20 05 2015 Incontro di Categoria B dei delegati del Co.I.R Vittorio

Transcript

20 05 2015 Incontro di Categoria B dei delegati del Co.I.R Vittorio
COMANDO INTERREGIONALE CARABINIERI “VITTORIO VENETO”
Consiglio Intermedio di Rappresentanza
(tel. 049-8525058 e-mail [email protected])
Incontro di Categoria B dei delegati del Co.I.R Vittorio Veneto e delegati di categoria dei Co.Ba.R
confluenti Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia,Veneto e Emilia Romagna
RELAZIONE INTRODUTTIVA DEI LAVORI
(a cura del Luogotenente Domenico Frizzerin)
Padova
20 e 21 maggio 2015
1
Ringrazio i colleghi delegati intervenuti a questo nuovo incontro di categoria B.
Questo è il quarto incontro di categoria dei delegati del Co.I.R. Vittorio Veneto e dei Co.Ba.R confluenti. Il primo è stato effettuato nel
febbraio del 2013. Poi ci siamo ritrovati nel mese di gennaio e marzo dell’anno scorso. Ci siamo incontrati anche in occasione di incontri congiunti
tra le Assemblee della Rappresentanza Militare alle quale apparteniamo.
Siamo alla fine del terzo anno dell’undicesimo Mandato, è quasi doveroso guardare indietro e verificare quello che in qualche misura
abbiamo proposto ed ottenuto: preciso subito che in questa breve analisi prendiamo in esame le cose che riguardano ovviamente la nostra categoria,
lasciando a un momento successivo le situazioni/problematiche a fattor comune con le altre categorie e segnalate con gli atti istituzionali delle varie
Assemblee.
Premetto, prima di continuare, che la diversa sensibilità di ognuno di noi, anche in relazione alla professionalità acquisita, all’impiego
nonché al grado rivestito all’interno della categoria, potrebbero dare un maggiore peso o meno a determinate problematiche. Ecco perché ritengo di
accennare alle cose con un ordine cronologico, di quando rappresentate con gli atti istituzionali e non con una graduatoria di importanza perché
quest’ultima avrebbe avuto il carattere della soggettività di chi la prepara.
In tale ottica, allegata a questo breve introduzione dei lavori, è stata preparata una elencazione delle varie problematiche/situazioni di
categoria proposte, con indicato l’atto ufficiale delle varie Assemblee o Gruppi di Lavoro, nelle quale sono state segnalate e il possibile esito.
Permettete una deroga a quanto detto, accennando da subito, a un piccolo segnale, ancorché simbolico per forma e grandezza, ottenuto a
favore dei luogotenenti ovvero “i diversi alamari”: credo che questo sia l’unica cosa che la categoria B ha ottenuto ufficialmente, peraltro calata
“dall’alto”.
Ritengo che “dall’alto” a favore della categoria dovevano arrivare segnali ben più importanti, alcuni dei quali evidenziati anche da questa
Assemblea congiunta di categoria e si cita, quale esempio, un preciso definito profilo di impiego che sicuramente si accompagnerebbe ad una
maggiore dignità del ruolo: oggi in relazione all’ impiego stiamo assistendo ad una ulteriore compressione verso il basso. Mi spiego meglio. Già nel
1995, con il riordino dei ruoli e l’istituzione del ruolo sovrintendenti – ruolo quest’ultimo al quale deve essere riconosciuta una precisa identità
evitando che siano nel contempo impiegati in incarichi riservati al personale del ruolo marescialli o del ruolo appuntati/carabinieri – il ruolo
marescialli non si è “elevato”.
2
Concretamente non può essere sfuggito ai più che negli ultimi due-tre anni presso i Comandi Provinciali e presso le sedi dei Comandi
Legione sono stati destinati molti Ufficiali inferiori/superiori, non mi riferisco a quelli del Ruolo Tecnico-Logistico, e che alcuni incarichi di Capi
Sezione e/o Comandanti di Nucleo, già di competenza ordinativa del personale del ruolo marescialli (Luogotenenti), sono stati modificati a favore
degli Ufficiali.
Al contrario alcuni incarichi, ove potrebbero emergere determinate responsabilità, penso al settore antinfortunistico, si tende ad assegnare
l’incarico al “maresciallo”, giustificato il tutto dal fatto che “noi” permaniamo molti anni sul posto. Credo sia abbastanza facile vedere che oggi,
fortunatamente anche per il nucleo famigliare, molti ufficiali permangono pure loro anni sul posto. Inoltre, anche questo sicuramente non è sfuggito
ai delegati che operano presso i Comandi Legione, è stato recentemente modificato un servizio interno di caserma, che da sempre prevedeva
l’impiego del personale (marescialli e brigadieri, quest’ultimi sia prima della riforma che dopo) con incarichi diversi e ben definiti: mi riferisco
all’unificazione del servizio di “maresciallo di giornata” e quello di “brigadiere di ispezioni”, in “Maresciallo/Brigadiere di giornata”.
