2013 Maggio - Corriere dell`arte

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2013 Maggio - Corriere dell`arte
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P E R I O D I C O
GALLERIA
La Rocca
Manifesti,
originali,
grafica,
multipli e dipinti
Via della Rocca, 4
TORINO
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C U L T U R A
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I N F O R M A Z I O N E
GALLERIA
La Rocca
Fondato da Carlo Accossato nel 1994
CORRIEREdell’ARTE
Direzione e Redazione: P.za Zara, 3 - 10133 Torino.
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Anno XIX - n° 12 - Venerdì 21 Giugno 2013 € 2,50
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TORINO
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Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 6.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno
ROSA CARNEVALE
l Palazzo Enciclopedico.
Un titolo ambizioso. Un titolo di quelli che può contenere tutto e il contrario di tutto. Un titolo come ILLUMInazioni o come Fare Mondi. Un
possibile pretesto per non scegliere e per accatastare opere e
contenuti senza alcun tipo di rigore o senso. Invece, a conti
fatti e a Biennale ormai aperta,
il titolo scelto dal direttore artistico Massimiliano Gioni, funziona e un senso sembra proprio averlo. Ispirandosi a Marino Auriti, visionario (e pseudo-sconosciuto) italo-americano che depositò nel 1955 presso l’ufficio brevetti statunitense il progetto per un Palazzo
Enciclopedico (una sorta di immenso museo immaginario destinato a contenere tutto lo sci-
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Venezia – 55a Esposizione Internazionale di Arte
Tutti pazzi per la Biennale di Gioni
Lara Almarcegui
Particolare dell’Installazione
Photo by Italo Rondinella
Courtesy by la Biennale di Venezia
bile umano il cui modellino
campeggia nella prima sala della mostra all’Arsenale), Gioni
raccoglie in laguna un compendio di opere che ci raccontano una breve ma intensa storia delle immagini della nostra
epoca. Immagini analizzate secondo un approccio antropologico. Ma anche visioni, immagini interiori di tanti outsider,
autodidatti e non professionisti
scelti al di fuori del sistema dell’arte. Perchè l’arte non sta solo nelle grandi gallerie internazionali e nei musei. Quest’anno in mostra accanto al
Libro Rosso di Carl Gustav
segue a pag. 2
A Torino una collezione dell’Ermitage
Un trionfo
di arti preziose
MARIA LUISA TIBONE
n un susseguirsi di scambi
culturali ed artistici- innescati come importanti
eventi promozionali della Città- che vedrà prossimamente
l’Antonello da Messina dei
Musei Civici partire per San
Pietroburgo e di là giungere a
Torino un importante Raffaello, a Palazzo Madama splendono le opere che il Museo
dell’Ermitage per la prima volta qui espone fino al 13 ottobre nella mostra “Il collezionista di meraviglie”. Con essa i Musei Civici torinesi ricordano -in un approccio stupendo alle arti del Medioevo
e del Rinascimento -i 150 anni dalla loro fondazione. Dalla Russia sono giunti circa 80
capolavori: esprimono la perfezione artistica e la ricchezza delle tecniche compositive
dei materiali più preziosi. Dai
capolavori in bacheca sprigionano brani di storia som-
I
mersa; si può indagare la maestria degli artefici che nelle
oreficerie, gli smalti, i bronzi, gli avori, i vetri e le maioliche, i tessuti, gli arredi lignei
seppero infondere, spesso con
modesta devozione, il loro
straordinario impegno artistico. Ciò suggestionò coloro che
animarono la loro esistenza
con la passione del collezionismo e che, come il diplomatico russo Alexander Basilewskj cui appartenne questa
importante raccolta, seppero
raccogliere e riuscirono -talora avventurosamente- a tramandare le meraviglie di tanti tesori. Il corpus ora esposto
a Palazzo Madama contiene
dunque le opere eccezionali di
quella collezione successivamente acquistate dallo Zar e
conservate all’Ermitage, alcune delle quali scamparono poi
in modo avventuroso alla vendita imposta dal Commissario
popolare in tempo sovietico.
Vasilj Verscagin. Sala della residenza
di Alexander Basilewsky a Parigi, 1870 Acquerello su carta.
San Pietroburgo, Museo Statale Ermitage
segue a pag. 2
Alla Promotrice delle Belle Arti di Torino
Po di Luciana Bey. E ancora i monti azzurrati della Corazzini, Le Levanne di Martinengo, la veduta di Praga di Graziella Voghera. A Guido Bertello verrà dedicata una mostra in
autunno; ora ritorna la soave immagine di Chiara. Accanto,
la briosa Ninette di Baretta, il carboncino della Giorda, il ricordo di Cesare Pavese e di Madre Teresa di Calcutta rispettivamente nelle opere di A. Vaglia Capra e J. Jacob. Un NuGIAN GIORGIO MASSARA
dino fra veli azzurrati è firmato da M.G. Chirone Guglielminetti, essenzialmente poetica l’opera di Paolo Derusticis, senè inaugurata alla Palazzina del Valentino la 171a mo- sibile l’acquerello di Enrica Berardi.
stra di Arti Figurative legata alla Promotrice delle Armoniosamente legate al tema dei fiori e della natura morBelle Arti: presidente Giovanni Prelle Forneris, Vi- ta sono le opere di S. Carbone, M.R. Gaude e Piera Pertucepresidente Angelo Mistrangelo che pubblica un sapiente te- sati. Le circa 400 presenze sono tantissime, ci piace sottosto sulle presenze piemontesi; Orietta Lorenzini, Segretaria lineare ancora il saldo foglio Carabinieri in coppia di Spazdi Direzione e responsabile dell’allestimento. Un incontro at- zapan, il bel Portale – appena toccato dal colore – di Eleteso dagli artisti, un evento che si apre nel ricordo di Giaco- na Ribero, nonché un brano di architettura industriale di
mo Soffiantino che
non è più con noi
proprio dal giorno
dell’inaugurazione
della mostra; sua l’opera Luce e terra,
raffinata, con un
grande spazio bianco
che conduce il pensiero verso l’infinito.
Impressioni di luce
su mondi fantastici
suggeriscono le opere di Romilda Suppo
e Claudio Giacone,
mentre i segni di Nene Martelli evocano
impressioni e immaGiacomo Soffiantino, “Luce e terra”
gini e il colore trasfigura le Figure della Asteggiano. Non numerose le sculture, Tulliach, silente nell’ora del meriggio. Il Giudizio di Gaovviamente, ma di qualità dalla lieve Danzatrice di Claudia briella Malfatti pone interrogativi, mentre il Concerto di
Sacerdote alle celesti armonie di Giovannone, al bronzo di Balossino invita al sorriso.
Perez sino alla scenografia per Medea di Eugenio Guglielmi- C’è il ritratto che ci ha dedicato Marisa Manis. Grazie. Infinetti; quindi un originale assemblaggio di P.A. Devecchi, la ne ci conduce verso il contemporaneo Lo sguardo dell’anima
Maternità di Unia, la spirale inneggiante alla Coppia della di Giorgia Claire.
Maggadino Monaco.
La luce illumina l’opera di M. Ausiliatrice Laterza, il vetro Promotrice delle Belle Arti
sintetizza il suono delle campane nell’opera di Anna Sciar- Via Balsamo Crivelli, 11 – Torino
rillo. Molti dipinti traggono spunto dal paesaggio, ora di Sor- Mostra dei Soci
rento (A.M. Palumbo), ora veneziano (M. C. Orlandini), dai Fino al 30 giugno
Vigneti (Negro, Botta, Salonio), sino alla invernale veduta del Info: 011 6692545
Un appuntamento
da non perdere
S’
I.P.
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21 Giugno 2013
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continua da pag. 1
Tutti pazzi per la Biennale di Gioni
Jung (volume scritto e illustrato dallo stesso psichiatra svizzero in dialogo serrato con la propria
anima), che apre la sezione del Padiglione Centrale dei Giardini ci sono i dipinti tantrici di autori anonimi o la collezione di pietre dello scrittore francese Roger Caillois. All’Arsenale invece si incontrano gli idoli mostruosi del giapponese Shinichi Sawada (affetto da una grave forma di autismo e chiuso nel suo essere artista) accanto a coloratissime bandiere vudù haitiane e
Paño drawings, disegni di detenuti sudamericani (voluti da un’inedita Cindy Sherman in veste
di curatrice, ad ordinare una piccola mostra nella mostra). Misticheggiante, piena di simboli, un
po’ naif a tratti, la Biennale di Gioni insiste sul-
Il curatore Massimiliano Gioni
l’immagine come ossessione. Come ha ben scritto Tiziano Scarpa a proposito del Palazzo Enciclopedico: “La mostra di Gioni tende a patologizzare il gesto artistico. L’opera è sintomo e cura dell’artista”. Niente da aggiungere se non che
una Biennale così godibile non si vedeva da anni. La Biennale di Gioni piace. I commenti positivi durante la vernice si sprecano. E poi, se
anche l’impressione è quella di essere nel salotto di un perfetto radical chic, amen. Gioni mescola generi e sottogeneri, creando una vera e
propria Babele di linguaggi e pratiche artistiche
ma dando vita ad un percorso che, siamo sicuri,
non deluderà anche lo spettatore comune. Sono
i padiglioni nazionali invece a destare le solite
perplessità. A partire dal Padiglione Italia di Bartolomeo Pietromarchi che delude profondamente
(come ormai da troppe edizioni). Troppi i lavori, anche se qualcuno divertente e di qualità. Massimo Bartolini tramuta la rampa realizzata nel
2006 dall’architetto Franco Purini in un sentiero tortuoso, invaso da ostacoli e macerie in bronzo e addobbato con alcune bellissime opere di
Giuseppe Chiari. Le fotografie di Luigi Ghirri
stregano con la loro nitidezza e il loro candore
e nel giardino il kosovaro Sislej Xhafa (unico
straniero invitato da Pietromarchi) ha improvvisato un parrucchiere che realizza acconciature sospeso su un albero. E mentre tutti gli
altri padiglioni stranieri dedicano i loro
spazi a personali o bipersonali di grandi
artisti, in Italia continuiamo ad affannarci
a riempire per un senso di horror vacui ogni
buco del nostro con nomi che difficilmente possono parlare al visitatore internazionale. Negli spazi dell’Arsenale debutta anche la Santa Sede, per la prima volta
con un Padiglione che la rappresenta ma
che non convince. In principio, il titolo dal
sapore scontatamente biblico e tre le sezioni: Creazione, De-Creazione e Ri-Creazione affidate a Studio Azzurro, Joseph
Koudelka e Lawrence Carrol. Ai Giardini,
i Padiglioni da non mancare sono quelli
della Francia con Anri Sala, della Spagna con
Lara Almarcegui e del Belgio con la fiamminga Berlinde De Bruyckere. Installazioni monumentali che non mancano di affascinare. Ma,
anche se più defilati, non deludono neanche i
video di Stefanos Tsivopoulos al Padiglione
Grecia tutti dedicati alla crisi economica e al
rapporto con il denaro e il cortometraggio animato di Mathias Poledna per il Padiglione Austria. Segno che il mezzo video è più vivo che
mai e non sempre annoia.
Caracol artecontemporanea – Torino
La Grafica d’autore
enerdì 21 giugno alle ore 18,30 sarà
inaugurata presso la galleria torinese
Caracol artecontemporanea la mostra
“Grafica d’autore”. In collaborazione con la
Seri-Grafica di Maurizio Rivetti sarà presentata al pubblico una serie di multipli d’arte stampati negli ultimi anni dal laboratorio di
Serigrafia di Cambiano. Si tratta di nomi importanti nel panorama artistico torinese ed internazionale, da Francesco Casorati, Ugo Nespolo, Franco Negro, Francesco Tabusso a
Giorgio Ramella, Silvio Vigliaturo, Theo Gallino, Ernesto Oldenburg, Isidoro Cottino, Maurizio Rivetti, Coco Cano,
John Picking. Una mostra di multipli
d’arte, in questi casi, serigrafie, che ci
danno una visione della diversità artistica degli autori e al contempo della validità delle opere seriali, per chi intende
cominciare un collezionismo di qualità,
con costi contenuti, riproduzioni di alta
qualità, in carte pregiate, firmate e numerate dagli artisti.
La Seri-Grafica creata nel 1981 da
Maurizio Rivetti, pittore e serigrafo,
impegnato nella ricerca e nello studio
di nuovi materiali e tecniche nella grafica d’arte e nella serigrafia ha stampato oltre 100 edizioni di serigrafie di
diversi artisti contemporanei. Negli ultimi anni, in collaborazione con artisti,
critici d’arte e studi di design ha realizzato anche scenografie, manifesti
pubblicitari e grafica d’arte rivolta ad
V
Francesco Casorati “4 Immagini”, serigrafia
stampata a 15 col. In prima battuta e 3 colori in
seconda dalla SERI-GRAFICA di Maurizio
Rivetti, finita di stampare marzo 2009
aziende, associazioni, musei e fondazioni.
Nell’anno 1999 nasce il marchio Luna Art Collection creato per organizzare mostre collettive, fiere d’arte e manifestazioni culturali.
Caracol artecontemporanea
Via Saluzzo, 23 – Torino
Grafica d’autore
Dal 21 giugno al 6 luglio
Catalogo in galleria
Orario: mart. - merc. - giov. 15,30/19,30
ven. e sab. 10,30/19,30
continua da pag. 1
Un trionfo di arti preziose
Immagine simbolo della mostra è il Flabellum, un ventaglio liturgico di alta oreficeria
mosana o renana che risale al secolo XII. Vi
splende l’eccezionale abilità degli orafi che
realizzarono l’opera destinata a sventolare in
coppia sugli altari esibendo, nella pompa dei
riti cattolici, la raffinatezza delle filigrane, degli smalti champlevés, delle pietre preziose…
Nella collezione manca il secondo flabello,
venduto, che ora è al Metropolitan Museum di
New York. Uno dei primi acquisti del grande
collezionista fu il Reliquiario in forma di edificio, opera renana del Duecento. Dorato e niellato, mostra eccezionale bravura tecnica nelle
placche d’argento con germogli vegetali che
lo decorano, anche se ha perduto le immagini
di Cristo, della Vergine e dei due santi che lo
completavano. Esprime il gusto tardo romanico nella sproporzione del volto e delle mani la statuetta- reliquiario di santo Stefano in
legno, argento e pietre preziose; assai raro è il
cammeo che orna il libro che il Santo presenta. La sfilata dei bronzi, degli smalti di Limoges, degli avori esprime soggetti evangelici
ma anche profani: giocatori di scacchi, scene
cortesi…Un pugnale di avorio di tricheco è
sollevato a mostrare, riflesso in uno specchio,
il retro. Sul manico presenta ritratti di dame e
cavalieri dell’inizio del Trecento. Del Quattrocento si ammira un corno potorio di bufalo decorato con rame dorato e vetro; coevo, lo
stemma dei Della Rovere connota il battacchio bronzeo con l’arcangelo Michele che calpesta il demonio, immagine che ritorna, grande e spettacolare nello scudo da parata dipinto. Ancora particolare bellezza mostrano le
maioliche italiane : piatti, coppe, fiasche, un
grande candeliere… Rivelano l’attenzione del
collezionista per le opere realizzate a Casteldurante, a Urbino…esposte accanto a quelle,
rarissime, di Francia. OMNIA PRO ARTE fu
il motto di Alexander Petrovic Basilewsky; la
sua raccolta, durata tutta una vita, è ricordata
dalla gigantografia che, nello sfondo della mostra, riprende l’acquerello ottocentesco che lo
ritrae al centro del suoi tesori, allora conservati nella casa parigina di Rue Blanche.
