luglio tip copia - Comune di Campi Bisenzio
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luglio tip copia - Comune di Campi Bisenzio
diSegno m e n s i l e a c u ra d e l l ’ a m m i n i s t ra z i o n e c o m u n a l e d i C a m p i B i s e n z i o l u g l i o 2 0 0 3 Tutte le proposte per vivere la città 2 PAROLA STRADA DIMENTICATA? Gentile redazione, mi complimento innanzitutto per il lavoro che state facendo, con voi e con il Comune che sta veramente cambiando il “volto” di Campi Bisenzio. Vorrei però richiamare la vostra attenzione su via Raffaello Sanzio, dove i marciapiedi sono in condizioni a dir poco disastrose ed impraticabili. Perché non fare un bel servizio anche per questa “dimenticata” strada? Forse l’Assessore ai Lavori pubblici si è dimenticato delle promesse fatte anche tramite il quotidiano Corriere di Firenze (31 ottobre 2002) dove assicurava i lavori di ripristino entro primavera 2003.... siamo quasi agli sgoccioli!! E dei lavori niente in vista. Gradirei un cenno per la via in cui abito e dove non ho il piacere di poterne usare i marciapiedi. Ho due bambini e la mattina per andare a scuola, specialmente quando piove, devono camminare per strada invece che sul marciapiedi con tutti i problemi che ne conseguono. Franco Vanzi La situazione di via Raffaello Sanzio, e strade adiacenti, è ben presente all’Amministrazione comunale e all’Assessorato ai Lavori pubblici in particolare. Qualche tempo fa è stato effettuato un sopralluogo congiunto che ha visto la partecipazione del sindaco, del geometra Pepi e dello scrivente proprio per verificare sul campo le problematiche viarie della zona. E’indubbio che, rispetto a precedenti progetti di risistemazione, siamo in ritardo, il fatto è che le prime valutazioni non avevano tenuto conto della vastità dell’area bisognosa di intervento: via Raffaello Sanzio è, infatti, solo la punta dell’iceberg, il fenomeno dei marciapiedi sconnessi a causa delle radici degli alberi coinvolge tutte le strade, alcune più e alcune meno, comprese nella zona da via Cimabue a piazza Aldo Moro. Le somme necessarie a dare una sistemazione complessiva superano abbondantemente i 500.000 euro e questa è stata la causa del ritardo. Gli interventi allo studio si articoleranno in tre modalità: 1) dove il marciapiede è sufficientemente largo si ricaveranno, attorno agli alberi, delle aiuole circolari che consentano alle radici di respirare e ai cittadini di passare senza inciampi; 2) dove il marciapiede è stretto lo stesso verrà allargato di 80-100 centimetri e così gli alberi potranno essere aggirati comodamente; 3) nel caso che tutto quanto sopra esposto non fosse possibile si procederà all’abbattimento della pianta, soprattutto se questa sta recando danni alle recinzioni, ai muretti… dei palazzi. I tempi per realizzare tutto questo sono legati, specie per quanto riguarda il 2003, alla possibilità di reperire le risorse necessarie all’interno del bilancio corrente; se ciò non fosse possibile si dovrà aspettare il bilancio 2004 accendendo una apposita voce. Raffaello Baccani Assessore ai Lavori pubblici INCUBO AQUA IN VIA CASTRONELLA Caro sindaco, le scrivo la seguente lettera per vedere se riusciamo a risolvere una situazione che ha dell’inverosimile. E’ possibile che dal 1965 data in cui nascevo ad oggi non è stato an- cora risolto il problema degli allagamenti di via Castronella e di via Semita? Oggi però 16 giugno 2003 mi sono sentita veramente presa in giro. Durante il solito allagamento l’acqua arrivava al nostro terzo scalino e le posso assicurare che quando arriva lì tutti i nostri vicini ne hanno mezzo metro in casa. Ho sentito delle grida nella strada mi sono affacciata ed ho visto il nostro vicino sotto l’acqua che stava mettendo i cassonetti in mezzo alla strada per non far passare un camioncino della Publiacqua. Naturalmente ho pensato finalmente qualcuno è intervenuto, ma mi ero proprio illusa perché i due ragazzi (per trattarli bene dirò solamente non molto educati) invece di fare il loro dovere aiutando in qualche modo chi era in difficoltà, non hanno fatto che peggiorare la situazione, (minacciando di chiamare i vigili se non avessero spostato i cassonetti, telefonata che noi avevamo già fatto da una mezz’ora abbondante) sono riusciti a spostare i cassonetti per passare e così tranquillamente tornare alle loro case (asciutte) e con il loro spostamento naturalmente hanno provocato un’onda che comprometteva ancora di più la situazione. Ma non è finita qui, sarebbe troppo bello, dietro di loro c’era il mezzo della Pubblica Assistenza, una jeep non un’autoambulanza con segnali di urgenza, che con un’altra frottola ha dichiarato di dover passare assolutamente di lì per recarsi alla Fiat per prendere non so chi (penso che anche lei sappia che con le nuove circonvallazioni era proprio inutile che passasse di lì). Finito il putiferio quando l’acqua finalmente è rientrata (per l’aiuto di alcuni bambini delle elementari che con un ombrello hanno tolto i tombini per far meglio defluire l’acqua) a quel punto sono arrivati in via Castronella i vigili che un minuto prima avevano finalmente messo le transenne per chiudere il traffico, (naturalmente le hanno anche tenute poco perché ormai non ce n’era più bisogno). Ho chiesto a un vigile “ma perché i signori sopra indicati sono passati?” Mi è stato risposto che loro possono passare (e naturalmente fregarsene di noi ne deduco io). Poi ho richiesto “ma perché non siete intervenuti subito?” La risposta immediata è stata che giustamente non esiste solo via Castronella ma c’è anche San Lorenzo. Mi chiedo se quel vigile abita a San Lorenzo, perché io invece ci abito, (dove mi trovavo in via Castronella c’è l’abitazione dei miei genitori ed ho il lavoro), e le posso assicurare che lì in confronto alle vie di San Lorenzo, dove c’era a malapena un po’ d’acqua e nessuno l’aveva in casa come da noi, la situazione era completamente diversa. Mi chiedo quali sono i nostri diritti visto che doveri ne abbiamo molti e inderogabili? Come mai nessuno fa niente? Dobbiamo smettere di pagare il Consorzio di bonifica visto che per loro non esistiamo se non per pagare le bollette? E dobbiamo smettere di pagare le tasse che arrivano dal Comune visto che anche con quelle degli utenti di via Castronella il Comune paga i vigili e tutti coloro che pensano che questa è una via da dimenticare? Il 30 giugno 2003 scade l’Ici la dobbiamo pagare anche noi perché apparteniamo anche noi a questo Comune o possiamo tranquillamente dimenticarcela come fate voi con noi. Spero che vorrà rispondere presto e non con i discorsi come è stato fatto fino ad oggi ma con i fatti. AI CITTADINI scorso, per dare alcune informazioni in proposito, a tutti i cittadini di Campi Bisenzio ed in particolare a coloro che sono residenti in quelle zone dove sono avvenuti gli stessi inconvenienti. Nonostante i molteplici lavori eseguiti in questi anni per la manutenzione dei fiumi, dei fossi, la realizzazione di nuove fognature, impianti di sollevamento e casse di espansione per oltre 100 miliardi di lire, il 16 e 17 giugno scorso per le piogge intense e concentrate si sono verificati degli allagamenti nella zona del Gorinello, via Castronella, via Colombina a La Villa che hanno causato notevoli disagi alle persone. Situazioni analoghe, per la verità, si sono verificate anche in altri Comuni, ma sicuramente ciò non significa che bisogna sottovalutare il problema; anzi l’Amministrazione comunale sta già lavorando con i propri tecnici per provvedere, come nel passato, a realizzare tutti gli interventi necessari per eliminare, o almeno ridurre, tali problemi. Nell’immediato nelle zone più rischio del territorio sarà eseguita un’accurata pulizia dei pozzetti e delle fogne e a breve si concluderanno alcuni interventi strutturali, già programmati nel quadro complessivo di lavori per la prevenzione dal rischio idraulico del territorio, che certamente allieveranno i disagi causati dalle intense piogge. 1) Da alcuni giorni sono stati appaltati, dopo i due interventi in via Tosca Fiesoli, i lavori sul fosso Chiella all’altezza del cantiere comunale per aumentare la sua portata. I lavori che si concluderanno entro l’estate porteranno un beneficio sostanziale in tutta la zona di San Lorenzo e in parte anche di Santa Maria. 2) Il Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina sta appaltando i lavori per la realizzazione del nuovo fosso di Piano da via Pistoiese a via delle Bertesche che metteranno al riparo dal rischio idraulico le frazioni di San Martino e del Gorinello. I lavori inizieranno nell’autunno prossimo. 3) Sono già iniziati da circa un mese i lavori sul Fosso di Pantano a Capalle che si concluderanno ad ottobre del 2003. Questo fosso che si immetteva nel fiume Bisenzio a Capalle, passando dal centro storico della frazione, sarà deviato al collettore di Crucignano, e il tratto interno a Capalle verrà coperto. Ciò oltre a migliorare la situazione igienico ambientale della zona, apporterà dei sensibili benefici dal punto di vista idrogeologico. L’Amministrazione comunale, dopo l’alluvione del 1991, ha sempre lavorato in sinergia con gli altri Enti competenti, Regione, Genio Civile, Provincia di Firenze, Autorità di Bacino e Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina per la realizzazione di grandi opere idrauliche, e credo che il lavoro fatto sia sotto gi occhi di tutti, per la riduzione del rischio alluvione, la tutela del territorio ed il suo risanamento idrogeologico. Qualche inconveniente resta, ma come accennavo sopra, l’impegno del Comune è quello di continuare a considerare questi aspetti assolutamente prioritari. Adriano Chini ANCHE UNA GOCCIA PUO’ BASTARE Beatrice Fiaschi Prendo spunto dalla lettera della signora Fiaschi relativa all’allagamento di via Castronella, per il nubifragio del 16 giugno Si è svolta con grande successo la III Festa dei Giovani, organizzata dai gruppi giovanili della parrocchia di Santo Stefano a Campi, la manifestazione è iniziata venerdì 23 maggio presso il Teatro parrocchiale Santo Stefano, con la presentazione di una grande iniziativa di solidarietà: Una goccia per un pozzo (“Avevo sete e mi avete dato da bere” Mt 25.35) che ha come scopo la raccolta di fondi per la costruzione di un pozzo in Eritrea, in linea con l’opera missionaria già avviata dalla nostra Arcidiocesi nel periodo quaresimale: una vera e propria emergenza idrica, e non solo, se così si può definire una carestia prolungata da oltre 10 anni, che ha già mietuto milioni di vittime solo in quella regione. Il momento di festa è continuato sabato 24 maggio presso il Teatro Il Gorinello, con lo spettacolo musicale su San Filippo Neri Vanità di vanità, scritto e diretto da Padre Carlo Guarnieri, molto conosciuto e stimato per gli anni trascorsi a Campi, musiche del maestro Massimo Barsotti. Per informazioni: Circolo Mcl Santo Stefano, piazza Matteotti,22. Telefono 388 0474777. Per le vostre offerte: Circolo Mcl Santo Stefano conto corrente postale 11850500 causale Una goccia per un pozzo… perché anche una goccia può bastare! Filippo Biagiotti PROGETTO AMARCORD Il Pronto Intervento Teatrale della Pubblica Assistenza di Campi organizzerà una attività con la popolazione anziana di Campi Bisenzio, per valorizzare i momenti di socializzazione organizzati ai quali ormai da tempo diverse persone partecipano. La prima fase dell’attività prevede la lettura comunitaria di testi stimolanti il recupero di semplici ricordi della vita passata, per aiutare le persone a ripensare agli eventi trascorsi e alla loro valorizzazione, nonché il dialogo e la discussione di gruppo. La seconda fase prevede l’assegnazione di un tema di lavoro (l’amore ai miei tempi e le ricette come le sapevo fare io) e la successiva raccolta di pensieri, racconti e ricette. L’argomento scelto è accattivante e semplice, capace di focalizzare l’attenzione su ricordi piacevoli ed in grado di stimolare il buonumore, nonché argomento universalmente dibattuto a tutte le età. Il materiale prodotto sarà poi elaborato, trascritto ed organizzato graficamente per creare un libretto decorato da illustrazioni, da diffondere e presentare ai cittadini. Tutte le persone interessate a partecipare all’attività possono rivolgersi al Punto Azzurro la Pubblica Assistenza 055-890015 (Gruppo Pit) Nadia Conti PersonalBus servizio a chiamata 800 019794 diSegno Mensile a cura dell’Amministrazione comunale di Campi Bisenzio registrazione Tribunale di Firenze n. 2605 del 29/9/1977 - direttore Adriano Chini - direttore responsabile Marcello Bucci - redazione Alberto Fiorini Gianna Fiumi Silvia Niccoli Rossella Zara. A questo numero hanno collaborato Raffaello Baccani Enrico Bacci Filippo Biagiotti Andrea Bianchini Quintilio Cherubini Alessia Cocchi don Giovanni Momigli Daniele Monterisi Simone Morosi Giacomo Politi don Andrea Pucci Alessandro Signorini Andrea Torrente Stefano Ventisette Viola Andrea Ufficio stampa Unicoop Firenze - testata videoimpaginazione e grafica Alessandro Innocenti - foto archivio comunale - tiratura 13.500 copie - distribuzione gratuita - numero chiuso in redazione il 24/6/2003 - sede ufficio stampa e pubbliche relazioni del Comune di Campi Bisenzio piazza Matteotti, 23 (50013) - telefono/fax 055 8979737, 055 8979745 - sito internet http://www.comune.campi-bisenzio.fi.it - e-mail [email protected] - proprietà dei diritti Comune di Campi Bisenzio - stampa Tipografia Nuova Cesat Coop arl via Buozzi, 21/23 Firenze- stampato su carta riciclata al 100% - distribuzione a cura di New Post srl via Torcicoda 133/r Firenze telefono 055 707258 3 RACCOLTA DI FONDI PER EMERGENCY ED IL BURKINA FASO La concretezza dei gesti Piccoli atti che incidono sulle condizioni di vita di centinaia di persone, di bambini, di donne, di uomini Da alcuni anni il Comune e tutta la società organizzata di Campi Bisenzio lavorano per raccogliere fondi da destinare a progetti di solidarietà internazionale portati avanti da persone che ogni giorno condividono la sofferenza, la paura, le tragedie, di chi ha fame, di chi è malato, di chi è povero solo perché è nato nella parte sbagliata del mondo. Molti di questi progetti sono gestiti direttamente da Enti campigiani. Il Comune, per il 2003, ha già stanziato alcuni contributi a favore di enti ed associazioni che sono impegnate in azioni di solidarietà: 5.000,00 euro alla Parrocchia di Santa Maria a sostegno del progetto Orti comunitari in Burkina Faso, 5.000,00 euro alle Suore Carmelitane di Santa Teresa a sostegno della scuola di Haifa in Israele, 10.000,00 euro ad Emergency per la gestione dell’ospedale di Erbil in Iraq e 8.000,00 euro all’associazione Ban Slout Larbi per aiuti umanitari al popolo Saharawi. Quest’anno tutti gli eventi promossi nel periodo estivo dal Comune di Campi Bisenzio in collaborazione con le associazioni sono finalizzati alla solidarietà ed alla cooperazione internazionale, in particolare a sostegno dell’azione della Parrocchia di Santa Maria in Burkina Faso ed ad Emergency per l’ospedale di Erbil in Iraq. Da alcuni anni la parrocchia di Santa Maria collabora con l’associazione Campo di lavoro per il Santo Natale in un’azione di sostegno delle popolazioni del Burkina Faso promuovendo adozioni a distanza e raccogliendo materiale. Tutti gli anni a novembre don Andrea Pucci parroco di Santa Maria va in Burkina Faso per consegnare direttamente alla popolazione gli aiuti raccolti e visitando i vari villaggi si rende conto degli interventi necessari per migliorare la loro qualità di vita. Dall’ascolto è nato questo progetto che prevede il finanziamento di orti comunitari nei villaggi, con la realizzazione di pozzi che garantiscano alla popolazione raccolti e lavoro. In due anni sono stati realizzati nella zona di Baskourè, a circa 150 chilometri dalla capitale Auagadougou, 30 orti comunitari e 11 sono i fase di realizzazione; di questi ben cinque sono stati finanziati dalla comunità di Campi Bisenzio. I fondi che verranno raccolti nel 2003 saranno impiegati nella costruzione di orti comunitari in un’altra zona del paese, nel sud del Burkina Faso al confine con il Ghana, a Sapouy dove la situazione è drammaticamente simile a Buskourè. Questa volta l’impegno è maggiore perché in quella zona saranno realizzati orti comunitari con un estensione di un ettaro e in alcuni casi anche di due ettari, quindi con più pozzi e con maggiori spese di recinzione che fanno lievitare il costo di ciascuna opera a 10.000,00 euro. Il sostegno ad Emergency è per il finanziamento del Centro chirurgico per vittime di guerra di Erbil in Iraq, aperto nel 1998 che fornisce assistenza umanitaria all’intera regione. Dal maggio 2000 ad Erbil funziona anche un’unità ustionati pediatrici, dove vengono curati i pazienti di età inferiore ai dodici anni, con una media mensile di quarantacinque bambini ricoverati. L’ospedale ha 100 posti letto ed accoglie vittime di guerra e da mina, ustionati pediatrici, pazienti con lesioni del midollo spinale. Il personale del centro è per la maggior parte iracheno. L’ospedale dispone di pronto soccorso, ambulatorio, laboratorio, banca del sangue, radiologia, tre sale operatorie, sterilizzazione, terapia intensiva, tre reparti di degenza, fisioterapia, farmacia, unità ustionati pediatrici, terapia intensiva ustionati, unità spinale, cucine, mensa, lavanderia, stireria, officina di manutenzione, sala riunioni, biblioteca e sala giochi per bambini. Dalla sua apertura sono oltre 5.000 gli interventi chirurgici fatti ed oltre 34.000 i pazienti trattati. Sostenere i due progetti è semplice basta acquistare un biglietto della Lotteria della solidarietà o versare il proprio contributo sul corrente bancario numero 29.000/00 intestato a Comune di Campi Bisenzio aperto presso la Tesoreria comunale Cassa di Risparmio di Firenze, via Rucellai. Per il Burkina Faso Per tutto il periodo estivo la parrocchia di Santa Maria a Campi ed il Comune di Campi Bisenzio promuovono una raccolta di materiale per il Burkina Faso. Quattro i punti di raccolta. Al Parco urbano di Villa Montalvo, al Parco Iqbal, a Villa Montalvo e all’ingresso del Palazzo comunale sono collocati appositi contenitori dove chi lo desidera può portare penne biro, gomme per cancellare, temperamatite, matite colorate, quaderni piccoli a quadretti, sapone di Marsiglia. Lotteria della solidarietà L’associazione culturale Incontri promuove una lotteria per la raccolta di fondi a favore della Parrocchia di Santa Maria per la costruzione di pozzi in Burkina-Faso e di Emergency per l’ospedale di Erbil in Iraq. Il costo del biglietto è di 1 euro. I premi in palio sono: TVC Sony 29” schermo piatto 29Fx30; DVD Samsung DVD-S 224; Bicicletta Luxury modello Olanda 26” colore amaranto metallizzato; Telefono cellulare Motorola T192; Lettore CD portatile marca Sony D-E350. I premi della lotteria sono esposti presso la sede dell’Associazione Comunale Anziani per il Volontariato di Campi Bisenzio in Via Garcia Lorca 1, aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 16 alle 18. Estrazione dei biglietti vincenti, alla presenza di un incaricato del Sindaco, martedì 2 settembre 2003 alle ore 22,30 al Parco di Villa Montalvo in occasione dei Festeggiamenti della Liberazione di Campi Bisenzio. I vincitori non presenti all’estrazione saranno informati dall’associazione organizzatrice a mezzo comunicato stampa agli organi di informazione locale. I premi saranno consegnati l’8 settembre 2003 dalle ore 16 alle ore 18,30 presso la sede dell’Acav, via Garcia Lorca 1 Campi Bisenzio Il Comune acquista il canile Il Comune ha acquisito, con atto di compravendita, l’immobile di via Tomerello vicino all’argine del torrente Garille Vecchio attualmente utilizzato a canile dall’associazione “Amici del cane”. Il complesso, acquistato dal Comune a 671.394,00 euro dall’impresa Atene spa, è costituito da edifici e pertinenze per una superficie di 2.640 metri quadri e da terreni per 16.371 metri quadri. Nell’immobile verrà