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© ampus Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano Anno 10 n. 33 2 3 4 7 Regione Lombardia: La campagna antinfluenzale 2011-2012 Un estintore per le emorragie del tratto digestivo superiore Smile House La forza e il sorriso 8 Corso per Assistente alla poltrona di Studio Odontoiatrico 11 Lo sviluppo visivo del bambino: fisiologia, patologia e riabilitazione Prendere in cura e insegnare a curare Novembre 2011 Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano 2 Prendere in cura e insegnare a curare Lombardia Sanità Dr. prof. Luciano AntonioBresciani, Colombi Assessore – Dirigente U.O.Sanità Servizio di Regione Prevenzione Lombardia e Protezione Laalla parola alla Regione La campagna antinfluenzale per la stagione 2011-2012 in Regione Lombardia Tra poco più di un mese partirà la campagna vaccinale antinfluenzale 2011-2012 e la Direzione Generale Sanità ha già fornito, attraverso la Circolare n. 9 del 29 luglio, le prime indicazioni riguardanti le azioni prioritarie che ciascuna Asl dovrà attuare per garantire l'uniformità dell'offerta sul territorio regionale. Il testo (che comprende la nota informativa del Ministero della Salute con le raccomandazioni per la prevenzione e il controllo dell'influenza per la prossima stagione) si rivolge a tutti gli attori del Sistema Sanitario Regionale, chiamando ognuno, per le competenze che gli sono proprie, ad impegnarsi per assicurare la più ampia offerta sul territorio: il raggiungimento di alti tassi di copertura vaccinale rappresenta infatti un obiettivo importante non solo per la protezione individuale di chi si sottopone a vaccinazione, ma anche per il contenimento della diffusione dell’infezione. Il documento informa che l’Organizzazione Mondiale della Sanità, basandosi sulle informazioni dei ceppi circolanti e sui dati epidemiologici raccolti dalla rete mondiale di sorveglianza dell’influenza, ha definito per l’emisfero settentrionale (stagione 2011-2012) la composizione del vaccino, includendo A/California/7/2009 (H1N1), A/Perth/16/2009 (H3N2) e B/Brisbane/60/2008: è dunque presente anche il sierotipo usato per la vaccinazione pandemica, dal momento che i dati di sorveglianza mondiale suggeriscono la possibilità che esso possa circolare anche il prossimo inverno. Ribadito come l’obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale sia il raggiungimento dei soggetti che, in caso di infezione, potrebbero riportare più gravi complicanze e ai quali la vaccinazione deve essere prioritariamente garantita, vengono elencate le categorie di soggetti “raccomandati”, per i quali è prevista l'offerta gratuita: ad esempio chi ha più di 65 anni o chi è affetto da patologie croniche (malattie dell’apparato respiratorio o cardio-circolatorio, diabete mellito, neoplasie, malattie renali, etc.), bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, donne che saranno al secondo o terzo mese di gravidanza durante la stagione epidemica, persone residenti in strutture sociosanitarie per anziani e disabili. E inoltre i medici e il personale sanitario, il personale di assistenza per gli anziani, a domicilio e presso le case di riposo, e i volontari dei servizi sanitari di emergenza. Proprio a riguardo di queste ultime categorie, dai medici ai volontari, va rimarcato come la vaccinazione si sia dimostrata efficace anche ai fini della limitazione complessiva nella diffusione del contagio tra la popolazione. Anche per la prossima stagione influenzale viene prevista l’attività dei medici sentinella partecipanti alla rete di sorveglianza epidemiologica e virologia dell’influenza: è stato chiesto alle Asl di predisporre la riconferma dei medici che hanno garantito puntualmente la rilevazione e di sostituire, qualora si fosse verificato, i medici che non avevano partecipato adeguatamente. Come negli ultimi anni, i risultati della sorveglianza saranno trasmessi e resi disponibili attraverso il report settimanale “Influnews”. La sede di Regione Lombardia in copertina la riproduzione del dipinto "Onda", opera a firma di Lucio Tosi e Piermarco Mariani, dono dell' Associazione Culturale Atelier Yaonde all' Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario di Milano. Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO Prendere in cura e insegnare a curare Un estintore per le emorragie del tratto digestivo superiore Alcuni settimane fa un paziente con una grave emorragia da ulcera gastrica (Foto 1) è stato trattato, per la prima volta in Italia, nell’Unità di Endoscopia Digestiva del nostro Ospedale, con un rivoluzionario prodotto (Foto 2) che, spruzzato nel sito dell’emorragia – come si fa con un estintore quando si spegne un fuoco – arresta immediatamente il sanguinamento attivo (Foto 3). “Hemospray”, una delle prime applicazioni delle nanotecnologie in gastroenterologia, è l’esempio di come un progetto sviluppato in ambito militare possa giovare alla medicina di tutti i giorni. Questo prodotto è nato per essere utilizzato in modo semplice, ma efficace, per arrestare le emorragie arteriose da armi da fuoco sui campi di battaglia. E’ in dotazione all’esercito Americano e si trova nello zaino di ogni soldato, proprio per l’immediatezza e la facilità con cui può essere usato. Le emorragie digestive, come è stato anche riportato sul “ Libro Bianco della Gastroenterologia “, recentemente presentato, sono le complicanze più frequenti in Gastroenterologia (80-150 casi / anno/100.000 abitanti) e la loro gestione richiede un organizzazione sul territorio che dovrebbe essere molto simile a quella per le urgenze Cardiologiche. Infatti una rete per le Urgenze Emorragiche è già attiva in Veneto ed anche la Regione Lombardia ha avviato un progetto per una rete Gastroenterologica, partendo dalle emergenze emorragiche digestive, al fine ottimizzare la gestione di questa patologia. L’endoscopia è da tempo il trattamento di elezione delle emorragie digestive, tanto che il ricorso alla chirurgia è oggi del tutto episodico ed avviene solo in quei rari casi in