5.1 organizzazione laboratorio - banca-occhi
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5.1 organizzazione laboratorio - banca-occhi
IL LABORATORIO DELLA BANCA DEGLI OCCHI: DAL VOLONTARIATO AL SISTEMA AZIENDALE Il laboratorio della Fondazione Banca degli Occhi Melvin Jones conserva ogni anno circa 400 tessuti corneali, donati dalle famiglie, grazie all’impegno e al lavoro di squadra in collaborazione con i medici di reparto e di medicina legale. La banca si occupa della raccolta, della selezione e della conservazione delle cornee che vengono inviate ai chirurghi a scopo di trapianto terapeutico per i pazienti affetti da patologie corneali. Qualità e sicurezza sono garantite dall’accurata valutazione del tessuto eseguita in laboratorio da personale qualificato e dalle indagini anamnestiche insieme agli esami eseguiti sul donatore come previsto dalle leggi di riferimento (D. lgs. 25 gennaio 2010, n. 16; D. lgs. 6 novembre 2007, n. 191). Dall’anno della fondazione, 1997, ad oggi la banca degli occhi ha visto la sua attività in continua crescita. Inizialmente l’organizzazione dei prelievi viene gestita dai medici oculisti che prestano servizio presso la Clinica Oculistica dell’Ospedale San Martino di Genova. Il Dott. Davide Venzano coordina le reperibilità dei medici prelevatori, archivia accuratamente tutta la documentazione che garantisce la tracciabilità delle cornee e organizza la distribuzione dei tessuti ai centri di trapianto che inviano la richiesta. L’aumento continuo delle attività e l’emissione dei primi standard di qualità delle banche degli occhi rendono impellente la presenza di una figura che abbia formazione e competenza specifiche per gestire un laboratorio e dare inizio alla valutazione dei tessuti donati al fine di garantirne la qualità. Nel 2001 la Fondazione assume la Dott.ssa Paola Pagani, Biotecnologa, ed ha inizio l’allestimento e l’attività del laboratorio della banca degli occhi. Con l’emissione delle Direttive Europee del 2004 e 2006 sulla definizione di norme di qualità e di sicurezza per la donazione, l’approvvigionamento, il controllo, la lavorazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti e cellule umani, gli standard di riferimento diventano sempre più restrittivi e vengono richiesti aggiornamenti anche in termini strutturali e organizzativi. Da qui l’esigenza di una struttura che permetta di garantire la qualità dell’aria dell’ambiente di lavorazione. Viene steso il manuale delle procedure e il sistema qualità allo scopo di un miglioramento continuo. Con il passare degli anni il team si espande e si specializza: viene assunta la Dott.ssa Nadia Randazzo, coadiutore di laboratorio e successivamente la Dott.ssa Barbara Boero, coadiutore amministrativo. Oggi la nostra banca è una delle 14 Banche degli Occhi italiane certificate dal Centro Nazionale Trapianti, vanta un team di operatori esperti che sotto la guida del Direttore Medico, il Prof. Carlo Enrico Traverso, l’hanno portata a livelli di eccellenza nell’ambito dell’Eye Banking, riferimento per i centri di trapianto liguri e non solo. Passione e attenzione per il proprio lavoro con due obiettivi finali: migliorare la qualità della vita di chi è affetto da malattie corneali e sensibilizzare l’opinione pubblica affinché la donazione delle cornee sia una scelta libera e consapevole, capace di dare conforto. Questi i segreti della nostra motivazione, dei successi conquistati e degli obiettivi da raggiungere che ora illustrerò. Il nostro laboratorio ha iniziato la propria attività riferendosi all'esperienza delle banche americane e quindi utilizzando esclusivamente la conservazione a breve termine (+4°C) che permette di utilizzare la cornea entro il decimo giorno di conservazione. Da febbraio di quest’anno l'aumento della disponibilità di tessuti e la necessità di una migliore programmazione degli interventi hanno favorito l'adozione della conservazione in coltura. (+31°C). La conservazione in coltura si svolge in due tempi: nella prima fase la cornea viene conservata in una soluzione nutriente fino a 30 giorni durante la quale il tessuto si rigonfia per imbibizione di liquido; nella seconda, che ha inizio qualche giorno prima dell’intervento, la cornea viene trasferita in una soluzione "di trasporto" contenente un agente deturgescente. Lo stroma corneale perde l'acqua accumulata e lo spessore corneale ritorna ai valori fisiologici. La conservazione in coltura presenta numerosi vantaggi in quanto permette di programmare gli interventi, disporre sempre di tessuti per le urgenze ed eseguire controlli microbiologici. Ha costi superiori rispetto alla conservazione a 4°C in quanto necessita di strumentazione specifica per la conservazione e di un ulteriore consumo di materiale monouso. Inoltre è da considerare la manodopera per i test microbiologici e le valutazioni aggiuntive, adoperata per verificare l’idoneità della cornea dopo ogni fase prevista in questa tecnica. L’introduzione della conservazione in coltura ha permesso il perfezionamento della gestione dei tessuti presso il laboratorio. Quest’anno abbiamo raggiunto il maggior numero di donazioni raccolte in un semestre dall’inizio della storia della nostra Fondazione, ben 191 cornee pervenute alla nostra banca nel periodo dal 1 gennaio 2011 al 30 giugno 2011. Per ciò che concerne i trapianti, 51 persone hanno ricevuto l’innesto di cornea, di queste, 13 l’intervento di cheratoplastica lamellare che consente di sostituire