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Periodico di informazione del Comune di Mirandola fondato nel 1877 Numero 14 Luglio 2016 www.indicatoreweb.it A Mirandola attivate in un semestre 16 consulenze legali e 69 richieste di informazioni Due sportelli per donne in difficoltà MIRANDOLESE EVENTI Fiera di luglio con street food Si affiancano al tavolo interistituzionale che si occupa anche di maltrattamenti Sedici consulenze legali e 69 richieste di informazioni nei sei mesi tra gennaio e giugno 2016: sono questi i numeri dello sportello donna di Mirandola, che insieme allo sportello antiviolenza di Medolla offre ascolto, assistenza, consulenza e altri servizi. Il personale volontario che vi opera è stato formato ed è tenuto alla massima riservatezza. I due sportelli, gestiti da associazioni, si affiancano al tavolo interistituzionale attivato dall'Unione, periodicamente convocato per effettuare un confronto e fare il punto su eventuali maltrattamenti subiti dalle donne. A pag. 14 MIRANDOLA Nei Map restano 15 famiglie: tutte hanno il percorso di rientro Sono ormai soltanto 15 le famiglie ancora ospitate nei Moduli abitativi provvisori (Map) a Mirandola, per un totale di 55 persone. Tutte hanno un percorso di rientro già tracciato: cinque nuclei famigliari torneranno in case di proprietà, mentre 10 andranno in affitto. Nel dettaglio, sono due le aree Map ancora presenti: quella di via Giolitti (accanto al municipio), dove risiedono quattro nuclei famigliari (16 persone) e quella di via Mazzone, con 11 famiglie (39 persone). Parallelamente, prosegue lo smontaggio fisico dei Moduli. Alla fine del 2012 ne erano stati installati 264: oggi ne sono rimasti meno della metà. Una parte di quelli ancora presenti in via Giolitti sono stati utilizzati da associazioni del territorio e, recentemente, anche dai volontari che stanno montando la palestra delle scuole medie “Montanari”. MOSTRA DELLA REGIONE La mirandolese Vailna Giliberti tra le madri della Res publica Con la mostra fotografica “Madri della Res publica”, un progetto elaborato dall’Assessorato alle Pari opportunità in collaborazione con l’Assemblea legislativa della Regione EmiliaRomagna e con il Centro documentazione donna di Modena, circa 40 tra Comuni e Province della nostra regione, tra cui Mirandola, rendono omaggio alle donne che per prime, entrando nelle aule consiliari, hanno svolto un ruolo particolarmente significativo per lo sviluppo della Res publica. Tra queste “pioniere” c’è anche Vailna Giliberti (foto), nata a Concordia il 29 maggio 1924. Vailna, nel 1946, viene eletta per il Pci in Consiglio comunale a Mirandola. Insegnante, sposa Sergio Monti, titolare di un’autoscuola, dove anche lei andrà a lavorare. Si trasferiscono a Milano nel 1952. Muore nell’agosto del 2005. Le ricerche storiche realizzate ci fanno intuire che il famoso “modello emiliano” elaborato dalla storiografia non sarebbe nato se non ci fossero state le donne di questa regione che hanno dato, negli anni della Resistenza, nel dopoguerra, negli anni ‘70 e ‘80 fino ad oggi, anima e corpo alla loro passione politica per la “Res publica” nell’associazionismo, nei movimenti femminili, nei sindacati, nei partiti, nelle istituzioni. La mostra diffusa nei territori della regione prevede, in alcuni Comuni, l’esposizione all’aperto di gigantografie in bianco e nero sulle facciate dei palazzi istituzionali, mentre altre Amministrazioni aderenti al progetto hanno ricordato queste donne in modo diverso, come Mirandola che lo fa attraverso le pagine dell’Indicatore. Obiettivo dell’iniziativa è quello di favorire la trasmissione della dimensione simbolica del pensiero e dell’agire politico di queste donne che si sono caratterizzate per il coraggio e la determinazione nel migliorare la vita della loro comunità. Le immagini compongono anche un catalogo virtuale corredato dai profili biografici di queste prime amministratrici le cui personalità rappresentano ancor oggi i valori democratici e l’importanza della componente femminile nella vita politica. Sarà una Fiera di luglio all’insegna di comicità, magia, gastronomia, spettacoli e musica, quella che si svolgerà nel centro di Mirandola da venerdì 15 a domenica 17 luglio. Il programma alle pagine 12-13 GASTRONOMIA Un maxi bue dalla Baviera Sarà il folklore a caratterizzare la presenza dello stand della Baviera alla Fiera di luglio che si svolgerà a Mirandola (dal 15 al 17). Sabato 16 alle ore 20 sarà siglato il legame d’amicizia tra le due popolazioni, con un corteo in piazza Costituente e arrivo allo stand (a lato del Teatro Nuovo). Il menù, venerdì 15 luglio, sarà una “contaminazione” fra le due nazioni, fatta di maccheroni al pettine mirandolesi e specialità bavaresi. Sabato 16 e domenica 17 luglio bue allo spiedo (cotto intero) con birra originale bavarese, il cui protocollo di produzione (il più antico al mondo per un alimento), proprio quest’anno compie mezzo millennio di vita. n. 14 - luglio 2016 · 2 · n. 14 - luglio 2016 DOTTI-PD «Tante opportunità col Comune unico» A nome del Partito Democratico, ho presentato nella seduta del Consiglio comunale del 28 giugno, un ordine del giorno davvero ambizioso. Non basta certamente questo piccolo spazio che mi è concesso per spiegare l’importanza strategica che l’avvio di un percorso istituzionale, capace di accompagnare i nostri Comuni alla loro fusione e, quindi, alla nascita di un nuovo Comune unico, può rappresentare per noi cittadini. Badate bene, non si tratta “soltanto”di affrontare una realtà contingente, che sperimentiamo ogni giorno di più e cioè il cambiamento che ci impone di razionalizzare e ottimizzare la spesa pubblica, ma anche di ripensare gli strumenti amministrativi in grado di rispondere alle giuste attese dei cittadini. E’ quindi il momento di aprire un “cantiere delle istituzioni” che, attraverso un ripensa- mento dell’assetto attuale, ne costruisca uno completamente nuovo attraverso la fusione dei nostri Comuni e la realizzazione del Comune unico. L’occasione è davvero storica, ne vale la pena e, ne sono convinto, le nostre comunità hanno la capacità e l’intelligenza di ripensare il futuro di questo territorio: lo dimostrano i fatti vissuti nei momenti drammatici del terremoto prima, e della ricostruzione subito dopo. Una ricostruzione che nasce dalla resilienza storica delle nostre comunità. Per aggregare risorse economiche e culturali importanti, c’è bisogno di un momento costituente che sappia mettere insieme le migliori energie, i talenti di cui il nostro territorio sa essere ricco. Per questi motivi, noi ci siamo e siamo pronti al cambiamento. Enrico Dotti Capogruppo Pd M5S «Vigileremo sul bando del progetto piscina» È stato presentato nell'ultimo Consiglio comunale il progetto di realizzazione della nuova piscina privata/pubblica di Mirandola. Ultimamente noi consiglieri di minoranza siamo trattati con trascuratezza: non veniamo in possesso delle varie documentazioni, se non pochi minuti prima del Consiglio, non vengono messe nell'ordine del giorno le mozioni o interpellanze presentate in tempo utile e anche quando ci sono mancano le risposte. Naturalmente anche il progetto piscina è uscito dal nulla, ne prendiamo atto. A fronte di studi e valutazioni sia architettonici che economici, si stanno mettendo le basi per arrivare a un bando in cui un privato si aggiudicherà l'affare piscina. Secondo noi gli obiettivi più importanti da perseguire sono quelli dell'ecostenibilità e della fruibilità da parte di tutti i cittadini, e del mantenimento del servizio pubblico. Se tutto procede secondo i tempi impostati entro il 2016 si arriverà alla gara di appalto e solo nel 2017 inizieranno i lavori, durante i quali verrà chiusa anche la parte interna. Saranno, quindi, tre anni che dovremmo abituarci all’idea di “migrare” verso altri lidi per difenderci dal caldo e dare sollievo alle nostre famiglie. La parola “migrazione”, ultimamente inflazionata, è preludio di tristi presagi (vedi sanità), ma noi cercheremo di essere positivi e porteremo avanti il percorso collaborando in modo fattivo. Ci aspettiamo comunque altrettanta attenzione e rispetto, non come sta succedendo ora. Si è pure votato per porre fine alla triste vicenda Acof. A fronte di tre anni in cui l'Acof (Agenzia comunale onoranze funebri) ha chiuso con un bilancio passivo recando un danno al Comune di circa 500.000 euro, il discorso è stato archiviato con un rimborso (in base a una trattativa di mediazione per principio segreta) di circa 20.000 euro. Il danno, quindi, resta a carico dei cittadini, ma del resto abbiamo compreso benissimo che quando si parla di partecipazione pubblica a un progetto non è per la divisione dei guadagni, ma per l’assorbimento delle perdite. Lasciamo a voi ogni commento e speriamo che i prossimi appalti comunali, vedi piscina, seguano percorsi e destini migliori. Ricordiamo che tutti i giovedì mattina dalle ore 10,30 alle ore 12,30 potete trovarci in municipio nella saletta capigruppo di fianco alla portineria. Mail: movimento5stelle.mirandola@gmail. com, blog: ww.mirandola5stelle.it, telefono: 345/4173130. Giorgio Cavazza Nunzio Tinchelli Movimento 5 Stelle "QUANTO MANCA?" Ora gli autobus di Seta viaggiano... su smartphone MIRANDOLA Nuovo gestore dell'illuminazione: ecco come fare le segnalazioni Tribuna I lavori del Consiglio comunale di Mirandola nell'opinione dei capigruppo RICOSTRUZIONE Gli "Umarells" sui cantieri Pubblichiamo i numeri telefonici per le segnalazioni per l’illuminazione pubblica a seguito dell'avvio del contratto con la ditta Elettrocostruzioni Rovigo srl, vincitrice del bando di fornitura, gestione e riqualificazione degli impianti di illuminazione pubblica e semaforici del Comune di Mirandola. Segnalazioni in orario d’ufficio, telefono: 0425/474894 (interno1). E mail segnalazioni: [email protected]. Servizio reperibilità, il numero principale è il 329/0521057, numero alternativo 346/7631638. Il servizio di reperibilità funziona tutti i giorni dalle 12,30 alle 15 e dalle 19 alle 8,30. Nei giorni festivi e prefestivi il servizio è attivo 24 ore. Gli uffici sono aperti: dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 19. Il sabato mattina dalle 8,30 alle 12,30. Il numero di telefono degli uffici è lo 0425/ 474894, attivo dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 19 di tutti giorni lavorativi, sabato dalle 8,30 alle12,30. Numero di fax 0425 474293. Numero Verde 800 065 665. MOBIMED Centinaia di partecipanti alle Happy Hours biomedicali Lo scorso 7 luglio si è svolta a Mirandola l’ultima Happy Hour Tecnica della prima parte del 2016. Questi brevi seminari con aperitivo, organizzati da Paolo Poggioli, sotto l’egida di Mobimed, la mostra permanente del biomedicale mirandolese, hanno avuto un ottimo successo di presenze. Circa 370 i partecipanti: i dipendenti di 45 aziende e di 12 società di consulenza più 18 studenti, tre neolaureati e due disoccupati. “Umarells” è l'affettuoso appellativo con cui gli emiliani si rivolgono agli anziani che osservano i cantieri delle proprie città. È a loro che ActionAid si è ispirata pensando a un progetto di monitoraggio civico che ha coinvolto gli studenti dell'istituto Luosi di Mirandola. Attraverso l'analisi di dati, appalti e subappalti, utilizzando tecniche di datajournalism e videomaking, i ragazzi hanno documentato il lavoro nei cantieri, un po' come degli innovativi “Umarells”. Il video è stato presentato lo scorso 22 giugno a Bologna assieme al rapporto “Sisma Emilia: ricostruzione trasparente”, curato da ActionAid per conto dell'Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell'EmiliaRomagna. Il progetto consiste nel monitoraggio della ricostruzione di 14 interventi di ricostruzione beneficiari delle risorse raccolte da Acri fra le fondazioni associate nel territorio nazionale. Ventotto studenti delle quinte classi del Luosi sono diventati i nuovi umarells di Mirandola. Così, come i pensionati descritti dal blogger bolognese Danilo Masotti, che appare nel video conclusivo del progetto, hanno monitorato le attività di tre cantieri cittadini: l’ex bocciodromo, il cimitero monumentale e la palestra comunale. Gli studenti hanno imparato cos’è un appalto pubblico, come chiederne l’accesso agli atti, come lavorare con gli open data e montare un video. Divisi in giornalisti, fotografi e cameraman hanno analizzato e visualizzato i dati dei tre appalti in mappe geo referenziate e time line, fatto sopralluoghi nei cantieri, intervistato funzionari e maestranze e realizzato documentari del loro lavoro. Il progetto si è avvalso della collaborazione di Comune e Fondazione Crm. AREA NORD San Felice ha ricordato i 70 anni di Repubblica e voto alle donne A San Felice, lo scorso 10 giugno, la seduta del Consiglio comunale è stata interamente dedicata al ricordo A che ora passa il bus dalla mia fermata? Dove si trova la fermata più vicina, e quali linee vi transitano? Domande semplici, ma fondamentali per chi utilizza i mezzi pubblici, alle quali Seta risponde con “Quanto manca?”, la nuova funzione inserita nella app aziendale che fornisce agli utenti del trasporto pubblico, direttamente sul loro smartphone Android e iOs, gli orari effettivi di passaggio dei mezzi, sempre aggiornati in tempo reale, da ogni singola fermata del territorio provinciale di riferimento. Grazie a questa nuova funzione della app di Seta diventa così possibile pianificare con precisione i propri spostamenti sulle reti urbane ed extraurbane gestite dall’azienda, senza inutili attese alle fermate e con la certezza di avere sempre a disposizione informazioni chiare ed aggiornate. Il servizio, consultabile anche da computer, è il primo di questo genere realizzato da un’azienda di trasporto pubblico dell’Emilia-Romagna. di due eventi fondamentali nella storia del nostro Paese, di cui ricorre per entrambi, in questo 2016, il 70° anniversario: il voto alle donne e la nascita della Repubblica Italiana. In apertura il sindaco Alberto Silvestri ha letto i nomi di tutte le donne che hanno ricoperto la carica di consigliere a San Felice dal 1946 ad oggi, consegnando a quelle presenti, invitate nell’occasione dall’Amministrazione comunale, un attestato e un piccolo omaggio, come segno di riconoscenza per l’impegno, il senso civico e lo spirito di servizio con il quale hanno contribuito ad amministrare San Felice. Hanno poi preso la parola Luisa Mestola, assessore alle Pari Opportunità, l’onorevole Manuela Ghizzoni, Serena Ballista, presidente Unione Donne Italiane di Modena (presente con una delegazione) e i consiglieri Alessandro Fortini e Gian Paolo Cirelli. A questi sono seguiti gli interventi, a tratti molto toccanti, di alcune delle ospiti: Franca Barbieri, Gabriella Gavioli, Silvia Goldoni, Maria Assunta Luppi, Elena Malaguti, Margherita Novi, Elisa Ragazzi e Licia Spinelli, che hanno raccontato del senso della loro esperienza sui banchi del Consiglio comunale. A rispondere all’invito dell’Amministrazione anche Iris Bergamini, Nadia Fortini, Barbara Goldoni, Eda Gozzi, Maria Mantovani e Giulia Orlandini. Alla presenza della figlia Daniela è stata poi ricordata Giovanna Bozzoli Malerba, scomparsa lo scorso anno, mentre un pensiero commosso di tutti i presenti è andato a Kamaljit Kaur, la donna uccisa a San Felice nei giorni scorsi. Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877 - Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del 30-08-95 Tiratura: 20.500 copie - Distribuzione gratuita Dir. responsabile: Fabio Montella. - Capo redattore: Luca Marchesi Grafica: Ufficio Stampa Comune di Mirandola. Stampa: F.D.A. Eurostampa S.r.l. - Borgosatollo (Bs) - tel. 030/2701606 Pubblicità: Gruppo RPM Media S.r.l. - v. Agnini 47 - Mirandola (Mo) pubblicità tel. 800 047999, fax: 0535/609721, e-mail: [email protected] Le lettere al giornale (con firma verificabile) vanno indirizzate a L’Indicatore Mirandolese, via Giolitti, 22 Mirandola 41037 tel. 0535/29525, fax 0535/29541 e-mail: [email protected] Chiuso in redazione il 9 luglio 2016. Prossimo numero il 28 luglio 2016 L’Unione ha elaborato un piano di prevenzione e contenimento AREA NORD Zanzare, un'estate impegnativa Piogge frequenti e temperature calde agevolano la proliferazione di uova e larve La zanzara tigre L’inverno trascorso è stato mite, confermando l’andamento termico degli ultimi anni e attestandosi tra i più caldi di sempre. Inoltre le piogge frequenti di questi ultimi mesi, hanno creato numerosi ristagni d’acqua che, complici le temperature calde, si possono riscaldare facilmente, agevolando la proliferazione di uova e larve di zanzara. Il Servizio Politiche Ambientali dell’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord, anche per quest’anno, ha elaborato un piano di prevenzione e contenimento delle zanzare, attivo da aprile fino ad ottobre. Questi insetti oltre ad essere tremendamente fastidiosi, possono trasmettere malattie infettive rilevanti e per questo sono definiti insetti vettori. La Regione Emilia Romagna, ormai da anni, è interessata da casi di malattie trasmesse dagli insetti ematofagi come le zanzare, che sono tenute sotto controllo grazie al lavoro congiunto di Comuni, Azienda Usl, e Istituto Zooprofilattico, che ogni anno sorvegliano questi insetti ottenendo dati preziosi. Già nel recente passato, siamo stati testimoni di focolai virali. Nel 2007 si diffuse un’epidemia di Chikungunya in Romagna e negli ultimi anni focolai di West Nile Disease nell’uomo in diverse province emiliane. Inoltre a causa delle manifestazioni olimpiche, di flussi commerciali e turistici è probabile che persone infette da virus quali Dengue, Chikungunya e Zika, contratti in Paesi dove queste malattie sono endemiche, arrivino nel nostro territorio. Pertanto per questa estate i livelli di attenzione e di impegno sulla tutela della salute della collettività, saranno maggiori. Il 1° febbraio 2016 l’Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato quella da Zika virus un’emergenza sanitaria di rilevanza internazionale. Anche se nell’80% dei casi l’infezione della Zika virus decorre in modo asintomatico, nei casi sintomatici il quadro clinico è caratterizzato da disturbi simil-influenzali con rash cutaneo e congiuntivite, per una durata di 2-7 giorni. La Zika virus può essere responsabile di gravi manifestazioni neurologiche come microcefalia nei nati da madre infetta e casi di sindrome di Guillain-Barrè come è stato rilevato nelle aree in cui il virus è endemico. Nonostante nell’Unione Europea non vi siano casi autoctoni, si segnalano centinaia di casi importanti in altri Paesi extracomunitari. Chi viaggia in Paesi dove è in atto un’epidemia da Zika virus, deve adottare le misure precauzionali necessarie, quindi anche utilizzare repellenti cutanei, indossare camice bianche pantaloni lunghi, evitare profumi e creme. Negli ambienti chiusi è utile usare il condizionatore, zanzariere alle porte e alle finestre, oltre a diffusori di insetticida. Per quanto riguarda la prevenzione nei Comuni dell’Area Nord, suggeriamo alla cittadinanza di eliminare i ristagni d’acqua su terrazzi e giardini, quindi sottovasi, annaffiatoi, secchi, bidoni o mantenerli riparati dalle piogge. Dove non è possibile eliminare i ristagni d’acqua e nei tombini del cortile privato, si consiglia di utilizzare un prodotto larvicida, così da ridurre le condizioni che favoriscono il ciclo biologico della zanzara. L’Unione dei Comuni sta provvedendo al trattamento mensile con larvicida di 28.000 caditoie pubbliche (strade, cimiteri, scuole eccetera), ma molte aree private rischiano di non essere mai trattate se manca l’attenzione del cittadino. Anche il lavoro di prevenzione della cittadinanza è importante, almeno quanto quello dell’Unione dei Comuni, nel contenere questo problema. Servizio Politiche Ambientali Unione Comuni Modenesi Area Nord DAL 1° LUGLIO Scattata la fase di attenzione per gli incendi boschivi È scattata dallo scorso 1° luglio la fase di attenzione per gli incendi boschivi in Emilia-Romagna, come prevede il Piano regionale antincendio boschivo 2012-2016. Fino al 30 settembre squadre di vigili del fuoco, Corpo forestale dello Stato e volontari di Protezione civile opereranno in sinergia su tutto il territorio, in stretto raccordo con i Comuni e coordinati dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile tramite la Sala ope- rativa unificata permanente (Soup), che ha sede a Bologna e resterà attiva fino al 4 settembre. La struttura è operativa tutti i giorni dalle 8 alle 20 e in orario notturno con servizio di reperibilità continuativo. I numeri da contattare per la segnalazione di incendi sono l’1515 (numero nazionale di pronto intervento del Corpo forestale dello Stato), il 115 (numero nazionale di pronto intervento del dipartimento dei vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile), l’8008-41051 (numero verde regionale del Corpo forestale dello Stato). La telefonata è gratuita. AIMAG Approvato il bilancio L’Assemblea dei soci di Aimag, nella seduta del 28 giugno, ha approvato i bilanci economico e di sostenibilità per l’anno 2015. Nel 2015 il valore della produzione e l’Ebitda (utile prima degli ammortamenti ed accantonamenti, della gestione finanziaria e straordinaria e delle imposte) si mantengono sostanzialmente stabili rispetto al 2014, l’Ebit (utile prima della gestione finanziaria e straordinaria e delle imposte) invece aumenta di tre milioni (+17,4%), così come l'utile netto di Gruppo, che rispetto al 2014 registra un incremento di 2,8 milioni di euro (+32,9%). Questi risultati positivi sono stati raggiunti principalmente grazie ad una diminuzione degli accantonamenti, da 11 milioni di euro del 2014 a 6,4 milioni di euro nel 2015; il risultato di pertinenza del Gruppo è pari a 10,6 milioni di euro (7,9 milioni nel 2014). Anche gli indicatori economici del 2015 sono soddisfacenti. Il Roi presenta un valore del 8,64% nel 2015 rispetto al 7,33% del 2014. Il Roe aumenta al 6,76% dal 5,26%. La posizione finanziaria netta migliora, confermando il trend positivo degli ultimi anni, dimostrando la capacità di generazione di cassa da parte del Gruppo; il rapporto Pfn/Mol si mantiene stabilmente sotto il due. L’Assemblea dei soci ha previsto di destinare l’80% dell’utile netto di esercizio con un dividendo pari a 0,08187 euro per ogni azione ordinaria posseduta. Nel bilancio di sostenibilità gli indicatori sociali e ambientali sono sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno; fra i dati principali citiamo: la percentuale di raccolta differenziata del territorio che supera il 68% (+6,6%), la percentuale delle perdite idriche al 24,6 % (migliorato rispetto all’anno precedente); i tempi di attesa allo sportello e al call center (lievemente peggiorati rispetto all’anno precedente, a fronte di un aumento del numero complessivo di contatti). L’Assemblea ha inoltre deciso di convocarsi nelle prossime settimane per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione, fino ad allora viene prorogato quello attuale. 