Scheda tecnica - IRAC Tech S.r.l.

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Scheda tecnica - IRAC Tech S.r.l.
SCHEDA PRODOTTO
Impianti di distillazione automatici multiciclo
serie MAV 200-335-500
Trattasi di impianti di rigenerazione solventi esausti completamente automatici, sia nel carico che nello
scarico, escludendo qualsiasi manualità da parte dell’ operatore con conseguente maggior sicurezza
inerente la movimentazione di prodotti tossici e infiammabili. Gli impianti MAV sono disponibili in varie
configurazioni, concepiti e realizzati appositamente per rispondere alle complesse esigenze in ambito
industriale. Gli impianti MAV sono dotati di una logica di distillazione MONOCICLO – MULTICICLO gestita
da PLC programmabile (tranne Livello 0)
Legenda: Composizione impianto
Ciclo di lavoro standard
Dati tecnici
Configurazioni possibili
Tabella produttività
Lay-out di ingombro
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Apparecchiatura costruita secondo i dettami delle normative vigenti (Europee e nazionali), munita di dichiarazione di
conformità del marchio CE; costruita per essere utilizzata in luoghi con pericolo d’esplosione ATEX Zona 1, con protezione
Eexd (ANTIDEFLAGRANTE) ed in classe di temperatura T3 (massima temperatura superficiale 200°C).
Apparecchiatura conforme alla Direttiva ATEX 94/9CE
Funzionamento automatico: Carico del solvente esausto in automatico tramite pompa pneumatica a doppia membrana in
PTFE da 1” ARO, da vostra cisterna, (su richiesta integrata nel nostro sistema SGL/INOX) con livello a galleggiante per il
massimo riempimento. Scarico dei reflui (inchiostri, vernici) tramite valvola di fondo all’interno del “serbatoio di stoccaggio
morchie”, oppure all’interno del “serbatoio di trasferimento morchie” per essere poi trasferito, in automatico, in una Vs.
cisterna da 1000 lt. commerciale (TAR - optional).
Composizione:
A) STRUTTURA E CARROZZERIA IN ACCIAIO VERNICIATO
B) CARICAMENTO DELL’ OLIO DIATERMICO: carico in automatico dell’olio diatermico attraverso l’attivazione di una pompa
pneumatica dedicata, installata sul telaio dell’impianto (disponibile su mod. MAV 335 - 500)
C) SERBATOIO BOLLITORE A FONDO CONICO SFC (conicità a 33 gradi) per agevolare lo scarico delle morchie, dotato di:
1. Livello di massimo riempimento per il carico in automatico del solvente da rigenerare (CA – punto D1 di serie su tutti i
Livelli 0-1-2-3-4-5).
2. Valvola d’intercettazione sulla tubazione di carico del solvente.
3. Valvola di intercettazione sulla linea del vuoto (VAL-CHI, punto E– Solo Livello 4-5 optional per Livello 0-1-2-3).
4. Riempimento effettuato tramite pompa pneumatica a doppia membrana da 1” ARO portata max. 197 litri/1’
5. Impianto di miscelazione, a pale mobili, per il rimescolamento dei liquidi durante la fase di distillazione,
particolarmente utile per agevolare lo scarico dei residui, ottenere un maggior scambio termico e mantenere pulite le
pareti del serbatoio di distillazione (AGI - punto H di serie su Livello 3-4-5, optional per Livello 0-1-2).
6. Valvola pneumatica per il funzionamento automatico dello scarico dal fondo.
7. Coibentazione, su tutte le pareti, al fine di ottimizzare il riscaldamento.
8. Coperchio, progettato con doppia intercapedine interna, dotato di valvola unidirezionale, per mantenere un ambiente
privo di aria (ottimizzazione della coibentazione).
D) IMPIANTO ELETTRICO GESTITO DA PLC PROGRAMMABILE con le seguenti funzioni:
1. CA – Carico automatico del solvente esausto:
Caricamento automatico, tramite pompa pneumatica a doppia membrana in PTFE da 1” ARO, gestito
mediante misuratore di livello a galleggiante, installato sul serbatoio, combinato con un timer di sicurezza
nella fase di carico. Quest’ultimo è impostato per intervenire procedendo allo stop CICLO nel caso in cui, al termine
del suo conteggio, il misuratore di livello non abbia dato consenso.
2. Distillazione:
- Tempi, fasi e temperature di ciclo sono gestite automaticamente dal PLC a seconda della percentuale di inquinante
e punti di ebollizione del liquido da trattare.
- Regolazione della potenza durante le fasi tramite parzializzazione delle resistenze.
- Riscaldamento:
- VERSIONE STANDARD: Riscaldamento a convezione naturale, l’olio diatermico viene riscaldato tramite
resistenze elettriche immerse, nello stesso, all’interno di una speciale caldaia, realizzata come intercapedine
attorno al serbatoio bollitore.
- VERSIONE ACTIVE: Riscaldamento con movimentazione dinamica dell’olio diatermico tramite pompa
speciale dedicata. L’olio viene riscaldato tramite resistenze elettriche immerse, nello stesso, all’interno di una
speciale caldaia, realizzata come intercapedine attorno al serbatoio bollitore.
Elementi riscaldanti (sia per versione Standard che Active) :
- no. 02 resistenze da 6 KW cad. per MAV 200
- no. 04 resistenze da 6 KW cad. per MAV 335
- no. 04 resistenze da 10 KW cad. per MAV 500
In caso di problemi energetici si può intervenire meccanicamente sulle resistenze per suddividere il carico di
potenza.
- Controllo termostatico di fine distillazione al raggiungimento di una temperatura limite dei vapori di solvente
(Esempio: Prodotto con un range di ebollizione da 50°C a 135°C – Temperatura limite impostata: 145°C. Al
raggiungimento della temperatura limite la macchina termina il ciclo)
- Dispositivo di gestione dei differenti livelli di vuoto nelle varie fasi di distillazione(VAL-CHI, punto E – Solo Livello 45 optional per Livello 0-1-2-3)
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3) Scarico dei residui di distillazione: CLASSICO SCARICO A FREDDO DEI RESIDUI
Nella configurazione SFF (Livello 0-1): scarico automatico, a freddo, dei residui di distillazione dal
fondo del serbatoio bollitore dopo attesa per il raffreddamento degli stessi, all’interno del “serbatoio di
stoccaggio morchie”.
 Valvola di scarico morchie, con apertura automatica, gestita da termostato di rilevamento temperatura olio e da timer,
dedicato al conteggio del ciclo di raffreddamento. La valvola rimane aperta per un tempo impostabile, normalmente
dai 3 ai 5 minuti.
 Apertura manuale, da utilizzare solo per operazioni straordinarie, con pulsante gestito dall’operatore a vista livello,
(chiusura a rilascio del pulsante). Lo scarico manuale è consentito comunque, solo sotto la soglia di temperatura
impostata precedentemente nel sistema di sicurezza (< 50°C), come da normativa vigente.
