Concorso Wildlife

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Concorso Wildlife
Fotografia Naturalistica
Wildlife,
le immagini più belle
Wildlife Photographer of the Year è il concorso e la mostra-simbolo della
fotografia naturalistica internazionale. L’ultima edizione ha visto
la partecipazione di 32 mila immagini di fotografi di ben 78 paesi.
La mostra è in Italia, a Torino.
Il concorso Wildlife Photographer of the
Year è promosso da uno dei più grandi musei
naturalistici, il Natural History Museum di
Londra (www.nhm.ac.uk), e da BBC Wildlife
Magazine, con il supporto di Shell; l’intento
è di esaltare la bellezza e la meraviglia del
mondo naturale, nonché di sottolineare al
tempo stesso l’importanza e la necessità della
sua salvaguardia.
Il concorso dà poi vita ad una mostra itinerante presso la sede del museo londinese, ed in
altre città dei vari continenti, dall’Australia al
Giappone, dalla Cina agli Stati Uniti.
E’ giunta anche in Italia e continua fino al 24
marzo presso il Museo Regionale di Scienze
Naturali di Torino (in Via Giolitti 36); da
giugno in poi la mostra toccherà anche altre
importanti città italiane.
Sono immagini estremamente spettacolari
e l’evento si propone quindi ad un pubblico
davvero vasto di persone interessate sia alle
tematiche ambientali, sia alla fotografia di
qualità.
La copertina
del catalogo “Wildlife
Photographer of Year
- Portfolio 17” che
contiene le 107 immagini
esposte in mostra.
Un po’ di storia
Da molti considerata come la mostra-simbolo
della fotografia naturalistica internazionale, è
diventata negli anni - sia per i fotografi professionisti, sia per quelli amatoriali - uno dei più
significativi riferimenti del settore.
Il "Wildlife Photographer of Year" nacque
nel 1964 come concorso di fotografia naturalistica organizzato dalla rivista Animals
(all’epoca così si chiamava la rivista BBC
Wildlife Magazine). Benché il concorso fosse
articolato in 3 sezioni (o categorie) e nonostante le appena 600 foto concorrenti, già allora
l’evento si conquistò una posizione di rilievo
nel panorama dei concorsi internazionali di
fotografia naturalistica.
La sua fama crebbe senza sosta negli anni e
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nel 1984 la rivista inglese e il Natural History
Museum unirono le forze per dare vita al
concorso nella sua veste attuale, nonché alla
mostra itinerante che prende forma dalla ferrea
selezione della giuria, di composizione variabile di anno in anno, ma sempre costituita dai
massimi esponenti internazionali della ripresa
fotografica e documentaristica.
Il successo della manifestazione è testimoniato
da dati obiettivi. Le ultime edizioni (tra il 2000
e il 2006) hanno sistematicamente visto la partecipazioni di fotografi di 60 Paesi diversi e
con un numero di immagini inviate oscillante
tra 18 e 20 mila. Nell’ultima edizione 2007
sono state valutate dalla giuria oltre 32 mila
immagini di fotografi di ben 78 Paesi. E le
Elephant creation, Ben Osborne (United Kingdom).
Primo premio assoluto.
Gli elefanti africani sono tanto ammirati, quanto
perseguitati; negli anni Ottanta il loro numero si è
dimezzato a causa della caccia che hanno dovuto
subire per l’avorio delle loro zanne, una caccia
bandita nel 1989.
Ben Osborne usava il suo fuoristrada come nascondiglio per sorvegliare una pozza d’acqua nel Chobe
National Park; quando l’elefante usò la sua proboscide per spruzzarsi addosso l’acqua fangosa Ben fu
pronto a scattare con un tempo lento per catturare
le prime luci del mattino e la trama del fango. Per
appoggiare e rendere stabile la fotocamera ha usato
la “beanbag”, il sacchetto pieno di fagioli.
“Amo l’energia di questa immagine; non è tanto
una foto di documentazione della natura, quanto
un insieme di luce, materia, energia, forza che si
fondono a creare una immagine di grande impatto
emotivo.” Canon Eos 1D Mark II N, obiettivo 70200mm f/2.8: focale135mm, 1/50s, f/5, ISO 400.