3 BREVI ESAMI DI ABILITAZIONE PER I GAS TOSSICI Nel periodo ottobre-novembre 2016 si svolgerà una sessione d’esami per il conseguimento della abilitazione all’impiego dei gas tossici. Gli aspiranti, residenti nel Comune di Mirandola, che abbiano compiuto il 18° anno di età, dovranno presentare all’Ufficio Protocollo entro e non oltre il 15 settembre 2016 la domanda di ammissione. Tutte le informazioni sul sito del Comune (www.comune. mirandola.mo.it). 23.8 GRADI DI MEDIA NEL MESE DI GIUGNO Archiviato il mese di giugno con una temperatura media in città a Modena rilevata dalle apparecchiature dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell'Università degli Studi di Modena e Reggio di 23.8°C in piazza Roma, valore più alto della media di riferimento utilizzata dagli esperti (22.5°C). Piogge nel mese (85.6 mm in città a Modena) un poco più abbondanti della norma (61.0 mm), il cui valore è stato superato anche alla periferia di Modena (79.0 mm). DUE SCOSSE IL 4 LUGLIO È stata avvertita anche nella Bassa, la scossa tellurica di magnitudo 3.5 della Scala Richter che lo scorso 4 luglio, alle 13,37, ha avuto come epicentro la zona tra i Comuni mantovani di Poggio Rusco e Magnacavallo, ad una profondità di cinque chilometri. Non sono stati segnalati danni a persone e cose. Sempre il 4 luglio, alle 20,37, è stata registrata un’altra scossa di magnitudo 2,1 nei pressi di Finale Emilia a una profondità di 10 chilometri. CORSI DEDICATI ALLE AZIENDE Sono in programma nel mese di luglio a Mirandola presso Spazio Esprit di viale Italia 64, diversi corsi dedicati alle aziende. Nei giorni 19 e 26 luglio il corso di primo soccorso per aziende dei gruppi B e C formerà lavoratori su come comportarsi in caso di infortunio o emergenza. Mentre il giorno 25 luglio si terrà il corso “Il carrello elevatore semovente con conducente a bordo carrelli industriali semoventi”. I corsi sono svolti da docenti esperti dell'azienda Sicurimpresa, in collaborazione con Esprit. Per informazioni e iscrizioni chiamare lo 0535/ 611295. n. 14 - luglio 2016 · AREA NORD L’ufficiale di stato civile provvede alla registrazione degli atti Unioni civili, cosa c'è da sapere In vigore la legge che regolamenta i rapporti tra persone dello stesso sesso Lo scorso 5 giugno è entrata in vigore la legge 20 maggio 2016 n. 76 riguardante la: “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito del Comune di Mirandola, o contattare l’Ufficio Anagrafe del Comune. Le unioni civili Si forniscono le prime indicazioni ricavate dal testo della legge, in attesa dei provvedimenti di seguito descritti che forniranno agli uffici competenti gli strumenti operativi per applicare le norme descritte. I tempi Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge (5 giugno 2016) con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministero dell’Interno, saranno stabilite le disposizioni transitorie necessarie per la tenuta dei registri nell’archivio dello stato civile nelle more dell’entrata in vigore dei decreti legislativi che nei sei mesi successivi all’entrata in vigore della legge (pertanto entro il 6 dicembre 2016), dovranno essere adottati dal Governo al fine di adeguare i testi di legge vigenti al nuovo istituto. In cosa consiste l'unione civile Due persone maggiorenni dello stesso sesso costituiscono un’unione civile mediante dichiarazione di fronte all’ufficiale di stato civile e alla presenza di due testimoni. L’ufficiale di stato civile provvede alla registrazione degli atti di unione civile tra persone dello stesso sesso nell’archivio dello stato civile. Altra modalità di costituzione dell’unione civile riguarda quei casi in cui in seguito ad una rettificazione di sesso, i coniugi abbiano manifestato la volontà di non sciogliere il matrimonio o di non cessarne gli effetti civili. Cause impeditive Non è possibile costituire unioni civili nel caso in cui sussista: a. per una delle parti, un vincolo matrimoniale o di un’unione civile tra persone dello stesso sesso; b. l’interdizione di una delle parti per infermità di mente; se l’istanza d’interdizione è soltanto promossa, il pubblico ministero può chiedere che si sospenda il - diritto agli alimenti - diritti successori - in caso di decesso (in caso di decesso di una delle parti dell'unione civile prestatore di lavoro andranno corrisposte al partner sia l'indennità dovuta dal datore di lavoro che quella relativa al trattamento di fine rapporto). procedimento di costituzione dell’unione civile; in tal caso il procedimento non può aver luogo finché la sentenza che ha pronunziato sull’istanza non sia passata in giudicato; c. tra le parti dei rapporti di cui all’articolo 87, primo comma, del codice civile; non possono altresì contrarre unione civile tra persone dello stesso sesso lo zio e il nipote e la zia e la nipote; si applicano le disposizioni di cui al medesimo articolo 87; d. la condanna definitiva di un contraente per omicidio consumato o tentato nei confronti di chi sia coniugato o unito civilmente con l’altra parte; se è stato disposto soltanto rinvio a giudizio ovvero sentenza di condanna di primo o secondo grado ovvero una misura cautelare, la procedura per la costituzione dell’unione civile tra persone dello stesso sesso è sospesa sino a quando non è pronunziata sentenza di proscioglimento. La costituzione dell’unione civile consente di regolare i rapporti tra i contraenti nei seguenti aspetti della vita di coppia: - il regime patrimoniale; - il cognome (alle parti costituenti l’unione civile viene data la possibilità di stabilire di assumere per la durata dell’unione civile un cognome comune). - diritti e doveri (con la costituzione dell’unione civile tra persone dello stesso sesso le parti acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri; dall’unione civile deriva l’obbligo reciproco, all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione. Entrambe le parti sono tenute, ciascuna in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale e casalingo, a contribuire ai bisogni comuni. Le parti concordano tra loro l’indirizzo della vita familiare e fissano la residenza comune; a ciascuna delle parti spetta il potere di attuare l’indirizzo concordato). Scioglimento dell'unione civile L’unione civile si scioglie per morte di una delle parti; all’unione civile si applica gran parte della normativa relativa alle cause di divorzio, sia in relazione alle cause di scioglimento che per quel che riguarda le conseguenze patrimoniali. Sarà applicabile alle stesse unioni civili la disciplina semplificata dello scioglimento del matrimonio mediante negoziazione assistita, o per accordo innanzi al sindaco quale ufficiale di stato civile. La convivenza di fatto La convivenza di fatto è un istituto, di cui i cittadini possono già disporre, che riguarda sia coppie dello stesso sesso che di sesso diverso, composte da persone maggiorenni, di cittadinanza sia italiana che straniera: - unite stabilmente da legami affettivi e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un’unione civile (i cittadini stranieri devono dimostrare l’assenza di tali vincoli); - coabitanti ed aventi dimora abituale (residenza) nello stesso Comune. Come richiederne l'istituzione La convivenza di fatto si istituisce sulla base di una dichiarazione resa da due persone maggiorenni, di stato libero, coabitanti nella stessa abitazione, all’ufficiale d’anagrafe del Comune di residenza, che può rilasciare in ogni momento un certificato da cui risulta l’esistenza della convivenza di fatto. Cessazione della convivenza di fatto La convivenza di fatto può estinguersi per: a. matrimonio/unione civile tra i conviventi o con altre persone; b. decesso del convivente; c. cessazione della coabitazione dichiarata dalle parti o accertata d’ufficio; d. cessazione del legame affettivo a seguito di dichiarazione di uno o di entrambi i conviventi, pur continuando a sussistere la coabitazione. Diritti I conviventi di fatto hanno gli stessi diritti spettanti al coniuge nei casi previsti dall’ordinamento penitenziario. In caso di malattia o di ricovero, i conviventi di fatto hanno diritto reciproco di visita, di assistenza nonché di accesso alle informazioni personali, secondo le regole di organizzazione delle strutture ospedaliere o di assistenza pubbliche, private o convenzionate, previste per i coniugi e i familiari. Potere di rappresentanza Ciascun convivente di fatto può designare l’altro quale suo rappresentante con poteri pieni o limitati: a. in caso di malattia che comporta incapacità di intendere e di volere, per le decisioni in materia di salute; b. in caso di morte, per quanto riguarda la donazione di organi, le modalità di trattamento del corpo e le celebrazioni funerarie. La designazione di cui sopra è effettuata in forma scritta e autografa oppure, in caso di impossibilità di redigerla, alla presenza di un testimone. Diritti inerenti la casa In caso di morte del proprietario della casa di comune residenza il convivente di fatto superstite ha diritto di continuare ad abitare nella stessa per due anni o per un periodo pari alla convivenza se superiore a due anni comunque non oltre i cinque anni. Ove nella stessa coabitino figli minori o figli disabili del convivente superstite, il medesimo ha diritto di continuare ad abitare nella casa di comune residenza per un periodo non inferiore a tre anni. Diritti all’assegnazione della casa popolare Nel caso in cui l’appartenenza a un nucleo familiare costituisca titolo o causa di preferenza nelle graduatorie per l’assegnazione di alloggi di edilizia popolare, di tale titolo o causa di preferenza possono godere, a parità di condizioni, i conviventi di fatto. Impresa familiare Si prevede che al convivente di fatto che presti stabilmente la propria opera all’interno dell’impresa dell’altro convivente spetta una partecipazione agli utili dell’impresa familiare ed ai beni acquistati con essi nonché agli incrementi dell’azienda, anche in ordine all’avviamento, commisurata al lavoro prestato. Il diritto di partecipazione non spetta qualora tra i conviventi esista un rapporto di società o di lavoro subordinato. Interdizione, inabilitazione e amministrazione di sostegno È esteso al convivente di fatto la possibilità di essere nominato tutore o curatore o amministratore di sostegno del convivente. 5 Risarcimento del danno In caso di decesso del convivente di fatto derivante da fatto illecito di un terzo, al convivente superstite nell’individuazione del danno risarcibile si applicheranno gli stessi criteri individuati per il risarcimento del danno al coniuge superstite. Il diritto agli alimenti In caso di cessazione della convivenza di fatto, il giudice stabilisce il diritto del convivente di ricevere dall’altro convivente gli alimenti qualora versi in stato di bisogno o non sia in grado di mantenere al proprio mantenimento. In tali casi, gli alimenti sono assegnati per un periodo proporzionale alla durata della convivenza e nella misura determinata ai sensi dell’art. 438 secondo comma del Codice civile “in proporzione dei bisogni di chi li domanda e delle condizioni economiche di chi deve somministrarli. Non devono tuttavia superare quanto sia necessario per la vita dell’alimentando, avuto però riguardo alla sua posizione sociale”. Il giudice può obbligare l’ex convivente a corrispondere gli alimenti solo nel caso in cui tutte le altre categorie previste dall’art. 433 Codice civile non siano in grado di farlo. In base all’articolo citato i conviventi si situano al penultimo posto, prima dei fratelli. Il contratto di convivenza I conviventi di fatto possono disciplinare i rapporti patrimoniali relativi alla loro vita in comune con la sottoscrizione di un contratto di convivenza. Il contratto, le sue modifiche e la sua risoluzione sono redatti in forma scritta, a pena di nullità, con atto pubblico o scrittura privata con sottoscrizione autenticata da un notaio o da un avvocato che ne attestano la conformità alle norme imperative e all’ordine pubblico. Copia dell’accordo dovrà essere trasmesso all’ufficio anagrafe ai fini dell’opponibilità ai terzi. Contenuto del contratto Il contratto può contenere: a. l’indicazione della residenza; b. le modalità di contribuzione alle necessità della vita in comune, in relazione alle sostanze di ciascuno e alla capacità di lavoro professionale o casalingo; c. il regime patrimoniale della comunione dei beni, di cui alla sezione III del capo VI del titolo VI del libro primo del Codice civile, modificabile in qualunque momento in corso della convivenza Risoluzione del contratto di con- vivenza per: Il contratto di convivenza si risolve a. accordo delle parti; b. recesso unilaterale; c. matrimonio o unione civile tra i conviventi o tra un convivente ed altra persona; d. morte di uno dei contraenti. La risoluzione per accordo delle parti o per recesso unilaterale deve essere redatta nelle forme dell’ atto pubblico o con firma autenticata da notaio o avvocato e comunicato all’ufficio anagrafe. n. 14 - luglio 2016 · 6 · n. 14 - luglio 2016 La ditta che ha rilevato Acof ha svolto anche 184 servizi esterni MIRANDOLA Bilancio positivo per Terracielo La casa del commiato di Cofim ha organizzato 118 funerali, tre con rito islamico Si punta a commercializzare all’estero le eccellenze produttive locali MIRANDOLA Gorfer si lancia sul mercato globale 7 Storici mignon dell'azienda mirandolese (collezione Roberto Neri). Sotto, una vecchia carta intestata "Italian Art of Living" ha rilevato il marchio della storica azienda di liquori La "famiglia" Gorfer L'inaugurazione di Terracielo, nel 2015 A Mirandola, nel luglio 2015, è stata inaugurata Terracielo Funeral Home Mirandola, una casa del commiato che ripropone la formula già sperimentata con successo a Modena in una struttura di 600 metri quadrati, con tre sale per salutare i propri cari. Il regista è ancora una volta Gianni Gibellini: un paio d'anni fa, attraverso un bando pubblico, la sua Cofim Spa si è aggiudicata il ramo d'azienda di Acof, l'agenzia comunale di onoranze funebri che versava in condizioni finanziarie difficili. Con un ingente investimento Gibellini è riuscito a dare vita a questa seconda casa funeraria, che in meno di un anno ha ospitato 118 servizi funebri, di cui 106 con rito cattolico, nove con rito civile, tre con rito islamico. A questi si devono aggiungere i 184 servizi realizzati da Acof fuori dalla struttura di Terracielo, nelle camere ardenti degli ospedali o nelle case protette, per un totale di 302 servizi funebri. «In un anno di attività abbiamo riconquistato la fiducia, la stima e l'apprezzamento dei mirandolesi - sottolinea Gianni Gibellini - Dopo molti anni di declino Acof è tornata ai numeri di vent'anni fa: in poco tempo abbiamo raddoppiato i dati della vecchia gestione e questo LA COOPERATIVA TERRACIELO Tre sale del commiato con pannelli fotovoltaici Terracielo Mirandola si estende su una superficie di circa 600 metri quadri, che raggiungono i 5.000 comprendendo l'area esterna, nella zona antistante al cimitero di Mirandola. All'interno si sviluppano le tre sale del commiato, con salotto anticamera e servizi. La struttura è all'avanguarè un segnale importante da parte dei cittadini». Così come la funeral home di Modena, Terracielo Mirandola mette a disposizione dei propri clienti un luogo in cui poter trasferire ed esporre il defunto prima del funerale: una pratica molto utile, ad esempio, quando si abbia bisogno di tempo per organizzare la cerimonia o per consentire l'arrivo anche a conoscenti e parenti lontani (la salma può essere adeguatamente conservata a Terracielo anche per MIRANDOLA Lavori alla rotatoria Mazzone L'opera è a carico di un privato Lavori alla rotatoria di via Mazzone. A destra, il progetto Sono iniziati nei giorni scorsi a Mirandola i lavori di sistemazione definitiva della rotatoria tra le vie Mazzone/Nuvolari/Rossini. L’opera prevede un’isola centrale pavimentata in autobloccante di colore giallo e azzurro come lo stemma di Mirandola. L’intervento dovrebbe concludersi a breve. Nel frattempo il cantiere è stato organizzato per consentire il transito del traffico, seppure in modo limitato, di via Mazzone, cercando di diminuire il più possibile i disagi per i cittadini. I lavori della rotatoria sono a carico della ditta privata che sta lottizzando il comparto residenziale di espansione di tipo C1 via Mazzone/via Rossini. dia anche in termini di sostenibilità: contribuiscono al suo fabbisogno energetico 90 metri quadrati di pannelli fotovoltici, collocati sulla copertura dell'edificio. L'offerta si completa con un punto ristoro e un ampio parcheggio (i posti auto sono oltre 40), ulteriori servizi a disposizione degli ospiti. diversi giorni), quando si desideri che il proprio caro possa essere esposto alle visite in un luogo adeguato, nel caso in cui l'abitazione risulti inadatta, o comunque in un luogo più decoroso e accogliente rispetto a molte delle camere ardenti delle strutture sanitarie. Anche Terracielo Mirandola, così come la “sorella maggiore” modenese appartiene all'Efi, Eccellenza funeraria italiana: ciò è sinonimo di ottimi standard qualitativi, in termini di servizi erogati e di prodotti utilizzati. L'esclusione dalla white list pesa ancora sul bilancio Cpl Si è svolta lo scorso 25 giugno a Mirandola l’Assemblea generale di Cpl Concordia, alla presenza dei soci lavoratori e sovventori provenienti da ogni parte d’Italia. Nella sua relazione sulla gestione il presidente di Cpl Mauro Gori (foto) ha ricordato che «questo 2016 è l’anno più duro: chiudiamo un bilancio relativo al 2015 della cooperativa con 15 milioni di perdite a causa di condizioni eccezionali che hanno fortemente limitato l’operatività della cooperativa, in primis l’esclusione dalla white list: occorre ricordare però che contribuiscono al risultato 8 milioni di accantonamenti prudenziali e svalutazioni». Il valore della produzione della cooperativa si attesta a 266 milioni di euro (rispetto ai 346 del 2014) e si segnala un rapporto solido rispetto al patrimonio netto di 117 milioni, che rappresenta un’importante garanzia per il futuro. Gori ha ribadito ai soci che le azioni avviate serviranno per impostare il rilancio della cooperativa, come evidenziato da alcuni elementi: «C’è stata una leggera ripresa del margine Ebitda (utile prima degli ammortamenti e accantonamenti, della gestione finanziaria e straordinaria e delle imposte), che passa dal 3 al 4%; è diminuito l’indebitamento netto complessivo di oltre 10 milioni di euro negli ultimi 9 mesi, abbiamo ridotto gli interessi passivi e i costi fissi della sede». Restano, Gori non lo tralascia, eredità di situazioni negative del passato ma anche passi in avanti per quanto riguarda il rispetto degli obiettivi del Piano Industriale per l’anno 2016, con un valore della produzione previsto a 236 milioni grazie sia a contratti degli anni precedenti sia a nuove commesse aggiudicate nel 1° trimestre 2016 e attese nei prossimi trimestri. L’esercizio in approvazione presenta una diminuzione di organico della cooperativa dalle 1.351 unità del 2014 alle 1.175 a fine 2015, proseguita a ritmo ridotto nel 2016 fino ad attestarsi, al 31 maggio scorso, agli attuali 1.156 lavoratori. Per tutelare l’occupazione, nel corso del 2015 è stata attivata la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, riguardante 640 persone, a cui è stato fatto ricorso per una quantità di ore corrispondenti a 64 addetti. A partire dal mese di maggio 2016 è stata inoltre avviata una negoziazione con le organizzazioni sindacali territoriali e nazionali per arrivare