cui l’endoscopia fallisce. Tuttavia nel 5-10% dei casi trattati con le attuali tecniche di emostasi (infiltrazione di vasocostrittori, termocoagulazione o clips metalliche) si può presentare la ricomparsa dell’emorragia e questa, più frequente nei pazienti anziani e in peggiori condizioni cliniche generali – i più esposti a quest’evenienza per il frequente uso di farmaci gastrolesivi - è causa ancora di mortalità. La sede della lesione sanguinante può essere in alcuni casi difficile da raggiungere e da trattare con le tecniche attualmente in uso, mentre Hemospray è un metodo semplice ed efficace di emostasi, che non richiede il contatto con la lesione. E’ molto facile da usare da parte di un medico anche non molto esperto nel trattamento delle emorragia. Un ulteriore vantaggio è quello di non essere assorbito e di non andare in circolo e quindi non può dare effetti collaterali, ed agisce solo sul sito dell’emorragia, fermando il sanguinamento. Quando viene in contatto nel tratto gastroenterico con tessuto e sangue – come nelle lesioni sanguinanti – forma una barriera meccanica sulla lesione e favorisce i processi di coagulazione. Il prodotto viene poi eliminato dall’intestino. Insieme all’Ospedale San Paolo stanno lavorando su questa nuova procedura altri 11 Centri Europei e presto saranno disponibili i casi di una Survey si ampia casistica. (foto 1) Ulcera sanguinante (foto 2) Hemospray nebulizzato sull’emorragia (foto 3) Hemospray: arresto dell’emorragia 3 San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano dr. Enzo Masci - Direttore U.O. Endoscopia Digestiva, dr. Benedetto Mangiavillano - Dirigente Medico U.O. Endoscopia Digestiva Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano 4 Prendere in cura e insegnare a curare dr. Domenico Scopelliti – Direttore Scientifico Fondazione Operation Smile Italia Onlus Smile House Nei paesi poveri ed in via di sviluppo un bambino su 500 nasce con deformità facciali: correggere una labio schisi richiede un intervento chirurgico medio di 45 minuti. Grazie ai volontari di Operation Smile, che da 30 anni compiono gratuitamente missioni mediche in oltre 60 paesi del mondo, ogni anno migliaia di bambini riacquistano il sorriso. I nostri volontari partecipano con entusiasmo alle missioni mediche internazionali, mettendo a disposizione la propria professionalità e competenza ed il proprio tempo libero al servizio dei più piccoli per correggere con interventi di chirurgia plastica ricostruttiva gravi malformazioni del viso, come il labbro leporino e la palatoschisi. Nel mondo ancora decine di migliaia sono i bambini che rimangono non operati e sono tanti quelli che aspettano ogni mese l’arrivo dei nostri volontari medici. Operation Smile Italia Onlus è nata in Italia nel 2000, e fa parte di un’organizzazione umanitaria internazionale formata da volontari medici, infermieri ed altri operatori sanitari. Dal 1982, anno di costituzione della Fondazione madre negli Stati Uniti, sono stati operati più di 160.000 bambini. Le labio-palatoschisi sono fra i 4 più importanti difetti che si presentano alla nascita, ed i bambini che nascono con questa malformazione possono avere difficoltà ad alimentarsi, a parlare e perfino a respirare, hanno davanti a loro un futuro incerto, molti vivono nascosti in casa, non vanno a scuola, sono emarginati dagli stessi loro coetanei, in alcuni villaggi tribali sono considerati posseduti dal maligno e vengono espulsi insieme alle famiglie. Operation Smile è una delle prime organizzazioni umanitarie sanitarie, ad aver aderito al programma dell’OMS “Save Surgery Save Lives” che ha l’obiettivo di ridurre l’incidenza delle complicazioni nel corso di operazioni chirurgiche nei paesi poveri e di garantire un controllo nella qualità dei servizi medici. L’Italia è considerata dalla casa madre un paese risorsa, cioè un paese in cui si raccolgono i fondi per finanziare le missioni mediche internazionali ed i programmi di formazione rivolti ai medici dei paesi beneficiari; l’attività formativa è infatti diven- tata oggi un obiettivo primario che l’Organizzazione persegue nel mondo, per far si che in questi paesi i medici e gli altri operatori sanitari possano in futuro essere autonomi nel trattamento e nella cura di tali patologie. Il 12 settembre, grazie a un Protocollo d’Intesa siglato lo scorso anno con l’Ospedale San Paolo, è stata inaugurata a Milano, all’interno dello stesso Ospedale, la prima Smile House italiana diretta dal prof. Roberto Brusati. La struttura prenderà in cura piccoli pazienti con malformazioni congenite maxillo-facciali e in particolare con labio-palatoschisi dalla fase preoperatoria a quella operatoria per proseguire con la riabilitazione postoperatoria con sedute di logopedia, ortodonzia e qualsiasi altro supporto medico risulti necessario. Questa collaborazione con il San Paolo è unica in Italia ed il nostro obiettivo è che diventi un esempio da seguire, in altre città italiane, affinché possano crearsi altri centri di eccellenza e riferimento che possano assistere i pazienti italiani, dove si possa fare ricerca, ma che possano anche essere piattaforme di formazione per il personale medico proveniente dai Paesi prevalentemente del bacino del Mediterraneo. Inaugurazione Smile House - taglio del nastro Tavolo dei relatori, da sinistra: Prof.R.Brusati, Dr.L.Bresciani, Pres.R.Formigoni, Dr.E.Brusini, Dott.ssa C.Tajani, On.S.Versace, Dr.D.Scopelliti Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO Prendere in cura e insegnare a curare Pronto Soccorso: bilanci e prospettive Il Pronto Soccorso dell'Ospedale San Paolo è storicamente il punto di prima assistenza della zona sud di Milano. Assiste ogni anno circa 65.000 pazienti nei vari ambulatori di medicina, chirurgia, ortopedia, pediatria, psichiatria, (Figura 1) oltre a circa 9-10.000 donne che afferiscono all'ambulatorio di ginecologia/ostetricia locato in altra sede rispetto al Pronto Soccorso generale. Annesso al Pronto Soccorso vi è un reparto di Osservazione Breve Intensiva che ha ricoverato nel 