Monkey moment, Patrick Corning (United Kingdom). Young Wildlife Photographer of the Year, vincitore assoluto.
Le scimmie scoiattolo sono alcune delle specie più piccole del Nuovo Mondo e vivono in Messico e in Sud America. Vivono in gruppi numerosi,
ma durante il giorno si suddividono in gruppi più piccoli per cercare del cibo.
Durante una vacanza in Costa Rica con i suoi genitori Patrick scoprì che proprio il suo balcone era uno dei posti migliori per osservare gli
animali del posto e le tre scimmie scoiattolo della foto frequentavano abitualmente il suo balcone: un giorno, dopo essersi cibate di frutta
si misero a giocare. Il giurato Mark Carwardine, ha commentato: “E’ un perfetto momento di vita del mondo naturale, ma la prontezza di
Patrick, che ha saputo cogliere l’attimo in cui la scimmia al centro tira l’orecchio a quella vicina, lo ha trasformato in qualcosa di originale.
Questa foto mi fa sorridere ogni volta che la guardo.” Nikon D50, obiettivo 75-300mm f/4.5-5.6: 1/40s, f/5.6, ISO 200, treppiede.
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Redshank reflection, Alberto Fantoni (Italia). Sezione 11-14 anni: Highly Commended.
I redshank (conosciuti in Italia come “Pettegola”, nome specifico Tringa totanus)
procreano al Circolo Polare Artico e migrano verso il Mediterraneo e l’Africa per passare
l’inverno. D’estate hanno un piumaggio scuro con macchie bianche che in autunno si
trasforma, assumendo tonalità bianche e grigie.
Il redshank di questa foto ha trascorso diversi giorni sul fiume Adda, presso la casa di
Alberto, che l’ha fotografato spesso.
“Ho scattato molte foto a questo redshank, ma una sera l’ho visto riflettersi nell’acqua nella
luce di uno splendido tramonto. Sapevo che stavo scattando una foto speciale.”
Il giurato Milán Radisics ha commentato: “E’ una foto composta in modo splendido. E’ un
momento di immobilità assoluta, come se l’uccello fosse posato su uno specchio.
Nikon D70s, obiettivo Nikon 300mm f/4: 1/80s, f/5.6.
I vincitori
Primo premio assoluto: Ben Osborne.
Eric Hosking Award: Bence Máté
(Ungheria) con un portfolio di sei immagini.
Gerald Durrell Award for Endangered
Wildlife: Roy Toft (USA).
One Earth Award: Csaba Karai
(Ungheria).
Animals in Their Environment: Paul
Nicklen (Canada).
Animal Behaviour, birds: Louis-Marie
Préau (Francia).
Animal Behaviour, mammals: Johan J
Botha (Sud Africa).
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Animal Behaviour, all other animals:
Amos Nachoum (Israele/USA).
The Underwater World: Felipe Barrio
(Spagna).
Animal Portraits: Sergey Gorshkov
(Russia).
Urban and Garden Wildlife: Danny
Green (UK).
Nature in Black and White: Thomas P
Peschak.
Wild Places: Robert Knight (USA)
Premio per ragazzi 15-17 anni: Evan
Graff (USA).
Premio per ragazzi 11-14 anni: Fergus
Gill (UK).
Premio per ragazzi fino a 10 anni:
Patrick Corning (UK/USA)
migliori 107 immagini naturalistiche selezionate dai giudici sono appunto in mostra in
questi giorni a Torino.
La mostra
La mostra si articola in un percorso che
comprende 11 categorie ("Animali nel
loro ambiente", "Comportamento animale:
uccelli", "Comportamento animale: mammiferi", "Comportamento animale: altri
animali", "Il mondo subacqueo", "Ritratti
di animali", "Elogio delle piante", "Animali
in città", "Natura in bianco e nero", "Visioni
creative della natura", "Luoghi selvaggi"), 3
premi speciali (per le immagini di animali
in estinzione, per le immagini che mostrano
l’interazione tra l’uomo e il mondo naturale,
per il migliore portfolio di 6 immagini scattate
da fotografi di età compresa tra i 18 e i 26 anni)
e 3 categorie Junior riservate a fotografi di età
compresa tra i 15-17 anni, tra gli 11-14 anni e
per fotografi di età inferiore ai 10. Proprio la
presenza di queste ultime categorie indica che
il concorso è aperto a tutti, senza i limiti imposti da una prolungata esperienza sul campo con
l’attrezzatura fotografica.
