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Periodico di informazione
del Comune di Mirandola
fondato nel 1877
Numero 14
Luglio 2016
www.indicatoreweb.it
A Mirandola attivate in un semestre 16 consulenze legali e 69 richieste di informazioni
Due sportelli per donne in difficoltà
MIRANDOLESE
EVENTI
Fiera di luglio
con street food
Si affiancano al tavolo interistituzionale che si occupa anche di maltrattamenti
Sedici consulenze legali e 69 richieste
di informazioni nei sei mesi tra gennaio e
giugno 2016: sono questi i numeri dello
sportello donna di Mirandola, che insieme
allo sportello antiviolenza di Medolla
offre ascolto, assistenza, consulenza e
altri servizi. Il personale volontario che
vi opera è stato formato ed è tenuto alla
massima riservatezza.
I due sportelli, gestiti da associazioni,
si affiancano al tavolo interistituzionale
attivato dall'Unione, periodicamente
convocato per effettuare un confronto e
fare il punto su eventuali maltrattamenti
subiti dalle donne.
A pag. 14
MIRANDOLA
Nei Map restano 15 famiglie:
tutte hanno il percorso di rientro
Sono ormai soltanto 15 le famiglie
ancora ospitate nei Moduli abitativi
provvisori (Map) a Mirandola, per un
totale di 55 persone. Tutte hanno un
percorso di rientro già tracciato: cinque
nuclei famigliari torneranno in case di
proprietà, mentre 10 andranno in affitto.
Nel dettaglio, sono due le aree Map
ancora presenti: quella di via Giolitti
(accanto al municipio), dove risiedono
quattro nuclei famigliari (16 persone) e
quella di via Mazzone, con 11 famiglie
(39 persone). Parallelamente, prosegue
lo smontaggio fisico dei Moduli. Alla
fine del 2012 ne erano stati installati
264: oggi ne sono rimasti meno della
metà. Una parte di quelli ancora presenti
in via Giolitti sono stati utilizzati da
associazioni del territorio e, recentemente, anche dai volontari che stanno
montando la palestra delle scuole medie
“Montanari”.
MOSTRA DELLA REGIONE
La mirandolese Vailna Giliberti
tra le madri della Res publica
Con la mostra fotografica “Madri della Res
publica”, un progetto
elaborato dall’Assessorato alle Pari opportunità
in collaborazione con
l’Assemblea legislativa
della Regione EmiliaRomagna e con il Centro
documentazione donna di Modena, circa 40
tra Comuni e Province
della nostra regione, tra
cui Mirandola, rendono
omaggio alle donne che
per prime, entrando nelle aule consiliari, hanno svolto un ruolo particolarmente significativo per lo sviluppo
della Res publica.
Tra queste “pioniere” c’è anche
Vailna Giliberti (foto), nata a Concordia il 29 maggio 1924. Vailna,
nel 1946, viene eletta per il Pci in
Consiglio comunale a Mirandola.
Insegnante, sposa Sergio Monti,
titolare di un’autoscuola, dove anche
lei andrà a lavorare. Si trasferiscono a
Milano nel 1952. Muore nell’agosto
del 2005. Le ricerche storiche realizzate ci fanno intuire che il famoso
“modello emiliano” elaborato dalla
storiografia non sarebbe nato se non
ci fossero state le donne di questa
regione che hanno dato, negli anni
della Resistenza, nel dopoguerra, negli anni ‘70
e ‘80 fino ad oggi, anima
e corpo alla loro passione
politica per la “Res publica” nell’associazionismo,
nei movimenti femminili,
nei sindacati, nei partiti,
nelle istituzioni. La mostra diffusa nei territori
della regione prevede,
in alcuni Comuni, l’esposizione all’aperto di
gigantografie in bianco
e nero sulle facciate dei
palazzi istituzionali, mentre altre
Amministrazioni aderenti al progetto hanno ricordato queste donne in
modo diverso, come Mirandola che
lo fa attraverso le pagine dell’Indicatore. Obiettivo dell’iniziativa è quello
di favorire la trasmissione della
dimensione simbolica del pensiero e
dell’agire politico di queste donne che
si sono caratterizzate per il coraggio
e la determinazione nel migliorare la
vita della loro comunità. Le immagini
compongono anche un catalogo virtuale corredato dai profili biografici
di queste prime amministratrici le cui
personalità rappresentano ancor oggi
i valori democratici e l’importanza
della componente femminile nella
vita politica.
Sarà una Fiera di luglio all’insegna
di comicità, magia, gastronomia, spettacoli e musica, quella che si svolgerà
nel centro di Mirandola da venerdì 15 a
domenica 17 luglio.
Il programma alle pagine 12-13
GASTRONOMIA
Un maxi bue
dalla Baviera
Sarà il folklore a caratterizzare
la presenza dello stand della Baviera
alla Fiera di luglio che si svolgerà a
Mirandola (dal 15 al 17). Sabato 16 alle
ore 20 sarà siglato il legame d’amicizia
tra le due popolazioni, con un corteo in
piazza Costituente e arrivo allo stand (a
lato del Teatro Nuovo). Il menù, venerdì
15 luglio, sarà una “contaminazione” fra
le due nazioni, fatta di maccheroni al
pettine mirandolesi e specialità bavaresi.
Sabato 16 e domenica 17 luglio bue allo
spiedo (cotto intero) con birra originale
bavarese, il cui protocollo di produzione
(il più antico al mondo per un alimento), proprio quest’anno compie mezzo
millennio di vita.
n. 14 - luglio 2016 ·
2 · n. 14 - luglio 2016
DOTTI-PD
«Tante opportunità
col Comune unico»
A nome del Partito Democratico, ho presentato
nella seduta del Consiglio
comunale del 28 giugno,
un ordine del giorno davvero ambizioso. Non basta
certamente questo piccolo
spazio che mi è concesso
per spiegare l’importanza
strategica che l’avvio di
un percorso istituzionale,
capace di accompagnare i
nostri Comuni alla loro fusione e, quindi, alla nascita
di un nuovo Comune unico,
può rappresentare per noi cittadini.
Badate bene, non si tratta “soltanto”di
affrontare una realtà contingente, che
sperimentiamo ogni giorno di più e cioè
il cambiamento che ci impone di razionalizzare e ottimizzare la spesa pubblica, ma anche di ripensare gli strumenti
amministrativi in grado di rispondere
alle giuste attese dei cittadini. E’ quindi
il momento di aprire un “cantiere delle
istituzioni” che, attraverso un ripensa-
mento dell’assetto attuale,
ne costruisca uno completamente nuovo attraverso la
fusione dei nostri Comuni e
la realizzazione del Comune
unico. L’occasione è davvero storica, ne vale la pena e,
ne sono convinto, le nostre
comunità hanno la capacità
e l’intelligenza di ripensare
il futuro di questo territorio:
lo dimostrano i fatti vissuti
nei momenti drammatici
del terremoto prima, e della
ricostruzione subito dopo.
Una ricostruzione che nasce dalla resilienza storica delle nostre comunità.
Per aggregare risorse economiche e
culturali importanti, c’è bisogno di un
momento costituente che sappia mettere insieme le migliori energie, i talenti
di cui il nostro territorio sa essere ricco.
Per questi motivi, noi ci siamo e siamo
pronti al cambiamento.
Enrico Dotti
Capogruppo Pd
M5S
«Vigileremo sul bando
del progetto piscina»
È stato presentato
nell'ultimo Consiglio comunale il progetto di realizzazione della nuova
piscina privata/pubblica di
Mirandola. Ultimamente
noi consiglieri di minoranza siamo trattati con
trascuratezza: non veniamo
in possesso delle varie documentazioni, se non pochi
minuti prima del Consiglio,
non vengono messe nell'ordine del giorno le mozioni
o interpellanze presentate
in tempo utile e anche
quando ci sono mancano
le risposte. Naturalmente
anche il progetto piscina è
uscito dal nulla, ne prendiamo atto. A fronte di studi
e valutazioni sia architettonici che economici, si
stanno mettendo le basi per
arrivare a un bando in cui
un privato si aggiudicherà
l'affare piscina. Secondo
noi gli obiettivi più importanti da perseguire sono
quelli dell'ecostenibilità e
della fruibilità da parte di tutti i cittadini, e del mantenimento del servizio
pubblico. Se tutto procede secondo i
tempi impostati entro il 2016 si arriverà
alla gara di appalto e solo nel 2017
inizieranno i lavori, durante i quali
verrà chiusa anche la parte interna.
Saranno, quindi, tre anni che dovremmo abituarci all’idea di “migrare”
verso altri lidi per difenderci dal caldo
e dare sollievo alle nostre famiglie.
La parola “migrazione”, ultimamente inflazionata, è preludio di tristi
presagi (vedi sanità), ma
noi cercheremo di essere
positivi e porteremo avanti
il percorso collaborando in
modo fattivo. Ci aspettiamo comunque altrettanta
attenzione e rispetto, non
come sta succedendo ora.
Si è pure votato per porre
fine alla triste vicenda Acof.
A fronte di tre anni in cui
l'Acof (Agenzia comunale
onoranze funebri) ha chiuso
con un bilancio passivo recando un danno al Comune
di circa 500.000 euro, il
discorso è stato archiviato
con un rimborso (in base a
una trattativa di mediazione
per principio segreta) di
circa 20.000 euro. Il danno, quindi, resta a carico
dei cittadini, ma del resto
abbiamo compreso benissimo che quando si parla
di partecipazione pubblica
a un progetto non è per la
divisione dei guadagni, ma
per l’assorbimento delle
perdite. Lasciamo a voi
ogni commento e speriamo che i prossimi appalti comunali, vedi piscina,
seguano percorsi e destini migliori.
Ricordiamo che tutti i giovedì mattina
dalle ore 10,30 alle ore 12,30 potete
trovarci in municipio nella saletta capigruppo di fianco alla portineria. Mail:
movimento5stelle.mirandola@gmail.
com, blog: ww.mirandola5stelle.it,
telefono: 345/4173130.
Giorgio Cavazza
Nunzio Tinchelli
Movimento 5 Stelle
"QUANTO MANCA?"
Ora gli autobus di Seta
viaggiano... su smartphone
MIRANDOLA
Nuovo gestore dell'illuminazione:
ecco come fare le segnalazioni
Tribuna
I lavori del Consiglio comunale di
Mirandola nell'opinione dei capigruppo
RICOSTRUZIONE
Gli "Umarells"
sui cantieri
Pubblichiamo i numeri telefonici
per le segnalazioni per l’illuminazione
pubblica a seguito dell'avvio del contratto con la ditta Elettrocostruzioni
Rovigo srl, vincitrice del bando di
fornitura, gestione e riqualificazione degli impianti di illuminazione
pubblica e semaforici del Comune di
Mirandola.
Segnalazioni in orario d’ufficio,
telefono: 0425/474894 (interno1). E
mail segnalazioni: [email protected].
Servizio reperibilità, il numero
principale è il 329/0521057, numero
alternativo 346/7631638.
Il servizio di reperibilità funziona
tutti i giorni dalle 12,30 alle 15 e dalle
19 alle 8,30. Nei giorni festivi e prefestivi il servizio è attivo 24 ore.
Gli uffici sono aperti: dal lunedì
al venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle
15 alle 19. Il sabato mattina dalle 8,30
alle 12,30.
Il numero di telefono degli uffici è
lo 0425/ 474894, attivo dalle 8,30 alle
12,30 e dalle 15 alle 19 di tutti giorni
lavorativi, sabato dalle 8,30 alle12,30.
Numero di fax 0425 474293. Numero
Verde 800 065 665.
MOBIMED
Centinaia di partecipanti
alle Happy Hours biomedicali
Lo scorso 7 luglio si è svolta
a Mirandola l’ultima Happy
Hour Tecnica della prima parte
del 2016. Questi brevi seminari
con aperitivo, organizzati da
Paolo Poggioli, sotto l’egida di
Mobimed, la mostra permanente del biomedicale mirandolese,
hanno avuto un ottimo successo
di presenze.
Circa 370 i partecipanti: i
dipendenti di 45 aziende e di
12 società di consulenza più 18
studenti, tre neolaureati e due
disoccupati.
“Umarells” è l'affettuoso appellativo con cui gli emiliani si rivolgono agli
anziani che osservano i cantieri delle
proprie città. È a loro che ActionAid
si è ispirata pensando a un progetto
di monitoraggio civico che ha coinvolto gli studenti dell'istituto Luosi di
Mirandola. Attraverso l'analisi di dati,
appalti e subappalti, utilizzando tecniche di datajournalism e videomaking, i
ragazzi hanno documentato il lavoro nei
cantieri, un po' come degli innovativi
“Umarells”. Il video è stato presentato
lo scorso 22 giugno a Bologna assieme
al rapporto “Sisma Emilia: ricostruzione
trasparente”, curato da ActionAid per
conto dell'Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell'EmiliaRomagna. Il progetto consiste nel
monitoraggio della ricostruzione di 14
interventi di ricostruzione beneficiari
delle risorse raccolte da Acri fra le
fondazioni associate nel territorio nazionale. Ventotto studenti delle quinte
classi del Luosi sono diventati i nuovi
umarells di Mirandola. Così, come i
pensionati descritti dal blogger bolognese Danilo Masotti, che appare nel
video conclusivo del progetto, hanno
monitorato le attività di tre cantieri
cittadini: l’ex bocciodromo, il cimitero
monumentale e la palestra comunale.
Gli studenti hanno imparato cos’è un
appalto pubblico, come chiederne l’accesso agli atti, come lavorare con gli
open data e montare un video. Divisi
in giornalisti, fotografi e cameraman
hanno analizzato e visualizzato i dati dei
tre appalti in mappe geo referenziate e
time line, fatto sopralluoghi nei cantieri,
intervistato funzionari e maestranze e
realizzato documentari del loro lavoro.
Il progetto si è avvalso della collaborazione di Comune e Fondazione Crm.
AREA NORD
San Felice ha ricordato i 70 anni
di Repubblica e voto alle donne
A San Felice, lo scorso 10 giugno,
la seduta del Consiglio comunale è
stata interamente dedicata al ricordo
A che ora passa il bus dalla mia
fermata? Dove si trova la fermata più
vicina, e quali linee vi transitano? Domande semplici, ma fondamentali per
chi utilizza i mezzi pubblici, alle quali
Seta risponde con “Quanto manca?”,
la nuova funzione inserita nella app
aziendale che fornisce agli utenti del
trasporto pubblico, direttamente sul
loro smartphone Android e iOs, gli orari
effettivi di passaggio dei mezzi, sempre
aggiornati in tempo reale, da ogni singola fermata del territorio provinciale
di riferimento. Grazie a questa nuova
funzione della app di Seta diventa così
possibile pianificare con precisione i
propri spostamenti sulle reti urbane
ed extraurbane gestite dall’azienda,
senza inutili attese alle fermate e con
la certezza di avere sempre a disposizione informazioni chiare ed aggiornate. Il servizio, consultabile anche da
computer, è il primo di questo genere
realizzato da un’azienda di trasporto
pubblico dell’Emilia-Romagna.
di due eventi fondamentali nella storia
del nostro Paese, di cui ricorre per
entrambi, in questo 2016, il 70° anniversario: il voto alle donne e la nascita
della Repubblica Italiana. In apertura
il sindaco Alberto Silvestri ha letto
i nomi di tutte le donne che hanno
ricoperto la carica di consigliere a San
Felice dal 1946 ad oggi, consegnando a
quelle presenti, invitate nell’occasione
dall’Amministrazione comunale, un
attestato e un piccolo omaggio, come
segno di riconoscenza per l’impegno,
il senso civico e lo spirito di servizio
con il quale hanno contribuito ad amministrare San Felice. Hanno poi preso
la parola Luisa Mestola, assessore alle
Pari Opportunità, l’onorevole Manuela
Ghizzoni, Serena Ballista, presidente
Unione Donne Italiane di Modena
(presente con una delegazione) e i
consiglieri Alessandro Fortini e Gian
Paolo Cirelli. A questi sono seguiti gli
interventi, a tratti molto toccanti, di
alcune delle ospiti: Franca Barbieri,
Gabriella Gavioli, Silvia Goldoni,
Maria Assunta Luppi, Elena Malaguti, Margherita Novi, Elisa Ragazzi
e Licia Spinelli, che hanno raccontato
del senso della loro esperienza sui banchi del Consiglio comunale. A rispondere all’invito dell’Amministrazione
anche Iris Bergamini, Nadia Fortini,
Barbara Goldoni, Eda Gozzi, Maria
Mantovani e Giulia Orlandini. Alla
presenza della figlia Daniela è stata poi
ricordata Giovanna Bozzoli Malerba,
scomparsa lo scorso anno, mentre un
pensiero commosso di tutti i presenti
è andato a Kamaljit Kaur, la donna
uccisa a San Felice nei giorni scorsi.
Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877 - Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del 30-08-95 Tiratura: 20.500 copie - Distribuzione gratuita
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Chiuso in redazione il 9 luglio 2016. Prossimo numero il 28 luglio 2016
L’Unione ha elaborato un piano di prevenzione e contenimento
AREA NORD
Zanzare, un'estate impegnativa
Piogge frequenti e temperature calde agevolano la proliferazione di uova e larve
La
zanzara
tigre
L’inverno trascorso è stato mite,
confermando l’andamento termico degli
ultimi anni e attestandosi tra i più caldi
di sempre. Inoltre le piogge frequenti di
questi ultimi mesi, hanno creato numerosi ristagni d’acqua che, complici le
temperature calde, si possono riscaldare
facilmente, agevolando la proliferazione
di uova e larve di zanzara. Il Servizio Politiche Ambientali dell’Unione dei Comuni
Modenesi Area Nord, anche per quest’anno, ha elaborato un piano di prevenzione e
contenimento delle zanzare, attivo da aprile fino ad ottobre. Questi insetti oltre ad
essere tremendamente fastidiosi, possono
trasmettere malattie infettive rilevanti e
per questo sono definiti insetti vettori. La
Regione Emilia Romagna, ormai da anni,
è interessata da casi di malattie trasmesse
dagli insetti ematofagi come le zanzare,
che sono tenute sotto controllo grazie al
lavoro congiunto di Comuni, Azienda Usl,
e Istituto Zooprofilattico, che ogni anno
sorvegliano questi insetti ottenendo dati
preziosi. Già nel recente passato, siamo
stati testimoni di focolai virali. Nel 2007
si diffuse un’epidemia di Chikungunya
in Romagna e negli ultimi anni focolai
di West Nile Disease nell’uomo in diverse province emiliane. Inoltre a causa
delle manifestazioni olimpiche, di flussi
commerciali e turistici è probabile che
persone infette da virus quali Dengue,
Chikungunya e Zika, contratti in Paesi
dove queste malattie sono endemiche,
arrivino nel nostro territorio. Pertanto
per questa estate i livelli di attenzione e
di impegno sulla tutela della salute della
collettività, saranno maggiori. Il 1° febbraio 2016 l’Organizzazione mondiale
della Sanità ha dichiarato quella da Zika
virus un’emergenza sanitaria di rilevanza
internazionale. Anche se nell’80% dei
casi l’infezione della Zika virus decorre in
modo asintomatico, nei casi sintomatici il
quadro clinico è caratterizzato da disturbi
simil-influenzali con rash cutaneo e congiuntivite, per una durata di 2-7 giorni.
La Zika virus può essere responsabile di
gravi manifestazioni neurologiche come
microcefalia nei nati da madre infetta e
casi di sindrome di Guillain-Barrè come
è stato rilevato nelle aree in cui il virus
è endemico. Nonostante nell’Unione
Europea non vi siano casi autoctoni, si
segnalano centinaia di casi importanti in
altri Paesi extracomunitari. Chi viaggia in
Paesi dove è in atto un’epidemia da Zika
virus, deve adottare le misure precauzionali necessarie, quindi anche utilizzare
repellenti cutanei, indossare camice bianche pantaloni lunghi, evitare profumi e
creme. Negli ambienti chiusi è utile usare
il condizionatore, zanzariere alle porte e
alle finestre, oltre a diffusori di insetticida.
Per quanto riguarda la prevenzione nei
Comuni dell’Area Nord, suggeriamo alla
cittadinanza di eliminare i ristagni d’acqua
su terrazzi e giardini, quindi sottovasi,
annaffiatoi, secchi, bidoni o mantenerli
riparati dalle piogge. Dove non è possibile
eliminare i ristagni d’acqua e nei tombini
del cortile privato, si consiglia di utilizzare
un prodotto larvicida, così da ridurre le
condizioni che favoriscono il ciclo biologico della zanzara. L’Unione dei Comuni
sta provvedendo al trattamento mensile
con larvicida di 28.000 caditoie pubbliche
(strade, cimiteri, scuole eccetera), ma
molte aree private rischiano di non essere
mai trattate se manca l’attenzione del
cittadino. Anche il lavoro di prevenzione
della cittadinanza è importante, almeno
quanto quello dell’Unione dei Comuni,
nel contenere questo problema.
Servizio Politiche Ambientali
Unione Comuni Modenesi Area Nord
DAL 1° LUGLIO
Scattata la fase di attenzione
per gli incendi boschivi
È scattata dallo scorso 1° luglio
la fase di attenzione per gli incendi
boschivi in Emilia-Romagna, come
prevede il Piano regionale antincendio boschivo 2012-2016. Fino al 30
settembre squadre di vigili del fuoco,
Corpo forestale dello Stato e volontari di
Protezione civile opereranno in sinergia
su tutto il territorio, in stretto raccordo
con i Comuni e coordinati dall’Agenzia
regionale per la sicurezza territoriale e
la Protezione civile tramite la Sala ope-
rativa unificata permanente (Soup), che
ha sede a Bologna e resterà attiva fino
al 4 settembre. La struttura è operativa
tutti i giorni dalle 8 alle 20 e in orario
notturno con servizio di reperibilità
continuativo. I numeri da contattare per
la segnalazione di incendi sono l’1515
(numero nazionale di pronto intervento
del Corpo forestale dello Stato), il 115
(numero nazionale di pronto intervento
del dipartimento dei vigili del fuoco, del
Soccorso pubblico e della Difesa civile),
l’8008-41051 (numero verde regionale
del Corpo forestale dello Stato). La
telefonata è gratuita.
AIMAG
Approvato
il bilancio
L’Assemblea dei soci di Aimag,
nella seduta del 28 giugno, ha approvato i bilanci economico e di
sostenibilità per l’anno 2015.
Nel 2015 il valore della produzione e l’Ebitda (utile prima degli
ammortamenti ed accantonamenti,
della gestione finanziaria e straordinaria e delle imposte) si mantengono
sostanzialmente stabili rispetto al
2014, l’Ebit (utile prima della gestione finanziaria e straordinaria e
delle imposte) invece aumenta di tre
milioni (+17,4%), così come l'utile
netto di Gruppo, che rispetto al 2014
registra un incremento di 2,8 milioni
di euro (+32,9%). Questi risultati
positivi sono stati raggiunti principalmente grazie ad una diminuzione
degli accantonamenti, da 11 milioni
di euro del 2014 a 6,4 milioni di euro
nel 2015; il risultato di pertinenza
del Gruppo è pari a 10,6 milioni di
euro (7,9 milioni nel 2014). Anche
gli indicatori economici del 2015
sono soddisfacenti. Il Roi presenta
un valore del 8,64% nel 2015 rispetto
al 7,33% del 2014. Il Roe aumenta al
6,76% dal 5,26%.
