SETTIMANA n. 4/03
Transcript
SETTIMANA n. 4/03
SETTIMANA 13-2014 v8:Layout 1 25/03/2014 12.46 Pagina 14 cultura IN PRIMA VISIONE UN CARTONE ANIMATO CON SIMBOLI BIBLICI A scuola dai “Cuccioli” I n 40 paesi sono conosciuti come settimana 30 marzo 2014 | n° 13 Pet Pals, in Italia sono i Cuccioli, sei simpatici animaletti dal carattere forte e ben delineato che utilizzano creatività e fantasia per risolvere i problemi che incontrano. Cilindro, il timido coniglio che inciampa sulle proprie orecchie, Portatile, il cagnolino che da piccolo ha ingoiato un cellulare, Olly, la gattina scaltra, Pio, la rana arguta che ha come risorsa l’umorismo, Diva, la papera vanitosa, e Senzanome, il pulcino che non parla ma si esprime con cartelli, superando la disabilità con un piglio creativo e un’energia vitale che sono spesso vie d’uscita ai blocchi che attanagliano i 6 personaggi. 14 Dalla televisione al cinema. La serie televisiva – eccellenza italiana che non ha nulla da invidiare ad analoghi prodotti esteri – è nata nel 2002 ad opera dei fratelli Francesco e Sergio Manfio (titolari del Gruppo Alcuni di Treviso) con il contributo iniziale del disegnatore Giorgio Cavazzano, e conta ad oggi 156 episodi di 13 minuti ciascuno, sviluppandosi per ben cinque stagioni. La crescente popolarità dei personaggi ha suggerito ai fratelli Manfio di tentare la via del cinema, lanciando nel 2010 il lungometraggio di animazione Cuccioli: il codice di Marco Polo e ora, dal 27 marzo prossimo, in prima visione, il secondo film Cuccioli: il paese del vento. «Desideriamo raccontare ai bambini attraverso questo prodotto di animazione – spiega Sergio Manfio, regista del film – che esiste uno sviluppo sostenibile e si possono sfruttare energie rinnovabili nel rispetto dell’ambiente, come quella eolica. I nostri personaggi sono nonviolenti, non rincorrono mai una competitività esasperata ma utilizzano la cooperazione, la solidarietà reciproca e la creatività per risolvere i problemi che si presentano nel lungometraggio». C’è di più: la logica collaborativa che anima il nuovo prodotto del Gruppo Alcuni esce dal grande schermo e prevede l’adesione dello spettatore che si sente coinvolto in prima persona nel raggiungere l’obiettivo finale. «Chiediamo alle persone in sala – continua Sergio Manfio – di partecipare sia verbalmente che a livello gestuale e corporeo battendo le mani, soffiando o ballando; il giovane pubblico in sala permette ai Cuccioli di arrivare alla conclusione della loro avventura». Il Gruppo Alcuni, fondato da Francesco Manfio, Sergio Manfio e Laura Fintina nel 1973, è una delle realtà produttive più vitali e inno- vative nel mondo dell’animazione. Con uno studio di produzione di cartoni animati, un gruppo che si occupa di produrre trasmissioni televisive, un altro che gestisce la programmazione di un teatro, oltre ad un’attività editoriale e musicale, Gruppo Alcuni si situa tra le maggiori strutture multimediali di produzione per l’infanzia in Europa. A questo proposito «proprio perché Gruppo Alcuni lavora per i bambini – spiega Marco Pegoraro, collaboratore dei fratelli Manfio – si è deciso di non esagerare troppo con gli effetti speciali, per non sottoporre occhi e cervello a uno sforzo di elaborazione eccessiva e per non rischiare di affaticare il nervo ottico dei nostri giovani spettatori. Non abbiamo, quindi, utilizzato troppi effetti stereoscopici né movimenti rapidi e, in fase di montaggio, non abbiamo usato cambiamenti repentini di parallasse. Spesso anzi, proprio per far “riposare” l’occhio, abbiamo campi lunghi e quelle che si definiscono in gergo tecnico “immagini morbide”, senza eccessive profondità e proiezioni verso lo spettatore». Formule e opportunità di catechesi. Grazie ad una prima intuizione dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Padova, è stato possibile affiancare al film un’interessante operazione pastorale sostenuta e sviluppata da Acec nazionale. L’idea che esista Soffio, il paese del vento dove tutto funziona grazie all’energia eolica, ha suggerito l’accostamento con la presenza e il valore simbolico del vento nella Bibbia. «In collaborazione con Acec nazionale e con l’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Padova – racconta Francesco Manfio, produttore del film – abbiamo realizzato un gioco da tavolo che prevede una serie di domande sul vento, molte delle quali riguardano brani della Scrittura. Siamo dell’idea, infatti, che i cartoni debbano divertire ma anche affrontare tematiche importanti. L’abbiamo già fatto con H20ooh! (cortometraggi sull’uso consapevole dell’acqua), con i cartoni sulla pace prodotti insieme a Rai e Unesco, e