Il primo premio assoluto è andato al fotografo
freelance inglese Ben Osborne (www.benosbo
rnephotography.co.uk), autore di un’immagine
di grande impatto dinamico che mostra tutta
l’energia del gesto di un elefante nel momento
Pool hawk, Bence Máté (Ungheria).
Eric Hosking Award.
Il premio Eric Hosking Award, il famoso
fotografo naturalista inglese, ha lo scopo
di incoraggiare e promuovere giovani fotografi tra i 18 e i 26 anni e viene assegnato
ad un portfolio. Gli sparrowhawk (ossia
sparvieri, nome specifico Accipiter nisus)
sono uccelli timidi, ma amano specchiarsi;
Bence è stato capace di aspettare un’ora
prima di scattare una serie di foto, tra cui
questa nella quale lo sparrowhawk beve e
si pavoneggia.
Nikon D200, obiettivo Nikon MF 300mm
f/2.8: 1/1000s, f/2.8; treppiede.
in cui inonda il proprio corpo col getto d’acqua
emesso dalla proboscide. Ancora una volta i
giudici non hanno premiato l’immagine più
"bella", ma quella in cui la creatività del fotografo ha concorso in maniera determinante al
successo dello scatto.
Tra i vincitori anche un ragazzo
di dieci anni
Mark Carwardine, presidente di giuria della
passata edizione 2006 del concorso, disse che
è l’originalità che distingue un’immagine vincitrice. "Immagina di essere un giudice che
guarda migliaia e migliaia di foto - affermò
Mark - molte sono esenti da difetti tecnici, ben
esposte, perfettamente nitide e piacevolmente composte. Dopo un po’ inizi a disperare,
augurandoti di vedere qualcosa di veramente
creativo, fresco e sorprendente".
La fotografia dunque non si misura con ciò che
fotografiamo, ma con il modo in cui fotografiamo. E l’immagine di Ben Osborne, nonostante
rappresenti un soggetto visto più volte, ha in
sé quella originalità di cui le giurie del famoso
concorso sono alla costante ricerca.
Il premio di miglior giovane fotografo naturalista se lo è aggiudicato l’oggi undicenne
inglese Patrick Corning con un’immagine
di tre scimmie scoiattolo (Saimiri sciureus),
simpatici e mansueti primati arboricoli dalle
piccole dimensioni, diffusi nell’America centrale e meridionale. Patrick ha da poco preso il
Il nuovo concorso
Scade il 24 marzo (il 31 per l’invio online) il termine ultimo per partecipare
alla edizione 2008 del "Shell Wildlife
Photographer of the Year".
Il bando del concorso, anche in
italiano, è scaricabile dal sito del
Natural History Museum (http:
//www.nhm.ac.uk/visit-us/whats-on/
temporary-exhibitions/wpy-entry).
brevetto da sub. Non è da escludere che presto
lo vedremo all’opera anche con la fotocamera
sott’acqua.
Come in precedenti edizioni, il premio Eric
Hosking (portfolio di 6 immagini in memoria dell’omonimo fotografo inglese, e scattate
da fotografi con età compresa tra i 18 e i 26
anni) è andato al vulcanico e bravo fotografo
ungherese Bence Máté (www.matebence.hu).
Tra gli italiani segnalati ricordiamo Alberto
Fantoni (con ben due immagini nella categoria
giovani di età 11-14 anni), Gastone Pivatelli e
Maurizio Valentini.
Inutile dire che la pellicola è stata utilizzata
da una esigua minoranza di fotografi: appena 9 immagini su 107 sono "argentiche", e
circa la metà di queste sono state scattate
con fotocamere di medio o grande formato.
