si è ispirato ai pannelli d’epoca della timoneria,
mentre imbiancatura e laccatura hanno cercato di
conservare lo stile preesistente, illuminando maggiormente gli ambienti.
A poppa del ponte principale, un ampio tavolo in
legno pregiato può accogliere fino a 12 commensali. Sul ponte fly invece, grazie a un sistema elettronico, è possibile aprire, sollevare o abbassare
il ripiano centrale perché diventi, a seconda delle
esigenze, tavolo da caffè o da pranzo per 10 persone. Le cabine, ampie e luminose, ricevono luce
naturale e brezza marina per merito dei pregevoli
osteriggi in teak del 1935. Per gli alloggi dell’ar-
39
Stili di Vita
Relax, divertimento e cultura
per vacanze da sogno
Nel processo di pianificazione e gestione di tutti
gli aspetti legati all’”azienda–barca”, la Floting
Life International offre alla propria clientela servizi luxury charter originali e innovativi. Per l’estate
2008, oltre a poter testare le capacità di Numero
Uno, vela da 40 metri appena varata dal cantiere
Perini Navi, Floating Life propone “Diving experience on board”: i passeggeri del super yacht Inspiration potranno passare una settimana alla scoperta
dei fondali del Mar Rosso, coadiuvati da un team di
scuba divers professionisti. Al termine del ciclo di
immersioni, a tutti i partecipanti verrà consegnato
il certificato Padi. Per chi invece volesse trascorrere
una traversata che coniughi relax e conoscenza del
territorio, Floting Life propone il servizio “Charter
& Culture”, che suggerisce gli itinerari più suggestivi sia a livello naturalistico, che archeologico e
culturale.
matore e dei suoi ospiti di riguardo non mancano
Tv Lcd e decoder Sky. L’equipaggio a disposizione degli invitati a bordo è composto da un comandante, un motorista, un marinaio e una cuoca.
La compagnia Floating Life International, oltre a
proporre imbarcazioni uniche nel proprio genere,
studia con particolare attenzione gli itinerari, distribuiti tra il Mediterraneo e i Carabi, per esclusive vacanze extra lusso.
La formula di successo studiata dal team dirigenziale, ha fatto si che la società aprisse una nuova sede di rappresentanza a Shanghai: l’iniziativa
ha così gettato le basi per lo sviluppo dei servizi
yachting sul dirompente mercato asiatico, che mai
come ora sta diventando soggetto di riferimento
nella definizione delle regole e dei trend economici a livello mondiale.n
40
Milo Bacinella con Neonata 100x70 cm
Acrilico 2005
Pezzo unico
Milo La Ragazza della Luna h.125 cm
Bronzo fusione a cera persa 2005
Pezzo unico
Prossimi eventi del Maestro Milo:
Milo - L’arte del gusto il gusto dell’arte
Mostra personale patrocinata dalla città di Meda – Provincia di Milano – Regione Lombardia
dal 13 al 25 settembre 2008 presso Sala civica Radio Meda
Show-Room d’Arte
Via Reali, 82 – 20037 Paderno Dugnano (Milano)
www.artemilo.it - [email protected]
Motori
Volkswagen lancia sul mercato la nuova coupé a 4 porte
Passat CC
morbida con brio
Le caratteristiche linee eleganti della berlina incontrano il carattere
energico delle sportive. Con Passat Comfort Coupé, la prima Volkswagen
coupé a 4 porte e 4 comodi posti, l’esperienza di guida diventa ancora
più sicura e confortevole grazie alle dotazioni di serie e all’offerta di nuovi
ed efficaci sistemi di controllo
di Margherita Certi
T
rent’anni di longevità e 15 milioni di vetture prodotte tra modello
berlina e Variant, fanno della Volkswagen Passat una delle gamme
automobilistiche più conosciute
nel mondo delle quattro ruote. A completare l’offerta di vetture della serie e celebrare così un suc-
42
cesso ormai consolidato, la casa tedesca presenta
sul mercato la Passat Comfort Coupé, la sua prima
coupé 4 porte. Una macchina che unisce le linee
inconfondibili di una berlina al dinamismo tipico
delle classiche sportive a due porte.
Il nuovo modello della Volkswagen presenta le
misure tipiche di una vettura scattante e dinamica,
oltre a una dotazione di propulsori, tutti a iniezione
diretta, che prevede due motori benzina e uno turbodiesel. Quest’ultimo, inoltre, è già conformato ai
parametri Euro5; la CC arriva a consumare solo 5.8
litri di gasolio ogni 100 km, attestandosi come una
delle più parche della sua categoria.
Ma la nuova Passat offre sistemi innovativi anche
per dinamica e assistenza di guida: stiamo parlando
del lane assist e del dynamic drive control.
Il 14% circa degli incidenti stradali che provocano lesioni è causato da un veicolo che esce dalla
corsia in cui sta viaggiando: lane assist è il sensore
automatico che consente di mantenere la traiettoria nella corsia in cui si sta viaggiando,
controsterza automaticamente non appena la
vettura tende a uscire involontariamente dalla
corsia in cui procede e offre quindi un valido
aiuto per viaggiare in condizioni più sicure.
Non entra in azione se il conducente attiva la freccia di direzione per segnalare il proprio spostamento in un’altra carreggiata.
Il dynamic drive control è il nuovo sistema di regolazione adattiva dell’assetto vettura che, oltre
a tarare le sospensioni a seconda delle condizioni del fondo stradale, gestisce e controlla anche il
servosterzo.
Le sorprese non finiscono qui. Tra le novità che
faranno la felicità di molti guidatori metropolitani,
troviamo il park assist, raffinata tecnologia che,
tramite un semplice tasto, “guida” automaticamente la coupè a inserirsi in un adeguato spazio
di parcheggio.
Per ridurre ulteriormente le possibilità di incidenti, Passat CC dispone anche della funzione front
assist, il sistema in grado di evitare i tamponamenti. Prima che determinate situazioni si
verifichino, il front assist predispone preventivamente i freni alla frenata, riducendo così
lo spazio di arresto. In aggiunta allerta il guidatore emettendo segnali visivi e acustici in
caso di pericolo; quando la distanza rispetto a
un veicolo che precede è inferiore a un deter-
43
Motori
minato valore minimo, il sistema frena automaticamente, in caso estremo fino all’arresto
completo della vettura.
Ma la coupé 4 porte non esaurisce qui le sue dotazioni, perché anche i dettagli tecnici rivestono un
ruolo importante. La Passat CC si distingue infatti per altre soluzioni innovative: ne sono un
esempio il nuovo tetto panoramico in cristallo
apribile elettricamente lungo 750 mm e largo
1.120 che copre l’intera area anteriore della
vettura e i cristalli laterali, inseriti in porte prive di
cornice ed efficaci dal punto di vista aerodinamico.
Calandra, proiettori e cofano anteriore rappresentano la linea di unione tra il mondo delle coupè e
quello delle berline.
L’ampio lunotto posteriore si estende fino al vano
portabagagli, come una specie di prolungamento
della linea del tetto: la superficie vetrata appare
44
quindi più estesa, sottolineando così il carattere dinamico della Passat CC. Si prosegue con i sedili
climatizzabili, finora optional di lusso della berlina
Phaeton, che diventano di serie per la CC e si propongono come la soluzione ideale per accrescere il
senso di comfort durante viaggi lunghi. I nuovissimi pneumatici mobility tire brevettati Continental,
sono studiati in maniera tale da far continuare il
viaggio anche quando perforati: uno strato protettivo che riveste la loro superficie interna sigilla immediatamente il foro evitando la fuoriuscita
di aria. Cerchi in lega da 17 pollici, sormontati
da minigonne laterali e vani passaruota sportivi,
rifiniture cromate sia interne che esterne, sedili
sportivi ergonomici e volante sportivo a tre razze completano l’equipaggiamento di una vettura
che sicuramente riuscirà a fare breccia nel cuore
di molti appassionati.n
“Come tu mi vuoi”
c o l l e z i o n e
vimercate
I
t. 039.668066
I
2 0 0 9
[email protected]
Sc e g lie r e u n i s c r i tto al l ’Al b o de i dottori
commercialisti e degli esper ti conta b ili
significa affidarsi a un professionista qualificato
L’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza, è nato il 1º gennaio 2008 dalla confluenza dell’Ordine
dei dottori commercialisti di Monza e della Brianza e del Collegio dei ragionieri e dei periti commerciali del circondario di Monza.
Accesso regolamentato
• La Legge stabilisce le professioni intellettuali per l’esercizio delle quali è prevista l’iscrizione in appositi albi a garanzia della fede pubblica e
della collettività.
• Il dottore commercialista e il ragioniere non può esercitare la professione se non è iscritto all’Albo.
• La professione e l’iscrizione all’Albo sono disciplinate dal decreto legislativo 28 giugno 2005 n. 139.
• Il titolo professionale spetta solo dopo aver conseguito una laurea in materie economiche-giuridiche ai laureati che abbiano compiuto il tirocinio
triennale e superato l’esame di stato per l’esercizio della professione in sede universitaria.
• L’Ordine garantisce la professionalità degli iscritti, le tariffe applicate e può agire disciplinarmente. Per avvalorare l’importanza ed il ruolo che la
legge attribuisce all’Albo, ricordiamo che il tesserino di iscrizione può essere reso equipollente al documento di identità.
