Palmiro - I Ragnacci del Web
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Palmiro - I Ragnacci del Web
C‘era una volta... Palmiro Storie di Fidanzate Lontane e altre storie Carta e matite di Sauro Ciantini POPPI Palazzo Giorgi Galleria Comunale d’Arte Contemporanea 11 aprile | 07 giugno 2009 Comune di Poppi - Biblioteca Rilliana - Fondazione Giuliano Ghelli - Collezione Sista e Ovidio Scapigliati Quaderni della Rilliana, 35 C'ERA UNA VOLTA C'era una volta un anatroccolo piccolo, brutto e nero. Povero da far schifo. Pure puzzoso di tonno. Inizia come una fiaba una delle più esilaranti strisce italiane. Continua come un incubo di strazianti e farsesche varianti di una malasorte senza fine. Apparsa nella rivista Comix - splendido laboratorio creativo degli scorsi decenni racconta con un ritmo forsennato le vicende di un minuscolo papero strapazzato da una fidanzata lontana. Ideata e disegnata da Sauro Ciantini, la striscia di Palmiro è un piccolo modello per chi cerca e sa apprezzare sintesi e semplicità narrative nel fumetto. Terapeutica, consolatrice, poetica e tenera per il più sfigato dei lettori, ci raggira un po' facendoci ritrovare la lirica del pulcino nero con il mezzo guscio bianco in testa, il riconosciuto epico antenato Calimero. Ma allo stesso tempo è sadica, goliardica e con un retrogusto di feroce e comica cattiveria. IL DISEGNO Palmiro è disegnato come un'icona, in modo davvero semplice, sommando con tre tratti alcune forme elementari. Un beccone mezz'ovale, infilato tra un corpicino rettangolare e un mezzo cerchio di cranio, più piccoli arti quanto basta. Quando poi sfarfalla e galleggia nelle vignette Ciantini sa come tiragli fuori una gamma di espressioni che vanno dall'innamorato idiota, all'affranto depresso fino all'incazzato furioso. Diverse passioni dell'autore però finiscono per insinuarsi nell'estroso e surreale melange grafico della striscia, tra retini e sgraffiate di pennarello, trasformandola in un singolare palcoscenico di citazioni. Il Krazy Kat di Herrimann con la sua infinita storia di un amore irragionevole e i paesaggi stralunati, con la differenza che le ambientazioni stranite di Palmiro sono cittadine. E poi, più dietro, sullo sfondo e negli arredi, gli astrattismi di pittori come Wassily Kandinsky e Paul Klee sino allo stile grafico giocoso di Javier Mariscal. Con il passare del tempo, come tutti i paperi per bene, Palmiro ha avuto un'evoluzione nel disegno. La noterete nelle tavole esposte: un becco enorme nelle tavole primordiali, poi diventa più garbato ed elegante. In questa seconda versione è meno invasivo, più adatto a ficcarsi dappertutto nel mondo. Il ruvido bianco e nero e i retini di antico artigianato della prima serie di strisce, grazie al disegno minimalista e lineare, mutano agevolmente in una colorazione vivace realizzata con l'aiuto della grafica digitale. LA STRISCIA Lo schema narrativo è lineare e veloce. Si inizia con un primo quadretto di ottusa speranza: il papero si scuote e agita spargendo cuori e miele perché è arrivata la lettera della fidanzata lontana. Finto climax nel secondo quadretto: la ragazza sembra scrivere qualcosa di interessante per il passionale moroso. Terzo quadretto: l'argomento si rivela un'affilatissima coltellata che trita senza pietà i sentimenti e vediamo Palmiro immergersi in spassosi scenari di depressione e autodistruzione. Una curiosa antitesi: la fidanzata scrive molto e con assiduo gusto sadico, leggiamo le sue parole ma non la vedremo mai. Osserviamo invece sempre esaltarsi e abbattersi il papero che all'opposto in moltissime strisce non parla mai. Ci sono poi infinite varianti