ITA - Fondazione Marconi

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Gli ABITANTI del MUSEO n.3:
Mimmo Rotella. Opere 1949-1989
Collage, décollage, Retro d’Affiches, Mec Art, Blanks, Sovrapitture
da Art & Publicité 1980-1990, Centre Pompidou, Parigi, 1990; Italian Art in the 20th
Century1900-1988, Royal Academy of Arts, Londra, 1991 - Reina Sofia, Madrid, 1992 - Ludwig Museum,
Colonia, 1992 - Musée des Beaux-Arts, Montréal, 1992; Roma 1950-1959. Il rinnovamento della pittura
in Italia, Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 1995; Dadaismo Dadaismi. Da Duchamp a Warhol. 300
capolavori, Palazzo Forti, Verona, 1997; Mimmo Rotella, MAMAC, Nizza, 1999; Pop Art Italia
1958-1968, Galleria Civica, Modena, 2005; Il Nouveau Réalisme e la cultura contemporanea. Rifiuti
preziosi, Palazzo Strozzi, Firenze, 2006; Nouveau Réalisme, Galeries Nationales du Grand Palais, Parigi,
2007 - Sprengel Museum, Hannover, 2007; Collage/Collages dal Cubismo al New Dada, GAM, Torino,
2007; Pop Art 1956-1968, Scuderie del Quirinale, Roma, 2007; Mimmo Rotella. Lamiere, MARCA,
Catanzaro, 2008; Italics. Arte italiana fra tradizione e rivoluzione 1968-2008, Palazzo Grassi Venezia,
2008; Nouveau Réalisme dal 1970 ad oggi, PAC, Milano, 2008.
Inaugurazione martedì 9 febbraio 2010 ore 19
Il terzo appuntamento del nuovo ciclo di mostre, Gli Abitanti del Museo, sarà dedicato ad un
gruppo di opere di Mimmo Rotella, dal 1949 al 1989, spaziando dai primi collages ai décollages e
retro d’affiches, ai successivi lavori di Mec Art, fino ai blanks e alle sovrapitture. Le opere che
saranno esposte in quest’occasione hanno in passato, già rappresentato i vari aspetti del lavoro di
Mimmo Rotella in retrospettive e mostre pubbliche collettive dedicate alla Pop Art e al Nouveau
Réalisme, in Italia e all’estero. Al secondo piano della Fondazione Marconi saranno esposte una
decina di opere dal 1949 fino al 1970, tra cui il collage Eclisse gialla del 1949, i retro d’affiches
Come un arazzo del 1956 e Argentina del ‘57; i décollages Un poco in su del 1954, Espansione
piacevole, 1958, Le cachet, 1960, Scotch Brand del 1960 e Viva America del 1963; gli artypo su
plexiglass The brandy of Napoleon e Natura Morta del 1972, e su tela emulsionata Les deux amies
del 1966. Agli inizi degli anni ’50 Rotella abbandona la pittura da cavalletto e si dedica al collage;
nel ’52 seguono i décollages, manifesti pubblicitari strappati dai muri della città, per giungere poi ai
retro d’affiches, che prevedono l’utilizzo del retro dei manifesti dando origine ad opere anche non
figurative. Verso la prima metà degli anni ’60 Rotella diviene poi, uno dei primi innovatori della
neonata Arte Meccanica e realizza i suoi primi artypo, stampe scelte e riprodotte liberamente sulla
tela o su plexiglass, attraverso l’uso di procedimenti tipografici.
Al primo piano della Fondazione sarnno esposti, oltre al collage Eclisse gialla del 1949, l’acrilico
su tela Outlaw Jane Russel del 1970, Slayground del 1973 e un blank di grandi dimensioni (Senza
titolo, 1981, cm 300x600), esposto nel 1981 per la prima volta presso lo Studio Marconi, in
occasione della presentazione delle prime coperture realizzate dall’artista (manifesti pubblicitari
ricoperti da uno o più fogli monocromi per annullare la comunicazione). L’introduzione
dell’intervento pittorico dell’artista su manifesti integri o precedentemente lacerati, da origine alle
sovrapitture su lamiera degli anni ’80, di cui saranno in mostra le opere La lezione di anatomia e
Djerba del 1987 e Growing popularity of park del 1989.
La mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Rotella, sarà accompagnata dal terzo
Quaderno della Fondazione Marconi, che riprende l’idea dei giornalini dello Studio Marconi degli
anni ’70 ed è volto all’analisi delle opere esposte in mostra con una rilettura in base ad alcuni scritti
e documenti dell’epoca del fondatore del Nouveau Réalisme, Pierre Restany e di Mimmo Rotella,
assieme ad alcuni saggi di Leonardo Sinisgalli, Cesare Vivaldi, Tommaso Trini, Sam Hunter,
Achille Bonito Oliva e Lucy R. Lippard e, a tre testi critici più recenti di Germano Celant, Walter
Guadagnini e Renato Barilli.