La posizione finanziaria netta
migliora, confermando il trend positivo degli ultimi anni, dimostrando
la capacità di generazione di cassa da
parte del Gruppo; il rapporto Pfn/Mol
si mantiene stabilmente sotto il due.
L’Assemblea dei soci ha previsto di destinare l’80% dell’utile
netto di esercizio con un dividendo
pari a 0,08187 euro per ogni azione
ordinaria posseduta. Nel bilancio di
sostenibilità gli indicatori sociali e
ambientali sono sostanzialmente in
linea con quelli dello scorso anno;
fra i dati principali citiamo: la percentuale di raccolta differenziata del
territorio che supera il 68% (+6,6%),
la percentuale delle perdite idriche al
24,6 % (migliorato rispetto all’anno
precedente); i tempi di attesa allo
sportello e al call center (lievemente
peggiorati rispetto all’anno precedente, a fronte di un aumento del
numero complessivo di contatti).
L’Assemblea ha inoltre deciso di
convocarsi nelle prossime settimane
per la nomina del nuovo consiglio di
amministrazione, fino ad allora viene
prorogato quello attuale.
3
BREVI
ESAMI DI ABILITAZIONE
PER I GAS TOSSICI
Nel periodo ottobre-novembre
2016 si svolgerà una sessione d’esami
per il conseguimento della abilitazione all’impiego dei gas tossici. Gli
aspiranti, residenti nel Comune di
Mirandola, che abbiano compiuto il
18° anno di età, dovranno presentare
all’Ufficio Protocollo entro e non oltre
il 15 settembre 2016 la domanda di
ammissione. Tutte le informazioni
sul sito del Comune (www.comune.
mirandola.mo.it).
23.8 GRADI DI MEDIA
NEL MESE DI GIUGNO
Archiviato il mese di giugno
con una temperatura media in città a
Modena rilevata dalle apparecchiature dell’Osservatorio Geofisico del
Dipartimento di Ingegneria “Enzo
Ferrari” dell'Università degli Studi di
Modena e Reggio di 23.8°C in piazza
Roma, valore più alto della media di
riferimento utilizzata dagli esperti
(22.5°C).
Piogge nel mese (85.6 mm in città
a Modena) un poco più abbondanti
della norma (61.0 mm), il cui valore
è stato superato anche alla periferia di
Modena (79.0 mm).
DUE SCOSSE
IL 4 LUGLIO
È stata avvertita anche nella Bassa, la scossa tellurica di magnitudo
3.5 della Scala Richter che lo scorso 4
luglio, alle 13,37, ha avuto come epicentro la zona tra i Comuni mantovani
di Poggio Rusco e Magnacavallo, ad
una profondità di cinque chilometri.
Non sono stati segnalati danni a
persone e cose. Sempre il 4 luglio,
alle 20,37, è stata registrata un’altra
scossa di magnitudo 2,1 nei pressi di
Finale Emilia a una profondità di 10
chilometri.
CORSI DEDICATI
ALLE AZIENDE
Sono in programma nel mese
di luglio a Mirandola presso Spazio
Esprit di viale Italia 64, diversi corsi
dedicati alle aziende.
Nei giorni 19 e 26 luglio il corso
di primo soccorso per aziende dei
gruppi B e C formerà lavoratori su
come comportarsi in caso di infortunio o emergenza. Mentre il giorno 25
luglio si terrà il corso “Il carrello elevatore semovente con conducente a
bordo carrelli industriali semoventi”.
I corsi sono svolti da docenti
esperti dell'azienda Sicurimpresa,
in collaborazione con Esprit. Per
informazioni e iscrizioni chiamare lo
0535/ 611295.
n. 14 - luglio 2016 ·
AREA NORD
L’ufficiale di stato civile provvede alla registrazione degli atti
Unioni civili, cosa c'è da sapere
In vigore la legge che regolamenta i rapporti tra persone dello stesso sesso
Lo scorso 5 giugno è entrata in vigore
la legge 20 maggio
2016 n. 76 riguardante
la: “Regolamentazione
delle unioni civili tra
persone dello stesso
sesso e disciplina delle
convivenze”.
Per maggiori informazioni è possibile
consultare il sito del
Comune di Mirandola,
o contattare l’Ufficio
Anagrafe del Comune.
Le unioni civili
Si forniscono le
prime indicazioni ricavate dal testo della legge, in attesa
dei provvedimenti di seguito descritti
che forniranno agli uffici competenti gli
strumenti operativi per applicare le norme
descritte.
I tempi
Entro trenta giorni dalla data di
entrata in vigore della legge (5 giugno
2016) con decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri, su proposta del
Ministero dell’Interno, saranno stabilite
le disposizioni transitorie necessarie per
la tenuta dei registri nell’archivio dello
stato civile nelle more dell’entrata in
vigore dei decreti legislativi che nei sei
mesi successivi all’entrata in vigore della
legge (pertanto entro il 6 dicembre 2016),
dovranno essere adottati dal Governo al
fine di adeguare i testi di legge vigenti al
nuovo istituto.
In cosa consiste l'unione civile
Due persone maggiorenni dello stesso
sesso costituiscono un’unione civile mediante dichiarazione di fronte all’ufficiale
di stato civile e alla presenza di due testimoni. L’ufficiale di stato civile provvede
alla registrazione degli atti di unione civile
tra persone dello stesso sesso nell’archivio
dello stato civile. Altra modalità di costituzione dell’unione civile riguarda quei
casi in cui in seguito ad una rettificazione
di sesso, i coniugi abbiano manifestato la
volontà di non sciogliere il matrimonio o
di non cessarne gli effetti civili.
Cause impeditive
Non è possibile costituire unioni
civili nel caso in cui sussista:
a. per una delle parti, un vincolo
matrimoniale o di un’unione civile tra
persone dello stesso sesso;
b. l’interdizione di una delle parti per
infermità di mente; se l’istanza d’interdizione è soltanto promossa, il pubblico
ministero può chiedere che si sospenda il
- diritto agli alimenti
- diritti successori
- in caso di decesso (in caso di decesso di una delle parti dell'unione civile
prestatore di lavoro andranno corrisposte
al partner sia l'indennità dovuta dal datore
di lavoro che quella relativa al trattamento
di fine rapporto).
procedimento di costituzione dell’unione
civile; in tal caso il procedimento non
può aver luogo finché la sentenza che ha
pronunziato sull’istanza non sia passata
in giudicato;
c. tra le parti dei rapporti di cui all’articolo 87, primo comma, del codice civile;
non possono altresì contrarre unione civile
tra persone dello stesso sesso lo zio e il nipote e la zia e la nipote; si applicano le disposizioni di cui al medesimo articolo 87;
d. la condanna definitiva di un contraente per omicidio consumato o tentato
nei confronti di chi sia coniugato o unito
civilmente con l’altra parte; se è stato
disposto soltanto rinvio a giudizio ovvero
sentenza di condanna di primo o secondo
grado ovvero una misura cautelare, la
procedura per la costituzione dell’unione
civile tra persone dello stesso sesso è
sospesa sino a quando non è pronunziata
sentenza di proscioglimento.
La costituzione dell’unione civile
consente di regolare i rapporti tra i contraenti nei seguenti aspetti della vita di
coppia:
- il regime patrimoniale;
- il cognome (alle parti costituenti
l’unione civile viene data la possibilità di
stabilire di assumere per la durata dell’unione civile un cognome comune).
- diritti e doveri (con la costituzione
dell’unione civile tra persone dello stesso
sesso le parti acquistano gli stessi diritti
e assumono i medesimi doveri; dall’unione civile deriva l’obbligo reciproco,
all’assistenza morale e materiale e alla
coabitazione.
Entrambe le parti sono tenute, ciascuna in relazione alle proprie sostanze e alla
propria capacità di lavoro professionale e
casalingo, a contribuire ai bisogni comuni.
Le parti concordano tra loro l’indirizzo
della vita familiare e fissano la residenza
comune; a ciascuna delle parti spetta il
potere di attuare l’indirizzo concordato).
Scioglimento dell'unione civile
L’unione civile si scioglie per morte
di una delle parti; all’unione civile si applica gran parte della normativa relativa
alle cause di divorzio, sia in relazione alle
cause di scioglimento che per quel che
riguarda le conseguenze patrimoniali.
Sarà applicabile alle stesse unioni civili la
disciplina semplificata dello scioglimento
del matrimonio mediante negoziazione
assistita, o per accordo innanzi al sindaco
quale ufficiale di stato civile.
La convivenza di fatto
La convivenza di fatto è un istituto,
di cui i cittadini possono già disporre, che
riguarda sia coppie dello stesso sesso che
di sesso diverso, composte da persone
maggiorenni, di cittadinanza sia italiana
che straniera:
- unite stabilmente da legami affettivi
e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela,
affinità o adozione, da matrimonio o da
un’unione civile (i cittadini stranieri devono dimostrare l’assenza di tali vincoli);
- coabitanti ed aventi dimora abituale
(residenza) nello stesso Comune.
Come richiederne l'istituzione
La convivenza di fatto si istituisce
sulla base di una dichiarazione resa da
due persone maggiorenni, di stato libero,
coabitanti nella stessa abitazione, all’ufficiale d’anagrafe del Comune di residenza,
che può rilasciare in ogni momento un
certificato da cui risulta l’esistenza della
convivenza di fatto.
Cessazione della convivenza di fatto
La convivenza di fatto può estinguersi per:
a. matrimonio/unione civile tra i
conviventi o con altre persone;
b. decesso del convivente;
c. cessazione della coabitazione
dichiarata dalle parti o accertata d’ufficio;
d. cessazione del legame affettivo
a seguito di dichiarazione di uno o di
entrambi i conviventi, pur continuando a
sussistere la coabitazione.
Diritti
I conviventi di fatto hanno gli stessi
diritti spettanti al coniuge nei casi previsti
dall’ordinamento penitenziario. In caso
di malattia o di ricovero, i conviventi di
fatto hanno diritto reciproco di visita, di
assistenza nonché di accesso alle informazioni personali, secondo le regole di
organizzazione delle strutture ospedaliere o di assistenza pubbliche, private
o convenzionate, previste per i coniugi
e i familiari.
Potere di rappresentanza
Ciascun convivente di fatto può designare l’altro quale suo rappresentante con
poteri pieni o limitati:
a. in caso di malattia che comporta
incapacità di intendere e di volere, per le
decisioni in materia di salute;
b. in caso di morte, per quanto riguarda la donazione di organi, le modalità di
trattamento del corpo e le celebrazioni
funerarie.
La designazione di cui sopra è effettuata in forma scritta e autografa oppure,
in caso di impossibilità di redigerla, alla
presenza di un testimone.
Diritti inerenti la casa
In caso di morte del proprietario della
casa di comune residenza il convivente di
fatto superstite ha diritto di continuare ad
abitare nella stessa per due anni o per un
periodo pari alla convivenza se superiore
a due anni comunque non oltre i cinque
anni. Ove nella stessa coabitino figli minori o figli disabili del convivente superstite,
il medesimo ha diritto di continuare ad
abitare nella casa di comune residenza
per un periodo non inferiore a tre anni.
Diritti all’assegnazione della casa
popolare
Nel caso in cui l’appartenenza a
un nucleo familiare costituisca titolo o
causa di preferenza nelle graduatorie per
l’assegnazione di alloggi di edilizia popolare, di tale titolo o causa di preferenza
possono godere, a parità di condizioni, i
conviventi di fatto.
Impresa familiare
Si prevede che al convivente di fatto
che presti stabilmente la propria opera
all’interno dell’impresa dell’altro convivente spetta una partecipazione agli utili
dell’impresa familiare ed ai beni acquistati
con essi nonché agli incrementi dell’azienda, anche in ordine all’avviamento,
commisurata al lavoro prestato. Il diritto
di partecipazione non spetta qualora tra i
conviventi esista un rapporto di società o
di lavoro subordinato.
Interdizione, inabilitazione e amministrazione di sostegno
È esteso al convivente di fatto la
possibilità di essere nominato tutore o
curatore o amministratore di sostegno
del convivente.
5
Risarcimento del danno
In caso di decesso del convivente di
fatto derivante da fatto illecito di un terzo,
al convivente superstite nell’individuazione del danno risarcibile si applicheranno
gli stessi criteri individuati per il risarcimento del danno al coniuge superstite.
Il diritto agli alimenti
In caso di cessazione della convivenza di fatto, il giudice stabilisce il diritto del
convivente di ricevere dall’altro convivente gli alimenti qualora versi in stato di
bisogno o non sia in grado di mantenere
al proprio mantenimento. In tali casi, gli
alimenti sono assegnati per un periodo
proporzionale alla durata della convivenza
e nella misura determinata ai sensi dell’art.
438 secondo comma del Codice civile “in
proporzione dei bisogni di chi li domanda
e delle condizioni economiche di chi
deve somministrarli. Non devono tuttavia
superare quanto sia necessario per la vita
dell’alimentando, avuto però riguardo alla
sua posizione sociale”.
Il giudice può obbligare l’ex convivente a corrispondere gli alimenti solo nel
caso in cui tutte le altre categorie previste
dall’art. 433 Codice civile non siano in
grado di farlo. In base all’articolo citato i
conviventi si situano al penultimo posto,
prima dei fratelli.
Il contratto di convivenza
I conviventi di fatto possono disciplinare i rapporti patrimoniali relativi alla
loro vita in comune con la sottoscrizione
di un contratto di convivenza. Il contratto,
le sue modifiche e la sua risoluzione sono
redatti in forma scritta, a pena di nullità,
con atto pubblico o scrittura privata con
sottoscrizione autenticata da un notaio
o da un avvocato che ne attestano la
conformità alle norme imperative e all’ordine pubblico. Copia dell’accordo dovrà
essere trasmesso all’ufficio anagrafe ai fini
dell’opponibilità ai terzi.
Contenuto del contratto
Il contratto può contenere:
a. l’indicazione della residenza;
b. le modalità di contribuzione
alle necessità della vita in comune,
in relazione alle sostanze di ciascuno
e alla capacità di lavoro professionale
o casalingo;
c. il regime patrimoniale della comunione dei beni, di cui alla sezione
III del capo VI del titolo VI del libro primo
del Codice civile, modificabile in qualunque momento in corso della convivenza
Risoluzione del contratto di
con-
vivenza
per:
Il contratto di convivenza si risolve
a. accordo delle parti;
b. recesso unilaterale;
c. matrimonio o unione civile tra i
conviventi o tra un convivente ed altra
persona;
d. morte di uno dei contraenti.
La risoluzione per accordo delle
parti o per recesso unilaterale deve essere
redatta nelle forme dell’ atto pubblico o
con firma autenticata da notaio o avvocato
e comunicato all’ufficio anagrafe.
n. 14 - luglio 2016 ·
6 · n. 14 - luglio 2016
La ditta che ha rilevato Acof ha svolto anche 184 servizi esterni
MIRANDOLA
Bilancio positivo per Terracielo
La casa del commiato di Cofim ha organizzato 118 funerali, tre con rito islamico
Si punta a commercializzare all’estero le eccellenze produttive locali
MIRANDOLA
Gorfer si lancia sul mercato globale
7
Storici
mignon
dell'azienda
mirandolese
(collezione
Roberto
Neri). Sotto,
una vecchia
carta intestata
"Italian Art of Living" ha rilevato il marchio della storica azienda di liquori
La "famiglia"
Gorfer
L'inaugurazione di Terracielo, nel 2015
A Mirandola, nel luglio 2015, è stata inaugurata Terracielo Funeral Home
Mirandola, una casa del commiato che
ripropone la formula già sperimentata
con successo a Modena in una struttura
di 600 metri quadrati, con tre sale per
salutare i propri cari.
Il regista è ancora una volta Gianni
Gibellini: un paio d'anni fa, attraverso
un bando pubblico, la sua Cofim Spa si
è aggiudicata il ramo d'azienda di Acof,
l'agenzia comunale di onoranze funebri
che versava in condizioni finanziarie
difficili. Con un ingente investimento
Gibellini è riuscito a dare vita a questa
seconda casa funeraria, che in meno di
un anno ha ospitato 118 servizi funebri,
di cui 106 con rito cattolico, nove con
rito civile, tre con rito islamico. A questi si devono aggiungere i 184 servizi
realizzati da Acof fuori dalla struttura
di Terracielo, nelle camere ardenti degli
ospedali o nelle case protette, per un
totale di 302 servizi funebri. «In un
anno di attività abbiamo riconquistato
la fiducia, la stima e l'apprezzamento
dei mirandolesi - sottolinea Gianni
Gibellini - Dopo molti anni di declino
Acof è tornata ai numeri di vent'anni fa:
in poco tempo abbiamo raddoppiato i
dati della vecchia gestione e questo
LA COOPERATIVA
TERRACIELO
Tre sale del commiato
con pannelli fotovoltaici
Terracielo Mirandola si estende
su una superficie di circa 600 metri
quadri, che raggiungono i 5.000 comprendendo l'area esterna, nella zona
antistante al cimitero di Mirandola.
All'interno si sviluppano le tre sale
del commiato, con salotto anticamera
e servizi. La struttura è all'avanguarè un segnale importante da parte dei
cittadini».
Così come la funeral home di
Modena, Terracielo Mirandola mette
a disposizione dei propri clienti un
luogo in cui poter trasferire ed esporre
il defunto prima del funerale: una pratica molto utile, ad esempio, quando si
abbia bisogno di tempo per organizzare
la cerimonia o per consentire l'arrivo
anche a conoscenti e parenti lontani
(la salma può essere adeguatamente
conservata a Terracielo anche per
MIRANDOLA
Lavori alla rotatoria Mazzone
L'opera è a carico di un privato
Lavori alla rotatoria
di via Mazzone. A
destra, il progetto
Sono iniziati nei giorni scorsi a
Mirandola i lavori di sistemazione
definitiva della rotatoria tra le vie
Mazzone/Nuvolari/Rossini. L’opera
prevede un’isola centrale pavimentata
in autobloccante di colore giallo e azzurro come lo stemma di Mirandola.
L’intervento dovrebbe concludersi
a breve.
Nel frattempo il cantiere è stato
organizzato per consentire il transito
del traffico, seppure in modo limitato,
di via Mazzone, cercando di diminuire
il più possibile i disagi per i cittadini.
I lavori della rotatoria sono a carico
della ditta privata che sta lottizzando
il comparto residenziale di espansione
di tipo C1 via Mazzone/via Rossini.
dia anche in termini di sostenibilità:
contribuiscono al suo fabbisogno
energetico 90 metri quadrati di pannelli fotovoltici, collocati sulla copertura
dell'edificio. L'offerta si completa con
un punto ristoro e un ampio parcheggio (i posti auto sono oltre 40), ulteriori
servizi a disposizione degli ospiti.
diversi giorni), quando si desideri che
il proprio caro possa essere esposto
alle visite in un luogo adeguato, nel
caso in cui l'abitazione risulti inadatta,
o comunque in un luogo più decoroso
e accogliente rispetto a molte delle
camere ardenti delle strutture sanitarie. Anche Terracielo Mirandola, così
come la “sorella maggiore” modenese
appartiene all'Efi, Eccellenza funeraria
italiana: ciò è sinonimo di ottimi standard qualitativi, in termini di servizi
erogati e di prodotti utilizzati.
L'esclusione dalla white list
pesa ancora sul bilancio Cpl
Si è svolta lo scorso 25 giugno a
Mirandola l’Assemblea generale di
Cpl Concordia, alla presenza dei soci
lavoratori e sovventori provenienti
da ogni parte d’Italia. Nella sua relazione sulla gestione il presidente di
Cpl Mauro Gori (foto) ha ricordato
che «questo 2016 è l’anno più duro:
chiudiamo un bilancio relativo al 2015
della cooperativa con 15 milioni di
perdite a causa di condizioni eccezionali che hanno fortemente limitato l’operatività della cooperativa, in primis
l’esclusione dalla white list: occorre
ricordare però che contribuiscono al
risultato 8 milioni di accantonamenti
prudenziali e svalutazioni». Il valore
della produzione della cooperativa si
attesta a 266 milioni di euro (rispetto ai
346 del 2014) e si segnala un rapporto
solido rispetto al patrimonio netto di
117 milioni, che rappresenta un’importante garanzia per il futuro. Gori ha
ribadito ai soci che le azioni avviate
serviranno per impostare il rilancio
della cooperativa, come evidenziato
da alcuni elementi: «C’è stata una
leggera ripresa del margine Ebitda
(utile prima degli ammortamenti e
accantonamenti, della gestione finanziaria e straordinaria e delle imposte),
che passa dal 3 al 4%; è diminuito
l’indebitamento netto complessivo di
oltre 10 milioni di euro negli ultimi
9 mesi, abbiamo ridotto gli interessi
passivi e i costi fissi della sede». Restano, Gori non lo tralascia, eredità
di situazioni negative del passato
ma anche passi in avanti per quanto
riguarda il rispetto degli obiettivi del
Piano Industriale per l’anno 2016, con
un valore della produzione previsto a
236 milioni grazie sia a contratti degli
anni precedenti sia a nuove commesse
aggiudicate nel 1° trimestre 2016 e
attese nei prossimi trimestri. L’esercizio in approvazione presenta una
diminuzione di organico della cooperativa dalle 1.351 unità del 2014 alle
1.175 a fine 2015, proseguita a ritmo
ridotto nel 2016 fino ad attestarsi, al
31 maggio scorso, agli attuali 1.156
lavoratori. Per tutelare l’occupazione,
nel corso del 2015 è stata attivata la
Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, riguardante 640 persone, a cui
è stato fatto ricorso per una quantità
di ore corrispondenti a 64 addetti. A
partire dal mese di maggio 2016 è stata
inoltre avviata una negoziazione con
le organizzazioni sindacali territoriali
e nazionali per arrivare ad un accordo
sui contratti di solidarietà della durata
di 24 mesi. La scelta del contratto di
solidarietà è stata fatta per distribuire
il più possibile le ore non lavorate e
gli esuberi di personale, con l’auspicio
di pervenire a una piena rioccupazione
entro il 2018. Il vicepresidente di Cpl
Paolo Barbieri ha illustrato all’assemblea come si sta ristrutturando
la cooperativa, a partire dalla nuova
governance: «Saranno fondamentali
l’impegno e la dedizione dei soci e dei
lavoratori, insieme ai quali attueremo
specifiche politiche di formazione e riqualificazione professionale, secondo
la radice della nostra cooperativa che
ha come scopo statutario la continuità
occupazionale».
