roberto murgia architetto

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roberto murgia architetto
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roberto murgia architetto
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HOTEL E RISTORANTI
UFFICI
RESIDENZE
NEGOZI
PRODUTTIVO
CONCORSI
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Progettiamo rispettando l’ambiente che ci ospita, lavoriamo materiali tradizionali con
nuove tecnologie, combiniamo nuovi e vecchi modelli, riscopriamo la nuova lezione
del passato. Non abbiamo un’immagine da vendere, ripartiamo da zero ogni volta.
Rielaboriamo le informazioni, le analizziamo e le organizziamo. Facciamo progetti su
misura. Non inventiamo nuove forme, ricomponiamo quelle esistenti, le smontiamo
e rimontiamo. Rimettiamo insieme i pezzi cambiando l’ordine e il ritmo, mescolando
e reinventando sempre nuove combinazioni.
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HOTEL MAGNA PARS
SUITES MILANO
ANNO: 2015
LUOGO: MILANO VIA FORCELLA
AREA: 1000 SQM
CLIENTE: MAGNA PARS
WEB: WWW.MAGNAPARS-SUITESMILANO.IT
FOTOGRAFIE: GIOVANNA SILVA
WEB: WWW.GIOVANNASILVA.COM
Il Magna Pars Hotel Suites Milano sorge in un’ex area
industriale dismessa, a ridosso di via Tortona, oggi
baricentro dell’industria della moda milanese. Dalla
natura industriale trae le sue origini questo sofisticato
hotel dedicato ai profumi, che qui venivano prodotti
prima del decentramento dell’attività industriale, restano a testimonianza di queste origini le 40 fragranze
che caratterizzano le suites. Inaugurato nel 2013, oggi
l’hotel s’ingrandisce con 11 nuove junior suites, una
meeting room, un laboratorio e un giardino interno su
cui affacciano spazi conviviali. Il progetto prevede un
ampliamento della struttura originaria mediante un
corpo di fabbrica che, proseguendo la costruzione
lungo via Forcella, permette di ricavare all’interno un
giardino privato, luogo di connessione e continuità
degli spazi verdi che caratterizzano le aree comuni
dell’hotel. Il nuovo corpo di fabbrica si pone in continuità con la struttura esistente attraverso la proposizione della facciata vetrata lungo “i ballatoi” di via
Forcella e la trasparenza del piano strada, elemento di
novità sono invece i brick-walls che caratterizzano il
fronte di via Bugatti e la nuova scala di collegamento
all’immobile esistente. I brick-walls, re-interpretazione
delle pareti in laterizio della fabbrica originaria, sono
composti da griglie in acciaio verniciate, che rappresentano la texture della malta di allettamento tra i
mattoni, all’interno delle quali trovano spazio secondo
un equilibrio di pieni e vuoti, mattoni realizzati dalla
San Marco laterizi, su disegno dei progettisti. I brickwalls costituiscono un elemento caratterizzante del
progetto: nella fase diurna esprimono la metericità di
uno degli elementi costruttivi originari della tradizione
edilizia milanense, mentre nelle ore serali, la retroilluminazione ne permette una lettura al negativo che
diviene elemento decorativo dell’edificio.
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LEISURE
HOTEL E RISTORANTI
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Vista dal giardino interno
La scala interna
La camera
Pianta e sezione di progetto
Vista angolo via Forcella,
via Bugatti
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LEISURE
ANNO: 2008
LUOGO: MILANO | VIA GARIBALDI
AREA: 250 SQM
CLIENTE: FAMIGLIA DI VIVO
WEB: WWW.OSTERIADELCORSO.COM
FOTOGRAFIE: ORESTE SALGADO
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In un edificio degli anni sessanta di Gio Ponti, nel
centro di Milano, lo studio legale americano Cleary
Gottlieb ha deciso di ampliare la propria sede e dotarla
di una spazio di rappresentanza polifunzionale. Era
indispensabile risolvere la mancanza di luce e di
isolamento termico e acustico. Si è quindi costruita
una scatola di vetro luminosa che delimita l’esistente
e racchiude il nuovo.Una seconda pelle in legno, attrezzata dove necessario, circoscrive i nuovi spazi e
s’interrompe per lasciare scendere dall’alto luce artificiale attraverso cavità-lucernario, luce calda che
dissolve la freddezza della parete in vetro. L’involucro
ligneo è stato creato con pannelli di rovere naturale
fresato, intervallati da listelli aggettanti in legno massello. La parete luminosa è costituita da due vetri diversi, opalino e trasparente, che racchiudono lamelle
di rovere massello naturale poste verticalmente. Il
pavimento in battuto alla veneziana di fantini, marmo
lasa bianco su bianco, regge con pura eleganza le pareti e ne riverbera la tonalità. Particolare cura è stata
dedicata ad una ospitalità confortevole: soluzioni ricercate per migliorare l’acustica, luci dimmerabili e
scenari pre impostati per le diverse tipologie di impiego degli spazi. La grande sala è attrezzata per conferenze, video conferenze e proiezioni. All’occorrenza
diventa spazio per cene, banchetti, riunioni informali,
esposizione della collezione di opere d’arte possedute
dallo studio.
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1 Vista dall’ingresso
2 La sala
3 La vetria su via Garibaldi
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LEISURE
OSTERIA DEL CORSO
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RISTORANTE PER
CLEARY GOTTLIEB
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HOTEL E RISTORANTI
HOTEL E RISTORANTI
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ANNO: 2011
LUOGO: MILANO | VIA SAN PAOLO
AREA: 300 SQM
CLIENTE: CLEARY GOTTILEB STEEN & HAMILTON
WEB: WWW.CGSH.COM
FOTOGRAFIE: GIOVANNA SILVA
WEB: WWW.GIOVANNASILVA.COM
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In un edificio degli anni sessanta di Gio Ponti, nel
centro di Milano, lo studio legale americano Cleary
Gottlieb ha deciso di ampliare la propria sede e dotarla
di una spazio di rappresentanza polifunzionale. Era
indispensabile risolvere la mancanza di luce e di
isolamento termico e acustico. Si è quindi costruita
una scatola di vetro luminosa che delimita l’esistente
e racchiude il nuovo.Una seconda pelle in legno, attrezzata dove necessario, circoscrive i nuovi spazi e
s’interrompe per lasciare scendere dall’alto luce artificiale attraverso cavità-lucernario, luce calda che
dissolve la freddezza della parete in vetro. L’involucro
ligneo è stato creato con pannelli di rovere naturale
fresato, intervallati da listelli aggettanti in legno massello. La parete luminosa è costituita da due vetri diversi, opalino e trasparente, che racchiudono lamelle
di rovere massello naturale poste verticalmente. Il
pavimento in battuto alla veneziana di fantini, marmo
lasa bianco su bianco, regge con pura eleganza le pareti e ne riverbera la tonalità. Particolare cura è stata
dedicata ad una ospitalità confortevole: soluzioni ricercate per migliorare l’acustica, luci dimmerabili e
scenari pre impostati per le diverse tipologie di impiego degli spazi. La grande sala è attrezzata per conferenze, video conferenze e proiezioni. All’occorrenza
diventa spazio per cene, banchetti, riunioni informali,
esposizione della collezione di opere d’arte possedute
dallo studio. Durante il primo allestimento sono state
esposte le opere dell’artista coreana Minjung Kim.