realizzato il canile-rifugio comunale. Per chiese e associazioni L’amministrazione comunale destina annualmente il 15 per cento degli oneri di urbanizzazione riscossi, al finanziamento di progetti presentati da chiese, istituti religiosi, enti ed associazioni. L’8 per cento dei fondi sono riservati a chiese ed istituti religiosi, il 7 per cento ad enti e associazioni. Quest’anno, sulla base di quanto riscosso per oneri di urbanizzazione nel 2002, la somma disponibile è complessivamente di euro 141.397,65 dei quali 75.412,08 euro per chiese ed altri edifici religiosi e 65.985,57 euro per centri civici e sociali. Gli enti e le associazioni interessati dovranno presentare la richiesta di assegnazione improrogabilmente entro lunedì 18 agosto 2003, compilando un’apposita domanda a cui dovranno allegare il progetto di massima dell’opera da realizzare. La domanda dovrà essere presentata entro le ore 13 del 18 agosto 2003 all’Ufficio Protocollo del Comune di Campi Bisenzio, piazza Dante 36 1° piano o all’Ufficio Informazione e partecipazione, piazza Matteotti 23. Per ogni informazione è possibile rivolgersi all’ufficio Informazione e partecipazione, telefono 055 8979737, aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8.30 alle 13, il giovedì dalle ore 15.30 alle 18.15. Il Parco dell’Arno Siglato dal Comune un protocollo di intesa con i Comuni di Firenze e Signa per la riqualificazione degli argini dell’Arno, della Greve e del Bisenzio e la realizzazione di piste pedonali e ciclabili che disegnano un itinerario naturalistico ambientale sulla riva destra dell’Arno. Un itinerario che unirà tutti i parchi fluviali dell’area fiorentina, il Parco dei Renai a Signa, il Parco Chico Mendes a Campi Bisenzio, il Parco delle Cascine a Firenze e quelli in fase di realizzazione all’Argingrosso di Firenze. L’intervento si inserisce in un Piano complessivo di valorizzazione turistico ambientale dei fiumi del territorio, che porterà all’istituzione del futuro Parco unico dell’Arno, che una volta realizzato consentirà la navigazione del fiume da Firenze a Pontassieve con punti di approdo in tutti i comuni rivieraschi. Sul territorio campigiano saranno realizzare una pista pedonale e ciclabile sull’argine dell’Arno e un punto di approdo in corrispondenza della stazione di San Donnino con la sistemazione a terrazzamenti degradanti della sponda dell’argine. Il costo dell’opera è di 2.241.609,19 euro di cui 232.415,14 a carico del Comune di Campi Bisenzio. Ad oggi comunque una parte dell’Arno è già navigabile. Infatti dal giugno scorso è partito un servizio battello su due tratti. Con l’Arno I, si naviga dal Saschall di Lungarno Aldo Moro a Firenze per oltre cinque chilometri e mezzo verso la pescaia di San Niccolo; con il battello Il Cigno che parte dal Parco dei Renai a Signa si arriva per ora fino a Badia a Settimo e poi, non appena il livello dell’acqua lo consentirà fino alle Cascine. Fino al 30 ottobre sarà possibile navigare sull’Arno lungo le due direttrici il sabato e la domenica dalle ore 10.30 alle 19 con partenza ogni ora. La navigazione in battello sull’Arno è un’iniziativa dei Comuni di Firenze, Lastra a Signa, Scandicci, Signa, Campi Bisenzio e Calenzano e della Provincia di Firenze ed è il primo passo per la realizzazione del futuro Parco unico dell’Arno. 4 A nche quest’anno dall’8 al 13 maggio il Comune di Campi Bisenzio ha aderito al pellegrinaggio - studio a Mauthausen promosso dal Comune di Prato e dalla Provincia di Prato. La scelta non è casuale. Proprio in quel campo, infatti, a seguito di uno sciopero, furono deportati alcuni lavoratori campigiani insieme ad altri che provenivano da comuni del pratese. Roberto Castellani, superstite pratese, racconta che i giovani arrestati non erano né attivisti sindacali né antifascisti ma solo dei giovani che aderirono spontaneamente ad uno sciopero. Questo pellegrinaggio ha lo scopo di far rivivere agli studenti, che ogni anno partecipano, la Storia raccontata da chi realmente l’ha vissuta nei luoghi originari senza intermediazioni o ricostruzioni. Leggendo i lavori che i ragazzi hanno prodotto si capisce chiaramente che anche quest’anno l’obiettivo è stato raggiunto. Roberto Castellani alla commemorazione ufficiale ad Ebensee, volutamente, non ha parlato delle atrocità subite dai deportati, ma ha preferito raccontare la solidarietà e l’amore che si sviluppavano in quei luoghi di sofferenza, una scelta coraggiosa che ha commosso praticamente tutti i presenti. Con parole semplici, ma efficaci, ha detto che la Pace e la Democrazia sono beni preziosi, conquistati con milioni di morti, e non si possono tramandare declamandoli ma praticandoli giorno per giorno, senza mai abbassare la guardia perché le insidie sono sempre presenti. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i partecipanti: gli organizzatori, Roberto Castellani per la sua grande disponibilità e modo di rapportarsi soprattutto con gli studenti, gli insegnanti che con la loro discreta presenza hanno reso il viaggio una sana combinazione tra studio e divertimento, ma in modo particolare i giovani studenti per la loro attenta partecipazione e per averci dimostrato che hanno idee e le sanno esprimere concretamente. Nel tradizionale dibattito in pullman, durante il viaggio di ritorno, lo hanno confermato ampliamente. Grazie di cuore a tutti Quintilio Cherubini Vicepresidente del Consiglio comunale Mauthausen: meriggio siamo rimasti in albergo. La sera abbiamo visitato Ebensee e siamo andati a letto. Domenica siamo andati alla manifestazione internazionale al campo di Mauthausen, dove hanno partecipato tante nazioni: la Francia, l’Italia, la Germania, l’America ed altre. Per ognuna, abbiamo deposto una corona in segno di pace e tra la confusione abbiamo sfilato con uno striscione che diceva Prato ed Ebensee, due comuni gemellati per la pace. Alla manifestazione c’erano numerosissimi deportati. Alla fine, abbiamo pranzato a sacco. Negli ultimi giorni abbiamo visitato Salisburgo (con una guida), Linz e tanti altri luoghi. E’ stata un esperienza interessantissima e molto istruttiva da tutti i punti di vista, un’emozione molto più forte di quella che si prova leggendo un semplice libro ed è un‘emozione che vorremmo riprovare anche in futuro. Ringraziamo tutti gli organizzatori e i Comuni che hanno partecipato a questo viaggio. Visita ai campi di concentramento Il giorno 8 maggio 2003 siamo partiti alle ore 6 e 17 da piazza Mercatale a Prato per andare ad Ebensee in Austria. Il viaggio è stato molto lungo ma interessante perché il signor Roberto Castellani, organizzatore del viaggio, ci ha parlato della sua esperienza come deportato politico nel campo di concentramento di Mauthausen. Ci ha raccontato che il 4 marzo del 1944 ci fu un grande sciopero generale che coinvolse tutti gli operai delle fabbriche di Prato. La risposta dei nazifascisti non si fece attendere e pochi giorni dopo nella città di Prato furono rastrellate 480 persone fra cui Castellani che all’epoca aveva 17 anni. Furono caricati sui camion e portati prima a Firenze e poi con treni speciali direttamente nei campi di concentramento. Alcuni operai furono rastrellati dai repubblichini mentre si trovavano nelle vicinanze della fabbrica in cui lavoravano, semplicemente per verificare la situazione delle loro fabbriche dopo i bombardamenti del giorno prima. Delle 480 persone, che i repubblichini catturarono a Prato dopo lo sciopero, solo 17 fecero ritorno a casa tra cui Roberto Castellani. Appena saliti sul treno, i deportati trovarono i vagoni pieni di pasta e acciughe; essi appena finirono di mangiare si resero conto che non avevano acqua, pertanto il loro pensiero non era più la fuga ma il desiderio di dissetarsi. Arrivati a destinazione, i deportati trovarono davanti a loro un’immensa distesa bianca, subito si misero la neve in bocca per calmare la sete, dopo di ché fecero una lunga camminata e si trovarono davanti al campo di concentramento di Mauthausen. Mauthausen è un grandissimo campo di concentramento formato da altri 49 sotto campi, tra cui Ebensee. Castellani ci ha raccontato di tutte le torture subite e quelle che più ci hanno colpito sono state quelle della stretta di mano per mezzo della quale fracassavano le ossa, quella della lente con cui accecavano i deportati e quella della piastra con cui schiacciavano gli arti. Quando siamo arrivati ad Ebensee erano circa le 18 e siamo subito andati in albergo.Venerdì mattina siamo andati a visitare prima il cimitero dei caduti italiani, dove è sepolto un carissimo amico del Castellani, Mario Nanni e poi il campo di concentramento di Mauthausen che, visto dal vivo, fa veramente effetto. Castellani ci ha, ancora una volta, raccontato delle torture e stavolta abbiamo potuto vedere con i nostri occhi le camere a gas, i forni crematori e il tavolo di sezionamento, in cui i corpi venivano tagliati per velocizzare la cremazione; infatti un corpo intero impiega circa 30 minuti per bruciare mentre quattro o cinque corpi fatti a piccoli pezzi impiegano circa 20 minuti. Castellani ci ha raccontato che per il diciottesimo compleanno del figlio del capo dei nazisti, il padre gli dette ben 40 cartucce e gli disse che se voleva dimostrare di essere un uomo doveva prima uccidere 40 deportati e purtroppo lo fece. Nella serata siamo andati ad assistere ad un concerto che si teneva nel comune di Ebensee, in ricordo del gemellaggio tra Ebensee, Prato e Zawiercie. La mattina seguente siamo entrati nella galleria di Ebensee dove Castellani e altri deportati hanno scavato dei tunnel. Qui ci ha raccontato che un bambino ebreo di 12 anni era stanco perché aveva la febbre, però non era stato riconosciuto malato, perché la temperatura era inferiore ai 39°, quindi fu mandato ugualmente al lavoro. Tutti i deportati che lavoravano in galleria fecero una specie di letto al bambino con le loro giacche (sempre sporche), lì il bambino si mise a dormire. Essi speravano che non arrivassero né le SS né i kapò, che erano dei deportati come gli altri, solo che avevano dei precedenti penali e avevano superato diverse prove per diventare quello che erano. Purtroppo arrivò un kapò seguito da uno delle SS e appena vide il bambino sulle giacche lo fece alzare e lo condusse presso un treno pieno di massi e gli ordinò di scaricarlo; ma dato che così il bambino sarebbe morto troppo lentamente, il kapò lo prese per i piedi e lo scaraventò contro un vagoncino ammazzandolo. Questo episodio ci ha colpiti perché le SS (milizia tedesca ) non avevano pietà nemmeno per i bambini, che in molti casi erano usati per esperimenti scientifici. Castellani ci ha raccontato di una ragazza tedesca che, dopo aver partorito due gemelli, venne separata da loro. La ragazza fu mandata infatti in una stanza, mentre ai gemelli venne iniettata della benzina nel cuore per vedere se morivano contemporaneamente. Dopo l’esperimento toccò anche alla madre. Dopo la galleria, siamo andati anche alla manifestazione in cui parteciparono le maggiori autorità di Ebensee e di Prato, in quella occasione Castellani ha fatto un discorso che ha commosso perfino le insegnanti e l’intensità di questo discorso ha fatto commuovere anche lui. A questa manifestazione hanno partecipato anche altri Comuni dell’Italia settentrionale. Lo stesso pomeriggio siamo andati a fare una passeggiata con i professori e abbiamo mangiato con i rappresentanti della Croce d’Oro di Prato (che si è gemellata con la Croce Rossa di Ebensee) i cibi tipici italiani. Il resto del po- Enrico Bacci, Andrea Torrente, Daniele Monterisi III E scuola media Garibaldi Cari compagni nonostante l’inizio del viaggio un po’ turbolento per l’assegnazione del pullman e dei posti, tutto è andato bene. All’inizio mi sentivo a disagio, insieme ad una professoressa ed al mio amico di viaggio che non conoscevo, mi sentivo un personaggio arrivato da un altro pianeta. Ad un tratto sul pullman un anziano signore con il microfono in mano ha cominciato a parlare esponendoci il programma del viaggio, poi ha continuato raccontandoci della tragica “guerra mondiale”, ma non ci sarebbe bastato l’intero viaggio per dirci cosa era successo in quel terribile periodo. Roberto Castellani, l’ex deportato a Mauthausen, ha iniziato dicendo: “Sono stato un deportato anch’io, ma per fortuna sono sopravvissuto….ma quanto abbiamo dovuto sopportare”. Dopo pochi minuti dal suo racconto si asciugava una lacrima che gli scendeva rigandogli il viso. Ha continuato: “ Mi ricordo che dopo averci portato a Mauthausen nel campo di concentramento ci chiesero nome e cognome ed al posto di questi, ci diedero un numero. Avevamo perso tutto ed ora non avevamo più neanche il nome. Già da questi prima discorsi ho pensato: “Come è possibile che un uomo decida di togliere a qualcuno addirittura il nome che è l’identità della persona?” Roberto Castellani ha continuato a raccontarci gli orrori della II Guerra Mondiale. Era stato detto alle famiglie, alle donne che possedevano gemelli, di recarsi dal dottore o da un infermiere, non ricordo bene; questa persona di bell’aspetto e dai modi affascinanti dava loro fiducia, così inconsapevole di cosa stesse accadendo permettevano al medico di iniettare prima una sostanza per addormentarli e poi benzina. Questo permetteva ai tedeschi di prelevare dal corpo tutto ciò che volevano, capelli, pelle ecc. Dalle persone morte era tolta anche una sostanza utilizzata per l’industria. Roberto Castellani ha proseguito parlandoci del suo migliore amico Mario, morto il 25 aprile 1945, il giorno della Liberazione. Loro due facevano molte cose insieme, dopo essere tornati dal lavoro restavano indietro per aiutare quelli più deboli. Ci ha raccontato poi di aver conosciuto un uomo russo; lui lavorava portando pietre enormi, pesantissime, con il rischio di rompersi la spina dorsale, oppure svolgeva un altro lavoro, in ogni modo molto duro, in compenso però gli davano una razione maggiore di cibo. Così anche loro erano andati a fare questo tipo di lavoro e la sera portavano tanto cibo sufficiente anche per quelli che non riuscivano a lavorare. Chiunque disubbidiva agli ordini dei tedeschi era appeso per i piedi o per le mani ad una trave delle camerate dei deportati, la sera questi urlavano e piangevano, chiedevano aiuto, ma invano, nessuno li soccorreva. Tutti i deportati dovevano sentire perché questo doveva essere una lezione per chi avesse disubbidito ai tedeschi. Ora vorrei porvi una domanda: Che cosa possiamo fare perché tutto questo non avvenga più? Anche se siamo piccoli possiamo far si che il mondo diventi migliore, perché formato da persone e le persone siamo noi, grandi e piccoli. Credo che nessuno abbia il diritto di decidere quale sia la razza migliore. Nessuno è peggiore o migliore, siamo semplicemente diversi, invece di annullare i diversi dovremmo imparare che le diversità ci aiutano a crescere. Mi è stato raccontato che i tedeschi portavano una cintura, sulla quale era scritto dove e chi avessero ucciso; questa era una cintura che faceva “onore”. Qualche giorno dopo essere arrivati in Austria, siamo andati a Mauthausen, dove abbiamo visto: le docce, i forni crematori e le camere a gas. Le docce erano grandi; i tedeschi inondavano le persone prima con l’acqua bollente e poi con quella ghiacciata. Anche nei forni mettevano le persone in gruppi perché non potevano perdere tempo per bruciare un morto alla volta. La visione delle camere a gas è stata per me la più atroce e drammatica. Le persone più basse, come ad esempio i bambini, erano i primi a morire perché raggiunti prima dal gas, mentre quelle più alte morivano più lentamente; poi tutti erano presi e portati nei forni crematori, anche le persone non ancora morte. Ho avuto modo di visitare il museo, mi sono rimaste in mente le targhette con i numeri e le foto dei de- 5 la Storia senza mediazioni portati, dove si scorgevano anche bidoni del gas e la pelle con il numero tatuato. Ho visitato ad Ebensee le caverne, ho visto i luoghi dove i deportati erano costretti a lavorare, quelli dove portavano i massi per costruire monumenti, sculture o semplicemente per costruire le strade. Penso al freddo che avranno dovuto sopportare con la divisa di tessuto leggero, sono rimasta affascinata da questo signore, Roberto Castellani, che ha saputo raccontarci la sua esperienza e sicuramente da questa trarne il buono per diventare una persona migliore. Quando siamo a scuola ciò che la professoressa ci spiega, rimane tutto così distante dalla nostra realtà e noi alunni, non riusciamo neppure a pensare che quello che dice è stato veramente. Io ho provato, visitando quei luoghi, una sensazione terribile, come se fossi tornata indietro nel tempo, ora so, che quando studiamo storia sul libro e lo richiudiamo dimenticando tutto, questo non è giusto; gli avvenimenti studiati non dovrebbero rimanere solo delle semplici informazioni perché quella stessa storia è stata vissuta da persone che hanno sofferto e pianto per quelle orrende situazioni. Io sicuramente non dimenticherò questa parte della storia. Alessia Cocchi III B scuola media Verga Diario del viaggio 8 maggio: Siamo partiti alle ore 6.18 da piazza Mercatale diretti ad una gita-studio in Austria. Eravamo molto eccitati e contenti di partire e poter vedere e sapere cose che sui libri non vengono riportate. Infatti durante il viaggio abbiamo ascoltato i racconti di Roberto Castellani, ex deportato. Ci ha raccontato di come era stato preso e portato al campo di concentramento di Mauthausen, e degli aiuti che dava alle persone più anziane, come per esempio allacciare loro le scarpe. Proseguendo il viaggio e guardando fuori dai finestrini notavamo le bellissime montagne innevate. Abbiamo pranzato in un ristorante austriaco, e verso le 18.20 siamo giunti all’hotel “Post” nella cittadina di Ebensee sul lago Traun. Sistemate le nostre valigie nelle camere, abbiamo cenato nel ristorante dell’hotel. In seguito siamo andati a fare una passeggiata per conoscere, di notte, questo ridente paese. 9 maggio: La mattina seguente, dopo una consistente colazione a base di pane e affettati, con i bus ci siamo diretti al cimitero italiano di Ebensee dove abbiamo deposto una corona in ricordo di Mario Nanni, grande amico del signor Castellani ed anche lui deportato nei campi di lavoro forzato. Dopo, la- sciando il cimitero, abbiamo proseguito per il KZ di Mauthausen. Il campo si trova su una collina e così, arrivando con l’autobus, non riuscivamo a vederlo sino a che non eravamo ad un centinaio di metri. All’apparenza il campo appariva come una fortezza circondata da filo spinato. Per entrare siamo passati dai garage, un grande piazzale con in fondo una scalinata. Poi abbiamo potuto visitarne l’interno. Vi erano celle, forni crematori, stanze di tortura, camere a gas e molte altre terribili cose. Siamo rimasti indignati davanti a tanta crudeltà studiata dall’uomo contro l’uomo. In seguito siamo usciti da quel luogo incredibile. All’hotel ci attendeva un pranzo a base di specialità austriache.Nel pomeriggio non avevamo impegni e quindi abbiamo potuto ampliare le nostre conoscenze sul paese. Di sera siamo andati nel municipio di Ebensee dove era stato organizzato un ritrovo per festeggiare ufficialmente il gemellaggio tra Prato, Ebensee e Zawierce. Gruppi di musicanti provenienti da questi tre paesi hanno allietato la serata, dove sono state illustrate le attività e le bellezze degli stessi. La serata è finita con un buffet a base di specialità toscane (salumi vari e vino). 