Un sogno d`amore infranto

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Un sogno d`amore infranto
Un sogno d'amore infranto
Ha detto mia madre che a Luigi, il fratello di zio Giulio, non c'è
passata ancora. Sta in Umbria, ha un lavoro, degli amici, pare che
tiene pure un'amica speciale, ma la fissa per Floretta non gli è passata.
" 'A vuleva troppo bene... e ce l'aveva con la famiglia di lei perché
gliel'hanno fatta lasciare." L' ho sentito dire ieri da mia madre mentre parlava con mio padre a tavola. Lei l'ha saputo da Titina, moglie
di zio Giulio.
Luigi e Floretta erano fatti l'uno per l'altra. Avevano frequentato
la stessa scuola, si erano diplomati e stavano cercando un lavoro per
poi, nel giro di qualche anno, sposarsi.
Tutto andava bene, tutto liscio come l'olio, finché Roberta, la
sorella di Floretta non fu adocchiata e scelta da Pierino, il figlio di
una persona ragguardevole della città. Persona ragguardevole è il
modo in cui il mio insegnante di italiano a scuola apostrofa i boss.
Pierino notò Roberta ad una festa. Siccome Roberta è davvero
una bella ragazza, Pierino, con tutta l'arroganza del figlio di un boss,
decise che sarebbe diventata la sua fidanzata prima ancora di chiedere il suo parere.
Ho saputo i particolari di questa vicenda grazie a mia cugina
Patrizia che è un'intima amica di Antonietta, la sorella più piccola di
Floretta e Roberta.
Per mesi c'è stata la guerra nelle famiglie di Luigi e Floretta. Se ora
sembra tutto calmo è perché ne è passato di tempo, ma ancora non
si sono cicatrizzate del tutto le ferite di questa storia paradossale.
Luigi e Floretta vivevano infatti una vita da veri innamorati. Li
ammiravano tutti perché il loro modo di essere era sincero, limpido,
solare.
Erano anche impegnati in numerose azioni di volontariato in
associazioni e comitati civici.
Mia cugina Patrizia mi disse che Luigi e Floretta avevano anche
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visto una casa. Tra tutti i loro fratelli erano i più disponibili con le
rispettive famiglie.
Ormai i due si sono lasciati da più di un anno e lei, Floretta, soffre non poco per l'abbandono di Luigi, perché è proprio così che
Floretta ha vissuto la loro separazione forzata: come un abbandono.
Mia cugina dice che Floretta accusa Luigi di non essere stato abbastanza coraggioso da mettersi contro tutto e tutti. Floretta sarebbe
stata anche disposta a scappare via con lui in un'altra città, il più lontano possibile per continuare a vivere il loro sogno d'amore.
Invece a Casapesenna, il loro paese, tutti sono convinti che Luigi
abbia preferito ascoltare la sua famiglia, o meglio ubbidire alle imposizioni di quest'ultima.
La famiglia gli ha imposto di lasciare Floretta, perché la sorella
Roberta, fidanzandosi con Pierino, il figlio di un boss, avrebbe fatto
imparentare anche loro con della gente sporca.
La famiglia di Luigi è di quelle all'antica. Forse non proprio di
nobili tradizioni, ma sono tutti professionisti perbene e non avrebbero di certo potuto accettare questa scomoda parentela.
La famiglia di Floretta dal canto proprio non ha potuto far niente per impedire questo fidanzamento. L'unione tra Roberta e
Pierino, così come la separazione tra Luigi e Floretta, è stata imposta.
Roberta all'inizio non voleva cedere al corteggiamento, non tanto
per Pierino, che è anche un bel ragazzo, e forse nemmeno per il
genere di famiglia cui appartiene, ciò non le pesava o forse non ne
avvertiva il disagio. Quello che non le andava erano i modi con cui
Pierino voleva a tutti i costi (alla fine riuscendoci) fidanzarsi con lei.
Dopo averla notata alla festa Pierino si fece vedere fuori la scuola frequentata da Roberta. Vi arrivò con una moto di grossa cilindrata, evidentemente per far colpo su di lei. Ma Roberta aveva un'altra
idea dell'amore, o almeno dei modi con cui voleva essere corteggiata.