Mimmo Rotella, nato a Catanzaro nel 1918, studia all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove si diploma
nel 1944. Trasferitosi a Roma nel 1945, incomincia dipingere quadri figurativi e astratto-geometrici. Nel
1949 inventa la poesia “epistaltica”, di cui scrive un Manifesto dove teorizza la lacerazione delle parole,
pubblicato nel 1955 dal poeta Leonardo Sinisgalli nella rivista “Civiltà delle macchine”. Nel 1951 tiene la
sua prima personale alla Galleria Chiurazzi di Roma. A partire dal 1953 esegue i suoi primi dècollages di
manifesti lacerati. Nel 1955 la sua prima mostra personale come décollagista alla Galleria del Naviglio di
Milano. Nel 1958 inizia la serie di Cinecittà con i manifesti cinematografici. Nel 1961 viene invitato dal
critico Pierre Restany ad aderire al gruppo del Nouveau Réalisme, da lui fondato nel 1960. Espone alla
Galerie J di Parigi, al Festival du Nouveau Réalisme e alla grande esposizione “The Art of Assemblages” al
MOMA di New York. Nel 1962 è invitato da Sidney Janis a New York alla mostra “New Realists”. Nel 1964
la XXXII Biennale di Venezia gli dedica una sala. Nel 1965 a Parigi, dove si era trasferito l’anno precedente,
espone alla Galerie J. Nel 1966 espone i suoi primi artypo, prove di stampa tipografiche riportate su tela, al
Teatro La Fenice di Venezia e alla Galerie Zunini di Parigi. Nel 1972 pubblica la sua prima autobiografia,
Autorotella, e poco dopo prepara la raccolta dei suoi poemi fonetici. Nel 1980 si trasferisce definitivamente a
Milano ed incomincia ad elaborare il blank (copertura), manifesti pubblicitari strappati e ricoperti con strisce
monocrome di carta che vengono presentati alla Galerie Denise René di Parigi e allo Studio Marconi di
Milano nel 1981. Partecipa alle mostre “Arte Italiana 1960-1982” organizzata alla Hayward Gallery di
Londra e “Les Nouveaux Réalistes suivi d’Actualité” al Musée d’Art Moderne et Contemporain di Nizza.
Nel 1984, il secondo ciclo dedicato al cinema, Cinecittà 2, pitture acriliche esposte allo Studio Marconi di
Milano. Nel 1986 partecipa alla collettiva “Les Nouveaux Réalistes” al Musée d’Art Moderne de la Ville de
Paris. Nel 1987 realizza le prime sovrapitture, figure, simboli, graffiti su manifesti lacerati ed incollati su
lamiere. E’ presente alla mostra “Italian Art in the 20th Century1900-1988” della Royal Academy di Londra.
Nel 1992 riceve il titolo di “Officiel des Art set des Lettres” dal ministro francese della Cultura, Jack Lang.
Partecipa a grandi mostre come “Art et Pub” al Centre Pompidou di Parigi, e “High and Low” al MOMA di
New York, alla “Pop Art” alla Royal Academy di Londra, “Italian Metamorphosis” al Guggenheim Museum
di New York. Molte sedi museali gli dedicano importanti antologie e retrospettive, tra le quali si segnalano la
mostra del 1999 al Musée d’Art Moderne et Contemporain di Nizza, la sala personale alla Biennale di
Venezia del 2001 curata da Harald Szeemann, “Mimmo Rotella. Avenue Rotella” curata da Germano Celant
al Museo Tinguely di Basilea e al Palais des Nations Unies di Ginevra nel 2005. L’8 gennaio del 2006,
Mimmo Rotella muore a Milano.
Fondazione Marconi – Arte Moderna e Contemporanea
Via Tadino, 15 - 20124 Milano – tel. 02.29419232 fax 02.29417278
Inaugurazione 9 febbraio 2010 ore 19.00
Durata mostra dal 10 febbraio- 13 marzo 2010
Da martedì a sabato, 10.30-12.30, 15.30-19.00
Ufficio stampa: Cristina Pariset - T. +39-02-4812584 F. +39-02-4812486 cell: +39-348-5109589,
[email protected]
Per ricevere informazioni ed immagini della mostra inviare richiesta a [email protected]
o scaricare le immagini al seguente link: www.fondazionemarconi.org/ftp_upload/cs_rotella.zip