20 05 2015 Incontro di Categoria B dei delegati del Co.I.R Vittorio
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20 05 2015 Incontro di Categoria B dei delegati del Co.I.R Vittorio
COMANDO INTERREGIONALE CARABINIERI “VITTORIO VENETO” Consiglio Intermedio di Rappresentanza (tel. 049-8525058 e-mail [email protected]) Incontro di Categoria B dei delegati del Co.I.R Vittorio Veneto e delegati di categoria dei Co.Ba.R confluenti Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia,Veneto e Emilia Romagna RELAZIONE INTRODUTTIVA DEI LAVORI (a cura del Luogotenente Domenico Frizzerin) Padova 20 e 21 maggio 2015 1 Ringrazio i colleghi delegati intervenuti a questo nuovo incontro di categoria B. Questo è il quarto incontro di categoria dei delegati del Co.I.R. Vittorio Veneto e dei Co.Ba.R confluenti. Il primo è stato effettuato nel febbraio del 2013. Poi ci siamo ritrovati nel mese di gennaio e marzo dell’anno scorso. Ci siamo incontrati anche in occasione di incontri congiunti tra le Assemblee della Rappresentanza Militare alle quale apparteniamo. Siamo alla fine del terzo anno dell’undicesimo Mandato, è quasi doveroso guardare indietro e verificare quello che in qualche misura abbiamo proposto ed ottenuto: preciso subito che in questa breve analisi prendiamo in esame le cose che riguardano ovviamente la nostra categoria, lasciando a un momento successivo le situazioni/problematiche a fattor comune con le altre categorie e segnalate con gli atti istituzionali delle varie Assemblee. Premetto, prima di continuare, che la diversa sensibilità di ognuno di noi, anche in relazione alla professionalità acquisita, all’impiego nonché al grado rivestito all’interno della categoria, potrebbero dare un maggiore peso o meno a determinate problematiche. Ecco perché ritengo di accennare alle cose con un ordine cronologico, di quando rappresentate con gli atti istituzionali e non con una graduatoria di importanza perché quest’ultima avrebbe avuto il carattere della soggettività di chi la prepara. In tale ottica, allegata a questo breve introduzione dei lavori, è stata preparata una elencazione delle varie problematiche/situazioni di categoria proposte, con indicato l’atto ufficiale delle varie Assemblee o Gruppi di Lavoro, nelle quale sono state segnalate e il possibile esito. Permettete una deroga a quanto detto, accennando da subito, a un piccolo segnale, ancorché simbolico per forma e grandezza, ottenuto a favore dei luogotenenti ovvero “i diversi alamari”: credo che questo sia l’unica cosa che la categoria B ha ottenuto ufficialmente, peraltro calata “dall’alto”. Ritengo che “dall’alto” a favore della categoria dovevano arrivare segnali ben più importanti, alcuni dei quali evidenziati anche da questa Assemblea congiunta di categoria e si cita, quale esempio, un preciso definito profilo di impiego che sicuramente si accompagnerebbe ad una maggiore dignità del ruolo: oggi in relazione all’ impiego stiamo assistendo ad una ulteriore compressione verso il basso. Mi spiego meglio. Già nel 1995, con il riordino dei ruoli e l’istituzione del ruolo sovrintendenti – ruolo quest’ultimo al quale deve essere riconosciuta una precisa identità evitando che siano nel contempo impiegati in incarichi riservati al personale del ruolo marescialli o del ruolo appuntati/carabinieri – il ruolo marescialli non si è “elevato”. 2 Concretamente non può essere sfuggito ai più che negli ultimi due-tre anni presso i Comandi Provinciali e presso le sedi dei Comandi Legione sono stati destinati molti Ufficiali inferiori/superiori, non mi riferisco a quelli del Ruolo Tecnico-Logistico, e che alcuni incarichi di Capi Sezione e/o Comandanti di Nucleo, già di competenza ordinativa del personale del ruolo marescialli (Luogotenenti), sono stati modificati a favore degli Ufficiali. Al contrario alcuni incarichi, ove potrebbero emergere determinate responsabilità, penso al settore antinfortunistico, si tende ad assegnare l’incarico al “maresciallo”, giustificato il tutto dal fatto che “noi” permaniamo molti anni sul posto. Credo sia abbastanza facile