Come mai questo impiego al ribasso? Vi sono in animo modifiche ordinative penalizzanti per la categoria dei Marescialli salvo ovviamente
il Comandante di Stazione? Vediamo cosa ci riserva il futuro, tuttavia senza aspettare passivamente.
Manca ancora un anno al termine del Mandato: è un periodo di tempo dove si può fare molto. Dobbiamo lasciare qualcosa di positivo ai
colleghi di categoria. Ecco perché oggi più che mai dobbiamo rimanere uniti e cercare, in sinergia con i colleghi di categoria del Co.Ce.R, dei
risultati, in particolari quelli che possono essere ritenuti a “costo zero”.
Riproviamoci con il Signor Comandante Generale, Gen C.A. Tullio DEL SETTE.
3
Documento allegato alla Relazione introduttiva
dell’incontro di categoria B svolto in Padova il 20 e 21
maggio 2015
ELENCAZIONE CRONOLOGICA DI ARGOMENTI/PROBLEMATICHE DI INTERESSE PER LA CATEGORIA B
RAPPRESENTATE IN OCCASIONE DI INCONTRI CONGIUNTI DI CATEGORIA O DALLE VARIE ASSEMBLEE (CO.I.R.
VITTORIO VENETO E CO.BA.R CONFLUENTI)
DOCUMENTO/I DI
RIFERIMENTO
ARGOMENTO
PROPOSTE AVANZATE
(a suo tempo)
Invitato il Cocer a coinvolgere da subito tutti i
rimanenti Organismi per analizzare eventuali
bozze già approntate, in sinergia con lo Stato
Maggiore dell’Arma, per raccogliere sin d’ora
pareri ed eventuali proposte, in particolare gli
aspetti relativi al ruolo ispettori.
Profilo di impiego o per meglio Segnalata la necessità, anche prima del riordino
dire dignità di ruolo e categoria dei ruoli e nell’ambito delle attuali normative, di
definire in modo più analitico i compiti e le
funzioni del ruolo ispettori, in relazione al grado
acquisito, nonché gli incarichi da svolgere,
auspicando un prioritario impiego per il grado
apicale del ruolo in funzioni di comando.
Documento di sintesi approvato Riordino delle carriere
in
occasione
di
incontro
congiunto di categoria B –
Padova 27 febbraio 2013
Come sopra
4
CONSIDERAZIONI
/NOTE
Coinvolgimento concretamente non
ancora avvenuto.
Con
circolare
nr.86/233-38-1990
datata
16/09/2014
dell’Ufficio
Ordinamento del Comando Generale
sono stati aggiornati i posti di impiego
dei luogotenenti.
Tale positiva indicazione, che assimila
per certi profili l’impiego a quello
degli Ufficiali inferiori, tuttavia è
completamente in antitesi con quanto
disposto con la circolare nr. 715/11555-191 del 19/11/2014 del medesimo
ufficio che per i servizi interni di
caserma delle sedi Legionali ha
DOCUMENTO/I DI
RIFERIMENTO
ARGOMENTO
PROPOSTE AVANZATE
(a suo tempo)
CONSIDERAZIONI
/NOTE
unificato le mansioni di “maresciallo
di giornata” e di “brigadiere di
ispezione”.
Come sopra
Come sopra
Come sopra
Per quanto riguarda l’annosa problematica
dell’indennità di Comando, insistere affinché
siano recuperate risorse da consentire di
“abbassare” la soglia del numero dei militari di
riferimento ed estendere la stessa al maggior
numero di Comandanti di Stazione (si ricorda che
ora il riferimento è a 17 unità di organico).
Considerazioni sulla condizione Era stato premesso, purtroppo, che “nei primi tre
mesi del 2013 vi erano già stati quattro suicidi di
del Ruolo Ispettori
militari dell’Arma, tutti marescialli”; Nell’ambito
dell’ Amministrazione da sempre la categoria è di
cuscinetto tra la base ed il vertice e deve reggere
una maggiore pressione psicologica, affrontando
direttamente le esigenze/problematiche del
personale.
L’invito è che in sede Centrale venga effettuato
uno studio specifico sulla “condizione del
maresciallo dell’Arma dei Carabinieri””.
La voce del modello “B” e più esattamente quella
Documentazione caratteristica
relativa alla “CAPACITA’ DI RISOLVERE I
PROBLEMI” (da compilare in occasione di
Rapporto Informativo) oggi è prevista solo per gli
Ufficiali.