Gorfer, azienda mirandolese che produce liquori in via Pacinotti 2/4, allarga
gli orizzonti e lancia la sua sfida al mercato globalizzato. Dal marzo di quest’anno
il marchio Gorfer è stato rilevato infatti
dalla società “Italian Art of Living”, specializzata nella diffusione e nella vendita
all’estero di prodotti tipici della nostra
tradizione gastronomica. «È un progetto
molto ampio, partito nel 2012, quando
abbiamo cominciato a costruire la nostra
rete di relazioni internazionali» spiega
Enrico Belgrado, uno dei soci della
nuova gestione, di cui fanno parte anche
Claudio Meschiari e Franco Ramponi.
L’idea imprenditoriale è quella di far
conoscere e commercializzare all’estero i
nostri prodotti e portare quindi i turisti nei
luoghi di produzione, in una vera azione
di marketing territoriale, organizzando
veri e propri tour enogastronomici che
possono riguardare nella nostra zona le
acetaie, i caseifici ma anche, perché no,
la distilleria Gorfer che prende il nome
dai due fondatori, Gorni e Ferraguti,
ma ha poi avuto un importante sviluppo
a partire dal 1955 quando fu rilevata
da Giuseppe Miotto con la collaborazione di Giuseppe Digito. Il concetto
fondamentale è che un’azienda, anche
di piccole dimensioni, deve imparare a
pensare in grande. Ma come si svolge il
lavoro di Italian Art of Living, il cui logo
è costituito da una forchetta avvolta nei
colori della bandiera italiana? Prima il
prodotto viene portato a conoscenza e
fatto assaggiare ai consumatori stranieri
direttamente nei Paesi d’origine. Poi, chi
è interessato, viene in Italia per rendersi
conto di persona delle varie fasi della
produzione e per conoscere i produttori.
Da qualche mese anche Gorfer è una
delle tappe di questi itinerari alla ricerca
delle specialità della nostra cucina. A
Mirandola è già arrivata una delegazione
di finlandesi ma i rapporti commerciali
sono attivi anche con la Russia, la Cina,
gli Stati Uniti. «Dietro a ogni prodotto
c’è una storia da raccontare. Anche la
Bassa modenese, un’area di certo non
naturalmente vocata al turismo, può dire
molto da questo punto di vista. Il nostro
compito è dare visibilità e valorizzare i
piccoli imprenditori che fanno cose squisite ma non hanno la forza per arrivare
sui grandi mercati» prosegue Belgrado.
Una filosofia che calza a pennello con le
caratteristiche della Gorfer, un’impresa
che ha avuto un momento di difficoltà
dopo la morte di uno dei due titolari. Il
gestore rimasto, Giuseppe Digito, per
tutti “Pino”, dopo la cessione dell’attività,
continua a lavorare nel liquorificio. Anzi
il suo apporto è utilissimo, in una sorta
di affiancamento con i nuovi soci, perché
rappresenta un patrimonio di esperienza
professionale lungo oltre mezzo secolo.
Lui ha vissuto da vicino l’evolversi del
mercato, con il marchio Gorfer che, negli
anni ’70, faceva concorrenza all’amaro
Ramazzotti per poi concentrare la produzione sui liquori, tra cui il pezzo forte
era quello a base di prugna. Il numero
delle varietà prodotte si è dimezzato sulla
base della domanda del mercato, oggi
la ditta produce, tra gli altri, il nocino,
il sassolino, il rosolio, il marasca. Per
adeguarsi alle nuove esigenze e aumentare la produzione sia dal punto di vista
quantitativo che qualitativo, le vecchie
attrezzature vengono gradualmente sostituite da quelle più tecnologicamente
avanzate. Nei locali di via Pacinotti, che
sono in fase di completa ristrutturazione,
verrà ricavata una sala degustazione per i
visitatori e un piccolo museo d’impresa
che ospiterà tutto quanto appartiene alla
tradizione dell’infusione: dai vecchi
distillatori, peraltro ancora funzionanti
e usati fino a pochissimo tempo fa, fino
alle bottiglie del passato, spesso ideate e
create nella ditta stessa. Ma soprattutto
è in corso di allestimento un negozio in
cui si potranno acquistare non soltanto
i liquori ma anche altri prodotti tipici
(vini,formaggi, olio eccetrera) selezionati
da Italian Art of Living, che ha anche
fornito la propria consulenza per l’ottenimento della marchio della Camera
di Commercio di Modena “Tradizioni
e sapori di Modena” per la sfogliata di
Finale Emilia e i maccheroni al pettine
delle Valli mirandolesi.
Giovanni Moi
n. 14 - luglio 2016 ·
8 · n. 14 - luglio 2016
Presenti anche le classi elementari che hanno fatto beneficienza
MIRANDOLA
Un grazie agli amici dell'ospedale
SERATA DEI MEDICI
Tra estetica
ed epitelioma
Cerimonia in onore dei donatori che da anni sostengono il Santa Maria Bianca
9
Ristrutturati i locali del Day Hospital Oncologico e finanziate borse di studio
AREA NORD
Amo, dodici anni di generosità
Realizzati tanti progetti grazie alla sinergia con l’Azienda Usl di Modena
MIRANDOLA
«I volontari vere colonne
del Memorial Festival»
Una delle attrezzature donate all'Ausl. A
sinistra, un momento
della cerimonia
Una cerimonia per ringraziare i generosi donatori che da anni sostengono
l’ospedale di Mirandola. L’iniziativa si
è svolta nelle scorse settimane al Santa
Maria Bianca, alla presenza, tra gli altri,
del direttore generale dell’Ausl Massimo
Annicchiarico, dei sindaci di Mirandola e
Concordia Maino Benatti e Luca Prandini, di medici e cittadini e di Nicoletta
Vecchi Arbizzi, la presidente dell’associazione La Nostra Mirandola da sempre
impegnata per il Santa Maria Bianca e che,
soltanto nel 2015 ha donato all’ospedale
attrezzature per un valore di 130 mila
euro. Alla manifestazione c’erano anche
due classi in rappresentanza delle 21 tra
quarte e quinte delle scuole elementari
di Mirandola, San Martino Spino e San
Prospero che hanno aiutato La Nostra
Mirandola a donare un broncoscopio.
La nuova apparecchiatura consente di
effettuare interventi chirurgici di alta precisione sull’orecchio, ha un valore di circa
80mila euro, è già utilizzata dall’equipe
diretta da Livio Presutti e consentirà
di migliorare e ampliare la gamma di
interventi di otorinolangoiatria. «Le
attrezzature donate dimostrano ancora
una volta l’attenzione della comunità
mirandolese nei confronti dell’ospedale
e delle strutture sanitarie – ha detto la
presidente dell’Associazione “La Nostra
Mirandola” Nicoletta Vecchi Arbizzi –
SALUTE
130 mila euro Microchirurgia
di donazioni al timpano
Le donazioni
dell’Associazione “La Nostra
Mirandola” all’ospedale nel 2015
hanno raggiunto
un valore complessivo di 130 mila
euro. Si tratta di
due Volkswagen Up per il Servizio di
Assistenza domiciliare del Distretto
(sono quattro in totale le Up donate);
microscopio e trapano dedicato per
il servizio di Day Surgery di Otochirurgia e Rinochirurgia di cui si parla
nell’articolo; videolaringoscopio per
l’Anestesia; altri due letti elettrici alla
Lungodegenza (in totale i letti donati
sono 12); frigo congelatore per vaccini
donato al Servizio di Pediatria di Comunità del Distretto; holter pressorio
al Pronto Soccorso.
Il nuovo sistema chirurgico è già
stato utilizzato con successo a fine
ottobre 2015 per un intervento di microchirurgia al timpano e permetterà
di eseguire interventi nel campo della
chirurgia otoiatrica, maxillo-facciale
ed oncologica cervico-facciale. Il
microscopio, che si avvale della
più recente e innovativa tecnologia
digitale per sistemi ottici, consente
di effettuare una chirurgia di alta
precisione: le sue potenzialità di
applicazione si estendono inoltre alla
diagnosi della patologia laringea, con
la possibilità di affrontare anche interventi di fonochirurgia. Il micromotore
a sua volta, nella funzione “debrider”
(strumento al contempo frantumatore
e aspiratore di materiale organico),
trova applicazione nel campo delle
patologie infiammatorie del naso e
dei seni paranasali.
dobbiamo continuare su questa strada
perché le donazioni contribuiscono a dare
risposte concrete ai bisogni dei cittadini e
a dare sempre più fiducia anche ai medici
e agli operatori sanitari che sono dotati di
grande professionalità e umanità. A tutti i
generosi donatori che rispondono sempre
alle mie richieste, molti dei quali mi stanno
aiutando da 15 anni con profondo spirito
di solidarietà, per mantenere efficienti
e cercare di potenziare i servizi primari
del nostro ospedale, ai medici e operatori
va il più sincero ringraziamento». La
strumentazione donata, tecnologicamente
all’avanguardia, migliora notevolmente
le potenzialità qualitative chirurgiche e,
grazie alla sua versatilità, comporta un ampliamento importante della tipologia di interventi otorinolaringoiatrici a Mirandola.
Il nuovo microscopio operatorio con
sistema motorizzato e il trapano dedicato
sono stati acquistati grazie al contributo
di: Fondazione Cassa di Risparmio di
Mirandola, Menù srl, Icotet di Covezzi
Erio e Nicoletta Arbizzi, Baraldini Quirino costruzioni Spa, Reggiani Albertino
Acr, Doteco Spa, AeC costruzioni, Barbanti Carlo, Levratti srl, D4, B.Braun
Avitum, Ods di Tralli Patrizio, 21 classi
tra quarte e quinte delle scuole elementari
di Mirandola, San Martino Spino e San
Prospero.
SAN FELICE
Auser lancia campagna fondi
per un mezzo per disabili
«Aiutare chi aiuta». Così il presidente provinciale dell’Auser, Angelo Morselli, ha introdotto la presentazione della
nuova campagna di raccolta fondi, presso le imprese e le attività economiche del
territorio, per dotare gli oltre cinquanta
volontari che fanno riferimento alla sede
intercomunale Auser di San Felice di
un nuovo automezzo per il trasporto dei
diversamente abili.
Il mezzo, un Fiat Doblò attrezzato
con pedana, servirà gli utenti, oltre che di
San Felice, di Camposanto, Finale Emilia e Medolla, le cui Amministrazioni
comunali erano presenti rispettivamente
con il vicesindaco Giovanni Giovanelli,
il vicesindaco Luca Gherardi e gli
assessori Beatrice Ferrarini e Rachele
Paltrinieri, lo scorso 28 giugno a San
Felice, presso la sede Auser per la presentazione dell’iniziativa. A contattare
le aziende e raccogliere le adesioni nelle
prossime settimane provvederanno tre
incaricati della Servizi Utilità Sociale,
che da tempo porta avanti una collaborazione con Auser su tutto il territorio
nazionale: Annalisa Bollini, Matteo
Marani ed Enrico Piani.
Il mezzo, una volta acquistato,
come illustrato da Gianluca Palazzetti,
responsabile di Servizi Utilità Sociale,
verrà dato in comodato d’uso gratuito
ad Auser, che così dovrà sostenere praticamente solo le spese del carburante.
MIRANDOLA
Il Rotary dona una smart tv
agli ospiti del Cisa
Ancora una volta, il Rotary Club di
Mirandola ha dimostrato, con un gesto
concreto, la propria vicinanza alla casa
residenza Cisa, gestita dall'Asp Comuni
Modenesi Area Nord. Nei giorni scorsi,
infatti, ha donato agli ospiti della struttura
una smart tv, molto utile per facilitare
gli interventi di stimolazione cognitiva
e multisensoriale che vengono condotti
all’interno del nucleo temporaneo per
la demenza. Oltre a ciò, ha donato una
cassa acustica a supporto delle attività
esterne svolte dagli anziani del Cisa. La
consegna degli apparecchi è avvenuta
alla presenza del presidente del Rotary
Club di Mirandola, Gennaro Murolo,
del segretario, Anselmo Bertellini, e del
prefetto, Paolo Pignatti. Era inoltre presente Olga Nigro Murolo, promotrice
della iniziativa, nota per la sua produzione poetica e sempre sensibile alle attività
di tipo benefico e a carattere sociale.
Un momento
della presentazione del
progetto per
l'acquisto del
mezzo per
Auser
Nei prossimi giorni, verrà inviata alle
imprese una lettera che illustra i dettagli
della raccolta fondi.
La sede Auser di San Felice rimane
a disposizione per quanti volessero
maggiori informazioni e ribadisce che
non incarica o invia nessuno dei propri
volontari a chiedere donazioni.
La smart tv donata
dal Rotary
“Aging cutaneo: dall’estetica all’epitelioma. Diagnosi, terapia medica
e chirurgica” era il titolo del meeting
scientifico organizzato a Medolla, lo
scorso 29 aprile presso il Centro di
comunità “Raggio di Sole”, dal Circolo medico “Merighi” di Mirandola.
Relatori dell’incontro sono stati Pietro
Loschi (a sinistra), specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica
dello Ieo (Istituto europeo oncologico)
di Milano ed Enrico Zendri (a destra), dermatologo di Mirandola. I due
professionisti si sono alternati davanti
ad una numerosa e attenta platea. Nel
corso della serata sono stati illustrati i
compartimenti anatomici del viso evidenziando come l’atrofia dei pannicoli
adiposi, la perdita di elasticità cutanea
e la contrazione dei muscoli sottostanti
portino alla formazione di rughe statiche e dinamiche. La produzione di
acido ialuronico, normale componente
della pelle, diminuisce negli anni e
mediante trattamenti riempitivi si può
reintegrare, impiegando i cosiddetti
“filler” nelle rughe frontali, nasogeniene, nelle guance, mento e labbra. Ancor
più fisiologico è il trattamento mediante
“lipofilling”, o autotrapianto adiposo,
che consiste nel prelievo di tessuto
adiposo mediante una microliposuzione
e iniezione mirata nelle sedi sopra citate
del viso con un effetto riempitivo e biorivitalizzante, grazie alla presenza delle
cellule staminali. L’effetto dell’aging
cutaneo sulle palpebre può beneficiare
invece del loro ritensionamento chirurgico, ossia la blefaroplastica, così
come nel rilassamento del terzo medio
del viso e del collo si interviene con il
classico “lifting del volto”. Le rughe
frontali i e laterali degli occhi sono
appannaggio della tossina botulinica.
E' stato sottolineato come l’asportazione semplice delle malattie
cutanee, o epiteliomi, debba avvenire
nel rispetto delle normali “linee di
tensione “ presenti nella cute. Per
ogni regione del viso, le incisioni
seguono precise indicazioni al fine di
lasciare piccole cicatrici poco visibili
nel tempo. Innesti cutanei e lembi del
volto, geometricamente progettati in
base al difetto da sistemare, sono stati
presentati con interventi di complessità crescente, unendo la competenza
“plastica “ a quella “estetica”, tipiche
della disciplina.
Continuando nell’esposizione si
è parlato delle funzioni della cute: un
organo complesso, non il semplice involucro del corpo. Sono stati individuati
i fattori che condizionano l’invecchiamento intrinseco della pelle (vale a
dire quelli non modificabili, quali le
caratteristiche genetiche dell’individuo e i fattori ormonali) e quelli che
condizionano l’invecchiamento estrinseco, principalmente l’esposizione ai
raggi ultravioletti, il fumo di sigaretta,
l’influenza dell’alimentazione e dell’inquinamento.
Sono state esaminate le principali
manifestazioni cutanee benigne caratteristiche dell’aging, quali la dermatoeliosi, termine generico con cui si indica
la cute invecchiata, principalmente del
volto, col suo “carico” di solchi, rughe
e di marezzatura della pigmentazione,
ma anche le cheratosi seborroiche,
lentigo solari, fibropapillomi, angiomi
rubino ed ectasie degli arti inferiori. La
relazione è proseguita sul trattamento
ambulatoriale di queste patologie,
quali i laser, la terapia fotodinamica,
i peelings.
Nella foto, da sinistra, Pietro Loschi ed Enrico Zendri.
Il regista Pupi
Avati tra due
volontari Amo
La complessità dei bisogni in una
società moderna è tale che nessuna
organizzazione della stessa per quanto
lungimirante e solidale e adeguatamente
finanziata riesce comunque a rispondere
in modo esaustivo. C' è quindi spazio per
l'inventiva, la generosità e la solidarietà
del volontariato che non deve essere però
relegato a ruolo di supplenza o sporadico
spontaneismo.
Questo è necessario in modo particolare in questi momenti in cui le disponibilità economiche limitate richiedono
oculatezza e capacità di programmazione. Sono necessari un progetto e un
cammino di integrazione tra iniziativa
del volontariato e Amministrazione che
creino sinergie nel rispetto degli specifici
ambiti di competenza. Da più di dieci
anni dalla fondazione, Amo Area Nord
collabora con l’Azienda Usl di Modena
regolando i rapporti con convenzioni
periodicamente sottoscritte e rinnovate.
Nel grafico sono riportati gli importanti contributi che in più di dieci
anni Amo ha devoluto all'Azienda Usl
per il finanziamento di progetti, ristrutturazione dei locali del Day Hospital
Oncologico di Mirandola, per borse di
studio per oncologi, per contratti per
personale professionale, per beni mobili. Tutto ciò è stato possibile grazie
alla collaborazione fra Amo e i direttori
generali che si sono succeduti alla guida
AUSL
Il ticket si paga da casa
e la novità è premiata allo Smau
Pagare il ticket da casa, attraverso il
servizio di “home banking” legato al proprio conto corrente. Un modo veloce e sicuro che semplifica la vita delle persone.
È questa in sintesi la “rivoluzione” – così
la definisce Smau – di Cbill, il sistema
informatizzato ideato da un consorzio di
istituti di credito e adottato dal tesoriere
dell’Azienda Usl di Modena, Carisbo
(Gruppo Intesa San Paolo), per permettere a chiunque di pagare i propri ticket
sanitari e associare, in tempo reale, un
pagamento a una prestazione sanitaria.
Il sistema evita errori, disguidi e ritardi
e garantisce di veder inserito da subito
il ticket pagato tra le spese detraibili
all’interno del 730 precompilato. Una
soluzione molto semplice che è riuscita
in pochi mesi a rivoluzionare il pagamento dei ticket anche in provincia di
Modena: negli ultimi otto mesi in 30 mila
hanno scelto di pagare da casa, acceden-
dell’Ausl di Modena. Ma niente sarebbe
stato possibile senza l' impegno costante,
gratuito e spesso anonimo, dei volontari
Amo che hanno speso energie, tempo
ed entusiasmo in più di dieci anni per
essere d' aiuto ai malati oncologici e per
raccogliere fondi per sostenere progetti
e iniziative. Le donazioni economiche
sono importanti, specie in momenti
di ristrettezza come l’attuale. Lo sono
ancora di più perché raccolte grazie
alla “intelligenza del cuore” che motiva
i volontari: è questa intelligenza che,
presente e coltivata in un volontario o in
un dipendente, costituisce il capitale più
importante per un’azienda o un’associazione di volontariato.
do al proprio “home
banking”. Con
queste motivazioni
Smau, la piattaforma
indipendente che da
50 anni rappresenta l'appuntamento
nazionale dedicato
a innovazione e tecnologia, ha consegnato all’Azienda Usl
di Modena il “premio innovazione” del
2016 dedicato a imprese e pubbliche
amministrazioni di Emilia-Romagna,
Abruzzo, Lazio, Molise e Marche. Lo
scorso 10 giugno, ha ritirato il riconoscimento a Bologna, dove si è svolto il
Roadshow Smau, il direttore amministrativo Francesca Isola (foto).
Rientrata a casa da due giorni come
volontaria Amo a disposizione delle
varie attività organizzate al Memoria
Festival, ho ancora la musica in mente
del travolgente concerto dell’Orchestra
popolare salentina con balli di pizzica
e canti di energia pura… Grazie ad una
collaborazione vera, vivace e attenta tra
Amministrazione comunale, volontari
delle numerose associazioni locali, il
Consorzio del Festival e le imprese, il
“nostro Festival della Memoria” è stato
un successo oltre ogni aspettativa; la città
del filosofo Giovanni Pico è tornata ad
essere frizzante come non mai e come la
era prima del sisma del 2012. Le persone
si sono ridate appuntamento in piazza in
nome dell’arte in ogni sua forma poiché
il raggio d’azione della memoria ha toccato tutti i punti: lezioni magistrali, tavole
rotonde, dibattiti, conversazioni con gli
autori, workshop, mostre, concerti, spettacoli, laboratori, show cooking e giochi
per bambini.
Non dimentico la grande opportunità
di aver conosciuto Corrado Augias
davanti al Foyer del Teatro. Un vero
intellettuale profondamente rispettoso
del pensiero altrui e con il quale puoi
parlare amabilmente; mi ha fatto correre
ad acquistare l’ultimo dei suoi libri per
la voglia di leggere “Le ultime 18 ore di
Gesù”. Ricordo con il sorriso la frase del
grande fotografo Gianni Berengo Gardin
“che ama le foto vere, quelle che non
usano Photoshop”: una foto è bella anche
se c’è una ruga perché proprio quella è
memoria del passato. Abbiamo chiacchierato amabilmente in auto con Pupi Avati,
che con grande interesse ci ha chiesto
aggiornamenti del post terremoto e mi
ha ringraziata perché assieme ad un altro
volontario Amo gli abbiamo mostrato la
Chiesa di San Francesco ad oggi, facendo
una piccola deviazione dell’itinerario. Davanti ad un cappuccino pomeridiano gli abbiamo raccontato della nostra associazione
e come per magia sono emersi i valori,
quelli radicati nelle persone, che ti tornano
in mente quando magari devi fare una
scelta e sei a un bivio. La conferenza sul
biomedicale, con una Galleria del Popolo
stipata di gente... perché il biomedicale è e
sarà la nostra memoria. In un graziosissimo
giardino privato, ricco di ortensie e fiori
profumati, con alle spalle il panorama della
martoriata Chiesa di San Francesco ecco
che i padroni di casa hanno gentilmente
aperto i cancelli per dar vita ad un salotto
di cultura a cielo aperto, molto apprezzato
dal doppio dei partecipanti ipotizzati; che
meraviglia... anche qui la cultura ha vinto!
Parte indimenticabile di tutto ciò sono
stati i volontari di tutte le associazioni
che davvero con tanta passione, per voler
ricostruire un presente e nuove basi per un
futuro, si sono dati man forte; segno che la
volontà è proprio un motore inesauribile.
Grazie quindi in particolare ai volontari
Amo che con mezzi e autisti hanno fatto
un impeccabile servizio trasporti a tutti i
relatori, attori eccetera... e un grazie alla
nostra instancabile presidente, Donatella
Pozzetti e alla nostra vicepresidente Diana
Gavioli, che hanno motivato tutti noi per
questo intenso fine settimana. È l’energia
della memoria, il respiro della memoria
che ci fa attendere con trepidazione e tanta
aspettativa la prossima edizione.