 Sensore di sicurezza a camma per il controllo dell’effettiva apertura/chiusura della valvola di scarico. Questo sistema
di sicurezza, assieme al controllo protettivo del carico CPC (punto 4), controlla ad ogni riempimento, i livelli e gli scarichi effettuati, al fine
di evitare la possibilità di creare reazioni esotermiche, dovute ad un accumulo di residuo all’interno del serbatoio bollitore
TEMPO DI ATTESA PER RAFFREDDAMENTO RESIDUI AL DI SOTTO DEI 50°C: indicativamente dalle 6/7 h alle 10/12 h - il tempo di
attesa viene determinato in base alla quantità di residuo, alla sua viscosità ed alla buona coibentazione (conforme alla
normativa 373/76 per il risparmio energetico per un maggior rendimento dell’impianto). Nella configurazione SFF (scarico
automatico, a freddo, dei residui di distillazione) lo scarico può avvenire in fusto commerciale da 200 litri, con “apertura a
cravatta”, oppure in cisterna commerciale da 1000 litri in Pte, al fine di avere maggior volume di stoccaggio. La macchina,
prima di qualsiasi operazione, verifica, tramite apposito sensore, la presenza del contenitore di scarico, al fine di evitare
fuoriuscite di prodotti inquinanti.
3A) Scarico dei residui di distillazione: SCARICO A CALDO E MULTI CICLO AUTOMATICO
Nella configurazione SFC (Livello 2,4,3,4,5) scarico automatico, a caldo dei residui di distillazione
dal fondo del serbatoio bollitore senza attesa per il raffreddamento dei residui. Questo sistema
comporta un notevole risparmio energetico, in quanto, la potenza termica impiegata nella prima di una
serie di distillazioni multi-ciclo, non è dispersa ma viene riutilizzata. Tutto ciò consente di ottenere un
abbattimento dei costi energetici pari a circa il 25-30% (calcolato sulla base di 3 cicli consecutivi)
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Al termine della distillazione, dopo un’attesa pari a 5 minuti, viene ripristinata la pressione atmosferica all’interno
del serbatoio bollitore qualora la macchina sia dotata di impianto da vuoto VAL/CHI (punto E – solo livello 4-5
optional per livello 0-1-2-3)
Temporizzatore di apertura/chiusura della valvola di scarico residui (3-5 minuti).
Sensore di sicurezza a camma per il controllo dell’effettiva apertura/chiusura della valvola di scarico. Questo
sistema di sicurezza, assieme al controllo protettivo del carico CPC (punto 4), controlla ad ogni riempimento, i
livelli e gli scarichi effettuati, al fine di evitare la possibilità di creare reazioni esotermiche, dovute ad un accumulo di residuo all’interno
del serbatoio bollitore.
Coperchio per la chiusura ermetica, del vs. fusto commerciale da 200 litri, dedicato allo “stoccaggio dei residui”, semi-liquidi. Sistema
dotato di traslazione verticale, servita da cilindri pneumatici, e coppia di tubazioni telescopiche per il deflusso dei residui. Tubazione
dedicata allo sfiato direttamente collegata al serbatoio bollitore. Questo sistema evita qualsiasi emissione in atmosfera.
Controllo tramite galleggiante del livello morchie nel fusto residui per evitare il traboccamento.
Controllo presenza fusto: lo scarico è inibito qualora non sia presente il fusto di raccolta residui
Nella configurazione SFC (scarico automatico, a caldo, dei residui di distillazione) lo scarico può avvenire in fusto
commerciale da 200 litri, con “apertura a cravatta”. Quest’ultimo è posizionato nella parte inferiore dell’impianto, protetto da
appositi sportelli di sicurezza. La macchina, prima di qualsiasi operazione verifica, tramite apposito sensore, la presenza del
fusto di scarico, al fine di evitare fuoriuscite di prodotti inquinanti.
- Optional per configurazione SFC: TAR – Trasferimento Automatico Residui verso altri contenitori comm.li
Questo sistema prevede il trasferimento dei residui di distillazione, in automatico, dal serbatoio di trasferimento
morchie, dopo attesa del raffreddamento al di sotto dei 50°C (il raffreddamento avviene per dispersione naturale), verso
cisterne commerciali di capacità maggiori (esempio cisterna commerciale 1000 lt.). Il tutto avviene automaticamente tramite
una pompa pneumatica a doppia membrana in PTFE da 1” ARO collocata sull’impianto, che permette lo svuotamento del
circuito ed evita la formazione di occlusioni. Il tubo erogatore morchie, applicato alla cisterna commerciale, è dotato di un
sensore di livello posto sull’estremità, che consente di evitare travasi o versamenti accidentali. Nel caso in cui la cisterna di
contenimento dovesse riempirsi, un segnale acustico avviserà dell’avvenuto riempimento ed il ciclo verrà interrotto
automaticamente.
TUTTA LA LOGICA DI FUNZIONAMENTO E’ PNEUMATICA E AUTOMATICA.
Per la distillazione di ingenti quantitativi di solvente, esiste un’ ulteriore
evoluzione del sistema TAR, che comporta l’installazione di uno
specifico “serbatoio di trasferimento morchie” STM (optional disponibile
per il livello 2-3-4-5), atto esclusivamente al trasferimento e non allo
stoccaggio. Questo insieme, annesso alla valvola di scarico, a tenuta
ermetica, con tubazione di sfiato, permette di impostare il MAV con il
programma MULTICICLO NON STOP (continuo) prevedendo che il
“serbatoio di trasferimento” sia sempre libero.
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TAR – Trasferimento Automatico Residui verso altri contenitori comm.li
TAR
Cisterna da 1000 litri in PTE dedicata alla raccolta delle morchie di
distillazione prelevate in automatico dal fusto di raccolta da 200 litri
posizionato al di sotto del bollitore oppure dal serbatoio di trasferimento
morchie STM (descrittivo pagina 4)
Tubo di erogazione scarico morchie integrato con galleggiante magnetico di
massimo livello collegato ad allarme sonoro pneumatico
4. CPC - Controllo protettivo del carico: Questo controllo è necessario per garantire lo svuotamento completo del
bollitore dalle morchie prodotte del ciclo di distillazione precedente; questa sicurezza consente di non accumulare
maggiormente, nel ciclo successivo, una quantità di inquinante tale da ridurre notevolmente la produttività della
macchina con conseguente rischio di eventuali reazioni esotermiche.
5. CPF - Carico Protettivo Finale: Ulteriore carico del serbatoio bollitore, al termine dei cicli pre-impostati, allo scopo di
mantenere una massa, liquida e fredda, per preservare l’insorgere di eventuali reazioni esotermiche e preservare le
tenute, dello scarico, da possibili incrostazioni.