ad un accordo sui contratti di solidarietà della durata di 24 mesi. La scelta del contratto di solidarietà è stata fatta per distribuire il più possibile le ore non lavorate e gli esuberi di personale, con l’auspicio di pervenire a una piena rioccupazione entro il 2018. Il vicepresidente di Cpl Paolo Barbieri ha illustrato all’assemblea come si sta ristrutturando la cooperativa, a partire dalla nuova governance: «Saranno fondamentali l’impegno e la dedizione dei soci e dei lavoratori, insieme ai quali attueremo specifiche politiche di formazione e riqualificazione professionale, secondo la radice della nostra cooperativa che ha come scopo statutario la continuità occupazionale». Gorfer, azienda mirandolese che produce liquori in via Pacinotti 2/4, allarga gli orizzonti e lancia la sua sfida al mercato globalizzato. Dal marzo di quest’anno il marchio Gorfer è stato rilevato infatti dalla società “Italian Art of Living”, specializzata nella diffusione e nella vendita all’estero di prodotti tipici della nostra tradizione gastronomica. «È un progetto molto ampio, partito nel 2012, quando abbiamo cominciato a costruire la nostra rete di relazioni internazionali» spiega Enrico Belgrado, uno dei soci della nuova gestione, di cui fanno parte anche Claudio Meschiari e Franco Ramponi. L’idea imprenditoriale è quella di far conoscere e commercializzare all’estero i nostri prodotti e portare quindi i turisti nei luoghi di produzione, in una vera azione di marketing territoriale, organizzando veri e propri tour enogastronomici che possono riguardare nella nostra zona le acetaie, i caseifici ma anche, perché no, la distilleria Gorfer che prende il nome dai due fondatori, Gorni e Ferraguti, ma ha poi avuto un importante sviluppo a partire dal 1955 quando fu rilevata da Giuseppe Miotto con la collaborazione di Giuseppe Digito. Il concetto fondamentale è che un’azienda, anche di piccole dimensioni, deve imparare a pensare in grande. Ma come si svolge il lavoro di Italian Art of Living, il cui logo è costituito da una forchetta avvolta nei colori della bandiera italiana? Prima il prodotto viene portato a conoscenza e fatto assaggiare ai consumatori stranieri direttamente nei Paesi d’origine. Poi, chi è interessato, viene in Italia per rendersi conto di persona delle varie fasi della produzione e per conoscere i produttori. Da qualche mese anche Gorfer è una delle tappe di questi itinerari alla ricerca delle specialità della nostra cucina. A Mirandola è già arrivata una delegazione di finlandesi ma i rapporti commerciali sono attivi anche con la Russia, la Cina, gli Stati Uniti. «Dietro a ogni prodotto c’è una storia da raccontare. Anche la Bassa modenese, un’area di certo non naturalmente vocata al turismo, può dire molto da questo punto di vista. Il nostro compito è dare visibilità e valorizzare i piccoli imprenditori che fanno cose squisite ma non hanno la forza per arrivare sui grandi mercati» prosegue Belgrado. Una filosofia che calza a pennello con le caratteristiche della Gorfer, un’impresa che ha avuto un momento di difficoltà dopo la morte di uno dei due titolari. Il gestore rimasto, Giuseppe Digito, per tutti “Pino”, dopo la cessione dell’attività, continua a lavorare nel liquorificio. Anzi il suo apporto è utilissimo, in una sorta di affiancamento con i nuovi soci, perché rappresenta un patrimonio di esperienza professionale lungo oltre mezzo secolo. Lui ha vissuto da vicino l’evolversi del mercato, con il marchio Gorfer che, negli anni ’70, faceva concorrenza all’amaro Ramazzotti per poi concentrare la produzione sui liquori, tra cui il pezzo forte era quello a base di prugna. Il numero delle varietà prodotte si è dimezzato sulla base della domanda del mercato, oggi la ditta produce, tra gli altri, il nocino, il sassolino, il rosolio, il marasca. Per adeguarsi alle nuove esigenze e aumentare la produzione sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, le vecchie attrezzature vengono gradualmente sostituite da quelle più tecnologicamente avanzate. Nei locali di via Pacinotti, che sono in fase di completa ristrutturazione, verrà ricavata una sala degustazione per i visitatori e un piccolo museo d’impresa che ospiterà tutto quanto appartiene alla tradizione dell’infusione: dai vecchi distillatori, peraltro ancora funzionanti e usati fino a pochissimo tempo fa, fino alle bottiglie del passato, spesso ideate e create nella ditta stessa. Ma soprattutto è in corso di allestimento un negozio in cui si potranno acquistare non soltanto i liquori ma anche altri prodotti tipici (vini,formaggi, olio eccetrera) selezionati da Italian Art of Living, che ha anche fornito la propria consulenza per l’ottenimento della marchio della Camera di Commercio di Modena “Tradizioni e sapori di Modena” per la sfogliata di Finale Emilia e i maccheroni al pettine delle Valli mirandolesi. Giovanni Moi n. 14 - luglio 2016 · 8 · n. 14 - luglio 2016 Presenti anche le classi elementari che hanno fatto beneficienza MIRANDOLA Un grazie agli amici dell'ospedale SERATA DEI MEDICI Tra estetica ed epitelioma Cerimonia in onore dei donatori che da anni sostengono il Santa Maria Bianca 9 Ristrutturati i locali del Day Hospital Oncologico e finanziate borse di studio AREA NORD Amo, dodici anni di generosità Realizzati tanti progetti grazie alla sinergia con l’Azienda Usl di Modena MIRANDOLA «I volontari vere colonne del Memorial Festival» Una delle attrezzature donate all'Ausl. A sinistra, un momento della cerimonia Una cerimonia per ringraziare i generosi donatori che da anni sostengono l’ospedale di Mirandola. L’iniziativa si è svolta nelle scorse settimane al Santa Maria Bianca, alla presenza, tra gli altri, del direttore generale dell’Ausl Massimo Annicchiarico, dei sindaci di Mirandola e Concordia Maino Benatti e Luca Prandini, di medici e cittadini e di Nicoletta Vecchi Arbizzi, la presidente dell’associazione La Nostra Mirandola da sempre impegnata per il Santa Maria Bianca e che, soltanto nel 2015 ha donato all’ospedale attrezzature per un valore di 130 mila euro. Alla manifestazione c’erano anche due classi in rappresentanza delle 21 tra quarte e quinte delle scuole elementari di Mirandola, San Martino Spino e San Prospero che hanno aiutato La Nostra Mirandola a donare un broncoscopio. La nuova apparecchiatura consente di effettuare interventi chirurgici di alta precisione sull’orecchio, ha un valore di circa 80mila euro, è già utilizzata dall’equipe diretta da Livio Presutti e consentirà di migliorare e ampliare la gamma di interventi di otorinolangoiatria. «Le attrezzature donate dimostrano ancora una volta l’attenzione della comunità mirandolese nei confronti dell’ospedale e delle strutture sanitarie – ha detto la presidente dell’Associazione “La Nostra Mirandola” Nicoletta Vecchi Arbizzi – SALUTE 130 mila euro Microchirurgia di donazioni al timpano Le donazioni dell’Associazione “La Nostra Mirandola” all’ospedale nel 2015 hanno raggiunto un valore complessivo di 130 mila euro. Si tratta di due Volkswagen Up per il Servizio di Assistenza domiciliare del Distretto (sono quattro in totale le Up donate); microscopio e trapano dedicato per il servizio di Day Surgery di Otochirurgia e Rinochirurgia di cui si parla nell’articolo; videolaringoscopio per l’Anestesia; altri due letti elettrici alla Lungodegenza (in totale i letti donati sono 12); frigo congelatore per vaccini donato al Servizio di Pediatria di Comunità del Distretto; holter pressorio al Pronto Soccorso. Il nuovo sistema chirurgico è già stato utilizzato con successo a fine ottobre 2015 per un intervento di microchirurgia al timpano e permetterà di eseguire interventi nel campo della chirurgia otoiatrica, maxillo-facciale ed oncologica cervico-facciale. Il microscopio, che si avvale della più recente e innovativa tecnologia digitale per sistemi ottici, consente di effettuare una chirurgia di alta precisione: le sue potenzialità di applicazione si estendono inoltre alla diagnosi della patologia laringea, con la possibilità di affrontare anche interventi di fonochirurgia. Il micromotore a sua volta, nella funzione “debrider” (strumento al contempo frantumatore e aspiratore di materiale organico), trova applicazione nel campo delle patologie infiammatorie del naso e dei seni paranasali. dobbiamo continuare su questa strada perché le donazioni contribuiscono a dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini e a dare sempre più fiducia anche ai medici e agli operatori sanitari che sono dotati di grande professionalità e umanità. A tutti i generosi donatori che rispondono sempre alle mie richieste, molti dei quali mi stanno aiutando da 15 anni con profondo spirito di solidarietà, per mantenere efficienti e cercare di potenziare i servizi primari del nostro ospedale, ai medici e operatori va il più sincero ringraziamento». La strumentazione donata, tecnologicamente all’avanguardia, migliora notevolmente le potenzialità qualitative chirurgiche e, grazie alla sua versatilità, comporta un ampliamento importante della tipologia di interventi otorinolaringoiatrici a Mirandola. Il nuovo microscopio operatorio con sistema motorizzato e il trapano dedicato sono stati acquistati grazie al contributo di: Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, Menù srl, Icotet di Covezzi Erio e Nicoletta Arbizzi, Baraldini Quirino costruzioni Spa, Reggiani Albertino Acr, Doteco Spa, AeC costruzioni, Barbanti Carlo, Levratti srl, D4, B.Braun Avitum, Ods di Tralli Patrizio, 21 classi tra quarte e quinte delle scuole elementari di Mirandola, San Martino Spino e San Prospero. SAN FELICE Auser lancia campagna fondi per un mezzo per disabili «Aiutare chi aiuta». Così il presidente provinciale dell’Auser, Angelo Morselli, ha introdotto la presentazione della nuova campagna di raccolta fondi, presso le imprese e le attività economiche del territorio, per dotare gli oltre cinquanta volontari che fanno riferimento alla sede intercomunale Auser di San Felice di un nuovo automezzo per il trasporto dei diversamente abili. Il mezzo, un Fiat Doblò attrezzato con pedana, servirà gli utenti, oltre che di San Felice, di Camposanto, Finale Emilia e Medolla, le cui Amministrazioni comunali erano presenti rispettivamente con il vicesindaco Giovanni Giovanelli, il vicesindaco Luca Gherardi e gli assessori Beatrice Ferrarini e Rachele Paltrinieri, lo scorso 28 giugno a San Felice, presso la sede Auser per la presentazione dell’iniziativa. A contattare le aziende e raccogliere le adesioni nelle prossime settimane provvederanno tre incaricati della Servizi Utilità Sociale, che da tempo porta avanti una collaborazione con Auser su tutto il territorio nazionale: Annalisa Bollini, Matteo Marani ed Enrico Piani. Il mezzo, una volta acquistato, come illustrato da Gianluca Palazzetti, responsabile di Servizi Utilità Sociale, verrà dato in comodato d’uso gratuito ad Auser, che così dovrà sostenere praticamente solo le spese del carburante. MIRANDOLA Il Rotary dona una smart tv agli ospiti del Cisa Ancora una volta, il Rotary Club di Mirandola ha dimostrato, con un gesto concreto, la propria vicinanza alla casa residenza Cisa, gestita dall'Asp Comuni Modenesi Area Nord. Nei giorni scorsi, infatti, ha donato agli ospiti della struttura una smart tv, molto utile per facilitare gli interventi di stimolazione cognitiva e multisensoriale che vengono condotti all’interno del nucleo temporaneo per la demenza. Oltre a ciò, ha donato una cassa acustica a supporto delle attività esterne svolte dagli anziani del Cisa. La consegna degli apparecchi è avvenuta alla presenza del presidente del Rotary Club di Mirandola, Gennaro Murolo, del segretario, Anselmo Bertellini, e del prefetto, Paolo Pignatti. Era inoltre presente Olga Nigro Murolo, promotrice della iniziativa, nota per la sua produzione poetica e sempre sensibile alle attività di tipo benefico e a carattere sociale. Un momento della presentazione del progetto per l'acquisto del mezzo per Auser Nei prossimi giorni, verrà inviata alle imprese una lettera che illustra i dettagli della raccolta fondi. La sede Auser di San Felice rimane a disposizione per quanti volessero maggiori informazioni e ribadisce che non incarica o invia nessuno dei propri volontari a chiedere donazioni. La smart tv donata dal Rotary “Aging cutaneo: dall’estetica all’epitelioma. Diagnosi, terapia medica e chirurgica” era il titolo del meeting scientifico organizzato a Medolla, lo scorso 29 aprile presso il Centro di comunità “Raggio di Sole”, dal Circolo medico “Merighi” di Mirandola. Relatori dell’incontro sono stati Pietro Loschi (a sinistra), specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica dello Ieo (Istituto europeo oncologico) di Milano ed Enrico Zendri (a destra), dermatologo di Mirandola. I due professionisti si sono alternati davanti ad una numerosa e attenta platea. Nel corso della serata sono stati illustrati i compartimenti anatomici del viso evidenziando come l’atrofia dei pannicoli adiposi, la perdita di elasticità cutanea e la contrazione dei muscoli sottostanti portino alla formazione di rughe statiche e dinamiche. La produzione di acido ialuronico, normale componente della pelle, diminuisce negli anni e mediante trattamenti riempitivi si può reintegrare, impiegando i cosiddetti “filler” nelle rughe frontali, nasogeniene, nelle guance, mento e labbra. Ancor più fisiologico è il trattamento mediante “lipofilling”, o autotrapianto adiposo, che consiste nel prelievo di tessuto adiposo mediante una microliposuzione e iniezione mirata nelle sedi sopra citate del viso con un effetto riempitivo e biorivitalizzante, grazie alla presenza delle cellule staminali. L’effetto dell’aging cutaneo sulle palpebre può beneficiare invece del loro ritensionamento chirurgico, ossia la blefaroplastica, così come nel rilassamento del terzo medio del viso e del collo si interviene con il classico “lifting del volto”. Le rughe frontali i e laterali degli occhi sono appannaggio della tossina botulinica. E' stato sottolineato come l’asportazione semplice delle malattie cutanee, o epiteliomi, debba avvenire nel rispetto delle normali “linee di tensione “ presenti nella cute. Per ogni regione del viso, le incisioni seguono precise indicazioni al fine di lasciare piccole cicatrici poco visibili nel tempo. Innesti cutanei e lembi del volto, geometricamente progettati in base al difetto da sistemare, sono stati presentati con interventi di complessità crescente, unendo la competenza “plastica “ a quella “estetica”, tipiche della disciplina. Continuando nell’esposizione si è parlato delle funzioni della cute: un organo complesso, non il semplice involucro del corpo. Sono stati individuati i fattori che condizionano l’invecchiamento intrinseco della pelle (vale a dire quelli non modificabili, quali le caratteristiche genetiche dell’individuo e i fattori ormonali) e quelli che condizionano l’invecchiamento estrinseco, principalmente l’esposizione ai raggi ultravioletti, il fumo di sigaretta, l’influenza dell’alimentazione e dell’inquinamento. Sono state esaminate le principali manifestazioni cutanee benigne caratteristiche dell’aging, quali la dermatoeliosi, termine generico con cui si indica la cute invecchiata, principalmente del volto, col suo “carico” di solchi, rughe e di marezzatura della pigmentazione, ma anche le cheratosi seborroiche, lentigo solari, fibropapillomi, angiomi rubino ed ectasie degli arti inferiori. La relazione è proseguita sul trattamento ambulatoriale di queste patologie, quali i laser, la terapia fotodinamica, i peelings. Nella foto, da sinistra, Pietro Loschi ed Enrico Zendri. Il regista Pupi Avati tra due volontari Amo La complessità dei bisogni in una società moderna è tale che nessuna organizzazione della stessa per quanto lungimirante e solidale e adeguatamente finanziata riesce comunque a rispondere in modo esaustivo. C' è quindi spazio per l'inventiva, la generosità e la solidarietà del volontariato che non deve essere però relegato a ruolo di supplenza o sporadico spontaneismo. Questo è necessario in modo particolare in questi momenti in cui le disponibilità economiche limitate richiedono oculatezza e capacità di programmazione. Sono necessari un progetto e un cammino di integrazione tra iniziativa del volontariato e Amministrazione che creino sinergie nel rispetto degli specifici ambiti di competenza. Da più di dieci anni dalla fondazione, Amo Area Nord collabora con l’Azienda Usl di Modena regolando i rapporti con convenzioni periodicamente sottoscritte e rinnovate. Nel grafico sono riportati gli importanti contributi che in più di dieci anni Amo ha devoluto all'Azienda Usl per il finanziamento di progetti, ristrutturazione dei locali del Day Hospital Oncologico di Mirandola, per borse di studio per oncologi, per contratti per personale professionale, per beni mobili. Tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione fra Amo e i direttori generali che si sono succeduti alla guida AUSL Il ticket si paga da casa e la novità è premiata allo Smau Pagare il ticket da casa, attraverso il servizio di “home banking” legato al proprio conto corrente. Un modo veloce e sicuro che semplifica la vita delle persone. È questa in sintesi la “rivoluzione” – così la definisce Smau – di Cbill, il sistema informatizzato ideato da un consorzio di istituti di credito e adottato dal tesoriere dell’Azienda Usl di Modena, Carisbo (Gruppo Intesa San Paolo), per permettere a chiunque di pagare i propri ticket sanitari e associare, in tempo reale, un pagamento a una prestazione sanitaria. Il sistema evita errori, disguidi e ritardi e garantisce di veder inserito da subito il ticket pagato tra le spese detraibili all’interno del 730 precompilato. Una soluzione molto semplice che è riuscita in pochi mesi a rivoluzionare il pagamento dei ticket anche in provincia di Modena: negli ultimi otto mesi in 30 mila hanno scelto di pagare da casa, acceden- dell’Ausl di Modena. Ma niente sarebbe stato possibile senza l' impegno costante, gratuito e spesso anonimo, dei volontari Amo che hanno speso energie, tempo ed entusiasmo in più di dieci anni per essere d' aiuto ai malati oncologici e per raccogliere fondi per sostenere progetti e iniziative. Le donazioni economiche sono importanti, specie in momenti di ristrettezza come l’attuale. Lo sono ancora di più perché raccolte grazie alla “intelligenza del cuore” che motiva i volontari: è questa intelligenza che, presente e coltivata in un volontario o in un dipendente, costituisce il capitale più importante per un’azienda o un’associazione di volontariato. do al proprio “home banking”. Con queste motivazioni Smau, la piattaforma indipendente che da 50 anni rappresenta l'appuntamento nazionale dedicato a innovazione e tecnologia, ha consegnato all’Azienda Usl di Modena il “premio innovazione” del 2016 dedicato a imprese e pubbliche amministrazioni di Emilia-Romagna, Abruzzo, Lazio, Molise e Marche. Lo scorso 10 giugno, ha ritirato il riconoscimento a Bologna, dove si è svolto il Roadshow Smau, il direttore amministrativo Francesca Isola (foto). Rientrata a casa da due giorni come volontaria Amo a disposizione delle varie attività organizzate al Memoria Festival, ho ancora la musica in mente del travolgente concerto dell’Orchestra popolare salentina con balli di pizzica e canti di energia pura… Grazie ad una collaborazione vera, vivace e attenta tra Amministrazione comunale, volontari delle numerose associazioni locali, il Consorzio del Festival e le imprese, il “nostro Festival della Memoria” è stato un successo oltre ogni aspettativa; la città del filosofo Giovanni Pico è tornata ad essere frizzante come non mai e come la era prima del sisma del 2012. Le persone si sono ridate appuntamento in piazza in nome dell’arte in ogni sua forma poiché il raggio d’azione della memoria ha toccato tutti i punti: lezioni magistrali, tavole rotonde, dibattiti, conversazioni con gli autori, workshop, mostre, concerti, spettacoli, laboratori, show cooking e giochi per bambini. Non dimentico la grande opportunità di aver conosciuto Corrado Augias davanti al Foyer del Teatro. Un vero intellettuale profondamente rispettoso del pensiero altrui e con il quale puoi parlare amabilmente; mi ha fatto correre ad acquistare l’ultimo dei suoi libri per la voglia di leggere “Le ultime 18 ore di Gesù”. Ricordo con il sorriso la frase del grande fotografo Gianni Berengo Gardin “che ama le foto vere, quelle che non usano Photoshop”: una foto è bella anche se c’è una ruga perché proprio quella è memoria del passato. Abbiamo chiacchierato amabilmente in auto con Pupi Avati, che con grande interesse ci ha chiesto aggiornamenti del post terremoto e mi ha ringraziata perché assieme ad un altro volontario Amo gli abbiamo mostrato la Chiesa di San Francesco ad oggi, facendo una piccola deviazione dell’itinerario. Davanti ad un cappuccino pomeridiano gli abbiamo raccontato della nostra associazione e come per magia sono emersi i valori, quelli radicati nelle persone, che ti tornano in mente quando magari devi fare una scelta e sei a un bivio. La conferenza sul biomedicale, con una Galleria del Popolo stipata di gente... perché il biomedicale è e sarà la nostra memoria. In un graziosissimo giardino privato, ricco di ortensie e fiori profumati, con alle