Chiara
n. 14 - luglio 2016 ·
10 · n. 14 - luglio 2016
Il saldo del pagamento verrà distribuito in tre rate successive
LA NOVITÀ
Il canone Rai si paga in bolletta
Nella fattura di luglio per la luce ci saranno anche 70 euro per la televisione
MODENA
Maxi sequestro
della finanza
Quando arriverà la bolletta della
luce relativa al mese di luglio 2016,
per la prima volta troverete un importo aggiuntivo di 70 euro. Si tratta,
a titolo di arretrati da gennaio a oggi,
degli importi relativi al pagamento del
canone Rai.
I restanti 30 euro del canone tv
saranno, invece, distribuiti nelle successive tre bollette della luce.
A pagare i 70 euro saranno soltanto
i contribuenti che risultano titolari di
un’utenza elettrica di tipo residenziale.
Ovvero quelle che nella bolletta elettrica riportano la sigla D1, D2 o D3.
Il canone è dovuto una sola volta per
ciascuna famiglia anagrafica, quindi
niente tributo per le seconde case. Non
pagano coloro che hanno provveduto a
trasmettere all’Agenzia delle Entrate,
l’autocertificazione di richiesta di
esenzione in cui sia stato attestato che:
• non si possiede la televisione
in casa;
• oppure si è titolari di un contratto
della luce ma non si è tenuti ad effettuare il versamento perché il canone è
già a carico di altri membri del nucleo
familiare anagrafico.
Tutti coloro che, entro il 16 maggio
scorso, hanno correttamente richiesto
l’esenzione, non pagheranno nulla per
tutto il 2016.
Chi ha presentato l’autocertificazione in ritardo, ma nel periodo compreso tra il 17 maggio e il 30 giugno
scorsi, dovrà versare soltanto il canone
per i primi sei mesi del 2016 (per un
I CONSUMATORI
«Informazione «Occhio alle
inesattezze»
carente»
L’Unione Nazionale Consumatori
sottolinea come «pochi italiani sapevano di poter inviare ancora fino al
30 giugno la dichiarazione sostitutiva
di non detenzione della televisione.
La Rai non ha informato né con spot
né attraverso i telegiornali», dichiara
Massimiliano Dona, segretario
dell’Unc.
L’associazione, poi, chiede all’Agenzia delle Entrate di emanare entro
luglio il provvedimento sui rimborsi
previsto dall’art. 6 comma 2 del decreto Mise n. 94 del 13/5/2016, anche
se legalmente ha 60 giorni di tempo
dall’entrata in vigore del decreto stesso, avvenuta il 5 giugno 2016.
«Chiediamo che il decreto non
preveda solo come chiedere il rimborso dopo che i soldi sono già stati
indebitamente riscossi, ma anche cosa
devono fare gli utenti per evitare il
prelievo del canone non dovuto. Ecco
perché il decreto deve essere emanato
prima che comincino ad arrivare le
bollette della luce di luglio».
importo complessivo di 50 euro), non
dovendo invece versare alcunché per il
semestre successivo. chi presenterà il
L'INDAGINE
Le imprese locali volano
grazie a stranieri ed export
Si è svolto lo scorso 20 giugno presso l’Auditorium Rita Levi Montalcini
di Mirandola il convengo nel corso del
quale sono stati presentati e discussi i
risultati della ricerca che Sanfelice 1893
Banca Popolare ha commissionato alla
prestigiosa Società di Studi Economici
Nomisma. La ricerca, dal titolo “Analisi
delle filiere produttive locali e ruolo
del mercato creditizio”, ha permesso di
indagare lo stato di salute delle nostre
imprese emiliane, la predisposizione ad
accedere ai mercati esteri e lo sviluppo
del progresso tecnologico in un’ottica
di “industria 4.0”. I dati ottenuti confermano la progressiva ripresa di un
territorio che rimane a spiccata vocazione industriale e che ad oggi ospita
368 start-up innovative occupate nei
servizi tecnologici, sviluppo software,
ricerca scientifica, industria e artigianato. Tra i fattori trainanti per le imprese
del territorio rimane l’imprenditoria
straniera, che dal 2011 è aumentata del
15.6%, e l’export, che nel 2015 ha raggiunto i 33,7 mld di euro, segnando una
crescita del 13,5% rispetto al 2007. La
ricerca di Nomisma, illustrata da Giulio
Santagata, ha permesso di capire quali
sono i punti di criticità evidenziando al
contempo i fattori che hanno permesso
alle imprese sopravvissute alla crisi di
crescere economicamente. Tra questi
fattori, sicuramente ha rivestito un ruolo fondamentale, oltre alla liquidità, la
dimensione d’impresa, soprattutto nel
comparto della ceramica, nella filiera
meccanica, nelle imprese biomedicali
e nella filiera agroalimentare. Lo scenario emerso dallo studio, ha messo
in evidenza il bisogno di un sistema
creditizio più flessibile che permetta
alle imprese di internazionalizzarsi
attraverso la valorizzazione locale: una
ricetta che sia Santagata che Grana di
Sanfelice 1893 hanno efficacemente
riassunto nella ricetta «usare meno
algoritmi e conoscere di più la diversità
delle persone e delle aziende». I risultati
della ricerca sono stati commentati e
discussi da numerosi nomi autorevoli
del panorama industriale, politico e amministrativo dell’Emilia Romagna. Nel
suo intervento Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna,
non ha perso occasione per ricordare le
tante iniziative già attivate per andare
incontro alle necessità dell’industria
4.0. L’incontro è proseguito con due
interessanti testimonianze aziendali di
«Dopo mesi di incertezze, notizie
più o meno fondate, informazioni discordanti e dubbi solo in parte risolti,
siamo arrivati alla data fatidica: a
partire da luglio gli italiani troveranno l’importo del canone Rai inserito
all’interno della bolletta dell’energia
elettrica». Federconsumatori auspica
che l’operazione avvenga senza intoppi, tuttavia l’enorme mole di dati
che i diversi soggetti coinvolti hanno
dovuto gestire e integrare, rende possibili se non addirittura probabili errori
e anomalie. «Per questo esortiamo gli
utenti a controllare scrupolosamente
la bolletta elettrica successiva al 1°luglio, in modo da verificare eventuali
inesattezze».
modulo a partire dal’1° luglio e fino al
31 gennaio del prossimo anno usufruirà
dell’esenzione per l’intero 2017.
L'intervento di
Romano Prodi
Valter Caiumi, presidente di Confindustria Modena e ceo di Cifin, e Massimo
Dominici, fondatore di RigeneranD:
due storie di successi in controtendenza che dimostrano come sia possibile
uscire rafforzati dalla crisi, in un caso, e
dare alla collaborazione tra università e
industria nuovi sbocchi imprenditoriali.
L’incontro è poi proseguito con
una tavola rotonda alla quale hanno
partecipato numerosi nomi autorevoli
del panorama industriale, politico e
amministrativo dell’Emilia Romagna.
Hanno partecipato al dibattito Palma
Costi, assessore alle Attività produttive della Regione Emilia Romagna,
Mario Lusetti, presidente nazionale
I finanzieri del Comando provinciale della guardia di finanza di
Modena hanno dato esecuzione a un
provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di un
patrimonio mobiliare e immobiliare
nei confronti di un sodalizio criminale
radicato nel territorio modenese ed
operante, attraverso molteplici società,
nel settore immobiliare e dell’edilizia,
che si aggiunge ad altro sequestro
probatorio eseguito presso un istituto
bancario elvetico, per un importo complessivo di oltre 16,5 milioni di euro.
Le indagini svolte dai militari del
Nucleo di polizia tributaria di Modena
hanno permesso di accertare come i
responsabili attraverso un fitto reticolo
societario, gestito grazie anche a numerosi prestanome tratti dai propri nuclei
familiari, per oltre un decennio abbiano
perpetrato sistematiche attività illecite
che, partendo dall’evasione e dalla
frode fiscale condotta in associazione,
sono state successivamente finalizzate
al riciclaggio, anche transnazionale,
degli ingenti proventi illeciti conseguiti. Il provvedimento, disposto dal Gip
del Tribunale di Modena, Emanuela
Pirillo, su richiesta della Procura della
Repubblica di Modena, giunge al termine di complesse indagini di polizia
giudiziaria, coordinate dal Procuratore
della Repubblica, Lucia Musti e dal
Sostituto Procuratore Lucia De Santis.
Nel corso delle indagini si è fatto
ricorso a strumenti operativi ad alta penetrazione investigativa nei confronti
del gruppo che, come detto, legato da
vincoli familiari, attraverso molteplici
società ai medesimi riconducibili, molte delle quali evasori totali o paratotali,
ha allestito un vorticoso giro di fatture
afferenti operazioni inesistenti grazie
alle quali è stato possibile abbattere il
carico fiscale derivante dalle numerose
ed importanti operazioni immobiliari
realizzate.
Le ingenti disponibilità finanziarie
così ottenute venivano poi trasferite tra
le diverse società del gruppo, quale
“originale” forma di “autofinanziamento”.
di Legacoop, Giovanni Messori, direttore di Confindustria Modena, Gian
Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena
e Francesco Trimarchi direttore della
sede bolognese di Banca d’Italia.
Particolarmente apprezzato l’invito di
Palma Costi rivolto alle banche a fare
la loro parte al fianco delle istituzioni e
quello di Muzzarelli che ha sottolineato
come la competitività del territorio modenese risieda nei suoi saperi, nella sua
capacità di reazione al cambiamento e
nella sua creatività. A chiudere i lavori
di questo convegno particolarmente
partecipato, l’intervento dell’ex presidente del Consiglio Romano Prodi
(foto), che ha arricchito il dibattito con
una riflessione su come si imponga una
riorganizzazione dei distretti con imprese guida e il sostegno delle banche.
Il Professore ha ricordato alla platea
come l’Italia possa ancora giocare un
ruolo primario nel settore della meccanica strumentale. «L’Italia ha ancora
spazio e tempo per competere rispetto
ai cinesi», è stato l’invito lanciato
agli imprenditori che hanno affollato
l’auditorium. L’organizzazione di un
convegno di così alto livello è stato per
Sanfelice 1893 una grande opportunità
per ridefinire le proprie strategie a
supporto del tessuto imprenditoriale locale e più in generale un’occasione per
ribadire in termini concreti il proprio
coinvolgimento di banca a vocazione
locale e popolare nello sviluppo del
suo territorio.
BREVI
STAZIONE DI SAN FELICE:
SI AFFITTA IMMOBILE
Hanno tempo fino alle ore 12 del
22 luglio 2016 per presentare le proprie
offerte, gli interessati al bando, pubblicato sul sito Internet di Ferservizi (sezione Immobili in Affitto), riguardante
la locazione dell’immobile accanto alla
stazione dei treni di San Felice, in piazza Dante 2. La locazione avrà durata
sei anni, rinnovabile per ulteriori sei.
Allo stato attuale i locali sono liberi.
Chi si vedrà assegnato l’immobile, da
adibire ad attività di “caffè ristoratore
con possibilità di rivendita di tabacchi” e costituito da locali, ripostigli e
aree esterne per un totale di 179 metri
quadrati, dovrà rispettare una serie di
obblighi nei confronti del proprietario, Rete Ferroviaria Italiana, come il
divieto di installare o far installare slot
machine o sistemi di gioco d’azzardo
e l’obbligo di concordare l’orario
di apertura in modo da garantire il
servizio da almeno mezz’ora prima
dell’orario di fermata del primo treno
ad almeno trenta minuti dopo l’orario
di fermata dell’ultimo treno. L’intera
area, che comprende anche piazza
Dante e un tratto di viale Campi, è
stata oggetto di una consistente opera di
riqualificazione, in termini di mobilità,
decoro e sicurezza urbana. Attualmente
i locali della stazione dei treni ospitano,
oltre alla sala viaggiatori, sia la scuola
di musica che la nuova sede Auser.
AUSER CAVEZZO
CERCA VOLONTARI
L’Auser di Cavezzo cerca volontari autisti per il servizio di trasporto
sociale nelle zone del territorio della
provincia di Modena, verso ospedali,
case di cura, ambulatori medici. Impegno orario del volontario da concordare con il referente in base alla propria
disponibilità. L’Auser di Cavezzo è
attiva tutti i giorni, da lunedì a venerdì,
dalle 7 alle 19 anche nei mesi estivi.
Il volontario deve essere munito di
patente di tipo B e avere tra i 18 e i 70
anni. Per informazioni e comunicare
la propria disponibilità: 0535/59238
(al mattino dalle 8,30 alle 12 da lunedì
a venerdì) – Maurizio: 346/32 99 143.
MERCATINO DEL RIUSO
A SAN POSSIDONIO
Il 29 luglio, ultimo venerdì del
mese, si svolgerà a San Possidonio, in
piazza Andreoli, l’ormai tradizionale
appuntamento con il Mercatino del Riuso, a partire dalle 18. Gli spazi saranno
assegnati su prenotazione. Per informazioni: Paolo telefono 338/5473986,
Carlo telefono 349/5667732.
BURZACCHINI PRESIEDE
L'AGENZIA MOBILITÀ
Andrea Burzacchini è il nuovo
amministratore unico dell’Agenzia per
la mobilità di Modena. L'ha stabilito
l'Assemblea dei soci di aMo, costituita
dal 96% delle quote e riunita lo scorso
22 giugno presso la Provincia di Modena. Burzacchini, 48 anni, modenese,
è fondatore e direttore della Agenzia
per la sostenibilità Aiforia, con sede a
Friburgo. Ha ideato e ha collaborato a
progetti per la sostenibilità ambientale
in oltre 20 Paesi tra Europa ed Asia.
SPORTELLO AMBIENTE
A SAN FELICE
Due giorni a settimana, martedì e
sabato, dalle 9,30 alle 12,30 è attivo,
presso il municipio provvisorio di San
Felice in piazza Italia, lo Sportello
Ambiente, che si occupa di fornire
informazioni e raccogliere segnalazioni
in merito a diverse tematiche ambientali: problematiche legate alla presenza
di animali come topi, ratti, zanzare
e piccioni; incuria nella gestione di
aree verdi; informazioni sulla stazione
ecologica di via Leonardo da Vinci;
raccolta, conferimento e smaltimento
rifiuti. Info: 0535/86346 (solo negli
orari di apertura) o sportelloambiente@
comunesanfelice.net.
I luoghi di interesse della Resistenza sono stati mappati e linkati
MIRANDOLA
Il codice Anpi premiato allo Smau
11
BREVI
NUOVI PARROCI
A MIRANDOLA
Il Qr code sui cippi partigiani è stato giudicato un esempio di innovazione digitale
GIOVANI ARTISTI
Il Microfono d'Oro
sarà visto anche in Cina
Rappresentanti
dell'Anpi col sindaco
Benatti allo Smau
C’era anche l’Anpi Mirandola (XIV
Brigata Garibaldi “Remo”- I battaglione
“Pecorari”) tra i “casi di successo” che
sono stati premiati a Smau, l'evento di
riferimento nei settori innovazione e
digitale per imprese ed enti locali, che si
è svolto a Bologna il 9 e 10 giugno scorsi.
A essere premiato è stato il progetto Qr
code sui cippi e sui documenti partigiani,
realizzato con il sostegno del Comune di
Mirandola, che ha finanziato l’iniziativa
e con il lavoro prestato volontariamente
da Claudio Reggiani, webmaster di
Camponet, e Riccardo Bertacchini,
grafico di B-Ric Design. Si tratta di un
codice Qr leggibile da smartphone e tablet, stampato su mattonelle di ceramica
applicate su tutti i cippi e i monumenti
partigiani del territorio mirandolese.
L’Anpi Mirandola, già quattro anni fa,
ha avviato un progetto di realizzazione
di un portale web (www.anpimirandola.
it), dove è possibile trovare informazioni
e testimonianze in formato digitale sulla
Resistenza, sui luoghi e sui tanti combattenti mirandolesi caduti durante la
seconda guerra mondiale. A seguito, si
è deciso di integrare questi materiali e di
renderli accessibili a tutti, soprattutto ai
giovani, portando le informazioni direttamente sui luoghi di interesse. Più di 50 siti
sono stati così mappati, georeferenziati e
dotati di Qr code. Una volta arrivati sul
luogo di interesse, è sufficiente inquadrare
con la fotocamera il codice stampato su
una mattonella di ceramica e conoscere
in tempo reale la storia dei partigiani
vissuti e uccisi in quel luogo. Il codice
invia, infatti, a una pagina del sito con
tutte le informazioni e i documenti relativi
(foto, libri, testimonianze dirette) legati a
quella località.
GIOVEDÌ 11 AGOSTO
Al giardino botanico
si guardano le stelle
Giovedì 11 agosto dalle 21,30 al Giardino Botanico “La Pica” di San Biagio si
guardano le stelle e tutti e cinque i sensi
saranno coinvolti. Si inizierà con il buffet
offerto da Pasticceria Busuoli, NaturaSì
e Forno Benedusi per poi incamminarsi
(anche a piedi nudi) al centro del Giardino Botanico dove verranno osservati
costellazioni e pianeti, si esprimeranno
desideri al passaggio delle stelle cadenti
e saranno ascoltati miti e leggende collegati al cielo. Il profumo dei fiori e i suoni
notturni della Natura accompagneranno
i presenti per tutta la notte. È consigliato
prenotarsi al 347-3490826 perché i posti
sono limitati ad 80 partecipanti. L'ingresso
è a offerta libera. In caso di pioggia l'evento è annullato. La serata è organizzata in
collaborazione con l'associazione Astronomica Geminiano Montanari (www.
astrocavezzo.it). Sulla pagina FaceBook
“Amici del Giardino Botanico La Pica”
è possibile tenersi aggiornati su tutti gli
eventi in programma: presentazione di
libri, yoga per bambini, yoga della risata e
conferenza sulle scuole alternative.
Si è svolta gli scorsi 17 e 18 giugno
la 24° edizione del Microfono d’Oro,
festival internazionale di canzoni inedite
con temi attuali e a carattere sociale. La
manifestazione, organizzata dall’associazione Giovani Artisti di Mirandola,
ha avuto un’anteprima, denominata
“Aspettando il Microfono d’Oro”, il 17
giugno al ristorante pizzeria Damè di
San Possidonio, mentre la finalissima si
è svolta il 18 giugno in piazza Matteotti a
San Felice. Il festival era suddiviso in tre
categorie: Junior (dai 6 ai 9 anni), Ragazzi (dai 10 ai 12 anni) e Giovani Proposte
(dai 13 ai 18 anni) e ha avuto ospiti del
calibro di Davide Mengacci e di Renato
Neri, organizzatore di eventi televisivi a
carattere nazionale e internazionale.
Primi tre classificati della serata
“Aspettando il Microfono d’Oro” sono
stati Maria Martina Parisi (categoria
Junior), Mattia Gallo (Ragazzi) e Giulia Fredianelli (Giovani Proposte). Per
quanto riguarda invece la finalissima
del Microfono d’Oro, primo posto,
nella categoria Junior, per Doroty Sam,
mentre seconda è arrivata Serena Guarrata. Nella categoria Ragazzi, prima
Fabiana Offreda e secondo posto per
Melany Sam. Nelle Giovani Proposte
ha vinto Giulia Fredanielli. Premiati
anche Biagio Meli, Carlotta Gea Vetri, Fiamma Rosa Petronella, Chiara
Tazzoli. Umberto Bardini, presidente
dell’associazione Giovani Artisti ringrazia: Giuseppe Ruffoni (produttore
televisivo), Rotary Club di Mirandola,
associazione San Vincenzo de Paoli
di Mirandola, associazione Roberto
Guasti, Arci Modena, Gruppo Nomadi,
Auser di San Felice, Circolo parrocchiale
Anspi Don Bosco di San Felice e tutte
le associazioni che hanno partecipato.
«Un grazie particolare - ha detto anche
Bardini - a tutti gli autori, compositori e
concorrenti che hanno reso possibile la
realizzazione di questa 24esima edizione, che è stata un grande successo sia di
pubblico che di critica. Dopo tanti anni di
duro lavoro si stanno aprendo le porte del
successo con una visibilità nazionale non
più solamente locale, infatti la finalissima
del Microfono d’Oro sarà trasmessa su
due canali nazionali del digitale terrestre
e contemporaneamente anche in Cina».
Il Microfono d’Oro era patrocinato da:
Comuni di San Possidonio e San Felice,
Regione Emilia Romagna, Provincia
di Modena, Unione Comuni Modenesi
Area Nord e “Il Resto del Carlino”, con
il contributo della Fondazione Cassa di
Risparmio di Mirandola.
Il vescovo di Carpi monsignor
Francesco Cavina ha nominato prevosto della parrocchia di Santa Maria
Maggiore di Mirandola don Flavio Segalina (a sinistra), trasferendolo dalla
parrocchia di Cividale e Quarantoli.
Ha inoltre nominato vicari parrocchiali della parrocchia di Mirandola
don Michele Chojecki ed il diacono
Mauro Pancera. A reggere la parrocchia dell’Apparizione di San Michele
Arcangelo di Cividale e la parrocchia
della Madonna della Neve di Quarantoli è stato chiamato don Alex Sessayya
(a destra), in precedenza vicario
parrocchiale di Mirandola. Il vescovo,
lo scorso 28 giugno, aveva accolto le
dimissioni da prevosto-parroco della
parrocchia di Mirandola presentate da
don Carlo Truzzi in conformità alle
norme stabilite dalla Chiesa. Lo comunica la Diocesi di Carpi con una
nota stampa. Nel contempo don Carlo
Truzzi, prosegue il comunicato, per
provvedere al bene spirituale dei fedeli,
è stato nominato amministratore parrocchiale fino all’ingresso del nuovo
prevosto. Don Truzzi, poi, terminato
il suo ministero a Mirandola, si è reso
disponibile ad assumere la cura pastorale della parrocchia di Cortile.
IL SINDACO SILVESTRI
RINVIATO A GIUDIZIO
Il sindaco di San Felice Alberto
Silvestri interviene, con una nota
stampa, sulla decisione del giudice per
le indagini preliminari, che ha rinviato
a giudizio lui e Daniele Castellazzi,
responsabile dell’Ufficio tecnico del
Comune, per il crollo della Meta,
avvenuto il 29 maggio 2012: «Ripeto
quel che ho sempre detto – si legge
nel comunicato – ciò che è accaduto
alla Meta merita verità, giustizia e
rispetto per le famiglie delle vittime,
anche nei toni con cui se ne parla o
se ne scrive. Sono ovviamente dispiaciuto di questo rinvio a giudizio,
ma sia io che l’ingegner Castellazzi
siamo sereni, fiduciosi nell’operato
della magistratura e convinti di poter
dimostrare la nostra innocenza nella
sede naturale del processo, che è la
fase del dibattimento».
n. 14 - luglio 2016 ·
14 · n. 14 - luglio 2016
ATTUALITÀ
Chi ha il coraggio di denunciare le violenze resta una minoranza
Femminicidio, una strage nel silenzio
Mirandola fa scuola nelle emergenze
Dall'inizio dell'anno sono ben 60 le donne uccise nel nostro Paese
Una continua carneficina. Dall’inizio
dell’anno sono ben 60 le donne uccise!
Donne che vengono isolate, picchiate, assassinate. Siamo di fronte ad una continua
violazione dei diritti umani, a una forma di
discriminazione che offende tutti attraverso gli atti di violenza fondati sul genere.