Vincoli etici
• Gli iscritti all’Albo si sono dati delle regole etiche di comportamento riassunte in un “codice deontologico”.
Garanzia di riservatezza
• Il dottore commercialista è vincolato al segreto professionale, deve mantenere un atteggiamento di riserbo in relazione alle notizie apprese
nell’esercizio della professione o in via incidentale, anche se queste riguardano la sfera personale del cliente o di coloro che sono a lui legati
da vincoli familiari ed economici.
Competenza tecnica
• A tutti gli iscritti nell’Albo la legge riconosce competenza specifica in economia aziendale e dirittto d’impresa e, comunque, nelle materie
economiche, finanziarie, tributarie, societarie e amministrative (amministrazione e la liquidazione di aziende, di patrimoni e di singoli beni;
perizie e le consulenze tecniche; le ispezioni e le revisioni amministrative; verificazione e ogni altra indagine in merito alla attendibilità di bilanci,
di conti, di scritture e di ogni altro documento contabile delle imprese ed enti pubblici e privati; regolamenti e le liquidazioni di avarie; funzioni di
sindaco e di revisore nelle società commerciali, enti non commerciali ed enti pubblici).
• A seconda della sezione di appartenenza (A Commercialisti, B Esperti contabili) la legge riconosce ulteriore competenza tecnica per
l’espletamento di determinate attività indicate dall’Ordinamento.
Formazione professionale continua
• Gli iscritti all’Albo hanno adottato l’obbligo della formazione professionale continua. L’iscritto è tenuto all’acquisizione di un minimo di 20 crediti
annuali e di 90 nel corso di un triennio.
La legge vieta l’uso dei titoli professionali di “dottore commercialista” e di “esperto contabile”, sia del termine abbreviato “commercialista” da parte di chi
non ne abbia diritto. Oggi, purtroppo, molti non abilitati abusano del titolo di “commercialista”, con grave pregiudizio per il cliente e la società in genere.
Nell’intento di offrire un servizio di rapida consultazione pubblichiamo di seguito l’elenco completo dei dottori commercialisti e dei
ragionieri commercialisti iscritti nella sezione A dell’Albo.
Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
Via Ticino 30 - 20052 Monza - Tel. 039734038 - Fax 039736436 www.odc-monza.net - [email protected]
Gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
DOTTORI COMMERCIALISTI
sigillo
cognome
nome
telefono
comune
845
346
576
1007
809
904
732
986
567
1044
909
1031
600
905
925
891
147
420
1045
756
688
784
390
239
987
106
107
990
733
395
949
888
757
777
113
778
648
1011
734
396
568
758
198
801
747
577
351
199
649
528
103
253
370
104
290
254
178
919
753
892
536
475
300
963
859
264
1015
910
768
766
893
322
618
587
195
502
433
422
ABBIATI
ABBIATI
ACCESO
ACELTI
ACQUATI
ADAMI
AGOSTINI
ALBERTI
ALDEGHI
ALLEGRETTI
ALLIEVI
ALLIEVI
ALTAVILLA
AMBROSONI
AMODEO
ANCONA
ANGIOLINI
ANSELMI
ANTEGHINI
ANZANI
ANZELMO
ARATI
ARENA
ARIENTI
ARISI
ARIZZI
ARNABOLDI
ARNABOLDI
AROSIO
AROSIO
AROSIO
AROSIO
AROSIO
ARPANO
ARPANO
ARPANO
ARPANO
ARTESANI
ASCHERIO
ASPERGH
ASPERGH
AVARELLO
AZZOLLINI
AZZOLLINI
BALCONI
BALLARIN
BANFI
BANFI
BARBAGALLO
BARBARO
BARINDELLI
BARLASSINA
BARLASSINA
BARNI
BARONI
BARTESELLI
BARZAGHI
BARZAGHI
BELARDINELLI
BELLINI
BELLOTTI
BELLOTTI
BENZONI
BERETTA
BERETTINI
BERGAMASCHI
BERIZZI
BERTOLOTTI
BESTETTI
BETTOLINI
BIANCHI
BIANCHI
BIASSONI
BIELLA
BIELLA
BIELLA
BILLÉ
BINDIKU
GABRIELE
MARIA CRISTINA
CARLO VITTORIO
CLORINDA
SILVIA
PAOLA
SERENA
MARCO
GABRIELE
EROS
BEATRICE
PAOLO
FRANCESCO
ALESSIA
ANDREA
ELISABETTA
PASQUALE
MICHELA
GIORGIO
SIMONA
LEONARDO
SIMONE
GIUSEPPE
PATRIZIA
LUIGI
LUCIA
ANGELO
MARCHITA
FRANCO
LAURA
PAOLO
ROBERTO
SILVIA
ALESSANDRO
BRUNO
SIMONA
STEFANO
LUCA
DANIELA
LAURA
STEFANO
RINO
COSMO
GIOVANNA
MASSIMILIANO
MARCO
CAROLINA
LORENZO
SALVATORE
ROBERTO
GIOVANNA
MARCO DANIELE
PIER GIORGIO
CARLO LUIGI
JEAN PAUL
STEFANIA
GIOVANNI
PIERMARIO
FEDERICO
FIORENZO
FABIO
MARIA ANTONIA
ALBERTO
MARCO
LAURA ELISA
MAURA
FLAVIO
MAURO
MARIO
SIMONE
FILIPPO
ROBERTO
SILVANO ALESSANDRO
GIANMARIO
LUCIANO
MARILENA
FRANCESCO
BATUZOMA
0392320076
0362343365
026196443
0396041560
0229013068
3398349370
0396079033
0362565188
0396095012
3396548023
0362343760
3299539380
0362591380
0295743903
0331595613
0226223249
022500365
0220404279
0362931054
3484453553
039320979
039320979
0392209479
022535021
0362904434
039325063
026126806
3477947770
03621793109
039481080
3333739978
039481080
039483477
0248022290
039747052
039747052
0248022290
0396612173
0392141297
0362237701
0362237701
039870424
022440316
022440316
039870424
039380821
0296701218
0266995676
0392004737
039480384
036252731
0362544315
039386037
039383098
0285141
0295339046
0362851415
3483080041
0362301501
0362924826
036274422
0362991815
0362343796
039325503
039461622
02669951
0227206452
039746878
0392300520
0392051553
039324562
039320979
0362623710
0362626082
0362626082
0243985.1
0392140166
334697220
Monza
Meda
Cusano Milanino
Concorezzo
Milano
Lissone
Bernareggio
Lentate sul Seveso
Cornate D'Adda
Busnago
Meda
Lissone
Bovisio Masciago
Pessano con Bornago
Legnano
Sesto S.Giovanni
Vimodrone
Milano
Albiate
Nova Milanese
Monza
Monza
Villasanta
Cologno Monzese
Desio
Monza
Cinisello Balsamo
Seregno
Seregno
Lissone
Lissone
Lissone
Lissone
Milano
Monza
Monza
Milano
Monza
Monza
Seregno
Seregno
Brugherio
Sesto S.Giovanni
Sesto S.Giovanni
Brugherio
Monza
Saronno
Milano
Monza
Lissone
Cesano Maderno
Varedo
Monza
Monza
Milano
Cavenago di Brianza
Giussano
Cusano Milanino
Desio
Renate
Meda
Carate Brianza
Meda
Monza
Lissone
Milano
Milano
Monza
Monza
Villasanta
Monza
Monza
Desio
Desio
Desio
Desio
Monza
Arcore
c.f.p.
2006*
31
35
***
n.i.
23
39
23
n.i.
20
n.i.
28
n.i.
35
25
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40
***
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n.i.
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n.i.
30
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n.i.
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***
37
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n.i.
15
70
28
16
n.d.
32
52
13
***
n.d.