10 maggio: Il 10 maggio eravamo diretti alle gallerie sotterranee dove i nazisti creavano le armi di distruzione di massa. Queste gallerie imponenti erano state costruite dai deportati i quali dovevano faticare sotto la minaccia dei tedeschi. Anche il signor Castellani aveva partecipato alla loro costruzione. Là vicino, verso le 10.30 si è svolta una manifestazione dove alcune persone tra cui il sindaco di Ebensee parlavano dei loro sentimenti riguardo al passato e le loro prospettive future. Noi ragazzi siamo rimasti incantati da queste parole di speranza e fratellanza che ci hanno fatto capire come anche paesi dapprima nemici possano in futuro condividere degli ideali importanti. Rappresentanti di città italiane e straniere portavano gli stendardi del loro paese a testimonianza dei rapporti amichevoli che vi sono tra questi. Come il giorno precedente abbiamo avuto il pomeriggio libero, così siamo andati alla sede della Croce Rossa dove era stata organizzata una festa in nostro onore. Erano stati cucinati degli ottimi piatti di pasta all’italiana. 11 maggio: Quella mattina siamo tornati al campo di concentramento per assistere alla manifestazione internazionale, dove vi erano rappresentanti provenienti da varie parti del mondo. Lì ci sono parecchie steli costruite da alcuni paesi quando finì la guerra, e noi siamo passati per molte di queste lasciando una corona. Abbiamo sfilato con uno striscione con su scritto: “Prato ed Ebensee, due comuni gemellati per la pace.” È stato molto emozionante, perché quando passavamo, la gente applaudiva. Per tornare agli autobus siamo passati per la “scalinata della morte”, una scala fatta in pietra molto ripida e lunga che i prigionieri dovevano percorre in salita per portare i massi che servivano per la costruzione del campo. Se il masso per gli SS non andava bene, il prigioniero veniva spinto indietro, rotolava per tutte le scale e ovviamente moriva. Da qui il nome di scalinata della morte. Verso l’ora di pranzo siamo andati via dal campo e ci siamo fermati in un giardino poco distante dove abbiamo mangiato dei panini che ci sono stati offerti dall’hotel. In seguito proseguendo il viaggio siamo arrivati a Linz, terza città austriaca. Abbiamo visitato la città su un trenino; passando per il ponte abbiamo visto la cattedrale che in seguito abbiamo anche esplorato. Per noi è stato un momento di divertimento e di svago. Tornati all’hotel eravamo molto stanchi ma contenti della piacevole giornata. 12 maggio: La mattina eravamo tutti molto eccitati al pensiero di visitare la splendida città di Salisburgo. Al nostro arrivo una guida ci ha accompagnati per la città facendoci vedere gli splendidi giardini ornati da statue di marmo. In seguito proseguendo per la via più famosa di Salisburgo, la Getreidegasse, adornata da splendide insegne in ferro battuto, abbiamo visto la casa natale di Mozart. Abbiamo visitato la cattedrale, imponente e maestosa, con il secondo organo più grande dell’Austria. Al suo interno si trovano statue e affreschi magnifici; si possono notare anche dei bassorilievi. Dopo aver pranzato in uno dei tanti ristoranti, ci siamo diretti verso la fortezza, situata su un colle che sovrasta la città. In quel momento ognuno di noi è rimasto affascinato da quella vista che sembrava così perfetta. Dalla sua sommità si può vedere un panorama magnifico. Comprati dei souvenir per i nostri cari, siamo andati agli autobus per tornare all’hotel. L’ultima sera ci siamo divertiti molto chiacchierando fino a tardi. 13 maggio: La mattina eravamo tutti molto tristi e rammaricati per la partenza. Dopo la colazione siamo saliti sull’autobus e siamo partiti verso le 8.30 alla volta di Prato. Abbiamo animato un dibattito sulla buona riuscita sulla gita-studio e sulle nostre impressioni con Roberto Castellani e le nostre insegnanti; abbiamo parlato di ciò che avevamo visto e su quello che avevamo capito. Il viaggio è proseguito senza problemi e alle 20.40 eravamo già a Prato. All’uscita c’erano i nostri genitori ad aspettarci, ma il nostro primo pensiero è stato quello di salutare i nostri amici e le nostre professoresse, alle quali ci eravamo affezionati. La nostra gita-studio era finita li. Ripensandoci adesso andare in Austria non è stato solo un divertimento, ma soprattutto un modo per conoscere meglio i fatti che sono accaduti, infatti ci siamo sentiti adulti tra gli adulti. Queste cose non si trovano sui libri, e anche il fatto che ci fosse un ex deportato che ci raccontava la verità nuda e cruda ci ha arricchiti dentro e ci ha fatto riflettere. Vorremmo ringraziare tutti gli organizzatori che ci hanno dato quest’opportunità magnifica, e soprattutto il signor Roberto Castellani, che si è emozionato insieme a noi durante i suoi racconti dolorosi. Speriamo che molti altri ragazzi possano avere la possibilità di fare questo viaggio per conoscere come stanno le cose. Andrea Viola e Giacomo Politi La cittadella dello sport Approvata dal Comune una convenzione con la società Happy Land srl che ha presentato un progetto che valorizza l’area di San Lorenzo, di fronte a via Barberinese, dove è presente anche lo stadio comunale Emil Zatopek, con la realizzazione di impianti per il nuoto, carenti a Campi e di cui è sempre stata sentita la necessità. La società Happy Land srl realizzerà nell’area di sua proprietà una cittadella dello sport con una piscina regolamentare di 25 metri a 8 corsie, una piscina per bambini, una piscina per acquagym ed una vasca per idromassaggio, tutte al coperto; in più all’aperto una piscina olimpionica di 50 metri per 16,5 metri a 8 corsie e una vasca ludica. Il centro disporrà anche di palestre, di un centro benessere e di una vasca termale parzialmente coperta. A servizio del complesso sono previsti spogliatoi, servizi, una zona di ristoro e un parcheggio per 11.857 metri quadri con aree verdi. La convenzione prevede che la società metta a disposizione del Comune uno spazio di almeno 370 metri quadri all’interno della struttura da destinare a biblioteca, emeroteca e videoteca dello sport con una sala di consultazione internet e di proiezione. Questo spazio sarà gestito direttamente dal Comune o tramite le associazioni presenti sul territorio in collaborazione con la società di gestione della struttura sportiva. La Fondazione Caponnetto E’ nata a Firenze la Fondazione dedicata al giudice Antonino Caponnetto, padre del pool antimafia di Palermo, scomparso il 6 dicembre scorso. La Fondazione voluta dai familiari e da quanti hanno seguito il lavoro del giudice in questi anni, si propone di svolgere iniziative volte a mantenere vivi i principi morali e giuridici ai quali è stata improntata la vita del Magistrato Antonino Caponnetto. Fra i soci fondatori, oltre alla moglie Elisabetta, presidente ad honorem, anche Salvatore Calleri, collaboratore del magistrato, Massimo Russo, presidente dell’Associazione nazionale dei magistrati e Alfredo Galasso presidente dell’Associazione Riferimenti. Del Consiglio direttivo, presieduto da Salvatore Calleri, fa parte anche il sindaco Adriano Chini, a testimonianza del forte legame di Campi Bisenzio con il giudice Caponnetto che molte volte ha partecipato alla Limonaia di Villa Montalvo ad incontri sulla legalità. A settembre verrà poi formalizzato il comitato scientifico, di cui faranno parte, tra gli altri, Rita Borsellino, Pier Luigi Vigna, Furio Colombo, Francesco Borrelli . Alla ricerca dell’armonia Vuoi combattere l’ansia e lo stress? Ecco le proposte dell’associazione culturale Incontri. La prima è una gita, in programma per domenica 14 settembre, al Piccolo paese fuori dal mondo a Monte Colombo di Rimini. Oltre alla visita del paese, del suo museo e del pranzo chi vuole può richiedere un trattamento antistress (massaggi e cristalloterapia). Inoltre l’associazione propone dal 17 settembre al 24 ottobre un corso di training autogeno, tecnica ormai affermata per combattere lo stress e controllare l’ansia. Il corso è organizzato in 12 incontri bisettimanali dal costo di 170 euro (pagabili anche in tre quote). Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi all’associazione culturale Incontri, via Castronella 140/a, telefono/fax 055 892856 tutti i mercoledì e giovedì dalle ore 21.30 alle 23 fino al 24 luglio. WWW.NOINSIEME.IDEA La scuola è ormai conclusa: per qualcuno gli esami son già finiti, per altri inizieranno a breve… noi intanto continuiamo a proporre alla vostra attenzione documentazioni relative ad attività che si sono svolte nel corso di quest’anno scolastico, percorsi e progetti che hanno avuto una valenza particolare. Altre attività le troverete nel numero di agosto, ci scusiamo con coloro che non potranno trovare spazio ed auguriamo a tutti BUONE VACANZE!!! Circolo didattico Campi Bisenzio via Prunaia, 5 - 50013 Campi Bisenzio tel/fax 055 8962201 Segreteria didattica e-mail: [email protected] Storia di un burattino… metafora della crescita A.C.P. (ovvero… avanzando con Pinocchio per ascoltare, comprendere, produrre): questo il titolo del progetto del plesso che ha visto al lavoro tutti gli alunni e gli insegnanti della scuola elementare Collodi-Don Milani di San Piero a Ponti. Viaggio nella conoscenza e nell’approfondimento della lingua italiana attraverso conoscenza e nell’approfondimento della lingua italiana attraverso l’uso di mezzi, strumenti, supporti e materiali diversi, seguendo l’affascinante intreccio tra realtà e fantasia, spensieratezza e riflessione che il racconto invita a percorrere. Così dal lapis al computer, dalle matite ai pennarelli, dalla carta al cartone e ovviamente dalla segatura al legno, i ragazzi hanno dato vita ai laboratori guidati dagli insegnanti. Anche i bambini della sezione 5 anni della scuola materna hanno partecipato ad alcune attività laboratoriali con i compagni delle due classi prime proseguendo poi il lavoro con i propri docenti. Al nostro titolo è mancata forse la lettera D: divertendosi, adesso però lo possiamo dire, imparare divertendosi è ciò che è avvenuto. Il fascino di Pinocchio letto dalle proprie insegnanti ha catturato anche quegli alunni che italiani non sono e che hanno così avuto l’occasione di seguire a pieno un’attività con i compagni. Attraverso la collaborazione con la mediatrice culturale il testo è stato tradotto, ridotto e letto in lingua cinese per gli alunni cinesi e alcuni capitoli per tutti i bambini. Il lavoro si è concluso con una mostra degli elaborati dei ragazzi e con una festa che ha avuto luogo nel parco della scuola giovedì 29 maggio. Come potevamo intitolarla se non… Il Paese dei Balocchi? Tutti si sono divertiti come in una fiera e nessuno è diventato un ciuchino! I genitori hanno supportato gli insegnanti nell’organizzare la festa e il comitato dei genitori ha messo in scena Le avventure di Pinocchio curandone la riduzione, la sceneggiatura, le scenografie e la regia, lasciando grandi e piccini a bocca aperta. Ist. Comprensivo San Donnino viuzzo della Costituzione 50010 San Donnino Campi Bisenzio tel. 055 8999307 - fax 055 8962376 e-mail: [email protected] Educazione al suono e alla musica alla scuola Fra Ristoro Un progetto sperimentale, che ha visto l’inizio dell’attività nel mese di novembre 2002 e che è terminato nel mese di giugno 2003. Gli obiettivi fondamentali da raggiungere,concordati fra le insegnanti e gli esperti provenienti dalla Scuola di Musica di Campi Bisenzio, erano: rinforzare la comunicazione espressiva, arricchire l’esperienza emotiva e consolidare la capacità di iniziativa, l’autonomia e lo spirito critico. I bambini hanno utilizzato la voce e il flauto come strumenti usati consapevolmente per la realizzazione di una nuova modalità espressiva ed hanno compreso che è necessario un esercizio metodico per ottenere un risultato “gradevole e significativo”. La presenza degli esperti per una media di 26/28 ore annuali per classe, ha qualificato il loro intervento sia sotto il profilo metodologico che dei contenuti; essi hanno collaborato con i docenti delle classi nella realizzazione delle attività, nella selezione dei materiali musicali, nella presentazione degli strumenti musicali. Le classi del primo ciclo hanno svolto giochi ritmici e attività per il riconoscimento della durata, dell’altezza e del timbro dei suoni, mentre le classi del secondo ciclo hanno utilizzato prevalentemente il flauto, dimostrando di saper decodificare brevi spartiti e di suonare brani adattati dall’esperto per consentire l’acquisizione e l’utilizzazione dei concetti di base della teoria musicale. L’attività si è concretizzata a dicembre e a giugno in due momenti di spettacolo, in cui tutti gli alunni hanno dimostrato di partecipare volentieri a tali attività e di sapersi impegnare in maniera adeguata. I docenti del plesso riuniti in interclasse, sottolineando il gradimento delle famiglie, hanno manifestato la volontà di riprendere il progetto a partire dall’inizio del prossimo anno scolastico. Luisella Bacci responsabile di plesso Le responsabili del progetto Patrizia Manni e Alida Ceccarelli per le insegnanti del plesso Cera una volta la scuola… Progetto Sovrates Comenius az.1 e mezzi di comunicazione: di piazza… in piazza Questa attività si era proposta di ricostruire e conoscere alcuni aspetti della vita quotidiana e sociale sviluppatesi intorno alle piazze di alcune città nelle varie epoche, attraverso il metodo della ricerca storiografica per poi confrontare aspetti socio-storici di un tempo con quelli di oggi. Il lavoro, partito dalla definizione e dalla etimologia della parola piazza e da espressioni linguistiche nate con essa, ha portato i ragazzi alla ricerca e alla scoperta delle piazze di Campi, delle attività artigianali tipiche di un tempo, dei campigiani illustri, dei fatti di cronaca, nonché di curiosità e tradizioni culinarie. Gli alunni hanno potuto quindi riflettere su cosa rappresenta la piazza oggi: che cosa è cambiato e che cosa è stato salvaguardato. Il tema scelto si prefiggeva di affrontare anche lo studio di altre importanti piazze di grandi città italiane, ma il lavoro è risultato più complesso del previsto sia per l’interesse e la curiosità manifestate dagli alunni, sia per la quantità di materiale reperito, per cui la rielaborazione si è dovuta limitare, per questo anno scolastico, al nostro territorio. Ogni alunno ha elaborato un proprio quaderno-libro delle piazze, mentre il prossimo anno, a conclusione di tutta l’attività verrà proposta la realizzazione di un calendario, illustrato individualmente. Lavoro svolto dalle classi IVA e IVB di San Martino sotto la guida delle insegnanti Gianna Pancani e Rosalia Firetto Si è concluso con successo il percorso didattico degli alunni della scuola elementare Vamba. Il lavoro dei ragazzi, durato un intero anno scolastico si è concretizzato in una grande mostra inaugurata il 24 maggio che ha racchiuso in sé: la ricostruzione di una tipica classe del periodo fascista, con tanto di cattedra rialzata, stufa e bacchetta, fino ai dati, ricavati dagli archivi della scuola, sulle presenze scolastiche nel periodo fra le due guerre. Testimonianze dirette di nonni, zii, genitori, vicini di casa hanno arricchito il percorso fornendo notizie ed informazioni sull’organizzazione della scuola Vamba, edificata nel 1932. Una scuola e il suo territorio, ricco di stimoli e risorse naturali, storiche ed artistiche, da qui il percorso sulla storia della piana che da vecchia palude si trasformò in pianura, con tanto di uscite per l’osservazione della natura ed una ricostruzione della San Donnino medioevale. Andrea Ballerini, parlando della mostra sul Corriere di Firenze, l’ha sottotitolata “come eravamo, come saremo”, lo ringraziamo perché in queste parole vogliamo leggere l’augurio e il desiderio di continuare a camminare insieme, insegnanti, bambini, genitori, nelle nostre scuole, nelle nostre case, nelle nostre piazze sulle strade della storia. Chiara Meriggi Per la scuola Vamba Le classi in scena Prince Caspar’s birthday. Questo è il titolo di una rappresentazione che il testo di inglese proponeva agli alunni di quinta. I ragazzi non si sono fatti intimorire e si sono cimentati nella recitazione arricchendo il testo con del materiale linguistico che ha reso la storia un po’ più originale e divertente. Chi avrebbe mai detto che all’interno di un castello dove si sta per celebrare il compleanno del principe ci sono due cuochi che litigano per un piccolo errore nell’esecuzione della ricetta e che il principe decide di punire entrambi facendo loro saltare il pranzo del giorno seguente? Chi potrebbe pensare che il principe viene trattato male dalla sorella la quale prende le difese dei cuochi? Il 29 maggio i ragazzi delle quinte A e B della scuola elementare di via Ombrone hanno recitato per i compagni della classe parallela, ed hanno trovato l’esperienza sicuramente divertente, ma anche stimolante e utile per l’apprendimento della lingua. Luigi Limina 7 PACE INTERIORE O INQUIETUDINE I volti della solitudine di don Giovanni Momigli Una recente ricerca svolta in Inghilterra rivela che l’80 per cento dei turisti desidererebbe il “viaggio in solitario”: lasciare tutto e tutti per ritrovare se stessi. La ricerca della solitudine appare certamente come un desiderio sincero, per sfuggire alle varie forme di stress che derivano dai caotici ritmi di vita e dalle fitte reti di relazioni prevalentemente funzionali, che a volte ci fanno sentire come un ingranaggio di produzione e consumo. Ma non tutto ciò che è sincero è anche vero, ossia corrispondente alle profondità del nostro animo, alla realtà della nostra personalità. Percepiamo una reale spinta a fuggire dalla condizione di vita di massa anonima e inappagante e tuttavia sperimentiamo anche una reale incapacità a vivere, a sostenere, la solitudine. Ecco perché, spesso, dopo la prima euforia, scattano sensazioni di noia, di vuoto, di stanchezza, persino di smarrimento. Per vivere la solitudine, come diceva Montaigne (1533-1592), occorre “prepararci a riceverci”. Se non si familiarizza con quel tipo di riflessione che ti scava dentro e non si pratica la progressiva conoscenza di sé, è facile rigettare il silenzio, anche dopo averlo desiderato, e ricercare il frastuono. Come sostiene lo psicanalista A. Phillips: “La prima esperienza di solitudine è carica di pericolo come la prima esperienza dell’altro”. Anche se appare paradossale, sembra che l’uomo contemporaneo viva una particolare inquietudine, una specifica sofferenza, che deriva sia dalla mancanza di solitudine che dalla solitudine. Non stiamo bene quando ci troviamo nella massa, ma non riusciamo a trovare la forza di stare da soli. Anche quando cerchiamo la solitudine non è detto si riesca a trovarla, perché contesi e lacerati nel nostro intimo. La solitudine, è certamente un’esperienza multiforme. Quanti sono gli esseri umani, tanti sono i volti della solitudine. La solitudine, infatti, è sempre quella di qualcuno: una solitudine precisa, unica al mondo. Come unico al mondo è ciascuno di noi. E’ sempre una solitudine vissuta da una persona, in una storia e in circostanze ben determinate, con un intreccio di gioie e difficoltà. Anche le varie tappe della vita, ci fanno sperimentare delle specifiche solitudini. Una cosa è la solitudine del bambino che sperimenta la scoperta della propria individualità e dell’autonomia, altra quella dell’adolescente che si trova a vivere le trasformazioni del proprio corpo e della propria emotività, altra quella della seconda adolescenza che vive il quaranta/quaratacinquenne, altra ancora quella del sessantenne… Senza contare che l’uomo è solo davanti alle grandi scelte della vita. Come è solo davanti alla morte. Come la solitudine, pure il silenzio ha molteplici volti, anche se, sostanzialmente è caratterizzato da due dimensioni. Una dimensione negativa: il silenzio dell’isolamento, egoistico e illusorio; il silenzio dettato dalla superficialità, dall’egoismo; il silenzio come indifferenza, come mancata risposta, come sordità e chiusura. Ed il silenzio che ha dimensione positiva: quello che prepara e segue la relazione; il silenzio vissuto come attenzione, come attesa, come invocazione; il silenzio che si fa ascolto e che permette alla parola di essere colta, di non disperdersi ed apparire inutile. La solitudine - come il silenzio e la stessa relazione - può quindi contribuire alla positiva costruzione della personalità ed aiutare la realizzazione di ogni persona, ma