Oltre a questo spazio d’accoglienza c’è una stanza
di dimensioni più ridotte, appartata e riservata. Arredi
dell’azienda MDF, piatti disegnati dai fratelli Bourulec
per Alessi, sui tavoli accessori della ditta finlandese
iittala.
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1 Planimetria di progetto
2,5 La sala da pranzo
3 Vista sulla sala d’attesa
4 Vista dall’ingresso
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HOTEL VILLA FLORI
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HOTEL E RISTORANTI
HOTEL E RISTORANTI
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ANNO: 2011
LUOGO: COMO | VIA CERNOBBIO
AREA: 4500 SQM
CLIENTE: LARIO HOTELS
WEB: WWW.HOTELVILLAFLORI.COM
FOTOGRAFIE: FRANCO CHIMENTI
WEB: WWW.FRANCOCHIMENTI.IT
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Sul ramo occidentale del lago di Como, a pochi
minuti dal centro città, in una stupenda posizione
che domina il lago, sorge l’ Hotel Villa Flori. La villa
venne costruita nel XIX secolo come residenza privata
del nobile marchese Raimondi. Nel 1958, ampliata e
totalmente ristrutturata, venne trasformata in hotel,
successivamente, nel 1992, l’hotel viene parzialmente
rimodernato. Pur con tutti gli interventi necessari al
diverso utilizzo, mantiene il fascino e l’atmosfera di una
dimora del ‘800. Gli affreschi, gli stucchi, i tessuti del
luogo, tutto si accosta e si amalgama alle esigenze di
un moderno Hotel 4 stelle. Nel 2011 siamo intervenuti
nuovamente con ampliamenti e un restyling totale, un
lavoro che è durato due anni. Ripristinati o restaurati
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Vista dell’ Hotel Villa Flori dal lago
Sala Colonne, Piano -1
Pianta del piano tetta, sezione trasversale
Junior suite
Camera matrimoniale
Suite La Torretta
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gli stucchi, così come gli affreschi floreali, i pregiati
pavimenti in parquet, i mobili d’epoca. Tutto il rispetto
per l’esistente non ha compromesso la necessaria
e imprescindibile attenzione al confort di un Hotel
contemporaneo. Gli impianti sono stati sostituiti per
consentire una maggiore attenzione sia al risparmio
energetico che alle basse emissioni. La soffitta,
appartata e rasserenante, è stata recuperata per
essere trasformata in una zona dedicata al benessere
e al fitness. Pur rispettando la struttura originaria si
sono aperti altri squarci sul panorama, spostarsi
all’interno dell’hotel diventa un’opportunità unica per
cogliere scorci del lago e lasciarsi emozionare da
tanta bellezza.
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STUDIO LEGALE LMS
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ANNO: 2009
LUOGO: MILANO | CORSO MAGENTA
AREA: 3500 SQM
CLIENTE: STUDIO LEGALE LABRUNA MAZZOTTA SEGNI
WEB: WWW.LMSLEX.COM
FOTOGRAFIE: SIMONE FLORENA
WEB: WWW.SIMONEFLORENA.COM
UFFICI
UFFICI
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Corso Magenta a Milano, il quartiere con la più ricca
densità di edifici Liberty, eleganti e raffinati. Il progetto
per creare la nuova sede dello studio legale Labruna
Mazziotti Segni si è occupato proprio di uno di questi
edifici. Un piano interrato, un piano terra con cortile e
giardino privato, altri quattro piani fuori terra. Il palazzo,
in cattivo stato, conservava tuttavia molti elementi
architettonici, motivi ornamentali e componenti
decorativi di grande prestigio: soffitti a cassettoni
affrescati, pavimenti originali, cornici floreali di alcune
porte. Si è decisa una riqualificazione degli spazi che
accostasse la raffinatezza dell’esistente alle elevate
esigenze della committenza. Zone operative comode
dotate di tutti gli strumenti tecnologici, ampi spazi
di rappresentanza che accogliessero con il prestigio
che lo studio legale e il palazzo richiedono. Il primo
intervento ha riguardato la modernizzazione degli
impianti, le installazione tecnologiche e il recupero
degli elementi liberty. Il piano terra si affaccia, da
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tutti
i suoi ambienti, sul giardino privato: reception,
sala d’attesa, biblioteca della studio. Quest’ultimo
ambiente è aperto ai visitatori, al suo interno librerie
aperte e totem che riverberano gli alti alberi del
giardino. Una parete in vetro curvato separa la zona
pubblica da quella privata, accoglie morbidamente chi
arriva dall’esterno e si ripete allo sbarco ascensore
di tutti i piani superiori. La parete curva è l’elemento
dialogante fra il linguaggio liberty e il contemporaneo:
armonioso e fluido in apparente contrapposizione
con gli ambienti dal disegno più rigido ma in accordo
con le linee sinuose dei decori floreali, la luminosità
del vetro in equilibrio con la leggerezza dei colori al
soffitto, i tratti non rettilinei che dialogano da epoche
diverse, la pulizia e l’essenzialità del moderno con la
fantasia plastica ed equilibrata del passato.
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Sezione trasversale
La biblioteca, piano terra
Vista dell’edificio da Corso Magenta
Area reception, piano terra
Vista dall’area reception verso la biblioteca,
piano terra
6 La sala riunioni, piano nobile
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UFFICI FERRARI FORMAGGI
GALLERIA
SAN BABILA 4|A
ANNO: 2004
LUOGO: OSSAGO LODIGIANO | LODI
AREA: 450 SQM
CLIENTE: INDUSTRIA CASEARIA FERRARI
WEB: WWW.FERRARIFORMAGGI.IT
FOTOGRAFIE: ALESSANDRO CIMMINO
WEB: WWW.ALESSANDROCIMMINO.COM
ANNO: 2014
LUOGO: MILANO | GALLERIA SAN BABILA
AREA: 50 SQM
CLIENTE: ALEA DOMUS SRL
FOTOGRAFIE: GIOVANNA SILVA
WEB: WWW.GIOVANNASILVA.COM
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Il progetto di ampliamento degli uffici amministrativi
dell’industria casearia Giovanni Ferrari ha portato a
rivedere sia l’immagine dell’ingresso che della parte
produttiva, inoltre si è progettato l’inserimento di
un nuovo volume. Su fronte strada si è creata una
doppia facciata in lamiera grecata parzialmente micro
forata, la facciata interna è stata invece pensata in
legno ipe tabacco a segnalare l’ingresso degli uffici.