49
sigillo
cognome
nome
telefono
comune
257
620
287
335
153
285
328
384
894
779
816
926
138
371
647
780
793
810
423
976
1008
1016
200
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588
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110
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775
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657
BIRAGHI
BIRAGHI
BISSANTI
BOCCA
BOCCARDI
BOGA
BOLIS
BONATO
BONAZZI
BONESCHI
BONFANTI
BONFANTI
BONFANTI
BONIFACCIO
BONORI
BONVICINI
BONZI
BORGHESAN
BORGHI
BORGONOVO
BORGONOVO
BORZOMÌ
BOSISIO
BOSSI
BOTTEON
BOTTONI
BOTTONI
BRAMATI
BRAMBILLA
BRAMBILLA
BRAMBILLA
BRAMBILLA
BRAMBILLA
BRAMBILLA
BRAMBILLA
BRAMIERI
BRAVO
BRENNA
BRENNA
BRENNA
BRIGUGLIO
BRIOSCHI
BRIVIO
BRIVIO
BRIVIO
BROGGI
BROGGI
BRONZINO
BRUCOLI
BRUNO
BRUSA
BUONONATO
BUSALINI
BUSNELLI
BUTERA
CABRELE
CACCHIONE
CACCIA
CACCIOLA
CAJANI
CALABRETTA
CALDARINI
CAMESASCA
CAMMARERI
CAMPITELLI
CANTÙ
CAPACCIO
CAPORALE
CAPORALI
CAPORALI
CAPOZZI
CAPPADONA
CAPPELLOZZA
CAPROTTI
CAPUTO
CARDELLINI
CARNABUCI
CARRERA
MAURIZIO
VALERIA
DANILO ANDREA
MAURIZIO
LEONARDO
FRANCO
GIOVANNI
ANDREA
ALESSANDRA SIMONA
ALESSANDRO
ANGELO
LUCA
MARIA
MASSIMO
GIOVANNI
STEFANIA
WALTER
ROSSANO
ELENA
SILVIA
UMBERTO
FRANCESCA
PAOLO
CARLO
MARIO
DORANNA
MAURIZIO
ROSARIA
AMBROGIO
BARBARA
ERIKA
GIANLUIGI
ROLANDO
SIMONA
TAMARA ELISA
MAURO ENRICO
STEFANO
CARLO MARIA
FLAVIO
MARIO
ROBERTA
ROBERTO
ALBERTO
IVANA
LUCA
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GIULIANO
MARCO
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CARMELO
CLAUDIO
RAFFAELE
MARCO
ANDREA
FANNY
DANIELA
GIORGIO
GIUSEPPE
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GIUSEPPE
CARLO
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FRANCESCO
FABIO MASSIMO
DAVIDE
LUCIA
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FRANCA
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PAOLO
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Sesto S.Giovanni
Vimercate
Sesto S.Giovanni
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Seregno
Giussano
Seregno
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Monza
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Milano
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Milano
Vimercate
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Monza
Desio
Desio
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Milano
Vedano al Lambro
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Monza
Desio
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Seregno
Mariano Comense
Seregno
Milano
Monza
Monza
Biassono
Meda
Desio
Monza
Muggiò
Milano
Milano
Monza
Seregno
Milano
Sesto S.Giovanni
Carugate
Seregno
Brugherio
Carate Brianza
Monza
Lissone
Monza
Cesano Maderno
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Sesto S.Giovanni
Cinisello Balsamo
Monza
Cinisello Balsamo
Monza
Monza
Milano
Paina di Giussano
Usmate Velate
Milano
Vimercate
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cognome
nome
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255
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CARTOLARI
CASABONA
CASADEI LELLI
CASATI
CASATI
CASOT
CASSADER
CASTELNOVO
CASTOLDI
CASTOLDI
CASTOLDI OSCULATI
CATANIA
CATONA
CATONA
CATTANEO
CAVALLARO
CAVENAGHI
CAVENAGHI
CAZZANIGA
CAZZETTA
CECCATELLI
CECCONELLO
CELADIN
CELLI
CEREDA
CEREDA
CERLIANI
CERLIANI
CESANA
CESANA
CESANA
CHIODI
CHIODI
CICERI
CIPRIANO
CITRO
CITTERIO
CITTERIO
CITTERIO
CIUFFREDA
CIVATI
CIVATI
COCCI
COGLIATI
COGLIATI
COLOGNA
COLOMBO
COLOMBO
COLOMBO
COLOMBO
COLOMBO
COLOMBO
COLOMBO
COLOMBO
COLOMBO
COLOMBO
COLOMBO
COLOMBO
COMUZZI
CONFALONIERI
CONFALONIERI
CONFORTI
CONSONNI
CONSONNI
CONTE
CONTESSI
CONTI
CONTI
CONVERSI
COPPI
CORBELLA
CORBELLA
CORBELLA
CORBETTA
CORBETTA
CORDARO
CORNO
CORNO
CORTI
ALESSANDRO
GIOVANNI
WALTER
DAVIDE
ELISA MARA
GIACOMO
ROBERTO
MARCO
MARCO
MICHELE
ALESSANDRO
MARIA LUISA
ALESSANDRO
LEDA ANTONIETTA
GIOVANNI ALBERTO
ELEONORA
MARTA
PIERCARLO
ANGELO MASSIMO
DAMIANO
RICCARDO
SAMUELA
PAOLA
ANTONIO
GIOVANNI LEONARDO
PAOLA
LAURA
MARIO GIUSEPPE
GIUSEPPE
MARIA LUISA
MARIO
FABIO
GIANFRANCO
MASSIMO
ALBERTO
GUIDO
ALBERTO
ALESSANDRA
GIANMARIO
STEFANIA
LUCA
ROBERTO
MAURIZIO
LUIGI
MASSIMO
EGIDIO
DARIO
FABIO
FABIO
GIANNI MARIO
GRAZIELLA
LAURA
LORENA
MATTEO GAETANO
PAOLA
RICCARDO
ROBERTA
SERGIO
PAOLO ANTONIO
FABRIZIO
FRANCO
ERNESTO
CESARE GABRIELE
GIULIA
FEDERICO
DANIELE ANGELO
MARCO
MASSIMO
SERENELLA
MARIA LUISA
GIACOMO
LUIGI
PIERO LUIGI
MARCO
MATTEO
MARCO
GIAN GIACOMO
GIULIO
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Milano
Monza
Lissone
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Monza
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Varedo
Seregno
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Milano
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Barlassina
Varedo
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Concorezzo
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Carate Brianza
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Carnate
Meda
Sesto S.Giovanni
Milano
Verano Brianza
Monza
Monza
Lissone
Lissone
Monza
Meda
Lissone
Lesmo
Monza
Meda
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Milano
Arcore
Bovisio Masciago
Cusano Milanino
Meda
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Busto Arsizio
Sesto S.Giovanni
Meda
Milano
Albiate
Milano
Gorgonzola
Seregno
Arcore
Monza
Milano
Vimercate
Seregno
Paderno Dugnano
Ceriano Laghetto
Monza
Monza
Monza
Lentate sul Seveso
Monza
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Lissone
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nome
telefono
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860
COSSU
COSTANZO
COZZIO
CRENNA
CRIPPA
CRIPPA
CRIPPA
CROCI
CURIONI
D'ALESSANDRO
DALLA LONGA
D'AMBROSIO
D'AMICO
DASSI
DASSISTI
D'AURIA
DAZZA
DE BONA
DE CARLINI
DE GAETANO
DE GIULI BOTTA
DE MARINIS
DE MASTRO
DE NOVA
DE PONTI
DE PONTI
DE REGIBUS
DE SENSI
DE SPIRITO
DE STEFANO
DE TONI
DEL FELICE
DELFORO
DELLA TORRE
DELLA VALLE
DELL'AQUILA
DELL'ARTI
DELL'ORTO
DELL'ORTO
DELL'ORTO
DENTE
DERIU
DI GARBO
DI LAZZARO
DITRANI
DOLCI
DONGHI
DONINI
D'ONOFRIO
DONVITO
DORENTI
DOZIO
ERBA
ERBA
ERBA
ESPOSTI
FACCHIN
FALCONE
FARINA
FARINA
FARINA
FARINA
FASOLI
FATRIZIO
FAZIO
FERRADINI
FERRANDINO
FERRANDINO
FERRARA
FERRARA
FERRARIO
FERRARO
FERRARO
FERRARO
FIAMINGO
FIERRO
FILIPPINI
FIORAVANTI
FIORE
CECILIA MARIA VITTORIA
PAOLO MARIA
LORENZO
GIOVANNI
ALBERTO
CARLO ALVARO
LUIGI
ALBERTO
STEFANO
FRANCESCA MARIA
MARCO
ANTONIO
PASQUALE
GIAMPAOLO
GIOVANNI ROSARIO
CARLA
ORESTE
ANGELO
CARLO
SCILLA
ALBERTO
FRANCESCO ALESSANDRO
FRANCESCO
MARIA VALERIA
AMOS
LUCA MARIA
PIETRO
GIOVANNA FRANCESCA
RAFFAELE
ADOLFO
ANNA
FEDERICO
SABRINA
MARIALUISA
CLAUDIO
ANDREA
MAURIZIO
ALESSANDRO ETTORE A.
MARCO LUIGI
STEFANO
SABINO
GIOVANNI LUCIANO
GIUSEPPE GIULIANO
PIETRO
FERDINANDO
PAOLO
MARIO
SILVIA
ANTONIO
DEBORA
LUCA
ROBERTO
LAURA
RENZO
ROBERTO
LUIGI
CLAUDIO
SANTO ANTONIO
ANDREA
LAURA MARIA
LUCA
NADIA
CLAUDIO
PAOLO PIPPO
ANGELA
FULVIA
PASQUALE
ROSANNA
FRANCESCO
MARCO
PAOLO
ANTONINO
GUIDO
LUIGI
FILIPPO
NICOLA
BARBARA
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Desio
Padova
Monza
Milano
Veduggio con Colzano
Monza
Concorezzo
Monza
Giussano
Milano
Cesano Maderno
Monza
Sesto S.Giovanni
Biassono
Solaro
Seregno
Milano
Sesto S.Giovanni
Desio
Seregno
Monza
Desio
Cologno Monzese
Seregno
Seregno
Monza
Monza
Cinisello Balsamo
Monza
Vimercate
Lissone
Monza
Seveso
Monza
Milano
Villasanta
Brugherio
Monza
Desio
Milano
Desio
London
Barlassina
Monza
Cologno Monzese
Sesto S.Giovanni
Saronno
Desio
Arcore
Milano
Milano
Monza
Lissone
Monza
Lissone
Monza
Milano
Cinisello Balsamo
Monza
Carate Brianza
Monza
Carate Brianza
Monza
Milano
Nova Milanese
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Milano
Monza
Milano
Monza
Sesto S.Giovanni
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Monza
Lissone
Monza
Agrate Brianza
Monza
Monza
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n.d.