Palazzo Madama
Piazza Castello – Torino
Il collezionista di Meraviglie.
L’Ermitage di Basilewsky
Fino al 13 ottobre
Info: 011 4433501
Il Napoleone in bronzo di Brera sarà “deposto”
A giugno i restauri urgenti
del colosso alto 4 metri e mezzo
ANDREA D’AGOSTINO
Q
uel colosso in bronzo, al centro del cortile di Brera, fa ormai così parte del “paesaggio” da non essere spesso degnato di
uno sguardo dai visitatori. Eppure il grande “Napoleone” di Antonio Canova racconta un pezzo
di storia importante per Milano; ora torna a far
parlare di sé per le sue condizioni di degrado,
che hanno spinto la Soprintendenza a programmare un restauro urgente. Esposto da un secolo
e mezzo all’aria aperta, vittima degli agenti atmosferici, il monumento desta preoccupazione
soprattutto per alcune crepe che si sono aperte
nel basamento. Per non parlare degli atti di vandalismo: la Vittoria alata che la figura tiene in
mano è una copia, l’originale fu rubato quasi 35
anni fa da alcuni ladri che riuscirono a “scalare” il colosso, alto circa 4 metri e mezzo. L’intervento partirà a giugno per concludersi entro
12 mesi. Un lavoro impegnativo, che vedrà all’opera i tecnici del Cnr (Istituto per la valorizzazione e conservazione dei Beni culturali), con
il finanziamento della Bank of America Merrill Lynch - Art Conservation Project, per un totale che si aggira sui 220mila euro. La scultura sarà prima oggetto di indagini diagnostiche
poi, dal 15 settembre, sarà staccata dalla base,
pesata su quattro bilance speciali (non si conosce, infatti, il peso effettivo!) e distesa a terra
per la ripulitura. Ma soprattutto l’intervento avverrà a cielo aperto, a vista, dentro una struttura in vetro: i cittadini potranno così osservare i
lavori nel loro svolgersi. Quella del monumento è una lunga storia che inizia nel 1807, quando Eugenio di Beauharnais, vicerè del Regno
d’Italia (figlio maggiore di Giuseppina, la compagna di Napoleone), commissionò una scultura in marmo dell’imperatore francese a Canova. Il più celebre artista dell’epoca lo raffigurò come Marte pacificatore, sul modello della grande statuaria classica. L’opera fu inviata
a Parigi provocando lo sdegno dell’effigiato,
che si vide ritratto molto più grande del naturale, tutto nudo. Andò meglio, invece, con sua
sorella Paolina, che posò nuda, sempre per Canova, come Venere vincitrice: la celebre scultura si trova nella Galleria Borghese di Roma
e la si può considerare come “variante al femminile” del Napoleone-Marte. La versione in
marmo di quest’ultimo venne poi acquistata dal
Duca di Wellington e portata a Londra, dove si
trova tuttora ad Aspley House. Torniamo a Milano: non essendo ancora pronta la versione in
bronzo, in occasione dell’inaugurazione della
Pinacoteca di Brera nel 1809, Beauharnais acquisì il calco in gesso, che finì nell’Accademia
braidense: prima fu confinato nei depositi, poi
venne riportato in Pinacoteca e qui esposto dopo il recente restauro per il centenario dell’apertura (nel 2009 è stato protagonista della mostra Il ritorno di Napoleone. Il gesso di Canova a Brera restaurato). La versione in bronzo
venne invece realizzata in un secondo momento da due fonditori romani, i fratelli Francesco
e Luigi Righetti, con materiale provienente dai
cannoni in disuso di Castel Sant’Angelo a Roma: dopo un primo tentativo andato a male, la
seconda fusione avvenne con successo e l’opera finita venne portata a Milano nel 1812.
Tramontato l’astro di Napoleone dopo la sconfitta a Waterloo, la statua, che non aveva mai
trovato una collocazione pubblica, rimase anch’essa nei depositi di Brera con il suo calco
finché non fu recuperata nel 1859 con l’arrivo
in Lombardia di Napoleone III (alla fine della
seconda guerra d’indipendenza), ed eretta dove si trova tutt’ora. L’ultima aggiunta risale al
1864, quando fu inaugurato l’attuale basamento in granito e marmo di Carrara, ornato con
aquile e fregi in bronzo.
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I rischi della grandeur
21 Giugno 2013
Museo del Louvre - Parigi
FRANCO FORZANI
n quella formidabile machine à
touristes nota ai più come Museo del Louvre il lavoro ferve instancabile; l’obiettivo è naturalmente
quello di attrarre anche il visitatore
più navigato, che snobba le Gioconde e le Veneri di Milo, che conosce ad nauseam la Nike di Samotracia e i Prigioni di Michelangelo. Ecco allora, fra le millanta proposte e iniziative a latere, la mostra
De l’Allemagne, omaggio all’arte di
là dal Reno di quei cugini – anch’essi eredi di Carlo Magno – che
da soli sessant’anni qui han smesso
di guardare in tralice. l percorso è
articolato in tre tappe o «movimenti», come recitano con raffinatezza
gli apparati: Apollineo e Dionisiaco, ovvero la ricerca di un altrove
temporale e geografico nelle ipotesi greco-romane dei Nazareni e dei
Deutsch-Römer, sotto l’egida (più)
di Goethe (ch)e di Nietzsche. Segue
Il paesaggio come storia: ancora informati dal pensiero dell’Olimpico
– in particolare dalla teoria morfologica e dagli scritti sulla pittura di
paesaggio – gli artisti si confrontano con la terribilità della natura. Infine, con Ecce Homo, le contraddizioni di questo anelito d’onnipotenza deflagrano, e la modernità rovina nel fuoco e nel sangue. Un pasto
ben sostanzioso, forse troppo, ed alla fine non si capisce se la digestio-
I
Edouard Manet, “Olympia”, olio su tela, 1863, Musée D’ Orsay – Parigi
Manet a Venezia – Palazzo Ducale
Confronti tematici
tra grandi artisti
MARIA TERESA MOLINERIS
anet. Ritorno a Venezia”. E’
il titolo della nuova, grande
mostra che Venezia propone
come ulteriore motivo di fascino e di
interesse. E’ il ritorno di un grande artista: Edouard Manet, in omaggio al suo
soggiorno veneziano che gli ha consentito di aggiungere alla sua tavolozza luci e colori che la laguna veneziana innegabilmente offre, ma offre soprattutto il contatto con le opere dei
grandi maestri del passato di cui Venezia è il prezioso scrigno. Allestita nelle storiche stanze degli Appartamenti del Doge a Palazzo Ducale la mostra dedicata alle opere di Edouard
Manet (1832- 1883) è una splendida
occasione per trovarsi faccia a faccia
con alcuni dei più celebri capolavori
della pittura francese dell’Ottocento.
Luci, colori, e il generoso afflato della
pittura veneta, sono sottolineati dai curatori della mostra Stéphan Guégan,
con la direzione scientifica di Guy Cogeval, presidente del Musee d’Orsay,
da cui proviene la maggior parte delle
opere, e da Gabriella Belli , direttrice
della Fondazione Musei Civici di Venezia, ai quali si deve anche il consistente catalogo, edito da Skira. In tutto 80 opere, tra dipinti, disegni e documenti, suddivise secondo un particolare allestimento che ne focalizza la
bellezza,stabilendo confronti tematici
con opere di altri grandi artisti. Il tutto incentrato intorno alla più scenografica delle sale espositive, quella in
cui sono affiancate, secondo uno dei
principali criteri del “confronto storico” su cui si fonda la rassegna, le due
opere più strepitose e celebri ( che da
sole meriterebbero un viaggio ) l’
“Olympia” di Manet e la bellissima
“Venere di Urbino”, del Tiziano. An-
M
che altre opere offrono suggestivi momenti di contemplazione, come ad
esempio “Le balcon”, con le famose
giovani signore in sontuosi abiti bianchi affacciate per vedere la scena, accostate ad altrettante “protagoniste”
famose, come le “Due dame veneziane” al balcone, di Vittore Carpaccio.
O anche celebri ritratti come quello di
Stéphan Mallarmè e quello di Emile
Zola, avvicinati al “Ritratto di giovane gentiluomo nello studio” di Lorenzo Lotto. Suggestivo, come sempre il ritratto della bella Berthe Morisot, con il suo importante cappello
nero. O come il delizioso e noto suonatore di flauto di “Le Fifre”Sono
molte poi le pitture dedicate a particolari aspetti della società francese
dell’Ottocento che Edouard Manet
seppe cogliere immortalando così usi
e costumi del suo tempo. Un settore
della mostra è dedicato anche alle
opere relative al periodo spagnolo della pittura di Manet, in cui figurano dame vistosamente ornate come “Lola
de Valencia”, e quindi cavalieri e perfino combattimenti con i tori nell’arena. Dei diversi soggiorni di Edouard
Manet a Venezia, che hanno dato il titolo alla mostra, sono esposti, oltre
agli espliciti raffronti tecnici con molte importanti opere, anche gentili vedute panoramiche che Manet fece in
omaggio alla città e al suo mare. Senza dimenticare il grande mare verde e
la spiaggia dorata che beatamente contemplano i due personaggi di “Sur la
plage”, uno dei più noti dipinti del
maestro al Musée d’Orsay.
Palazzo Ducale, Venezia.
“Manet. Ritorno a Venezia”
Fino al 18 agosto
Tiziano, “Venere di Urbino”, 1538,
Galleria degli Uffizi - Firenze
Hermitage - Amsterdam
ne è appesantita da un eccesso di
sauerkraut o di bernaise. Perché se
l’esposizione nelle prime due sezioni
si fa esaustiva e ben equilibrata, la
smania di caricarla delle ulteriori argomentazioni del finale «stroppia».
Spieghiamo: la mostra parte dal disorientamento di una patria tedesca
negata ad un popolo frazionato in
stati e staterelli, al quale le invasioni napoleoniche danno il colpo di
grazia (ad accogliere il visitatore c’è
un bel quadrone iper-retorico di Anselm Kiefer nel quale spicca il nome di Feurbach). A tale disorientamento l’arte e la cultura tedesche
reagiscono con una ricerca di radici nella classicità (la Grecia e Roma) e nella scienza, intesa come dominio della natura. Arrivati a questo
punto, la sala dedicata a Caspar David Friedrich spiega già tutto: il «dominatore» goethiano
tardo-illuminista si
perde in un paesaggio
crepuscolare nel quale
il naufragare è più che
dolce. Ma non contenti i curatori aumentano
la posta, aggiungono il
contorno di un paio di
film espressionisti (si
sa, il multimediale piace) e servono come
dessert Grosz e gli artisti della Brücke, conclusione irrisolta che
anziché scatenarsi in
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«gran finale» finisce
compressa in una «coda». Sia ben chiaro: l’allestimento è ricco e le
xilografie di Käthe
Kollwitz da sole valgono la visita;
anche si capisce la necessità di parlare al colto e all’inclita, e di compendiare con opere di maggior richiamo temi più sottili e meno frequentati. Ma la grandeur ha i suoi
rischi, e condensare l’Espressionismo tedesco nei disegni di Max
Beckmann e in qualche inquadratura di Metropolis lascia il sapore di
un finale frettoloso. Non sarebbe stato meglio rimandare a una puntata
successiva?
Musée du Louvre
Parigi
De l’Allemagne
Fino al 24 giugno
Wilhelm Tischbein,
Goethe nella campagna romana (1787),
Francoforte, Städel Museum
© U. Edelmann - ARTOTHEK
Pietro il Grande curioso e geniale
PAOLA DE GROOT TESTONI
n uomo geniale ed originale,
curioso e particolarmente versato per il sapere, coinvolgente ed entusiasta nella sua furia modernizzatrice: questa è l’immagine
che emerge dalla mostra sullo zar Pietro il Grande fino al 13 settembre presso l’Hermitage di Amsterdam.
L’esposizione che sancisce l’inizio dei
festeggiamenti per l’anno OlandaRussia 2013 aperta ufficialmente dalla Regina Beatrice e dal Presidente
Putin e offre una miriade di opere e
oggetti (tra cui anche il quadro di
Rembrandt ‘David e Jonatan’) raccolti dallo Zar durante tutta la vita,
grazie anche ai suoi viaggi nei Paesi
U
Bassi e ai suoi contatti con i migliori
collezionisti olandesi.Questi diventeranno poi il nucleo dell’enorme tesoro dell’Ermitage di San Pietroburgo,
città da lui fondata nel piano di spostare gli interessi del proprio paese verso l’Europa. L’amore di Pietro per l’Olanda nasce dalla sua necessità di
creare una flotta per il Mar Baltico e
dalla sua passione verso l’occidente
cioè verso un mondo e una mentalità
più moderna che sentiva particolarmente sua. Via quindi le lunghe barbe (tasse per chi non eseguiva il decreto!) e tagli alle maniche e ai lunghi strascichi degli abiti da uomo (e a
volte anche alle teste!) per far fare al
suo enorme impero un passo avanti
anche nella mentalità di cui l’estetica
è un segno. Pietro che diventa
zar a soli dieci anni, insieme al
fratellastro malato, che acquisterà pieni poteri a 17 e diventerà imperatore a 36, vuole
conoscere ed imparare tutto dello scibile umano fino ad arrivare a poter svolgere a livello professionali 14 diversi mestieri nel
corso della sua corta vita (morirà a soli 52 anni). Ma sarà soprattutto l’interesse nella carpenteria navale, di cui cercherà
di carpire i segreti, che lo porterà nel 1697, alla sua permanenFrans Hals, “Ritratto di Catharina
Hooft con la balia”, ca. 1619/20, Gemäldegalerie, Staatliche Museum di
Berlino – Preußischer Kulturbesitz
za nel paesino di Zaandam, al nord di
Amsterdam, dove visiterà i cantieri e
dove vivrà in una casetta di legno in
incognito fino a quando la sua figura, era alto 2 metri e 4, glielo consentiranno. La sua modesta dimora,
costruita nel 1632 con legno ricilato
dalle navi è stata restaurata ed è ora
visitabile dal pubblico (mar/dom
www.zaansemuseum.nl entrata 3 euro). La mostra ospitata dal museo Hermitage di Amsterdam offre invece una
florilegio di oggetti che descrivono
una vita ma soprattutto una passione
per il bello cercata in tutte le sue forme: si parte da pezzi unici di arte sciita risalenti al IV secolo a. C. , per passare al quadro di Rembrandt “David
e Jonathan” attraverso opere fiamminghe del XV secolo e i ritratti dello zar e della sua seconda moglie, la
futura zarina Caterina I, alla quale Pietro affida l’Impero alla sua morte. E
poi oggettistica, tanta: da un gigantesco reliquario in oro a una cassetta
di sicurezza in avorio istoriato, passando attraverso la sua farmacia da
viaggio fino, ovviamente, a sestanti e
strumenti nautici. Da segnalare poi la
replica della fregata “Shtandart”, fatta costruire secondo i disegni dello
zar, ormeggiata nel porto di Amsterdam. Museo Hermitage Amsterdam
dal 9.3 al 13.9 Orario Tutti i giorni
dalle 10 alle 17 Entrata adulti 15 euro audiotour anche in italiano 4 euro.