2010, 4026 pazienti di cui circa 2/3 sono stati dimessi. La permanenza media in osservazione è di 18 ore (il 90% circa viene dimesso o ricoverato entro la I giornata o dopo una notte di degenza). In attesa dell'apertura dei nuovi locali nell'ultimo anno sono state aperte due nuove sale visita per i pazienti di medicina interna. Inoltre è stato introdotto, grazie alla fattiva collaborazione degli specialisti che davvero ringrazio, il c.d. “fast-track” vale a dire l'invio diretto dei pazienti affetti da patologie oculistiche, ORL, dermatologiche agli ambulatori dedicati; tali provvedimenti hanno permesso di ridurre, a sostanziale parità di numero di accessi, l'attesa alla porta in modo significativo (- 30%) (Figura 2); la riduzione dell'attesa ha ridotto la percentuale di pazienti che lasciavano il pronto soccorso per il protrarsi della stessa ed ha avuto un riflesso positivo sull'affollamento delle sale, nei rapporti fra gli operatori e l' utenza e nel clima lavorativo in generale. La presenza di schermi nei locali antistanti il Pronto Soccorso e nell'atrio ha aggiunto chiarezza di informazione agli utenti. Negli ultimi 20 anni la funzione di un Pronto Soccorso pubblico si è molto modificata. In passato, fatte salve le condizioni di emergenza, il medico di Pronto Soccorso doveva in buona sostanza decidere del ricovero del paziente, rimandando alla degenza le indagini utili alla diagnosi. Oggi il medico di pronto soccorso ha di- Accessi in Pronto Soccorso - 2010 Figura 1 - Confronto fra diverse Unità Operative versi compiti: far fronte come sempre alle emergenze, effettuare già in emergenza un inquadramento diagnostico del paziente, in modo da selezionare con attenzione i pazienti che meritano un ricovero ed avviarli all'appropriato livello di assistenza (rianimazione, reparto, osservazione breve); anche la dimissione del paziente deve avvenire solo dopo una attenta valutazione del rischio secondo criteri scientifici; infine è chiamato ad indicare con chiarezza un percorso diagnostico-terapeutico ambulatoriale, prescrivendo, quando è il caso, ulteriori approfondimenti o controlli. In altre parole il medico d'urgenza deve svolgere al meglio “il primo pezzo dell'assistenza” coordinandosi nel modo migliore con il resto dell'ospedale e con il territorio. Quest'attività implica la formazione ed il consolidamento di un gruppo di persone che, motivate ad un lavoro certo non semplice, ma indubbiamente interessante, considerino il Pronto Soccorso una palestra per l'affinamento delle loro capacità professionali ed un investimento per il loro futuro di medici; per tale ragione una delle priorità che ho indicato al mio arrivo all'Ospedale San Paolo quando mi è stata offerta la funzione direttiva della Medicina IV (Pronto Soccorso e Osservazione Breve Intensiva) è stata la stabilizzazione di uno staff medico; ancora più convinto sono di ciò dopo un anno di lavoro in cui ho potuto apprezzare nei miei collaboratori l'empatia nei confronti dei malati, la competenza, la voglia di fare ed aggiornarsi. Altrettanto importante è la crescita professionale infermieristica, con l'acquisizione di competenze proprie dell'urgenza come la capacità di effettuare un triage secondo criteri condivisi e consolidati e la acquisizione di “skills” nel trattamento dell'emergenza. Nell'anno in corso è stato organizzato un primo corso di triage che verrà replicato in altre due sessioni entro l'anno così da diffondere in tutti gli infermieri un unico modello organizzativo. Confronto fra i periodi 1.9.2009 / 31.8.2010 e 1.9.2010 / 31.8.2011 Figura 2 - Variazione percentuale degli accessi e del numero di minuti d’attesa alla porta, triage-visita. 5 San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano dr. Marco Gardinali - Direttore U.O. Medicina IV - Pronto Soccorso Azienda Ospedaliera SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO © ampus Prendere in cura e insegnare a curare San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano 6 Sia io che i miei collaboratori attendiamo con ansia la fine dei lavori per i nuovi locali che prevedono una più ampia zona di accoglienza che ci permetterà di gestire in modo più ordinato e con maggiore comfort il percorso dei pazienti in Pronto Soccorso; l'apertura di una sala dedicata all'emergenza ed una sub-intensiva per un totale di quattro postazioni ci permetterà di stabilizzare, a fianco dei colleghi rianimatori, i pazienti più gravi senza che questo crei rallentamenti nell'accoglienza di altri pazienti. La pediatria oggi un po' sacrificata negli spazi, avrà un triage dedicato, una allegra area di attesa e una più ampia zona per le visite; anche l'ortopedia e la chirurgia si gioveranno di maggiori spazi. Un punto qualificante della ristrutturazione dei locali del PS sarà il rifacimento dei locali dell'osservazione breve intensiva, che assumerà la connotazione di un vero reparto; i pazienti saranno de- L’èquipe U.O. Medicina IV – Pronto Soccorso genti in camere a 2 letti dotate di bagno, è prevista una stanza per l'isolamento di pazienti potenzialmente infettivi e per i pazienti disabili seguiti dal servizio DAMA; infine la apertura di 4 letti monitorati consentirà di proseguire per 24-48 ore la stabilizzazione di pazienti impegnativi prima del loro avvio al reparto di degenza ordinaria. Globalmente si avrà un ampliamento di circa 950 mq nella sola area del Pronto Soccorso al piano terra. La apertura della zona di accoglienza e dell'area per i codici rossi è prevista per la primavera - estate prossima; a seguire vi sarà la ristrutturazione dei locali visita e della radiologia ed infine il reparto di osservazione breve intensiva. Importanti novità quindi sono alle porte; da parte nostra non possiamo che ribadire il nostro impegno al soddisfacimento delle necessità dell'utenza e a crescere professionalmente per affrontare nuove responsabilità. Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO Prendere in cura e insegnare a curare L’Associazione La forza e il sorriso - L.G.F.B. Italia attiva il proprio servizio al San Paolo. Dal 2006 l'Associazione è attiva anche sul territorio nazionale con il nome “La forza e il sorriso – L.G.F.B. Italia”, che quest'anno estenderà il proprio servizio all'Ospedale San Paolo con l’obiettivo di aiutare le donne in cura oncologica a “ritrovare il sorriso davanti allo specchio e la forza dentro di sé”. L’iniziativa, che non interferisce con le cure mediche né tantomeno si sostituisce ad esse, è patrocinata da UNIPRO (Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche) e si avvale della collaborazione di 13 importanti aziende cosmetiche. Consulenti di bellezza professionisti aderiscono volontariamente al progetto guidando laboratori di bellezza finalizzati ad insegnare ad ogni donna come valorizzare il proprio aspetto e riconquistare fiducia e autostima. Gli incontri, della durata di circa due ore e il coinvolgimento di 6/8 partecipanti per ogni sessione di maquillage, avvengono in una sala appositamente allestita e contano sulla presenza della psicologa per offrire supporto alle signore che lo richiedono. Il prendersi cura di una paziente affetta da tumore consiste nel seguire un iter che va dalla diagnosi all'intervento chirurgico, alla terapia radiante, alla terapia medica. In questo percorso possono rendersi necessari ulteriori trattamenti, quali fisioterapia, terapia del dolore e supporto psicologico. Presso l'Ospedale San Paolo, il progetto “La forza e il sorriso” ha avuto il suo avvio su iniziativa dell'Unità di Chirurgia Endocrino-Senologica e dell'Oncologia Medica con l'aiuto dei consulenti di bellezza Francesco Martina e Giuditta Mereu. Le pazienti che hanno finora partecipato agli incontri si sono dette cariche di entusiasmo e felici. Le loro emozioni sono prova e ulteriore conferma del valore dell'iniziativa . E' dimostrato che i migliori risultati terapeutici si ottengono con la collaborazione tra i vari specialisti che si occupano della paziente, come già avviene nell'Unità di Senologia. I trattamenti oncologici, in particolare la chemioterapia e l'ormonoterapia, non sono scevri da effetti secondari che si ripercuotono sull'aspetto fisico e sul tono dell'umore della paziente. Nel 1987 un medico statunitense decise di ”dare ascolto“ alla reazione di abbandono e sfiducia che una paziente manifestava rispetto agli effetti collaterali dei trattamenti oncologici. Pertanto, con l'aiuto di un make-up artist, spronò la donna alla cura e valorizzazione del proprio aspetto ottenendo una migliore compliance al proseguimento delle cure. Dal risultato positivo di questo esperimento nasce l'Associazione “Look Good…Feel Better”, che si estende rapidamente a molti centri oncologici degli Stati Uniti. Il successo dell'iniziativa fa sì che il progetto venga presto esportato in altri Paesi del mondo e in Europa. Primo laboratorio di bellezza A.O.San Paolo 7 San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano dr.ssa Giacomina Moro - Dirigente Medico - U.O. Chirurgia Endocrina e Senologica Azienda Ospedaliera SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano 8 © ampus Prendere in cura e insegnare a curare dr.ssa Daniela Bianchi - Direttore CIFI srl Un’interessante iniziativa formativa dell’A.O. San Paolo – Polo Universitario in collaborazione con l’agenzia formativa CIFI di Milano: 20 nuovi Assistenti alla Poltrona di Studio Odontoiatrico A.O. San Paolo – Dipartimento di Odontostomatologia, polo tecnologico d’eccellenza in campo odontoiatrico, nonché polo universitario, e l’Agenzia Formativa CIFI, accreditata presso la Regione Lombardia, specializzata nella formazione di ruoli professionali in ambito sanitario, daranno vita a partire da Ottobre 2011 ad una nuova iniziativa formativa: il “Corso per Assistenti alla Poltrona di Studio Odontoiatrico”. Tale iniziativa, che va a colmare una necessità del mercato dove la figura professionale è molto richiesta e le opportunità di formazione sono poche, verrà organizzata dall’Agenzia CIFI tramite una partnership operativa con l’Azienda Ospedaliera San Paolo – Dipartimento di Odontostomatologia che metterà a disposizione il konw how tecnico per formare un profilo professionale coerente con il quadro regionale degli standard professionali della Regione Lombardia (QRSP) ed adeguato alle reali esigenze degli operatori del settore odontoiatrico. Infatti, l’ A.O. San Paolo e l’Università degli Studi di Milano, attraverso l’operato del Dipartimento di Odontostomatologia, da anni si occupano delle terapie odontostomatologiche più avanzate con una doppia finalità: curare i pazienti con patologie gravi o complesse fornendo prestazioni di alta qualità e ad alta specializzazione e fornire, nei due corsi di laurea che lo abitano, La prof.ssa Angela Malerba con un’Assistente alla poltrona di Studio Odontoiatrico studenti di odontoiatria, studenti di igiene dentale, specializzandi di chirurgia orale e di ortognatodonzia e perfezionandi. CIFI, agenzia formativa fondata nel 1984, ha lo scopo di accompagnare le persone nel loro percorso di sviluppo personale e professionale nella transizione tra momento formativo e ingresso o reingresso nel mondo del lavoro. Negli anni Cifi si è specializzata nell’offrire corsi professionali in ambito sanitario: Corsi per Operatore Socio Sanitario (OSS), Corsi per Ausiliario Socio Assistenziale (ASA), Corsi di riqualifica da ASA in OSS. Pertanto il corso di Assistente alla poltrona di Studio Odontoiatrico amplia l’offerta formativa CIFI di percorsi professionalizzanti, finalizzati all’ingresso nel mondo del lavoro con la giusta preparazione. Il corso, della durata di 1000 ore, prepara alla mansione di assistente alla poltrona che opera all’interno di strutture medicoodontoiatriche private e pubbliche; assiste il medico e altre figure sanitarie durante l’esecuzione delle prestazioni; programma e coordina l’andamento generale dello studio, occupandosi della prevenzione delle infezioni, (sterilizzazione, decontaminazione) e dei rapporti con i pazienti (segreteria, pratiche burocratiche). Il titolo rilasciato e’ un attestato di competenze riconosciuto dalla Regione Lombardia. Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO Prendere in cura e insegnare a curare Ruolo e attività degli infermieri del laboratorio di emodinamica L’équipe dell’emodinamica è composta da un coordinatore infermieristico, sei infermieri e quattro figure di supporto. L’emodinamica offre un servizio di copertura delle 24 ore, per far fronte alle emergenze cardiologiche (infarto miocardico acuto), con un servi- Durante un’angioplastica primaria i due infermieri svolgono attività differenti: un operatore farà lo strumentista, l’altro operatore farà il circolante. L’infermiere primo operatore (strumentista) collabora con il medico, prepara e passa cateteri diagnostici e guida, fili guida, raccordi vari, prepara e passa palloni per ptca, prepara e utilizza indeflator per gonfiaggio palloni e posizionamento stent, prepara e passa stent, identifica cateteri guida e fili guida, palloni e stent sul campo sterile, prepara e utilizza sistema di tromboaspirazione o filtri di protezione, inietta mezzo di contrasto utilizzando iniettore, collabora nel posizionamento di sistemi di chiusura dell’ accesso arterioso e collabora col medico all’eventuale utilizzo del contropulsatore. L’infermiere secondo operatore (circolante) a sua volta controlla ecg e parametri clinici, passa materiale necessario per ptca (cateteri, palloni, stent ecc.), somministra i farmaci necessari, assiste l’anestesista in caso di complicanze, effettua eventuali manovre rianimatorie in caso di complicanze, compila la cartella infermieristica. Anche se il primo e il secondo infermiere svolgono attività distinte entrambi effettuano l’assistenza piscologica al paziente sottoposto a ptca, comunicano col paziente per cogliere eventuali cambiamenti, effettuano la monitorizzazione del dolore, rispondono alle esigenze di pazienti di lingua e cultura diversa, rispondono alle problematiche del paziente anziano (spesso disorientato ed agitato), effettuano l’emostasi e la medicazione della zona di accesso vascolare, effettuano il trasporto monitorizzato del paziente in ucc, ripristinano il materiale utilizzato per la procedura, chiamano l’impresa di pulizie, chiudono la sala e incrociano le dita. Il moderno laboratorio di Emodinamica zio di pronta disponibilità.Le fasi di attivazione dell’equipe per un’angioplastica primaria sono: Chiamata 118, trasmissione ecg, chiamata équipe, arrivo paziente in pronto soccorso. L’équipe dell’urgenza è composta da un medico e due infermieri. Cosa fa l’infermiere dopo l’attivazione? Arriva in ospedale nel tempo utile, apre la sala di emodinamica, accende e controlla il funzionamento delle apparecchiature medicali, prepara il tavolo sterile, prepara i farmaci dell’urgenza, accoglie il paziente e controlla i dati clinici, informa il paziente sulla metodica, posiziona il paziente sul lettino radiologico, effettua la monitorizzazione del paziente con posizionamento delle piastre del defibrillatore, controlla l’accesso venoso periferico, disinfetta la zona vascolare di elezione prescelta, copre il paziente con telo angiografico sterile e prepara l’iniettore per il mezzo di contrasto. Oltre all’attività svolta in urgenza sopra descritta, normalmente l’infermiere dell’emodinamica eroga l’assistenza infermierirstica durante le procedure di: • Coronarografie non in urgenza (anno 2010 totale procedure 598) • Procedure di cateterismo destro • Impianti di pace maker, defibrillatori impiantabili (anno 2010 totale procedure 193) • Studi elettrofisiologici (anno 2010 totale procedure 48) • È reperibile per la sala di angiografia • Tilt test nel turno di pomeriggio • Cardioversioni esterne • Posizionamento dei cateteri elettrostimolatori temporanei in unità coronarica durante il turno diurno. L’infermiere del laboratorio di Emodinamica esegue inoltre l’emostasi del paziente sottoposto a coronarografia lungo tutto il suo decorso (sala di emodinamica, unità coronarica, cardiologia, altri reparti). 9 San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano Inf. Luigi Giugno - Collaboratore Professionale e Sanitario - Infermiere Laboratorio Emodinamica Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano 10 Prendere in cura e insegnare a curare sig.ra Silvana Geroldi - Referente C.U.P. Le modalità di prenotazione con il Sistema Sanitario Nazionale La prenotazione di visite/esami strumentali presso l’Ospedale San Paolo può essere effettuata indifferentemente nei seguenti modi: Si ricorda che per effettuare una prenotazione sono necessari i seguenti documenti: impegnativa del medico curante e/o specialista • pReSSo Il CUp oSpedalIeRo (situato al piano -1, blocco D) dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 15.10 tessera sanitaria CRS SISS • telefonando al nUmeRo veRde SanItà mIlano 800.638.638 (numero gratuito attivo dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 20.00) indicando la struttura presso la quale effettuare la prestazione Il diritto alla esenzione per reddito del pagamento del ticket deve essere indicato, da parte del medico, nella prescrizione di visite ed esami specialistici e non può più essere autocertificato al momento della prenotazione. • pReSSo le faRmaCIe dI zona Il certificato di esenzione rilasciato dall’ASL deve essere mostrato al medico di famiglia o a altro specialista del servizio Sanitario al momento della prescrizione di una visita o di un esame specialistico. • tRamIte SIto azIendale www.ao-sanpaolo.it “Prenotazione on-line visite” • pReSSo Il CUp dI RadIologIa (piano -2 blocco D) dal lunedì al giovedì dalle ore 8.00 alle ore 16.30 e venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00 • pReSSo Il CUp dI medICIna nUCleaRe (piano -2 blocco D) dal lunedì al venerdì dalle ore 8.15 alle ore 16.00 Solo in caso di impegnativa con bollino verde/priorità A Urgente Differibile è indispensabile recarsi agli sportelli o inviare un fax al numero 02/8184.4411. Devono essere fatte nelle rispettive sedi le prenotazioni di : PRESTAzIOnI ODOnTOIATRICHE: • ChIamando I nUmeRI 02 8184.3535 – 3536 