Come appare lontana l’edizione del 2003,
quando tra le immagini premiate del "Wildlife
Photographer of Year" apparve, per la prima
volta, una foto ripresa con fotocamera digitale:
era un’immagine di aquila testa bianca scattata
con Nikon D1X da Klaus Nigge (quest’anno
in giuria). Eppure son passati solo quattro
anni …
E sono lontanissimi i tempi in cui William
Henry Jackson, pittore di paesaggio, attra-
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Song of the corn bunting, Gastone
Pivatelli (Italia). Sezione Birds, Highly
Commended.
La primavera è la stagione in cui si sente
vivace il canto metallico dei corn bunting
(conosciuti in Italia come “Strillozzo”,
nome specifico Miliaria calandra):
sono i maschi che cantano per attirare
quante più femmine possibile nel proprio
territorio.
Gastone Pivatelli aveva notato un luogo
scelto dai maschi corn bunting, cosicché
gli bastò predisporre la fotocamera ed
aspettare.
La giurata Sophie Stafford ha commentato: “Il piccolo corn bunting sta dando il
suo benvenuto al giorno; c’è una promessa di calore in questa immagine solare”.
Canon Eos1Ds Mark II, obiettivo Canon
EF 500mm f/4 IS: focale 1/250s, f/5.6, ISO
200; treppiedi.
La mostra in Italia
E’ possibile visitare la mostra presso il
Museo Regionale di Scienze Naturali
di Torino (in Via Giolitti 36), fino al
24 marzo; da giugno in poi la mostra
toccherà anche altre importanti città
italiane.
Per avere informazioni su sedi e date
si può contattare la società Pas Events
([email protected]).
La mostra è accompagnata dal catalogo "Wildlife Photographer of Year
- Portfolio 17" che contiene le 107
immagini esposte; il volume di 160
pagine misura 26x26cm ed è particolarmente curato, come da tradizione,
nella veste grafica e nella stampa.
Edito da BBC Books, è acquistabile direttamente alla mostra, oppure
on-line tramite HF Distribuzione
(www.hfnet.it).
versava il West a metà del diciannovesimo
secolo, trasportando a dorso di mulo lastre
fotografiche supportate su vetro. Le fragili
testimonianze fotografiche che aveva raccolto
sopravvissero integre al viaggio. Jackson poté
così mostrare le meraviglie degli ambienti che
aveva visitato e fu anche grazie al suo lavoro
che il Congresso degli Stati Uniti decretò che
Yellowstone fosse eletto a parco nazionale. Il
primo della storia. Era emersa con chiarezza
l’importanza della fotografia naturalistica: non
solo arte o documento, ma anche strumento di
tutela dell’ambiente. Circa un secolo dopo, le
immagini di paesaggio di Ansel Adams raggiunsero livelli di valore estetico forse inegua-
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gliabili. Nella prima metà del secolo scorso il
fotografo inglese Eric Hosking (scomparso nel
1991) cambiò il modo di fotografare l’avifauna e rivelò le meraviglie di santuari europei dei
birdwatcher quale il Coto Doñana.
Le immagini dei migliori fotografi naturalisti
contemporanei e che possiamo ammirare alla
mostra continuano - attraverso l’interpretazione espressiva della natura - quella tradizione
dei pionieri dell’800 e dei primi fotografi
naturalisti del 900.
Nell’introduzione al libro "Wildlife
Photographer of Year - Portfolio 17" (che
contiene le immagini della mostra) Jim
Brandenburg, famoso ed autorevole foto-
grafo di natura, scrive: "È facile presumere
che queste fotografie rimangano impresse
negli occhi e nella mente… È accaduto a
me. Mi ritorna spesso negli occhi e nel cuore
l’immagine dell’orso polare che si aggrappa
allo spezzone di ghiaccio che si sta inesorabilmente sciogliendo. È il grido ultimo, ma non
rassegnato, di quanti desiderano dar voce con
urgente disperazione alla Terra …".
Visitare la mostra e sfogliarne il catalogo può
forse rappresentare un modo per dar voce e
partecipazione a questo grido.
Riccardo Polini
www.naturephoto.it