spalle il panorama della martoriata Chiesa di San Francesco ecco che i padroni di casa hanno gentilmente aperto i cancelli per dar vita ad un salotto di cultura a cielo aperto, molto apprezzato dal doppio dei partecipanti ipotizzati; che meraviglia... anche qui la cultura ha vinto! Parte indimenticabile di tutto ciò sono stati i volontari di tutte le associazioni che davvero con tanta passione, per voler ricostruire un presente e nuove basi per un futuro, si sono dati man forte; segno che la volontà è proprio un motore inesauribile. Grazie quindi in particolare ai volontari Amo che con mezzi e autisti hanno fatto un impeccabile servizio trasporti a tutti i relatori, attori eccetera... e un grazie alla nostra instancabile presidente, Donatella Pozzetti e alla nostra vicepresidente Diana Gavioli, che hanno motivato tutti noi per questo intenso fine settimana. È l’energia della memoria, il respiro della memoria che ci fa attendere con trepidazione e tanta aspettativa la prossima edizione. Chiara n. 14 - luglio 2016 · 10 · n. 14 - luglio 2016 Il saldo del pagamento verrà distribuito in tre rate successive LA NOVITÀ Il canone Rai si paga in bolletta Nella fattura di luglio per la luce ci saranno anche 70 euro per la televisione MODENA Maxi sequestro della finanza Quando arriverà la bolletta della luce relativa al mese di luglio 2016, per la prima volta troverete un importo aggiuntivo di 70 euro. Si tratta, a titolo di arretrati da gennaio a oggi, degli importi relativi al pagamento del canone Rai. I restanti 30 euro del canone tv saranno, invece, distribuiti nelle successive tre bollette della luce. A pagare i 70 euro saranno soltanto i contribuenti che risultano titolari di un’utenza elettrica di tipo residenziale. Ovvero quelle che nella bolletta elettrica riportano la sigla D1, D2 o D3. Il canone è dovuto una sola volta per ciascuna famiglia anagrafica, quindi niente tributo per le seconde case. Non pagano coloro che hanno provveduto a trasmettere all’Agenzia delle Entrate, l’autocertificazione di richiesta di esenzione in cui sia stato attestato che: • non si possiede la televisione in casa; • oppure si è titolari di un contratto della luce ma non si è tenuti ad effettuare il versamento perché il canone è già a carico di altri membri del nucleo familiare anagrafico. Tutti coloro che, entro il 16 maggio scorso, hanno correttamente richiesto l’esenzione, non pagheranno nulla per tutto il 2016. Chi ha presentato l’autocertificazione in ritardo, ma nel periodo compreso tra il 17 maggio e il 30 giugno scorsi, dovrà versare soltanto il canone per i primi sei mesi del 2016 (per un I CONSUMATORI «Informazione «Occhio alle inesattezze» carente» L’Unione Nazionale Consumatori sottolinea come «pochi italiani sapevano di poter inviare ancora fino al 30 giugno la dichiarazione sostitutiva di non detenzione della televisione. La Rai non ha informato né con spot né attraverso i telegiornali», dichiara Massimiliano Dona, segretario dell’Unc. L’associazione, poi, chiede all’Agenzia delle Entrate di emanare entro luglio il provvedimento sui rimborsi previsto dall’art. 6 comma 2 del decreto Mise n. 94 del 13/5/2016, anche se legalmente ha 60 giorni di tempo dall’entrata in vigore del decreto stesso, avvenuta il 5 giugno 2016. «Chiediamo che il decreto non preveda solo come chiedere il rimborso dopo che i soldi sono già stati indebitamente riscossi, ma anche cosa devono fare gli utenti per evitare il prelievo del canone non dovuto. Ecco perché il decreto deve essere emanato prima che comincino ad arrivare le bollette della luce di luglio». importo complessivo di 50 euro), non dovendo invece versare alcunché per il semestre successivo. chi presenterà il L'INDAGINE Le imprese locali volano grazie a stranieri ed export Si è svolto lo scorso 20 giugno presso l’Auditorium Rita Levi Montalcini di Mirandola il convengo nel corso del quale sono stati presentati e discussi i risultati della ricerca che Sanfelice 1893 Banca Popolare ha commissionato alla prestigiosa Società di Studi Economici Nomisma. La ricerca, dal titolo “Analisi delle filiere produttive locali e ruolo del mercato creditizio”, ha permesso di indagare lo stato di salute delle nostre imprese emiliane, la predisposizione ad accedere ai mercati esteri e lo sviluppo del progresso tecnologico in un’ottica di “industria 4.0”. I dati ottenuti confermano la progressiva ripresa di un territorio che rimane a spiccata vocazione industriale e che ad oggi ospita 368 start-up innovative occupate nei servizi tecnologici, sviluppo software, ricerca scientifica, industria e artigianato. Tra i fattori trainanti per le imprese del territorio rimane l’imprenditoria straniera, che dal 2011 è aumentata del 15.6%, e l’export, che nel 2015 ha raggiunto i 33,7 mld di euro, segnando una crescita del 13,5% rispetto al 2007. La ricerca di Nomisma, illustrata da Giulio Santagata, ha permesso di capire quali sono i punti di criticità evidenziando al contempo i fattori che hanno permesso alle imprese sopravvissute alla crisi di crescere economicamente. Tra questi fattori, sicuramente ha rivestito un ruolo fondamentale, oltre alla liquidità, la dimensione d’impresa, soprattutto nel comparto della ceramica, nella filiera meccanica, nelle imprese biomedicali e nella filiera agroalimentare. Lo scenario emerso dallo studio, ha messo in evidenza il bisogno di un sistema creditizio più flessibile che permetta alle imprese di internazionalizzarsi attraverso la valorizzazione locale: una ricetta che sia Santagata che Grana di Sanfelice 1893 hanno efficacemente riassunto nella ricetta «usare meno algoritmi e conoscere di più la diversità delle persone e delle aziende». I risultati della ricerca sono stati commentati e discussi da numerosi nomi autorevoli del panorama industriale, politico e amministrativo dell’Emilia Romagna. Nel suo intervento Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, non ha perso occasione per ricordare le tante iniziative già attivate per andare incontro alle necessità dell’industria 4.0. L’incontro è proseguito con due interessanti testimonianze aziendali di «Dopo mesi di incertezze, notizie più o meno fondate, informazioni discordanti e dubbi solo in parte risolti, siamo arrivati alla data fatidica: a partire da luglio gli italiani troveranno l’importo del canone Rai inserito all’interno della bolletta dell’energia elettrica». Federconsumatori auspica che l’operazione avvenga senza intoppi, tuttavia l’enorme mole di dati che i diversi soggetti coinvolti hanno dovuto gestire e integrare, rende possibili se non addirittura probabili errori e anomalie. «Per questo esortiamo gli utenti a controllare scrupolosamente la bolletta elettrica successiva al 1°luglio, in modo da verificare eventuali inesattezze». modulo a partire dal’1° luglio e fino al 31 gennaio del prossimo anno usufruirà dell’esenzione per l’intero 2017. L'intervento di Romano Prodi Valter Caiumi, presidente di Confindustria Modena e ceo di Cifin, e Massimo Dominici, fondatore di RigeneranD: due storie di successi in controtendenza che dimostrano come sia possibile uscire rafforzati dalla crisi, in un caso, e dare alla collaborazione tra università e industria nuovi sbocchi imprenditoriali. L’incontro è poi proseguito con una tavola rotonda alla quale hanno partecipato numerosi nomi autorevoli del panorama industriale, politico e amministrativo dell’Emilia Romagna. Hanno partecipato al dibattito Palma Costi, assessore alle Attività produttive della Regione Emilia Romagna, Mario Lusetti, presidente nazionale I finanzieri del Comando provinciale della guardia di finanza di Modena hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di un patrimonio mobiliare e immobiliare nei confronti di un sodalizio criminale radicato nel territorio modenese ed operante, attraverso molteplici società, nel settore immobiliare e dell’edilizia, che si aggiunge ad altro sequestro probatorio eseguito presso un istituto bancario elvetico, per un importo complessivo di oltre 16,5 milioni di euro. Le indagini svolte dai militari del Nucleo di polizia tributaria di Modena hanno permesso di accertare come i responsabili attraverso un fitto reticolo societario, gestito grazie anche a numerosi prestanome tratti dai propri nuclei familiari, per oltre un decennio abbiano perpetrato sistematiche attività illecite che, partendo dall’evasione e dalla frode fiscale condotta in associazione, sono state successivamente finalizzate al riciclaggio, anche transnazionale, degli ingenti proventi illeciti conseguiti. Il provvedimento, disposto dal Gip del Tribunale di Modena, Emanuela Pirillo, su richiesta della Procura della Repubblica di Modena, giunge al termine di complesse indagini di polizia giudiziaria, coordinate dal Procuratore della Repubblica, Lucia Musti e dal Sostituto Procuratore Lucia De Santis. Nel corso delle indagini si è fatto ricorso a strumenti operativi ad alta penetrazione investigativa nei confronti del gruppo che, come detto, legato da vincoli familiari, attraverso molteplici società ai medesimi riconducibili, molte delle quali evasori totali o paratotali, ha allestito un vorticoso giro di fatture afferenti operazioni inesistenti grazie alle quali è stato possibile abbattere il carico fiscale derivante dalle numerose ed importanti operazioni immobiliari realizzate. Le ingenti disponibilità finanziarie così ottenute venivano poi trasferite tra le diverse società del gruppo, quale “originale” forma di “autofinanziamento”. di Legacoop, Giovanni Messori, direttore di Confindustria Modena, Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena e Francesco Trimarchi direttore della sede bolognese di Banca d’Italia. Particolarmente apprezzato l’invito di Palma Costi rivolto alle banche a fare la loro parte al fianco delle istituzioni e quello di Muzzarelli che ha sottolineato come la competitività del territorio modenese risieda nei suoi saperi, nella sua capacità di reazione al cambiamento e nella sua creatività. A chiudere i lavori di questo convegno particolarmente partecipato, l’intervento dell’ex presidente del Consiglio Romano Prodi (foto), che ha arricchito il dibattito con una riflessione su come si imponga una riorganizzazione dei distretti con imprese guida e il sostegno delle banche. Il Professore ha ricordato alla platea come l’Italia possa ancora giocare un ruolo primario nel settore della meccanica strumentale. «L’Italia ha ancora spazio e tempo per competere rispetto ai cinesi», è stato l’invito lanciato agli imprenditori che hanno affollato l’auditorium. L’organizzazione di un convegno di così alto livello è stato per Sanfelice 1893 una grande opportunità per ridefinire le proprie strategie a supporto del tessuto imprenditoriale locale e più in generale un’occasione per ribadire in termini concreti il proprio coinvolgimento di banca a vocazione locale e popolare nello sviluppo del suo territorio. BREVI STAZIONE DI SAN FELICE: SI AFFITTA IMMOBILE Hanno tempo fino alle ore 12 del 22 luglio 2016 per presentare le proprie offerte, gli interessati al bando, pubblicato sul sito Internet di Ferservizi (sezione Immobili in Affitto), riguardante la locazione dell’immobile accanto alla stazione dei treni di San Felice, in piazza Dante 2. La locazione avrà durata sei anni, rinnovabile per ulteriori sei. Allo stato attuale i locali sono liberi. Chi si vedrà assegnato l’immobile, da adibire ad attività di “caffè ristoratore con possibilità di rivendita di tabacchi” e costituito da locali, ripostigli e aree esterne per un totale di 179 metri quadrati, dovrà rispettare una serie di obblighi nei confronti del proprietario, Rete Ferroviaria Italiana, come il divieto di installare o far installare slot machine o sistemi di gioco d’azzardo e l’obbligo di concordare l’orario di apertura in modo da garantire il servizio da almeno mezz’ora prima dell’orario di fermata del primo treno ad almeno trenta minuti dopo l’orario di fermata dell’ultimo treno. L’intera area, che comprende anche piazza Dante e un tratto di viale Campi, è stata oggetto di una consistente opera di riqualificazione, in termini di mobilità, decoro e sicurezza urbana. Attualmente i locali della stazione dei treni ospitano, oltre alla sala viaggiatori, sia la scuola di musica che la nuova sede Auser. AUSER CAVEZZO CERCA VOLONTARI L’Auser di Cavezzo cerca volontari autisti per il servizio di trasporto sociale nelle zone del territorio della provincia di Modena, verso ospedali, case di cura, ambulatori medici. Impegno orario del volontario da concordare con il referente in base alla propria disponibilità. L’Auser di Cavezzo è attiva tutti i giorni, da lunedì a venerdì, dalle 7 alle 19 anche nei mesi estivi. Il volontario deve essere munito di patente di tipo B e avere tra i 18 e i 70 anni. Per informazioni e comunicare la propria disponibilità: 0535/59238 (al mattino dalle 8,30 alle 12 da lunedì a venerdì) – Maurizio: 346/32 99 143. MERCATINO DEL RIUSO A SAN POSSIDONIO Il 29 luglio, ultimo venerdì del mese, si svolgerà a San Possidonio, in piazza Andreoli, l’ormai tradizionale appuntamento con il Mercatino del Riuso, a partire dalle 18. Gli spazi saranno assegnati su prenotazione. Per informazioni: Paolo telefono 338/5473986, Carlo telefono 349/5667732. BURZACCHINI PRESIEDE L'AGENZIA MOBILITÀ Andrea Burzacchini è il nuovo amministratore unico dell’Agenzia per la mobilità di Modena. L'ha stabilito l'Assemblea dei soci di aMo, costituita dal 96% delle quote e riunita lo scorso 22 giugno presso la Provincia di Modena. Burzacchini, 48 anni, modenese, è fondatore e direttore della Agenzia per la sostenibilità Aiforia, con sede a Friburgo. Ha ideato e ha collaborato a progetti per la sostenibilità ambientale in oltre 20 Paesi tra Europa ed Asia. SPORTELLO AMBIENTE A SAN FELICE Due giorni a settimana, martedì e sabato, dalle 9,30 alle 12,30 è attivo, presso il municipio provvisorio di San Felice in piazza Italia, lo Sportello Ambiente, che si occupa di fornire informazioni e raccogliere segnalazioni in merito a diverse tematiche ambientali: problematiche legate alla presenza di animali come topi, ratti, zanzare e piccioni; incuria nella gestione di aree verdi; informazioni sulla stazione ecologica di via Leonardo da Vinci; raccolta, conferimento e smaltimento rifiuti. Info: 0535/86346 (solo negli orari di apertura) o sportelloambiente@ comunesanfelice.net. I luoghi di interesse della Resistenza sono stati mappati e linkati MIRANDOLA Il codice Anpi premiato allo Smau 11 BREVI NUOVI PARROCI A MIRANDOLA Il Qr code sui cippi partigiani è stato giudicato un esempio di innovazione digitale GIOVANI ARTISTI Il Microfono d'Oro sarà visto anche in Cina Rappresentanti dell'Anpi col sindaco Benatti allo Smau C’era anche l’Anpi Mirandola (XIV Brigata Garibaldi “Remo”- I battaglione “Pecorari”) tra i “casi di successo” che sono stati premiati a Smau, l'evento di riferimento nei settori innovazione e digitale per imprese ed enti locali, che si è svolto a Bologna il 9 e 10 giugno scorsi. A essere premiato è stato il progetto Qr code sui cippi e sui documenti partigiani, realizzato con il sostegno del Comune di Mirandola, che ha finanziato l’iniziativa e con il lavoro prestato volontariamente da Claudio Reggiani, webmaster di Camponet, e Riccardo Bertacchini, grafico di B-Ric Design. Si tratta di un codice Qr leggibile da smartphone e tablet, stampato su mattonelle di ceramica applicate su tutti i cippi e i monumenti partigiani del territorio mirandolese. L’Anpi Mirandola, già quattro anni fa, ha avviato un progetto di realizzazione di un portale web (www.anpimirandola. it), dove è possibile trovare informazioni e testimonianze in formato digitale sulla Resistenza, sui luoghi e sui tanti combattenti mirandolesi caduti durante la seconda guerra mondiale. A seguito, si è deciso di integrare questi materiali e di renderli accessibili a tutti, soprattutto ai giovani, portando le informazioni direttamente sui luoghi di interesse. Più di 50 siti sono stati così mappati, georeferenziati e dotati di Qr code. Una volta arrivati sul luogo di interesse, è sufficiente inquadrare con la fotocamera il codice stampato su una mattonella di ceramica e conoscere in tempo reale la storia dei partigiani vissuti e uccisi in quel luogo. Il codice invia, infatti, a una pagina del sito con tutte le informazioni e i documenti relativi (foto, libri, testimonianze dirette) legati a quella località. GIOVEDÌ 11 AGOSTO Al giardino botanico si guardano le stelle Giovedì 11 agosto dalle 21,30 al Giardino Botanico “La Pica” di San Biagio si guardano le stelle e tutti e cinque i sensi saranno coinvolti. Si inizierà con il buffet offerto da Pasticceria Busuoli, NaturaSì e Forno Benedusi per poi incamminarsi (anche a piedi nudi) al centro del Giardino Botanico dove verranno osservati costellazioni e pianeti, si esprimeranno desideri al passaggio delle stelle cadenti e saranno ascoltati miti e leggende collegati al cielo. Il profumo dei fiori e i suoni notturni della Natura accompagneranno i presenti per tutta la notte. È consigliato prenotarsi al 347-3490826 perché i posti sono limitati ad 80 partecipanti. L'ingresso è a offerta libera. In caso di pioggia l'evento è annullato. La serata è organizzata in collaborazione con l'associazione Astronomica Geminiano Montanari (www. astrocavezzo.it). Sulla pagina FaceBook “Amici del Giardino Botanico La Pica” è possibile tenersi aggiornati su tutti gli eventi in programma: presentazione di libri, yoga per bambini, yoga della risata e conferenza sulle scuole alternative. Si è svolta gli scorsi 17 e 18 giugno la 24° edizione del Microfono d’Oro, festival internazionale di canzoni inedite con temi attuali e a carattere sociale. La manifestazione, organizzata dall’associazione Giovani Artisti di Mirandola, ha avuto un’anteprima, denominata “Aspettando il Microfono d’Oro”, il 17 giugno al ristorante pizzeria Damè di San Possidonio, mentre la finalissima si è svolta il 18 giugno in piazza Matteotti a San Felice. Il festival era suddiviso in tre categorie: Junior (dai 6 ai 9 anni), Ragazzi (dai 10 ai 12 anni) e Giovani Proposte (dai 13 ai 18 anni) e ha avuto ospiti del calibro di Davide Mengacci e di Renato Neri, organizzatore di eventi televisivi a carattere nazionale e internazionale. Primi tre classificati della serata “Aspettando il Microfono d’Oro” sono stati Maria Martina Parisi (categoria Junior), Mattia Gallo (Ragazzi) e Giulia Fredianelli (Giovani Proposte). Per quanto riguarda invece la finalissima del Microfono d’Oro, primo posto, nella categoria Junior, per Doroty Sam, mentre seconda è arrivata Serena Guarrata. Nella categoria Ragazzi, prima Fabiana Offreda e secondo posto per Melany Sam. Nelle Giovani Proposte ha vinto Giulia Fredanielli. Premiati anche Biagio Meli, Carlotta Gea Vetri, Fiamma Rosa Petronella, Chiara Tazzoli. Umberto Bardini, presidente dell’associazione Giovani Artisti ringrazia: Giuseppe Ruffoni (produttore televisivo), Rotary Club di Mirandola, associazione San Vincenzo de Paoli di Mirandola, associazione Roberto Guasti, Arci Modena, Gruppo Nomadi, Auser di San Felice, Circolo parrocchiale Anspi Don Bosco di San Felice e tutte le associazioni che hanno partecipato. «Un grazie particolare - ha detto anche Bardini - a tutti gli autori, compositori e concorrenti che hanno reso possibile la realizzazione di questa 24esima edizione, che è stata un grande successo sia di pubblico che di critica. Dopo tanti anni di duro lavoro si stanno aprendo le porte del successo con una visibilità nazionale non più solamente locale, infatti la finalissima del Microfono d’Oro sarà trasmessa su due canali nazionali del digitale terrestre e contemporaneamente anche in Cina». Il Microfono d’Oro era patrocinato da: Comuni di San Possidonio e San Felice, Regione Emilia Romagna, Provincia di Modena, Unione Comuni Modenesi Area Nord e “Il Resto del Carlino”, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. Il vescovo di Carpi monsignor Francesco Cavina ha nominato prevosto della parrocchia di Santa Maria Maggiore di Mirandola don Flavio Segalina (a sinistra), trasferendolo dalla parrocchia di Cividale e Quarantoli. Ha inoltre nominato vicari parrocchiali della parrocchia di Mirandola don Michele Chojecki ed il diacono Mauro Pancera. A reggere la parrocchia dell’Apparizione di San Michele Arcangelo di Cividale e la parrocchia della Madonna della Neve di Quarantoli è stato chiamato don Alex Sessayya (a destra), in precedenza vicario parrocchiale di Mirandola. Il vescovo, lo scorso 28 giugno, aveva accolto le dimissioni da prevosto-parroco della parrocchia di Mirandola presentate da don Carlo Truzzi in conformità alle norme stabilite dalla Chiesa. Lo comunica la Diocesi di Carpi con una nota stampa. Nel contempo don Carlo Truzzi, prosegue il comunicato, per provvedere al bene spirituale dei fedeli, è stato nominato amministratore parrocchiale fino all’ingresso del nuovo prevosto. Don Truzzi, poi, terminato il suo ministero a Mirandola, si è reso disponibile ad assumere la cura pastorale della parrocchia di Cortile. IL SINDACO SILVESTRI RINVIATO A GIUDIZIO Il sindaco di San Felice Alberto Silvestri interviene, con una nota stampa, sulla decisione del giudice per le indagini preliminari, che ha rinviato a giudizio lui e Daniele