Scheda di presentazione progetto Guinea
Transcript
Scheda di presentazione progetto Guinea
Scheda di presentazione del progetto realizzato con le associazioni “ACTM”, “ACT”” e “SEBORI” in Guinea Il progetto è attualmente in corso ed è realizzato da Maria Pellerano e Cristiano Calvi su mandato de La Bottega Solidale ed incarico del FOGUIRED Ambiti di intervento: 1. Analisi di fattibilità per l’esportazione dell’artigianato guineano nel circuito del commercio equo e solidale 2. Analisi produzione e impostazione per vendite export 3. Svolgimento corsi di formazione per l’innovazione del prodotto e la creazione di nuovi manufatti artigianali 4. Costruzione del prezzo trasparente 5. Analisi procedure per l’esportazione 6. Esportazione prodotti e vendita all’interno del circuito del commercio equo e solidale I primi 5 ambiti sono stati realizzati attraverso soggiorni prolungati in loco e grazie ad incontri con le donne delle tre associazioni. Di seguito parziali dettagli dei contenuti: 1. Analisi di fattibilità per l’esportazione dell’artigianato guineano nel circuito del commercio equo e solidale Pre-missione Nell’ambito del programma Foguired con le federazioni di artigiani FEPAM, FEPAL E FEPAD, dopo un’attività di sviluppo della struttura e della filiera produttiva delle stesse, è nata l’esigenza di valutare le reali prospettive di inserimento dei prodotti artigianali guineani nel mercato occidentale. Per tale motivo Cristiano Calvi e Maria Pellerano rappresentando La Bottega Solidale, anche in ragione della loro precedente esperienza con una cooperativa di artigiani rwandese, hanno ricevuto l’affidamento d’incarico dell’analisi di fattibilità per l’esportazione dell’artigianato guineano nel circuito del commercio equo e solidale. Nella fase preparatoria alla missione, è stato realizzato uno studio dei prodotti africani già presenti nel mercato equosolidale italiano. Non avendo diretta conoscenza dell’artigianato locale, l’analisi preliminare si è basata sui prodotti africani tipici che attualmente hanno maggior mercato ed interesse per il consumatore italiano. Parallelamente è stato realizzato uno studio preparatorio all’esportazione di prodotti artigianali dalla Guinea Conakry verso l’Italia. L’analisi effettuata in fase preliminare ha approfondito la parte logistica valutando la possibilità di trasporto della merce via mare e via aerea e la documentazione necessaria da produrre alla dogana. Inoltre si è compreso quali categorie merceologiche sono soggette a dazi doganali e quali sono le polizze assicurative necessarie per lo spostamento della merce. Il complesso di tali dati durante la fase premissione sono serviti nella formazione del prezzo finale al consumo, ovviamente in attesa di conferme che sono successivamente pervenute in loco durante la missione. Studio preliminare artigianato a Conakry Durante i primi tre giorni dall’arrivo in Guinea prima di procedere alle visite all’interno, sono stati esaminati ed osservati i principali distributori di prodotti artigianali della capitale. Tale studio si è svolto tenendo conto delle peculiarità dei punti vendita guineani. Tale analisi ha permesso la definizione di un parametro di riferimento rispetto al livello qualitativo, all’assortimento dei prodotti ed ai prezzi che si è dimostrato utile nel successivo lavoro svolto con le organizzazioni artigianali. Lo studio ha confermato che il mercato dell’artigianato guineano è sostanzialmente rivolto agli stranieri presenti nel paese. Visite alle associazioni ACTM, ACT e SEBORI Durante tali visite, oltre ad incontri mirati con il direttivo delle organizzazioni per l’approfondimento e la analisi delle loro strutture (con particolare attenzione alla verifica della trasparenza ed dell’autonomia delle stesse), all’analisi della costruzione del prezzo del prodotto artigianale, è sorta l’opportunità di visionare le fasi produttive di alcuni categorie di prodotti quali la tintura naturale Indigo utilizzando tessuto leppi o basin, la tintura batik servendosi unicamente del tessuto basin e le fasi preparatorie per la realizzazione dei cestini realizzati grazie all’utilizzo di fibra vegetale e coloranti naturali. 2. Analisi produzione produzione e impostazione per vendite export export Durante tale fase del progetto una parte rilevante del lavoro è stata dedicata alla analisi dell’avanzamento della produzione e la seguente impostazione per le vendite verso il mercato italiano del commercio equo e solidale. Di seguito viene descritto tutto il procedimento d’apprendimento riguardante : a) ricezione ordine. ordine Verifica della capacità dei membri dell’associazione ACTM di ricevere un ordine da parte de La Bottega Solidale: accesso ad internet e fruizione di una casella email dove sono stati inviati gli ordini, b) smistamento ordine. ordine Verifica della capacità di smistamento dell’ordine ricevuto: una volta ricevuto l’ordine esso deve essere smistato a seconda dellei aree produttive, c) avvio della produzione. produzione Analisi della capacità produttiva: ogni associazione durante la realizzazione del prodotto esegue la verifica della qualità del manufatto grazie all’inserimento di momenti specifici, d) confezione prodotti. prodotti Analisi delle modalità d’imballaggio dei prodotti: una volta terminata la produzione la totalità dei prodotti deve essere portata a Mamou con un documento relativo alla descrizione e quantità di prodotti realizzati. I prodotti dovranno essere imballati e pronti per la spedizione in Italia, e) creazione della documentazione documentazione export. export L’associazione ACTM è incaricata di preparare tutti i documenti necessari all’invio della merce in Italia, f) invio della merce. merce Con i documenti formulati , i prodotti imballati, devono essere portati a Conakry per la spedizione finale. Una volta a Conakry con lo spedizioniere, un rappresentante dell’associazione ACTM, verifica la correttezza dei documenti e da il proprio consenso per l’invio della merce in Italia. 