Atti che provocano, o sono suscettibili di
provocare, danni o sofferenze di natura
fisica, sessuale, psicologica o economica;
ivi incluse le minacce di compiere tali atti,
la coercizione o la privazione arbitraria
della libertà, sia nella vita pubblica che
nella vita privata. Buona parte di questa
carneficina si svolge in silenzio, poiché
il numero oscuro dei reati compiuti in
famiglia è spropositato e le donne che,
con grande difficoltà, decidono di esporsi
denunciando le violenze subite, sono
soltanto la punta dell’iceberg. L’Istat
ci informa che In Italia ogni 2,2 giorni
viene uccisa una donna. Il 46,3% delle
donne muore per mano del partner. La
gravità delle violenze sessuali e fisiche
è aumentata. Sono in crescita anche i
casi di violenza assistita. Un problema
strettamente collegato è infatti quello
dei figli. Che fine fanno? La cronaca li
investe di luce soltanto per pochi giorni. Il
pensiero corre al trauma indelebile di quel
che è accaduto, si sprecano commenti e
indignazione. Poi, il buio. Questa coltre,
negli ultimi dieci anni, è calata su 1.628
figli. Soltanto negli ultimi tre anni su 417,
180 dei quali minori: 52 sono stati testimoni dell’omicidio della madre da parte
del padre, 18 sono stati uccisi insieme
a lei. Nella metà dei casi tra le mura di
casa è entrata una pistola, o un fucile e
la quotidianità è esplosa all’improvviso.
Sui media la violenza sulle donne è quasi
sempre descritta come frutto di motivi
passionali. Lo stereotipo dell’“onore”
tradito, che giustificava il diritto d’onore,
si trasforma in quello della gelosia, del
tradimento, dell’abbandono che l’uomo
non è stato in grado di accettare. L’uomo
è quindi da compassionare. Il suo è stato
un gesto estremo (un raptus). Una spiegazione, insomma, che, dando un’attenuante
al colpevole, addossa alla donna una parte
di responsabilità in quanto colpevole di
avere suscitato la gelosia. Si tratta di una
rappresentazione falsata della realtà. Il
femminicidio è quasi sempre l’estremo
risultato di una serie di comportamenti
violenti di lunga data. Tale fenomeno
può essere fermato! Lo si può prevenire
agendo sui fattori che lo determinano.
Occorre intervenire nelle scuole di ogni
ordine e grado, promuovendo la cultura
del rispetto delle differenze e sostenendo
gli insegnanti nella loro pratica educativa
e didattica, offrendo ai docenti strumenti
concreti e spazi di dialogo. La solidarietà
del vicinato ha una grande importanza;
infatti i vicini potrebbero fungere da intermediazione tra la donna in difficoltà e
i servizi presenti sul territorio. Un appello
alla giustizia: una donna che ha il coraggio
di denunciare, non può ritrovarsi l’uomo
libero dopo poco tempo e magari vicino
a casa. Un appello ai media: si smetta di
giustificare gli assassini e di colpevolizzare le donne. Un appello al Paese: sono 160
le donne uccise ogni anno. Non possiamo
più accettare questa mattanza. Dobbiamo
anche spostare la questione dalle donne
agli uomini: la loro voce non si sente. È a
ognuno di loro che lanciamo un appello:
costruire una rete di uomini contro la
violenza sulle donne.
Solo insieme possiamo vincere questa
battaglia. Solo ascoltando le loro voci, le
loro testimonianze, possiamo estirpare la
violenza di genere dalle feroci cronache
quotidiane.
Nazzarena Bernardi
presidente associazione
"Donne in centro"
In un convegno in Valle d'Aosta il sindaco Benatti ha raccontato il sisma del 2012
AREA NORD
Un tavolo di lavoro
dell'Unione dei Comuni
L’Unione Comuni Modenesi Area
Nord ha costituito un tavolo interistituzionale che periodicamente viene
convocato allo scopo di effettuare un
confronto e fare il punto su eventuali
maltrattamenti subiti dalle donne.
Di questo tavolo fanno parte: i vari
servizi sanitari ospedalieri e territoriali
dell’Ausl, le forze dell’ordine (polizia
di Stato e polizia municipale), il Servizio minori dell'Unione Area Nord, i
Servizi sociali dei Comuni, le scuole
(in accordo con l'Ufficio Scolastico
Provinciale), le associazioni “Donne
in Centro”, “Donne e Giustizia”, “Casa
delle Donne Contro la Violenza”. Il
tavolo ha lo scopo di fare rete tra i
vari servizi presenti nel territorio per
monitorare il fenomeno di eventuali
maltrattamenti subiti dalle donne. È
presieduto dall’assessore alle Pari
Spazio anche alla promozione delle eccellenze gastronomiche
EVENTI
Opportunità dell’Unione dei Comuni
Antonella Baldini, sindaco di Camposanto, che spiega: «Stiamo lavorando
al tavolo cercando di stare al passo coi
tempi. La strada da fare è ancora tanta,
ma il nostro impegno è forte, sia sul
fronte della violenza di genere che della
violenza assistita. Colgo l'occasione per
rivolgere un sentito ringraziamento a
chi lavora a questa importante esperienza». Come indicato nelle schede qui
sotto, sono presenti anche due sportelli.
Il personale volontario che vi opera è
stato formato ed è tenuto alla massima
riservatezza.
Per quanto riguarda lo Sportello
Donna di Mirandola, da gennaio a giugno, sono state effettuate 16 consulenze
legali e vi si sono rivolte 69 persone che
hanno fatto richiesta di informazioni
attraverso telefono o e mail.
A quattro anni dal terremoto, rimangono saldi i rapporti di amicizia tra
il Comune di Mirandola e i gruppi di
Protezione civile della Valle d’Aosta. Lo
scorso 18 giugno il sindaco Maino Benatti ha partecipato a una tavola rotonda
presso l’auditorium di Variney-Grignod,
per raccontare l’esperienza di tre sindaci
di tre Regioni diverse che hanno dovuto
rispondere ad una grande emergenza sul
proprio territorio. A fare gli onori di casa
sono stati Maurizio Lanivi, membro
della Giunta dell’Unité des Communes
valdôtaines Grand-Combin e Silvano
Meroi, coordinatore del Dipartimento
Protezione civile e vigili del fuoco della
Valle d’Aosta, già direttore generale
dell’ufficio rischi idrogeologici e antropici del Dipartimento nazionale della
Protezione civile.
Tra i relatori, Luciano Giannone,
nel 2009 sindaco del Comune di Lucoli
(Aq) colpito dal sisma in Abruzzo dove ha
operato la Protezione civile della Regione
Autonoma Valle d’Aosta; Gian Marco
Grange nel 2000 sindaco del Comune di
Nus (Ao) colpito dall’alluvione e lo stesso
Maino Benatti sindaco del Comune di
Mirandola durante il sisma 2012 dove ha
operato la Protezione civile della Regione
Autonoma Valle d’Aosta. Il giorno successivo, presso il Comune di Valpelline,
ha fatto seguito il triangolo enogastronomico: Abruzzo-Emilia Romagna-Valle
d'Aosta. Per il quarto anno consecutivo
i volontari del soccorso di Valpelline
hanno chiamato a raccolta tanti amici e
in particolare quelli conosciuti durante
NONNO SILVANO
Alla Lamborghini di cartone
manca soltanto il motore
L'intervento del sindaco
Maino Benatti alla tavola
rotonda in Valle d'Aosta
"AN GHIN GÒ"
Quattro serate per i piccoli
nei parchi di Finale Emilia
“An ghin gò”, il ciclo di appuntamenti per i più piccoli e i loro genitori,
proposto dall'Assessorato alla Cultura
del Comune di Finale Emilia, con il
contributo della Fondazione Cassa di
Risparmio di Mirandola, quest'anno
sarà itinerante: quattro le serate previste,
ognuna delle quali si svolgerà in un luogo diverso, in uno dei parchi cittadini.
Dopo l’appuntamento dello scorso
10 luglio, la manifestazione prosegue
domenica 17 luglio, ore 21,30, presso
il parco del Quartiere Portone, in via
Cignani, con “Riempiamoci la pancia di
fole”, a cura di Marco Bertarini. “La
Regina Carciofona”, dell'Associazione
Culturale Fantateatro, andrà invece in
scena domenica 24 luglio, alle 21,30, nel
MORTIZZUOLO
Due creazioni di
Nonno Silvano
Nonno Silvano Vergnani colpisce ancora. Stavolta le sue opere,
rigorosamente ricavate da cartone
riciclato, sono finite al centro estivo
di San Martino Spino, organizzato nei
mesi di giugno e luglio dal Comitato
genitori e coordinato da Silvia Vecchi.
Il nonno artista si è spinto a creare
un’auto Lamborghini Miura, alla quale
mancava solo il motore…Ma Vergnani
ha realizzato anche una barca per la
battaglia navale e un gioco nel quale
aguzzare mira e vista per fare centro
con le palline. Inutile dire che i bambini hanno apprezzato moltissimo le
creazioni di Nonno Silvano, giocando
con le quali hanno trascorso e stanno
tuttora passando molte ore pomeridiane divertendosi un mondo.
Pet therapy e maccheroni
al centro estivo San Leo
15
gli interventi nelle zone terremotate
dell'Abruzzo e dell'Emilia Romagna. Da
Lucoli sono quindi arrivati gli arrosticini
di pecora mentre Mirandola ha servito lo
gnocco fritto mirandolese. Valpelline ha
presentato invece il suo piatto tipico, la
tradizionale seuppa vapelenentse.
I prodotti freschi abruzzesi ed emiliani sono arrivati con appositi furgoni
frigoriferi dalle rispettive città di origine e
sono stati cucinati da rappresentanti delle
tre comunità. Alla manifestazione hanno
preso parte: Vincenzo Cecchini assessore
comunale in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Lucoli; Antonio
Iannini, presidente della Pro Loco di
Lucoli; lo stesso sindaco Benatti e Anna
Martinelli, assessore comunale durante il
sisma 2012 in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Mirandola assieme ad Elvino Castellazzi, rappresentante
della Società Principato di Francia Corta.
Come hanno riferito gli organizzatori: «Ci
siamo conosciuti a causa di eventi catastrofici ma abbiamo costruito un’amicizia
che resterà per sempre. Oggi vogliamo
coltivare l’amicizia sorta in quei giorni,
condividendo le reciproche tradizioni
culinarie». Dal prossimo anno il triangolo
enogastronomico visiterà Mirandola e poi
Lucoli, in territorio aquilano.
Matteo Carletti
Parco del Seminario di via dei Salesiani.
L'ultima rappresentazione, domenica 31 luglio, ore 21,30, nel giardino
della biblioteca comunale di viale della
Rinascita, sarà “Miti di meraviglia”, a
cura del Teatro dell'Orsa, con suoni e
percussioni narranti di Luciano Bosi.
“An ghin gò” offre un tempo prezioso,
pieno di parole e suoni proposti da esperti narratori che, sfruttando la suggestione
notturna dei parchi di Finale Emilia,
sapranno creare una dimensione magica:
certe storie, al buio, possono fare paura...
ma ascoltarle abbracciati a mamma e
papà sarà un'esperienza unica che resterà
nel cuore di chi le narra e di chi le vive.
Sono tante e originali le attività
svolte al centro estivo San Leo di
Mortizzuolo. L'8 luglio i piccoli ospiti
hanno svolto pet therapy con BauAmici
e in seguito si sono cimentati nella preparazione degli ormai celebri maccheroni al pettine delle Valli mirandolesi.
n. 14 - luglio 2016 ·
16 · n. 14 - luglio 2016
La rassegna estiva si concluderà il 3 agosto con Crimson Peak
CINEMA
A Mirandola si risveglia la forza
Il settimo episodio di Star Wars è tra i nuovi film nel cortile dell'oratorio
Torna l'attesissimo appuntamento
con il cinema all'aperto organizzato
dal Circolo Cinematografico “Italo
Pacchioni” con il patrocinio e il contributo del Comune di Mirandola. La
rassegna si tiene nel cortile dell'oratorio adiacente all'ex cinema Astoria di
Mirandola, in via Pico 43, ormai da
tre anni punto di ritrovo fisso per la
rassegna estiva del Pacchioni. I titoli
in cartellone comprendono alcuni tra
i migliori film della passata stagione
cinematografica, scelti per piacere a
grandi e piccini, a cinefili esigenti e a
spettatori che semplicemente desiderano trascorrere una piacevole serata
all'insegna dell'intrattenimento. Dopo
i primi appuntamenti che si sono svolti
nei giorni scorsi, lunedì 18 luglio è
il turno dell'attesissimo “Star Wars
VII - Il risveglio della Forza”, che in
poche settimane ha polverizzato ogni
record d'incasso sfiorando i 2 miliardi
di dollari e posizionandosi al terzo
posto della classifica dei film più visti
della storia del cinema. Mercoledì 20 il
Circolo Pacchioni proporrà “Dio esiste
BREVI
FESTIVAL LETTERATURA
SI PRESENTA A FINALE
Venerdì 29 luglio alle 21, la biblioteca comunale di Finale Emilia, ospita
Simonetta Bitasi, che presenta proposte
e libri di autori che parteciperanno al
Festivaletteratura di Mantova, in programma dal 7 all'11 settembre 2016.
Dal 9 al 15 maggio una delegazione in Finlandia per l'Erasmus
MIRANDOLA
A Helsinki per studiare i rifiuti
Studenti del Galilei hanno lavorato su progetti di consumo sostenibile
IN AGOSTO I MICROCHIP
SI FANNO IN VIA GIOLITTI
e vive a Bruxelles”, dal regista del
discusso “Mr Nobody”, mentre lunedì
25 è la volta di “The danish girl”, uno
dei concorrenti più acclamati all'ultima
notte degli Oscar. Seguiranno “Zootropolis” (mercoledì 27 luglio), film
d'animazione per tutta la famiglia, e
“Room” (lunedì 1 agosto), angoscioso
dramma claustrofobico grazie al quale
Brie Larson ha vinto il Premio Oscar
come migliore attrice protagonista. La
rassegna chiuderà mercoledì 3 agosto
con “Crimson Peak”, affascinante
horror gotico con protagonisti Mia
Wasikowska, Tom Hiddleston e
Jessica Chastain.
Tutti gli spettacoli avranno inizio
alle ore 21,30, con apertura della
biglietteria alle ore 21 fino a esaurimento posti. Sono previsti sconti per
i bambini al di sotto dei 12 anni. Per
informazioni visitare il sito www.
circolopacchioni.it, la pagina Facebook “Circolo Cinematografico Italo
Pacchioni”, oppure scrivere una mail
a [email protected].
Sergio Piccinini
EDUCAZIONE
Mirandola e Groningen in festa
per 15 anni di scambi
In considerazione della chiusura
del Punto informativo comunale (Pic)
di piazza Costituente, dall'8 al 27
agosto, le attività relative all'Anagrafe
canina, compresa la vendita di microchip, si svolgeranno in quel periodo
presso la sede comunale, in via Giolitti 22. Questi gli orari: dal lunedì al
sabato dalle 8.30 alle 12.30; il lunedì
e il giovedì anche il pomeriggio dalle
14.30 alle 17.30. Informazioni presso
l'uscierato, all'ingresso del Municipio
tel 0535/29511.
DONANO 700 MILA EURO
AL POLICLINICO
Il Policlinico di Modena ha ricevuto una donazione di oltre 700 mila euro
da due coniugi modenesi, Umberto Po
e Rosanna Venturelli, che hanno deciso
di lasciare tutti i loro averi all’ospedale.
MIRANDOLA
Lo scorso 6 giugno si è concluso
il primo ciclo di incontri del circolo
di lettura mirandolese “E, Garin”
organizzato dalle volontarie Alessia
Guaresi, Eugenia Castellazzi e
Susanna Pozzetti. Se la lettura è
per definizione un'attività solitaria,
grazie al circolo, essa dà l'occasione
di conoscere nuove persone e aprire
la propria mente a diverse idee e interpretazioni attraverso un moderato
e interessante scambio di opinioni,
a volte anche divergenti, abilmente
guidato dalle organizzatrici. Gli
incontri, che si sono tenuti una volta
al mese, sono stati strutturati sulla
discussione di un libro che trattava
l'argomento principale dell'anno
appena conclusosi, la famiglia. I libri
proposti, mai banali, hanno analizzato
Bilancio positivo
per il circolo di lettura
il tema della famiglia in tutte le sue
possibili sfaccettature creando un
dibattito stimolante. Il primo ciclo di
incontri si è concluso con l'analisi di
“Accabadora” di Michela Murgia,
ospite del Memoria Festival, anticipato dalla lettura di Roberta Baraldi di
un intenso racconto di Andrea Corradi. In biblioteca è possibile trovare
la bibliografia contenente la lista dei
libri letti in questi mesi e altri spunti
riguardanti la tematica della famiglia.
Il circolo di lettura riprenderà a ottobre con un nuovo tema, le passioni,
inaugurato da “Lolita” di Vladimir
Nabokov. Alessia, Eugenia e Susanna ringraziano tutti i partecipanti per
l'entusiasmo e la sensibilità mostrati
in questo anno insieme.
Vanessa De Stradis
Dal 9 al 15 maggio una delegazione
di studenti del Galilei di Mirandola,
accompagnata dalle docenti Anna Maria Boldini, Agide Bassoli e Carla
Tabacchini, si è recata ad Helsinki per
incontrare i coetanei finlandesi, romeni
e tedeschi del progetto Erasmus+ Ka2
autorizzato dalla Comunità Europea per
il triennio 2014-2017. Dopo aver lavorato
sugli argomenti relativi a “Consumption
and Waste” (consumi e rifiuti), gli studenti hanno elaborato materiali secondo
la procedura del “Trialogical Learning”,
una tecnica innovativa di apprendimento-
insegnamento basata sulla ricerca di
informazioni relative ad una tematica,
condivisione collaborativa dei risultati
e produzione di materiali utilizzabili da
altri utenti in diverse situazioni educative.
Dai lavori è risultato che, Italia,
Germania e Finlandia si attestano intorno
ad un 40% nella selezione e riutilizzo dei
materiali di rifiuto, la Romania è invece
solo all´1%, avendo appena iniziato
la raccolta differenziata. Da parte dei
partecipanti sono emerse l'urgenza e la
necessità di pratiche ecosostenibili nella
vita quotidiana.
ISTITUTO GALILEI
Bene gli esami di certificazione
della Cambridge University
EMILIA-ROMAGNA
Nell'offerta formativa regionale
confermato l'Its biomedicale
MUSICA
Il premio "Giorgio Girati"
a sei eccellenze regionali
Si sono svolti in aprile a Bologna e in
giugno a Mirandola i concerti dei giovani
musicisti finalisti regionali della Borsa di
Studio “Giorgio Girati”, giunta nel 2016
alla 17esima edizione. Per la categoria
A (minori di 17 anni) il primo premio è
andato a Fiorenzo Ritorto di Piacenza
che suona il corno, secondo premio a
Lorenzo Fantini di Ferrara, suonatore
di fagotto e terzo premio al sassofonista
Filippo Pavanini di Ferrara. Per la
categoria B (minori di 22 anni) primo
premio a Nazareth Conejero Calderòn,
sassofonista di Ferrara, secondo premio
ex aequo alla flautista Marianna Tognin
di Modena e al sassofonista Gerardo
Mautone di Ferrara, terzo premio al
flautista Enrico Diazzi di Mantova. La
Borsa di Studio “Giorgio Girati” è nata
per volontà della famiglia del giovane
scomparso, di concerto con il Comune di
Mirandola e si prefigge di contribuire alla
crescita e all’arricchimento di giovani
strumentisti della nostra regione. Alcuni
finalisti delle scorse edizioni della Borsa
di Studio “Girati” fanno già parte di
prestigiosi complessi sinfonici nazionali
e internazionali.
Nella foto, da sinistra, Nazareth
Conejero Calderòn, Enrico Diazzi,
Marianna Tognin, Gerardo Mautone,
Fiorenzo Ritorto, Lorenzo Fantini,
Filippo Pavanini, Marisa Gavioli e suo
marito Luigi Girati.
MIRANDOLA
I Lions fanno prevenzione
nel ricordo di Martina
Martina era una giovane donna
colpita da tumore al seno e deceduta nel
2011 a 24 anni. Sul letto di morte chiese
che i giovani venissero accuratamente
informati ed educati ad aver una maggior
cura della propria salute. Tale appello
fu raccolto dai Lions italiani i quali,
da allora, si sono attivati per informare
gli studenti tra i 16 e 18 anni sugli stili
di vita più appropriati per prevenire i
tumori, specialmente quelli giovanili.
Il progetto Martina coinvolge ogni
anno, in Italia, 150 mila studenti degli
ultimi anni delle scuole superiori e molti
istituti lo hanno inserito nel loro Piano
Offerta Formativa. Il progetto si basa
su una metodologia rigorosa, offerta da
medici in accordo con le Società Scientifiche Nazionali (ginecologi, oncologi,
urologi, Lega Tumori), ed è rivolto sia
agli studenti, sia, dal 2015, anche ai genitori, in modo che siano di esempio in
famiglia e in grado di dare informazioni
salvavita anche ai figli più giovani. Con
questi propositi anche il Lions Club di
Mirandola si è attivato e due suoi soci, i
medici Sonia Menghini e Andrea Smerieri, hanno incontrato, nel dicembre
2015, in tre riprese, le ultime due classi
dell’istituto Luosi e nel maggio scorso,
Gli studenti del Galilei hanno
brillantemente superato gli esami
di certificazione della Cambridge
University, sia Fce che Cae, nel quale
in due appuntamenti, le quarte classi
dell’istituto Galilei, entrambi scuole
medie superiori di Mirandola. Per un
totale di oltre 350 studenti. A essi i due
medici hanno illustrato i comportamenti
a rischio nei confronti dei tumori del
tubo digerente, della mammella, dell’utero, del testicolo, del melanoma, della
tiroide e dei linfomi. In particolare hanno
insistito sull’adozione di stili di vita
appropriata (prevenzione primaria) e
sull’attenzione dei sintomi che possono
svelare il primo insorgere di detti tumori
(prevenzione secondaria). I risultati di
questa missione informativa, in termini
di efficacia, saranno documentati dalla
lettura dei questionari che gli studenti
dovranno compilare un anno dopo il corso. Il progetto verrà ripetuto ogni anno,
grazie anche alla fattiva collaborazione
dei presidi e degli insegnanti degli istituti
mirandolesi. A tutt’oggi, nelle scuole
d’Italia già incontrate, in un quinquennio, i risultati sono più che positivi ed è
auspicabile che questo progetto continui
nel tempo, naturalmente sempre attuato
e monitorato con una metodologia rigorosa. Vista la bontà di questa iniziativa,
anche i Lions Club della Provenza e
della Costa Azzurra si stanno attivando
per attuare un analogo progetto Martina.
Il tutto a favore dei giovani.
Andrea Smerieri
Lions Club Mirandola
17
alcuni alunni hanno raggiunto livelli
di competenza C2, dimostrando un'
eccellente padronanza della lingua
inglese orale e scritta.
