Pseudoaneurisma dell`arteria epatica, rara complicanza
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Pseudoaneurisma dell`arteria epatica, rara complicanza
Pseudoaneurisma dell’arteria epatica Pseudoaneurisma dell’arteria epatica, rara complicanza vascolare dell’ascesso amebico del fegato Pseudoaneurysm of the hepatic artery, a rare complication of an amebic liver abscess D. Tacconi, L. Lapini, P. Giorni, S. Corradini, M. Caremani* Divisione di Malattie Infettive, Ospedale San Donato, Arezzo, Italia Indirizzo per corrispondenza. Dott. Marcello Caremani, via Montione, 102, 52100 Arezzo – E-mail : [email protected] Traduzione in italiano a cura Dott.ssa Giovanna Soglia Sommario Gli pseudoaneurismi dell’arteria epatica sono una complicanza molto rara degli ascessi epatici amebici e da piogeni e la maggior parte vengono diagnosticati perché si complicano con emobilia. Gli autori descrivono un caso di complicanza vascolare in un paziente affetto da ascesso amebico del fegato diagnosticato e risolto senza la rottura nelle vie biliari. Parole chiave : Ascesso Amebico; Pseudoaneurisma Abstract Hepatic artery pseudoaneurysm is a rare complication of amebic or pyogenic liver abscesses, and it is generally diagnosed because of hemobilia due to rupture of the aneurysm into the biliary tract. The authors describe a case of vascular complication in a patient affected by amebic liver abscess. Pseudoaneurysm was diagnosed and resolved without hemobilia. Key words: Amebiasis; Abscess; Pseudoaneurysm Introduzione L’amebiasi colpisce il 10% della popolazione mondiale ed è più comune nelle regioni tropicali e subtropicali. L’ascesso epatico amebico è la più frequente manifestazione extraintestinale dell’amebiasi e può complicarsi con la rottura nella pleura, nel pericardio e nel peritoneo [1,2]. Gli autori presentano un caso di ascesso epatico amebico in un paziente che ha sviluppato una rara complicanza vascolare, cioè lo pseudoaneurisma dell’arteria epatica. L’ascesso amebico e lo pseudoaneurisma si sono risolti dopo 3 aspirazioni percutanee ecoguidate in associazione a terapia Pseudoaneurisma dell’arteria epatica con metronidazolo, trattamenti che hanno portato alla risoluzione anatomica della lesione aneurismatica. Fig. 1a. Scansione obliqua sottocostale destra: nell'VIII segmento epatico è presente una lesione focale. È caratterizzata da aspetto ipoecogeno con contorni irregolari e sfumati ed alterazione dell’arteria epatica che appare dilatata con contorni ecogeni. Fig. 1b,c. Lo studio Color Doppler dell’arteria epatica mostra una lesione “a bandiera coreana” con un flusso arterioso caotico all’analisi spettrale. a b . c Presentazione del caso Dopo un viaggio alle Baleari un giovane paziente di 31 anni ha sviluppato febbre, anoressia, tosse e dolore in corrispondenza dell’emitorace di sinistra, della durata di 7 giorni. Il paziente ha firmato il consenso informato e gli è stata garantita la tutela della privacy ed un appropriato utilizzo dei dati personali in accordo alla legge in vigore. L’esame obiettivo ha documentato una temperatura corporea superiore alla norma, ma il paziente non era itterico. Il fegato era soffice ed omogeneo alla palpazione, ingrandito (il margine inferiore superava di 3 cm il margine costale destro), dolente, in assenza di ascite o splenomegalia. Gli esami neurologici, cardiovascolari e respiratori erano nella norma. Gli esami di laboratorio mostravano livelli di emoglobina di 11.5 g/dl, conta leucocitaria 13000 con il 68% di neutrofili. La