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n.d.
39
Gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
sigillo
cognome
nome
telefono
comune
838
543
213
225
1021
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FLORIO
FOLCI
FONTANA
FONTANA
FONTANA
FONTANA
FORMENTI
FORMENTI
FORMIGARO
FORNI
FORZATTI
FOSSATI
FRANCESCA
FRANCESCHIN
FRANCHINA
FRANCIOSI
DARIO
ALESSIO
ANTONIO
MASSIMO
PAOLA
RAFFAELE
MATTEO
SILVIO
STEFANO
ERNESTO
GIANMARIO
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MICHELE
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DANIELE
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FRANCO
ANTONIO
ATTILIO
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ROBERTO
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LAURA
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INTELISANO
INVERNIZZI
IOPPOLO
IRLANTE
IZZO
LA VALLE
LACCHINI
LAFRATTA
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LECCHI
LEONE
LEONE
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LOMBARDI
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MAGNANI
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MALACRIDA
MALACRIDA
MALAVASI
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MANGIAROTTI
MANIGLIA
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MAPELLI
MARCANDALLI
MARCHIORO
MARCON
MARIANI
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MARIANI
MARIANI
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MASCHERONI
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FILIPPO
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GIUSEPPINA
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PIETRO
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ALESSANDRO
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CARLO
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ALBERTO
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ANDREA
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GIOVANNI
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Senago
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Vimercate
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Vimercate
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Lissone
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MASCHIETTO
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MASSIRONI
MASSIRONI
MASTRAPASQUA
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MAURI
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MERLINI
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MONTI
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MORABITO
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MOTTA
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NAVA
NAVA
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NOVARA
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OGGIONI
OGGIONI
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TIZIANA
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ELENA
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MAURO
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MAURA
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LUCIANO
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MAURO
ELISABETTA
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IVAN
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GIORGIO
MASSIMO
MICHELA
STEFANO
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FABIO
LUCA
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ALESSANDRO
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ANDREA
FABIO
CARLA
MARCO
ANDREA
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FRANCESCO
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FRANCO
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Seregno
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ORTALLI
OSCULATI
OTTONE
PAGANELLI
PALEARI
PALEARI
PALLADINI
PALLINI
PALMA
PALTRINIERI
PANIZZA
PANZERI
PARENTI
PARMA
PASCALE
PASSONI
PASSUELLO
PECOLLO
PEDRONI
PELIZZARI
PENATI
PEREGO
PEREGO
PERICO
PERONETTI
PERONETTI
PERRUCCI
PESSINA
PESSINA
PESSINA
PESSINA
PESSINA
PESSINA
PEZZETTI
PIACENTE
PIANTA
PICCIOLO
PIETROPOLI
PIGNATTARI
PIROVANO
PIROVANO
PIROVANO
PIROVANO
PISANO
PIZZA
PIZZI
PIZZI
POLI
POLIANI
POLINI
POLITO
POMETTO
PONTI
PONTRELLI
POPONCINI
POZZI
POZZI
POZZI
POZZI
POZZI
POZZOLI
POZZOLI
POZZOLI
POZZOLI
POZZOLI
POZZOLI
POZZOLI
PRATI
PRATO
PRETI
PROSERPIO
PUGLIESE
PULCINI
PUPPO
PURGHÉ
PURGHÉ
QUADRIO
RADAELLI
RAFFA
GIUSEPPE
GIANEMILIO
SILVIA
PAOLA
PAOLA
PIERANGELO
EMILIO MARIANO
PIETRO ANGELO
CHIARA
FRANCESCO
GIANLUCA
SIMONETTA
LUCA
ALBERTO LUIGI
FABRIZIO
IVANO
MASSIMO
MARIA PAOLA
GIOVANNI PAOLO
PAOLO
ROBERTO
ANDREA
ANGELO ALDO
FLAVIO MARIO
ALESSANDRA
GIUSEPPE
SILVIA
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FABIO ENRICO
GIOVANNI PAOLO
MARCO
MARCO
ANDREA
CARLO
LARA
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ALESSANDRO
MASSIMO
ALESSANDRA
CARLO MARIA
ILARIA
MARCO FRANCESCO
RAFFAELE
FRANCESCO
CARLO EDOARDO
CARLO OLIVIERO
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BALDASSARRE ALDO
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VITO
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FABRIZIO FRANCESCO
FRANCESCA
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FABIO ANTONIO
FRANCESCO ANTONIO
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STEFANO ANTONIO
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MARCO
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Sesto S.Giovanni
Sesto S.Giovanni
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Monza
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Monza
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Sesto S.Giovanni
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Monza
Nova Milanese
Milano
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Cesano Maderno
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Desio
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RAFFAELE
RAJEVICH
RAMAGLIA
RAMPOLDI
RAPETTI
RAPPA
RASIZZI
RATTI
RATTI
RE
REDAELLI
REDAELLI
REDAELLI
REDAELLI
REGONDI
RICCO
LUIGI
ILARIA
FRANCA
PAOLO
MAURO
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ENRICO
FEDERICO
MARIO
MASSIMILIANO
DAVIDE MARIA
GIOVANNI
GIUSEPPE
RUGGERO
GIAN PIETRO
ROBERTA
GIUSEPPE
EMANUEL
MARCELLA
SIMONA
GIOVANNA
AUGUSTO GIUSEPPE
PATRIZIA LUCIA MARIA
ROBERTO
ANGELO
PIETRO
RENZO
GIUSEPPE ANTONIO
ELENA
ENRICO OSVALDO
ADELIO ANGELO
RENZO MARIO
DAVIDE ATTILIO
MATTEO
SILVIO
BARBARA
ROSSANA
FRANCESCO
DIEGO RUGGERO
SCILLA VERONICA
SERGIO
ILARIA MARIA
ALESSANDRO
CARLO
CESARE CLAUDIO
ELISABETTA ERNESTA
GIANCARLO
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Milano
Milano
Sesto S.Giovanni
Varedo
Seregno
Cologno Monzese
Monza
Monza
Monza
RICCOBENE
RIPAMONTI
RIPAMONTI
RIPAMONTI
RITA
RIVA
RIVA
RIVA
RIVOLTA
RIVOLTA
RIVOLTA
RIZZO
ROBICCI
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RONZONI
ROSOTTI
ROSSETTI
ROSSI
ROSSINI
RUSSO
RUSSOTTO
RUTIGLIANI
SABBADIN
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SAIANI
SAITA
SALA
SALA
SALA
SALA
SALA
SALA
SALAMONE
SALVIONI
SAMELE
SANDRINI
SANTAMBROGIO
SANTAMBROGIO
SANTANGELO
SANTARELLI
SANTINI
SANVITO
SARRI
SARTI
SAVIAN
SCACCABAROZZI
SCARPA
SCARPA
SCHIATTI
SCIMONE
SCIROCCO
SCOLA
SCOLIERI
SCOTTI
SCOTTI
SCOTTI
SEGAFREDO
SEMERARO
SERRA
SEVESO
SFRAGANO
SICILIA
SILVA
ALESSANDRA MARIA RITA
CARLO
ANTONIO
DANILO
ALESSANDRA
GIUDITTA LUISA
SEBASTIANA
GIORGIO
VALENTINA
ANDREA FILIPPO
ALESSANDRO
MARCO
DAVIDE GABRIELE
STEFANIA
GIANLUCA
MARIO
SILVIA
FRANCESCO
MAURO
GABRIELLA
ROBERTO
ANTONIO
CARLO ALBERTO
BENIAMINA
CINZIA
FEDERICA
MARIKA
DAVIDE
SALVATORE
FRANCESCO
MAURA
Lentate sul Seveso
Besana Brianza
Monza
Besana Brianza
Carate Brianza
Cesano Maderno
Paderno Dugnano
Monza
Lentate sul Seveso
Lissone
Lissone
Sesto S.Giovanni
Monza
Monza
Monza
Lissone
Ceriano Laghetto
Macherio
Milano
Milano
Monza
Seregno
Vedano al Lambro
Sesto S.Giovanni
Monza
Cusano Milanino
Monza
Renate
Milano
Lissone
Cinisello Balsamo
Cinisello Balsamo
Seregno
Milano
Como
Cogliate
Aicurzio
Monza
Sovico
Monza
Triuggio
Milano
Seregno
Seregno
Seregno
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Sesto S.Giovanni
Brugherio
Monza
Desio
Milano
Parabiago
Cesano Maderno
Seregno
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STRAZIO
STRINATI
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STUCCHI
STUCCHI
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TAGLIABUE
TALIENTO
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TERRAGNI
TERRAGNI
TERUZZI
TERUZZI
TILATTI
TILATTI
TOFANI
TORELLA
TORRIANI
TRABALLI
TRABATTONI
TRABATTONI
TRABATTONI
TRABATTONI
TRADATI
TRASCIATTI
TRAVAGLINO
TREMOLADA
TREMOLADA
TREZZI
TROLESE
TROTTER
TURATI
TURATI
TURCI
TURCONI
TUROLO
TURRI
USUELLI
VAGHI
VAGLIÉ
VAGO
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VALTOLINA
VANZETTO
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VENDRAMINETTO
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VERANI
VERDERIO
VERDERIO
VERGALLO
VERGANI
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BENEDETTA
LAURA
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GIANCARLO
FRANCESCO
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ANGELO
LUIGI
CESARE LUIGI
ATTILIO
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FERDINANDO
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GIUSEPPE PAOLO
GRAZIA
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ETTORE
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ALICE ARIANNA
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GIAMPAOLO
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DAVIDE
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Carate Brianza
Verano Brianza
Milano
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Monza
Monza
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Cinisello Balsamo
Monza
Varedo
Seregno
Monza
Milano
Roncello
Mariano Comense
Monza
Roncello
Sesto S.Giovanni
Monza
Seregno
Vimercate
Vimercate
Agrate Brianza
Milano
Vimercate
Monza
Desio
Milano
Desio
Monza
Limbiate
Nova Milanese
Seregno
Agrate Brianza
Monza
Monza
Seregno
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Sesto S.Giovanni
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Monza
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Monza
Monza
Sesto S.Giovanni
Vedano al Lambro
Muggiò
Monza
Monza
Giussano
Lesmo
Milano
Milano
Milano
Milano
Monza
Milano
Milano
Milano
Cesano Maderno
Milano
Barlassina
Usmate Velate
Cornate D'Adda
Bernareggio
Milano
Cinisello Balsamo
Paderno Dugnano
Sesto S.Giovanni
Seregno
Seregno
Nova Milanese
Giussano
Agrate Brianza
Vimercate
Milano
Lentate sul Seveso
c.f.p.