Il nuovo volume si presenta con una muratura scura,
in mattoni posati sfalsati su disegno, all’interno
l’immagine si capovolge e le pareti, completamente
vetrate, si affacciano su una piccola corte.
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1 Pianta di progetto, sezione trasversale
2 Vista dall’ingresso
3 Area reception
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1 Pianta di progetto
2 L’ingresso principale allo stabilimento
3,4 L’edificio per uffici
Piazza San Babila, Milano. Il fronte est è interamente
costituito da una cortina di edifici realizzati, negli anni
‘50, dall’architetto Gio Ponti. Un fronte compatto
alleggerito da un alto porticato sul quale si affacciano
i negozi. Gli ingressi agli edifici sono laterali e nella
galleria San Babila che divide l’isolato. Oggetto della
ristrutturazione è l’ingresso 4|A. Occuparsi di edifici
storici vuol dire coniugare il rispetto per l’esistente
con le nuove necessità dell’abitare contemporaneo.
L’ingresso è stato realizzato in assoluta trasparenza
per consentire una continuità visiva fra la galleria e
la hall. Pareti rivestite da una boiserie in mdf laccata
e fresata su disegno con profili in acciaio satinato.
La parete frontale e il soffitto sono stati trasformati in
light box. Nel salottino d’attesa uno specchio tondo
nasconde lo schermo impiegato per le comunicazioni
di servizio interne.
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UFFICI
UFFICI
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STUDIO LEGALE CERAMI
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ANNO: 2013
LUOGO: MILANO | GALLERIA SAN BABILA
AREA: 300 SQM
CLIENTE: AVV. CARLO CERAMI
WEB: WWW.STUDIOCERAMI.IT
FOTOGRAFIE: GIOVANNA SILVA
WEB: WWW.GIOVANNASILVA.COM
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Piazza San Babila, pieno centro di Milano, qui ha
la sede lo studio legale Carlo Cerami: 300 mq, settimo piano, affaccio sul duomo. Nell’ingresso sono
stati inseriti tre volumi in vetro che racchiudono la
sala d’attesa, le parti comuni a servizio degli uffici,
segreteria e la grande sala riunioni. I tre volumi sono
realizzati, su disegno, con telai cruciformi in bronzo
e vetri stampati a quadretti. Presentano una diversa
gradazione di trasparenza in base alle funzioni che si
svolgono all’interno: opalino per la segreteria, satinato
per la sala riunioni affinché la luce filtri sull’ingresso
privo di finestre senza ledere la privacy. Le pareti della
sala riunioni e della sala d’attesa sono rivestite con
una boiserie in rovere tinto su disegno, si alternano
pannelli lisci e pannelli fresati. Il pavimento è in lastre
30x60 di marmo di Carrara sulla cui superficie sono
state create nuvole di pixel. I pixel sono stati ricavati
all’interno delle lastre stesse inserendo una finitura di
battuto alla veneziana realizzato con lo stesso marmo.
Il palazzo è stato costruito negli anni ‘50 e gli arredi
sono un elegante omaggio al periodo. Tavolo Reale
di Carlo Mollino con lampada Taccia di Achille Castiglioni all’ingresso, poltroncine P12 Angolo e lampada
Porcino di Caccia Dominioni per Azucena nella sala
d’attesa, due lampadari a soffitto della serie i Poliedri
di Carlo Scarpa per Venini per la sala riunioni.
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La sala riunioni
L’ingresso
La sala d’attesa
Vista dall’ingresso verso la sala d’attesa
Pianta di progetto
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EDI HEADQUARTER
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ANNO: 2011
LUOGO: MILANO | VIA BERTINI
AREA: 1000 SQM
CLIENTE: EFFETTI DIGITALI ITALIANI
WEB: WWW.EFFETTIDIGITALI.IT
FOTOGRAFIE: FRANCESCO JODICE
WEB: WWW.FRANCESCOJODICE.COM
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Pianta piano terra
Sezione trasversale
Lo spazio lavoro; vista del patio sullo sfondo
L’entrata principale
La sala cinema sulla sinistra,
sulla destra il percorso sospeso
EDI - effetti digitali italiani, società leader nella post
produzione per il cinema e la televisione, ha scelto,
per la sua nuova sede, un laboratorio degli anni’50, in
un cortile interno di via Bertini, zona Sarpi, chinatown
di Milano. La splendida copertura a shed, alta più di
sette metri, modula la luce esterna. Il grande ambiente, usato in precedenza per la realizzazione di minuteria metallica, è stato svuotato da tutti i macchinari.
Del grande spazio, composto da tre navate lunghe
trentacinque metri, si è voluto rispettare il carattere e
l’atmosfera industriale. L’ampiezza del volume ha consentito la creazione di tre cavedi che illuminano le parti più buie sprovviste di finestre. All’interno si snodano
box realizzati con materiali diversi. L’immagine è quel-
la di un villaggio postmoderno, occupazione spontanea di un vuoto da parte di lavoratori post-materia
che ricreano e inventano ciò che non c’è. Uno spazio
industriale abbandonato dal ferro e rinato con i bites
che corrono nei fili a vista sulle canaline: dalla sala
CED alle varie postazioni di lavoro. La sala operativa
vera e propria è un vasto open space a tutta altezza
dove tavoli rotondi con dieci postazioni ciascuno
sono collegati fra loro dalle canaline dell’impianto che
fornisce energia e dati, indispensabili per la produzione di immagini virtuali. Gli impianti non sono stati
nascosti, semplicemente corrono dove serve perché
tutto dev’essere funzionale alla produzione. I box,
l’immagine ludica. Una roulotte d’acciaio diventa un
piccolo cinema nel quale i clienti visionano le post
produzioni,un grosso container verde mela contiene
il CED, cuore pulsante del sistema, un box rivestito
in lamiera forata che lascia filtrare la luce come fosse
un’enorme lampada è invece l’officina dove vengono
smontati, modificati e aggiustati i computer. Un box
per clienti è rivestito in pannelli di legno gialli da cassero, un altro in lastre di ferro scuro. A collegare tutti
questi contenitori provvede una passerella di 25 metri
appesa al soffitto con tondini d’acciaio. Vi si accede
tramite tre scale che portano direttamente a questo
percorso in quota, camminamento che si affaccia sulla doppia altezza degli operativi e connette le salette
clienti allo spazio d’accoglienza posto all’ingresso.