3. Svolgimento corsi di formazione per l’innovazione del prodotto e la creazione di nuovi manufatti artigianali Durante le tre formazioni (della durata di un mese ciascuna) rivolte alle produttrici tessili di Mamou e Dalaba e alle artigiane di Sebori gli obbiettivi raggiunti che hanno interessato diversi livelli della produzione e della vita associativa delle donne del Fouta jalon, sono stati molteplici. Sia le artigiane dell’associazione ACTM (Mamou) che quelle dell’ACT (Dalaba) e quelle di Sebori hanno partecipato attivamente al lavoro di gruppo ed il coinvolgimento dimostrato da parte della totalità dei membri delle tre associazioni può essere definito integrale. Il percorso svolto insieme alle artigiane include la comprensione dell’oggetto da realizzare grazie alla presenza in loco di un formatore e dei mezzi tecnologici necessari (es. modello, carta modello…) il taglio del tessuto, il posizionamento della decorazione e la tintura. Tra i risultati ottenuti possiamo citare: a) la realizzazione di tre nuove linee di prodotti: prodotti 20 nuovi prototipi in tessuto basin con la tecnica batik utilizzando colore artificiale a Mamou, 15 nuovi prodotti in tessuto leppi utilizzando il colore naturale e la tecnica batik colore artificiale a Dalaba e 4 nuovi prodotti in fibra vegetale a Sebori, b) la realizzazione di variazioni del prodotto già esistente. esistente Tali variazioni del prodotto hanno effettivamente donato all’articolo tessile una ulteriore piacevolezza non unicamente visiva ma anche tattile, c) la sperimentazione di una nuova tecnica artigianale. artigianale Grazie alla tecnica della sovrapposizione del colore sono stati ideati 5 nuovi prodotti tessili. I prodotti finiti realizzati con tale tecnologia sono stati inseriti nel catalogo de La Bottega Solidale data la positiva riuscita del test (vendita all’interno dei negozi), d) la produzione seriale di 1500 articoli sulla base dei prototipi realizzati precedentemente. I prodotti sono stati creati in serie per dare l’avvio alla fabbricazione dedicata all’esportazione dei manufatti guineani, e) il raggiungimento di una elevata qualità del prodotto prodotto. L’innalzamento della qualità ha permesso che i manufatti potessero essere introdotti ed esposti all’interno di 4 negozi de “La Bottega Solidale”. 4. Costruzione del prezzo trasparente Terminato il lavoro relativo alla creazione di un nuovo prodotto si è lavorato sulla costruzione di ogni singolo manufatto. E’ stato necessario condividere con le donne alcuni concetti base per la formazione del prezzo. Un analisi di questo tipo dettagliata ed approfondita non era mai stata fatta precedentemente (quantomeno non ne ho avuto evidenza) e quindi ha richiesto tempo dedicato per la condivisione di concetti quali i costi della materia prima e il costo di manodopera collegato al numero di ore effettivamente lavorate per la realizzazione degli oggetti. Infine è stato condivisa una procedura di massima per l’individuazione dei prezzi per la vendita presso il mercato locale in modo distinto rispetto ai prezzi per la vendita export. Alla fine per tutti i prodotti inseriti in catalogo è stata fatta la costruzione del prezzo, in modo condiviso con le produttrici. 5. Analisi procedure per l’esportazione Inizialmente si è proceduto attraverso la raccolta dei dati e delle documentazioni relative a questo ambito di attività. Il lavoro si è svolto principalmente a Conakry, in occasione degli incontri con: a) Ufficio commerciale TRANSAFRICA S.A. – resp. Daniel Lafargue (chief d’agence) b) Ufficio commerciale SOGUIFRET SARL c) Ufficio commerciale Lacon Transit (spedizioniere) – resp. Lansana Conde d) Chambre de Commerci Cheikh A.Tidiane Djallo (chief service promotion commerciale) e) CAAF Centre d’appui à l’autopromotion feminine de Kaloum f) CAFEX Centre d’appui aux procedures pour l’exportation Madame Lamah Sinteticamente, per quanto riguarda questo ambito, è stato possibile - acquisire informazioni relativamente alle esportazioni di prodotti artigianali della Guinea (contesto) - - analizzare le procedure formali necessarie all’esportazione dalla Guinea all’Italia (acquisendo informazioni che saranno oggetto di approfondimenti nella relazione conclusiva) acquisire informazioni relativamente alle modalità di trasporto acquisire informazioni relativamente alle possibili opzioni di esportazione per le cooperative 6. Esportazione prodotti e vendita all’interno del circuito del commercio equo e solidale Durante le tre missioni svoltesi in Guinea ci si è concentrati sulle problematiche relative alle procedure di esportazione e alle opportunità di trasporto terrestre e marittimo, acquisendo informazioni utili da interlocutori istituzionali (Camera di commercio, Centre d’appui aux formalitèes d’exportation) o privati (Transafrica, Lacon Transit, Soguifret). Ad incoraggiare le possibilità d’esportazione l’esistenza di un mercato europeo per prodotti artigianali similari (soprattutto djambè). A seguito di due esportazioni via aeree supervisionate dal formatore in loco, si sono create le condizioni per un’esportazione di prodotti gestita completamente dagli artigiani. Sono stati evitati intermediari anzi i produttori stessi hanno acquisito in parte le competenze ed il ruolo di esportatori. Maria Pellerano