2006*
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telefono
comune
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751
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834
98
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58
527
VERGANI
VERGANI
VERTEMATI
VERTEMATI
VETRANO
VEZZANI
VIGANÒ
VIGANÒ
VIGANÒ
VIGANÒ
VIGNOLA
VIGO
VILLA
VILLA
VILLA
VILLA
VILLA
VILLA
VILLA
MARCO
UMBERTO
MATTEO
PAOLO ROBERTO
ANTONIO
ALBERTO
ELISABETTA
GIANMARIA
MARCO
MARCO GIOVANNI
CARMELA
WALTER
ALESSANDRA
ANDREA ANTONIO
ARIANNA
EMANUELA
GIOVANNA
GIULIO
GLORIANA
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Barlassina
Monza
Monza
Biassono
Monza
Vimercate
Giussano
Seregno
Monza
Monza
Usmate Velate
Sesto S.Giovanni
Monza
Monza
Cavenago Brianza
Monza
Seregno
Monza
Lissone
c.f.p.
2006*
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31
31
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cognome
nome
telefono
comune
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VILLA
VILLA
VILLA
VILLA
VILLA
VIROLI
VISMARA
VITALI
VITALIANI
VITTADINI
VITTADINI
VOLPATI
VOLPE
ZALAMENA
ZAMPIERI
ZANI
ZANZOTTERA
ZOLIN
LORELLA
LUIGI
MARCO RICCARDO
PAOLO
SONIA
CRISTINA
VITTORIO
MARIO ANGELO
GIANPIERO
FRANCO
STEFANO
PAOLO
MARGHERITA
MARCO
ROBERTO
ANDREA
MARCO
CLAUDIA
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Milano
Milano
Monza
Merate
Cornate D'Adda
Milano
Milano
Bovisio Masciago
Cologno Monzese
Monza
Monza
Monza
Cologno Monzese
Monza
Monza
Monza
Vedano al Lambro
Vimercate
c.f.p.
2006*
31
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n.i.
34
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n.d.
9
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n.i.
***
NOTE:
C.F.P. : Crediti Formativi Professionali il n° minimo di crediti annuali richiesti è pari a 20 i crediti riportati nel prospetto seguente si riferiscono alla formazione professionale
obbligatoria e non a quella svolta a titolo personale dall’iscritto
* dati in possesso dell’Ordine aggiornati al 30.05.2008 *** esonero dalla formazione professionale continua
n.i.: non ancora iscritto nell’anno di riferimento nd: dato non depositato
ragionieri COMMERCIALISTI
N° Iscrizione
cognome
nome
telefono
comune
N° Iscrizione
cognome
nome
telefono
comune
508
496
166
570
11
719
201
177
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505
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414
21
261
430
299
471
194
ACELLA
AFFATATO
ALAIMO
ALAMPI
ALBERTI
ALBERTI
ALBERTI
ALBOINO
ALDEGHI
ALETTO
ALIPRANDI
ALLIEVI
ALLIEVI
ALLIEVI
ALOISE
ALOISE
ALOISI
ALTARE
ALZATI
AMADEO
AMBROSIONI
ANDREONI
ANELLI
ANGIOLINI
ARCUDI
ARDORINO
ARIENTI
AROSIO
AROSIO
AROSIO
ASNAGHI
ASNAGHI
BAESSO
BAIO
BAJO
BALDON
BALSARI
BANCALARI
BARBARO
BARBIRATO
BASILICO
BASILICO
BASILICO
BASSANI
LAURA
CRISTINA
MATTEO
DOMENICO SAVERIO
ANTONIO
ATTILIO
FLAVIO
LUIGI
CRISTINA
STEFANIA
BARBARA
AUGUSTO
FLORIANO CRISTOFORO
SERGIO
MEDO
VALTER ANTONINO
MARIA
EDOARDO
RAFFAELE
ALESSANDRA
KARINZIA
VITTORIO
MONICA
ROBERTO
ANTONIO
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Milano
Seregno
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Lissone
Milano
Desio
Meda
Paderno Dugnano
Monza
Monza
Usmate Velate
Bellusco
Seregno
Lissone
Cavenago Brianza
Monza
Paderno Dugnano
Sesto S.Giovanni
Lesmo
Monza
Monza
Vimercate
Milano
Milano
Seregno
Cinisello Balsamo
Desio
Lissone
Cinisello Balsamo
Desio
Paderno Dugnano
Cusano Milanino
Sesto S.Giovanni
Bernareggio
Seregno
Seveso
Monza
Monza
Seregno
Desio
Monza
Saronno
Solaro
Calusco D'Adda
647
676
295
512
634
342
276
651
564
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551
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500
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449
BASTIANELLI
BASTIANELLI
BECHELLI
BECHI
BELGIOVINE
BENINI
BENZONI
BERETTA
BERETTA
BERETTA
BERETTA
BERETTA
BERETTA
BERETTA
BERETTA
BERETTA
BERNARDINELLO
BERTAZZI
BERTI
BERTI
BERTOCCO
BESANA
BESTETTI
BESTETTI
BIANCHI
BINOTTO
BIRAGHI
BITTO
BOCCA
BOCCHETTA
BONABITACOLA
BONACINA
BONALUMI
BONANDO
BONANOMI
BONANOMI
BONANOMI
BONATO
BONUOMO
BORACCHI
BORGHI
BORGHI
BORGONOVO
BOTTASINI
MARCO
UGO
MASSIMO AUGUSTO
MASSIMILIANO
PAOLA
LAURA
PAOLA CRISTINA
ALESSANDRO
DENISE
0243982495
0243982495
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Milano
Milano
Sesto S.Giovanni
Cologno Monzese
Cinisello Balsamo
Vimercate
Cusano Milanino
Cinisello Balsamo
Bovisio Masciago
Arcore
Macherio
Arcore
Cinisello Balsamo
Monza
Arcore
Bovisio Masciago
Monza
Monza
Milano
Monza
Nova Milanese
Monza
Monza
Monza
Monza
Arcore
Vedano al Lambro
Bellusco
Milano
Monza
Cesano Maderno
Giussano
Monza
Monza
Muggiò
Milano
Milano
Paderno Dugnano
Monza
Monza
Seregno
Barlassina
Monza
Monza
SABRINA ANTONIA ELVIRA
LUCIANO
PAOLO
ROBERTA MARIA
ROBERTO
FRANCA
GIANPAOLO
JOLE
SILVIO MARIA
FERRUCCIO
ANTONIO GIANNI
STEFANO
GIOVANNI
VINCENZO
FRANCO
ADRIANO
ERMANNO UMBERTO
NORIS
PASQUALE
LORENZO ETTORE FRANCESCO
MARCO
MARIO
PIETRO LUIGI
ROBERTO
ROBERTO.
