OTTOBRE MESE DELLA PREVENZIONE CANCRO AL SENO
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OTTOBRE MESE DELLA PREVENZIONE CANCRO AL SENO
OTTOBRE MESE DELLA PREVENZIONE CANCRO AL SENO Il cancro al seno colpisce 1 donna su 10. È il tumore più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 25% di tutti i tumori che colpiscono le donne. Ha un'influenza più elevata sui soggetti che superano i 50 anni e si manifesta più raramente nelle donne under 30. Sebbene negli ultimi anni si sia registrata una diminuzione dell'età in cui la malattia si presenta. Resta il fatto che vi è comunque una costante riduzione dei decessi, il cancro al seno resta la prima causa di mortalità per tumore nel sesso femminile, con un tasso di mortalità del 17% di tutti i decessi per causa oncologica. La sua incidenza purtroppo è incostante crescita, tanto che si prevede che quest'anno verranno diagnosticati solo in Italia oltre 41.000 nuovi casi. Tra le cause si registra l'allungamento dell'età media della popolazione femminile e l'aumento dei fattori di rischio. Vincere la malattia è però possibile nella grande maggioranza dei casi, grazie soprattutto alla prevenzione e all'anticipazione diagnostica. Non è però ancora diffusa su tutto il territorio nazionale un'adeguata cultura dell'informazione preventiva in grado di permettere di abbassare i numeri delle persone colpite dalla malattia. La sfida è proprio quella di sensibilizzare le donne sull'importanza della prevenzione come primo passo per sconfiggere la malattia. È per questa ragione che da diversi anni è stato scelto il mese di ottobre come simbolo alla lotta contro il cancro al seno grazie a una campagna di informazione ideata dalla Lilt, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e sposata da tutte le Associazioni come la nostra. Come per altri tumori, anche per il tumore del seno è possibile attuare un programma di prevenzione mirata composto da vari elementi: 1. Favorire un corretto metabolismo degli estrogeni: È importante quindi assumere tutti i giorni verdure possibilmente 2 volte al giorno. 2. Evitare la carenza di progesterone 3. Determinare le predisposizioni genetiche: Oggi si fa con semplici esami del sangue o con un prelievo indolore di cellule della mucosa orale. 4. Fare esercizio fisico regolarmente: Il grasso, ricco dell’enzima aromatasi, contribuisce alla produzione di estrogeni. 5. Ridurre e selezionare i grassi Conclusioni Se con le procedure di diagnosi precoce ci si illude di fare prevenzione e ci si affida in toto ad una tecnologia attribuendole capacità che essa non ha, nella prevenzione si parte sempre dallo stile di vita e da elementi basilari come la nutrizione. I SINTOMI In genere i sintomi iniziali del tumore al seno non provocano dolore. Uno studio effettuato su quasi mille donne con dolore al seno ha dimostrato che solo lo 0,4% di esse aveva una lesione maligna, mentre nel 12,3% erano presenti lesioni benigne, come le cisti, e nel resto dei casi non vi era alcuna lesione. Il dolore era provocato solo dalle naturali variazioni degli ormoni durante il ciclo. Da cercare, invece, sono gli eventuali noduli palpabili o addirittura visibili. È per questo che l'autopalpazione rappresenta un momento fondamentale nonché il primo metodo preventivo in grado do far scattare il campanello d'allarme. La metà dei casi di tumore del seno si presenta nel quadrante superiore esterno della mammella. Oltre ai noduli, è importante segnalare al medico anche alterazioni del capezzolo, in fuori o in dentro, perdite da un capezzolo solo (se la perdita è bilaterale il più delle volte la causa è ormonale), cambiamenti della pelle (aspetto a buccia d'arancia localizzato) o della forma del seno. La maggior parte dei tumori del seno, però, non dà segno di sé e si vede solo con la mammografia, ma nella donna giovane, tra i 30 e i 45 anni, è visibile anche per mezzo di una semplice ecografia. L'eventuale identificazione di noduli o formazioni sospette porta in genere il medico a consigliare una biopsia, che può essere eseguita direttamente in sala operatoria o in ambulatorio con un prelievo mediante un ago inserito nel nodulo. In tal modo si analizzano le cellule e si può stabilire con certezza la natura della malattia. Come si previene il cancro: CON UN CALENDARIO DI VISITE Il cancro al seno colpisce soprattutto le donne over 50, ma gli ultimi dati è bene sottoporsi ad esami clinici periodici a partire dai 20-25 anni in su, in modo da tenere sempre sotto controllo la situazione ed eventualmente intervenire in modo tempestivo. Visite ginecologiche, ecografie mammarie e tac sono gli esami clinici specifici che è bene effettuare nell'arco di tutta la vita, la cui frequenza varia a seconda dell'età: • Il primo esame preventivo da compiere è l'autopalpazione del seno, da effettuare a partire dai 20 anni. L'autoesame dev'essere eseguito quando il seno è morbido, e cioè 2 o 3 giorni dopo la fine del ciclo mestruale. Durante la menopausa non c'è un momento consigliato, ma è bene comunque praticarlo a scadenze regolari. • Per le donne tra i 30 e i 40 anni è sufficiente sottoporsi a una visita ginecologica con pap test una volta l'anno e effettuare ogni due anni i seguenti esami: ecografia ginecologica, ecografia mammaria e mammografia bilaterale. • Più rigidi i controlli per le donne over 50, per le quali le possibilità di contrarre il tumore al seno si alzano notevolmente. Oltre agli esami sopra elencati, che devono avere una frequenza annuale, si aggiunge una ecografia addominale completa e una pancolonscopia, due esami da effettuare ogni 5 anni.