Atteso che gli incarichi svolti dai marescialli
dell’Arma – in primis i comandanti di stazione e
altri incarichi
con funzioni di comando prevedono che gli stessi debbano quotidianamente
risolvere i problemi del cittadino nonché del
personale dipendente, si propone che per
l’ispettore
dell’Arma
la
documentazione
caratteristica preveda anche la valutazione di tale
Aspetti economici specifici
5
Nessuna modifica risulta effettuata
sino ad ora.
Nessuna iniziativa risulta essere stata
effettuata in sede Centrale per uno
studio appropriato sulla “Condizione
del
maresciallo
dell’Arma
dei
Carabinieri”.
Nessuna modifica risulta effettuata
sino ad ora.
La situazione è particolarmente
avvertiva sul piano morale.
Pur comprendendo le difficoltà sul
piano normativo in quanto le norme
per
la
compilazione
della
“documentazione caratteristica” sono
comuni a tutte le FF.AA, si ritiene che
il contesto ove opera il maresciallo
dell’Arma, specie il Comandante di
Stazione, sia diverso dal personale del
ruolo marescialli delle altre FF.AA.
DOCUMENTO/I DI
RIFERIMENTO
ARGOMENTO
Come sopra
applicazione
antinfortunistica
Come sopra
alloggio di servizio
PROPOSTE AVANZATE
(a suo tempo)
voce, come avviene per la voce “CAPACITA’
COMUNICATIVA”
prevista
per
Ufficiali/marescialli/sergenti
(riferimenti
normativi: COM artt.1025-1029 e TUROM
artt.688-699).
normativa Il personale della categoria ricopre in moltissime
occasioni il ruolo di “PREPOSTO” (art 247 del
TUROM) .
Attese le responsabilità che discendono dal
compito di “PREPOSTO” è auspicabile (“si
pretende”) che siano effettuati gli appositi corsi
per conoscere bene la materia per porre in essere
tutte quelle procedure previste ed idonee ad
evitare infortuni e, qualora questi fisiologicamente
avvengano, non vi possa essere responsabilità di
natura penale.
Promuovere l’emanazione, in sede centrale, di
direttiva che consenta ai comandanti di stazione
proprietari di abitazione di “lasciare” l’alloggio di
servizio
sia
per
contenere
l’aspetto
economico/fiscale (viene considerata seconda
casa) sia per esigenze famigliari (non va
sottovalutato che in molti casi l’abitazione in
“caserma” limita anche i propri familiari) senza
necessariamente essere trasferito dall’incarico o
vedere la modifica della propria assegnazione in
“Comandante in sede vacante”. L’alloggio di
servizio rappresenta, specie per il personale
giovane appena sposato o per un nucleo familiare
monoreddito, un concreto aiuto economico, quindi
sapere che un alloggio è “fittiziamente” occupato
fa male al cuore e al “portafoglio”. E’ opportuno
valorizzare in modo significativo quanto previsto
dall’art.365 comma 1 del TUROM (D.P.R.
90/2010) assegnando l’alloggio con la formula
6
CONSIDERAZIONI
/NOTE
Ciò si ritiene costituisca presupposto
per una diversa valutazione in alcune
voci.
Pur riconoscendo che l’obbligo di
formazione è del “datore di lavoro” il
coinvolgimento Centrale è doveroso
poiché, oltre ad evitare l’inerzia o
meno dei vari DL, devono essere
assegnate le relative risorse finanziare.
Nessuna modifica risulta essere
pervenuta in proposito.
Va segnalato, tuttavia, che nell’ambito
del Comando Interregionale, grazie al
contributo della R.M. dell’Area del
Nord- est, pur non essendo stata
emessa una disposizione (circolare) in
proposito vi è stata, negli ultimi tempi,
una
maggiore
flessibilità
nel
considerare
la
situazione
del
Comandante di Stazione che non
occupa l’alloggio.
DOCUMENTO/I DI
RIFERIMENTO
ARGOMENTO
PROPOSTE AVANZATE
(a suo tempo)
CONSIDERAZIONI
/NOTE
“AST” ad altro militare e il “Comandante” possa
occupare la propria abitazione senza perdere
l’incarico.