4 LOFTS
RESIDENZE
ANNO: 2009
LUOGO: MILANO | VIA SAVONA
AREA: 900 SQM
CLIENTE: PRIVATO
FOTOGRAFIE: FRANCESCO JODICE
WEB: WWW.FRANCESCOJODICE.COM
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RESIDENZE
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Milano, zona sud dei Navigli, via Savona. Un grosso
distretto industriale dismesso rinato grazie a nuovi
insediamenti. La fabbrica belga “schlumberger industries”(25.000 mq) che produceva strumenti di precisione, dal 1996 si trasforma in un centro di creatività:
design, moda, pubblicità, arte e architettura. I committenti sono quattro amici che acquistano una porzione di 500 mq sul fronte strada, al piano terra. In un
primo tempo era riservato agli uffici, poi è passato alla
Domus Academy, luogo di formazione post-universitaria e laboratorio di ricerca sui temi dell’innovazione
e del progetto. Ora i quattro amici ne voglio fare una
casa che sia anche spazio di lavoro, pubblico ma
privato, quindi di forte rappresentanza ma salvaguardia dell’intimità privata. Lo spazio viene diviso in quattro parti delle stesse dimensioni,100mq per un altezza
di 7,5 metri a disposizione di ciascuno. La sezione è
semplicissima, sembra essere stata disegnata da un
bambino, meno semplice è immaginare questi spazi
per un designer, un fotografo e due registi. Spazio
uguale, esigenze e culture diverse. Forse fanno una
vita simile ma ognuno la immagina dentro un contenitore differente. Nasce da queste premesse il lavoro
dei 4 lofts, da portare avanti contemporaneamente,
con incontri-confronti, incontri- scontri, imitazionicompetizioni, critiche- approvazioni. Alle discussioni
e agli scambi di idee sono presenti anche amici, lighting designer, artisti, architetti, direttori di fotografia e
costumisti. Il risultato di tanti confronti e disquisizioni
ha portato a quattro spazi diversi, con contrapposizioni nette e imitazioni inequivocabili. Ognuno di loro
aveva un’idea ben precisa di come doveva essere il
proprio spazio di casa-lavoro ma non avrebbe saputo
tradurlo nel linguaggio architettonico. Materiali diversi
per immaginazioni diverse, spazi diversi per vite diverse, colori diversi per sogni diversi, vasche contro
un’unica doccia, identità contro uniformità. Il progetto, nel suo insieme, si è trasformato in una variante
delle possibilità, un catalogo dell’immaginabile, una
composizione delle variabili. Chi li visita non ricorda
il singolo loft ma l’insieme dei quattro come fosse un
unico elemento cangiante.
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Stato di fatto
4 loft: primo e secondo piano, sezione trasversale
01 LOFT la zona giorno
02 LOFT lo spazio lavoro
03 LOFT la zona giorno
03 LOFT la scala in ferro
04 LOFT la zona giorno
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ANNO: 2009
LUOGO: MILANO | VIA SAVONA
AREA: 270 SQM
CLIENTE: PRIVATO
FOTOGRAFIE: GIOVANNA SILVA
WEB: WWW.GIOVANNASILVA.COM
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La location del progetto è nella zona dei Navigli, Milano sud. Si tratta di una vecchia fabbrica dismessa,
l’intera campata di un edificio con copertura a shed
suddivisa in due piani. Al piano terra una grande sala
con cucina a vista, attraverso una parete vetrata si
affaccia sul pergolato che confina con la strada pedonale condominiale. Sempre al piano terra si trovano la
camera del bambino e la camera per le scarpe della
mamma. Al primo piano si è ricavata una corte centrale dove è stata inserita una piscina per bambini,
sulla corte si affacciano anche il bagno e la camera da
letto che si collega allo studio tramite una passerella
dotata di libreria a muro e affaccio sul living a doppia
altezza. Sopra la libreria è stata creata una lunga finestra che corre parallela a tutta la lunghezza dello shed
e lascia piovere dall’alto un’intensa luce naturale. Si
sono tenute le capriate originali in ferro, lasciate a
vista e riverniciate.
1 Piano terra, primo piano, sezione
2 Vista dal primo piano sulla doppia altezza
3 La zona pranzo, la scala
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RESIDENZE
LOFT 5
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LOFT ALL’ISOLA
RESIDENZE
ANNO: 2012
LUOGO: MILANO | VIA SEBENICO
AREA: 150 SQM
CLIENTE: PRIVATO
FOTOGRAFIE: GIOVANNA SILVA
WEB: WWW.GIOVANNASILVA.COM
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RESIDENZE
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Tema del progetto è la trasformazione di un laboratorio
artigianale in residenza privata. Il laboratorio si trova
nel quartiere “Isola” a Milano, all’interno di una
vecchia corte. Le condizione strutturali sono apparse
da subito molto precarie, si è quindi provveduto a
rinforzare le fondazioni delle pareti perimetrali, sono
poi stati demoliti i muri interni, infine si è realizzato, al
centro dello spazio vuoto, un grande telaio in acciaio
su cui sono state appoggiati sia i due soppalchi che
la copertura. I due soppalchi, posti a quote diverse,
ospitano ciascuno una camera con relativo bagno. Il
piano terra è rimasto uno spazio indiviso, che ospita
living e cucina, e si affaccia sul piccolo giardino.
Sono state recuperate le vecchie porte interne, degli
infissi esterni in ferro si è mantenuta l’immagine da
vecchio laboratorio garantendo nello stesso tempo
l’isolamento termico.
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Piano secondo, sezione
L’ open space, piano terra
La zona pranzo, piano terra
Piano primo
Vista dal piano primo sulla doppia altezza
L’ingresso, piano terra
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HOME
RESIDENZE
ANNO: 2013
LUOGO: MILANO | VIA BORSIERI
AREA: 90 SQM
CLIENTE: PRIVATO
FOTOGRAFIE: GIOVANNA SILVA
WEB: WWW.GIOVANNASILVA.COM
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RESIDENZE
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Milano, quartiere “Isola”, alle spalle della Stazione
Garibaldi. Il progetto riguarda il quarto e il quinto piano
sottotetto di un vecchio edificio. Il solaio fra i due piani
è stato demolito e realizzato a una quota inferiore per
migliorare l’abitabilità del sottotetto. I due piani sono
messi in comunicazione da una scala in ferro, su
disegno, verniciata con ferro micaceo nero. L’assito
e le nuove travi in legno lamellare sono stati lasciati a
vista e dipinti di bianco.
Piano d’ingresso - La finitura delle pareti è realizzata con
intonaco cementizio grezzo, normalmente usato per
l’esterno. Sul pavimento sono state posate piastrelle
in cemento realizzate a mano su disegno dello studio.
Contenitori in rovere spazzolato e verniciato occupano
un’intera parete, fra questi e il soffitto è stata collocata
una libreria che li accompagna per tutta la lunghezza.
Un divano e le poltrone davanti al camino, fra le
finestre una fotografia di Parigi di Francesco Jodice,
lungo la scala uno scatto di Simone Florena. Opposta
alla prima parete è collocata una cucina industriale
in acciaio inox, un vecchio tavolo e sedie da IKEA in
legno completano il soggiorno.