Castellazzi, responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune, per il crollo della Meta, avvenuto il 29 maggio 2012: «Ripeto quel che ho sempre detto – si legge nel comunicato – ciò che è accaduto alla Meta merita verità, giustizia e rispetto per le famiglie delle vittime, anche nei toni con cui se ne parla o se ne scrive. Sono ovviamente dispiaciuto di questo rinvio a giudizio, ma sia io che l’ingegner Castellazzi siamo sereni, fiduciosi nell’operato della magistratura e convinti di poter dimostrare la nostra innocenza nella sede naturale del processo, che è la fase del dibattimento». n. 14 - luglio 2016 · 14 · n. 14 - luglio 2016 ATTUALITÀ Chi ha il coraggio di denunciare le violenze resta una minoranza Femminicidio, una strage nel silenzio Mirandola fa scuola nelle emergenze Dall'inizio dell'anno sono ben 60 le donne uccise nel nostro Paese Una continua carneficina. Dall’inizio dell’anno sono ben 60 le donne uccise! Donne che vengono isolate, picchiate, assassinate. Siamo di fronte ad una continua violazione dei diritti umani, a una forma di discriminazione che offende tutti attraverso gli atti di violenza fondati sul genere. Atti che provocano, o sono suscettibili di provocare, danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica; ivi incluse le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella vita privata. Buona parte di questa carneficina si svolge in silenzio, poiché il numero oscuro dei reati compiuti in famiglia è spropositato e le donne che, con grande difficoltà, decidono di esporsi denunciando le violenze subite, sono soltanto la punta dell’iceberg. L’Istat ci informa che In Italia ogni 2,2 giorni viene uccisa una donna. Il 46,3% delle donne muore per mano del partner. La gravità delle violenze sessuali e fisiche è aumentata. Sono in crescita anche i casi di violenza assistita. Un problema strettamente collegato è infatti quello dei figli. Che fine fanno? La cronaca li investe di luce soltanto per pochi giorni. Il pensiero corre al trauma indelebile di quel che è accaduto, si sprecano commenti e indignazione. Poi, il buio. Questa coltre, negli ultimi dieci anni, è calata su 1.628 figli. Soltanto negli ultimi tre anni su 417, 180 dei quali minori: 52 sono stati testimoni dell’omicidio della madre da parte del padre, 18 sono stati uccisi insieme a lei. Nella metà dei casi tra le mura di casa è entrata una pistola, o un fucile e la quotidianità è esplosa all’improvviso. Sui media la violenza sulle donne è quasi sempre descritta come frutto di motivi passionali. Lo stereotipo dell’“onore” tradito, che giustificava il diritto d’onore, si trasforma in quello della gelosia, del tradimento, dell’abbandono che l’uomo non è stato in grado di accettare. L’uomo è quindi da compassionare. Il suo è stato un gesto estremo (un raptus). Una spiegazione, insomma, che, dando un’attenuante al colpevole, addossa alla donna una parte di responsabilità in quanto colpevole di avere suscitato la gelosia. Si tratta di una rappresentazione falsata della realtà. Il femminicidio è quasi sempre l’estremo risultato di una serie di comportamenti violenti di lunga data. Tale fenomeno può essere fermato! Lo si può prevenire agendo sui fattori che lo determinano. Occorre intervenire nelle scuole di ogni ordine e grado, promuovendo la cultura del rispetto delle differenze e sostenendo gli insegnanti nella loro pratica educativa e didattica, offrendo ai docenti strumenti concreti e spazi di dialogo. La solidarietà del vicinato ha una grande importanza; infatti i vicini potrebbero fungere da intermediazione tra la donna in difficoltà e i servizi presenti sul territorio. Un appello alla giustizia: una donna che ha il coraggio di denunciare, non può ritrovarsi l’uomo libero dopo poco tempo e magari vicino a casa. Un appello ai media: si smetta di giustificare gli assassini e di colpevolizzare le donne. Un appello al Paese: sono 160 le donne uccise ogni anno. Non possiamo più accettare questa mattanza. Dobbiamo anche spostare la questione dalle donne agli uomini: la loro voce non si sente. È a ognuno di loro che lanciamo un appello: costruire una rete di uomini contro la violenza sulle donne. Solo insieme possiamo vincere questa battaglia. Solo ascoltando le loro voci, le loro testimonianze, possiamo estirpare la violenza di genere dalle feroci cronache quotidiane. Nazzarena Bernardi presidente associazione "Donne in centro" In un convegno in Valle d'Aosta il sindaco Benatti ha raccontato il sisma del 2012 AREA NORD Un tavolo di lavoro dell'Unione dei Comuni L’Unione Comuni Modenesi Area Nord ha costituito un tavolo interistituzionale che periodicamente viene convocato allo scopo di effettuare un confronto e fare il punto su eventuali maltrattamenti subiti dalle donne. Di questo tavolo fanno parte: i vari servizi sanitari ospedalieri e territoriali dell’Ausl, le forze dell’ordine (polizia di Stato e polizia municipale), il Servizio minori dell'Unione Area Nord, i Servizi sociali dei Comuni, le scuole (in accordo con l'Ufficio Scolastico Provinciale), le associazioni “Donne in Centro”, “Donne e Giustizia”, “Casa delle Donne Contro la Violenza”. Il tavolo ha lo scopo di fare rete tra i vari servizi presenti nel territorio per monitorare il fenomeno di eventuali maltrattamenti subiti dalle donne. È presieduto dall’assessore alle Pari Spazio anche alla promozione delle eccellenze gastronomiche EVENTI Opportunità dell’Unione dei Comuni Antonella Baldini, sindaco di Camposanto, che spiega: «Stiamo lavorando al tavolo cercando di stare al passo coi tempi. La strada da fare è ancora tanta, ma il nostro impegno è forte, sia sul fronte della violenza di genere che della violenza assistita. Colgo l'occasione per rivolgere un sentito ringraziamento a chi lavora a questa importante esperienza». Come indicato nelle schede qui sotto, sono presenti anche due sportelli. Il personale volontario che vi opera è stato formato ed è tenuto alla massima riservatezza. Per quanto riguarda lo Sportello Donna di Mirandola, da gennaio a giugno, sono state effettuate 16 consulenze legali e vi si sono rivolte 69 persone che hanno fatto richiesta di informazioni attraverso telefono o e mail. A quattro anni dal terremoto, rimangono saldi i rapporti di amicizia tra il Comune di Mirandola e i gruppi di Protezione civile della Valle d’Aosta. Lo scorso 18 giugno il sindaco Maino Benatti ha partecipato a una tavola rotonda presso l’auditorium di Variney-Grignod, per raccontare l’esperienza di tre sindaci di tre Regioni diverse che hanno dovuto rispondere ad una grande emergenza sul proprio territorio. A fare gli onori di casa sono stati Maurizio Lanivi, membro della Giunta dell’Unité des Communes valdôtaines Grand-Combin e Silvano Meroi, coordinatore del Dipartimento Protezione civile e vigili del fuoco della Valle d’Aosta, già direttore generale dell’ufficio rischi idrogeologici e antropici del Dipartimento nazionale della Protezione civile. Tra i relatori, Luciano Giannone, nel 2009 sindaco del Comune di Lucoli (Aq) colpito dal sisma in Abruzzo dove ha operato la Protezione civile della Regione Autonoma Valle d’Aosta; Gian Marco Grange nel 2000 sindaco del Comune di Nus (Ao) colpito dall’alluvione e lo stesso Maino Benatti sindaco del Comune di Mirandola durante il sisma 2012 dove ha operato la Protezione civile della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Il giorno successivo, presso il Comune di Valpelline, ha fatto seguito il triangolo enogastronomico: Abruzzo-Emilia Romagna-Valle d'Aosta. Per il quarto anno consecutivo i volontari del soccorso di Valpelline hanno chiamato a raccolta tanti amici e in particolare quelli conosciuti durante NONNO SILVANO Alla Lamborghini di cartone manca soltanto il motore L'intervento del sindaco Maino Benatti alla tavola rotonda in Valle d'Aosta "AN GHIN GÒ" Quattro serate per i piccoli nei parchi di Finale Emilia “An ghin gò”, il ciclo di appuntamenti per i più piccoli e i loro genitori, proposto dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Finale Emilia, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, quest'anno sarà itinerante: quattro le serate previste, ognuna delle quali si svolgerà in un luogo diverso, in uno dei parchi cittadini. Dopo l’appuntamento dello scorso 10 luglio, la manifestazione prosegue domenica 17 luglio, ore 21,30, presso il parco del Quartiere Portone, in via Cignani, con “Riempiamoci la pancia di fole”, a cura di Marco Bertarini. “La Regina Carciofona”, dell'Associazione Culturale Fantateatro, andrà invece in scena domenica 24 luglio, alle 21,30, nel MORTIZZUOLO Due creazioni di Nonno Silvano Nonno Silvano Vergnani colpisce ancora. Stavolta le sue opere, rigorosamente ricavate da cartone riciclato, sono finite al centro estivo di San Martino Spino, organizzato nei mesi di giugno e luglio dal Comitato genitori e coordinato da Silvia Vecchi. Il nonno artista si è spinto a creare un’auto Lamborghini Miura, alla quale mancava solo il motore…Ma Vergnani ha realizzato anche una barca per la battaglia navale e un gioco nel quale aguzzare mira e vista per fare centro con le palline. Inutile dire che i bambini hanno apprezzato moltissimo le creazioni di Nonno Silvano, giocando con le quali hanno trascorso e stanno tuttora passando molte ore pomeridiane divertendosi un mondo. Pet therapy e maccheroni al centro estivo San Leo 15 gli interventi nelle zone terremotate dell'Abruzzo e dell'Emilia Romagna. Da Lucoli sono quindi arrivati gli arrosticini di pecora mentre Mirandola ha servito lo gnocco fritto mirandolese. Valpelline ha presentato invece il suo piatto tipico, la tradizionale seuppa vapelenentse. I prodotti freschi abruzzesi ed emiliani sono arrivati con appositi furgoni frigoriferi dalle rispettive città di origine e sono stati cucinati da rappresentanti delle tre comunità. Alla manifestazione hanno preso parte: Vincenzo Cecchini assessore comunale in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Lucoli; Antonio Iannini, presidente della Pro Loco di Lucoli; lo stesso sindaco Benatti e Anna Martinelli, assessore comunale durante il sisma 2012 in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Mirandola assieme ad Elvino Castellazzi, rappresentante della Società Principato di Francia Corta. Come hanno riferito gli organizzatori: «Ci siamo conosciuti a causa di eventi catastrofici ma abbiamo costruito un’amicizia che resterà per sempre. Oggi vogliamo coltivare l’amicizia sorta in quei giorni, condividendo le reciproche tradizioni culinarie». Dal prossimo anno il triangolo enogastronomico visiterà Mirandola e poi Lucoli, in territorio aquilano. Matteo Carletti Parco del Seminario di via dei Salesiani. L'ultima rappresentazione, domenica 31 luglio, ore 21,30, nel giardino della biblioteca comunale di viale della Rinascita, sarà “Miti di meraviglia”, a cura del Teatro dell'Orsa, con suoni e percussioni narranti di Luciano Bosi. “An ghin gò” offre un tempo prezioso, pieno di parole e suoni proposti da esperti narratori che, sfruttando la suggestione notturna dei parchi di Finale Emilia, sapranno creare una dimensione magica: certe storie, al buio, possono fare paura... ma ascoltarle abbracciati a mamma e papà sarà un'esperienza unica che resterà nel cuore di chi le narra e di chi le vive. Sono tante e originali le attività svolte al centro estivo San Leo di Mortizzuolo. L'8 luglio i piccoli ospiti hanno svolto pet therapy con BauAmici e in seguito si sono cimentati nella preparazione degli ormai celebri maccheroni al pettine delle Valli mirandolesi. n. 14 - luglio 2016 · 16 · n. 14 - luglio 2016 La rassegna estiva si concluderà il 3 agosto con Crimson Peak CINEMA A Mirandola si risveglia la forza Il settimo episodio di Star Wars è tra i nuovi film nel cortile dell'oratorio Torna l'attesissimo appuntamento con il cinema all'aperto organizzato dal Circolo Cinematografico “Italo Pacchioni” con il patrocinio e il contributo del Comune di Mirandola. La rassegna si tiene nel cortile dell'oratorio adiacente all'ex cinema Astoria di Mirandola, in via Pico 43, ormai da tre anni punto di ritrovo fisso per la rassegna estiva del Pacchioni. I titoli in cartellone comprendono alcuni tra i migliori film della passata stagione cinematografica, scelti per piacere a grandi e piccini, a cinefili esigenti e a spettatori che semplicemente desiderano trascorrere una piacevole serata all'insegna dell'intrattenimento. Dopo i primi appuntamenti che si sono svolti nei giorni scorsi, lunedì 18 luglio è il turno dell'attesissimo “Star Wars VII - Il risveglio della Forza”, che in poche settimane ha polverizzato ogni record d'incasso sfiorando i 2 miliardi di dollari e posizionandosi al terzo posto della classifica dei film più visti della storia del cinema. Mercoledì 20 il Circolo Pacchioni proporrà “Dio esiste BREVI FESTIVAL LETTERATURA SI PRESENTA A FINALE Venerdì 29 luglio alle 21, la biblioteca comunale di Finale Emilia, ospita Simonetta Bitasi, che presenta proposte e libri di autori che parteciperanno al Festivaletteratura di Mantova, in programma dal 7 all'11 settembre 2016. Dal 9 al 15 maggio una delegazione in Finlandia per l'Erasmus MIRANDOLA A Helsinki per studiare i rifiuti Studenti del Galilei hanno lavorato su progetti di consumo sostenibile IN AGOSTO I MICROCHIP SI FANNO IN VIA GIOLITTI e vive a Bruxelles”, dal regista del discusso “Mr Nobody”, mentre lunedì 25 è la volta di “The danish girl”, uno dei concorrenti più acclamati all'ultima notte degli Oscar. Seguiranno “Zootropolis” (mercoledì 27 luglio), film d'animazione per tutta la famiglia, e “Room” (lunedì 1 agosto), angoscioso dramma claustrofobico grazie al quale Brie Larson ha vinto il Premio Oscar come migliore attrice protagonista. La rassegna chiuderà mercoledì 3 agosto con “Crimson Peak”, affascinante horror gotico con protagonisti Mia Wasikowska, Tom Hiddleston e Jessica Chastain. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21,30, con apertura della biglietteria alle ore 21 fino a esaurimento posti. Sono previsti sconti per i bambini al di sotto dei 12 anni. Per informazioni visitare il sito www. circolopacchioni.it, la pagina Facebook “Circolo Cinematografico Italo Pacchioni”, oppure scrivere una mail a [email protected]. Sergio Piccinini EDUCAZIONE Mirandola e Groningen in festa per 15 anni di scambi In considerazione della chiusura del Punto informativo comunale (Pic) di piazza Costituente, dall'8 al 27 agosto, le attività relative all'Anagrafe canina, compresa la vendita di microchip, si svolgeranno in quel periodo presso la sede comunale, in via Giolitti 22. Questi gli orari: dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30; il lunedì e il giovedì anche il pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30. Informazioni presso l'uscierato, all'ingresso del Municipio tel 0535/29511. DONANO 700 MILA EURO AL POLICLINICO Il Policlinico di Modena ha ricevuto una donazione di oltre 700 mila euro da due coniugi modenesi, Umberto Po e Rosanna Venturelli, che hanno deciso di lasciare tutti i loro averi all’ospedale. MIRANDOLA Lo scorso 6 giugno si è concluso il primo ciclo di incontri del circolo di lettura mirandolese “E, Garin” organizzato dalle volontarie Alessia Guaresi, Eugenia Castellazzi e Susanna Pozzetti. Se la lettura è per definizione un'attività solitaria, grazie al circolo, essa dà l'occasione di conoscere nuove persone e aprire la propria mente a diverse idee e interpretazioni attraverso un moderato e interessante scambio di opinioni, a volte anche divergenti, abilmente guidato dalle organizzatrici. Gli incontri, che si sono tenuti una volta al mese, sono stati strutturati sulla discussione di un libro che trattava l'argomento principale dell'anno appena conclusosi, la famiglia. I libri proposti, mai banali, hanno analizzato Bilancio positivo per il circolo di lettura il tema della famiglia in tutte le sue possibili sfaccettature creando un dibattito stimolante. Il primo ciclo di incontri si è concluso con l'analisi di “Accabadora” di Michela Murgia, ospite del Memoria Festival, anticipato dalla lettura di Roberta Baraldi di un intenso racconto di Andrea Corradi. In biblioteca è possibile trovare la bibliografia contenente la lista dei libri letti in questi mesi e altri spunti riguardanti la tematica della famiglia. Il circolo di lettura riprenderà a ottobre con un nuovo tema, le passioni, inaugurato da “Lolita” di Vladimir Nabokov. Alessia, Eugenia e Susanna ringraziano tutti i partecipanti per l'entusiasmo e la sensibilità mostrati in questo anno insieme. Vanessa De Stradis Dal 9 al 15 maggio una delegazione di studenti del Galilei di Mirandola, accompagnata dalle docenti Anna Maria Boldini, Agide Bassoli e Carla Tabacchini, si è recata ad Helsinki per incontrare i coetanei finlandesi, romeni e tedeschi del progetto Erasmus+ Ka2 autorizzato dalla Comunità Europea per il triennio 2014-2017. Dopo aver lavorato sugli argomenti relativi a “Consumption and Waste” (consumi e rifiuti), gli studenti hanno elaborato materiali secondo la procedura del “Trialogical Learning”, una tecnica innovativa di apprendimento- insegnamento basata sulla ricerca di informazioni relative ad una tematica, condivisione collaborativa dei risultati e produzione di materiali utilizzabili da altri utenti in diverse situazioni educative. Dai lavori è risultato che, Italia, Germania e Finlandia si attestano intorno ad un 40% nella selezione e riutilizzo dei materiali di rifiuto, la Romania è invece solo all´1%, avendo appena iniziato la raccolta differenziata. Da parte dei partecipanti sono emerse l'urgenza e la necessità di pratiche ecosostenibili nella vita quotidiana. ISTITUTO GALILEI Bene gli esami di certificazione della Cambridge University EMILIA-ROMAGNA Nell'offerta formativa regionale confermato l'Its biomedicale MUSICA Il premio "Giorgio Girati" a sei eccellenze regionali Si sono svolti in aprile a Bologna e in giugno a Mirandola i concerti dei giovani musicisti finalisti regionali della Borsa di Studio “Giorgio Girati”, giunta nel 2016 alla 17esima edizione. Per la categoria A (minori di 17 anni) il primo premio è andato a Fiorenzo Ritorto di Piacenza che suona il corno, secondo premio a Lorenzo Fantini di Ferrara, suonatore di fagotto e terzo premio al sassofonista Filippo Pavanini di Ferrara. Per la categoria B (minori di 22 anni) primo premio a Nazareth Conejero Calderòn, sassofonista di Ferrara, secondo premio ex aequo alla flautista Marianna Tognin di Modena e al sassofonista Gerardo Mautone di Ferrara, terzo premio al flautista Enrico Diazzi di Mantova. La Borsa di Studio “Giorgio Girati” è nata per volontà della famiglia del giovane scomparso, di concerto con il Comune di Mirandola e si prefigge di contribuire alla crescita e all’arricchimento di giovani strumentisti della nostra regione. Alcuni finalisti delle scorse edizioni della Borsa di Studio “Girati” fanno già parte di prestigiosi complessi sinfonici nazionali e internazionali. Nella foto, da sinistra, Nazareth Conejero Calderòn, Enrico Diazzi, Marianna Tognin, Gerardo Mautone, Fiorenzo Ritorto, Lorenzo Fantini, Filippo Pavanini, Marisa Gavioli e suo marito Luigi Girati. MIRANDOLA I Lions fanno prevenzione nel ricordo di Martina Martina era una giovane donna colpita da tumore al seno e deceduta nel 2011 a 24 anni. Sul letto di morte chiese che i giovani venissero accuratamente informati ed educati ad aver una maggior cura della propria salute. Tale appello fu raccolto dai Lions italiani i quali, da allora, si sono attivati per informare gli studenti tra i 16 e 18 anni sugli stili di vita più appropriati per prevenire i tumori, specialmente quelli giovanili. Il progetto Martina coinvolge ogni anno, in Italia, 150 mila studenti degli ultimi anni delle scuole superiori e molti istituti lo hanno inserito nel loro Piano Offerta Formativa. Il progetto si basa su una metodologia rigorosa, offerta da medici in accordo con le Società Scientifiche Nazionali (ginecologi, oncologi, urologi, Lega Tumori), ed è rivolto sia agli studenti, sia, dal 2015, anche ai genitori, in modo che siano di esempio in famiglia e in grado di dare informazioni salvavita anche ai figli più giovani. Con questi propositi anche il Lions Club di Mirandola si è attivato e due suoi soci, i medici Sonia Menghini e Andrea Smerieri, hanno incontrato, nel dicembre 2015, in tre riprese, le ultime due classi dell’istituto Luosi e nel maggio scorso, Gli studenti del Galilei hanno brillantemente superato gli esami di certificazione della Cambridge University, sia Fce che Cae, nel quale in due appuntamenti, le quarte classi dell’istituto Galilei, entrambi scuole medie superiori di Mirandola. Per un totale di oltre 350 studenti. A essi i due medici hanno illustrato i comportamenti a rischio nei confronti dei tumori del tubo digerente, della mammella, dell’utero, del testicolo, del melanoma, della tiroide e dei linfomi. In particolare hanno insistito sull’adozione di stili di vita appropriata (prevenzione primaria) e sull’attenzione dei sintomi che possono svelare il primo insorgere di detti tumori (prevenzione secondaria). I risultati di questa missione informativa, in termini di efficacia, saranno documentati dalla lettura dei questionari che gli studenti dovranno compilare un anno dopo il corso. Il progetto verrà ripetuto ogni anno, grazie anche alla fattiva