vedere che oggi, fortunatamente anche per il nucleo famigliare, molti ufficiali permangono pure loro anni sul posto. Inoltre, anche questo sicuramente non è sfuggito ai delegati che operano presso i Comandi Legione, è stato recentemente modificato un servizio interno di caserma, che da sempre prevedeva l’impiego del personale (marescialli e brigadieri, quest’ultimi sia prima della riforma che dopo) con incarichi diversi e ben definiti: mi riferisco all’unificazione del servizio di “maresciallo di giornata” e quello di “brigadiere di ispezioni”, in “Maresciallo/Brigadiere di giornata”. Come mai questo impiego al ribasso? Vi sono in animo modifiche ordinative penalizzanti per la categoria dei Marescialli salvo ovviamente il Comandante di Stazione? Vediamo cosa ci riserva il futuro, tuttavia senza aspettare passivamente. Manca ancora un anno al termine del Mandato: è un periodo di tempo dove si può fare molto. Dobbiamo lasciare qualcosa di positivo ai colleghi di categoria. Ecco perché oggi più che mai dobbiamo rimanere uniti e cercare, in sinergia con i colleghi di categoria del Co.Ce.R, dei risultati, in particolari quelli che possono essere ritenuti a “costo zero”. Riproviamoci con il Signor Comandante Generale, Gen C.A. Tullio DEL SETTE. 3 Documento allegato alla Relazione introduttiva dell’incontro di categoria B svolto in Padova il 20 e 21 maggio 2015 ELENCAZIONE CRONOLOGICA DI ARGOMENTI/PROBLEMATICHE DI INTERESSE PER LA CATEGORIA B RAPPRESENTATE IN OCCASIONE DI INCONTRI CONGIUNTI DI CATEGORIA O DALLE VARIE ASSEMBLEE (CO.I.R. VITTORIO VENETO E CO.BA.R CONFLUENTI) DOCUMENTO/I DI RIFERIMENTO ARGOMENTO PROPOSTE AVANZATE (a suo tempo) Invitato il Cocer a coinvolgere da subito tutti i rimanenti Organismi per analizzare eventuali bozze già approntate, in sinergia con lo Stato Maggiore dell’Arma, per raccogliere sin d’ora pareri ed eventuali proposte, in particolare gli aspetti relativi al ruolo ispettori. Profilo di impiego o per meglio Segnalata la necessità, anche prima del riordino dire dignità di ruolo e categoria dei ruoli e nell’ambito delle attuali normative, di definire in modo più analitico i compiti e le funzioni del ruolo ispettori, in relazione al grado acquisito, nonché gli incarichi da svolgere, auspicando un prioritario impiego per il grado apicale del ruolo in funzioni di comando. Documento di sintesi approvato Riordino delle carriere in occasione di incontro congiunto di categoria B – Padova 27 febbraio 2013 Come sopra 4 CONSIDERAZIONI /NOTE Coinvolgimento concretamente non ancora avvenuto. Con circolare nr.86/233-38-1990 datata 16/09/2014 dell’Ufficio Ordinamento del Comando Generale sono stati aggiornati i posti di impiego dei luogotenenti. Tale positiva indicazione, che assimila per certi profili l’impiego a quello degli Ufficiali inferiori, tuttavia è completamente in antitesi con quanto disposto con la circolare nr. 715/11555-191 del 19/11/2014 del medesimo ufficio che per i servizi interni di caserma delle sedi Legionali ha DOCUMENTO/I DI RIFERIMENTO ARGOMENTO PROPOSTE AVANZATE (a suo tempo) CONSIDERAZIONI /NOTE unificato le mansioni di “maresciallo di giornata” e di “brigadiere di ispezione”. Come sopra Come sopra Come sopra Per quanto riguarda l’annosa problematica dell’indennità di Comando, insistere affinché siano recuperate risorse da consentire di “abbassare” la soglia del numero dei militari di riferimento ed estendere la stessa al maggior numero di Comandanti di Stazione (si ricorda che ora il riferimento è a 17 unità di organico). Considerazioni sulla condizione Era stato premesso, purtroppo, che “nei primi tre mesi del 2013 vi erano già stati quattro suicidi di del Ruolo Ispettori militari dell’Arma, tutti marescialli”; Nell’ambito dell’ Amministrazione da sempre la categoria è di cuscinetto tra la base ed il vertice e deve reggere una maggiore pressione psicologica, affrontando direttamente le esigenze/problematiche del personale. L’invito è che in sede Centrale venga effettuato uno studio specifico sulla “condizione del maresciallo dell’Arma dei Carabinieri””. La voce del