La Giunta regionale ha approvato
l’offerta formativa 2016-2017 della
rete degli Istituti tecnici superiori
dell’Emilia-Romagna, cofinanziata da
risorse del Fondo sociale europeo e del
Ministero dell'Istruzione.
Il prossimo anno formativo, le 7
Fondazioni Its avvieranno in regione 16
percorsi biennali per acquisire il diploma nazionale di Tecnico superiore, due
in più di quelli avviati a ottobre 2015.
Ai percorsi, che partiranno entro
il 30 ottobre, potranno partecipare 330
allievi a cui si richiede come titolo di
accesso il diploma di scuola secondaria
superiore.
Tra i percorsi segnaliamo anche
quello di Mirandola della Fondazione
Its Nuove tecnologie della vita per
“Tecnico superiore per la produzione di
apparecchi e dispositivi biomedicali”.
L'offerta formativa è stata selezionata dalla Regione Emilia-Romagna
tramite un invito alle Fondazioni Its,
sulla base degli obiettivi previsti dal
Piano triennale della Rete politecnica
Si è conclusa con successo la seconda parte dello scambio linguistico
culturale tra il Galilei di Mirandola e il
Wessel Gansfort di Groningen, attività
che dura da ormai 15 anni. Dopo la
felicissima esperienza vissuta con i
coetanei olandesi in ottobre, circa 50
studenti delle classi 4°G, 4°H e 4°I
del liceo scientifico S.A si sono recati
a Groningen, dove hanno ricevuto una
festosa accoglienza da parte degli ospiti
olandesi e delle loro famiglie. «Grazie
al calore dimostrato da entrambe le
parti – dicono gli studenti – all'impegno, alla voglia di apprendere e di
socializzare, di affrontare nuove esperienze e alle docenti d'inglese, Anna
Maria Boldini, M. Cristina Marchi
e Carla Tabacchini che ci hanno
accompagnato in questa “avventura”
abbiamo avuto modo di approcciare e
conoscere una differente realtà culturale e sociale. Le giornate sono trascorse
tra partecipazione all’attività didattica,
occasioni culturali (fra tutte ricordiamo con emozione la visita al museo
Van Gogh), conviviali (cena con Bbq
trascorsa in allegria e gita in tandem),
sportive (arrampicate nella palestra di
roccia), tutte fotografate con abilità
dal docente Pietro Bellesia». «Vivere
all'estero per la prima volta da soli e
senza genitori fa crescere – racconta
una studentessa – mi sono molto aperta
all'opportunità di conoscere sempre
più nuove culture e sono diventata più
indipendente e sicura di me stessa».
Un pensiero, condiviso da tutti. Gli
scambi culturali, aiutano a confrontarsi
con un diverso stile di vita, a imparare
le lingue, a studiare in una scuola con
un differente metodo di insegnamento.
2016-2018 e dal relativo piano di attuazione per il 2016: rendere disponibili in
regione percorsi di formazione terziaria
non universitaria, progettati per fornire
alle persone competenze specialistiche
funzionali a un inserimento qualificato nelle imprese, contribuendo nel
contempo all'innovazione dei settori
trainanti e di quelli emergenti dell’economia regionale, come indicato nella
strategia regionale di specializzazione
intelligente.
L'efficacia occupazionale di questo
segmento dell'infrastruttura educativa
dell'Emilia-Romagna è dimostrata dai
dati sulla condizione dei diplomati
negli scorsi anni. Quasi l'80% dei
diplomati del 2014 ha trovato un'occupazione, nel 90% dei casi coerente
col percorso formativo svolto.
n. 14 - luglio 2016 ·
18 · n. 14 - luglio 2016
SOLIDARIETÀ
Nei giorni scorsi nella Bassa una delegazione di 150 volontari
Con Breganze una solida amicizia
La comunità vicentina continua ad aiutare la popolazione di San Felice
Nel 2012, grazie all’iniziativa “Una
scuola per San Felice”, il gruppo Grc
Solidarietà di Breganze, in provincia
di Vicenza, aveva raccolto un cospicuo
contributo per la nuova scuola elementare
di San Felice.
L’amicizia nata in quei mesi di emergenza post sisma non si è mai interrotta,
si è anzi rafforzata nel tempo, tanto che
nei giorni scorsi dalla cittadina veneta
sono giunti in 150, in rappresentanza
delle varie associazioni di volontariato
coinvolte nel progetto, per una visita
ufficiale a San Felice, a nome di tutta la
comunità breganzese. Ad accoglierli il
sindaco Alberto Silvestri, l’assessore
alla Cultura Giulia Orlandini e consiglieri comunali, che hanno illustrato il
punto sulla ricostruzione e mostrato gli
interventi finanziati, oltre a rinnovare i
ringraziamenti a nome di tutti i sanfeliciani per una testimonianza di vicinanza
e solidarietà, capace di andare ben oltre
la semplice donazione in denaro.
L'INTERVENTO
«Fusione:
quale futuro?»
Sul tema della fusione dei Comuni riceviamo e pubblichiamo un
intervento di Uniamoci-Unione Modena Civica Area Nord, cui aderiscono: Rinascita Cavezzese, Finalmente
San Prospero, Concordia Riparte,
Lista Indipendente Medolla.
«La Bassa modenese, per storiche
ragioni di debole rappresentanza politica
rispetto ad altre zone della provincia di
Modena ed anche a seguito del terremoto
del 2012, si trova ora in un passaggio
molto difficile e in una situazione di
bassa competitività e attrattività rispetto
ad altri territori a lei vicini, come ad
esempio le Terre d'Argine e la Bassa
reggiana. Ogni territorio, in Italia come
nel mondo, oggi si trova a dover far
fronte a sfide molto complesse, che
hanno un impatto sempre più forte sul
tessuto socio-economico locale ed è
corretto pensare che i nove Comuni
della nostra Bassa abbiano la necessità
di condividere una visione complessiva
unica che valorizzi ognuno di loro in
senso articolato e non alternativo. Le sfide di oggi sono complesse in particolar
modo perché le vecchie ideologie hanno
esaurito le risposte da dare e perché le
competenze per poterle affrontare non
riguardano solo l'ambito politico, bensì
anche l'ambito tecnico. Competenze che
a oggi sono più facilmente reperibili tra
i cittadini che nei vivai dei partiti e che
dovrebbero rappresentare la leva per
aprire a quella partecipazione diretta che
le liste civiche aderenti ad UniamociUnione Modena Civica intendono
diffondere in Area Nord, proponendone
l'inserimento obbligatorio negli statuti
comunali, come avviene a Vignola. La
“frammentazione” dei Comuni dell'Area
Nord a nostro parere non è infatti dovuta
ai confini territoriali, ma piuttosto ad
una carenza di capacità di visione e di
dialogo che a maggior ragione, per la
buona riuscita di una fusione a cinque
o più Comuni dovrebbero invece diventare la parola d'ordine dell'azione
politica. La fusione non è un mostro di
per sé, ma dipende da come sarà gestita:
sicuramente in mancanza di una buona
compensazione strutturale in termini di
partecipazione potrebbe fallire nel suo
intento, acuendo la frammentazione
del tessuto socio-economico dell'Area
Nord con l'ulteriore allontanamento dei
cittadini dai centri decisionali, come sta
avvenendo nel grande Comune unico
della Valsamoggia sui colli bolognesi; e
un dialogo impossibile con le istituzioni,
a cui assistiamo spesso ad esempio come
per la vicenda della riorganizzazione
dei servizi socio-sanitari con al centro l'ospedale di Mirandola, potrebbe
regnare. Occorre anche essere chiari
con i cittadini nel proporre gli slogan:
sappiamo benissimo che la fusione
non causerà un taglio dei dipendenti
pubblici e nemmeno una riduzione immediata della spesa. La fusione quindi,
per avere esito positivo, richiederà una
forte propensione al dialogo e non sarà
efficace solo basandosi sugli strumenti
amministrativi, a meno che questi non
siano trasformati con l'inserimento della
partecipazione diretta dei cittadini alle
decisioni che li riguardano. La particolare “fretta” che il Pd dimostra nel voler
approcciare la fusione a largo raggio,
apparentemente ignorando il progetto di
partenza che riguardava i soli Comuni di
Cavezzo, Medolla e San Prospero e per il
quale sono già stati spesi soldi pubblici
in fase di verifica della fattibilità prima
del 2012, suggerisce come ci sia sostanzialmente una motivazione politica che
emerge nel Pd-pensiero: se non verranno
infatti inserite nello statuto del nuovo
Comune a tre quelle pratiche di partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni
amministrative che sono promosse dalle
liste civiche aderenti ad Uniamoci, il
referendum consultivo potrebbe fallire
miseramente. A ciò si aggiunge che in
Unione in questi anni è mancata una
reale condivisione degli indirizzi di
trasferimento dei servizi. È critico anche il processo di avvicinamento a un
eventuale Comune unico, se si continua
a ignorare che gli abitanti hanno il pieno
diritto di partecipare direttamente anche
alla progettazione dei servizi e non solo
tramite la rappresentanza politica».
GRANDE GUERRA
Il farmacista mirandolese partì per combattere con la Francia
Salvioli e i garibaldini delle Argonne
Un libro sulla storia dei volontari emiliano-romagnoli in camicia rossa nel 1914-15
Ci sono anche riferimenti
a Mirandola nel volume
“Tra Nizza e le Argonne. I volontari emiliano-romagnoli
in camicia rossa
1914-1915”, curato da Mirtide
Gavelli e Fiorenza Tarozzi
e pubblicato
dal Museo del
Risorgimento di Bologna
come bollettino 2013-2016.
Tra coloro che
partirono per
combattere al
fianco della Francia (mentre l’Italia era
ancora neutrale) ci fu
anche, per un breve periodo,
Francesco Salvioli (foto), di cui nel
volume è tracciato un profilo biografico.
Salvioli, farmacista, era nato nel 1866 e
aveva aderito agli ideali socialisti. Nel
1901 era stato eletto sindaco di Mirandola
e aveva attuato alcune importanti realizzazioni sulla scia del cosiddetto “socialismo
municipale”, diffuso in tutta l’area emiliana. Aveva ad esempio municipalizzato il
servizio di pubblico macello e istituito un
forno comunale per calmierare il prezzo
del pane. Nel 1903 era stato costretto a
dimettersi per contrasti con l’ala più oltranzista del socialismo locale. Nel 1909
fu rieletto sindaco e nel 1914, a 48 anni,
sensibile all’appello repubblicano per gli
arruolamenti nella Compagnia “Mazzini”,
partì alla volta della Francia tra i volontari che, nell’attesa dell’entrata in guerra
dell’Italia, avevano scelto di combattere
gli Imperi centrali. «Come farmacista – si legge nella scheda
del volume – si impegnò
per fare approvare una
mozione dalla commissione di sorveglianza politica del
suo reparto per richiedere prodotti
farmaceutici a
ditte italiane». La
proposta fu in effetti approvata l’8
ottobre del 1914.
La sua esperienza
nella compagnia
“Mazzini” fu di
breve durata. Rifiutandosi di sottoscrivere una dichiarazione
che lo impegnava a rimanere sotto le armi per tutta
la durata della guerra, Salvioli
scelse di rientrare in Patria. Il suo ritorno
venne sarcasticamente commentato in un
articolo dal titolo “Il reduce”, pubblicato
dal giornale di orientamento clericale “La
riscossa liberale” e da “L’Operaio cattolico”, che nell'edizione del 21-22 novembre
1914 gli dedicò una vignetta satirica (a
destra in alto). Nel 1916 Salvioli sposò
Maria Ferraresi e si trasferì a Finale
Emilia, ritirandosi a vita privata. Morì
il 3 febbraio 1966, quasi centenario, a
Mirandola. La vicenda degli italiani nelle
Argonne era ancora tutta da esplorare e
questo volume fissa indubbiamente un
punto fermo, concentrandosi in particolare
sugli emiliano-romagnoli. Come mette in
luce nella presentazione Anita Garibaldi
Jallet, presidente dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini,
«nella variegata compagine della Legione
che si andava
formando in
Francia vi erano altrettanti
ideali quanti
erano i volontari: repubblicani, mazziniani, socialisti e anarchici
provenienti
dall’Italia, ma
anche italiani
residenti in
Francia che
speravano di
mostrarsi degni di diventare cittadini
francesi. Il richiamo
del nome di Garibaldi
dava al loro impegno
il sapore di avventura
dalla dimensione internazionale e di impegno sociale, anche
se poco si conosceva
di Ricciotti e Menotti,
figli di Giuseppe e
Anita, e ancora meno
dei numerosi nipoti».
Di questi, sei dei sette
figli maschi di Ricciotti
e Constance Hopcraft
furono presenti in
Francia, «suscitando
per emulazione un’ultima leva di volontari».
La ricerca, coordinata da Gavelli e Tarozzi e realizzata “sul campo” dai giovani
ricercatori Giacomo Bollini e Andrea
Spicciarelli, è ampia e curata e si inserisce
nel solco del
censimento
dei volontari
garibaldini
nel contesto
geografico
emilianoromagnolo,
veneto e toscano tuttora
in corso. Oltre a Salvioli
sono citati
altri combattenti della
nostra provincia: Cimbro
Gambi di
Zocca, imbianchino e pittore di
orientamento anarchico
e poi repubblicano, Romeo Gorzanelli di Pavullo, Luigi Lancellotti
di Modena, fattore e pittore, che morì a soli 21
anni per malattia, Ettore
Longagnani di Modena, Giulio Magagni
di Montese, Evaristo
Sighinolfi di Bomporto,
Lodovico Stefani di
Modena, deceduto a Bologna nel 1917 e Mario
Perati di Modena, che
fu ucciso nelle Argonne,
a Four de Paris, il 5 gennaio 1915. A questi nomi
“modenesi” va aggiunto
quello di Celso Morisi,
nato a San Giovanni in Persiceto, che nel
1903 scrisse diversi articoli per il giornale
mirandolese “La Parola Proletaria”.
19
BREVI
CINEMA ESTIVO
A SAN POSSIDONIO
Torna a San Possidonio l’appuntamento con la rassegna del cinema estivo
all’aperto organizzato dal Comune
presso il cortile interno delle ex-scuole
elementari in viale Gramsci. Giovedì
21 luglio sarà proiettato il film “Quasi
Amici”, diretto da Olivier Nakache
e Éric Toledano, ispirato a una storia
vera. Giovedì 28 luglio serata dedicata a
bambini e ragazzi con i “Minions”, film
d’animazione diretto da Pierre Coffin
e Kyle Balda. L’ingresso è gratuito.
Orario di inizio delle proiezioni: 21,30.
NUOVO SINGOLO
DEI REMIDA
“Luce delle stelle”, uscito in radio lo scorso primo luglio, è il titolo
del nuovo atteso singolo del gruppo
emiliano Remida, sotto etichetta Believe. Dopo i successi radiofonici, la
ristampa dell'Ep “Equilibrio Stabile”
con distribuzione in molti centri commerciali italiani e un tour, durato oltre
due anni con oltre 150 date all'attivo,
la band modenese torna con un brano
dal sound più elettronico e moderno.
La scelta sonora è la sintesi della ricerca di una nuova vena creativa che,
aggiunta a testi più profondi, riflessivi
ed efficaci, punta a catturare l'ascoltatore per trascinarlo in profondità nel
brano. Questo singolo anticipa una
serie di canzoni che, nei prossimi mesi,
si uniranno per comporre il quarto
disco. Il brano è disponibile su tutti i
principali digital store dallo scorso 10
luglio assieme al videoclip che accompagna il brano girato da Lenny Pellico.
“Luce delle stelle” è stato arrangiato e
registrato dai Remida assieme a Luca
Zannoni e Massimo Laudati. I Remida
sono: Davide Ognibene (autore-voce),
Elia Garutti (chitarre), Mattia La Maida
(basso), Alessandro Bosi (batteria-percussioni), Giulio Saltini (piano-synth).
Info: www.remidaband.it.
n. 14 - luglio 2016 ·
20 · n. 14 - luglio 2016
SULLO SCAFFALE
L'autore si interroga su cosa resti dell’identità emiliana
Ricostruire partendo dalle radici
Un volume dell'archeologo Campagnoli fornisce suggerimenti per il dopo sisma
PAOLO CAMPAGNOLI
Dagli scavi archeologici
ai progetti del post terremoto
Rifarsi alla storia per progettare il
futuro di una terra devastata dal terremoto
del 2012 (ma colpita anche dall’alluvione
di due anni dopo), senza cedere alle facili
nostalgie del «dove era e come era», che
«non tiene conto delle necessità attuali e
future» perché «non si pone in un’ottica
di evoluzione storica». È questo uno dei
passaggi più interessanti del volume
“Un’altra Emilia. Architettura e paesaggi
prima e dopo il sisma” (Bononia University Press 2015), scritto dal sanfeliciano
Paolo Campagnoli, che giudica la ricostruzione emiliana una strada «difficile e
tortuosa». «L’ottimismo e il dinamismo
adrenalinico dei primi tempi – secondo
l’autore – si sono fortemente stemperati
nella macchinosità delle procedure burocratiche, nelle problematiche tecniche
e anche nella complessità delle relazioni
umane».
Dopo la spontanea e generosa solidarietà dei primi tempi, Campagnoli
rileva un ritorno all’individualismo che
ha portato tra l’altro «a dividere chi ha
subìto danni da chi non ha avuto problemi. I primi ritengono prioritarie le
proprie esigenze di ritorno alla normalità,
quasi sempre rappresentate dal ripristino
dell’abitazione inagibile o del luogo di lavoro; i secondi invece, non avendo questi
problemi primari, lamentano soprattutto
lo scadere della qualità della vita sociale
e vorrebbero maggiore intraprendenza e
investimenti pubblici in questo settore e
nel recupero dei beni culturali».
Campagnoli avrebbe voluto veder
nascere sul territorio dell’Area Nord uno
«sportello unico per la ricostruzione, capace di dare risposte certe e univoche ai
liberi professionisti che operano nei nove
Comuni e ai proprietari di immobili». Lo
sportello potrebbe tra l’altro costituire
un primo passo verso l’ulteriore accorpamento dei Comuni, visto con favore
dall’autore che auspica razionalizzazione
dei servizi e delle risorse. Con meno
trasporto Campagnoli guarda invece
alla costruzione della Cispadana, la cui
utilità economica andrebbe per l’autore
rivalutata «alla luce delle profonde trasformazioni che stanno caratterizzando
il mondo produttivo locale e nazionale».
Con toni a tratti da pamphlet, ma con
una trattazione divulgativa nel linguaggio
e sempre rigorosa nei contenuti, il volume
SAN POSSIDONIO
Paolo Campagnoli (foto)
è laureato in Lettere classiche
ed è dottore di ricerca in
Archeologia (Topografia
antica). Ha partecipato a scavi
e missioni archeologiche in
Italia e all’estero. È specializzato nell’analisi territoriale
di tipo storico-archeologico,
operando nel campo dell’archeologica
preventiva, della pianificazione (redazione di Psc) e della valorizzazione
di beni culturali e paesaggistici. Ha
lavorato alla progettazione e all’allestimento di mostre e di percorsi
museali. Collabora anche a progetti di
ristrutturazione edilizia e di restauro
architettonico, occupandosi della lettura stratigrafica degli elevati e della
si interroga su cosa resti dell’identità
emiliana, dopo il sisma ma soprattutto
dopo anni di profonde trasformazioni
urbanistiche che hanno cambiato il volto
del territorio.
Molto interessante è il capitolo
dedicato alla storia dei singoli e delle
comunità, che affonda le radici ai primi
insediamenti, risalenti alla fine del IV-III
secolo avanti Cristo. Quella della Bassa
è una realtà ricca di storia, che col sisma
ha riscoperto «quanto fossero ricchi di
monumenti e di bellezza anche i nostri
paesi e queste antiche terre dei Pico
e degli Estensi». Partendo da questi
“fondamentali” storici, che Campagnoli
apprezza e valorizza, l’autore si spinge
oltre, chiedendo di «accettare l’idea»
che l’architettura e l’urbanistica siano da
sempre «successione, sovrapposizione e
ricerca d’archivio. Dopo il
sisma emiliano del 2012, ha
lavorato per la Direzione regionale del Ministero dei Beni
e delle Attività Culturali e del
Turismo (Mibact) negli interventi di messa in sicurezza
del patrimonio culturale ed è
diventato consulente dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola per la
ricostruzione. È autore di monografie
e contributi scientifici di archeologia
e topografia antica.
Per il Comune di Mirandola ha
curato il percorso espositivo urbano
“Tracce di guerra, memorie di pace”,
realizzato in occasione del centesimo
anniversario dell’entrata dell’Italia
nella prima guerra mondiale.
accostamento di spazi, di forme, di volumi e di stili riferibili a tempi differenti, in
sintesi sono sempre evoluzione». Particolare attenzione è dedicata al patrimonio
rurale gravemente danneggiato, sul cui
recupero serve coraggio, nella consapevolezza che un edificio crollato ha
concluso il suo ciclo storico e funzionale
e che quindi potrebbero essere proposte
nuove tipologie e nuovi modelli compositivi «più funzionali alle nuove esigenze, ma comunque di rilevante qualità
architettonica». La vera sfida lanciata dal
volume, che ha diversi altri spunti interessanti e provocatori, è insomma di saper
costruire e ricostruire con intelligenza e
consapevolezza, con una progettualità di
non breve termine, facendo tesoro di un
passato che va conosciuto e valorizzato,
non idolatrato.
MEDOLLA
Dialetto e tradizioni locali
in un volume di Renato Fedozzi
Ricordi ed emozioni del sisma
in un libro della Consulta
Renato Fedozzi, grande esperto di
dialetto e di tradizioni locali residente a
San Possidonio, ha di recente dato alle
stampe un volume intitolato “Il dialetto
e la civiltà contadina”. Si tratta di un
libro di 152 pagine all’interno del quale
sono raccolti proverbi, favole, modi di
dire, ninne nanne, “sirudele”, termini,
superstizioni, credenze tutti rigorosamente nel dialetto di San Possidonio.
La pubblicazione è corredata anche
da numerose immagini che mostrano
tanti degli oggetti quotidiani utilizzati
dai nostri nonni che vivevano nei campi. Troviamo anche elencati quelli che
erano i mestieri della campagna, con
una società rigorosamente divisa e immobile. Non vengono trascurati i giochi
e la scuola. Una esauriente carrellata di
quella civiltà contadina appartenente a
un mondo non molto lontano dal punto
di vista cronologico ma tanto diverso da
quello attuale.
Renato Fedozzi, oltre a essere un
conoscitore del dialetto, per anni ha
“Come calce... le emozioni” è il
titolo del libro recentemente presentato
a Medolla con riflessioni sui vissuti di
comunità a quattro anni dal terremoto
che ha sconvolto le vite di tanti.