Per maggiori informazioni
www.hermitage.nl
Corriere12__ 13/06/13 14:42 Pagina 4
CORRIEREdell’ARTE
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4
21 Giugno 2013
COURRIER
DES
ARTS
Sesta edizione del Triennale Design Museum - Milano
B&B rende omaggio al Design
rosegue fino al 24 febbraio 2014 la Sesta edizione del
Triennale Design Museum dal titolo “Design. La sindrome
dell’influenza”; in questa occasione B&B Italia partecipa
con un’installazione dedicata alla capacità del design italiano di
assimilare, confrontare e interagire con altri linguaggi e altre culture al fine di avviare nuovi progetti e nuove elaborazioni.
B&B Italia – che da sempre gestisce questa fase strategica della
produzione all’interno della sua unità operativa di Novedrate
(CO), con l’obiettivo di garantire costantemente alti standard
qualitativi e preservare la totale libertà di sperimentazione con i
suoi designer - ha colto con particolare entusiasmo l’invito a raccontare le influenze che ne hanno decretato il successo e che sono
peraltro alla base del percorso coraggioso intrapreso sin dalle
origini nel 1966; un nuovo orientamento volto ad industrializzare i processi di produzione ed a realizzare prodotti progettualmente e tecnologicamente avanzati che rappresentano oggi delle
vere e proprie icone del design italiano.
Ad interpretarne il dna, B&B Italia ha scelto per l’occasione un
interlocutore privilegiato, che da molti anni interagisce con il
Centro Ricerche & Sviluppo interno in un dialogo che va ben
oltre il prodotto, l’arch. Antonio Citterio. L’installazione da lui
curata rende quindi omaggio alla vocazione industriale dell’azienda e all’attenzione da sempre rivolta ai temi della ricerca,
dello sviluppo e dell’innovazione tecnologica.
P
Antonio Citterio celebra la
cultura industriale di B&B
Italia esemplificandone il
processo di schiumatura del
poliuretano schiumato in
stampi, che ha rappresentato
una vera e propria rivoluzione
tecnologica nella produzione
industriale di arredi imbottiti.
“Spesso quando si parla di design
ci si ferma all’aspetto estetico (il
“rivestimento” formale) del prodotto senza andare oltre, investigando le qualità strutturali, progettuali
e tecnologiche alla base del progetto di prodotto - sostiene Antonio
Citterio - L’installazione di B&B
Italia, in occasione della sesta edizione del Triennale Design Museum, vuole trasmettere la peculiare attenzione rivolta da B&B
Italia alla tecnologia della produzione industriale e al suo continuo aggiornamento”.
L’installazione presenta uno stampo al vero per la produzione
della seduta Piccola Papilio di Naoto Fukasawa. Dietro lo stampo aperto, delle dimensioni di 253x122x148 cm e del peso di
480 kg, una proiezione olografica riproduce il processo di formazione della seduta, dovuto all‘iniezione di poliuretano
flessibile a freddo Bayfit© all’interno dello stampo ed al successivo processo di solidificazione.
Triennale Design Museum
Viale Alemagna 6 – Milano
Sesta edizione del Triennale Design Museum
“Design. La sindrome dell’influenza;
Fino al 23 febbraio 2014
Info: 02 89093899
Arte Città Amica – Torino
L’ultima collettiva dell’anno
a galleria Arte Città Amica inaugura la mostra collettiva “L’eros nell’arte” e non solo, l’ultima esposizione di pittura, scultura e grafica della stagione, visibile dal 21 giugno al 3 luglio.
Per i partecipanti il titolo è stato stimolo
di creatività, d’intuizione e di ispirazione.
Espongono gli artisti: Giampiero Actis,
Egidio Albanese, Corrado Alderucci,
Mauro Azzarita, Daniela Baldo, Franca
Baralis, Claudio Bellino, Enrica Berardi,
Gian Andrea Bodo, Eugenia Botezatu, Antonio Branca, Fabrizio Brazzale, Valeria
Caldera, Adriano Carpani, Gian Castelli, Anna Cervellera, Ernesto Cosenza, Isidoro Cottino, Alessandro Criscuoli “Chantal”, Giovanna D’Avenia, Alfredo De
Leonardis, Michele De Stefano, Elsa De
mattei Valeria Facello, Angela Gabriella
Farella, , Silvia Finetti, Luciana Francone, Nobue Fujii, Carla Gentile, Franco
Gota, Carla Graziano, Claudio Guasti, Fiorenzo Isaia, Gaetano Lanatà, Elda Laz-
L
zaretto, Gabriella Lucatello, Giuseppe
Maina, Mirella Mendola, “Mirandolina”
Mary Morgillo, Laura Mosca, Giovanni
Moscatelli, Ciro Motolese, Francesco
Murlo, Nikolinka Nikolova, Cristina Novella, Giuseppe Pietro Obertino “OBER”
Franca Valeria Oliveti, Amalia Passaro,
Angelo Piras, Paolo Pirrone, Ilaria Pizzimenti, Nazareno
Randò, Gaetano
Rizzari, Antonio Robella,
Fernanda
Sacco, Danila Salvadore, Bianca Sandri, Giuseppe Sanino, Maria Scalia,
Rita Scotellaro,
Renata Seccatore,
Gianni Sesia Della
Merla, Ilario Simonetta, Flavio
Ullucci,, Luciano
Valensin, Pietro
Giorgio Viotto, Roberto Vitali, Laura
Zecchini, Loredana Zucca.
Arte Città Amica
Via Rubiana, 15 - Torino
“L’eros nell’arte” e non solo
Dal 21 giugno al 3 luglio
Info: 011 7717471
Carnets de voyage di Elena Saraceno
NIVES MARIA SALVO
a prima volta che incontrai Elena Saraceno
era il dicembre 2010.
Festeggiava la presentazione
L
Elena Saraceno, “Sicilia”
di un volume con altri artisti,
suoi amici, in un piccolo locale della Circoscrizione 8 a Torino. Su un tavolino il libro:
“Camminando di qua e di là
dal Po”, un carnet de voyage.
Ad accompagnare la lettura, le
illustrazioni di Elena, vero valore aggiunto della pubblicazione. Disegni potenti e coloratissimi. Era già una disegnatrice di talento. Poi ha continuato a disegnare, e se disegna!
Per vent’anni ha ballato sui
confini tra le arti visive. Il suo
modo di lavorare non prevede
divisioni di ruolo tra arte e illustrazione. Frequenta TeArt,
un’associazione di Borgo San
Salvario, accogliente come una
casa, che in questi giorni mette in mostra la sua personale:
Galleria TeArt – Torino
“Acquerelli di viaggi del
TeArt”. E’ un luogo di due sole piccole stanze, ma dove si
produce, si disegna, si impara
e si viaggia, di questi tempi anche con le immagini. In questo
contesto Elena si muove con
grande disinvoltura. Le sue immagini sono porte che ti conducono in altri mondi e fanno
un grande effetto. Le storie in
mostra vengono dai racconti di
viaggio del gruppo dei soci a
Napoli in Sicilia e in Senegal.
I disegni che ha scelto hanno
delle affinità tra loro, ma non
c’è storia, c’è astrazione. Ricordano un’atmosfera fresca
fatta di amore per gli scavi archeologici, di limoni e di Storia, piccoli gioielli, ricchi di affascinanti dettagli e con scelte
di colori mai banali. Anche
questo è un grande talento di
Elena. Negli ultimi anni il suo
lavoro è diventato più chiaro,
ha sperimentato tecniche che
prevedono il caso, l’imperfezione, come se avesse abdicato al controllo totale sulle
immagini. I suoi “ Penitenziario di Procida”, ”La Scala dei Turchi” e il “Parco Archeologico di Agrigento” sono schegge, frammenti di
poesia paesaggistica.
Galleria TeArt
Via Giotto 14 – Torino
“Acquerelli di viaggi
del TeArt”
di Elena Saraceno
Fino al 26 giugno
Info: 011 6966422
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CORRIEREdell’ARTE
COURRIER
21 Giugno 2013
DES
ARTS
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Il Louvre
La classifica di Wikipedia sui musei più visitati al mondo
Quanto è sottovalutato
il patrimonio artistico italiano
CHIARA GALLO
asandosi sui dati raccolti dal
rapporto del “The Art Newspaper” pubblicato nel 2012,
Wikipedia ha pubblicato un elenco di
gallerie e musei internazionali più visitati al mondo. In cima alla classifica svetta il Musée du Louvre con
8.881.022 presenze/anno, seguono
B
rispettivamente al secondo e terzo posto la National Gallery di Londra con
6.753.216 visitatori e i Musei Vaticani i quali ne registrano 5.978.504.
Il Metropolitan di New York si colloca al quinto posto. Con grande sorpresa il tesoro inestimabile della Galleria degli Uffizi si trova al 13° posto e riceve le visite di solo 2.902.970
turisti all’anno. Un po’ poco per es-
sere considerato dal Times come la
più bella galleria del mondo! Seguono nella classifica altri musei internazionali quali l’Ermitage e il Museo
Nazionale di Tokyo. Per sentire di
nuovo qualche nome italiano occorre guardare al Palazzo Ducale di Venezia al 19° posto, mentre per la maestosa reggia di Caserta si scende addirittura all’ 83° posto!
Due importanti appuntamenti a Hong Kong
La ricerca artistica di Maria Cristina Carlini
orna in Cina la scultrice
Maria Cristina Carlini
con due appuntamenti
nel cuore di Hong Kong fino al
30 giugno. L’artista ha parteci-
T
pato alla fiera internazionale
d’arte contemporanea LINK artfair - Hong Kong, che si è
svolta in concomitanza a Art
Basel – Hong Kong dal 24 al
In alto: Maria Cristina Carlini, “Vittoria di Samotracia”, 2008,
corten e resina, cm. 120 x 70 x 30
A destra: Maria Cristina Carlini, “Crateri colorati”, 2013, grès, smalto,
oro, ossido di ferro, varie dimensioni, diametro cm. 20 cad.
26 maggio scorso. Inoltre è presente fino al 30 giugno, nella
sede del Consolato Generale di
Italia a Hong Kong con una
mostra che si avvale del patrocinio dell’Istituto Culturale Italiano a Hong Kong. Le due
esposizioni delineano l’interessante iter artistico di Maria
Cristina Carlini, che nasce da
un percorso interiore e antropologico che si rispecchia nelle forme e nei materiali utilizzati, fra cui il grès, l’acciaio
corten, la resina, il ferro e il legno di recupero. L’artista ha
iniziato a lavorare la ceramica
nei primi anni Settanta a Palo
Alto in California, per poi
esprimersi con l’utilizzo di diversi per creare sculture mo-
numentali, di medie e piccole
dimensioni Il percorso artistico di Maria Cristina Carlini
comprende mostre personali e
collettive in numerose sedi pubbliche e private internazionali.
In Italia fra le mostre più recenti si ricordano: il complesso monumentale di Palazzo
Reale di Torino (2005), l’Archivio di Stato di Roma (2006),
l’Archivio di Stato di Milano
(2008), la Biennale Internazionale di Scultura al Castello di
Racconigi (2010), Archivio della Scuola Romana (2011-2012),
nel 2012 espone nella sede della Provincia di Varese con sculture monumentali nel parco e
in seguito a Milano alla Fondazione Mudima e alla Fonda-
zione Stelline, con un’ importante personale, oltre che all’Università Bocconi.
Diversi gli eventi all’estero da
segnalare. Nel 2009 Parigi e
successivamente Madrid hanno ospitato nelle vie dei loro
centri storici le sue sculture monumentali. L’anno seguente una
sua opera monumentale viene
collocata in modo permanente
davanti all’Ambasciata Italiana a Pechino. Nel 2012 è presente a Parigi, all’Artcurial in
occasione della fiera “AD Interiors 2012”. Ha conseguito
diversi premi e hanno scritto di
lei importanti critici quali: Luciano Caramel, Claudio Cerritelli, Gillo Dorfles, Carlo Franza, Flaminio Gualdoni, Yakouba Konaté, Elena Pontiggia. Negli anni Maria Cristina Carlini si è
avvicinata costantemente a nuove esperienze estetiche, confrontandosi con materiali diversi per rispondere alle proprie
esigenze artistiche.
L’artista esprime attraverso i suoi lavori sentimenti ed emozioni
profondi dettati da una
assidua indagine introspettiva, oltre ad un
forte legame alla terra
e agli elementi naturali. Fra le
opere esposte a LINK - artfair
- Hong Kong si ammirano la
suggestiva serie dei Crateri,
realizzati nelle differenti tonalità di grès - dal nero, al bianco, all’ocra - dipinti con smalti colorati, Onde, formelle in
grès inserite nel ferro, dalle
quali emerge il contrasto fra la
morbida materia plasmata e la
dura linearità del ferro. Di forte impatto sono le due sculture
dal titolo Ballerina, in acciaio
corten traforato e resina, che
mettono in luce il movimento
e l’equilibrio che l’artista imprime nelle sue creazioni. Il
pubblico potrà inoltre ammirare presso il Consolato Generale di Italia a Hong Kong i due
grandi lavori Vittoria di Samotracia e Verso l’infinito, in acciaio corten e resina, materiali
che la scultrice predilige per la
creazione delle sue opere. Maria Cristina Carlini durante il
suo percorso artistico ha realizzato diverse mostre in Cina,
infatti troviamo le sue sculture
monumentali collocate in permanenza a Pechino, Shanghai,
Jinan, Tianjin, Rongcheng –
Shandong. Oltre che in Asia,
numerose le sue esposizione in
Europa e America.