anche contribuire al suo impoverimento. Per questo si può dire che, nonostante la sua molteplicità, la solitudine ha essenzialmente due volti: quello della creatività, ossia il tempo che ciascuno offre a se stesso per la riflessione e l’elaborazione di un progetto di vita, per meditare, contemplare, pregare…; quello dell’aridità, ossia una solitudine che è come un baratro, nella quale la persona perde fiducia in se stessa e nella quale vive il sentimento della disperazione. Il teologo e biblista Sergio Quinzio, in una delle sue ultime conferenze, nel 1995 affermava: “Ciascuno di noi ha fatto nella sua vita diverse esperienze di solitudine; siamo stati soli in modi diversi, ma a molti sarà accaduto immagino, come a me, di sperimentare momenti di solitudine completamente diversi. Questi “esperimenti” si collocano fra due estremi opposti, che è difficile conciliare fra loro, se non addirittura impossibile. A un estremo c’è la solitudine come pace interiore, come refrigerio dal caos della moltitudine e del chiasso in mezzo ai quali vive l’uomo contemporaneo, a differenza della maggior parte degli uomini che l’hanno preceduto […]. Ma c’è all’altro estremo – e credo che tutti noi abbiamo fatto entrambe le esperienze, ma certo più facilmente questa seconda - una solitudine che genera inquietudine e angoscia e anche disperazione […] allora la solitudine si patisce come mancanza, non come arricchimento”. Solitudine come pace interiore e arricchimento della persona non è certamente quella intesa e cercata come isolamento, caratterizzata dalla fuga, della chiusura egoistica, dal momentaneo - anche se positivo rinfrancamento o godimento. Una vacanza solitaria, un continuo rifugiarsi nella casa di campagna, una breve permanenza in un monastero, qualche momento meditativo, una fedele pratica dello yoga..., sono certamente esperienze utili e positive. Ma divengono illusorie quando sono vissute solo come parentesi, come mezzi e strumenti per disintossicasi e ritemprarsi, per poi riprendere la stessa vita di prima, forse più rinfrancati ed efficienti, ma senza nessuna incidenza sulle relazioni, i valori di riferimento, i criteri di giudizio, le modalità operative. Anche la solitudine che dona la vera pace interiore è caratterizzata dalla relazione, dall’attenzione e dell’accoglienza di se stessi e dell’altro. Una solitudine che non è fuga, bensì ricerca; che non è parentesi, ma premessa e frutto della scelta del proprio orizzonte di vita, della costruzione della propria personalità. Ecco perché penso non ci sia molta differenza fra questo volto della solitudine come pace interiore ed il suo estremo, di cui parla Quinzio. E’ certamente vero che la solitudine come mancanza è un’esperienza forte e lacerante, ma ritengo che anch’essa abbia una grande carica di positività, perché essenziale alla vita. Facendoci soffrire, anche in modo tormentato, l’esperienza di incompletezza e di insaziata sete esistenziale, questa esperienza di solitudine fa emergere il desiderio di una comunione sempre più piena, di un amore sempre più coinvolgente, e rappresenta una salutare e profonda provocazione, che spinge ad osare, a rischiare, di più. Per questo, penso che ci si debba confrontare in modo più vero e senza paura anche con questo volto della solitudine, perché rivela l’inesauribile necessità che l’uomo ha di una comunione sempre più intima e profonda, di un amore mai raggiunto nella sua pienezza. IL MURO DELLE IDEE Sono arrivati complessivamente 29 lavori per il concorso dei murales Il muro delle idee, bandito dalla sezione soci di Campi Bisenzio, con il patrocinio del Comune, murales destinati ad abbellire tre distinte aree del supermercato Coop. I vincitori sono Vanriette Aude (per via Tesi), Fabiana Canale (per via Tintori) e Fuad Aziz (per il muro del parcheggio). Per le prime due aree d’intervento, via Tesi e via Tintori, il tema delle proposte riguarda i diritti dell’infanzia, mentre invece per gli spazi del parcheggio affronta il tema del mercato del mondo. “Siamo molto soddisfatti della risposta che abbiamo avuto, e finalmente lasceremo un segno su queste mura, a ricordo del nostro impegno di anni a favore dell’infanzia e dei diritti dei più piccoli” sottolinea la presidente della sezione soci Coop di Campi Eleonora Mappa, ricordando l’attività della cooperativa nell’ambito dell’educazione al consumo consapevole, così come la collaborazione in tutte le edizioni di LuglioBambino a fianco dell’Amministrazione comunale. Il primo premio (via Tesi), riguarda un’area di disegno di oltre 40,20x1,80 metri e frutta al vincitore la somma di 1000 euro. Il secondo premio di 500 euro riguarda invece l’area di via Tintori, per un murales di 12,10x2 metri. Il terzo premio di 500 euro viene assegnato al vincitore delle proposte per i sei spazi nell’area parcheggio. La realizzazione delle opere è iniziata nel mese di giugno. La giuria era composta da Marco Cherubini (dirigente del Comune di Campi Bisenzio), Eleonora Mappa (presidente della sezione soci Coop), Edward Butler (pittore), Carlos Viveros (muralista). Ufficio stampa Unicoop Firenze A Campi ritornano i “Mazzinghi” E’ uscito proprio in questi giorni il volume Premio di poesia Eugenio Mazzinghi, che raccoglie alcune delle opere che hanno partecipato al concorso promosso dal Circolo Mcl Santo Stefano. Questa sesta edizione consolida la tradizione di un appuntamento collocato a pieno titolo nella programmazione culturale della nostra città e il numero dei partecipanti, quest’anno oltre 600 opere pervenute da 16 regioni, è prova di come questa manifestazione abbia colto nel segno, visto che da premio “locale” è divenuto, già nella seconda e ormai vecchia edizione, di carattere nazionale; intitolare poi il premio alla famiglia Mazzinghi, donando fra l’altro ai vincitori un’originale medaglia Il Mazzingo, raffigurante la Rocca Strozzi e il blasone dei nobili Mazzinghi, contribuisce a rafforzare la coscienza del nostro patrimonio storico-culturale. La giuria non ha avuto un compito facile nel selezionare sia le opere da pubblicare sia, tra quelle, nello scegliere i vincitori per le due categorie, Giovani e Adulti, nel tema libero e in quello religioso, quest’anno intitolato Oltre… Ecco allora che ci sembra doveroso ricordare i nomi dei vincitori: Ragazzi Tema libero: 1° Valentina Maurizzi Arezzo, 2° Stefano Bitossi Campi Bisenzio, 3° Jonathan Paoli Campi Bisenzio Adulti Tema libero:1° Egizia Malatesta Massa, 2° Marzia Lucchesi Firenze, 3° Pierino Pini Montichiari Ragazzi Tema religioso:1° Francesca Fanini Quarrata, 2° Isabel Farina Abano Terme, 3° Roberto Adami Valeggio sul Mincio Adulti Tema religioso: 1° Maria Grazia Coianiz Firenze, 2° Egizia Malatesta Massa, 3° Giancarlo Frainer Trento. La premiazione avvenuta l’11 maggio a Villa Montalvo è stata una giornata di festa molto particolare, che ha raggiunto momenti davvero commoventi come quando sono state musicate due poesie della passata edizione ed è stato reso omaggio, con le sue stesse parole, a una delle promotrici di questo premio, Patrizia Nistri, ascoltando di nuovo l’interpretazione musicale di una sua poesia L’Albero, eseguita in maniera impeccabile dal maestro Massimo Barsotti. Grande soddisfazione da parte di chi ha sempre alimentato questa “passione” per la poesia, il Circolo Mcl Santo Stefano e il suo presidente Andrea Falsetti, che piuttosto emozionato ha detto “Ecco il risultato di un’idea che balenò quasi per caso a noi, piccolo Circolo Mcl, formato da poche persone, peraltro quasi profane di rime e di metrica, ma animate da un autentico spirito di aggregazione, di volontariato e di solidarietà che ancora oggi vedo con orgoglio nei miei ragazzi. Voglio salutare i nuovi sponsor e in particolare la Cassa di Risparmio di Lucca e la Ditta Barig, che ci hanno permesso di fare un salto di qualità ulteriore e di assegnare in premio per le categorie dei ragazzi ben due vacanze studio all’estero, che le due vincitrici, una di Arezzo e l’altra di Quarrata, hanno deciso di trascorrere insieme. Ringrazio l’Amministrazione comunale, che ci offre sempre una valida collaborazione, e le Suore Carmelitane di San Martino, eredi del carisma della patrona Bettina, sia per la gioia con cui sempre accolgono e valutano la sezione a tema religioso del concorso, sia per l’esempio cristiano che offrono con le loro opere, ultime la Casa di Accoglienza a Praga, a cui nel nostro piccolo abbiamo contribuito, e la Scuola di Haifa dalla quale provengono tre toccanti poesie, che introducono tutte le altre pubblicate; infine un caro saluto e un augurio speciale alla famiglia Mazzinghi che dalla turbata Argentina ringrazia per il nostro costante invito, che a malincuore non può essere accettato visto il difficile momento”. Filippo Biagiotti 8 T E AT R O ANIMAZIONI L A B O R AT O R I 10a n La musica racconta Comune di Campi Bisenzio, Provincia di Firenze, in collaborazione con le associazioni Blue Note, Centro Iniziative Teatrali, Lo Sbisbiglio, Scarabeo, Spazio Arte Con il patrocinio della Regione Toscana io i di ni g u l ba m l b no 2003 Dal 3 al 22 luglio 2003 Parco Iqbal SPETTACOLI fino a martedì 22 luglio ore 21.30 Arena grande spettacoli con le migliori compagnie nazionali ed internazionali Il biglietto d’ingresso agli spettacoli costa euro 0,50 ed il ricavato sarà interamente devoluto ad Emergency a sostegno dell’ospedale di Erbil in Iraq Matite a Lugliobambino venerdì 11 luglio ore 18 Suoniamogliele e coloriamogliele, incontro gioco con l’illustratore Simone Frasca e il maestro Doremì. Spazio Cinema fino 22 luglio alle 21.30 a cura dell’associazione Lo Sbisbiglio Spazio cinema con proiezione di film per ragazzi e dell’elaborato Telecamera a LuglioBambino - Video Box Il giornalino di Gian Burrasca Le fiabe nel baule Ore 18.30 spettacoli di animazione nei giardini delle frazioni giovedì 10 luglio giardino pubblico de Il Rosi giovedì 17 luglio giardino pubblico di San Cresci Mercoledì 23 luglio Serata conclusiva Centro Storico ore 21 Cantiere Ikrea Cicloclown, spettacolo itinerante Rocca Strozzi ore 22 Effeci spettacoli e IAL Laser in concerto, atmosfere surreali di fascino e mistero Cinema nel parco Quest’anno l’arena estiva di Villa Montalvo a Campi Bisenzio è gestita dal Cineclub Mabuse di Prato. Le 62 serate, da martedì 1° luglio a domenica 31 agosto, vedranno la proiezione dei film di maggiore successo della stagione, cercando di mantenere alto il livello della proposta cinematografica. L’inizio dell’unico spettacolo è alle ore 21.30. Il mercoledì è riservato ad una rassegna intitolata Mercoledì Festival con la programmazione dei film che hanno ottenuto i premi più importanti ai principali Festival internazionali durante la stagione 2002-2003. Prezzo biglietti: intero 5 euro, ridotto 4 euro. Bar interno. Infotel: 340 2868661 web: www.mabuse.it email: [email protected] LUGLIO sabato 5 Ricordati di me di Gabriele Muccino domenica 6 Il libro della giungla 2 di Steven Trenbirth lunedì 7 Frida di Julie Taymor martedì 8 Chicago di Rob Marshall mercoledì 9 Il pianista di Roman Polanski giovedì 10 My name is Tanino di Paolo Virzì venerdì 11 Il cuore altrove di Pupi Avati sabato 12 Harry Potter e la camera dei segreti di Chris Columbus domenica 13 Una settimana da Dio di Tom Shadyac lunedì 14 Una settimana da Dio di Tom Shadyac martedì 15 La finestra di fronte di Ferzan Ozpetek mercoledì 16 Bowling a Columbine di Michael Moore giovedì 17 Spirit - Cavallo selvaggio di K. Asbury e L. Cook venerdì 18 La 25a ora di Spike Lee sabato 19 Prova a prendermi di Steven Spielberg domenica 20 Il signore degli anelli - Le due torri di Peter Jackson lunedì 21 Il signore degli anelli Le due torri di Peter Jackson martedì 22 Il pianeta del tesoro di R.Clements e J.Musker mercoledì 23 Magdalene di Peter Mullan giovedì 24 X- men 2 di Brian Singer venerdì 25 The ring di Gore Verbinski sabato 26 Terapia d’urto di Peter Segal domenica 27 Matrix Reloaded di Andy e Larry Wachowski lunedì 28 Matrix Reloaded di Andy e Larry Wachowski martedì 29 Come farsi lasciare in 10 giorni di Donald Petrie TERZA in città L A B O R A T O R I FINO AL 22 LUGLIO TUTTI I GIORNI AL PARCO IQBAL Spazio Lilliput Dalle ore 18 alle 19.30 Il Ristorante di LuglioBambino Dalle ore 18 alle 20. Iscrizioni a numero chiuso dalle ore 18. Il ricavato sarà devoluto all’Ospedale Meyer Telecamera a Luglio Bambino Tutti i giorni (con l’esclusione del lunedì e venerdì) dalle ore 18 alle 19.30 Video Box La casa della strega Dal lunedì al sabato dalle ore 21 alle 22.30 Spazio Manipolando Dalle ore 18 alle 19.30 e dalle 21 alle 22.30 Arcifesta Purpy il cane saltabile Dalle ore 18 alle 20 e dalle 21 alle 23 Archittettiamo Dalle ore 21 alle 23 Spazio Fantasia Dalle ore 21 Spazio Arte e mestieri Dalle ore 18.30 alle 23 Dal 5 luglio al 31 agosto tutti i sabati e le domeniche Arcifesta al Circolo Arci Dino Manetti. Dalle ore 20 funziona il ristorante pizzeria e dalle ore 21 serate di ballo liscio. Informazioni: Circolo Arci Dino Manetti via Francesco Baracca 2/a San Piero a Ponti 055 8999802 La Libreria di LuglioBambino Dalle ore 18 alle 23 Festa dei nonni Mostre La musica delle cose di Francesco Nesi in collaborazione con Ospedale Meyer -MeyerArt Le novità Confermando una filosofia già fortemente espressa nelle passate edizioni, nel cartellone di proposte per la festa dei suoi 10 anni di vita, LuglioBambino saluta una serie di novità legate ai laboratori, davvero interessanti. Questi, definiti non a caso speciali prevedono una durata di tre giorni consecutivi, si tengono dalle ore 21 alle 22.30 e accolgono un massimo di 15 partecipanti (piccoli e grandi). Eccoli in dettaglio: dall’8 al 10 luglio La forza dei colori laboratorio di pittura con la costruzione della tela e l’uso del colore come emozione; dall’11 al 13 luglio Seguiamo il tempo rubiamo il cerchio alla musica e realizziamo un orologio sul CD dal 15 al 17 luglio Impastiamo con le mani creazioni fantasiose con il DAS dal 18 al 19 luglio Modelliamo la creta dal mondo fantastico di elfi e gnomi costruiamo campanelline in terracotta. Inoltre perfettamente in linea con il tema di questa edizione 2003 che è La musica ecco il Tunnel dei suoni e dei colori laboratorio di giochi musicali, a cura dell’associazione Blue Note, per scoprire in libertà l’emozione del suono e l’armonia del ritmo. Tutti i laboratori sono gratuiti mercoledì 30 La città incantata di Hayao Miyazaki giovedì 31 Daredevil di Mark Steven Johnson AGOSTO venerdì 1 Good bye, Lenin! di Wolfgang Becker II sabato 2 Confessioni di una mente pericolosa di G. Clooney domenica 3 La finestra di fronte di Ferzan Ozpetek lunedì 4 La finestra di fronte di Ferzan Ozpetek martedì 5 Spirit - Cavallo selvaggio di K. Asbury e L. Cook mercoledì 6 Cose di questo mondo di Michael Winterbottom giovedì 7 Charlie’s Angels - Più che mai di McG venerdì 8 Pinocchio di Roberto Benigni sabato 9 Ma che colpa abbiamo noi di Carlo Verdone domenica 10 8 mile di Curtis Hanson lunedì 11 La 25a ora di Spike Lee martedì 12 Ricordati di me di Gabriele Muccino mercoledì 13 Secretary di Steven Shainberg giovedì 14 Il libro della giungla 2 di Steven Trenbirth venerdì 15 Due settimane per innamorarsi di Mark Lawrance sabato 16 Io non ho paura Domenica 6 luglio alle ore 17 la Parrocchia ed il Circolo Mcl Santa Maria organizzano nei locali del circolo una manifestazione dedicata ai parrocchiani non più giovanissimi con una Gara di dolci riservata ad aspiranti pasticceri ultrasettantenni. Dalle 18.30 Karaoke e a conclusione tombolone. Informazioni: Parrocchia di Santa Maria via Spartaco Lavagnini 26 055 8954109 Fare centro insieme Il mercoledì sera negozi aperti e spettacoli nel Centro Storico. Tante le proposte del Consorzio Fare centro insieme: musica, animazione e possibilità di fare shopping fino alle 23.30. Mercoledì 9 luglio Mercatino ambulante e animazione di strada della Street Band Dixie Train. In via Santo Stefano Cafè Solair con musica dal vivo, karaoke con registrazione audio dei partecipanti e stampa Cd. In piazza Dante serata musicale con Silvia Querci e Alessandro Neri. Mercoledì 16 luglio Mercatino ambulante e animazione di strada della Street Band Il Magnifico. In piazza Dante Cafè Solair con musica dal vivo, karaoke con registrazione audio dei partecipanti e stampa Cd. Mercoledì 23 luglio Mercatino ambulante. di Gabriele Salvatores domenica 17 Il mio grosso grasso matrimonio greco di Joel Zwick lunedì 18 Un amore a cinque stelle di Wayne Wang martedì 19 Il signore degli anelli - Le due torri di Peter Jackson mercoledì 20 L’uomo senza passato di Aki Kaurismaki giovedì 21 X-men 2 di Brian Singer venerdì 22 The ring di Gore Verbinski sabato 23 Harry Potter e la camera dei segreti di Chris Columbus domenica 24 A proposito di Schmidt di Alexander Payne lunedì 25 Una settimana da Dio di Tom Shadyac martedì 26 Una settimana da Dio di Tom Shadyac mercoledì 27 Ebbro di donne e di pittura di Im Kwon-Taek giovedì 28 Red Dragon di Brett Ratner venerdì 29 The Hours di Stephen Daldry sabato 30 Johnny English di Peter Howitt domenica 31 Sognando Beckham di Gurinder Chadha 9 PAGINA ESTATE LUGLIO giovedì 17 Fabio Ceccarini venerdì 18 Orchestra Piva sabato 19 Linea Tre domenica 20 Bleu Sound lunedì 21 I Gabbiani martedì 22 Sirio e Franco mercoledì 23 Pietro e Ivano giovedì 24 I Retro venerdì 25 Orchestra del Cuore sabato 26 Pietro e Ivano domenica 27 Fuori Rotta lunedì 28 I Gabbiani martedì 29 Simone e Simona mercoledì 30 La Verde Stagione giovedì 31 Cinzia e Fosco AGOSTO venerdì 1 Al Rangone sabato 2 Gruppo Simpatia domenica 3 I Remis lunedì 4 Sirio e Franco martedì 5 I Gabbiani NEL PARCO mercoledì 6 Pietro e Ivano giovedì 7 Simone e Simona venerdì 8 Grande Evento sabato 9 Liscio 60 domenica 10 Maresco Folk lunedì 11 Sirio e Franco martedì 12 Pietro e Ivano mercoledì 13 I Gabbiani giovedì 14 La Verde Stagione venerdì 15 Manuel Comelli sabato 16 Anna Fasi domenica 17 Senso Unico lunedì 18 I Gabbiani martedì 19 Nuove Luci mercoledì 20 Zulimo e Mario giovedì 21 Beghini Show venerdì 22 New Tradition sabato 23 Pietro e Ivano domenica 24 Stile Libero lunedì 25 I Gabbiani martedì 26 Michele e il suo sax mercoledì 27 Pietro e Ivano giovedì 28 Nuove Luci venerdì 29 Titti Bianchi sabato 30 Anna Pasi domenica 31 I Remis L’Associazione Comunale Anziani per il Volontariato organizza anche quest’anno, in collaborazione con il Comune di Campi Bisenzio, la tradizionale manifestazione di ballo liscio nel Parco urbano di Villa Montalvo. Ecco il calendario completo delle orchestre che si esibiranno. SETTEMBRE Per Emergency e il Burkina Faso Aderisci alla campagna promossa dal Comune di Campi Bisenzio con Emergency e la Parrocchia di Santa Maria Puoi farlo - acquistando un biglietto della Lotteria della solidarietà - portando penne biro, gomme per cancellare, temperamatite, matite colorate, quaderni piccoli a quadretti e sapone di Marsiglia al Parco urbano di Villa Montalvo, al Parco Iqbal, a Villa Montalvo e all’ingresso del Palazzo comunale dove sono collocati appositi contenitori per la raccolta a favore dei bambini del Burkina Faso Martedì 2 settembre Parco di Villa Montalvo 59° anniversario della Liberazione di Campi Bisenzio dal nazifascismo ore 21 Ballo liscio con l’orchestra di Antonio Maenza ore 22.30 Estrazione dei vincitori della Lotteria della solidarietà organizzata dall’associazione Incontri per la raccolta fondi a favore di Emergency e della Parrocchia di Santa Maria ore 23.30 Fuochi d’artificio Sabato 6 settembre Piazza della Resistenza ore 21,15 Inaugurazione di un Graffito in memoria dei Deportati nel campi di sterminio nazisti realizzato da Franco Milani. Partecipa Riccardo Nencini, Presidente del Consiglio regionale toscano lunedì 1 I Gabbiani martedì 2 Antonio Maenza mercoledì 3 Nuovi Astri giovedì 4 Pietro e Ivano venerdì 5 Franco Bagutti Servizio bar a cura della Pubblica Assistenza di Campi Bisenzio, servizio luci dell’associazione Blue Note. Informazioni: Acav via Garçia Lorca, 1 Campi Bisenzio