Il volume è stato stampato a cura
della locale Consulta del Volontariato,
che ha dato una voce a emozioni,
sofferenze, ricordi, speranze di una
collettività che ha vissuto il dramma
del terremoto e che a distanza di quattro
anni vive il travaglio di una impegnativa ricostruzione, non solo degli edifici
ma anche e soprattutto degli animi delle
persone, quell’immateriale sostegno di
cui è composto ognuno di noi.
Sono stati oltre 40 gli autori di
questo libro che, come si legge nell’introduzione, è un intreccio di emozioni
che ci tieni uniti e ci ricorda che solo
reagendo insieme è possibile trovare
un nuovo equilibrio, forse faticoso da
raggiungere e mantenere, ma prezioso
come un tesoro.
Nunzio Borelli
organizzato a San Possidonio delle
mostre all’asilo parrocchiale e il presepe
a Villa Varini.
I LIBRI DI GRETA
Un romanzo fantastico
dal finale per nulla scontato
Leggendo il riassunto sul retro del
libro la storia di “La meccanica del
cuore” mi ero incuriosita tantissimo.
Nella Edimburgo del 1874 troviamo
Jack fare il suo ingresso nel mondo e
solo grazie a Madeleine, una sorta di
strega che vive tutta sola su una collina,
sarà in grado di sopravvivere. Jack ha,
infatti, un grave problema cardiaco e
Madeleine, per salvarlo, gli applicherà
un orologio sul cuore che gli permetterà
di battere regolarmente. Il marchingegno è ovviamente molto delicato
perché, ad esempio, non si possono
toccare le lancette ma soprattutto Jack
dovrà riuscire a dominare tutte le sue
emozioni, una su tutte l’amore. Sarà
vietato a Jack innamorarsi in quanto
non si sa se la meccanica del suo cuore
potrà reggere un simile peso. Ma come
tutti sappiamo non si può
impedire all’amore di manifestarsi e così Jack incontra
Miss Acacia, una cantante
mezza cieca che però rifiuta
di portare gli occhiali. Quando Miss Acacia scompare
da Edimburgo, Jack decide
di partire per quella che sarà
per lui la più pericolosa delle
avventure: ritrovare il suo
amore. In un mondo fantastico troviamo però alcuni personaggi
storici realmente esistiti come George
Meliés, famoso regista dell’epoca e che
diventerà amico e compagno di viaggio
di Jack e addirittura Jack lo
squartatore. Tra treni della
paura, litigi violenti, paesaggi
dell’Andalusia seguiamo
Jack e le sorti del suo sogno
e quelle della sua vita, che
cambieranno radicalmente
in seguito ad alcune decisioni
e scherzi del destino. Fantascienza, realtà, divertimento
e malinconia si alternano in
questo piccolo romanzo dal
finale non così scontato, un po’ triste e
un po’ nostalgico.
Greta Sala
(greta-allaboutgreta.blogspot.com)
LIBRO
Prosopopea di
Ludovico Pico
Il 20 gennaio 1511 papa
Giulio II entrò
a Mirandola
facendosi calare dall’alto
delle mura
semidistrutte.
Si concludeva
così il celebre
assedio della
città, durato quasi due
mesi. Era un
inverno particolarmente freddo (così dicono le cronache) e la popolazione era stremata.
Il quadro ottocentesco di Tancredi,
che è stato fino al momento del terremoto nella Sala Granda della residenza municipale, ritrae in modo efficace
quel momento. Anche se Mirandola
era una Signoria minore, l’episodio
è narrato in molte cronache contemporanee, in particolare nella “Storia
d’Italia” del Guicciardini, che dedica
all’assedio pagine di notevole interesse storico e artistico. Alcuni anni fa,
quando si pensò di ricordare l’evento,
il professor Bruno Andreolli mi disse
di aver rinvenuto un testo latino che
lo rievocava e mi propose di tradurlo.
Si trattava di un’elegia di Baldassarre
Castiglione, intitolata “Prosopopeia
Ludovici Pici Mirandulani”, che presentai nel gennaio del 2011, in una
serata dedicata al Cinquecentenario
della presa della Mirandola. La pubblicazione del testo è stata ritardata
dalle vicende di questi anni (prima il
terremoto, poi la malattia e la morte
di Bruno Andreolli). Finalmente, in
occasione del Memoria Festival, la
“Prosopopea di Ludovico Pico”, edita
nella Collana dei Quaderni del Centro
Pico, è stata presentata nella sezione
dedicata alla memoria della Signoria
Pichense. Ampia è stata la partecipazione di pubblico, nonostante i
numerosi eventi in contemporanea, fra
cui la presenza di un regista di grande
notorietà e spessore come Giuseppe
Tornatore. Mi hanno affiancata nella
presentazione Massimo Rospocher e
Marinella Manicardi. Massimo Rospocher, giovane storico dell’Istituto
Italo-Germanico di Trento, esperto di
Giulio II, ha iniziato mettendo in luce
il duplice aspetto di questo pontefice:
da un lato “papa guerriero”, protagonista delle lotte che insanguinarono
l’Italia all’inizio del ‘500; dall’altro
“mecenate”di grande valore, che si
avvalse di artisti come Bramante, Michelangelo, Raffaello (tanto
per citare i più famosi). Marinella
Manicardi, mirandolese di nascita e
attrice teatrale di lunga e variegata
esperienza, ha letto (posso dire “ha
interpretato”) l’elegia. A conclusione
ho parlato brevemente di Baldassarre
Castiglione, della figura retorica della
Prosopopea, che dà il titolo al testo
e delle problematiche suscitate dal
suo contenuto. Infatti l’elegia è un
atto di accusa molto violento contro
papa Giulio II. Il Castiglione, che
partecipò all’assedio della Mirandola
al servizio del pontefice, immagina
di vedere il fantasma di Ludovico
Pico (nipote di Giovanni), morto
nella battaglia di Polesella (1509),
che rimprovera aspramente il papa per
aver invaso le sue terre ed aver assediato la sua città, dimenticando i tanti
servigi che gli aveva reso, a prezzo
della sua stessa vita. Il “Quaderno”
inizia con una biografia, precisa e
dettagliata, di Ludovico, scritta da
Bruno Andreolli, alla cui memoria è
dedicata questa pubblicazione. Segue
una breve presentazione della vita e
delle opere del Castiglione. L’elegia
latina è stata ristampata, dopo tre
secoli, con i caratteri contemporanei.
A fronte ne ho curato la traduzione e,
a seguire, l’analisi del testo. Il libro è
stato pubblicato con il contributo della
Fondazione Cassa di Risparmio, a cui
va il mio ringraziamento.
Renata Bertoli
Presidente del Centro di Cultura
“Giovanni Pico”
Interessanti novità da leggere nelle giornate di vacanza
AREA NORD
Pagine di fantasy e tradizione
21
SULLO SCAFFALE
Un libro sulle
erbe spontanee
Quando per arare
si usavano le locomotive
Le antiche barche del Po
rivivono nella matita di Confortini
Quando ad arare si utilizzavano le
locomotive. Proprio così, tra Ottocento e
Novecento, anche nei campi della Bassa
si diffuse questo particolarissimo sistema
di aratura, che viene ancora oggi rievocato
alla Sagra di San Biagio di San Felice
dove gli antichi mestieri la fanno da protagonisti. Questo e molto altro si trova nel
libro “Atlante storico dell’aratura” (Cdl
edizioni, 66 pagine, 19,50 euro) curato dal
finalese Gianluca Borgatti. Nel volume,
corredato da numerose immagini e foto
d’epoca, si parte dall’aratura con buoi
e cavalli, passando appunto per quella
funicolare con locomobili a vapore per approdare all’aratura con trattori, attraverso
È uscito
nelle librerie il
volume “Antiche barche
e battelli del
Po” (Grandi
Carte, 88 pagine, 29,90
euro) di Loreno Confortini
e Marco Bonino. Il libro è
una interessante
rassegna delle
imbarcazioni
che navigavano sul Po nella
Pianura Padana
dal secolo XVIII
fino ai primi anni
del Novecento.
Una sessantina
di modelli diversi
graficamente e splendidamente rievocati
da Loreno Confortini e commentati con
efficace chiarezza da Marco Bonino. Una
sintesi perfetta di immagini e parole che ci
restituisce un mondo perduto già diventato
“storia”. Il grande fiume, coi suoi navigli
e i suoi canali, era percorso senza sosta da
imbarcazioni piccole e grandi, cariche di
merci di ogni tipo. Avevano nomi strani
e suggestivi che abbiamo orecchiato qua
e là senza conoscerli, come bucintoro,
burchiello, bragozzo. Ora, leggendo il
libro, sappiamo cosa e come erano. Una
non piccola conquista
conoscitiva che si amplia
ulteriormente sui mulini
natanti, i traghetti, i ponti
di barche. Un panorama
ampio, vivo e variegato
che avvince il lettore con
immagini affascinanti.
Al di là della sviluppata tecnica di costruzione delle barche,
al di là dei carichi di
merci di ogni genere
che le appesantivano e
al di là delle gabelle che
venivano pagate nel
commercio d’acqua fra
gli staterelli di allora,
colpisce un piccolo
particolare che immalinconisce noi, gente
degli anni Duemila,
che viviamo in un mondo segnato da
feroci inquinamenti ambientali. Di notte,
in genere, le barche non navigavano, accostavano e i marinai potevano finalmente
mangiare in santa pace e “bere” in tutta
tranquillità l’acqua chiara e pulita del
fiume. C’era una volta...
Il libro ci rivela un monto antico legato all’acqua che scorre, collegando luoghi
diversi. Un mondo di per sé avventuroso
e appassionante, reso visivamente da
Confortini in modo magistrale. Un libro
da non perdere.
Mirta Braghiroli
Il libro-guida
“ E r b e
spontanee.
Riconoscere e cucinare le erbe di
campagna”
(E.Lui
editore,
152 pagine, 12,90
euro), realizzato
da Maria
Rosa Macchiella, docente dell'istituto
agrario “Strozzi” con sedi a Mantova,
San Benedetto e Palidano, nasce dall’
idea di utilizzare le erbe commestibili
del nostro territorio per realizzare piatti semplici e gustosi, come si faceva
una volta. Si rivolge a tutti gli amanti
della natura e a coloro che desiderano
stare all’aria aperta, fare passeggiate e
fruire di ciò che la campagna così generosamente ci offre. Dopo una breve
descrizione storica e botanica, di ogni
erba spontanea commestibile vengono
descritte le caratteristiche morfologiche, l’ambiente, le proprietà, gli
usi in cucina e le particolarità che la
caratterizzano. È presente inoltre un
pratico ricettario che insegna con quali
piatti valorizzare al meglio le erbe
più comuni. Negli ultimi tempi sono
sempre di più le persone che hanno
scelto di intraprendere uno stile di vita
che prevede maggiore conoscenza e
rispetto della natura. Questo pratico
libro stimola a uscire per una passeggiata e raccogliere un cestino di doni
della campagna, incoraggiando uno
stile di vita sano e una alimentazione
semplice e salutare.
Il volume può essere acquistato
anche a Mirandola presso l’edicola
libreria di Sergio Vincenzi in Galleria
del Popolo.
tare la pace nelle
terre degli uomini.
Le storie di questi condottieri nel
tempo divennero
leggende trasformandoli negli dei
che ora tutti noi
conosciamo. Nel
libro sono presenti
particolari di antiche illustrazioni di Gustave Doré che
l’autore ha scelto per il senso epico che
trasmettono. Fabio Vicenzi, è nato nel
1974 a Mirandola ma da alcuni anni vive
e lavora a Cremona. Si è laureato a Ferrara
in Scienze Biologiche e attualmente si
occupa di qualità nel settore alimentare.
La sua grande passione per la mitologia
e l’epica risalgono ai tempi del liceo.
“Cyclopicon” è il suo romanzo d’esordio
ed è nato da un’idea di suo zio studioso
di antichi testi.
Il libro è in vendita presso la libreria
“L’Asterisco” di Mirandola.
Nelle librerie della Bassa tanti volumi di storia locale e di autori delle nostre terre
GIANLUCA BORGATTI
quella che è un’evoluzione storica, meccanica e anche antropologica della vita nei
campi. Un rapido excursus da quando per
arare ci si svegliava alle tre del mattino,
iniziando a lavorare alla luce delle torce,
fino ai trattori Landini. Nel libro ci sono
anche testimonianze, proverbi e modi di
dire legati all’aratura. Nell’introduzione
l’autore dichiara che la sua pubblicazione:
«vuole rendere omaggio alla storia, alla
sapienza e all’insieme di valori veri e profondi che la civiltà contadina ha trasmesso
per secoli di generazione in generazione»,
un mondo oggi profondamente mutato.
Il libro può essere acquistato in tutte le
librerie dell’Area Nord.
QUARANTOLI
Vicenzi debutta con "Cyclopicon"
romanzo epico ispirato alla Grecia
È stato presentato lo scorso 26 giugno
a Quarantoli il romanzo epic fantasy
“Cyclopicon. De Gladio Dragonis” (Mjm
editore, 185 pagine, 14 euro) del mirandolese Fabio Vicenzi al suo esordio letterario. L’autore nel costruire la trama del
libro ha attinto alle tante leggende greche,
alla storia della città di Troia, alle fatiche
di Ercole e alle imprese degli Argonauti.
Ma una parte della mitologia greca, quella
più antica resta ancora da raccontare.
E’ quella che cita il malvagio Crono, la
nascita di suo figlio Zeus sull’isola di
Creta e di come quest’ultimo fu allevato
e addestrato da cinque monaci-guerrieri,
fino al momento di capeggiare la rivolta
verso l’autorità di suo padre. Basandosi su
queste leggende, l’autore ci narra come il
prode Kron torna cambiato dallo scontro
con un feroce drago. Il suo prestigio
cresce gradualmente, conducendolo al
ruolo di dittatore di Atlantide. Ma il suo
è un regime sanguinario. Sarà suo figlio
Akmon a ergersi contro di lui, per ripor-
LIBRI
n. 14 - luglio 2016 ·
23
I giocatori, senza gli attrezzi del mestiere, lavorarono di braccia...
AMARCORD
Pallone e scarpette per 20 carriole
Svelato lo strano patto che permise la costruzione della pista di pattinaggio
La costruzione della pista di pattinaggio,
di fianco allo stadio Lolli (Archivio Ufficio Stampa del Comune di Mirandola)
Nel 1952 il Consiglio comunale di
Mirandola aveva progettato di costruire
una pista di pattinaggio nell’angolo
nord del campo sportivo, di fronte alla
Chiesa del Gesù. Poco lontano c’era
anche la Fonderia Ghisa “Focherini” i
cui scarti, una sostanza di pietra dura e
vetro che noi chiamavamo “marogna”,
venivano utilizzati per costruire le fondamenta della pista. Questo materiale
di scarto era trasportato su carri trainati
da cavalli, un mezzo molto diffuso in
quegli anni.
Il custode del campo sportivo era
Enrico Neri “Ricò” che poi lasciò l’incarico al figlio Cesare. Ma torniamo al
materiale che veniva scaricato ai bordi
del campo e trasportato con le carriole
nel punto in cui sarebbe sorta la pista di
pattinaggio. Noi ragazzi non avevamo
palloni per giocare a calcio e Ricò ci
propose un contratto: «Voi portate venti
carriole dove vi dico io, in cambio vi do
pallone e scarpe per giocare». Questo
accordo verbale durò per diversi giorni.
A quei tempi il pallone di calcio
era molto pesante, circa otto etti, più
o meno il doppio dell’attuale. Quando
era bagnato e lo si colpiva di testa era
facile procurarsi una mezza emicrania.
Col tempo il gruppo di giocatori-
MIRANDOLA
scarriolanti aumentò di numero: non
eravamo più in due ma una decina.
Un pomeriggio facciamo una partita e
visto che non ci sono limiti temporali
si va avanti ad oltranza fino a sera. Il
custode intanto se ne va a cena e Rino
Pedretti “Capinera”, approfittando
della sua assenza, ci esorta ad andare a
fare la doccia, visto che non c’è nessuno
che controlla.
Lo seguiamo tutti: io, Pericle
Ferri, Renzo Raimondi “Al Ribel”,
Remo Pedretti, mio fratello Franco,
Erminio Sala, Cesarino Dotti e anche altri. In tutto siamo una quindicina
di “clandestini” che si introducono
negli spogliatoi. Una volta dentro ci
spogliamo e apriamo le docce ma
l’acqua è fredda gelata perché non c’è
la luce. “Capinera”, sempre lui!, dice:
«Tranquilli, io sono pratico. Basta
mettere i due fili dentro l’interruttore e
il gioco è fatto…». E mentre lo spiega,
lo fa. Appena inseriti i fili, si sprigiona
una grande fiammata, con un bagliore
accecante che ci travolge tutti.
Spaventatissimi balziamo al centro
della sala, addossati gli uni agli altri,
terrorizzati dalla prospettiva di prendere
la scossa. È stata l’ultima volta che
abbiamo osato fare la doccia da abusivi.
Quirino Mantovani
MEDOLLA
I grandi viticultori italiani
in una degustazione al Prestige
Tavolata chilometrica
per salutare la Fiera di Bruino
Due momenti
della degustazione al caffé
Prestige
Giovedì 9 giugno al caffè Prestige
di Mirandola si è svolta una degustazione dal titolo "In memoria dei viticultori
italiani che hanno portato all'estero la
cultura enologica". L'evento, chiara-
mente ispirato ai temi del Memoria
Festival in svolgimento in quei giorni
a Mirandola, ha voluto rendere omaggio alla diffusione dei vitigni e delle
tecniche di coltivazione e di estrazione
che i nostri connazionali hanno saputo
effettuare in altri Paesi del mondo. Sono
stati proposti vini di Australia, Nuova
Zelanda, Cile e Argentina, abbinati a
cruditè di pesce e carne. La degustazione è stata resa ancor più interessante dai
racconti e dagli aneddoti del titolare Italo, che con la sua passione è riuscito a
trasmettere l'importanza e l'unicità delle
competenze che da sempre posseggono
i nostri enologi e viticultori.
Grande successo per la Millenaria
Fiera di Bruino “Dal Balson e dal Lambrusc” che si è svolta a Medolla dal 1°
al 5 luglio. La manifestazione è stata
conclusa dalla tradizionale tavolata
chilometrica (nella foto di Enzo Belloni)
anche quest’anno molto affollata. L’e-
dizione 2016 si è svolta soprattutto in
piazza Fellini per i concomitanti lavori
nelle piazze centrali del paese. Molto
apprezzata anche la mostra fotografica
“Ghigni dam Mdola” La Fiera era organizzata dalla Proloco con il patrocinio
del Comune.
n. 14 - luglio 2016 ·
24 · n. 14 - luglio 2016
FINALE EMILIA
Albatros
vola alto
Il progetto preliminare di fattibilità è stato presentato in Consiglio
MIRANDOLA
La riqualificazione del Centro nuoto
25
BREVI
TITOLO MONDIALE
PER CHRISTIAN DAGHIO
Le vasche coperte restano in funzione, balneazione sospesa per quella esterna
Il progetto della
piscina. A sinistra,
l'area che sarà oggetto d'intervento
Continua la crescita di Albatros,
l'unica cooperativa sociale attiva a
Finale Emilia. Nata nel 1999, è specializzata nell'inserimento lavorativo
di persone svantaggiate attraverso la
gestione di servizi ambientali nell'Area Nord. Nel 2015 ha fatturato 442
mila euro (+10 per cento rispetto al
2014), ma soprattutto è divenuta,
attraverso il Consorzio EcoBi, assegnataria di parte dei servizi pubblici
ambientali erogati da Geovest, la società mista pubblico-privata con sede
a Crevalcore (Bo) che offre servizi
ambientali in otto Comuni bolognesi
e tre modenesi (Finale Emilia, Nonantola e Ravarino). «L’ingresso nella
compagine azionaria di Geovest è la
diretta conseguenza dell’aggiudicazione della gara indetta dal Comune
di Crevalcore, che ha comportato per
la nostra cooperativa un investimento di oltre 200 mila euro – spiega il
presidente di Albastros Nicola Busi
– si è trattato di un grosso sforzo sia
finanziario che organizzativo, grazie
al quale, però, potremo gestire per i
prossimi 15 anni una parte dei servizi
ambientali erogati da Geovest. Questa
commessa ci consente di consolidare
il nostro scopo sociale, cioè offrire
opportunità lavorative ai nostri soci e
lavoratori, con particolare attenzione
alle persone svantaggiate. Tra gli investimenti – continua Busi – una tappa
fondamentale dell'esercizio 2015 è
stata il conseguimento della certificazione di conformità alle norme Iso
9001:2008 e Ohsas 18001:2007 per la
raccolta e trasporto di rifiuti urbani e
assimilati, gestione centri di raccolta,
manutenzione verde pubblico, servizio di pulizia caditoie e ambienti civili». Oltre a questi ambiti, Albatros si
occupa della manutenzione del verde
per clienti pubblici e privati. L'anno
scorso la cooperativa ha trasformato
a tempo indeterminato il contratto di
due giovani e avviato due progetti di
inserimento lavorativo.
Il Centro nuoto di Mirandola non
chiude e sarà riqualificato. Le vasche
coperte restano in
funzione, mentre
rimane temporaneamente sospesa la
balneazione nella
piscina esterna. Il
Centro nuoto dopo
quarant’anni di buon servizio ai Mirandolesi mostra ora i segni del tempo. «L'Amministrazione comunale con l'intervento
di riqualificazione – spiega il vicesindaco
Alessandro Ragazzoni (foto) – intende
MIRANDOLA
La presentazione del progetto
giovedì 21 luglio alle ore 21
Il progetto del Centro nuoto
sarà presentato ai cittadini giovedì
21 luglio alle ore 21, nel corso di un
da un lato salvaguardare il valore della
struttura architettonica, dall'altro innovare
il servizio offerto all'utenza e rigenerare
CENTRO NUOTO/1
incontro pubblico che si svolgerà
nella sala consiliare al piano terra del
municipio di via Giolitti 22.
l'intera impiantistica interna ed esterna».
Le generose dimensioni del Centro e
la qualità architettonica, all’epoca della
costruzione ne avevano fatto un esempio
a livello nazionale, oggi ormai datato.
L’Amministrazione ha quindi iniziato
un percorso di riprogettazione e di riqualificazione dell’intero Centro nuoto. Il
progetto preliminare di fattibilità è stato
presentato lo scorso 28 giugno in Consiglio comunale. A questo punto la tempistica dell'intervento prevede entro il 2016
l'espletamento della gara di affidamento
dei lavori; nella seconda metà del 2017
prenderà il via l'intervento con l'obiettivo
di avere il nuovo Centro nuoto all'inizio
del 2018. Dal progetto di fattibilità si stima
che l'importo complessivo dei lavori sarà
pari a circa 3,4 milioni di euro.
CENTRO NUOTO/2
Una vasca esterna più piccola Sistemi tecnologici moderni
con zona laguna e nuovo scivolo per le due vasche interne
Christian Daghio si è aggiudicato il
sesto titolo mondiale Wkl di thai boxe
lo scorso 2 luglio a Soliera. Preparato
in una forma strepitosa dal fratello
Fabrizio (tecnico del Bologna calcio),
a Christian sono bastati 40 secondi
per mettere ko il forte atleta polacco
di scuola olandese David Nowak e
poter così dedicare il titolo all'amico
Oberdan Salvioli. A premiare Christian
Daghio l'assessore allo sport di Soliera
Wainer Pacchioni (a destra, nella foto).
