EDIZIONE NAZIONALE DEI TESTI MEDIOLATINI D`ITALIA

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EDIZIONE NAZIONALE DEI TESTI MEDIOLATINI D`ITALIA
EDIZIONE NAZIONALE DEI TESTI MEDIOLATINI D’ITALIA
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ PER IL 2016
La programmazione editoriale dell’Edizione Nazionale dei Testi Mediolatini d’Italia (da ora ENTMI) prevede
la pubblicazione nel corso del 2016 dei seguenti titoli:
Raterio di Verona, Qualitatis coniectura. Edizione critica, traduzione e commento a cura di Benedetta
Valtorta, 2016 pp. VI-168 (Serie II, 17), ISBN 978-88-8450-697-9
Raterio, monaco di Lobbes e poi vescovo di Verona, compose la Qualitatis coniectura nel 966, ormai settantenne; di lì
a poco fu allontanato definitivamente dal soglio episcopale veronese. Opera di problematica definizione, incerta tra una
tentazione di autobiografismo e la necessità di difendersi dalle accuse di numerosi detrattori, illustra la figura del suo
autore, uno degli intellettuali più complessi e affascinanti nell’Europa del secolo X.
Practica de Plateario. Edición crítica, traducción y estudio de Victoria Recio Muñoz, Firenze, SISMEL
Edizioni del Galluzzo, 2016, pp. XI-820 in coedizione con l’Edizione Nazionale “La Scuola Medica
Salernitana”.
Si tratta di un manuale di clinica medica prodotto all’interno della scuola di Salerno. Diviso in 67 capitoli, descrive
sintomi e cure di varie malattie, a capite ad calcem, e delle febbri. Basato su varie fonti (Ippocrate, Galeno, Teofilo,
Alessandro di Tralle, Rufo di Efeso, Costantino Africano, Stefano di Antiochia e forse il Passionarius di Garioponto), il
testo è caratterizzato da una decisa dimensione pragmatica e dallo spazio limitato concesso alla teorica medica. È
trasmesso in 82 codici latini, e da traduzioni in anglo-normanno, inglese, italiano, catalano, e forse ebraico e gaelico.
Odorico da Pordenone, Relatio de mirabilibus orientalium Tatarorum. Edizione critica a cura di Annalia
Marchisio
Si tratta della relazione del viaggio compiuto all’incirca fra il 1315 e il 1330 in India e in Cina dal francescano friulano
Odorico da Pordenone. Incerto il valore testimoniale delle notizie presentate, che appartengono in certa misura alla
tradizione letteraria dei racconti di viaggio, soprattutto quelli di nuovo genere diffusisi dopo la metà del Duecento (un
influsso si può vedere anche da parte del Milione di Marco Polo). Rimarchevole è soprattutto la sua diffusione
paneuropea nel basso medioevo, anche attraverso volgarizzamenti in svariate lingue, che ne fece uno dei veicoli
principali per la conoscenza dell’Asia meridionale e orientale nell’Occidente dell’epoca; un’opera di letteratura
“popolare”, dunque, ma di grande rilevanza culturale. A dispetto della sua importanza e della sua notorietà, della
Relatio mancava fino ad oggi un’edizione critica. Si è operata una ricerca sull’intera tradizione latina (oltre un centinaio
di manoscritti), che viene agganciata, come necessario, alle sue derivazioni volgari. Del testo vengono edite più
versioni. L’edizione dei testi è accompagnata da un’ampia introduzione filologica, in cui si forniscono gli elementi della
ricostruzione stemmatica e le ragioni delle scelte editoriali.
Libellus responsionum (seu Rescriptum beati Gregorii ad Augustinum episcopum). Edizione critica a
cura di Valeria Mattaloni
Libellus responsionum è l’espressione con la quale, nel I capitolo del II libro della Historia ecclesiastica gentis
Anglorum, Beda designa una breve opera da sempre circolata sotto il nome di papa Gregorio Magno. Si tratta di un
insieme di domande e risposte (quaestiones e responsa) in merito ai problemi che Agostino incontrò nella sua
missione di evangelizzazione del popolo degli Angli, voluta e promossa da Gregorio. Questa locuzione non è
testimoniata dalla tradizione manoscritta; i titoli utilizzati nel corso della trasmissione del testo indicano per lo più
l’opera come un rescriptum (o una expositio di diversi argomenti; in taluni casi, una epistola de expositione) o più
genericamente come delle interrogationes indirizzati da Gregorio ad Agostino, inviato in Saxonia. La definizione
Libellus suggerisce comunque che l’opera fu intesa (quanto meno da Beda) come una struttura unitaria, benché sia
nota la sua circolazione anche parziale, facilitata dalla configurazione stessa del testo.