Piano sottotetto – In camera da letto il pavimento
è realizzato con le stesse assi strutturali grezze
verniciate in bianco opaco, bianche anche le travi
originali del soffitto e le pareti. Due grandi lucernari
e una finestra che si affaccia a ovest diffondono luce
naturale nell’ambiente. Lungo la parete, nella parte più
bassa, è stato inserito l’armadio su misura, di fronte
un vecchio cartello di una libreria torinese trasformata
anni fa in un negozio Muji. Ne bagno il pavimento è
in piastrelle di cemento fatte a mano che ripropone
un disegno tipico dei pavimenti delle vecchie case di
campagna, alle pareti un mosaico ceramico.
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Pianta di progetto, sezione trasversale
Vista dalla zona giorno verso la scala
La zona notte, primo piano
La zona giorno
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NEGOZI
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MUJI ITALIA
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ANNO: 2007-2015
LUOGO: MILANO | corso buenos aires
MILANO | corso vercelli
MILANO | via torino
MILANO | c/o la rinascente
MILANO | piazza gae aulenti
BOLOGNA | via ugo bassi
VENEZIA | c/o stazione s. lucia
ROMA | via del tritone
TORINO | via garibaldi
CLIENTE: MUJI ITALIA
WEB: WWW.MUJI.EU
FOTOGRAFIE: GIOVANNA SILVA
WEB: WWW.GIOVANNASILVA.COM
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Milano - piazza Gae Aulenti, il nuovo centro urbano
vicino alla stazione Garibaldi. In questa zona in continua trasformazione Muji ha aperto il nuovo negozio.
La filosofia del marchio si riflette nella progettazione:
essenzialità. Ogni negozio Muji è studiato affinché si
possano esporre tutti i prodotti senza la necessità di
una vetrina per metterli in mostra. La grande parete
vetrata dell’ingresso che si affaccia sulla piazza si
trova al secondo livello dell’edificio, la vetrina opposta
viene invece a prospettarsi sulla strada dal terzo livello. Ci si trova in uno spazio di 250mq, a doppia altezza, con un passerella in lamiera d’acciaio lunga 35
metri sospesa al soffitto con dei tiranti. In sintonia con
la sobria essenzialità dei prodotti si sono usati materiali naturali: legno, mattoni, ferro e gesso. I prodotti
vengono esposti su ripiani in legno naturale, legno anche sui muri a doppia altezza interrotto da parti rivestite con mattoni originali dell’Asia. La parte superiore
è occupata da una grafica con i prodotti Muji ideata da
Kenya Hara. La passerella di ferro e i sottili tiranti sono
stati verniciati di bianco, così come il parapetto di
lamiera forata da riquadri di varie dimensioni. Questo
traforo la rende simile a un pizzo leggero che permette
allo sguardo di vedere oltre e snellisce con eleganza la
pesante struttura in ferro.
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1
2
3
4
5
6
4
5
6
Vista da via F.lli Castiglioni
Modello strutturale
Vista dell’ingresso da piazza Gae Aulenti
Lo spazio vendita, piano terra
La scala e la passerella in metallo
Pianta, sezione
MUJI FRANCIA
NADINE
ANNO: 2008-2014
LUOGO: PARIGI MARAIS| rue francs bourgeois
PARIGI MUJItoGO | c/o gare saint lazare
PARIGI ST GERMAIN| rue st sulpice
LIONE | confluence mall
LEVALLOIS | so ouest mall
PARIGI | forum des halles
PARIGI | bougrenelle mall
BOULOGNE | boulevard jean jaurès
CLIENTE: MUJI FRANCE
WEB: WWW.MUJI.EU
FOTOGRAFIE: LAURENT DESMOULINS
WEB: WWW.LAURENTDESMOULINS.FR
ANNO: 2011
LUOGO: CREMA | via mazzini
MILANO | via torino
PESCHIERA| cc galleria
borromea
AREA: 220 SQM
CLIENTE: GRUPPO NADINE SRL
WEB: WWW.NADINEFASHIONGROUP.IT
FOTOGRAFIE: GIOVANNA SILVA
WEB: WWW.GIOVANNASILVA.COM
1
2
1
31
NEGOZI
NEGOZI
30
3
2
Nel 1990, a Milano, Clemente e Alberto Halfon creano
il marchio “Nadine” che in breve tempo si afferma
sia in Italia che all’estero. Il brand di abbigliamento
femminile rinnova costantemente le sue collezioni
di abiti, scarpe, borse e accessori. Il progetto del
negozio deve essere minimale, un fondale silenzioso
per le collezioni che cambiano e si susseguono, ogni
formalismo sarebbe un inutile orpello. Lo spazio non
deve entrare in competizione con la merce esposta
ma esaltarne le forme e i colori. Si è cercato di
non creare frammentazioni che rompano l’insieme,
la pietra basalto color grigio scuro ricopre tutto il
pavimento, il resto, pareti e soffitto, è bianco. Nessun
altro colore avrebbe permesso di cogliere gli abiti
esposti in tutta la loro creativa linearità. Superficie
di calpestio più scura per non sentirsi disorientati,
verticalità luminosa per sentirsi attratti. L’arredo si
avvale di due soli materiali: acciaio per le strutture,
legno verniciato per gli scaffali. Ancora il bianco e il
grigio, l’eleganza senza tempo della semplicità.
1 Pianta di progetto
2 Vista verso le vetrine
3 Lo spazio vendita
1 La scala
2 Lo spazio vendita
E’ necessario e irrinunciabile che la filosofia di Muji
si rispecchi nel design del negozio: essenzialità e sobrietà. I prodotti Muji hanno innanzitutto una funzione,
tutto il resto è unicamente al servizio di questa, il superfluo non è previsto, anche i colori sono ridotti al
minimo. I prodotti sono esposti sugli scaffali senza
imballaggio, una semplice etichetta mostra solo i dati
utili e il prezzo. Ogni negozio è pensato e progettato
con la sola “funzione” di esporre prodotti utili dalla
forma pulita. Quindi materiali naturali, colori opachi e
morbidi: legno, mattoni, ferro e gesso. Pareti rivestite
in acciaio non decapato, legno massello al naturale
o mattoni originali proveniente direttamente dall’Asia.
MUJI EUROPA
FLAGSHIP STORE
33
ANNO: 2014
LUOGO: PARIGI | FORUM DES HALLES
AREA: 1000 SQM
CLIENTE: MUJI FRANCE
WEB: WWW.MUJI.EU
FOTOGRAFIE: STEPHANE CHALMEAU
WEB: WWW.STEPHANECHALMEAU.COM
1
2
Per il primo flagship store Muji in Europa si è
scelta Parigi. Il cuore di Parigi: Les Halles, più
dettagliatamente: mille metri quadrati nel Forum des
Halles. E’ la prima volta che viene aperto in Europa
un negozio su una scala di queste dimensioni. In
questo nuovo spazio Muji introduce per la prima
volta nuove famiglie di prodotti. Alcuni marchi erano
presenti, prima dell’apertura a Parigi, solo in Oriente:
Muji Labo, Muji kids, Muji Found. La sfida progettuale
era riuscire a inserire questa nuova serie di prodotti
accanto al conosciuto e sperimentato. Immettere
senza contaminare l’immagine pulita e ordinata, senza
interrompere la delicata armonia. Accedendo al flag si
incontra subito Muji Kids, posto sotto un imponente
struttura in legno massello, chiaro riferimento
alla struttura delle vecchie case da tè giapponesi.