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.00 alle ore 16.00 • ReCandoSI peRSonalmente nei medesimi orari presso il CUp della Clinica Odontostomatologica , sito in via Beldiletto 1/3. Fisiokinesiterapia: • telefonando al nUmeRo veRde SanItà mIlano 800.638.638 è possibile prenotare esclusivamente le prime visite • pReSSo Il CUp SIto In v.le famagoSta 46 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 17.00 è possibile prenotare anche le terapie fisiche e i trattamenti riabilitativi. Per qualsiasi ulteriore chiarimento è possibile contattare: CUP: [email protected] URP: [email protected] Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO Prendere in cura e insegnare a curare Lo sviluppo visivo del bambino: fisiologia, patologia e riabilitazione In particolare il progetto si propone di: La società odierna si dimostra purtroppo inadatta ed impreparata ad accogliere la diversità in modo realmente rispettoso e degno di una società civile. Il progetto “Mamma o non Mamma: il difficile mestiere di genitore” intende sviluppare, grazie alla collaborazione tra Forum della Solidarietà della Lombardia, Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e Associazione Vision+ onlus, un intervento di sensibilizzazione, informazione e formazione supportato da un percorso rivolto ad accogliere, accompagnare e sostenere il ruolo di genitore in presenza di un handicap visivo. Occorre abbattere i pregiudizi e i limiti socio-ambientali, prevenire e rimuovere le difficoltà che potrebbero indurre ad un’interruzione di gravidanza ovvero ad una rinuncia a priori alla genitorialità e costruire intorno alla famiglia del genitore e/o del bambino con deficit visivo una rete di solidarietà e sussidiarietà qualificata e qualificante, poiché i problemi che la coinvolgono oltrepassano i confini del perimetro familiare e costituiscono una vera e propria emergenza sociale. E’ in questo contesto che si è svolto il Convegno “LO SVILUPPO VISIVO DEL BAMBINO: FISIOLOGIA, PATOLOGIA E RIABILITAZIONE” che, adottando un'ottica di tipo trasversale, ha considerato le possibilità di riabilitazione e di sviluppo dell’autonomia di bambini non vedenti o ipovedenti con la partecipazione di moderatori e relatori di eccellenza e alla presenza delle autorità istituzionali del settore. Con l’occasione voglio rivolgere un ringraziamento particolare ai dipendenti dell’A.O. San Paolo (URP e Ufficio Formazione) con i quali abbiamo condiviso l’organizzazione del convegno. Il numeroso pubblico intervenuto Il tavolo dei relatori • PROMUOVERE SOLIDARIETA’ e SUSSIDIARIETA’. • SENSIBILIZZARE e INFORMARE. • DIFFONDERE UN’IMMAGINE POSITIVA DELLA GENITORIALITÀ ANCHE IN PRESENZA DI DEFICIT VISIVO • FORMARE GLI OPERATORI DI SETTORE • FORMARE ALLA GENITORIALITA’. • SOSTENERE IL NUCLEO FAMILIARE • SOSTENERE IL DIRITTO ALLA CURA DEL NEONATO NON VEDENTE O MINORATO VISIVO • PROMUOVERE E DIFFONDERE LE BUONE PRASSI 11 San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano dott. Michele Colucci - Presidente Forum della Solidarietà Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano 12 Prendere in cura e insegnare a curare dr. Carlo Sponzilli - Responsabile Laboratorio Emodinamica - U.O. Cardiologia Il Congresso della Società Europea di Cardiologia Parigi 28-31 agosto 2011 Quando si guardano i numeri, relativi all’incontro annuale dei cardiologi organizzato dalla Società Europea di Cardiologia, non si può fare a meno di restare alquanto impressionati: 144 Nazioni partecipanti (all’ONU ne sono registrate 193), 148 argomenti, 32946 partecipanti. Tutto questo in un’atmosfera intensa e piena di fermento e di dibattito, anche se da tempo le vere novità sono lontane dalla ribalta congressuale. Si giostra intorno a qualche nuova molecola, che per motivi commerciali viene ormai lanciata con grande clamore prima ancora di avere raggiunto un adeguato livello di documentazione e verifica scientifica. Ma tant’è: gli aspetti economici sono diventati preponderanti e lo si percepisce nelle fantasmagoriche quinte degli stands commerciali delle varie Aziende, montati a tempo record e smontati altrettanto velocemente per i 3 giorni di congresso. Certamente le sessioni più partecipate sono quelle dedicate alla comunicazione dei risultati dei grandi Trials. Rivediamoli insieme. Lo studio ARISTOTLE, che ha valutato l’efficacia di un nuovo inibitore del fattore Xa, l’Apixaban, che viene ad affiancare Dabigatran e Rivaroxaban nella prevenzione degli eventi embolici in corso di FA. Lo studio ha evidenziato che questa molecola offre vantaggi rispetto al Warfarin, riducendo sia gli eventi embolici sia i sanguinamenti. Sono stati anche comunicati i risultati a distanza dello studio ASCOTLLA che ha utilizzato la Atorvastatina al basso dosaggio di 10 mg in prevenzione primaria, documentando in modo alquanto sorprendente una riduzione a 8 anni della mortalità totale con una significativa incidenza nella riduzione delle cause di morte non-cardiovascolare. Un altro dei grandi temi della prevenzione sia primaria sia secondaria è stato toccato dallo studio dal-VESSEL che ha valutato l’efficacia di Dalcetrapib, un nuovo inibitore dei CETP; questa molecola ha indotto un incremento del 31% del colesterolo HDL senza evidenti effetti collaterali. Quello dell’incremento dei valori di HDL resta uno dei desideri “proibiti” nel trattamento delle dislipidemie. E’ noto infatti da anni che non solo i valori elevati di colesterolo LDL correlano con la mortalità per malattie cardiovascolari, ma anche bassi valori di colesterolo HDL; esiste infatti una relazione lineare che fa si che per ogni incremento di 1 mg/dl di colesterolemia HDL si abbia una riduzione del 2% nel maschio e del 3% nella femmina di rischio cardiovascolare. Ricordiamo che fino ad oggi le esperienze con molecole analoghe erano state disastrose e tutte interrotte, avendo determinato un incremento della mortalità. Per fortuna tali effetti negativi non erano effetti di classe e questo ha consentito lo sviluppo di nuove molecole che sembrano attraenti. Inoltre il Dr. Yusuf