Riconoscimento del titolo italiano per lavorare negli USA

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Riconoscimento del titolo italiano per lavorare negli USA
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Rubrica “Social workers in stars and stripes”
A cura della D.ssa Ivana Stella
Da Assistente Sociale ad American Social Worker: lavorare negli USA
Lavorare negli Stati Uniti è il sogno di molte persone. Per poter svolgere un qualsiasi
lavoro negli USA è necessario che venga rilasciato un visto per lavoro, non è sufficiente il
visto turistico di tre mesi. Il visto per lavoro viene richiesto per il futuro dipendente
dall’azienda che offre il lavoro.
Può essere richiesto dal lavoratore autonomo se svolge libera professione o apre
un’attività in proprio (un negozio, per esempio).
In qualsiasi ambito lavorativo, negli Stati Uniti viene data la precedenza agli americani ed i
visti di lavoro per stranieri vengono concessi con il contagocce. Gli stranieri, infatti,
possono occupare posizioni lavorative solo se non c’è la possibilità che esse siano
occupate da cittadini americani (perché sono lavori che gli americani non vogliono
svolgere, oppure perché sono ambiti occupazionali così specializzati che possono essere
svolti solo da uno straniero molto qualificato, per esempio un insegnante di lingua italiana).
Un’azienda privata che vuole assumere un italiano, lo può fare solo nel caso in cui non
abbia trovato alcun americano che possa ricoprire la posizione vacante.
Per un cittadino non americano riuscire a lavorare nell’ambito dei Servizi Sociali
statunitensi non è semplice.
Nel settore pubblico, per poter lavorare come social worker è necessario essere cittadini
americani o avere la carta di soggiorno permanente, la cosiddetta green card.
Nel settore privato, ci sono delle possibilità, ma limitatamente alle posizioni non ricoperte
da cittadini americani.
Sia nel privato sociale che nella libera professione, per esercitare la professione di social
worker è richiesta la license, cioè l’abilitazione alla professione, da ottenere nello Stato in
cui si intende esercitare.
Per noi italiani questo diventa uno scoglio, perché l’abilitazione italiana non è valida negli
USA ed è necessario superare un nuovo esame di abilitazione nello Stato dove si vuole
lavorare. Ogni Stato dei 50 americani ha delle regole precise sui requisiti per essere
ammessi all’esame.
Per essere ammessi all’esame di abilitazione professionale in America è necessario avere
il titolo di Master in Social Work, l’equivalente della nostra laurea magistrale. Non è
sufficiente la laurea di primo livello, anche se in Italia permette l’iscrizione alla sezione B
dell’Albo. È inoltre necessario aver svolto un periodo di tirocinio presso un SW abilitato.
Per maggiori dettagli si veda anche l’articolo Esame di abilitazione professionale in
Georgia.
Il titolo italiano di secondo livello è di difficile riconoscimento per l’ammissione all’esame di
abilitazione negli USA, in quanto il Council on Social Work Education richiede un piano di
studi diverso da quello offerto dalle Università italiane. È preferibile, quindi, completare gli
studi presso Università americane, che, essendo private, possono riconoscere il titolo
italiano, previa valutazione di una commissione interna.
Il percorso più semplice da intraprendere per chi volesse esercitare la professione di social
worker negli Stati Uniti sarebbe quello di iscriversi al MSW (Master in Social Worker, di
durata biennale, che ricordo essere l’equivalente della nostra laurea magistrale) in
America dopo la triennale italiana, conseguire il titolo accademico americano, effettuare il
periodo di tirocinio richiesto e superare l’esame di abilitazione.
Dopo essere diventati american social workers sarà possibile sia esercitare in libera
professione che essere assunti nel privato sociale.