telefono 055 8952957. Giovedì 11 Venerdì 12 settembre settembre Rocca Strozzi Rocca Strozzi ore 21,15 Concerto della A trenta anni dal colpo di stato in Cile. In ricordo di Salvador Allende Per la democrazia e l’autodeterminazione dei popoli Bandabardò ore 21,15 Concerto della Intillimani in città Estate Sandonninese Fino al 19 luglio al Centro Spazio Reale di San Donnino tutte le sere dalle ore 21.30 musica, spettacoli e animazione. Lunedì 7 Esibizione di salsa portoricana e animazione per tutti Martedì 8 Calcio Balilla umano (eliminatorie) Mercoledì 9 Ballo latino-americano con il mitico Jhonny Giovedì 10 Oratorio 2003 Serata Insieme Venerdì 11 Prima edizione de Il Cucchiaio d’argento: dolci irresistibili. Durante la serata musica per tutti Sabato 12 Pattini e Musica Lunedì 14 Ballo Liscio con Francesco e Gaetano e Quadrangolare calcetto donne Martedì 15 Calcio Balilla umano (finali) Mercoledì 16 Prima edizione de La Corrida di San Donnino Giovedì 17 Indovina l’indovinello e… scova il tesoro nel cestello (gioco a squadre, composte obbligatoriamente da grandi e piccini) Quadrangolare calcetto uomini Venerdì 18 Karaoke sandonninese Sabato 19 Pattini e Musica Tutte le sere primi piatti e pizze dalle ore 20 alle 22,45. Informazioni: Centro Spazio Reale via di Bozzale 1 San Donnino 055 8963578 Estate a Il Rosi 2003 L’associazione Vivere Il Rosi propone per tutta l’estate una serie di iniziative al nuovo centro polivalente nel giardino di via Cellerese e tutti i giovedì dal luglio a settembre dalle ore 21.15 seraye musicali. Dal 7 all’11 luglio centro estivo riservato ai bambini dai 5 agli 11 anni Alla scoperta del giardino incantato, organizzato in collaborazione con la cooperativa Macramè, con giochi, passeggiate, sport, attività manuali e gite. Giovedì 10 luglio serata di LuglioBambino con Le fiabe nel baule Giovedì 17 luglio in collaborazione con la sezione soci Coop di Campi Bisenzio esibizione delle scuola di ballo Patrick Dance di Ario e Patrizia Taddei Giovedì 24 luglio serata jazz con Fabio e Alberto Giovedì 31 luglio serata musicale con Lorena e Michele Giovedì 7 agosto musica dal vivo con Andrea. Ogni sabato e domenica al Centro Polivalente Il Rosi è in funzione il ristorante - pizzeria. Per informazioni e prenotazioni 333 5737118, 339 7868613 o 338 9234900. Operarte sotto le stelle Sabato 12 e domenica 13 luglio in piazza della Resistenza, nell’atrio sottostante la sala consiliare l’associazione culturale Operarte organizza una mostra di pittura. Inaugurazione della mostra sabato 12 luglio alle ore 17. Informazioni: associazione culturale Operarte 055 8961481 Concerto a Villa Rucellai L’Amministrazione comunale di Campi Bisenzio organizza sabato 12 luglio 2003 alle ore 21.15 nel parco di Villa Rucellai un concerto dell’orchestra giovanile KoloKol del college moscovita Upravlenija i Prava. L’orchestra, composta da undici elementi, propone un programma di musiche popolari russe e italiane. Gelato in campo e frivoli crostini L’associazione Amici per caso e il Circolo Sportivo Campi Bisenzio organizzano dal 25 al 28 luglio dalle ore 21 presso il Campo sportivo La Villa di via del Tebernacolo quattro serate con spettacoli ed animazione. Tutte le sere dalle ore 19 alle 24 funzionerà uno stand gastronomico. Informazioni: Amici per Caso 055 8732162 o 335 6142176 il grappolo NOTIZIE DALLE ASSOCIAZIONI A CURA DELLA CONSULTA 2 Giugno: Festa Italiana Perché il 25 Aprile o il 2 Giugno i signori dei palinsesti televisivi mettono sempre in programmazione Roma Città apertà? Per carità un capolavoro assoluto, ma non è solo il film italiano che descrive quel periodo storico. Oppure Mussolini ultimo atto, che invece è pure brutto? La critica ufficiale usa dividere il periodo d’oro del nostro cinema in due. Da una parte il neorealismo fatto di autoroni belli, colti e intelligenti quali Rossellini, De Sica, Visconti (per carità…bravi davvero) con i loro attori presi per strada, che possono entrare di diritto nelle commemorazioni da prime-time; dall’altra parte quelli della commedia all’italiana, quei saltimbanchi di Risi, Monicelli, Scola, Comencini, Loy con i vari Sordi, Manfredi, Gasmann, che invece tuttalpiù possono guadagnarsi un passaggio in seconda serata. Forse perché rappresentano gli italiani senza pregiudizi. Un po’ carne e un po’ pesce. Eroi per caso, quando le circostanze lo impongono, e vigliacchi non per scelta, ma per indolenza, e comunque mai fino in fondo. Però questi saltimbanchi ci hanno regalato una serie di film assolutamente sinceri, oltre che bellissimi. Indagatori del costume, non dei raccontatori di barzellette sui vizi degli italiani, piuttosto degli scrittori di tante belle storie (con la s minuscola) dove la Storia (con la s maiuscola) non rimane sullo sfondo ma entra nelle cucine e nelle camere da letto dei protagonisti. Tanto per non fare nomi….La grande guerra, Tutti a casa, Una vita difficile, Una giornata particolare (recentemente restaurato), C’eravamo tanto amati. In questi film c’è la storia d’Italia. In particolare in una vita difficile si raccontano due decenni, passando dalle speranze della Resistenza alle frustrazioni del ritorno a casa, dal referendum del 2 giugno tra monarchia e repubblica alla morte di Togliatti, dalla miseria del dopoguerra al boom economico, attraverso il faccione del più splendido Alberto Sordi che il grande schermo ci abbia mai offerto. La Consulta delle Associazioni ha voluto ricordare la festa della Repubblica offrendo la sera del 2 giugno, nel giardino di Villa Rucellai, le parole e la musica di un altro splendido signore che ha attraversato la storia italiana, Fabrizio De Andrè. Sarebbe stato bello se dietro al palco nel giardino della Villa Rucellai avessimo montato uno schermo e proiettato Una vita difficile. Il faccione di Albertone si sarebbe mescolato con le parole di Fabrizio offrendoci nuove suggestioni e punti di vista. Le parole della canzone Il suonatore Jones [email protected] possono fare da colonna sonora alla scena di Alberto Sordi ubriaco all’alba in un vialone di Viareggio che sputa sulle auto di lusso: Libertà l’ho vista dormire / nei campi coltivati / a cielo e denaro / a cielo ed amore / protetta da un filo spinato. E quelle di Anime salve sono quasi perfette per la scena dello schiaffo liberatorio all’uomo a cui si era rassegnato a fare da segretario dopo averlo denunciato, invano, come esportatore di capitali: mi sono spiato illudermi e fallire / abortire i figli come i sogni / mi sono guardato piangere in uno specchio di neve / mi sono visto che ridevo / mi sono visto di spalle che partivo / ti saluto dai paesi di domani / che sono visioni di anime contadine in volo per il mondo. Mille anni al mondo mille ancora / che bell’inganno sei anima mia / e che grande questo tempo che solitudine / che bella compagnia. Parole che sono un inno libertario alla vita, una preghiera laica,la possibilità di un riscatto sempre possibile se lo si vuole fino in fondo. Fabrizio è stato uno splendido signore colto (= sensibile ) e popolare (= genuino) nello stesso tempo, come molti altri artisti della sua generazione. Ha scelto e ci ha fatto conoscere un mondo che stava dietro le quinte. Noi siamo saliti sul suo palco infinito per bere con lui tutta questa varia umanità…….e ne abbiamo ancora sete. Sarebbe bello poter bere con lui ancora qualche sorso in più. fin dalle prime note. Da allora abbiamo portato La buona novella in altri luoghi ed ogni volta le emozioni si sono rinnovate. La condivisione di questa avventura ha creato tra noi “esecutori” un bel clima di simpatia, stima, affetto e piacere nel ritrovarsi insieme. L’idea di Canti randagi è maturata in Marina Cesari, giovane e sensibile musicista di talento, tra uno spettacolo e l’altro. Mi disse: “sto pensando di arrangiare alcune canzoni di De André, mi piacerebbe che fossi tu a cantarle”. Risposi “si” senza esitare. Dopo qualche mese, mi ritrovai a provare con lei e altri quattro musicisti doc, quelle belle persone che sono Fabio Battistelli, Alessandro Giachero, Mauro Giorgeschi e Milco Merloni. Canti Randagi non è uno spettacolo commemorativo, è un accostarsi con amore e rispetto ad un signore di rara intelligenza, riservato, lontano dai clamori e dalla volgarità di un certo mondo dello spettacolo, per dirgli “grazie”. L’intento è questo, niente di più e spero che, tornando a casa al termine del concerto del 2 giugno a Villa Rucellai, ogni persona del pubblico l’abbia colto. A me e ai miei compagni di strada auguro solo di continuare a camminare insieme ancora a lungo. Grazie a tutti voi Chiara Riondino Giovanni Grossi Cronaca di un’avventura in corso Il 6 gennaio 2000, nel Teatro degli Illuminati di Città di Castello, va in scena La buona novella di Fabrizio De Andrè. L’esecuzione dei brani è affidata alla Filarmonica Puccini diretta dal maestro Nolito Bambini, all’Ensemble corale degli Illuminati, ad un sestetto di ottimi musicisti, alle voci di David Riondino, ideatore dell’iniziativa, e mia. Nella splendida cornice di quel piccolo teatro settecentesco, tra noi sul palco ed il pubblico l’emozione è palpabile e le canzoni volano una dopo l’altra forti nel testo e nelle atmosfere avvolgenti: indescrivibile la sensazione provata nel cantare Il sogno di Maria o Tre madri. Il volo finisce con un lungo, lungo applauso caloroso che mi stordisce e prolunga la commozione provata L’affido è… Nella tua città c’è una casa un po’ speciale…potrebbe essere la tua. Accogli un bambino in affidamento. L’affidamento familiare è un intervento di aiuto e sostegno ad un minore e alla sua famiglia. Grazie all’affido il minore incontra una famiglia che temporaneamente lo accoglie e che si impegna ad assicurargli una risposta ai bisogni affettivi, educativi e relazionali, con l’obiettivo di promuoverne un inserimento positivo in tutti gli ambienti e una valida rete di rapporti sociali. L’affidamento è temporaneo e dura il tempo necessario affinché la famiglia naturale recuperi le proprie capacità e può esplicarsi in diversi modi, a seconda del bisogno che il bambino presenta: affidamento per breve o lungo termine, per periodi di vacanza, per il fine settimana, diurno, residenziale e per situazioni che rivestono carattere di urgenza. Il Centro Affidi oltre che per Campi Bisenzio ha competenza per tutti i comuni della Zona socio-sanitaria Firenze Nord-Ovest. Le famiglie, singoli o coppie, con o senza figli, che intendono effettuare l’esperienza dell’affidamento devono contattare il Centro Affidi, telefonicamente o di persona, per comunicare la loro disponibilità e i loro dati. Successivamente la coppia o persona singola, viene invitata per un primo colloquio informativo, in quell’occasione vengono fornite tutte le informazioni necessarie sull’affidamento, sull’organizzazione del servizio e raccolte alcune informazioni. Le famiglie o persone singole, disponibili all’affidamento, devono effettuare ulteriori colloqui con l’assistente sociale e la psicologa del Centro Affidi (percorso di idoneità all’affido) dopodiché verranno inserite all’interno di una banca dati e contattate al momento in cui occorre attivare un progetto di affidamento familiare. Il Centro Affidi ha in programma l’attivazione, a partire dal mese di settembre, di un gruppo per tutte le famiglie residenti nei Comuni di Campi Bisenzio, Calenzano e Signa come momento di confronto, formazione, informazione e scambio. Il Centro Affidi inoltre, parteciperà alla Festa del Volontariato organizzata dalla Consulta delle associazioni Arrivano i Buoni che si terrà dal 28 settembre al 5 ottobre 2003 a la Villa Rucellai a Campi Bisenzio. In tale momento sarà adibito uno spazio di informazione e dibattito. Per informazioni rivolgersi presso il Distretto Asl di Campi, il mercoledì pomeriggio dalle 17 alle 19, telefono 055 8731452. Lisa Lelli, assistente sociale Flavia Budini - Gattai, psicologa Almanacco delle attività delle associazioni Dopo due anni di stop quest’anno la Consulta delle Associazioni ripropone l’Almanacco di tutte le attività di tutte le associazioni. Uno strumento importante per pubblicizzare le attività delle associazioni. Uno strumento importante per le famiglie perché possano scegliere quello che più gli piace per il proprio tempo libero. Uno strumento importante per le Associazioni perché le iniziative inserite nell’Almanacco hanno un riscontro preciso in fatto di iscritti e partecipanti. Uno strumento importante per le Associazioni perché hanno un’opportunità in più per conoscersi meglio tra loro. Uno strumento importante per chi è delegato dai cittadini campigiani ad una responsabilità politica ed amministrativa perché rispettino e premino le fatiche del mondo dell’associazionismo. Sarà allegato al numero di DiSegno Comune di settembre. Il materiale dovrà essere inviato entro il 19 agosto nei modi sotto indicati. Abbiamo deciso di fare una pubblicazione agile, di facile consultazione, contenente informazioni precise di orari, luoghi, date delle iniziative e delle attività delle associazioni. Non chiediamo quindi una presentazione in forma discorsiva sugli scopi dell’associazione od una illustrazione generica su singole iniziative che ancora non hanno un programma definitivo. Vogliamo privilegiare le singole iniziative o le attività che hanno una durata nel tempo (in particolare corsi di qualsiasi natura), già definite. La Consulta delle Associazioni si riserva la possibilità di non pubblicare il materiale pervenuto che non corrisponde a questi criteri Il materiale può essere inviato per posta o portato personalmente all’Ufficio Stampa e partecipazione del Comune di Campi Bisenzio in Piazza Matteotti 23; per posta elettronica all’indirizzo [email protected]; via fax al numero 055 8979737. Per informazioni telefonare ai numeri 055 8979737-055 8979745-347 0119163. Entro il 19 agosto. 11 Comitato per la Città della Piana RISPOSTE E OPPORTUNITA’ DI INSERIMENTO Nuovi servizi a La Mimosa di Alberto Fiorini Con un semplice incontro informale è stato presentato ufficialmente il nuovo Centro residenziale per pazienti affetti da malattie mentali aperto in un’ala della Residenza sanitaria assistita La Mimosa di Capalle. Erano presenti l’assessore alle politiche sociali Alunni ed i dottori Gallorini, Sirianni e Carcasci. E’ stata l’occasione per visitare la struttura e conoscere qualcuno dei suoi ospiti. Dopo una breve introduzione di Fiorella Alunni, che ha ricordato come la struttura sia stata inaugurata recentemente, e gli ambienti nuovi di zecca stavano li a ricordarlo, è stata la volta del dottor Gallorini, responsabile del distretto Asl, a spiegare la nascita di questa struttura. “Con la sua nascita ci è stato permesso di mantenere assieme il gruppo storico che prima trovava posto presso l’ospedale di Sant’Antonino. E’ stato operato un vero e proprio trasferimento in blocco dei pazienti e questo grazie anche all’estrema sensibilità dimostrata dai familiari”. Il Centro, che si occupa della prevenzione all’interno della zona nord - ovest, si configura come una struttura residenziale e riabilitativa a gestione diretta. In pratica, tutto il suo budget grava sul bilancio della Asl stessa. La storia di questa struttura, così come emerso nel corso dell’incontro, è stata alquanto tribolata con il passare degli anni, così come problematica, da sempre, è la gestione delle malattie che hanno a che fare con la mente umana. Originariamente, il centro era a Fiesole. Successivamente era stato trasferito e ne era anche stata ridotta la capacità di posti letto, da dieci ad otto. Con il definitivo trasferimento a Campi Bisenzio, la sua forza di posti letto, è tornata a pieno regime, cioè dieci, configurandosi più propriamente come una vera e propria struttura riabili- tativa. “Per venti anni - come ha ricordato il dottor Carcasci - è stata una struttura per giovani psicotici e solo di recente ha avuto una sua definitiva e dignitosa sistemazione”. La sua funzione riabilitativa, come dicevamo in precedenza, avviene anche grazie alla comunità che vive all’esterno del Centro. Si fanno molte cose dentro ma anche fuori. All’interno ci si organizza con attività di lavorazione della ceramica oppure con attività di lettura di fiabe e racconti, ma anche di riviste, in modo da stimolare l’apprendimento negli ospiti. Ma ci sono anche i pomeriggi liberi, dove poter realizzare qualche uscita. Si cerca poi di mantenere anche i rapporti di buon vicinato, facendo ginnastica assieme agli altri ospiti de La Mimosa. Ed una volta al mese c’è un gita che può trasformarsi in un’allegra battuta di pesca presso il vicino lago di Legri, dove tutti, dottori compresi, si divertono un mondo. “Con questo trasferimento - dice il dottor Gallorini - la struttura ha trovato la sua completezza, con la guardia medica e l’organizzazione delle Residenza sanitaria assistita. Una stabilità che permette di fare qualche programma a più lunga scadenza, cosa che era impossibile fare nella sua precedente collocazione”. “La scelta di aver collocato, definitivamente, questo Centro presso La Mimosa - conclude l’assessore Fiorella Alunni - consente di migliorare la rete dei servizi dedicati ai malati psichici, rete non ancora compiuta. A mio avviso, questo Centro, che va ad aggiungersi alla Casa famiglia ed al diurno di via Falcini, permetterà riflessioni per approntare nuove risposte e nuove opportunità di inserimento nella società dei soggetti interessati.” Iniziamo poi a fare un piccolo giro per la struttura, scoprendo che le camere sono tutte personalizzate, con piccoli complementi di arredo. Entrandovi ci si rende conto del vissuto personale di ogni camera, un modo in più per far sentire a proprio agio ed a casa loro gli ospiti delCentro. Presentato il 10 giugno scorso Il comitato per la Città della Piana costituito da privati cittadini, da rappresentanti di Enti ed associazioni dei Comuni di Signa, Campi Bisenzio, Calenzano e Sesto Fiorentino. Il Comitato, hanno spiegato i promotori, nasce per allargare il dibattito sulla città che nascerà tra Firenze e Prato, tra i Comuni di Signa, Campi Bisenzio, Calenzano e Sesto Fiorentino, sulla carta la quarta città della Toscana per popolazione, oltre 115.000 abitanti residenti e 200.000 persone che vi lavorano. Il Comitato per la Città della Piana verrà costituito sotto l’aspetto amministrativo nei prossimi giorni come associazione senza fini di lucro (ONLUS) aperta ai cittadini di ogni orizzonte politico, di ogni cultura, di ogni convinzione morale e religiosa che si riconoscono nel suo percorso e nelle sue aspirazioni. Franco Frilli uno dei promotori del Comitato ha delineato quelli che sono gli obiettivi del nuovo organismo. “Il comitato vuole essere e promuovere uno spazio per il confronto ed il dibattito sulla più grande opzione di questo territorio, affrontando i grandi temi a partire dal traffico, la scuola, le strade, l’ambiente, la sanità, l’assetto del territorio, lo sviluppo delle imprese in un’ottica più ampia, come Piana, e non come quattro campanili. E’ nostra intenzione, insieme ai cittadini che ci daranno idee, diventare elemento propositivo e di sostegno alle scelte che tutti i giorni i quattro comuni attuano. Pensate ad esempio alle opportunità di un nuovo catasto o di un centro espositivo per le nostre aziende, alla ottimizzazione di quattro macchine comunali e ai vantaggi che tutto questo può dare. Il Comitato avrà una sede in ogni Comune ed abbiamo già avuto molte adesioni: cittadini residenti nei quattro comuni, rappresentanti di associazioni di volontariato, rappresentanti del mondo imprenditoriale e cooperativistico, rappresentanti di giornali, rappresentanti di scuole e studenti. Nei prossimi giorni - prosegue Franco Frilli - sarà completato e presentato alla stampa un folto programma di conferenze dove saranno proprio i Sindaci a relazionare sulla costituzione della città della Piana ed i cittadini dibatteranno con loro sui vantaggi di questa opzione. Per informazioni: Comitato per la Città della Piana casella postale 126, 50019 Sesto Fiorentino, e-mail [email protected]. Il parcheggio al parco di Villa Montalvo VILLA MONTALVO PARCO URBANO VILLA MONTALVO C ITE VIA LIM VIA LIM ITE IMITE VIA L P PARCHEGGIO DISABILI P PARCHEGGIO VIALE ALLENDE onclusi i lavori del nuovo parcheggio di via Limite. Il Parco di Villa Montalvo sarà servito quindi da due parcheggi, quello vicino alla Villa e questo nuovo vicino al Parco che dovrebbero risolvere i problemi di sosta delle auto della zona. Sono infatti 296 i nuovi posti auto e 41 i posti per le moto. Il parcheggio si trova di fronte al secondo ingresso al Parco urbano, quello vicino all’autostrada e vi si può accedere sia da via Limite entrando nella strada che la collega a via Salvador Allende che direttamente da via Salvador Allende. Dal parcheggio, dotato di illuminazione, si può arrivare direttamente all’ingresso al Parco da un percorso pedonale. Su via Limite sono stati inoltre realizzati 13 posti auto riservati ai disabili. 