modello “B” e più esattamente quella Documentazione caratteristica relativa alla “CAPACITA’ DI RISOLVERE I PROBLEMI” (da compilare in occasione di Rapporto Informativo) oggi è prevista solo per gli Ufficiali. Atteso che gli incarichi svolti dai marescialli dell’Arma – in primis i comandanti di stazione e altri incarichi con funzioni di comando prevedono che gli stessi debbano quotidianamente risolvere i problemi del cittadino nonché del personale dipendente, si propone che per l’ispettore dell’Arma la documentazione caratteristica preveda anche la valutazione di tale Aspetti economici specifici 5 Nessuna modifica risulta effettuata sino ad ora. Nessuna iniziativa risulta essere stata effettuata in sede Centrale per uno studio appropriato sulla “Condizione del maresciallo dell’Arma dei Carabinieri”. Nessuna modifica risulta effettuata sino ad ora. La situazione è particolarmente avvertiva sul piano morale. Pur comprendendo le difficoltà sul piano normativo in quanto le norme per la compilazione della “documentazione caratteristica” sono comuni a tutte le FF.AA, si ritiene che il contesto ove opera il maresciallo dell’Arma, specie il Comandante di Stazione, sia diverso dal personale del ruolo marescialli delle altre FF.AA. DOCUMENTO/I DI RIFERIMENTO ARGOMENTO Come sopra applicazione antinfortunistica Come sopra alloggio di servizio PROPOSTE AVANZATE (a suo tempo) voce, come avviene per la voce “CAPACITA’ COMUNICATIVA” prevista per Ufficiali/marescialli/sergenti (riferimenti normativi: COM artt.1025-1029 e TUROM artt.688-699). normativa Il personale della categoria ricopre in moltissime occasioni il ruolo di “PREPOSTO” (art 247 del TUROM) . Attese le responsabilità che discendono dal compito di “PREPOSTO” è auspicabile (“si pretende”) che siano effettuati gli appositi corsi per conoscere bene la materia per porre in essere tutte quelle procedure previste ed idonee ad evitare infortuni e, qualora questi fisiologicamente avvengano, non vi possa essere responsabilità di natura penale. Promuovere l’emanazione, in sede centrale, di direttiva che consenta ai comandanti di stazione proprietari di abitazione di “lasciare” l’alloggio di servizio sia per contenere l’aspetto economico/fiscale (viene considerata seconda casa) sia per esigenze famigliari (non va sottovalutato che in molti casi l’abitazione in “caserma” limita anche i propri familiari) senza necessariamente essere trasferito dall’incarico o vedere la modifica della propria assegnazione in “Comandante in sede vacante”. L’alloggio di servizio rappresenta, specie per il personale giovane appena sposato o per un nucleo familiare monoreddito, un concreto aiuto economico, quindi sapere che un alloggio è “fittiziamente” occupato fa male al cuore e al “portafoglio”. E’ opportuno valorizzare in modo significativo quanto previsto dall’art.365 comma 1 del TUROM (D.P.R. 90/2010) assegnando l’alloggio con la formula 6 CONSIDERAZIONI /NOTE Ciò si ritiene costituisca presupposto per una diversa valutazione in alcune voci. Pur riconoscendo che l’obbligo di formazione è del “datore di lavoro” il coinvolgimento Centrale è doveroso poiché, oltre ad evitare l’inerzia o meno dei vari DL, devono essere assegnate le relative risorse finanziare. Nessuna modifica risulta essere pervenuta in proposito. Va segnalato, tuttavia, che nell’ambito del Comando Interregionale, grazie al contributo della R.M. dell’Area del Nord- est, pur non essendo stata emessa una disposizione (circolare) in proposito vi è stata, negli ultimi tempi, una maggiore flessibilità nel considerare la situazione del Comandante di Stazione che non occupa l’alloggio. DOCUMENTO/I DI RIFERIMENTO ARGOMENTO PROPOSTE AVANZATE (a suo tempo) CONSIDERAZIONI /NOTE “AST” ad altro militare e il “Comandante” possa occupare la propria abitazione senza perdere l’incarico. Documento di sintesi approvato Particolare situazione in occasione di “”Incontro tra i professionale inerente ad alcuni delegati del Cocer Carabinieri – colleghi della categoria B categoria B - con i delegati della categoria “B” dei Co.I.R confluenti “Culqualbert”, “Ogaden”, “Palidoro” “Pastrengo”, “Podgora”,”Vittorio Veneto” e del Comando delle Scuole.”” avvenuto in Roma , 1920 Marzo 2013 …..stralcio…… I marescialli che hanno specializzazioni di pregio, con percorso universitario almeno triennale, come nel settore sanitario ossia infermieri professionali, fisioterapisti, tecnici radiologi, psicoterapeuti ecc, al pari di altre figure sanitarie (Ufficiali medici), dovrebbero poter effettuare la “libera professione”, al fine di rimanere sempre aggiornati, tenendo conto del fatto che la scarsità di risorse non sempre consente all’Amministrazione di far effettuare gli obbligatori aggiornamenti ovvero gli ECM. Vi è pertanto la necessità, in attesa di un riordino della Sanità Militare in chiave Interforze e soprattutto con l’interscambio di prestazioni con il Servizio Sanitario Nazionale, di facilitare l’attività extraprofessionale retribuita prevista dall’articolo 896 “Attività extraprofessionali da svolgere previa autorizzazione o conferimento” del COM, mediante l’emanazione di specifica circolare relativa al settore che delinei chiaramente i contorni della “libera professione” per il personale non medico e le modalità per ottenere la facile ed ovvia autorizzazione a svolgere la stessa. Si segnala che molti sono gli “specializzati”, in particolare psicoterapeuti, che si renderebbero gratuitamente pronti ad operare a favore dei colleghi. 7 L’argomento viene citato, ancorchè discusso a Roma, in quanto riguarda anche marescialli presenti nell’Area del Co.I.R Vittorio Veneto e dei Co.Ba.R confluenti ed era stato segnalato anche dai delegati del Co.I.R Vittorio Veneto (oltre che dai delegati del Co.I.R Pastrengo). In proposito nulla di nuovo è pervenuto in merito a quanto richiesto. Per completezza di informazione si riporta integralmente il testo dell’articolo 210 del COM ove già si prevede la libera professione ma la stessa deve essere regolamentata con apposito Decreto: “”Art. 210 Attività libero professionale del personale medico e paramedico (161) 1. In deroga all'articolo 894, comma 1, ai medici militari non sono applicabili le norme relative alle incompatibilità inerenti l'esercizio delle attività libero professionali, nonché le limitazioni previste dai contratti e dalle convenzioni con il servizio sanitario nazionale, fermo restando il divieto di visitare privatamente gli iscritti di leva e di rilasciare loro certificati di infermità e di imperfezioni fisiche che DOCUMENTO/I DI RIFERIMENTO ARGOMENTO PROPOSTE AVANZATE (a suo tempo) CONSIDERAZIONI /NOTE possano dar luogo alla riforma. (160) 1-bis. L'autorità sanitaria militare da cui dipende l'organizzazione e il funzionamento di ciascuna struttura sanitaria, senza nuovi maggiori oneri per la finanza pubblica e compatibilmente con le esigenze funzionali e di servizio, riconosce al personale medico e paramedico che vi opera e ne faccia richiesta, la facoltà di esercitare attività liberoprofessionali nell'ambito della struttura sanitaria stessa. Con regolamento ai sensi dell'articolo 17, comma 1, lett. b) della legge 23 agosto 1988, n. 400, da emanare entro il 30 settembre 2014, su proposta del Ministro della difesa, di concerto con i Ministri della salute, per la pubblica amministrazione e dell'economia e delle finanze, sono definiti i criteri, le modalità e i limiti per l'esercizio delle attività libero-professionali nell'ambito delle strutture sanitarie militari, anche apportando le necessarie modifiche al regolamento di cui all'articolo 1, comma 3. (162) (160) Comma corretto da Comunicato 7 settembre 2010, pubblicato nella G.U. 7 settembre 2010, n. 209 e, successivamente, così sostituito dall'art. 1, comma 1, lett. rr), D.Lgs. 24 febbraio 2012, n. 20. (161) Rubrica così modificata dall'art. 8, comma 1, lett. n), n. 1), D.Lgs. 28 gennaio 8 DOCUMENTO/I DI RIFERIMENTO ARGOMENTO PROPOSTE AVANZATE (a suo tempo) CONSIDERAZIONI /NOTE 2014, n. 7. (162) Comma aggiunto dall'art. 8, comma 1, lett. n), n. 2), D.Lgs. 28 gennaio 2014, n. 7. “” Delibera 205 datata 28 marzo Bozza ipotesi riordino delle 2014 del Co.I.R. VV