All'uscita di scuola era impossibile non notare Pierino su quella
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moto di colore rosso fiammante, molto simile a quelle da corsa usate
da Valentino Rossi. E poi con la folla di ragazze e ragazzi che lo circondava, non potevi non vederlo.
Lui pensava di farsi bello mettendosi in mostra in quel modo, ma
a Roberta tutto ciò non faceva altro che infastidirla. La tecnica di
Pierino riusciva solo a catalizzare l'attenzione di tutti gli altri e
dovunque andasse era circondato da ragazzi incuriositi e ragazze
invaghite.
Anche io una volta fui attratto da una sua moto, mi avvicinai insieme ad altri per guardarla da vicino, ma poi il suo comportamento
spavaldo e i suoi modi di superiorità nei confronti di chi gli stava
attorno mi diede così fastidio, che da allora quando mi capita di
incontrarlo mi tengo a debita distanza.
Erano questi comportamenti che a Roberta proprio non andavano a genio e la facevano allontanare da lui.
Un allontanamento che ovviamente Pierino intese come un rifiuto. Un rifiuto a lui!? Il figlio di un capo!?
Con i suoi modi si accanì sempre di più su Roberta che per molto
tempo continuò ad ignorarlo. A nulla valsero le centinaia di sms
inviati e i diversi tentativi di mettersi in contatto telefonico con lei. Il
cellulare di Roberta cominciò ad essere sempre irraggiungibile. Lui
passò al contrattacco inviandole mazzi di fiori e regali molto costosi
in classe e a casa. Arrivò poi al punto di seguirla dappertutto.
Per Roberta divenne un incubo.
I regali e fiori puntualmente li rifiutava e li rispediva al mittente.
Pierino infastidito addirittura le mandava messaggi tramite alcuni
suoi compagni e compagne. Messaggi che assomigliavano molto da
vicino a delle minacce.
Ma Roberta non si smuoveva di un passo dalla sua posizione.
Pierino non sapeva più che cosa fare. Un giorno Anna, una loro
comune amica, gli parlò. Anna è una di quelle ragazze che ama da
sempre Pierino segretamente e avrebbe fatto di tutto per fidanzarsi
con lui ma, rassegnata alla sua condizione di non desiderata, gli disse
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che con quel modo di fare non avrebbe mai scalfito il cuore di
Roberta. Doveva essere più riservato, più dolce, più romantico e
togliersi quell'atteggiamento da bullo prepotente a cui tutto è dovuto.
Pierino per qualche giorno non si fece vivo con Roberta, poi le
fece pervenire una sola rosa accompagnata da un bigliettino con
sopra scritto: "Vorrei incontrarti, per parlarti e conoscerti. Piero."
Come aveva predetto Anna, Roberta gli inviò un sms: "Ci possiamo vedere domani pomeriggio al bar. Vengo con Lia."
Immediata la risposta di Pierino: "Ti aspetto!"
Da quell'incontro Pierino e Roberta cominciarono a frequentarsi
e dopo alcune settimane stavano insieme.
Tutti in paese seppero del fidanzamento, anche i genitori dei
rispettivi ragazzi. Da allora, i parenti di Roberta sono visti con occhi
diversi, e proprio loro che hanno sempre avuto una vita anonima,
oggi sono osservati con tutto il seguito delle maldicenze e delle invidie.
I genitori di Roberta cercarono di opporsi a quella unione, ma fu
tutto inutile. A questo bisogna aggiungere che Pierino, anche se non
come prima, tornò ad assumere di nuovo atteggiamenti sfrontati e da
spavaldo.
E a Roberta in fin dei conti è andata anche bene perché Pierino
pur essendo figlio di un boss, tutto sommato si è comportato con
gentilezza per conquistare il suo cuore.
Rosa invece, un'altra ragazza di Casapesenna, l'ha pagato caro il
suo rifiuto a Pasquale, rampollo primogenito di un altro signorotto
locale. Ora però Pasquale è in carcere, con varie accuse e processi a
suo carico.
Anche Pasquale notò Rosa ad una festa, una festa di piazza. Lui
aveva circa diciotto anni, lei quasi sedici. Per farsi notare, quella sera,
Pasquale e i suoi amici cominciarono a fare i buffoni scorazzando su
e giù per le strade con un'auto di grossa cilindrata. Stessa tecnica, un
modo collaudato per fare colpo sulle ragazze che puntualmente
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