Maria Cristina Carlini
a Hong Kong
Link - Artfair – Hong Kong
Consolato Generale di Italia
a Hong Kong
Fino al 30 giugno
Corriere12_8-11
13-06-2013
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CO RRIE REdell’ARTE
COURRIER
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DES
ARTS
21 Giugno 2013
Banca Intermobiliare Suisse – Lugano
Aaron/Demian, volando con la fenice
ANDREA DOMENICO TARICCO
I
naugurerà il 4 luglio la personale dedicata al giovane artista Paolo Lupo presso gli splendidi spazi della Banca Intermobiliare Suisse di Lugano dal titolo Aaron/Demian. Il volo della fenice. Due entità
metafisiche contenute nell’estro compositivo di un valido pittore italiano che abita da
tempo a Parigi, dal momento in cui ha deciso di reprimere Aaron, il vecchio artista torinese che sintetizzava le forme sonore in gesti cromatici e rinascere in Demian, il giovane ricercatore di emozioni. Il suo universo compositivo infatti, è costellato da riferimenti simbolici che esaltano le esperienze
pittoriche del tardo novecento purificandole attraverso involucri formali, quasi come
Helmut Newton a Roma
P
rosegue nella capitale, al Palazzo delle Esposizioni fino al 21 luglio, la mostra Helmut Newton - White Women, Sleepless Nights, Big Nudes: circa duecento immagini, ove il famoso fotografo rende l’unione tra moda e nudi femminili. Le sue modelle vengono ritratte sistematicamente fuori dallo studio, in strada, spesso in atteggiamenti sensuali, a suggerire un uso della fotografia di moda come puro pretesto per realizzare qualcosa di totalmente
differente e molto personale. Con la pubblicazione di Big
Nudes (1981) Newton raggiunge il ruolo di protagonista
nella fotografia del secondo Novecento. Qui inaugura una
nuova dimensione, quella delle gigantografie che entrano nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo. Il percorso espositivo permetterà al visitatore di conoscere una
storia diversa e più segreta rispetto a quella più diffusa.
H. Newton, Autoritratto con la moglie e le modelle, Vogue Studio, Parigi, 1981 © aut.
Paolo Lupo, “Il volo della fenice” © l’artista./BIM
confini tra questo e quel mondo in cui l’espressione cromatica descrive quel senso di
smarrimento o di vuoto generato dal mistero dell’abisso in cui l’energia sfrenata e la
disperazione effimera si integrano perfettamente. Quando lo conobbi anni fa a Torino,
Aaron, così si chiamava all’epoca ebbi modo di visitare la sua casa-atelier ed entrai in
quel simposio creativo di mistici pensatori
frustrati che cercavano la luce attraverso il
metodo induttivo della ricreazione. Le spersonificazioni di soggetti senz’anima in pose affascinanti troneggiavano indiscusse nei
siparietti dell’azione. Negli anni successivi
Aaron ha cercato dentro se stesso ed è giun-
to nella capitale d’Oltralpe dove ha continuato ad esprimere il proprio ego ed ha ottenuto una trasformazione stilistica oltre che
esistenziale. I contenitori vuoti, riempiti
esternamente dalle vibrazioni sonore, hanno iniziato ad emettere luce propria, prendendo una fisionomia deformata dallo stato
interiore dell’anima. In altre parole Aaron è
morto e Demian è risorto proprio come una
fenice che rinasce dalle proprie ceneri. Emergono dettagli cromatici resi fauveisticamente
in bizantinismi floreali al limite dell’assurdo, pose stilizzate di soggetti reali proiettati in onirici slanci formali ed infine sguardi
umanizzati, presenti e carichi di emozione.
Questo venire a galla, dalle profondità del-
l’anima travagliata, questo venire sempre
più in superficie, segnano un grado di crescita ulteriore che trovano nell’opera definitiva la propria ragion d’essere. L’eremita è invecchiato sino a soccombere ed il
giovane mistico è tornato a volare giungendo nei paradisi perduti dell’anima.
Spazi espositivi
della Banca Intermobilare Suisse
Contr. Sassello 10 – Lugano (CH)
“Il volo della fenice”
Personale di Paolo Lupo
Dal 4 al 31 luglio
Vernissage il 4 luglio alle ore 18,00
Info: 0039 34 03636821
“Afrodìsia”, una mostra del Salotto dell’Arte di Torino
Quando la bellezza è donna
I
l Salotto dell’Arte, rappresentato dalla Presidente Silvana
Belvisi e dalla curatrice Ludovica Ros, ha inaugurato, presso gli spazi messi a disposizione dal comune di Baldissero
d’Alba (Cn) la mostra Afrodìsia che durerà sino al 23 giugno.
Oltre al Sindaco di Baldissero d’Alba, Cinzia Gotta, erano presenti l’Ass. Prof. Vittorio Sgarbi che ha presentato il suo ultimo libro Nel nome del figlio, ed il giovane critico d’arte Andrea Domenico Taricco che ha presentato Afrodisia, appunto,
cercando di sintetizzare le ragioni che hanno spinto all’ideazione del progetto. Ebbene, la figura femminile ne è l’elemento portante poiché determina la chiave di volta di una visione
fuori dal tempo. Partendo dal mito di Afrodite, dea per eccellenza della bellezza e per la quale fu eretta la città di Afrodisia
in Caria, zona dell’Asia Minore che corrisponde alla Turchia.
La dea madre determinava qualità che la tradizione giudaicocristiana ha poi relegato nella sfera del peccato sino al raggiungimento dell’emancipazione attuale. Il progetto è strutturato in quattro sezioni: Dea madre, Muse, Femme Fatale ed infine Donna Moderna. Per la Sezione Dea Madre Prevede la rappresentazione della fecondità in cui coabitano le età della natura e del mondo. Dalle rappresentazioni divinizzanti che eleggevano la donna a divinità procreatrice con seni enormi e ventre consistente, sino alla correlazione alla madre Terra, sono
state selezionate le opere di Maria Giulia Alemanno, Daniele
Boggia, Giampiero Bonfantini, Cesario Vanesa Gisela, Silvana Cimieri, Mara Destefanis, Giorgio Digifico, Caterina Gallo, Marilisa Giordano, Christian Ibanes, Enzo Malazzi, Franco
Marchisio, Anna Laura Millaci, Clara Marchitelli Rosa Clot,
Valentina Pazzini, Gabriella Pettinato, Gianni Riva, Maria Teresa Vittone. Per la Sezione Muse, gli artisti Guido Adaglio,
Maria Giulia Alemanno, Andrea Gruccia Appendino, Marcela
Monica Barragan, Giacomo Calcagno, Laura Cappadonia, Margherita Cravero, Vincenzo Del Duca, Franco Fassone, Franco
Giletta, Marilisa Giordano, Timoty Giuliani, Christian Ibanes,
Stefano La Prova, Enzo Mlazzi, Clara Marchitelli Rosa Clot,
Marina Monzeglio, Raffaella Morgan, Valentina Pazzini, Gabriella Pettinato, Piera Prandi, descrivono il concetto di femminilità inteso secondo parametri estetici di bellezza in cui l’immagine della musa ispiratrice diviene l’emblema dell’amor puro per giungere all’estasi della creazione. La Sezione Femme
Fatale rappresenta la donna peccatrice, partendo dall’immagi-
risa Ravera, Gianni Riva, Giovanni Rosazza, Ornella Stefanetti, Adriana Spatuzza e Francesco Terelle. Dunque, se l’arte è bellezza e la bellezza è donna, l’arte,
signori miei è donna.
Ricordiamo che la città di Baldissero
d’Alba sta vivendo un grande appuntamento artistico e storico dedicato alle
esposizioni itineranti di importanti maestri, tra cui Lorenzo Lotto, dal titolo I
Volti dell’Anima, ideata dall’ Assessore
alla Rivoluzione Culturale Vittorio Sgarbi. La serata si è conclusa all’Osteria Sála di Pocapaglia. (a. d. t.)
Al tavolo, da sinistra, Vittorio Sgarbi,
il sindaco di Baldissero d’Alba Cinzia Gotta,
il critico d’arte Andrea Taricco
e la Presidente del Salotto dell’Arte Sivana Belvisi,
all’inagurazione della mostra;
nella foto a lato, Silvana Belvisi con Vittorio Sgarbi
© aut./SdA
ne biblica di Eva per giungere a quelle mitiche come Medea, storiche come Lucrezia
Borgia sino a quelle cinematografiche come
Marlene Dietrich. Elementi che hanno ispirato Daniele Duò, Marilisa Giordano, Daniela Issoglio, Giuseppe Lo Faro, Severino
Magri, Angelo Maiorana, Michela Mirici
Cappa, Gabriella Pettinato, Silvia Ravetti, Alessandro Sevà, Nicola Soriani, Antida Tammaro. Infine la Sezione Donna Moderna che riporta il culto femminile nella direzione della contemporaneità rappresentandola nella vita di tutti i giorni, nelle
azioni quotidiane, assorbita dall’ordinario e dalla totale spontaneità, in cui smette d’essere icona e diviene protagonista attiva. Gli artisti Silvana Cimieri, Caterina Gallo, Marilisa Giordano, Timothy Giuliani, Massimo Marano, Giuseppa Marinaccio, Luciana Mayer, Gabriella Pettinato, Rosella Porrati, Ma-
Sala Confraternita
Comune di Baldissero d’Alba
Via XXV Aprile 12 – Baldissero d’Alba (Cn)
“Afrodìsia” Mostra collettiva
Dal 9 al 23 giugno 2013
Info: 011 0743717
345 3806837 / 339 6807922
[email protected]
Pagina a Tema
“animali”
Corriere12_7-animali__ 12/06/13 14:11 Pagina 1
Artisti scelti dal Corriere dell’Arte
a cura di Andrea Domenico Taricco
Graziella CACCIA - Cell. 347 4617007
L’olio su tela Carlo e i limoni instaura un itinerario figurale che si diparte dal senso della forma quale manifestazione pura di una traduzione psichica della realtà oggettiva, traslata successivamente, per mezzo del colore, in
metafisica teatralizzazione del soggetto, snaturando così
la matrice originaria. La posa fiera del gatto, posto sulla
destra del ripiano d’appoggio, sembra fissare con il proprio sguardo l’osservatore, che, in questo modo, viene caturato e come inghiottito dal senso profondo dell’opera,
quasi avesse imboccato i sentieri reconditi d’un paesaggio metafisico; mentre, sulla sinistra, una natura morta include una brocca circondata dgli agrumi. Tutti gli elementi
quivi collocati costituiscono la base di una prospettiva che
scende ulteriormente in profondità: dalla vegetazione retrostante, in cui due alberi solinghi si stagliano verso il
cielo, ad un fiumiciattolo che serpeggia fino al mare.
“Carlo e i limoni”, olio su tela
Gian Vittorio GALOSSO
- Cell. 335 261930
Il dipinto Zebre (2005) di Galosso è stato realizzato con
acquerelli su carta, determinando - oltre che da un profilo
tecnico, da una visione del tutto analitica - un deciso rinvio ad un significato profondo ed universale, ovvero l’amore che lega una madre al proprio figlio. Nella scelta del
soggetto, infatti, assistiamo alla rappresentazione di una
zebra adulta che, con delicatezza ed eleganza estrema, piega sulla sinistra il proprio capo, coprendo quello del suo
cucciolo. E in questo semplice atto di protezione leggiamo appunto tutto l’affetto che una madre è disposta a donare al proprio pargolo, incapace, nei primi anni d’esistenza,
di provvedere a se stesso: questo, secondo leggi di natura che dominano anche l’uomo, poiché proprio all’uomo
è dedicato il senso descrittivo dell’opera stessa, quale sintesi perfetta d’uno stile sobrio che armonizza la bellezza
spontanea di questi esemplari divinizzati dall’arte.
"Zebre", 2005, acquarello su carta, 40x30
Carla PERONA
- Cell. 338 7128055
L’acrilico su tela Agguato è un’opera realizzata da Carla Perona nel 2013, in cui egli rappresenta un
semplice felino colto nelle sue azioni ordinarie: lo vediamo infatti far capolino da un ammasso di rami
accatastati al suolo, mentre la ricca vegetazione si perde in macchie espressive che svaniscono nella luce in profondità. Ma ciò che emerge inoltre in
primissimo piano sono gli occhi del gatto, che come suggerisce il titolo - esprimono l’attenzione verso qualcosa che ne ha catturato l’attenzione. A metà strada tra il gioco spensierato o la
caccia istintiva, l’animale poggia il proprio muso sul legname, simulando un’immobilità pregna di tensione, propria della caccia, che anticipa uno scatto successivo in direzione di alcunché posto indicativamente fuori campo; l’artista
traduce così l’immobilità dell’attimo fissato pittoricamente come pausa di un’azione imminente:
il gesto pittorico dinamizzato in potenza.
“Agguato”, 2013, acrilico su tela, 30x40
Antida TÀMMARO
- Cell. 331 3450332
In Greyhounds (2013), opera realizzata ad acrilico su tela e su faesite, Antida Tàmmaro immortala
tre splendidi levrieri di razza greyhound, appunto. Le figure in primo piano sono rappresentate in contrasto con lo sfondo, ottenuto invece grazie alla potenza espressiva dei colori accesi: uniti dal senso
della posa, essi ricordano il mitico Cerbero, tricefalo, questa volta predisposti allo scatto, in direzione di qualcosa che li attrae; l’erba è alta, mentre nel firmamento è raffigurata proprio la costellazione del Cane, di cui Sirio è l’astro più
luminoso. Il coinvolgimento sensoriale degli
animali verso alcunché di tangibile costituisce
l’impeto di un’azione che trova nei rispettivi
protagonisti una conseguenza logica. Il simbolismo astrale di riferimento, però, eleva in potenza questi elementi razionali, proiettandoli
ad una lettura celeste, preordinata, precostituita: il destino, insomma, diviene scrittura criptica, che solo la pittura è in grado di decifrare.
"Greyhounds", 2013, acrilico su tela e su faesite, 50x70
P.za Zara, 3 - 10133 Torino
Tel. 011 6312666 / fax 011 6317243
Luisa CONTE
- Cell. 347 0696544
Ancora una volta Luisa Conte ci incanta con i suoi gatti.
Pensando a Le chat Empereur (Jack Bonaparte) del 2012,
ad esempio, vediamo come ella citi con ironia l’opera di
Jean-Auguste Dominique Ingres intitolata Napoleone I sul
trono imperiale (realizzata ad olio nel 1806 ed oggi custodita al Musée de l’Armée di Parigi), sostituendo però il conquistatore còrso con il simpatico felino domestico: la regalità della posa, la sontuosità classica del contesto e la maestosità indubbia del significato, vengono improvvisamente
stravolti dalla scelta che descrive la fierezza dei gatti, quali espressioni nobili del mondo animale. La loro bellezza
così come la dolcezza che li caratterizza, non esclude una
certa eleganza nei loro modi, rinviando ad una nobiltà, questa volta immortalata in uno splendido acrilico su tavola
con cornice in foglia d’oro, già esposto in una collettiva intitolata Incontri/Confronti, presso Palazzo Ruspoli a Roma.