Documento di sintesi approvato Particolare
situazione
in occasione di “”Incontro tra i professionale inerente ad alcuni
delegati del Cocer Carabinieri – colleghi della categoria B
categoria B - con i delegati della
categoria “B” dei
Co.I.R
confluenti
“Culqualbert”,
“Ogaden”,
“Palidoro”
“Pastrengo”, “Podgora”,”Vittorio
Veneto” e del Comando delle
Scuole.”” avvenuto in Roma , 1920 Marzo 2013
…..stralcio……
I marescialli che hanno specializzazioni di pregio,
con percorso universitario almeno triennale, come
nel settore sanitario ossia infermieri professionali,
fisioterapisti, tecnici radiologi, psicoterapeuti ecc,
al pari di altre figure sanitarie (Ufficiali medici),
dovrebbero
poter
effettuare
la
“libera
professione”, al fine di rimanere sempre
aggiornati, tenendo conto del fatto che la scarsità
di
risorse
non
sempre
consente
all’Amministrazione di far effettuare gli
obbligatori aggiornamenti ovvero gli ECM. Vi è
pertanto la necessità, in attesa di un riordino della
Sanità Militare in chiave Interforze e soprattutto
con l’interscambio di prestazioni con il Servizio
Sanitario Nazionale, di facilitare l’attività
extraprofessionale retribuita prevista dall’articolo
896 “Attività extraprofessionali da svolgere previa
autorizzazione o conferimento” del COM,
mediante l’emanazione di specifica circolare
relativa al settore che delinei chiaramente i
contorni della “libera professione” per il personale
non medico e le modalità per ottenere la facile ed
ovvia autorizzazione a svolgere la stessa.
Si segnala che molti sono gli “specializzati”, in
particolare psicoterapeuti, che si renderebbero
gratuitamente pronti ad operare a favore dei
colleghi.
7
L’argomento viene citato, ancorchè
discusso a Roma, in quanto riguarda
anche marescialli presenti nell’Area
del Co.I.R Vittorio Veneto e dei
Co.Ba.R confluenti ed era stato
segnalato anche dai delegati del Co.I.R
Vittorio Veneto (oltre che dai delegati
del Co.I.R Pastrengo).
In proposito nulla di nuovo è
pervenuto in merito a quanto richiesto.
Per completezza di informazione si
riporta
integralmente
il
testo
dell’articolo 210 del COM ove già si
prevede la libera professione ma la
stessa deve essere regolamentata con
apposito Decreto:
“”Art. 210 Attività libero
professionale del personale medico e
paramedico (161)
1. In deroga all'articolo 894, comma 1,
ai medici militari non sono applicabili
le norme relative alle incompatibilità
inerenti l'esercizio delle attività libero
professionali, nonché le limitazioni
previste dai contratti e dalle
convenzioni con il servizio sanitario
nazionale, fermo restando il divieto di
visitare privatamente gli iscritti di leva
e di rilasciare loro certificati di
infermità e di imperfezioni fisiche che
DOCUMENTO/I DI
RIFERIMENTO
ARGOMENTO
PROPOSTE AVANZATE
(a suo tempo)
CONSIDERAZIONI
/NOTE
possano dar luogo alla riforma. (160)
1-bis. L'autorità sanitaria militare da
cui dipende l'organizzazione e il
funzionamento di ciascuna struttura
sanitaria, senza nuovi maggiori oneri
per
la
finanza
pubblica
e
compatibilmente con le esigenze
funzionali e di servizio, riconosce al
personale medico e paramedico che vi
opera e ne faccia richiesta, la facoltà
di
esercitare
attività
liberoprofessionali
nell'ambito
della
struttura sanitaria stessa. Con
regolamento ai sensi dell'articolo 17,
comma 1, lett. b) della legge 23 agosto
1988, n. 400, da emanare entro il 30
settembre 2014, su proposta del
Ministro della difesa, di concerto con i
Ministri della salute, per la pubblica
amministrazione e dell'economia e
delle finanze, sono definiti i criteri, le
modalità e i limiti per l'esercizio delle
attività
libero-professionali
nell'ambito delle strutture sanitarie
militari,
anche
apportando
le
necessarie modifiche al regolamento
di cui all'articolo 1, comma 3. (162)
(160) Comma corretto da Comunicato 7
settembre 2010, pubblicato nella G.U. 7
settembre 2010, n. 209 e, successivamente,
così sostituito dall'art. 1, comma 1, lett. rr),
D.Lgs. 24 febbraio 2012, n. 20.
(161) Rubrica così modificata dall'art. 8,
comma 1, lett. n), n. 1), D.Lgs. 28 gennaio
8
DOCUMENTO/I DI
RIFERIMENTO
ARGOMENTO
PROPOSTE AVANZATE
(a suo tempo)
CONSIDERAZIONI
/NOTE
2014, n. 7.
(162) Comma aggiunto dall'art. 8, comma
1, lett. n), n. 2), D.Lgs. 28 gennaio 2014, n.
7. “”
Delibera 205 datata 28 marzo Bozza ipotesi riordino delle
2014 del Co.I.R. VV
carriere – Personale della
categoria B (Marescialli e
Luogotenenti)
Ipotesi di riordino con creazione del ruolo
direttivo dei luogotenenti e del nuovo ruolo degli
ispettori
N.B.: Per approfondimenti consultare la Bozza
Il tutto, dopo l’approvazione in sede di
riunione congiunta di categoria, è stato
inviato al Co.Ce.R ,con l’invito di
effettuare dei tavoli tecnici di
categoria.