carriere – Personale della categoria B (Marescialli e Luogotenenti) Ipotesi di riordino con creazione del ruolo direttivo dei luogotenenti e del nuovo ruolo degli ispettori N.B.: Per approfondimenti consultare la Bozza Il tutto, dopo l’approvazione in sede di riunione congiunta di categoria, è stato inviato al Co.Ce.R ,con l’invito di effettuare dei tavoli tecnici di categoria. Non vi sono ancora segnali nel senso richiesto. Delibera 213 datata 9/5/2014 del Marescialli capi dell’Arma dei Possibilità di intervenire normativamente in Ancora una volta è stato segnalata Coir VV (allegata la delibere Carabinieri – Proposta modifica merito alla problematica dell’avanzamento dei l’esigenza di sanare la problematica M.C. del mancato avanzamento dei nr.32 datata 28/04/2014 del per l’avanzamento marescialli capi. Co.Ba.R TAA e n.59 datata L’argomento era stato oggetto di 07/05/2014 del Co.Ba.R FVV) specifico intervento dei delegati di Categoria del Co.I.R V.V.in occasione di incontro congiunto Co.Ce.R e Co.I.R confluenti avvenuto in Roma 14 aprile 2014. Si riporta integralmente l’intervento: ““Con DECRETO-LEGGE 16 gennaio 2014, n. 2 “Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione.” (GU n.12 del 16-1- 9 DOCUMENTO/I DI RIFERIMENTO ARGOMENTO PROPOSTE AVANZATE (a suo tempo) CONSIDERAZIONI /NOTE 2014 ), convertito con modificazioni dalla L. 14 marzo 2014, n. 28 (in G.U. 17/03/2014, n.63), è stato risolto un problema che riguardava l’avanzamento dei maggiori dell’Arma dei Carabinieri, su efficace interessamento del Comando Generale con il Legislatore, con un plauso di questa Categoria di delegati. Per completezza di informazione si riporta l’articolo 4 bis del provvedimento legislativo che testualmente prevede: “Anche allo scopo di garantire una maggiore disponibilita' di ufficiali dell'Arma dei carabinieri nel grado di maggiore per le esigenze connesse con le missioni internazionali di pace, fino a tutto l'anno 2018 la permanenza minima nel grado di capitano del ruolo speciale in servizio permanente continua a essere di nove anni. Ai relativi oneri finanziari, quantificati in 204.591,20 euro per l'anno 2015, 202.266,30 euro per l'anno 2016, 216.215,70 euro per l'anno 2017 e 155.768,30 euro per l'anno 2018, si provvede mediante corrispondente riduzione delle spese rimodulabili di parte corrente di cui all'articolo 21, comma 5, lettera b), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, iscritte nell'ambito della missione "Difesa e sicurezza del territorio", programma "Approntamento impiego carabinieri 10 DOCUMENTO/I DI RIFERIMENTO ARGOMENTO PROPOSTE AVANZATE (a suo tempo) CONSIDERAZIONI /NOTE per la difesa e la sicurezza" dello stato di previsione del Ministero della difesa.” Come si evince dal testo vi è comunque un finanziamento del provvedimento con risorse ricavabili da “riduzioni delle spese rimodulabili”. Premesso quanto sopra, mutuando il principio di risolvere un problema sull’avanzamento, poiché da anni si parla del noto “imbuto” dei marescialli capi è ipotizzabile un efficace interessamento del Comandante Generale per promuovere un intervento legislativo, alla prima favorevole occasione e propedeutico a qualsiasi forma di riordino delle carriere, con il quale si possa - per un triennio a decorrere dal 2014 –consentire la promozione al grado superiore dei Marescialli capi, che hanno maturati almeno dieci anni di permanenza nel grado e che si ricorda hanno il punto di parametro e lo stipendio, nonché l’assegno pensionabile e funzionale, uguali al Maresciallo Maggiore s.UPS (vedi Compendio normativo in materia di trattamento economico, Edizione 2013, del Comando Generale) rimuovendo l’ostacolo imposto dai limiti dell’articolo 1295 del Codice dell’Ordinamento Militare (promozioni a maresciallo aiutante 11 DOCUMENTO/I DI RIFERIMENTO PROPOSTE AVANZATE (a suo tempo) ARGOMENTO CONSIDERAZIONI /NOTE fissato annualmente, con decreto del Ministro della difesa, sino a 1/30 del personale del ruolo ispettori, fermo restando il limite massimo del numero delle vacanze esistenti alla data del 31 dicembre di ciascun