Sicurezze:
controllo della sovra-temperatura olio diatermico tramite termostato “sicurezza sovra-temperatura olio”
- controllo dei motori delle ventole di raffreddamento tramite salvamotore
- controllo del motore dell’agitatore tramite salvamotore (AGI – punto H di serie su Livello 3-4-5)
- controllo delle reazioni esotermiche gestito da termostato con l’intervento di apertura di valvole per l’immissione di acqua
di raffreddamento proveniente dalla vs. rete idrica (ESO- punto G di serie su tutti i Livelli)
- controllo del deterioramento dell’olio di riscaldamento con segnalazione visiva a 1000 ore con successivo blocco totale
dell’impianto a 1200 ore.
- controllo costante della presenza aria compressa
- controllo costante della presenza acqua di rete (ESO - punto G di serie su tutti i Livelli)
- rifiuto di inizio ciclo senza la presenza del fusto morchie
- rifiuto di inizio ciclo con il fusto residui aperto
- rifiuto di apertura coperchio fusto residui durante lo scarico e per un certo periodo di tempo in attesa che la temperatura
scenda al di sotto dei 50°C
- controllo della temperatura distillato tramite circolazione forzata di liquido refrigerante proveniente dal chiller di cui
l’apparecchiatura è dotata (impianto da Vuoto VAL- CHI , punto E)
- Controllo del motore della pompa vuoto tramite salvamotore (impianto da Vuoto VAL- CHI, punto E)
- Controllo della temperatura della pompa vuoto(impianto da Vuoto VAL- CHI, punto E)
- OPTIONAL MEMO CONTROL (Livello 1,2,3,4,5): Sistema di monitoraggio di ogni ciclo di funzionamento dell’impianto di
distillazione serie MAV. Monitoraggio e registrazione dei parametri, rilevamento e trasferimento bilaterale dei dati
costruttore/cliente e controllo del processo. Tale sistema permette interventi sul programma della macchina direttamente
dalla sede del costruttore. Creazione di diagrammi di rendimento e funzionalità della macchina; avvisi via email/sms/chiamata vocale,automatici all’insorgere di eventuali anomalie con controllo di presa in carico dell’avviso.
Questo sistema non necessita di programmi dedicati da installare su personal computer, ma ogni dato è consultabile
tramite Browser Internet da qualsiasi PC o dispositivo mobile in qualsiasi momento. Il Memo Control è un’“assistenza
vera e propria al minimo costo”.
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- Composizione del quadro comandi a bordo macchina (Livello 1-2-3-4-5):
- n° 4 spie luminose: rete, ciclo, fine ciclo, emergenza
- n° 1 pulsante di start
- n° 1 interruttore generale
- n° 1 pulsante di interruzione ciclo
Pannello di comando remoto (touch-screen) da collocarsi a distanza in
ambienti non assoggettati alle regole di zonizzazione previste dalle
normative ATEX. Se previsto, in quanto OPTIONAL, all’interno del pannello
remoto verrà alloggiato il sistema MEMO CONTROL per la tele-assistenza,
controllo totale dell’impianto via web.
- Quadro di comando elettromeccanico per Livello 0: IL CICLO DI LAVORO del Livello 0 è
composto da due fasi di lavoro e riscaldamento. La prima fase, normalmente è impostata per
l’evaporazione della frazione basso bollente, mentre la seconda, più veloce, permette l’estrazione
totale del prodotto da distillare. Solo nella prima fase, tramite un apposito selettore, la macchina
può ridurre la potenza al fine di evitare sovra – ebollizioni, che potrebbero causare schiume e
trascinamenti, di inquinante, nel prodotto distillato
E)
VAL/ CHI - IMPIANTO DA VUOTO:
Sistema composto da:
- Generatore di vuoto, con pompa ad anello liquido, in esecuzione antideflagrante Atex Ex II 2G.
- Il vuoto è generato utilizzando il liquido distillato prelevato da un serbatoio speciale di accumulo refrigerato
(SR).
- La refrigerazione è indotta dal liquido proveniente dal Chiller (CHI) posizionato in “ZONA 2 ATEX” .
- Il Chiller di raffreddamento, provvede a fornire acqua glicolata e refrigerata sia al serbatoio di accumulo (SR), per la
pompa del vuoto, che al post-condensatore per il raffreddamento del liquido distillato.
Il Chiller CHI è composto da: Telaio in acciaio verniciato a polvere, circuito idraulico completo di serbatoio, pompa
di circolazione, evaporatore a piastre, valvola termostatica, allarme blocco frigo, termostato elettronico di
regolazione, termostato antigelo, pressostato di bassa e alta pressione circuito gas, livello visivo del liquido, valvola
manuale per scarico serbatoio.
L’utilizzo di un impianto da vuoto con chiller di raffreddamento, così studiato, evita di creare esalazioni inquinanti
nell’area di lavoro a differenza dei sistemi tradizionali.
Il livello di raffreddamento è mantenuto costante e si evitano rilevanti perdite di solvente, condizionate dalla temperatura
ambiente, anche oltre il 10%.
CONSIDERAZIONI E PUNTI DI FORZA DEL SISTEMA EQUIPAGGIATO CON IMPAINTO DA VUOTO /CHILLER
DI RAFFREDDAMENTO:
Nell’ eventualità che sopraggiunga un eventuale anomalia alla pompa da vuoto, la macchina procederà in modo
automatico, come segue:
- isolamento della pompa da vuoto;
- commutazione della valvola di scarico, del distillato, con conseguente by-pass del serbatoio di accumulo
refrigerato (SR) e scarico diretto nella cisterna di raccolta solvente distillato;
- allarme con segnalazione sul pannello touch-screen;
- possibilità, per l’operatore, di impostare il programma specifico e lavorare a pressione atmosferica.
Nell’ eventualità che sopraggiunga un’eventuale anomalia, al chiller di raffreddamento, in modo automatico la
macchina procederà come segue:
- isolamento della pompa da vuoto;
- commutazione della valvola di scarico del distillato con conseguente by-pass (come sopra);
- allarme con segnalazione sul pannello touch-screen (possibilità di risolvere il problema resettando per ripartire
entro 15’);
- nel caso in cui l’avaria del chiller non sia risolvibile in breve tempo, si potrà comunque continuare la distillazione
escludendo la pompa da vuoto;
- dato che il chiller non è in funzione, se la temperatura del distillato dovesse salire al di sopra dei 50°C, interverrà il
raffreddamento mediante acqua di rete a perdere (consumo 4-5 lt. min).
Tale concezione tecnologica permette all’impianto di continuare i propri cicli di distillazione. Eventuali interventi tecnici,
a bordo macchina, necessari per il ripristino del chiller, o della pompa da vuoto, non interferiranno nella regolare
attività dell’impianto. (Esempio: nel caso il chiller sia in avaria, per motivi a voi sconosciuti, e siate in attesa di un
intervento tecnico, potrete continuare a distillare con il programma a pressione atmosferica, e con l’intervento
dell’acqua di rete, in caso di bisogno)
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F)
SISTEMI DI CONDENSAZIONE:
1 - Condensazione ad aria a convezione forzata
Condensatore con serpentine in rame od in acciaio Aisi 304 (OPTIONAL) ed alette in alluminio.