"Le chat Empereur (Jack Bonaparte)", 2012, acrilico su tavola con cornice in foglia d’oro, 80x60
Clara MARCHITELLI ROSA CLOT
Maternità nel cielo è il titolo dell’opera realizzata ad
acrilico su masonite, in cui l’autrice rappresenta uno
splendido gruppo di volatili colti nello spazio vitale della loro esistenza. La madre protettiva si prende cura dei
suoi piccoli, sul nido a forma di uovo spezzato in due,
quasi ad indicare il fatto che lo stesso nido/uovo diventi
il macro-contenitore, il ventre celeste che ospita la vita. Tutto però avviene in cielo, anche se un azzurro ripiano ne contorna il confine. Il simbolismo onirico evidenzia tale rapporto ideale con un ambiente irreale ma
oggettivato da elementi estrapolati dal contingente.
Genitori e figli divengono così discendenza sacra di
una Natura indifferente, benché espressione sublime
d’una volontà sconosciuta che trova nella bellezza la
propria manifestazione concreta. E il sinonimo della
bellezza consiste proprio nella creazione artistica.
- Tel. 011 9352907
"Maternità nel cielo", acrilico su masonite
Anna SCIARRILLO
- Cell. 335 7109090
Sotto scacco, Pablo il coatto è un dipinto su vetro che sintetizza tecnicamente la poetica espressiva di Anna Sciarrillo. Assistere alle sue creazioni è come immergersi in universi indefiniti in cui la fluidità, la luce o la resa plastica della figurazione inducono sicuramente ad una profondità d’animo del tutto singolare. La scelta dei materiali, difatti, è una componente determinante nella lettura di un’opera, poiché veicola il soggetto rappresentato verso significazioni che esprimono perfettamente la
sensibilità dell’artista. In questo caso il materiale di riferimento
è il vetro, che indica trasparenza, dinamizzando il costrutto plastico con l’obiettivo appunto di attraversarlo per mezzo della luce che riscrive lo spazio sino a dilatazioni emozionali: l’introspezione viene in superficie assumendo connotazioni simboliche. Un felino posto sulla destra della composizione attende la
propria preda chiusa in una gabbia, descrivendo così i limiti
a cui ogni forma esistente deve sottostare per sopravvivere.
“Sotto scacco, Pablo il coatto“, dipinto su vetro, 50x40
Marco Giuseppe TOMA
- Tel. 0824 21519
Spire, lavoro eseguito a pastelli acquerellabili, è un perfetto connubio tra lo stile e la tecnica dell’artista, per generare un’espressione linguistica del tutto originale: la rappresentazione figurativa dei due mammiferi, aggrappati ai sottili tronchi degli alberi, indica il proprio attaccamento alla vita e alla natura stessa, quale progenitrice assoluta. Ma l’introduzione dei serpenti, attorcigliati con le proprie spire ai piedi delle figure soprastanti, delinea il pericolo imminente, che s’annida oltre le grazie della loro innocenza. Il bene e il male di riferimento si compenetrano
in una significazione simbolica sviluppata
tecnicamente attraverso l’incisività del tratto che segue la gestualità del momento, percorrendo il ritmo cadenzato e sincopato della morbidezza cromatica. Il colore, infatti, si
inserisce successivamente nella composizione
definita, contestualizzando l’espressione formale in una profondità esistenziale che annunzia forse il terrore del vuoto cosmico.
“Spire”, graphos e pastelli acquerellabili
CORRIEREdell’ARTE
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COURRIER
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DES
ARTS
21 Giugno 2013
Al Piemonte Artistico Culturale – Torino
Comp(l)imenti...
Lo spazio della Galleria Piemonte Artistico Culturale, che ha ospitato la Collettiva dei Soci, foto © aut./PAC
ENZO PAPA
R
icorrentemente il Piemonte
Artistico riunisce gli artisti
associati in esposizioni di
gruppo, in cui si dispiega una accattivante panoramica di soggetti e di
stili, i quali caratterizzano il livello
e la qualità dei partecipanti e dello
stesso sodalizio. La rassegna più recente, oltre ad una piccola antologica del socio Mario Micheletti, commemorato dal biografo Angelo Mi-
strangelo, esibisce un novero di dipinti e sculture prevalentemente figurativi, con presenze minime di opere informali, fedele continuità dei pochissimi soci di tendenza astrattista.
Le opere presentate si apprezzano per
la compiuta qualità tecnica, che dimostra la lunga esperienza e il rigoroso magistero artistico degli espositori, soci di antica data, pressoché
sempre presenti alle mostre collettive degli ultimi lustri, anche se non
tutti gli associati partecipano con re-
golarità alle riunioni espositive di
gruppo. Osservando il carattere figurativo delle opere presentate il visitatore può domandarsi se l’arte iconica sia un recupero della tradizione
culturale riportata ad una nuova figurazione, più vicina all’apprezzamento generale ed alla immediata
fruibilità del pubblico, o se non sia
il prodotto di una fase di stallo, nella diffusa demotivazione alla ricerca
e all’innovazione, in un momento di
prevalenti altri interessi e problemi.
“Insieme”, Tino Aime ed Enrico Challier alla Tinber Art Gallery di Pragelato (To)
La risposta non può che essere congetturale, ispirata alla disaffezione
per l’arte in una “picture-age” invasa da un diluvio d’immagini pervasive fino al rifiuto, ragione per cui
l’espressività artistica si perde confusa nella tempesta di immagini tecnologiche, con ridotta possibilità di
essere distinta come manufatto
espressivo (ed espressionistico) diverso, per qualità ed intendimenti, da
ogni altra immagine generata e diffusa per applicazioni comunicative.
Tuttavia, la mostra al Piemonte Artistico, ancorché quasi interamente
figurativa, segna una netta differenza con il prodotto tecnologico, proprio per l’impegno professionalmente
artistico degli autori, fedeli all’operatività diretta e personale, che infonde ad ogni opera pregnanti sentimenti ed emozioni visive e, dunque,
anche commozione della componente spirituale. La rassegna si connota,
inoltre, per la particolare circostanza che prelude ad una sospensione
delle attività del Piemonte Artistico,
pausa a scadenza non definita, ma
densa di auspici e di speranza, per
una ripresa più intensa e vivace non
troppo differita nel tempo.
PAC
Piemonte Artistico Culturale
P.za Solferino 7
Torino
“Colori e Volumi”
Collettiva dei Soci
Mostra conclusa
Info: 011 542737
Il Monviso
secondo
Cordero
Riccardo Cordero, “Monviso”, 2013,
scultura in ferro, h. 110 cm. © l’artista / CAI
Una scultura di Riccardo
Cordero al Museo della
Montagna di Torino, donata dallo scultore in occasione dei 150 anni del CAI: è
stata realizzata con gli attrezzi costruiti dalla CAMP
per gli alpinisti, quali chiodi, piccozze, ramponi, ecc…
L’opera, che rappresenta il
Monviso, misura 110 cm. di
diametro ed è stata realizzata nel 2013 in ferro speciale
per attrezzi da montagna.
Martino Bissacco, “La porta dell’inferno, 100x100 cm. © l’artista
Paesaggi silenti e il ritmo ancestrale delle stagioni
ELENA PRANDO
terpreta la vita alpina: i
paesaggi immersi in silenzi fatati di Tino Aime, “(...) luce fredda,
fatta di grazia e gioia
trattenuta (...)” - scrive
Giorgio Cattaneo nella
recensione del catalogo
-, introducono e circoscrivono le policrome e
intense sculture lignee
di Enrico Challier.
S
abato 22 giugno
alle ore 18 la Tinber Art Gallery
inaugurerà la mostra Insieme di Tino Aime ed
Enrico Challier.
La pittura di Tino Aime,
si articola attraverso il
tema delle Finestre, intese come cornici che
delineano paesaggi silenziosi, cromaticamente inconfondibili, illuminati dalla luce serica
e sottile della luna; scene di vita contadina, interni sobri e nature distintive dell’alta Val Susa, ritratti dall’Artista in
una atmosfera magica;
esse possiedono la sottile caparbietà di innescare nella percezione dello spettatore, percorsi mentali alterni: nuovi, perchè conducono a reminescenze antiche;
remoti, perchè raccontano una realtà appartenente ad
un mondo invisibile.
Le Stagioni di Enrico Challier sono ispirate dal moto
periodico che la Natura rappresenta, sono allegorie
classiche che regolano lo scorrere del tempo: tale ritmo costante, immutabile, è una certezza ancestrale che
incoraggia la creazione estetica dell’Artista. Challier
nelle “sue” fanciulle accoglie tratti propri dell’Espressionismo. Le opere sono caratterizzate da cromie
forti, le forme sono lasciate a spigolo e i tagli a legno
vivo; egli percorre, con peculiare incisività, alcune
componenti primitivistiche per comunicare la nostalgia verso un’armonia recuperabile, alla ricerca delle
radici dell’esistenza umana.
L’esposizione, che continuerà per tutto il periodo estivo, celebra un connubio particolare che riflette e in-
Cascina Roland – Villarfocchiardo (To)
Tinber Art Gallery
Via Albergian 20
Souchères Hautes
Pragelato (To)
“Insieme”
Tino Aime
Enrico Challier
Dal 22 giugno all’8 agosto
Info: 0122 78461
334 6070170
[email protected]
Nelle immagini:
sopra, Tino Aime
“Fremo fatigo e linsoulà”, 2011
tecnica mista su tavola;
qui a lato, Enrico Challier
“L’autunno è una seconda primavera
dove ogni foglia è un fiore”, 2013
noce, acrilico, pastelli e foglia d’oro
© aut./Tinber
La narrazione poetica e informale
di Martino Bissacco
S
i inaugurerà il 29 giugno presso la Cascina Roland di Villarfocchiardo la mostra Ieri, oggi, domani del Maestro Martino Bissacco. Saranno esposte una ventina di
tele dell’artista che, come ha scritto Paolo Levi “è maestro di gesti
pittorici evocativi, graduali, aperti alla solarità. Sin dal primo incontro ci si imbatte in una ricerca
meditata, in un succedersi di sovrapposizioni cromatiche allusive,
di eleganti schermaglie, di passaggi alla soglia della sonorità (..).
Il suo narrare poetico informale
gioca sulla velocità ed abilità dell’esecuzione lasciando spazio al
colore gestuale che si frantuma
attraverso infinite qualità tonali”.
La mostra si protrarrà fino al 18
luglio prossimo.
Cascina Roland
Via Antica di Francia 6
Villarfocchiardo (To)
“Ieri, oggi, domani”
Personale di Martino Bissacco
Dal 29 giugno al 18 luglio
Orario: 12,00-19,00; lunedì, chiuso.
Info: 011 19323183
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Spettacoli / Fotografia
COURRIER
21 Giugno 2013
Presentata la stagione dello Stabile torinese
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La giusta ricetta per il nuovo cartellone del Regio
Quando il teatro è sogno (e successi) Un grande repertorio e i conti in ordine
a ricetta vincente ha tre ingredienti: rigore gestionale, orgoglio di appartenenza di tutti (lavoratori compresi) al
“loro” teatro e dedizione di un
pubblico che ama il Regio e ne riconosce sforzi e qualità produttiva con campagne abbonamenti
che registrano autentici record. Così il sovrintendente Walter Vergnano, con una punta di giustificabile orgoglio, ha presentato in
gione, Rigoletto e La Traviata),
Puccini (Madama Butterfly, Turandot, Tosca e Gianni Schicchi)
e Rossini (Il barbiere di Siviglia e
Guglielmo Tell). Il cartellone si
completa con una serata dedicata
a Giuseppe Verdi, con il balletto
dell’Opéra di Lione, poi con Il
flauto magico di Mozart, Una tragedia fiorentina di Zemlinsky, The
rake’s progress di Stravinskij (nell’allestimento di David McVicar,
forse la scelta registica più accattivante della stagione) e La vedo-
una affollatissima conferenza
stampa la stagione 2013-2014,
composta da ben 15 titoli in cartellone e incentrata sul grande repertorio italiano di Verdi (Simon
Boccanegra, che inaugura la sta-
va allegra, la celebre operetta di
Lehár che conclude il cartellone.
La prevista tournée in Giappone
conferma l’internazionalizzazione dell’immagine del Regio, resa
possibile anche dal lavoro svolto
ELIO RABBIONE
ALESSANDRO MORMILE
C
L
onferenza stampa di presentazione dello Stabile torinese
per la stagione 2013-14, che
scivola via come quattro chiacchiere
tra amici, poltrone comode per i tanti che s’avvicendano nella sala sotterranea del Carignano, abolito il tavolo troppo ufficiale, sorrisi. Tutti felici e giustamente fieri, Evelina Christillin ad elencare cifre (176mila e fischia spettatori, 14.500 abbonati, tanto per dire) e premi, a sottolineare come in “questi numeri sta l’equilibrio
“RIII, Riccardo Terzo”, con Sabrina Knaflitz, Alessandro Gassman (al centro)
perfetto tra la qualità del progetto ar- e Sergio Meogrossi, foto © Federico Riva / TST;
tistico e l’efficienza della gestione che a destra, un momento del “Simon Boccanegra” in scena al Regio di Torino
contraddistingue l’attuale assetto del foto © aut./TeatroRegio
nostro Stabile”, a glorificare un bilancio in pareggio, a ringraziare gli sponsor Fiat e sandro Gassmann al centro di un RIII – Riccardo
Cariparma cui sta per aggiungersi, vista l’aria ale- Terzo nell’adattamento di Vitaliano Trevisan (TST,
manna che circolerà nei prossimi mesi, un impor- Teatro Stabile del Veneto e Società per Attori).
tante aiuto che parla la lingua cara a Goethe. Men- Un’occasione, durante le recite torinesi che cadotre l’assessore Coppola loda quella “capacità che no appaiate al TFF di Paolo Virzì, di parlare delgli altri territori ci invidiano”, Piero Fassino ricor- l’edizione ronconiana che vide sul palcoscenico
da “il prestigio nazionale che è garantito allo Sta- dell’Alfieri il grande Vittorio, con una mostra che
bile e l’interesse che gli viene riconosciuto da ogni allineerà brani della scenografia di Ceroli, costuparte”, felice pure lui – già quotidianamente alle mi, ricordi. Tra le ospitalità, Branciaroli, Zingaretprese con quella gran fatica di far quadrare i conti ti, Leo Gullotta con Prima del silenzio che segnò
che neanche una massaia – che “crescano i costi la fine della carriera e della vita di Romolo Valli,
ma con essi pure i ricavi, come del resto già si è Toni e Peppe Servillo con le edoardiane Voci di
constatato con il Regio”, più che sincero ed avve- dentro, Poli alle prese con Pascoli, Mauri, Giulio
duto quando dice che “la cultura è uno dei motori Scarpati, tantissimi altri. Si inizia al Gobetti, il 22
della città” e che la città ha l’obbligo di investire ottobre, con Giorni felici di Beckett, questa volta
sulla cultura, di accrescere questa “già forte proie- Winnie che sprofonda nella sabbia è Nicoletta Brazione culturale” che non può che avere un signifi- schi (in Benigni). Attendiamo più che fiduciosi.
cativo riverbero sul polo turistico. Visto che anche
noi che lo stiamo ascoltando e, di rimando, chi qui
OTORAMA - suppergiù giugno legge, tutti quanti facciamo parte della realtà torinese, ecco che il primo cittadino non può non ri- PHOS – Chieri (To)
chiamarsi ad un “mecenatismo civico”, largamente inteso, magari concretamente preso in considerazione con un fattivo 5 per mille.