collaborazione dei presidi e degli insegnanti degli istituti mirandolesi. A tutt’oggi, nelle scuole d’Italia già incontrate, in un quinquennio, i risultati sono più che positivi ed è auspicabile che questo progetto continui nel tempo, naturalmente sempre attuato e monitorato con una metodologia rigorosa. Vista la bontà di questa iniziativa, anche i Lions Club della Provenza e della Costa Azzurra si stanno attivando per attuare un analogo progetto Martina. Il tutto a favore dei giovani. Andrea Smerieri Lions Club Mirandola 17 alcuni alunni hanno raggiunto livelli di competenza C2, dimostrando un' eccellente padronanza della lingua inglese orale e scritta. La Giunta regionale ha approvato l’offerta formativa 2016-2017 della rete degli Istituti tecnici superiori dell’Emilia-Romagna, cofinanziata da risorse del Fondo sociale europeo e del Ministero dell'Istruzione. Il prossimo anno formativo, le 7 Fondazioni Its avvieranno in regione 16 percorsi biennali per acquisire il diploma nazionale di Tecnico superiore, due in più di quelli avviati a ottobre 2015. Ai percorsi, che partiranno entro il 30 ottobre, potranno partecipare 330 allievi a cui si richiede come titolo di accesso il diploma di scuola secondaria superiore. Tra i percorsi segnaliamo anche quello di Mirandola della Fondazione Its Nuove tecnologie della vita per “Tecnico superiore per la produzione di apparecchi e dispositivi biomedicali”. L'offerta formativa è stata selezionata dalla Regione Emilia-Romagna tramite un invito alle Fondazioni Its, sulla base degli obiettivi previsti dal Piano triennale della Rete politecnica Si è conclusa con successo la seconda parte dello scambio linguistico culturale tra il Galilei di Mirandola e il Wessel Gansfort di Groningen, attività che dura da ormai 15 anni. Dopo la felicissima esperienza vissuta con i coetanei olandesi in ottobre, circa 50 studenti delle classi 4°G, 4°H e 4°I del liceo scientifico S.A si sono recati a Groningen, dove hanno ricevuto una festosa accoglienza da parte degli ospiti olandesi e delle loro famiglie. «Grazie al calore dimostrato da entrambe le parti – dicono gli studenti – all'impegno, alla voglia di apprendere e di socializzare, di affrontare nuove esperienze e alle docenti d'inglese, Anna Maria Boldini, M. Cristina Marchi e Carla Tabacchini che ci hanno accompagnato in questa “avventura” abbiamo avuto modo di approcciare e conoscere una differente realtà culturale e sociale. Le giornate sono trascorse tra partecipazione all’attività didattica, occasioni culturali (fra tutte ricordiamo con emozione la visita al museo Van Gogh), conviviali (cena con Bbq trascorsa in allegria e gita in tandem), sportive (arrampicate nella palestra di roccia), tutte fotografate con abilità dal docente Pietro Bellesia». «Vivere all'estero per la prima volta da soli e senza genitori fa crescere – racconta una studentessa – mi sono molto aperta all'opportunità di conoscere sempre più nuove culture e sono diventata più indipendente e sicura di me stessa». Un pensiero, condiviso da tutti. Gli scambi culturali, aiutano a confrontarsi con un diverso stile di vita, a imparare le lingue, a studiare in una scuola con un differente metodo di insegnamento. 2016-2018 e dal relativo piano di attuazione per il 2016: rendere disponibili in regione percorsi di formazione terziaria non universitaria, progettati per fornire alle persone competenze specialistiche funzionali a un inserimento qualificato nelle imprese, contribuendo nel contempo all'innovazione dei settori trainanti e di quelli emergenti dell’economia regionale, come indicato nella strategia regionale di specializzazione intelligente. L'efficacia occupazionale di questo segmento dell'infrastruttura educativa dell'Emilia-Romagna è dimostrata dai dati sulla condizione dei diplomati negli scorsi anni. Quasi l'80% dei diplomati del 2014 ha trovato un'occupazione, nel 90% dei casi coerente col percorso formativo svolto. n. 14 - luglio 2016 · 18 · n. 14 - luglio 2016 SOLIDARIETÀ Nei giorni scorsi nella Bassa una delegazione di 150 volontari Con Breganze una solida amicizia La comunità vicentina continua ad aiutare la popolazione di San Felice Nel 2012, grazie all’iniziativa “Una scuola per San Felice”, il gruppo Grc Solidarietà di Breganze, in provincia di Vicenza, aveva raccolto un cospicuo contributo per la nuova scuola elementare di San Felice. L’amicizia nata in quei mesi di emergenza post sisma non si è mai interrotta, si è anzi rafforzata nel tempo, tanto che nei giorni scorsi dalla cittadina veneta sono giunti in 150, in rappresentanza delle varie associazioni di volontariato coinvolte nel progetto, per una visita ufficiale a San Felice, a nome di tutta la comunità breganzese. Ad accoglierli il sindaco Alberto Silvestri, l’assessore alla Cultura Giulia Orlandini e consiglieri comunali, che hanno illustrato il punto sulla ricostruzione e mostrato gli interventi finanziati, oltre a rinnovare i ringraziamenti a nome di tutti i sanfeliciani per una testimonianza di vicinanza e solidarietà, capace di andare ben oltre la semplice donazione in denaro. L'INTERVENTO «Fusione: quale futuro?» Sul tema della fusione dei Comuni riceviamo e pubblichiamo un intervento di Uniamoci-Unione Modena Civica Area Nord, cui aderiscono: Rinascita Cavezzese, Finalmente San Prospero, Concordia Riparte, Lista Indipendente Medolla. «La Bassa modenese, per storiche ragioni di debole rappresentanza politica rispetto ad altre zone della provincia di Modena ed anche a seguito del terremoto del 2012, si trova ora in un passaggio molto difficile e in una situazione di bassa competitività e attrattività rispetto ad altri territori a lei vicini, come ad esempio le Terre d'Argine e la Bassa reggiana. Ogni territorio, in Italia come nel mondo, oggi si trova a dover far fronte a sfide molto complesse, che hanno un impatto sempre più forte sul tessuto socio-economico locale ed è corretto pensare che i nove Comuni della nostra Bassa abbiano la necessità di condividere una visione complessiva unica che valorizzi ognuno di loro in senso articolato e non alternativo. Le sfide di oggi sono complesse in particolar modo perché le vecchie ideologie hanno esaurito le risposte da dare e perché le competenze per poterle affrontare non riguardano solo l'ambito politico, bensì anche l'ambito tecnico. Competenze che a oggi sono più facilmente reperibili tra i cittadini che nei vivai dei partiti e che dovrebbero rappresentare la leva per aprire a quella partecipazione diretta che le liste civiche aderenti ad UniamociUnione Modena Civica intendono diffondere in Area Nord, proponendone l'inserimento obbligatorio negli statuti comunali, come avviene a Vignola. La “frammentazione” dei Comuni dell'Area Nord a nostro parere non è infatti dovuta ai confini territoriali, ma piuttosto ad una carenza di capacità di visione e di dialogo che a maggior ragione, per la buona riuscita di una fusione a cinque o più Comuni dovrebbero invece diventare la parola d'ordine dell'azione politica. La fusione non è un mostro di per sé, ma dipende da come sarà gestita: sicuramente in mancanza di una buona compensazione strutturale in termini di partecipazione potrebbe fallire nel suo intento, acuendo la frammentazione del tessuto socio-economico dell'Area Nord con l'ulteriore allontanamento dei cittadini dai centri decisionali, come sta avvenendo nel grande Comune unico della Valsamoggia sui colli bolognesi; e un dialogo impossibile con le istituzioni, a cui assistiamo spesso ad esempio come per la vicenda della riorganizzazione dei servizi socio-sanitari con al centro l'ospedale di Mirandola, potrebbe regnare. Occorre anche essere chiari con i cittadini nel proporre gli slogan: sappiamo benissimo che la fusione non causerà un taglio dei dipendenti pubblici e nemmeno una riduzione immediata della spesa. La fusione quindi, per avere esito positivo, richiederà una forte propensione al dialogo e non sarà efficace solo basandosi sugli strumenti amministrativi, a meno che questi non siano trasformati con l'inserimento della partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni che li riguardano. La particolare “fretta” che il Pd dimostra nel voler approcciare la fusione a largo raggio, apparentemente ignorando il progetto di partenza che riguardava i soli Comuni di Cavezzo, Medolla e San Prospero e per il quale sono già stati spesi soldi pubblici in fase di verifica della fattibilità prima del 2012, suggerisce come ci sia sostanzialmente una motivazione politica che emerge nel Pd-pensiero: se non verranno infatti inserite nello statuto del nuovo Comune a tre quelle pratiche di partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni amministrative che sono promosse dalle liste civiche aderenti ad Uniamoci, il referendum consultivo potrebbe fallire miseramente. A ciò si aggiunge che in Unione in questi anni è mancata una reale condivisione degli indirizzi di trasferimento dei servizi. È critico anche il processo di avvicinamento a un eventuale Comune unico, se si continua a ignorare che gli abitanti hanno il pieno diritto di partecipare direttamente anche alla progettazione dei servizi e non solo tramite la rappresentanza politica». GRANDE GUERRA Il farmacista mirandolese partì per combattere con la Francia Salvioli e i garibaldini delle Argonne Un libro sulla storia dei volontari emiliano-romagnoli in camicia rossa nel 1914-15 Ci sono anche riferimenti a Mirandola nel volume “Tra Nizza e le Argonne. I volontari emiliano-romagnoli in camicia rossa 1914-1915”, curato da Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi e pubblicato dal Museo del Risorgimento di Bologna come bollettino 2013-2016. Tra coloro che partirono per combattere al fianco della Francia (mentre l’Italia era ancora neutrale) ci fu anche, per un breve periodo, Francesco Salvioli (foto), di cui nel volume è tracciato un profilo biografico. Salvioli, farmacista, era nato nel 1866 e aveva aderito agli ideali socialisti. Nel 1901 era stato eletto sindaco di Mirandola e aveva attuato alcune importanti realizzazioni sulla scia del cosiddetto “socialismo municipale”, diffuso in tutta l’area emiliana. Aveva ad esempio municipalizzato il servizio di pubblico macello e istituito un forno comunale per calmierare il prezzo del pane. Nel 1903 era stato costretto a dimettersi per contrasti con l’ala più oltranzista del socialismo locale. Nel 1909 fu rieletto sindaco e nel 1914, a 48 anni, sensibile all’appello repubblicano per gli arruolamenti nella Compagnia “Mazzini”, partì alla volta della Francia tra i volontari che, nell’attesa dell’entrata in guerra dell’Italia, avevano scelto di combattere gli Imperi centrali. «Come farmacista – si legge nella scheda del volume – si impegnò per fare approvare una mozione dalla commissione di sorveglianza politica del suo reparto per richiedere prodotti farmaceutici a ditte italiane». La proposta fu in effetti approvata l’8 ottobre del 1914. La sua esperienza nella compagnia “Mazzini” fu di breve durata. Rifiutandosi di sottoscrivere una dichiarazione che lo impegnava a rimanere sotto le armi per tutta la durata della guerra, Salvioli scelse di rientrare in Patria. Il suo ritorno venne sarcasticamente commentato in un articolo dal titolo “Il reduce”, pubblicato dal giornale di orientamento clericale “La riscossa liberale” e da “L’Operaio cattolico”, che nell'edizione del 21-22 novembre 1914 gli dedicò una vignetta satirica (a destra in alto). Nel 1916 Salvioli sposò Maria Ferraresi e si trasferì a Finale Emilia, ritirandosi a vita privata. Morì il 3 febbraio 1966, quasi centenario, a Mirandola. La vicenda degli italiani nelle Argonne era ancora tutta da esplorare e questo volume fissa indubbiamente un punto fermo, concentrandosi in particolare sugli emiliano-romagnoli. Come mette in luce nella presentazione Anita Garibaldi Jallet, presidente dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini, «nella variegata compagine della Legione che si andava formando in Francia vi erano altrettanti ideali quanti erano i volontari: repubblicani, mazziniani, socialisti e anarchici provenienti dall’Italia, ma anche italiani residenti in Francia che speravano di mostrarsi degni di diventare cittadini francesi. Il richiamo del nome di Garibaldi dava al loro impegno il sapore di avventura dalla dimensione internazionale e di impegno sociale, anche se poco si conosceva di Ricciotti e Menotti, figli di Giuseppe e Anita, e ancora meno dei numerosi nipoti». Di questi, sei dei sette figli maschi di Ricciotti e Constance Hopcraft furono presenti in Francia, «suscitando per emulazione un’ultima leva di volontari». La ricerca, coordinata da Gavelli e Tarozzi e realizzata “sul campo” dai giovani ricercatori Giacomo Bollini e Andrea Spicciarelli, è ampia e curata e si inserisce nel solco del censimento dei volontari garibaldini nel contesto geografico emilianoromagnolo, veneto e toscano tuttora in corso. Oltre a Salvioli sono citati altri combattenti della nostra provincia: Cimbro Gambi di Zocca, imbianchino e pittore di orientamento anarchico e poi repubblicano, Romeo Gorzanelli di Pavullo, Luigi Lancellotti di Modena, fattore e pittore, che morì a soli 21 anni per malattia, Ettore Longagnani di Modena, Giulio Magagni di Montese, Evaristo Sighinolfi di Bomporto, Lodovico Stefani di Modena, deceduto a Bologna nel 1917 e Mario Perati di Modena, che fu ucciso nelle Argonne, a Four de Paris, il 5 gennaio 1915. A questi nomi “modenesi” va aggiunto quello di Celso Morisi, nato a San Giovanni in Persiceto, che nel 1903 scrisse diversi articoli per il giornale mirandolese “La Parola Proletaria”. 19 BREVI CINEMA ESTIVO A SAN POSSIDONIO Torna a San Possidonio l’appuntamento con la rassegna del cinema estivo all’aperto organizzato dal Comune presso il cortile interno delle ex-scuole elementari in viale Gramsci. Giovedì 21 luglio sarà proiettato il film “Quasi Amici”, diretto da Olivier Nakache e Éric Toledano, ispirato a una storia vera. Giovedì 28 luglio serata dedicata a bambini e ragazzi con i “Minions”, film d’animazione diretto da Pierre Coffin e Kyle Balda. L’ingresso è gratuito. Orario di inizio delle proiezioni: 21,30. NUOVO SINGOLO DEI REMIDA “Luce delle stelle”, uscito in radio lo scorso primo luglio, è il titolo del nuovo atteso singolo del gruppo emiliano Remida, sotto etichetta Believe. Dopo i successi radiofonici, la ristampa dell'Ep “Equilibrio Stabile” con distribuzione in molti centri commerciali italiani e un tour, durato oltre due anni con oltre 150 date all'attivo, la band modenese torna con un brano dal sound più elettronico e moderno. La scelta sonora è la sintesi della ricerca di una nuova vena creativa che, aggiunta a testi più profondi, riflessivi ed efficaci, punta a catturare l'ascoltatore per trascinarlo in profondità nel brano. Questo singolo anticipa una serie di canzoni che, nei prossimi mesi, si uniranno per comporre il quarto disco. Il brano è disponibile su tutti i principali digital store dallo scorso 10 luglio assieme al videoclip che accompagna il brano girato da Lenny Pellico. “Luce delle stelle” è stato arrangiato e registrato dai Remida assieme a Luca Zannoni e Massimo Laudati. I Remida sono: Davide Ognibene (autore-voce), Elia Garutti (chitarre), Mattia La Maida (basso), Alessandro Bosi (batteria-percussioni), Giulio Saltini (piano-synth). Info: www.remidaband.it. n. 14 - luglio 2016 · 20 · n. 14 - luglio 2016 SULLO SCAFFALE L'autore si interroga su cosa resti dell’identità emiliana Ricostruire partendo dalle radici Un volume dell'archeologo Campagnoli fornisce suggerimenti per il dopo sisma PAOLO CAMPAGNOLI Dagli scavi archeologici ai progetti del post terremoto Rifarsi alla storia per progettare il futuro di una terra devastata dal terremoto del 2012 (ma colpita anche dall’alluvione di due anni dopo), senza cedere alle facili nostalgie del «dove era e come era», che «non tiene conto delle necessità attuali e future» perché «non si pone in un’ottica di evoluzione storica». È questo uno dei passaggi più interessanti del volume “Un’altra Emilia. Architettura e paesaggi prima e dopo il sisma” (Bononia University Press 2015), scritto dal sanfeliciano Paolo Campagnoli, che giudica la ricostruzione emiliana una strada «difficile e tortuosa». «L’ottimismo e il dinamismo adrenalinico dei primi tempi – secondo l’autore – si sono fortemente stemperati nella macchinosità delle procedure burocratiche, nelle problematiche tecniche e anche nella complessità delle relazioni umane». Dopo la spontanea e generosa solidarietà dei primi tempi, Campagnoli rileva un ritorno all’individualismo che ha portato tra l’altro «a dividere chi ha subìto danni da chi non ha avuto problemi. I primi ritengono prioritarie le proprie esigenze di ritorno alla normalità, quasi sempre rappresentate dal ripristino dell’abitazione inagibile o del luogo di lavoro; i secondi invece, non avendo questi problemi primari, lamentano soprattutto lo scadere della qualità della vita sociale e vorrebbero maggiore intraprendenza e investimenti pubblici in questo settore e nel recupero dei beni culturali». Campagnoli avrebbe voluto veder nascere sul territorio dell’Area Nord uno «sportello unico per la ricostruzione, capace di dare risposte certe e univoche ai liberi professionisti che operano nei nove Comuni e ai proprietari di immobili». Lo sportello potrebbe tra l’altro costituire un primo passo verso l’ulteriore accorpamento dei Comuni, visto con favore dall’autore che auspica razionalizzazione dei servizi e delle risorse. Con meno trasporto Campagnoli guarda invece alla costruzione della Cispadana, la cui utilità economica andrebbe per l’autore rivalutata «alla luce delle profonde trasformazioni che stanno caratterizzando il mondo produttivo locale e nazionale». Con toni a tratti da pamphlet, ma con una trattazione divulgativa nel linguaggio e sempre rigorosa nei contenuti, il volume SAN POSSIDONIO Paolo Campagnoli (foto) è laureato in Lettere classiche ed è dottore di ricerca in Archeologia (Topografia antica). Ha partecipato a scavi e missioni archeologiche in Italia e all’estero. È specializzato nell’analisi territoriale di tipo storico-archeologico, operando nel campo dell’archeologica preventiva, della pianificazione (redazione di Psc) e della valorizzazione di beni culturali e paesaggistici. Ha lavorato alla progettazione e all’allestimento di mostre e di percorsi museali. Collabora anche a progetti di ristrutturazione edilizia e di restauro architettonico, occupandosi della lettura stratigrafica degli elevati e della si interroga su cosa resti dell’identità emiliana, dopo il sisma ma soprattutto dopo anni di profonde trasformazioni urbanistiche che hanno cambiato il volto del territorio. Molto interessante è il capitolo dedicato alla storia dei singoli e delle comunità, che affonda le radici ai primi insediamenti, risalenti alla fine del IV-III secolo avanti Cristo. Quella della Bassa è una realtà ricca di storia, che col sisma ha riscoperto «quanto fossero ricchi di monumenti e di bellezza anche i nostri paesi e queste antiche terre dei Pico e degli Estensi». Partendo da questi “fondamentali” storici, che Campagnoli apprezza e valorizza, l’autore si spinge oltre, chiedendo di «accettare l’idea» che l’architettura e l’urbanistica siano da sempre «successione, sovrapposizione e ricerca d’archivio. Dopo il sisma emiliano del 2012, ha lavorato per la Direzione regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (Mibact) negli interventi di messa in sicurezza del patrimonio culturale ed è diventato consulente dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola per la ricostruzione. È autore di monografie e contributi scientifici di archeologia e topografia antica. Per il Comune di Mirandola ha curato il percorso espositivo urbano “Tracce di guerra, memorie di pace”, realizzato in occasione del centesimo anniversario dell’entrata dell’Italia nella prima guerra mondiale. accostamento di spazi, di forme, di volumi e di stili riferibili a tempi differenti, in sintesi sono sempre evoluzione». Particolare attenzione è dedicata al patrimonio rurale gravemente danneggiato, sul cui recupero serve coraggio, nella consapevolezza che un edificio crollato ha concluso il suo ciclo storico e funzionale e che quindi potrebbero essere proposte nuove tipologie e nuovi modelli compositivi «più funzionali alle nuove esigenze, ma comunque di rilevante qualità architettonica». La vera sfida lanciata dal volume, che ha diversi altri spunti interessanti e provocatori, è insomma di saper costruire e ricostruire con intelligenza e consapevolezza, con una progettualità di non breve termine, facendo tesoro di un passato che va conosciuto e valorizzato, non idolatrato. MEDOLLA Dialetto e tradizioni locali in un volume di Renato Fedozzi Ricordi ed emozioni del sisma in un libro della Consulta Renato Fedozzi, grande esperto di dialetto e di tradizioni locali residente a San Possidonio, ha di recente dato alle stampe un volume intitolato “Il dialetto e la civiltà contadina”. Si tratta di un libro di 152 pagine all’interno del quale sono raccolti proverbi, favole, modi di dire, ninne nanne, “sirudele”, termini, superstizioni, credenze tutti rigorosamente nel dialetto di San Possidonio. La pubblicazione è corredata anche da numerose immagini che