12 LA COMUNICAZIONE CELLULARE: UN’OPPORTUNITÀ DA COGLIERE NEL RISPETTO DEL PRINCIPIO DI CAUTELA Negli anni ’90 i telefoni cellulari hanno conosciuto in Italia una diffusione inarrestabile: il risultato finale è stato che per ogni 10 italiani ci sono almeno 9 telefonini. Tuttavia, la simpatia che contraddistingueva l’iniziale affermazione di questa tecnologia è stata affiancata da una preoccupazione per gli eventuali effetti negativi sulla salute di chi riceve le emissioni elettromagnetiche. Sulla base di questo timore si sono sviluppati movimenti di opinione per la limitazione delle emissioni e comitati civici la cui finalità era quella di impedire l’installazione di nuove antenne nel proprio quartiere. Un qualunque esperto di comunicazioni radio negli ultimi anni si è sentito rivolgere queste domande: “Ma i cellulari fanno male? Mi devo preoccupare per la stazione base sopra il nostro palazzo? Non sarebbe meglio ridurre le emissioni elettromagnetiche fino a zero?”. Quando mi trovo a rispondere, preferisco uscire da una rassicurazione dogmatica, cercando di spiegare alcuni dati tecnici significativi e avvalendomi delle indicazioni di superesperti quali i medici dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Partendo dai dati di fatto, si può innanzitutto evidenziare che ad oggi non esiste alcuna conferma scientifica di un rapporto che leghi le emissione elettromagnetiche dei sistemi radiomobili ed eventuali effetti di rilevanza sanitaria. In un documento dell’OMS si sostiene che “una rassegna dell’intera letteratura scientifica condotta dall’OMS non ha fornito alcuna prova convincente che i campi elettromagnetici da radiofrequenze abbrevino la durata della vita umana, né inducano o favoriscano il cancro” [1]. Anzi, sempre in un documento dell’OMS si specifica che “Attualmente, infatti, gli incidenti stradali indotti dal calo di attenzione e dall’aumento dei tempi di reazione durante le conversazioni telefoniche sono l’unico rischio per la salute accertato” [2]. In particolare, quando parliamo delle emissioni relative alla telefonia cellulare stiamo considerando una categoria di onde, le cosiddette Not Ionizing Radiation (NIR) diversa sia da quelle ionizzanti (raggi X, raggi Gamma, ecc.) che da quelle emesse dagli elettrodotti: differentemente da queste due altre tipologie, l’unico effetto causato dalle NIR, a oggi conosciuto, risiede in un innalzamento della temperatura dei tessuti corporei. Ovviamente, tale aumento di temperatura deve essere mantenuto sufficientemente basso in modo da non mettere in difficoltà i sistemi biologici di autoregolamentazione. D’altro canto tale effetto termico è completamente noto e largamente sotto controllo: i cellulari attualmente in vendita con le loro emissioni possono provocare un innalzamento termico dell’ordine di 0,1 gradi centigradi, del tutto trascurabile. Si potrebbe, quindi, concludere che tutte le preoccupazioni sono ingiustificate? Non è questa la linea di comportamento raccomandata dalle principali agenzie per la salute e per la protezione dalle radiazioni: nel luglio del 1999 la stessa Commissione europea ha raccomandato di rispettare i limiti massimi enunciati dalla Agenzia di protezione contro le NIR; ed hanno preferito mettere l’accento sul fatto che l’assenza ad oggi di un nesso causa-effetto tra emissioni di NIR e eventuali rischi per la salute non implica necessariamente che un domani conoscenze più approfondite possano rivelare quanto oggi ignoriamo. Si è deciso, quindi, di rispettare il cosiddetto principio di precauzione, enunciato nel trattato istitutivo dell’Unione europea. Tale principio non vuole semplicemente definire l’obiettivo della prevenzione del danno, ma soprattutto indicare le azioni da compiere in un contesto di incertezza, in assenza di dati sufficienti: in particolare, sono stati definiti a livello internazionale dei limiti di riferimento per i valori di campo elettrico e magnetico; mentre per il campo elettrico il valore del limite è pari a 20 Volt/m, per quello magnetico il limite è stato stabilito nel valore di 0.05 Ampere/m. Tali limiti sono stati generalmente recepiti dalla comunità internazionale, solo l’Italia se n’è discostata, abbassandoli significativamente: in particolare, il legislatore italiano nella legge 381/98, ha stabilito limiti ulteriormente ridotti “in corrispondenza di edifici adibiti a permanenze non inferiori alle quattro ore”, scendendo ai valori di 6 V/m e 0,016 A/m, rispettivamente. È bene precisare che tale valore viene percepito come un limite generalizzato a tutte le situazioni e non solo ai casi di permanenze inferiori alle quattro ore. Tale limite risulta decisamente più restrittivo rispetto a quello consigliato dall’Unione Europea, soprattutto per le zone residenziali. Il fine del legislatore era indubbiamente quello di fornire una maggiore protezione alla popolazione e assieme di tranquillizzarla. Ma, se dal punto di vista scientifico è discutibile che la protezione venga in effetti aumentata per i motivi che vedremo nel seguito, è invece certo che la preoccupazione nel Paese è cresciuta e non diminuita dopo l’introduzione di questo decreto: c’è anche chi ritiene che lo scostarsi da indicazioni scientifiche ben fondate e condivise sia tra le origini della maggiore percezione del rischio da parte della popolazione rispetto alla comunità scientifica internazionale. Sia come sia, questa accentuata percezione del rischio ha finito con l’innescare un’ansia irrazionale sulle stazioni base e sulle relative emissioni, spingendo molte istituzioni locali a abbassare ulteriormente tali limiti e a porre regole assolutamente non scientifiche sulla localizzazione delle stesse stazioni base. Entrambi le misure si rivelano inutili se non controproducenti: infatti, l’emissione elettromagnetica dei sistemi cellulari non è un effetto parassita che può essere eliminato, come i gas di scarico per i motori a scoppio, ma il supporto stesso dell’informazione senza il quale non è possibile la comunicazione radio. L’informazione viaggia sull’onda elettromagnetica e non può esistere senza di essa. Inoltre, l’enfasi sulle sole emissioni spinge a dimenticare la natura del sistema GSM e anche del futuro sistema di terza generazione, il cosiddetto UMTS; tale sistema è basato sul cosiddetto controllo di potenza e reagisce alla diminuzione del segnale ricevuto, richiedendo emissioni più alte ai terminali mobili (cioè ai telefonini). Il risultato è che i cellulari addosso al nostro corpo rischiano di emettere un campo di valore ben più alto di quello che viene ricevuto dalle stazioni base (cioè dalle antenne). Illuminante a tale proposito è un recente studio finlandese che raccomanda addirittura l’installazio- ne di stazioni radio base all’interno degli ospedali [3]. Alla base di questo studio, sta la constatazione che il telefono emette potenze tanto più basse quanto più la stazione radio base è vicina; la riduzione in termini di potenza emessa può essere anche di un fattore cento, ovvero la potenza necessaria per offrire gli stessi servizi può essere fino a 100 volte inferiore. Alla luce di queste riflessioni anche la scelta di allontanare le antenne dai centri abitati, in maniera analoga a quanto fatto trent’anni fa per i ripetitori radiotelevisivi risulta allo stesso modo controproducente: per poter garantire un servizio adeguato, le emissioni dovrebbero essere a potenza più alta e, in ogni caso, i cellulari reagirebbero al basso livello di campo ricevuto con trasmissioni a potenza significativamente più elevata. Anche se può apparire paradossale, un contenimento del livello complessivo del campo elettromagnetico potrebbe essere ottenuto, aumentando il numero di stazioni base sul territorio, ovvero riducendo la dimensione delle singole celle e, quindi, la potenza necessaria per coprire la tratta tra cellulare e stazione base. In questo complessa situazione, il Comune di Campi Bisenzio ha cercato di operare con razionalità, privilegiando i percorsi di costruzione del consenso di tutti i soggetti in campo (gestori, cittadinanza, amministrazione), e riservandosi l’eventuale ultima parola attraverso la scelta di realizzare le stazioni basi su territori di proprietà pubblica. A tale proposito non si può che disapprovare la recente scelta operata dal Ministero delle Telecomunicazioni che tramite Decreto Legge - il cosiddetto decreto Gasparri ha introdotto nuove disposizioni in materia di realizzazione delle infrastrutture per sistemi UMTS: le funzioni di controllo degli enti locali vengono drasticamente ridotte, precludendo la possibilità di emanare regolamenti di rilascio delle autorizzazioni. In ogni caso, se entro 90 giorni dalla presentazione del progetto e della relativa domanda non sia stato comunicato un provvedimento di diniego, la domanda è automaticamente accolta. Cercando di giungere a un giudizio complessivo su tale intervento, innanzitutto si può rimarcare che con il decreto Gasparri viene abbandonata la filosofia alla base delle norme adottate negli ultimi anni, ovvero il principio di precauzione, revocando i poteri delle Amministrazioni pubbliche nel controllo della salute sul territorio. L’obiettivo principale di questa nuova normativa, al contrario, risiede nello sviluppo del- la telefonia cellulare lasciando la quasi completa libertà d’azione a tutti gli operatori del settore. L’intero decreto potrebbe essere definito come un puro intervento di politica economica che non contempla se non con peso estremamente ridotto le preoccupazioni in materia di tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Se si può convenire che le nuove tecnologie saranno sempre più caratterizzate da un impatto ambientale ridotto e, tendenzialmente, trascurabile, ciò non significa che sia opportuno eliminare completamente il controllo degli enti locali, cioè in definitiva della cittadinanza, sulle installazioni di infrastrutture sul territorio. In particolare, dopo questo intervento legislativo la capacità di persuasione del Comune verso gli operatori sarà indebolita: anche la tutela dei cosiddetti obiettivi sensibili (scuole, ospedali, sede di associazioni) risulterà più difficile. Ricapitolando, possiamo concludere che lo sviluppo delle telecomunicazioni cellulari negli anni passati ha rappresentato un grande impulso per l’innovazione e l’occupazione e un mezzo originale di comunicazione e socializzazione; come generalmente riconosciuto dagli enti mondiali di tutela della salute, non esiste ad oggi nessun motivo per dubitare della sicurezza di tale tecnologia. Tuttavia, in ossequio al principio che le nostre certezze di oggi potrebbero essere poste in discussione domani, adottare un approccio cautelativo all’intera materia risulta senz’altro una scelta responsabile. Quello che si richiede agli enti cui è affidato il controllo del territorio non è certo l’individuazione di nuovi limiti o criteri di progetto ma di verificare con efficacia le regole stabilite a livello internazionale, cercando soluzioni che possano accogliere il consenso di tutte le parti in causa. Sono, invece, da rigettare quelle soluzioni che cercano di tutelare il solo interesse delle imprese, senz’affrontare il problema nella sua interezza. Ingegner Simone Morosi Riferimenti 1) P. Vecchia, La Tecnologia aiuta la protezione, Kos, Rivista di Medicina, cultura e Scienze Umane, n. 200. 2) Sito internet di riferimento: www.who.int/peh-emf/publications/facts-press/ifact/it183.htm 3) G. Falciasecca, Inquinamento o Impatto Ambientale, Kos, Rivista di Medicina, cultura e Scienze Umane, n. 2 La situazione a Campi Bisenzio Negli ultimi 10 anni le nazioni occidentali e l’Italia in particolare, hanno visto il moltiplicarsi a vista d’occhio dei telefoni cellulari, meglio conosciuti nelle nostre zone come telefonini. Questo proliferare ha avuto dimensioni tali da assurgere a vero e proprio fenomeno di costume. Davanti a una diffusione di massa, i gestori della telefonia mobile (Tim, Omnitel-Vodaphone, Wind-Infostrada, H3G ecc.) hanno cercato di garantire la copertura dei relativi segnali nella maniera più capillare possibile, con l’obiettivo di fornire un servizio valido alla propria clientela e, nello stesso tempo, cercare di acquisirne di nuova. Ecco quindi il proliferare delle antenne ripetitrici. I tetti delle città e dei paesi di tutt’Italia vedono aggiungersi alle antenne TV e alle parabole satellitari, le nuove antenne per la telefonia mobile e siccome i gestori sono svariati, per coprire una medesima zona (o cella da cui il termine cellulare) ci vogliono tante antenne quanti sono i gestori. La grande diffusione delle installazioni per telefonia cellulare ha spinto i cittadini a porsi domande sulla pericolosità o meno delle emissioni di onde elettromagnetiche da parte delle antenne e, come spesso succede quando si affrontano cose nuove, la disinformazione l’ha fatta da padrona: da una parte accaniti sostenitori della malvagità delle antenne, colpevoli di ogni nefandezza, dalle malattie incurabili all’acne; dall’altra gli adoratori della modernità a tutti i costi, disposti a credere fideisticamente che le onde elettromagnetiche possono avere anche poteri taumaturgici. Il fatto è che gli studi fin qui condotti da centinaia e centinaia di scienziati in ogni parte del globo, hanno portato a una semplice conclusione: fino a oggi non ci sono prove che le onde emesse dalle antenne della telefonia cellulare possano essere pericolose e che, caso mai, il vero pericolo per la salute umana è dato dall’abuso del telefonino. Tutto bene quindi? Può darsi che tutto fili liscio ma ci sono quelle tre parole fino a oggi che possono dare adito a qualche residuo dubbio. Ciò che la scienza di oggi non riesce a vedere potrebbe essere chiarissimo domani…. Che fare allora? Credo che sia necessario affrontare il problema con un’ottica scevra da ogni fideismo, sia in un senso che nell’altro. Le conoscenze di oggi ci dicono che non c’è pericolo: non possiamo rinunciare all’utilizzo dei cellulari per un’ipotetica, remota possibilità di rischio futuro; bisogna operare attrezzandosi in maniera tale che, se il rischio si palesasse, si possa intervenire immediatamente disattivando le antenne o, almeno, quelle ritenute pericolose. Se queste installazioni sono poste in luoghi non pubblici (condomini, tralicci su terreni di proprietà privata, ecc.), pur davanti a un’ordinanza del sindaco la loro rimozione non sarà così facile e immediata: i gestori e i proprietari dei siti dove sono collocate le antenne potrebbero, mossi da una logica che privilegi il solo profitto, opporsi a tale ordinanza facendo ricorso al Tar e guadagnare così molto tempo; se invece le postazioni delle antenne insistono su luoghi pubblici (pali della pubblica illuminazione, edifici pubblici che si prestano allo scopo, …) è evidente che lo spegnimento sarebbe immediato perché l’autorità che ordinasse la chiusura sarebbe la stessa che deterrebbe la proprietà dei luoghi dove ci sono le antenne. Ecco quindi il motivo che ha spinto l’Amministrazione di Campi Bisenzio a emanare un regolamento per il posizionamento delle antenne esclusivamente su siti pubblici: in caso di necessità siamo in grado, nel giro di 24 ore o poco più, di disattivare ogni fonte di possibile rischio. Ma tutto ciò non basta, bisogna tenersi sempre aggiornati e seguire gli sviluppi (rapidissimi) di questa nuova forma di comunicazione. Nel giro di pochi anni siamo passati da vecchi e voluminosi telefoni con tecnologia TACS ai più snelli GSM ai multifunzionali GPRS e, oggi, all’ottava meraviglia: il cellulare che, oltre a messaggi, invia anche immagini fisse e in movimento. Anche le tecnologie e le modalità di generazione e trasmissione dei segnali si sono modificate, seguendo l’evoluzione dei cellulari. La faccenda si è fatta talmente complessa che la giunta di Campi Bisenzio ha stabilito, nel giugno 2002, di avvalersi di un consulente esterno, individuandolo nell’ingegner Simone Morosi, attualmente ricercatore presso il Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni dell’Università di Firenze. A lui spetta il compito di seguire gli sviluppi di tutto questo mondo, a lui il compito di seguire seminari e conferenze che si tengono sull’argomento, a lui l’onere di aggiornare sindaco e giunta sulle più recenti diavolerie; è lui quello che viene interpellato prima di ogni decisione in materia: è insomma la nostra sentinella avanzata. Le normative che regolano la materia sono diverse e spesso non omogenee, basti pensare a come viene affrontato ai vari livelli istituzionali il problema della potenza di emissione e del livello di campo nell’ambiente circostante (forse l’aspetto più delicato e degno di attenzione): le normative europee stabiliscono per il campo elettrico un valore massimo pari a 20 Volt/m, la legge italiana si ferma a 6 e un regolamento regionale addirittura stabilisce come punto finale di arrivo tra tre anni il valore di 0,5 V/m. Oltre a ciò è intervenuto recentemente un decreto del ministro Gasparri che ha stabilito di fatto la completa libertà dei gestori nell’installazione delle antenne dove meglio loro aggrada, privilegiando così gli interessi delle grandi aziende a scapito di quelli dei comuni cittadini. Noi crediamo che sia errato fare dell’allarmismo ingiustificato ma, al contempo, riteniamo che sia altrettanto sbagliato consentire alle sole leggi del mercato e del profitto di farla da padrone in materie così delicate. Per parte nostra continueremo a fare tutti gli sforzi per cercare di governare questo fenomeno, nell’interesse di tutta la comunità campigiana. Assessore Raffaello Baccani 13 in biblioteca Un gioco molto costoso di Andrea Bianchini* Il Rajah si annoiava! Ormai il suo regno era pacificato e prospero, gli stati vicini erano stati sottomessi e pagavano regolarmente il tributo, i nomadi che, periodicamente, premevano attraverso le montagne erano stati sconfitti e respinti lontano al di là dell’Himalaya. I consiglieri si occupavano di tutti gli affari dello stato informandolo ogni mattina delle decisioni prese e sollevandolo dall’occuparsi delle minuzie quotidiane. La successione era assicurata dal figlio primogenito che era amato e venerato dai sudditi, apprezzato dalle caste sacerdotali e militari e dimostrava ad ogni momento che sarebbe divenuto un buon Rajah. Le figlie e gli altri maschi erano stati tutti accasati procurando una rete di alleanze matrimoniali che allontanavano indefinitamente gli attriti con gli altri potentati. La corte e gli alti dignitari di palazzo, invece di tramare nell’ombra contro la sua persona, si esercitavano solo nella loro occupazione preferita: l’arte del pettegolezzo. Inoltre egli si trovava in quell’età in cui non era più consigliabile partecipare alle battute di caccia alla tigre e le altre arti venatorie non erano considerate degne della maestà del suo titolo né trovava più così interessante passare il tempo con le sue concubine. Insomma, oltre a passeggiare per i giardini, ascoltare