Non vi sono ancora segnali nel senso
richiesto.
Delibera 213 datata 9/5/2014 del Marescialli capi dell’Arma dei Possibilità di intervenire normativamente in Ancora una volta è stato segnalata
Coir VV (allegata la delibere Carabinieri – Proposta modifica merito alla problematica dell’avanzamento dei l’esigenza di sanare la problematica
M.C.
del
mancato
avanzamento
dei
nr.32 datata 28/04/2014 del per l’avanzamento
marescialli capi.
Co.Ba.R TAA e n.59 datata
L’argomento era stato oggetto di
07/05/2014 del Co.Ba.R FVV)
specifico intervento dei delegati di
Categoria del Co.I.R V.V.in occasione
di incontro congiunto Co.Ce.R e
Co.I.R confluenti avvenuto in Roma 14 aprile 2014. Si riporta integralmente
l’intervento:
““Con
DECRETO-LEGGE 16
gennaio 2014, n. 2 “Proroga delle
missioni internazionali delle Forze
armate e di polizia, iniziative di
cooperazione allo sviluppo e sostegno
ai processi di ricostruzione e
partecipazione alle iniziative delle
organizzazioni internazionali per il
consolidamento dei processi di pace e
di stabilizzazione.” (GU n.12 del 16-1-
9
DOCUMENTO/I DI
RIFERIMENTO
ARGOMENTO
PROPOSTE AVANZATE
(a suo tempo)
CONSIDERAZIONI
/NOTE
2014 ), convertito con modificazioni
dalla L. 14 marzo 2014, n. 28 (in G.U.
17/03/2014, n.63), è stato risolto un
problema
che
riguardava
l’avanzamento dei maggiori dell’Arma
dei
Carabinieri,
su
efficace
interessamento del Comando Generale
con il Legislatore, con un plauso di
questa Categoria di delegati. Per
completezza di informazione si riporta
l’articolo 4 bis del provvedimento
legislativo che testualmente prevede:
“Anche allo scopo di garantire una
maggiore disponibilita' di ufficiali
dell'Arma dei carabinieri nel grado di
maggiore per le esigenze connesse
con le missioni internazionali di
pace, fino a tutto l'anno 2018 la
permanenza minima nel grado di
capitano del ruolo speciale in servizio
permanente continua a essere di nove
anni.
Ai relativi oneri finanziari, quantificati
in 204.591,20 euro per l'anno 2015,
202.266,30 euro per l'anno 2016,
216.215,70 euro per l'anno 2017 e
155.768,30 euro per l'anno 2018, si
provvede
mediante corrispondente
riduzione delle spese rimodulabili di
parte corrente di cui all'articolo 21,
comma 5, lettera b), della legge 31
dicembre 2009, n. 196, iscritte
nell'ambito della missione "Difesa e
sicurezza del territorio", programma
"Approntamento impiego carabinieri
10
DOCUMENTO/I DI
RIFERIMENTO
ARGOMENTO
PROPOSTE AVANZATE
(a suo tempo)
CONSIDERAZIONI
/NOTE
per la difesa e la sicurezza" dello
stato di previsione del Ministero della
difesa.”
Come si evince dal testo vi è comunque
un finanziamento del provvedimento
con risorse ricavabili da “riduzioni
delle spese rimodulabili”.
Premesso
quanto
sopra,
mutuando il principio di risolvere un
problema sull’avanzamento, poiché da
anni si parla del noto “imbuto” dei
marescialli capi è ipotizzabile un
efficace
interessamento
del
Comandante
Generale
per
promuovere un intervento legislativo,
alla prima favorevole occasione e
propedeutico a qualsiasi forma di
riordino delle carriere, con il quale si
possa - per un triennio a decorrere dal
2014 –consentire la promozione al
grado superiore dei Marescialli capi,
che hanno maturati almeno dieci anni
di permanenza nel grado e che si
ricorda hanno il punto di parametro e
lo stipendio, nonché l’assegno
pensionabile e funzionale, uguali al
Maresciallo Maggiore s.UPS (vedi
Compendio normativo in materia di
trattamento economico, Edizione 2013,
del Comando Generale) rimuovendo
l’ostacolo
imposto
dai
limiti
dell’articolo
1295
del
Codice
dell’Ordinamento
Militare
(promozioni a maresciallo aiutante
11
DOCUMENTO/I DI
RIFERIMENTO
PROPOSTE AVANZATE
(a suo tempo)
ARGOMENTO
CONSIDERAZIONI
/NOTE
fissato annualmente, con decreto del
Ministro della difesa, sino a 1/30 del
personale del ruolo ispettori, fermo
restando il limite massimo del numero
delle vacanze esistenti alla data del 31
dicembre di ciascun anno nella
dotazione organica del grado di
maresciallo aiutante).””