Ventola di raffreddamento motorizzata con pale bilanciate e convogliate.
Collegamento diretto con il serbatoio bollitore.
2 - Post-condensatore in acciaio inox AISI 304 a piastre (PC):
Condensatore supplementare, ad acqua a perdere, od acqua glicolata, refrigerata, proveniente dal chiller, se
prevista l’opzione VAL/CHI (punto E), il quale si attiva automaticamente, nei periodi di maggior temperatura
ambiente, al superamento da parte del distillato, in uscita dal condensatore ad aria, di una temperatura
superiore a 60°C. L’acqua del chiller è sostituita automaticamente dall’acqua di rete (a perdere) nel caso di
avaria del Chiller.
G)
ESO - IMPIANTO PER LA SOPPRESSIONE DI EVENTUALIREAZIONI ESOTERMICHE:
Qualora accidentalmente, nonostante le precauzioni intraprese, si debba far fronte ad una reazione esotermica, una
sonda di temperatura (PT 100), posta in sede opportuna, sentendo il superamento della temperatura di sicurezza preimpostata, consente: l’apertura della valvola per l’ingresso dell’acqua e l’apertura della valvola per lo scarico dei vapori
(e acqua). L’ingresso di acqua all’interno del serbatoio bollitore ha lo scopo di sopprimere immediatamente la reazione
esotermica.
Sistema composto da:
- sonda di temperatura (PT 100) per il rilevamento temperatura pericolosa controllo sia dei vapori del distillato che
del vapore di riscaldamento;
- valvola di intercettazione apertura acqua;
- canalizzazione di immissione acqua nel bollitore;
- apertura valvola per l’uscita ed il convogliamento dei vapori e dell’acqua in eccesso;
- pressostato di sicurezza controllo pressione acqua. Nel caso quest’ultimo non rilevasse un’adeguata pressione,
dell’acqua di rete, il ciclo si fermerebbe.
H)
AGI - IMPIANTO DI MISCELAZIONE CON PALE MOBILI INCERNIERATE E CONFORMATE in modo che il moto stesso forzi la pala a
contatto con la parete e risulti particolarmente utile per tenere in sospensione le morchie ed impedire che si formino
incrostazioni sulle pareti e sul fondo (miglior scambio termico – minor consumo energetico)
Sistema composto da:
- motoriduttore elettrico per movimentare le pale con doppia riduzione;
- albero motore passante attraverso il coperchio e dotato di guarnizione speciale di tenuta ermetica;
- sul fondo dell’albero è collegato un dispositivo di antiocclusione per agevolare la fuoriuscita dei residui liquidi dal
foro posto sul fondo del serbatoio.
PUNTI DI FORZA DEL NOSTRO IMPIANTO DI MISCELAZIONE AGI:
La parte inferiore dell’albero rotante è corredata di un dispositivo anti-occlusione specifico per il passaggio di
scarico. Le pale di miscelazione, all’interno del serbatoio bollitore, sono realizzate in modo particolare in quanto il
movimento stesso, unito alla spinta ottenuta dal liquido da movimentare, fanno si che le pale mobili aderiscano alle
pareti del bollitore, allo scopo di effettuare una raschiatura delle pareti ed ottenere maggiore pulizia. Le pale sono
dotate di raschiatori di metallo più tenero (Bronzo) al fine di evitare abrasioni sulle pareti del serbatoio, di facile
sostituzione.
Il gruppo pale mobili ha inoltre un ulteriore scopo, certamente non secondario, che è quello di favorire l’adesione del
liquido, sulle pareti calde, ed aumentare così lo scambio termico. Inoltre, durante la fase di scarico delle morchie,
le pale agevolano la fuoriuscita dalla canalizzazione di scarico. Senza l’impiego di questo sistema si potrebbero
formare incrostazioni sulle pareti del bollitore in breve tempo, che impedirebbero uno scambio termico adeguato. In
secondo luogo la rimozione risulterebbe improba e malsana.
Infine questo sistema garantisce un maggior “strippaggio”, estraendo una maggior quantità di solvente, in minor
tempo con conseguente diminuzione del residuo di scarto.
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I)
MIXER
TR - IMPIANTO DI FRANTUMAZIONE ED ESSICAZIONE DEI RESIDUI DI DISTILLAZIONE CON PALE MOBILI INCERNIERATE E
in modo che il moto stesso forzi la pala a contatto con la parete e risulti particolarmente utile per tenere
miscelati gli inerti (materiali impiegati per aiutare la disgregazione del residuo) al solvente durante la distillazione,
triturando i residui (portando gli stessi ad uno stato solido) durante la fase finale. A tal proposito IRAC ha tenuto in
considerazione anche il delicato aspetto della fase di scarico dei residui solidi. Da queste necessità è nato il sistema di
frantumazione a profilo speciale, realizzato per scaricare in spinta i residui. (per maggiori informazioni richiedere
scheda prodotto MAV Mixer-TR)
CONFORMATE
PUNTI DI FORZA DEL NOSTRO IMPIANTO DI MISCELAZIONE MIXER-TR:
Il sistema ad essicazione dei residui, permette di rigenerare fino al 97% del solvente all’interno del serbatoio.
Questo dato significa che, rispetto ad un distillatore standard, sia esso di nostra produzione, oppure della
concorrenza, il residuo viene strippato. Se dovessimo esprimere questo concetto con i numeri, un rigeneratore
standard, con scarico liquido, o melmoso, produce circa un residuo che contiene ancora un 70-80% di solvente.
Con l’integrazione al sistema dell’impianto MIXER-TR, riusciamo a rigenerare anche il solvente residuo rimasto
nella morchia.
Il residuo, grazie all’impiego di materiali inerti, risulterà essere sotto forma di polvere o residuo solido,
tendenzialmente non infiammabile, declassificando il tipo di rifiuto da smaltire.
Oltre al risparmio derivante dallo strippaggio del solvente, del costo di smaltimento, va considerato che lo
stoccaggio di tali residui, non più infiammabili, risulterà più sicuro, ed eventualmente la classe di rischio aziendale
potrà variare.
J)
MEMO CONTROL (OPTIONAL): Sistema di monitoraggio di ogni ciclo di funzionamento dell’impianto di distillazione
serie MAV. Monitoraggio e registrazione dei parametri, rilevamento e trasferimento bilaterale dei dati costruttore/cliente
e controllo del processo. Tale sistema permette interventi sul programma della macchina direttamente dalla sede del
costruttore/cliente, attraverso qualsiasi Browser, sia esso su computer Windows, Mac o Smartphone, il tutto in
un’interfaccia molto semplice e di facile consultazione.