A guardare quell’enorme cetaceo, che sospeso a
dei palloncini colorati campeggia tra alte montagne ad introduzione della cartella stampa, c’è davvero da sognare. “Stagione di sogni” è l’appunto
per i prossimi mesi. A sfogliare, ci si ritrova davanti La Natura di quattro autori
a 45 spettacoli programmati fra produzioni e ospitalità, 10 tra produzioni e coproduzioni, di cui 6 a confronto fra fotografia e pittura
nuovi allestimenti e quattro riprese, un forte legame con il Circolo dei Lettori per un interessante, PHOS - Centro Polifunzionale per la Fotosingolare progetto, “A voce alta”, uno sguardo spe- grafia e le Arti Visive, diretto da Enzo Obiciale alle compagnie del territorio (“Piemonte fe- so, presso Palazzo Buschetti, via Garibaldi,
lix”: “Il misantropo” con i Marcido Marcidorjs co- 35 bis - Chieri (To). Bestiari, collettiva con
me pure “Gl’innamorati” goldoniani con Nello Ma- Pietro Bologna, Stefano Favarelli, Ilaria
scia, produzione Il Mulino d’Amleto). Il direttore Ferretti, Roberto Kusterle: nell’ordine, le
Mario Martone porterà a New York le Operette mo- notturne suggestioni immaginifiche di Anirali (le rivedremo ad aprile al Carignano) da cui sta malerie (Bologna), che “non si raccontano per
per trarre un film, interprete Elio Germano, co- messa-a-fuoco ma per illuminazione non prestruendo un ottimo gioco di canali pieni di incroci meditata”, gli “animali ibridi di parola e di fie risorse, occasione che a buon diritto rientra in un gura, precipitati in araldiche un po’ sbilenche,
invidiabile “progetto internazionale”. Gemma del- anelli mancanti di genealogie inesistenti” (Fala stagione, interpreti Laura Marinoni e Walter Ma- varelli), nonché quella “dimensione selvaggia
losti, pure in veste di regista, è Quartett, ovvero “Le del reale in cui il movimento istintivo evoca
relazioni pericolose” di Chardelos de Laclos rivi- l’ossessione del predatore” (Ferretti), ovvero
ste da Heiner Műller, debutto torinese e poi al Théâ- gli scortecciati Segni del Corpo (Kusterle),
tre du Galpon di Ginevra e al Residenztheater di “da cui protrudono strane creature che semMonaco di Baviera. Da quest’ultimo, ci porteremo brano nascere dal groviglio interiore o che
a casa Le lacrime amare di Petra von Kant di Fas- stanno appollaiate su di esso come segni amsbinder, come pure arriverà sull’onda del successo monitori d’un’inversione di forza tra uomo e
il Woyzeck di Büchner nell’edizione del Teatro Ka- fiera”, questo caravanserraglio di foto e pittona di Budapest o ancora, versione del “Macbeth” tura mostra e dimostra l’essenziale naturale
di Heiner Müller in lingua francese, Mack is co- della vita nel suo “movimento verso l’alto con
ming Back, dal Théâtre du Galpon di Ginevra per un clic finale” (secondo Julio Cortazar). Evila regia applauditissima di Gabriel Alvarez. Per le tando catoblepismi, si spera.
produzioni e coproduzioni fatte in casa, oltre Quar- Fino al 5 luglio.
tett, Valerio Binasco ripropone Shakespeare con un Info: 011 7604867 - www.phosfotografia.it
Mercante di Venezia protagonista Silvio Orlando,
In alto,
impegno che debutta al Festival veronese e che doI. Ferretti, “Pavone bianco”, foto b/n © aut./PHOS;
po il successo di Romeo e Giulietta ci lascia ben
qui a lato,
sperare, Lavia è interprete e regista dei Pilastri delR. Kusterle, senza titolo, serie “I Segni del Corpo”
foto b/n © aut./PHOS
la società di Ibsen (TST e teatro di Roma), Ales-
F
All’anima
della bestia
da Gianandrea Noseda, direttore
musicale che sarà sul podio per dirigere il Simone, il Tell e The rake’s progress. Nessun colpo d’ala di particolare riguardo nella scelta dei cast vocali che, seppure ben
assortiti, non appaiono in tutti i casi fantasiosi. Eppure la presenza
rassicurante di un ventaglio così
vasto di titoli famosi e la ripresa
di allestimenti ormai entrati nel repertorio del massimo teatro d’opera piemontese attestano come
la politica di risparmio abbia dato
i suoi frutti e confermi nel Regio
una delle realtà operistiche italiane più sane. Alcuni osserveranno
che si sarebbe potuto osare di più
in talune scelte: manca ad esempio la tanto attesa Francesca da
Rimini di Zandonai, la cui proposta sarebbe stata più che opportuna nel centenario della prima esecuzione torinese del 1914, o che
il barocco (oggi tanto di moda)
continui ad essere trascurato. Ma
non è questo che realmente conta; interessa piuttosto che il Regio
continui a contare sul sostegno
delle istituzioni locali per far fronte alla mannaia dei tagli delle sovvenzioni nazionali, così da proseguire in un cammino di oculatezza gestionale e di politica artistica saggiamente bilanciata fra
qualità ed esigenze del pubblico.
a cura di Enrico S. Laterza
Forte di Bard (Ao)
A contatto
di pellicola
Sotto la lente i provini dei grandi
reporter dell’Agenzia Magnum
Fo r t e d i B a r d - B a r d ( A o ) . C o n t a c t
Sheets , retrospettiva collettiva a cura
di Magnum Photos, in anteprima mondiale: l’importanza di scegliere il gius t o s c a t t o t r a i p r ov i n i - a - c o n t a t t o d i
m a e s t r i re p o r t e r d e l l a m i t i c a a g e n z i a
statunitense, del calibro di Eve Arnold,
B r u n o B a r b e y , H e n r i C a r t i e r- B re s son, René Burri, Robert Capa, Elliott
Erwitt, Paul Fusco e Philippe Halsman, così come Jim Goldberg, Thomas Hoepker,
Trent Parke, Paolo Pellegrin
e Alec Soth, in un viaggio
lungo ottanta immagini, dall’embrione della selezione iniziale alla stampa definitiva, in
versione vintage e/o modernprint; si susseguono sette decenni, scorrendo, sfogliando
eventi storici (dallo Sbarco in
Normandia al ’68 parigino, dal
Vi e t n a m a l l ’ 1 1 S e t t e m b r e ) e
personaggi famosi (dal Che a
M a l c o l m X , d a M i l e s D av i e s
ai Beatles). Senza sosta sino
ad adesso.
Dal 21 giugno al 10 novembre.
Info: 0125 833811
www.fortedibard.it
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Segnalazioni
ARTS
21 Giugno 2013
Il Corriere dell’Arte apre su questa pagina un servizio di informazione per eventi presenti su Torino e Piemonte e in tutta Italia.
Entro uno spazio di 7x4 cm. segnaleremo in modo esaustivo (data, luogo, riferimenti nominativi e descrizione) notizie da Gallerie, Musei, Fondazioni, Artisti
che espongono con mostre personali o collettive. Il costo della segnalazione ammonta a 15 euro cadauna e la stessa deve pervenire in redazione 12 giorni prima della data di inizio.
Ricordiamo che il Corriere dell’Arte è l’unico quindicinale del settore, da 17 anni presente in Italia, e si avvale di una distribuzione agli abbonati,
in edicola sul territorio torinese, e di una presenza on-line (www.corrieredellarte.it) con oltre 500 contatti al giorno e su facebook con più di 6000 followers.
TORINO e PIEMONTE
Scorsese
Museo Nazionale del Cinema
Fondazione Maria Adriana Pr olo
Via Montebello 20 – Torino
Fino al 15 settembre
La mostra in corso, coprodotta da Museo Nazionale del Cinema e Deutsche Kinemathek
di Berlino, celebra il cinema del grande regista italoamericano Martin Scorsese che dagli esordi con la New Hollywood a oggi ha
contribuito con la sua opera a scrivere pagine fondamentali della storia del cinema.
P ro ro g a t a l a m o s t r a s u Ti z i a n o
a Mira do lo
Castello del Miradolo
Via Cardonata 2 – S. Secondo di Pinerolo (To)
Fino al 14 luglio
Info: 0121 376545
In seguito al recente successo, la mostra I volti
e l’anima. Tiziano. Ritratti proseguirà fino al 14
luglio. Vittorio Sgarbi presenta attraverso due
video la storia del cadorino e espone le caratteristiche degli otto quadri provenienti da collezioni private ed ora esposti all’interno del castello del Miradolo. Un’occasione in più per chi
non avesse ancora avuto il piacere della visita.
Nic ola D e Ma ria
“ I fo gl i c he i l v en to mi spar g e
s o n o d i s eg ni d i ve nt o e d i a n im a li ”
GAM - Galleria Civica d’Ar te
Moder na e Contemporanea
Via Magenta 31 – Torino
Fino a l 29 settembre
Info: 011 4429518
La grande antologica dedicata a De Maria
propone circa trecento lavori su carta che
l’artista ha realizzato a partire dagli Anni
Settanta sino ad oggi. La mostra sarà articolata nel rapporto tra il disegno e lo spazio dipinto, la fragilità della carta e la monumentalità della parete, in un costante dialogo dimensionale, ove il canto del disegno
si confonde nella musicalità della parete.
“ La G al l er i a S aba ud a
pr es e nt a al C as te l l o di M o n c al i e r i ”
Cavallerizza Sabauda
Castello di Moncalieri
P.za Baden Baden
Moncalieri (To)
Sino ad ottobre 2014
Info: 334 1124914
Al Castello di Moncalieri saranno conservate
5.000 opere della Galleria Sabauda, tra cui
900 dipinti, 180 sculture e oreficerie, 60 mobili ed arredi, fino al loro trasferimento nella
Manica Nuova di Palazzo Reale. Presenti in archivio anche opere di Defendente e Gaudenzio Ferrari, , Giovanni Bellini, Veronese, Reni,
Van Dyck, Guercino, Dauphin, Seyter, Tiepolo,
Guardi, Canaletto, Bellotto, Jules-Cesar Van
Loo, Rosalba Carriera, Batoni, Bagetti, Costantin,
Chessa, Menzio, Paolucci e Spazzapan.
“ I n b a t t e re , i n l e v a re ”
Mo st ra f ot o gr af i c a
Museo Casa del Conte Verde
Via Piol 8
Rivoli (To)
Fino al 14 luglio
Info: 011 9513202-3469
L’esposizione vuol rappresentare una finestra sul mondo della musica: dalla banda di
paese al balletto classico, passando per la
giga occitana, il jazz, il rock: un centinaio di
stampe in bianco-e-nero chimico da scatti
analogici, carichi di vita, con l’intento di esprimere e mostrare il sentimento e la realtà così come traspaiono dalla gestualità delle danzatrici e dai suoni degli strumenti. (c.s./e.s.l.)
“CESMEO
L a v o c a z i o n e i n t e rn a z i o n a l e
d e l P ie mon t e ”
Palazzo del Rettorato
Via Verdi 8 – Torino
Fino al 25 luglio
Info: 011 4335705
In occasione del 30° anniversario del CESMEO,
apre la mostra in omaggio ai rapporti culturali ed
economici tra il Piemonte e il Sud-Est Asiatico.
“ A r g e n t i d i M a re n g o
U n t e s o ro n e l t e s o ro
a P a l a t i u m Ve t u s ”
Palatium Vetus
P.za della Libertà 28
Alessandria
Fino al 13 luglio
Info: 0131 294204
Un Tesoro nel tesoro si propone di costituire una linea di confine tra passato e presente del Tesoro di Marengo. Con l’intento
di condividere l’importanza di un complesso di reperti unico ed eccezionale a livello
archeologico nazionale, gli organizzatori han
previsto nel progetto un’esposizione degli
Argenti, una serie di analisi effettuata da ricercatori universitari di Torino e di Padova,
combinati al riallestimento del Tesoro e alla ripresa degli studi sui reperti esposti.
IL CORRIERE DELL’ARTE
IL CORRIERE DELL’ARTE
È REPERIBILE
A MILANO
PRESSO LE SEGUENTI EDICOLE :
È REPERIBILE
A ROMA
PRESSO LE SEGUENTI EDICOLE :
• P.za Castello
• Molino delle Armi
ang. Ticinese
• C.so Magenta
f.te Teatro Litta
• C.so Garibaldi 83
• Via Boscovich 22
• P.le Principessa Clotilde
• Bookstore Triennale
• Bookstore
Palazzo delle Stelline
• Bookshop
Villa Necchi Campiglio
Via Mozart 14
• P.za Oberdan
ang. v.le Piave
• P.za Croce Rossa
• P.za Colonna
• P.za Colonna
ang. l.go Chigi/Tritone
• P.za S. Silvestro
• L.go Argentina
• Via Nomentana
• C.so Francia
• P.za Fontanella Borghese
• P.za Porta Maggiore
• Dorothy Circus Gallery
Via dei Pettinari 76
• La Diagonale Libreria
Via dei Chiavari 75
Vernissage
Venerdì 21 giugno - ore 18,00
Arte Città Amica Centro Artistico Culturale
Via Rubiana 15 – Torino
“L’Eros nell’Arte e non solo”
Venerdì 21 giugno - ore 18,30
Art Gallery La Luna
Via Roma 92 – Borgo San Dalmazzo (Cn)
“Grafica d’Autore”
c/o Caracol Artecontemporanea (via Saluzzo 23 – Torino)
Sabato 22 giugno - ore 18,00
Tinber Art Gallery
Via Albergian 20 – Pragelato (To)
“Insieme” Tino Aime ed Enrico Challier
Venerdì 28 giugno - ore 18,00
Circolo degli Artisti di Torino
Palazzo Granieri della Roccia
Via Bogino 9 – Torino
“Nuovi mondi. Esperienze visionarie”
Sabato 29 giugno - ore 18,00
Cascina Roland
Via Antica di Francia 6 – Villarfioccardo (To)
“Ieri, oggi, domani”
Personale di Martino Bissacco
Giovedì 4 luglio - ore 18,00
Banca Intermobiliare Suisse
Contr. Sassello 10 – Lugano (CH)
“Il volo della fenice”
Personale di Paolo Lupo
Il Cor r ier e dell’Ar te
dedica una pagina intera
ai vari temi dell’arte
In ogni pagina saranno presenti otto artisti
a ciascuno dei quali verrà riservato uno spazio
pari a 7x13 cm.