Delibera 219 datata 30/5/2014 del Problematiche segnalate dai
Coir VV (allegata la delibera Comandanti
delle
aliquote
nr.166 datata 22/04/2014 del Radiomobili.
Co.Ba.R Veneto)
Delibera 221 datata 30/5/2014 del Pistola di
Coir VV (allegata la delibere luogotenenti
nr.34 datata 13/05/2014 del
Co.Ba.R TAA)
ordinanza
Sono state segnalate alcune problematiche delle
aliquote Radiomobili, compreso alcune relative ai
Comandanti, tra le quali si evidenziano:
- assegnazione di una utenza cellulare di servizio,
così come già avviene per i Comandanti di
Stazione e di N.O.R.;
- adeguata corresponsione dell’indennità di
efficienza dei servizi istituzionali;
- titolarità della firma in tutti gli atti compiuti per
ragione dell’ufficio di cui sono responsabili.
La maggior parte della Aliquote
radiomobili delle Compagnie del
Comando
Interregionale
sono
comandate da marescialli.
Di quanto richiesto, al momento, nulla
risulta.
per Richiesta di arma corta di minore ingombro atteso Di quanto richiesto, al momento, nulla
che i luogotenenti non indossano il cinturone e lo risulta;
spallaccio sulla divisa ordinaria.
Delibera 238 datata 27/06/2014 Comandanti
interinali
ed Richiesta di distribuire ai reparti della linea
territoriale, ove non è prevista la figura del Vice
del Coir VV (allegata la delibera utilizzo del telefono cellulare
Comandante almeno una carta sim quale
nr.116 datata 10/09/2014 del
dotazione di Reparto da assegnare al militare che
Co.Ba.R Veneto)
deve assumere il comando interinale, tale da
consentire
l’utilizzo
per
tutte
quelle
comunicazioni di servizio in ragione dell’incarico
temporaneamente ricoperto;
La richiesta è ritenuta di categoria,
anche se in qualche occasione il
comando interinale può essere assunto
da appuntati/brigadieri;
Di quanto richiesto, al momento, nulla
risulta;
Delibera 249 datata 05/09/2014 Medaglia al merito di lungo Valorizzare la figura del “Vice Comandante di Ancora una volta è stata richiamata
12
DOCUMENTO/I DI
RIFERIMENTO
PROPOSTE AVANZATE
(a suo tempo)
CONSIDERAZIONI
/NOTE
comando – estensione del
beneficio.
“Vice
Comandante
della
Stazione carabinieri”, nr.48 del
Regolamento
Generale
dell’Arma.
Stazione” esaminando la possibilità di impartire le
opportune direttive affinchè venga:
a)
valorizzata la posizione del Vice
Comandante della Stazione, in linea con le citate
avvertenze del D.M. Difesa 22 agosto 2013 e la
disposizione del n.48 del R.G.A, finora eluse sulla
base di meri aspetti burocratici;
b)
riconosciuto il periodo dell’incarico,
indipendente dal comando interinale, quale
“comando di reparto” come già previsto nel DM
Difesa;
c)
valutato l’incarico di “vice comandante di
stazione”
con idoneo “premio” per
l’avanzamento, in analogia a quanto avviene per il
“Comandante di Stazione” (art.1324 comma 2 del
C.O.M.);
l’attenzione sulla importante figura del
Vice Comandante di Stazione.
La richiesta è ritenuta di categoria,
anche se in qualche occasione il Vice
Comandante
può
essere
un
appuntato/brigadiere;
Tale problematica era stata segnalata
anche in occasione di Gruppo di
Lavoro effettuato da delegati dei 4
Co.Ba.R del Nord-Est su “La stazione
Carabinieri”, riunito in Roma il 13 e
14 febbraio 2013.
Di quanto richiesto, al momento nulla
risulta;
Delibera 309 datata 13/03/2015 D.M. 2015 per la corresponsione
del Coir VV
del FESI per l’anno 2014: la
responsabilità del comando può
costituire
motivo
di
penalizzazione?
Proposte modifiche alla bozza di ripartizione del
FESI 2014 in quanto, a parità di grado, alcune
figure con responsabilità di comando, prendevano
meno dei parigrado sottoposti.
N.B.: Per approfondimenti consultare la delibera.
La penalizzazione riguarda molti della
categoria B che reggono comandi.
Nonostante la segnalazione sia stata
fatta in tempo al Co.Ce.R, nulla è stato
modificato. Si sconosce il motivo.