Liber Maiorichinus. De gestis Pisanorum illustribus, Introduzione e testo critico a cura di Giuseppe
Scalia; commento, appendici e indici a cura di Alberto Bartola; traduzione a cura di Marco Guardo. In
coedizione con l’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo
Facendo seguito all’edizione dei Gesta triumphalia per Pisanos facta pubblicata nel 2010 nella medesima collana di
studi, Giuseppe Scalia si è dedicato ad un altro testo storico, a testimonianza del contesto della produzione letteraria
mediolatina su eventi politico-militari che si accompagnò in Italia, nei secoli XI e XII, alla nascita e allo sviluppo del
Comune cittadino di Pisa.
c/o S.I.S.M.E.L.
Via Montebello, 7
50123 – FIRENZE
tel. 055 2048501 – fax 055-2320423 – E-mail [email protected]
La Passio di san Donato di Arezzo, con edizione critica delle versioni più antiche (VII-XI secolo).
Edizione critica a cura di Pierluigi Licciardello
L’autore ricostruisce la tradizione di un testo agiografico altomedievale che ha goduto di ampia fortuna ed è trasmesso
da un numero considerevole di testimoni, fornendo l’edizione critica delle versioni più antiche e seguendone
l’evoluzione, attraverso una complessa stratificazione testuale, che comincia nel VII secolo e prosegue per tutto il
medioevo. In questo modo affronta una serie di questioni che toccano l’agiografia, il culto dei santi e la filologia
mediolatina.
Si prevede inoltre la consegna per la revisione delle seguenti edizioni:
Breve chronicon de rebus Siculis. Edizione critica, traduzione e commento a cura di Fulvio Delle Donne
(revisore V. Sivo)
Si tratta di un testo molto interessante, sia come fonte di importanti informazioni storiche, sia come modello esemplare
capace di mostrare le varie fasi costitutive di una scrittura cronachistica. Si configura come una asciutta descrizione
delle vicende dell’Italia meridionale lungo tutto il periodo normanno e svevo. Si è giudicato utile curare una nuova
edizione per riuscire a mettere in luce i caratteri peculiari di tale opera e offrire un banco di prova per sperimentare
prassi ecdotiche idonee a garantirne una più completa fruibilità per filologi e storici.
Galvano Fiamma, Chronica pontificum Mediolanensium. Edizione critica a cura di Federica Favero (revisore
P. Chiesa)
Si tratta di una cronaca episcopale relativa alla fondazione della Chiesa milanese e ai suoi più antichi vescovi. L’opera,
conservata in quattro manoscritti, è attualmente inedita. L’edizione proposta è un’edizione critica, con escussione
dell’intera tradizione, ricostruzione del testo, preparazione dell’apparato, individuazione delle fonti.
Corpus Hagiographicum Tridentinum, II. Le agiografie di Remedio e dei Martiri della Val di Non. Edizioni
critiche, traduzione e note di commento a cura di Antonella Degl'Innocenti, Paolo Gatti, c. Giacomozzi
(revisore G. Cremascoli)
Si tratta del secondo volume sulle agiografie relative ai santi trentini, che fa seguito al primo volume uscito nella
medesima collana (n. 30, 2013). I testi vengono studiati criticamente e pubblicati; quasi tutti sono proposti in nuove
edizioni e sono accompagnati dalla traduzione italiana.
