Foglio informativo ai caregivers

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Foglio informativo ai caregivers
ALLEGATO L
Regione Veneto
Azienda ULSS 5 Ovest Vicentino
Foglio informativo per i care-givers di
pazienti con Lesioni da Pressione
Gentile Signora, gentile Signore, questo foglio informativo vuole rappresentare un piccolo
aiuto a quanti sono impegnati ad assistere una persona a rischio o portatore di lesione da
pressione, meglio conosciute come piaghe da decubito.
Esso contiene informazioni utili per poter assistere meglio persone costrette a letto o a stare
sedute per molto tempo. Tale conoscenza speriamo favorisca la collaborazione reciproca per
rendere più semplice possibile la gestione del paziente da parte di chi dà assistenza a
domicilio
Il personale infermieristico
LE LESIONI DA PRESSIONE
CHE COSA SONO?
Sono lesioni della pelle che possono arrivare anche al sottocute, ai muscoli e alle ossa,
causate dallo schiacciamento prolungato dei tessuti tra una sporgenza ossea, su cui grava il
peso del corpo, e un piano di appoggio (materasso, poltrona, carrozzella).
PERCHE’ SI FORMANO?
Quando sulla pelle una pressione dura per più di due ore, nei tessuti circola meno sangue e
ossigeno così essi si danneggiano o vanno incontro a degenerazione.
DOVE SI FORMANO?
Qui a lato può
vedere i punti dove
più frequentemente
si formano lesioni
da pressione.
Essi dipendono dalle
posizioni per più
tempo assunte dal
paziente.
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QUALI SONO LE PERSONE A RISCHIO?
Tutte quelle che rimangono ferme a letto o in sedia incapaci di muoversi,
incontinenti per feci ed urine, con difficoltà di alimentazione o con
ridotta lucidità mentale. Il rischio aumenta quando sono presenti più
tipi di fattori sopraelencati.
CHE COSA FARE PER PREVENIRLE O FACILITARNE LA GUARIGIONE?
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4.
MOBILIZZAZIONE DEL PAZIENTE
IGIENE E CURA DELLA CUTE
CURA DELL’AMBIENTE E DEGLI INDUMENTI
IDRATAZIONE E ALIMENTAZIONE ADEGUATA
1 MOBILIZZAZIONE
Se il paziente è costretto a letto: cambiare posizione preferibilmente ogni 2 ore o
comunque almeno ogni 4 ore, stando attenti a non tirare o sfregare la cute. La testiera del
letto dovrebbe essere non troppo rialzata per evitare slittamenti del paziente verso la
pediera del letto. L’uso di materassi antidecubito è fortemente consigliato a tutti ma è
indispensabile cambiare la posizione. Il solo materasso non basta alla prevenzione.
Se il paziente è in carrozzina o in sedia: cambiare posizione ogni ora (basta anche
staccare la schiena e far appoggiare i gomiti su un tavolino). Se è in grado di muoversi da
solo, stimolarlo a spostare il peso del corpo almeno ogni 15-20 minuti. Utili possono essere
i cuscini antidecubito; sono invece da evitare le “ciambelle”, che creano zone di maggiore e
minore pressione.
2 IGIENE E CURA DELLA CUTE
Lavare la pelle con acqua tiepida e saponi delicati meglio se leggermente acidi (pH 5.5)
asciugandola tamponandola, senza strofinare, soprattutto nelle
sporgenze ossee.
Nutrire la pelle con creme idratanti per mantenerla mordida e
idrata; non usare prodotti contenenti alcool per evitare che la
pelle si secchi e si irriti.
Controllare almeno una volta al giorno i punti critici elencati sopra,
segnalando al Medico di famiglia (o all’eventuale personale di
assistenza) se compaiono arrossamenti o abrasioni. Anche il semplice arrossamento deve
essere considerato attentamente perché potrebbe essere la spia di un alterazione che già
sta avvenendo nella regione sottocutanea.
In caso di incontinenza, cambiare quanto più precocemente possibile un pannolone che
risulti bagnato o sporco e curare la relativa igiene al fine di ridurre quanto più possibile la
macerazione della cute nella zona dell’osso sacro, frequentemente sede di lesioni da
pressione.
Evitare elastici stretti e bottoni su indumenti intimi e pigiami, che tendono a ridurre la
circolazione necessaria a nutrire adeguatamente cute, muscoli.