MEMO CONTROL riporta inoltre:
 diagrammi di rendimento e funzionalità della macchina;
 avvisi via e-mail/sms/chiamata vocale, automatici, all’insorgere di eventuali anomalie, con controllo di presa in
carico dell’avviso e registrazione dell’evento con diretta comunicazione anche al produttore;
 sistema di LOG, registrazione di ogni variazione effettuata dal/dagli operatori;
 possibilità per il produttore/cliente di intervenire su tutti i parametri settabili della macchina.
Il cliente non dovrà installare nulla, nemmeno portare speciali cavi di rete alla macchina, l’unica
cosa di cui necessita è una SIM dati di qualsivoglia operatore telefonico. Quest’ultima dovrà
essere acquistata da parte del cliente, solo scambio dati, con un costo mensile irrisorio.
Lo scambio dati via GPRS Always On ha costi molto inferiori rispetto a qualsiasi altro tipo di
trasmissione dati, risultando più efficiente, veloce e affidabile. Questo sistema inoltre non
necessita di programmi dedicati da installare, ma ogni dato è consultabile tramite Browser
Internet in qualsiasi parte del mondo vi troviate.
Il Memo Control non è solo una registrazione di dati ma spesso è una “assistenza vera e propria
al minimo costo”.
Il contributo annuo richiesto per il mantenimento e l’aggiornamento del Memo Control è pari a €
1.600,00
MEMO CONTROL può essere installato anche sulle attrezzature già installate, dopo aver
provveduto all’ aggiornamento del programma del distillatore, con l’ultima versione disponibile.
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K) SGL INOX - PROSPETTO ILLUSTRATIVO RELATIVO ALLA GESTIONE AUTOMATICADEI LIQUIDI:
Cisterne
INOX da
1000 lt.
LEGENDA
Esemplificazione di circuito di lavaggio per macchine da stampa
A
Sistema di lavaggio a cura del fabbricante dell’impianto di stampa
B
Serbatoio solvente in ricircolo a cura del fabbricante dell’impianto da stampa
C
Serbatoio solvente pulito a cura del fabbricante dell’impianto da stampa
Su richiesta: possibilità di interfacciare l’impianto di distillazione ai serbatoi di alimentazione della macchina da stampa o ai
serbatoi di un impianto di lavaggio
Esemplificazione del circuito di ricupero del solvente esausto
D
Cisterna di stoccaggio a fondo conico in acciaio INOX da 1000 lt. (o di capacità superiore) per raccolta solvente distillato
E
Impianto di rigenerazione MAV
F
Cisterna di stoccaggio a fondo conico in acciaio INOX da 1000 lt. (o di capacità superiore) per raccolta solvente inquinato
Gm
no. 02 Segnalatori di massimo livello PNEUMATICO
Gi
no.02 Segnalatori di livello intermedio PNEUMATICO
Ga
no. 02 Segnalatori di minimo livello PNEUMATICO
Pe
Pompa PNEUMATICA installata sul distillatore per il carico automatico del solvente da rigenerare (CA)
Pd
Pompa PNEUMATICA installata sulla cisterna D del solvente rigenerato atta al trasferimento dello stesso all’utilizzo.
V1
Valvola automatica per la chiusura della cisterna F di stoccaggio del solvente inquinato
Funzionamento:
Il solvente inquinato viene stoccato, tramite una pompa pneumatica, in una cisterna di accumulo(F) della capacità opportuna. Questa è
dotata di segnalatori di livello minimo e massimo.
→ Il livello massimo Gm fornisce un segnale pneumatico, alla pompa di mandata del solvente inquinato, al fine di arrestarne il
funzionamento.
→ Il livello intermedio Gi garantisce la quantità minima di prodotto per effettuare il carico protettivo finale.
→ Il livello minimo Ga fornisce un segnale di mancanza solvente inquinato alla pompa del distillatore e ne blocca il prelievo.
L’impianto di rigenerazione (E), tramite la pompa Pe, preleva il solvente da (F) nella quantità opportuna, definita da un suo segnalatore di
livello massimo, alloggiato all’interno del serbatoio bollitore.
Dopo averlo depurato, il solvente viene trasferito alla cisterna (D), anch’essa dotata di segnalatori di livello massimo e minimo.
→ Il livello massimo Gm fornisce un segnale pneumatico, di troppo pieno, al distillatore non consentendo lo start ciclo.
→ Il livello intermedio Gi garantisce che vi è sufficiente volume per il solvente in distillazione.
→ Il livello minimo Ga fornisce un segnale alla pompa di trasferimento Pd di negazione al funzionamento, per evitarne l’utilizzo a vuoto.
Per ultimo la pompa Pd trasferisce, a richiesta, il solvente pulito all’utilizzo.
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L. CICLO DI LAVORO STANDARD (CON TEMPERATURE, TEMPI E POTENZE DIFFERENZIATE) – Livello 1-2-3-4-5
1° fase – Miscelazione e Carico: Il solvente inquinato, proveniente da un serbatoio di stoccaggio (OPTIONAL SGL Inox),
ricircola all’interno del serbatoio stesso, viene prelevato dal fondo della cisterna e riversato dalla parte superiore, al fine di
creare l’omogeneizzazione del prodotto e mantenere costanti i valori di distillazione. Successivamente, viene introdotto nel
distillatore, tramite una pompa pneumatica dedicata allo scopo. A riempimento effettuato, si avvia automaticamente il ciclo
di distillazione. Il ciclo procede seguendo queste fasi:
2° fase – Inizio Distillazione: Fase di pre-riscaldamento, con potenza e temperatura controllate, per far si che il solvente
evapori senza troppa velocità, evitando sovra – ebollizioni che potrebbero causare schiume e trascinamenti, di inquinante,
nel distillato. Per fare questo bisogna procedere con temperature non troppo elevate ed eventualmente parzializzando la
potenza riscaldante. L’impostazione del tempo in questa fase dipende essenzialmente dal solvente da distillare.
Solitamente è di 2 ore.
3° fase: Distillazione
In questa fase saremo in grado di fornire al solvente una maggior quantità di calore. Infatti, a questo punto il vapore potrà
uscire con maggior velocità data la diminuzione del livello presente nel serbatoio bollitore. L’impostazione della potenza
riscaldante non è più così vincolante, come nella prima fase, e sarà possibile procedere con temperature 40 – 50 ° C
superiori alla più alta temperatura di ebollizione del solvente (con il vuoto considerare come impostazione massima la
temperatura di ebollizione più alta). L’impostazione del tempo, in questa fase, solitamente è di 2 ore. Il fine ciclo viene
attivato sia dal raggiungimento del tempo impostato sui timer di lavoro, che dal raggiungimento della temperatura limite dei
vapori di solvente, segnalata da una apposita sonda di temperatura (PT 100). Questo metodo evita che i residui
raggiungano una viscosità tale da impedire lo scarico, oppure rischiare di innescare una reazione esotermica.