velocità di eritrosedimentazione, la proteina C retativa (RCP) e la fosfatasi alcalina (AP) erano elevate. Gli altri indici di funzionalità renale ed epatica erano nei limiti della norma. L’esame ecografico dell’addome ha mostrato epatomegalia con due lesioni focali ed una minima soffusione pericardica (Fig. 1a). Una lesione, localizzata nel segmento VIII, delle dimensioni di 75 mm, appariva ipoecogena con margini irregolari e sfumati. L’altra lesione di mm 15 era anecogena con cercine iperecogeno; l’esame color-Doppler mostrava un flusso arterioso caotico ed un aspetto a “bandiera coreana” sospetto per aneurisma dell’arteria epatica (Fig. 1b,c). Il paziente è stato sottoposto a tomografia computerizzata con mdc (TC) che ha evidenziato l’aneurisma dell’arteria epatica e l’ascesso localizzato in corrispondenza dell’VIII segmento epatico (Fig. 2). Successivamente l’ecocontrastografia epatica ha confermato un ascesso epatico ed una lesione avascolare intorno alla dilatazione aneurismatica dell’arteria epatica (Fig. 3a,b). Pseudoaneurisma dell’arteria epatica Il paziente è stato sottoposto ad aspirazione ecoguidata dell’ascesso epatico; sono stati drenati 150 ml di pus denso del colore della pasta di acciughe. Il pus è risultato negativo all’esame diretto per Entamoeba histolytica (Fig. 4). L’emocoltura su campioni prelevati durante gli accessi febbrili è risultata negativa, la sierologia amebica (enzyme-linked immunosorbent) era 1:1024. I reperti ecografici in associazione alla sierologia sono stati considerati suggestivi di ascesso epatico amebico. Al paziente sono stati somministrati per via endovenosa 500 mg di metronidazolo ogni 8 ore ed è stato sottoposto a 3 aspirazioni percutanee dell’ascesso durante le quali sono stati drenati 70 e 30 ml di pus rispettivamente. La cavità ascessuale è stata bonificata con 50 ml di Metronidazolo. Questo trattamento ha fatto in modo che i sintomi scomparissero in 72 ore e dopo 15 giorni il volume dell’ascesso epatico si riducesse (25 mm di diametro al primo esame), portando alla risoluzione anatomica in 60 giorni. Dopo una terapia di 15 giorni il color Doppler mostrava una riduzione di diametro della lesione aneurismatica con scomparsa dell’aspetto a bandiera coreana e del flusso arterioso caotico (Fig. 5). L’ecocontrastografia effettuata dopo 15 giorni di terapia ha documentato una riduzione dell’area avascolare intorno all’arteria epatica, con scomparsa della stessa dopo 2 mesi. Fig. 2. La TC con mdc mostra la presenza di un aneurisma dell’arteria epatica Fig. 3a. Scansione obliqua sottocostale destra 30 secondi dopo l’infusione di 2.4 ml di SonoVue. L’arteria epatica è intensamente contrastata, ed è circondata da un’area avascolare dovuta a una lesione necrotica perivascolare. Fig. 3b. La lesione anecogena è ben evidente, causata da un ascesso epatico avascolare localizzato nell’VIII segmento. Pseudoaneurisma dell’arteria epatica Discussione L’amebiasi ha un’elevata prevalenza nelle regioni tropicali e subtropicali, dove colpisce il 50% della popolazione causando 40,000 morti all’anno. In Europa ed in Nord America l’incidenza sta aumentando a causa dei viaggi in paesi a rischio e sono riportati in letteratura casi sporadici e piccole epidemie in comunità chiuse [1]. L’amebiasi gastrointestinale causa ascessi epatici nel 2%15% dei casi, ma solo il 20% di questi ricorda un episodio dissenterico. Le complicanze dell’ascesso epatico amebico possono essere diffuse e coinvolgere qualunque parte del corpo. Le complicanze