mostrano tanti degli oggetti quotidiani utilizzati dai nostri nonni che vivevano nei campi. Troviamo anche elencati quelli che erano i mestieri della campagna, con una società rigorosamente divisa e immobile. Non vengono trascurati i giochi e la scuola. Una esauriente carrellata di quella civiltà contadina appartenente a un mondo non molto lontano dal punto di vista cronologico ma tanto diverso da quello attuale. Renato Fedozzi, oltre a essere un conoscitore del dialetto, per anni ha “Come calce... le emozioni” è il titolo del libro recentemente presentato a Medolla con riflessioni sui vissuti di comunità a quattro anni dal terremoto che ha sconvolto le vite di tanti. Il volume è stato stampato a cura della locale Consulta del Volontariato, che ha dato una voce a emozioni, sofferenze, ricordi, speranze di una collettività che ha vissuto il dramma del terremoto e che a distanza di quattro anni vive il travaglio di una impegnativa ricostruzione, non solo degli edifici ma anche e soprattutto degli animi delle persone, quell’immateriale sostegno di cui è composto ognuno di noi. Sono stati oltre 40 gli autori di questo libro che, come si legge nell’introduzione, è un intreccio di emozioni che ci tieni uniti e ci ricorda che solo reagendo insieme è possibile trovare un nuovo equilibrio, forse faticoso da raggiungere e mantenere, ma prezioso come un tesoro. Nunzio Borelli organizzato a San Possidonio delle mostre all’asilo parrocchiale e il presepe a Villa Varini. I LIBRI DI GRETA Un romanzo fantastico dal finale per nulla scontato Leggendo il riassunto sul retro del libro la storia di “La meccanica del cuore” mi ero incuriosita tantissimo. Nella Edimburgo del 1874 troviamo Jack fare il suo ingresso nel mondo e solo grazie a Madeleine, una sorta di strega che vive tutta sola su una collina, sarà in grado di sopravvivere. Jack ha, infatti, un grave problema cardiaco e Madeleine, per salvarlo, gli applicherà un orologio sul cuore che gli permetterà di battere regolarmente. Il marchingegno è ovviamente molto delicato perché, ad esempio, non si possono toccare le lancette ma soprattutto Jack dovrà riuscire a dominare tutte le sue emozioni, una su tutte l’amore. Sarà vietato a Jack innamorarsi in quanto non si sa se la meccanica del suo cuore potrà reggere un simile peso. Ma come tutti sappiamo non si può impedire all’amore di manifestarsi e così Jack incontra Miss Acacia, una cantante mezza cieca che però rifiuta di portare gli occhiali. Quando Miss Acacia scompare da Edimburgo, Jack decide di partire per quella che sarà per lui la più pericolosa delle avventure: ritrovare il suo amore. In un mondo fantastico troviamo però alcuni personaggi storici realmente esistiti come George Meliés, famoso regista dell’epoca e che diventerà amico e compagno di viaggio di Jack e addirittura Jack lo squartatore. Tra treni della paura, litigi violenti, paesaggi dell’Andalusia seguiamo Jack e le sorti del suo sogno e quelle della sua vita, che cambieranno radicalmente in seguito ad alcune decisioni e scherzi del destino. Fantascienza, realtà, divertimento e malinconia si alternano in questo piccolo romanzo dal finale non così scontato, un po’ triste e un po’ nostalgico. Greta Sala (greta-allaboutgreta.blogspot.com) LIBRO Prosopopea di Ludovico Pico Il 20 gennaio 1511 papa Giulio II entrò a Mirandola facendosi calare dall’alto delle mura semidistrutte. Si concludeva così il celebre assedio della città, durato quasi due mesi. Era un inverno particolarmente freddo (così dicono le cronache) e la popolazione era stremata. Il quadro ottocentesco di Tancredi, che è stato fino al momento del terremoto nella Sala Granda della residenza municipale, ritrae in modo efficace quel momento. Anche se Mirandola era una Signoria minore, l’episodio è narrato in molte cronache contemporanee, in particolare nella “Storia d’Italia” del Guicciardini, che dedica all’assedio pagine di notevole interesse storico e artistico. Alcuni anni fa, quando si pensò di ricordare l’evento, il professor Bruno Andreolli mi disse di aver rinvenuto un testo latino che lo rievocava e mi propose di tradurlo. Si trattava di un’elegia di Baldassarre Castiglione, intitolata “Prosopopeia Ludovici Pici Mirandulani”, che presentai nel gennaio del 2011, in una serata dedicata al Cinquecentenario della presa della Mirandola. La pubblicazione del testo è stata ritardata dalle vicende di questi anni (prima il terremoto, poi la malattia e la morte di Bruno Andreolli). Finalmente, in occasione del Memoria Festival, la “Prosopopea di Ludovico Pico”, edita nella Collana dei Quaderni del Centro Pico, è stata presentata nella sezione dedicata alla memoria della Signoria Pichense. Ampia è stata la partecipazione di pubblico, nonostante i numerosi eventi in contemporanea, fra cui la presenza di un regista di grande notorietà e spessore come Giuseppe Tornatore. Mi hanno affiancata nella presentazione Massimo Rospocher e Marinella Manicardi. Massimo Rospocher, giovane storico dell’Istituto Italo-Germanico di Trento, esperto di Giulio II, ha iniziato mettendo in luce il duplice aspetto di questo pontefice: da un lato “papa guerriero”, protagonista delle lotte che insanguinarono l’Italia all’inizio del ‘500; dall’altro “mecenate”di grande valore, che si avvalse di artisti come Bramante, Michelangelo, Raffaello (tanto per citare i più famosi). Marinella Manicardi, mirandolese di nascita e attrice teatrale di lunga e variegata esperienza, ha letto (posso dire “ha interpretato”) l’elegia. A conclusione ho parlato brevemente di Baldassarre Castiglione, della figura retorica della Prosopopea, che dà il titolo al testo e delle problematiche suscitate dal suo contenuto. Infatti l’elegia è un atto di accusa molto violento contro papa Giulio II. Il Castiglione, che partecipò all’assedio della Mirandola al servizio del pontefice, immagina di vedere il fantasma di Ludovico Pico (nipote di Giovanni), morto nella battaglia di Polesella (1509), che rimprovera aspramente il papa per aver invaso le sue terre ed aver assediato la sua città, dimenticando i tanti servigi che gli aveva reso, a prezzo della sua stessa vita. Il “Quaderno” inizia con una biografia, precisa e dettagliata, di Ludovico, scritta da Bruno Andreolli, alla cui memoria è dedicata questa pubblicazione. Segue una breve presentazione della vita e delle opere del Castiglione. L’elegia latina è stata ristampata, dopo tre secoli, con i caratteri contemporanei. A fronte ne ho curato la traduzione e, a seguire, l’analisi del testo. Il libro è stato pubblicato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio, a cui va il mio ringraziamento. Renata Bertoli Presidente del Centro di Cultura “Giovanni Pico” Interessanti novità da leggere nelle giornate di vacanza AREA NORD Pagine di fantasy e tradizione 21 SULLO SCAFFALE Un libro sulle erbe spontanee Quando per arare si usavano le locomotive Le antiche barche del Po rivivono nella matita di Confortini Quando ad arare si utilizzavano le locomotive. Proprio così, tra Ottocento e Novecento, anche nei campi della Bassa si diffuse questo particolarissimo sistema di aratura, che viene ancora oggi rievocato alla Sagra di San Biagio di San Felice dove gli antichi mestieri la fanno da protagonisti. Questo e molto altro si trova nel libro “Atlante storico dell’aratura” (Cdl edizioni, 66 pagine, 19,50 euro) curato dal finalese Gianluca Borgatti. Nel volume, corredato da numerose immagini e foto d’epoca, si parte dall’aratura con buoi e cavalli, passando appunto per quella funicolare con locomobili a vapore per approdare all’aratura con trattori, attraverso È uscito nelle librerie il volume “Antiche barche e battelli del Po” (Grandi Carte, 88 pagine, 29,90 euro) di Loreno Confortini e Marco Bonino. Il libro è una interessante rassegna delle imbarcazioni che navigavano sul Po nella Pianura Padana dal secolo XVIII fino ai primi anni del Novecento. Una sessantina di modelli diversi graficamente e splendidamente rievocati da Loreno Confortini e commentati con efficace chiarezza da Marco Bonino. Una sintesi perfetta di immagini e parole che ci restituisce un mondo perduto già diventato “storia”. Il grande fiume, coi suoi navigli e i suoi canali, era percorso senza sosta da imbarcazioni piccole e grandi, cariche di merci di ogni tipo. Avevano nomi strani e suggestivi che abbiamo orecchiato qua e là senza conoscerli, come bucintoro, burchiello, bragozzo. Ora, leggendo il libro, sappiamo cosa e come erano. Una non piccola conquista conoscitiva che si amplia ulteriormente sui mulini natanti, i traghetti, i ponti di barche. Un panorama ampio, vivo e variegato che avvince il lettore con immagini affascinanti. Al di là della sviluppata tecnica di costruzione delle barche, al di là dei carichi di merci di ogni genere che le appesantivano e al di là delle gabelle che venivano pagate nel commercio d’acqua fra gli staterelli di allora, colpisce un piccolo particolare che immalinconisce noi, gente degli anni Duemila, che viviamo in un mondo segnato da feroci inquinamenti ambientali. Di notte, in genere, le barche non navigavano, accostavano e i marinai potevano finalmente mangiare in santa pace e “bere” in tutta tranquillità l’acqua chiara e pulita del fiume. C’era una volta... Il libro ci rivela un monto antico legato all’acqua che scorre, collegando luoghi diversi. Un mondo di per sé avventuroso e appassionante, reso visivamente da Confortini in modo magistrale. Un libro da non perdere. Mirta Braghiroli Il libro-guida “ E r b e spontanee. Riconoscere e cucinare le erbe di campagna” (E.Lui editore, 152 pagine, 12,90 euro), realizzato da Maria Rosa Macchiella, docente dell'istituto agrario “Strozzi” con sedi a Mantova, San Benedetto e Palidano, nasce dall’ idea di utilizzare le erbe commestibili del nostro territorio per realizzare piatti semplici e gustosi, come si faceva una volta. Si rivolge a tutti gli amanti della natura e a coloro che desiderano stare all’aria aperta, fare passeggiate e fruire di ciò che la campagna così generosamente ci offre. Dopo una breve descrizione storica e botanica, di ogni erba spontanea commestibile vengono descritte le caratteristiche morfologiche, l’ambiente, le proprietà, gli usi in cucina e le particolarità che la caratterizzano. È presente inoltre un pratico ricettario che insegna con quali piatti valorizzare al meglio le erbe più comuni. Negli ultimi tempi sono sempre di più le persone che hanno scelto di intraprendere uno stile di vita che prevede maggiore conoscenza e rispetto della natura. Questo pratico libro stimola a uscire per una passeggiata e raccogliere un cestino di doni della campagna, incoraggiando uno stile di vita sano e una alimentazione semplice e salutare. Il volume può essere acquistato anche a Mirandola presso l’edicola libreria di Sergio Vincenzi in Galleria del Popolo. tare la pace nelle terre degli uomini. Le storie di questi condottieri nel tempo divennero leggende trasformandoli negli dei che ora tutti noi conosciamo. Nel libro sono presenti particolari di antiche illustrazioni di Gustave Doré che l’autore ha scelto per il senso epico che trasmettono. Fabio Vicenzi, è nato nel 1974 a Mirandola ma da alcuni anni vive e lavora a Cremona. Si è laureato a Ferrara in Scienze Biologiche e attualmente si occupa di qualità nel settore alimentare. La sua grande passione per la mitologia e l’epica risalgono ai tempi del liceo. “Cyclopicon” è il suo romanzo d’esordio ed è nato da un’idea di suo zio studioso di antichi testi. Il libro è in vendita presso la libreria “L’Asterisco” di Mirandola. Nelle librerie della Bassa tanti volumi di storia locale e di autori delle nostre terre GIANLUCA BORGATTI quella che è un’evoluzione storica, meccanica e anche antropologica della vita nei campi. Un rapido excursus da quando per arare ci si svegliava alle tre del mattino, iniziando a lavorare alla luce delle torce, fino ai trattori Landini. Nel libro ci sono anche testimonianze, proverbi e modi di dire legati all’aratura. Nell’introduzione l’autore dichiara che la sua pubblicazione: «vuole rendere omaggio alla storia, alla sapienza e all’insieme di valori veri e profondi che la civiltà contadina ha trasmesso per secoli di generazione in generazione», un mondo oggi profondamente mutato. Il libro può essere acquistato in tutte le librerie dell’Area Nord. QUARANTOLI Vicenzi debutta con "Cyclopicon" romanzo epico ispirato alla Grecia È stato presentato lo scorso 26 giugno a Quarantoli il romanzo epic fantasy “Cyclopicon. De Gladio Dragonis” (Mjm editore, 185 pagine, 14 euro) del mirandolese Fabio Vicenzi al suo esordio letterario. L’autore nel costruire la trama del libro ha attinto alle tante leggende greche, alla storia della città di Troia, alle fatiche di Ercole e alle imprese degli Argonauti. Ma una parte della mitologia greca, quella più antica resta ancora da raccontare. E’ quella che cita il malvagio Crono, la nascita di suo figlio Zeus sull’isola di Creta e di come quest’ultimo fu allevato e addestrato da cinque monaci-guerrieri, fino al momento di capeggiare la rivolta verso l’autorità di suo padre. Basandosi su queste leggende, l’autore ci narra come il prode Kron torna cambiato dallo scontro con un feroce drago. Il suo prestigio cresce gradualmente, conducendolo al ruolo di dittatore di Atlantide. Ma il suo è un regime sanguinario. Sarà suo figlio Akmon a ergersi contro di lui, per ripor- LIBRI n. 14 - luglio 2016 · 23 I giocatori, senza gli attrezzi del mestiere, lavorarono di braccia... AMARCORD Pallone e scarpette per 20 carriole Svelato lo strano patto che permise la costruzione della pista di pattinaggio La costruzione della pista di pattinaggio, di fianco allo stadio Lolli (Archivio Ufficio Stampa del Comune di Mirandola) Nel 1952 il Consiglio comunale di Mirandola aveva progettato di costruire una pista di pattinaggio nell’angolo nord del campo sportivo, di fronte alla Chiesa del Gesù. Poco lontano c’era anche la Fonderia Ghisa “Focherini” i cui scarti, una sostanza di pietra dura e vetro che noi chiamavamo “marogna”, venivano utilizzati per costruire le fondamenta della pista. Questo materiale di scarto era trasportato su carri trainati da cavalli, un mezzo molto diffuso in quegli anni. Il custode del campo sportivo era Enrico Neri “Ricò” che poi lasciò l’incarico al figlio Cesare. Ma torniamo al materiale che veniva scaricato ai bordi del campo e trasportato con le carriole nel punto in cui sarebbe sorta la pista di pattinaggio. Noi ragazzi non avevamo palloni per giocare a calcio e Ricò ci propose un contratto: «Voi portate venti carriole dove vi dico io, in cambio vi do pallone e scarpe per giocare». Questo accordo verbale durò per diversi giorni. A quei tempi il pallone di calcio era molto pesante, circa otto etti, più o meno il doppio dell’attuale. Quando era bagnato e lo si colpiva di testa era facile procurarsi una mezza emicrania. Col tempo il gruppo di giocatori- MIRANDOLA scarriolanti aumentò di numero: non eravamo più in due ma una decina. Un pomeriggio facciamo una partita e visto che non ci sono limiti temporali si va avanti ad oltranza fino a sera. Il custode intanto se ne va a cena e Rino Pedretti “Capinera”, approfittando della sua assenza, ci esorta ad andare a fare la doccia, visto che non c’è nessuno che controlla. Lo seguiamo tutti: io, Pericle Ferri, Renzo Raimondi “Al Ribel”, Remo Pedretti, mio fratello Franco, Erminio Sala, Cesarino Dotti e anche altri. In tutto siamo una quindicina di “clandestini” che si introducono negli spogliatoi. Una volta dentro ci spogliamo e apriamo le docce ma l’acqua è fredda gelata perché non c’è la luce. “Capinera”, sempre lui!, dice: «Tranquilli, io sono pratico. Basta mettere i due fili dentro l’interruttore e il gioco è fatto…». E mentre lo spiega, lo fa. Appena inseriti i fili, si sprigiona una grande fiammata, con un bagliore accecante che ci travolge tutti. Spaventatissimi balziamo al centro della sala, addossati gli uni agli altri, terrorizzati dalla prospettiva di prendere la scossa. È stata l’ultima volta che abbiamo osato fare la doccia da abusivi. Quirino Mantovani MEDOLLA I grandi viticultori italiani in una degustazione al Prestige Tavolata chilometrica per salutare la Fiera di Bruino Due momenti della degustazione al caffé Prestige Giovedì 9 giugno al caffè Prestige di Mirandola si è svolta una degustazione dal titolo "In memoria dei viticultori italiani che hanno portato all'estero la cultura enologica". L'evento, chiara- mente ispirato ai temi del Memoria Festival in svolgimento in quei giorni a Mirandola, ha voluto rendere omaggio alla diffusione dei vitigni e delle tecniche di coltivazione e di estrazione che i nostri connazionali hanno saputo effettuare in altri Paesi del mondo. Sono stati proposti vini di Australia, Nuova Zelanda, Cile e Argentina, abbinati a cruditè di pesce e carne. La degustazione è stata resa ancor più interessante dai racconti e dagli aneddoti del titolare Italo, che con la sua passione è riuscito a trasmettere l'importanza e l'unicità delle competenze che da sempre posseggono i nostri enologi e viticultori. Grande successo per la Millenaria Fiera di Bruino “Dal Balson e dal Lambrusc” che si è svolta a Medolla dal 1° al 5 luglio. La manifestazione è stata conclusa dalla tradizionale tavolata chilometrica (nella foto di Enzo Belloni) anche quest’anno molto affollata. L’e- dizione 2016 si è svolta soprattutto in piazza Fellini per i concomitanti lavori nelle piazze centrali del paese. Molto apprezzata anche la mostra fotografica “Ghigni dam Mdola” La Fiera era organizzata dalla Proloco con il patrocinio del Comune. n. 14 - luglio 2016 · 24 · n. 14 - luglio 2016 FINALE EMILIA Albatros vola alto Il progetto preliminare di fattibilità è stato presentato in Consiglio MIRANDOLA La riqualificazione del Centro nuoto 25 BREVI TITOLO MONDIALE PER CHRISTIAN DAGHIO Le vasche coperte restano in funzione, balneazione sospesa per quella esterna Il progetto della piscina. A sinistra, l'area che sarà oggetto d'intervento Continua la crescita di Albatros, l'unica cooperativa sociale attiva a Finale Emilia. Nata nel 1999, è specializzata nell'inserimento lavorativo di persone svantaggiate attraverso la gestione di servizi ambientali nell'Area Nord. Nel 2015 ha fatturato 442 mila euro (+10 per cento rispetto al 2014), ma soprattutto è divenuta, attraverso il Consorzio EcoBi, assegnataria di parte dei servizi pubblici ambientali erogati da Geovest, la società mista pubblico-privata con sede a Crevalcore (Bo) che offre servizi ambientali in otto Comuni bolognesi e tre modenesi (Finale Emilia, Nonantola e Ravarino). «L’ingresso nella compagine azionaria di Geovest è la diretta conseguenza dell’aggiudicazione della gara indetta dal Comune di Crevalcore, che ha comportato per la nostra cooperativa un investimento di oltre 200 mila euro – spiega il presidente di Albastros Nicola Busi – si è trattato di un grosso sforzo sia finanziario che organizzativo, grazie al quale, però, potremo gestire per i prossimi 15 anni una parte dei servizi ambientali erogati da Geovest. Questa commessa ci consente di consolidare il nostro scopo sociale, cioè offrire opportunità lavorative ai nostri soci e lavoratori, con particolare attenzione alle persone svantaggiate. Tra gli investimenti – continua Busi – una tappa fondamentale dell'esercizio 2015 è stata il conseguimento della certificazione di conformità alle norme Iso 9001:2008 e Ohsas 18001:2007 per la raccolta e trasporto di rifiuti urbani e assimilati, gestione centri di raccolta, manutenzione verde pubblico, servizio di pulizia caditoie e ambienti civili». Oltre a questi ambiti, Albatros si occupa della manutenzione del verde per clienti pubblici e privati. L'anno scorso la cooperativa ha trasformato a tempo indeterminato il contratto di due giovani e avviato due progetti di inserimento lavorativo. Il Centro nuoto di Mirandola non chiude e sarà riqualificato. Le vasche coperte restano in funzione, mentre rimane temporaneamente sospesa la balneazione nella piscina esterna. Il Centro nuoto dopo quarant’anni di buon servizio ai Mirandolesi mostra ora i segni del tempo. «L'Amministrazione comunale con l'intervento di riqualificazione – spiega il vicesindaco Alessandro Ragazzoni (foto) – intende MIRANDOLA La presentazione del progetto giovedì 21 luglio alle ore 21 Il progetto del Centro nuoto sarà presentato ai cittadini giovedì 21 luglio alle ore 21, nel corso di un da un lato salvaguardare il valore della struttura architettonica, dall'altro innovare il servizio offerto all'utenza e rigenerare CENTRO NUOTO/1 incontro pubblico che si svolgerà nella sala consiliare al piano terra del municipio di via Giolitti 22. l'intera impiantistica interna ed esterna». Le generose dimensioni del Centro e la qualità architettonica, all’epoca della costruzione ne avevano fatto un esempio a livello nazionale, oggi ormai datato. L’Amministrazione ha quindi iniziato un percorso di riprogettazione e di riqualificazione dell’intero Centro nuoto. Il progetto preliminare di fattibilità è stato presentato lo scorso 28 giugno in Consiglio comunale. A questo punto la tempistica dell'intervento prevede entro il 2016 l'espletamento della gara di affidamento dei lavori; nella seconda metà del 2017 prenderà il via l'intervento con l'obiettivo di avere il nuovo