Decorazione digitale in ceramica

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Decorazione digitale in ceramica
14 innovazione
Modena
Economica Numero 3
maggio‐giugno 2014
Decorazione
digitale
IN CERAMICA
L’innovativa tecnologia per il decoro
delle piastrelle ha portato significativi
vantaggi
ANDREA SERRI
L’
ultima tecnologia per decorare le piastrelle in ceramica, ma anche il punto di avvio di nuovi percorsi del
manufacturing. La decorazione digitale, introdotta
sul mercato agli inizi di questo decennio, ha raggiunto ora la sua prima fase di sviluppo, come testimonia l’elevato
livello di diffusione e di efficienza degli impianti installati, confermandosi la tecnologia che qualifica e identifica questo periodo storico.
Una stampante su “foglio ceramico”
L’oggetto di uso comune il cui funzionamento è più simile agli
impianti per la decorazione digitale in ceramica è la stampante
ink jet che quotidianamente utilizziamo per riprodurre su carta
documenti o fotografie. Le due modalità di stampa condividono,
mutatis mutandis, parecchi aspetti. Innanzitutto la superficie da
stampare è un’immagine in alta risoluzione ottenuta per affiancamento di un gran numero di punti di stampa, tecnicamente
definiti pixel. In secondo luogo, la piccolissima dimensione dei
pixel – nella stragrande maggioranza dei casi di almeno 300 dpi
per centimetro quadrato, in molti casi anche con valori superiori –
rende possibile una stampa in quadricromia – ma soluzioni evolute sono arrivate anche a sei colori – in grado di generare
un’immagine ad alta risoluzione, con un livello di profondità e
nitidezza dell’immagine pari alla resa fotografica. Da ultimo,
la modalità di applicazione dell’inchiostro ceramico – anche la
stessa nomenclatura sottolinea l’evoluzione rispetto a un passa-
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to fatto di smalti e colori – viene fatta con ugelli simili, dotati di
testine di dimensioni nanometriche che decorano la superficie. Gli
elementi di diversità rispetto alla carta sono la superficie su cui
finisce l’inchiostro, che è un supporto ceramico, e il fatto che post
decorazione la piastrella ceramica viene cotta a 1.200 gradi per
fissare, in modo indelebile e permanente, i colori alla struttura,
garantendo al prodotto stesso quelle caratteristiche di ingelività,
resistenza agli acidi, durezza e durevolezza ampiamente conosciute.
Dall’analogico al digitale
L’utilizzo di questi moderni sistemi di decorazione rappresenta
in ambito ceramico l’evoluzione dall’approccio analogico a quello digitale nella gestione delle grafiche, delle immagini e dei colori. Un percorso che segna una profonda discontinuità rispetto
a un passato nel quale l’apposizione di grafiche e colori avveniva
attraverso una pluralità di impianti di decorazione in linea. Se
nella precedente modalità produttiva il cambiamento degli effetti superficiali passava necessariamente – attraverso un fermo
macchina – da un cambiamento di retini serigrafici e dalla sostituzione della “vasca del colore”, con la decorazione digitale in
ceramica questa avviene in modo istantaneo in linea. Non meno
importante, in un contesto di mercato fortemente perturbato e
variabile come quello attuale, il fatto di poter ridurre i lotti minimi di produzione da valori da alcune migliaia di metri quadrati
a, potenzialmente, una singola piastrella o lastra ceramica.
Una gamma completa
Se si eccettuano le piastrelle monocromatiche, quelle usate per
alcune soluzioni in architettura o per utilizzi basici, o quelle
caratterizzate da una grafica standard e definita, per le quali
le tradizionali modalità di smaltatura sono in grado di fornire
adeguate risposte, l’intera gamma della moderna produzione
ceramica è in grado di venire realizzata in modo efficace ed efficiente grazie alla decorazione digitale. In questo, il ritorno al
decorativismo e al cromatismo, come anche lo sviluppo di grafiche sempre più particolari e definite, trova proprio nella decorazione digitale una propria soluzione ideale. Come anche, sempre
guardando alle ultime tendenze di mercato, nella produzione di
legni ceramici, che si caratterizzano per nervatura in rilievo, decorabile in modo eccellente grazie a un processo di apposizione degli inchiostri ceramici senza contatto. Da ultimo, ma non
meno importante, la possibilità di decorare in modo completo
superfici di formato anche lungo e stretto, come nel caso delle
“assi di legno ceramico” o delle grandi lastre per impieghi non
residenziali.
Uno sguardo al futuro
La decorazione digitale rappresenta, già da oggi, il futuro dell’industria ceramica italiana, come dimostrano gli investimenti delle aziende ceramiche per dotarsi di queste tecnologie e gli sforzi degli impiantisti per l’ulteriore evoluzione di questi sistemi
produttivi. La digitalizzazione dell’informazione, se da un lato
facilita la diffusione e la riproduzione delle soluzioni anche oltre i confini nazionali, dall’altro apre straordinarie potenzialità
espressive a chi voglia e intenda strutturare al massimo tutto
quanto viene prospettato, facendo leva su creatività e senso
estetico, allineando le istanze del mercato ai materiali ceramici
prodotti. La miglior risposta all’anacronistica affermazione relativa a un possibile svuotamento del sapere ceramico presente
nel distretto di Sassuolo, la cui miglior difesa passa dalla continua e omnicomprensiva innovazione di prodotto e di processo.