Ogni artista presenterà un’opera
che verrà corredata da una recensione
(circa 12 righe) realizzata dai nostri critici.
I temi trattati sono:
nudo, informale, acquerello, gli animali, il mare,
città/campagna/montagna, scultura/incisione.
Realizziamo anche pagine dedicate
ad Associazioni e Scuole d’Arte.
Lo stesso artista potrà essere presente con più temi.
Il costo di ogni uscita,
la cui data è da programmare,
è pari a 60 euro.
Info: 011 6312666
CORRIEREdell’ARTE
COURRIER DES ARTS
Dir ettor e Editoriale
Pietro Panacci
Dir ettor e Responsabile
Virginia Colacino
Condir ettor e Elio Rabbione
Assistente di Dir ezione
Chiara Pittavino
Comitato di Redazione
Giorgio Barberis, Rolando Bellini,
Massimo Boccaletti, Franco Caresio,
Angelo Caroli, Claudia Cassio,
Massimo Centini, Fernanda De Bernardi,
Marilina Di Cataldo, Gian Giorgio Massara,
Alessandro Mormile, Massimo Olivetti,
Enzo Papa, Lorenzo Reggiani,
Gianfranco Schialvino, Maria Luisa Tibone
Segreteria editoriale
Anna Maria Perrone
Cor rispondente da New York
Mauro Lucentini
Cor rispondente da Berlino
Sabatino Cersosimo
Hanno collaborato
R. Carnevale, A. D’Agostino,
P. De Groot Testoni, F. Forzani Borroni,
C. Gallo, E.S. Laterza, M.T. Molineris
E. Prando, A.D. Taricco
Realizzazione grafica interna
a cura di E.S. Laterza e G. Vece
Fotografo uf ficiale
Antonio Attini
Redazioni distaccate
Milano Rosa Carnevale
Tel. 339 1746312
Roma e Napoli Fabrizio Florian
Tel. 388 9426443
Palermo Caterina Randazzo
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Arti Grafiche Civerchia
Latina e Moncalieri (To)
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EditService S.r.l. - Leinì (To)
Editor e Associazione Culturale Arte Giovani
Torino - P.IVA 06956300013
in ITALIA
I n p e rm a n e n z a
O p e re d i C l a u d i o C o r i
Ar ch Galler y
P.le Adriatico 13 – Roma
Info: 340 7406931
L ou i s e N e v e l so n
Fondazione Roma Museo
Palazzo Sciar ra
Via Minghetti 22 – Roma
Info: 06 697645599
Fino al 21 luglio
La mostra è dedicata alla scultrice americana di origini russe Louise Berliawsky Nevelson. La Nevelson occupa un posto di rilievo nella scultura del Novecento e si inserisce a pieno titolo tra le avanguardie storiche del secolo, dal Futurismo al Dadaismo,
in particolare tra gli artisti che hanno utilizzato oggetti prelevati dalla vita quotidiana per le loro creazioni, come Duchamp,
Picasso e Schwitters. Un nucleo di oltre 70
opere racconta l’attività dell’artista, a partire dai disegni e dalle terrecotte degli anni Trenta, attraverso gli assemblage in legno dipinto degli Anni ‘50 e i capolavori
degli Anni ‘60 e ‘70, fino alle significative opere della maturità degli Anni ‘80.
“ Tr om p e l ’ o e i l
L’i n g a n n o d e l l ’ oc c h i o ”
Gallerie dei Ger osolimitani
Via della Sposa 1b – Perugia
Fino al 15 settembre
Info: 075 5735481
Frequente nei paesi nordici nei secoli in cui
la capacità evocativa della natura morta, di
cui il trompe l’oeil fa parte, creava spesso
distinzioni fra la realtà apparente e quella
nascosta. Il trompe l’œil ha origini che si perdono nell’antichità e ha avuto un seguito
principalmente nella storia della pittura italiana, olandese, francese e americana fino
ai giorni nostri. Nella mostra perugina saranno venticinque gli artisti – noti pittori e
scultori contemporanei italiani e stranieri –
a interpretare questo genere: Philip Akkerman, Arnout van Albada, Agostino Arrivabene, Maurizio Bottoni, Mario ter Braak, Karel Buskes, Tullio Cattaneo, Marco Cornini,
Erkin, Henk Helmantel, Marcel van Hoef,
Lars Lehmann, Mark Lijftogt, Claudia Marchetti, Dennis Møgelgaard, Neil Moore, Pieter Pander, Alessandro Papetti, Marco Petrus, Jaap Roose, Livio Scarpella, Piet Sebens,
Dino Valls, Gerrit Wijngaarden, Kik Zeiler.
Abbonamenti
Annuale (22 nn.):
euro 50,00 per l’Italia
euro 120,00 per l’estero
Arretrati: euro 4,00
“G uid o Reni
‘ La co n s e g n a d el l e C hi a v i’
U n c a p o l a v o ro r i t o rn a ”
Pinacoteca San Domenico
Via Arco d’Augusto – Fano (PU)
Fino al 29 settembre
Info: 0516569105
L’esposizione ospiterà il capolavoro del Reni, in prestito dal Louvre e di ritorno in Italia dopo tre secoli di assenza, oltre a due
splendide Annunciazioni, sempre concepite
e dipinte dall’artista per la città di Fano.
“T he Sum m er Sho w 2013
C o m m e n c e m e n t”
Fondazione Fotografia Modena
L.go Posta S. Agostino 228 – Modena
Fino al 14 luglio
Info: 059 239888
In conclusione alla stagione 2012-2013 della Fondazione Fotografica Modena saranno presentati al pubblico le opere degli studenti del master sull’immagine contemporanea. Le esposizioni saranno due: Commencement, il percorso realizzato dai 16
studenti del biennio 2011/2013, ed un ulteriore spazio dedicato alle esercitazioni
degli studenti del primo anno. L’inaugurazione si terrà giovedì 4 luglio alle ore 18.30
presso l’ospedale Sant’Agostino, cui seguirà la cerimonia di consegna dei diplomi.
A i We i w e i
“D is p os it i o n”
Complesso delle Zitelle
Chiesa di Sant’Antonin
Gidecca/Castello – Venezia
Fino al 15 settembre
Info: 02 87238004
Evento collaterale della 55esima Biennale
Internazionale d’Arte e unica grande personale dell’artista nel 2013, la mostra ha
luogo in due diverse sedi veneziane: il Complesso delle Zitelle, sede di Zuecca Project
Space, e la Chiesa di Sant’Antonin. L’esposizione comprenderà due opere di riferimento, una per ciascuna sede, che presentano Ai Weiwei all’apice della sua potenza
artistica e del suo impegno sociale. L’artista ha sempre mostrato grande coraggio,
esponendosi in prima persona nel portare
l’attenzione sui problemi connessi ai cambiamenti sociali del suo Paese, attraverso
la sua arte. È un fulgido esempio di critica sociale legittima e di libera espressione sia in Cina che a livello internazionale.
c.c. postale n. 45958055
intestato a Corriere dell’Arte
Associazione Culturale Arte Giovani
Aut. Tribunale di Torino
n. 4818 del 28/07/1995
ABBÒNATI
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Corriere12_8-11
13-06-2013
15:52
Pagina 11
GIEMME S.r.l. Via Cuneo, 33 - 10044 Pianezza (TO) - Italy
Tel. +39 011.2344400 - Fax +39 011.2344491
E-mail: [email protected]
CORRIEREdell’ARTE
COURRIER
DES
ARTS
A.L.P.G.A.M.C.
Gallerie
ACCADEMIA Galleria
Via Accademia Albertina 3/e – Torino - Tel. 011 885408
[email protected]
Orario: 10,00-12,30/16,00-19,30; chiuso lunedì
Fino al 13/7 Collettiva di Artisti contemporanei
A.C.I. GALLERY Associazione Arte Cultura Immagine
C.so Novara 20/f – Torino - Tel. 011 2483717
[email protected]
Orario: lun. - sab. 16,00-19,00
ARTE CITTA’ AMICA Centro Artistico Culturale
Via Rubiana 15 – Torino - Tel. 011 7717471- Fax 011 7768845
www.artecittaamica.it
Orario: mart. - sab.16,00-19,00; dom. 10,00-12,00; lunedì chiuso
Fino al 30/6 “Armonia di colori” Collettiva
ARTE PER VOI Associazione Culturale
P.za Conte Rosso 1 – Avigliana (To)
Luigi Castagna - Tel. 011 9369179 - Cell. 339 2523791
[email protected] - www.artepervoi.it
Paolo Nesta - Tel. 011 9328447 - Cell. 333 8710636
[email protected]
Orario: sab. - dom. 15,00-19,00
Fino al 30/6 “Giorgio Flis e la mossa del Cavallo”
ART GALLERY LA LUNA
Via Roma 92 – Borgo San Dalmazzo (Cn) - Cell. 339 7108501
[email protected]
Orario: ven. 16,00-19,00; sab. 10,30-13,00/16,00-19,00; dom. 10,30-12,00
Dal 21/6 al 6/7 “Grafica d’Autore”
c/o Caracol Artecontemporanea (via Saluzzo 23 – Torino)
CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINO
Palazzo Graneri della Roccia
Via Bogino 9 – Torino - scala B destra - 1° piano (digitare 4444+ )
Tel./fax 011 8128718
[email protected] - www.circolodegliartistitorino.it
Orario: lun. - ven. 15,30-19,30
Fino al 24/6 “Fiaba... una realtà immaginata. L’Arte interpreta la fiaba
attraverso la contemporaneità”
Dal 28/6 “Nuovi mondi. Esperienze visionarie”
GIORGIO MAROSI Galleria
C.so Francia 209/B – Torino - Tel. 011 7495348
[email protected]
Orario: 10,00-12,30/16-19,30 esclusi lunedì e festivi
Opere grafiche di Emanuele Luzzati e Artisti della Galleria
LA LANTERNA Galleria di Maristella SANDANO
Direttore Artistico: Livio Pezzato - Via Santa Croce 7/c – Moncalieri (To)
Tel. 011 644480 - Fax 011 6892962
[email protected] - www.lalanternaarte.com
Orario: lun. - sab. 16,00-19,00
A. Arcidiacono, S. Attisani, G. Boffa, A. Ciocca, E. Colombotto Rosso,
Gigli, E. Gribaudo, E. Longo, F. Maiolo, E. Maneglia, S. Manfredi,
U. Nespolo, D. Pasquero, G. Peiretti, G. Pezzato, L. Pezzato, C. Pirotti,
G. Sesia della Merla, F. Tabusso, G. Valerioti, naïf croati
e grafica nazionale ed internazionale
LA ROCCA Galleria
Via della Rocca 4 – Torino - Tel. 011 8174644 - Fax 011 8129026
Orario: lun. - sab. 10,00-13,00/15,30-19,30; domenica chiuso
Manifesti originali, grafica, multipli e dipinti
LUCE Gallery
C.so S. Maurizio 25 – Torino - Tel. 011 8141011
[email protected] - www.lucegallery.com
Orario: mer. - sab. 15,30-19,30
Fino al 12/7 Mostra personale di Asta Meldal Lynge
LUNA ART COLLECTION Spazio espositivo
Via Nazionale 73/1 – Cambiano (To) - Tel./Fax 011 9492688
[email protected] - www.luna-art-collection.com
Orario: lun. - ven. 8,30-17,30; sab. 8,30-17.30 (previa telefonata)
In permanenza serigrafie d’arte a tiratura limitata
di Coco Cano, Francesco Casorati, Isidoro Cottino, Theo Gallino,
Franco Negro, Ugo Nespolo, Ernesto Oldenburg, John Picking,
Marco Puerari, Giorgio Ramella, Maurizio Rivetti, Francesco Tabusso,
Silvio Vigliaturo
GIEMME S.r.l. Via Cuneo, 33 - 10044 Pianezza (TO) - Italy
Tel. +39 011.2344400 - Fax +39 011.2344491
E-mail: [email protected]
Associazione Ligure e Piemontese Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea
Maestro Raul VIGLIONE Studio - Galleria - Mostra Culturale
Via Servais 56 – Torino - Tel. 011 798238 - Cell. 335 5707705
[email protected] - www.raulviglione.it
BIASUTTI & BIASUTTI Galleria d’Arte
Via Bonafous 7/1 – Torino - Tel. 011 8173511
Orario: mart. - sab.10,00-12,30/15,30-19,30
MARTINARTE Laboratorio d’Arte e Corsi
C.so Siracusa, 24/a – Torino - Tel. 011 3433756 - Fax 011 3091323
Cell. 335 360545
[email protected]
Orario: merc. e ven. 9,30-12,30/15,30-19,30;
mart. e giov. 9,30-12,30/15,30-22,00
Sono aperte le iscrizioni ai corsi
MERCURIO Galleria d’Arte Contemporanea
Via F.lli Calandra 20/F – Torino - Cell. 333 3656300
[email protected] - www.galleriamercurio.com
In permanenza Opere di Roberto Demarchi
CENTRO ARTE LA TESORIERA
C.so Francia 268 – Torino - Tel. 011 7792147
Orario: mart. - sab. 10,00-13,00/16,00-20,00; lunedì e festivi chiuso
o su appuntamento
Fino al 30/6 Pittura dell’Ottocento
OTTORINO RESPIGHI Centro Culturale Musicale
Via Vincenzo Monti, 11/E – Torino - Cell. 348 6387959
[email protected] - www.centromusicaleottorinorespighi.it
Orario: visite su appuntamento
Sono aperte le iscrizioni ai corsi musicali
PIEMONTE ARTISTICO CULTURALE Galleria d’Arte dal 1957
P.za Solferino 7 – Torino - Tel./Fax 011 542737
[email protected] - www.piemonteartistico.it - presente su facebook
Orario: lun. - sab. 15,30-19,30
DAVICO Galleria
Gall. Subalpina 30 – Torino - Tel. 011 5629152
Orario: mart. - sab. 10,00-12,30/16-19,30; lunedì e festivi chiuso
Fino al 29/6 “Elogio del rinoceronte” Personale di Guido Zibordi Marchesi
RINASCENZA CONTEMPORANEA Associazione Culturale
Via Palermo 140 – Pescara - Cell. 328 6979208
[email protected]
www.rinascenzacontemporanea.jimdo.com
Orario: mar. - sab. (su appuntamento)
Fino al 27/6 “Transizionalismo medioletèo” Collettiva
Fino al 1/7 “Siryus. La discendenza sacra” Collettiva
SENESI Galleria d’Arte
Via Sant’Andrea 44 – Savigliano (Cn) - Tel. 0172 712922
www.senesiarte.it
Fino al 23/6 “Dieci anni d’Arte” Personale di Daniele Fissore
SILVY BASSANESE ARTE CONTEMPORANEA
Via Galileo Galilei 45 – Biella - Tel. 015 355414
Orario: mart. - ven. 16,30-19,30; sab. e festivi su appuntamento
Fino al 30/6 “Solitudine allo specchio” con Antonio de Venezia,
Giuseppe Bombaci ed Eva Antonini
STORELLO Galleria d’Arte
Via del Pino 54 – Pinerolo (To) - Tel. 0121 76235
Orario: mart. - sab. 9,00-12,15/15,30-19,00; lun. e dom. chiuso
In permanenza Opere di Avataneo, Carena, Coco Cano, Faccincani, Fresu,
Garis, Luzzati, Massucco, Musante
TEART Associazione Artistico-culturale
Via Giotto 14 – Torino - Tel. 011 6966422
Orario: mart. - sab.17,00-19,00
Fino al 26/6 “Acquerelli di viaggi del TeArt” di Elena Saraceno
TINBER ART GALLERY
Via Albergian 20 – Pragelato (To) - Tel. 0122 78461
[email protected]
Orario: sab. e dom. 10,00-12,30/15,30-19,00
In permanenza Opere di Tino Aime, Jean-François Béné, Andrea Berlinghieri,
Gianni Bertola, Fulvio Borgogno, Flaviana Chiarotto, Enrico Challier,
Dino Damiani, Pierflavio Gallina, Lia Laterza, Claudio Malacarne,
Vinicio Perugia, Elena Piacentini, Mariangela Redolfini, Sergio Saccomandi,
Luciano Spessot
Dal 22/6 all’8/8 “Insieme” Tino Aime ed Enrico Challier
UNIQUE Galerie d’Art di Patrick CAPUTO
C.so Vittorio Emanuele me”II 36 – Torino - Tel. 011 5617049
- Cell. 334 8017314
[email protected] - www.galerieunique.com
Orario: mart.- sab. 10,00-12.30/15,00-19.30
Artisti della Galleria
VIVIARTEVIVA Galleria Artistica e Culturale
Via Madonna delle Rose 34/C – Torino - Cell. 347 9453075 - Fax 011 3114769
[email protected] - www.viviarteviva.it
Orario: lun. - sab.16,00-19,00
Fino al 30/6 “Ventun Artisti di ViviArteViva”
c/o Ristorante “Parthenope” (via Madama Cristina 62 – Torino)
TERRE D’ARTE Galleria
Via Maria Vittoria 20/A – Torino - Tel./Fax. 011 19503453
www.terredarte.net
Orario: mar. 16,30-19,30; mer. - sab. 11.00-13,00/16,30-19,30
Fino al 30/6 “Marina Sasso. Le ceramiche 1968-2013”
Arte Antica
AVERSA Galleria
Via Cavour 13 int. cortile – Torino - Tel. 011 532662
Orario: mart. - sab. 10,00-12,15/15,30-19,00
“Venezia e il Mediterraneo tra ’800 e ’900”
CASA D’ASTE DELLA ROCCA
Via della Rocca 33 – Torino - Tel. 011 8123070/888226 Fax 011 836244
[email protected] - www.dellarocca.net
LUIGI CARETTO Galleria
Via Maria Vittoria 10 – Torino - Tel. 011 537274
Orario: mart. - sab. 9,45-12,30/15,45-19,30
Miscellanea di Pittura Fiamminga e Olandese
SANT’AGOSTINO Casa d’Aste
C.so Tassoni 56 – Torino - Tel. 011 4377770 - Fax 011 4377577
Orario: mart. - sab. 9,30-12,30/15,30-19,30
CORRIEREdell’ARTE - 21 Giugno 2013
corriere12__ 13/06/13 12:42 Pagina 12
È in corso fino al 30 giugno la 171a mostra di arti figurative.