Delibera 331 datata 27/03/2015
del Coir VV (allegata la delibera
nr.216 datata 09/03/2015 del
Co.Ba.R Veneto)
Proposto:
a)
rivedere le disposizioni impartite in
merito al “maresciallo/brigadiere di giornata”, alla
luce delle considerazioni esposte, ricostruendo, se
necessario, i Nuclei di Vigilanza e Sicurezza
presso i Comandi Legionali (ciò consentirebbe di
salvaguardare il profilo d’impiego anche del
personale
in
possesso
di
“specializzazione/abilitazioni” pregiate e che per
legge, anche nel mondo militare, non possono
essere sostituiti nelle mansioni “istituzionali”);
b)
ribadire la necessità di rispettare i profili
Con
circolare
nr.86/233-38-1990
datata
16/09/2014
dell’Ufficio
Ordinamento del Comando Generale
sono stati aggiornati i posti di impiego
dei luogotenenti.
Tale positiva indicazione, che assimila
per certi profili l’impiego a quello
degli Ufficiali inferiori, tuttavia è
completamente in antitesi con quanto
disposto con la circolare nr. 715/11555-191 del 19/11/2014 del medesimo
ufficio che per i servizi interni di
del Coir VV
ARGOMENTO
Profili di impiego del personale
non dirigente e non direttivo
dell’Arma
dei
Carabinieri
(articoli 848, 849 e 850 del
Codice
dell’Ordinamento
Militare).
13
DOCUMENTO/I DI
RIFERIMENTO
ARGOMENTO
PROPOSTE AVANZATE
(a suo tempo)
CONSIDERAZIONI
/NOTE
di
impiego
anche
nell’interesse
dell’Amministrazione che così potrà programmare
per tempo le esigenze di personale e risorse
economiche necessarie per svolgere le attività
militari e istituzionali previste per legge (in
proposito si richiama l’attenzione sulle proposte
avanzate con delibere nr.12 del 10/08/2012 e
nr.53 del 18/01/2013 di questo Co.I.R. all’oggetto:
“BENESSERE
DEL
PERSONALE
–
CONTENIMENTO RIFLESSI “SPENDING
REVIEW”);
c)
verificare l’applicabilità al personale
dell’Arma dei carabinieri, alla luce delle
previsioni di cui all’articolo 8 del D.Lgs.195/1995
nonché delle citate disposizioni dello Stato
Maggiore Difesa, delle disposizioni relative all’età
per l’impiego del personale, sia nei servizi interni
di caserma che in quelli esterni, in quanto,
laddove le stesse non potessero trovare attuazione,
costituirebbero
ulteriore
motivo
di
differenziazione rispetto al personale delle altre
Forze Armate, di cui dovrebbe tenersi conto:
sia
ai
fini
della
concertazione/contrattazione (così come a parità
di compiti dovrebbe corrispondere parità di
trattamento, quando i compiti assolti sono diversi
anche il trattamento economico dovrebbe esserlo
conseguentemente e coerentemente);
sia in vista di un eventuale riordino dei
ruoli e delle carriere, onde si valorizzino
adeguatamente i diversi compiti, responsabilità e
profili d’impiego, nell’ambito dello stesso
Comparto, rispetto al personale appartenente alla
sola area Difesa;
N.B.: Per ulteriori approfondimenti consultare la
caserma delle sedi Legionali ha
unificato le mansioni di “maresciallo
di giornata” e di “brigadiere di
ispezione”.
In poche parole: partendo dalla
unificazione dei due servizi, ove si
assimila il vice brigadiere al
luogotenente (che senso ha allora fare
percorsi formativi diversi anche per
durata se poi si deve fare lo stesso
servizio?), si è voluto richiamare
l’attenzione sulla necessità di rispettare
i ruoli di ognuno.
Ma la compressione della categoria
trova riscontro anche in altre evidenze.
Concretamente non può essere
sfuggito ai più che negli ultimi due-tre
anni presso i Comandi Provinciali e
presso le sedi dei Comandi Legione
sono stati destinati molti Ufficiali
inferiori/superiori, il riferimento non è
a quelli del Ruolo Tecnico-Logistico, e
alcuni incarichi di Capi Sezione già di
competenza ordinativa del personale
del ruolo marescialli (Luogotenenti)
sono stati modificati a favore degli
Ufficiali. Al contrario alcuni incarichi,
ove potrebbero emergere determinate
responsabilità di natura penale, penso
al settore antinfortunistico, si tende ad
assegnare l’incarico al “maresciallo”,
giustificato il tutto dal fatto che “noi”
permaniamo molti anni sul posto.