4° fase: Scarico
Alla fine del ciclo, le morchie già sotto i 50°C SFF oppure in temperatura SFC (in base al tipo di Livello scelto), avendo una
certa viscosità di scorrimento, vengono versate all’interno del serbatoio di stoccaggio morchie. Per SFC (scarico dal fondo
a caldo), in fase di dissipazione del calore, i vapori vengono richiamati all’interno del serbatoio bollitore e ricondensati. Al
termine dello scarico la macchina è pronta per una successiva distillata, mentre le morchie per dissipazione naturale si
raffreddano all’interno del serbatoio di stoccaggio morchie.
Optional TAR (trasferimento automatico dei residui di distillazione all’interno di una cisterna commerciale): al
raggiungimento di una temperature inferiore ai 50°C dall’interno del serbatoio di stoccaggio, le morchie, tramite una
pompa, vengono trasferite a un Vs. contenitore commerciale, solitamente una cisterna commerciale da 1000 lt. in PTE.
5° fase:
L’accensione della spia bianca e l’avviso sul pannello di controllo, touch screen, segnalano la fine del ciclo di distillazione.
Se la macchina è impostata su CICLO SINGOLO, essa rimarrà in attesa di un nuovo start per ripartire, mentre se è
impostata su MULTICICLO (solo Livello 2-3-4-5), provvederà ad avviare automaticamente un nuovo ciclo. Visionando il
pannello di controllo touch-screen si ha sotto controllo lo stato e le condizioni di lavoro di questa in ogni momento.
Vers. 03 12 - FD
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M) DATI TECNICI
MAV200
MAV335
MAV500
Capacità effettiva del serbatoio bollitore
Lt.
190
335
500
Capacità geometrica
Lt.
280
468
670
Tensione /Frequenza
V/Hz
400/50
400/50
400/50
Potenza di riscaldamento installata
Kw
12
24
40
Elementi di riscaldamento
N.
2
4
4
Potenza totale installata
Kw
13.2
26
43
Assorbimento di corrente complessiva (Chiller CHI escluso)
A
19.1
37.5
62.1
Protezione
IP
65
65
65
Produttività oraria nominale
Lt/h
25-60
60-100
180-130
Note:
La produttività nominale dichiarata non è impegnativa poiché influenzata da troppe variabili; in linea generale si riferisce alla resa della
macchina in condizioni ottimali , a regime, con percentuale di inquinante non superiore al 10 %;
Massima temperatura di esercizio in ottemperanza alle normative
europee per la classe di temperatura T3
°C
200
1-Condensazione primaria
/
Aria
Aria
Aria
2-Condensazione secondaria
/
Liquido
Liquido
Liquido
Pompa da vuoto elettrica ad anello liquido
Livello vuoto
Capacità serbatoio di ricircolo solvente per anello liquido
Bar
Lt.
- 0,9
80
- 0,9
80
- 0,9
80
Potenza frigorifera del CHILLER di raffreddamento CHI 1 per l’impianto
da vuoto VAL
Kw
4,6
4,6
4,6
Collegamento alla rete idrica: consumo acqua per la soppressione delle
reazioni esotermiche (tubazione min. 1”2,5 bar)
Lt/1’
150
180
180
Allacciamento alla rete di aria compressa con pressione superiore a 5
bar (Consumo durante il carico: tempo max. 5’ )
Lt/1’
800
800
800
Ingombro esterno
Cm
120x160x330
(h)
210x228x342
(h)
260x214x404
(h)
Vers. 03 12 - FD
200
200
11/17
N)
CONFIGURAZIONI DISPONIBILI
Composizione
IMPIANTO DI
DISTILLAZIONE MAV
CA
Active (mov.olio
LIVELLO 0
LIVELLO 1
SCRICO DEI RESIDUI A
FREDDO
SCRICO DEI
RESIDUI A FREDDO
(Max. DUE cicli
consecutivi ed UNO
scarico nelle 20 ore)
QUADRO ELETTRO MECCANICO
LIVELLO 2
LIVELLO 3
LIVELLO 4
LIVELLO 5
MAV
MAV
MAV
MAV
MAV
MAV
200 -335-500
200 -335-500
200 -335-500
200 -335-500
200 -335- 500
200 -335- 500
CA
----------
CA
---------
CA
0
CA
0
CA
0
CA
0
SFF
TEF
------------------------------------ESO
CPC
------------0
-------------------------------------------------
SFF
TEF
------------------------------------ESO
CPC
------------0
-------------------------------------------------
------------------SFC
------------------------ESO
CPC
CPF
PC
------------0
0
0
------------------------SFC
AGI
0
ESO
CPC
CPF
PC
------------0
0
0
--------------------------SFC
AGI
0
ESO
CPC
CPF
PC
VAL/CHI 1
0
0
0
----------------------------SFC
AGI
0
ESO
CPC
CPF
PC
VAL/CHI 1
-----------
0
0
0
0
0
dinamica)
SFF
TEF
SFC
AGI
MIXER TR
ESO
CPC
CPF
PC
VAL/CHI
SGL/INOX
T.A.R.
Sistema
lavaggio TAR
MEMO
CONTROL
O= OPTIO NA L;
Vers. 03 12 - FD
SGL/INOX
TAR
0
--- =NO N DISPONIBI LE
12/17
LEGENDA CONFIGURAZIONI
CA
ACTIVE
SFF
SFC
AGI
Optional
MIXER TR
2012
Per maggiori
dettagli
richiedere
scheda
prodotto MAV
Mixer-TR
ESO
VAL/CHI 1
CPC
CPF
SGL/ INOX
Disponibili
cisterne da
10002000-3000
litri
T.A.R.
Sistema
LAVAGGIO
TAR
PC
Vers. 03 12 - FD
Carico del solvente esausto in automatico tramite pompa pneumatica, pescante, valvole pneumatiche e tubazioni
dedicate
Riscaldamento con movimentazione dinamica dell’olio diatermico tramite pompa speciale dedicata. Ne deriva una
maggior produttività e risparmio energetico rispetto ad i sistemi a bagno d’olio a convezione naturale
Scarico automatico dal fondo dopo raffreddamento dei residui di distillazione (attesa per temperatura residui al di
sotto dei 50°C dalle 6/7 h alle 10/12 h
Scarico automatico dei residui liquidi in temperatura, dal fondo conico all’interno del serbatoio di trasferimento morchie
– Tubazione dedicata per lo sfiato di eventuali vapori direttamente collegata al serbatoio bollitore; in tal modo si
evita qualsiasi emissione in atmosfera Inoltre questo sistema comporta un notevole risparmio energetico in quanto
potenza termica, impiegata nella prima, di una serie di distillazioni multi-ciclo, che non viene dispersa ma è parzialmente
riutilizzata, con conseguente abbattimento dei costi energetici del 25/30% (calcolato sulla base di 3 cicli consecutivi)
Impianto di mescolamento, con pale auto aderenti alla superficie di scambio termico, in modo da mantenerla sempre
pulita, per garantire la miglior trasmissione di calore, con un minor costo energetico e maggior produttività oraria; questo
grazie all’incernieramento delle stesse con fermi bilaterali, su cui è applicato a un raschiatore, in materiale non abrasivo
e auto-lubrificante.