Attone di Vercelli, Polipticum quod appellatur Perpendiculum. Edizione critica a cura di Giacomo Vignodelli
(revisore L.G.G. Ricci)
Si tratta di una fonte nota a chi si occupa della storia del regno italico nel periodo post-carolingio principalmente per la
fama di enigmaticità quasi insolubile che grava su di essa. Il suo testo ci è stato conservato in un unico manoscritto
(oggi conservato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana) che lo riporta in due versioni: la prima è cifrata tramite la
tecnica della scinderatio e il ricorso costante a vocaboli estremamente desueti. La seconda consiste nello scioglimento
della prima: l’ordine delle parole è parzialmente ricomposto e i termini sono glossati con sinonimi più comuni. È il
contenuto del testo, tuttavia, più ancora della sua singolare forma, a destare i maggiori interrogativi: attraverso una
lunga serie di oscure allusioni l’autore ci racconta la lotta tra re legittimi, re usurpatori e aristocrazie di diverso rango
per il controllo del regno, senza però fare mai alcun nome né alcun riferimento specifico. A questo intricato racconto di
complotti e tradimenti reciproci segue una riflessione teorica di difficile interpretazione su quanto ci è mostrato nella
prima parte.
Bartolomeo da Trento, Liber miraculorum b. Mariae virginis. Edizione critica a cura di Emore Paoli (revisore
G.P. Maggioni)
Il Liber miraculorum contiene 218 episodi o miracoli mariani, destinati all'utilizzazione da parte dei predicatori come un
vero e proprio manuale pratico. Numerose le reminiscenze personali da parte dello scrittore domenicano (non meno di
cinquanta fatti raccontati sono autobiografici). Si tratta della più estesa raccolta di leggende mariane medievali, cui
attinsero liberamente i posteri, in particolare Vincenzo di Beauvais, Iacopo di Varazze, Pietro Calò, Stefano di
Besançon, Stefano di Bourbon, Tommaso di Cantimpré.
Bernardo di Arezzo, Introductiones dictandi, a cura di Elisabetta Bartoli (revisore G.C. Alessio)
Dopo l’edizione dell’opera di Maestro Guido uscita nella medesima collana (n. 34, 2014), Elisabetta Bartoli ha lavorato
alla pubblicazione di un testo di rilievo nel settore delle fonti della retorica, preparando l’editio princeps.
Iacopo da Varazze, Opere agiografiche minori, a cura di Antonella degl’Innocenti (revisore F. Santi)
Passiones sancti Miniati, a cura di Silvia Nocentini in collaborazione con la Congregazione degli Olivetani
(revisore A. Degl’Innocenti)
Di seguito i rimanenti titoli del piano editoriale:
Albertino Mussato, De lite inter Naturam et Fortunam o Liber seu dialogus de questione seu lite inter
Fortunam et Naturam, a cura di Bianca Facchini (S. Pittaluga)
Bene da Firenze, Summa dictaminis, a cura di Gian Carlo Alessio (revisore da stabilire)
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Boncompagno da Signa, Rhetorica novissima, a cura di Paolo Garbini (revisore F. Stella)
Boncompagno da Signa, Rota Veneris, a cura di Luca Core (revisore F. Stella)
Bonfiglio da Arezzo, Ars dictaminis, a cura di Gian Carlo Alessio (revisore da stabilire)
Cafaro, Annales Ianuenses, a cura di Antonio Placanica (revisore da stabilire)
Cassiodoro, Complexiones, a cura di Paolo Gatti (revisore da stabilire)
Cassiodoro, Expositio Psalmorum, vol. II, a cura di Patrizia Stoppacci (revisore P. Chiesa)
Domenico Bandini, Liber inferni (Fons memorabilium universi, I, 4), a cura di Marcella Gambineri (revisore P.