Questi gli artisti espositori.
ACCOMASSO ROMANO Giancarla - ACTIS Giampiero - AGAGLIATE Angela Luigina
- ALASIA Silvana - ALBANO Alba - ALBANO Imma - ALBANO Mario - ALBANO
Raffaele ALBANO Sergio - ALBANO Vincenzo - ALEMANNO Natalia - ALESSANDRIA
Luigi - ALFE’ Cinzia - AMIRR Tasami - APPENDINO Guido - ARBORIO Silvano ARCIDIACONO Antonino - ARESI Feliciano - ASTEGGIANO Gemma - AVATANEO
Antonella - BALAGNA Ludovica - BALDASSI Adriana - BALLIANO Alessandro BALLIANO Ezio - BALOSSINO Piero - BARALIS Franca (Nandos) - BARENGO Giancarlo
- BARETTA Michele - BARLETTA Clotilde - BAVA Gianni - BELLONI Ivana - BENCI
Giorgio - BERINI Alfredo - BERARDI Enrica - BERCETTI Pippo - BERGAMO Dante BERNARDI Rita - BERTAGLIA Luciana (Iaia) - BERTALDI Tania - BERTELLO Guido
- BERTINETTI Claudio Maria - BERTOLA Roberto - BERTOLAZZI Egisto BEVILACQUA Giovanni - BEY Luciana - BIANCHI Rosanna - BINELLO Davide BIONDI Cristiana - BISIO Pierpaolo - BISOGLIO
Mario - BOANO Marisa - BOLONGARO Luigi BONENTI Giuseppe - BONIPERTI Antonella BORGARELLI Anna - BORIO Giovanna (Genny) BORRA Wilma - BOTTA Guido - BOVONE Pierluigi
- BRIGNOLO Domenico - BRUSA Alberto CACCIA Graziella - CAGLIERO Susy - CAGLIOTI
Santo - CAGNOLATI Gianfranco - CALDERA
Valeria - CALDERONI Cristina - CALORIO Maria
Gabriella - CAMBURSANO Michelangelo CAMBURSANO Stefano - CANE CAREN Renato CAPRA Marina - CAPUSSOTTO Valter CARBONARO Maria Teresa - CARBONE Sara CARBONE Valeria - CARDOVINO Francesco CARENA Antonio - CARENA Tin - CARPANI
Adriano - CASALNOVO Maurizio - CASORATI
Francesco - CASTAGNETO Gianni - CAVAZZONI
Vainer - CELSO Fausto - CERIANA MAYNERI
Clotilde - CERMELLI Luigi - CERVAI Maria CERVELLERA Anna - CESTARI Giorgio CESTARO Carlotta - CESTONE Giuseppina CHIARAMONTE
Giovanna
CHIRONE
GUGLIELMINETTI Mariell - CIMINI Maria Lilla CIOBANU MARIUT Paula - CLAIRE Giorgia COLALILLO Giovanni - COLCIAGO Rosanna COLOMBOTTO ROSSO Enrico - COLONNA
GAMERO Giuseppina - CONTE Luisa CONVERTINI Denis - COPPOLA Domenico (Gigli)
- CORAZZINI Grazia - CORBELLI Edgardo CORTESE Lorenzo - CRAVERO Margherita CRISCUOLI Alessandro (Chantal) - CRUCITTI
Angela - CUCCO Caterina - CUNICH Gianluca CURCIO Luigi - CURRA’ Fina - CUSINO Giuliana CUTRUPI Attilio - DADAM Loris - DALLA PIA
CASA Gianna - DAL PALU’ Attilio - DA MILANO
Giulio - DARDANO Erika - DARDANO Jessica - DE
GRANDE Giovanna - DE IESO Donato DELAURENTI Serafino - DEL GIUDICE Imma - DELLOSTE Lidia - DE LEONARDIS
Alfredo - DELPERO Bartolomeo - DEL PEZZO Lucio - DE MARIA Cristina - DE MATTEI
BAVA Elsa - DEMINO Margherita - DEORSOLA Francesco - DERUSTICIS Claudia DERUSTICIS Paolo - DE STEFANIS Francesca Mara - DE STEFANO Michele DEVECCHI Pierangelo - DEVECCHI Sergio - DI BARTOLO Marisa - DI DOMENICO
NICOLACI Flora - DI GIFICO Giorgio - DI STEFANO Patrizia - DI TAVI Silvana DONETTI Elisa - D’ONOFRIO Paolo - EMPRIN Giuliano - FABRIZIO Giovanna FALCONI Flavio - FARINA Gian Pietro - FASSIO Claudio - FEDELE Antonino FERRARI Renata - FIESCHI Giannetto - FISANOTTI Bruno - FISSORE Franco FORLIN Flavia - FOTI Eugenia Rita - FRANCONE Luciano - FRANSOS Maria Pia FRIGIERI Maria Rosa - FRUS Laura - FUSERO Bruno - GAETA Giuseppina GAGLIARDI Oddino - GAJ Amalia - GALLIZIO Pinot - GALLO Beppe - GAMBETTA
Elena - GAMERO Mario - GARAU Giuseppe - GARINO Giusy - GAROSI Egeo - GAUDE
Mariarosa - GENONE Alice - GIACHIN RICCA Piero - GIACONE Claudio GIAMPAOLO Leo - GIANOTTI Anna Maria - GIANSIRACUSA Beny - GIARRUSSO
Olivia - GIOIA Daniela - GIOLA Giordano - GIORDA Adriana - GIORDANO Giancarlo GIORGI Giorgio - GIOVANNINI GRAZIANI Francesca - GIOVANNINI Mario GIOVANNONE Marcello - GIOVENALE Maria Rosa (Moja) - GIRAUDO Anna Maria GIUMMARRA Ester - GOSS Dionisia - GRATTINI Alfonso - GRAZIANO Giovanni -
GRAZIOSO Maria Rosaria - GUASTI Claudio - GUERCIO Teresa (Patty) GUGLIELMINETTI Eugenio - GUIDETTI Sabina (Giò Batta) - BVincenzo - IUZZINO
Michele - JACOB Jessy - LATERZA Lia - LATERZA Maria Ausiliatrice - LAVAGNA
Silvana - LEALE Serena - LESCHIERA Fernando - LEVI OPEZZI Paola - LEVO Alfredo
- LO CALZO Raffaella - LONGO Annarosa - LORO Carlo - LORO Mariella - LOTITO
Luigi - LUISO Raffaella - LUSSO Paola - MACCAGNO Nini - MAGGADINO MONACO
Giovanna - MALFATTI Gabriella - MANDOLESI Renato - MANIS Marisa - MANOLIO
Giuseppe - MANTOVANI Elda - MARCHIO’ Valeria - MARCHISIO Edoardo MARINONI Marco - MARRANGHINO Serafina - MARTELLI Nene - MARTINA Piero
- MARTINELLI Marina - MARTINENGO Franco - MARTINES Isabella - MASSANO
Maddalena - MASSARI Carlo - MASSANO Maddalena - MASSARI Carlo MAZZARELLO Marisa - MEINARDI Delio - MELE Laura - MENZIO Francesco MERLO Metello - METALLO Michele - MEZZARI
Guglielmo - MICHELETTO Susanna - MILETTO
Piera - MININNI Aldo - MIRABELLO Domenica MISCHIATTI VERONESE Noemi - MITTON Livio
- MOI Osvaldo - MOLINARO Bruno - MONTANARI
Michele - MONTEROTONDO Anna - MONTOBBIO
Mirvano - MORELLO Michele - MORICI Adriano MOSCATELLI Giovanni - MUNER Eligio - MUZIO
Gabriella - NAGY Anna Maria - NARETTO
Gianfranco - NAVA Nicoletta - NEBULONI Attilio NEGRO Alfredo - NEGRO Vittoria - NERVO Pierino
- NOTARO Matteo - ORLANDINI Maria Chiara ORRU’ Denise - PACE Giuseppina - PAIANO Dora PALAZIOL Rinella - PALONTA Gianfranco PALUMBO Anna Maria - PASQUALI Raffaella PASSARO Amalia - PASTORE Elio - PELLERANO
Francesco - PENNONE Piera - PEPINO Claudio PEREZ Augusto - PERINO Mariella - PEROSINO
Elena - PERTUSATI Piera - PETRALIA Giuseppe PEZZATO Livio - PICH Mario - PIERI Franco PIGINO Carlo - PINO Salvatore - PIRODDI Rosa PIRRONE Paolo - PISTONE Luciana - PLESCIA
Nunzia - POGLIO Flavia - POGLIO Marzia POLASTRI Vincenzo - POLLERO Enrico PORPORATO Luisa - PORRATI Rosella PREDEBON Gianni - PRELLE Maria Antonietta PRESTIGIACOMO Rosa - PRIMITERRA Marco PRINA CERAI Alfredo - PRONO Maria QUAGLINO Massimo - QUARELLO MATTEI
Livia - RABINO Claudio - RACCA Franca RAFFAELLI Maria Grazia - RAPETTI Bruna RASPINO Giorgio - RAVASIO Cesare - REY Cinzia
- RIBERO Elena - RIBERO Mirella RICCARDINO Gina - RICCI Ermanno - RICCI Lea
- RINALDI Evangelista - RIVA Roberta - RIVETTI
Carlo Alberto - ROBINO Lorena - ROSELLI Aldo ROTA Fiorenzo - RUFFINO Clementina RUGGERI Piero - RUSSO Dina - SACCO Fernanda - SACERDOTE Claudia - SALONIO
Eleonora - SANPIETRO Mario - SARTORIS Luisa - SASSI BOLOGNA Maria Pia SCAGLIA Massimo - SCALETTI Marco - SCANAVINO Marco - SCAPOLLA Maria
Teresa - SCARANELLO Giuseppe - SCARPARO Mirca - SCARPINO Antonio - SCARSI
Emilio - SCIARRILLO Anna - SCOTTI Mary - SELVO Claudio - SIRI Antonio SISMONDO Maria Antonietta - SOFFIANTINO Giacomo - SPAZZAPAN Luigi STELLA Greta - STEVANO Gianni - STRAMBI Miranda - SUPPO Romilda - TAFUNI
Claudia - TAVERNA Maria Gabriele - TERZO Lucia - TOMATIS Franco - TROTTA
Rodolfo - TRUCCO Luigi - TUBINO Cesare - TUBINO Febo - TULLIACH Andrea TULLIACH Anna - TUNINETTO Adriano - TURCO Michele - UNIA Sergio - VAGLIA
CAPRA Anna - VAGLIENTI Mauro - VAIRO Lella - VALENTINI Emanuela Giulia VALERIOTI Giuseppe - VANNELLA Leonardo - VASCO Sergio - VASINO Michele VELLAN Felice - VELLISCIG Anna - VERCELLOTTI Rosetta - VEREMEJENKO
Tatiana - VERRA Giampiero - VIETTI Federico - VIGNA Chiara - VIGNAROLO Elda
Concetta - VILLA Giacinta - VINCENTI Angela - VINCIGUERRA Carmela - VIORA
ZAVATTARO ARDIZI Emma - VIOTTO Pietro Giorgio - VITTONE Giacinto VOGHERA Graziella - VOLPONI Massimo - VOTTERO VIUTRELLA Rosanna WHITTEN Mercia - YAMAMOTO Hideyuki - ZAMBON Francesco - ZANNI Fausto ZECCHINI Laura - ZOPPI Mariella - ZUCCA Loredana - ZUTTA Rosalia
Il Premio Carena, alla sua quarta edizione, è stato assegnato a Lorenzo Cortese