SUSANNA
ROSSELLA FRANCESCA
BRUNO
CLAUDIO ROBERTO
GIOVANNI
IRENE
MAURIZIO CARLO
ALESSANDRO
CHIARA ALESSANDRA
STEFANIA
BRUNO
EDOARDO
ALBERTO
PIERCARLO
PAOLO BRUNO DARIO
FRANCESCO PAOLO
PAOLA EMILIA
CARLA
STEFANIA
ALDO
ELENA
TIZIANO
ERMINIO
PAOLO
FERRUCCIO
ENRICA
GIULIO MARIA
LUIGI
GIUSEPPINA MARIA
Gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
N° Iscrizione
cognome
nome
telefono
comune
N° Iscrizione
cognome
nome
telefono
comune
340
571
164
257
31
488
165
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248
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591
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169
497
BRAGHETTO
BRAMATI
BRAMBILLA
BRAMBILLA
BRAMBILLA
BRAMBILLA
BRAMBILLA
BRASSON
BRENNA
BRENNA
BRENNA
BRUNATI
BUCCHI
BUCCI
BUCCOLA
BUGATTI
BUZZI
CACCIABAUDO
CACCIAGUIDA
CAFARO
CAIATI
CAIROLI
CALDARINI
CALDART
CALDERARA
CALI'
CALIENDO
CALLONI
CALLONI
CALLONI
CALO'
CAMILLO
CAMNASIO
CAMNASIO
CAMPANALE
CAMPANALE
CANDIDO
CANTALUPPI
CANTONI
CAPOZZI
CAPPELLOZZA
CAPPUCCILLI
CAPRA
CAPRA
CARAMASCHI
CARERA
CAROZZI
CARUCCI
CARZANIGA
CARZANIGA
CASSAGHI
CASTAGNA
CATANIA
CATONA
CATTANEO
CATTELAN
CATUCCI
CAVALLARO
CAVENAGHI
CAZZANIGA
CELLA
CELLEGATO
CENTAMORE
CEREDA
CHERUBINI
CHIODETTI
CIOCIA
CIPRIANO
CITTERIO
CITTERIO
CLEMENTI
COLASANTO
COLOMBO
COLOMBO
COLOMBO
COLOMBO
COLOMBO
COLOMBO
COLOMBO
ANNA MARIA
ELISABETTA
CARLO LUIGI
ELIO
EMILIO
ENRICO
FABIO MARIO
ALESSANDRO
ENRICO
MARCO
PIERLUIGI
ALFONSO MARIO
RITA
ENZO
FRANCESCO
MARZIO
ROBERTO
FABRIZIO
MASSIMO
CLAUDIO VINCENZO
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0331677429
Vedano al Lambro
Muggiò
Monza
Meda
Vimercate
Vimercate
Monza
Monza
Giussano
Paina di Giussano
Giussano
Milano
Monza
Seregno
San Sepolcro
Muggiò
Giussano
Monza
Arcore
Monza
Monza
Monza
Seregno
Milano
Monza
Brugherio
Monza
Villasanta
Monza
Milano
Seregno
Paderno Dugnano
Desio
Milano
Cinisello Balsamo
Camnago
Milano
Lesmo
Briosco
Seregno
Monza
Muggiò
Monza
Monza
Arcore
Monza
Renate
Paderno Dugnano
Carnate
Carnate
Brugherio
Carate Brianza
Monza
Carate Brianza
Villasanta
Milano
Monza
Seregno
Carate Brianza
Giussano
Agrate Brianza
Paderno Dugnano
Cesano Maderno
Desio
Monza
Desio
Cinisello Balsamo
Sesto S.Giovanni
Seregno
Cusano Milanino
Busto Arsizio
Sesto S.Giovanni
Monza
Seregno
Lissone
Monza
Monza
Monza
Seregno
232
371
466
225
196
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200
COLOMBO
COLOMBO
COLOMBO
COLOMBO
COLOMBO
COLOMBO
COMI
CONFALONIERI
CONFALONIERI
CORBETTA
CORCELLA
CORICA
CORNO
CORNO
CORNO
CORTI
COZZI
CRIPPA
CRIPPA
CRIPPA
CRIPPA
CRISTINO
CRIVELLI
CUCCHI
CUNSOLO
DA BROI
DALLA BONA
DALLA PIETA'
D'ANDREA
DASSI
DE ALEXANDRIS
DE CICCO
DE FABRIS
DE GENNARO
DE GIULI BOTTA
DE PONTI
DE VITO
DE VITO
DEGNI
DEL GRECO
DELLA TORRE
DELLEDONNE
DELLO IACONO
DELVO'
DES DORIDES
MARIA ANTONIA
MARIA PAOLA
MASSIMO
PIERANGELA
ROBERTO
SELENE
GIORGIO LUIGI
DIEGO
MONICA ANGELA
VALTER AGOSTINO
RITA
GIUSEPPE
DANIELE
GIANFRANCO
VITTORINO
DANIELA
PAOLA MARIA
ALDO
ANGELO
ANTONIO MARIA
CARLO
ANTONIETTA
GIANMARIO
FRANCO
ANTONIO MARIO
DANIELA GIULIANA
PIERGIUSEPPE
MAURIZIO
DAVIDE
LUCIANO
MAURIZIO
NATALE
ORESTE
GIUSEPPE
GABRIELLA
MAURIZIO
ANTONIO
MICHELE
COSIMO MARCO
ELENA
ERMINIO DOMENICO
ALESSANDRA
ANTONIO
ANDREA LUIGI
MASSIMILIANO
ALESSANDRO FILIPPO
ROSARIO A. F.
MARIA PATRIZIA
MICHELE
GIOVANNI
MAURIZIO
ALFREDO SILVERIO
GIANMARIO
CALOGERO
GIUSEPPA
ANTONIO
MARINO
GIOVANNI
MARCELLO
EMILIO
GIANCARLO
PAOLO
GIOVANNI VIRGINIO
ELENA
MASSIMO
ROBERTO
VALTER
LUCA
LAURA SILVANA
MARCO
MARIO
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FRANCESCO ANTONIO
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GUGLIELMO
PATRIZIA
MANUELA
MIRELLA MARIA
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Monza
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Meda
Parma
Vedano al Lambro
Arcore
Bernareggio
Giussano
Brugherio
Lissone
Busnago
Monza
Cornate D'Adda
Lissone
Monza
Sesto S.Giovanni
Monza
Monza
Giussano
Brugherio
Milano
Lissone
Monza
Cinisello Balsamo
Desio
Varedo
Monza
Monza
Desio
Cesano Maderno
Cusano Milanino
Monza
Lissone
Sesto S.Giovanni
Arcore
Monza
Vidigulfo
Cinisello Balsamo
Cinisello Balsamo
Monza
Cologno Monzese
Monza
Sesto S.Giovanni
Meda
Barlassina
Cinisello Balsamo
Lissone
Paderno Dugnano
Sesto S.Giovanni
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PAOLA
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GIORGIO
ITALO SILVIO
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MAURIZIO MARIA MASSIMO
ANGELA
MASSIMILIANO
MIRETTA
NICOLA
WALTER FLAVIO
ANGELO
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MICHELE
ROSA
FRANCESCO
CHRISTIAN GIULIO ENRICO
MICHELA
ANTONELLA
GIULIANO
ANGELO
CAMILLO
PIERANGELO
CLAUDIO
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MARIA ANTONIA
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ANDREA
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BERTILLA
GIOVANNA
GIORGIO GIOVANNI MARIO
ANTONIO
SEVERINO
STEFANO
PIERPAOLA
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ANTONELLA
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MARIO
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GIOVANNI
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DI MEGLIO
DI MEGLIO
DI STEFANO
DI VARA
DIANESE
DIANI
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DOLCE
DONATIELLO
DONI
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DOSSO
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ELLI
ESPOSITO
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FACCHIN ASSI
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Monza
Milano
Monza
Paderno Dugnano
Vimercate
Vimercate
Cinisello Balsamo
Monza
Monza
Lissone
Desio
Vimodrone
Vimercate
Monza
N° Iscrizione
cognome
nome
telefono
comune
N° Iscrizione
cognome
nome
telefono
comune
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4
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593
271
FELAPPI
FERNICOLA
FERRARA
FERRARI
FERRARI
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FERRI
FIGIANI
FILETTI
FIORESE
FIRMANO
FORMENTI
FOSSATI
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FRIGERIO
FROSINI
FUGAZZARO
FUMAGALLI
FUMAGALLI
FUMAGALLI
FUMAGALLI
FUMEO
GAETANI
GAETANI
GALBIATI
GALBIATI
GALBIATI
GALBIATI
GALBIATI
GALBIATI
GALELLI
GALIMBERTI
GALIMBERTI
GALIMBERTI
GALIMBERTI
GALLI
GALLO
GAMBA
GANDINI
GANDOLFO
GARDINI
GARGANO
GARIBOLDI
GARIBOLDI
GASPARIN
GASPARINO
GASTALDI
GAVAZZA
GENTILI
GIAMBELLI
GIAMPAOLO
GIANCATERINO
GIANI TAGLIABUE
GIANNINI
GILETTO
GIORGETTI
GIORNELLI
GIOVE
GIRARDIN
GIUDICI
GIUDICI
GIUSSANI
GIUSSANI
GIUSTI
GLAVICH
GLAVICH
GORI
GRASSO
GRASSO
GRECO
GRIGGIO
GROSSI
GUARRIELLO
GUERRA
IANTOMASI
IAVARONE
IMPARATO
ELENA
LAURA
CATERINA
GIUSEPPE
ROBERTO CLAUDIO
DANIELE ENRICO
ALESSANDRA
GIORGIO
MARIO
FRANCO VINCENZO
EDOARDO
FRANCO
EDOARDO
CRISTIANO
PIETRO
GAETANO
LARA MARIA
MARIA ERMELIA
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LUCIANO
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Vimercate