Stiamo assistendo, con la formula delle
devoluzione degli incarichi, ad una
14
DOCUMENTO/I DI
RIFERIMENTO
Delibera 318 datata 1/04/2015 del
Coir VV (allegate le delibere: 74
del 26/11/2014 del Co.Ba.R FVG;
201 datata 13/01/2015 del
Co.Ba.R
ER;
212
datata
20/01/2015 del Co.Ba.R Veneto)
PROPOSTE AVANZATE
(a suo tempo)
ARGOMENTO
Problematiche e implicazioni
per il personale che deve
assolvere ai compiti di vigilanza
e custodia dei detenuti nelle
camere di sicurezza.
CONSIDERAZIONI
/NOTE
delibera.
deresponsabilizzazione da parte della
Dirigenza verso i ruoli gerarchici
inferiori, compreso quello degli
ispettori; ma sono solo oneri e non
onori.
Ecco perché, pur in assenza del
riordino, oggi vanno comunque
stabiliti gli incarichi/servizi ai quali
destinare i vari appartenenti all’Arma;
da ciò consegue la necessita di
arruolare il personale occorrente nel
numero necessario ed effettuare la
formazione adeguata dello stesso.
La R.M. in tale esigenza deve avere e
pretendere, di fare la propria parte.
Si è in attesa degli esiti.
In merito alla problematica della detenzione delle
persone nelle camere di sicurezza è stato
proposto:
a)
di addivenire quanto prima alla revisione
della normativa entrata in vigore con il decreto
legge 22.12.2011, n. 211 (interventi urgenti per il
contrasto della tensione detentiva determinata dal
sovraffollamento delle carceri), in modo tale che,
conformemente anche alle indicazioni del
Comitato Europeo per la prevenzione della
tortura:
la competenza alla gestione delle persone
arrestate/fermate torni prioritariamente all’organo
preposto, cioè la Polizia Penitenziaria che, oltre a
disporre già di personale formato, potrebbe
assicurare la custodia delle persone arrestate in
celle di sicurezza conformi alle norme del diritto,
distinte per il tipo di regime detentivo da quelle
La problematica della detenzione nelle
camere coinvolge direttamente i
Comandanti di Stazione che in
relazione alle attuali normative (RGA)
sono responsabili.
15
DOCUMENTO/I DI
RIFERIMENTO
ARGOMENTO
PROPOSTE AVANZATE
(a suo tempo)
degli altri detenuti ristretti, nonché per sesso;
residualmente, per i casi che, non
presentando controindicazioni di tipo igienicosanitario e limitatamente alle realtà/comandi che
siano dotati delle risorse (di personale e
logistiche) sufficienti a farvi fronte, si debba per
forza continuare a prevedere la custodia da parte
della polizia giudiziaria in vista della convalida e
giudizio direttissimo, si introduca il limite
massimo delle 24 ore: cioè il p.m. possa disporre,
previa verifica che non vi siano le
controindicazioni citate e che le risorse siano
adeguate, il trattenimento nelle camere di
sicurezza della polizia giudiziaria solo qualora
possa prevedersi che la detenzione presso tali
strutture non possa superare le 24 ore, dovendo
sempre provvedere altrimenti nei rimanenti casi
(accompagnamento in carcere, arresti domiciliari
o presso altra struttura, immediata liberazione);
b)
in alternativa, in attesa delle variazioni
legislative, qualora le proposte non fossero
momentaneamente/definitivamente praticabili, per
le esigenze dei soli comandi Arma:
istituire ed organizzare idonee strutture
centralizzate nell’ambito di ogni Comando
Provinciale, dotate di personale specificamente
formato/aggiornato;
rimodulare la disciplina Istituzionale
(articoli dal nr. 165 al nr.177 del Regolamento
generale dell’Arma dei Carabinieri) e le procedure
operative in modo aderente alle norme nazionali e
internazionali sulla custodia dei detenuti nonché
alle previsioni concertate in sede di contratto di
lavoro, alle norme di cui al decreto legislativo
81/2008 nonché a quelle del D.P.R. 90/2010 (art.
16
CONSIDERAZIONI
/NOTE
DOCUMENTO/I DI
RIFERIMENTO
ARGOMENTO
PROPOSTE AVANZATE
(a suo tempo)
253), provvedendo a:
•
aggiornare la pubblicazione procedimenti
d’azione per i militari dell’Arma dei Carabinieri
nei servizi d’istituto contemplando regole e
protocolli/procedure operativi specifici per la
gestione dei detenuti nelle camere di sicurezza;
•
prevedere
specifiche
attività
formative/addestrative
del
personale
per
l’acquisizione delle competenze, procedure e
tecniche necessarie all’esecuzione del servizio di
custodia e vigilanza delle persone arrestate,
salvaguardando i diritti dei detenuti e le essenziali
condizioni di sicurezza e salute dei militari;
N.B.: Per ulteriori approfondimenti consultare la
delibera.
17
CONSIDERAZIONI
/NOTE