recensione en 12921 lavaggio

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recensione en 12921 lavaggio
lavaggio
UNA NORMA EUROPEA PER
LE LAVATRICI INDUSTRIALI
E’ stata pubblicata anche in italiano la norma europea che
regolamenta la costruzione delle macchine di lavaggio e
pretrattamento delle superfici.
Riportiamo una breve sintesi dei punti più importanti
MASSIMO TORSELLO
FIGURA 1.
Classificazione delle
aree pericolose per
lavatrici con formazione interna di una
atmosfera esplosiva
Legenda
1 = Sistema di condensazione
2 = Camera vapori
3 = Riscaldamento
4 = Porta di
carico/scarico
5 = Articoli da
lavare
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ANNO XIV – N.53 – GENNAIO-FEBBRAIO-MARZO 2008
lavaggio
FIGURA 2.
Schema di lavatrice a solventi alogenati, tipo ermetico
Legenda
1 = Monitoraggio emissioni
2 = Condensatore
3 = Unità di recupero a carboni attivi
4 = Camera di lavaggio
5 = Articoli da lavare
7 = Porta di carico/scarico
8 = Generatore di vapori
9 = Filtro
10 = Distillatore
PREMESSA
La EN 12921, titolata “Macchine
per la pulizia superficiale ed il pretrattamento di manufatti industriali,
mediante liquidi e vapori”, del maggio 2005, è una norma armonizzata
(cioè conforme a quanto prescritto
dalla Direttiva Macchine 98/79/CE),
che si applica alle macchine per la
pulizia superficiale ed il pretrattamento di articoli industriali,
mediante l’utilizzo di sostanze liquide
o in fase vapore.
Tali macchine possono assumere
configurazioni diverse, ma sono tutte
sostanzialmente costituite dai
seguenti gruppi di apparecchiature
base: pompe e/o altri sistemi meccanici di movimentazione, agita-
METAL CLEANING & FINISHING
zione, ricircolo e spruzzatura del
prodotto pulente; sistema di ventilazione forzata; sistema di riscaldamento con controllo della temperatura; sistema di condensazione;
sistema di filtrazione delle particelle
solide dal liquido pulente; sistema
di movimentazione degli articoli da
trattare; sistemi di comando e monitoraggio.
Le lavatrici possono operare la pulizia degli articoli da trattare, mediante
tecniche differenziate quali immersione, spruzzatura, condensazione
di vapori, a cui si possono aggiungere una o più operazioni di natura
meccanica (agitazione del liquido,
ultrasuoni, spazzolatura, eccetera).
La norma non è applicabile ad alcune
categorie di pulitrici industriali quali,
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ad esempio: pulitrici portatili mobili;
lavastoviglie di qualsiasi tipo; centrifughe; lavatrici al plasma; macchine per sabbiatura; lavatrici per
tessuti ed indumenti; macchine per
lavorazioni alimentari.
La EN 12921 è suddivisa in quattro parti, trattate qui di seguito separatamente.
EN 12921-1
(PARTE GENERALE)
Tratta dei requisiti di sicurezza
comuni a tutti i tipi di lavatrice,
indipendentemente dal prodotto
utilizzato per la pulizia. Nel capitolo
3 vengono precisati i termini e le definizioni di alcune voci presenti nel
testo, mentre nel capitolo 4 ven-
lavaggio
gono elencati i diversi tipi di pericoli che devono essere presi in considerazione quando si effettua l’analisi dei rischi per la progettazione
dell’impianto. I pericoli su cui prestare attenzione sono quelli di
natura meccanica, elettrica, termica
e provocati dal rumore, nonché
quelli generati da materiali e
sostanze lavorati, utilizzati o emessi
dalla pulitrice e quelli generati da
guasti nell’alimentazione dell’energia o dei sistemi di comando.
Nel capitolo 5 vengono elencati i
requisiti e le misure di sicurezza
che devono essere approntati per eli-
minare o ridurre i pericoli e/o limitarne i danni.
In modo particolare, vengono
approfonditi i requisiti di sicurezza
legati ai pericoli di natura meccanica ed elettrica, comuni a tutti gli
impianti, con specifica attenzione
verso le parti mobili della lavatrice
(sportelli, coperchi, componenti
rotanti, eccetera), il suo riempimento e l’eventuale sovraccarico.
Particolare enfasi viene accordata
alle misure di sicurezza contro i
pericoli generati dai materiali e
dalle sostanze utilizzate, anche se tali
requisiti vengono meglio specifi-
cati ed approfonditi nelle successive
parti.
Il capitolo 6 tratta invece dei modi
e delle procedure per la verifica dei
requisiti di sicurezza, mentre il capitolo 7 è dedicato alle informazioni
per l’uso delle macchine, che
devono essere presenti sul Manuale
di Istruzioni e nelle segnalazioni di
avvertimento presenti sulla macchina.