Milano
Sesto S.Giovanni
Cinisello Balsamo
Monza
Desio
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Arcore
Sesto S.Giovanni
Muggiò
Monza
Monza
Biassono
Milano
Monza
Cesano Maderno
Monza
Nova Milanese
Arcore
Monza
Desio
Monza
Monza
Monza
Vimercate
Milano
Arcore
Monza
Ornago
Mariano Comense
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Milano
Giussano
Monza
Bellusco
Meda
Lissone
Monza
Cinisello Balsamo
Milano
Brugherio
Monza
Lissone
Lissone
Cinisello Balsamo
Monza
Pioltello
Varedo
Monza
Lesmo
Carnate
Monza
Monza
Milano
Monza
Meda
Monza
Monza
Milano
Carugate
Monza
Seveso
Seveso
Monza
Vedano al Lambro
Monza
Seregno
Monza
Monza
Milano
Monza
Cologno Monzese
Seregno
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Busnago
Milano
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47
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INGANNI
INSABATO
INTELLIGENTE
INTROPIDO
IPPOLITO
ISOLINO
ISOLINO
LA PERNA
LA ROCCA
LANARO
LANZANI
LAPPA
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LATELLA
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LECCHI
LECCHI
LECCHI
LEGGIERO
LENARDUZZI
LEONARDI
LEONARDI
LEONCAVALLO
LEVATI
LO MAGLIO
LO VERSO
LOCATI
LOCATI
LOMAZZI
LOMBARDO
LONGONI
LONGONI
LONGONI
LORUSSO
LOSI
LUCCHINI
LUNGARO
LUNGHI
LUNGHI
MACCABELLI
MAGGIO
MAGGIONI
MAGGIONI
MAGGIONI
MAGLIA
GIULIANO
GIOVANNI
DANIELA
PINUCCIA MARIA
MARCO ANSELMO
ALESSANDRO
GIOVANNI
ALESSIA
ANTONIO
GIOVANNA
NATALE CARLO
LIVIO
GIUSY
ANTONIO MICHELE
EMANUELA
ALESSANDRA MARIA
MARISTELLA
SILVIA LUISA
SALVATORE
PIERLUIGI VALENTINO
DOMENICO
GIUSEPPE FRANCO
ANNA MARIA
FRANCO
PIERANGELO
ROSA MARIA
GIANFRANCO
LORENZO
FABIO
RAFFAELE GIUSEPPE
FRANCESCO GIUSEPPE
MARCO
PAOLO
LUIGI
VIVIANA SANDRA
GIANNI
ERMELINDO
AURELIO
FILIPPO
ARNALDO
MARIA NINFA
CARLA
IVANO
LUCA
MARCELLINO
FERRUCCIO
FRANCO ENRICO
LUIGI
PAOLO
ALFONSINA
ROBERTO
STEFANO
MASSIMO
GIORGIO
SILVANO GIORGIO
GIAN PIERO
PATRIZIA
ALBERTO
ALDO
ERNESTO
GIOVANNI
DANIELE
LAURA
LUIGI
MICHELE ARCANGELO
CARLA
FRANCESCO GIOVANNI
PIERO
FRANCESCA GIOVANNA
VITTORIO
ANTIMO
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SILVERIO
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MARCO
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Monza
Caponago
Brugherio
Monza
Monza
Seregno
Seregno
Villasanta
Meda
Desio
Desio
Cambiago
Monza
Milano
Brugherio
Vedano al Lambro
Monza
Bovisio Masciago
Seregno
Seregno
Milano
Vimercate
Milano
Cologno Monzese
Monza
Triuggio
Monza
Monza
Monza
Monza
Monza
Milano
Vimercate
Milano
Paderno Dugnano
Seveso
Mariano Comense
Calusco D'Adda
Seregno
Vimercate
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Arcore
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Arcore
Desio
Monza
Bovisio Masciago
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Desio
Seregno
Monza
Monza
Sesto S.Giovanni
Vimercate
Monza
Nova Milanese
Bernareggio
Vimercate
Milano
Cesano Maderno
Seregno
Brugherio
Sesto S.Giovanni
Cusano Milanino
Paina di Giussano
Varedo
Meda
Monza
Cusano Milanino
Seregno
Monza
Monza
Monza
Macherio
Bovisio Masciago
Desio
Meda
MARCO ANGELO
MARIA CLOTILDE
SIMONETTA MARIA
ALBERTO
GIORGIO
LILLO
ALVARO
CINZIA
GIANVITTORIO
MARIO
PIERO
PIETRO
DAVIDE
LUIGI
MARCO
MONICA
SILVIA
ANDREA
SALVATORE
MARIO
MAURO
CARLO
DILETTA
ANGELO
CARLO
SAVIO
FRANCO
SIMONETTA
MARISA
ANTONIO GIULIO CESARE
EMANUELE GIOVANNI
ETTORE
ONORATA MICHELINA
ELVIDIA
GIORGIO CARLO
GIAN PAOLO
ELENA
ROBERTO MARIA
ANGIOLO
ATTILIO
FABIO
LEONE MARIO
MARCO GIACOMO
CESARE GIOACHINO
LUIGI CLEMENTE
RENZO PIETRO
LORENZO
SILVIO MARIO
MARCELLO
TOMMASO
UMBERTO
DANIELE
MAURO
ANTONIO ILARIO
LUISA
SARA
MICHELE
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VITTORIO
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MAGNI
MAGNI
MAGNI
MAGNI
MAIORINO
MALANCHINI
MALBERTI
MALEGORI
MALTESE
MANFRIN
MAPELLI
MAPELLI
MARCARINI
MARCHESI
MARCHESI
MARCINNO'
MARIANI
MARIANI
MARIANI
MARINO
MAROSMANNI
MAROTTA
MARZORATI
MASCHERONI
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MAURI
MAURI
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MAZZEI
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MAZZOLA
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Gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza
N° Iscrizione
cognome
nome
telefono
comune
N° Iscrizione
cognome
nome
telefono
comune
29
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1
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76
30
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287
483
457
MERATI
MERCALLI
MEREGALLI
MEREGALLI
MERELLO
MERLI
MERONI
MERONI
MINUTOLI
MINUTOLI
MONDELLA
MONDI'
MONGUZZI
MONTAGNINI
MONTANI
MONTI
MONTI
MONTI
MONTI
MONTRASIO
MORABITO
MORANDUZZO
MORELLI
MORGANTI
MORLINO
MOSCA
MOSCA
MOTTA
MOTTA
NANIA
NICOLINI
NOVARA
ODDO
ODIERNA CONTINO
OGGIONI
OGGIONI
OLIVA
ORSENIGO
OTTOLINI
PACIFICI
PAGANI
PAGANO
PALAZZI
PALERMO
PALLADINI
PALMIERI
PALMIERI
PANIGADA
PAPINI
PAPPALARDO
PARLAGRECO
PARMA
PARMA
PAROLINI
PARRAVICINI
PARRAVICINI
PARRAVICINI
PASSONI
PASSUELLO
PASSUELLO
PATTI
PAVONE
PELLEGATTA
PELLEGRINO
PELLITTA
PENNATI
PENNATI
PERAZZI
PERCUDANI
PERCUDANI
PEREGO
PEREGO
PEREGO
PEREGO
PEREGO
PESSINA
PEVERELLI
PIAZZOLLA
PILLERA
ENRICO
DARIO
CESARE
FRANCESCO
PAOLO FRANCESCO
DAVIDE
DANIELE
GIUSEPPE
ANNA MARIA
VINCENZO
FRANCESCO
FRANCESCO PAOLO
EGIDIO
GIAN ANTONIO
ANNAMARIA
CINZIA
IVANA
PAOLO
PIERLUIGI
GIUSEPPE CARLO
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Biassono
Monza
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Muggiò
Triuggio
Monza
Monza
Monza
Lissone
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Vimercate
Monza
Milano
Cesano Maderno
Cesano Maderno
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Lissone
Monza
Cinisello Balsamo
Sesto S.Giovanni
Varedo
Desio
Carugate
Vimercate
Milano
Lissone
Monza
Milano
Monza
Meda
Paderno Dugnano
Monza
Milano
Seregno
Arcore
Nova Milanese
Milano
Monza
Paderno Dugnano
Cogliate
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Monza
Monza
Cologno Monzese
Cologno Monzese
Monza
Lissone
Milano
Bresso
Cinisello Balsamo
Seregno
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Giussano
Monza
Monza
Monza
Sesto S.Giovanni
Sesto S.Giovanni
Lissone
Monza
Saronno
Verano Brianza
Sesto S.Giovanni
Seregno
Meda
Muggiò
Cinisello Balsamo
Cinisello Balsamo
Cologno Monzese
Besana in Brianza
Cologno Monzese
Brugherio
Paderno Dugnano
Monza
Milano
Carugate
Cavenago Brianza
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236
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PILOTTO
PINO
PIOLTELLI
PIROLA
PIROLA
PIROVANO
PIROVANO
PIROVANO
PIROZZI
PISERONI
PIVA
PIVA
PIZZI
PIZZI
POGGI
POLICHETTI
POLLASTRI
POMETTO
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POSENATO
POZZI
POZZI
POZZI
POZZI
POZZOLI
PRADERIO
PRATELLI
PRONOI
PROVENZANO
PROVENZANO
QUINTIERI
RADAELLI
RADAELLI
RADICE
RADICE
RADICE
RAGADALI
RAIMONDI
RAINALDI
RAINATO
RATTI
RATTI
RATTI
RATTI
RAVEANE
MASSIMO
FRANCESCO