Il raschiatore ha una durata media di 8500-9000 h di lavoro, prima della sostituzione, determinata dallo spessore in cui
viene realizzato (10 mm) e ai 25 mm di usura, senza danneggiare la superficie del bollitore. Nel caso non vengano
sostituite le lame raschianti, l’unico problema che si potrebbe riscontrare, è la riduzione di produttività della macchina. La
sostituzione dei raschiatori, permetterà alla macchina di scrostare il bollitore, escludendo l’intervento dell’operatore.
Carico automatico degli Inerti: Durante il carico del solvente sporco, viene azionato automaticamente il dispositivo di
carico degli inerti, al fine di integrare la giusta quantità di materiale inerte, necessario al ciclo, per agevolare la
disgregazione e la triturazione del residuo, nonché di evitare la formazione di agglomerati che potrebbero causare
reazioni esotermiche.
Tipologia di materiali inerti utilizzabili:
Inerti minerali non abrasivi (tipo Leca® e Sepiolite®)
Liquidi paraffinici industriali (tipo olio paraffinico)
SICUREZZA: La macchina controlla la presenza dei materiali inerti. Nel caso terminassero, il ciclo, anche se impostato
come multi-ciclo, si fermerebbe, avvisando sul touch-screen della mancanza.
Impianto di triturazione/frantumazione, suddiviso come segue:
- Parte superiore con pale auto aderenti alla superficie di scambio termico, in modo da mantenerla sempre pulita, per
garantire la miglior trasmissione di calore con un minor costo energetico e maggior produttività oraria; questo grazie
all’incernieramento delle stesse con fermi bilaterali, su cui è applicato a un raschiatore in materiale non abrasivo e
auto-lubrificante.
- Zona scarico con sistema di scarico a spinta, per evitare qualsiasi occlusione
Impianto automatico di soppressione eventuali reazioni esotermiche con immissione acqua di rete
Impianto da vuoto con pompa ad anello liquido e chiller di raffreddamento remoto. Con questo tipo di l’impianto si
evitano esalazioni inquinanti nell’area di lavoro, a differenza dei sistemi tradizionali (vuoti pneumatici). Il livello di
raffreddamento è mantenuta costante e si evitano ingenti perdite di solvente, condizionate dalla temperatura ambiente,
anche oltre un 10%.
Controllo protettivo del carico. Questo controllo è necessario per garantire lo svuotamento completo del bollitore dalle
morchie, prodotte dalla distillata precedente, al fine di non caricare maggiormente la quantità di inquinante e quindi
prevenire incrostazioni ed eventuali reazioni esotermiche
Carico Protettivo Finale. Ulteriore carico del bollitore della macchina, al termine dei cicli impostati con lo scopo di
mantenere una massa liquida e fredda per preservare: l’insorgere di eventuali reazioni esotermiche e le tenute dello
scarico da possibili incrostazioni
Sistema di gestione liquidi tra cisterne di accumulo solvente inquinato/solvente distillato e impianto di rigenerazione serie
MAV.
Versione con 2 cisterne in acciaio Inox (capacità cisterna da valutare in base al tipo di impianto e quantitativi da
distillare) e pompa di rilancio solvente distillato all’utilizzo con distanza max. di 60 mt. (in piano senza curve); su
richiesta pompa maggiorata di rilancio – tubazione flessibile di collegamento (tubazioni rigide su richiesta)
Pompa pneumatica ARO da 1” a doppia membrana in PTFE (da max. 197 lt/min) dedicata al carico del solvente
inquinato all’interno del serbatoio di accumulo del solvente da rigenerare.
Per mantenere uniforme la percentuale di inquinante all’interno del serbatoio del solvente inquinato è presente la
funzione di rimescolamento, tramite pompa, del prodotto prima del carico del bollitore
Sistema di trasferimento in automatico, dei residui di distillazione, dal fusto di raccolta morchie, verso cisterna
commerciale in PTE da 1000 l., destinata allo smaltimento
Alloggiamento di una serie di valvole a tre vie comandate da un quadro pneumatico dedicato che permette di lavare la
pompa del TAR (trasferimento morchie automatico su cisterna PTE da 1000 lt.) non appena compiuto il trasferimento dei
residui di distillazione tramite il passaggio, attraverso la pompa stessa e tutta la sua tubazione, di solvente prelevato
dalla cisterna del solvente inquinato e riportato nella cisterna stessa.
Vantaggi: la pompa del TAR è esposta per ovvi motivi al rischio di intasamento. Questo sistema oltre ad evitare
manutenzione costante e frequente della pompa garantisce il suo funzionamento in continuo senza dover effettuare
verifiche periodiche sui travasi
Condensatore supplementare, ad acqua a perdere, od acqua glicolata, refrigerata, proveniente dal chiller, se prevista
l’opzione VAL/CHI (punto E), il quale si attiva automaticamente, nei periodi di maggior temperatura ambiente, al
superamento da parte del distillato, in uscita dal condensatore ad aria, di una temperatura superiore a 60°C. L’acqua del
chiller è sostituita automaticamente dall’acqua di rete (a perdere) nel caso di avaria del Chiller.
13/17
Optional
MEMO
CONTROL
2011
Sistema di monitoraggio di ogni ciclo di funzionamento dell’impianto di distillazione serie MAV. Monitoraggio e
registrazione dei parametri, rilevamento e trasferimento bilaterale dei dati costruttore/cliente e controllo del processo.
Tale sistema permette interventi sul programma della macchina direttamente dalla sede del costruttore.
- diagrammi di rendimento e funzionalità della macchina;
- avvisi via e-mail/sms/chiamata vocale automatici all’insorgere di eventuali anomalie con controllo di presa in carico
dell’avviso.
Il cliente dovrà disporre solamente di una SIM dati di qualsiasi operatore. Lo scambio dati via GPRS Always On ha costi
molto inferiori rispetto a qualsiasi altro tipo di trasmissione dati, risultando più efficiente, veloce e affidabile. Questo
sistema inoltre non necessita di programmi dedicati da installare, ma ogni dato è consultabile tramite Browser Internet
da qualsiasi PC o dispositivo mobile ed in qualsiasi parte del mondo vi troviate.
Il Memo Control non è solo una registrazione di dati ma spesso è una “assistenza vera e propria al minimo costo”.