Davanti alle casse, blocco completamente rivestito
in ferro verniciato e acidato, sullo fondo di una
parete di mattoni grigi, appare il nuovo concept
store Muji Found. Found propone una selezione di
articoli per la tavola di provenienza locale, oggetti
dal design anonimo, presenti in tutte le case per la
loro utilità quotidiana e sperimentata, dalle padelle
per cuocere le crêpe alle cocotte staub di ghisa per
cucinare le verdure. La mise en place scelta per
l’inaugurazione ci racconta la storia dell’artigianato
francese, oggetti selezionati da Merci, il destination
store di Parigi. Muji Labo propone invece una nuova
collezione di housewear di alta gamma comprensivo
di magliette, giacche e calzature. I prodotti classici
sono esposti su ripiani di legno o vetro, posti anche
in mobili di metallo, le altezze degli espositori arrivano
a 6 metri. A pavimento si alternano calcestruzzo
industriale e parquet di rovere massello, il dualismo
dei materiali sull’estesa dimensione, consente di
percepire uno spazio unitario che sarebbe stato
spaesante se si fosse usato un solo materiale.
5
1 Pianta di progetto
2,3,4 Lo spazio vendita
5 La cassa
3
6
NEGOZI
NEGOZI
32
ART&DIL HEADQUARTER
PRODUTTIVO
ANNO: 2011
LUOGO: ZANICA | BERGAMO
AREA: 1000 SQM
CLIENTE: ART&DIL SRL
WEB: WWW.ARTEDILSRL.IT
FOTOGRAFIE: GIOVANNA SILVA
WEB: WWW.GIOVANNASILVA.COM
35
PRODUTTIVO
34
4
2
1
Il rinnovo dell’immagine di un capannone esistente
a Zanica, nella zona di lottizzazione industriale, è il
tema di questo lavoro. Il progetto prevede un intervento sulla facciata, sistemazione dell’esterno, rifacimento degli uffici e delle zone di rappresentanza.
Per quanto concerne la facciata si è proceduto nel
modo più classico, al volume esistente si è applicata
una nuova pelle. Perché questa pelle non ricalchi la
piattezza della facciata abbiamo cercato di renderla
tridimensionale attraverso lo sfruttamento della luce
solare che modifica il prospetto durante le varie ore
del giorno. Durante le ore notturne, l’illuminazione a
led, curata dallo studio Rossi Bianchi lighting design,
enfatizza ulteriormente luci e ombre di questo foglio
3
di lamiera che ripiega su se stesso. Data la funzione
produttiva dell’edificio e la necessità di contenere i
costi abbiamo messo al centro del progetto “l’uomo
che ci lavora” cercando di creare un ambiente semplice ma accurato, poco dispendioso ma comodo e
funzionale, sereno e raffinato per la scrupolosa cura
dei dettagli, della realizzazione e della messa in posa.
Un ambiente rasserenante ed efficiente. Il materiale
dominante è l’alluminio: versatile, leggero pur essendo molto resistente, riciclabile all’infinito. La composizione dei pannelli per la facciata formano un foglio
alto 12 metri per una lunghezza di 40 metri, una volta
ripiegata si riduce a 30 metri. I pannelli sono composti
da lamiere grecate, come quelle normalmente usate
per realizzare coperture, in corrispondenza delle finestre la stessa lamiera è forata per lasciare passare
la luce negli uffici .Gli ingressi, pedonale e carrabile,
sono segnalati da due cornici a tutta altezza, la pensilina, con uno sbalzo di tre metri, segnala l’ingresso
agli uffici. I pannelli d’alluminio tornano all’interno in
posizione verticale per creare una quinta e schermare
la scala che porta agli uffici del primo piano.
1
2
3
4
Vista dal piazzale
Veduta notturna, dettaglio dell’ingresso
La sala riunioni, piano terra
La lobby, piano terra
LSE GROUP HEADQUARTER
CENTRO CIVICO ISOLA
ANNO: 2014
LUOGO: MILANO
AREA: 900 SQM
CONCORSO: SELEZIONATO SECONDA FASE
CLIENTE: COMUNE DI MILANO
WEB: WWW.COMUNE.MILANO.IT
ANNO: 2009
LUOGO: LODI
AREA: 50000 SQM
CLIENTE: LOGSERVICE EUROPE GROUP
WEB: WWW.LSEGROUP.IT
4
3
1
1
2
3
4
2
1,2
L’area di progetto è di 120 mila metri quadrati, sono
stati previsti 5.000 mq per la palazzina degli uffici e
45.000 mq sono destinati al capannone. Un quarto
dell’area totale verrà riservata al verde per attenuare
l’impatto visivo con i volumi edificati. Attualmente
la zona è prevalentemente agricola, se si esclude
l’intersecazione con l’autostrada del Sole A1, la nuova
linea ferroviaria dell’alta velocità e la strada provinciale 140. Le prime rappresentano due dei principali assi
infrastrutturali italiani, la terza raccoglie la viabilità a
carattere locale. Dalla pianta di progetto si legge il parallelismo fra l’intervento e il tracciato delle infrastrutture viarie, fanno da schermo parziale alcune colline
verdi che passano dai 3 ai 5 metri d’altezza. L’edificio
si presenta come un lungo nastro di cemento grigio,
forato da finestre che si sviluppano in verticale, il nastro arretra e crea una corte, si innalza per segnalare
la palazzina degli uffici e il giardino di pertinenza. Per i
tre lati che si prospettano sulla campagna si è preferito usare un linguaggio attento e discreto nei confronti
del verde. Per impedire il forte impatto dell’intervento
è prevista una fascia boschiva che lascia intravedere
il volume ma ne impedisce la percezione delle dimensioni reali. Questa sorta di schermo verde fatto di
alberi e colline racchiude per proteggere, così come
tutela l’esterno dall’impatto con il costruito.
