Sandro Santioli
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Sandro Santioli
Intervista a: Sandro Santioli www.sandrosantioli.com 82• progresso fotografico Alla scoperta della fotografia aerea Sandro Santioli ha realizzato un progetto composto esclusivamente da immagini aeree che ha dato vita al libro “I colori della terra: l’Islanda dal cielo”. Il lavoro ha richiesto numerose sessioni di volo in aree diverse dell’Islanda ed è stato realizzato nelle estati del 2009 e 2010. Sono immagini in cui Santioli focalizza la sua attenzione sulla luce, sulle forme, sul colore, sulla composizione: “Il mio interesse si concentra soprattutto sulla ricerca e sulla trasmissione di un senso di armonia e di bellezza: valori che percepisco ovunque nel mondo, da tutte le cose, persone o luoghi che mi circondano. Bellezza e armonia sono essenziali per vivere.” Come si organizza un servizio di fotografia aerea? Per prima cosa mi documento sul territorio e le sue potenzialità. E’ sicuramente importante esaminare le immagini realizzate da altri fotografi per capire la conformazione dei luoghi e la presenza di elementi di rilievo, sia paesaggistici che narrativi nel caso di città, aree industriali, o coltivazioni particolari. Occorre anche capire come cambia il paesaggio nelle diverse stagioni e a seconda delle condizioni meteorologiche; in questo l’osservazione da terra è decisiva per preparare le riprese successive. Dal punto di vista strettamente organizzativo è chiaro che la scelta tra aereo ed elicottero è molto importante sia in termini fotografici che di spesa. L’elicottero permette una visione più “meditata” e consente di riflettere sulla struttura dei luoghi e la rispondenza della luce. E’ un aspetto importante dal punto di vista narrativo. Quando organizzo sessioni di volo mi rivolgo a piloti esperti, o comunque che siano buoni conoscitori dei luoghi che voglio riprendere. I piloti infatti notano una miriade di dettagli del paesaggio che sono preziose informazioni per noi fotografi; per questo maggiore è l’esperienza del pilota, migliore sarà l’integrazione con il lavoro del fotografo. Quali sono le principali difficoltà tecniche e pratiche? Partiamo subito da un aspetto fondamentale: è molto importante che il fotografo sappia intuire e valutare, sorvolando i luoghi, la loro potenzialità espressiva e riesca ad individuare anche in lontananza i punti salienti, quei punti cioè dove le relazioni tra i diversi elementi del paesaggio e gli insediamenti umani sviluppano motivi di interesse . La visione aerea cambia completamente la percezione dei luoghi e propone composizioni realmente nuove e fantastiche, per come siamo abituati a conoscere il mondo. L’angolo di incidenza della luce, rispetto alla nostra posizione, è diverso riguardo alla visione terrestre e questo cambia la saturazione dei colori, la loro resa cromatica. Anche la percezione del luogo cambia continuamente, in corrispondenza della posizione del velivolo. Qui il lavoro del fotografo è essenziale ed il volo in elicottero permette sicuraIceland, Myrdalssandur. Dati esposizione: 1/160s a f/14, Iso 320. Priorità diaframma. Focale 60mm su Full Frame. progresso fotografico • 83 Iceland, Tungnaarfjoll Area - Dati esposizione: 1/200s a f/13, Iso 320. Priorità diaframma. Focale 50mm su Full Frame. mente quelle valutazioni di sintesi che l’aereo non consente di fare. Il fattore concentrazione è importante per valutare costantemente la situazione, mentre si inquadra attraverso il mirino della macchina fotografica. La scelta se comporre in orizzontale o verticale dipende solo dalla capacità di sintesi e di composizione del fotografo. Se voliamo con un ultraleggero o simile, è molto utile poter comunicare via radio con il pilota dandogli precise indicazioni di come e in che direzione muoversi; l’intesa è essenziale per finalizzare i nostri scatti e raccontare la nostra visione dei luoghi. Le difficoltà pratiche riguardano la stabilità dello scatto, per le forti vibrazioni del velivolo causate dalle masse d’aria che entrano dal portellone o dai finestrini dell’aereo, nonché per la posizione seduta, ma spesso un po’ contorta, che occorre assumere. Un sicuro problema può essere rappresentato dalle temperature fredde in quota e dalle perturbazioni. Tante volte, dopo sessioni di volo di qualche ora, mi sentivo letteralmente intirizzito nonostante la copertura e i guanti! 