Fabrizio ha dichiarato che non sarà
l'ultimo match di Christian e che prevede per lui almeno altri quattro anni
di attività ad altissimi livelli. Christian
Daghio ha cominciato a praticare Thai
Boxe a 20 anni, divenendo professionista nel 1993. Nel 2000 ha vinto il campionato europeo di Muay Thai e quello
mondiale l'anno successivo, venendo
ammesso in un combattimento, poi vinto, nello Stadio Lumpini di Bangkok, il
primo italiano ad esserci riuscito. Dal
1996, vive stabilmente in Thailandia
dove gestisce, dal 2006 una scuola di
thai boxe. Con la nazionale italiana,
ha vinto tre medaglie di bronzo; due
ai campionati europei (Pafos, Cipro e
Mosca, Russia) e una nel campionato
mondiale disputato a Caorle. Nella
sua carriera ha disputato 170 incontri
vincendone 131.
UNA CALDA ESTATE
DI DONAZIONI AVIS
L’estate è una stagione da sempre
“calda” anche per le donazioni di sangue, che subiscono un calo fisiologico
dovuto alle partenze per le ferie, ma
anche ad altri fattori come gli sbalzi di
pressione per il caldo, le sospensioni
per i viaggi all’estero, i problemi causati dalle zanzare, qualche concessione
in più al cibo e all’alcool. Le previsioni
non sono buone anche per quest’anno
e vanno ad aggiungersi a una tendenza
già registrata nei primi sei mesi di calo
generale delle donazioni. «In estate
occorre la stessa quantità di sacche del
resto dell’anno – conferma Giovanni
Ceccherelli responsabile del Centro
di Medicina Trasfusionale del Policlinico di Modena – perché non calano i
malati che necessitano di trasfusioni,
gli interventi chirurgici e nemmeno
i casi di emergenza. Cala invece in
modo preoccupante la disponibilità di
sangue». L’Avis provinciale di Modena
lancia l’appello a tutti i donatori con
una campagna di comunicazione, realizzata dalla Regione, su tutti i mezzi
locali, stampa, web, social, radio e tv,
oltre naturalmente all’invio di mail e
sms a ogni singolo donatore. L’invito
è a programmare la donazione estiva
rivolgendosi alle proprie sedi comunali,
che anche in estate sono regolarmente
“aperte per ferie”, o all’Avis provinciale allo 059/3684911 o visitando il sito
modena.avisemiliaromagna.it.
"EROS E PSICHE"
AL CAFFÈ LA FENICE
La nuova vasca esterna dovrà
avere dimensioni più contenute rispetto alle attuali di 25 x 50 metri,
con profondità da 1,30 a 2 metri, ma
soprattutto avrà una zona laguna destinata al prendisole e alle attività ludiche
rivolte specialmente alle fasce di età
minori, una zona di ammaraggio per
un nuovo scivolo e una per il nuoto
libero con tre corsie. Sono previsti due
nuovi campi da beach volley.
Il bar a servizio del parco estivo
sarà collocato all’interno della struttura coperta e può servire sia l’esterno
del parco acquatico sia l’interno. Tutti
i vialetti e le zone prendisole avranno nuove pavimentazioni e arredi
adeguati.
Le due vasche interne verranno
rifatte con sistemi tecnologici attuali
come le canaline bordo sfioro. Quella
grande avrà minore profondità. Pareti,
soffitti e vasche verranno coibentati
adeguatamente per ridurre i consumi.
Tutti i serramenti, con esclusione di
quelli montati recentemente, verranno
sostituiti.
Tutti gli impianti trattamento acque
di balneazione saranno integralmente
sostituiti e verranno realizzate vasche
tecniche di compenso per ridurre drasticamente l’attuale spreco di acqua
primaria.Recentemente è stato installato un impianto di cogenerazione che
sarà ovviamente riutilizzato ma verrà
inserito in un nuovo e funzionale contesto impiantistico.
Le attività che si svolgono attulmente nel Centro nuoto saranno
garantite fino all'inzio dei lavori.
Proseguono anche in luglio a
Mirandola gli appuntamenti al caffè
“La Fenice” presso la Galleria del
Popolo in via Pico. Mercoledì 20
luglio dalle 21,30, Roberta presenta
le collezioni “Eros e Psiche”. Giovedì
28 luglio, dalle 21, il Tango nella sua
versione più elegante: “Milonga di
Blu Tango in Galleria”. Per altre informazioni su attività e iniziativa che
si svolgono presso il locale, telefonare
allo 0535/1906576.
n. 14 - luglio 2016 ·
GIOVANI
Educatori e coordinatrice hanno dato vita a una curiosa pièce
SAN PIETRO IN ELDA
Aperitivo con delitto al centro estivo
27
Ha organizzato il circolo Anspi insieme al Comitato Fiera
A Mirandola i giochi senza frontiere
Il servizio del Comune di Mirandola apre a nuove modalità educative
La città dei Pico si è aggiudicata la nona edizione della manifestazione
MEMORIA
FESTIVAL
MIRANDOLA
C'era una volta il centro estivo, il
luogo-salvezza più per i grandi che per i
piccoli. Un approdo più per le mamme e i
papà, che per i loro figli, perché probabilmente considerato unico porto sicuro a cui
affidarsi, se i nonni non avessero garantito
la più totale disponibilità per accudire i
propri nipoti.
Poco importa poi se l'esperienza vissuta dai bambini non si fosse rivelata un
granché. Immaginate invece per un attimo
se il centro estivo diventasse “C'entro e
sto”. Se il meccanismo di inclusione e di
partecipazione si estendesse non solo ai
bambini, ma anche ai genitori. Immaginate
se la dimensione ludica di un momento
ricreativo diventasse un momento di condivisione famigliare, in cui a un “Aperitivo
con delitto” organizzato dagli educatori
partecipassero mamme, papà e figlioli. E
così, mentre i primi si impegnano a recitare
un copione di un giallo con incredibili
colpi di scena, i secondi si uniscono per
risolvere assieme gli intricati misteri della
trama. Pensate che è accaduto davvero.
Il salotto di Francesca Galeotafiore
infatti si è tinto di giallo mercoledì 3 luglio ed è stato il teatro all'aperto di questa
pièce dai fini educativi e ludici pensata
da Daniela Buompane, coordinatrice del
centro estivo del Comune di Mirandola,
che accoglie bambini dalla prima alla
quinta elementare. Daniela, assieme alle
educatrici e agli educatori (Ilenia Soccio,
Carmela Granato, Maria Cappello,
Roberta Savino, Eleonora Molinari,
Elena Gavioli, Martina Platone, Paola
Potenza, Sebastiano Sgarbi e Filippo
Benatti) è stata l'artefice di questo inconsueto appuntamento, che è stato un inno
alla condivisione.
Condivisione. Questa parola è tanto
cara al mondo social, ma forse lo è di più
per chi ci mette anima e cuore nell'organizzare le attività mattutine e pomeridiane
del centro estivo di Mirandola. Perché la
promessa di condivisione viene mantenuta. Non solo all'evento “Aperitivo con
delitto”, ma quotidianamente, quando i
bambini si impegnano al mattino a giocare
a rugby, calcio, pattinaggio, basket, pallavolo o quando si dedicano all'hip hop o alla
ginnastica artistica. Condividere significa
anche appassionarsi all'arte e alla musica,
alla recitazione, alla cucina, al canto, alla
recitazione o a ingegnarsi ai tornei di carte
nel pomeriggio. E ancora condividere
significa essere tutti allo stesso livello,
soprattutto quando si va in gita una volta
a settimana e si pranza al sacco. Niente
soldini ai bimbi, perché tutti mangiano
quello che c'è, senza differenza alcuna,
con occhio sempre attento alle possibili
intolleranze alimentari, s'intende. Tra i
programmi della gita settimanale non
può mancare l'uscita in piscina (al Bondy
Beach di Bondeno o alle piscine Acquatico
di Reggio Emilia) o ancora, la gita al mare
o il percorso albering in mezzo ai boschi.
Centro estivo o “C'entro e sto” fa rima con
condivisione di esperienze di amore (alzi
la mano chi non si è mai preso una cotta
per qualcuno da quando esistono i centri
estivi), di gioco, di atti di generosità, di
momenti in cui si mettono da parte gli
egoismi e si ascolta l'altro, di costruzione
dell'empatia e di vita, sì, possiamo affermarlo, perché “esperienze di vita” sarà una
locuzione frequente e anche banale, ma è
proprio il caso di dirlo!
Ancora ottimi piazzamenti
per la Ciclistica Mirandolese
Alcuni momenti dell'Aperitivo con delitto del centro estivo comunale
Si è conclusa lo scorso 6 luglio a San
Prospero la nona edizione dei Giochi
senza frontiere che hanno visto il trionfo di
Mirandola. La manifestazione si è svolta
presso il campo sportivo di San Pietro in
Elda ed è stata organizzata dai volontari
del locale circolo Anspi con la collaborazione del Comitato Fiera di San Prospero.
L’iniziativa ha preso il via sabato 2 luglio
con la giocosa disfida per bambini dai 4 ai
12 anni in collaborazione con il gruppo Sp
Fantasy. A seguire si sono svolte la notte
rosa senza frontiere e la cena con musica
con dj e scuole di ballo latino. Domenica
3 luglio la competizione è entrata nel vivo
con “GiochiaMo”, la seconda edizione dei
Giochi senza frontiere dei Comuni modenesi dell’Area Nord. A sfidarsi sono stati
Camposanto, Cavezzo, Concordia, Finale
Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice,
San Possidonio, San Prospero in sette
divertentissimi giochi. Al termine di una
competizione serrata, la vittoria è andata
al Comune di Mirandola, al secondo posto
Cavezzo, al terzo San Prospero. Lunedì 3
e martedì 4 luglio si sono svolte invece la
prima e la seconda semifinale della nona
edizione dei Giochi senza frontiere a cui
hanno partecipato otto squadre la prima
sera e dieci la seconda. I migliori 12 team
classificati si sono sfidati nella finale di
mercoledì 6 luglio. Anche in questo caso,
le varie compagini si sono affrontate in
sette giochi, alcuni in acqua, altri sulla
“terraferma”. La vittoria della nona edizione è andata alla squadra mirandolese
“Drink Team”, secondo posto per i “Campsent squad”, terzi classificati i sanprosperesi “Megapixel”. Premi speciali per “I
Gasati” (miglior travestimento), “Iannone
e le ombrellone” (miglior coreografia),
“Atletico Cavezzo” (miglior tifoseria).
«Ringraziamo tutti i volontari del locale
circolo Anspi che da nove anni supportano
Sono stati ricchi di grandi soddisfazioni i primi sei mesi del 2016 per la
Società Ciclistica Mirandolese 1903. I
giovanissimi atleti dell’ultra centenario
sodalizio hanno ottenuto ottimi piazzamenti in tutte le competizioni alle quali
hanno preso parte in giro per la regione,
segnalandosi particolarmente nelle categorie giovanissimi ed esordienti. Ottimi
piazzamenti e podi per i ragazzi giovanissimi nella categoria G00 di 5 anni con
Andrea Bianchini e Sara Trapani, nella
MESAN
FELICE
SAN FELICE
lo staff nell'organizzazione e tutti coloro
che hanno contribuito alla strepitosa
riuscita della manifestazione – ha detto
Matteo Borghi, uno degli organizzatori
e consigliere comunale di San Prospero
con delega allo Sport - inoltre un ringraziamento particolare va a tutti gli assessori
allo Sport dei Comuni dell’Area Nord che
hanno contribuito alla realizzazione del
secondo trofeo GiochiaMO».
Per il sindaco di San Prospero Sauro
Borghi: «i complimenti vanno a tutti gli
organizzatori e ai volontari che ogni anno
riescono a portare tantissimi giovani a San
Pietro in Elda. Vederli giocare in armonia
e allegria significa che la manifestazione
è ben organizzata e che ogni anno cresce
sempre di più». L'appuntamento è per
il 2017 quando si svolgerà la decima
edizione.
categoria G1 di 7 anni con Matteo Victor
Marchetti, nella categoria G2 di 8 anni
con David Pirani, Alessandro Trapani,
Alessandro Barelli, Leonardo Corsini e
Thomas Gentilini, nella categoria G3 di 9
anni con Alex Molinari, Matteo Galvani
e Leonardo Boselli, nella categoria G4 di
10 anni con Christian Contesini, nella
categoria G5 di 11 anni con Mintaka
Cont e Cristian Talloru e nella categoria
G6 di 12 anni con Francesca Bertolini.
Da evidenziare come le “terribili” cicliste
Sara Trapani, Mintaka Cont e Francesca
Bertolini continuino a dare molto filo
da torcere al gruppo maschile. Negli
esordienti ci sono stati ottimi risultati per
Elia Paltrinieri e Riccardo Battelli senza
dimenticare il pluripremiato Marco Varolo che si trova al 29° posto della classifica
nazionale. Comprensibilmente soddisfatto
Michele Bianchini, presidente della
storica società mirandolese, grato ai suoi
ragazzi e ai suoi collaboratori per gli eccellenti risultati «che danno prestigio alla
Ciclistica ma anche al nostro territorio» ha
detto Bianchini. Per informazioni sulla Società Ciclistica Mirandolese consultare la
pagina Facebook “Mirandolese Liquigas”
o il sito www.scmirandolese.it
AUSER
Adele regina
di bellezza
A Cavezzo proseguono i corsi
di attività motoria per adulti
La ventenne
sanfeliciana Adele
Bertolini (foto) si è
aggiudicata il concorso “Bellezze sotto
il campanone” che
si è svolto lo scorso
7 luglio a Sassuolo
nell’ambito dei “Giovedì sotto le stelle”, la
tradizionale kermesse
di eventi e iniziative che da 18 anni anima
con migliaia di visitatori il centro storico
nei giovedì del mese di luglio. Soddisfatta
la giovane vincitrice del concorso che
alla “Gazzetta di Modena” ha detto: «Ho
vissuto una giornata non basata sulla competizione ma sulla conoscenza reciproca
con le altre concorrenti ed è stato davvero
tutto molto bello. Era il mio primo concorso, spero di andare avanti e farne altri».
Proseguono a Cavezzo i corsi
Auser di attività motoria per adulti.
L’iniziativa si svolgerà nel periodo
settembre 2016-aprile 2017, il martedì
e il giovedì, presso la palestra del plesso
scolastico “G. Masi” di via 1° Maggio/
via Sergio Neri. I corsi sono tenuti
da docenti qualificati. Sono aperte le
iscrizioni.
Per informazioni rivolgersi all’Auser di Cavezzo in via Rosati, 46 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12. Telefono
e fax: 0535/59238, e mail: cavezzo@
ausermodena.it
n. 14 - luglio 2016 ·
MIRANDOLA
Premiati anche gli ospiti dell'Asp, accompagnati dagli scout
In 500 di corsa ricordando Umbertina
Podistica Finalese in evidenza nel Trofeo estivo dedicato alla staffetta partigiana
Alcuni momenti del Trofeo podistico
"Umbertina
Smerieri"
29
Sono stati circa 500 i partecipanti
al 38° Trofeo “Umbertina Smerieri”
che si è svolto lo scorso 26 giugno a
Mirandola in una giornata caldissima. Alla camminata, organizzata dal
Gs Podisti Mirandolesi, era presente
per la prima volta anche Almo, il
figlio della giovane donna trucidata
dai nazifascisti a cui è intitolato il
Trofeo. Almo, assieme al vicesindaco di Mirandola, Alessandro Ragazzoni, ha premiato atleti e società
partecipanti alla manifestazione.
Due i percorsi previsti, uno di
2,500 chilometri e uno di 8,300
chilometri. Pur non essendo una
manifestazione competitiva, ai primi
arrivati sono state consegnate sporte
di prodotti locali che sono andate
ai primi tre uomini, alle prime tre
donne e ai primi ragazzi. A tutti i
partecipanti è stato donato un pacco
di biscotti dell’industria alimentare
Pico di Mirandola.
Come sempre il Trofeo ha avuto una connotazione sociale con
la partecipazione gratuita di atleti
diversamente abili e dei loro accompagnatori. Erano presenti diverse
associazioni Onlus come “La Zerla”,
“Noi per loro”, Asdam.
Quest’anno gli scout mirandolesi hanno accompagnato gli ospiti
dell’Asp, spingendo le carrozzine sul
percorso di 2,500 chilometri. Tra le
associazioni Onlus presenti, la prima
classificata è stata Asp Mirandola,
seguita da “La Zerla”, poi Asdam e
“Noi per loro”.
Delle società non Onlus partecipanti, prima è risultata la Podistica
Finalese che si è aggiudicata il
quadro offerto dalla pittrice Nadia
Possidoni, mentre la seconda, la
Podistica Riese, è stata premiata
con il dipinto offerto da Giuseppe
Castellazzi. Premiate poi le altre società con coppe, ceramiche, salumi,
nonché sporte di prodotti in natura,
offerti sempre dalle ditte locali. Per
quanto riguarda invece la classifica
individuale, primo tra gli uomini è
stato Matteo Dalliolo e prima tra le
donne Antonella Benatti.
«Un grazie particolare va alla
Fondazione Cassa di Risparmio di
Mirandola che sostiene il nostro progetto verso le persone diversamente
abili – ha detto Paolo Pollastri, presidente dei Podisti Mirandolesi – ma
dobbiamo ringraziare anche le ditte
che hanno contribuito alla riuscita
del Trofeo, Comune di Mirandola,
Servizio sanitario regionale, Regione Emilia Romagna, Provincia
di Modena, Coni, Cip, Croce Blu,
Amo, Ciclistica Mirandolese, polizia municipale, Aeop, gli scout
mirandolesi.
Grazie anche alla Folgore calcio
per l’ospitalità e al medico Ferrari.
Invito tutti i partecipanti a tornare
il prossimo anno per l’edizione del
2017, ma prima arrivederci sempre
a Mirandola, domenica 20 novembre
per la nostra camminata di Francia
Corta».
MIRANDOLA
Pollastri cede solo in finale
ai nazionali di tennis per bancari
Sopra e sotto, la consegna dei quadri di Giuseppe Castellazzi e Nadia Possidoni
alla presenza del vicesindaco Alessandro Ragazzoni (in maglia bianca)
Il tennista mirandolese Paolo Pollastri brilla di nuovo ai Campionati
nazionali di tennis per bancari.
Dopo le semifinali raggiunte
nell’edizione del 2015, quest’anno
Pollastri (classifica N.C.) è arrivato
addirittura in finale, sempre nella categoria over 70. I Campionati si sono
svolti dal 19 al 26 giugno nel villaggio
Valtur di Simeri (Cz).
È stata una settimana intensa per il
tennista mirandolese, di incontri tirati
e giocando tutti i giorni,
Pollastri si è sbarazzato in semifinale del trentino Sossas (classifica
4/3) e in finale si è trovato di fronte
l’amico veronese Poggetta (4/2), vero
atleta e vincitore di molti tornei.
L’avversario ostico e la settimana
pesante, hanno provocato un po’ di appagamento nel mirandolese, che dopo
un inizio incoraggiante ha ceduto al
più forte collega. Resta comunque
l’ottimo e insperato risultato e c’è da
scommettere che Pollastri il prossimo
anno sarà ancora della partita.
n. 14 - luglio 2016 ·
AREA NORD
31
Da tre anni studia a Rotterdam nella prestigiosa Codarts University
Danza, il sogno di Matilde è realtà
Tommasini, già allieva di Arckadia, è stata selezionata per produzioni europee
MIRANDOLA
C'è tempo fino al 20 luglio
per segnalare gli sportivi
Il prossimo sabato 3 settembre si
svolgerà a Mirandola, in occasione
della Festa del Volontariato, il Galà
dello Sport (nella foto l'edizione 2008).
Nel corso dell’iniziativa saranno
premiati atleti e squadre meritevoli
che si sono distinti nelle varie attività
sportive. Un’apposita commissione,
composta da Gino Mantovani, Vanni
Benatti, Antonio Modena, Franca
NUOTO
Pioggia di medaglie
per Atlantide Onlus
Matilde Tommasini, allieva della
scuola di danza Arckadia di San Felice
e Crevalcore, diretta da Katia Calzolari
e Claudia Minozzi, dopo avere vinto
diversi concorsi italiani, ha definitivamente spiccato il volo in Olanda. Matilde
era entrata nella prestigiosa Codarts
University of Art di Rotterdam nel 2013,
a soli 16 anni, risultando la più giovane
studentessa mai ammessa alla scuola
dopo una selezione tra 120 aspiranti.
La Codarts conta circa mille studenti di
50 nazionalità diverse, con insegnanti
e coreografi che provengono da tutte le
parti del mondo. Matilde, al terzo anno di
studio, è diventata una componente della
Compagnia di danza “Amenti Collective”
e pur continuando a frequentare la scuola,
è stata selezionata per diverse produzioni
tra cui “Tour on the move”, che ha fatto
tappa in diversi Stati europei.
«Le auguriamo un super in bocca al
lupo e una vita all’insegna della danza»
hanno detto Katia Calzolari e Claudia Minozzi che l’hanno scoperta e incoraggiata
a intraprendere questa strada.
Ganzerli, Raffaele Forapani e Paola
Gavioli, esaminerà tutte le segnalazioni
inviate da associazioni e società sportive che hanno tempo fino al 20 luglio
per comunicare i nominativi degli atleti
da premiare che sono da inviare alla
mail: [email protected].
Per informazioni rivolgersi a Paola
Gavioli allo 0535/29623.
Pioggia di medaglie per Atlantide Onlus Mirandola ai XXXIX
Campionati italiani assoluti estivi di
nuoto paralimpico che si sono svolti a
Bergamo dall’1 al 3 luglio scorsi. Le
gare, ottimamente organizzate dalla
Phb Bergamo, hanno vinto contro
il maltempo e hanno visto 180 atleti
contendersi 24 titoli Open e 146 titoli
Assoluti italiani. Alla manifestazione,
ripresa anche dalla Rai, erano presenti, tra gli altri, il presidente della
Finp Roberto Valori, il segretario
Generale Franco Riccobello e il vicepresidente del Coni Luca Pancalli.
Atlantide si è presentata in una
forma non ottimale per piccoli problemi fisici, ma lo spirito di squadra ha
prevalso su tutto, anche sul maltempo. Le gare, infatti, non si sono mai
fermate e la staffetta di Atlantide, che
ha gareggiato sotto un vero e proprio
diluvio e con un fortissimo vento
traversale, è riuscita comunque per
la prima volta a vincere una medaglia
(bronzo).
Complessivamente molto buono il
bilancio per gli atleti mirandolesi che
sono tornati a casa con 15 medaglie:
sei ori, tre argenti e sei bronzi e un
ottavo posto in classifica generale nel
medagliere su 60 società di appartenenza accorse da tutta Italia.