Lotta al bullismo in età scolare

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Lotta al bullismo in età scolare
Attività progettuali
Il Progetto si realizzerà in tre fasi:
Una prima fase coinvolgerà l’Associazione Certa Gente del Rugby O.N.L.U.S., i rappresentanti del Comune di Rho,
l’Associazione Sportiva Rugby Rho, la dirigenza e i docenti scolastici interessati.
In seguito il gruppo di lavoro si allargherà attraverso il coinvolgimento di professionisti e specialisti qualificati e
predisporrà un “questionario” anonimo ad hoc, tecnico ma di facile lettura, in modo da avere sia un quadro reale
della situazione locale, sia per permettere all’Amministrazione Comunale di intervenire, in futuro, in modo mirato
e sia di realizzare al meglio le attività progettuali sperimentali.
Il “questionario RUGBULL a RHO”, che riguarderà i bisogni e le attività di sostegno al disagio del fenomeno del
bullismo, sarà poi consegnato ai ragazzi frequentanti tutte le scuole medie di Rho e distribuito fra le loro famiglie.
Per capire in maniera più estesa, se e come, il fenomeno del bullismo si estende fra i giovani, il questionario sarà
allargato e distribuito nei luoghi istituzionalmente preposti, nel territorio della Città di Rho.
Inoltre, il questionario sarà distribuito anche fra i partecipanti all’Associazione Sportiva Rugby Rho ed i ragazzi
frequentanti le altre attività sportive locali rhodensi.
Quando il questionario sarà riconsegnato, sarà compito del gruppo di lavoro studiare ed elaborare i dati, inserirli
nel materiale progettuale formativo a scopo didattico-educativo e raccoglierli in una pubblicazione.
In questa prima fase si definiranno inoltre anche i luoghi degli eventi, gli spazi per le attività e le modalità di
partecipazione, anche degli studenti e delle famiglie.
Sarà predisposto un programma di lavoro e delle attività.
Si definiranno le linee guida per la realizzazione del sito web appositamente dedicato al Progetto.
(Durata prima fase: 3 mesi circa).
Una seconda fase sarà suddivisa in tre parti, distinte ma omogenee:
- Prima parte. Sarà erogata in aula attraverso la trattazione di tematiche inerenti la comunicazione, la capacità di
relazionarsi e le dinamiche di gruppo al fine di amalgamare e stimolare il gruppo dei partecipanti.
- Seconda parte. In relazione ai responsi degli studenti ed alle risposte del questionario, si valuterà se effettuare
lezioni in aula oppure in palestra. In ogni caso, sempre attraverso attività teoriche, gesti ed esempi concreti.
Verranno utilizzati necessari ausili didattici che permetteranno di esporre i valori etici e morali del rugby, le regole
ed i principi regolatori della convivenza e dello stare insieme.
- Terza parte. Gli allievi verranno accompagnati e seguiti in palestra oppure sul campo per concretizzare nel
gioco le attività didattiche acquisite partecipando ad una partita di “simulazione di touch–rugby”.
Il “touch–rugby” prevede il “toccato fra giocatori”, ovvero, anziché giocare con il completo contatto fisico, il
gioco contemplerà il solo “tocco” dell’avversario che, quando “toccato”, si fermerà come se fosse stato placcato.