Viti)
Fasciculus temporum (antichità milanesi del Trecento), a cura di Vera Fravventura (revisore P. Chiesa)
Francesco Filelfo, Epistolario, vol. I, La corrispondenza di Francesco Filelfo: forme, contenuti, tradizione, a
cura di Filippo Bognini, Gian Maria Cao, Salvatore Costanza, Silvia Fiaschi, Nicoletta Marcelli, Paolo
Pontari (revisore M. Cortesi)
Francesco Filelfo, Epistolario, vol. I Epistolae collectae, tomo 1 (libri I-XVI), a cura di Filippo Bognini,
Salvatore Costanza, Paolo Pontari (revisore M. Cortesi)
Francesco Filelfo, Epistolario, vol. II Epistolae collectae, tomo 2 (libri XVII-XXX), a cura di Filippo Bognini,
Salvatore Costanza, Nicoletta Marcelli, Paolo Pontari (revisore M. Cortesi)
Francesco Filelfo, Epistolario, vol. II Epistolae collectae, tomo 3 (libri XXXI-XLVII), a cura di Salvatore
Costanza, Silvia Fiaschi (revisore M. Cortesi)
Francesco Filelfo, Epistolario, vol. III Lettere volgari, a cura di Nicoletta Marcelli (revisore M. Cortesi)
Francesco Filelfo, Epistolario, vol. IV Epistole latine e greche estravaganti, tomo 3 (libri XXXI-XLVII), a cura
di Salvatore Costanza, Silvia Fiaschi (revisore M. Cortesi)
Giovanni Colonna, De viris illustribus, a cura di Marco Petoletti (revisore G.M. Gianola)
Giovanni Immonide, Vita Gregorii, a cura di Lucia Castaldi (revisore A. Degl’Innocenti)
Gregorio Magno, Regula pastoralis, a cura di Paolo Chiesa (revisore L. Castaldi)
Guglielmo Apulo, Gesta Roberti, a cura di Vito Sivo (revisore E. D’Angelo)
I dictamina del codice Fitalia (Biblioteca della Società siciliandi Storia Patria, ms. I B 5), a cura di Fulvio Delle
Donne, Benoît Grévin, Pietro Colletta, Orsola Amore (revisore da stabilire)
Iacopo da Varazze, Sermones de Sanctis, a cura di Giovanni Paolo Maggioni (revisore da stabilire)
Iacopo da Varazze, Sermones de tempore, a cura di Giovanni Paolo Maggioni, Francesca Sara D’Imperio,
Patrizia Stoppacci (revisore da stabilire)
Liber Pergaminus, a cura di Mariarosa Cortesi (revisore M. Ferrari)
Pacifico da Verona, Poesie, glosse bibliche, lettere oppure Opera quae extant, a cura di Francesco Stella
(revisore R. Avesani)
Paolo Camaldolese, Opere, a cura di Vito Sivo (revisore A.M. Turcan-Verkerk)
Petrus de Monte Rubiano, Historia beati Nicolai de Tolentino, edizione critica della redazione vulgata e del
rifacimento, con edizione del volgarizzamento trecentesco, a cura di Francesco Santi (revisore A.
Degl’Innocenti)
Pietro da Eboli De Balneis Puteolanis, a cura di Teofilo De Angelis (revisore E. D’Angelo)
Pietro Diacono, Liber illustrium virorum archisterii Casinensis, a cura di Mariano Dell’Omo (revisore E.
D’Angelo)
Riccardo da Venosa, De Paulino et Polla, a cura di Stefano Pittaluga (revisore P. Gatti)
Stefanus, Rythmus de synodo Ticinensi, a cura di Francesco Lo Monaco (revisore P. Chiesa)
Ubertino da Casale, Arbor vitae crucifixae Jesu Christi, vol. I Prolegomena, a cura di Silvia Nocentini
(revisore F. Santi)
Ubertino da Casale, Arbor vitae crucifixae Jesu Christi, vol. II Libro V, tesi di dottorato in corso (revisore F.
Santi)
Ursone da Sestri, De victoria quam Genuenses ex Friderico II retulerunt anno Christiano MCCXLII, a cura di
Clara Fossati (revisori A. Placanica-P. Gatti)
Vita sanctae Gratae, a cura di Mariarosa Cortesi (revisore I. Gualandri)
Vita sancti Onufri, a cura di Anna Maria Fagnoni (revisore da stabilire)
c/o S.I.S.M.E.L.
Via Montebello, 7
50123 – FIRENZE
tel. 055 2048501 – fax 055-2320423 – E-mail [email protected]
Per i membri della Commissione Scientifica il cui mandato, ai sensi della Legge 169/2011 art. 4, risulta in
scadenza al 2 novembre 2016, si osserverà la procedura inserita anche nel Piano triennale della
Prevenzione della Corruzione, che prevede, prima della eventuale proposta di rinnovo da presentare al
Ministero, la raccolta di una manifesta dichiarazione di interesse a permanere nella carica e del curriculum
aggiornato.
Il presidente, Prof. Agostino Paravicini Bagliani
Firenze, 29 aprile 2016
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