di scalogna e quelle con i comprimari, il cactus Bolivar e il cane festaiolo Maciste, tutta gente che collabora all'avvilimento di Palmiro. Nelle mezze pagine stile Sunday Comic e nelle storielle un po' più lunghe l'anatroccolo sbraita parecchio e rivela un caratteraccio terribile e un'indole da perdente. Palmiro ha anche un'anima latina. Spagna, Cuba e Messico si affacciano dalla radio, dalle etichette dei liquori, nell'intercalare degli attori e nelle loro origini. E lo spagnolo, si sa, aromatizza in modo comico. GLI ANTENATI Uno dei tanti epigoni di Donald Duck che hanno affollato a partire dalla metà del secolo scorso il mondo dei cartoon? No, Palmiro è molto diverso, anche se un debito d'amore con i Paperi di Karl Barks è dichiarato dallo stesso Ciantini. Troppo politicamente scorretto, oltremisura sfigato e solitario per essere raffrontato, ad esempio, alla leziosa e ingessata tribù della Paperopoli italiana. Incavolato, fuma come una locomotiva, si consola con rum e ogni sorta di brodaglia alcolica, ha un linguaggio disinvolto riccamente infarcito di imprecazioni da censura. Un tipaccio forse impresentabile ai bambini (ma ha tutto per farsi adorare da loro). Farebbe arrossire il suo vero ascendente, il garbatissimo Calimero. L'anatroccolo sembra svolgere nella vita l'attività di disegnatore, alle prese con un "matito" (sic), circondato dal solito armamentario di tubetti e pennelli, impantanato in crisi creative senza un'idea "neanche ad abbaiare in cinese". Con perfidia lo vagheggiamo come una proiezione paperesca dell'autore per esorcizzare la sfiga. I COMPRIMARI Bolivar andrebbe volentieri a lavorare in un'altra strip se non ci fosse questa terribile crisi del fumetto. E se non fosse un cactus strozzerebbe Palmiro che detesta di cuore. Sedicente buon conoscitore della vita, ama la Tequila e gli incombe assiste- re alle tragicomiche vicende del papero sfogandosi in commenti velenosi. Troppo spinoso e vissuto per quelle melensaggini. Talvolta Ciantini gli regala ruoli più d'azione inconsueti per un vegetale. Maciste è un cane festante dal naso umido. Per la felicità di sciami di moschini dà segni di gran vitalità producendo vigorose feci sulle quali l'autore ama filosofeggiare. Non è un tipo pensante alla Snoopy, ma un vero cane palloso e scervellato. Isa B. , "cubana de Cuba", è una vicina alquanto interessata a Palmiro (ah, l'amore, sempre a inseguire chi già ama un altro). Nelle premesse sarebbe alta, forme giuste e color tabacco, ma poi assomiglia a Palmiro, solo che è più nera e ha dritti in testa dei dreadlocks infiocchettati stile rasta ottenibili solo ficcando due dita in una presa elettrica. Altri personaggi: il sozzo Lompo, l'insaziabile Horpo, Bulbo "il capo", Pinko e Punko i cattivoni degli ultimi banchi della classe e l'ingombrante Mostro Sbavone. LA MOSTRA Palmiro può stare dappertutto. Dentro quel corpicino ha un'anima, incontenibile, esuberante. L'energia gli arriva dall'essere così sfortunato. E la malasorte, è noto, è simpatica. Oltre che nelle strisce classiche lo troverete in ardite ambientazioni architettoniche, su oggetti di merchandising, carte, penne, tazze, quaderni, diari. Sa recitare negli spot: in una saletta dedicata ai filmati ci sono gli storyboard dei cartoon MTV, il promo presentato a Rai Trade. È il protagonista di ironiche storielle antipaperi, come quella scritta con la collaborazione di Massimo Cavezzali. Vive in un mondo che una mappa vi racconterà. Palmiro può parlare di tutto. In occasione della "Giornata Mondiale per la prevenzione del suicidio", lo scorso 10 settembre, è uscito dalle strisce diventando protagonista di