LA RACCOLTA DELLE OLIVE 2009

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LA RACCOLTA DELLE OLIVE 2009
IASMA Notizie
Notiziario tecnico del Centro Trasferimento Tecnologico della
Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di S. Michele all’Adige
OLIVICOLTURA
16 ottobre 2009
n.
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IASMA Notizie - n. 42 - Anno VIII - Taxe payée/Tassa riscossa - TN-CPO - Dir. editoriale: Giovanni Gius - Dir. responsabile: Michele Pontalti - San Michele all’Adige, Via E. Mach 1 - Aut. Tribunale TN n. 1114 del 19.02.2002
LA RACCOLTA DELLE OLIVE 2009
ANDAMENTO DELL’ANNATA E
PROSPETTIVE PER LA RACCOLTA
Generalmente nell’annata successiva ad una di
elevata carica, l’olivo tende a dare una minore
produzione, ma questo non è il caso del 2009.
Nel 2008 si sono prodotte nell’Altogarda 14.400
q.li di olive, il quantitativo più elevato dalla gelata
del 1985; la stima di produzione per quest’anno
si attesta su valori analoghi, se non leggermente
superiori. Ciò è dipeso dal decorso piovoso del
2008 che ha determinato un’abbondante formazione di nuova vegetazione che porta le infiorescenze nell’anno successivo.
Inoltre la frequente piovosità della primavera
2009 ha garantito una buona differenziazione delle gemme, una abbondante fioritura, una buona
allegagione ed una notevole crescita dei frutti.
Il periodo di siccità verificatosi successivamente
da fine agosto fino a metà settembre, unico periodo negativo di questa annata olivicola, non ha
modificato in maniera sostanziale la situazione
produttiva.
Anche dal punto di vista fitosanitario, nel 2009,
non ci sono state situazioni particolarmente problematiche. In merito possiamo segnalare una
cascola di olivine nel mese di luglio dovuta all’attività della tignola, ma che data la consistente
allegagione, è risultata essere un accettabile diradamento delle olive. Inoltre la mosca olearia si
è diffusa in maniera molto circoscritta e tardiva
nelle aree più vicine al lago e, oltre alla consueta
esposizione delle trappole per la cattura massale,
non si sono resi necessari trattamenti aggiuntivi.
I TEMPI DELLA RACCOLTA
Gli studiosi sono ormai orientati nel ritenere
come caratteristica peculiare dell’olio extravergine di oliva, non tanto la sua composizione acidica fatta quasi esclusivamente di acidi grassi insaturi (aspetto comunque importante dal punto
di vista salutistico, ma riscontrabile anche in altre sostanze grasse ad uso alimentare), quanto
piuttosto la ricchezza di sostanze fenoliche idrofile ad azione antiossidante. Queste ultime sono
contenute nella polpa delle olive, e la loro presenza nell’olio è percepita all’assaggio mediante
sensazioni di amaro e piccante. Anche l’aroma
dell’olio, dato da un’innumerevole quantità di
sostanze volatili, è derivante dalla polpa delle
olive.
Dal punto di vista operativo, l’ottenimento di olio
con spiccate caratteristiche olfattive e gustative
dipende soprattutto dall’epoca di raccolta: la più
anticipata possibile, e dall’intervallo tra raccolta
e spremitura: il più breve possibile.
L’apertura dei frantoi è prevista già negli ultimi giorni di ottobre. In questo primo momento
è consigliata la raccolta e molitura delle olive più
colorate provenienti da piante con ridotta produzione, oltre che dalle varietà precoci: Leccino,
Pendolino, ecc.
Il periodo in cui le olive danno l’olio con maggiori caratteristiche qualitative è quello che
va fino alla metà di novembre e quindi si consiglia, chi ha una elevata quantità di olive da
raccogliere e chi destinerà la propria produzione al commercio, di approfittare di questo
periodo, avvantaggiati dal fatto che la raccolta
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16 ottobre 2009
non è nel pieno e si ha la possibilità di frangere
le olive in tempi brevi.
Si ricorda che dopo la metà di dicembre la qualità
dell’olio tende a calare in maniera considerevole,
quindi è bene che l’olivicoltore si organizzi per
raccogliere e spremere le olive non oltre questo
periodo.
CORRETTA CONSERVAZIONE
DELLE OLIVE
Si ribadisce da anni che dopo la raccolta le olive
non devono subire traumi o schiacciamenti già
dallo svuotamento delle reti e fino al conferimento.
Lo stoccaggio delle olive nei sacchi (anche
se solo per il conferimento) o sul pavimento
sono pratiche da abbandonare!
Il comportamento più corretto è versare le olive
direttamente dalle reti di raccolta alle casse o
cassoni fessurati eliminando subito le impurità più grossolane, evitando ulteriori travasi
o manipolazioni se non lo svuotamento nelle
tramogge del frantoio.
La presenza di qualche foglia nelle olive in sosta
in casa mantiene più arieggiata la massa.
Se il frantoio cui si conferisce non è in grado di
separare le foglie al momento della lavorazione,
è necessario effettuare la pulizia dal fogliame
poco prima della lavorazione stessa.
L’eventuale stoccaggio delle olive in casa, anche
se per tempi ridotti, va fatto in luoghi sani, freschi e ventilati.
SINCRONIZZAZIONE TRA RACCOLTA
E MOLITURA DELLE OLIVE
È importante che l’organizzazione del lavoro di
ogni singolo olivicoltore sia rivolta alla massima
riduzione della sosta delle olive in casa propria: l’ottimale è spremere le olive il giorno
stesso della raccolta.
Vale dunque quanto raccomandato in passato:
- in primo luogo non iniziare a raccogliere le
olive se prima non si è fissato l’appuntamento o gli appuntamenti nel caso di quantitativi elevati per la spremitura presso il frantoio
di fiducia, nel periodo utile di raccolta,
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- le olive vanno raccolte nel periodo di tempo
più vicino possibile all’appuntamento fissato
in frantoio. Per organizzarsi in questo senso
è utile consultare i bollettini meteo locali che
hanno una buona attendibilità fino a 4-5 giorni
(METEOTRENTINO: www.meteotrentino.it, segreteria telefonica 0461 238939, self fax 0461
237089).
- nel caso l’appuntamento al frantoio venga dato
molto in là nel tempo è preferibile ritardare la
raccolta e far sostare le olive in pianta piuttosto che conservarle in casa per un lungo
periodo.
- la resa della raccolta può essere aumentata
con l’uso di “agevolatori a pettine” (a batteria
o ad aria compressa) che, con piante adatte
al loro utilizzo (allevate a vaso), permettono
quantomeno il dimezzamento dei tempi di
raccolta.
È TEMPO DI CONDIZIONALITà…
E quindi è tempo dei consueti controlli effettuati dagli organismi competenti (AGEA-APPAG).
Anche il settore olivicolo può essere sottoposto agli impegni di condizionalità qualora
richieda domanda di finanziamento per aiuti elargiti dall’Unione Europea relativamente
a domanda unica e Piano di Sviluppo Rurale.
Ricordiamo che l’Istituto Agrario San Michele all’Adige – FEM fornisce consulenza alle
aziende anche in campo di condizionalità.
Coloro che desiderano informazioni o un’assistenza tecnica personalizzata possono rivolgersi al proprio tecnico di riferimento e/o alla
sede centrale, chiedendo di Michela Dalpiaz,
al numero 335-8314902 o 0461/615456.
NB: le inadempienze agli obblighi della condizionalità comportano sanzioni attraverso una
diminuzione degli importi previsti da premio
unico, misure agroambientali ed indennità
compensativa.