L) TABELLA DELLA PRODUTTIVITA’
MAV200
Livello 0
Produttività
25/35 l. / h
SFF
MAV335
Livello 0
Produttività
60/70 l. / h
SFF
MAV500
Livello 0
Produttività
80/90 l. / h
SFF
** SISTEMA
ELETTRO
MECCANICO **
MAX NO. 02 CICLI
NELLE 20 ORE
** SISTEMA
ELETTRO
MECCANICO **
MAX NO. 02 CICLI
NELLE 20 ORE
** SISTEMA
ELETTRO
MECCANICO **
MAX NO. 02 CICLI
NELLE 20 ORE
Livello 1
Produttività
25/35 l. / h
SFF
Livello 1
Produttività
60/70 l. / h
SFF
Livello 1
Produttività
80/90 l. / h
SFF
MAX NO. 02 CICLI
NELLE 20 ORE
MAX NO. 02 CICLI
NELLE 20 ORE
MAX NO. 02 CICLI
NELLE 20 ORE
Livello 2
Produttività
35/45 l. / h
+ SFC
Livello 2
Produttività
70/80 l. / h
+ SFC
Livello 2
Produttività
90/110 l. / h
+ SFC
AUTOMATICO
24/24
NO STOP
AUTOMATICO
24/24
NO STOP
AUTOMATICO
24/24
NO STOP
Livello 3
Produttività
40/50 l. / h
+ AGI
Livello 3
Produttività
80/90 l. / h
+ AGI
Livello 3
Produttività
100/120 l. / h
+ AGI
AUTOMATICO
24/24
NO STOP
AUTOMATICO
24/24
NO STOP
Livello 4 – 5
Produttività
45/60 l. / h
+ VAL-CHI
Livello 4 – 5
Produttività
85/100 l. / h
+ VAL-CHI
AUTOMATICO
24/24
NO STOP
AUTOMATICO
24/24
NO STOP
Produttività
60/65 l. / h
+ INZ
Produttività
100/110 l. / h
+ INZ
AUTOMATICO
24/24
NO STOP
AUTOMATICO
24/24
NO STOP
TABELLA PRODUTTIVITA’ NOMINALE (*)
Con questa configurazione base la produttività del MAV è condizionata dalla logica di
funzionamento (gestione delle funzioni tramite quadro di comando
elettromeccanico anziché gestito da PLC come previsto dal Livello 1-2-3-4-5) e
dallo scarico a freddo (SFF) dei residui. Infatti occorre attendere che il residuo
raggiunga una temperatura inferiore ai 50°C prima di essere scaricato (tempo stimato
per il raffreddamento dalle 6/7 h alle 10/12 h). Il primo scarico tuttavia, può essere
rimandato, al secondo, permettendo così due cicli, in continuo, prima di liberare il
bollitore dai reflui della distillazione, ottenendo così una maggiore produttività.
Con questa configurazione la produttività del MAV è condizionata dalla logica di
funzionamento e dallo scarico a freddo (SFF) dei residui. Infatti occorre attendere che
il residuo raggiunga una temperatura inferiore ai 50°C prima di essere scaricato (tempo
stimato per il raffreddamento dalle 6/7 h alle 10/12 h). Il primo scarico tuttavia, può
essere rimandato, al secondo, permettendo così due cicli, in continuo, prima di liberare il
bollitore dai reflui della distillazione, ottenendo così una maggiore produttività.
Con la configurazione dello scarico a caldo (SFC) delle morchie di distillazione,
diamo la possibilità all’impianto di ricominciare immediatamente un ulteriore distillazione,
riducendo notevolmente i tempi di attesa del raffreddamento. La macchina lavora
autonomamente con la funzione Multi-ciclo, senza alcun intervento da parte dell’
operatore, se non per il cambio del fusto di raccolta residui, che può essere effettuato
anche durante la fase di distillazione
Implementando alla configurazione precedente SFC anche il sistema di miscelazione
del solvente (AGI) durante il ciclovelocizziamo ulteriormente la distillazione. Questo si
traduce in maggior produttività oraria. La macchina lavora autonomamente con la
funzione Multiciclo, senza alcun intervento da parte dell’ operatore, se non per il cambio
AUTOMATICO
del fusto di raccolta residui, che può essere effettuato anche durante la fase di
24/24
distillazione
NO STOP
Livello 4 – 5 Accessorio complementare alla configurazione (SFC e AGI) è l’impianto da vuoto
Produttività (VAL-CHI), che permette di incrementare ulteriormente la produttività del macchinario
110/130 l. / h con un minor consumo energetico
+ VAL-CHI
AUTOMATICO
24/24
NO STOP
E’ possibile aumentare la produttività del livello 4 – 5 programmando i cicli di
Produttività distillazione in continuo con caricamento parziale alternato (RABBOCCO) e solamente
130/140 l. / h due scarichi programmati (INZ). Si possono, in questo modo, sfruttare le potenzialità
+ INZ
della macchina al 100%riducendo sostanzialmente a zero i tempi di attesa e sfruttando il
AUTOMATICO
calore intrinseco della miscela presente per raggiungere nel più breve tempo possibile la
24/24
temperatura di ebollizione . La macchina lavora nella più completa autonomia, senza
NO STOP
alcun intervento da parte dell’ operatore, se non per il cambio del serbatoio dei residui
(*) Si intende per produttività nominale la resa della macchina in condizioni ottimali, a regime, con solvente avente un calore
specifico medio (0,5 Kcal/Kg/°C) e con percentuale di inquinante non superiore al 10-15%. La produttività nominale dichiarata
non è impegnativa poiché influenzata da troppe variabili;
Vers. 03 12 - FD
14/17
LAY-OUT MAV 200 LIVELLO 5
LAY-OUT MAV 335 LIVELLO 5
3462
Vers. 03 12 - FD
15/17
LAY-OUT MAV 500 Livello 3
Vers. 03 12 - FD
16/17
www.irac.it
VIDEO MAV
http://www.youtube.com/watch?v=z9nudZKXe5w
DA
OLTRE 25 ANNI, IRAC S.R.L. PROGETTA E REALIZZA SOLUZIONI INNOVATIVE PER RISOLVERE I
PROBLEMI DERIVANTI DAL LAVAGGIO E DALLA RIGENERAZIONE DI SOLVENTI E DI ACQUE DI
LAVORAZIONE.
IL KNOW -HOW ACQUISITO ATTRAVERSO LA STRETTA COLLABORAZIONE CON I NOSTRI CLIENTI,
L’ANALISI APPROFONDITA DELLE LORO ESIGENZE UNITE AD UN TEAM DI LAVORO COMPATTO E
MOTIVATO, HA PERMESSO AD IRAC DI RISPONDERE PRONTAMENTE ALLE MOLTEPLICI RICHIESTE DEL
MERCATO.
La soddisfazione del cliente è l’obiettivo,
il suo raggiungimento, la miglior pubblicità
IRAC S.r.l. - Via P. Togliatti 46/2A - 42020 Montecavolo di Quattro Castella (RE) - Italy
Tel. (+39) 0522 880321 - Fax: (+39) 0522 880812
web site: http://www.irac.it- E-mail: [email protected]
C.F. e P.IVA 01265410355 - R.E.A. RE 172529 - Reg. Impr. RE16194 - M. RE009378 - Reg. A.E.E. IT08040000004913
Vers. 03 12 - FD
17/17