3 CURA DELL’AMBIENTE E DEGLI INDUMENTI
idratare l’ambiente (ad es. con vaschette su termosifoni) perché un’aria troppo secca
favorisce lo sviluppo o il peggioramento di lesioni cutanee da pressione
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evitare che la stanza del paziente sia troppo calda, al fine di ridurre la
sudorazione che potrebbe contribuire alla macerazione della cute
evitare di utilizzare indumenti o oggetti (es. cerate) che riducono la
traspirazione e quindi determinano una maggiore umidità della cute;
attenzione alla presenza di pieghe delle lenzuola o di briciole o piccoli oggetti
o tubicini (ad es. catetere) a contatto con la pelle, specialmente sotto al paziente, perché
determinano un aumento importante della pressione locale e quindi un aumento del rischio
di sviluppo di lesioni da pressione;
4 CURA DELL’IDRATAZIONE E ALIMENTAZIONE
Seguire i consigli alimentari del proprio Medico Curante o del personale
specializzato, con cui valutare la necessità di assunzione di integratori
proteici;
E’ consigliata, se possibile, una dieta equilibrata e variegata ricca di
frutta e verdura, pane e cereali, carne, pesce, uova, latte e derivati perché
facilita la prevenzione della degenerazione o la promozione della guarigione di lesioni in
atto;
Bere almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno per facilitare l’idratazione cutanea e
evitare la disidratazione, specie nel periodo estivo.
COME CURARLE?
Le cure variano in base alle condizioni del paziente e al tipo di lesione, e verranno definite dal
Medico Curante e dal personale di assistenza, che darà istruzioni su come procedere al cambio
di medicazione.
COME CAMBIARE LA MEDICAZIONE?
Preparazione
Lavarsi le mani con acqua e sapone
Preparare tutto il materiale occorrente (soluzione fisiologica, garze
cerotti, guanti monouso ecc.), compreso un sacchetto per gettare il
materiale usato, come da indicazioni mediche e/o infermieristiche
Mettere il paziente in una posizione comoda
Proteggere le lenzuola in vicinanza della lesione da eventuali schizzi che
avverranno durante le manovre, con una traversa impermeabile o con un telo di
plastica
Rimozione della medicazione
Togliere la vecchia medicazione con un paio di guanti
Rovesciare il guanto sopra il materiale tolto oppure gettarlo nel sacchetto
Pulizia della lesione
Indossare un nuovo paio di guanti
Riempire una siringa con soluzione fisiologica
Tenendo la siringa a circa 5 - 10 cm dalla ferita spruzzare più
volte con fisiologica per pulire bene la lesione
Asciugare la pelle attorno alla ferita, tamponando con una garza pulita
Controllare la ferita prima di rimedicarla, per annotare eventuali modifiche
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POSIZIONARE UNA NUOVA MEDICAZIONE
Seguire le istruzioni del Medico e/o dell’infermiere rispetto al tipo di medicazione
da usare e alla frequenza del cambio della stessa. Ricordare comunque che le
medicazioni:
Vanno usate una volta sola toccandole il meno possibile e solo sui bordi
Vanno conservate nelle confezioni in un posto pulito e asciutto
Non devono essere toccate con mani sporche o con i guanti che hanno toccato la lesione
o altrove.
QUALI SONO I SEGNI DI
MIGLIORAMENTO?
QUALI SONO I SEGNI DI
PEGGIORAMENTO?
− La lesione rimpicciolisce in larghezza e − La lesione si allarga e si approfondisce
profondità
− La secrezione aumenta con odore sgradevole
− Produce meno secrezioni
− Il tessuto sul fondo rimane giallo-grigio
− Il nuovo tessuto sul fondo è rosso chiaro o − La pelle intorno è arrossata, calda e gonfia
rosa, gonfio e lucido
− La pelle intorno è sana e integra
IN ENTRAMBI I CASI E’ IMPORTANTE AVVISARE IL PERSONALE CURANTE
A CHI RIVOLGERSI?
Al Medico di Medicina Generale (Medico Curante) che potrà valutare la
necessita di prevenzione per mezzo di ausili (materasso o cuscino
antidecubito, letto attrezzato) o potrà stabilire un piano di cura che
può prevedere anche l’attivazione dell’Assistenza Infermieristica
Domiciliare
Alla Centrale Operativa di Assistenza Domiciliare Infermieristica del proprio Punto
Salute, qualora sia già stata attivata una forma di ADI dal Medico di Medicina Generale.
L’infermiere, all’occorrenza, effettuerà una visita domiciliare, valuterà il bisogno e
concorderà un piano di cura con il paziente e con chi se ne prende cura.
COME RICHIEDERE PRESIDI ED AUSILI?
La richiesta va presentata presso gli uffici di Assistenza Protesica presso i Punti Salute di
Arzignano e Valdagno o in alternativa allo sportello amministrativo negli orai di apertura al
pubblico dei Punti Salute di Montecchio e Lonigo,che sono attivi solo per la consegna e il ritiro
dell’autorizzazione, corredata della seguente documentazione
1. fotocopia verbale Commissione Invalidità Civile (per i richiedenti non ancora
sottoposti a visita fotocopia della domanda e del certificato medico presentati
all’Ufficio Invalidi).
2. prescrizione di uno specialista su un modello apposito.
PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI ALLE SEDI:
Punto Salute NORD Valdagno
tel.0445 423184
Punto Salute CENTRO Arzignano tel.0444 475704
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fax 0445 423182
fax 0444 475652