anno nella dotazione organica del grado di maresciallo aiutante).”” Delibera 219 datata 30/5/2014 del Problematiche segnalate dai Coir VV (allegata la delibera Comandanti delle aliquote nr.166 datata 22/04/2014 del Radiomobili. Co.Ba.R Veneto) Delibera 221 datata 30/5/2014 del Pistola di Coir VV (allegata la delibere luogotenenti nr.34 datata 13/05/2014 del Co.Ba.R TAA) ordinanza Sono state segnalate alcune problematiche delle aliquote Radiomobili, compreso alcune relative ai Comandanti, tra le quali si evidenziano: - assegnazione di una utenza cellulare di servizio, così come già avviene per i Comandanti di Stazione e di N.O.R.; - adeguata corresponsione dell’indennità di efficienza dei servizi istituzionali; - titolarità della firma in tutti gli atti compiuti per ragione dell’ufficio di cui sono responsabili. La maggior parte della Aliquote radiomobili delle Compagnie del Comando Interregionale sono comandate da marescialli. Di quanto richiesto, al momento, nulla risulta. per Richiesta di arma corta di minore ingombro atteso Di quanto richiesto, al momento, nulla che i luogotenenti non indossano il cinturone e lo risulta; spallaccio sulla divisa ordinaria. Delibera 238 datata 27/06/2014 Comandanti interinali ed Richiesta di distribuire ai reparti della linea territoriale, ove non è prevista la figura del Vice del Coir VV (allegata la delibera utilizzo del telefono cellulare Comandante almeno una carta sim quale nr.116 datata 10/09/2014 del dotazione di Reparto da assegnare al militare che Co.Ba.R Veneto) deve assumere il comando interinale, tale da consentire l’utilizzo per tutte quelle comunicazioni di servizio in ragione dell’incarico temporaneamente ricoperto; La richiesta è ritenuta di categoria, anche se in qualche occasione il comando interinale può essere assunto da appuntati/brigadieri; Di quanto richiesto, al momento, nulla risulta; Delibera 249 datata 05/09/2014 Medaglia al merito di lungo Valorizzare la figura del “Vice Comandante di Ancora una volta è stata richiamata 12 DOCUMENTO/I DI RIFERIMENTO PROPOSTE AVANZATE (a suo tempo) CONSIDERAZIONI /NOTE comando – estensione del beneficio. “Vice Comandante della Stazione carabinieri”, nr.48 del Regolamento Generale dell’Arma. Stazione” esaminando la possibilità di impartire le opportune direttive affinchè venga: a) valorizzata la posizione del Vice Comandante della Stazione, in linea con le citate avvertenze del D.M. Difesa 22 agosto 2013 e la disposizione del n.48 del R.G.A, finora eluse sulla base di meri aspetti burocratici; b) riconosciuto il periodo dell’incarico, indipendente dal comando interinale, quale “comando di reparto” come già previsto nel DM Difesa; c) valutato l’incarico di “vice comandante di stazione” con idoneo “premio” per l’avanzamento, in analogia a quanto avviene per il “Comandante di Stazione” (art.1324 comma 2 del C.O.M.); l’attenzione sulla importante figura del Vice Comandante di Stazione. La richiesta è ritenuta di categoria, anche se in qualche occasione il Vice Comandante può essere un appuntato/brigadiere; Tale problematica era stata segnalata anche in occasione di Gruppo di Lavoro effettuato da delegati dei 4 Co.Ba.R del Nord-Est su “La stazione Carabinieri”, riunito in Roma il 13 e 14 febbraio 2013. Di quanto richiesto, al momento nulla risulta; Delibera 309 datata 13/03/2015 D.M. 2015 per la corresponsione del Coir VV del FESI per l’anno 2014: la responsabilità del comando può costituire motivo di penalizzazione? Proposte modifiche alla bozza di ripartizione del FESI 2014 in quanto, a parità di grado, alcune figure con responsabilità di comando, prendevano meno dei parigrado sottoposti. N.B.: Per approfondimenti consultare la delibera. La penalizzazione riguarda molti della categoria B che reggono comandi. Nonostante la segnalazione sia stata fatta in tempo al Co.Ce.R, nulla è stato modificato. Si sconosce il motivo. Delibera 331 datata 27/03/2015 del Coir VV (allegata la delibera nr.216 datata 09/03/2015 del Co.Ba.R Veneto) Proposto: a) rivedere le disposizioni impartite in merito al “maresciallo/brigadiere