ha presentato i dati sorprendenti di uno studio osservazionale effettuato in diversi continenti in paesi ad elevato, medio e basso tenore economico. Lo studio aveva lo scopo di valutare l’aderenza all’utilizzo di alcuni semplici farmaci, quali aspirina e betabloccanti, nella prevenzione secondaria. E’ così stato evidenziato il bassissimo utilizzo di tali molecole che hanno peraltro costi modesti: per esempio la suddetta aspirina , in prevenzione secondaria, ha un utilzzo del 25% in media, con valori che vanno dall’8,8% dei paesi a basso reddito al 62% dei paesi a reddito elevato. Conclusione: una gran parte del nostro mondo prima di pensare a tecnologiche innovazioni ha bisogno di mettere in pratica quelle che sono le ben documentate e solide evidenze di trattamento. Infine il Dr. Colombo, massimo rappresentante della nostra Cardiologia invasiva, ha tenuto la “Gruentzig Lecture” passando in rassegna la storia della terapia antiaggregante applicata all’angioplastica coronarica e documentando come questa sia si una storia recente ma ancora in piena via di sviluppo e con il bisogno di nuove risposte sempre più risolutive e concrete. Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO Prendere in cura e insegnare a curare ASSOCIAZIONE - ONLUS MILANO - SONDALO Da circa un anno e mezzo (per l'esattezza dal maggio 2010) la Divisione di Cardiologia e il Gruppo Cuore Nuovo hanno fondato un'iniziativa di contatto tra cardiologi e pazienti allo scopo di portare maggiore consapevolezza della malattia di cuore, sia dal punto di vista informativo che di confronto tra testimonianze di chi il “problema Cuore” lo vive in prima persona. L'iniziativa ha riscosso un discreto successo, anche se le possibilità di pubblicizzazione non sono ai massimi livelli, nonostante gli sforzi dei singoli componenti del Gruppo stesso. L'iniziativa di cui sopra consiste in un incontro mensile (l'ultimo mercoledì di ogni mese) di un'ora e mezza tra alcuni medici e paramedici della Divisione di Cardiologia e chiunque, cardiopatico o meno, voglia partecipare: finora gli incontri sono stati molto apprezzati per il loro taglio eminentemente pratico e soprattutto per l'impostazione degli incontri, durante i quali i presenti possono proporre un tema che sta loro “a cuore” (!), che viene dibattuto pubblicamente. Nel caso in cui nessuno proponga argomenti specifici, i conduttori dell'incontro propongono temi cardiologici di ampio interesse pratico e di comune riscontro. Qui di seguito proponiamo la lettera di presentazione dell'iniziativa risalente a oltre un anno fa. Presentazione dell’iniziativa “un cardiologo a tuo fianco” Il filosofo tedesco Nietsche affermava che la vita dell’uomo è formata da pochissimi momenti dorati, particolari, attimi magici intervallati però da lunghissimi periodi di vuoto. La maggior parte delle persone è presa dai periodi vuoti e si dimentica dei momenti privilegiati: vive solo negli intervalli. Ebbene, il nostro scopo è quello di tentare di aumentare i momenti privilegiati, quelli costruttivi, quelli che quando finiscono ti fanno dire: “Peccato che sia già finito”, e questo speriamo possa essere attuato tramite un’alleanza terapeutica, conoscitiva, di confronto, che non ci faccia più sentire, separatamente, noi medici da una parte e voi cosiddetti pazienti dall’altra, ma uniti insieme, concretamente, in un percorso, in perenne viaggio nel mondo del capire, del rendersi consapevoli delle malattie, delle situazioni reali, dell’inutilità dei mille e mille timori che spesso, troppo spesso, avvelenano la vita di chi ha sofferto o soffre di cuore. Un grande saggio indiano contemporaneo, Jiddu Krishnamurti, amava ripetere che “La verità è una terra senza sentieri”, per dire che se si vuol giungere a un obbiettivo, quello che conta è metterci l’intenzione del cuore, la convinzione consapevole, la forza e la gioia del fare non solo del dire. Il nostro più sereno auspicio è realizzare concretamente quella che viene definita empatia, che non vuol dire, semplicisticamente, “soffrire insieme”, ma significa collaborare nel percorso spinoso della sofferenza. Il poeta Saint-Exupery ebbe a dire: se vuoi avventurarti nell’oceano e sei su un’isola deserta insieme ad altri naufraghi, non insegnare loro ad abbattere le palme per costruire una zattera, non insegnar loro a intrecciare liane per farne corde e funi, ma infondi nel loro cuore la nostalgia di casa… Ecco quello che desideriamo: noi non siamo qui per prescrivere un farmaco: per questo ci sono gli ambulatori. Non siamo qui per tracciare una strategia diagnostica o terapeutica: per questo ci sono i reparti di Cardiologia. Noi siamo qui per infondere in tutti la nostalgia di un cuore che vive bene, affinchè gli sforzi per raggiungere quest’obbiettivo siano consapevoli, energici, completi. Amo ricordare un aforisma che ho inventato tempo fa: Il maestro mediocre informa Il maestro esperto forma Ma solo il maestro saggio ascolta, addita l’obbiettivo, e stimola a comprendere senza fornire certezze Così, allo stesso modo, l’allievo mediocre impara L’allievo bravo si forma, si trasforma, impara a fare Ma solo l’allievo saggio si risveglia alla luce della consapevolezza E allora: buona consapevolezza a tutti, nel nome di un cuore che si risveglia ogni giorno alla fiducia di un domani sempre nuovo: se non possiamo diminuire la durata della notte, possiamo però aumentare la nostra luce interiore. Per maggiori informazioni potete contattare i Coordinatori del Corso dell’Associazione Gruppo Cuore Nuovo: il Presidente Sig.ra Luisa Cattaneo (all’indirizzo mail: [email protected] ) o la Segretaria dell’Associazione, Sig.ra Marisa Bondioli, al numero: 3495660350. oppure i Coordinatori del Corso presso l’Unità Operativa di Cardiologia-UTIC dell’Ospedale San Paolo, Dott. Diego Tarricone ([email protected]), Dott. Alberto Lomuscio ([email protected]) e Dott.ssa Loredana Frattini ([email protected] ) San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano 13 dr. Alberto Lomuscio - Dirigente Medico - U.O. Cardiologia Azienda