EN 12921-2
(DETERGENTI ACQUOSI)
Tratta della sicurezza delle macchine che utilizzano detergenti
FIGURA 3 – Schema di lavatrice cabinata per solventi alogenati
Legenda
1 = Unità di recupero a carboni attivi
2 = Condotti di aspirazione
3 = Cabina
4 = Zona di aspirazione vapori
5 = Condensatore
6 = Zona vapori
7 = Zona ebollizione
8 = Zona lavaggio per immersione
9 = Separatore d’acqua
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acquosi sotto forma di sospensione,
soluzione o dispersione di composti o sostanze in acqua, applicati
mediante immersione e/o spruzzatura in una o più fasi.
La norma specifica che nel caso di
utilizzo di detergenti acquosi contenenti una quantità di solventi alogenati superiore al 2% in volume,
tali detergenti sono considerati pericolosi relativamente alla formazione
(per evaporazione) di una atmosfera
potenzialmente esplosiva e quindi
tale parte della norma deve essere
applicata congiuntamente con le
parti 3 e 4.
I requisiti di sicurezza evidenziati
in questa parte 2 della EN 12921
(in aggiunta, cioè, a quanto già prescritto nella parte 1 generale), sono
quelli relativi all’eventuale contatto
e/o inalazione di liquidi, gas, vapori,
aerosol o fumi pericolosi, soprattutto quando si utilizzano prodotti
fortemente acidi o basici, oppure
quelli che possono provocare reazioni esotermiche con l’acqua o reazioni chimiche pericolose con alcuni
metalli.
Inoltre, tutte le lavatrici devono
essere obbligatoriamente dotate di
ventilazione forzata (che entri in
funzione almeno all’apertura dello
sportello di carico/scarico) ad eccezione delle macchine con apertura
dall’alto che soddisfino particolari
requisiti (superficie totale inferiore
a 0,7 m2; temperatura di esercizio
inferiore a 65°C; uso di detergenti
con pH < 12).
EN 12921-3
(SOLVENTI INFIAMMABILI)
Tratta della sicurezza delle macchine
che utilizzano solventi infiammabili o miscele di solventi, anche in
forma di emulsione, che possono
formare una condizione di infiammabilità.
METAL CLEANING & FINISHING
Nel capitolo 3 vengono puntualmente definiti e trattati tutti i termini che hanno a che fare con l’infiammabilità delle sostanze: vengono
chiaramente definite le aree pericolose e la loro classificazione in zone,
nonché la classificazione delle apparecchiature (elettriche e non) che
possono essere utilizzate nelle diverse
zone pericolose.
Vengono altresì classificate le lavatrici, in funzione della possibile formazione di una atmosfera esplosiva
durante il normale funzionamento.
Anche nel capitolo 5 e nel capitolo
6, relativi ai requisiti di sicurezza ed
alla loro verifica, questa parte della
EN 12921 evidenzia ed approfondisce tutto ciò che riguarda i pericoli di incendio ed esplosione, enfatizzando che le prescrizioni servono
per prevenire la formazione di una
atmosfera esplosiva, per prevenirne
l’accensione qualora si formi, per
proteggere il personale e limitare i
danni, qualora un incendio o un’esplosione abbia luogo.
Tali misure riguardano sia i controlli ed i dispositivi che debbono
essere presenti quando la lavatrice
lavora a pressione atmosferica, sia
quelli che devono essere presenti su
lavatrici che lavorano sottovuoto o
con atmosfera inerte.
In particolare, estrema attenzione
viene posta sulla selezione delle apparecchiature elettriche e non elettriche, potenziali sorgenti di accensione.
Particolare attenzione viene inoltre
posta alla prevenzione dei pericoli
causati dal possibile contatto del
solvente infiammabile con elementi
e superfici calde presenti nella macchina, che possono dare anche luogo
a reazioni chimiche pericolose,
dovute a cambiamento di composizione del solvente stesso.
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EN 12921-4
(SOLVENTI ALOGENATI)
Tratta della sicurezza delle macchine
che utilizzano solventi alogenati,
puri o in miscela. Nel caso in cui tali
solventi siano in grado di formare
un’atmosfera esplosiva, tale parte
della norma deve essere utilizzata
congiuntamente alla parte 3.
Come già per la parte 2, anche in
questo caso la norma specifica tratta
approfonditamente dei requisiti e
delle misure di sicurezza (e della
loro verifica) contro i pericoli derivanti dai materiali e dalle sostanze
utilizzate nella macchina.
La prevenzione dell’inalazione di
vapori dannosi (ricordiamo che la
tossicità dei solventi alogenati utilizzati è estremamente elevata) viene
trattata attraverso una serie di prescrizioni relative alla progettazione
del sistema di condensazione, di
ventilazione forzata, di controllo dei
livelli dei liquidi e dei vapori, di
asciugatura e di movimentazione
del carico.
In particolare, la norma prescrive
che la macchina debba essere dotata
di un metodo (che può essere un
dispositivo, uno strumento, una
procedura) che garantisca che la
concentrazione di solvente all’interno della camera in cui è presente
il carico da trattare, sia minore di 1
g/m3 prima che avvenga l’apertura
dello sportello per lo scarico dei
pezzi.
Infine, nel “Manuale di Istruzioni”
devono essere presenti adeguate ed
esaustive informazioni circa le proprietà e la pericolosità del solvente
utilizzato, nonché tutte le informazioni relative al corretto funzionamento della macchina e alle impostazioni della strumentazione di
regolazione e controllo. ◆