possono essere divise in generali (lesioni cerebrali, renali, miocardiche, coinvolgimento cutaneo ed oculare, coma epatico, scompenso epato-renale), locali (rottura in peritoneo, nelle pleura e nel pericardio, ascesso diaframmatico o sottodiaframmatico, mediastinite, ascesso miocardio e complicanze vascolari), complicanze di lesioni silenti e complicanze iatrogene [2]. La diagnosi precoce delle complicanze è importante allo scopo di ridurre la morbilità e la mortalità. La più frequente complicanza dell’ascesso amebico epatico è la rottura negli spazi pleurico e peritoneale, ma la complicanza più pericolosa è la rottura in pericardio. L’ascesso amebico cronico è più frequente nei paesi sottosviluppati e può causare coinvolgimento cutaneo e/o perforazione. Le complicanze vascolari riportate in letteratura sono la trombosi portale, sovraepatica e cavale [3,4]. Nel suo passaggio in adiacenza al lobo epatico destro, la vena cava inferiore può essere compressa e/o trombizzata da un ascesso adiacente, soprattutto se la lesione è molto grande e la rottura di un ascesso epatico è stata riportata direttamente in cava. L’ostruzione e la trombosi della vena porta e sovraepatiche sono considerate rare complicanze vascolari di ascessi epatici amebici, come lo pseudoaneurisma dell’arteria epatica. Questa complicanza si verifica a causa di un ascesso che si forma nel tessuto epatico peri-arterioso e/o a causa di un processo infiammatorio della parete arteriosa. Fig. 4. Scansione obliqua sottocostale destra: aspirazione ecoguidata dell’ascesso epatico: l’ago è stato introdotto nella lesione ascessuale Fig. 5. Color Doppler, scansione obliqua sottocostale destra: dopo 15 giorni di terapia l’arteria epatica mostra un flusso normale ed il diametro dell’ascesso si è ridotto (frecce). La maggior parte degli pseudoaneurismi dell’arteria epatica in pazienti con ascessi amebici o da piogeni sono diagnosticati per le complicanze ad essi legati, quali l’emobilia, dovuta alla rottura dell’aneurisma nel tratto biliare [5,6]. Questo è il caso di una complicanza vascolare insorta in un paziente con ascesso amebico, ma lo pseudoaneurisma è stato diagnosticato e risolto senza emobilia. Il color Doppler e la TC con mdc Pseudoaneurisma dell’arteria epatica hanno documentato l’aneurisma dell’arteria epatica, ma l’ecocontrastografia ha mostrato la lesione ascessuale periarteriosa, permettendo la diagnosi di pseudoaneurisma. Il colorDoppler e l’ecocontrastografia inoltre hanno confermato la completa risoluzione anatomica della lesione vascolare epatica. Conflitto di interesse Gli autori dichiarano di non avere conflitti di interesse. Bibliografia [1] Stanley SL Jr. Amoebiasis. Lancet 2003;361:1025-34. [2] Wells CD, Arguedas M. Amoebic liver abscess. South Med J 2004;97:673-82. [3] Krishnan K, Badarinath S, Bhusnurmath SR. Vascular complications of hepatic amoebiasis - a retrospective study. Indian J Pathos Microbiol 1986;29:293-6. [4] Sodhi KS,Ojili V,Sakhuja V,Khandelwal N. Hepatic and inferior vena caval thrombosis: vascular complication of amebic liver abscess. J Emerg Med 2008;34:155-7. [5] Yanagisawa M, Kaneko M, Aizawa T, Michimata T,Takagi H, Mori M. A case of amebic abscess complicated by hemobilia due to rupture of hepatic artery aneurysm. HepatoGastroenterology 2002;49:375-8. [6] Gopanpallikar A, Rathi P, Sawant P, Gupta R, Dhadphale S, Deshmukh HL. Hepatic artery pseudoaneurysm associated with amebic liver abscess presenting as upper GI hemorrage. Am J Gastroenterol 1997;92(8):1391-3.