musica non gli rimaneva niente da fare tanto che, a volte, si trovava a fantasticare imprese di conquista in paesi remoti oltre il limite dell’Indo. Il gran ciambellano (una via di mezzo tra un primo ministro dei tempi moderni e un confidente) che ogni giorno, mentre informava il sovrano dell’andamento del regno, spiava nel volto dell’altro i sintomi della noia sempre crescente, temeva che il sovrano, sopraffatto dal tedio, finisse per abdicare e rifugiarsi in qualche tempio o in qualche santuario per meditare sulla vita futura, cosa che avrebbe certamente rafforzato l’influenza dei bramini sulla corte ma avrebbe anche lasciato lo stato nelle mani del figlio, amato dal popolo ma ancora inesperto dei maneggi della politica, con il rischio nient’affatto remoto che all’interno della corte si scatenassero lotte sorde ed intestine e qualcuno dei consiglieri o dei militari più influenti pensasse ad un colpo di mano per impadronirsi del potere o, peggio ancora, che la presenza di altri fratelli e parenti del predestinato alla successione finisse per scatenare una guerra civile dagli esiti in ogni caso disastrosi per le sorti del reame. Per porre rimedio a questo stato di cose egli decise di consultarsi con l’astrologo di corte, una via di mezzo tra uno studioso del corso degli astri e un matematico che, dopo aver a lungo scrutato le co- stellazioni celesti per trarne gli auspici necessari ed aver riempito di segni incomprensibili per il ciambellano, che certo si trovava molto più a suo agio con le sottigliezze diplomatiche ed era aduso agli equilibrismi del potere ma aveva poca confidenza con l’astrologia e meno ancora con l’astrattezza del calcolo, numerosi fogli, gli consigliò vivamente di rivolgersi ad un altro studioso che aveva inventato un nuovo gioco nel quale due eserciti, ugualmente numerosi ed entrambi composti da cavalieri, elefanti da battaglia, guerrieri, nobili e re si scontravano su un campo di battaglia prestabilito. Benché ritenesse che il sovrano, avendo ormai da tempo passato l’età dei trastulli, si sarebbe adirato se gli fosse stato proposto di passare il tempo a baloccar- si come un ragazzino, il ciambellano, non riuscendo, per quanto continuasse a spremersi il cervello, a vedere una soluzione alla noia del suo signore, si risolse ad inviare alcune guardie che intimassero perentoriamente all’inventore di presentarsi a palazzo con la sua invenzione minacciandolo, nel caso non si fosse presentato, di drastici castighi. Date le sinistre raccomandazioni (e le guardie che con la loro sola presenza sottolineavano la effettiva capacità che le stesse avessero un’attuazione immediata), il “convocato” si affrettò a recarsi a palazzo e, una volta introdotto al cospetto del ciambellano, tolse da sotto l’ampio manto una tabella quadrata suddivisa a sua volta in sessantaquattro caselle ugualmente quadrate raggruppate in otto righe di otto case ciascuna (quattro bianche e quattro nere alternate tra loro). Su questa base l’inventore dispose, su due lati opposti, quelli che il matematico di corte aveva descritto come i due eserciti (uno di avorio e l’altro di ebano) contrapposti, ciascuno costituito da otto fanti, due elefanti da guerra sormontati da una torre, due cavalieri, due portatori di insegna, un re ed una regina. Indi iniziò a spiegare le regole del gioco partendo da come, ciascun tipo di pezzi doveva essere mosso all’interno della tavola. A questo punto il lettore si sarà già reso conto che la storia che vi stiamo narrando è quella (ovviamente romanzata perché le varie leggende non ci hanno tramandato né il nome dell’inventore né quando o come il gioco abbia avuto origine) universalmente conosciuta dell’origine degli scacchi, un passatempo che si è diffuso in tutto il mondo tanto che potrebbe essere indicato come una peculiarità degli esseri umani. Qui però non ci interessa, se non nelle grandi linee con cui l’abbiamo tracciata, questa prima parte della storia perché (e lo possiamo capire benissimo pensando al fatto che questo gioco è rimasto quasi immutabile, nelle regole e nei pezzi con la sola eccezione delle torri che hanno sostituito gli elefanti, per oltre 4000 anni) gli scacchi hanno avuto un successo che ancora oggi li caratterizza, ma è un altro aspetto che vogliamo raccontarvi. Come si può ben capire il gioco piacque al ciambellano ed appassionò talmente il rajah, a cui lo stesso lo propose, da fargli subitaneamente dimenticare la sua noia e da trasformarlo, fin dalle prime partite, in un accanito giocatore, tanto accanito che presto coinvolse nella sua passione nobili, parenti e cortigiani. Tuttavia proprio l’entusiasmo per il nuovo passatempo gli suggerì di premiare adeguatamente chi l’aveva inventato. Dunque il rajah mandò il ciambellano (questa volta senza le guardie) ad invitare a corte l’inventore e quando l’ebbe davanti gli disse: “Tu hai creato una cosa veramente mirabile ed io ti voglio ricompensare adeguatamente. Chiedi dunque qualunque cosa io possieda e sarò ben felice di donartela”. Il matematico pensò un attimo poi replicò: “Potente signore accetto la tua munificenza! Disponi che mi sia consegnato un chicco di grano per la prima casella, due per la seconda, quattro per la terza, otto per la quarta e così via raddoppiando fino alla sessantaquattresima”. Dall’alto del suo trono il rajah lo guardò stupito: “Perché vuoi limitarti ad un pugno di grano quando potrei donarti oro e pietre preziose di inestimabile valore o grandi estensioni di terre fertili o potrei persino, se tu me lo chiedessi, concederti in sposa l’ultima delle mie figlie facendoti divenire un membro importante della mia corte?” L’altro si inchinò rispettosamente ma si limitò a ripetere la sua richiesta. Al sovrano non restò dunque che acconsentire. Chiamò il responsabile dei reali approvvigionamenti e stabilì che al creatore degli scacchi venisse dato quanto chiedeva. Il funzionario abbandonò immediatamente la sala per correre ad eseguire gli ordini del re, ma passato un bel po’di tempo tornò arruffato e sconsolato e gettatosi ai piedi del rajah, quasi piangendo dichiarò che era impossibile soddisfare la richiesta. Il sovrano incredulo ed alzando la voce in quanto, a suo modo di vedere, la stupidità e l’inettitudine del suo ministro lo costringeva a venir meno alla sua promessa, chiese: “Non ci sono forse nei nostri granai tre o quattro giare di grano da donare a quest’uomo” e accennò all’inventore che era rimasto in attesa e che, all’udir quelle parole, si illuminò in volto di un sorrisetto sornione come quello di un gatto che ha appena avvistato una nidiata di teneri topolini. L’altro replicò con un filo di voce paventando l’ira del suo potente signore: “Purtroppo per pagare costui non basta tutto il contenuto dei nostri granai. Anzi sono sicuro che una tale quantità di grano non possa trovarsi in tutto il nostro regno e neppure nell’intero mondo che conosciamo”. “Non è possibile” esclamò il rajah incredulo e, chiamato il gran ciambellano gli impose di controllare che il calcolo del compenso fatto dall’addetto agli approvvigionamenti fosse esatto. La scacchiera fu posta al centro della sala ed il funzionario si accinse alla verifica ponendo un pietruzza colorata su ciascuna casella ogni volta che determinava quanti chicchi ci volessero per pagare quanto richiesto per essa. Per la prima fila il conteggio procedette spedito ma poi, a partire dalla terza fila, rallentò progressivamente fino a quando, al termine della quinta fila di caselle anche egli si arrese dichiarando che le quantità erano talmente enormi che era inutile continuare. A quel punto il matematico si rivolse direttamente al rajah e gli disse “Maestà ho chiesto un compenso così enorme ben sapendo che nessuno sarebbe mai stato in grado di darmelo per farvi capire che nessuna ricompensa è pari al piacere di essere stato utile al mio signore!”. Non sappiamo, in verità, quello che sia accaduto in seguito né come la situazione sia stata risolta. Le nostre fonti infatti non ce l’hanno tramandato ed anche la ricostruzione che abbiamo fatto è, in verità, molto fantasiosa. Per chi volesse, comunque, conoscere il numero di chicchi necessario al pagamento, vi sveliamo che si tratta di una cifra veramente enorme. Essa è data infatti dalla somma delle prime 63 potenze di 2 a partire da 2 alla 0 uguale a 1 (che è il valore della prima casella) fino a 2 alla 63a, ossia 2 alla 64a meno 1 il che dà la rispettabilissima cifra di 18.447.128.038.057.967.215 che è facilissimo calcolare con l’ausilio di un moderno computer ma che era un vero e proprio rompicapo per le capacità di calcolo di 4000 anni fa. Per coloro invece che volessero imparare a giocare a scacchi o migliorare le proprie tecniche di gioco segnalo che in biblioteca nella sezione G GIO alla collocazione 794.1 esistono numerosi volumi dedicati a quello che è senz’alcun dubbio il passatempo più antico arrivato fino a noi. *Bibliotecario Alla scoperta delle Cappelle gentilizie Per Campi in bici è stato realizzato dall’associazione Campi per Campi un pieghevole che suggerisce un itinerario alla scoperta di alcune delle Cappelle gentilizie del nostro territorio: quelle di Villa Rucellai, Villa Permoli (Tomerello) e quella di Villa Montalvo. Il pieghevole contiene oltre a indicazioni su come raggiungerle anche informazioni di carattere storico sulle cappelle e le Ville, curate da Vincenzo Rizzo, Renzo Bernardi e Giovanni Bacci. Gli interessati possono ritirare la pubblicazione presso l’ufficio Stampa e pubbliche relazioni piazza Matteotti 23 aperto il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 13 il giovedì dalle 15.30 alle 18.15. 14 VIAGGI NEL CYBERSPAZIO E tu che Blog sei? di Stefano Ventisette Chi di noi nel girovagare nella Rete non si è imbattuto nel nuovo trend del Web, i Blog. Il vero nome di queste realtà è Web Log, poi contratto in Blog e da cui sono nati i termini Blogger, coloro che curano i siti che rientrano in questa categoria, e Blogging, l’attività dei Blogger. Ma vediamo di che cosa si tratta e come si evolve. Secondo alcuni, come avremo modo di appurare, il Blogging nasce con Internet stesso, mentre il conio del nome Web Log è certamente da attribuire a Jorn Barger nel 1997. Un Web Log, o Blog che dir si voglia, è una sorta di diario che riporta le esperienze di navigazione, commentando i vari siti navigati e indicandone il link. Il carattere è strettamente personale ed il tono, in genere semi-serio. Lo stile lascia il passo alla rapidità di esposizione, non dimentichiamo che si tratta di diari, tenuti durante pause, tempo libero o dopo una navigazione che ha colpito il blogger. Se proprio vogliamo trovare il primo blog potremo individuarlo nel sito di Tim Berners Lee che al CERN di Ginevra, e stiamo parlando dei primi vagiti del Web, elencava e linkava i primi siti che stavano nascendo. Negli anni seguenti fino ai primi anni novanta si trovano altre realtà che potremo definire Blog e cioè le news di alcune case produttrici di software, fino ad arrivare al 1994 quando un privato, Jasting Hall, organizza il proprio sito come elenco di link: links from the underground (www.links.net). Dal 1998 si tenta di tenere traccia dei Blog e se ne contano già 23, ma nel 1999 dopo l’introduzione di un software che con estrema semplicità permetteva di costruirsi un proprio Blog, si abbandona il progetto di elencarli tanto sono numerosi e tanta è la rapidità con cui si moltiplicano. All’inizio del nuovo millennio il fenomeno approda anche in Italia, si è arricchito ed ha perso alcune delle caratteristiche iniziali, ma non il suo fascino. Questi siti sono diventati lo specchio della vita del Blogger, non solo delle sue esperienze strettamente legate al Cyberspazio, ma anche a quelle della vita quotidiana. La possibilità poi di permettere a terzi di commentare le singole notizie del Blog lo ha arricchito della componente interattiva tipica del Web. La novità del 2002 è il Blog tematico, che si allontana dalla filosofia iniziale del Blog, ma aggrega maggiormente i Cybernauti. Il perché del successo dei Blog ce lo spiegano direttamente i Blogger, in un articolo apparso sulla rivista “Internet magazine”, è un modo di mettersi in discussione e di conoscersi meglio, di farsi conoscere e di vincere le proprie paure e la propria timidezza. Fra tutte le risposte dei Blogger intervistati riporto quella di Mim*mina (http://mar159.blogpot.com) che dice : “Il Blog, per me, è una versione aggiornata della finestra sulla strada da cui un tempo ci si affacciava per parlare con i vicini e con i passanti, di sé, degli altri, del mondo”. La caratteristica comune ad ogni Blog, e che potremo identificare come strettamente necessaria per definire un sito con l’appellativo di Blog, è la sequenzialità delle notizie inserite e la possibilità di identi- ficarle con la data e l’ora. In particolare le notizie più recenti devono trovarsi all’apice della lista in un ordine cronologico inverso. Vediamo come poter costruire il nostro Blog. La soluzione più semplice è quella di iscriversi a dei servizi on-line gratuiti, che sono già strutturati e personalizzabili in modo da limitarsi alla stesura del testo. Siti come questo sono Blogger (www.blogger.com) e Splinder (www.splinder.it). Una volta registrati siamo già in grado di iniziare a tenere il nostro diario on-line (Blog), semplicemente inserendo, o postando come si dice in gergo, tramite una semplice interfaccia, sullo stile dei più conosciuti editor di testo, la nostra prima notizia. Per i più smaliziati nell’uso delle risorse della Rete, è possibile scaricarsi il software freeware o opensource, da installare presso il proprio Provider. Questa soluzione più flessibile e più interessante richiede oltre ad una certa competenza, anche l’avere presso il Provider la possibilità di eseguire programmi ed usufruire di DataBase. Di seguito un elenco di pacchetti per diverse piattaforme: “Movable Type” (www.mova- bletype.com),“b2” (www.cafelog.com), Nucleu (www.nucleuscms.org), Pivot (www.mijnkopthee.nl/pivot). Il recente conflitto in Iraq ha mostrato come i Blog possano essere utilizzati anche per la comunicazione di massa in tempo reale. Notizie e commenti sul conflitto sono rimbalzate, come mai era successo prima, dalle pagine personali dei Bloggers. E’ stato aggiornato direttamente dal fronte in Iraq il Blog di Kevin Sites (http://www.kevinsites.net/), un corrispondente della CNN che ha creato il proprio sito di commenti sul conflitto. Nella sezione fotografica, si trova una bella galleria di immagini dalle strade di Bagdad. Grazie a ElectronicIraq (http://electroniciraq.net/news/index.shtml) ha avuto una voce on-line un gruppo di veterarni pacifisti. In Italia l’approfondimento passa dalla rassegna degli articoli on-line sul conflitto e dai commenti giornalistici di Paferrobyday (http://homepage.mac.com/paferro/iblog/paferrobyday/). Ulteriori evoluzioni del Blog hanno visto l’utilizzo di cellulari MMS. Vengono scattate foto con il proprio cellulare munito di telecamera, commentate al momento della ripresa e pubblicate. Questo nuovo trend prende il nome di Moblog (Mobile Blog) e viene affiancato dal Blogmapping cioè un Blog non basato su esperienze temporali ma su quelle spaziali. In genere viene pubblicata una pianta della propria città e vengono aggiunti degli spot che riferiscono eventi o particolarità vissute o conosciute, corredate naturalmente, da commenti personali. In Giappone c’è già chi ha pensato di abbinare queste nuove caratteristiche e si è inventato il Moblogmap, vi lascio immaginare di cosa si tratta. Prima di concludere, un piccolo avvertimento. Come detto il Blog è di fatto un diario in cui il Blogger da libero sfogo ai suoi più profondi pensieri. E’ vero che vi è sempre la possibilità di mantenere nascosta la propria identità dietro un Nickname, ma nell’esposizione delle proprie situazioni ed emozioni, possono trasparire informazioni che ci identifichino. Si sono verificati casi di mancate assunzioni per Blog compromettenti, oppure Blogger costretti a chiudere il proprio Blog perché impossibilitati a mantenere il proprio anonimato. Vi lascio con la risposta di un Blogger alla domanda perché si crea un Blog. “Perché non posso permettermi lo psicoanalista” (Acidofolico www.acidofolico.com). Dal deserto… alle città Tutti gli anni, in estate, un gruppo di bambini Saharawi arriva in Toscana, piccoli ambasciatori di un popolo che da oltre 25 anni è costretto a vivere in esilio in campi profughi nel deserto algerino, in prossimità di Tindouf, accampato in quattro immense tendopoli nel deserto dell’Hammada con temperature torride di giorno che scendono la notte sotto lo zero. Il loro arrivo, ogni anno che passa, è sempre più scomodo per le nostre coscienze, perché ci costringe a prendere atto che la nostra Europa non ha strumenti né una politica internazionale comune per sostenere la causa di questo popolo che ha scelto di far valere i propri diritti attraverso una lotta pacifica utilizzando solo gli strumenti della diplomazia e del diritto internazionale. A Campi si è costituito un anno fa il Comitato pro - Saharawi Campi Bisenzio a cui hanno aderito molti cittadini e associazioni con l’obiettivo di far conoscere e sostenere questa battaglia di civiltà poco eclatante e per certi aspetti dimenticata. I Saharawi vivono esuli nel deserto algerino per sfuggire all’occupazione del loro territorio da parte del Marocco. L’ultimo rapporto del Segretario generale delle Nazioni Unite è un attacco ingiusto ed ingiustificato al Piano di pace ed al suo essenziale obiettivo, il diritto del Popolo Saharawi di decidere il propio destino tramite un referendum. Il Marocco ha deciso, sostenuto dalla Francia, di ostacolare e spingere le Nazioni Unite a legittimare la sua occupazione coloniale del Sahara occidentale. Lanciamo un appello al Consiglio di Sicurezza perché si assuma le proprie responsabilità conformemente ai principi della Carta delle Nazioni Unite che riporta testualmente “Ogni popolo ha diritto alla propria terra, alla democrazia, alla libertà, a mantenere viva la propria identità e la propria cultura” e riaffermi il suo impegno al Piano di pace per il Popolo Saharawi. Nei prossimi mesi organizzeremo alcune iniziative a sostegno della causa Saharawi ed invito i cittadini e le associazioni campigiane ad aderire al Comitato pro - Saharawi Campi Bisenzio che ha sede per ora presso la Parrocchia di Santa Maria, via Spartacolo Lavagnini 26, Campi Bisenzio telefono 055 8954109. Comitato pro - Saharawi Campi Bisenzio Don Andrea Pucci APPUNTAMENTI • Giovedì 10 luglio Centro polivalente Il Rosi Ore 18.30 LuglioBambino Le fiabe nel baule Ore 20 Cena di solidarietà organizzata dall’associazione Vivere Il Rosi Informazioni e prenotazioni Vivere il Rosi telefono 055 8969331 - 339 7868613 - 338 9234900 • Martedì 15 luglio Circolo Rinascita di San Piero a Ponti Alle ore 20 Cena di solidarietà organizzata dalla Parrocchia di San Cresci e dal circolo Rinascita. Informazioni e prenotazioni circolo Rinascita, piazza del Popolo 11, San Piero a Ponti telefono 055 8999267 • Mercoledì 16 luglio Circolo Mcl Santa Maria Festa per i bambini Saharawi Ore 16.30 giochi ed animazione e passeggiata lungo il Bisenzio Mostra di foto e lavori dei bambini Ore 20.30 Cena di solidarietà organizzata dalla Parrocchia e del circolo Mcl di Santa Maria con la partecipazione delle associazioni Ban Slout Larbi e Incontri. Sarà presente il Chiccaio e il Grattamariano. Prenotazioni entro il 13 luglio presso il circolo Mcl Santa Maria o in parrocchia telefonando allo 055 8954109. 