con storie sul riciclo dei rifiuti e la salvaguardia del creato. Il passo ulteriore è stato quello di trasferire questa logica non solo nel film, ma anche in uno spettacolo teatrale che porta lo stesso titolo e amplifica l’interazione con la sala». Il gioco, prodotto da Gruppo Alcuni e Rai cinema con la collaborazione di Acec nazionale, è una sorta di gioco dell’oca che invita a leggere pagine della Scrittura e viene distribuito in tutte le sale della comunità che proiettano il film. «Si tratta di un’operazione pastorale un po’ curiosa – spiega Francesco Giraldo, segretario generale Acec –, perché abbina attività ludica, supporto alla catechesi e attenzione alla salvaguardia del creato. I bambini che andranno a vedere il film dei Cuccioli in una sala della comunità – quello che un tempo chiamavamo “cinema parrocchiale” – riceveranno in regalo all’uscita un gioco da tavolo che stimola loro e le famiglie alla lettura di brani della Bibbia legati alla presenza di Dio nel vento». Spunti pastorali. La narrazione audiovisiva del Gruppo Alcuni legata al marchio Cuccioli si fonda su due principi educativi in particolare. Il primo riguarda i valori trasmessi, in particolare il rifiuto della violenza come possibile soluzione ad un problema, per il quale si possono proporre alternative orientate alla creatività, all’osservazione e alla cooperazione.. Il secondo è rappresentato dalla partecipazione attiva, quindi non solo emotiva, ma verbale e corporea, che viene stimolata durante la proiezione. Queste due costanti, assai rare negli audiovisivi contemporanei per bambini, rendono Cuccioli una vera e propria comunità di animaletti spendibile in tanti contesti, anche pastorali. Nel sito www.acec.it è infatti scaricabile, in questo senso, una scheda di approfondimento pastorale del film d’animazione che consente di intuire alcune dinamiche di approfondimento educativo che possono generarsi dal film e, in particolare, alcuni spunti di catechesi sfruttabili in occasioni parrocchiali, associative e familiari. . L’animaletto più quotato in termini di sviluppi pastorali è di certo Senzanome: piume gialle e faccia d’angelo, lo si può trovare quasi sempre appollaiato sulle spalle del cagnolino Portatile. Non ci è dato sapere se non sia ancora in grado di parlare o piuttosto non voglia farlo. Per comunicare con gli altri Cuccioli egli si serve di cartelli, che a volte sono pieni di immagini come dei rebus. Questi cartelli hanno la particolarità di far apparire nelle sue mani l’oggetto rappresentato e questo è molto utile per tutti i Cuccioli, che non mancano di ricorrere al suo aiuto in moltissime occasioni. Il pulcino ama le sfide e le partite di calcio, ma soprattutto ama sempre avere il cartello adatto alla situazione. Nella sua impossibilità di parlare incarna la sfera del desiderio, ma, al contempo, anche del limite e della disabilità. Nel prendere coscienza di tutto ciò, entriamo anche nei sentimenti del cuore e della spiritualità che caratterizza la vita di ciascuno. Il rapporto con gli altri animaletti e l’esperienza del male nella figura di Maga Cornacchia, delineano una figura completa e imperfetta (umana) che diviene un trampolino di lancio per dialogare con il bambino di tante dimensioni anche religiose. Accanto all’aspetto della Scrittura legato al vento (l’esperienza ludica del gioco in omaggio), la scheda accompagna nel comprendere come il film Cuccioli possa offrire la possibilità di attraversare temi come il dialogo con Dio, la preghiera e l’interiorità da cui essa sgorga, l’esperienza della rabbia e la gestione del male che la persona sperimenta su di sé, le caratteristiche bibliche dell’essere comunità e popolo di Dio, la meraviglia di poter leggere e scoprire la Bibbia e la verità come via di autenticità per se stessi e per gli altri e come esperienza di Dio. Con la consapevolezza che Cuccioli, da anni tutti in giorni in onda su Rai YoYo, sono prima di tutto una fonte di divertimento, di interesse e di genialità per i bambini che li seguono, e quindi una motivazione più che piacevole per vivere anche un approfondimento religioso. Arianna Prevedello A CURA DI M. GRILLI – J. MALEPARAMPIL Il diverso e lo straniero nella Bibbia ebraico-cristiana Uno studio esegetico-teologico in chiave interculturale B iblisti di tutto il mondo si confrontano sulla comprensione che i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento esprimono nei confronti del «forestiero». La sfida è il passaggio dall’estraneità all’ospitalità, perché il rumore assordante del potere – nella società come nella Chiesa – non sommerga chi non ha voce. «EPIFANIA DELLA PAROLA» pp. 424 - € 36,00