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MASSIMO
MODESTO
ENZO
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EMANUELA ADELE
DOMENICO
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Sesto S.Giovanni
Sesto S.Giovanni
Monza
Brugherio
Lesmo
Desio
Triuggio
Monza
Seveso
Vimercate
Monza
Monza
Misinto
Monza
Vimercate
Milano
Cinisello Balsamo
Bovisio Masciago
Bellusco
Cesano Maderno
Paderno Dugnano
Carate Brianza
Cinisello Balsamo
Seregno
Desio
Sesto S.Giovanni
Milano
Monza
Seregno
Carugo
Monza
Monza
Muggiò
Paderno Dugnano
Meda
Cesano Maderno
Lentate sul Seveso
Monza
Tavernerio
Monza
Verano Brianza
Milano
Brugherio
Seregno
Monza
Lissone
Paina di Giussano
Carate Brianza
Cinisello Balsamo
Monza
Lissone
Biassono
Arcore
Cinisello Balsamo
Milano
Cesano Maderno
Milano
Giussano
Lissone
Seregno
Arcore
Cologno Monzese
Meda
Monza
Cesano Maderno
Desio
Cesano Maderno
Arcore
Veduggio Con Colzano
Monza
Monza
Milano
Monza
Sesto S.Giovanni
Arcore
Lissone
Monza
Vedano al Lambro
Lesmo
FRANCESCO
PIERO MARIA
ANTONELLA
PIERLUIGI
FERNANDO
ALESSANDRA
MARIA CHIARA
FABIO
FABIO MASSIMO
ALBERTO GIUSEPPE
IVANO
LUISA
SALVATORE
PATRIZIO
ALBERTO
DANIELE
GIUSEPPE
LUIGI
IVANO
PAOLO
FABRIZIO
ANNALISA
PAOLA
MARIA ESTER
EMILIO
NAZARIO
UMBERTO
ALBERTO
FABRIZIO
ALBERTO
ALFONSO ATTILIO
CARLO ANGELO
TIZIANA
PAOLO
BRUNO VITALE
LORENZO
MASSIMO
IVANO
MASSIMO
ROBERTA
MARIA
GIOVANNI
DANIELE GIUSEPPE
PASQUALE
ADOLFO
LUIGI
VITTORIO FRANCESCO
LORENA
MARCO
STEFANO
ANDREA
ANGELO ALDO
LUIGI ENRICO
PAOLO
PAOLO MICHELE
CHIARA
MARCO
GIUSEPPE
ANTONIO DAVIDE
REATI
RESNATI
RESTORI
RIBIS
RIBOLDI
RIBOLDI
RIPAMONTI
RIPAMONTI
RISI
RIVA
RIVA
RIVA
RIVA
RIVOLTA
RIZZARDI
ROCCA
ROMANELLI
ROMANO'
ROMANO'
ROMEO
ROSSETTI
ROSSI
ROVELLI
ROVELLI
ROVIDA
RUBAGOTTI
RUBINO
RUGGERI
RUSSO
SALA
SALA
SALA
SALA
SALA
ETTORE GASPARE MARIA
CARLO STEFANO
ALFREDO
GIOVANNI
FABIO
LUIGI
ADRIANO
OSVALDO
PIERPAOLO
RICCARDO
VIRGINIO
GUIDO
LUIGI
MASSIMO
GIUSEPPE
ANTONIETTA
MARIA GIUSEPPINA
LUCIANA
DANIELE ALBERTO
FABIO MARIO
ANNA ROSA
FILIPPO MARIA DOMENICO
LUIGI
FRANCESCA
ROBERTO
ALESSANDRO
MARA
ALBERTO ALDO MARIA
FRANCESCO
ROBERTO
VALTER
DORIANO
PAOLO
FLAVIO
GIANCARLO
NICOLA
ELENA MARIA BARBARA
RITA
GIAMPAOLO
MASSIMILIANO
SANDRO ADRIANO
ELIANA
FRANCO
LUIGIA
VINCENZO
MARCO
ALDINA
ALBERTO
MARIA ADDOLORATA
GIOVANNI
ROBERTO FAUSTO
MARIA FRANCESCA
IVAN AMBROGIO
ASCANIO MICHELE
CARLO
FRANCESCA ANGELA
MARCO CESARE
MARCO
VINCENZO
CARMELO
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CARLO
CESARE
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LAURA MARIA
PIETRO
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208
SALAMONE
SALEMI
SALERNO
SALERNO
SALVIONI
SALZONE
SANTAMBROGIO
SANTAMBROGIO
SANTAMBROGIO
SANVITO
SARIMARI
SCHIATTI
SCOLARI
SCOTTI
SECCHI
SECCHI
SEREGNI
SFORZA
SOMASCHINI
SOMASCHINI
SPINELLI
SPINELLI
STILO
STRANO
STRANO
STUCCHI
STUCCHI
STUCCHI
SUMERANO
TAGLIABUE
TAMBORRINO
TAMBURELLO
TANZI
TARIZZO
TASSINI
TASSONE
TENTORIO
TERRAGNI
TERZOLI
TESAURO
TESORIERO
TESTA
TESTI
TIGANO
TIRELLI
TORRI
TOSONCIN
TRABALLI
TREMOLADA
TREMOLADA
TREMOLADA
TREMOLADA
TRESOLDI
nome
telefono
comune
N° Iscrizione
cognome
nome
FRANCESCA ELISABETTA
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Meda
Meda
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Monza
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Monza
Monza
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Cesano Maderno
Monza
Monza
Giussano
Giussano
Lissone
Meda
Cologno Monzese
Vimercate
Vimercate
Bellusco
Agrate Brianza
Vimercate
Cologno Monzese
Bovisio Masciago
Cologno Monzese
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Concorezzo
Monza
Monza
Monza
Milano
Concorezzo
Cologno Monzese
Caponago
Monza
Cinisello Balsamo
Seveso
Sesto S.Giovanni
Monza
Monza
Cinisello Balsamo
Monza
Monza
Monza
Monza
Brugherio
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438
TREVISAN
TREZZI
TRIMBOLI
TROVATO
TURATI
TURATI
UGGERI
VAGHI
VAGHI
VALESINI
VARISCO
VARISCO
VASARRI
VASSENA
VECCHIO
VEGETTI
VENDER
VENDRAMINETTO
VENTURUZZO
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VERGA
VERGANI
VERGANI
VERONESI
VERTEMATI
VERTEMATI
VIDAL
VIGANO'
VIGANO'
VIGANO'
VIGANO'
VIGANO'
VIGANO'
VILLA
VILLA
VILLA
VILLA
VILLA
VILLA
VIMERCATI
VIMERCATI
VITALE
VITULLI
VOLANTE
ZAMBERLETTI
FABIO
MARIA TERESINA
GUIDO
ROBERTO SILVANO
GIULIANO
GIUSEPPE
MAURO DANTE
LUCA
PIERLUIGI
PAOLO
ALBERTO SALVATORE
AGOSTINO PIETRO
ALBERTO
MAURILIO
ANTONIO GIUSEPPE
ALBERTO
CARLO
IVANO
MARIO CAMILLO
CLAUDIO
UMBERTO
MARINA
GIANNI LUIGI
FABIO
ITALO
MARINA
GIUSEPPE
MICHELA
PAOLO
ANGELO
SERGIO
PIETRO
GIUSEPPE
VINCENZO GAETANO
MARCO
SILVANO
WALTER
PASQUA
LUIGI
PAOLO DANTE
ANGELO GIUSEPPE
LAURA
LUCA VALERIO
CARLO ALBERTO
SALVATORE
LUCA
MARIA ROSA
MARIA CRISTINA
MICHELE
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GEMMA MARIA RITA
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FRANCESCO
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VINCENZO TOMMASO
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ANNA
LUIGI
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GIULIO
DANIELA
GIORGIO
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TIZIANA
GIULIANO
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PATRIZIA ANGELA
LUIGI
RUBEN
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PATRIZIA
ALFONSO
ANGELO GIUSEPPE
ANTONIO
DELIA
EMILIO
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GIORGIO
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ROSA
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comune
Vimercate
Sesto S.Giovanni
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Agrate Brianza
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Cinisello Balsamo
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Monza
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i 62 comuni della giurisdizione
del tribunale di monza
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all’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e della Brianza, ai soci dell’Associazione Industriali di Monza e Brianza,
alle principali cariche politiche, militari e
istituzionali della Provincia, ai presidenti e ai
magistrati del Tribunale di Monza, ai direttori
delle Agenzie delle Entrate della Lombardia,
alle Camere di commercio della Lombardia,
ai 128 Ordini dei commercialisti presenti in
tutta Italia, ai maggiori periodici e quotidiani
economici nazionali, ai sindaci e agli assessori al bilancio dei comuni della giurisdizione
del Tribunale di Monza, ai soci dei Rotary
club, ai soci dei Lions club, alle prin cipali
banche e assicurazioni, ai golf, tennis e sporting club più prestigiosi di Monza, Brianza e
Milano e ad alcuni ministeri a Roma.
S
Agrate Brianza
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Briosco
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rotary club destinatari
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Monza
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