15 PAGINA DELLO SPORT Festa dello sport Happyland, verso la gloria Al Circolo Sms Sant’Angelo fino al 12 luglio tutte le sere dalle ore 21 tornei di pallavolo, calciotto e bocce. Lunedì 7 luglio semifinali del Torneo di calciotto martedì 8 Torneo di pallavolo, raduno di moto e serata musicale con Dottor Rock mercoledì 9 Torneo di pallavolo e serata Viola Club giovedì 10 finale del Torneo di calciotto venerdì 11 partita di calcio per beneficenza sabato 12 serata di ballo liscio nel giardino pubblico. Informazioni: Circolo via Sant’Angelo 104 Sant’Angelo a Lecore 055 8797666 (ore 13/22). Diego Taddei fa registrare l’ottavo tempo al mondo sugli 800 stile libero di Alberto Fiorini Per fare notizia, in senso giornalistico, dovrebbero iniziare a perdere. Si tratta dell’Happyland, i cui atleti invece continuano a vincere ed a raccogliere soddisfazioni, in alcuni casi, di livello mondiale. Cominciamo quindi per questa volta dal risultato del più “vecchio”, quel Diego Taddei, che per primo, qualche anno fa, ha creduto nella possibilità che l’Happyland si trasformasse in una realtà vincente. E’ accaduto infatti che una prestazione di Diego, realizzata nel corso del 2002, abbia trovato addirittura posto nella classifica Fina, la federazione mondiale del nuoto, per quello che riguarda gli amatori. La specialità è quella degli 800 stile libero, il tempo l’ottavo al mondo. “Quando l’ho scoperto - sorride Diego - è stata davvero una soddisfazione enorme. Scoprirsi, seppur a livello amatoriale, tra i top ten del mondo, è stata una grande gioia”. Ma i successi e le soddisfazioni, l’Happyland sa anche prendersele a livelli più terreni. Partiamo quindi dalla giovane Gaia Vita Chiello, classe ’93 che ai Campionati Italiani di Lucca ha conquistato il primo posto nei 50 rana ed il secondo nei 100 misti. Primo posto anche per Vanessa Gallina sui 50 dorso. Tra i maschi, ha destato sorpresa l’argento ottenuto da Andrea Colzi, classe ’92 sui 50 dorso. Rammarico invece rimane per Alessio Paolieri che si è ammalato poco prima delle gare e che malgrado avesse tenuto bene per tutta la sua gara, ha ceduto sul finire, complice la recente malattia che gli ha impedito di allenarsi al meglio. Comunque un quinto posto per lui sui 100 stile libero. Il 2003 quindi si è aperto molto bene in casa Happyland Torneo Il Ponte Al circolo ricreativo Rinascita di San Piero a Ponti fino all’11 luglio negli impianti in erba sintetica del circolo si svolge il torneo di calcio a 5 Il Ponte. Informazioni: presso la sede del circolo, piazza del Popolo 11 San Piero a Ponti 055 8999267. Sempre nei nostri cuori e non poteva certo essere altrimenti, visto che il 2002 si era chiuso con la medaglia d’oro ottenuta nel nuoto di fondo a Baratti. La bontà della scuola natatoria dell’Happyland è confermata dal fatto che buoni risultati sono arrivati anche dai Campionati Formazione della Uisp, quelli che vedono in gara gli atleti più giovani. Per il secondo anno consecutivo infatti sono arrivati dei successi, segno inequivocabile che c’è un buon ricambio. Il 2003 sarà l’anno in cui l’Happyland potrà anche festeggiare la prima medaglia d’oro raggiunta all’interno di un campionato Fin, la federazione affiliata al Coni. Autrice del bel exploit, A- lessia D’Agati, rientrata all’Happyland dopo un periodo di permanenza nella Futura Nuoto di Prato. Buone notizie sono arrivate anche nello scorso mese di febbraio quando a Livorno si sono disputati i Campionati invernali della categoria Master. Diego Taddei si è confermato con un primo posto sui 200 misti ed uno sui 100 stile libero, un buon viatico per i 35° Campionati Italiani Master che si sono disputati a fine dello scorso mese di giugno a Riccione, un appuntamento che ha assunto anche i caratteri della competizione europea, e dei cui risultati vi parleremo nel prossimo numero del nostro mensile. Il “Risorgimento” è a Capalle Questo mese torniamo a parlare di biliardo, uno sport antico ma che ha salde radici popolari in tutta l’area fiorentina ed il Comune di Campi Bisenzio non poteva certo fare eccezione. Già il territorio comunale di Campi Bisenzio ospita la sede del Comitato regionale e provinciale fiorentino della Fibis, la federazione del biliardo sportivo, presieduto da Gabriele Tempestini e Bruno Rossi. Inoltre trovano posto anche diverse squadre che hanno partecipato al campionato interprovinciale a squadre di stecca cinque birilli. L’anno scorso tale campionato riscosse un successo enorme: le squadre iscritte furono circa 160 con un movimento totale di giocatori che superò le mille unità. Quest’anno il presidente regionale Tempestini ha deciso di raddoppiare l’impegno, considerato la ciliegina sulla torta dell’attività biliardistica regionale. La partecipazione, tra Prima, Seconda e Terza categoria è stata di oltre 200 squadre, dato che si è registrata l’affiliazione di nuo- vi Csb mentre anche i vecchi Circoli hanno aumentato il numero dei tesserati. Dopo aver parlato del Csb Europa, questo mese ci occupiamo della squadra del Risorgimento B, proprio una di quelle che era al primo anno dell’attività Fibis, dato che sino agli anni precedenti aveva sempre gareggiato all’interno dei campionati Uisp. Due le squadre del Csb Risorgimento che hanno gareggiato nei campionati Fibis: una in Prima categoria, che ha avuto un cammino tribolato, e l’altra in Terza categoria, che ha invece disputato un buonissimo campionato, giungendo quinta a parimerito. La squadra é composta da Franco Maoggi, Roberto Paolieri, Michele Buccieri, Adriano Fiacca ed Enzo Cornacchia. Dopo le prime fasi in cui si sono disputati i gironi eliminatori, superati brillantemente da Moaggi e compagni, è arrivata la fase ad eliminazione diretta, quella che spalancava le porte della finali. Al primo turno il Risorgimento B, primo classificato nel suo girone eliminatorio, non ha avuto problemi a sbarazzarsi degli avversari, il Csb Caricentro C. La squadra si è quindi garantita l’accesso agli ottavi di finale, dove l’avversario era piuttosto quotato, trattandosi del Csb Montecatini F. E’ stata una gara molto accesa, disputatasi sull’andata ed il ritorno ed alla fine ha visto prevalere i campigiani che così, accedendo ai quarti di finale, sono risultati essere la migliore squadra di tutta Campi Bisenzio. “I nostri avversari - dice Maoggi - erano piuttosto forti e l’incontro ha suscitato un po’ d’interesse. Abbiamo giocato molto bene e siamo riusciti a portare a casa la vittoria”. A questo punto arrivano i quarti di finale e con essi il Csb Galciana D, dove purtroppo per i colori del Csb Risorgimento si è interrotta la brillante corsa. “Era una partita alla nostra portata - dice Maoggi - ma purtroppo per noi siamo incappati nella classica serata storta dove tutto ti gira male. Siamo comunque molto contenti del campionato disputato. Del resto, il nostro è un hobby, una grande passione che ci spinge a stare insieme ed a giocare”. A.F. Fino al 23 luglio al campo sportivo La Villa prosegue il torneo di calcio a 6 Sempre nei nostri cuori. Tutte le sere due partite con inizio alle ore 21. Il 16 e 17 luglio sono previsti i quarti di finale e lunedì 21 luglio le semifinali. La finale si svolgerà mercoledì 23 luglio ore 21.30. Informazioni: Campo sportivo La Villa via del Tabernacolo 055 8952763 Avventura Trekking 12/13 luglio Val di Fassa (con alternativa) pernottamento Rifugio Vaiolet (tra le vette di Re Iaurino) Due giorni in uno degli angoli più belli delle Dolomiti. Possibilità di vari itinerari, dalle più difficili ferrate alle più semplici escursioni. Possibile variante turistica in valle. Escursione facile/media/difficile 20 luglio Abetone/Cimone Verso la cima più alta dell’Appennino toscoemiliano attraversando il “Libro Aperto”. Escursione media (tempo complessivo 8 ore) 26/27 luglio Eremo della Casella (notturna) Escursione notturna con grigliata all’eremo della Casella (Alto Casentino). Escursione facile (tempo complessivo 3 ore) 11/18 agosto Parco del Mercantour Nella parte francese delle Alpi Marittime una settimana alla scoperta di vette ed incisioni rupestri. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi il mercoledì e il venerdì, a partire dalle ore 21.30, presso la sede dell’associazione in piazza Matteucci, 11 (primo piano) o telefonare al numero 055 890880. E-mail: [email protected] Gara di pesca Il Gruppo sportivo pesca di Campi Bisenzio organizza domenica 20 luglio l’annuale Trofeo comunale di pesca. La gara si svolge al Lago Paradiso dalle ore 8.30 alle 11.30. Per informazioni ed iscrizioni: Gruppo sportivo pesca c/o Lago Paradiso via Panatano telefono 055 890926. 16 PAGINA I N UTILE C I T T A ’ QUADRIFOGLIO INFORMA DALL’UFFICIO TRAFFICO Quadrifoglio spa gestisce da 5 anni i servizi di igiene ambientale sul territorio della Piana. In questi anni molti servizi sono stati integrati e aggiunti: dal regolare ritiro dei rifiuti a seconda della tipologia, per garantire il massimo riciclaggio delle frazioni di materiali riutilizzabili (carta e cartone, organico domestico, multimateriale vetro-plastica e lattine, rifiuti solidi urbani indifferenziati) ai servizi di igiene e pulizia con lo spazzamento manuale nei centri storici e il lavaggio e lo spazzamento meccanico con ordinanza nelle restanti zone. Per migliorare la qualità dei servizi svolti sono sufficienti alcuni accorgimenti: CALDO In questo periodo di caldo torrido i cassonetti per i rifiuti solidi urbani, in particolare dell’indifferenziato e dell’organico, sono utilizzati dai cittadini giornalmente ma sono considerati “strumenti” che creano disagio per il cattivo odore. Alcune informazioni ed un corretto conferimento delle varie tipologie di rifiuti possono diminuire tali disagi. E’ bene ricordare che Quadrifoglio provvede al lavaggio dei contenitori con un apposita macchina che, spruzzando acqua calda a pressione, rimuove lo sporco. Il lavaggio viene effettuato secondo i turni previsti dal contratto di servizio; nel tentativo di eliminare gli odori e garantire una maggiore pulizia interna dei contenitori, nei giorni scorsi è iniziata una sperimentazione che consiste nello spruzzare un prodotto in polvere subito dopo la vuotatura del cassonetto ( l’operazione avviene con lo stesso mezzo che effettua la raccolta). Per raggiungere un buon risultato è però opportuna anche la massima collaborazione dei cittadini nelle operazioni di conferimento dei rifiuti: i sacchi devono essere ben chiusi e non lasciati all’esterno dei cassonetti. VOLUME DEI RIFIUTI E’ fondamentale piegare i cartoni prima di inserirli nel cassonetto (coperchio giallo) garantendo così a tutti la possibilità di trovare lo spazio per il conferimento dei propri rifiuti cartacei. Quadrifoglio ha dislocato i contenitori in relazione al gettito atteso e - qualora si renda veramente necessario - è sempre pronto ad aumentare la dotazione dei contenitori. Ma inserire i cartoni voluminosi senza piegarli o, ancor peggio, utilizzare i contenitori destinati ad altre frazioni mischiando i vari materiali vanifica lo sforzo di raccolta differenziata. Si ricorda che l’abbandono ai cassonetti di rifiuti ingombranti quali mobili, elettrodomestici e altro è VIETATO: il Quadrifoglio ritira gratuitamente il materiale previo appuntamento da fissare chiamando il numero telefonico 055 210206. LAVAGGIO STRADE E SPAZZAMENTO MECCANICO Nel periodo estivo, in accordo con l’Amministrazione comunale, si provvede al lavaggio preventivo delle strade con autobotte (a rotazione sulle varie ordinanze) prima della pulizia meccanica. Questo lavaggio, che precede il passaggio della spazzatrice, è fondamentale sia per convogliare lo sporco in zanella che per lavare dalle polveri la sede stradale: quindi vedere una strada bagnata non significa che la pulizia sia già stata effettuata. Invitiamo tutti a non parcheggiare i veicoli fino al termine della completa pulizia, rispettando le modalità e gli orari indicati nei cartelli stradali di divieto di sosta per pulizia strade. DISCARICHE ABUSIVE Un altro fenomeno tipico di questa stagione è l’abbandono di varie tipologie di rifiuti sulla pubblica via. Quadrifoglio, in accordo con il Corpo di Polizia municipale di Campi Bisenzio, sta predisponendo un servizio di controllo preventivo mirato all’individuazione di coloro che, abusivamente, abbandonano i propri rifiuti - compresi i tossici e nocivi - dove capita. Per qualsiasi richiesta di servizio o informazione o chiarimento è disponibile il numero telefonico 055 - 7339365: i tecnici di Quadrifoglio risponderanno ad ogni esigenza per garantire insieme alla cittadinanza il maggior decoro della città. L’Ufficio Traffico comunica che dal 6 al 13 luglio in via Montalvo (nel tratto tra via Ferrucci e via Vittorio Veneto) ed in via Verdi (nel tratto compreso tra via Vittorio Veneto e via Risorgimento) sarà attuata la sosta con disco orario di 1 ora, dalle ore 8 alle 12 e dalle 16 alle 20. Sempre dal 6 al 13 luglio sarà inoltre istituito senso unico di marcia in via Marzabotto (con direttrice verso il Parco Iqbal) ed in via Orly (con direttrice dal Parco Iqbal verso via Saliscendi). Ufficio stampa Quadrifoglio spa Alessandro Signorini NOVITA’ ICI Numero verde e nuovi bollettini di pagamento La gestione dei tributi e delle altre entrate di natura patrimoniale registra quest’anno una importante novità: il Servizio entrate del Comune di Campi Bisenzio si avvale della collaborazione di un’associazione temporanea di imprese, ATI, costituita da Cerit spa e Gestor spa, per ampliare le offerte di servizi al cittadino. L’ATI ha sede in via Pier Paolo Pasolini 28, di fianco all’ufficio comunale, e questo rappresenta il primo passo verso una più razionale gestione delle entrate comunali: il cittadino ha innanzi tutto un’unica sede di riferimento per tutte le questioni legate ai tributi comunali. Da quest’anno sono stati introdotti nuovi servizi, tra i quali segnaliamo: • l’attivazione del Numero Verde 800-576811 per le informazioni generali su tutti i tributi, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30, il giovedì dalle ore 15.30 alle ore 18.15; • la predisposizione del Documento Unico di Pagamento, il (DUP) con il calcolo dell’Imposta comunale sugli immobili dovuta per l’anno 2003. Per il primo anno di sperimentazione nel DUP è stata calcolata l’Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) solo per una parte dei contribuenti: coloro che sono proprietari al 100 per cento della sola abitazione principale e dispongono di una sola pertinenza, per un numero totale di circa 2.300 DUP. E’ obiettivo del Comune, in un prossimo futuro, estendere il servizio a tutti i contribuenti ed includere nel documento l’evidenza di tutte le posizioni intestate ad ogni singolo contribuente, siano esse di carattere tributario o di carattere patrimoniale. Per rendere più agevole la realizzazione dei servizi legati all’Imposta Comunale sugli Immobili è stato attivato un nuovo conto corrente per la riscossione dell’imposta, il numero 42003848 intestato a Cerit spa - ATI Gestor - Cerit ICI Campi Bisenzio via Francesco Baracca 134, 50127 Firenze. I bollettini sono stati recapitati a casa direttamente da Cerit spa insieme al giornalino informativo sulle aliquote ICI 2003 e sono comunque reperibili presso il Servizio Entrate del Comune di Campi Bisenzio in via Pier Paolo Pasolini 28, presso gli sportelli postali e presso lo sportello Cerit spa di piazza Matteucci. Per coloro che avessero utilizzato i bollettini con il vecchio conto corrente non c’è da preoccuparsi: il pagamento è senz’altro regolare essendo sempre Cerit spa il concessionario per la riscossione. Invitiamo però tutti i cittadini ad utilizzare i nuovi bollettini per i prossimi versamenti dell’Imposta Comunale sugli Immobili. CONSIAG PARLA ANCHE CINESE Tradotte le comunicazioni agli utenti. Consiag, per facilitare gli utenti cinesi, ha attivato un servizio di traduzione che prevede anche la presenza di un’interprete madrelingua dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. Ogni comunicazione relativa a scadenze, contratti, modulistica, verrà inviata da ora agli utenti cinesi in doppia versione: italiano e cinese. Diventa così più facile anche svolgere pratiche e compilare moduli o semplicemente chiedere informazioni, grazie all’interprete che Consiag ha messo a loro disposizione. NUOVO ORARIO PER IL MERCATO IN CENTRO Da sabato 5 luglio a sabato 30 agosto 2003, il mercato settimanale nel Centro storico si svolgerà il sabato mattina dalle 7.30 alle 13. Sul territorio sono tre i mercati settimanali: Capalle ogni giovedì mattina dalle ore 7.30 alle 13 San Donnino ogni venerdì mattina dalle ore 7.30 alle 13 Campi centro ogni sabato mattina dalle ore 7.30 alle 13 IL VERDE IN CITTÀ Parco Chico Mendes Viottolo dell’Isola, San Donnino Fino al 30 ottobre il parco è aperto nei giorni festivi dalle ore 9 alle 20, nei giorni feriali dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 15 alle 20. Per prenotare visite guidate contattare il Circolo culturale ricreativo e sportivo sandonninese telefono 055 8962039 Parco Iqbal Via Vittorio Veneto, Campi Bisenzio Fino al 30 settembre il parco, realizzato nell’area dell’ex centro sportivo, è aperto al pubblico tutti i giorni dalle ore 9 alle 23.30. Per informazioni associazione Scarabeo telefono 338 7291580 Lago Paradiso Via Pantano, Campi Bisenzio Il parco è aperto al pubblico tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 8 alle 19 con orario continuato. Per informazioni Gruppo sportivo pesca Campi telefono 055 8963365 IN VIAGGIO CON LA COOP 13 luglio Il Percorso delle erbe 3 agosto Antro del Corchia Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla sezione soci Coop di Campi Bisenzio (telefono 055 8964223) dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle 19. FESTA DEL CROCIFISSO REDENTORE All’interno della Chiesa di Santa Maria c’è una lapide con questa iscrizione “Qui - nei giorni 22/29 luglio 1928 - dai piani e dai colli, quali cerve assetate alla fonte, convennero innumerevoli le genti, per il centenario del Crocifisso Redentore…”. Questa iscrizione testimonia la devozione ben radicata sul territorio verso il Cristo Redentore. Quest’anno la Parrocchia di Santa Maria ed il Circolo Mcl organizzano in occasione del 75° anniversario della posa della lapide una serie di iniziative dal 22 al 28 luglio. Il 22, 23 e 24 luglio Triduo delle quaranta ore con adorazione del Santissimo Sacramento e meditazioni durante le Messe e dopo cena; venerdì 25 luglio, festa di San Jacopo Maggiore alle ore 18 e alle 21.15 preghiera a San Jacopo e illustrazione del ciclo pittorico realizzato da Mariotto di Cristoforo, cognato del Masaccio, nel 1430 circa; sabato 26 luglio alle ore 18 Santa Messa e memoria dei santi Anna e Gioacchino, genitori della Beata Vergine Maria; domenica 27 luglio uscita alla città di Pistoia per onorare San Jacopo con visita della città e di paesi vicini; lunedì 28 luglio incontro su Abolizione della pena di morte e riduzione del debito estero dei paesi poveri. All’iniziativa, organizzata con il patrocinio del Comune di Campi Bisenzio parteciperà Leonardo Bianchi, docente di Diritto Costituzionale all’Università di Firenze alle Facoltà di Giurisprudenza e di Scienze politiche. Per informazioni: don Andrea Pucci telefono 055 8954109. PERIODI DI CHIUSURA DELLE FARMACIE PER FERIE ESTIVE Farmacia comunale centrale via Botticelli 50 dal 4 al 24 agosto Farmacia Giglioli via Buozzi 38 dal 7 luglio al 3 agosto Farmacia Dr. E.Rossi via Santo Stefano 2 dal 4 al 31 agosto Farmacia San Martino via Pimentel 7/9 dal 14 luglio al 3 agosto Farmacia Masi via 13 Martiri 22 dall’11 al 24 agosto Farmacia comunale “I Gigli”via San Quirico 165 non fruisce della chiusura per ferie estive Farmacia comunale di Capalle via Confini 43/a dal 5 al 24 agosto Farmacia comunale di San Donnino via Pistoiese 130 non fruisce della chiusura per ferie estive Farmacia Sant’Angelo via Vingone 280 in ferie solo il 16 agosto GUARDIA FARMACEUTICA Ecco i prossimi turni di guardia farmaceutica: dal 30 giugno al 6 luglio Farmacia comunale centrale via Botticelli 50; dal 7 al 13 Farmacia E. Rossi via Santo Stefano 2; dal 14 al 20 Farmacia comunale centrale via Botticelli 50; dal 21 al 27 Farmacia E. Rossi via Santo Stefano 2; dal 28 luglio al 3 agosto Farmacia comunale centrale via Botticelli 50; dal 4 al 10 agosto Farmacia Giglioli - A. Rossi via Buozzi 38.