Ospedaliera SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano 14 © ampus Prendere in cura e insegnare a curare Don Luigi Carrara - Cappellano A.O. San Paolo Servizio Religioso Al primo piano del blocco C, proprio sopra il bar dell’ospedale, c’è da molti anni un luogo molto silenzioso, adorno di piante sempre verdi e di fiori che spesso vengono donati dai pazienti,adatto per la preghiera e la riflessione: è la Cappella del S. Paolo. Oltre all’Eucarestia, segnalata da un cero rosso sempre acceso, la Cappella è dotata di quattro statue significative: la statua dell’Immacolata di Lourdes, quella di S.Giuseppe con in braccio Gesù Bambino, quella di S.Paolo patrono del nostro Ospedale e di S. Camillo de Lellis, patrono degli operatori sanitari e dei malati, statua che ricorda il servizio religioso prestato per trent’anni dai Religiosi Camilliani. Da qualche anno c’è anche una piccola statua di S. Pio da Pietrelcina donata da un benefattore. Le celebrazioni liturgiche sono gestite attualmente da due sacerdoti diocesani: don Luigi Carrara e don Michele Quero. Nella bacheca fuori la Cappella sono esposti orari e ricorrenze religiose;ogni giorno feriale si celebra la S. Messa alle ore 18.00 e nei giorni festivi alle ore 11.00. In fondo alla Cappella è posto un leggio con un quaderno dove i pazienti possono esprimere per iscritto il loro “ Grazie!” al Signore dopo la dimissione; oppure la loro richiesta di aiuto, a volte il loro sfogo umano o di fede o di speranza nei confronti di Dio o del Santo di cui sono devoti. La Cappella è aperta dalle ore 7.00 alle 20.00 della sera per dare la possibilità, a chi desidera, una visita anche breve. I Cappellani prestano il loro servizio 24 ore su 24. Oltre alla visita diurna ai pazienti nei loro reparti, non è rara la chiamata notturna da parte di parenti o del personale dell’ospedale per una benedizione o l’Unzione degli Infermi, per l’aggravarsi di un malato. Il sacerdote è molto riconoscente all’operatore sanitario che anche di notte avvisa per il peggioramento di un paziente non assistito da un familiare o persona amica o suggerisce al parente se desidera il cappellano per una preghiera; è collaborazione a ben incontrare La Cappella dell’A.O.San Paolo il Cristo risorto, quando si tratta di un “ cattolico” arrivato al capolinea terreno. Il lavoro o meglio, la missione di un cappellano non è quantificabile, perché non ha senso dire quante Confessioni o quante Comunioni ha elargito in un mese o in un anno ai pazienti che le hanno richieste. Se la malattia incide sulla persona non solo a livello fisico, ma anche psicologico, morale e spirituale, anche l’assistenza religiosa ha la sua importanza. E’ bello sentirsi dire da chi è ricoverato, scoraggiato o depresso per i suoi mali: “ Ecco, questo colloquio, mi ha proprio risollevato, mi ha dato speranza, venga ancora a trovarmi!” o, quasi un iperbole,: “ Mi ha fatto meglio parlare con lei, che non tutte le pastiglie che ho preso!” o ancora: “Adesso sto meglio, perché queste cose non le ho mai dette a nessuno, ma mi pesavano veramente sulla coscienza!” Così pure è gratificante per un sacerdote vedere uomini commuoversi fino alle lacrime, dopo una sincera confessione, perché da anni non trovavano l’occasione buona. E’ il caso di dire: “ Non tutti i mali vengono per nuocere!”. Infine, non è una novità, che nei nostri ospedali, arrivino infermieri o operatori socio sanitari che per vari motivi personali o di tradizioni locali, non abbiano ricevuto la Cresima; ogni anno questi giovani, tramite incontri personali con il Cappellano, possono prepararsi a ricevere questo sacramento nelle parrocchie del nostro decanato, designate per la Cresima degli adulti. I due sacerdoti sono sempre disponibili, non solo per i malati, ma anche per il personale, per colloqui, confessioni, informazioni di pastorale sanitaria; basta chiedere o suonare il campanello della loro abitazione di fronte alla Cappella. Se il Vangelo dice che sarà premiato nel Regno dei cieli anche solo un bicchiere di acqua fresca data ai nostri ammalati con amore, tanto più sarà premiato il lavoro di tutti gli operatori del settore ospedaliero, se fatto non solo tecnicamente bene, ma con amore. Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO Prendere in cura e insegnare a curare urgente NON ASPETTARE! SERVE ANCHE IL TUO AIUTO. C COME OME D DONARE: ONARE: ADO SAN PAOLO Via A. di Rudinì n.8, al piano interrato del blocco D (-2) Tel 02 8184.4209 Fax 02 8184.4520 www.adosanpaolo.it [email protected] Seguici su Facebook facebook.com/donatoriado San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano 15 Ufficio Relazioni con il Pubblico Sede: Blocco C - Piano 1° Dal lunedì al venerdì dalle ore 08.30 alle ore 16.00 Centralino 02.8184.1 Portineria Atrio Centrale 02.8184.4457 Ufficio Relazioni con il Pubblico - [email protected] 02.8184.4526 Sportello informativo 02.8184.4206 Ufficio Pubblica tutela - [email protected] 329.9072930 Direzione sanitaria - [email protected] 02.8184.4494 Ufficio Marketing 02.8184.4671 Archivio Cartelle Cliniche 02.8184.4463 Archivio Radiologico 02.8184.4650 Poliambulatorio 02.8184.4326 Punto Prelievi 02.8184.3040 / 3041 Medicina Nucleare 02.8184.4235 Odontostomatologia 02.8184.3535 / 3536 Ostetricia / Ginecologia 02.8184.4286 Radiologia 02.8184.4651 Fisiokinesi 02.8184.3168 Prenotazione Attività Ambulatoriali in Libera Professione 02.8184.4141 / 4142 Pronto Soccorso 02.8184.4250 Area di Osservazione D.E.A. 02.8184.4292 Pronto Soccorso Ginecologico 02.8184.4538 D.A.M.A. - Pazienti disabili - [email protected] 840.027.999 Centro Salute Ascolto Donne straniere e i loro bambini 02.8918.1040 Donatori sangue 02.8184.4209 Corso di Laurea in Infermieristica - [email protected] 02.8184.4690 S.I.T.RA. - Servizio Infermieristico 02.8184.4548 Polizia di Stato 02.8184.4346 Numero Verde “Sanità Milano” Per prenotare telefonicamente visite specialistiche ed esami diagnostici SAN PAOLO © ampus AZIENDA OSPEDALIERA SAN PAOLO 800.638.638 Reg. 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