84• progresso fotografico Iceland, Breiðamerkursandur - Dati esposizione: 1/200s a f/9, Iso 250. Priorità tempi. Focale 70mm su Full Frame. Un altro elemento da tenere in considerazione con i piccoli aerei è la nausea provocata dai sobbalzi, le virate e il cambio di quota. Prima delle sessioni di volo è consigliabile predisporre un paio di corpi macchina corredati con gli obiettivi che intendiamo utilizzare. Se possiamo permettercelo, un assistente ci facilita il lavoro cambiando le schede di memoria (se ne utilizzano molte) e gli obiettivi, e controllando le mappe. Sia nel caso dell’elicottero che dell’aereo, ricordiamoci che lo spazio a disposizione per muoversi e manovrare i vari corpi macchina è piccolo e quindi ogni movimento deve assolutamente essere previsto e controllato. Importante: tutto quello che non abbiamo accanto a noi, facilmente raggiungibile, sarà inutilizzabile! Iceland, Area River Markarfljot - Dati esposizione: 1/160s a f/13, Iso 500. Priorità tempi. Focale 48mm su Full Frame. Che tipo di attrezzatura occorre per questo genere di fotografia? Consiglio un paio di corpi macchina con batteria di lunga durata, o un battery pack per chi può montarlo. Il consumo è notevole visto che si lavora in autofocus, con lo stabilizzatore e a temperature spesso basse. Consideriamo poi che durante le sessioni di volo si scatta moltissimo per non perdere tutta una serie di momenti “fuggenti”, spesso non esattamente ripetibili. Consiglio poi di utilizzare fotocamere Full Frame che permettono di ritagliare più facilmente l’inquadratura grazie alla loro elevata risoluzione. Personalmente utilizzo focali zoom per la maggiore libertà nella scelta della composizione: dal 14mm fino al 200mm. In volo la situazione può cambiare rapidamente: mi sono trovato a scattare a quote molto basse con la necessità di un’ottica grandangolare per abbracciare ampi spazi grafici e sintetizzare visioni d’insieme assolutamente uniche, per poi doversi alzare rapidamente a quote che richiedevano focali più lunghe. Qualche consiglio pratico dettato dalla tua esperienza? Aprite il finestrino o la portiera solo in prossimità della zona di ripresa, e accompagnate il finestrino nell’alzata esterna per evitare che sbatta violentemente. Non sporgete dal finestrino (neppure minimamente) il corpo macchina con l’obiettivo per evitare che il flusso di aria li faccia vibrare violentemente. Considerate comunque che, particolarmente nei piccoli aerei, la fotocamera è soggetta a movimenti e vibrazioni che rendono più difficile la messa a fuoco. Evitate anche di utilizzare il paraluce se lo spazio è stretto: aumenta notevolmente l’impatto con il flusso di aria e quindi può destabilizzare fortemente la fotocamera. Un punto a favore del paraluce è che costituisce... un buon paraurti durante il volo! Utilizzate un filtro UV di qualità. Gli zoom tele sono molto utili per la scelta dell’inquadratura, ma li raccomando a coloro che hanno una buona pratica nella loro gestione manuale, e comunque a quanti sono preparati a sopportare un peso e un ingombro notevole. Come tempo di scatto conviene non scendere mai al di sotto di 1/200s, e se possibile usare tempi ancora più brevi. Riguardo al diaframma, non occorre una profondità di campo estesa per cui potete lavorare con valori vicini alla massima apertura, abbinando valori bassi di sensibilità Iso; anche se personalmente tendo ad usare diaframmi intermedi, in modo da ottimizzare la resa degli obiettivi. Nelle inquadrature è utile fare riferimento, per linee verticali e orizzontali, ai bordi della fotocamera e quando siete sopra ad un soggetto di grande interesse fate riprese da diverse angolazioni nei due formati immagine, orizzontale e verticale. Prestate attenzione anche alle forme, alle geometrie, ai rilievi, ai colori e alle loro diverse interazioni nella composizione, in base alla prospettiva di ripresa. Nelle giornate di sole avrete sicuramente una migliore lettura dei dettagli, ma attenzione alle eventuali zone di ombra estese: un cielo velato, o leggermente nuvoloso, ha il vantaggio di bilanciare la luce diurna, distribuendola in modo uniforme. Ho sempre parlato di foto aerea libera da impedimenti di finestre. Il plexiglas infatti provoca riflessi, macchie di colore e sfocature difficilmente correggibili e abbassa notevolmente la qualità delle immagini. Il mio consiglio quindi è di non fotografare mai attraverso i finestrini, per realizzare un lavoro di qualità. progresso fotografico • 85