green card - matrimonio di convenienza

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green card - matrimonio di convenienza
GREEN CARD - MATRIMONIO DI
CONVENIENZA *** (GREEN CARD)
Genere:Commedia
Regia: Peter Weir
Interpreti: Gerard Depardieu (George Faure), Andie
MacDowell (Bronte Barrish), Bebe Neuwirth (Lauren), Gregg
Edelman (Phil), Robert Prosky, Jessie Keosian, Ethan Phillips,
Mary Louise Wilson, Lois Smith, Conrad Mc Laren
Giudizio:
Nazionalità:Australia
Distribuzione: Warner Bros Italia
Anno di uscita: 1991
Sogg. e Scenegg.: Peter Weir
Fotogr.: (panoramica/a colori) Geoffrey Simpson
Mus.: Hans Zimmer
Montagg.: William Anderson
Dur.: 108'
Produz.: Peter Weir
Raccomandabile/Brillante/Dibattiti
Tematiche: Matrimonio - coppia; Psicologia;
Soggetto:
George Faure, un corpulento cittadino francese, per poter lavorare negli Stati Uniti ha bisogno della Green Card (senza la
quale i cittadini stranieri non possono vivere e lavorare negli USA): la maniera più rapida per ottenerla è di sposare una
cittadina americana. Dal canto suo, Bronte Barrish, giovane ed entusiasta botanica newyorkese, ha appena trovato un
delizioso appartamento a Manhattan, che è l'ideale per lei, perché contiene una serra, ma i proprietari intendono affittarlo solo
ad una coppia di sposi. George e Bronte non si conoscono, ma un amico comune li aiuta ad organizzare un matrimonio di
convenienza, dopo il quale si salutano, pensando di non rivedersi più, e di divorziare appena possibile. La ragazza ha un
fidanzato, Phil, che condivide con lei gusti ed ambiente elegante, ma del quale non è veramente innamorata, e non ha
confidato né a lui, né ai propri genitori la strana storia del suo matrimonio. A seguito di un'indagine da parte delle sospettose
autorità dell'ufficio inimigrazione per stabilire se i due vivono realmente come marito e moglie, George e Bronte sono
costretti a vivere insieme alcuni giorni per escogitare ed imparare a memoria una storia accettabile sulla loro presunta vita
coniugale. George è un uomo dai modi piuttosto rozzi, che non ha fatto studi regolari, ma ha l'estro del compositore e
possiede una grande ricchezza interiore, mentre Bronte è una raffinata intellettuale, che appartiene alla buona società di New
York: non hanno dunque nulla in comune, e, durante un week end, chiusi nel piccolo appartamento di Bronte, litigano e
discutono su tutto, finché, conosciuti tanti lati interessanti l'uno dell'altra, imparano a stimarsi e poi ad amarsi, pur senza
dirselo. Cosicché una sera George, geloso, scaccia il troppo intraprendente Phil presentandosi come marito. Ormai
profondamente innamorati, ma senza confessarselo, i due vanno infine a sostenere all'ufficio immigrazione il colloquio, che
però andrà male a causa di George. Quando egl i viene arrestato dagli ispettori dell'immigrazione, per essere rispedito in
Francia, Bronte lo raggiunge piangendo, e i due si abbracciano e si baciano appassionatamente. Sembra certo che presto
saranno effettivamente marito e moglie.
Valutazione
Pastorale:
questo film, ricco di valori umani, presenta una storia semplice trattata con finezza di tocchi e sostenuta da dialoghi
intelligenti. Certamente Peter Weir, regista, soggettista, sceneggiatore e produttore realizzando una commedia romantica ha
saputo ottenere risultati notevoli, sia per la recitazione dei due indovinatissimi protagonisti, Gérard Dépardieu (George) e
Andie Mac Dowell (Bronte), sia per l'uso sapiente della bella musica e della splendida fotografia, che contribuiscono a creare
un insieme piacevolissimo. Le psicologie dei due protagonisti (ma anche quelle dei personaggi, che li circondano
nell'ambiente intellettuale di New York) sono studiate con delicatezza, e a volte con ironia, specie in tutto il brano, che si
riferisce alla coabitazione forzata, in cui risalta il contrasto fra il passato della ragazza, che può mostrare al francese le foto
della infanzia e dell'adolescenza felice, che ha trascorso con i genitori, e quello dell'uomo, che può mostrarle invece solo dei
piccoli tatuaggi sulle braccia. Particolarmente significativo è in seguito il momento in cui, durante il colloquio con gli
ispettori, le risposte date dai protagonisti, che si trovano in due uffici separati, si integrano da lontano le une con le altre, e ciò
dimostra che essi sentono ormai all'unisono. Questa storia di sentimenti mai sdolcinata, evidenzia chiaramente che un
matrimonio per consentire agli sposi di comprendersi deve basarsi su di una profonda e reciproca conoscenza spirituale