RICCARDO³ disappunti di un dittatore Di e con Andrea Gambuzza
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RICCARDO³ disappunti di un dittatore Di e con Andrea Gambuzza
RICCARDO³ disappunti di un dittatore Di e con Andrea Gambuzza Bosworth (Inghilterra) - 21 agosto 1483 - ore 2.00. Nella penombra di un padiglione montato in aperta campagna, un corpo si dimena fra le lenzuola di un giaciglio pieno di affanni.Presagi di morte e infauste visioni, fantasmi vendicativi e atroci rimorsi visitano il sovrano d’Inghilterra alla vigilia di quella che noi sappiamo essere la sua ultima battaglia…In questa notte di incubi, costretto dallo scalpitare di una (per lui) sconosciuta coscienza a fare i conti col suo passato, il “Re è nudo”, anche se non può vederlo nessuno, faccia afaccia con le sue paure. Ma quello che più teme non sono gli eserciti alleati che incombono,né l’opinione della gente che osserva allibita i suoi misfatti: quello che lo spaventa e dal qualevorrebbe scappare non è nient’altro che se stesso. Come un bambino spaventato la notte prima di un’interrogazione, il Re ha racimolatoi suoi giochi d’infanzia e si è circondato di bambole e pupazzi a lui cari. Feticci, espressione di un delirio di onnipotenza. Piccoli fantocci imbellettati, sempre accondiscendenti, che rassicurano il suo animo, una volta sfrontato e inarrestabile, adesso minato dal cancro dall’incertezza. In questo adattamento, ad assistere alle sue imprese e a potercele raccontare, ci saranno quelli che lo hanno aiutato, subito, rimpianto, incompreso: il popolo, che prevede le sciagure dall’alto della sua saggezza ma è totalmente incapace di evitarle; alcuni suoi fedeli collaboratori,umiliati, traditi e delusi, che per un semplice dissenso hanno perso la testa e la dignità; le sue donne, che si sono prestate ad un gioco più grande di loro e si sono offerte come vittimesacrificali sull’altare del potere. Attraverso il carattere del sovrano dittatore e i personaggi della sua corte dei miracoli, tutti camaleonticamente interpretati da Andrea Gambuzza, e prendendo spunto dalle vicende drammatizzate nel Riccardo III da Shakespeare, Riccardo alla terza è una comica tragedia e una tragica commedia, dove il pretesto letterario è brillantemente sfruttato per intraprendere un grottesco viaggio attraverso le passioni che possono spingere un uomo a decretarsi superiore agli altri e le ossessioni che da questo possono derivare. Per commuoversi, per sorridere, per riflettere su quella maschera che è il potere e, alla fine, l'uomo.