uno spot animato sul tema. Lui, che tante volte ha tentato di farsi fuori, afflitto da una sfiga perenne e da un'atroce fidanzata lontana, per poi risorgere mille volte come tutti gli eroi di carta, sa come comunicare al mondo reale con la giusta soavità. Palmiro sarà sfortunato, brutto, e nero, ma sa il fatto suo. Max Olla direttore di Balloons www.blogcomicstrip.blogspot.com “Colazione a casa Palmiro” acrilico, cocomero fresco, caffè nero senza zucchero, una “Parigina” mancante all'appello Nelle 2 pagine precedenti "Palmiro Elastik Cartoon" Storyboard bozzetto scenografia del salotto “Comix numero 75” prima apparizione ufficiale di Palmiro, 7 agosto 1993 “Il libro magico” illustrazione Acrilico, chine, pennarello e altre misture. A sinistra una scultura ispirata ai “mobile” di Calder. Un Saguaro (Carnegiea gigantea) realizzato in fil di ferro. Alla parete un quadro fatto da uno zio di Kandinsky “In fondo al mare” illustrazione Acrilico, Ecoline, pennarello, e acqua salata. I pesci vengono dall'acquario privato di Paul Klee, le alghe fluorescenti le ho viste nel parco marino di Eilat, nel Mar Rosso “Souvenir d'Italie, Venezia” Serie dedicata a Raymond Peynet . Pennarello nero, indelebile come l'Amore vero, e colorazione a computer (formato vettoriale) “Palmiro in alto mare” In un giorno perfetto per restarsene a letto, in visita ai gabbiani disegnati da Hugo Pratt. Acrilico Comix “Perché Cavezzali odia così tanto i paperelli di Ciantini?” (Storiella di Sauro Ciantini realizzata mentre Massimo Cavezzali era “impegnato” alla Fiera dell'Antiquariato di Arezzo) a fianco Comix “Campagna contro le stragi del sabato sera” (Disegno di Sauro Ciantini realizzato mentre Massimo Cavezzali era “impegnato” in breve week end a Viareggio) “Histoire de Princes Charmants” Serie dedicata a Raymond Peynet. Pennarello nero, colorazione a computer (formato vettoriale) “Palmiro in vista a Pointe du Raz, sulla costa bretone” L'illustrazione realizzata in acrilico è muta ma nel lettore cd la musica è quella di Alan Stivell “Poveri mostri” vignette realizzate per l'agenda 16 mesi di Palmiro “Da Wassily Kandinsky a Carl Barks, in automobile” Poster di Comix. Acrilico su cartone Il gatto sembra chiedersi: “Ma sotto quella pennellata di blu azzurro manganese, ci sarà Palmiro o è già entrato in casa?” Perché i gatti come le Fidanzate Lontane son esseri liberi, magari anche dolci e affettuosi, ma egoisti. Un grazie di cuore a... Sauro Ciantini nasce come fumettista e poi salpa cercando fortuna in varie direzioni, lavorando come illustratore, grafico, Elena, Andrea e Sauro Ciantini Massimo Olla Alessandro Brezzi Mauro Bensi Roberto Bensi Pasquale Cantore Silvio Manetti Fabrizio Martinelli Umberto Randoli Roberto Rossi ed a tutti gli allievi del corso di fumetto di Poppi e animatore. Disegnando web cartoon, spot animati, e affre- per il loro contributo e il loro amore per quest’Arte. Ha illustrato il libro "Lennon Guevara Bugatti" insieme a Enrico alla mia compagna Lucrezia storie di fidanzate lontane e non" (Comix Editore). scando libri per l'editoria scolastica. Ha lavorato per Raiuno, Raidue, Mtv, per la pubblicità, pubblicato libri umoristici, e scritto perfino dei gialli (a quattro mani) ambientati in Toscana. Il personaggio di Palmiro, l'anatroccolo piccolo brutto e nero, è stato pubblicato su Comix allargandosi poi su altre testate, su merchandising e diari scolastici. Brizzi. Parte dei suoi lavori sono stati raccolti nel libro "Palmiro, Altre sue strisce sono presenti sul volume "StRRRippit!" edito a Giulio ed Olmo alla mia mamma al mio babbo. Giuseppe Scapigliati dalla GRRRzetic Editrice. (---)