solo la porzione di cornea compromessa anziché la cornea a tutto spessore come avviene per la cheratoplastica perforante. Oggi la tecnica chirurgica infatti varia a seconda della patologia che può compromettere interamente o parzialmente il tessuto corneale. Un altro successo raggiunto quest’anno è stato l’approvazione del progetto di finanziamento da parte del Lions Club International Foundation (LCIF). Con l’aiuto dei fondi che abbiamo richiesto alla sede centrale del Lions Club pari a 53.250 euro e il contributo del Distretto di 165.000 euro sarà possibile portare a termine i programmi stabiliti sulla base delle esigenze di sviluppo del laboratorio. Il primo passo è quello di diminuire il tempo di attesa dei pazienti. Considerando il numero di potenziali donatori è plausibile azzerare la lista d’attesa a seguito di un’ adeguata sensibilizzazione dell’opinione pubblica in tema di donazione di cornee e un’ adeguata formazione del personale di reparto che è in contatto con i pazienti e i loro familiari. Questa parte prevede la collaborazione di una borsista, la Dott.ssa Nadia Freccero, con la successiva possibilità di ampliamento del personale. Il secondo obiettivo è quello di ottimizzare l’utilizzo dei tessuti che vengono donati. Poiché nel corso della conservazione a 31°C possono avvenire fenomeni di riparazione del mosaico endoteliale danneggiato, questa tecnica è indicata alla conservazione sia di cornee idonee che di qualità dubbia. Con la preparazione di lembi per cheratoplastica lamellare possono diventare utilizzabili alcuni tessuti che sarebbero scartati per cheratoplastica perforante, aumentando così i tessuti idonei. Il nostro progetto prevede l’acquisto di uno strumento grazie al quale saremo in grado di realizzare lembi corneali per cheratoplastica lamellare con spessore e diametro predeterminati secondo le esigenze correlate alle patologie dei pazienti. Un obiettivo determinante del progetto LCIF è quello di adeguare l’ambiente di lavorazione alle Linee Guida del Centro Nazionale Trapianti (emesse nel 2007). È già stata predisposta la bozza di layout del nuovo laboratorio che prevede la dotazione di locali dedicati separati per la lavorazione e conservazione dei tessuti e locali adibiti ad uso amministrativo. Nello studio della nuova sede vi è particolare attenzione alla progettazione del sistema di areazione degli ambienti e delle finiture al fine di garantire una specifica qualità e pulizia dell’aria e minimizzare i rischi di contaminazione. Si specifica l’utilizzo di materiali da costruzione selezionati in modo che non diano luogo a rilascio di particelle, l’allestimento di superfici lisce e facilmente pulibili. La conservazione dei tessuti a 31°C, già iniziata quest’anno, e la preparazione dei lenticoli per cheratoplastica lamellare saranno parte delle attività quotidiane della banca degli occhi, diventando così progetto permanente. Speriamo di poter dare presto inizio ai lavori e procedere al trasferimento del laboratorio entro l’anno 2012. In questo modo potremo accogliere gli ispettori del Centro Nazionale Trapianti nella nuova sede con locali adeguati in occasione del prossimo rinnovo della certificazione, previsto per l’inizio del 2013. Responsabile di Laboratorio D.ssa Paola Pagani Documento organizzativo dell’Unità Operativa Fondazione Banca degli Occhi Melvin Jones Direttore Medico Prof. Carlo Enrico Traverso Coordinatore attività di Prelievo Responsabile di Laboratorio Prof. Davide Venzano Dott.ssa Paola Pagani Indirizzo e-mail Ubicazione banca [email protected] Rif. Dott.ssa Paola Pagani padiglione 10 – 1° piano Fondazione Banca degli Occhi Melvin Jones Elenco delle prestazioni Settore di Eye Banking: Prelievo di tessuti corneali da donatore Raccolta, esame, selezione e conservazione delle cornee Distribuzione delle cornee a strutture abilitate agli innesti corneali con certificandone tracciabilità, idoneità e sicurezza Area amministrazione Tracciabilità completa di tutte le informazioni relative a ciascun tessuto Archiviazione cartacea e con supporto digitale della documentazione relativa al donatore dei tessuti, ai riceventi e alle informazioni relative alla valutazione dei tessuti. Database paziente in lista d’attesa. Sinergia con il Centro Nazionale Trapianti (CNT), il Nord Italian transplant (NITp) e il Centro Regionale di Riferimento (CRR). Monitoraggio trimestrale dei dati dei prelievi e trapianti di tessuti corneali della Regione Liguria. Elaborazioni statistiche Ordini materiale Settore informazione, comunicazione, raccolta fondi Promozione della cultura della donazione Relazione con i media Relazione con i famigliari dei donatori Relazione con gli operatori ospedalieri impegnati nel procurement Organizzazione di eventi Coordinamento dell’attività di fund raising Settore ricerca promozione della ricerca e degli studi nel campo della chirurgia corneale, anche in collaborazione con Istituti Universitari e Aziende Sanitarie, elaborazione e diffusione dei dati clinici e statistici acquisiti promozione della ricerca, degli studi e di iniziative per la prevenzione dei problemi della vista. Fondazione Banca degli Occhi Melvin Jones Organigramma Fondazione Banca degli Occhi Melvin Jones Organizzazione del Personale Copertura Del Servizio • La copertura del servizio del personale della Banca: da lunedì a venerdì dalle ore 8:30 alle ore 17:30 • La copertura del servizio dei Medici incaricati di prelievo di cornea: tutti i giorni 24 ore su 24