di giornata”, alla luce delle considerazioni esposte, ricostruendo, se necessario, i Nuclei di Vigilanza e Sicurezza presso i Comandi Legionali (ciò consentirebbe di salvaguardare il profilo d’impiego anche del personale in possesso di “specializzazione/abilitazioni” pregiate e che per legge, anche nel mondo militare, non possono essere sostituiti nelle mansioni “istituzionali”); b) ribadire la necessità di rispettare i profili Con circolare nr.86/233-38-1990 datata 16/09/2014 dell’Ufficio Ordinamento del Comando Generale sono stati aggiornati i posti di impiego dei luogotenenti. Tale positiva indicazione, che assimila per certi profili l’impiego a quello degli Ufficiali inferiori, tuttavia è completamente in antitesi con quanto disposto con la circolare nr. 715/11555-191 del 19/11/2014 del medesimo ufficio che per i servizi interni di del Coir VV ARGOMENTO Profili di impiego del personale non dirigente e non direttivo dell’Arma dei Carabinieri (articoli 848, 849 e 850 del Codice dell’Ordinamento Militare). 13 DOCUMENTO/I DI RIFERIMENTO ARGOMENTO PROPOSTE AVANZATE (a suo tempo) CONSIDERAZIONI /NOTE di impiego anche nell’interesse dell’Amministrazione che così potrà programmare per tempo le esigenze di personale e risorse economiche necessarie per svolgere le attività militari e istituzionali previste per legge (in proposito si richiama l’attenzione sulle proposte avanzate con delibere nr.12 del 10/08/2012 e nr.53 del 18/01/2013 di questo Co.I.R. all’oggetto: “BENESSERE DEL PERSONALE – CONTENIMENTO RIFLESSI “SPENDING REVIEW”); c) verificare l’applicabilità al personale dell’Arma dei carabinieri, alla luce delle previsioni di cui all’articolo 8 del D.Lgs.195/1995 nonché delle citate disposizioni dello Stato Maggiore Difesa, delle disposizioni relative all’età per l’impiego del personale, sia nei servizi interni di caserma che in quelli esterni, in quanto, laddove le stesse non potessero trovare attuazione, costituirebbero ulteriore motivo di differenziazione rispetto al personale delle altre Forze Armate, di cui dovrebbe tenersi conto: sia ai fini della concertazione/contrattazione (così come a parità di compiti dovrebbe corrispondere parità di trattamento, quando i compiti assolti sono diversi anche il trattamento economico dovrebbe esserlo conseguentemente e coerentemente); sia in vista di un eventuale riordino dei ruoli e delle carriere, onde si valorizzino adeguatamente i diversi compiti, responsabilità e profili d’impiego, nell’ambito dello stesso Comparto, rispetto al personale appartenente alla sola area Difesa; N.B.: Per ulteriori approfondimenti consultare la caserma delle sedi Legionali ha unificato le mansioni di “maresciallo di giornata” e di “brigadiere di ispezione”. In poche parole: partendo dalla unificazione dei due servizi, ove si assimila il vice brigadiere al luogotenente (che senso ha allora fare percorsi formativi diversi anche per durata se poi si deve fare lo stesso servizio?), si è voluto richiamare l’attenzione sulla necessità di rispettare i ruoli di ognuno. Ma la compressione della categoria trova riscontro anche in altre evidenze. Concretamente non può essere sfuggito ai più che negli ultimi due-tre anni presso i Comandi Provinciali e presso le sedi dei Comandi Legione sono stati destinati molti Ufficiali inferiori/superiori, il riferimento non è a quelli del Ruolo Tecnico-Logistico, e alcuni incarichi di Capi Sezione già di competenza ordinativa del personale del ruolo marescialli (Luogotenenti) sono stati modificati a favore degli Ufficiali. Al contrario alcuni incarichi, ove potrebbero emergere determinate responsabilità di natura penale, penso al settore antinfortunistico, si tende ad assegnare l’incarico al “maresciallo”, giustificato il tutto dal fatto che “noi” permaniamo molti anni sul posto. Stiamo assistendo, con la formula delle devoluzione degli incarichi, ad una 14 DOCUMENTO/I DI RIFERIMENTO Delibera 318 datata 1/04/2015 del Coir VV (allegate le delibere: 74 del 26/11/2014 del Co.Ba.R FVG; 201 datata 13/01/2015 del Co.Ba.R ER; 212 datata 20/01/2015 del Co.Ba.R