3
1,2 Il modello
3 Vista dall’alto
Il Nuovo “Centro Civico” si inserirà nel parco “La biblioteca degli alberi” e completerà la rete di servizi a disposizione dello storico quartiere “Isola” e dell’intera
città. Questo sistema integrato di spazi pubblici a
servizio della comunità comprende anche: Padiglione dell’infanzia, Incubatore dell’arte, Cavalcavia
Bussa, Casa della memoria. Il quartiere “Isola”, di
fatto isolato a livello infrastrutturale dal resto della
città, si ritrova inserito nel piano di riqualificazione
urbanistica previsto dal Programma Integrato di Intervento Garibaldi-Repubblica che si configura come
una delle più grandi riqualificazioni urbane, in corso
di realizzazione, degli ultimi dieci anni. Il parco “La
biblioteca degli alberi” presenta una sfrangiatura urbana verso il verde da parte del vecchio quartiere e
dei nuovi interventi realizzati o previsti. Una cintura
di edifici: Corso Como e piazza Gae Aulenti oltre la
stazione Garibaldi, edifici del terziario verso sud, residenziali verso nord, via de Castillia che rimane un
tasselo storico della vecchia Milano. Gli edifici lungo
il bordo del parco dovrebbero ricucire e riordinare le
smagliature del tessuto urbano. Il Centro Civico si inserisce quindi come elemento di mediazione tra l’Isola
e il parco, in scala con le dimensioni del quartiere,
assume dal parco la forma libera e aperta. Una grande
serra priva di vetri, memoria delle grandi strutture leggere poste all’interno dei parchi cittadini. L’edificio si
compone di quattro volumi sovrapposti e sfalsati con
grandi terrazzi verdi, dove il rapporto tra il dentro e il
fuori si dissolve, il parco entra nell’edificio e le stanze
sono aperte sul parco. Da ogni spazio interno si esce
sul terrazzo, piattaforma sul verde e sugli alberi. Un
dentro e un fuori che si confondono e si mescolano,
una forma che si mimetizza e si lascia invadere dalla
natura. Un continuo scambio tra il giardino della serra
e il bosco del parco, convergenza del quartiere, condivisioni fra i frequentatori del parco, conoscenza e
coinvolgimento, chiacchiere e confronti. La rara possibilità di meravigliarsi ogni giorno.
Vista notturna del Centro Civico
Vista dal parco
Sezione trasversale
Modello strutturale
37
CONCORSI
PRODUTTIVO
36
ENI HEADQUARTER
PISU HEADQUARTER
ANNO: 2011
LUOGO: MILANO
AREA: 40000 SQM
CLIENTE: ENI
WEB: WWW.ENI.COM
CONCORSO: SELEZIONATO
CLIENTE: ENI
WEB: WWW.ENI.COM
ANNO: 2012
LUOGO: NOVARA
AREA: 20000 SQM
CONCORSO: PROGETTO PARTECIPANTE
CLIENTE: COMUNE DI NOVARA
WEB: WWW.COMUNE.NOVARA.IT
1
1 Planimetria di progetto, piano terra
2 Vista dall’esterno, la vasca d’acqua
3 Vista dall’esterno, la piazza
Il progetto prevede la realizzazione di un importante
polo di ricerca di base e clinica volto ad operare in
stretta connessione con l’Incubatore di Imprese del
Polo di Innovazione. La nuova struttura andrà ad
inserirsi all’interno dell’area alberata esistente, e, per
prima cosa, abbiamo fatto il rilievo della piantumazioni
ad alto fusto. In controtendenza rispetto a molte
proposte correnti che optano per un unico volume con
poco rispetto per la scale urbana e lo spazio verde,
abbiamo preferito seguire una distribuzione libera
dei volumi, seguendo la consuetudine dei padiglioni
nei parchi. Il programma del bando di concorso
prevedeva due edifici, si è scelto di operare su un
unico edificio a due piani: l’Incubatore di Imprese al
piano terra e il Centro per la Ricerca Traslazionale sulle
Malattie Autoimmuni al primo piano. In condivisione
l’atrio d’ingresso, lo stabulario e i parcheggi al piano
interrato. I padiglioni sono distribuiti intorno a una
corte piantumata, dai corridoi distributivi ci si affaccia
sul verde per soste distensive. I padiglioni stessi
sono circondati da una vasca d’acqua, ne delimitata
l’estensione verso il parco una grande panca in pietra.
L’acqua diviene il varco verso l’esterno, l’apertura che
filtra la vista sulla città, il limite che genera sicurezza.
L’acqua è un elemento che spesso si incontra nello
scenario circostante, così come i mattoni faccia a
vista che si sono utilizzati per il rivestimento della
facciata. La pianta a padiglioni consente inoltre una
notevole flessibilità, l’organizzazione, le modifiche
e il cambio di funzione degli spazi divengono meno
onerosi e problematici.
2
3
1
Il concetto dello sviluppo urbanistico seguito tenta
di completare il tracciato delle strade esistenti
di Metanopoli per sviluppare un tessuto urbano
sottoforma di un grande isolato al centro di un
grande parco. Partendo da questo contesto,
abbiamo posizionato l’asse centrale del campus
Exploration&Production lungo il prolungamento della
via Cesare Battisti. Questa via interna, la Galleria,
come la Galleria Vittorio Emanuele del centro di
Milano, permette di organizzare e servire i tre edifici
che compongono l’Exploration&Production Center
come una successione di indirizzi lungo una via.
Questo passaggio aperto e coperto si allarga in
corrispondenza di Viale Alcide de Gasperi per creare
una Piazza, un forum, come la piazza del paese.
Questo asse strutturale va a servire tutti gli edifici
del nuovo complesso architettonico ma soprattutto
li va ad unire, a collegare e ad organizzare in un
insieme urbano con una propria sagoma definita dai
bisogni funzionali del centro direzionale. Dal punto
di vista paesaggistico, l’edificio appare come un
gioco di rilievi. Come una forma geologica, questa
concrezione di volumi va a scolpire il suolo ma anche
il cielo. Questo primo strato, ancorato al terreno,
costituisce in termini di paesaggio una topografia.
Quest’ ultima è ricoperta da uno strato protettore
costituito sia dalla biodiversità (vegetazione, alberi,
acqua) sia da ombrelli che filtrano il sole, tagliano
il vento e spezzano la pioggia. Alcuni di questi
ombrelli saranno rivestiti di un tessuto metallico di
colore oro con funzione di brise-soleil, mentre altri,
numerosi,saranno dotati di pannelli solari in grado
sia di svolgere la funzione di riparo dal sole, sia di
produrre energia. L’idea di utilizzare questi pannelli,
simbolo dell’energie rinnovabili, va oltre il semplice
dispositivo tecnico per assumere le forme di una
creazione architettonica inedita che sarà il marchio,
l’identità, la firma e il messaggio dell’ENI.