Centro nuoto all'inizio del 2018. Dal progetto di fattibilità si stima che l'importo complessivo dei lavori sarà pari a circa 3,4 milioni di euro. CENTRO NUOTO/2 Una vasca esterna più piccola Sistemi tecnologici moderni con zona laguna e nuovo scivolo per le due vasche interne Christian Daghio si è aggiudicato il sesto titolo mondiale Wkl di thai boxe lo scorso 2 luglio a Soliera. Preparato in una forma strepitosa dal fratello Fabrizio (tecnico del Bologna calcio), a Christian sono bastati 40 secondi per mettere ko il forte atleta polacco di scuola olandese David Nowak e poter così dedicare il titolo all'amico Oberdan Salvioli. A premiare Christian Daghio l'assessore allo sport di Soliera Wainer Pacchioni (a destra, nella foto). Fabrizio ha dichiarato che non sarà l'ultimo match di Christian e che prevede per lui almeno altri quattro anni di attività ad altissimi livelli. Christian Daghio ha cominciato a praticare Thai Boxe a 20 anni, divenendo professionista nel 1993. Nel 2000 ha vinto il campionato europeo di Muay Thai e quello mondiale l'anno successivo, venendo ammesso in un combattimento, poi vinto, nello Stadio Lumpini di Bangkok, il primo italiano ad esserci riuscito. Dal 1996, vive stabilmente in Thailandia dove gestisce, dal 2006 una scuola di thai boxe. Con la nazionale italiana, ha vinto tre medaglie di bronzo; due ai campionati europei (Pafos, Cipro e Mosca, Russia) e una nel campionato mondiale disputato a Caorle. Nella sua carriera ha disputato 170 incontri vincendone 131. UNA CALDA ESTATE DI DONAZIONI AVIS L’estate è una stagione da sempre “calda” anche per le donazioni di sangue, che subiscono un calo fisiologico dovuto alle partenze per le ferie, ma anche ad altri fattori come gli sbalzi di pressione per il caldo, le sospensioni per i viaggi all’estero, i problemi causati dalle zanzare, qualche concessione in più al cibo e all’alcool. Le previsioni non sono buone anche per quest’anno e vanno ad aggiungersi a una tendenza già registrata nei primi sei mesi di calo generale delle donazioni. «In estate occorre la stessa quantità di sacche del resto dell’anno – conferma Giovanni Ceccherelli responsabile del Centro di Medicina Trasfusionale del Policlinico di Modena – perché non calano i malati che necessitano di trasfusioni, gli interventi chirurgici e nemmeno i casi di emergenza. Cala invece in modo preoccupante la disponibilità di sangue». L’Avis provinciale di Modena lancia l’appello a tutti i donatori con una campagna di comunicazione, realizzata dalla Regione, su tutti i mezzi locali, stampa, web, social, radio e tv, oltre naturalmente all’invio di mail e sms a ogni singolo donatore. L’invito è a programmare la donazione estiva rivolgendosi alle proprie sedi comunali, che anche in estate sono regolarmente “aperte per ferie”, o all’Avis provinciale allo 059/3684911 o visitando il sito modena.avisemiliaromagna.it. "EROS E PSICHE" AL CAFFÈ LA FENICE La nuova vasca esterna dovrà avere dimensioni più contenute rispetto alle attuali di 25 x 50 metri, con profondità da 1,30 a 2 metri, ma soprattutto avrà una zona laguna destinata al prendisole e alle attività ludiche rivolte specialmente alle fasce di età minori, una zona di ammaraggio per un nuovo scivolo e una per il nuoto libero con tre corsie. Sono previsti due nuovi campi da beach volley. Il bar a servizio del parco estivo sarà collocato all’interno della struttura coperta e può servire sia l’esterno del parco acquatico sia l’interno. Tutti i vialetti e le zone prendisole avranno nuove pavimentazioni e arredi adeguati. Le due vasche interne verranno rifatte con sistemi tecnologici attuali come le canaline bordo sfioro. Quella grande avrà minore profondità. Pareti, soffitti e vasche verranno coibentati adeguatamente per ridurre i consumi. Tutti i serramenti, con esclusione di quelli montati recentemente, verranno sostituiti. Tutti gli impianti trattamento acque di balneazione saranno integralmente sostituiti e verranno realizzate vasche tecniche di compenso per ridurre drasticamente l’attuale spreco di acqua primaria.Recentemente è stato installato un impianto di cogenerazione che sarà ovviamente riutilizzato ma verrà inserito in un nuovo e funzionale contesto impiantistico. Le attività che si svolgono attulmente nel Centro nuoto saranno garantite fino all'inzio dei lavori. Proseguono anche in luglio a Mirandola gli appuntamenti al caffè “La Fenice” presso la Galleria del Popolo in via Pico. Mercoledì 20 luglio dalle 21,30, Roberta presenta le collezioni “Eros e Psiche”. Giovedì 28 luglio, dalle 21, il Tango nella sua versione più elegante: “Milonga di Blu Tango in Galleria”. Per altre informazioni su attività e iniziativa che si svolgono presso il locale, telefonare allo 0535/1906576. n. 14 - luglio 2016 · GIOVANI Educatori e coordinatrice hanno dato vita a una curiosa pièce SAN PIETRO IN ELDA Aperitivo con delitto al centro estivo 27 Ha organizzato il circolo Anspi insieme al Comitato Fiera A Mirandola i giochi senza frontiere Il servizio del Comune di Mirandola apre a nuove modalità educative La città dei Pico si è aggiudicata la nona edizione della manifestazione MEMORIA FESTIVAL MIRANDOLA C'era una volta il centro estivo, il luogo-salvezza più per i grandi che per i piccoli. Un approdo più per le mamme e i papà, che per i loro figli, perché probabilmente considerato unico porto sicuro a cui affidarsi, se i nonni non avessero garantito la più totale disponibilità per accudire i propri nipoti. Poco importa poi se l'esperienza vissuta dai bambini non si fosse rivelata un granché. Immaginate invece per un attimo se il centro estivo diventasse “C'entro e sto”. Se il meccanismo di inclusione e di partecipazione si estendesse non solo ai bambini, ma anche ai genitori. Immaginate se la dimensione ludica di un momento ricreativo diventasse un momento di condivisione famigliare, in cui a un “Aperitivo con delitto” organizzato dagli educatori partecipassero mamme, papà e figlioli. E così, mentre i primi si impegnano a recitare un copione di un giallo con incredibili colpi di scena, i secondi si uniscono per risolvere assieme gli intricati misteri della trama. Pensate che è accaduto davvero. Il salotto di Francesca Galeotafiore infatti si è tinto di giallo mercoledì 3 luglio ed è stato il teatro all'aperto di questa pièce dai fini educativi e ludici pensata da Daniela Buompane, coordinatrice del centro estivo del Comune di Mirandola, che accoglie bambini dalla prima alla quinta elementare. Daniela, assieme alle educatrici e agli educatori (Ilenia Soccio, Carmela Granato, Maria Cappello, Roberta Savino, Eleonora Molinari, Elena Gavioli, Martina Platone, Paola Potenza, Sebastiano Sgarbi e Filippo Benatti) è stata l'artefice di questo inconsueto appuntamento, che è stato un inno alla condivisione. Condivisione. Questa parola è tanto cara al mondo social, ma forse lo è di più per chi ci mette anima e cuore nell'organizzare le attività mattutine e pomeridiane del centro estivo di Mirandola. Perché la promessa di condivisione viene mantenuta. Non solo all'evento “Aperitivo con delitto”, ma quotidianamente, quando i bambini si impegnano al mattino a giocare a rugby, calcio, pattinaggio, basket, pallavolo o quando si dedicano all'hip hop o alla ginnastica artistica. Condividere significa anche appassionarsi all'arte e alla musica, alla recitazione, alla cucina, al canto, alla recitazione o a ingegnarsi ai tornei di carte nel pomeriggio. E ancora condividere significa essere tutti allo stesso livello, soprattutto quando si va in gita una volta a settimana e si pranza al sacco. Niente soldini ai bimbi, perché tutti mangiano quello che c'è, senza differenza alcuna, con occhio sempre attento alle possibili intolleranze alimentari, s'intende. Tra i programmi della gita settimanale non può mancare l'uscita in piscina (al Bondy Beach di Bondeno o alle piscine Acquatico di Reggio Emilia) o ancora, la gita al mare o il percorso albering in mezzo ai boschi. Centro estivo o “C'entro e sto” fa rima con condivisione di esperienze di amore (alzi la mano chi non si è mai preso una cotta per qualcuno da quando esistono i centri estivi), di gioco, di atti di generosità, di momenti in cui si mettono da parte gli egoismi e si ascolta l'altro, di costruzione dell'empatia e di vita, sì, possiamo affermarlo, perché “esperienze di vita” sarà una locuzione frequente e anche banale, ma è proprio il caso di dirlo! Ancora ottimi piazzamenti per la Ciclistica Mirandolese Alcuni momenti dell'Aperitivo con delitto del centro estivo comunale Si è conclusa lo scorso 6 luglio a San Prospero la nona edizione dei Giochi senza frontiere che hanno visto il trionfo di Mirandola. La manifestazione si è svolta presso il campo sportivo di San Pietro in Elda ed è stata organizzata dai volontari del locale circolo Anspi con la collaborazione del Comitato Fiera di San Prospero. L’iniziativa ha preso il via sabato 2 luglio con la giocosa disfida per bambini dai 4 ai 12 anni in collaborazione con il gruppo Sp Fantasy. A seguire si sono svolte la notte rosa senza frontiere e la cena con musica con dj e scuole di ballo latino. Domenica 3 luglio la competizione è entrata nel vivo con “GiochiaMo”, la seconda edizione dei Giochi senza frontiere dei Comuni modenesi dell’Area Nord. A sfidarsi sono stati Camposanto, Cavezzo, Concordia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice, San Possidonio, San Prospero in sette divertentissimi giochi. Al termine di una competizione serrata, la vittoria è andata al Comune di Mirandola, al secondo posto Cavezzo, al terzo San Prospero. Lunedì 3 e martedì 4 luglio si sono svolte invece la prima e la seconda semifinale della nona edizione dei Giochi senza frontiere a cui hanno partecipato otto squadre la prima sera e dieci la seconda. I migliori 12 team classificati si sono sfidati nella finale di mercoledì 6 luglio. Anche in questo caso, le varie compagini si sono affrontate in sette giochi, alcuni in acqua, altri sulla “terraferma”. La vittoria della nona edizione è andata alla squadra mirandolese “Drink Team”, secondo posto per i “Campsent squad”, terzi classificati i sanprosperesi “Megapixel”. Premi speciali per “I Gasati” (miglior travestimento), “Iannone e le ombrellone” (miglior coreografia), “Atletico Cavezzo” (miglior tifoseria). «Ringraziamo tutti i volontari del locale circolo Anspi che da nove anni supportano Sono stati ricchi di grandi soddisfazioni i primi sei mesi del 2016 per la Società Ciclistica Mirandolese 1903. I giovanissimi atleti dell’ultra centenario sodalizio hanno ottenuto ottimi piazzamenti in tutte le competizioni alle quali hanno preso parte in giro per la regione, segnalandosi particolarmente nelle categorie giovanissimi ed esordienti. Ottimi piazzamenti e podi per i ragazzi giovanissimi nella categoria G00 di 5 anni con Andrea Bianchini e Sara Trapani, nella MESAN FELICE SAN FELICE lo staff nell'organizzazione e tutti coloro che hanno contribuito alla strepitosa riuscita della manifestazione – ha detto Matteo Borghi, uno degli organizzatori e consigliere comunale di San Prospero con delega allo Sport - inoltre un ringraziamento particolare va a tutti gli assessori allo Sport dei Comuni dell’Area Nord che hanno contribuito alla realizzazione del secondo trofeo GiochiaMO». Per il sindaco di San Prospero Sauro Borghi: «i complimenti vanno a tutti gli organizzatori e ai volontari che ogni anno riescono a portare tantissimi giovani a San Pietro in Elda. Vederli giocare in armonia e allegria significa che la manifestazione è ben organizzata e che ogni anno cresce sempre di più». L'appuntamento è per il 2017 quando si svolgerà la decima edizione. categoria G1 di 7 anni con Matteo Victor Marchetti, nella categoria G2 di 8 anni con David Pirani, Alessandro Trapani, Alessandro Barelli, Leonardo Corsini e Thomas Gentilini, nella categoria G3 di 9 anni con Alex Molinari, Matteo Galvani e Leonardo Boselli, nella categoria G4 di 10 anni con Christian Contesini, nella categoria G5 di 11 anni con Mintaka Cont e Cristian Talloru e nella categoria G6 di 12 anni con Francesca Bertolini. Da evidenziare come le “terribili” cicliste Sara Trapani, Mintaka Cont e Francesca Bertolini continuino a dare molto filo da torcere al gruppo maschile. Negli esordienti ci sono stati ottimi risultati per Elia Paltrinieri e Riccardo Battelli senza dimenticare il pluripremiato Marco Varolo che si trova al 29° posto della classifica nazionale. Comprensibilmente soddisfatto Michele Bianchini, presidente della storica società mirandolese, grato ai suoi ragazzi e ai suoi collaboratori per gli eccellenti risultati «che danno prestigio alla Ciclistica ma anche al nostro territorio» ha detto Bianchini. Per informazioni sulla Società Ciclistica Mirandolese consultare la pagina Facebook “Mirandolese Liquigas” o il sito www.scmirandolese.it AUSER Adele regina di bellezza A Cavezzo proseguono i corsi di attività motoria per adulti La ventenne sanfeliciana Adele Bertolini (foto) si è aggiudicata il concorso “Bellezze sotto il campanone” che si è svolto lo scorso 7 luglio a Sassuolo nell’ambito dei “Giovedì sotto le stelle”, la tradizionale kermesse di eventi e iniziative che da 18 anni anima con migliaia di visitatori il centro storico nei giovedì del mese di luglio. Soddisfatta la giovane vincitrice del concorso che alla “Gazzetta di Modena” ha detto: «Ho vissuto una giornata non basata sulla competizione ma sulla conoscenza reciproca con le altre concorrenti ed è stato davvero tutto molto bello. Era il mio primo concorso, spero di andare avanti e farne altri». Proseguono a Cavezzo i corsi Auser di attività motoria per adulti. L’iniziativa si svolgerà nel periodo settembre 2016-aprile 2017, il martedì e il giovedì, presso la palestra del plesso scolastico “G. Masi” di via 1° Maggio/ via Sergio Neri. I corsi sono tenuti da docenti qualificati. Sono aperte le iscrizioni. Per informazioni rivolgersi all’Auser di Cavezzo in via Rosati, 46 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12. Telefono e fax: 0535/59238, e mail: cavezzo@ ausermodena.it n. 14 - luglio 2016 · MIRANDOLA Premiati anche gli ospiti dell'Asp, accompagnati dagli scout In 500 di corsa ricordando Umbertina Podistica Finalese in evidenza nel Trofeo estivo dedicato alla staffetta partigiana Alcuni momenti del Trofeo podistico "Umbertina Smerieri" 29 Sono stati circa 500 i partecipanti al 38° Trofeo “Umbertina Smerieri” che si è svolto lo scorso 26 giugno a Mirandola in una giornata caldissima. Alla camminata, organizzata dal Gs Podisti Mirandolesi, era presente per la prima volta anche Almo, il figlio della giovane donna trucidata dai nazifascisti a cui è intitolato il Trofeo. Almo, assieme al vicesindaco di Mirandola, Alessandro Ragazzoni, ha premiato atleti e società partecipanti alla manifestazione. Due i percorsi previsti, uno di 2,500 chilometri e uno di 8,300 chilometri. Pur non essendo una manifestazione competitiva, ai primi arrivati sono state consegnate sporte di prodotti locali che sono andate ai primi tre uomini, alle prime tre donne e ai primi ragazzi. A tutti i partecipanti è stato donato un pacco di biscotti dell’industria alimentare Pico di Mirandola. Come sempre il Trofeo ha avuto una connotazione sociale con la partecipazione gratuita di atleti diversamente abili e dei loro accompagnatori. Erano presenti diverse associazioni Onlus come “La Zerla”, “Noi per loro”, Asdam. Quest’anno gli scout mirandolesi hanno accompagnato gli ospiti dell’Asp, spingendo le carrozzine sul percorso di 2,500 chilometri. Tra le associazioni Onlus presenti, la prima classificata è stata Asp Mirandola, seguita da “La Zerla”, poi Asdam e “Noi per loro”. Delle società non Onlus partecipanti, prima è risultata la Podistica Finalese che si è aggiudicata il quadro offerto dalla pittrice Nadia Possidoni, mentre la seconda, la Podistica Riese, è stata premiata con il dipinto offerto da Giuseppe Castellazzi. Premiate poi le altre società con coppe, ceramiche, salumi, nonché sporte di prodotti in natura, offerti sempre dalle ditte locali. Per quanto riguarda invece la classifica individuale, primo tra gli uomini è stato Matteo Dalliolo e prima tra le donne Antonella Benatti. «Un grazie particolare va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola che sostiene il nostro progetto verso le persone diversamente abili – ha detto Paolo Pollastri, presidente dei Podisti Mirandolesi – ma dobbiamo ringraziare anche le ditte che hanno contribuito alla riuscita del Trofeo, Comune di Mirandola, Servizio sanitario regionale, Regione Emilia Romagna, Provincia di Modena, Coni, Cip, Croce Blu, Amo, Ciclistica Mirandolese, polizia municipale, Aeop, gli scout mirandolesi. Grazie anche alla Folgore calcio per l’ospitalità e al medico Ferrari. Invito tutti i partecipanti a tornare il prossimo anno per l’edizione del 2017, ma prima arrivederci sempre a Mirandola, domenica 20 novembre per la nostra camminata di Francia Corta». MIRANDOLA Pollastri cede solo in finale ai nazionali di tennis per bancari Sopra e sotto, la consegna dei quadri di Giuseppe Castellazzi e Nadia Possidoni alla presenza del vicesindaco Alessandro Ragazzoni (in maglia bianca) Il tennista mirandolese Paolo Pollastri brilla di nuovo ai Campionati nazionali di tennis per bancari. Dopo le semifinali raggiunte nell’edizione del 2015, quest’anno Pollastri (classifica N.C.) è arrivato addirittura in finale, sempre nella categoria over 70. I Campionati si sono svolti dal 19 al 26 giugno nel villaggio Valtur di Simeri (Cz). È stata una settimana intensa per il tennista mirandolese, di incontri tirati e giocando tutti i giorni, Pollastri si è sbarazzato in semifinale del trentino Sossas (classifica 4/3) e in finale si è trovato di fronte l’amico veronese Poggetta (4/2), vero atleta e vincitore di molti tornei. L’avversario ostico e la settimana pesante, hanno provocato un po’ di appagamento nel mirandolese, che dopo un inizio incoraggiante ha ceduto al più forte collega. Resta comunque l’ottimo e insperato risultato e c’è da scommettere che Pollastri il prossimo anno sarà ancora della partita. n. 14 - luglio 2016 · AREA NORD 31 Da tre anni studia a Rotterdam nella prestigiosa Codarts University Danza, il sogno di Matilde è realtà Tommasini, già allieva di Arckadia, è stata selezionata per produzioni europee MIRANDOLA C'è tempo fino al 20 luglio per segnalare gli sportivi Il prossimo sabato 3 settembre si svolgerà a Mirandola, in occasione della Festa del Volontariato, il Galà dello Sport (nella foto l'edizione 2008). Nel corso dell’iniziativa saranno premiati atleti e squadre meritevoli che si sono distinti nelle varie attività sportive. Un’apposita commissione, composta da Gino Mantovani, Vanni Benatti, Antonio Modena, Franca NUOTO Pioggia di medaglie per Atlantide Onlus Matilde Tommasini, allieva della scuola di danza Arckadia di San Felice e Crevalcore, diretta da Katia Calzolari e Claudia Minozzi, dopo avere vinto diversi concorsi italiani, ha definitivamente spiccato il volo in Olanda. Matilde era entrata nella prestigiosa Codarts University of Art di Rotterdam nel 2013, a soli 16 anni, risultando la più giovane studentessa mai ammessa alla scuola dopo una selezione tra 120 aspiranti. La Codarts conta circa mille studenti di 50 nazionalità diverse, con insegnanti e coreografi che provengono da tutte le parti del mondo. Matilde, al terzo anno di studio, è diventata una componente della Compagnia di danza “Amenti Collective” e pur continuando a frequentare la scuola, è stata selezionata per diverse produzioni tra cui “Tour on the move”, che ha fatto tappa in diversi Stati europei. «Le auguriamo un super in bocca al lupo e una vita all’insegna della danza» hanno detto Katia Calzolari e Claudia Minozzi che l’hanno scoperta e incoraggiata a intraprendere questa strada. Ganzerli, Raffaele Forapani e Paola Gavioli, esaminerà tutte le segnalazioni inviate da associazioni e società sportive che hanno tempo fino al 20 luglio per comunicare i nominativi degli atleti da premiare che sono da inviare alla mail: [email protected]. Per informazioni rivolgersi a Paola Gavioli allo 0535/29623. Pioggia di medaglie per Atlantide Onlus Mirandola ai XXXIX Campionati italiani assoluti estivi di nuoto paralimpico che si sono svolti a Bergamo dall’1 al 3 luglio scorsi. Le gare, ottimamente organizzate dalla Phb Bergamo, hanno vinto contro il maltempo e hanno visto 180 atleti contendersi 24 titoli Open e 146 titoli Assoluti italiani. Alla manifestazione, ripresa anche dalla Rai, erano presenti, tra gli altri, il presidente della Finp Roberto Valori, il segretario Generale Franco Riccobello e il vicepresidente del Coni Luca Pancalli. Atlantide si è presentata in una forma non ottimale per piccoli problemi fisici, ma lo spirito di squadra ha prevalso su tutto, anche sul maltempo. Le gare, infatti, non si sono mai fermate e la staffetta di Atlantide, che ha gareggiato sotto un vero e proprio diluvio e con un fortissimo vento traversale, è riuscita comunque per la prima volta a vincere una medaglia (bronzo). Complessivamente molto buono il bilancio per gli atleti mirandolesi che sono tornati a casa con 15 medaglie: sei ori, tre argenti e sei bronzi e un ottavo posto in classifica generale nel medagliere su 60 società di appartenenza accorse da tutta Italia.