Veneto) PROPOSTE AVANZATE (a suo tempo) ARGOMENTO Problematiche e implicazioni per il personale che deve assolvere ai compiti di vigilanza e custodia dei detenuti nelle camere di sicurezza. CONSIDERAZIONI /NOTE delibera. deresponsabilizzazione da parte della Dirigenza verso i ruoli gerarchici inferiori, compreso quello degli ispettori; ma sono solo oneri e non onori. Ecco perché, pur in assenza del riordino, oggi vanno comunque stabiliti gli incarichi/servizi ai quali destinare i vari appartenenti all’Arma; da ciò consegue la necessita di arruolare il personale occorrente nel numero necessario ed effettuare la formazione adeguata dello stesso. La R.M. in tale esigenza deve avere e pretendere, di fare la propria parte. Si è in attesa degli esiti. In merito alla problematica della detenzione delle persone nelle camere di sicurezza è stato proposto: a) di addivenire quanto prima alla revisione della normativa entrata in vigore con il decreto legge 22.12.2011, n. 211 (interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri), in modo tale che, conformemente anche alle indicazioni del Comitato Europeo per la prevenzione della tortura: la competenza alla gestione delle persone arrestate/fermate torni prioritariamente all’organo preposto, cioè la Polizia Penitenziaria che, oltre a disporre già di personale formato, potrebbe assicurare la custodia delle persone arrestate in celle di sicurezza conformi alle norme del diritto, distinte per il tipo di regime detentivo da quelle La problematica della detenzione nelle camere coinvolge direttamente i Comandanti di Stazione che in relazione alle attuali normative (RGA) sono responsabili. 15 DOCUMENTO/I DI RIFERIMENTO ARGOMENTO PROPOSTE AVANZATE (a suo tempo) degli altri detenuti ristretti, nonché per sesso; residualmente, per i casi che, non presentando controindicazioni di tipo igienicosanitario e limitatamente alle realtà/comandi che siano dotati delle risorse (di personale e logistiche) sufficienti a farvi fronte, si debba per forza continuare a prevedere la custodia da parte della polizia giudiziaria in vista della convalida e giudizio direttissimo, si introduca il limite massimo delle 24 ore: cioè il p.m. possa disporre, previa verifica che non vi siano le controindicazioni citate e che le risorse siano adeguate, il trattenimento nelle camere di sicurezza della polizia giudiziaria solo qualora possa prevedersi che la detenzione presso tali strutture non possa superare le 24 ore, dovendo sempre provvedere altrimenti nei rimanenti casi (accompagnamento in carcere, arresti domiciliari o presso altra struttura, immediata liberazione); b) in alternativa, in attesa delle variazioni legislative, qualora le proposte non fossero momentaneamente/definitivamente praticabili, per le esigenze dei soli comandi Arma: istituire ed organizzare idonee strutture centralizzate nell’ambito di ogni Comando Provinciale, dotate di personale specificamente formato/aggiornato; rimodulare la disciplina Istituzionale (articoli dal nr. 165 al nr.177 del Regolamento generale dell’Arma dei Carabinieri) e le procedure operative in modo aderente alle norme nazionali e internazionali sulla custodia dei detenuti nonché alle previsioni concertate in sede di contratto di lavoro, alle norme di cui al decreto legislativo 81/2008 nonché a quelle del D.P.R. 90/2010 (art. 16 CONSIDERAZIONI /NOTE DOCUMENTO/I DI RIFERIMENTO ARGOMENTO PROPOSTE AVANZATE (a suo tempo) 253), provvedendo a: • aggiornare la pubblicazione procedimenti d’azione per i militari dell’Arma dei Carabinieri nei servizi d’istituto contemplando regole e protocolli/procedure operativi specifici per la gestione dei detenuti nelle camere di sicurezza; • prevedere specifiche attività formative/addestrative del personale per l’acquisizione delle competenze, procedure e tecniche necessarie all’esecuzione del servizio di custodia e vigilanza delle persone arrestate, salvaguardando i diritti dei detenuti e le essenziali condizioni di sicurezza e salute dei militari; N.B.: Per ulteriori approfondimenti consultare la delibera. 17 CONSIDERAZIONI /NOTE