1 Vista dall’alto
2 L’edificio per uffici, lo spazio pubblico
2
39
CONCORSO
CONCORSO
38
40
41
PROGETTI SELEZIONATI
PG.16
PG.22
PG.22
PG.20
PG.22
PG.22
PG.08
PG.10
PG.06
PG.30
PG.22
PG.22
PG.04
2003
008 | parco dell’isola borromeo sul fiume adda a cassano d’adda | con costruzioni italiane
010 | parco dello sport e del tempo libero a borghetto lodigiano
012 | casa privata in via salasco a milano
014 | polod, uno studio ambientale: ipotesi per la valorizzazione e lo sviluppo del po lodigiano | con antonella bruzzese
2004
015 | ristrutturazione del teatro “i” su conca del naviglio a milano
016 | casa privata in corso umberto a lodi
020 | concorso di idee per albergo e centro congressi ville ponti a varese
021 | nuova biblioteca pubblica a sant’angelo lodigiano | con modus architettura
2005
022 | concept bar lucky strike per bat a milano | con aliverti samsa architetti
023 | 4 lofts sui navigli a milano | con carmine concas
025 | parco locale di interesse sovracomunale lungo le rive del fiume lambro nel comune di graffignana
026 | muji shop in via torino a milano | con aliverti samsa architetti
027 | villa residenziale a borghetto lodigiano
2006
029 | piano di edilizia economica popolare in zona musellina a sant’angelo lodigiano
030 | conversione dell’ex ospedale delmati nella nuovo sede del municipio di san’angelo lodigiano | con modus architettura
034 | muji shop in via garibaldi a torino | con aliverti samsa architetti
035 | concorso internazionale di progettazione per l’ampliamento della stockholm public library
2007
036 | recupero ex residence leonardo da vinci a milano | con piuarch
040 | museo archeologico laus pompeia di corte bassa a lodi vecchio
045 | recupero area industriale ex hoerlikon a milano | con piuarch
047 | osteria del corso in via garibaldi a milano
049 | complesso residenziale a canone sociale e moderato in via pandolfi a lodivecchio
2008
051 | loft n° 5 recupero di spazio industriale sui navigli a milano
057 | muji shop in via del tritone a roma | con aliverti samsa architetti
059 | progetto di asilo e scuola materna presso la caserma santa barbara perruchetti a milano | con benelli architettura
060 | muji shop in corso vercelli a milano | con aliverti samsa architetti
062 | ristrutturazione immobile per uffici per lo studio legale labruna mazziotti segni a milano | con tiar studio
063 | ampliamento e nuovo ingresso uffici industria casearia giovanni ferrari a ossago lodigiano
2009
064 | ampliamento e ristrutturazione hotel villa flori a como
066 | piano di lottizzazione a casalpusterlengo | con benelli architettura
073 | nuova sede unica mtn a lodi | con benelli architettura
076 | muji shop in corso buenos aires a milano | con aliverti samsa architetti
077 | muji shop in rue des francs bourgeois a parigi | con florian brillet e gilles poirée
2010
080 | muji shop in via ugo bassi a bologna | con aliverti samsa architetti
081 | ristorante per lo studio legale cleary gottlieb a milano | con simona oberti e fabiola minas
PG.14
PG.24
PG.24
PG.25
PG.18
PG.33
PG.25
PG.25
PG.25
PG.24
PG.22
PG.28
PG.22
PG.25
PG.22
PG.32
PG.25
PG.26
PG.12
PG.21
PG.02
PG.11
PG.31
083 | casa privata in via washington a milano
084 | nuova sede edi (effetti digitali italiani) a milano | con tiar studio
085 | show room nadine in via torino a milano
086 | show room nadine in via mazzini a crema
089 | muji shop in rue saint sulpice a parigi | con florian brillet e gilles poirée
090 | loft n° 6 recupero di laboratorio nel quartiere isola a milano | with simona oberti
2011
092 | concorso internazionale per il centro direzionale di eni a san donato milanese | con dominique perrault architecture
093 | nuovo complesso residenziale nell’ex-area frigoriferi a tavazzano | con benelli architettura
094 | ampliamento complesso produttivo industrie cosmetiche riunite a lodi | con benelli architettura
096 | muji shop c/o confluence shoping mall in lyon | con florian brillet e gilles poirée
097 | muji shop in rue boulevard jean joure in boulogne billancourt | with florian brillet e gilles poiree
098 | casa privata in viale bianca maria a milano
099 | muji to go shop in gare saint lazare a parigi | con florian brillet e gilles poirée
101 | villa residenziale a cologno al serio
102 | show room nadine presso la galleria borromea a peschiera borromeo
104 | concorso di progettazione per il nuovo auditorium di acilia dragone a roma
105 | muji to go shop nella stazione di santa lucia a venezia | con aliverti samsa architetti
2012
107 | casa privata in via goldoni a milano | con simona oberti
109 | casa privata in via tortona a milano
110 | nuova sede art&dil a zanica
111 | muji to go shop presso la rinascente a milano | con aliverti samsa architetti
113 | muji shop c/o so ouest shoping mall in levallois | con florian brillet e gilles poirée
114 | muji shop in porta nuova a milano | con aliverti samsa architetti
115 | conocorso di progettazione di due edifici residenziali con relative pertinenze a casorate primo
116 | concorso di progettazione per il polo d’innovazione tecnologica e riqualificazione a novara | con piuarch
117 | muji shop c/o beaugrenelle shoping mall in paris | con florian brillet e gilles poirée
2013
118 | muji flagship store c/o forum les halles a parigi | with muji design store department, florian brillet e gilles poiree
119 | studio legale avv carlo cerami a milano | con simona oberti
120 | ristrutturazione di complesso residenziale in monza | con maurizio caiani
121 | appartamento privato in via borsieri a milano | with valentina ravara
123 | appartamento a parigi in rue de sevres | with simona oberti
125 | concorso di progettazione per una scuola materna a dolzago
127 | concorso di progettazione per la riqualificazione dell’ex mulino pastificio a nuragus | with carmine concas
2014
128 | ampliamento magna pars suites milano | con benelli architettura
129 | concorso di progettazione per moduli abitativi prefabbricati trasportabili
132 | concorso di progettazione per un convitto a malles
133 | casa privata in via solferino a milano | with simona oberti
134 | ingresso 4A di galleria san babila milano | with simona oberti
135 | concorso di progettazione per centro civico a milano
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43
roberto murgia
Nato a Cagliari nel 1972, si laurea in Architettura
a Genova, nel 1997, si trasferisce a Milano, dove
collaboracondiversiStudi,tracuiStefanoBoeri
e Piuarch. Nel 2003, fonda studio FASE, un laboratoriointerdisciplinarechesioccupadiarchitetturaeurbanistica,sviluppandoprogettiadiverse
scale. Nel 2009, lascia studio FASE per concentrarsisuarchitettura,interniedesign.Negliultimi
anni, ha completato diversi progetti importanti,
comel'ampliamentoe ristrutturazionedell'Hotel
Villa Flori sul Lago di Como, la nuova sede di EDI
(Effetti Digitali Italiani) e l'ampliamento del Magna Pars suites hotel a Milano. Dal 2005, disegna i
punti vendita Muji in Italia e, dal 2009, anche in
Francia.
nma
roberto murgia architetto
via luigi settembrini 26
20124 milano 0245486993
[email protected]
#studiorma
#rmaprojects
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www.robertomurgia.it